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ANIMALS
sculture di
JEssica Carroll
Gabriele Garbolino Rù
Paolo Grassino
In copertina
Paolo Grassino
Fiato. 2014
fusioni in alluminio patinato
240x180x92 e 230x156x97 cm
© Art Consulting Modena - New York
Introduzione a cura di / Introduction by
Federica Tiripelli
Coordinamento a cura di / Coordination by
Isabella Fogliani
Progetto grafico di / Graphic design by
Chiara Giordani_Vicenza
Foto di / Photo by
Roberto Gobbo_Treviso
Stampa / Print
Grafiche Veneziane_Venezia
In quarta di copertina
Gabriele Garbolino Rù
AlSi91. 2013
alluminio
180x180 cm
6 - 24 maggio 2014
dal lunedì al sabato
dalle 11.00 alle 19.00
MILANO
via Sant’Andrea, 17 - corte interna
info +39 02 79.51.51
Marco Bertoli Art Consulting
Palazzo Cremonini
via Carlo Farini, 4 - Modena
tel. +39 059 218.777
cell. +39 339 81.29.228
[email protected]
www.marcobertoli.com
La bellezza di una scultura non sta solo in ciò che essa rappresenta, ma anche…
Nei giochi di luci ed ombre che mutano sempre,
Nello spazio che occupa la sua tridimensionalità,
Nella patina che cambia con il passare del tempo,
Nel rimanere lì immobili e silenziose osservatrici della nostra vita.
The beauty of a sculpture is not only in what it represents, but also…
In the play of light and shadow that transforms it always,
In it’s three-dimensional space that it occupies,
Patina changing with the passage of time,
It remains there, motionless and silent, observers of our lives.
Marco Bertoli
Fin dall’antichità gli artisti hanno tratto ispirazione dalla natura, ma è in Francia
all’inizio dell’Ottocento, quando il giovane scultore Antoine-Louis Barye espone al
Salon di Parigi un bronzo raffigurante una tigre che attacca un coccodrillo, che viene
coniato il termine arte “animalier”. Ben presto, quella che può essere definita una
moda, subisce una sensibile accelerazione e si diffonde anche nel resto d’Europa
e in Italia dove, fino agli anni Trenta del Novecento, se ne fanno interpreti artisti
come Sirio Tofanari, Paolo Troubetzkoy, Felice Tosalli con eleganti disegni e delicate
sculture.
Stiamo assistendo in questi ultimi anni ad un rinnovato interesse da parte degli
artisti nei confronti del tema “animalier” che possiamo forse leggere in chiave
neoromantica, come predilezione per la natura evocata in maniera quasi visionaria.
In una natura specchio dell’anima su cui caricare le proprie ansie, i propri valori
e desideri, che è al centro quindi dell’esperienza interiore dell’artista, gli animali
assumono quindi una forte valenza concettuale.
Le opere di Carroll, Garbolino e Grassino, che si inseriscono perfettamente in questo
filone, ci conducono ad una realtà altra, soprannaturale: gli animali realistici,
fantastici o deformati sono infatti archetipo della riflessione sulla società, sul
rapporto natura - tecnologia e natura-uomo.
Torinese è il loro background culturale e artistico. Jessica Carroll vive nella città
sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono
nati, hanno studiato e attualmente lavorano.
Quasi come un’etologa, Carroll osserva gli animali e il loro comportamento, ma non
li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una personalissima
interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i
protagonisti di affascinanti storie mitiche.
Crea favi e alveari, piccoli gioielli in bronzo, oro, ceramica, scrigni preziosi
dall’architettura perfetta costruiti dalle api con operosità ed eccellente maestria
per custodire un sacro nettare. Come in una macrofotografia sono colti i dettagli,
gli affascinanti particolari delle api - insetti simbolici fin dall’antichità, messaggere
delle Muse. «Alveare» e «Favo» raccontano la vita fantastica delle api, mentre
«Fuga», leggera sfera reticolare creata dall’unione di piccoli pesci, narra la storia
delle sardine. E alla mitologia rimanda il vibrante e delicato marmo in cui rane e
grilli, posati sulle canne di un organo, sembrano pronti per eseguire un concerto
notturno con Pan, dio delle selve e dei pascoli, animando il creato.
«Tredici modi di vedere un merlo», ispirato ad un componimento del poeta
statunitense Wallace Stevens, è invece una delicata composizione in marmo nero
del Belgio in cui la sintetica figura del volatile è colta in tredici diversi istanti, tredici
differenti pose, tredici differenti sguardi. Come il poeta statunitense, i tredici merli
sono per Carroll la metafora dei differenti punti di vista da cui l’uomo può percepire
la realtà.
Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione parallela e simbolica lavorano
anche Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non abitano una natura fantastica
e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei mutamenti e dei
problemi contemporanei.
L’indagine sul volto umano, avviata già da alcuni anni da Garbolino, trova naturale
proseguimento nei ritratti di animali, volti di grande espressività ed impatto emotivo,
interpretati e manipolati dall’uomo: siamo di fronte ad una natura affatto bucolica,
bensì violentata e sopraffatta, proprio come quella rappresentata da Valeriano
Trubbiani a partire dagli anni Settanta, in cui gli animali, modificati geneticamente,
sono vittime della società tecnologica.
Il cavallo è meccanico e scomponibile, il vitello - una sorta di “vitello d’oro” con corde e museruola, è nuovo idolo e al contempo peccato della società
contemporanea, il maiale “abbottonato” è squartato e vestito di tutto punto con
la sua stessa pelle, e la tigre, simbolo di potere e di forza, ormai sconfitta, sta
emettendo l’ultimo e straziante ruggito.
Il rapporto tra l’uomo e il mondo animale non è più quello “genuino” di un tempo
e le sculture diventano metafora di un difficile processo di cambiamento, di una
società alla deriva.
I titoli delle opere, «Metallo», «Acciaio», «MSC A6» «AISI 304» «B10» «AlSi91»
- formule chimiche delle leghe metalliche usate per la fusione - e l’aspetto umano,
ma al contempo meccanico delle figure sono esemplificativi dell’omaggio che
Garbolino vuole rendere all’industria metallurgica della sua città natale, rigorosa
e solenne - “dalla quiete aristocratica” l’ha definita Nietzsche - ma anche centro
operaio ed operoso per eccellenza con cui, infatti, le sculture dell’artista mostrano
un inevitabile legame.
Modificati geneticamente appaiono anche i cani di Paolo Grassino: animali senza
orecchie, senza coda, senza bocca e senza occhi che incutono timore, esseri
“mostruosi”, senza anima. «Neri» è la versione più recente di un tema su cui l’artista
lavora sin dal 2004: protagonista un branco di cani che seminando il terrore tenta
di dominare gli altri senza curarsi del male, del dolore provocato. Una metafora del
cinismo della società contemporanea e delle angosce dell’individuo che qui l’artista
vuole quasi esorcizzare. Grassino indaga il rapporto tra corpo e oggetto, tra scultura
e spazio - sia quello naturale che artificiale - e così il branco, nero e cupo, assume
significato solo in relazione all’ambiente e ai soggetti - oggetti con cui interagisce e
da cui viene sollecitato. E il materiale diviene non solo scelta estetica, ma soprattutto
linguistica poichè, come spiega l’artista, che compie vere sperimentazioni sulle
tecniche, «Il materiale non perdona. Come il mare, come la montagna. Se sbagli
sei spacciato. Nella scultura non puoi fingere, rischi continuamente il decoro.». La
spugna sintetica e il polistirolo interpretano drammaticamente il branco, mentre
l’alluminio, leggero e lunare, è il medium scelto per «Fiato».
I cervi, animali timidi e scontrosi, simboli di crescita, morte e rinascita, motivi
ricorrente nella produzione di Grassino - protagonisti anche di un site-specific
permanente per il progetto VIAPAC - non sono rappresentati realisticamente, non è
questo l’intento dell’artista, ma sono il frutto della sua immaginazione sospesa tra
realtà e visione. I cervi divengono archetipo del sacrificio, metafora di un perenne
stato di aggressione, di un crudele scontro tra preda e cacciatore, di una società in
profonda crisi.
Federica Tiripelli
Artists have found inspiration in Nature since ancient times however, it was in
France at the beginning of the 19th Century, when the young sculptor Antoine-Louis
Barye showed a bronze tiger attacking a crocodile at the Salon in Paris, that the
term “animalier” art was coined. This tendency quickly spread to the rest of Europe
and Italy, where artists such as Sirio Tofanari, Paolo Troubetzkoy and Felice Tosalli
became exponents and produced elegant drawings and delicate sculptures right up
to the 1930s.
In recent years artists have once more shown an interest in the “animalier” theme.
It may be defined as almost Neo-Romantic - it expresses a predilection for Nature
evoked in an almost visionary way and Nature is seen as a mirror of the soul, onto
which one projects one’s anxieties, values and desires. Nature is therefore at the
very heart of the artist’s intimate experiences. As a consequence, animals take on a
conceptual importance.
The works of Carroll, Garbolino and Grassino are perfectly in line with this idea:
they lead us into a different and supernatural reality. Realistic, fantastic or deformed
animals are in fact archetypes of the reflections on society, on the relationships
between Nature and Technology and those between Nature and Man.
Their cultural and artistic background is Turin. Jessica Carroll has lived in the
Piedmontese capital since 2005, while Gabriele Garbolino Rù and Paolo Grassino
were born in Turin, studied in Turin and still live and work there.
Carroll observes animals and their behaviour almost like an ethologist but she does
not represent them realistically. The animals, represented according to a highly
personal interpretation of Nature, live in an enchanted dimension and are the
protagonists of fascinating mythological stories.
She creates honeycombs and beehives - small jewels in bronze, gold, ceramic precious caskets perfectly made by bees for the safekeeping of sacred nectar.
Bees have been symbolic insects since ancient times and messengers of the Muses.
“Beehive” and “Honeycomb” tell us of the detailed life of the fantastic bees while
“Escape” - a light netted sphere created from the union of small fish - tells the
story of sardines. There is the delicate and vibrant marble piece in which frogs
and crickets sit on the pipes of an organ, ready to carry out a nocturnal concert
with Pan, god of the forests and pastures, in order to animate creation. “Thirteen
ways to look at a blackbird” was inspired by a poem written by the American
poet Wallace Stevens. It is a delicate composition in black Belgian marble in which
the synthetic figure of the blackbird is captured in thirteen different moments and
thirteen different expressions. The thirteen blackbirds represent for both Carroll and
the poet Stevens, the metaphor for the different ways Man can perceive reality.
Garbolino and Grassino also work on the transfiguration of subjects in a parallel and
symbolic dimension. However, their animals do not live in a fantastic Nature, they
are instead extremely rooted in society, archetypes of change and contemporary
problems.
Garbolino’s investigation into the human face began several years ago and follows
a natural progression into the portraits of animal faces with their enormous
expressive power and emotional impact, interpreted and manipulated by Man. We
do not stand before a pastoral Nature, but a Nature which has been abused and
overwhelmed - just like Valerio Trubbiani’s Nature in the 1970s - where genetically
modified animals are victims of a technological society.
The horse is mechanical and can be dismantled; the calf - a type of golden calf - with
ropes and muzzle is the new idol, and at the same time the sin of contemporary
society; the pig is “buttoned up” and quartered and dressed in its own skin;
the tiger, symbol of power and strength, is now defeated and emitting its last,
anguished roar.
The relationship between Man and the animal world is no longer “genuine” and
the sculptures become a metaphor for a difficult process of change, a society adrift.
The titles of the works, “Metal”, “Steel”, “MSC A6” ,“AISI 304”, “B10” and
“AlSi91” are chemical formulas of the metal alloys used for fusion. The human
yet mechanical aspect of the figures are typical of Garbolino’s homage to the
metallurgical industry of his rigorous and solemn native city with its “aristocratic
quiet”- as Nietzche put it- and its working class and busy centre, with which the
artist’s sculpture show a close connection.Even Paolo Grassino’s dogs look like they
have been genetically modified: earless, tailless, mouthless, eyeless animals which
inspire fear - monstrous, soulless creatures.
“Black” is the most recent version of a theme the artist has been working on since
2004. The protagonists are animals spreading terror, trying to dominate others
without regard for the pain or damage they inflict. It is a metaphor for the cynicism
of contemporary society and the anguish of the individual which the artist wants to
exorcise. Grassino investigates the relationship between body and object, sculpture
and space - both natural and artificial. In this way the menacing, black dogs take on
meaning only in relation to the environment and subjects-objects with which they
interact, and by which they are pressed.
The material thus becomes not only an aesthetic choice, but a linguistic one. The
artist, who carries out technical experiments, explains why: “the material does not
forgive, like the sea, like the mountain. If you make a mistake, you are lost. In
sculpture you cannot pretend, you risk losing your decorum all the time”.
Synthetic sponge and polystyrene dramatically interpret the dogs. Aluminium – light
and lunar- is the medium chosen for “Breath”. The deer - shy, sullen animals symbols of growth, death and rebirth are recurring motifs in Grassino’s production.
They are also a feature of the permanent site specific for the VIAPAC project. They
are not represented realistically, this is not the artist’s intention - they are the fruit
of his imagination, suspended between reality and his vision. The deer become
archetypes of sacrifice and a metaphor for the perennial state of aggression, for the
cruel conflict between hunter and prey, and for a society experiencing a crucially
difficult moment.
Federica Tiripelli
JEssica Carroll
ANIMALS
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Favo
2000
bronzo
diametro 18 cm
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ANIMALS
18
Favo
2003
ceramica e api in bronzo
diametro 18 cm
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ANIMALS
20
Favo
2009
ceramica, oro e api in bronzo
diametro 18 cm
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ANIMALS
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Concerto notturno per rane e grilli
2005
marmo bianco di Carrara e rosa Portogallo
110x113x34 cm
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Tredici modi di guardare un merlo
2009
marmo nero del Belgio e giallo Siena
23x62x48 cm
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ANIMALS
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Fuga
2010
bronzo
diametro 50 cm
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ANIMALS
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Biografia / Biography
Jessica Carroll è nata a Roma nel 1961. Figlia d’arte, espone la prima volta nel 1989 al Centro Visite
Parco del Lago di Vico (Viterbo). Per alcuni anni si dedica a ricerche fotografiche nei Parchi Naturali di
tutto il mondo, all’acquaforte, al disegno e alla gouache come wildlife artist, esponendo in numerose
gallerie d’arte, fra cui la Galleria Salamon di Milano e la Galleria dell’Incisione di Brescia. Nel 1997
a Carrara comincia a scolpire il marmo, tuttavia il disegno conserva nel lavoro di Jessica un ruolo
rilevante connotando un lavoro scultoreo opposto a quello tradizionalmente inteso: è una scultura
che nasce sotto il segno della leggerezza plastica e in un certo senso riesce a togliere pesantezza
e massa ad ogni tipo di materiale utilizzato, anche al bronzo e al marmo. Il mondo figurativo della
scultura di Jessica Carroll fa riferimento alla natura ma non ha nulla di veristico, di naturalistico,
tutto viene trasformato come se provenisse da una realtà onirica senza tempo. Attualmente vive a
Torino. Nel settembre del 2008 ha vinto il primo Premio Mastroianni per la Regione Piemonte. In
seguito a questo premio una grande scultura in bronzo, “monumento alle api”, è stata installata in
piazza Roma ad Asti nel giugno del 2010. Sue opere si trovano in permanenza al Museo Pascali di
Polignano a Mare in seguito alla mostra “Uno sguardo sul mondo” del marzo 2013.
Jessica Carroll was born in Rome in 1961, her mother was a writer and her American father a
painter. Her first exhibition was in 1989 in the visiting centre of the Natural Park of Lago di Vico, near
Viterbo. During these years she did photographical researches in many Natural Parks and reserves
all over the world. She dedicated her activity to etchings, pencil drawings, and gouache painting,
showing her works in various art galleries in Italy, among them the Salamon Gallery in Milan and the
Galleria dell’ Incisione in Brescia. She started carving marble in 1997 in Carrara but the importance
of drawing in her work is still visible as her sculptures appear to be weightless despite the use of
heavy material such as bronze or marble. The figurative world of Jessica’s sculptures is related to
nature but not in a veristic way, everything is transformed as if it came from a timeless dreamlike
reality. In 2008 she won the first prize of Premio Mastroianni for the Regione Piemonte. The result
of this prize is a bronze monument of a beehive placed in Piazza Roma in the city of Asti since June
2010. In March 2013, after the exhibition “Uno Sguardo sul Mondo” in the Pascali Museum of
Polignano a Mare, a piece of her work is installed in the permanent collection of the Museum.
Currently, Carroll lives and works in Turin, Italy.
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ANIMALS
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Mostre Personali / Solo Exhibition
2014 Jessica Carroll, Galleria Opere
Scelte, Torino.
2013La colonna del rigore al centro
della misericordia, Sinagoga di
Casale Monferrato, Comunità ebraica,
a cura di/ curated by Maria Luisa
Caffarelli.
2012 Migrazioni, InGenio Arte
contemporanea, Città di Torino.
2011 Jessica Carroll, Galleria D’Arte
Maggiore, Bologna, a cura di/ curated by
Francesco Poli.
2010 Jessica Carroll / Davide Nido,
Paola Raffo Arte Contemporanea,
Pietrasanta (LU).
Sculture che nuotano, volano,
cantano, Chiesa di San Michele
Arcangelo, Torino, promossa da
Regione Piemonte e Fond. CRT.,
a cura di/ curated by Francesco Poli.
2009 Jessica Carroll, Ermanno Tedeschi
Gallery, Torino.
Jessica Carroll, Ermanno Tedeschi
Gallery, Milano.
2008Sculture che nuotano, sculture
che volano, sculture che cantano,
Galleria La Subbia, Pietrasanta (LU),
a cura di/ curated by Francesco Poli.
2007Il letto del mare, Galleria Vetrina
Susanna Orlando, Pietrasanta (LU),
a cura di/ curated by F. Forti.
L’ape di marmo, Ermanno Tedeschi
Gallery, Milano, a cura di/curated by
Valerio Dheò.
2006La città delle api, un mosaico per
Tornareccio, Comune di Tornareccio (CH).
2005 Jessica Carroll, Castello di Rivara,
Torino.
Il cannone bianco, Fortezza del
Mare Isola Palmaria (SP),
a cura di/ curated by Marisa Vescovo.
Verde Pisello, Galleria Studio G7,
Bologna, a cura di/ curated by
Valerio Dehò.
Miss Dolcezza, Galleria Ermanno
Tedeschi, Torino, a cura di/curated by
Francesco Poli.
2004 Jessica Carroll, Galleria Sumithra,
Ravenna, a cura di/curated by
Marisa Vescovo.
2002 Jessica Carroll,
41 artecontemporanea,Torino.
2001Il Richiamo della foresta,
Fògola Galleria “Dantesca”, Torino.
1999 Jessica Carroll, Studio D’Ars, Milano.
1998Tempere, disegni, incisioni,
sculture, Fògola Galleria
“Dantesca”,Torino,
testo/text by Paolo Levi.
1995 Jessica Carroll, Fògola Galleria
“Dantesca”, Torino,
testo/text by Riccardo Barletta.
1993 Jessica Carroll, Fògola Galleria
“Dantesca”, Torino,
testo/text by Guido Costa.
1989 Jessica Carroll, Centro Visite Parco
di Caprarola (VT), scuderie Palazzo
Farnese.
Mostre Collettive / Group Exhibition
2013 Art Jungle, Reggia di Venaria.
Insetti, Casa Dugnani, Robecco sul
Naviglio, Milano.
Uno sguardo sul mondo, opere
da una collezione privata,
Museo Pino Pascali,
Polignano a Mare (BA).
2012 Un‘ecografia dell’anima il gioco
della sabbia in analisi, Frigoriferi
Milanesi, Milano, Installazione site
specific.
Su nero nero Over Black Black
Franz Paludetto, Roma.
Su nero nero Over black black
Castello di Rivara, Rivara.
2011 Un giardino incantato, Palazzo
Soranzo Cappello, evento collaterale
Biennale, Venezia.
Gran Torino, Frost Art Museum,
Florida, USA, a cura di/curated by
Francesco Poli.
2010 Créativitique: automatismi della
creazione, Imbiancheria del Vajro,
a cura di/curated by Michele Bramante.
Masterpieces, Castello di Rivara (TO),
a cura di/ curated by Franz Paludetto.
Presente ed esperienza del
passato, Scultura Internazionale
a Racconigi, a cura di/curated by
Luciano Caramel.
Made in Turin-release 3.0,
Palazzo Birago da Borgaro, Torino,
sede Camera di Commercio.
Caccia all’Uovo,
Galleria dell’Incisione, Brescia.
2009 Galleria La Subbia, Pietrasanta (LU).
Il Castello di Rivara apre le
cantine, Rivara, a cura di/curated by
Francesca Solero.
2008 XIII Biennale di scultura, Carrara.
Il vaso di Pandora, Galleria Armory
Perugia, a cura di/curated by
Valerio Dheò.
L’arte di amare l’arte, Museo
Egizio, Torino, dir. artistica Patrizia
Fischer.
L’essenza della terra nell’arte
Galleria d’Arte Maggiore, Bologna.
15 Gallerie x 15 Artisti,
Forte Belvedere, Firenze.
A journey through italian
contemporary art,
July Em Gallery, Tel Aviv.
2007La Terra Promessa,
Ermanno Tedeschi Gallery, Roma.
Profumo di Cacao,
La Giardiniera, Settimo Torinese,
a cura di/curated by Marisa Vescovo.
Premio Internazionale Giovane
Scultura, Fondazione Messina,
Casalbeltrame (NO),
a cura di/curated by Francesco Poli,
Alberto Fiz, Marco Vallora.
Il profumo dell’arte,
Fidenza Village (PR).
Roseto dialettico,
Pardes Villa delle Rose, Mirano (VE).
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ANIMALS
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Engraving segno inciso segno
stampato, 41 artecontemporanea,
Torino, a cura di/curated by
Francesca Solero.
La notte dei lunatici,
Galleria dell’Incisione, Brescia.
Aria, Ex monastero di Santa Lucia
Serra San Quirico (AN) e Frascati,
a cura di/curated by Valerio Dheò.
2006 Qui si sta bene,
Assessorato alla cultura Torino,
Galleria Super Window Susanna
Orlando, Pietrasanta (LU),
a cura di/curated by Francesco Poli.
Vai vespa arte italiana,
Chiostro di Sant’Agostino
Pietrasanta (LU), Torino, Berna,
a cura di/curated by Valerio Dheò.
Ronzii nella foresta, Galleria
Forlenza Teramo a cura di/curated by
Cristina Ricciardi.
Slalom gigante,
Galleria Ermanno Tedeschi, Torino.
2005 Tutto torna, come Atelier Mondino,
Rocca San Vitale Fontanellato (PR) a
cura di/curated by Alessandra Ruffino.
Altre Lilith, Scuderie Aldobrandini
Frascati, a cura di/curated by Rosetta
Zozzini e Gabriella Serusi.
Pelle d’arte, per Galleria Ermanno
Tedeschi, Spazio Frau, Torino.
Artelibro Bologna per Ginevra Grigolo.
La Santa Alleanza, Galleria Annovi
Sassuolo (MO), a cura di/curated by
Luca Beatrice e Maurizio Sciaccaluga.
Quel mare purpureo,
Galleria Allegretti Torino,
a cura di/curated by Luca Vona.
Dalla A alla M, Galleria Susanna
Orlando Forte dei Marmi (LU),
a cura di/curated by Chiara Guidi.
Carta bianca, Nuvole Arte
Contemporanea, Benevento,
a cura di/curated by Manuela De Noia.
Franz Paludetto, Calice Ligure (SV).
L’Anima animale,
Biblioteca di Montebelluna (TV).
2004 XI Biennale di Arte Sacra,
Fondazione Stauros, San Gabriele,
Teramo, a cura di/curated by
Marisa Vescovo.
La via del sale, Prunetto (CN),
a cura di/curated by Nico Orengo.
Somnium Prelum Animae, Hell Fire
Dining Club, Kunst Halle, Wien.
2003La pianta l’albero e il fusto,
Galleria Santa Ficara, Firenze, testi
Oliva di Collobiano e Aldo Mondino.
Giardini in Fiera, Villa Le Corti,
S. Casciano Val di Pesa (FI),
a cura di/curated by Gianenzo Sperone
e Oliva di Collobiano.
Galleria Il Cortile, Roma.
Aldo Mondino / Jessica Carroll,
Sinagoga di Casale Monferrato (AL)
installazione permanente nel cortile.
2002 Risalto, Castello di Camino (AL),
a cura di/curated by Marco Porta.
Riso e rose, Comune di Conzano (AL).
Galleria dell’Incisione, Brescia.
2001 Museo dei Lumi Sinagoga di Casale
Monferrato (AL).
Bestie, 9, via della Vetrina, Roma.
Suite, Castello di Rivara (TO).
2000 Galleria Salamon, Milano.
Galleria Patrizia Buonanno,
Mezzolombardo (TN).
Galleria Susanna Orlando,
Forte dei Marmi (LU).
1999 Fògola Galleria Dantesca, Torino.
La Viandanza,
Studio D’Ars, Castellarquato.
Arte in natura, Giardino Botanico di
Rea (TO), a cura di/curated by Nico
Orengo e G. Misuraca.
1993Biennale di Incisione Alberto
Martini, Oderzo (TV).
1992 Galleria il Pegaso, Viareggio (LU)
Opere Pubbliche / Public Works
8 tavole disegno su cartoncino
Museo del Parco del Lago di Vico
(Viterbo).
Installazione in bronzo nel pavimento
del cortile, Cortile della Sinagoga,
Casale Monferrato (Alessandria).
Mosaico cm 100x100, installato su
muro, Tornareccio (Chieti).
Alveare in bronzo cm 200 diam.,
Giardino Alganon, Piazza Roma, Asti.
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GABRIELE GARBOLINO Rù
ANIMALS
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Acciaio
2012
acciaio
34x39x37 cm
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ANIMALS
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B10
2013
bronzo
40x40x30 cm
39
ANIMALS
40
AlSi91
2013
alluminio
180x180 cm
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ANIMALS
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AISI 304
2014
acciaio inox
72x48x30 cm
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ANIMALS
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MSC A6
2014
bronzo gold
42x58x24 cm
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ANIMALS
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Biografia / Biography
Gabriele Garbolino Rù (Torino, 1974) nel 1996 si diploma in scultura all’Accademia Albertina
di Belle Arti di Torino. Ha saputo mediare nelle sue opere una sensibilità contemporanea riletta nel
solco della grande tradizione della scultura figurativa. La sua ricerca è caratterizzata dallo studio
dell’uomo, della frammentazione della figura umana e anche dei particolari, come il viso, realizzato
spesso in scala monumentale.
L’artista utilizza compiutamente materie quali la terracotta, il marmo, il bronzo, l’alluminio e l’acciaio,
trasfigurando i soggetti in una dimensione diversa, attraverso un nuovo vocabolario.
La sua opera si caratterizza per una sensibilità piena rispetto alla lettura della modernità, declinando
in forme differenti il rapporto con la contemporaneità, evidenziando in questa frammentazione una
riflessione sulla condizione umana e sociale odierna. Tra le mostre personali si possono ricordare nel
2013 il “Ritratto multiforme”, presso Il Cassero per la scultura a Montevarchi, la personale presso il
Museo d’arte Contemporanea di Agrigento nel 2008 e “Il linguaggio della materia” presso la Certosa
Reale di Collegno (TO). Fra le ultime collettive citiamo “Alluminio tra futurismo e contemporaneità”
presso Il Cassero per la scultura a Montevarchi nel 2013, nel 2012 la mostra “Panoramas and
People” al Parco Le Serre a Grugliasco (TO), nel 2010 “Il Sepolcro vuoto” a Palazzo Barolo a Torino.
Gabriele Garbolino Rù (Turin, 1974) graduated in 1996 in sculpture at the Accademia Albertina
di Belle Arti of Turin. He has mediated in his work a contemporary sensibility understood in the wake
of the great tradition of figurative sculpture. His research is characterized by the study of man, the
fragmentation of the human figure and also the details, such as the face, realized on a monumental
scale. The artist models each sculptural fragment, which achieves bronze, aluminum, marble, cast iron
or heavy iron, transforming the subject into a different dimension, through a new vocabulary. His
work is characterized by the full sensitivity with the respect to the reading of modernity, declining in
different forms the relationship with the contemporary, highlighting in this fragmentation a reflection
on today’s human and social condition. Among his solo exhibitions in 2013, most remembered is “Il
Ritratto Multiforme” at Il Cassero for the sculpture in Montevarchi at the Museum of Contemporary
Art of Agrigento in 2008 and “Il Linguaggio della Materia” at the Certosa Reale of Collegno. Among
the group exhibitions most remembered is “Alluminio Tra Futurismo e Contemporaneità” at the Il
Cassero the sculpture in Montevarchi in 2013, the exhibition “Panoramas and People” at the Martin
Art Parco Culturale Le Serre in Grugliasco in 2012 and “Il Sepolcro Vuoto” Palazzo Barolo in Turin
in 2010.
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Mostre Personali / Solo Exhibition
2013Ritratto multiforme, Il Cassero per la
scultura, Montevarchi (AR),
a cura di/curated by Alfonso Panzetta.
Intervento, Borgo antico Usseglio.
Stallo, Fiera internazionale della
ceramica, Castello di Castellamonte
(TO), a cura di/curated by
Vittorio Sacco.
2011Visage, Galleria Losano, Pinerolo (TO).
2010 Gabriele Garbolino Rù,
Art Consulting, Modena,
a cura di/curated by Marco Bertoli.
Gabriele Garbolino Rù, Museo
d’arte Contemporanea, Agrigento,
a cura di/curated by Marco Bertoli.
Ipotesi per un ritratto
contemporaneo, Galleria Maurizio
Nobile, Artefiera off, Bologna.
2008 Il linguaggio della materia,
Certosa Reale di Collegno (TO).
Mostre Collettive / Group Exhibition
2013 Alluminio tra futurismo e
contemporaneità, Il Cassero per la
scultura, Montevarchi (AR),
a cura di/curated by Alfonso Panzetta.
ArtVerona, Romberg, Verona.
2012 Artefiera, Bologna,
Massimo e Sonia Cirulli, Archive.
Lo Scrigno dell’Arte,
Temporary Show, Martin Art,
Monchiero (CN), a cura di/curated by
Patrizia Bottallo.
Panoramas and People,
Parco Le Serre, Grugliasco (TO),
a cura di/curated by Patrizia Bottallo.
2011 Artefiera, Bologna, Massimo e Sonia
Cirulli, Archive.
Carta libera, Boursier contemporary
art, Torino.
2010 Il Sepolcro vuoto, Palazzo Barolo,
Torino, a cura di/ curated by
Giovanni Cordero.
Artefiera, Bologna, Massimo
e Sonia Cirulli, Archive
2009 Artefiera, Bologna, Massimo
e Sonia Cirulli, Archive.
Italiani, Galleria Latour Martigny (CH).
2008 MAD Megève Art Discovery,
Megève, Galerie Latour, Martigny (CH).
Pavillon des art e du design,
Jardin des Tuileries, Paris, Massimo
e Sonia Cirulli, Archive.
Artefiera, Bologna, Massimo
e Sonia Cirulli, New York.
2007 La camicia dei Mille, Opere d’Arte
per Garibaldi nel bicentenario
della nascita, Consiglio Regionale
della Toscana, Palazzo Cerretani,
Firenze, a cura di/curated by
Alfonso Panzetta.
2006 Genius Loci ’06, Castello di
Racconigi (CN), a cura di/curated by
Guido Curto.
La Terra del Fuoco, Avigliana (TO),
a cura di/curated by
Vittorio Amedeo Sacco.
2003 Lo spazio e il tempo nell’arte,
Palazzo Cisterna, Torino.
2000 Vanitas vanitatum et omnia
vanitas, Chiostri della Basilica di
Santo Stefano a Bologna, a cura di/
curated by Maria Censi, Alfonso Panzetta.
1999 Natura morta con frutta, Museo
Sandro Parmeggiani, Renazzo (FE),
a cura di/curated by Maria Censi,
Franco Fanelli, Alfonso Panzetta.
1998 Fascinosum et tremendum, Museo
Sandro Parmeggiani, Renazzo (FE);
Chiesa di Cennano, Montevarchi (AR);
Fondazione Palazzo Bricherasio, Torino,
a cura di/curated by Maria Censi e
Alfonso Panzetta.
Artissima 98, Galleria del Cenasco,
Lingotto Fiere, Torino.
Opere Pubbliche / Public Works
Beato Giuseppe Girotti,
Chiesa di S. Domenico, Chieri (TO).
Successori di Don Bosco,
Basilica di Maria Ausiliatrice, Torino.
“Uno di noi“ Monumento ai
Caduti sul lavoro, Pianezza (TO).
Il lavoro edile,
Cassa Edile di Savona.
Atleta, Centro Polisportivo,
Marene (CN).
Angelo, Reale Mutua Assicurazioni,
Palazzo S. Giorgio, Torino.
Monumento ai Caduti sul lavoro,
Collegno (TO).
Leonard Gianadda,
Collezione Fondazione Gianadda,
Martigny (CH).
Gino Bartali, Capo Berta, Imperia.
Gruppi scultorei dedicati alla
Madonna della Salette,
Santuario Villa Schiari, Viù (TO).
Don Bosco, Cappella del Consiglio,
Casa Generalizia Salesiana di Roma.
Stele dell’adolescenza, Museo di
Scultura all’aperto di Viù (TO)
Eclissi di sole, Parco di scultura
all’aperto dell’oasi valliva, Ostellato (FE).
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PAOLO GRASSINO
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Neri
2012
spugna sintetica su polistirolo e ferro
83x126x36 e 83x104x65 cm
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Fiato
2014
fusioni in alluminio patinato
240x180x92 e 230x156x97 cm
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Biografia / Biography
Paolo Grassino, (Torino 1967) vive e lavora a Torino, con le sue opere propone una riflessione sulle
derive della società attuale, sospesa sul crinale tra naturale e artificiale, tra precarietà e mutazione.
Il suo lavoro è soprattutto una ricerca che recupera in pieno il senso della manualità: lavorando
con gomma sintetica, legno, polistirolo e cera, ma anche con tecniche più avanzate quali fusioni in
alluminio o calchi in cemento, porta le sue opere scultoree ad un alto grado di spettacolarità. Tra
le esposizioni di maggior prestigio la recentissima presentazione dell’opera Madre, al MACRO di
Roma e la partecipazione alla Quarta Biennale di Mosca (entrambe del 2011). Dello stesso anno la
partecipazione a mostre in musei pubblici internazionali come il Frost Art Museum di Miami e il Loft
Project ETAGI di San Pietroburgo. Del 2010 è la mostra antologica al Castello di Rivalta (TO) mentre
l’anno precedente partecipa alla mostra Essential Experience al museo RISO di Palermo (2009). Nel
2008 fondamentale la mostra personale in Francia al Museo di Saint-Etienne e nello stesso anno
l’invito alla XV Quadriennale d’Arte a Roma. Del 2005 è la grande installazione sulla facciata della
Fondazione Palazzo Bricherasio a Torino, mentre nel 2000 la GAM di Torino gli dedica una mostra
personale.
Paolo Grassino (Turin, Italy, 1967). Grassino offers a thought on the drift of the modern society,
suspended on the edge between natural and artificial. His work is a research that regains the fullest
sense of manual skill: Grassino works with synthetic rubber and polystyrene but also with more
traditional materials like wax and solid concrete. With a slow and patient weaving, the artist brings
his work to a spectacular level. In 2011 he was invited at The 4th Moscow Biennale and in the
same year he has presented the environmental sculpture Madre at MACRO, Rome’s Museum of
Contemporary Art. In 2010 the Castello di Rivalta in Turin hosted an anthology exhibition with his
last 10 years of works, and in 2008 the Musée d’Art Moderne de Saint-Étienne have presented a
big solo show (2008). Among his most recent exhibitions in museums and public spaces it is worth
mentioning Gran Torino, Frost Art Museum, Miami (2011), Senza Rete, Loft Project ETAGI, Saint
Petersburg (2011), Essential Experience, RISO - Palermo Museum of Contemporary Art (2009). He
also has presented the environmental installation Armilla at Fondazione Palazzo Bricherasio in Turin
(2005), and a video project at GAM, the Modern and Contemporary Art Gallery of Turin (2000).
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Mostre Personali / Solo Exhibition
2013 Percorso in tre atti, Museo Pecci,
Milano, a cura di/curated by Stefano
Pezzato.
La scultura interroga la pittura
- Paolo Grassino e Peter Klaser,
MAC-Museo d’Arte Contemporanea
di Lissone, Lissone, Milano, a cura di/
curated by Alberto Zanchetta.
Analgesia, MAM-Mario Mauroner
Contemporary Art, Wien.
La oscuridad en la luz, IIC - Istituto
Italiano di Cultura, Palacio de
Abrantes, Madrid, a cura di/curated by
Alessandro Demma.
2012Invalicabile, Galerie Italienne, Paris.
Paolo Grassino/Pierluigi Pusole Atmosphere, Fondazione 107, Torino
a cura di/curated by Gabriella Serusi.
Analgesia nero, Galerie Rolando
Anselmi, Berlin.
2011Travasi, MAM-Mario Mauroner
Contemporary Art, Wien.
Controllo del corpo, Galleria Paola
Verrengia, Salerno.
Liquido oggettivo, Delloro Arte
Contemporanea, Berlin, a cura di/
curated by Elena Forin.
Dio non è in me, Galleria Alessandro
Bagnai, Firenze.
T, Delloro Arte Contemporanea, Roma.
2010La fine di qualcosa, l’inizio di…,
Galleria Giorgio Persano, Torino.
Paolo Grassino. 2000… 2010,
Castello di Rivalta, Torino, a cura di/
curated by Alessandro Demma.
Paolo Grassino. Contaminazioni,
Pianacoteca Albertina, Torino,
a cura di/curated by Guido Curto.
2009 Paolo Grassino, Gallery Teo, Tokio,
a cura di/curated by Eunmi Lee.
2008 Dolo d’impulso, MAM-Mario
Mauroner Contemporary Art, Salzburg.
Paolo Grassino, Musée d’Art
Moderne de Saint-Etienne Metropole,
Saint-Etienne, a cura di/curated by
Lorand Hegyi.
Ancora in semilibertà, Galeria
Fucares, Madrid.
2007 Dio non è qui, MAM-Mario
Mauroner Contemporary Art, Wien.
Semilibertà, Galleria Giorgio
Persano, Torino.
2005Armilla, Fondazione Palazzo
Bricherasio, Torino, a cura di/curated
by Guido Curto.
Underworld, Patrizia Pepe, Capalle,
Firenze, a cura di/curated by Ronaldo
Fiesoli.
2004 Paolo Grassino, Mulino di Gavardo,
Brescia, a cura di/curated by
Alberto Zanchetta.
Senza nome, V.M.21
artecontemporanea, Roma.
Fresh kills, Galleria Giorgio Persano,
Art Athina, Athens.
Fresh kills, Galleria Giorgio Persano,
ex/former Fabbrica Nebiolo, Torino,
in collaborazione con/in collaboration
with Città di Torino, Settore Periferie e
Zucca Architettura.
Paolo Grassino, V.M.21
artecontemporanea, Riparte, Roma.
2003Mimetico, Galería Fucares, Madrid.
2002 Paolo Grassino, Galleria Giorgio
Persano, Torino.
Culicchia e Grassino, un lavoro:
un’opera, già Via Nuova per l’Arte
contemporanea, Firenze.
2001Ossa Rotte, Kalos Arte
Contemporanea, Parma, a cura di/
curated by Elena Volpato.
2000Mangiami, GAM-Galleria d’Arte.
Moderna e Contemporanea, Torino, a
cura di/curated by Elena Volpato.
1999 Ciò che resta, Galerie Rouje, Québec.
1997In oggetto (con/with Nicus Lucà),
Galleria di S. Filippo, Torino, a cura di/
curated by Riccardo Passoni.
1995 10.000 watt, Placentia Arte,
Piacenza, a cura di/curated by
Rosanna Chiessi e Davide Cabodi.
1994Veleni, Recalcati arte contemporanea,
Torino, in collaborazione con/in
collaboration with Galleria Marco
Noire.
Mostre Collettive / Group Exhibition
2014Roma Torino. Arte
contemporanea in Italia. Nuove
acquisizioni della Fondazione
De Fornaris per la GAM di Torino.
Accademia Serba di Scienze e
Arti-SASA Gallery, Beograd.
Il collasso dell’entropia,
MAC- Museo d’Arte Contemporanea
di Lissone, Lissone, Milano a cura di/
curated by Alberto Zanchetta.
2013 Château hanté, Domaine Royal de
Randan, Randan.
Lo straniero. L’alterità dentro e
fuori da sé, Galleria Edoardo Secci
Contemporary, Firenze, a cura di/
curated by Alessandro Demma.
Alluminio. Tra Futurismo e
contemporaneità. Un secolo di
scultura italiana sul filo della
materia, Cassero per la scultura,
Montevarchi, Arezzo, a cura di/curated
by Alfonso Panzetta.
40 Years Mario Mauroner
Contemporary Art, MAM Mario
Mauroner Contemporary Art Salzburg,
Salzburg.
Il giardino segreto, Castello Svevo,
Bari, a cura di/curated by Lia De
Venere e Antonella Marino.
OPEN // The Generation of Future,
Galleria Bluorg, Bari, a cura di/curated
by Graziano Menolascina.
(P). (P)arerga e (P)aralipomena
della (P)ittura, Bonelli Lab, Canneto
Sull’Olio, Mantova, a cura di/curated
by Alberto Zanchetta.
Equinozio d’autunno, Centro d’arte
contemporanea-Castello di Rivara,
Rivara, Torino.
Na.To, L’arte del presente,
il presente dell’arte, Castel
Sant’Elmo, Napoli, a cura di/curated by
Alessandro Demma.
Aitres, MAM Mario Mauroner
Contemporary Art Salzburg, Salzburg.
2012Esercizi di decapitazione,
Delloro Arte Contemporanea, Roma.
(R)EXISTENZ - 3D2D.
Tridimensional Today, Pietrasanta,
a cura di/curated by Alessandro
Romanini.
Neue Kunst in Alten Gärten,
Obergut Lenthe, Gehrden, Hannover a
cura di/curated by Michael Stoeber.
Na.To - Il presente dell’arte,
l’arte del presente, ex manifattura
tabacchi, Torino, a cura di/curated by
Alessandro Demma.
Santi macchiati (di nero), Galleria
Bluorg, Bari, a cura di/curated by
Graziano Menolascina.
Primavera, MAM Mario Mauroner
Contemporary Art Salzburg, Salzburg.
Claim, Lutzowstrasse 70, Berlin, a
cura di/curated by Manuel Wischnewski.
La paura dell’altro.
Sergio Ragalzi / Paolo Grassino,
Sala Santa Rita, Roma.
Il Fuoco della natura, Salone degli
Incanti, Trieste.
Beaufort 04-Triennial of
Contemporary Art by the Sea,
Ostende, a cura di/curated by Phillip
Van den Bossche.
ViaPAC- Via per l’arte
contemporanea, Aisone, a cura di/
curated by Patrizia Bottallo.
Nelle terre di Piero. Omaggio
a Manzoni, Palazzo Barbò,Torre
Pallavicina, Bergamo, a cura di/curated
Alberto Dambruoso.
2011Rewriting Worlds-IV Moscow
Biennale of Contemporary Art,
Moscow, a cura di/curated by Peter
Weibel.
Vulpes Pilum Mutare, Museo Civico,
Bassano Del Grappa, a cura di/curated
by Carolina Lio.
Dalla cella all’atelier, Complesso
Medioevale della Castiglia, Saluzzo, a
cura di/curated by Alessandro Demma.
Su nero nero-Over black black,
Centro per l’Arte Contemporanea,
Castello di Rivara, Torino.
Senza rete, ETAGI, St. Petersburg,
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a cura di/curated by Marisa Vescovo,
Alessandro Carrer.
Politeia. Un’immagine
dell’inviolabile, Castello della
Contessa Adelaide, Susa, a cura di/
curated by Michele Bramante.
Km011. Arti a Torino. 1995-2011,
Museo di Scienze Naturali, Torino, a
cura di/curated by Luca Beatrice.
Gran Torino. The crossroads of
italian contemporary art scene,
Frost Art Museum, Miami, a cura di/
curated by Francesco Poli.
Great, MAM-Mario Mauroner
Contemporary Art, Salzburg.
Il mondo capovolto, Delloro Arte
Contemporanea, Roma.
Un giardino incantato, Palazzo
Soranzo Cappello, Venezia.
Macro Summer-La collezione e i
nuovi arrivi, MACRO-Museo d’Arte
contemporanea di Roma, Roma.
Defiant Gardens, MAM-Mario
Mauroner Contemporary Art, Salzburg.
2010Dreams, MAM-Mario Mauroner
Contemporary Art, Salzburg.
Elements of Nature: Selections
from the Frederick R. Weisman
Art Foundation, Contemporary Art
Center, New Orleans, a cura di/curated
by Billie Milam Weisman.
Malamente, Palazzo Bertalazone di
San Fermo, Torino, a cura di/curated by
Francesco Sena.
Cosa vogliono le immagini?,
Studio Vigato, Bergamo, a cura di/
curated by Marisa Vescovo.
Détournament Venise 2010.
Giardini incantati,
Palazzo Soranzo Cappello, Venezia.
Utopia. Contemporary energy.
Italian attitudes. Expo 2010,
Urban Planning Exhibition Center,
Shanghai, a cura di/curated by
Marisa Vescovo, Alessandro Carrer.
Celebration. Collection du Frac
Auvergne, FRAC-Auvergne, Clermont
Ferrand.
Fragile, Daejeon Museum of Art,
Daejeon, a cura di/curated by Lorand
Hegyi.
2009Essential Experieces, RISO-Museo
d’arte contemporanea della Sicilia,
Palermo, a cura di/curated by
Lorand Hegyi.
La commedia umana di Balzac.
Omaggio al romanziere assoluto,
Castello di Rivalta, Torino, a cura di/
curated by Alessandro Demma,
Luca Bradamante.
Analgesia, Halle aux Bleds,
Saint-Flour, a cura di/curated by
Jean-Charles Vergne.
Silencio, Eglise Saint Jean,
Le Monastier, a cura di/curated by
Jean-Charles Vergne.
Materia Negra, MAM-Mario
Mauroner Contemporary Art, Wien.
Ad librandum, Librarsi, Vicenza, a
cura di/curated by Alberto Zanchetta.
Détournement Venice 2009,
Biennale di Venezia, Molino Stucky,
Venezia.
Cromofobie, percorsi del bianco e
del nero nell’arte italiana,
ex/former Aurum, Pescara, a cura di/
curated by Silvia Pegoraro
Carneade, Galleria Renata Bianconi,
Milano, a cura di/curated by
Alberto Zanchetta.
Fragile, terres d’empathie,
Musée d’Art Moderne de SaintEtienne Metropole, Saint- Etienne;
Accademia d’Ungheria - Palazzo dei
Falconieri, Roma, a cura di/curated by
Lorand Hegyi.
Energie sottili della materia,
Complesso Medioevale della Castiglia,
Saluzzo, a cura di/curated by
Marisa Vescovo.
2008 Mediations Biennale. Voyage
sentimental, Muzeum Narodowe;
Centrum Kultury Zamek, Poznan,
selezione di/selected by Lorand Hegyi
The road of Contemporary
art/ Cose mai viste, Terme di
Diocleziano, Roma, a cura di/curated
by Achille Bonito Oliva.
Une génération à Turin, Galerie
Placido, Paris.
Meme pas mort, La RésidenceEspase Boudeville, Dompierre sur
Besbre, a cura di/curated by JeanCharles Vergne.
XV Quadriennale d’arte, Palazzo
delle Esposizioni, Roma, selezione di/
selected by Daniela Lancioni.
Metamorphosis: dieci artisti nel
borgo delle leggende,
Serra San Quirico, Ancona, a cura di/
curated by Mimmo Di Marzio.
XIII Biennale Internazionale di
Scultura, Carrara, a cura di/curated
by Francesco Poli, Gabriella Serusi.
900-Cento anni di creatività in
Piemonte, Movicentro, Acqui Terme.
Oltre i confini del corpo. Qui
vive?,Fabrika Project, Moscow, a
cura di/curated by Marisa Vescovo,
Alessandro Carrer.
Experimenta, Palazzo della
Farnesina-Ministero degli Affari Esteri,
Roma, selezione di/selected by
Marisa Vescovo.
Allarmi 4, Caserma De Cristoforis,
Como, a cura di/curated by
Alberto Zanchetta.
Ouverture. Racconti privati,
Accademia d’Ungheria,
Palazzo dei Falconieri, Roma, a cura
di/curated by Lorand Hegyi.
Archeologie del futuro, Studio
Vigato, Alessandria, a cura di/curated
by Marisa Vescovo
Figura humana y Abstraccion,
Wurth Museo La Rioja, Agoncillo.
Energie sottili della materia,
Urban Planning Exhibition Center,
Shanghai; China National Academy
of Painting. Beijing; He Xiangning Art
Museum, Shenzhen; Museum of Art
Seoul National University, Seoul, a
cura di/curated by Marisa Vescovo.
Micro-narratives, tentation des
petites réalités, Musée d’Art Moderne
de Saint-Etienne Metropole, SaintEtienne, a cura di/curated by
Lorand Hegyi.
2007Natura e metamorfosi, GCAMPalazzo Collisola, Spoleto, a cura di/
curated by Marisa Vescovo.
48th October Salon-Temptation of
small realities-Microcommunities,
Tito Museum, Belgrade, a cura di/
curated by Lorand Hegyi.
Theater of Improbabilities,
Cavallerizza Reale, Torino, a cura di/
curated by Lorand Hegyi.
My Land, Sistema Museale di
San Miniato, San Miniato.
A travers le miroir (western
moderne), Musee d’Art et
d’Archeologie, Aurillac, a cura di/
curated by Jean-Charles Vergne
Sguardo consapevole, Palafuksas,
Torino, a cura di/curated by Francesco
Poli, Anna D’agostino.
Grassino-Pusole-Sena, Teatro
delle improbabilità, Galleria
Alessandro Bagnai, Firenze, a cura di/
curated by Lorand Hegyi
2006Natura e metamorfosi, Urban
Planning Exhibition Center, Shanghai;
Creative Space Art Center, Beijing, a
cura di/curated by Marisa Vescovo.
Something happened-Aspects of
New Narratives, Slovak National
Gallery, Bratislava, a cura di/curated by
Lorand Hegyi.
Paradiso et inferno, MAM-Mario
Mauroner Contemporary Art, Salzburg.
Antisocial, (cher pays de mon
enfance…), Centre culturel Le Bief à
Ambert, Ambert, a cura di/curated by
Jean-Charles Vergne
Natura: morte e resurrezione,
Castel di Lama, Ascoli Piceno, a cura
di/curated by Marisa Vescovo.
Giardino. Luoghi della piccola
realtà, PAN-Palazzo delle Arti, Napoli,
a cura di/curated by Lorand Hegyi.
Antisocial, FRAC-Auvergne, Clermont
61
Ferrand, a cura di/curated by
Jean-Charles Vergne.
Walk-in, Galleria Alessandro Bagnai,
Firenze.
Genius Loci, Castello di Racconigi,
Racconigi, a cura di/curated by Guido
Curto, Gian Alberto Farinella.
Tattile_duttile,
V.M.21 artecontemporanea, Roma.
2005Disegnando,
Galleria Carbone.to, Torino.
Rifrazioni, Sala Bolaffi, Torino, a cura
di/curated by Guido Curto,
Gian Alberto Farinella
Superplastica. Sculture
del disequilibrio, Castello di
Casalgrande, Casalgrande, Reggio
Emilia, a cura di/curated by
Ivan Quadroni.
Caveau, A2 Andrea
artecontemporanea, Vicenza, a cura di/
curated by Alberto Zanchetta.
La città che sale, Chiesa di Sant’
Agostino, Bergamo, a cura di/curated
by Stefano Raimondi
Il filtro dell’immagine, Pinacoteca
Villa Soranzo, Varallo Pombia, Novara.
Eclectic Eye, Frederick R. Weisman
Museum of Art, Malibu, a cura di/
curated by Billie Milam Weisman.
L’opera al nero, Mole Vanvitelliana,
Ancona, a cura di/curated by
Marisa Vescovo.
Il paesaggio Italiano
contemporaneo, Palazzo Ducale,
Gubbio.
SerrONE, Castello Reale, Monza,
selezione di/selected by Marisa
Vescovo.
Sinnaturismo, Centro per l’Arte
Contemporanea - Castello di Rivara,
Torino, a cura di/curated by
Alberto Zanchetta.
Domicile, Musée d’Art Moderne
de Saint-Etienne Metropole, SaintEtienne, a cura di/curated by
Lorand Hegyi.
Defrag. Derive plastiche, Fabbrica
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62
del Vapore, Milano, a cura di/curated
by Ivan Quaroni, Norma Mangione.
Genius Loci, Castello di Racconigi,
Racconigi, a cura di/curated by
Guido Curto, Gian Alberto Farinella.
2004Allarmi, zona creativa
temporaneamente valicabile,
Caserma De Cristoforis, Como,
selezione di/selected by
Norma Mangione.
Istinto, Galería Fucares, Almagro.
La morte ti fa bella, Galleria
San Salvatore Arte Contemporanea,
Modena, a cura di/curated by
Norma Mangione, Ivan Quaroni.
2003 Pop and more, Luckman Gallery,
Los Angeles, a cura di/curated by
Billie Milan Weisman.
Frederick R. Weisman Art
Foundation Collection, New
Orleans Museum of Art, New Orleans.
Pop and Illusionism, Contemporary
Art Center of Virginia, Virginia Beach.
Caput Vertiginis, Galleria Alberto
Weber, Torino.
Eco e Narciso, Villaggio operaio
Leumann, Collegno; Ecomuseo
Feltrificio Crumire, Villar Pellice, a cura
di/curated by Sergio Risaliti, Rebecca
De Marchi.
2002 Dieci tavoli dell’arte, Fondazione
Pistoletto, Biella.
ManifesTO, Ufficio di Igiene, Torino.
Big Torino 2002, Palazzo Comunale,
Carignano, Torino.
2001 City Fabric, (intervento urbano/urban
intervention I topi ballano), Dublin,
a cura di/curated by Brian Kennedy.
Progetti per una trasformazione
sociale responsabile,
Fondazione Pistoletto, Biella.
La parola, l’immagine,
Centro per l’Arte Contemporanea,
Luigi Pecci, Prato.
2000Big Torino 2000,
(intervento urbano/urban intervention
I topi ballano), Torino.
Anno zero,
Fondazione Pistoletto, Biella.
Intrecci, Borrelli-GrassinoMainolfi, Cortile Molasso, Torino, a
cura di/curated by Guido Curto.
In-contemporanea, (intervento
urbano/urban intervention I topi
ballano), Modena, a cura di/curated by
Ornella Tempestini.
1999S-culture, Maze Gallery, Torino.
1998Ein fest der Zeichnung, Galerie
Maerz, Linz.
Artisti senza vincoli a San Pietro
in Vincoli, San Pietro in Vincoli, Torino
a cura di/curated by Francesco Poli.
Now Boarding, L’oeil de poisson,
Québec City.
Quatre jeunes artistes Italiens,
Galerie Clark, Montréal.
Tuttologica, Arcate dei Murazzi del
Po, Torino, selezione di/selected by
Riccardo Passoni.
1997Studi Aperti, Dock’s Dora, Torino,
a cura di/curated by Beatrice Merz,
Maria Centone.
In fuga. Arte attuale a Torino,
PAC-Palazzo Massari, Ferrara, a cura
di/curated by Riccardo Passoni
1996Adicere Animos, Galleria d’Arte
moderna e contemporanea, Cesena,
a cura di/curated by Alice Rubbini.
Modernità, Progetto 2000,
Fondazione Palazzo Bricherasio,
Torino; ex/former Lanificio Bona,
Carignano, Torino, selezione di/
selected by Tiziana Conti
Romantico contemporaneo,
Castello di Bentivoglio, Bologna, a
cura di/curated by Alice Rubbini.
Arti Visive, Palazzo Ducale, Genova;
Mole Vanvitelliana, Ancona.
Torino a Milano, Galleria Bianca
Pilat, Milano, a cura di/curated by
Francesco Poli, Riccardo Passoni.
1995F4, Galerie des arts visuels, Université
Laval, Quebéc City.
Pari e dispari. 25 anni di
seduzione, Musei Civici, Reggio
Emilia, a cura di/curated by
Rosanna Chiessi.
III Biennale Giovane arte
contemporanea, Castello di
Sartirana Lomellina, selezione di/
selected by Luisa Somaini.
1994 Materiale vetro, Galleria Eva
Menzio, Torino.
Accumulazione, Galleria Marco
Noire, San Sebastiano Po, Torino.
L’oggetto, ancora... Chiamata alle
Arti, Arcate dei Murazzi del Po, Torino,
a cura di/curated by Riccardo Passoni.
Casa Malaparte, Casa Malaparte,
Capri, a cura di/curated by
Rosanna Chiessi.
1992Soluzioni di continuità,
Galleria Filippo Fossati, Torino.
1990Steel life, Galleria Es, Pinerolo,
Torino, a cura di/curated by
Luca Beatrice.
Verba manent scripta volant,
Galleria Filippo Fossati, Torino.
Hic sunt leones II, ex/former
Giardino Zoologico, Torino,
a cura di/curated by Beatrice Merz.
Opere Pubbliche / Public Works
GAM Galleria d’Arte Moderna e
Contemporanea, Torino.
Fondazione De Fornaris, Torino.
Ministero degli Affari Esteri, Roma.
MACRO, Roma.
Fondazione Patrizia Pepe, Firenze.
ViaPAC- Via per l’arte contemporanea,
Aisone, Cuneo.
Fondazione Maramotti - Max Mara,
Reggio Emilia.
IGAV, Saluzzo.
Frac Auvergne, Clermont Ferrand.
Wurth Museo La Rioja, Agoncillo.
Frederick R. Weisman Art Foundation,
Los Angeles.
63
Finito di stampare
nel mese di aprile 2014