L`OrO deLL`AdIge

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L`OrO deLL`AdIge
IOArch Costruzioni e Impianti [ n. 40/2012]
L’oro dell’Adige
Antonio Morlacchi
L’obiettivo era la classe A, il risultato la
classe Oro Più. Merito di una progettazione
intelligente e di scelte impiantistiche ormai alla
portata di tutti. Basta volerlo.
L’Adige nel suo alto corso, fitti meleti, montagne: gli elementi che contraddistinguono
gran parte del territorio che unisce fisicamente Merano a Bolzano, caratterizzato da
ampi spazi e un’ottima disposizione geografica. Ci troviamo lungo la riva destra del fiume, a quota 635 m slm, in un’area circondata
da splendidi alberi da frutta.
La villa in oggetto è stata concepita considerando il desiderio della committenza
di disporre di un edificio a basso consumo energetico e l’esigenza di inserire la
nuova struttura nel paesaggio esistente. Il
progetto nasce dalla volontà di realizzare
un corpo di fabbrica molto compatto con
l’intento di orientare il volume secondo i
criteri CasaClima. Per questo il concept ha
previsto un volume aperto sul versante sud
e di conseguenza protetto sul fronte nord,
che corrisponde alla strada consortile di
accesso al lotto. Sin dal principio si è pensato di ottenere la classificazione minima di
“CasaClima A”; obiettivo raggiunto grazie a
determinati accorgimenti tecnico-costruttivi. L’efficienza energetica dell’involucro
riferito all’ubicazione è di 11,16 kWh/mqa.
L’efficienza impiantistica ha poi permesso
di elevare la classificazione alla categoria
Oro, con un impatto ambientale in termini
di emissioni di soli 460 kg di CO2 all’anno.
La muratura perimetrale, costituita da
mattoni tipo Poroton T8 da 49 cm (λ=0,08
W/mK), è stata rivestita da un ulteriore
strato isolante costituito da pannelli in
lana di roccia (λ=0,034 W/mK) e un telo
protettivo antivento. Lo strato di finitura
Massimo Valduga
Si laurea nel 1996 allo IUAV,
dopo un semestre di studi
trascorso alla facoltà di
architettura dell’università
di Helsinki. Nel 1998 apre lo
studio a Gargazzone (BZ),
dove sviluppa numerosi
progetti specialmente in
ambito locale. Dal 2002 al
2007 collabora alla direzione
lavori delle Terme di Merano,
dove nel 2009 progetta le
nuove piscine per bambini.
Numerosi gli interventi di
riqualificazione di edifici storici.
www.massimovalduga.it
esterno, scelto anche in funzione del luogo, è costituito da una listellatura in legno
di larice che, grazie alla doppia sottostruttura, risulta di fatto una facciata ventilata. Per mantenere le temperature costanti
all’interno dell’edificio durante l’intero
arco dell’anno ed evitare lo smaltimento delle acque meteoriche, si è optato per
un tetto verde praticabile. Le finestre e le
vetrate esterne posate in opera sono serramenti a doppia vetrocamera basso emissivi
e telaio a taglio termico.
L’uso del legno, materiale ecocompatibile
dall’aspetto naturale che ben si abbina al
concetto complessivo di eco-sostenibilità, e
la scelta del tetto verde favoriscono la migliore integrazione dell’edificio nel paesaggio circostante. →
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[ n. 40/2012] IOArch Costruzioni e Impianti
Nella pagina precedente e in alto, l’esterno e l’interno del fronte
sud della villa disegnata dall’architetto Valduga. I pannelli fotovoltaici
in estate proteggono l’ampia vetrata a doppia altezza dai raggi
del sole che invece possono penetrare all’interno durante la
stagione fredda, quando raggiungono la terra con una inclinazione
maggiore.
Qui sopra, i prospetti ovest e sud, la sezione ovest e la pianta del
primo piano.
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IOArch Costruzioni e Impianti [ n. 40/2012]
Impianti per la classe Oro
Con l’ingegnere Fabio Furlan, della divisione riscaldamento di Daikin Italia, abbiamo
approfondito le scelte impiantistiche della
costruzione, basate su un sistema integrato
in pompa di calore aria/acqua a marchio Rotex da 8 kW termici che fornisce acqua calda
a bassa temperatura al sistema radiante di
distribuzione del calore a pavimento. Al sistema sono stati integrati tre pannelli solari
il cui scopo primario è di fornire acqua calda
sanitaria che, per ovviare all’intermittenza
della fonte energetica solare, confluisce in
un serbatoio di accumulo con capacità di
500 litri. Si tratta però di un serbatoio “tecnico” per la produzione istantanea di ACS caratterizzato dall’elevato grado di coibentazione (isolamento delle pareti di 12 cm) che
permette di mantenere per due settimane le
elevate temperature dell’acqua. Inoltre, al
suo interno passa, attraverso una serpentina
metallica, l’acqua riscaldata dalla pompa di
calore. La particolare tecnologia del sistema
assicura una climatizzazione ottimale con
un minore assorbimento di energia elettrica,
migliorando il proprio indice di rendimento (più kW termici a parità di kW elettrici
assorbiti). Il secondo aspetto rilevante è la
“scalabilità delle fonti energetiche” del sistema. Se oggi l’energia elettrica necessaria al
funzionamento della pompa proviene dalla
rete, nulla vieta domani di utilizzare energia autoprodotta mediante un impianto fotovoltaico. L’ingegner Furlan prevede anzi
che “questa sarà con ogni probabilità la tendenza nei prossimi anni, dal momento che
l’immissione in rete di energia elettrica da
rinnovabili prodotta in proprio ed eccedente
i fabbisogni risulterà penalizzata dal regime
di incentivi (IV conto energia e successivi
attesi)”. L’aspetto più importante che emer-
Schema esemplificativo di un sistema Rotex in pompa di calore
ge dalla conversazione tuttavia – e che è facile
rilevare osservando lo schema in alto – è che
una buona impiantistica va progettata insieme all’edificio. “Finiti i tempi dell’energia a
basso costo e dell’assenza di attenzione verso l’ambiente - prosegue Furlan - l’efficienza
dipende dall’integrazione. Anche l’accumulo
tecnico svolge un ruolo importante, è uno
spazio in più - nella villa di Merano misura
cm 79 x 79 x 159 - da prevedere in sede di
progetto, al pari della distribuzione radiante,
fondamentale non solo dal punto di vista del
comfort ma perché si tratta della soluzione ottimale per sfruttare le “basse” (40-50° C) temperature operative delle pompe di calore”.
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La pompa col turbo
Per ristrutturare un’abitazione conservando il tradizionale
impianto a radiatori, Daikin ha messo a punto una soluzione
a marchio Rotex in pompa di calore a doppio stadio di
compressione (modelli HT). Il principio è semplice: un
primo compressore porta la temperatura da 0° a 30° C
(anziché a 50°); è così più facile per il secondo compressore
innalzare ancora la temperatura fino a 80° C. Il rendimento
complessivo è sempre interessante per l’ambiente e per
l’utente, che può portare il costo per il riscaldamento di una
casa unifamiliare di 200 mq da 4.000 euro di gasolio a 1.500
euro di elettricità.
Scheda tecnica
Dati climatici
Zona climatica F; giorni di riscaldamento HT:
212; temperatura esterna di progetto: -14°C;
temperatura interna media: 20°C
Dati dell’edificio
Volume lordo riscaldato: 973,62 mc;
superficie netta dei piani: 209,3 mq
Involucro edilizio
Superficie disperdente dell’involucro: 640,78 mq
Rapporto tra superficie lorda disperdente
e volume lordo riscaldato: 0,66 l/m
Coefficiente medio di trasmittanza
dell’involucro dell’edificio: 0,25 W/(mqK)
Guadagni e perdite energetiche
Perdita di calore per trasmissione durante il
periodo di riscaldamento: 11.757 kWh t/a
Perdita di calore per ventilazione durante il
periodo di riscaldamento: 2.047 kWh t/a
Guadagni per carichi interni durante il periodo
di riscaldamento: 3.727 kWh t/a
Apporti termici solari attraverso superfici
vetrate durante il periodo di riscaldamento:
8.932 kWh t/a
Fabbisogno energetico e potenza termica
Fabbisogno di calore per riscaldamento
nel periodo di riscaldamento: 2.335 kWh t/a
Potenza di riscaldamento
richiesta dall’edificio: 6,43 kW t
Potenza specifica di riscaldamento
riferita alla superficie netta: 30,72 W t/mq
Efficienza dell’involucro edilizio
11,16 kWh t/mqa
Fabbisogno di energia primaria
(con 3 pannelli solari termici Rotex)
Riscaldamento: 834 kWh t/a
Acqua calda: 225 kWh t/a
Raffrescamento: 0 kWh t/a
Illuminazione: 104 kWh t/a
Guadagno di energia primaria da produzione
elettrica propria (fotovoltaico): -6.903 kWh t/a
Energia primaria ausiliaria per pompe
di circolazione (riscaldamento, ACS e
raffrescamento): 5.697 kWh t/a
Fabbisogno di energia primaria globale
- 43 kWh t/a
Energia rinnovabile e emissioni di CO 2
Quota di energia alternativa: 51,51%
Emissioni CO 2: 0,46 t/a
Indice CO 2 (emissioni CO 2/superficie netta
edificio): 2 kg/(mqa)
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