Poesia del nonno

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Poesia del nonno
Cosa vedi infermiera? Che cosa vedi?
A cosa stai pensando quando mi guardi?
Un uomo vecchio e irritabile, non molto saggio,
di abitudini incerte e con la distanza negli occhi?
Che sbava sul cibo e non risponde.
Uno che, quando dici ad alta voce “Voglio che ci provi”
Sembra non accorgersene, anche delle cose che fai.
Uno che sempre perde......un calzino o una scarpa?
Uno chge, resistendo o non lasciandoti fare ciò che vuoi,
con il bagno o durante la cena, riempie le tue lunghe giornate?
E' questo che stai pensando?E' questo che vedi?
Allora apri gli ochhi, infermiera. Tu non mi guardi.
Ti dirò chi sono, finchè sonbo ancora qui,
così come faccio ciò che mi chiedi e mangio ciò che tu vuoi.
Sono un bambino a 10 anni, con iun padre e una madre,
fratelli e sorelle, l' amore l' uno dell' altro.
Un giovane ragazzo a 16 anni, con le ali ai piedi
sognando, presto o tardi, di incontrare l' amore.
Uno spopso precoce a vent' anni, il mio cuore sobbalza,
ricordando i voti che ho promesso di mantenere.
A 25 anni, ho già il mio proprio figlio,
che ha bisogno di essere indirizzato nella vita
e condotto sicuro a casa.
A 30 anni, mio figlio e già cresciuto in fretta,
siamo legati l' uno all' altro, indissolubilmente.
A 40 anni, i miei giovani figli sono cresciuti e se ne sono andati,
ma la mia donna è ancora al mio fianco, per vedere che io non pianga.
A 50 anni, ancora una volta, i bambini giocano sulle mie gambe,
ancora siamo circondati da piccoli, la mia amata e io.
Giorni bui per me, mia moglie è morta.
Guardo al futuro, mi vengono i brividi di terrore.
Oensio agli anni, all' amore che ho conosciuto.
Ora son vecchio, e la natura è crudele,
la vecchiaia ti fa apparire come un pazzo.
Il corpo si sbriciola, la grazia e il vigore vengono a meno,
vi è ora una pietra, dove una volta ho avuto il cuore.
Ma all' interno di questa vecchia carcassa ancora abita un giovane,
e, do tanto in tanto, il mio cuore malconcio si gonfia.
Ricordo le gioie, mi ricordo il dolore,
a sto amnado e vivendo la vita di nuovo.
Penso agli anni, troppo pochi, corsi via velocemente,
e accetto il fatto nudo e crudo che nulla può durare.
Quindi apri gli ochhie guarda:
non un uomo urrutabile e vecchio.
Guarda più da vicino, guarda ME!
Non dare mai per scontato che un “vecchio nonno” accanto a te sia solo questo e nulla di più.
Lui vive e sente proprio come te. In ogni corpo batte un cuore che rimane giovane,
anche quando il corpo decade e invecchia.
Ricorda le parole di questo scritto ogni volta che vedi un anziano essere trqattato in modo che non merita.