slides - Le Reti Sociali

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slides - Le Reti Sociali
Reti, nodi e comportamenti individuali in
ambito socio-demografico
Giulia Rivellini
Dipartimento di Scienze Statistiche
Università Cattolica, Milano
Indice
Obiettivi del lavoro
Il ruolo dello ‘spazio sociale’
Quali input da una prima rassegna
Rilevare e misurare una rete di relazione
Rete egocentrata e invecchiamento
Rete completa delle collaborazioni scientifiche
Rete completa e integrazione delle seconde generazioni
Osservazioni conclusive
Obiettivo del lavoro
Documentare tramite alcune applicazioni come la sintesi
teorico-metodologica della network analysis possa
favorire un arricchimento della conoscenza negli studi di
comportamenti individuali, impostati secondo un
approccio quantitativo.
Tre campi di applicazione
Invecchiamento
Sociologia della
scienza demografica
Integrazione delle
seconde generazioni
Il ruolo dello ‘spazio sociale’ nello
studio dei comportamenti individuali
Rosina, Zaccarin (2001): le decisioni individuali avvengono in un ambito
multidimensionale e multilivello, che a sua volta si modifica nel tempo come risultato
di variazioni strutturali e delle interazioni tra gli attori.
Racioppi et al. 1997, la dimensione macro, riferita al contesto in cui l'individuo vive, è
riconoscibile come il secondo livello di una "gerarchia naturale" (Racioppi, et. al,
1997) territoriale - amministrativa (il comune di residenza o la scuola frequentata), ma
anche come trama delle relazioni che prende forma intorno all'individuo.
La dimensione contestuale è identificabile anche come ambito relazionale (spazio
sociale) entro cui vengono a formarsi le decisioni individuali.
Lo studio dell’interazione tra il “micro” e il “macro” comporta anche l’analisi della struttura
delle reti di relazioni (social network) che si instaurano tra “pari” variamente e
appropriatamente definiti.
Input da una prima rassegna di contributi
demografici internazionali
Criteri per la rassegna:
1)
Vicinanza del tema trattato ai principali eventi di interesse del demografo
2)
Rilevanza sostanziale dell’analisi di network nel processo di formazione dell’azione
(evento biografico).
Bühler e Fratczac, 2004 – Comportamento riproduttivo: intenzione di avere il secondo
figlio – Influenza del capitale sociale (risorse associate ai nodi della rete) sulla fecondità: più
è ampia la dimensione del network, più è forte l’intenzione di avere un secondo figlio.
Kalmijn, 2003 – Uso della network analysis per testare l’ipotesi della ‘dyadic withdrawal’
(riduzione della dimensione della rete sociale e tendenza alla sovrapposizione delle reti) tra
coppie di coniugati e conviventi. Analisi dei fattori di stabilità delle relazioni coniugali.
Kohler, 2001 – Smith, 2003 – Weinreb, 2003 Le reti di comunicazione interpersonale
possono catturare meglio il sistema di influenze costituito dalle opinioni personali, le
attitudini e i modelli comportamentali delle persone con cui più frequentemente si hanno
contatti. Uso dei metodi contraccettivi – Comportamenti preventivi contro HIV/AIDS –
PVS.
Baerveldt et al, 2004 – Seconde generazioni di immigrati e loro integrazione sociale.
La rilevazione della rete: un breve richiamo
Rete chiusa
Si ottiene intervistando tutti gli individui
di una data popolazione, chiedendo
loro di indicare a quale dei soggetti
appartenenti alla popolazione selezionata
sono legati da una data relazione
Esempio: a quale dei tuoi compagni di
classe telefoni se hai dei dubbi sui
compiti da svolgere a casa?
Rete personale o egocentrata
Ogni ego riferisce su un insieme di alter
a cui è legato e sul tipo di legame
(meno innovativa)
Esempio: pensando a tutti i suoi parenti, ai suoi
amici, e a tutte le persone che conosce, mi può
indicare le persone che lei ritiene più importanti
per sé e con cui ha rapporti regolari?
Possibile metodo per identificare le relazioni:
EXCHANGE APPROACH + generatore dei nomi =
10 quesiti suddivisi in base a tre dimensioni del supporto sociale:
supporto emotivo; supporto strumentale; supporto di compagnia
Invecchiare a Milano
Y1ij = PSO = Percezione soggettiva di solitudine (scala di Lickert:
somma dei punteggi di 11 items della batteria Nottingham Health Profile);
Y2ij = PBI = Percezione di bisogno materiale e relazionale (scala di
Lickert: somma di 6 items dicotomici, relativi a bisogno di: a) qualcuno
che aiuti a casa, b) sostegno economico, c) migliore condizione abitativa,
d) casa di riposo, e) villeggiatura, f) conoscere persone e fare cose
nuove);
Y3ij = DRT = Propensione alla deriva (scala Lickert: somma di 7
indicatori dicotomici: a) interesse a ricovero; b) non esce mai fuori casa;
c) non ha amici; d) >8 ore TV al giorno; e) spesso sveglio di notte; f) si
dichiara insoddisfatto della vita; g) vita è priva di senso; h) rete di 0
legami).
Due livelli intermedi tra proprietà
individuali e di contesto
Proprietà ‘analitiche’ o composizionali di contesto: esito di un’operazione algebrica di
aggregazione di corrispondenti caratteri di status individuale (età, scolarizzazione,
presenza di spazi intermediari nell’abitazione): misurate sia a livello individuale che di
aggregato, permettono di verificare ipotesi di effetto ‘strutturale’ (minority status,
deprivazione relativa)
Proprietà individuali ‘strutturali’: variabili rilevate individualmente che misurano in
realtà proprietà ‘strutturali’, indicative di un livello di contesto definito dalla trama
relazionale intorno all’individuo.
• Dimensione/forma della rete dei legami forti (Bongaarts, Watkins: “much of the
critical action occurs at this level”).
• Presenza di luoghi intermediari tra l’abitazione privata e la strada (‘spazi collettivi
non pubblici’) dotati di un ‘coefficiente di riconoscibilità’ che consenta il radicamento.
Quale rete?
EGO = i
i = 1…823
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Per ogni nodo (EGO = INDIVIDUO) è possibile rilevare alcuni attributi come il genere, l’età,
l’anno in cui è iniziata la relazione, lo stato civile, il luogo dell’abitazione,
il numero delle volte in cui ci si sente al telefono,
il tipo di supporto o relazione che lega il singolo nodo a EGO.
Nell’approccio tradizionale di analisi dei dati tali variabili arricchirebbero la tabella casi
(unità di rilevazione - ego) per variabili.
Il comportamento del singolo individuo risulta funzione sia del suo stato individuale che di
un sistema di riferimenti e concreti scambi, rilevato con il network personale.
Coefficienti e P-values di un modello multilevel per le variabili risposta
Percezione di bisogno, Solitudine, Deriva
Modello/livello ZD
solitudine
Coeff. P-value
Intercetta
20.98
-0.3572
ns
X1ij = SEX
0.0041
ns
X2ij = AGE
.07
X3ij = SCOLARITA’ -0.0704
-0.1502
.05°
X4ij = ADL
-1.3760 .001°°°
X5ij = STATO CIV.
-0.3566 .001°°°
X6ij = NETWORK
-0.3166
ns
X7ij = SCN
Eff.Cas. 2° livello
0.4964
ns
Eff.Cas. 1° livello
19.69
Devianza (-2lgL)
4526.82
Deriva
Coeff. P-value
-0.6898
0.2848 .001°°°
0.0218 .001°°°
-0.0100
Ns
-0.1217 .001°°°
-0.1465
.05°
-0.0641 .001°°°
-0.2482 .001°°°
0.0406
.07
0.7245
2007.31
Percez.bisogno
Coeff. P-value
14.49
-0.3984
.10
-0.0330
.05°
-0.1174 .001°°°
-0.0846
.07
0.0262
Ns
0.0357
Ns
-0.4451
.05°
0.814
.01°°
7.642
3869.06
Le due variabili relazionali (RETE EGOCENTRATA e SCN) sono significative
(una o tutte e due) proprio quando non c’è un significativo effetto contesto
dimensionato a livello di zona di circoscrizione
Livello di contesto intermedio tra individuo e zona (vicinato, famiglia ‘estesa’ modificata?),
difficilmente misurabile con l’assenza di dati di rete.
Co-authorship network of participants to GSP by gender, kind of agency, number of
contributions presented and number of collaborations with the same group
A focus on the most complex subgraph
It is a component 1-node connected, 2lines connected . The authors involved (n
= 35) have co-authored contributions
written by at least three different people
and - to the exclusion of node 198 – they
all work for local public agencies.
Node 286 presents the maximum degree
and plays a primary role in the component.
Actor 286 is also a cutpoint.
1. GENDER
• woman
■ man
♦ missing
2. KIND OF INSTITUTION:
Academic
University foreigner
Academic background
Non-university foreigner
ISTAT
INED
IRPPS
Other
Local Public Agencies
Unspecified
ISS
3. NUMBER OF CONTRIBUTIONS PRESENTED: Size node
4. NUMBER OF COLLABORATIONS WITH SAME GROUP: Size line
Network properties
No. of contributions:
No. of authors:
Density:
Inclusivity:
Average degree:
Variance of the degree:
2001
120
200
0.014
0.815
2.8
12.69
Quale rete?
Rete completa non diretta
Nodi = autori di un lavoro scientifico presentato in occasione delle
Giornate di Studio sulla Popolazione
Quale comportamento individuale?
Interazione - Scambio - Cooperazione nel modo di fare ricerca Produttività scientifica
Interdisciplinarietà e trasversalità degli studi di popolazione
Directed (orientati) graph: la rete dei bambini di una classe
Consideriamo ad esempio un quesito generatore di nomi associato al supporto emozionale:
“con chi parli delle tue paure”? Ognuno dei 18 bambini rappresenta un nodo della rete
Matrice di adiacenza = 18x18
Ogni compagno indicato dal bambino nella risposta al quesito genera un legame orientato.
Il numero dei legami che “nascono” dal nodo i-esimo (out-degree) definisce l’activity (propensione a
generare legami) dell’i-esimo bambino.
Il numero di legami che “terminano” nel j-esimo nodo (in-degree) definisce la popularity (propensione a
essere ricettore di legami) del j-esimo bambino.
Oltre la direzione può essere considerata anche la reciprocità del legame.
2
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1
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1
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1
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9 10 11
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0 0 0
0 0 0
0 0 1
0 1 0
0 0 0
0 1 0
0 0 0
0 0 0
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0 0 0
1 0 1
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0 0 0
12
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0
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13
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0
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1
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16
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1
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0
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0
Nodi isolati: in-degree e
out-degree pari a 0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
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1
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0
0
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0
0
Il nodo 9 ha un in-degree=1
mentre, non avendo citato
nessuno dei compagni in questo
item il suo out-degree è pari a 0
∆ = L/g(g-1) = 0,07
L’aggregazione degli items e la forza del legame
Come aggregare le informazioni relazionali rilevate su più item associati alla medesima dimensione?
Ad esempio, considerando il supporto emozionale, la forza del legame viene definita:
1) Creando un’unica matrice il cui corpo centrale è ottenuto sommando per ogni riga i valori xij rilevati
rispettivamente in ciascuno degli item della dimensione relazionale considerata;
1) Individuando una soglia tra i valori osservati nel corpo centrale della nuova matrice.
6 ITEM per il SUPPORTO EMOZIONALE:
1
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
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1
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13
2
1
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5
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1
1
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14
1
0
3
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1
6
0
6
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4
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4
4
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0
2
1
1
15
1
0
1
0
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3
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2
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1
0
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16
1
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0
5
2
1
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2
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17
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0
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5
1
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0
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2
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0
2
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3
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4
1
0
3
0
0
2
0
0
1
0
0
1) Con chi parli quando sei triste; 2) Con chi parli quando sei felice;
3) Con chi parli delle cose che succedono a casa; 4) Con chi parli
dei tuoi voti; 5) Con chi parli dei tuoi segreti?; 6) Con chi parli delle
tue paure?
Matrice dell’emotional support, come somma di 6 items.
La soglia individuata (compresa tra 0 e 6) in questo caso
è = 3.
Nella nuova matrice avremo quindi 3 intensità:
0=assenza di legame
1=legame debole ( valore della cella = 1, 2 o 3)
2= legami forte ( valore della cella = 4, 5 o 6)
Relazioni e attributi
Unici bambini nomadi
della classe: nodi isolati
(activity
e popularity pari a 0)
Bambina italiana con
elevate popularity e
activity rispetto agli altri
Stranieri
“connessi”
prevalentemente
a
bambini italiani: questi
due
bambini
si
differenziano dagli altri
stranieri perché parlano
l’italiano in famiglia e
perché incontrano spesso
i compagni al di fuori della
scuola
Legenda
1.Etnia (colore)
Bambino nomade
Bambino straniero
Bambino italiano
2. Socializzazione (dimensione)
Valutazione negativa
Valutazione positiva
3. Sesso (forma)
Maschio
♦
Femmina
Bambini stranieri e un italiano 4. Linee (colore)
(con una valutazione
Legame non reciproco
negativa) “sconnessi” dal
Legame reciproco
gruppo italiano
Da una rete a più reti rilevate in più classi
Exponential random graph model: p2
Baerveldt et al, SN 26, 2004: a social network approach using a model for dyadic data (the
p2 model associated to each network/school) for the study of the existence of ethnic
boundaries by comparing the proportion of intra-ethnic to inter-ethnic relationships in 20
pupil networks.
p2 model (van Duijn, 2004): a logistic regression model for directed ties
P{Yij = y1,Yji = y2 } = exp{y1 (µij + αi + β j ) + y2 (µij + α j + βi ) + y1 y2 ρ ij }/ kij
Density
µ ij = µ + Z1ijδ 1
α = X 1γ 1 + A
Reciprocity
ρij = ρ + Z2ijδ2
β = X 2γ 2 + B
Dyadic covariates
Actor covariates
Data gathered from the Dutch Social Behaviour Study (DSBS):
complete network on 1317 pupils.
Density < 0 = the networks were all
rather sparse
Reciprocity > 0: symmetric relationships
were more likely than the asymmetric
one.
Ethnic background similarity - A
positive density means that the
probability of a tie between pupils with
the same ethnicity is higher than between
pupils with different ethnic backgrounds.
Gender and girl similarity - The positive
estimate of the similarity effects of
gender and of girls indicate that, in
general there were more relationships
between pupils of the same gender, and
especially between girls.
Gender sender effect > 0: Boys have a
higher probability to ‘send’, i.e. to report
received support from others, either boys
and girls.
Parameter in the p 2 model
Density (overall)
Similarity gender (n = 19)
Similarity girl (n = 20)
Similarity Dutch (n = 19)
Similarity Moroccan (n = 7)
Similarity Turkish (n = 9)
Similarity Surinamese (n = 11)
Similarity Turkish/Moroccan (n =5)
Similarity acculturation (n = 20)
Similarity low acculturation (n = 9)
Similarity high acculturation (n = 11)
Reciprocity (overall)
Similarity gender (n = 15)
Similarity girl (n = 19)
Similarity Dutch (n = 16)
Similarity Moroccan (n = 2)
Similarity Turkish (n = 5)
Similarity Surinamese (n = 5)
Similarity Turkish/Moroccan (n = 2)
Similarity acculturation (n = 16)
Similarity low acculturation (n = 3)
Similarity high acculturation (n = 8)
Sender
Gender (n = 20)
Relative importance of friends at school (n = 20)
High acculturation (n = 15)
Low acculturation (n = 20)
Receiver
Relative importance of friends at school (n = 20)
High acculturation (n = 15)
Low acculturation (n = 20)
Values concerning
schools
Mean*
-6.12
0.63
1.01
0.44
1.03
1.72
1.62
0.9
0.08
0.63
0.28
4.32
-1.04
1.03
-0.22
-1.35
-1.48
-1.06
-1.82
-0.34
0.13
0.92
S.E.
0.3
0.12
0.21
0.1
0.31
0.24
0.21
0.3
0.1
0.37
0.35
0.4
0.31
0.23
0.24
1.39
0.62
0.79
1.23
0.26
1.17
0.56
0.53
0.26
-0.42
-0.12
0.17
0.08
0.24
0.17
0.1
-0.47
-0.49
0.07
0.21
0.13
Baerveldt et al, SN 26, 2004 Ethnic boundaries
Quale rete?
Rete completa orientata (rilevanza della reciprocità)
Nodi = individui = ragazzi italiani e stranieri frequentanti la medesima classe
Quale comportamento individuale?
Performance scolastica, scambio culturale con amici e compagni,
autonomia nel vivere la città, utilizzo della lingua italiana e piacere nel parlarla,
grado di soddisfazione del rapporto con i compagni e gli amici.
NA e il processo di globalizzazione
“The definition of “global city” has shifted from a mainly hierarchical concept, where cities were
rivals and competing actors, to a ‘network’ concept, where urban centres are connected by
economic, financial, cultural and social relations “(Taylor and Lang, 2005)
Area ENTERPRISE and MARKETS:
foreign enterpreneurs, 2004
n1
n2
n3
n4
n5
n6
n7
n8
n9
n10
n1
0
1
1
1
1
1
1
1
1
1
n2
1
0
0
0
0
0
0
0
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0
n3
1
0
0
0
0
0
0
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n4
1
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n8 n9 n10
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Network approach allows describing the
“geography”, as well as the structure, of
this global entity, highlighting origins and
destinations of the flows analysed.
Source: Rivellini, Uberti (2006), Milano globale: schema interpretativo, UCSC, CCIAA, Milano.
NA e il processo di globalizzzione (2)
Area INNOVATION and RESEARCH – Technological knowledge flows: imports and
exports in the high-tech sector, 2004
Nodi = paesi
Osservazioni conclusive
1) L’analisi del network cui appartiene un individuo potrebbe essere importante per diverse
ragioni:
- gli individui possono usufruire delle risorse degli altri nodi (capitale sociale);
- potrebbero raggiungere alcuni obiettivi solo concordando con gli altri nodi determinati
comportamenti (coordinamento);
- oppure potrebbero scegliere di imitare i comportamenti degli altri nodi (imitazione)
2) La ricerca internazionale ha mostrato alcuni tentativi di inserimento nell’analisi del processo
micro di produzione dell’azione non solo del livello macro, ma anche di quello meso, riferito alla
trama delle relazioni che legano un individuo alle persone che gli stanno accanto nella vita
quotidiana (ma principalmente reti egocentrate).
3) Esiste una letteratura già molto avanzata sui problemi di modellazione delle reti, sebbene si
stia ancora lavorando per il miglioramento dei metodi di stima.
4) La diffusione delle applicazioni che presentano modelli statistici per la stima degli effetti
strutturali associati alla rete è ancora scarsa, soprattutto con riferimento al legame con i
comportamenti.
Osservazioni conclusive
5) Carenza delle fonti campionarie adeguate a rilevare una rete chiusa. Nessuna delle indagini
campionarie ufficiali ad oggi rientranti nel Piano Statistico Nazionale rispondono all’esigenza di
costruire delle matrici di adiacenze, che diano forma alla rete completa e che permettano di
adottare tecniche di analisi volte a cogliere gli effetti strutturali della rete stessa. E’ tuttavia ancora
poco sfruttato il patrimonio informativo dell’indagine Multiscopo Famiglia, Soggetti Sociali e
Condizioni dell’Infanzia
6) Rimane forte l’interesse per valutare - seguendo un approccio quantitativo - anche gli effetti
sui comportamenti individuali delle proprietà strutturali della rete di relazioni che si instaurano tra
parenti, coetanei, gruppi di amici, colleghi.