La Massoneria ai giorni nostri tra Storia, pregiudizi e progetti

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La Massoneria ai giorni nostri tra Storia, pregiudizi e progetti
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PERSONAGGI
La Massoneria ai giorni nostri tra Storia,
pregiudizi e progetti
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17 Maggio 2011
Intervista al Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia
di Rosalba Nattero
Luigi Pruneti è Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia della
Massoneria di Piazza del Gesù. Fiorentino di nascita, è scrittore e
giornalista, direttore della rivista “Officinae” e autore di numerosi
saggi che spaziano tra l’antropologia, la filosofia, la storia, il
folklore, le religioni.
Abbiamo incontrato Luigi Pruneti in occasione del Salone
Internazionale del Libro di Torino, dove la Gran Loggia d’Italia era
presente con uno stand.
Siamo interessati a saper qualcosa di più della Massoneria
che lei rappresenta. Come nasce la vostra storia?
E’ una storia molto antica. La Massoneria moderna nasce nel 1717
a Londra quando, nel giorno di San Giovanni, alcune logge inglesi
Luigi Pruneti, Gran Maestro della
si trovano insieme e fondano la Gran Loggia Unita di Londra. Da
Gran Loggia d’Italia
allora ha inizio la storia della Massoneria moderna, perché poi vi è
un'altra Massoneria, quella operativa, medievale, dei costruttori, ma è un'altra cosa. In un primo
momento nasce come fenomeno associativo, da una tradizione antica, la tradizione dei costruttori.
Nasce dal desiderio di stare insieme, fedeli sudditi di Sua Maestà, e di operare per il bene della società,
in uno spirito di tolleranza. Ora noi lo comprendiamo poco, ma nell'Inghilterra del 1717 ciò aveva un
notevole significato, perché l'isola emergeva allora da contrasti, conflitti religiosi profondissimi fra
anglicani e calvinisti ortodossi, fra cattolici e riformati, tanto è vero che dopo tanto sangue, in Inghilterra
era nato un movimento particolare, i latitudinari, per cercare di eliminare le differenze che vi erano fra
culto e culto, chiesa e chiesa, partendo dal presupposto che comunque erano tutti cristiani, sicché si
doveva vedere il tanto che univa e il poco che divideva. Da qui poi il pensiero di Locke, Lettere Sulla
Tolleranza. Ecco, si rifacevano a questa sorta di pensiero.
La Massoneria ha poi successivi sviluppi, si
identifica sempre di più, prende anche delle strade
diverse e acquista valenze di carattere iniziatico
ed esoterico sempre più profonde, creando i propri
riti e creando anche i propri miti.
Che cosa si propone la Massoneria, che cosa
fa in pratica?
La Massoneria ha due livelli diversi di agire. Un
agire verso il mondo esterno, dove si propone di
promuovere quei valori che considera
irrinunciabili, che sono quelli di libertà,
uguaglianza, fratellanza; di diffondere uno spirito
di tolleranza; di promuovere la cultura, perché è
ciò che avvicina, mentre l'ignoranza è ciò che
allontana. E dunque, ha un'interfaccia di questo
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tipo. Ma la sua azione principale è all'interno, cioè
Luigi Pruneti durante l’intervista per Shan
sui singoli associati. La Massoneria vuol essere
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un metodo, una via per risvegliare la coscienza,
per far sì che ogni singolo libero muratore, attraverso questo metodo, acquisisca una maggiore
indipendenza di pensiero, sia il meno condizionabile possibile dall'altro e da sé e, così facendo, abbia
una capacità percettiva della differenza: apprezzare la differenza, poter vedere la complessità della
Storia, comprendere la complessità dell'uomo.
Come mai, secondo lei, la Massoneria ha una immagine negativa, soprattutto in Italia?
Lei deve pensare che questo è ovvio, perché tre componenti culturali, storiche italiane, sono sempre
state fortemente anti-massoniche. La prima è quella cattolica; la prima scomunica data 1738, è quella di
Clemente XII. Da allora in poi, la Chiesa ha identificato la Massoneria con il pericolo. Questa sua
convinzione si radicalizza durante la rivoluzione francese, perché la spiegazione che si dà alla
rivoluzione francese è che sia stata il frutto di un complotto, in quanto non si poteva comprendere un
evento così epocale, così travolgente. Non si poteva comprendere che una delle più grandi potenze
europee venisse rasa al suolo, Notre Dame sconsacrata e trasformata in un tempio della ragione, le
salme dei re di Francia portate al ludibrio in mezzo alle strade di Parigi e lì abbandonate. Ecco, tutta
quest'aberrazione doveva avere qualcuno che l'avesse promossa e questo qualcuno non poteva altro
che essere la Massoneria. Questa componente anti-massonica cattolica si rafforza nel periodo del
Risorgimento e via si rafforza sempre di più.
Le altre componenti sono più recenti. Una è la
componente nazionalista, che poi diventerà
fascista. Il partito nazionalista, già dal 1910,
proibisce l'iscrizione al partito per membri della
Massoneria per via del cosmopolitismo
massonico, affermando che la fratellanza
massonica è contraria – e aveva ragione, in effetti
– a quell'attaccamento alla nazionalità tipico del
movimento, cosa che poi sarà ereditata dal
fascismo. Nel 1923 il Gran Consiglio del fascismo
vota l'incompatibilità fra Massoneria e fascismo e,
due anni dopo, Mussolini chiuderà praticamente le
logge.
La terza componente è quella marxista. Il quarto
convegno della Terza Internazionale, siamo a
Il Gran Maestro Luigi Pruneti con Rosalba Nattero Mosca nel 1920, dopo la vittoria dell'Armata
Rossa sulle Armate Bianche, sotto la presidenza
di Trotzkij danna, scomunica la Massoneria come arma borghese per impedire la rivoluzione. Anzi,
considera la Massoneria, con questo umanitarismo tipico, settecentesco, di origine illuminista, il peggior
pericolo per la dialettica storica rivoluzionaria. Da lì, una guerra assoluta nei confronti della Massoneria.
Ecco, in Italia queste componenti di carattere culturale si ritrovano tutte e tre, ed è ovvio che la
Massoneria abbia sempre avuto vita non facile in Italia.
La Massoneria è considerata un sistema patriarcale. Voi accettate le donne?
La Massoneria non è un sistema patriarcale, è un sistema tipicamente iniziatico, dove si entra
attraverso un rito di iniziazione, dove si sale nei gradi attraverso successive iniziazioni (anche se
l'iniziazione vera e propria è solamente la prima, difatti è solamente quella che viene chiamata
iniziazione) e ha una struttura tipicamente piramidale. Naturalmente, alle origini la Massoneria era
preclusa alle donne, per un motivo molto semplice: perché la Massoneria era riservata agli uomini liberi;
le donne, nel 1717, non erano esseri liberi, in quanto erano sottoposte a tutela: o tutela paterna, o
maritale, o fraterna, comunque a tutela, sicché non erano considerate accettabili in Massoneria.
Oggigiorno la cosa è diversa; nessuno mette più in discussione, almeno nella nostra società e cultura,
l'uguaglianza fra uomo e donna, dunque escludere la donna è andare contro i principi stessi della
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Massoneria.
Quindi voi accettate le donne?
La nostra comunione è nata nel 1910. Dal 1956
accettiamo le donne. Nel '56 fu fondata a Napoli
una loggia femminile, che poi divenne mista, la
Teresa Confalonieri e, da allora in poi, il fenomeno
della presenza femminile via via si è sempre più
ampliato. Ora le donne costituiscono circa il trenta
per cento dei nostri iscritti.
I vostri progetti per il futuro?
Il primo è quello di avere sempre di più una
presenza notevole su quello che è il piano della
cultura, prima di tutto perché la Massoneria può e
deve agire solo sul piano della cultura; poi perché
si pensa di portare un contributo non indifferente;
e inoltre perché agendo su questo livello
indubbiamente si possono sfatare tanti falsi miti
che aleggiano sulle comunioni massoniche.
Il compasso, uno degli emblemi della Massoneria,
Questo è il primo punto.
in un disegno d’epoca
In secondo luogo, lavorare sempre di più per quelli
che sono i nostri valori, valori che oggi dovrebbero essere tutelati e guardati con particolare attenzione.
Andiamo verso un mondo sempre meno libero. Il concetto di libertà che vi era negli anni '70-'80 oggi è
molto più offuscato, rispetto ad allora, perché sacrifichiamo quella che è la libertà personale,
dell'individuo, anche d'associazione e di pensiero, su determinati altari, uno di questi è quello della
sicurezza; e poi, è cambiato anche il modo di comunicare e, dunque, è facile manipolare oggi
l'informazione, molto più di ieri.
In terzo luogo, quello di continuare ad essere sempre più quello che siamo, cioè tutelare il nostro
aspetto iniziatico, esoterico, di trasformazione, di evoluzione dell'uomo. Quello è il tratto caratterizzante
della Massoneria; perdendo ciò, la Massoneria rischia di diventare un aggregato sociale senza alcun
significato.
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