2017-01-10_Corriere-dell-Umbria-regione-donazione

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2017-01-10_Corriere-dell-Umbria-regione-donazione
LA MISSION
Donare
i propri
organi
in caso
di decesso
è segno
di grande
civiltà
In vacanza per far sorridere i bimbi orfani del Madagascar
donare ai piccoli di Nosy Be. “Non immaginavo affatto che i bambini - spiega
Girolmoni - ospitati della missione gestita da suor Josephine, fossero capaci di
dimostrare tanta gioia per quelle poche
cose che avevamo portato”. La missione, College prive Sacre coeur, accoglie i
bambini abbandonati in ospedale al momento della loro nascita e sta cercando
con molti sforzi di costruire un altro pic-
Cresconoledonazioni
diorganietessuti
grazie alla carta d’identità
colo edificio per dare maggiore ospitalità. I piccoli che hanno bisogno di assistenza purtroppo sono tanti e la missione ha bisogno di aiuto, proprio per questo motivo Solidarietà trasparente sta
cercando di dare una mano per far conoscere questa realtà. Si possono fare donazioni direttamente sul conto iban della
missione
MG4600005800500400517434.
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L’iniziativa Ieri la conferenza stampa di presentazione (foto Belfiore)
di Anna Lia Sabelli Fioretti
Storie di solidarietà
I NUMERI
L’assenso
è molto
alto
e supera
il 90%
Umbri
primi
in generosità
TERNANI OK
Nel dettaglio
si evince
che i ternani
sono stati
i più sensibili
ed altruisti
Giano
dell’Umbria
all’opposto
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Si può dare il proprio assenso nel momento in cui si va a rinnovare
o a fare ex novo il documento in Comune: 65 municipi aderiscono al progetto
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Martedì 10
Gennaio 2017
Una coppia parte dall’Umbria e in valigia ha vestiti, scarpe, quaderni, colori ed attrezzature elettriche per i piccoli
A PERUGIA - Andare in vacanza ma
con un obiettivo in più: far sorridere i
bambini orfani del Madagascar. Il perugino Roberto Girolmoni è partito, prima delle festività natalizie, per il Madagascar insieme a sua moglie, entrambi
presidenti della onlus Solidarietà trasparente, e hanno imbarcato una valigia in
più con vestiti, scarpe, quaderni, colori,
palloncini ed attrezzature elettriche da
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CORRIERE
E ATTUALITA’
DELL’UMBRIA
Umbria
A PERUGIA - Donare i propri organi in caso di decesso è
segno di grande civiltà. E gli
umbri da questo punto di vista non sono secondi a nessuno. Lo dimostrano i risultati
del progetto “Una scelta in
Comune” presentati ieri a Palazzo Donini dall'assessore
Luca Barberini, affiancato
dal direttore di FedersanitàAnci Enzo Chilelli e dal vicepresidente di Federsanità-Anci Umbria Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni, e con
la “benedizione” in sala di Aido (Associazione italiana donatori organi) e di Aned (Associazione nazionale dialisi e
trapianto). Il progetto nazionale per la prevenzione e il
controllo delle malattie, di cui
l’Umbria è stato capofila, prevede la possibilità di dare o
meno il proprio assenso al trapianto degli organi e dei tessuti nel momento in cui si va a
rinnovare o a fare ex novo la
carta d’identità in Comune,
quando normalmente si è vivi e vegeti ed ancora in buona
salute. In questo modo la propria disponibilità entra nel date base del Centro Nazionale
Trapianti ed automaticamente, senza più dover consultare
i familiari che di solito, affran-
ti dal dolore, non sanno cosa
rispondere, i medici, una volta appurata la morte cerebrale, possono disporre in autonomia degli organi ancora sani per ridare speranza di vita
a chi è in lista d’attesa. Le cifre parlano chiaro. Su 92 Comuni umbri 65 hanno aderito
al progetto e 22.661 (più di
quattro volte le dichiarazioni
di volontà ottenute dalla Asl
in 17 anni) sono state le dichiarazioni di volontà dei cittadini raccolte dagli uffici anagrafici. Di queste oltre il 90%
erano per il consenso. Una cifra veramente sbalorditiva.
Dando un’occhiata al dettaglio si evince che i ternani sono stati i più sensibili ed altruisti con 6186 sì e solo 75 no,
mentre Perugia ha fatto registrare 4870 sì e 317 dinieghi. I
due capoluoghi di provincia
sono seguiti da presso da
Gubbio (2203 sì e 41 no) dal-
l’interessante dato di Corciano che ha al suo attivo 1279
adesioni. In fondo alla tabella
ci sono Giano dell’Umbria
con nessuna adesione e una
opposizione, Polino e Lisciano Niccone con 1 sola adesione, Arrone, Sellano e Gualdo
Cattaneo con 2. “Mancano
all'appello ancora 27 Comuni, quasi tutti piccoli - ha spiegato l'assessore Barberini - il
progetto è in fase di attivazione anche se in alcuni casi c’è
un rallentamento per via degli eventi sismici”. Al successo dell’iniziativa ha contribuito anche una buona campagna pubblicitaria, su Facebook ed con un spot televisivo nel quale la giovane Paola
che va in Comune a cambiare
la propria carta d’identità da
cartacea ad elettronica , mette la sua firma sul modulo di
adesione per la donazione dei
suoi organi e poi porge la penna a chi in quel momento sta
guardando il video. Dopo
aver preso avvio da Terni e da
Perugia nel 2012 il progetto
sperimentale si è poi allargato
a tutta la regione ed in seguito “è stato preso ad esempio
da moltissimi comuni della
penisola - ha ricordato Di Girolamo - che l’hanno adottato a loro volta. Oggi sono già
1500”.
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Molti gli obiettivi umanitari centrati dalla fondazione che adesso è al lavoro per sostenere questo paese flagellato dalla guerra
Missione Ucraina, parola d’ordine de “La Gomena onlus”
A PERUGIA - “La Gomena
Onlus” è un’associazione senza scopo di lucro nata a Perugia già da diversi anni col fine di realizzare progetti di aiuto a persone in stato di necessità, senza barriere geografiche. Dalla sua fondazione ad oggi i soci e volontari di questa realtà hanno già
perseguito molti importanti obiettivi
umanitari, quali la raccolta fondi per
la costruzione di un villaggio nel
Chaco e l’inaugurazione di una struttura di accoglienza per bambini affetti da Hiv in Kenya, oltre ad intratte-
nere un’assidua collaborazione con
la Caritas regionale per le sue iniziative in Kosovo e per il sostegno alle
famiglie umbre in difficoltà. Per que-
sto nuovo anno la Gomena si prepara ad affrontare un’altra grande sfida: aiutare l’Ucraina facendosi carico di 100 orfani e di una parte dei
25000 profughi di questo paese flagellato da una guerra che oggi è spesso dimenticata. L’associazione ha
raccolto l’appello accorato di Papa
Francesco che solo alcuni mesi fa invitava a non abbandonare il popolo
ucraino e si è messa in contatto con
la chiesa greco-cattolica di Ucraina
grazie al cardinale Gualtiero Bassetti, il quale sostiene il progetto insie-
me alla Caritas di Kiev.
Lo scorso sabato è stata organizzata
a questo scopo una cena di finanziamento al Cva di San Martino in
Campo, grazie alla quale sono stati
raccolti circa 6000 euro, fra persone
presenti e donazioni anonime. Una
cifra da record che può fare la differenza visto che, come spiega il presidente dell’associazione Sandro Priorelli, “non esiste al momento nazione o organizzazione benefica internazionale che si stia occupando di questo dramma”.
B