Cinelandia punta suH`Europlex. Ma D sogno è la Ticosa
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Cinelandia punta suH`Europlex. Ma D sogno è la Ticosa
SVE:i.;fTl RASSEGNA STAMPA -- Edizione d~tT coMo 1 ~~r::..bl ANNO XXXIII D NUV. 201~ ç(JB.RI:eiì.E Dl COMM Cinelandia punta suH'Europlex. Ma Dsogno èla Ticosa La prossima settimana incontro in Comune tra gli assessori Spallino ePusteria eil manager Petazzi Dategli l'ex area Ticosa in viale Roosevelt, e lui ci farà un multisala "di prossimità", per serVire quei comaschi che al cinema vogliono tornare ad andarci a piedi. I tempi tecnici standard per costruirne uno sono di 6-7 mesi. Oppure dategli l'ex Europlex a Camerlata (foto), il Moloch silenzioso da un lustro per eccesso di offerta di sale in città: 2.051 posti e 9schermi. Come detto fermi da anni dopo che la struttura costruita dal gruppo Esselunga ha spezzato il ramo secco dedicato alla settima arte. Con 6-700mila euro per i proiettori digitali e quanto basta di 3D per stare a galla sul mercato, in teoria il multisala potrebbe ripartire e cosl farebbe ritornare Como un po' più normale sul fronte dell'offerta di schermi. Rivitalizzando anche il quartiere dell'ormai ex Circoscrizione 3. Ma lui, Paolo Petazzi, numero uno del gruppo Cinelandia, non va a caccia di aree "ex" per mania di collezionismo vintag-e. Vuol fare business.Eacapodi unimpero di multisale, 11 per un totaledi62schermicon2milioni e mezzo di biglietti staccati all'anno. Non propriamente bruscolini, tra Aosta, Asti, Borgo San Dalmazzo, Casale Monferrato, Cuneo, Gallarate, Pieve Fissiraga, Verbania e naturalmente la casa madre da cui è partito tutto, Cantù (Lux e Cantù 2000). Biella, con altre 7 sale da aggiungere al già ricco (Servizio riservato agli uffici del Comune di Como) bouquet, è praticamente indiritturadiarrivo,anticipa il manager di Cinelandia al "Corriere di Como". «Tutto è partito nel1948 con i miei genitori e un solo cinema a Cantù - dice Petazzi- e ora siamo ancora un gruppo a conduzione familiare. Nel1994 è arrivato quasi per gioco latri- pletta di sale al centro Bennet Cantù 2000 che vent'anni dopo sono obso- · lete e scomode nell'arredamento, si vede meglio con un home theatre a casa. Avremmo voluto trasformale in "art houses" cul turalì avendo a disposizione 'il multisala nel Palazzetto della · città del mobile: un luogo destina- RASSEGNA STAMPA ANNO XXXIII t:C:?2 ,) ~> d , Edizione del coMo Paolo Petazzi lrrealistico chied.ere all'anziano o al ragazzino di prendere l'auto per vedere un film t o al pubblico che non vuole saperne di entrare in un multisala con ragazzini che schiamazzano e mangiano rumorosamente il pop corn: non consiglio di andare in posti simili al sabato sera a vedere un film. n multisala è aggregazione, principalmente, formato teen agers e formato famiglia. La mia te- (Servizio riservato agli uffici del Comune di Como) stardaggine, in attesa tra riano. «Confermo. A Como qualche anno di rimoder- stiamo pensando. Settinare anche il vecchio Lux, mana prossima ho in è che ci sia uno spazio a agenda un incontro con Cantù per un multi sala, in l'assessore all'Urbanistialternativa al nuovo Pa- ca Lorenzo Spallino e con lazzetto, progetto da cui ci l'assessore al Bilancio siamo defilati per via dei Giulia Pusteria per capire ritardi, stiamo esplorando se ci sono i margini di una altre aree nella città del riapertura della trattatimobile come i terreni in va con Esselunga, proprievia Milano e via Mentana, taria del centro commerma altre sedi sono appeti- ciale che comprende l'ex Europlex. n Politeama sabili». Altrove, in Brianza? <<Vi- rebbe irrealistico, non ha cino al centro Lariofiere parcheggi sufficienti. Alad esempio, collocarvi un lora in alternativa meglio multisala sarebbe strate- , un'area dismessa per farci.. gico.Epoic'èComocheri- una struttura ex novo che mane sempre tra i nostri serva la città, ad esempio obiettivi. Perché credia- l'area Ticosa, quando sarà mo che la città accanto a disponibile dopo le bonifiun mul tisala "esterno" co- che e i rilievi in corso. Al me l'Uci abbia bisogno di netto delle problematiche un po' di schermi per n che ha 'Bul groppone, centro. A Borgo San Dal- quell'area sarebbe il masmazzo, ad esempio, abbia- simo per servire i comamo una struttura da 10 schi assetati di cinema, schermi, ma in parallelo dato che trovo i.rrealistico ne abbiamo aperta una in chiedere all'anziano o al centro a Cuneo con 4 ragazzino di prendere la schermi modello Astoria. macchina per andare a A proposito, che peccato Montano a vedere un film. che la struttura di via XX Sempre meglio, tra !?alSettembre ora sia un pa- tro, di una struttura già lazzo per appartamenti. Io vecchia come l'Europlex: l'avrei tenuta con i denti, in Ticosa potrei fare grala destinazione a cinema dinate più pendenti e metera una posizione troppo tere proiettori all'avanguardia>}. strategica>}. Lorenzo Morandotti E pcii c'è il capoluogo la- segue L~ ~ 6' ~NNO XXXIII RASSEGNA STAMPA .._; ..../ -r Edizione del coMo L'eredità scomoda Politeama, una spina nel cuore dei cinefili. (l.m.) D'accordo, aveva poltrone sempre più scomode, man mano che gli altri cinema si ammodernavano. Ma molti ci hanno lasciato il cuore. Ed è ancora una sfida alla voglia di cinema e di cultura di Como, all'ente pubblico che ne è proprietario ma anche agli imprenditori e alle associazioni. È il cineteatro Politeama di piazza Cacciatori delle Alpi (foto), nato nel1910, quando a Como serviva un altro teatro perché il Sociale di piazza Verdi non era sufficiente a far fronte alla grande richiesta del pubblico. CosinacqueilPoliteama costruito dall'architetto Federico Frigerio e inaugurato la sera del14 settembre 1910 con l'opera La Bohème di Puccini. Era stato concepito come struttura polifunzionale, dotata di un 'ampia sala per cinema e teatro con platea, prima galleria, palchetti e seconda galleria (1.200 posti totali), ma anche 10 camere di albergo, due appartamenti, un bar, una sala giochi e un giardino esterno. Nel progetto iniziale, il tetto era stato concepito apribile nella bella stagione. In seguito all'avvento del sonoro si avvertirà l'esigenza di potenziare l'attività cinematografica e di porre conseguentemente_ un freno alla concorrenza che in quegli anni è rappresentata dal rimodernamento e ampliamento a ottocento posti del (Servizio riservato agli uffici del Comune di Como) ma Srl nelle mani del Comune di Como: mancano per ottenere la totalità il19% di quote, per un totale di circa 800milaeuro (stimedel2010, ma nel frattempo il mercato immobiliare è calato molto). Intanto nel2006 era scaduta la concessione per proiet. tare pellicole nello storico teatro. La Società Politeama ha in corso contatti con Univercomo, Conservatorio, Comune e Accademia Galli per individuare i partner ideali per una possibile uscita dal tunnel. Che riTeatro Cressoni (poi cinema mane comunque ancora reCentrale) fondato alla fine · mota. Senza den.ari le quote di minoranza non si possodel1870. Un secolo dopo l'apertu- no acquisire, e il Comune ra, il cineteatro è chiuso, e il non ha certo il Politeama · suo futuro è incerto. L'inte- nelle sue priorità di massiro compendio immobiliare ma urgenza, dcita anche la valeva, nel2010, 3mila euro stagione di crisi profonda al metro quadrato, circa 5 dell'economia locale. Fondi milioni di euro in totale. n per i restauri sono anch'essi proprietario del cineteatro, di difficile reperimento, nelAlfredo Gaffuri, scomparso la situazione attuale. E innel dicembre 2000, ha la- tanto il Politeama continua sciato la quota di maggio- a sfidare il tempo, con semranza della Società Politea- pre più acciacchi. l . __J segue RASSEGNA STAMPA :- ,_ / A .'JJOLi ANNO XXXIII Edizione del c6Mo Balli in riva allago per incantare milioni di spettatori Asia protagonista sul Lario? n set è servito. Bollywood giusto l'estate scorsa ha invaso Como con le sue colorate e divertenti coreografie e si è presa, almeno per un giorno, la rivincita su Lariowood, la fucina di talenti della settima arte che dagli anni Venti del secolo scorso vede tanti attori e set protagonisti sul territorio. n 4 agosto scorso la cittàlariana è stata infatti il palcoscenico per una produzione "Made in India", il film Sìr Vacharu realizzato dalla produzione Vyjayanthi Movies di Hyderabad, nel · Sud dell'India, con il supporto tecnico dell'agenzia italiana "Occhi di Ulisse", che, con sede a Mumbai, si occupainesclusivadiportare in Italia produzioni indiane favorendo cosi anche la promozione turi- A sinistra, una scena di Sir IAlchatu a Como. Sopra, la protagonista femminile Kajal Aggarwal stica del territorio tricolore sul mercato asiatico che è assetato di location "esotiche" dove sa che si sono esibiti i beniamini del pubblico. Per tutta la giornata il centro del capoluogo lariano è stato animato dalla troupe e dagli attori. n (Servizio riservato agli uffici del Comune di Como) cast ha come protagonisti due superstar . indiane, l'attore Ravi Teja (nel ruolo di Sir Vacharu) e l'attrice Kajal Aggarwal. Dalle8fino al tardo pomeriggio hanno girato nei principali luoghi del centro come piazza Cavour, piazza del Duomo, piazza Verdi, via Vittorio Emanuele II e piazza San Fede-. le per poi concludere il se t sul lungolago Mafalda di Savoia, "schivando" il cantiere delle paratie che sarebbe stato un pessimo biglietto da visita per Como. La troupe era composta da 30 persone, e la pro- duzione, ha investito sul film 6 milioni. Como sarà ben visibile in una delle canzoni del film, che uscirà in ottobre e si calcola sarà visto da circa 180 milioni di spettatori. Un bell'incentivo per il turismo lariano che si affaccia sui mercati emergenti dell'estremo Oriente. "Occhi di Ulisse"hagià portato nel 2012 un'altra . produzione indiana sul Lario, per la precisione a Bellagio. . . n videoclip della canzone, che è stato girato con la coreografia per le vie di Como, è anche protagonista del sito del film stesso. In termini di Lariowood è stato un film bipartisan in quanto è stato girato anche a Lecco. Qualche ripresa dal backstage sulle rive manzoniane si trova su YouTube (www.youtube.com/watch?v=1mRPAovwaA4). · segue RASSEGNA STAMPA 556: Edizione del coMo __ _____ , ~·- --·-------- )) L'obiettivo mancato Quel festival di Gaddi rimasto nel limbo «La cultura che genera economia. È l 'unica /ormula pertar sì che Como possa uscire dalla crisi economica». Lo stesso mantra usato per le grandi mostre l 'ex assessore alla Cultura qi Como Sergio Gaddì lo suggerisce anche per il cinema. Nel biennio 2008-2009lavorò a un festival del cinema a Villa Olmo con prospettive internazionali. Per costruirlo portò a Como personalità illustri come il popolare attore Giancarlo Giannini, che nell'aprile 2009 fu ospite al Collegio Gallio. In giugno, fu seguito da Lìna Wertmuller, ospite di un convegno proprio a Villa Olmo. Oltre alla storica dimora di via Cantoni il nascente "Como International Film Festival" previsto ma mai realizzato per l'estate 2010 prevedeva tra le possibili location il Chiostro di Sant'Abbondio, Villa Erba a Cernobbio. E poi la Torr.e del Baradello, Villa del Grumello, il Teatro Sociale e il Casinò di Campione. «L'iniziativa fu costruita di . pari passo con le grandi mostre di Villa Olmo, tanto che in visita a una rassegna ricordo che accompagnai la grande attrice francese Isabelle Huppert - ricorda Gaddi - progetto poi rimase nel cassetto, perché per realizzarlo si aspettava di capire Giancarlo Giannini cosa sarebbe stato della Film Commission promossa dagli "Amici di Como" con l'annessa ipotesi di una cinecittà alle porte del capoluogo con studiose centri di ricerca e produzione. Era sicuramente un progetto ambizioso, il festival, che però aveva bisogno di un orizzonte di tempo più lungo di un solo anno. Detto questo, che la città di Como abbia pochi cinema con tutto il background culturale di Lariowood alle spalle e di fronte a sé è un tatto drammatico. gioco di prendere tn giro i comaschi facendo credere che la cultura sia uno spreco non regge più. Rendiamocene conto». Oltre a Giannini e alla Wertmuller, ·Gaddi con Adriano Pintaldi, direttore artistico del "Roma Fitm Festival" e del "Fantafestival" della capitale, aveva coinv()lto per il nascente festival anche l'attore Murray Abraham e un sestetto di premi Oscar: il creatore di effetti speciali Carlo Rambaldi, lo scenografo Dante Ferretti, il regista Giuseppe Tornatore ei colleghi MartìnScorsese e Francis Ford Cop- · pola, più il direttore della fotografia Vittorio Storaro e il compositore Ennio Morrìcone. E due maestri del cinema italiano, i registi Pupi Avati e Franco Zeffirelli. n n (Servizio riservato agli uffici del Comune di Como) ANNO XXXIII