lezione 6 - Nero Cafè
Transcript
lezione 6 - Nero Cafè
Associazione Culturale Nero Cafè Primo Corso di Editing a Modalità Mista Principi di redazione e impaginazione La messa in pagina del testo di Laura Platamone lezione 6 Principi di redazione e impaginazione - La messa in pagina del testo Dispensa n. 6 del Corso di Editing a modalità mista Associazione Culturale Nero Cafè Autore: Laura Platamone Questa dispensa è proprietà esclusiva dell’autore che ne detiene tutti i diritti di riproduzione, diffusione, distribuzione e alienazione, nonché ogni ulteriore diritto individuato dalla vigente normativa in materia di diritto d’autore. Le dispense e il loro contenuto non possono pertanto essere cedute, copiate, diffuse o riprodotte, né citate, sintetizzate o modificate, anche parzialmente, senza l’esplicito consenso del loro autore e al di fuori del Corso per il quale sono state realizzate. http://nerocafe.net/ [email protected] http://lauraplatamone.com [email protected] Indice Introduzione 3 L’impaginazione 4 Indesign 4 Le cornici di testo 7 Le pagine Mastro 8 La gestione del testo. Carattere e paragrafi 9 La gestione dei paragrafi 12 L’esportazione del file per la stampa 13 Esercitazione 15 Introduzione In questa sesta lezione impareremo le nozioni base per usare Indesign e quindi impaginare un testo. Spiegheremo le funzioni essenziali del programma soffermandoci su quelle necessarie per la realizzazione di un libro e tralasciando tutto ciò che non ci interessa e servirebbe solo a complicare le cose. Indesign è infatti un programma molto ricco e articolato e il suo uso per la realizzazione di prodotti complessi può essere molto complicato. Noi impareremo solo ciò che ci serve e ci concentreremo sul modo più semplice per ottenere un risultato professionale ed elegante. questa premessa è necessaria perchè aprire per la prima volta Indesign può essere un’esperienza straniante: tante finestre, tanti strumenti, tanti comandi. Non lasciatevi scoraggiare, in breve tempo e con un po’ di esercizio riuscirete a organizzare la vostra area di lavoro e orientarvi senza problemi. 3 L’impaginazione L’Impaginazione è quel processo che fa sì che il testo, già sottoposto a una prima correzione, venga inserito in un programma specifico che permetta di ottenere quello che poi sarà il file finale di stampa in pdf. Anche con Word è possibile esportare in questo formato eppure risulta essere uno strumento inadatto a ottenere una buona forma editoriale perché non permette di gestire alcuni elementi in maniera versatile come invece avviene coi programmi di Desktop Publishing. Analizzeremo questi elementi nello specifico andando avanti in questa lezione. Intanto bisogna fare una breve premessa che riguarda questo tipo di Software. Fino a qualche anno fa in editoria si usava QuarkXpress, un programma che non aveva rivali fino a che l’Adobe non ha lanciato InDesign. Oggi sempre più operatori del settore stanno virando verso questa alternativa. Il motivo è presto spiegato. L’Adobe è una casa produttrice di software di grafica di diverso tipo. Tra i più noti dei suoi prodotti possiamo ricordare Photoshop e Illustrator. Il primo è in genere usato in casa editrice per la realizzazione delle copertine. I programmi di casa Adobe sono perfettamente integrati l’uno con l’altro ciò significa che io posso aprire in InDesign una immagine realizzata con photoshop. I programmi Adobe hanno inoltre interfacce molto simili e quindi è abbastanza semplice imparare a usare l’uno se si è capaci di lavorare con l’altro. Questa possibilità di “far lavorare insieme” tutti i programmi necessari alla realizzazione del libro è una delle motivazioni alla base della preferenza che sempre più editori stanno accordando a InDesign a scapito di Xpress. InDesign Come abbiamo accennato InDesign è un programma di Desktop Publishing, ossia un software che permette di creare file adatti alla pubblicazione. Tra le sue funzioni avanzate ci sono anche tipi di esportazioni complesse come quella in Epub (per gli ebook) o flash (per le presentazioni e le riviste interattive) ma noi ci concentreremo principalmente sulle funzioni di base per realiz4 zare un impaginato editoriale per la stampa nella forma libraria. Creare nuovi documenti La progettazione grafica di una pagina inizia con gli elementi di base: aprite un nuovo documento, impostate le pagine e posizionate margini e colonne. Scegliete file > nuovo > Documento La finestra di dialogo Nuovo documento unisce le finestre Imposta documento e Margini e colonne, in modo da poter impostare la dimensione della pagina, i margini e le colonne. Potete modificare queste impostazioni in qualsiasi momento. Scegliete le dimensioni pagina desiderate o specificate i valori di larghezza e altezza per il documento. In genere nell’editoria si lavora su formati A5 di 15x21 cm. Specificate poi le opzioni nelle sezioni Margini e Colonne. Se si sta creando un file per la stampa tipografica probabilmente sarà necessario anche impostare le abbondanze tramite i comandi della pagina al vivo. Questa si estende oltre i bordi della Dimen5 $ Normale. Per passare alla visualizzazione Normale, scegliete Visualizza> Modalità schermo>specificata Normale. Quando viene sione pagina e serve iladdocumento avere alcuni mmvisualizzato di margine in necessari per il rifilo della pagina stampata. Non è molto impor ! tante quando si lavora testi in bianco nero stampati su carta e uno sfondo grigio. Potetesu cambiare il coloreedi sfondo dell’anteprima ma è fondamentale nel caso delle copertine e di testi con immail colore delle (ossia guide che nellearrivano preferenze Guide edella tavolopagina) di montaggio gini al vivo al bordo B. Pagina (linee nere) C. Guide margini (linee magenta) D. Guide colonne (linee viola) E. Area di pagina al vivo (linee rosse) F. Area indicazioni (linee blu) $ InDesign " GliLestrumenti linee di altridicolori sono le guide righello, nel colore del livello selezionato. " Le guide colonne sono visualizzate davanti alle guide margini. Quando una guida colonna si trova davanti a una guida margine, quest’ultima risulta nascosta 6 3 Nell’area di lavoro, troverete la palette degli strumenti. Chi ha già usato programmi Adobe la troverà simile a quella presente in Photoshop o illustrator, per gli altri sarà necessario un po’ di tempo per imparare a orientarsi ma nessuna paura è meno complicata di quello che sembra! Tenete conto del fatto che nell’impaginazione di un libro gli strumenti che si usano sono in genere solo quelli di selezione (le due freccette) e lo strumento testo più di rado la penna, le forme e i colori. Lo strumento selezione normale (freccia nera) serve per selezionare i vari elementi della pagina e cambiare la loro disposizione. Lo strumento selezione diretta serve per cambiarne la forma, lo strumento testo per qualsiasi tipo di intervento da applicare sul testo. Le cornici di testo Tutto il testo in Adobe InDesign è racchiuso in contenitori detti cornici di testo. Come le cornici per grafica, le cornici di testo possono essere modificate. Lo strumento usato per selezionare una cornice di testo determina il tipo di modifica che potete apportarvi: • Usate lo strumento testo per modificare il testo in una cornice. • Usate lo strumento selezione per operazioni di layout generali • Usate lo strumento selezione diretta per modificare la forma di una cornice Le cornici di testo possono essere collegate e vengono definite concatenate. In questo modo un testo più lungo di una pagina verrà distribuito in varie cornici di testo collegate fra loro scorrendo in maniera fluida ogni volta che viene modificato. Per importare il testo da word usate lo strumento inserisci dal menù file. Potete anche copiare e incollare il testo da word su InDesign. Attenzione quando importate perchè parte della formattazione potrebbe andare persa. Questo è infatti il momento più critico del lavoro di impaginazione. Per ovviare all’inconveniente si possono usare gli stili di paragrafo e di carattere impostandoli dalle apposite finestre, ma la verità è che non esiste uno strumento perfetto che permetta di importare il testo dando tutte le istruzioni necessarie a evitare qualunque tipo di intervento successivo. Quando importerete il testo il più delle volte il programma si li7 miterà a riempire la prima cornice, in basso a destra spunterà un segno rosso che indica che c’è del testo nascosto. Per inserire il testo rimanente bisogna cliccare col puntatore su questa piccola casella, vedrete che accanto al puntatore compariranno dei segni, ora posizionatevi sulla pagina successiva, nell’angolo superiore sinistro della cornice di testo e tenendo premuto shift incollate il testo rimanente. Questo scorrerà nelle pagine successive creando tutte quelle necessarie a contenere tutto il testo nascosto. Le pagine mastro Una pagina mastro è come uno sfondo che potete applicare rapidamente a più pagine. Gli oggetti della pagina mastro compaiono in tutte le pagine a cui è applicata. Nelle pagine del documento, gli elementi provenienti dalla pagina mastro sono identificati da un bordo punteggiato. Le modifiche apportate alla pagina mastro vengono riportate automaticamente sulle pagine associate ad essa. In genere le pagine mastro contengono logo ripetuti, numeri di pagina, intestazioni e piè di pagina. Possono anche contenere cornici di testo o di grafica vuote, che fungono da segnaposto nelle pagine del documento. Potete creare una nuova mastro da zero oppure usare come base quelle preesistenti. Trovate i set di mastro in alto nel pannello pagine e da lì potete modificarle a vostro piacimento. I set di mastro necessari quando si impaginano il libro sono in genere una mastro bianca per le pagine di apertura e quelle di chiusura capitolo, una Mastro con i numeri di pagina e una con le testatine (quando richieste). Per applicare una mastro a una pagina, trascinate l’icona della pagina mastro sull’icona di una pagina nel pannello Pagine. Quando un rettangolo nero circonda la pagina desiderata, rilasciate il pulsante del mouse. Per applicare la mastro a più pagine, selezionatele dalla finestra pagine e poi trascinate la Mastro sopra alla selezione oppure cliccate col tasto destro e selezionate applica mastro alle pagine. 8 La gestione del testo. Carattere e paragrafi Impostati il layout del documento e le Mastro non resta che gestire il testo e tutti i suoi attributi. Di molti di questi abbiamo già parlato nella lezione precedente (font, interlinea, giustificazione, ecc). Tutti questi elementi si regolano dalle finestre carattere e paragrafo che potete aprire andando sul menù finestra > testo > carattere/paragrafo. Da questi due pannelli è possibile gestire tutti gli attributi del testo sia per quanto riguarda il singolo carattere che per il para9 grafo. I simboli sono piuttosto intuitivi quindi la gestione dei vari parametri risulta immediata e con un po’ di pratica orientarsi diventa abbastanza facile. I font Dalla Palette dei caratteri o dalla barra in alto è possibile gestire i font. Come abbiamo già spiegato nella lezione precedente, un font è un insieme completo di caratteri, cioè di lettere, numeri e simboli che condividono spessore, larghezza e stile. I tipi di carattere, detti anche famiglie di caratteri o famiglie di font, sono raccolte di font che condividono lo stesso aspetto e progettati per essere usati insieme. Il formato di stile è una variante di un singolo font appartenente a una famiglia di font. In genere, lo stile Roman o Plain è il font di base, che può includere formati quali normale, grassetto, semigrassetto, corsivo e grassetto corsivo. Per impostazione predefinita, la dimensione del font viene calcolata in punti. È possibile specificare qualsiasi dimensione di font compresa tra 0,1 e 1.296 punti, in incrementi di 0,001 punti. Selezionate i caratteri o gli oggetti di testo da modificare. Se non si seleziona del testo, la dimensione del font verrà applicata al nuovo testo. Se aprite o inserite documenti che usano font non installati nel sistema, un messaggio elenca i font mancanti. Se selezionate del testo in cui sono usati font mancanti, il pannello Carattere o Controllo indicherà questa informazione tra parentesi nel menu a comparsa dello stile del font. InDesign sostituisce i font mancanti con un font disponibile. Quando ciò accade, potete selezionare il testo e applicare qualsiasi altro font disponibile. Per impostazione predefinita, il testo formattato con font mancanti viene visualizzato con evidenziazione rosa. L’interlinea La spaziatura verticale tra le righe di testo è detta interlinea. L’interlinea è misurata dalla linea di base di una riga di testo a quella della riga di testo sopra di essa. La linea di base è la linea invisibile su cui poggiano le lettere senza discendenti. Per impostazione predefinita, l’interlinea è impostata sul 120% 10 L’interlinea La spaziatura verticale tra le righe di testo è detta interlinea. L’interlinea dellaèdimensione del testo, aduna esempio su 12 puntidella perriga unditesto misurata dalla linea di base di riga di testo a quella di 10 testo punti. Sediviene usata l’opzione di interlinea sopra essa. La linea di base è la linea invisibile su automatica, cui poggiano InDesign visualizza il valore dell’ interlinea tra parentesi nel menu le lettere senza discendenti. Interlinea del pannello Carattere. # " In genere nei prodotti editoriali, l’interlinea deve essere di 1,5/1,7 dimensione del testo, ad esempio su punti per un testo di 10 punti. pt superiore alla dimensione del12 carattere. Questo vuol dire Se viene usata l’opzione di interlinea automatica, InDesign visualizza il che se usiamo un testo 12 l’interlinea dovrà essere impostata a valoreedell’ 13,5/13,7 via interlinea dicendo.tra parentesi nel menu Interlinea del pannello Carattere. 22 A. Interlinea B. Altezza del La donna sentì il calore crescere in lei come un fuoco appiccato tra testo C. La presenza di una le sterpaglie, inarrestabile. Erano pochi gli uomini che sapevano dosare bene le prime carezze. Baci lievi, tocchi appena accennati, mani paroladanzanti. con dimensione font accese quasi subito e un senso di sollievo risalì lungo un maggioreQualcosa comportasi l’aumento percorso smarrito nella sua mente. Piacere, calore, piacere, calore… dell’ interlinea quella riga. desiderio.per Era quella la parola chiave. Andava costruito un po’ alla volta, fino a farlo esplodere. Alla fine, dopo un tempo brevissimo, riuscì a sciogliere il freddo che la bloccava e con più naturalezza di quanto ricordasse essere in grado di fare, si mosse. Aveva chiaro in mente il passo successivo. Anche lui Il Track probabilmente mirava a quello e quando lei socchiuse le gambe lui Perché a un certo punto, e lo fanno solo lecon donne, vogliono guardarti non perse l’occasione. Scivolò tra le cosce un movimento abile e Potete aggiungere un a una Il comando track serve a gestire gli spazi tra leilcapolettera lettere E guardava, l’uomo, cercano quel corpo modellato nella pietra più preziosa di negli occhi e cercano cercano chissà cosa. Forse pensiero studiato, strusciando la pelle morbida delle gambe, indugiando il giudella terra.comando NessunEartista allomolto modo avrebbe potuto figura più di un’altra donna. c’è,è trovano. E se nonscolpire avete scampo. Ti parola. Questo importante perché consente !# sto, pizzicando con lasepunta della lingua e…c’è, l’affondo scivolò in un affascinante. Quella era l’essenza dell’amore, della libidine. guardano negli occhi e non puoi fuggire. Lo sanno fare bene. Altriumorealcuni denso e dei caldo. di risolvere relativi all’impaginato come La base dei delpolpastrelli capolettera si vePoi le fu sarebbero di nuovoproblemi al fianco e con il linea tocco di delicato menti non E allora, dopo anni donne. che non accadeva, la Regina avvampò, pregusalì dalle caviglie fin su le cosce, immaginando di sollevare la leggera dove, orfane righini. una da o più righe sotto la linea di stando ilemomento in cui sarebbe trova stata vinta un’ondata di piacere. sottana, duro ostacolo a protezione del fuoco intimo della donna. Si DUE.. suo corpo, non più completamenteuna pietra,riga non del tutto carne, adesIl righinoIlchinò è nel gergo tipografico eccessivamente breve baciarle il collo, mentre manodella continuava giocare con tocbase prima riga del paragrafo. Non èache Giorgio propriolal’abile instancabile. Con leadonne. Tra amici so le permetteva di fosse assecondare gioco dell’uomo. Quando un rispetto alla giustezza della pagina epiacere, che per questo è ritenuta chi delicati gambe. Era fredda, Regina, ediimmobile, e assente, certe cose sisulle raccontano eunAlessio nelasa queste piccolo morso le strappò gridolino di molte sul viso faccende. le sicaratteri sciolseA del Potete anche creare uno stile di carattere daessere, applicare aipiace e… tutto quello che un’amante non doveva lei lo incarnava. un certo punto si lascia servire, si mette comodo e… gli propoco elegante (in genere anche un pianto morbido.una parola o meno). Chiuse occhi, Giorgio, e allontanò la razionalità prio fareglicosì. E forse è bravo a convincerle tutte, o dalla forse sua no, mente. ma lui capolettera. È una donna. Una donna. Una donna. Solo quello doveva essere suo ci provafinalmente e chissenefrega se lei s’incazza. Chissenefrega lo puòil che dire Giorgio la sentì godere. Un suono distinto,non un gemito pensiero. Una donna. E come tale, doveva amarla. dentro.non Chissenefrega la Regina non loquando accetta.leNo di certo. Non lo lalàdonna riuscì a trattenere, proprio mordicchiò la pelCreare un capolettera Quando sotto ai polpastrelli credette di intuire qualcosa di morbiaccetta. le morbida tra le gambe. Adesso il suo corpo aveva quasi la consistendo, quasi si ritrasse, spaventato. Sentì il cuore accelerare la sua corsa za reale, benché rimanesse trasparente come la pietra preziosa che la nel petto edi unrighini brivido strisciare lungo il corpo. Cacciò ogni sensazione TRE… Tipi particolari sono la vedova e l’orfana. La in vedova è teneva prigioniera neltesto suo peccato. » Con lo strumento selezionato, fateasé.carezzarla clic suldonne. paragrafo cui con un sospiro lungo e rumoroso. E tornò e baciarla e Non è che Giorgio certe cose se le tiene per Delle Ne parFra poco sarai che libera,finisce pensò l’uomo, concedendo alla sua lingua un una parte parola nella riga successiva. carezzarla e baciarla. la, di neinserire parla, neilparla appena può. Conche gli amici, certo, qualche volta intendete capolettera. affondo più deciso. Quando credette fosse giunto il momento, Finocon a che la sottana non divenne della consistenza della seta eè che scianche qualcun altro. Ma ne parla, è questo che conta. E non alzòpannello la testa e siParagrafo rizzò in piedi. Senza scendere dal letto si scostò legger- righe » Nel o Controllo, digitate un valore in Numero volò in alto, liberando un’altra porzione di gambe, scoprendo il centutte le donne stanno lì a far parlare di sé. Non tutte, ma molte sì. Non mente e abbassando lo sguardo cercò la fibbia della cinta. Ora quella tro del fuoco ogni donna. Giorgio senza quel la Regina. Di di lei parlano molti, macontinuò prima andare. Dopo, A è tutta per capolettera per indicare ilinnumero righediprima che ilfermarsi. capolettera donna avrebbe conosciuto confini deldipiacere solo immagina-dovrà punto sarebbeNon comportato diversamente, ma quella la Regina, un’altrasi storia. è una conquista, la Regina. Non èera una che sta lìe bili. le andavano riscritteNo, in quel perregole fartelo poi raccontare. non momento. è così la Regina. E lo capirà, che a Incrociò il suo sguardo nel momento esatto in cui iniziò a sfilarsi i E fu proprio lei, quella donna fatta di diamanti, a suggerire il passo Giorgio piace parlare. Certo, lo capirà. pantaloni. Il suo corpo composto di luceche e trasparenza mosse sotto L’orfana successivo. è l’ultima sillaba di una riga chiudesi quasi al margine le sue carezze. Giorgio credette di vedere un abbozzo di sorriso su QUATTRO…. dello specchio diGiorgio pagina lasciando solo un piccolo spazio. quel Le braccia si distesero sulCon letto, così Ècome le gambe Non volto è che rigido. voglia proprio ricucire. Lidia. che gli brucia vennero divaricate, lentamente, con un movimento languido e sensuadentro quel fatto di essere stato beccato. Non gli era mai capitato prile. l’uomouna a sollevare ancora un poco la sottana e a scoprire chee ma,Fu neanche volta, mai. Poi era successo con Lidia, mentre lui l’intimità quell’amante pietra non nascondeva altri indumenti. Giulia… ediadesso Giorgiodi vuole cancellare lo smacco. Vuole che tutto Un raggio di sole Giocare tagliò in senza due laessere stanza,diffidato. perdendosi corpo torni come prima. Pernel questo è della dalla donna, Nello stesso momento Giorgio si chinò traamano le sue Regina, prigioniero. non per Lidia. Chissenefrega di Lidia. E le donne non gambe, cosce tocchi lievi. soprattutto, Quando la questa sfiorò con quando baciando giochi conleloro, e secon sei una Regina, cosa la ti punta della lingua, si sorprese. Non corpoAnche fatto intera11ilcredeva fa imbestialire. Incazzare era forse termineche piùun adatto. a una mente diamanti nascondere, tra le pieghe della sua madida Reginadi come lei. Dipotesse Amante. femminilità, tanto calore. Usare i capilettere Alcune righe di testo, nonostante la sillabazione, presentano spaziature troppo ampie tra le parole. Anche questo è un problema del testo che può essere risolto modificando il track. mi odiai, anche allora, per quel vago senso di orgoglio che farlo mi infondeva. Anche una rigaqualche che passa a pagina successiva riempirne la Rimanemmo minuto così, finché lei si calmò.senza Poi ci alzammo. Tendemmo le orecchie in ascolto. Nessun rumore, perlomeno giustezza è un errore da evitare. non nelle vicinanze. E allora proseguimmo a rasentare a tentoni la parete. Non sapevamo dove stessimo andando. Vagavamo, ciechi, in e a sinistra, infine sparisce. quel buio soffocante. «Oscar! Oscar!» Gabry sta applaudendo «ma l’hai visto, Fabry? Un grande!» Procedemmo non so per quanto tempo, forse minuti, forse ore. NaFabry non risponde, si limita fare modificando unLa passo per ovattata, allontanarsi dal Assegnanvigavo immerso in un di aorrore. mente, faticava a Tutti questi errori si oceano correggono il track. lago. La ragazza ha smesso di fare lap dance, guarda l’acqua ormai ragionare. A un certo punto, Tania mi fermò, tirandomi per il braccio do valori che vanno fino a massimo di -25 si stringe lo spazio tra immobile. al quale ormai era appesa quasi come un peso morto. Un nuovo la testa dipermettendo Ricky riemerge vicino all’isolotto, le lettere di unsbuffo, paragrafo ai righini di sirisalire nella «Aspetta, lenzio. sai dove stiamo andando?» chiese. riga Era superiore. Si possono usare gli valori positivi fino a +10 una domanda sciocca, maanche comprensibile. «Grande Ricky! Grandissima interpretazione!» urla Gabry. cercando Gabriele e il modo per ditoccare qui». per «No, allungare le righe. Bisognerà capire di per volta in lavolta quale La sto ragazza si avvicina all’acqua, distende unandarcene braccio «Accendi un fiammifero, ho bisogno di vederti» implorò. testa, questa si gira come una boa, troncata di netto all’altezza del può essere l’intervento più efficace per risolvere il problema. Lacollo. luce della fiamma mi restituì lo sguardo sperduto. Sembrava un Un la ragazza porta ledella mani al viso, si volitiva allontanaedall’acpulcino urlo, bagnato, nullaurla. eraSirimasto ragazza bellissima qua. La testa adesso si mette di lato, un occhio sott’acqua, l’altro fuori. Glidella attributi delerotesto quale mi innamorato. Galleggia abbandonata adagiandosi sulla riva dell’isolotto. per direcaratteri qualcosa, ma un fruscio ormai finfacilmente troppo noto ci fece dallaFeci palette si possono anche attribuire al «Oh Cristo!» riesce appena a dire Gabry, la sigaretta gli cade dalla girare di scatto. Di nuovo quella protuberanza, che nasceva dal terretestobocca. qualità specifiche. no fetido. avemmo esitazioni e mettemmo di nuovo le ali ai piedi. FabryNon sale sul fuoristrada, lo avvia. Tiravo Taniacazzo per fai?» una gli mano, forse troppo, perché lei cadde urlando «Fabry, chiede Gabry. e sfuggì alla miala presa. La cercai freneticamente nel buio, mentre il «Allontano mia macchina dall’acqua, ti pare strano?» inserisce la retro e percorre qualche metro in retromarcia prima di fermare fruscio, si avvicinava in cerca di prede. La raccolsi, tremante, daditerra, apice, Troviamo nell’ordine grassetto, corsivo, maiuscoletto, nuovo il motore, fari sempre fissi sull’isolotto sul quale la ragazza sta e riprendemmo la nostrasbarrato. fuga. pedice, sottolineato, Basta selezionare il testo da mocontinuando a urlare. Ci fermammo solo dopo che ogni rumore, a parte il nostro ansimadificare e cliccare sull’iconadice dell’attributo «Non mi piace quell’acqua» infine scendendo desiderato. dal fuoristrada e re, fu scomparso. sistemandosi qualcosa sotto la giacca. «Sono attratti dallaa luce, sussurrò «Io non ci torno riva a Matteo» nuoto! Non ci tornolei. a riva a nuoto!» urla Annuii, anche al buio lei non poteva vedermi. la ragazza fra leselacrime. Trovammo di nuovo la parete e avanzammo lungo di essa. Un’altra «E adesso?» Gabry guarda Fabry. La gestione dei paragrafi «Boh? mi sembra apertura nelRicky muro. Fermi, abbastanza in ascolto.andato, Nulla. per lui non c’è più niente da fare, mi sa…» Dovevo capire se quello fosse l’inizio di un condotto o una stanza, per Illustrerò maniera i vari comandi. «Maain cosa può stato?» cui dissi Tania cheessere avreisintetica acceso un altro fiammifero, solo per un attimo. «Lo chiedi a me?» Rivolsi la luce della fiamma all’apertura, ma non vidi né un condotto «Sei tu quello infognato di diavolerie che si legge tutti i libri sui né una pozza. Feci un passo all’interno e quello che mi si parò davanti L’allineamento mostri, cazzo!» non lo scorderò mai.Magari il mostro della palude, che dici? Sai, quello «Non ne ho idea. A sinistra , centrato a destra e i vari tipi di giustificato. Nei Libri si film in bianco e nero». usa ildei primo tipo ossia quello che giustifica tutte le righe tranne l’ultima che rimane a sinistra. Rientri Con questa funzione è possibile inserire un rientro su tutte le righe. Si usa in genere per le citazioni. 12 Diverso è il caso del rientro prima riga che si usa invece per segnalare l’inizio di un nuovo paragrafo. Nei libri, anche quando si decide di inserire un rientro di prima riga (la scelta non è obbligatoria e dipende dai criteri editoriali) il primo paragrafo di un capitolo o quello che inizia dopo un bianco tipografico (una riga bianca che stacca due parti del testo) non va mai rientrato. Questi sono i comandi che è necessario conoscere per realizzare un libro. Come potrete notare da uno sguardo alle palette degli strumenti, InDesign offre molti altri strumenti per gestire aspetti più complessi del testo e della paragrafazione ma quelli descritti fino a questo punto sono quelli più usati nell’impaginazione di un libro. L’esportazione del file per la stampa Una volta che il file è stato impaginato secondo tutte le indicazioni e gli attributi necessari bisognerà esportarlo in pdf per la stampa. Il formato PDF (Portable Document Format) è un formato di file universale che mantiene i font, le immagini e il layout di documenti sorgente creati in molte applicazioni e piattaforme. Adobe PDF è lo standard per la distribuzione e lo scambio affidabili e sicuri di documenti elettronici e moduli, adottato in tutto il mondo. I file Adobe PDF sono compatti e completi e possono essere condivisi, visualizzati e stampati da chiunque disponga del software gratuito Adobe Reader. L’esportazione dei documenti InDesign nel formato PDF consente di mantenere l’aspetto e il contenuto dei documenti originali InDesign. Esportare in PDF Per esportare un documento o un libro in formato PDF è sufficiente scegliere uno dei set di impostazioni predefinite o definire impostazioni personalizzate per le vostre esigenze. 13 Predefiniti Adobe PDF Un predefinito PDF è un gruppo di impostazioni che influiscono sul processo di creazione di un PDF. Queste impostazioni sono state concepite per bilanciare dimensioni e qualità, a seconda di come dovrà essere usato il file PDF. Stampa di alta qualità Consente di creare PDF per la stampa di qualità su stampanti desktop e periferiche di prove di stampa. Qualità tipografica Consente di creare file PDF per stampe di alta qualità ed è il predefinito utilizzato per l’esportazione dei prodotti editoriali che andranno stampati in tipografia. In questo caso la qualità del contenuto è della massima importanza. L’obiettivo è conservare tutte le informazioni del file PDF che serviranno a una tipografia o a un fornitore di servizi di stampa per stampare il documento correttamente. Dimensioni file minime consente di esportare pdf leggeri che possono facilmente essere allegati ad email o visualizzati sul web. Opzioni relative a indicatori e pagine al vivo per i PDF Come abbiamo accennato, nel PDF esportato epr la tipografia vi potrà essere chiesto di inserire i segni di taglio che guideranno la macchina quando dovrà rifilare le pagine del libro. Le aree al vivo sono le porzioni di grafica che si estendono oltre il riquadro di selezione di stampa o oltre i segni di taglio e i rifili. Potete usare le aree al vivo per prevedere un margine di errore, ossia per assicurarvi che l’inchiostro si estenda fino bordi della pagina dopo la rifilatura o per garantire il corretto montaggio di un elemento grafico all’interno di un dato ingombro in un documento. Settando le opzioni relative a indicatori e pagine al vivo potete regolare le dimensioni delle aree al vivo e aggiungere segni di stampa al file. 14 Esercitazione 1 • Importate il file “Il bacio di Scilla” per due volte una con lo strumento importa e una con copia/incolla. • Formattate il primo usando un carattere serif e il secondo con un sans-serif. • Scegliete la dimensione del font e applicate la giusta interlinea. • Rientri di 3 mm e ricordate che il primo paragrafo e quelli che vengono dopo un bianco tipografico non vanno rientrati. • Sillabate e giustificate. • Le citazioni vanno centrate, in corsivo, con corpo e interlinea diminuiti di due pt. • Inserite i numeri di pagina usando una Mastro apposita (Per farlo create una casella di testo dove volete inserire il numero e poi inseritelo andando su > Testo > Inserisci carattere speciale > indicatori > numero di pagina corrente). • Esportate in pdf qualità tipografica. Esercitazione 2 Prendete i racconti Strane creature notturne (pag 106) e Il banchetto (pag 194) della raccolta Tremare senza paura e segnalate gli errori di impaginazione presenti (righini, vedove, orfane, spaziature irregolari, ecc). Potete farlo segnalando direttamente su pdf o lavorando su carta e facendo poi le scansioni. Entrambe le esercitazioni vanno inviate per mail all’indirizzo [email protected] entro lunedì prossimo. 15