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ANIMALS sculture di JEssica Carroll Gabriele Garbolino Rù Paolo Grassino In copertina Paolo Grassino Fiato. 2014 fusioni in alluminio patinato 240x180x92 e 230x156x97 cm © Art Consulting Modena - New York Introduzione a cura di / Introduction by Federica Tiripelli Coordinamento a cura di / Coordination by Isabella Fogliani Progetto grafico di / Graphic design by Chiara Giordani_Vicenza Foto di / Photo by Roberto Gobbo_Treviso Stampa / Print Grafiche Veneziane_Venezia In quarta di copertina Gabriele Garbolino Rù AlSi91. 2013 alluminio 180x180 cm 6 - 24 maggio 2014 dal lunedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 MILANO via Sant’Andrea, 17 - corte interna info +39 02 79.51.51 Marco Bertoli Art Consulting Palazzo Cremonini via Carlo Farini, 4 - Modena tel. +39 059 218.777 cell. +39 339 81.29.228 [email protected] www.marcobertoli.com La bellezza di una scultura non sta solo in ciò che essa rappresenta, ma anche… Nei giochi di luci ed ombre che mutano sempre, Nello spazio che occupa la sua tridimensionalità, Nella patina che cambia con il passare del tempo, Nel rimanere lì immobili e silenziose osservatrici della nostra vita. The beauty of a sculpture is not only in what it represents, but also… In the play of light and shadow that transforms it always, In it’s three-dimensional space that it occupies, Patina changing with the passage of time, It remains there, motionless and silent, observers of our lives. Marco Bertoli Fin dall’antichità gli artisti hanno tratto ispirazione dalla natura, ma è in Francia all’inizio dell’Ottocento, quando il giovane scultore Antoine-Louis Barye espone al Salon di Parigi un bronzo raffigurante una tigre che attacca un coccodrillo, che viene coniato il termine arte “animalier”. Ben presto, quella che può essere definita una moda, subisce una sensibile accelerazione e si diffonde anche nel resto d’Europa e in Italia dove, fino agli anni Trenta del Novecento, se ne fanno interpreti artisti come Sirio Tofanari, Paolo Troubetzkoy, Felice Tosalli con eleganti disegni e delicate sculture. Stiamo assistendo in questi ultimi anni ad un rinnovato interesse da parte degli artisti nei confronti del tema “animalier” che possiamo forse leggere in chiave neoromantica, come predilezione per la natura evocata in maniera quasi visionaria. In una natura specchio dell’anima su cui caricare le proprie ansie, i propri valori e desideri, che è al centro quindi dell’esperienza interiore dell’artista, gli animali assumono quindi una forte valenza concettuale. Le opere di Carroll, Garbolino e Grassino, che si inseriscono perfettamente in questo filone, ci conducono ad una realtà altra, soprannaturale: gli animali realistici, fantastici o deformati sono infatti archetipo della riflessione sulla società, sul rapporto natura - tecnologia e natura-uomo. Torinese è il loro background culturale e artistico. Jessica Carroll vive nella città sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno studiato e attualmente lavorano. Quasi come un’etologa, Carroll osserva gli animali e il loro comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i protagonisti di affascinanti storie mitiche. Crea favi e alveari, piccoli gioielli in bronzo, oro, ceramica, scrigni preziosi dall’architettura perfetta costruiti dalle api con operosità ed eccellente maestria per custodire un sacro nettare. Come in una macrofotografia sono colti i dettagli, gli affascinanti particolari delle api - insetti simbolici fin dall’antichità, messaggere delle Muse. «Alveare» e «Favo» raccontano la vita fantastica delle api, mentre «Fuga», leggera sfera reticolare creata dall’unione di piccoli pesci, narra la storia delle sardine. E alla mitologia rimanda il vibrante e delicato marmo in cui rane e grilli, posati sulle canne di un organo, sembrano pronti per eseguire un concerto notturno con Pan, dio delle selve e dei pascoli, animando il creato. «Tredici modi di vedere un merlo», ispirato ad un componimento del poeta statunitense Wallace Stevens, è invece una delicata composizione in marmo nero del Belgio in cui la sintetica figura del volatile è colta in tredici diversi istanti, tredici differenti pose, tredici differenti sguardi. Come il poeta statunitense, i tredici merli sono per Carroll la metafora dei differenti punti di vista da cui l’uomo può percepire la realtà. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione parallela e simbolica lavorano anche Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei mutamenti e dei problemi contemporanei. L’indagine sul volto umano, avviata già da alcuni anni da Garbolino, trova naturale proseguimento nei ritratti di animali, volti di grande espressività ed impatto emotivo, interpretati e manipolati dall’uomo: siamo di fronte ad una natura affatto bucolica, bensì violentata e sopraffatta, proprio come quella rappresentata da Valeriano Trubbiani a partire dagli anni Settanta, in cui gli animali, modificati geneticamente, sono vittime della società tecnologica. Il cavallo è meccanico e scomponibile, il vitello - una sorta di “vitello d’oro” con corde e museruola, è nuovo idolo e al contempo peccato della società contemporanea, il maiale “abbottonato” è squartato e vestito di tutto punto con la sua stessa pelle, e la tigre, simbolo di potere e di forza, ormai sconfitta, sta emettendo l’ultimo e straziante ruggito. Il rapporto tra l’uomo e il mondo animale non è più quello “genuino” di un tempo e le sculture diventano metafora di un difficile processo di cambiamento, di una società alla deriva. I titoli delle opere, «Metallo», «Acciaio», «MSC A6» «AISI 304» «B10» «AlSi91» - formule chimiche delle leghe metalliche usate per la fusione - e l’aspetto umano, ma al contempo meccanico delle figure sono esemplificativi dell’omaggio che Garbolino vuole rendere all’industria metallurgica della sua città natale, rigorosa e solenne - “dalla quiete aristocratica” l’ha definita Nietzsche - ma anche centro operaio ed operoso per eccellenza con cui, infatti, le sculture dell’artista mostrano un inevitabile legame. Modificati geneticamente appaiono anche i cani di Paolo Grassino: animali senza orecchie, senza coda, senza bocca e senza occhi che incutono timore, esseri “mostruosi”, senza anima. «Neri» è la versione più recente di un tema su cui l’artista lavora sin dal 2004: protagonista un branco di cani che seminando il terrore tenta di dominare gli altri senza curarsi del male, del dolore provocato. Una metafora del cinismo della società contemporanea e delle angosce dell’individuo che qui l’artista vuole quasi esorcizzare. Grassino indaga il rapporto tra corpo e oggetto, tra scultura e spazio - sia quello naturale che artificiale - e così il branco, nero e cupo, assume significato solo in relazione all’ambiente e ai soggetti - oggetti con cui interagisce e da cui viene sollecitato. E il materiale diviene non solo scelta estetica, ma soprattutto linguistica poichè, come spiega l’artista, che compie vere sperimentazioni sulle tecniche, «Il materiale non perdona. Come il mare, come la montagna. Se sbagli sei spacciato. Nella scultura non puoi fingere, rischi continuamente il decoro.». La spugna sintetica e il polistirolo interpretano drammaticamente il branco, mentre l’alluminio, leggero e lunare, è il medium scelto per «Fiato». I cervi, animali timidi e scontrosi, simboli di crescita, morte e rinascita, motivi ricorrente nella produzione di Grassino - protagonisti anche di un site-specific permanente per il progetto VIAPAC - non sono rappresentati realisticamente, non è questo l’intento dell’artista, ma sono il frutto della sua immaginazione sospesa tra realtà e visione. I cervi divengono archetipo del sacrificio, metafora di un perenne stato di aggressione, di un crudele scontro tra preda e cacciatore, di una società in profonda crisi. Federica Tiripelli Artists have found inspiration in Nature since ancient times however, it was in France at the beginning of the 19th Century, when the young sculptor Antoine-Louis Barye showed a bronze tiger attacking a crocodile at the Salon in Paris, that the term “animalier” art was coined. This tendency quickly spread to the rest of Europe and Italy, where artists such as Sirio Tofanari, Paolo Troubetzkoy and Felice Tosalli became exponents and produced elegant drawings and delicate sculptures right up to the 1930s. In recent years artists have once more shown an interest in the “animalier” theme. It may be defined as almost Neo-Romantic - it expresses a predilection for Nature evoked in an almost visionary way and Nature is seen as a mirror of the soul, onto which one projects one’s anxieties, values and desires. Nature is therefore at the very heart of the artist’s intimate experiences. As a consequence, animals take on a conceptual importance. The works of Carroll, Garbolino and Grassino are perfectly in line with this idea: they lead us into a different and supernatural reality. Realistic, fantastic or deformed animals are in fact archetypes of the reflections on society, on the relationships between Nature and Technology and those between Nature and Man. Their cultural and artistic background is Turin. Jessica Carroll has lived in the Piedmontese capital since 2005, while Gabriele Garbolino Rù and Paolo Grassino were born in Turin, studied in Turin and still live and work there. Carroll observes animals and their behaviour almost like an ethologist but she does not represent them realistically. The animals, represented according to a highly personal interpretation of Nature, live in an enchanted dimension and are the protagonists of fascinating mythological stories. She creates honeycombs and beehives - small jewels in bronze, gold, ceramic precious caskets perfectly made by bees for the safekeeping of sacred nectar. Bees have been symbolic insects since ancient times and messengers of the Muses. “Beehive” and “Honeycomb” tell us of the detailed life of the fantastic bees while “Escape” - a light netted sphere created from the union of small fish - tells the story of sardines. There is the delicate and vibrant marble piece in which frogs and crickets sit on the pipes of an organ, ready to carry out a nocturnal concert with Pan, god of the forests and pastures, in order to animate creation. “Thirteen ways to look at a blackbird” was inspired by a poem written by the American poet Wallace Stevens. It is a delicate composition in black Belgian marble in which the synthetic figure of the blackbird is captured in thirteen different moments and thirteen different expressions. The thirteen blackbirds represent for both Carroll and the poet Stevens, the metaphor for the different ways Man can perceive reality. Garbolino and Grassino also work on the transfiguration of subjects in a parallel and symbolic dimension. However, their animals do not live in a fantastic Nature, they are instead extremely rooted in society, archetypes of change and contemporary problems. Garbolino’s investigation into the human face began several years ago and follows a natural progression into the portraits of animal faces with their enormous expressive power and emotional impact, interpreted and manipulated by Man. We do not stand before a pastoral Nature, but a Nature which has been abused and overwhelmed - just like Valerio Trubbiani’s Nature in the 1970s - where genetically modified animals are victims of a technological society. The horse is mechanical and can be dismantled; the calf - a type of golden calf - with ropes and muzzle is the new idol, and at the same time the sin of contemporary society; the pig is “buttoned up” and quartered and dressed in its own skin; the tiger, symbol of power and strength, is now defeated and emitting its last, anguished roar. The relationship between Man and the animal world is no longer “genuine” and the sculptures become a metaphor for a difficult process of change, a society adrift. The titles of the works, “Metal”, “Steel”, “MSC A6” ,“AISI 304”, “B10” and “AlSi91” are chemical formulas of the metal alloys used for fusion. The human yet mechanical aspect of the figures are typical of Garbolino’s homage to the metallurgical industry of his rigorous and solemn native city with its “aristocratic quiet”- as Nietzche put it- and its working class and busy centre, with which the artist’s sculpture show a close connection.Even Paolo Grassino’s dogs look like they have been genetically modified: earless, tailless, mouthless, eyeless animals which inspire fear - monstrous, soulless creatures. “Black” is the most recent version of a theme the artist has been working on since 2004. The protagonists are animals spreading terror, trying to dominate others without regard for the pain or damage they inflict. It is a metaphor for the cynicism of contemporary society and the anguish of the individual which the artist wants to exorcise. Grassino investigates the relationship between body and object, sculpture and space - both natural and artificial. In this way the menacing, black dogs take on meaning only in relation to the environment and subjects-objects with which they interact, and by which they are pressed. The material thus becomes not only an aesthetic choice, but a linguistic one. The artist, who carries out technical experiments, explains why: “the material does not forgive, like the sea, like the mountain. If you make a mistake, you are lost. In sculpture you cannot pretend, you risk losing your decorum all the time”. Synthetic sponge and polystyrene dramatically interpret the dogs. Aluminium – light and lunar- is the medium chosen for “Breath”. The deer - shy, sullen animals symbols of growth, death and rebirth are recurring motifs in Grassino’s production. They are also a feature of the permanent site specific for the VIAPAC project. They are not represented realistically, this is not the artist’s intention - they are the fruit of his imagination, suspended between reality and his vision. The deer become archetypes of sacrifice and a metaphor for the perennial state of aggression, for the cruel conflict between hunter and prey, and for a society experiencing a crucially difficult moment. Federica Tiripelli JEssica Carroll ANIMALS 16 Favo 2000 bronzo diametro 18 cm 17 ANIMALS 18 Favo 2003 ceramica e api in bronzo diametro 18 cm 19 ANIMALS 20 Favo 2009 ceramica, oro e api in bronzo diametro 18 cm 21 ANIMALS 22 Concerto notturno per rane e grilli 2005 marmo bianco di Carrara e rosa Portogallo 110x113x34 cm 23 ANIMALS 24 Tredici modi di guardare un merlo 2009 marmo nero del Belgio e giallo Siena 23x62x48 cm 25 ANIMALS 26 Fuga 2010 bronzo diametro 50 cm 27 ANIMALS 28 Biografia / Biography Jessica Carroll è nata a Roma nel 1961. Figlia d’arte, espone la prima volta nel 1989 al Centro Visite Parco del Lago di Vico (Viterbo). Per alcuni anni si dedica a ricerche fotografiche nei Parchi Naturali di tutto il mondo, all’acquaforte, al disegno e alla gouache come wildlife artist, esponendo in numerose gallerie d’arte, fra cui la Galleria Salamon di Milano e la Galleria dell’Incisione di Brescia. Nel 1997 a Carrara comincia a scolpire il marmo, tuttavia il disegno conserva nel lavoro di Jessica un ruolo rilevante connotando un lavoro scultoreo opposto a quello tradizionalmente inteso: è una scultura che nasce sotto il segno della leggerezza plastica e in un certo senso riesce a togliere pesantezza e massa ad ogni tipo di materiale utilizzato, anche al bronzo e al marmo. Il mondo figurativo della scultura di Jessica Carroll fa riferimento alla natura ma non ha nulla di veristico, di naturalistico, tutto viene trasformato come se provenisse da una realtà onirica senza tempo. Attualmente vive a Torino. Nel settembre del 2008 ha vinto il primo Premio Mastroianni per la Regione Piemonte. In seguito a questo premio una grande scultura in bronzo, “monumento alle api”, è stata installata in piazza Roma ad Asti nel giugno del 2010. Sue opere si trovano in permanenza al Museo Pascali di Polignano a Mare in seguito alla mostra “Uno sguardo sul mondo” del marzo 2013. Jessica Carroll was born in Rome in 1961, her mother was a writer and her American father a painter. Her first exhibition was in 1989 in the visiting centre of the Natural Park of Lago di Vico, near Viterbo. During these years she did photographical researches in many Natural Parks and reserves all over the world. She dedicated her activity to etchings, pencil drawings, and gouache painting, showing her works in various art galleries in Italy, among them the Salamon Gallery in Milan and the Galleria dell’ Incisione in Brescia. She started carving marble in 1997 in Carrara but the importance of drawing in her work is still visible as her sculptures appear to be weightless despite the use of heavy material such as bronze or marble. The figurative world of Jessica’s sculptures is related to nature but not in a veristic way, everything is transformed as if it came from a timeless dreamlike reality. In 2008 she won the first prize of Premio Mastroianni for the Regione Piemonte. The result of this prize is a bronze monument of a beehive placed in Piazza Roma in the city of Asti since June 2010. In March 2013, after the exhibition “Uno Sguardo sul Mondo” in the Pascali Museum of Polignano a Mare, a piece of her work is installed in the permanent collection of the Museum. Currently, Carroll lives and works in Turin, Italy. 29 ANIMALS 30 Mostre Personali / Solo Exhibition 2014 Jessica Carroll, Galleria Opere Scelte, Torino. 2013La colonna del rigore al centro della misericordia, Sinagoga di Casale Monferrato, Comunità ebraica, a cura di/ curated by Maria Luisa Caffarelli. 2012 Migrazioni, InGenio Arte contemporanea, Città di Torino. 2011 Jessica Carroll, Galleria D’Arte Maggiore, Bologna, a cura di/ curated by Francesco Poli. 2010 Jessica Carroll / Davide Nido, Paola Raffo Arte Contemporanea, Pietrasanta (LU). Sculture che nuotano, volano, cantano, Chiesa di San Michele Arcangelo, Torino, promossa da Regione Piemonte e Fond. CRT., a cura di/ curated by Francesco Poli. 2009 Jessica Carroll, Ermanno Tedeschi Gallery, Torino. Jessica Carroll, Ermanno Tedeschi Gallery, Milano. 2008Sculture che nuotano, sculture che volano, sculture che cantano, Galleria La Subbia, Pietrasanta (LU), a cura di/ curated by Francesco Poli. 2007Il letto del mare, Galleria Vetrina Susanna Orlando, Pietrasanta (LU), a cura di/ curated by F. Forti. L’ape di marmo, Ermanno Tedeschi Gallery, Milano, a cura di/curated by Valerio Dheò. 2006La città delle api, un mosaico per Tornareccio, Comune di Tornareccio (CH). 2005 Jessica Carroll, Castello di Rivara, Torino. Il cannone bianco, Fortezza del Mare Isola Palmaria (SP), a cura di/ curated by Marisa Vescovo. Verde Pisello, Galleria Studio G7, Bologna, a cura di/ curated by Valerio Dehò. Miss Dolcezza, Galleria Ermanno Tedeschi, Torino, a cura di/curated by Francesco Poli. 2004 Jessica Carroll, Galleria Sumithra, Ravenna, a cura di/curated by Marisa Vescovo. 2002 Jessica Carroll, 41 artecontemporanea,Torino. 2001Il Richiamo della foresta, Fògola Galleria “Dantesca”, Torino. 1999 Jessica Carroll, Studio D’Ars, Milano. 1998Tempere, disegni, incisioni, sculture, Fògola Galleria “Dantesca”,Torino, testo/text by Paolo Levi. 1995 Jessica Carroll, Fògola Galleria “Dantesca”, Torino, testo/text by Riccardo Barletta. 1993 Jessica Carroll, Fògola Galleria “Dantesca”, Torino, testo/text by Guido Costa. 1989 Jessica Carroll, Centro Visite Parco di Caprarola (VT), scuderie Palazzo Farnese. Mostre Collettive / Group Exhibition 2013 Art Jungle, Reggia di Venaria. Insetti, Casa Dugnani, Robecco sul Naviglio, Milano. Uno sguardo sul mondo, opere da una collezione privata, Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (BA). 2012 Un‘ecografia dell’anima il gioco della sabbia in analisi, Frigoriferi Milanesi, Milano, Installazione site specific. Su nero nero Over Black Black Franz Paludetto, Roma. Su nero nero Over black black Castello di Rivara, Rivara. 2011 Un giardino incantato, Palazzo Soranzo Cappello, evento collaterale Biennale, Venezia. Gran Torino, Frost Art Museum, Florida, USA, a cura di/curated by Francesco Poli. 2010 Créativitique: automatismi della creazione, Imbiancheria del Vajro, a cura di/curated by Michele Bramante. Masterpieces, Castello di Rivara (TO), a cura di/ curated by Franz Paludetto. Presente ed esperienza del passato, Scultura Internazionale a Racconigi, a cura di/curated by Luciano Caramel. Made in Turin-release 3.0, Palazzo Birago da Borgaro, Torino, sede Camera di Commercio. Caccia all’Uovo, Galleria dell’Incisione, Brescia. 2009 Galleria La Subbia, Pietrasanta (LU). Il Castello di Rivara apre le cantine, Rivara, a cura di/curated by Francesca Solero. 2008 XIII Biennale di scultura, Carrara. Il vaso di Pandora, Galleria Armory Perugia, a cura di/curated by Valerio Dheò. L’arte di amare l’arte, Museo Egizio, Torino, dir. artistica Patrizia Fischer. L’essenza della terra nell’arte Galleria d’Arte Maggiore, Bologna. 15 Gallerie x 15 Artisti, Forte Belvedere, Firenze. A journey through italian contemporary art, July Em Gallery, Tel Aviv. 2007La Terra Promessa, Ermanno Tedeschi Gallery, Roma. Profumo di Cacao, La Giardiniera, Settimo Torinese, a cura di/curated by Marisa Vescovo. Premio Internazionale Giovane Scultura, Fondazione Messina, Casalbeltrame (NO), a cura di/curated by Francesco Poli, Alberto Fiz, Marco Vallora. Il profumo dell’arte, Fidenza Village (PR). Roseto dialettico, Pardes Villa delle Rose, Mirano (VE). 31 ANIMALS 32 Engraving segno inciso segno stampato, 41 artecontemporanea, Torino, a cura di/curated by Francesca Solero. La notte dei lunatici, Galleria dell’Incisione, Brescia. Aria, Ex monastero di Santa Lucia Serra San Quirico (AN) e Frascati, a cura di/curated by Valerio Dheò. 2006 Qui si sta bene, Assessorato alla cultura Torino, Galleria Super Window Susanna Orlando, Pietrasanta (LU), a cura di/curated by Francesco Poli. Vai vespa arte italiana, Chiostro di Sant’Agostino Pietrasanta (LU), Torino, Berna, a cura di/curated by Valerio Dheò. Ronzii nella foresta, Galleria Forlenza Teramo a cura di/curated by Cristina Ricciardi. Slalom gigante, Galleria Ermanno Tedeschi, Torino. 2005 Tutto torna, come Atelier Mondino, Rocca San Vitale Fontanellato (PR) a cura di/curated by Alessandra Ruffino. Altre Lilith, Scuderie Aldobrandini Frascati, a cura di/curated by Rosetta Zozzini e Gabriella Serusi. Pelle d’arte, per Galleria Ermanno Tedeschi, Spazio Frau, Torino. Artelibro Bologna per Ginevra Grigolo. La Santa Alleanza, Galleria Annovi Sassuolo (MO), a cura di/curated by Luca Beatrice e Maurizio Sciaccaluga. Quel mare purpureo, Galleria Allegretti Torino, a cura di/curated by Luca Vona. Dalla A alla M, Galleria Susanna Orlando Forte dei Marmi (LU), a cura di/curated by Chiara Guidi. Carta bianca, Nuvole Arte Contemporanea, Benevento, a cura di/curated by Manuela De Noia. Franz Paludetto, Calice Ligure (SV). L’Anima animale, Biblioteca di Montebelluna (TV). 2004 XI Biennale di Arte Sacra, Fondazione Stauros, San Gabriele, Teramo, a cura di/curated by Marisa Vescovo. La via del sale, Prunetto (CN), a cura di/curated by Nico Orengo. Somnium Prelum Animae, Hell Fire Dining Club, Kunst Halle, Wien. 2003La pianta l’albero e il fusto, Galleria Santa Ficara, Firenze, testi Oliva di Collobiano e Aldo Mondino. Giardini in Fiera, Villa Le Corti, S. Casciano Val di Pesa (FI), a cura di/curated by Gianenzo Sperone e Oliva di Collobiano. Galleria Il Cortile, Roma. Aldo Mondino / Jessica Carroll, Sinagoga di Casale Monferrato (AL) installazione permanente nel cortile. 2002 Risalto, Castello di Camino (AL), a cura di/curated by Marco Porta. Riso e rose, Comune di Conzano (AL). Galleria dell’Incisione, Brescia. 2001 Museo dei Lumi Sinagoga di Casale Monferrato (AL). Bestie, 9, via della Vetrina, Roma. Suite, Castello di Rivara (TO). 2000 Galleria Salamon, Milano. Galleria Patrizia Buonanno, Mezzolombardo (TN). Galleria Susanna Orlando, Forte dei Marmi (LU). 1999 Fògola Galleria Dantesca, Torino. La Viandanza, Studio D’Ars, Castellarquato. Arte in natura, Giardino Botanico di Rea (TO), a cura di/curated by Nico Orengo e G. Misuraca. 1993Biennale di Incisione Alberto Martini, Oderzo (TV). 1992 Galleria il Pegaso, Viareggio (LU) Opere Pubbliche / Public Works 8 tavole disegno su cartoncino Museo del Parco del Lago di Vico (Viterbo). Installazione in bronzo nel pavimento del cortile, Cortile della Sinagoga, Casale Monferrato (Alessandria). Mosaico cm 100x100, installato su muro, Tornareccio (Chieti). Alveare in bronzo cm 200 diam., Giardino Alganon, Piazza Roma, Asti. 33 GABRIELE GARBOLINO Rù ANIMALS 36 Acciaio 2012 acciaio 34x39x37 cm 37 ANIMALS 38 B10 2013 bronzo 40x40x30 cm 39 ANIMALS 40 AlSi91 2013 alluminio 180x180 cm 41 ANIMALS 42 AISI 304 2014 acciaio inox 72x48x30 cm 43 ANIMALS 44 MSC A6 2014 bronzo gold 42x58x24 cm 45 ANIMALS 46 Biografia / Biography Gabriele Garbolino Rù (Torino, 1974) nel 1996 si diploma in scultura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Ha saputo mediare nelle sue opere una sensibilità contemporanea riletta nel solco della grande tradizione della scultura figurativa. La sua ricerca è caratterizzata dallo studio dell’uomo, della frammentazione della figura umana e anche dei particolari, come il viso, realizzato spesso in scala monumentale. L’artista utilizza compiutamente materie quali la terracotta, il marmo, il bronzo, l’alluminio e l’acciaio, trasfigurando i soggetti in una dimensione diversa, attraverso un nuovo vocabolario. La sua opera si caratterizza per una sensibilità piena rispetto alla lettura della modernità, declinando in forme differenti il rapporto con la contemporaneità, evidenziando in questa frammentazione una riflessione sulla condizione umana e sociale odierna. Tra le mostre personali si possono ricordare nel 2013 il “Ritratto multiforme”, presso Il Cassero per la scultura a Montevarchi, la personale presso il Museo d’arte Contemporanea di Agrigento nel 2008 e “Il linguaggio della materia” presso la Certosa Reale di Collegno (TO). Fra le ultime collettive citiamo “Alluminio tra futurismo e contemporaneità” presso Il Cassero per la scultura a Montevarchi nel 2013, nel 2012 la mostra “Panoramas and People” al Parco Le Serre a Grugliasco (TO), nel 2010 “Il Sepolcro vuoto” a Palazzo Barolo a Torino. Gabriele Garbolino Rù (Turin, 1974) graduated in 1996 in sculpture at the Accademia Albertina di Belle Arti of Turin. He has mediated in his work a contemporary sensibility understood in the wake of the great tradition of figurative sculpture. His research is characterized by the study of man, the fragmentation of the human figure and also the details, such as the face, realized on a monumental scale. The artist models each sculptural fragment, which achieves bronze, aluminum, marble, cast iron or heavy iron, transforming the subject into a different dimension, through a new vocabulary. His work is characterized by the full sensitivity with the respect to the reading of modernity, declining in different forms the relationship with the contemporary, highlighting in this fragmentation a reflection on today’s human and social condition. Among his solo exhibitions in 2013, most remembered is “Il Ritratto Multiforme” at Il Cassero for the sculpture in Montevarchi at the Museum of Contemporary Art of Agrigento in 2008 and “Il Linguaggio della Materia” at the Certosa Reale of Collegno. Among the group exhibitions most remembered is “Alluminio Tra Futurismo e Contemporaneità” at the Il Cassero the sculpture in Montevarchi in 2013, the exhibition “Panoramas and People” at the Martin Art Parco Culturale Le Serre in Grugliasco in 2012 and “Il Sepolcro Vuoto” Palazzo Barolo in Turin in 2010. 47 ANIMALS 48 Mostre Personali / Solo Exhibition 2013Ritratto multiforme, Il Cassero per la scultura, Montevarchi (AR), a cura di/curated by Alfonso Panzetta. Intervento, Borgo antico Usseglio. Stallo, Fiera internazionale della ceramica, Castello di Castellamonte (TO), a cura di/curated by Vittorio Sacco. 2011Visage, Galleria Losano, Pinerolo (TO). 2010 Gabriele Garbolino Rù, Art Consulting, Modena, a cura di/curated by Marco Bertoli. Gabriele Garbolino Rù, Museo d’arte Contemporanea, Agrigento, a cura di/curated by Marco Bertoli. Ipotesi per un ritratto contemporaneo, Galleria Maurizio Nobile, Artefiera off, Bologna. 2008 Il linguaggio della materia, Certosa Reale di Collegno (TO). Mostre Collettive / Group Exhibition 2013 Alluminio tra futurismo e contemporaneità, Il Cassero per la scultura, Montevarchi (AR), a cura di/curated by Alfonso Panzetta. ArtVerona, Romberg, Verona. 2012 Artefiera, Bologna, Massimo e Sonia Cirulli, Archive. Lo Scrigno dell’Arte, Temporary Show, Martin Art, Monchiero (CN), a cura di/curated by Patrizia Bottallo. Panoramas and People, Parco Le Serre, Grugliasco (TO), a cura di/curated by Patrizia Bottallo. 2011 Artefiera, Bologna, Massimo e Sonia Cirulli, Archive. Carta libera, Boursier contemporary art, Torino. 2010 Il Sepolcro vuoto, Palazzo Barolo, Torino, a cura di/ curated by Giovanni Cordero. Artefiera, Bologna, Massimo e Sonia Cirulli, Archive 2009 Artefiera, Bologna, Massimo e Sonia Cirulli, Archive. Italiani, Galleria Latour Martigny (CH). 2008 MAD Megève Art Discovery, Megève, Galerie Latour, Martigny (CH). Pavillon des art e du design, Jardin des Tuileries, Paris, Massimo e Sonia Cirulli, Archive. Artefiera, Bologna, Massimo e Sonia Cirulli, New York. 2007 La camicia dei Mille, Opere d’Arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita, Consiglio Regionale della Toscana, Palazzo Cerretani, Firenze, a cura di/curated by Alfonso Panzetta. 2006 Genius Loci ’06, Castello di Racconigi (CN), a cura di/curated by Guido Curto. La Terra del Fuoco, Avigliana (TO), a cura di/curated by Vittorio Amedeo Sacco. 2003 Lo spazio e il tempo nell’arte, Palazzo Cisterna, Torino. 2000 Vanitas vanitatum et omnia vanitas, Chiostri della Basilica di Santo Stefano a Bologna, a cura di/ curated by Maria Censi, Alfonso Panzetta. 1999 Natura morta con frutta, Museo Sandro Parmeggiani, Renazzo (FE), a cura di/curated by Maria Censi, Franco Fanelli, Alfonso Panzetta. 1998 Fascinosum et tremendum, Museo Sandro Parmeggiani, Renazzo (FE); Chiesa di Cennano, Montevarchi (AR); Fondazione Palazzo Bricherasio, Torino, a cura di/curated by Maria Censi e Alfonso Panzetta. Artissima 98, Galleria del Cenasco, Lingotto Fiere, Torino. Opere Pubbliche / Public Works Beato Giuseppe Girotti, Chiesa di S. Domenico, Chieri (TO). Successori di Don Bosco, Basilica di Maria Ausiliatrice, Torino. “Uno di noi“ Monumento ai Caduti sul lavoro, Pianezza (TO). Il lavoro edile, Cassa Edile di Savona. Atleta, Centro Polisportivo, Marene (CN). Angelo, Reale Mutua Assicurazioni, Palazzo S. Giorgio, Torino. Monumento ai Caduti sul lavoro, Collegno (TO). Leonard Gianadda, Collezione Fondazione Gianadda, Martigny (CH). Gino Bartali, Capo Berta, Imperia. Gruppi scultorei dedicati alla Madonna della Salette, Santuario Villa Schiari, Viù (TO). Don Bosco, Cappella del Consiglio, Casa Generalizia Salesiana di Roma. Stele dell’adolescenza, Museo di Scultura all’aperto di Viù (TO) Eclissi di sole, Parco di scultura all’aperto dell’oasi valliva, Ostellato (FE). 49 PAOLO GRASSINO ANIMALS 52 Neri 2012 spugna sintetica su polistirolo e ferro 83x126x36 e 83x104x65 cm 53 ANIMALS 54 Fiato 2014 fusioni in alluminio patinato 240x180x92 e 230x156x97 cm 55 ANIMALS 56 Biografia / Biography Paolo Grassino, (Torino 1967) vive e lavora a Torino, con le sue opere propone una riflessione sulle derive della società attuale, sospesa sul crinale tra naturale e artificiale, tra precarietà e mutazione. Il suo lavoro è soprattutto una ricerca che recupera in pieno il senso della manualità: lavorando con gomma sintetica, legno, polistirolo e cera, ma anche con tecniche più avanzate quali fusioni in alluminio o calchi in cemento, porta le sue opere scultoree ad un alto grado di spettacolarità. Tra le esposizioni di maggior prestigio la recentissima presentazione dell’opera Madre, al MACRO di Roma e la partecipazione alla Quarta Biennale di Mosca (entrambe del 2011). Dello stesso anno la partecipazione a mostre in musei pubblici internazionali come il Frost Art Museum di Miami e il Loft Project ETAGI di San Pietroburgo. Del 2010 è la mostra antologica al Castello di Rivalta (TO) mentre l’anno precedente partecipa alla mostra Essential Experience al museo RISO di Palermo (2009). Nel 2008 fondamentale la mostra personale in Francia al Museo di Saint-Etienne e nello stesso anno l’invito alla XV Quadriennale d’Arte a Roma. Del 2005 è la grande installazione sulla facciata della Fondazione Palazzo Bricherasio a Torino, mentre nel 2000 la GAM di Torino gli dedica una mostra personale. Paolo Grassino (Turin, Italy, 1967). Grassino offers a thought on the drift of the modern society, suspended on the edge between natural and artificial. His work is a research that regains the fullest sense of manual skill: Grassino works with synthetic rubber and polystyrene but also with more traditional materials like wax and solid concrete. With a slow and patient weaving, the artist brings his work to a spectacular level. In 2011 he was invited at The 4th Moscow Biennale and in the same year he has presented the environmental sculpture Madre at MACRO, Rome’s Museum of Contemporary Art. In 2010 the Castello di Rivalta in Turin hosted an anthology exhibition with his last 10 years of works, and in 2008 the Musée d’Art Moderne de Saint-Étienne have presented a big solo show (2008). Among his most recent exhibitions in museums and public spaces it is worth mentioning Gran Torino, Frost Art Museum, Miami (2011), Senza Rete, Loft Project ETAGI, Saint Petersburg (2011), Essential Experience, RISO - Palermo Museum of Contemporary Art (2009). He also has presented the environmental installation Armilla at Fondazione Palazzo Bricherasio in Turin (2005), and a video project at GAM, the Modern and Contemporary Art Gallery of Turin (2000). 57 ANIMALS 58 Mostre Personali / Solo Exhibition 2013 Percorso in tre atti, Museo Pecci, Milano, a cura di/curated by Stefano Pezzato. La scultura interroga la pittura - Paolo Grassino e Peter Klaser, MAC-Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, Lissone, Milano, a cura di/ curated by Alberto Zanchetta. Analgesia, MAM-Mario Mauroner Contemporary Art, Wien. La oscuridad en la luz, IIC - Istituto Italiano di Cultura, Palacio de Abrantes, Madrid, a cura di/curated by Alessandro Demma. 2012Invalicabile, Galerie Italienne, Paris. Paolo Grassino/Pierluigi Pusole Atmosphere, Fondazione 107, Torino a cura di/curated by Gabriella Serusi. Analgesia nero, Galerie Rolando Anselmi, Berlin. 2011Travasi, MAM-Mario Mauroner Contemporary Art, Wien. Controllo del corpo, Galleria Paola Verrengia, Salerno. Liquido oggettivo, Delloro Arte Contemporanea, Berlin, a cura di/ curated by Elena Forin. Dio non è in me, Galleria Alessandro Bagnai, Firenze. T, Delloro Arte Contemporanea, Roma. 2010La fine di qualcosa, l’inizio di…, Galleria Giorgio Persano, Torino. Paolo Grassino. 2000… 2010, Castello di Rivalta, Torino, a cura di/ curated by Alessandro Demma. Paolo Grassino. Contaminazioni, Pianacoteca Albertina, Torino, a cura di/curated by Guido Curto. 2009 Paolo Grassino, Gallery Teo, Tokio, a cura di/curated by Eunmi Lee. 2008 Dolo d’impulso, MAM-Mario Mauroner Contemporary Art, Salzburg. Paolo Grassino, Musée d’Art Moderne de Saint-Etienne Metropole, Saint-Etienne, a cura di/curated by Lorand Hegyi. Ancora in semilibertà, Galeria Fucares, Madrid. 2007 Dio non è qui, MAM-Mario Mauroner Contemporary Art, Wien. Semilibertà, Galleria Giorgio Persano, Torino. 2005Armilla, Fondazione Palazzo Bricherasio, Torino, a cura di/curated by Guido Curto. Underworld, Patrizia Pepe, Capalle, Firenze, a cura di/curated by Ronaldo Fiesoli. 2004 Paolo Grassino, Mulino di Gavardo, Brescia, a cura di/curated by Alberto Zanchetta. Senza nome, V.M.21 artecontemporanea, Roma. Fresh kills, Galleria Giorgio Persano, Art Athina, Athens. Fresh kills, Galleria Giorgio Persano, ex/former Fabbrica Nebiolo, Torino, in collaborazione con/in collaboration with Città di Torino, Settore Periferie e Zucca Architettura. Paolo Grassino, V.M.21 artecontemporanea, Riparte, Roma. 2003Mimetico, Galería Fucares, Madrid. 2002 Paolo Grassino, Galleria Giorgio Persano, Torino. Culicchia e Grassino, un lavoro: un’opera, già Via Nuova per l’Arte contemporanea, Firenze. 2001Ossa Rotte, Kalos Arte Contemporanea, Parma, a cura di/ curated by Elena Volpato. 2000Mangiami, GAM-Galleria d’Arte. Moderna e Contemporanea, Torino, a cura di/curated by Elena Volpato. 1999 Ciò che resta, Galerie Rouje, Québec. 1997In oggetto (con/with Nicus Lucà), Galleria di S. Filippo, Torino, a cura di/ curated by Riccardo Passoni. 1995 10.000 watt, Placentia Arte, Piacenza, a cura di/curated by Rosanna Chiessi e Davide Cabodi. 1994Veleni, Recalcati arte contemporanea, Torino, in collaborazione con/in collaboration with Galleria Marco Noire. Mostre Collettive / Group Exhibition 2014Roma Torino. Arte contemporanea in Italia. Nuove acquisizioni della Fondazione De Fornaris per la GAM di Torino. Accademia Serba di Scienze e Arti-SASA Gallery, Beograd. Il collasso dell’entropia, MAC- Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, Lissone, Milano a cura di/ curated by Alberto Zanchetta. 2013 Château hanté, Domaine Royal de Randan, Randan. Lo straniero. L’alterità dentro e fuori da sé, Galleria Edoardo Secci Contemporary, Firenze, a cura di/ curated by Alessandro Demma. Alluminio. Tra Futurismo e contemporaneità. Un secolo di scultura italiana sul filo della materia, Cassero per la scultura, Montevarchi, Arezzo, a cura di/curated by Alfonso Panzetta. 40 Years Mario Mauroner Contemporary Art, MAM Mario Mauroner Contemporary Art Salzburg, Salzburg. Il giardino segreto, Castello Svevo, Bari, a cura di/curated by Lia De Venere e Antonella Marino. OPEN // The Generation of Future, Galleria Bluorg, Bari, a cura di/curated by Graziano Menolascina. (P). (P)arerga e (P)aralipomena della (P)ittura, Bonelli Lab, Canneto Sull’Olio, Mantova, a cura di/curated by Alberto Zanchetta. Equinozio d’autunno, Centro d’arte contemporanea-Castello di Rivara, Rivara, Torino. Na.To, L’arte del presente, il presente dell’arte, Castel Sant’Elmo, Napoli, a cura di/curated by Alessandro Demma. Aitres, MAM Mario Mauroner Contemporary Art Salzburg, Salzburg. 2012Esercizi di decapitazione, Delloro Arte Contemporanea, Roma. (R)EXISTENZ - 3D2D. Tridimensional Today, Pietrasanta, a cura di/curated by Alessandro Romanini. Neue Kunst in Alten Gärten, Obergut Lenthe, Gehrden, Hannover a cura di/curated by Michael Stoeber. Na.To - Il presente dell’arte, l’arte del presente, ex manifattura tabacchi, Torino, a cura di/curated by Alessandro Demma. Santi macchiati (di nero), Galleria Bluorg, Bari, a cura di/curated by Graziano Menolascina. Primavera, MAM Mario Mauroner Contemporary Art Salzburg, Salzburg. Claim, Lutzowstrasse 70, Berlin, a cura di/curated by Manuel Wischnewski. La paura dell’altro. Sergio Ragalzi / Paolo Grassino, Sala Santa Rita, Roma. Il Fuoco della natura, Salone degli Incanti, Trieste. Beaufort 04-Triennial of Contemporary Art by the Sea, Ostende, a cura di/curated by Phillip Van den Bossche. ViaPAC- Via per l’arte contemporanea, Aisone, a cura di/ curated by Patrizia Bottallo. Nelle terre di Piero. Omaggio a Manzoni, Palazzo Barbò,Torre Pallavicina, Bergamo, a cura di/curated Alberto Dambruoso. 2011Rewriting Worlds-IV Moscow Biennale of Contemporary Art, Moscow, a cura di/curated by Peter Weibel. Vulpes Pilum Mutare, Museo Civico, Bassano Del Grappa, a cura di/curated by Carolina Lio. Dalla cella all’atelier, Complesso Medioevale della Castiglia, Saluzzo, a cura di/curated by Alessandro Demma. Su nero nero-Over black black, Centro per l’Arte Contemporanea, Castello di Rivara, Torino. Senza rete, ETAGI, St. Petersburg, 59 ANIMALS 60 a cura di/curated by Marisa Vescovo, Alessandro Carrer. Politeia. Un’immagine dell’inviolabile, Castello della Contessa Adelaide, Susa, a cura di/ curated by Michele Bramante. Km011. Arti a Torino. 1995-2011, Museo di Scienze Naturali, Torino, a cura di/curated by Luca Beatrice. Gran Torino. The crossroads of italian contemporary art scene, Frost Art Museum, Miami, a cura di/ curated by Francesco Poli. Great, MAM-Mario Mauroner Contemporary Art, Salzburg. Il mondo capovolto, Delloro Arte Contemporanea, Roma. Un giardino incantato, Palazzo Soranzo Cappello, Venezia. Macro Summer-La collezione e i nuovi arrivi, MACRO-Museo d’Arte contemporanea di Roma, Roma. Defiant Gardens, MAM-Mario Mauroner Contemporary Art, Salzburg. 2010Dreams, MAM-Mario Mauroner Contemporary Art, Salzburg. Elements of Nature: Selections from the Frederick R. Weisman Art Foundation, Contemporary Art Center, New Orleans, a cura di/curated by Billie Milam Weisman. Malamente, Palazzo Bertalazone di San Fermo, Torino, a cura di/curated by Francesco Sena. Cosa vogliono le immagini?, Studio Vigato, Bergamo, a cura di/ curated by Marisa Vescovo. Détournament Venise 2010. Giardini incantati, Palazzo Soranzo Cappello, Venezia. Utopia. Contemporary energy. Italian attitudes. Expo 2010, Urban Planning Exhibition Center, Shanghai, a cura di/curated by Marisa Vescovo, Alessandro Carrer. Celebration. Collection du Frac Auvergne, FRAC-Auvergne, Clermont Ferrand. Fragile, Daejeon Museum of Art, Daejeon, a cura di/curated by Lorand Hegyi. 2009Essential Experieces, RISO-Museo d’arte contemporanea della Sicilia, Palermo, a cura di/curated by Lorand Hegyi. La commedia umana di Balzac. Omaggio al romanziere assoluto, Castello di Rivalta, Torino, a cura di/ curated by Alessandro Demma, Luca Bradamante. Analgesia, Halle aux Bleds, Saint-Flour, a cura di/curated by Jean-Charles Vergne. Silencio, Eglise Saint Jean, Le Monastier, a cura di/curated by Jean-Charles Vergne. Materia Negra, MAM-Mario Mauroner Contemporary Art, Wien. Ad librandum, Librarsi, Vicenza, a cura di/curated by Alberto Zanchetta. Détournement Venice 2009, Biennale di Venezia, Molino Stucky, Venezia. Cromofobie, percorsi del bianco e del nero nell’arte italiana, ex/former Aurum, Pescara, a cura di/ curated by Silvia Pegoraro Carneade, Galleria Renata Bianconi, Milano, a cura di/curated by Alberto Zanchetta. Fragile, terres d’empathie, Musée d’Art Moderne de SaintEtienne Metropole, Saint- Etienne; Accademia d’Ungheria - Palazzo dei Falconieri, Roma, a cura di/curated by Lorand Hegyi. Energie sottili della materia, Complesso Medioevale della Castiglia, Saluzzo, a cura di/curated by Marisa Vescovo. 2008 Mediations Biennale. Voyage sentimental, Muzeum Narodowe; Centrum Kultury Zamek, Poznan, selezione di/selected by Lorand Hegyi The road of Contemporary art/ Cose mai viste, Terme di Diocleziano, Roma, a cura di/curated by Achille Bonito Oliva. Une génération à Turin, Galerie Placido, Paris. Meme pas mort, La RésidenceEspase Boudeville, Dompierre sur Besbre, a cura di/curated by JeanCharles Vergne. XV Quadriennale d’arte, Palazzo delle Esposizioni, Roma, selezione di/ selected by Daniela Lancioni. Metamorphosis: dieci artisti nel borgo delle leggende, Serra San Quirico, Ancona, a cura di/ curated by Mimmo Di Marzio. XIII Biennale Internazionale di Scultura, Carrara, a cura di/curated by Francesco Poli, Gabriella Serusi. 900-Cento anni di creatività in Piemonte, Movicentro, Acqui Terme. Oltre i confini del corpo. Qui vive?,Fabrika Project, Moscow, a cura di/curated by Marisa Vescovo, Alessandro Carrer. Experimenta, Palazzo della Farnesina-Ministero degli Affari Esteri, Roma, selezione di/selected by Marisa Vescovo. Allarmi 4, Caserma De Cristoforis, Como, a cura di/curated by Alberto Zanchetta. Ouverture. Racconti privati, Accademia d’Ungheria, Palazzo dei Falconieri, Roma, a cura di/curated by Lorand Hegyi. Archeologie del futuro, Studio Vigato, Alessandria, a cura di/curated by Marisa Vescovo Figura humana y Abstraccion, Wurth Museo La Rioja, Agoncillo. Energie sottili della materia, Urban Planning Exhibition Center, Shanghai; China National Academy of Painting. Beijing; He Xiangning Art Museum, Shenzhen; Museum of Art Seoul National University, Seoul, a cura di/curated by Marisa Vescovo. Micro-narratives, tentation des petites réalités, Musée d’Art Moderne de Saint-Etienne Metropole, SaintEtienne, a cura di/curated by Lorand Hegyi. 2007Natura e metamorfosi, GCAMPalazzo Collisola, Spoleto, a cura di/ curated by Marisa Vescovo. 48th October Salon-Temptation of small realities-Microcommunities, Tito Museum, Belgrade, a cura di/ curated by Lorand Hegyi. Theater of Improbabilities, Cavallerizza Reale, Torino, a cura di/ curated by Lorand Hegyi. My Land, Sistema Museale di San Miniato, San Miniato. A travers le miroir (western moderne), Musee d’Art et d’Archeologie, Aurillac, a cura di/ curated by Jean-Charles Vergne Sguardo consapevole, Palafuksas, Torino, a cura di/curated by Francesco Poli, Anna D’agostino. Grassino-Pusole-Sena, Teatro delle improbabilità, Galleria Alessandro Bagnai, Firenze, a cura di/ curated by Lorand Hegyi 2006Natura e metamorfosi, Urban Planning Exhibition Center, Shanghai; Creative Space Art Center, Beijing, a cura di/curated by Marisa Vescovo. Something happened-Aspects of New Narratives, Slovak National Gallery, Bratislava, a cura di/curated by Lorand Hegyi. Paradiso et inferno, MAM-Mario Mauroner Contemporary Art, Salzburg. Antisocial, (cher pays de mon enfance…), Centre culturel Le Bief à Ambert, Ambert, a cura di/curated by Jean-Charles Vergne Natura: morte e resurrezione, Castel di Lama, Ascoli Piceno, a cura di/curated by Marisa Vescovo. Giardino. Luoghi della piccola realtà, PAN-Palazzo delle Arti, Napoli, a cura di/curated by Lorand Hegyi. Antisocial, FRAC-Auvergne, Clermont 61 Ferrand, a cura di/curated by Jean-Charles Vergne. Walk-in, Galleria Alessandro Bagnai, Firenze. Genius Loci, Castello di Racconigi, Racconigi, a cura di/curated by Guido Curto, Gian Alberto Farinella. Tattile_duttile, V.M.21 artecontemporanea, Roma. 2005Disegnando, Galleria Carbone.to, Torino. Rifrazioni, Sala Bolaffi, Torino, a cura di/curated by Guido Curto, Gian Alberto Farinella Superplastica. Sculture del disequilibrio, Castello di Casalgrande, Casalgrande, Reggio Emilia, a cura di/curated by Ivan Quadroni. Caveau, A2 Andrea artecontemporanea, Vicenza, a cura di/ curated by Alberto Zanchetta. La città che sale, Chiesa di Sant’ Agostino, Bergamo, a cura di/curated by Stefano Raimondi Il filtro dell’immagine, Pinacoteca Villa Soranzo, Varallo Pombia, Novara. Eclectic Eye, Frederick R. Weisman Museum of Art, Malibu, a cura di/ curated by Billie Milam Weisman. L’opera al nero, Mole Vanvitelliana, Ancona, a cura di/curated by Marisa Vescovo. Il paesaggio Italiano contemporaneo, Palazzo Ducale, Gubbio. SerrONE, Castello Reale, Monza, selezione di/selected by Marisa Vescovo. Sinnaturismo, Centro per l’Arte Contemporanea - Castello di Rivara, Torino, a cura di/curated by Alberto Zanchetta. Domicile, Musée d’Art Moderne de Saint-Etienne Metropole, SaintEtienne, a cura di/curated by Lorand Hegyi. Defrag. Derive plastiche, Fabbrica ANIMALS 62 del Vapore, Milano, a cura di/curated by Ivan Quaroni, Norma Mangione. Genius Loci, Castello di Racconigi, Racconigi, a cura di/curated by Guido Curto, Gian Alberto Farinella. 2004Allarmi, zona creativa temporaneamente valicabile, Caserma De Cristoforis, Como, selezione di/selected by Norma Mangione. Istinto, Galería Fucares, Almagro. La morte ti fa bella, Galleria San Salvatore Arte Contemporanea, Modena, a cura di/curated by Norma Mangione, Ivan Quaroni. 2003 Pop and more, Luckman Gallery, Los Angeles, a cura di/curated by Billie Milan Weisman. Frederick R. Weisman Art Foundation Collection, New Orleans Museum of Art, New Orleans. Pop and Illusionism, Contemporary Art Center of Virginia, Virginia Beach. Caput Vertiginis, Galleria Alberto Weber, Torino. Eco e Narciso, Villaggio operaio Leumann, Collegno; Ecomuseo Feltrificio Crumire, Villar Pellice, a cura di/curated by Sergio Risaliti, Rebecca De Marchi. 2002 Dieci tavoli dell’arte, Fondazione Pistoletto, Biella. ManifesTO, Ufficio di Igiene, Torino. Big Torino 2002, Palazzo Comunale, Carignano, Torino. 2001 City Fabric, (intervento urbano/urban intervention I topi ballano), Dublin, a cura di/curated by Brian Kennedy. Progetti per una trasformazione sociale responsabile, Fondazione Pistoletto, Biella. La parola, l’immagine, Centro per l’Arte Contemporanea, Luigi Pecci, Prato. 2000Big Torino 2000, (intervento urbano/urban intervention I topi ballano), Torino. Anno zero, Fondazione Pistoletto, Biella. Intrecci, Borrelli-GrassinoMainolfi, Cortile Molasso, Torino, a cura di/curated by Guido Curto. In-contemporanea, (intervento urbano/urban intervention I topi ballano), Modena, a cura di/curated by Ornella Tempestini. 1999S-culture, Maze Gallery, Torino. 1998Ein fest der Zeichnung, Galerie Maerz, Linz. Artisti senza vincoli a San Pietro in Vincoli, San Pietro in Vincoli, Torino a cura di/curated by Francesco Poli. Now Boarding, L’oeil de poisson, Québec City. Quatre jeunes artistes Italiens, Galerie Clark, Montréal. Tuttologica, Arcate dei Murazzi del Po, Torino, selezione di/selected by Riccardo Passoni. 1997Studi Aperti, Dock’s Dora, Torino, a cura di/curated by Beatrice Merz, Maria Centone. In fuga. Arte attuale a Torino, PAC-Palazzo Massari, Ferrara, a cura di/curated by Riccardo Passoni 1996Adicere Animos, Galleria d’Arte moderna e contemporanea, Cesena, a cura di/curated by Alice Rubbini. Modernità, Progetto 2000, Fondazione Palazzo Bricherasio, Torino; ex/former Lanificio Bona, Carignano, Torino, selezione di/ selected by Tiziana Conti Romantico contemporaneo, Castello di Bentivoglio, Bologna, a cura di/curated by Alice Rubbini. Arti Visive, Palazzo Ducale, Genova; Mole Vanvitelliana, Ancona. Torino a Milano, Galleria Bianca Pilat, Milano, a cura di/curated by Francesco Poli, Riccardo Passoni. 1995F4, Galerie des arts visuels, Université Laval, Quebéc City. Pari e dispari. 25 anni di seduzione, Musei Civici, Reggio Emilia, a cura di/curated by Rosanna Chiessi. III Biennale Giovane arte contemporanea, Castello di Sartirana Lomellina, selezione di/ selected by Luisa Somaini. 1994 Materiale vetro, Galleria Eva Menzio, Torino. Accumulazione, Galleria Marco Noire, San Sebastiano Po, Torino. L’oggetto, ancora... Chiamata alle Arti, Arcate dei Murazzi del Po, Torino, a cura di/curated by Riccardo Passoni. Casa Malaparte, Casa Malaparte, Capri, a cura di/curated by Rosanna Chiessi. 1992Soluzioni di continuità, Galleria Filippo Fossati, Torino. 1990Steel life, Galleria Es, Pinerolo, Torino, a cura di/curated by Luca Beatrice. Verba manent scripta volant, Galleria Filippo Fossati, Torino. Hic sunt leones II, ex/former Giardino Zoologico, Torino, a cura di/curated by Beatrice Merz. Opere Pubbliche / Public Works GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino. Fondazione De Fornaris, Torino. Ministero degli Affari Esteri, Roma. MACRO, Roma. Fondazione Patrizia Pepe, Firenze. ViaPAC- Via per l’arte contemporanea, Aisone, Cuneo. Fondazione Maramotti - Max Mara, Reggio Emilia. IGAV, Saluzzo. Frac Auvergne, Clermont Ferrand. Wurth Museo La Rioja, Agoncillo. Frederick R. Weisman Art Foundation, Los Angeles. 63 Finito di stampare nel mese di aprile 2014