NUMERO 7 / 2007 – LUGLIO 2007 INDICE • Minori, droga
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NUMERO 7 / 2007 – LUGLIO 2007 INDICE • • • • • • • • Questa Newsletter è uno strumento informativo per gli operatori dei Dipartimenti delle Dipendenze realizzato dallo Staff Dronet in collaborazione con vari centri di ricerca e di informazione nazionali ed internazionali. Per la produzione delle informazioni si utilizzano motori di ricerca e siti specializzati come ad esempio NIDA, Medline, UNODC, EMCDDA, United Nations Office on Drugs and Crime, Osservatorio Fumo, Alcool e Droga, ISS. Con questa iniziativa si vuole agevolare la circolazione di informazioni scientifiche all’interno della Dronet Community riguardanti l’area delle Dipendenze in maniera rapida e stimolante lasciando agli operatori in un secondo momento la possibilità di collegarsi alle fonti originarie per eventuali e successivi approfondimenti. L’opportunità di disporre di strumenti di questo tipo deve essere colta a pieno dagli operatori con l’invito contemporaneo e segnalarci eventuali miglioramenti e indicazioni per rendere più utile questa iniziativa. • • • • • • • Minori, droga e violenza: rapporto speciale dell'Ufficio Esecutivo del Presidente USA Giornata contro le droghe; Rapporto Mondiale 2007 UNODC: non abbassare la guardia, cocaina in Italia record La droga controlla la tua vita? Nella tua vita e nella tua comunità nessuno spazio alla droga! Oggi giornata internazionale contro le droghe. Fumatori anziani: 80% rischio in più Alzheimer e demenze vascolari rispetto a non fumatori Drug Testing e Self Reporting: i risultati dello studio di validità del SAMHSA Genetica e alcoldipendenza: nuovo portale Dronet in occasione Genetica Verona Workshop del 18/6/2007 Australia: nasce consorzio nazionale controllo cannabis Giovani e alcol: Commissione Europea istituisce Forum per tutela salute giovani e controllo marketing alcolici Farmacologi a congresso: cannabis compromette sviluppo cervello adolescenti UE: attenzione sulle benzylpiperazine (BZP) Magic mushrooms: il “dilemma” dei funghetti allucinogeni nell'era di internet; EMCDDA lancia allarme Cannabis e disturbi mentali: maggiore rischio fra consumatori regolari e giovani; rassegna studi australiana Genetica e alcol-dipendenza: rassegna del Scientific American MIA-STEP e PAMI: nuovi strumenti NIDA per aumento "retention" nel trattamento delle dipendenze Dipendenze Verona Congress: è internet il crocevia delle nuove droghe Il Direttore Dott. Giovanni Serpelloni A USO INTERNO DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – Luglio 2007 pag. 1 / 8 Minori, droga e violenza: rapporto speciale dell'Ufficio Esecutivo del Presidente USA 29-06-2007 I giovani che assumono droghe hanno maggiori probabilità di manifestare comportamenti violenti, entrare in attività criminose, assumere altre droghe, affiliarsi alle "gang". L'uso precoce di marijuana (la droga più usata dai teenager) è segnale di allarme di un molto probabile futuro ingresso in bande giovanili. Allo stesso modo i giovani affiliati alle gang hanno maggiori probabilità di mettere in atto azioni violente e usare altre droghe. Attività strutturate aiutano i giovani a tenersi lontani dalle sostanze, ma sono i genitori ad avere la maggiore influenza sui figli nel delicato momento dell'avvicinamento alle droghe. Sono questi i punti focali del rapporto speciale "Teens Drugs and Violece" pubblicato oggi dall'Office of National Drug Control Policy americano, ufficio esecutivo del Presidente degli Stati Uniti d'America. Un rapporto che in sole 5 pagine riesce a mettere in luce, dati alla mano, la correlazione fra uso di droghe e violenza nell'ambito giovanile. Una ricca bibliografia con rimando diretto alle fonti rende il rapporto di estrema utilità per chi si occupa di prevenzione. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche FONTE: ONDCP Giornata contro le droghe; Rapporto Mondiale 2007 UNODC: non abbassare la guardia, cocaina in Italia record 26-06-2007 Reso noto oggi in occasione della Giornata mondiale contro l'uso e il traffico di sostanze stupefacenti il World Drug Report 2007 dell'Ufficio dell'Onu contro la droga e il crimine (Unodc). Mentre la coltivazione di coca nelle Ande - secondo quanto riporta ANSA - continua a decrescere e il consumo mondiale della cocaina sembra essersi stabilizzato, si vede una crescita allarmante della sua diffusione in Europa, soprattutto in Italia e nel regno Unito. Antonio Maria Costa, direttore esecutivo Unodc ,invita alla cautela: "a livello globale le tendenze sembrano promettenti ma il progresso realizzato in alcuni paesi si accomuna al deterioramento della situazione altrove. Lo sviluppo più incoraggiante è il progressivo riconoscimento a livello mondiale del fatto che la tossicodipendenza sia una malattia neuropsichica che deve, e può essere curata come ogni altra infermità. E' importante non stigmatizzare il tossicodipendente e tanto meno criminalizzarlo". "Un numero crescente di consumatori di hashish - ha prosegito Costa chiede assistenza sanitaria, perché esistono in circolazione potenti tipi di cannabis che portano a disturbi mentali, violenza e criminalità: non dobbiamo abbassare la guardia ma prevenire il consumo e investire in terapie". Sequestri in crescita anche grazie all'opera delle Forze dell'Ordine: più del 45% della cocaina prodotta nel mondo viene oggi intercettata, nel 1999 era solo il 24%. Ma i trafficanti sono sempre più alla ricerca di nuove rotte, come quelle che attraversano l'Africa, e questo preoccupa anche per il rischio che il consumo di droga dilaghi in continenti nuovi. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: ANSA La droga controlla la tua vita? Nella tua vita e nella tua comunità nessuno spazio alla droga! Oggi giornata internazionale contro le droghe. 26-06-2007 26/6/2007 – Questo è lo slogan della giornata mondiale contro le droghe promossa da UNODC, quest'anno alla XX edizione. Lo slogan sarà usato per tre anni di fila sino al 2009 e ogni anno l'attenzione sarà indirizzata a un aspetto specifico del controllo della droga nel mondo: il 2007 è dedicato all'uso delle droghe (drug abuse), il 2008 alla coltivazione e alla produzione, il 2009 al traffico illecito. Con questa campagna UNODC mira a sviluppare consapevolezza sul problema che le droghe rappresentano per la società. Nessun individuo, nessuna famiglia, nessuna comunità è sicura quando le droghe ne prendono il controllo: così come la droga può controllare il corpo e la testa di una persona, altrettanto possono fare i “cartelli” e le coltivazioni di droga sui contadini, allo stesso modo il traffico di droga e il crimine può controllare la società. L'obiettivo della campagna è quello di ispirare le persone e mobilitare supporti nella lotta a tutte le droghe. In Italia iniziative in diverse regioni, di cui vi daremo notizia. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: UNODC DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – Luglio 2007 pag. 2 / 8 Fumatori anziani: 80% rischio in più Alzheimer e demenze vascolari rispetto a non fumatori 20-06-2007 I fumatori anziani rischiano fino all'80% in più di contrarre malattie quali Alzheimer e demenze vascolari rispetto a coetanei non fumatori. Lo ha scoperto l'Australian National University attraverso una metaanalisi di 19 studi su adulti anziani con età media 74 anni. I ricercatori australiani hanno anche notato che mentre i fumatori attuali hanno un rischio aumentato di sviluppare demenze, lo stesso non accade negli ex fumatori, sebbene questi ultimi abbiano comuque un rischio aumentato di un precoce declino cognitivo rispetto a chi non ha mai fumato. “Sulla base di questi risultati – sostengono i ricercatori della National – sarebbe opportuno integrare le avvertenze per la salute destinate ai fumatori con informazioni sul rischio di demenza che il fumo comporta”. La ricerca, diretta da Kaarin Anstey del Center for Mental Health Research dell'Australian National University, è pubblicata sull'American Journal of Epidemiology del 14 giugno scorso. Per maggiori informazioni è possibile contattare Amanda Morgan dell'ANU Media Office. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche FONTE: Aus. Nat. University Drug Testing e Self Reporting: i risultati dello studio di validità del SAMHSA 19-06-2007 Pubblicato oggi (19/6/2007) dall'Ufficio di Studi Applicati del SAMHSA Comparing Drug Testing and Self Report of Drug Use Among Youths and Young Adults in the General Population. Nello studio vengono forniti i dati di comparazione fra questionari autocompilati (self report) relativi all'uso di sostanze e drug test effettuati su urine e attraverso l'esame del capello per tabacco, marijuana, cocaina, oppiacei, amfetamine. Per il tabacco è stata verificata una corrispondenza dell'84,6% fra “drug testing” e “self report” degli ultimi 30 giorni, per la marijuana dell'89,8%, per la cocaina del 98,5% negli ultimi 7 giorni. Fra gli argomenti analizzati anche questioni di metodo, aspetti tecnici dei test, aspetti motivazionali dei soggetti ai quali vengono somministrati. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche FONTE: SAMSHA Genetica e alcoldipendenza: nuovo portale Dronet in occasione Genetica Verona Workshop del 18/6/2007 14-06-2007 Nuovo portale scientifico a marchio Dronet su genetica, dipendenze, alcoldipendenza all'indirizzo http://genetica.dronet.org, attivato in occasione di "Genetica e nuovi obiettivi per il trattamento dell'alcoldipendenza", workshop internazionale del 18/6/2007 con Raymond White e Antonello Bonci di Ernest Gallo Clinic & Research Center UCSF. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Congresso/convegno FONTE: ORD DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – Luglio 2007 pag. 3 / 8 Australia: nasce consorzio nazionale controllo cannabis 13-06-2007 A distanza di una sola settimana dalla presentazione al Parlamento di una rassegna di studi sulla cannabis che ne ha dimostrato pericolosità e rischi in particolare per i giovani consumatori, nasce in Australia in forma di consorzio il primo Centro nazionale per la prevenzione e il controllo della cannabis. Il "National Cannabis Control and Prevention Centre" (NCCPC) è stato infatti ufficializzato quest'oggi a Canberra – sede del Parlamento australiano - dal ministro della salute Christopher Pyne. “Il centro avrà un ruolo importante nel fornire informazioni, in particolare ai giovani, sui rischi associati all'assunzione della cannabis - ha dichiarato Pyne in una nota stampa – e darà inoltre supporto al dipartimento della salute e ai servizi che trattano persone con problemi legati all'uso di questa sostanza e le loro famiglie”. Il Governo australiano finanzierà l'iniziativa con 12 milioni di dollari australiani (1 dollaro australiano = 0.8425 USD) distribuiti su quattro anni. Il centro promuoverà approcci innovativi nel trattamento della dipendenza da cannabis e interventi educativi sui “pericoli legati all'uso di questa sostanza che, come le altre droghe – ribadisce il ministro – è dannosa per l'organismo e porta alla dipendenza”. Al consorzio hanno aderito il National Drug and Alcohol Research Centre (NDARC) con ruolo di coordinamento, il National Drug Research Insitute (NDRI), Origen Youth Health (servizio specializzato nel trattamento dei problemi di salute mentale in età giovanile), il National Centre for Education and Training on Addiction (NCETA, centro di ricerca su alcol e droghe), la Ted Noffs Foundation (TNF, fondazione che lavora con adolescenti tossicodipendenti e le loro famiglie), l'Australian Institute of Criminology (AIC) e Lifeline Australia (servizio di couseling telefonico sulle dipendenze attivo 24 ore su 24 a cui collaborano più di 5.000 volontari qualificati in tutto il continente). Staff Dronet - CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: Commonwealth of Australia Giovani e alcol: Commissione Europea istituisce Forum per tutela salute giovani e controllo marketing alcolici 12-06-2007 Più di 40 fra organizzazioni non governative (ONG) e rappresentanti delle aziende di settore (stakeholder) hanno siglato la settimana scorsa a Brussels la Carta istitutiva dell'European Alcohol and Health Forum (EAHF), una “piattaforma di azione comune – come si legge nella nota stampa EC - finalizzata alla tutela della salute dei giovani e al controllo delle campagne di comunicazione e delle vendite irresponsabili di alcolici da parte della filiera distributiva”. Il Forum, che si riunirà due volte l'anno, vuole essere una risposta a un fenomeno che solo in Europa conta 200.000 morti dovute a problemi legati al consumo di alcol e che vede fra le cause della mortalità giovanile una prevalenza di più del 25% per alcol. Per prendere parte al forum i candidati devono presentare una proposta di piano di azione concreto con definiti obiettivi e metodologia di monitoraggio e valutazione dei risultati. Anche la European Spirits Organisation (CEPS), l'organizzazione che rappresenta i produttori europei di alcolici, anch'essa fra i firmatari della Carta, in una nota stampa ribadisce la totale disponibilità a fornire il proprio knowhow in materia di promozione di un “consumo responsabile”, come già previsto dalla CEPS Charter del 2005. Il Forum europeo rientra nella azioni previste dalle Strategie europee per supportare gli Stati membri nella riduzione dei danni legati all'alcol pubblicate nell'ottobre 2006 (Communication on an EU strategy to support Member States in reducing alcohol related harm, Brussels, October 2006). Staff Dronet CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/info FONTE: CE Farmacologi a congresso: cannabis compromette sviluppo cervello adolescenti 11-06-2007 La cannabis può compromettere gravemente lo sviluppo del cervello negli adolescenti. Il concetto è stato ribadito nel corso del 33° congresso nazionale della Società italiana di farmacologia appena conclusosi a Cagliari. "Ci lasciano perplessi certe affermazioni politiche, basate il più delle volte su scarse o nulle basi scientifiche, secondo cui le 'canne' sono una droga non pericolosa, non pesante, ad esempio, come può esserlo l'eroina. Un messaggio che può provocare, e provoca, danni ingenti", ha dichiarato in un'intervita all'ANSA il presidente dei farmacologi italiani prof. Giovanni Biggio. Gli oltre mille neuropsicofarmacologi giunti a Cagliari dai più quotati centri di ricerca internazionali lanciano quindi un monito alla "banalizzazione degli effetti indotti dall'uso di cannabis: su questo argomento bisogna essere chiari - ha proseguito il prof. Biggio -: la cannabis nel cervello ancora in formazione degli adolescenti, provoca delle modificazioni a livello funzionale di cui si era già a conoscenza; oltre a questo problema, studi recenti hanno confermato quel che si temeva, cioè che le alterazioni conseguenti all'uso della cannabis determinano anche una serie di modifiche morfologiche. In altre parole, viene alterata la capacità dei neuroni di svilupparsi in maniera appropriata, con il risultato che Il cervello di un adulto che da adolescente si è fatto spinelli, col passare del tempo è più debole, vulnerabile ed esposto all'insorgere di varie patologie mentali, tra cui la depressione". Staff Dronet CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione FONTE: ANSA DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – Luglio 2007 pag. 4 / 8 UE: attenzione sulle benzylpiperazine (BZP) 08-06-2007 Cresce l'attenzione dell'Europa sulle benzylpiperazine (BZP). Come riporta Drugnet Europe 58 (aprile giugno 2007) il 23 marzo scorso il Consiglio UE ha avanzato formale richiesta di indagine sulla salute e sui rischi sociali legati alla diffusione di questo stimolante. La pubblicazione del rapporto, parte di una procedura che prevede scambio di informazioni, valutazione del rischio e presa di decisioni, è attesa entro luglio. La decisione di consiglio si è basata su un precedente rapporto congiunto EMCDDA-Europol presentato il 23 febbraio che illustra gli effetti sulla salute delle BZP, frequenza e modalità d'uso, prove di intossicazione, informazioni sul traffico internazionale e coinvolgimento del crimine organizzato. Fra i rischi per la salute associati all'uso di BZP vi sono ipertensione, tachicardia, ansia, attacchi epilettici, insonnia con sintomatologia protratta a volte sino a 24 ore. BZP provoca effetti simili alle amfetamine. Da circa due anni, prodotti contenenti BZP vengono promossi con marketing aggressivo su internet come prodotti naturali (“herbal”) e come ”alternativa legale all'ecstasy” (Legal E, Legal X), traendo in inganno i potenziali consumatori sulla non dannosità della sostanza in termini di salute. Sulla base del rapporto, il consiglio deciderà entro fine luglio di sottoporre le BZP a misure di controllo valide in tutta l'Unione e gli Stati membri avranno un anno per adeguarsi con misure armonizzate a livello nazionale. Una nota curiosa: le BZP sono stata sintetizzate per la prima volta nel 1944 dai laboratori britannici di Wellcome Research come potenziale farmaco per il trattamento in ambito veterinario dei parassiti intestinali, ma non sono mai state utilizzate a causa dei loro effetti collaterali. Staff Dronet CATEGORIA: Europee TIPO: Scientifiche FONTE: EMCDDA Magic mushrooms: il “dilemma” dei funghetti allucinogeni nell'era di internet; EMCDDA lancia allarme 07-06-2007 “Come regolamentare efficacemente il complesso gruppo dei cosiddetti prodotti naturali? Come applicare controlli quando queste sostanze vengono promosse e vendute a livello globale attraverso internet? Che cosa può essere fatto quando a seguito di misure restrittive i distributori cambiano strategie commerciali e propongono prodotti diversificati, ancora più dannosi dei precedenti?” E' questo il dilemma che sta tormentando i legislatori e chi deve fronteggiare il traffico di droghe nell'era di internet, come ha confessato oggi il direttore EMCDDA Wolfang Gotz in occasione della pubblicazione del n. 15 di Drugs in Focus dedicato ai funghi allucinogeni. Caso studio rappresentativo dei trend emergenti secondo EMCDDA, i “magic mushrooms” crescono naturalmente in alcune regioni europee, ma qualche tipologia utilizzata per le sue proprietà psicoattive viene coltivata. Si contano più di 100 specie di funghi con proprietà allucinogene: la maggior parte di esse contiene psylocibin e psilocin (o psilotsin) quali principi attivi responsabili degli effetti allucinogeni (distorsione delle sensazioni, alterazione dell'umore, alterazione dei processi di pensiero). Psylocibin e psilocin sono “sotto controllo” dal 1971, anno della Convenzione ONU sulle sostanze psicotrope, ma alcuni paesi hanno mostrato da subito incertezza nella classificazione dei funghi e la confusione è stata ulteriormente alimentata dai rivenditori. Nei paesi in cui l'introduzione di leggi particolarmente restrittive ha aiutato a prevenire la diffusione di queste sostanze, i distributori si sono orientati ad “alternative legali” commerciando alcune specie di Amanita (A. muscaria e A. pantherina), che hanno elevata tossicità rispetto ai funghetti tradizionali e possono causare fatale avvelenamento. Negli anni '90 la vendita dei funghi allucinogeni avveniva principalmente in Olanda e nel Regno Unito nei cosiddetti “smart shops”. Oggi queste sostanze vengono vendute su internet. L'EMCDDA ha identificato a oggi un totale di 39 negozi online che vendono prodotti a base di funghi allucinogeni: la maggior parte di essi (82%) hanno sede in Olanda, gli altri in Austria, Germania, Danimarca e Polonia; molti siti sono multilingue e offrono opzioni di shipping internazionale per servire consumatori di tutto il mondo; alcuni informano sulla pericolosità dell'uso di questi prodotti in associazione con farmaci, alcol o altre droghe, ma uno su tre (33%) non dà informazioni sui pericoli dell'induzione di stati di allucinazione in soggetti che già soffrono ad esempio di depressione o psicosi; solo la metà informa sui dosaggi e sull'uso “sicuro” del prodotto. Un rapporto EMCDDA sui funghi allucinogeni è stato pubblicato nel giugno 2006 (“Hallucinogenic mushrooms: an emerging trend case study”), primo di una serie di volumi all'interno di un progetto pilota finalizzato ad aiutare nella detezione, tracciamento e comprensione dei nuovi trend delle droghe in Europa (European Perspectives on Drugs / E-POD). Staff Dronet CATEGORIA: Europee TIPO: Scientifiche FONTE: EMCDDA DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – Luglio 2007 pag. 5 / 8 Cannabis e disturbi mentali: maggiore rischio fra consumatori regolari e giovani; rassegna studi australiana 07-06-2007 “Le prove scientifiche passate in rassegna indicano che l'uso di cannabis è associato allo sviluppo di disturbi mentali, quali schizofrenia e depressione: risultano particolarmente a rischio i giovani e i consumatori regolari”. Sono queste le conclusioni a cui giunge la research note pubblicata oggi dal Parlamento Australiano, Sezione Politiche Sociali, in merito al tema del rapporto fra cannabis e disturbi mentali. La cannabis è la sostanza illegale più consumata in Australia: una persona ogni tre al di sopra dei 14 anni (33,6% pari a 5,5 milioni di persone in totale) ha assunto cannabis almeno una volta nella vita, con età media di inizio intorno ai 18 anni. Secondo l'Australian Institute of Health and Welfare (AIHW) “le persone che assumono regolarmente cannabis sono portate a sviluppare alti livelli di stress psicologico, fra cui ansia e sintomi depressivi”: da una indagine governativa risulta che nell'ultimo anno sono stati diagnosticati o trattati per problemi di salute mentale il 16,5% dei consumatori di cannabis, percentuale doppia rispetto all'8,6% relativo ai non assuntori. Staff Dronet - CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche FONTE: Parliament of Australia Genetica e alcol-dipendenza: rassegna del Scientific American 06-06-2007 In vista del workshop “Genetica e nuovi obiettivi per il trattamento dell'alcoldipendenza” (Verona, 18 giugno), è utile segnalare una recente rassegna sull'argomento pubblicata sul numero di aprile di Scientific American (Nurnberg et al., Seeking the connections: alcoholism and our genes, Sci.Am., 00368733, Apr2007, Vol.296, Issue 4). L'identificazione delle influenze genetiche sulla vulnerabilità all'alcol-dipendenza può consentire la messa a punto di trattamenti mirati e aiutare i soggetti maggiormente a rischio a operare scelte informate in merito alla propria vita. Grazie allo sviluppo negli ultimi 10 anni di nuove tecnologie di identificazione e analisi delle funzioni dei geni, i ricercatori sono oggi in grado di andare alla radice anche di disturbi complessi, quali la dipendenza da sostanze. La capacità di analizzare pattern di ereditarietà in campioni estesi di popolazione e allo stesso tempo di esaminare centinaia di migliaia di minime variazioni nel genoma di ciascuno dei soggetti, consente ai ricercatori di individuare specifici geni che influenzano la fisiologia di una persona e il suo rischio di sviluppare una malattia. Così come succede in altri disturbi, l'alcolismo non ha una singola causa e la sua origine non è interamente dovuta a fattori genetici. Al momento si conoscono poco meno di una dozzina di geni che influenzano il rischio individuale per l'alcolismo. Le varianti di ciascuno di questi geni alterano solo leggermente la vulnerabilità individuale all'alcolismo, ma molti sono comuni fra l'intera popolazione e possono dunque avere ampi effetti sulle abitudini a bere alcolici, su altre forme di dipendenza, su comportamenti problematici, su disturbi dell'umore quali depressione e ansia. In linea generale, i geni influenzano potentemente la fisiologia di una persona, codificando per circa 100.000 tipi differenti di proteine – ciascuna della quali ha un ruolo diretto nel funzionamento quotidiano dell'organismo (SNC in primis) – e regolando l'attività di numerosi altri geni. Qualche decennio fa i ricercatori hanno iniziato a studiare il fenomeno tipicamente osservato nelle popolazioni dell'est asiatico di “arrossire” smisuratamente dopo aver bevuto alcol: i test ematici su questi soggetti hanno mostrato livelli elevati di acetaldeide (prodotto di ossidazione dell'etanolo), che provoca spiacevoli sensazioni di calore sulla pelle, palpitazioni e debolezza generale. Negli anni '80 alcuni ricercatori hanno tracciato la reazione all'aldeide deidrogenasi (enzima implicato nel metabolismo dell'alcol) e il gene che lo codifica: ALDH1. La variante genica ALDH1, rara fra gli europei, è risultata molto comune fra le popolazioni asiatiche (44% nei giapponesi, 53% nei vietnamiti, 45% nei cinesi Han, 27% nei coreani), che mostrano un rischio ridotto di alcolismo fino a sei volte. Sono stati studiati altri enzimi e i geni che li codificano, quali l'alcol deidrogenasi (responsabile della conversione dell'alcol in acetaldeide), prodotto da una famiglia di geni (ciascuno dei quali è responsabile di differenti proprietà di questo enzima) fra cui i più importanti sono il gruppo ADH1 e ADH4. Ad esempio un recente studio su una popolazione americana di discendenti europei ha dimostrato che variazioni nei geni ADH4 aumentano il rischio di alcolismo fra questi soggetti, anche se l'esatta modalità con cui queste varianti influenzano il metabolismo dell'alcol resta ancora sconosciuto. Ai fini della ricerca dei geni che incidono sul rischio di dipendenza da alcol gli autori sottolineano l'importanza dell'esame degli endofenotipi, fenotipi dei tratti fisici non visibili esternamente ma misurabili, alla ricerca di pattern comuni in soggetti diagnosticati con disturbi complessi quali la dipendenza. Gli endofenotipi – sostengono gli autori – possono rivelare le basi biologiche di un disturbo molto meglio di quanto possano fare i sintomi comportamentali. Questo tipo di approccio, utilizzato per la prima volta negli anni '70 nello studio della schizofrenia, è oggi uno degli strumenti di provata utilità per la valutazione dei processi biologici e l'analisi dei dati genetici. Una forma di endofenotipo, ad esempio, sono i pattern di attività elettrica cerebrale rilevabili attraverso elettroencefalografia (EEG). Anche i pattern EEG sono ereditabili e mostrano differenze caratteristiche nei dipendenti da alcol rispetto agli altri soggetti (disinibizione): se rilevati nei figli di soggetti dipendenti, questi disequilibri EEG possono essere predittivi di rischio aumentato di dipendenza, dunque possono costituire dei “marker” di predisposizione. Altri percorsi di ricerca hanno mostrato che alcune varianti geniche che codificano i siti di legame a livello di membrana cellulare del neurotrasmettitore inibitorio GABA (acido gamma-aminobutirrico) aumentano la vulnerabilità all'alcolismo: variazioni nel gene GABRA2 che codifica le subunità proteiche dei recettori GABAA influenzano fortemente un endofenotipo EEG conosciuto come “frequenza beta” che risulta avere un ruolo chiave nella disinibinizione DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – Luglio 2007 pag. 6 / 8 neuronale, soprattutto nelle regioni frontali dell'encefalo. Anche lo studio dei recettori muscarinici CHRM2 dell'acetilcolina (i neuroni colinergici hanno un ruolo importante nell'equilibrio eccitatorio – inibitorio del cervello) si è rivelato utile: l'attivazione di questi recettori altera il segnale neuronale nei ritmi EEG lenti delta e theta, associati a funzioni cognitive quali la presa di decisioni e l'attenzione; recenti ricerche hanno anche mostrato una stretta relazione fra varianti del gene CHRM2 (che codifica per i recettori CHRM2) e condizioni cliniche quali dipendenza alcolica e depressione maggiore. “Comunque – tengono a precisare in chiusura di rassegna gli autori – la genetica non è mai un destino... I geni sono solo uno dei fattori che contribuiscono a predisporre o proteggere una persona dalla dipendenza e conoscere la loro interazione non può che essere d'aiuto alla prevenzione e al trattamento con interventi più efficaci”. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche FONTE: Scientific American MIA-STEP e PAMI: nuovi strumenti NIDA per aumento "retention" nel trattamento delle dipendenze 04-06-2007 Si chiamano MIA e PAMI i due nuovi “prodotti studiati per velocizzare l'adozione di interventi science-based nella pratica clinica del trattamento delle dipendenze” messi a punto dal Blending Team del NIDA. MIA-STEP, che sta per Motivational Interviewing Assessment Supervisory Tools for Enhancing Proficiency, è uno strumento destinato ai supervisori clinici per la formazione degli operatori sulle tecniche di intervista motivazionale, al fine di consentire un maggiore coinvolgimento del paziente nel percorso di cura e la sua “retention” (periodo di permanenza in trattamento sino al termine della cura). Il PAMI, Promoting Awareness of Motivational Incentives, è un pacchetto formativo su “incentivi" motivazionali quali voucher e premi che aumenterebbero il rinforzo positivo del paziente verso la terapia. Entrambi i prodotti sono corredati di materiali applicativi e di approfondimento, slide di presentazione e risorse multimediali destinate a clinici e amministratori. “La ricerca ha dimostrato che queste tecniche di gratificazione aumentano la retention dei soggetti - ha dichiarato Nora Volkov, direttore NIDA -, che è uno dei principali fattori predittivi di successo del trattamento”. I precedenti kit vertevano sul trattamento di dipendenti da oppioidi con buprenorfina e sull'utilizzo efficace degli strumenti di assessment (ASI, questionari, moduli, ecc.) in ambito clinico. Tutti i materiali prodotti dal Blending Team del NIDA sono disponibili gratuitamente (in lingua inglese) al seguente link. Staff Dronet CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche FONTE: NIDA Dipendenze Verona Congress: è internet il crocevia delle nuove droghe 01-06-2007 VERONA – Apertura della seconda giornata del Dipendenze Verona Congress dedicata alle nuove droghe, con il prof. Fabrizio Schifano, docente alla University of Hertfordshire School of Pharmacy. “Le nuove droghe passano da internet”, ha detto Fabrizio Schifano al termine di una relazione che ha ripercorso la storia dell'ingresso delle droghe nella società occidentale, dal '68 della East Coast americana e dei campus californiani (inizio epidemico ufficiale), agli anni '70 quando in Europa arriva l'eroina e nasce la distinzione concettuale fra droghe “leggere” (la marijuana rivestita di significato ideologico di contestazione promossa da “Re Nudo”) e droghe “pesanti” (l'eroina dei “tossici”, ai margini della società), al 1981 quando a San Francisco vengono diagnosticati i primi casi di AIDS e la fenomenologia di produzione e consumo di droghe cambia radicalmente: alla fine degli anni '80 prendono piede le sostanze che non si assumono per via endovenosa e che danno l'idea in chi le assume di non esserne dipendenti (cocaina, ecstasy in particolare) e sono funzionali al sistema sociale (la gente le assume nel fine settimana e il lunedì ritorna ai propri impegni professionali): in questa operazione i produttori di droghe ragionano e operano come aziende commerciali, diversificando i “mercati delle sostanze” per le diverse tipologie di “consumatori”; al volgere di millennio ecco le “eco-droghe”, sostanze stimolanti non sintetiche che si vendono su internet, per arrivare alla “cocaina nei cieli di Roma...”. Ed è proprio internet l'avamposto dei promotori e degli estimatori di queste nuove droghe, è attraverso i blog che si scambiano informazioni ed esperienze. Schifano chiude sottolineando che oggi vi è un profondo gap tra consumatori di nuove droghe e professionisti delle dipendenze e che i sistemi di allerta precoce sulla diffusione delle nuove sostanze devono tenere in considerazione soprattutto questi “segnali” che arrivano da internet, perché quello è il mondo dei nuovi consumatori: “dobbiamo monitorare internet con software complessi per scandagliare la rete in cerca di tutti i nuovi segnali e ridefinire gli indicatori da tenere in considerazione per far partire il processo di allerta: ad oggi di tutto quello che circola su internet non se ne parla nei dati di allerta rapida”. Staff Dronet CATEGORIA: Nazionali TIPO: Congresso/convegno FONTE: ORD Veneto DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – Luglio 2007 pag. 7 / 8 NEWSLETTER MENSILE DEL NETWORK NAZIONALE SULLE DIPENDENZE NUMERO 7/2007 – LUGLIO 2007 Direttore Scientifico: Dott. Giovanni Serpelloni Staff Dronet: Dott.ssa Francesca Girelli Dott. Marco Mozzoni Dipartimento delle Dipendenze – Azienda ULSS 20 Verona – Regione del Veneto Via Germania, 20 - 37136 Verona Tel. 045 8076211 Fax. 045 8622239 e-mail:[email protected] Se non vuoi più ricevere questa Newsletter Dronet invia una email con scritto “NO” all’indirizzo [email protected] Partecipa anche tu alla realizzazione della Newsletter. Invia spunti, idee e segnalazioni per pubblicazioni. AD USO INTERNO DRONET NEWSLETTER – Mensile del Network Nazionale sulle Dipendenze – Luglio 2007 pag. 8 / 8