1/11/03 gorakhpur - india

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1/11/03 gorakhpur - india
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13/11/03 VIENTIANE
Treno thailandese batte treno indiano 10-0: spazio per i bagagli, tendina per dormire tranquilli,
e addirittura l’omino che fa e disfa i letti! Arrivati a Nong Khai, colazione in un chioschetto
davanti alla stazione, tuk tuk x il friendship bridge, immigration, pullman attraverso il ponte,
immigration x il Laos (in teoria poi bisognava pagare 10 baht, ma ci sono allegramente passata
attraverso!) e taxi per Vientiane. Ci siamo piazzati nella gh + economica della città (niente di
che ma non male), abbiamo cambiato un po’ di soldi ricevendo in cambio una mazzetta gigante
di kip (1 milione e ½ per 5000 baht – 100 euro) in tagli minuscoli (la banconota + grande vale
2 euro!), pranzo e poi in giro per un paio di templi carini, e poi in un altro tempio per sauna tè
e massaggio (totale 2.5 euro), seguiti da un pullman di francesi in package tour che si
aggiravano per la sauna in bikini nonostante la tipa cercasse disperatamente di rifilargli
qualche sarong. Cena, una birra lungo il Mekong (1 euro x 1 caraffa!) e poi io sono tornata in
hotel perchè sto crollando di sonno, i ragazzi sono in cerca nientemeno che di una discoteca!
14/11/03 VANG VIENG
Mi sono svegliata mentre i ragazzi erano acora a nanna, ne ho approfittato per colazione e un
giro fra templi vari chiacchierando con i monaci – adoro i piccoli monaci buddisti! Recuperati i
ragazzi, dato che il visto arriva lun abbiamo deciso di andare a Vang Vieng x il weekend. 4 ore
di minibus, strada ok, nessuno che ci ha sparato, e un bel panorama di villaggi di palafitte,
Mekong e palme fino all’arrivo a Vang Vieng, dove ci siamo sistemati in una gh e poi ci siamo
lanciati sulla via principale, con tanti ristoranti tutti uguali che offrono pizza (che può diventare
magic per un euro in +), cuscini per spalmarsi e film in dvd. Dopo una pizza non male e
un’apple crumble ci siamo spostati in un altro posto per birra e The Italian Job. Domani ci
aspetta una gita tra villaggio, fiume in kayak e grotte sui ciambelloni, e come per tutte le cose
che comprendono l’acqua aggiungo: speriamo in bene!
15/11/03 VANG VIENG
Compleanno di Thomas, e x l’occasione ci siamo dedicati al kayak! Mezz’oretta di pick up, e poi
con un’olandese, una giapponese, uno scozzese e 2 laotiani fuori di testa come al solito (come
dicono da qs parti: same same…just little bit different) in 1 h di kayak siamo arrivati a un
villaggio dove siamo andati a visitare due grotte: la prima una normalissima grotta con dentro
una statua del Buddha e una roccia a forma di elefante, per la seconda invece ci siamo muniti
di ciambelloni e poi siamo andati in giro per la grotta sui ciambelloni, tirandoci avanti con delle
funi e con in mano delle candele per fare luce, e poi strisciando a 4 zampe sul fondo della
grotta che era bassissima…bello! Pranzo e poi si riparte in kayak, 4 ore fino a Vang Vieng, con
sosta intermedia per bagno nel fiume e per buttarsi (gli altri!) da una sorta di trampolino, figo
andare in kayak e molto bello il panorama lungo il fiume, tra villaggi, alberi, montagne sullo
sfondo, e verso la fine abbiamo incrociato la gente sui ciambelloni con i banchetti di birra sulle
rive…figo, domani lo facciamo anche noi!
La sera siamo tornai nell’ufficio dell’agenzia dei kayak dove ci siamo ritrovati con tutti quanti
per un paio di bicchieri di lao lao whisky – redbull – pepsi, poi cena innaffiata da birre varie, e
poi in una specie di discoteca-purkeria dove la musica lao si mischiava a las ketchup e a una
caraffa di whisky e pepsi! Ritorno molto difficoltoso causa disorientamento da alcol…
16/11/03 VANG VIENG
Giro mattutino per Vang Vieng mentre i ragazzi dormivano, e inizio a capire cosa intendono
tutti con “overdeveloped backpacker town”: una via con rist tutti con la stessa insegna, tutti
con lo stesso menu, tutti con la stessa “variante magic mushrooms”, tutti con i film in vcd e i
cuscini svacco…carina per un paio di gg e cmq bel paesaggio e una figata il tubing che ci ha
occupato il pom: un pezzo in tuk tuk e 3 ore di galleggiamento lungo il fiume sui ciambelloni, +
qualche sosta qua e là nei chioschetti di bambu lungo il fiume a bere BeerLao…bello! I ragazzi
hanno deciso di galleggiare anche domani e di pagarmi il viaggio a Vientiane per recuperare i
passaporti, io molto gentilmente ho accettato e a Vientiane ci vado in kayak!
17/11/03 VIENTIANE
Backtracking verso Vientiane per recuperare i passaporti con tanto di visto per il Vientam,
cambiare un po’ di soldi a tasso migliore di Vang Vieng, e comprare la LP del Laos (mia
modesta opinione, ma la famigerata SEA on a shoestring serve a ben poco). Con due inglesi,
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un francese e un coreano si parte in kayak per Vientiane: 1 ora di pick up, 1 ora di kayak,
pranzo in versione barbecue in riva al fiume (c’era anche un posto da cui lanciarsi da 10 m ma
non penso proprio – le rapide mi bastano già come adrenalina per la giornata!), 1 altra ora di
kayak, 1 ultima ora di pickup e rieccoci a Vientiane! Ho fatto tutte le commissioni, fatto cena,
kazzeggiato un po’ su Internet e icq, letto la guida e ora me ne vado a nanna, domani mi
aspetta ancora un po’ di sightseeing a Vientiane e poi il pullman per tornare a Vang Vieng dai
danesi galleggianti sui ciambelloni.
Ps Manu maga del barganing: comprado la guida del Laos ho dato in cambio Into Thin Air (3
euro a Pokhara) e Mr Nice (0 euro al Suk 11) per 5 euro, praticam libri usati venduti quasi al
doppio di quello che li avevo pagati io…la guida era cara però!
18/11/03 VANG VIENG
Mattinata di sightseeing in attesa del pullman per Vang Vieng. Ho cambiato un po’ di soldi per
me Thomas e Palle, totale 25000 baht (500 euro), ricevendo in cambio una mazzetta di
banconote alta 10 cm – la prima volta che vado in banca e devo chiedere se mi danno un
sacchetto. Poi, Pha That Luang, una mega stupa dorata simbolo del Laos, e peccato aver
lasciato la macchina foto a Vang Vieng perché tutta dorata e coi petali di loto cicciotti intorno
era veram carina! Wat Si Muang, con tutta la gente che pregava e portava offerte (noci di
cocco, banane, incenso, candele, uccellini in gabbia e fiori di loto), giro veloce al Morning
Market e poi il mitico Lao National History Museum, che definire di parte è dire poco. Accolti da
bandierona rossa con falce e martello e ritratto del presidente, si prosegue tra i soliti vasi
preistorici di ogni museo del mondo, e poi dall’arrivo dei francesi (o meglio “French
colonialists”) in avanti tutto diventa più divertente, non tanto le cose esposte (fucili ecc, niente
di che) ma le didascalie delle foto, a partire dalla “barbara schiavitù” a cui i francesi hanno
costretto la popolazione (4 tizi con una vanga) fino alla “lotta per liberare il paese dagli
imperialisti americani e il loro esercito di burattini”, e poi la nascita del partito comunista e
l’ascesa al potere, tra ritratti di Marx e Lenin, l’attrezzo (tipo molla) con cui il compagno x “si
esercitava mentre meditava l’ascesa al potere”, e poi la costituzione della People’s Democratic
Republic of Laos, bandiere rosse, falce e martello, ritratti di Marx e Lenin a gogò, e tutte le
belle cose che ha fatto il regime comunista per il popolo: scuole (“studiare è un dovere dei
giovani”, e di fianco tante piccole Lao in un laboratorio pieno di macchine da cucire – “gioventù
e lavoro: un legame indissolubile”), strade, ponti, il compagno y che visita i malati in ospedale,
il compagno z che sostiene l’agricoltura (un tipo in una risaia con in mano, guarda caso, una
falce), fabbriche (una a caso: BeerLao!), il compagno x che onora con la sua presenza il
congresso del partito, la polizia (“sicurezza e protezione per il popolo e per chi governa”), ecc
ecc, con gran finale con il solito bandierone rosso e di fianco la bandiera del Laos. Beh, non
male come museo devo dire!
Pullman per Vang Vieng con ben 4 passeggeri, sono venuti a recuperarmi Palle e Thomas e
dopo aver distribuito kip e passaporti cena al rist indiano (basta menu con magic pizza!) e poi
svaccati in un rist a bere fruitshake e guardare Friends.
Ps: oggi a colazione ho conosciuto un abitante delle Fiji!
Ps2: la superpandagingo è l’auto dell’anno 2004, belle cose, lo vedo bene sul cv!
19/11/03 LUANG PRABANG
Sveglia colazione e partenza in un minibus per Laung Prabang, il famigerato tizio col fucile sul
pullman non c’era, ma del resto neanche i guerriglieri sulla strada…meno male! Arrivati a
Luang Prabang, ci mettiamo in cerca di un posto per dormire collezionando una serie di
pieno/troppo caro finchè un tizio non ci porta nella sua gh prmettendoci free oranges and
bananas, e trovato anche un libro interessante alla reception decidiamo di parcheggiarci lì, con
Palle e Thomas che mi prendevano in giro perché ho abbassato il prezzo da 8$ a 7.50$,
risparmiando ben 17 centesimi a testa – tsè, era per dividerlo x 3 + facilmente! Poi cena,
Internet e in cerca della vita notturna di Luang Prabang che non esiste, però mentre ero su
Internet i ragazzi hanno incontrato Amanda, la ragazza inglese con cui abbiamo diviso il taxi
per Vientiane, e siamo andati tutti insieme in un pub deserto a bere un gin tonic veram buono
– grazie alla fetta di lime che ci galleggiava dentro.
20/11/03 LUANG PRABANG
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Giornata-templi! Abbiamo gironzolato un po’ per la città e ci siamo infilati in un po’ di templi,
quelli che ci ispiravano…qua ce ne sono in tutto 32 e non abbiamo nessuna intenzione di
vederli tutti! Nel frattempo abbaimo incrociato di nuovo Amanda, Karol (lo slovacco che ieri era
sul pullman con noi) e abbiamo incontrato un inglese, Dave – domani tutti quanti alla cascata e
domenica a quanto pare tutti quanti a Muang Ngoi, bello! Sono andata in cerca di una barca
per Muang Ngoi, e poi tutti in un bar a guardare la coppa del mondo di rugby, con Amanda che
ci ha spiegato come funziona il gioco perché nessuno ne aveva la minima idea…
Giro al night market (non ci credo quanto poco costa la roba, tipo 2 euro per un copriletto!), e
poi stufi dei pasti purkeria fatti finora a Luang Prabang ci siamo lanciati su una stradina con
delle bancarelle dove abbiamo trovato una cena molto + buona e decisamente + economica
del solito! Come sempre, la vita notturna qui non è il max, quindi siamo andati a sbevazzare
un po’ e alle 10 tutti in hotel!
21/11/03 LUANG PRABANG
Tat Kuang Si, una cascata veramente vella, con Palle, Thomas e Karol. 1 ora di tuk tuk, risalita
su un sentiero lungo la cascata e i vari piani di cui era fatta, poi i ragazzi hanno sguazzato un
po’ nella pozza sotto la cascata, io mi sono dedicata all’abbronzatura, pranzo (e rimaniamo
sempre convinti che street food batte western food 10000 a 0 oltre a costare molto meno –
specialm le bakeries sono carissime!), e poi tornati a Luang Prabang dopo un’altra ora di tuk
tuk tra palafitte di legno e bambù e strade polverose ci siamo dispersi per commissioni varie,
chi in cerca della barca per Muan Ngoi, chi in cerca di un biglietto aereo per Hanoi, e poi ci
siamo ritrovati tutti quanti sulla collina di Phu Si in mezzo alla città, a guardare il panorama
tutto intorno, chiacchierare con i monaci e fotografare il tramonto insieme ad altri 100 turisti.
Cena in un posto veram carino e veram buono, Indochina Spirit, con i danesi, Karol (lo
slovacco), e Marcel, uno svizzero conosciuto stamattina tramite Karol che sta nella ns
guesthouse – dove tra l’altro stanno rifacendo (o costruendo?) la strada e ogni volta ci tocca
un mezzo trekking tra i cumuli di terra…E adesso, as usual, gin tonic nella fantastica versione
col lime! // E non solo…a parte la cosa abb strana di passare il ven sera in panetteria (dove xò
l’americano che la gestisce ha la buona abitudine di fare cocktail abb carichi!), la serata è stata
un pubcrawling in piena regola finito addirittura alle 2 di notte dopo esserci traslocati, io,
danesi, slovacco e svizzero, dalla bakery al Cruising Gate (dove alla domanda se fanno anche
da guesthouse ci hanno detto che ha una stanza da affittare a ore a chi non osa portarsi le sue
conquiste in guesthouse!) e Hive Bar…pubcrawling direi molto soddisfacente tra Beerlao, gin
tonic, black russian, daiquiri e llao llao shooters…e tutti a nanna come bimbi!
22/11/03 LUANG PRABANG
Mentre i ragazzi erano ancora vagamente in coma, sono tornata all’Indochina Spirit per
colazione (fried egg baguette rules!), a fare i biglietti per la barca per Muang Ngoi domani, e
poi al Royal Palace Museum, in giro tra stanze del re, sala del trono ecc…senza apparente
riferimento al fatto che poi il re l’hanno fatto fuori…Un giro per templi chiacchierando con i
piccoli monaci, una fantastica passeggiata lungo il fiume (o meglio i due fiumi) ella scoperta
del lato di Luang Prabang dietro alla collina. Il lungofiume (non il Mekong, l’altro fiume) è
tranquillo e fantastico, tra campi, alberi, fiori e un sacco di casette di legno con terrazze dove
beere uno shake di frutta e guardare cosa succede…
Ho anche trovato il teashop di cui aveva parlato Steve, caro come le varie bakeries ma un
posto veram svacco con un sacco di libri che si possono anche affiatare (!), e dei cuscinoni
svacco dove sfogliare la collezione di National Geographic, guardare un film o ascoltare musica
bevendo una tazza di tè – molto molto figo e me lo devo ricordare: L’Etranger.
Adesso tutti quanti sono a guardare la finale di coppa del mondo di rugby…mi sa che mi tocca!
// Vittoria dell’Inghilterra sull’Australia ai tempi supplementari, o almeno è quello che mi
sembra di avere capito…bakery strapiena di inglesi e australiani, Amanda scatenatissima in
quanto ex giocatrice di rugby e per festeggiare ci ha addirittura pagato la cena! Ritorno alla ns
amata bakery x un paio di drink, e oggi ho scoperto il mio shake preferito, pineapple & papaia!
Ah, e dopo il tramonto di ieri con 200 turisti pronti al via per scattare una foto storica del
tramonto, che si sono poi tutti girati contemporaneamente a fotografare un aereo che passava
di lì, oggi il tramonto me lo sono visto in riva al Mekong: solo io, il fiume, e il sole che
tramontava dietro alle montagne…fantastico!
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23/11/03 NONG KHIAW
Sveglia alle 7, colazione alla bakery con Marcel, e ritrovo con tutti gli altri diligentemente alle 8
con i ns zaini, il sacchetto dei panini ecc…In teoria, la barca era alle 8.30. In pratica, la barca
era un mini-coso galleggiante di legno con tetto di lamiera e sedie di legno stile cucina, con
ben 12 posti (e 8 passeggeri: io, Thomas, Palle, Amanda, Marce e altri 3) che alle 9.15 si è
mossa per circa 50 metri e poi si è fermata per recuperare l’autista, dopo 5 minuti si è fermata
di nuovo a fare benzina e dopo altri 10 minuti si è parcheggiata vicino a un campo di insalata
ad aggiustare il motore con una specie di trapano manuale. Dopo qs inizio poco incoraggiante,
devo dire che il resto del viaggio è proseguito tranquillo anche se molto lento (siamo arrivati
alle 5!). Ma nel frattempo ci siamo fermati alle Pak Ou caves (niente di che) e cmq il paesaggio
era spettacolare: montagne e alberi che si specchiano nel fiume, rocce che emergono
dall’acqua (e il tipo con una canna di bambù per schivare le secche) e tutta la vita dei villaggi
lungo il fiume: chi getta le reti per pescare, chi traffica nell’orto, chi fa il bucato, e i bambini
che giocano nell’acqua e ci salutano quando passiamo…gran bel viaggio. Arrivati a Nong Khiaw,
l’ultima barca per Maung Ngoi è già partita, ci sistemiamo qui per la notte, ceniamo e andiamo
a esplorare la metropoli, che non ha molto da offrire se non una torcia cinese a 50 centesimi
che diveta il giocattolo preferito di Marcel, un sacchetto di caramelle che Thomas distribuisce a
tutti i bambini della città, e cmq come posto è carino; abbiamo anche ritrovato Emily, la
ragazza inglese che doveva venire a Muang Ngoi e invece ha deciso di fermarsi qua 1
settimana a fare la giardiniera in una gh, e siamo andati tutti insieme a bere qlcs gironzolando
con le torce per il paese.
24/11/03 MUANG NGOI
Nessuna traccia della barca che doveva partire alle 8: ne “affittiamo” una con gli altri 2 tizi che
erano sulla ns stessa barca ieri, e in 1 ora siamo a Muang Ngoi, dove ci aspetta un paesello
minuscolo con una sola strada polverosa piena di anatre e galline, e dei bungalow in bambù
con zanzariera sul letto e amaca con vista fiume a 1 dollaro! Colazione, e poi giro per il paese:
niente macchine (ci si arriva solo in barca), un solo wat per la gioia di Thomas e Palle, niente
Internet, telefono, elettricità, solo bungalow sul fiume, strade polverose (strade…beh, 1
strada!), bimbi alle prese con aeroplani di carta, una donna che distilla whisky con un fuoco
acceso sotto un barile di metallo arrugginito, e delle grotte abb scarse dove sono andata con
Marcel dopo pranzo – ma uno dei posti più belli e tranquilli che abbia mai visto, con le barche
ormeggiate ai bordi del fiume, le montagne tutte intorno, i ritmi sonnolenti di un piccolo
villaggio con sorrisi per tutti i falang, e un unico bar dove siamo andati a bere l’ultima birra
tutti insieme (domani Palle, Thomas e Marcel partono – e mi mancheranno veram tanto dopo
tutto qs tempo insieme), spalmati su dei cuscini in una capanna di bambù ascoltando cd portati
di chissà chi, prima di tornare nei ns bungalow alla luce dele torce (il generatore è stato spento
mooolto presto!) e addormentarci col suono delle cicale.
25/11/03 MUNAG NGOI
Ed è giunto il momento di separarsi per la 2 volta da Thomas e Palle, e da Marcel. Ho fatto
colazione con loro, e chissà che non ci si incontri di nuovo in Vietnam (in ogni caso, andrò di
sicuro a trovarli in Dk), nel frattempo a me rimane l’abitudine di colazioni salate e birre
pomeridiane, a loro 1 mese con un’italiana he parla in continuazione (e spesso di cibo!) e li
sveglia nel cuore della notte (tipo le 9!) per trascinarli in giro per templi. Dopo la partenza dei
ragazzi, io e Amanda ci diamo alla pesca su suggerimento di un francese, Patrick, incontrato
ieri sera al Magnet Bar. Col tipo di una gh e il suo fratellino serissimo su una barca molto
traballante da cui buttavamo fuori l’acqua con un paio di flip flops siamo risaliti sul fiume Nam
Ou e abbiamo tentato la fortuna gettando le reti per un paio d’ore. La tecnica era annodare la
rete a riva e poi stenderla spostandosi con la barca. La rete aveva dei pesi e dei galleggianti,
così metà stava su e metà andava giù, e poi tirando mazzate sull’acqua con una canna di
bambù l’idea era far spaventare i pesci e farli finire nella rete. Tecnica numero due, camminare
nell’acqua, gettare la rete in modo molto artistico e vedere cosa capita: ci ho provato anch’io,
ma nonostante il cappello da pescatore avuto in prestito per l’occasione non ho preso niente! Il
tipo invece ha acchiappato una ventina di pesci stile pesce rosso, una specie di mini-anguilla e
una rana. Arrivati a riva, ha pulito i pesci con una specie di machete, li ha infilzati tra due
stecche di bambù tenute insieme con fili d’erba e poi abbiamo improvvisato un picnic a base di
pesciolini cotti sul fuoco e sticky rice, prima di remare indietro verso Muang Ngoi. E poi
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spalmaggio sull’amaca a leggere la Rough Guide di Amanda in cerca di spunti per il resto del
SEA, e devo dire che ne ho anche troppi! Credo che l’Asia mi rivedrà molto presto…
26/11/03 MUANG NGOI
Non so quanti venga bene scrivere il diario dopo un paio di birre, una decina di Lao Lao & coke
e alla luce della pila, cmq…
Sveglia presto, colazione con Amanda e poi camminata verso Banna, un villaggio piccolo
piccolo a 1 h di camminata da Muang Ngoi, un posto minuscolo fatto di capanne di bambu e
una strada polverosa piene di bambini anatre e maialini. In un posto così sperduto abbiamo
trovato una gh carinissima, Obi guesthouse, dove ci siamo fermate a bere qlcs e la figlia della
proprietaria ci ha accompagante in un villaggio vicino e ci ha anche regalato dei fiori! Pranzo
nella gh tra campi di riso con gente alle prese con il raccolto (ovviam tutto manuale: tagliare il
riso con la falce, raccoglierlo in fasci e poi batterlo per staccare i chicchi) e montagne tutto
intorno, e poi siamo tornati indietro giusto in tempo per conoscere Kristof, il mio nuovo vicino
belga con cui ho passato una splendida serata sponsorizzando il fried chicken della Ning Ning
gh, bevendo birra, chiacchierando e ammazzandoci di Llao Llao & coke con i tipi della
gh…riusciranno i ns eroi a prendere la barca domani matt??
PS Qua a Muang Ngoi e nei dintorni i villaggi sono pieni di bombe (esplose per fortuna) in
esposizione, e di poster per riconoscere e non toccare quelle inesplose…mi chiedo cosa
avessero in mente gli americani bombardando campi di riso e gente sorridente e cosa deve
avere pensato qs gente quando ha visto piovere bombe dal cielo…un tipo mi ha raccontato di
aver vissuto nelle grotte per 7 anni durante i bombardamenti.
PS2 la pila sta morendo…voglio solo scrivere che qs posto è stupendo!
PS3 dimenticavo che qui si beve tutti dallo stesso bicchiere e chi offre beve per primo perché
durante la guerra con la Thailandia l’esercito Thai ha mandato delle ragazze a servire Llao Llao
avvelenato all’esercito Lao, quindi adesso si usa fare così!
27/11/03 LUANG NAM THA
Lunga e stancante giornata di spostamento verso Muang Sing, che devo dire è andata meglio
del previsto (pensavo di arrivare a Udomxai, metà strada, invece sono a Luang Nam Tha, a 2h
da Muang Sing). Barca per Nong Khiaw in teoria alle 9, in pratica alle 10, dopo un paio di false
partenze e dopo aver caricato una ventina di persone tra farangs, lao, zaini e sacchi di riso.
Songathew in teoria per Udomxai, in pratica x Pak Mong perché non c’erano abb persone: 1
ora. Mezz’ora di pausa aspettando che si riempisse il songathew successivo, e poi 2 h e ½ per
arrivare a Udomxai, dove Sandra (tedesca) e Sarah (australiana) decidono di fermarsi, mentre
io e Jill (inglese) coraggiosamente prendiamo il pulmino pert Luang Nam Tha, 4 ore di strada
disastrata e musica thai a volume esagerato per ritrovarci poi nella bus station + sperduta del
mondo in una città abb grande (e molto dispersiva) con una mappa poco utile e nell’oscurità +
totale. Predendoci un paio di volte siamo riuscite a trivare il centro (molto poco interessante),
una gh, un Internet cafè e un posto dove cenare. E domani Muang Sing, non vedo l’ora!
28/11/03 MUNAG SING
Sveglia, colazione con Jill, Oliver e Karsten (i due ragazzi tedeschi incontrati ieri sul pullman) e
pullman, o meglio pickup per Muang Sing. Abbiamo passato la giornata gironzolando per il
paese che devo dire non è granchè, ma Jill e i tedeschi sono veram simpatici e ci siamo fatti un
bel po’ di risate…domani Karsten parte x 2 gg di trek, noi credo che affitteremo una bici e
andremo alla scoperta dei dintorni cercando di sfuggire all’attacco delle donne Akha insistenti
venditrici di braccialetti tribali.
PS Ho ancora 1400000 kip, spero che in banca li cambino in qlcs altro perché non c’è speranza
di far fuori 140 euro in 1 settimana!
29/11/03 MUANG SING
Levataccia alle 7 per vedere il mercato in piena attività con le donne delle tribù in teoria nei
loro costumi tipici, e un miscuglio di prodotti cinesi in vendita, scarafaggi e un bufalo smontato
in mezzo alle file di banchi (la pelle a terra, la testa sul bancone e la carne esposta). Karsten è
partito x il trek, io da una parte penso che se sono venuta nella mecca del trek sarebbe una
buona idea farne uno, dall’altra non me ne può fregare di meno delle tribù delle colline e
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l’unico motivo per cui sono a Muang Sing è che devo passare il tempo in qualche modo prima
che inizi il visto per il Vietnam…
Quindi niente trek, abbiamo affittato le mountain bike e abbiamo pedalato fino al confine
cinese a 10 km da qua, ci siamo fermati a un gh stile bungalow di bambù con un giardino
idilliaco, pranzo, passeggiata a un villaggio vicino e raggiunta la saturazione da villaggi tribali
siamo tornati a Muang Sing.
30/11/03 MUANG SING
Recuperato Oliver che è di nuovo in forma (forse il cibo della gh sperduta non era molto fresco
e ieri sera è stato male), siamo andati a fare colazione a base di ginger tea, baguette
e…Nutella!! A 3$ al barattolo non è esattamente un affare, ma l’ho addocchiata ieri sera nel
posto dove abbiamo fatto cena e mi è sembrato un ottimo investimento!! Poi io e Jill abbiamo
preso il pickup per Luang Nam Tha, mentre Oliver è rimasto ad aspettare Karsten che oggi
torna dal trek – ci rivedremo, molto prob, a Luang Prabang dove io e Jill contiamo di spezzare
il viaggio.
Splendida giornata a Luang Nam Tha, incredibile come un posto che mi sembrava una purkeria
con le sue strade giganti per un traffico inesistente e le case a ½ km una dall’altra con la gente
giusta mi ha regalato una giornata splendida – dopo un ottimo pranzo a base di rice soup with
vegetables, un’oretta su Internet (Ale mi ha mandato una foto della bimba! E uno dei miei
ammiratori delle sue foto tra cui una a Praga fatta da dietro, una a Londra con un amico, e una
in pantaloncini stretch e basta prima di una gara di body building!) e dopo aver scritto
l’articolo, ci siamo incontrati per cena con un po’ di gente ritrovata dai gg precedenti. Amanda,
in partenza per Maung Sing dopo aver insegnato inglese a Muang Ngoi per un paio di gg, Emily
in partenza per la Thailandia dopo 3 gg di giardinaggio a Nong Khiaw, The Famous Dave, che
finalm è riuscito ad andare e tornare da Muang Ngoi dopo essere stato bloccato a Luang
Prabang dalla salmonella (e aver perso 3000 pound a Hong Kong in una bisca clandestina in
cui è stato furbamente trascinato) e una simpatica coppia olandese prima in partenza per
Muang Sing, e ora per Muang Ngoi dopo essere stati pesantemente dissuasi dai ns racconti.
Abbiamo passato la serata a raccontarci le novità degli ultimi gg, e anche stavolta come a
Varanasi è valsa la pena essere andati nel posto purkeria giusto in tempo per ribeccare gli altri
al ritorno: inutile fare piani, vado qua oppure là, domani o il gg dopo tutto sembra andare
sempre x il meglio, e anche Luang Nam Tha sarà ricordato come un bel posto dopo qs serata.
Ah, e sono anche riuscita a fare fuori un po’ di kip cambiando con Oliver, Amanda e Emily –
manu moneychanger!
01/12/03 LUANG PRABANG
Di nuovo a Luang Prabang dopo un lunghissimo viaggio di quasi 12 ore (8 teoriche – e per 265
km!) su un pullman cinese e strade asfaltate troppi decenni fa, in compagnia di tanti piccoli
lao, cinesi che mangiavano cavallette impanate, passeggeri che sfumacchiavano allegram sul
pullman, bigliettaio che ha portato una trapunta coi pupazzetti pescata chissà dove a una
ragazza che stava male, e una qtà incredibile di bagagli di ogni tipo, finchè a un certo punto ai
lati della strada ad aspettare il pullman c’era una tipa con nientemeno che 1 TONNELLATA di
riso in sacchi da 50 kg…mica lo caricheranno sul pullman?? Certo, e anche 4 casse di mele e 3
di arance: tutti i sacchi uno sull’altro in mezzo al corridoio rendendo abb acrobatica la discesa
dal pullman. Arrivati (finalm!) a Luang Prabang, ci sistemiamo in una gh, facciamo una
megadoccia calda (era da un po’ che non mi capitava!), una mega cena all’Indochina Spirit e
un giretto per il mercato a goderci un po’ della movida locale, e ora siamo pronte a collassare,
domani ci aspetta una sveglia alle 6 per vedere i monaci che raccolgono le offerte.
02/12/03 LUANG PRABANG
Giornata piena di impegni, e mi viene in mente il capitolo di Are you experienced che si chiama
“what do backpackers do all day”…scherzi, siamo impegnatissimi! Sveglia alle 6, abbiamo
comprato un po’ di frutta al mercato e siamo andati a vedere i monaci che vanno in giro per la
città a raccogliere il cibo, scalzi e con la loro ciotola in mano. Dopo aver distribuito un po’ di
frutta ai monaci e averli visti tornare nei loto templi, noi siamo tornate nel ns letto e ci siamo
risvegliate a un’ora + decente. Prima missione: comprare il biglietto per Hanoi (parto il 5, 103
$), kazzeggio nel teashop e poi Internet a spedire una mail a tutti quanti. Dopo pranzo, ho
portato a sviluppare le foto (belle!), ho spedito l’articolo a Torino Sette e ho incontrato Oliver e
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LAOS
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Karsten per strada! Recuperata anche Jill, siamo andati a guardare il tramonto in riva al fiume
e poi a mangiare una pizza abb decente per cena e poi a kazzeggiare in un paio di chill-out
bars sui cuscinoni. Già, dura la vita da backpacekrs!
03/12/03 LUANG PRABANG
Oggi la levataccia in cerca di monaci è toccata a Karsten e Oliver, noi ci siamo svegliate con
calma, colazione e poi sono andata in cerca di un biglietto del pullman per Vientiane (domani
sveglia alle 6 e 9 ore di pullman, olè!) e a cercare il monaco che voleva la foto fatta insieme
per portargliela. Jill è partita oggi pom, mi ha lasciato il libro che ha appena finito di leggere e
che mi piaceva (The no.1 Ladies’ Detective Agency) e il suo evidenziatore sul comodino (così
ho finito di evidenziare la LP con la biro!), che carina! In teoria con Karsten e Oliver abbiamo
cercato di andare a vedere i monaci che suonano il tamburo, ma ieri ci hanno detto che era
alle 4 (e noi siamo andati alle 5), oggi che è solo “on Buddhist days”…quali siano qs buddhist
days, non si sa! Ci siamo consolati con caffè e almond croissants, e poi siamo andati a teatro al
Royal palace, una specie di teatro tradizionale molto semplice ma devo dire bello, la storia di
Sida rapita dal principe dei giganti travestito da eremita mentre il fratello del principe
travestito da cervo porta nella foresta che proteggevano Sida e il principe fa fuori un uccello
che era venuto per salvarla. A parte il poco lieto fine, è stao bello e dopo ci siamo anche
beccati la danza dei giganti, la danza delle scimmie, la danza delle ragazze e per conludere una
specie di danza tradizionale nel giardino illuminato da candele di una tribù locale che danzava
con delle brocche piene d’acqua tenute su coi denti –e qs ultimo era il pezzo tacky-touristy.
Cena sui cuscini svacco dell’Indochina Spirit, e poi impacchettamento zaino per domani
mattina!
04/12/04 VIENTIANE
Beh, 3 settimane a Natale e devo dire che l’atmosfera natalizia qua è un po’ carente, ho anche
visto un albero di Natale fuori da un hotel oggi, ma con i 30 gradi che ci sono fuori non è che si
intoni molto…
Levataccia alle 6, e dal tuk tuk per la bus stn ho rivisto i monaci in partenza per la raccolta del
cibo, e la gente in ginocchio sui marciapiedi ad aspettarli (ecco cosa ci siamo perse l’altro gg,
noi in piedi con le ns arance e banane!). Per la prima volta il pullman è non solo partito in
orario, ma anche arrivato in orario (addirittura con 5 min di anticipo!) nonostante le 3000
soste per bagno, pranzo, stretching, ecc…In compenso i passeggeri comprendevano i soliti
personaggi fumanti spuntanti scorreggianti e sboccanti dell’altra volta, ma con molta meno
gente e niente sacchi di riso! E tra i vari passeggeri a Vang Vieng è salito Jelle, il ragazzo belga
incontrato durante il trek in Nepal, incredibile! Tra cd nel primo pezzo e racconti di viaggio con
Jelle nel secondo (adesso voglio andare in Africa!) il viaggio è passato tranquillo (e cmq erano
9 ore!), sono tornata alla solita gh supereconomica, ho fatto un giretto, cena (alle 5 e ½! Ma
non avevo fatto pranzo…) e mi sa che molto presto vado a nanna perchè sono distrutta!
Ultimo gg in Laos e cosa dire…per esserci stata 3 sett non è che abbia visto molto, ma siamo
entrati nel paese dal posto peggiore (dovunque fossimo andati saremmo stati cmq costretti a
tornare indietro) e cmq il modo di viaggiare “slow” non mi è dispiaciuto e anche qui ho avuto
degli ottimi compagni di viaggio! E cmq le condizioni delle strade non è che invitassero a
spostarsi + di tanto…Splendida Muang Ngoi (chissà se fra qualche anno diventa come Vang
Vieng, speriamo di no!), fantastica Luang Prabang (anche se subito non mi era sembrata un
granchè), credo di aver fatto abb bene a non andare al sud (tutta quella strada per le 4000
islands…e poi di nuovo su per il Vietnam), magari avrei potuto spingermi in qualche posto +
inesplorato per poi tornare fra 5 anni e lamentarmi di come tutto è stato rovinato, della strada
che era un disastro e ora è asfalatata, delle 3000 gh e io invece a bussare alle porte delle case
x trovare un posto dove dormire…no grazie! Sono state 3 splendide settimane, il posto è un po’
tranquillo ma molto bello, e la gente si merita strade asfaltate, elettricità e un po’ di altre cose
aborrite da quelli che invece sono ben contenti di averle a casa loro (viaggiatori-purkeria, ne
ho trovato uno giusto ieri sera ecco com’è che sono così decisa…). Sop-dii Laos: arrivederci, e
buona fortuna…
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