5ª A Amministrazione Finanza Marketing

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5ª A Amministrazione Finanza Marketing
ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI
“VINCENZO MANZINI”
CORSI DI STUDIO:
Amministrazione, Finanza e Marketing – Costruzioni, Ambiente e Territorio – Liceo
Linguistico – Liceo Scientifico.
------------------------------------------Piazza IV Novembre – 33038 SAN DANIELE DEL FRIULI (UD)
Telefono n. 0432 955214 – Fax n. 0432 957261 – e-mail: [email protected] – sito:
www.isismanzini.it – C.F. 94008390307
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO
DELLA CLASSE
V A AFM
A.S. 2014 – 2015
Documento del Consiglio di Classe
1
CONTENUTO:
A. SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Elenco degli alunni, pagina 3
Composizione del Consiglio di Classe, pagina 3
Profilo della classe, pagina 4
Competenze generali in uscita, pagina 5
Criteri metodologici e strumenti didattici, pagina 6
Percorsi interdisciplinari, pagina 8
Attività integrative, pagina 8
Verifica e valutazione, pagina 9
Programmazione del Consiglio di Classe per l’Esame di Stato, pagina 10
B. SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE
1. ITALIANO, pagina 12
2. STORIA, pagina 18
3. INGLESE, pagina 22
4. FRANCESE, pagina 25
5. TEDESCO, pagina 28
6. ECONOMIA AZIENDALE, pagina 30
7. DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA, pagina 36
8. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE, pagina 40
9. MATEMATICA, pagina 42
10. RELIGIONE, pagina 45
C. SCHEDE RELATIVE ALLE SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE –
GRIGLIE DI VALUTAZIONE, pagina 48
Documento del Consiglio di Classe
2
ELENCO DEGLI ALLIEVI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
COGNOME E NOME
BENEDETTI MASSIMO
CHIVILO’ EMERYL
D’ANDREA DILIA
FERIGUTTI MARCO
GIRALDO GABRIELE
MECCHIA MARCO
PELOSO GIULIA
PERESSON NICO
PICCO GABRIELE
SCATTON LUDOVICO
UNFER NICOLA
ZULIANI DAVIDE
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA
1
2
3
4
ITALIANO
STORIA
INGLESE
TEDESCO
5 FRANCESE
6 ECONOMIA
AZIENDALE
ED
7 DIRITTO
ECONOMIA POLITICA
8 MATEMATICA
9 SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
10 RELIGIONE
11 SOSTEGNO
12 SOSTEGNO
DOCENTE
STICOTTI LAURA
FEDERICO ILENIA
LUCIANA SKOPAC
PISTOLATO
FRANCESCO
VIOLA ANNAMARIA
TOCCO CARLA DORIS
FERRO NADIA
BUTTAZZONI PAOLA
LUNARDI LETIZIA
MUCCHINO CECILIA
RIZZO DANIELA
MARGARITO RENATO
Documento del Consiglio di Classe
Continuità nel triennio
A.S.
A.S.
A.S.
2012-2013 2013-2014 2014-2015
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
3
PROFILO DELLA CLASSE
STORIA DELLA CLASSE
La classe V A AFM è composta da 12 alunni (10 maschi e 2 femmine). Nella classe è presente un
allievo che segue un PEI. La maggior parte degli alunni, non abitando a San Daniele, deve spostarsi
quotidianamente per raggiungere la scuola.
La scolaresca ha alle spalle un percorso abbastanza lineare nel triennio, dopo una selezione nel
biennio; la sua composizione, nel quinquennio, ha avuto la seguente evoluzione:
CLASSE
ISCRITTI
PRIMA
SECONDA
TERZA
19
11
10
QUARTA
12
QUINTA
12
NUOVI
STUDENTI
2 ( 1 ripetente
e1
proveniente
da altro corso)
1(ritirato e
trasferito in
altra scuola)
PROMOSSI
A GIUGNO
PROMOSSI
A
SETTEMBRE
11
10
8
4
10
2
RESPINTI
8
1
CONTINUITA’ DIDATTICA
Per quanto concerne la continuità didattica dei docenti si evidenzia quanto segue: nel passaggio dal
biennio al triennio sono cambiati tutti i docenti tranne quelli di diritto ed economia politica, scienze
motorie e religione.
I docenti di matematica, inglese, francese, tedesco sono cambiati ogni anno.
Nel triennio è capitato che docenti diversi si alternassero anche durante lo stesso anno scolastico.
In particolare
• in terza gli insegnanti di tedesco sono stati due;
• in quarta i docenti di matematica sono stati due;
• in quinta i docenti di inglese sono stati tre e quelli di francese due;
• in quinta è cambiato il docente di storia.
Tale discontinuità ha inevitabilmente creato dei disagi, soprattutto didattici, ai quali comunque la
classe ha fatto fronte sempre con un atteggiamento positivo basato sulla collaborazione con i
docenti e sull’impegno nel lavoro.
SITUAZIONE PREGRESSA
La classe, nel complesso, ha mostrato un atteggiamento nei confronti della vita scolastica che è
sempre stato di buona qualità.
La partecipazione è stata attiva per la maggioranza degli studenti, che hanno evidenziato un buon
interesse per le attività proposte e raggiunto pienamente, ogni anno, gli obiettivi comportamentali
inseriti nella programmazione educativa. Il profitto, in generale, ha avuto un andamento totalmente
positivo. Alcuni allievi, grazie anche ad un metodo di lavoro autonomo e rielaborativo, hanno
sempre conseguito ottimi risultati in tutte le discipline. Altri alunni, che inizialmente avevano
Documento del Consiglio di Classe
4
evidenziato difficoltà nell’organizzazione dello studio, hanno ottenuto miglioramenti nel corso del
triennio.
Solo un piccolo numero di ragazzi ha incontrato dei problemi nello studio di alcune discipline, non
riuscendo a colmare, pienamente, le lacune evidenziate.
SITUAZIONE DELLA CLASSE NELL’A.S. IN CORSO
Il clima in classe generalmente è stato sempre sereno e l’atteggiamento degli alunni nei confronti
dei docenti si è distinto per correttezza, rispetto e partecipazione collaborativa al dialogo educativo.
I rapporti sono stati sempre di discreta amicizia e collaborazione reciproca. Le occasionali
difficoltà sono state superate grazie ad un atteggiamento di maturità e disponibilità verso gli altri
compagni.
Anche dal punto di vista didattico gli alunni hanno mostrato, in genere, interesse e impegno per
tutte le discipline migliorando nel corso del tempo sia il metodo di lavoro che i risultati scolastici.
Alcuni alunni hanno manifestato interessi e impegno diversificati nelle varie discipline e i livelli di
competenze raggiunti in qualche caso non sono pienamente sufficienti a causa di una preparazione
di base lacunosa e/o incerta.
Permangono quindi per alcuni alunni incertezze e carenze in qualche materia. Il Consiglio di classe
ha valutato per queste situazioni l’impegno e i miglioramenti conseguiti rispetto alla situazione di
base.
LIVELLI DI COMPETENZE RAGGIUNTI
I livelli di competenze raggiunti sono così articolati:
• n. 3 alunni hanno raggiunto un livello medio base (6) che deriva da risultati positivi in alcune
discipline e risultati non pienamente sufficienti in altre; si sottolinea a quest’ultimo riguardo
che si è tenuto conto dell’impegno e del miglioramento rispetto a situazioni di base lacunose
ed incerte;
• n.4 alunni hanno raggiunto un livello intermedio (7);
• n.5 alunni, che si sono distinti per serietà, impegno, costanza, metodo di lavoro organizzato ed
autonomo, hanno raggiunto un livello medio avanzato (8,9,10).
La prima lingua per tutti gli alunni è l’inglese, mentre la seconda lingua è francese per cinque alunni
e tedesco per i restanti sette alunni.
COMPETENZE GENERALI IN USCITA
Competenze comunicative
CG 1. comunicare
Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); rappresentare
eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc.
utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse
conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Competenze logico – critiche
CG 2. individuare collegamenti e relazioni
Documento del Consiglio di Classe
5
CG 3. acquisire e interpretare l’informazione
Acquisire informazioni semplici e disporle in ordine gerarchico; manipolare informazioni per
operare confronti, formulare interpretazioni, ricavare ipotesi e inferenze, effettuare verifiche;
acquisire concetti chiave delle discipline e/o trasversali.
Competenze metodologico - operative
CG 4. imparare a imparare
CG 5. progettare
CG 6. risolvere problemi
Mettere a fuoco l’argomento/il problema da risolvere e comprendere le consegne di lavoro;
recuperare strumenti cognitivi / operativi conosciuti e adeguati alla soluzione del problema;
pianificare e rispettare sequenze e tempi di lavoro; riconoscere incoerenze e mancanze nel percorso
o nel prodotto finale; apportare i correttivi necessari e/o impegnarsi a migliorare la qualità del
lavoro; approfondire argomenti d’interesse specifico e valorizzare attitudini personali.
Competenze sociali
CG 7. collaborare e partecipare
CG 8. agire in modo autonomo e responsabile
Rispettare i doveri scolastici (orari, verifiche, lavoro per casa) e le regole di funzionamento della
scuola definite nel Regolamento d’Istituto; utilizzare in modo corretto le strutture e i servizi forniti
dalla scuola/dal territorio; rapportarsi in maniera rispettosa e consapevole dei ruoli di docenti,
operatori scolastici, compagni nei diversi contesti educativi; confrontarsi con gli altri aprendosi a
punti di vista differenti dal proprio, alla partecipazione e alla collaborazione fattiva; sviluppare
attenzione per le tematiche (ambiente, cittadinanza, tecnologia, rapporto col diverso, …) rilevanti
del nostro tempo ed acquisire capacità di approfondimento delle stesse; orientare in maniera critica
le scelte personali di studio e lavoro.
CRITERI METODOLOGICI E STRUMENTI DIDATTICI
Flessibilità oraria
Rimodulazione del monte ore in unità orarie da 50’; mantenimento di tutto il tempo scuola previsto
in ordinamento per l’insegnamento delle discipline delle aree di indirizzo nell’ambito del curricolo;
integrazione dell’orario curricolare con attività laboratoriali e/o di recupero e/o di potenziamento
programmate in periodi differenziati.
Attività di recupero e potenziamento effettivamente svolte
Il recupero nelle varie discipline è stato attuato con le modalità “studio individuale” e “in itinere”
con la ripresa degli argomenti o con assegnazione di esercizi o attività che permettessero di
recuperare le lacune emerse.
Quattro alunni hanno partecipato a un corso di matematica di base in preparazione al test di
matematica per l’accesso all’università.
.
Documento del Consiglio di Classe
6
Strategie didattiche
Strategia
Modalità di attuazione
Funzione
di codifica
1. Verbalizzazione esperienze e contenuti
2. Costruzione schemi e sequenze
Riordinare
informazioni
adattiva
3. Ritorno su concetti base
4. Scomposizione/semplificazione contenuti
5. Lezione frontale
Far adeguare
acquisizioni all’esito
formativo atteso
d’attenzione selettiva
6.
7.
8.
9.
10.
Orientare
produttivamente
risorse, attività,
conoscenza del sé
metacognitiva
Far riflettere,
11. Valutazione e revisione del lavoro/del giudizio (su prevedere, controllare,
criteri dati, autonoma)
acquisire
consapevolezza
interattiva
12. Lavoro di gruppo (piccolo, di livello, eterogeneo,
…)
13. Attività di laboratorio (sui testi, sui documenti, su
altri materiali diversi)
14. Discussione libera e guida
individualizzata
15. Attività personalizzata (nei tempi, nei contenuti, nel
livello di impegno)
16. Contratti didattici (su scadenze e condizioni
Far compiere percorsi
concordate)
positivi e conclusi,
17. Valutazione frequente
rassicurare, incentivare
18. Sviluppo percorsi autonomi di approfondimento
19. Collaborazione con la famiglia
20. Controllo del lavoro
di apertura
Far scoprire possibilità
21. Visite guidate
espressive diverse,
22. Contatto con persone del mondo esterno alla scuola dimensioni differenti
del sapere
Sottolineatura
Ricavo di appunti
Anticipazione compito e recupero pre-requisiti
Esercizi di comprensione del testo
Problem solving (su percorso dato o autonomo)
Documento del Consiglio di Classe
Coinvolgere
emotivamente,
confrontare posizioni
diverse, operare
direttamente sui
materiali di studio
7
Strumenti didattici utilizzati
Libri di testo, materiale fornito dai docenti, presentazioni in PowerPoint, appunti e mappe
concettuali, computer, Internet, LIM.
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
Il Consiglio di Classe, in preparazione all’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione
dei seguenti percorsi disciplinari:
TITOLO DEL PERCORSO
THE EUROPEAN UNION
PERIODO
DA FEBBRAIO AD APRILE
PER UN’ORA ALLA
SETTIMANA E PER UN
TOTALE DI 10 ORE
MATERIE COINVOLTE
DIRITTO ED INGLESE
(PROGETTO
INTERDISCIPLINARE CLIL)
ATTIVITÀ INTEGRATIVE
Nel corrente anno scolastico sono state svolte le seguenti attività integrative:
• Progetto “Prove tecniche di Volontariato” che ha previsto anche la visita al Centro
Caritas Diocesano di Udine)
• Orientamento in uscita:
1. Laboratorio GO & LEARN (durata: 15 ore)
2. Partecipazione al “SALONE DELLO STUDENTE” dell’Università di Udine
3. Partecipazione alla manifestazione “ YOUNG 2015” presso la Fiera di Udine
• Progetto INTELLIGENZE ARTIFICIALI (1 alunno)
• Progetto “Il fisco in classe” conclusosi con la visita della sede udinese dell’Agenzia
delle Entrate
• Educazione alla salute
1. Conferenza Associazione Endometriosi F.V.G.
2. Partecipazione alla staffetta Telethon a Udine
• Conferenze nell’ambito dell’iniziativa “UNA VITA SPESA PER LA LEGALITA”
• Teatro in lingua francese: spettacolo “Notre Dame des Banlieues”
• Uscita didattica - Trincee sul Carso della Grande Guerra
• Lezione-spettacolo “Le donne e la Costituente” tenuta da Massimo Somaglino
• Conferenza “Un tecnico in classe”: incontro con la dott.ssa Francesca Cancellier
dell’azienda BESSER VACUUM di Dignano
• Partecipazione all’iniziativa “Un giorno a Repubblica” a Udine
• Viaggio di istruzione in Andalusia
Documento del Consiglio di Classe
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VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
Per quanto concerne le tipologie di verifica utilizzate dai singoli docenti, si rimanda agli allegati per
materia.
VALUTAZIONE
La valutazione dei livelli d’esercizio delle competenze generali in uscita si è fondata sui seguenti
indicatori e livelli:
Indicatori
a. conoscenze possedute
b. capacità di esercizio delle abilità
c. grado di autonomia operativa
d. utilizzo delle risorse (materiali e strumenti) a disposizione
e. abilità relazionali
Livelli
AVANZATO: l’allievo svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note,
mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; sa proporre e sostenere le proprie
opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli (voti 8-9-10).
INTERMEDIO: l’allievo svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie
scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite (voto 7).
BASE: l’allievo svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed
abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali (voto 6).
BASE NON RAGGIUNTO: l’allievo non svolge compiti semplici neanche in situazioni note,
mostrando di possedere conoscenze frammentarie e lacunose ed abilità insufficienti (voti da 1 a 5).
Inoltre, nel processo di valutazione finale, sono stati presi in esame anche i seguenti fattori:
a. il comportamento
b. il livello di partenza ed il progresso evidenziato in relazione ad esso
c. l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo in classe, l’impegno.
Documento del Consiglio di Classe
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PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ESAME DI STATO
Il Consiglio di Classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame
di Stato.
SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME.
Somministrate
DATA
14/02/2015
22/04/2015
TIPO DI PROVA
( tipologia)
MATERIE COINVOLTE
INGLESE
MATEMATICA
ECONOMIA POLITICA
STORIA
TERZA PROVA: TIPOLOGIA B
(QUESITI A RISPOSTA
SINGOLA)
SECONDA
LINGUA
STRANIERA:
FRANCESE - TEDESCO
MATEMATICA
DIRITTO
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
TERZA PROVA: TIPOLOGIA B
(QUESITI A RISPOSTA
SINGOLA)
Da somministrare
DATA
MATERIE COINVOLTE
14/05/2015
ITALIANO
22/05/2015
ECONOMIA AZIENDALE
TIPO DI PROVA
SIMULAZIONE DI PRIMA
PROVA SCRITTA
SIMULAZIONE DI SECONDA
PROVA SCRITTA
I testi delle prove di simulazione somministrate (TERZE PROVE E PRIMA PROVA) e le griglie di
valutazione impiegate sono allegati al presente documento.
San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015
Il Coordinatore di Classe
prof.ssa Carla Doris Tocco
Documento del Consiglio di Classe
10
Il presente documento è stato compilato e approvato dal Consiglio di classe nella seduta del 13
maggio 2015.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE
FIRMA
STICOTTI LAURA
FEDERICO ILENIA
VIOLA ANNAMARIA
PISTOLATO FRANCESCO
TOCCO CARLA DORIS
FERRO NADIA
BUTTAZZONI PAOLA
SKOPAC LUCIANA
LUNARDI LETIZIA
MUCCHINO CECILIA
RIZZO DANIELA
MARGARITO RENATO
Documento del Consiglio di Classe
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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A.S. 2014 – 2015
MATERIA: ITALIANO
DOCENTE: prof. Laura STICOTTI
CLASSE: V A AFM
GIUDIZIO SULLA CLASSE
La classe V A Afm è costituita da un esiguo gruppo di allievi ed appare generalmente affiatata e ben
disposta al dialogo educativo. La classe si distingue per la positività degli atteggiamenti ed il
rispetto nei confronti degli altri. Vi sono, tuttavia, anche alcuni allievi più schivi e per un
ridottissimo numero di studenti si segnalano episodi di comportamento poco corretto e poco
rispettoso, prontamente risolti. La maggior parte del gruppo classe, però, conferma l’atteggiamento
propositivo nei confronti dell’insegnamento della Lingua e Letteratura italiana manifestato fin dal
terzo anno di corso. In particolare alcuni allievi dimostrano una certa propensione per gli studi
umanistici, sensibilità e capacità critiche discrete. Discreto è anche il livello di preparazione
raggiunto, con alcuni allievi più fragili, altri in grado di conseguire risultati talvolta eccellenti.
Grande attenzione è stata dedicata all’educazione allo studio ragionato e critico ed alla
rielaborazione dei dati, per sanare l’abitudine allo studio mnemonico, purtroppo in parte ancora
diffusa nella classe. La continuità didattica nell’arco del secondo biennio e quinto anno ha permesso
lo svolgimento di un lavoro uniforme e regolare; gli allievi hanno acquisito strumenti più che
sufficienti nell’ambito dell’analisi testuale ed hanno appreso le tecniche dell’argomentazione.
Alcuni di essi sono in grado di operare con naturalezza collegamenti anche tra contenuti trattati nei
diversi anni scolastici. Nella produzione scritta gli esiti raggiunti dagli allievi appaiono
generalmente discreti. I programmi sono sempre stati svolti in modo puntuale, grazie all’impegno
della classe ed alla sua regolarità nel rispetto delle consegne. Ciò ha consentito sia di dedicare
spazio alla lettura dei quotidiani durante il secondo biennio e nel quinto anno di corso, sia di
affrontare, quasi totalmente nell’arco delle lezioni, la lettura integrale del romanzo “1984” di G.
Orwell nel presente anno scolastico.
ABILITÀ SVILUPPATE
Al termine del corso di studi gli allievi hanno sviluppato le seguenti abilità:
• Incrementare la padronanza dei mezzi espressivi a livello orale e scritto, sotto il profilo della
comprensione e della produzione.
• Essere sempre più consapevoli del funzionamento del sistema linguistico anche attraverso
uno studio della lingua nelle sue varianti diacroniche e sincroniche.
• Acquisire la consapevolezza della complessità del fenomeno letterario nelle sue implicazioni
storiche, culturali e sociali.
Documento del Consiglio di Classe
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• Riconoscere elementi caratteristici dello stile dei singoli autori.
• Saper inquadrare un testo letterario nella poetica dell'autore e nel contesto storico-culturale.
• Produrre testi afferenti alle diverse tipologie testuali : analisi del testo, saggio breve, articolo
di giornale, tema di argomento storico.
Si fa costantemente riferimento anche alle abilità del I biennio, quali, in particolare:
•
•
•
•
•
•
•
Esprimersi in modo chiaro, corretto, efficace.
Cogliere in un messaggio orale/scritto le finalità e i punti di vista altrui.
Saper organizzare testi narrativi, descrittivo-espositivi e argomentativi adeguati alla
situazione comunicativa (argomento, destinatario, scopo).
Saper operare scelte di registro/linguaggi non verbali/codici misti adeguate alla situazione
comunicativa (argomento, destinatario, scopo).
Cogliere le relazioni tra testo, poetica, contesto storico e culturale.
Saper riconoscere i principali generi letterari in base alle loro caratteristiche.
Operare confronti tra autori e/o tematiche e/o generi narrativi.
CONTENUTI TRATTATI
Entro il giorno 13 maggio 2015, in riferimento alla programmazione preventiva, sono stati
affrontati i seguenti argomenti:
Modulo n. 1 – LA NARRATIVA ITALIANA ED INTERNAZIONALE OTTOCENTESCA
Il romanzo: caratteri generali del genere e sviluppi nel corso dell’Ottocento.
Il romanzo storico: caratteristiche generali.
W. Scott, "Ivanhoe", lettura pp. 543 - 547.
A. Manzoni, cenni biografici ed opera. I "Promessi sposi", caratteri generali dell'opera
(ripasso); lettura capp. I (passim), III, VI (passim), XVII (passim, in fotocopia), XX, XXI,
XXXVIII (passim).
L’età del Realismo: sviluppi e crisi nel panorama internazionale.
G. Flaubert, "Madame Bovary", lettura parte I, cap. VI; parte II, cap. XV.
F. Dostoevskij, "Delitto e castigo", lettura pp. 818 – 820.
L. N. Tolstoj, "Anna Karenina", lettura pp. 829 - 832.
L’età del Positivismo: caratteri generali e pensiero.
Il romanzo naturalista, caratteristiche e principali esponenti.
E. e J. de Goncourt, "Prefazione a Germinie Lacertaux".
E. Zola, "Il romanzo sperimentale" (passim); "L'Assommoir", parte II (passim).
Guy de Maupassant, "Bel - Ami", lettura delle pagine conclusive del romanzo.
Il romanzo in Italia: la sperimentazione verista.
Il Verismo: caratteri generali.
L. Capuana: cenni biografici e di produzione; "Il marchese di Roccaverdina", lettura pp. 46 51.
Documento del Consiglio di Classe
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G. Verga: cenni biografici. Il ciclo dei Vinti e le novelle. L'Ideale del'ostrica. Da “Vita dei
campi”: "La lupa", "Rosso Malpelo" (in fotocopia, lettura domestica); da “Novelle
rusticane”: "Libertà", "La roba". I romanzi: “I Malavoglia” (lettura integrale) e “Mastro don Gesualdo", lettura parte IV, capp. 4 e 5.
Modulo n. 2 – LA LIRICA DEL SECONDO OTTOCENTO: IL CLASSICISMO ED IL DECADENTISMO
G. Carducci, cenni biografici ed opera.
"Inno a Satana" (passim, in fotocopia); da “Rime nuove”: "San Martino" (in fotocopia),
″Pianto antico" e "Il comune rustico" (in fotocopia); da "Odi barbare", "Nevicata"
(digressione sulla metrica classica).
La Scapigliatura: caratteri del movimento e principali esponenti.
E. Praga, "Preludio".
U.I. Tarchetti, "Fosca", lettura pp. 143 - 146.
Il Decadentismo: caratteri generali; dal poeta vate al poeta veggente. Simbolismo ed Estetismo:
definizione.
Ch. Baudelaire, "Spleen" e "Corrispondenze".
A. Rimbaud, "Vocali".
G. Pascoli, cenni biografici e produzione. La poetica del fanciullino: "Il fanciullino", lettura
p. 227. Da “Myricae”: "Novembre", "Temporale", "Il lampo", "Il tuono", "X Agosto". Da
“Canti di Castelvecchio”: "La mia sera" e "Il gelsomino notturno". Pascoli politico: "La
grande proletaria si è mossa" (in fotocopia).
L'Estetismo ed il pensiero filosofico del secondo Ottocento: cenni a Bergson, Freud, Nietzsche.
J. K. Huysmans, "A ritroso", lettura cap. II.
O. Wilde, "Il ritratto di Dorian Gray", cap. 2.
D'Annunzio: cenni biografici e produzione. "Il Piacere", lettura libro I, cap. I e libro II, cap.
I; "L'innocente", cap. I; "Il trionfo della morte", libro V. Da “Laudi, Alcyone″: "La pioggia
nel pineto" e ″La sera Fiesolana″.
Modulo n. 3 – LA LIRICA TRA DUE SECOLI: I CREPUSCOLARI E LE AVANGUARDIE.
Le Avanguardie storiche: Espressionismo, Surrealismo, Dadaismo: caratteri generali.
T. Tzara: "Manifesto del Dadaismo".
L’Avanguardia Futurista: caratteristiche e produzione.
F. Tommaso Marinetti: cenni biografici e pensiero; "Manifesto del Futurismo", "Manifesto
tecnico della letteratura futurista" (in fotocopia); da "Zang Tumb Tumb", "Il
bombardamento di Adrianopoli".
V. Majakovskij, "La guerra è dichiarata".
Il Crepuscolarismo: caratteri generali ed esponenti.
S. Corazzini, cenni biografici e pensiero: "Desolazione di un povero poeta sentimentale".
Documento del Consiglio di Classe
14
G. Gozzano, cenni biografici e pensiero: "La signora Felicita ovvero la felicità".
C. Sbarbaro, cenni biografici e pensiero: "Taci, anima stanca di godere".
Modulo n. 4 – LA PROSA AGLI INIZI DEL NOVECENTO
La narrativa del primo Novecento: la letteratura della crisi; il panorama internazionale.
F. Kafka, cenni biografici e pensiero: "La metamorfosi", parte I; "Il processo", cap. I.
J. Joyce, cenni biografici e pensiero: da "Ulysses", "Nostos", "L'insonnia di Molly".
R. Musil, cenni biografici e pensiero: "L'uomo senza qualità", pp.404 – 406.
La narrativa della crisi: il panorama italiano.
L. Pirandello: cenni biografici e produzione. Da “Novelle per un anno”: "Il treno ha
fischiato", "Ciaula scopre la luna" (in fotocopia); i romanzi: “Il fu Mattia Pascal” (lettura
integrale), "Uno, nessuno, centomila", lettura libro I, cap. VII. Il teatro pirandelliano:
maschere nude e metateatro; "Enrico IV", Atto III.
I. Svevo: cenni biografici e produzione. La trilogia dell'inettitudine: caratteri generali dei
romanzi; "La coscienza di Zeno", capp. 1 e 2 ("Prefazione" e "Preambolo"), capp. 3, 4, 8.
Modulo n. 5 – LA POESIA DEL NOVECENTO
La poesia del primo Novecento: la voce del dolore nel contesto internazionale.
G. Ungaretti: cenni biografici e produzione; l’esperienza del poeta soldato; da "L'Allegria",
"Veglia″ (confronto con C. Rebora: "Voce di vedetta morta", in fotocopia), "Fratelli", "San
Martino del Carso" (in fotocopia), "Sono una creatura", "Soldati", "Mattina" (confronto con
S. Quasimodo, "Ed è subito sera" da “Acque e terre”), "I fiumi".
Approfondimenti: visione del film "La grande guerra" di Mario Monicelli; progetto "Il
Carso di Giuseppe Ungaretti".
E. Montale: cenni biografici e produzione; la poesia del male di vivere e della dignità.
“Ossi di seppia”, “Non chiederci la parola”.
Da
G. Orwell, “1984”, lettura di Parte I, Parte II e Parte III, cap. 1.
Quotidiano in classe.
Nell’ultima parte dell’anno si prevede, in riferimento alla programmazione preventiva, di
trattare i seguenti argomenti:
Modulo n. 5 – LA POESIA DEL NOVECENTO (conclusione)
E. Montale: da “Ossi di seppia”, “Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho
incontrato”; da “La bufera e altro – Finisterre”, “La bufera”.
Documento del Consiglio di Classe
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U. Saba: cenni biografici e produzione. Da “Canzoniere”: “La capra”, “Trieste”, “Città
vecchia”, “Ulisse”, “Amai”.
L’Ermetismo ed il suo superamento: temi, forme ed esponenti.
S. Quasimodo: cenni biografici ed opera. Da “Giorno dopo giorno”, “Uomo del mio tempo”.
La poesia neoavanguardista e le nuove tendenze a cavallo tra due millenni: caratteri generali ed
esponenti principali.
Modulo n. 6 – LA PROSA DAL SECONDO NOVECENTO AGLI INIZI DEL TERZO MILLENNIO
L’evoluzione della narrativa italiana nel contesto internazionale.
E. Vittorini, cenni biografici ed opera: “Conversazione in Sicilia”, capp. 3, 4.
B. Fenoglio, cenni biografici ed opera: “Il partigiano Johnny”, cap. 4.
P. P. Pasolini, cenni biografici ed opera: “Una vita violenta”, cap. 10.
C. Pavese, cenni biografici ed opera: “La casa in collina”, capp. 22 – 23.
P. Levi, cenni biografici ed opera: “Se questo è un uomo”, capp. 9, 11.
I. Calvino, cenni biografici ed opera: “Il sentiero dei nidi di ragno” (lettura integrale).
C. E. Gadda, cenni biografici ed opera: “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, cap. 2.
Le riviste quali laboratori culturali: cenni.
L’apporto cinematografico: cenni.
La letteratura d’oltreoceano: cenni.
G. Orwell, “1984”, conclusione.
STRATEGIE DIDATTICHE
Strategie didattiche adottate
Si sono utilizzate le seguenti strategie didattiche: di codifica, adattiva, d’attenzione selettiva,
d’apertura, nello specifico così declinate:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Verbalizzazione esperienze e contenuti
Ritorno su concetti base
Lezione frontale
Percorsi programmati per la scoperta delle informazioni
Discussione libera e guidata
Valutazione frequente
Collaborazione con la famiglia
Impiego di linguaggi e materiali non verbali/alternativi
Visite guidate
Contatto con persone del mondo esterno alla scuola
Documento del Consiglio di Classe
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MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo:
M. Sambugar, G. Salà, Letteratura + Vol. 2, Dal Barocco al Romanticismo e Vol. 3, Dall’età del
Positivismo alla letteratura contemporanea, La Nuova Italia editrice, 2011.
Materiale fornito dal docente: fotocopie dei testi non presenti nei volumi di storia della Letteratura.
Internet
Lavagna Interattiva Multimediale
Film
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica:
• Verifiche orali
• Verifiche scritte, valide per l’orale (strutturate sul modello della Terza Prova ESC)
• Verifiche scritte (strutturate sul modello della Prima Prova ESC, tipologie A, B, C e D)
Nello specifico le verifiche si sono basate su:
• Lettura e comprensione di testi di varia tipologia
• Riassunto del testo in prosa
• Analisi narratologica del testo in prosa, individuando tipologia narrativa, ritmo,
focalizzazione
• Analisi del testo poetico, individuando tematica, figure retoriche, stilemi riconducibili
all’autore ed al movimento poetico/età letteraria di riferimento
• Parafrasi del testo poetico
• Prove strutturate(vero/falso, scelta multipla, completamento, collegamento)
VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe.
Il livello di esercizio delle competenze è stato valutato secondo i seguenti indicatori:
- conoscenze possedute
- capacità di esercizio delle abilità
- grado di autonomia operativa
- utilizzo delle risorse (materiali e strumenti) a disposizione
- abilità relazionali
San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015
Firma del docente
Laura Sticotti
Documento del Consiglio di Classe
17
ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A.S. 2014 – 2015
MATERIA:STORIA
DOCENTE: prof.ssa ILENIA FEDERICO
CLASSE: V AFM
GIUDIZIO SULLA CLASSE
La classe nel corso dell’anno scolastico ha dimostrato un andamento disciplinare corretto, manifestando
interesse e partecipazione.
Dal punto di vista didattico la maggioranza degli alunni raggiunge buoni e ottimi livelli di preparazione,
grazie a una proficua organizzazione dello studio domestico. Alcuni allievi nel primo periodo hanno messo
in evidenza difficoltà espositive e di rielaborazione dei contenuti a causa di lacune pregresse e di un metodo
di lavoro ancora troppo esecutivo e privo di capacità critiche e di confronto.
Il piano di lavoro di storia svolto non corrisponde completamente al programma proposto ad inizio anno,
l'ultima unità stabilita non è stata effettuata a causa del poco tempo a disposizione, ridotto nel pentamestre da
vacanze, gita e uscite didattiche.
ABILITÀ SVILUPPATE
COMPETENZE COMUNICATIVE:
-leggere e interpretare carte geografiche, tematiche, cartogrammi e dati statistici,
-utilizzare le forme comunicative, scritte ed orali, della narrazione, dell'esposizione, dell'argomentazione
-formalizzare gli apprendimenti utilizzando schemi, mappe concettuali, diagrammi di vario tipo,
-utilizzare il lessico specifico
-saper esplicitare la consapevolezza dell'appartenenza storico-culturale, avvalendosi di linguaggi e contesti
disciplinari diversi.
COMPETENZE LOGICO-CRITICHE:
-distinguere tra eventi, problemi e spiegazioni
-incrociare dati ricavando ipotesi e considerazioni coerenti
-stabilire relazioni tra fatti fisici e/o antropici
-considerare le relazioni anche in prospettiva diacronica riconoscendo mutamenti e permanenze
-analizzare contesti spazio-temporali e costruire quadri di civiltà
-esemplificare processi e fenomeni storico sociali, adoperando fonti di contesti diversi
-confrontare strutture politiche, economiche, sociali e culturali di epoche diverse, facendo emergere paradigmi
interpretativi
-saper utilizzare diversi strumenti, anche informatici, per la ricerca e l'informazione
-saper leggere il presente con i paradigmi già posseduti
-saper collocare i contenuti appresi in contesti conoscitivi diversi
COMPETENZE METODOLOGICHE-OPERATIVE:
-costruire strutture articolate di relazioni tra fenomeni sociali, economici, politici e culturali
Documento del Consiglio di Classe
18
COMPETENZE LOGICO-CRITICHE:
-isolare e conoscere variabili di un problema sociale, ambientale, economico
-organizzare i fenomeni storici del presente in quadri sintetici significativi e documentati criticamente.
CONTENUTI TRATTATI
1 Il nuovo stato unitario:
- Italia del 1861: uno stato giovane e debole;
• la Destra storica;
• i limiti della classe dirigente, l'unificazione amministrativa, le ragioni dell'accentramento;
• il completamento dell'Unità e la questione romana: annessione del Veneto e la “questione romana”,
• Pio IX e il Sillabo;
• la politica economica della Destra, il brigantaggio.
2
La società industriale di massa:
• la rivoluzione industriale: l'economia industriale tra crisi e innovazione;
• la rivoluzione dei trasporti e le grandi migrazioni: rif.territorio Conte Ceconi – Pielungo;
• la nascita della società di massa: masse, cultura e politica. L'idea di progresso e il Positivismo;
• riferimento alle Esposizioni universali di fine Ottocento e inizi Novecento.
3.
L'imperialismo:
L'espansione coloniale in Asia: la dominazione inglese in India e la rivolta dei sepoys, il dominio inglese in Oceania,
l'Indocina francese, l'espansionismo degli Stati Uniti.
L'espansione coloniale in Africa: esplorazioni e conquiste, il dominio europeo in Africa, la violenza della conquista.
Particolare riferimento a P. di Brazzà e ad A. Pecile per la conquista del Congo. Nazionalismo e razzismo: la cultura
del nemico, il culto della nazione, razzismo e darwinismo sociale.
4. Cina e Giappone:
- l'impero cinese nell'Ottocento, le guerre dell'oppio, dalla rivolta dei boxer alla fine dell'impero;
- il Giappone ottocentesco: la riforma Meiji, l'ascesa economica.
5. Le nazioni americane. Stati Uniti e America Latina:
- lo sviluppo degli Stati Uniti, il conflitto con gli indiani, la democrazia americana, bipartitismo: democratici e
repubblicani;
- la guerra di Secessione, il problema della schiavitù, Lincoln, abolizione della schiavitù e segregazione razziale.
6. L'Italia liberale e la crisi di fine secolo:
- l'età della Sinistra, il trasformismo, la svolta protezionistica del 1887, la politica industriale, la politica estera e la
Triplice Alleanza;
- l'età di Crispi: difficile situazione economica, la politica crispina, parentesi giolittiana, secondo governo Crispi,
politica di espansione coloniale, Adua e la fine di Crispi;
- nascita del Partito socialista, l'eccidio di Bava Beccaris, il dualismo Nord-Sud, attentato al re Umberto I°.
7. L'Europa della Belle époque:
- l'età del progresso, le disuguaglianze sociali, i fattori di instabilità politica interna;
- Conflitti: inglesi e boeri, russi e giapponesi, il nodo dei Balcani;
− le guerre del 1912-1913;
− l'Italia giolittiana: il riformismo giolittiano, il mondo cattolico, la diffusione del nazionalismo, la cultura
nazionalista, la guerra di Libia, elezioni a suffragio maschile, crisi del sistema politico giolittiano.
8. La Prima guerra mondiale:
- cause della guerra: rivalità strategiche, crisi marocchine, blocchi contrapposti, polveriera balcanica, attentato di
Sarajevo;
- irredentismo italiano, alleanze;
- il primo anno di guerra e l'intervento italiano;
- la guerra in Asia Minore e nel Medio Oriente, la tragedia degli Armeni
- l'Italia in guerra, 1916-1917: la guerra di logoramento,
-il crollo degli Imperi centrali;
- conseguenze della Grande guerra: Quattordici punti di Wilson, debolezza della Società delle Nazioni, la pace dei
vincitori e dei vinti,le conseguenze dei trattati di pace, le vittime della pace.
Documento del Consiglio di Classe
19
Progetto: Il Carso di G. Ungaretti: trincee sul Carso della Grande guerra.
9. Le rivoluzioni russe:
- la rivoluzione di febbraio e la fine dello zarismo;
- la rivoluzione d'ottobre e i bolscevichi al potere: Lenin, Trockij e Stalin;
- la guerra civile e il comunismo di guerra
10. Lo stalinismo:
- la collettivizzazione agricola e le sue conseguenze: sovkhoz e kolchoz, kulaki, cause della carestia ucraina del 193233,;
- modernizzazione economica e dittatura politica: industrializzazione accelerata, lo stachanovismo, la pianificazione;
- il Grande terrore del 1936-38, il Gulag, repressione e sfruttamento, il culto del capo.
11. Il fascismo:
- la svolta del 1925, il concetto di totalitarismo, gli strumenti di repressione, l'organizzazione del partito, il
corporativismo fascista, i patti lateranensi;
- la politica economica e sociale del fascismo: stato imprenditore, il problema della stabilità della lira, la battaglia del
grano, le bonifiche, politiche sociali e per la famiglia;
- fascismo e società: controllo dell'informazione, radio e cinematografo, le organizzazioni di massa, il fascismo e i
giovani, la riforma Gentile, il fascismo e la donna;
- la guerra in Etiopia: politica coloniale, conquista e repressione, l'Italia si avvicina alla Germania, le leggi razziali, il
razzismo in Italia;
- consenso e opposizione al fascismo: P.Gobetti, B.Croce, A.De Gasperi.
12. La crisi del 1929 e il New Deal:
- le cause, la recessione dell'economia, Roosevelt e il New Deal;
- i provvedimenti del New Deal, la crisi dell'american way of life; economia e propaganda.
13. La Repubblica di Weimar:
- il dopoguerra degli sconfitti: la Repubblica tedesca e i socialisti, militari e corpi franchi, la “settimana di sangue”, la
Repubblica e la Costituzione di Weimar, il dramma dell'inflazione, il trattato di Locarno.
14. Il nazismo:
- l'ideologia nazista, Hitler e il putsch di Monaco, il consenso, l'ideologia nazionalsocialista, gli elettori di Hitler;
- l'ascesa di Hitler: le elezioni del 1932, Hitler al governo;
- il totalitarismo nazista: l'”allineamento”, il primo lager, il Führer e le masse, il fronte del lavoro, la manipolazione
delle coscienze, l'economia per la guerra;
- la violenza nazista e la cittadinanza razziale.
ANCORA DA SVOLGERE
15. Cenni al mondo coloniale fra le due guerre: il Mahatma Gandhi e Mao Zedong.
16. La Seconda guerra mondiale e la Shoah:
- l'Europa degli autoritarismi:l'Europa orientale e balcanica, i fascismi iberici, la vittoria di Franco, (rif. a Guernica di P.
Picasso),;
- l'asse Roma- Berlino, l'annessione tedesca dell'Austria, il patto d'acciaio, la questione polacca, il patto molotovRibbentrop, lo scoppio della guerra;
- le cause del conflitto e il primo anno di guerra;
- l'apogeo dell'Asse e la mondializzazione del conflitto;
- la sconfitta dell'Asse;
- l'Europa sotto il nazismo e la Resistenza, la guerra di liberazione;
- la Shoah.
• Le basi di un mondo nuovo:
- le eredità di una guerra “barbarica”:deportazioni, vendette, pulizia etnica;
- nascita dell'Onu, i trattati di pace, la cortina di ferro, il confine orientale italiano e le foibe;
- bipolarismo, decolonizzazione, sviluppo, diritti umani, Terzo mondo (nelle linee generali).
Documento del Consiglio di Classe
20
STRATEGIE DIDATTICHE
Strategie didattiche adottate
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
Verbalizzazione esperienze e contenuti
Ritorno su concetti base
Scomposizione/semplificazione contenuti
Lezione frontale
Percorsi programmati per la scoperta delle informazioni
Ricavo di appunti
Anticipazione compito e recupero pre-requisiti
Esercizi di comprensione del testo
Pensiero ad alta voce
Attività di laboratorio (sui testi, sui documenti, su altri materiali diversi)
Discussione libera e guidata
Attività personalizzata (nei tempi, nei contenuti, nel livello di impegno)
Contratti didattici (su scadenze e condizioni concordate)
Valutazione frequente
Sviluppo percorsi autonomi di approfondimento
Collaborazione con la famiglia
Controllo del lavoro
Impiego di linguaggi e materiali non verbali/alternativi
Visite guidate
MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo: L'Erodoto – Il Novecento e l''inizio del XXI secolo + metodo documenti storiografia 4 e 5 –
G.Gentile, L.Ronga, A.Rossi – Ed. La scuola.
Materiale fornito dal docente
Presentazioni in PowerPoint
Appunti e mappe concettuali
Internet
Lavagna Interattiva Multimediale
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica:
TIPOLOGIA DELLA VERIFICA FORMATIVA
-Interrogazioni orali e test scritti
-Verifiche semi strutturate
TIPOLOGIA DELLA VERIFICA SOMMATIVA
Verifiche semi strutturate
VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe.
Documento del Consiglio di Classe
21
ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A.S. 2014 – 2015
MATERIA: LINGUA INGLESE
DOCENTE: prof. SKOPAC LUCIANA
CLASSE: 5A AFM
GIUDIZIO SULLA CLASSE
La classe ha dimostrato un impegno non sempre costante.
L’interesse dimostrato nei confronti della disciplina è stato talvolta superficiale.
Il metodo di studio risulta in alcuni casi carente. Lo studio appare essenzialmente mnemonico con scarsa rielaborazione
dei contenuti. Ciò appare evidente soprattutto nell’esposizione orale.
La partecipazione è stata adeguata.
Il livello di preparazione raggiunto è discreto, in alcuni casi appena sufficiente.
Sono state riscontrate nel corso dell’anno lacune pregresse, che hanno rallentato il lavoro.
La classe è inoltre stata svantaggiata dall’inizio ritardato dell’insegnamento della lingua inglese e dall’avvicendamento
di tre docenti nel corso dell’anno scolastico.
ABILITÀ SVILUPPATE
Comprendere in modo globale testi semplici orali/scritti riguardanti argomenti familiari di interesse personale,
sociale, d’attualità o di lavoro.
Partecipare a conversazioni e interagire in discussioni.
Produrre testi orali/scritti brevi, semplici e coerenti su tematiche note di interesse personale, quotidiano,
sociale.
Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua anche ai fini della trasposizione di testi in
lingua italiana.
Utilizzare le tecnologie informatiche per approfondire argomenti di studio.
Documento del Consiglio di Classe
22
CONTENUTI TRATTATI
Argomenti trattati:
Modulo 1: Trading (Global buying and selling; Worldwide e-commerce; The globalisation debate;
Replying to enquiries.)
Modulo 2: Traditional actors in the world economy (Main economic systems; The world’s largest
economies; Traditional actors in the world economy; Emerging markets; Europe’s PIGS)
Modulo 3: Fulfilling orders (Dealing with the logistics; Shipping; The letter of order)
Modulo 5: Applying for a job (The job search; Writing to employers; The C.V. and the letter of
application)
Progetto CLIL interdisciplinare: “The European Union” (EU Profile; Political Institutions; For or
against the EU?)
Argomenti ancora da svolgere:
Modulo 4: Payments and problems (Circulating money; E-banking; Complaints and adjustments)
STRATEGIE DIDATTICHE
Strategie didattiche adottate
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Verbalizzazione esperienze e contenuti
Costruzione schemi e sequenze
Insegnamento reciproco
Ritorno su concetti base
Scomposizione/semplificazione contenuti
Lezione frontale
Sottolineatura
Anticipazione compito e recupero pre-requisiti
Esercizi di comprensione del testo
Valutazione e revisione del lavoro/del giudizio (su criteri dati, autonoma)
Discussione libera e guidata
Valutazione frequente
Sviluppo percorsi autonomi di approfondimento
Controllo del lavoro
MATERIALI DIDATTICI
Libro/i di testo: Fiocchi Patrizia/Morris David, The Business Way, Zanichelli
C. Rho Fiorina/D. Delaney, Business Tracks, Europass
Materiale fornito dal docente
Appunti e mappe concettuali
Computer / ipad
Internet
Lavagna Interattiva Multimediale
Lavagna tradizionale
Documento del Consiglio di Classe
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VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica:
- esposizione guidata/autonoma e conversazione riguardanti articoli, brani di civiltà, testi specifici
collegati al percorso di studio
- risposte a quesiti relativi a testi scritti, orali o multimediali concernenti argomenti familiari d’interesse
personale, sociale, d’attualità o di lavoro rispettando un numero di parole/righe stabilito dal docente
- redazione di lettere commerciali
VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe.
San Daniele del Friuli, 13/05/2015
Firma del docente
…………………………………….
Documento del Consiglio di Classe
24
ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A.S. 2014 – 2015
MATERIA: LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE
DOCENTE: prof. Viola Annamaria
CLASSE: V. A AFM
GIUDIZIO SULLA CLASSE
Non sono stati rilevati particolari problemi di comportamento. Qualche volta alcuni alunni tendono a
distrarsi durante la lezione, ma richiamati rientrano subito nei ranghi. Il programma è stato realizzato in
un atmosfera positiva con dei risultati abbastanza positivi. L'impegno domestico è stato regolare per la
maggior parte degli alunni, sia nella qualità del lavoro svolto, sia nella puntualità della consegna.
La maggior parte studenti, più interessati e volenterosi, hanno raggiunto complessivamente discreti
livelli di preparazione; alcuni studenti invece, che non hanno sfruttato pienamente le loro capacità
con coerente impegno, hanno conseguito una preparazione superficiale strettamente sufficiente.
Si tratta di un gruppo abbastanza motivato e aperto all’apprendimento, l’impegno, per la maggior
parte degli alunni, è stato continuo, per qualcuno invece piuttosto altalenante.
Il gruppo ha rivelato un sufficiente interesse ed una buona disponibilità all’ascolto, una
partecipazione al dialogo vivace, una discreta preparazione linguistica e competenze comunicative
di base piuttosto disomogenee.
ABILITÀ SVILUPPATE
In particolare, gli alunni:
- sanno comprendere una varietà di messaggi orali in contesti diversificati;
- sanno produrre testi orali di tipo espositivo degli argomenti trattati in classe con il lessico
generalmente appropriato;
- sanno leggere e comprendere in maniera globale testi scritti relativi a varie tematiche culturali;
- sanno produrre per iscritto testi guidati (questionari - resoconti di argomenti conosciuti - lettere)
con una capacità di rielaborazione personale buona per alcuni e sufficiente, per altri.
CONTENUTI TRATTATI
Il programma del corso di lingua francese è stato articolato in funzioni comunicative, linguaggio
tecnico commerciale, grammatica e civiltà, tenuto conto dei livelli di partenza e in accordo con la
programmazione d’inizio anno.
1. Funzioni comunicative:
- Analizzare una lettera commerciale, riconoscerne gli elementi più importanti.
Documento del Consiglio di Classe
25
- Fare riferimento a una comunicazione precedente e chiedere/dare le informazioni richieste
(cataloghi, tariffe, prezzi, campioni, condizioni de vendita).
- Usare le formule di cortesia nel parlato e nello scritto, usare il linguaggio specifico tecnico
commerciale appropriato.
- Trasmettere/confermare un ordine commerciale, chiedere la modifica o l’annullamento
dell’ordine, motivare l’accettazione o rifiuto dell’ordine.
- Annunciare l’invio della merce, comunicare il ritardo o non conformità della consegna,
chiedere il cambio della merce danneggiata, o chiedere l’invio degli articoli mancanti.
- Visionare una fattura e individuarne gli elementi essenziali, riconoscere e segnalare
eventuali errori. Sollecitare un pagamento.
- Redigere un curriculum vitae in lingua francese.
- Interpretare ed analizzare un messaggio pubblicitario.
2. Contenuti
2.1 Comunicazione commerciale:
Ripasso generale delle unità 0 e 1:
Unité 0: Communiquer dans les affaires:
o L’organisation de l’entreprise, les secteurs d’activité, les firmes multinationales, le
schéma de la communication, Internet et le commerce électronique, La lettre
commerciale
Unité 1 : La demande de renseignements
La recherche d’un fournisseur, l’envoi de conditions de vente
Elaborazione delle nuove unità:
Unité 2 La commande :
La transmission de la commande, le bon de commande, La confirmation de la
commande, la modification ou l’annulation de la commande, acceptation ou refus
d’annulation de la commande.
Unité 3 La livraison : le délai de la livraison, bon de livraison, retard de la livraison, la livraison
non conforme (articles manquants, remplacement des articles endommagés ou
défectueux)
Unité 4 Le règlement : la facturation, les erreurs de la facturation (erreur sur les prix facturés),
demande de prorogation d’échéance,
Unité 5 L’emploi : offre d’emploi en ligne, candidature spontanée, Curriculum vitae, candidature
refusée (nel primo quadrimestre con la prof.ssa Amato)
Unité 7 La promotion des ventes : la publicité, le marketing…. (argomenti ancora da svolgere)
2.2 Strutture grammaticali:
La grammatica è stata affrontata quasi esclusivamente con appunti e fotocopie predisposti
dall’insegnante, riprendendo gli argomenti più complessi della grammatica francese. (Giuseppe
Vietri: FICHES DE GRAMMAIRE Grammaire pratique du français avec exercices, Edisco, 2010)
-
passé composé (participe passé, accord du participe passé, auxiliaires être/avoir;
imparfait et passé composé;
Futur simple, conditionnel présent;
Si hypothétique (e ripasso dei tempi verbali imparfait, futur s., conditionnel pr., plus que parfait,
conditionnel passé);
Subjonctif (les formes, l’emploi, subjonctif/indicatif, le subjonctif passé);
Documento del Consiglio di Classe
26
2.3 Civiltà:
Per quanto riguarda gli aspetti di Civiltà, sono stati proposti i seguenti argomenti proposti dal libro
di testo:
- Dossier 3 - La France au quotidien, Les Français zappent de plus en plus d’un media à l’autre
(Doc 2, p. 390-391)
- Dossier 7 - Vous avez dit Hexagone ? Les symboles de la République,( Doc 6, p.445)
STRATEGIE DIDATTICHE
Strategie didattiche adottate
•
•
•
•
•
•
•
Verbalizzazione esperienze e contenuti
Costruzione schemi e sequenze
Lezione frontale
Esercizi di comprensione del testo
Attività di laboratorio (sui testi, sui documenti, su altri materiali diversi)
Discussione libera e guidata
Attività integrativa: Partecipazione del gruppo alla rappresentazione teatrale Notre Dame
des Banlieues a cura del France Théâtre (2 novembre 2014).
MATERIALI DIDATTICI
Libro da testo:
- D. Traina: Commerce et Civilisation, Édition compacte, Minerva scuola, 2009
- Materiale fornito dal docente (fotocopie per rinforzare alcune strutture grammaticali tratte da G.
Vietri: Fiches de grammaire, Edisco, 2010)
- Internet (filmati didattici corti in lingua francese per presentare temi di civiltà, altri filmati per
l’argomento pubblicità)
- Lavagna tradizionale (mappe concettuali, correzioni esercizi etc.)
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
1) Le verifiche scritte sono state di due tipi:
- Risposte brevi su argomenti di commercio o di civiltà, precedentemente trattati in classe (tipologia B)
- Verifiche scritte (ripasso del programma grammaticale dell’anno scolastico precedente)
- Prove di comprensione (orale / scritto) di semplici testi, questionari e produzione scritta attraverso
riassunti o resoconti.
2) Le verifiche orali: esposizione di argomenti precedentemente trattati in classe, colloqui, test o
questionari di comprensione orale di conversazioni reali nel mondo degli affari.
VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe.
San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015
Documento del Consiglio di Classe
Firma del docente
27
ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A.S. 2014 – 2015
MATERIA: TEDESCO
DOCENTE: prof. Francesco PISTOLATO
CLASSE: V A AFM
GIUDIZIO SULLA CLASSE
La parte della classe che studia tedesco (5 alunni, un’alunna) ha sempre mantenuto un
atteggiamento estremamente costruttivo in termini di partecipazione, interesse, studio casalingo. Gli
alunni avevano una preparazione di base soddisfacente per una materia non di indirizzo e anche
un’abitudine allo studio, che hanno decisamente semplificato il lavoro dell’insegnante. Il livello di
preparazione medio raggiunto è più che discreto.
ABILITÀ SVILUPPATE
Comprendere in modo globale testi semplici orali/scritti riguardanti argomenti familiari di interesse
personale, sociale, d’attualità o di lavoro; produrre testi orali/scritti brevi, semplici e coerenti su
tematiche note di interesse personale, quotidiano, sociale, professionale; riconoscere la dimensione
culturale e interculturale della lingua anche ai fini della trasposizione di testi in lingua italiana; utilizzare le
tecnologie informatiche per approfondire argomenti di studio; partecipare a conversazioni e interagire in
discussioni
CONTENUTI TRATTATI
Primi contatti con partner d’affari; l’offerta, cap. 1 e 2 del libro di testo; ripetizione declinaz. aggettivo e
principali frasi secondarie; L’ordine e la sua esecuzione; Presentazione di una ditta, pagamento e dilazioni
dello stesso, prop. finali; la ricezione della merce e il pagamento; cap. 3, 4, 5 ripetiz. e approfondimento
delle strutture linguistiche necessarie ai fini professionali. Il reclamo, la dilazione di pagamento; nozioni
generali di storia e civiltà tedesca, con particolare riguardo al nazismo e alla caduta del muro di Berlino
(visione del film “Good-bye Berlin”; globalizzazione e problemi connessi. Riassumendo le pagine
concretamente studiate del libro di testo: p. 4-17, 22-25, 28-35, 38-51, 56-57, 66-67, 74-75, 118-125,
130-131
STRATEGIE DIDATTICHE
Strategie didattiche adottate
•
•
•
•
•
•
Verbalizzazione esperienze e contenuti
Ritorno su concetti base
Scomposizione/semplificazione contenuti
Lezione frontale
Ricavo di appunti
Esercizi di comprensione del testo
Documento del Consiglio di Classe
28
•
•
Problem solving (su percorso dato o autonomo)
Lavoro di gruppo (piccolo, di livello, eterogeneo, …)
MATERIALI DIDATTICI
Libro/i di testo: autore/i, titolo, casa editrice
Materiale fornito dal docente
Presentazioni in PowerPoint
Lavagna Interattiva Multimediale
Lavagna tradizionale
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica:
- Redazione di lettere commerciali
- Esposizione guidata e conversazione riguardanti testi specifici collegati al percorso di studio
- Esercizi di traduzione
- Risposte a quesiti relativi a testi scritti
VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe.
San Daniele del Friuli, 13.5.2015
Firma del docente
…………………………………….
Documento del Consiglio di Classe
29
ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A.S. 2014 – 2015
MATERIA:ECONOMIA AZIENDALE
DOCENTE: prof.ssa CARLA DORIS TOCCO
CLASSE: V A AFM
GIUDIZIO SULLA CLASSE
La classe per tutto il triennio ha mostrato un atteggiamento positivo nei confronti dell’istituzione scolastica
tenendo un comportamento sempre corretto, educato e collaborativo.
La classe, in genere, è sempre apparsa ben disposta ad accogliere la materia, spesso anche con impegno
sostenuto e buona attenzione. Diversi studenti hanno raggiunto livelli di attenzione e comprensione
ragguardevoli anche se non sono mancate difficoltà da parte di alcuni alunni a conquistare una modalità di
apprendimento meno mnemonica e più ragionata.
In generale si evidenzia quanto segue:
• un interesse e una partecipazione in classe costante e continuativa
• un impegno nel lavoro domestico per diversi alunni positivamente sostenuto, per alcuni un po’
debole e non sempre costante;
• una conoscenza dei contenuti abbastanza omogenea, salvo pochi casi in cui, oltre alla fragilità e
lacunosità nelle conoscenze di base, sono mancati l’interesse e l’ impegno costante; si sottolinea che
alcuni studenti hanno raggiunto punte di eccellenza
• abilità di applicazione nel complesso soddisfacenti e, per alcuni alunni, ottime;
• abilità espositive differenziate nelle modalità scritta e orali: la maggior parte degli alunni ha
migliorato nel corso degli anni le competenze comunicative/espositive scritte e orali raggiungendo
risultati decisamente positivi e, in alcuni casi, ottimi;
• metodo di studio: alcuni alunni si sono distinti per l’impegno profuso nell’acquisire un metodo di
lavoro autonomo e soprattutto critico e per i risultati ottenuti; la modalità del lavoro in gruppo,
attivata quanto più possibile e accolta sempre con entusiasmo, ha permesso a quasi tutti gli alunni di
sviluppare la capacità di lavorare con altre persone, nonché di migliorare le capacità di ascolto e di
lavoro collaborativo.
LIVELLI DI COMPETENZE RAGGIUNTI
Il profilo cognitivo della classe risulta collocato verso risultati mediamente molto positivi.
La maggioranza degli alunni ha raggiunto un livello di competenze intermedio (7) o quasi avanzato (8);
qualche allievo, a causa di fragilità pregresse e di un metodo di lavoro non costante ha raggiunto un livello di
competenze di base (6) e si è valutato positivamente l’impegno e il miglioramento nella preparazione.
Alcuni alunni si sono distinti, nel triennio, per impegno, costanza, serietà, metodo di lavoro autonomo, ben
organizzato e critico e per i risultati di eccellenza conseguiti: il livello di competenze raggiunto è avanzato
(8,9,10)
ABILITÀ SVILUPPATE
Si fa riferimento al Piano di lavoro di classe e al Piano di lavoro personale presentati all’inizio dell’anno
scolastico e depositati in segreteria, a disposizione per eventuali consultazioni.
Documento del Consiglio di Classe
30
La disciplina è stata proposta con lo scopo di far acquisire agli alunni le seguenti abilità che ritengo siano
state sviluppate in tutti gli allievi, anche se con differenti livelli:
• acquisizione di un metodo di studio efficace
• acquisizione di opportune conoscenze disciplinari
• sviluppo delle capacità logiche
• comunicazione efficace
• flessibilità e capacità di lavorare in gruppo
Le abilità della disciplina sono riportate nelle tabella successiva ( “contenuti disciplinari”)
CONTENUTI DISCIPLINARI
•
MODULO A
LE IMPRESE INDUSTRIALI
1. ASPETTI STRUTTURALI E GESTIONALI
- Caratteristiche della produzione industriale – classificazione delle imprese
industriali – la struttura patrimoniale – la gestione: aspetti e settori
2. SCRITTURE TIPICHE E RICHIAMI AL BILANCIO D’ESERCIZIO
- La contabilità generale – le tipiche scritture d’esercizio – le scritture di
assestamento dei conti – le scritture di riepilogo e di chiusura – il bilancio
d’esercizio
ABILITA’:
riconoscere le imprese industriali e saperle classificare
riconoscere i caratteri della struttura patrimoniale delle imprese industriali
comporre le tipiche scritture d’esercizio, di assestamento e di chiusura
redigere il bilancio d’esercizio sulla base delle disposizioni del Codice Civile
COMPETENZE
interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con
riferimento alle diverse tipologie di imprese
gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità
integrata
individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale
•
MODULO B
LE ANALISI DI BILANCIO E LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI
1. LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI
Interpretazione e analisi di bilancio – metodologia – la riclassificazione dei valori –
il sistema degli indici di bilancio – la situazione patrimoniale-finanziaria – l’analisi
della situazione economica – il coordinamento degli indici
2. LE ANALISI DI BILANCIO PER FLUSSI
Concetti di fondi, flussi e rendiconto finanziario – i flussi di capitale circolante netto
– la metodologia dell’analisi dei flussi di CCN – l’interpretazione del rendiconto
delle variazioni di CCN – i flussi di cassa o di liquidità
3. LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI
La revisione aziendale – la relazione di revisione
Documento del Consiglio di Classe
31
ABILITA’:
• riclassificare il bilancio in funzione delle analisi
• calcolare i principali indici di bilancio
• coordinare gli indici a sistema e redigere una relazione interpretativa
• redigere il rendiconto finanziario dei flussi di Ccn
• redigere una relazione interpretativa del rendiconto finanziario
• leggere ed interpretare una relazione di revisione del bilancio
COMPETENZE:
• interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con
riferimento alle differenti tipologie di imprese
• applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,
analizzandone i risultati
• utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata
d’impresa per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti
•
MODULO C
LA TASSAZIONE DEL REDDITO D’IMPRESA
1. IL REDDITO D’IMPRESA E IL CALCOLO DELLE IMPOSTE
Il reddito fiscale d’impresa: concetto e principi generali – dal reddito di bilancio al
reddito fiscale – le principali variazioni fiscali: la valutazione fiscale delle
rimanenze, l’ammortamento fiscale dei beni materiali, le manutenzioni e le
riparazioni, i canoni di leasing, la svalutazione dei crediti – dal reddito fiscale
all’imposta – l’IRAP e l’IRES
ABILITA’:
cogliere le cause delle principali divergenze tra reddito di bilancio e reddito fiscale
individuare i soggetti ai quali sono imputabili i redditi d’impresa
applicare il metodo LIFO a scatti per la valutazione delle rimanenze
calcolare gli ammortamenti fiscalmente deducibili
individuare e determinare le principali variazioni fiscali del reddito d’impresa
calcolare l’IRES
calcolare l’IRAP di una S.p.A. industriale
COMPETENZE:
gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità
integrata
individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale
•
MODULO D
LA GESTIONE STRATEGICA E LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
1. LE STRATEGIE AZIENDALI E LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
La pianificazione strategica e le sue fasi – modelli di strategia: la matrice del Boston
Consulting Group – il modello strategico di Porter – la formula imprenditoriale di V.
Coda
Documento del Consiglio di Classe
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2. I COSTI E LA CONTABILITA’ ANALITICA
Programmazione e controllo di gestione – i rendimenti dei fattori produttivi – la
contabilità analitica – i costi nelle imprese industriali – la metodologia del calcolo
dei costi – la contabilità a costi consuntivi pieni (full costing) – la contabilità a costi
consuntivi variabili (direct costing) – l’activity based costing – la break-even
analysis 3. I PIANI E I PROGRAMMI AZIENDALI
La gestione come attività programmata – il controllo di gestione e i suoi strumenti –
la contabilità a costi standard – il budget annuale e la sua articolazione – i budget
economici settoriali – il budget degli investimenti – il budget generale d’esercizio
4. L’ANALISI DEGLI SPOSTAMENTI E IL SISTEMA DI REPORTING
Il controllo budgetario – il sistema di reporting – l’analisi degli scostamenti nei costi
diretti – l’analisi degli scostamenti nei costi indiretti di produzione – l’analisi degli
scostamenti nei ricavi – l’analisi degli scostamenti nel risultato industriale
5. IL BUSINESS PLAN
Il piano descrittivo del business plan – il piano economico-finanziario del business
plan
ABILITA’:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
individuare, con riferimento a casi concreti, le strategie adottate
classificare i costi
rappresentare graficamente i costi fissi e variabili
calcolare i costi di prodotto e di processo secondo configurazioni a costi pieni e a
costi variabili
applicare la break-even-analysis a concreti problemi aziendali
risolvere alcuni problemi di scelta
redigere il budget d’esercizio
analizzare gli scostamenti tra dati standard e dati effettivi e individuare interventi
correttivi
costruire un business plan
COMPETENZE:
• applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,
analizzandone i risultati
• utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata
d’impresa per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti
•
MODULO E
CASI AZIENDALI
1. POLITICHE DI MERCATO E PIANO DI MARKETING – CASO: EATALY
Nella parte di tempo successiva alla redazione del Documento del Consigli di Classe ho in
previsione di sviluppare la seguente U.D.:
Documento del Consiglio di Classe
33
2. RENDICONTAZIONE SOCIALE E AMBIENTALE
La responsabilità sociale dell’impresa – la comunicazione della responsabilità
sociale e ambientale – il bilancio sociale e il bilancio ambientale – Caso aziendale
“Barilla”.
ABILITA’ :
• elaborare piani di marketing
• confrontare bilanci sociali e ambientali cogliendone gli aspetti caratteristici e commentandone i
risultati
COMPETENZE:
• inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con
riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato
• analizzare i documenti di rendicontazione sociale e ambientale alla luce dei criteri di
responsabilità sociale d’impresa
STRATEGIE DIDATTICHE
Strategie didattiche adottate
In coerenza con le indicazioni ministeriali, è stata attivata sin dall’inizio del percorso formativo una didattica
per competenze, intesa come sviluppo delle abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche dello
studente in riferimento ai compiti e ai problemi-opportunità che gli si presenteranno nelle future esperienze
professionali. Al fine di sviluppare competenze lo studente è stato coinvolto
• nell’affrontare problemi
• nel portare a termine compiti
• nel risolvere problemi che richiedono l’utilizzo di quanto sa, di quanto sa fare, di come sa
essere o sa collaborare con gli altri.
Sono stati quindi utilizzati metodi didattici attivi in cui lo studente deve affrontare problemi di natura
applicativa e utilizzare le conoscenze e le abilità padroneggiandole. Con le metodologie didattiche attive
l’alunno è posto al centro del percorso formativo ed è posta uguale attenzione agli aspetti cognitivi e a quelli
affettivi, all’attività intellettuale e a quella pratica.
In coerenza a tale premessa, oltre alla lezione frontale è stato lasciato ampio spazio alla lezione interattiva in
cui l’esposizione del docente è alternata a momenti di discussione del gruppo classe, al metodo degli esercizi
ripetuti in cui si propone una sequenza di esercizi che richiedono prestazioni analoghe, ma progressivamente
più complesse.
Le metodologie utilizzate sono state:
• Lezione frontale
• Discussione in classe di problematiche di natura economico-aziendale (anche con lo strumento del
quotidiano)
• Lavoro di gruppo
• Problem solving (su percorso dato o autonomo)
• Valutazione e revisione del lavoro/del giudizio
• Valutazione formativa frequente
• Controllo del lavoro
• Studio di casi aziendali
• Impiego di linguaggi e materiali non verbali/alternativi
• Visite guidate (in terza e in quarta visite aziendali)
• Contatto con persone del mondo esterno alla scuola
Documento del Consiglio di Classe
34
MATERIALI DIDATTICI
• Libro di testo:
P. GHIGINI – C. ROBECCHI, L’ECONOMIA AZIENDALE PLUS per la classe quinta - TOMO E, CASA
EDITRICE SCUOLA & AZIENDA, Edizione giugno 2014
•
•
•
•
•
Al libro di testo in adozione è stato associato altro materiale ricavato da quotidiani e siti web ( sito
Paramond, Scuola & azienda) allo scopo di riorganizzare, eventualmente approfondire, i contenuti
proposti dal manuale
In preparazione dell’esame scritto di economia aziendale sono stati utilizzati il manuale “L’esame
scritto di economia aziendale” di M. Devastato e L. Mottini nonché esercitazioni tratte dal sito della
Paramond e della Tramontana
Internet
Lavagna Interattiva Multimediale
Codice civile
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica:
• Interrogazione lunga e breve
• Domande a risposta aperta
• Domande a risposta multipla
• Trattazione sintetica di argomenti
• Esercizi
• Relazioni scritte e orali
VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe.
San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015.
Documento del Consiglio di Classe
Firma del docente
35
ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A.S. 2014 – 2015
MATERIA: DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
DOCENTE: prof. FERRO NADIA
CLASSE: V A AFM
GIUDIZIO SULLA CLASSE
La classe ha avuto totale continuità scolastica con il sottoscritto docente dalla primo anno fino al
quinto. Ha manifestato nell’arco del tempo serietà nell’impegno personale e costanza nella volontà
di apprendimento, adottando una metodologia di studio efficace ed adeguata alla difficoltà delle
discipline. Gran parte degli studenti ha manifestato un discreto interesse per le discipline anche se la
partecipazione è stata piuttosto passiva.
Alcuni allievi hanno quindi raggiunto capacità di apprendimento buone; alti invece, non sempre
costanti dell’applicazione domestica oppure per difficoltà espressive non del tutto superate, hanno
manifestato un profitto sufficiente.
Sono stati svolti degli approfondimenti grazie al Progetto “Il fisco in classe” in tema di ISE e sulle
funzioni ed organizzazione della Agenzia delle Entrate, con la visita alla sede di Udine del Catasto e
della Agenzia delle Entrate.
ABILITÀ SVILUPPATE
DIRITTO:
Saper distinguere tra eventi storici, problematiche sociali e istituzioni nazionale ed internazionali.
Analizzare i contesti socio istituzionali e normativi dei vari istituti.
Individuare la radice ideologica dei principi costituzionali.
Utilizzare un linguaggio tecnico giuridico corretto e pertinente.
Conoscere ed analizzare l’evoluzione storica dell’ordinamento costituzionale italiano.
Distinguere ed identificare le radici ideologiche dei principali diritti e doveri.
Conoscere la composizione e le funzioni degli organi costituzionali.
Documento del Consiglio di Classe
36
Conoscere gli elementi costitutivi dell’atto amministrativo e dell’organizzazione amministrativa.
Conoscere il funzionamento della giustizia civile, penale, amministrativa e tributaria.
ECONOMIA POLITICA:
Saper valutare le opportunità e gli squilibri derivanti dall’intervento dello Stato nell’economia.
Saper mettere in relazione la sostenibilità del debito pubblico con le capacità di crescita economica del
Paese.
Saper interpretare il significato dei vari saldi di bilancio.
Saper classificare le imposte vigenti in Italia
Saper individuare i collegamenti tra IRE, IRES e imposta sostitutiva .
Sapersi orientare sulle modalità di uso del Modello unico, 730, 770, CUD e F24.
Saper riconoscere gli effetti regressivi delle imposte indirette sui consumi.
Saper esemplificare casi di coordinamento tra la finanza statale con quella locale.
Saper riconoscere l’autonomia finanziaria regionale.
Conoscere scopi e utilizzo degli “Studi di settore”.
Saper confrontare i diversi componenti degli imponibili dell’IRES e IRAP e relativi calcoli tributari.
Capire struttura e funzioni della giustizia tributaria.
CONTENUTI TRATTATI
PROGRAMMA SVOLTO DI DIRITTO PUBBLICO
Lo Stato e la società: elementi dello Stato moderno.
Le forme di Stato e le forme di governo.
Lo Stato e la Costituzione
Lo Stato e le relazioni internazionali.
L’Unione europea
L’ordinamento costituzionale: il Parlamento.
Gli istituti di democrazia.
Il Presidente della Repubblica.
Il Governo.
Le garanzie costituzionali: i diritti e i doveri dei cittadini.
La giustizia costituzionale.
L’attività amministrativa: la funzione amministrativa.
Gli atti amministrativi.
L’invalidità degli atti amministrativi.
I mezzi dell’attività amministrativa.
Il rapporto di pubblico impiego.
Documento del Consiglio di Classe
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L’organizzazione amministrativa : amministrazione diretta, indiretta ed autonomie locali.
L’amministrazione della giustizia: l’attività giurisdizionale e la magistratura.
La giustizia civile e l’arbitrato.
- Argomenti da svolgere:
La giustizia amministrativa.
La giustizia tributaria.
La giustizia penale.
PROGRAMMA CONSUNTIVO DI ECONOMIA POLITICA
L’attività finanziaria.
Le spese pubbliche.
Le entrate pubbliche.
Il debito pubblico.
Il bilancio delle Stato e la contabilità pubblica in Italia.
Il sistema tributario italiano: le imposte, elementi e classificazione.
I principi giuridici delle imposte.
Storia ed organizzazione del sistema tributario italiano.
L’IVA e le altre imposte sui consumi.
Le imposte indirette sui trasferimenti di ricchezza e sugli affari.
La finanza locale, il federalismo fiscale e l’IMU.
La determinazione del reddito contabile, fiscale e imponibile.
Norme comuni alle imposte dirette.
L’IRE.
- Argomenti da svolgere entro la fine dell’anno scolastico:
L’imposta sul redito delle società (Ires).
L’imposta regionale sulle attività produttive (Irap).
Il contenzioso tributario.
STRATEGIE DIDATTICHE
Strategie didattiche adottate
•
Verbalizzazione esperienze e contenuti
•
Costruzione schemi e sequenze
•
Ritorno su concetti base
•
Scomposizione/semplificazione contenuti
•
Lezione frontale
•
Sottolineatura
Documento del Consiglio di Classe
38
•
Percorsi programmati per la scoperta delle informazioni
•
Ricavo di appunti
•
Anticipazione compito e recupero pre-requisiti
•
Esercizi di comprensione del testo
•
Pensiero ad alta voce
•
Valutazione e revisione del lavoro/del giudizio
•
Discussione libera e guidata
•
Valutazione frequente
•
Sviluppo percorsi autonomi di approfondimento
•
Controllo del lavoro
•
Visite guidate
•
Contatto con persone del mondo esterno alla scuola
MATERIALI DIDATTICI
Libri di testo:
DIRITTO: Marco Capiluppi, Nuovo corso di diritto 3, Tramontana.
ECONOMIA POLITICA: A. Gilibert A. Indelicato C. Rainero, Economia Politica 2, Lattes.
Materiale fornito dal docente
Presentazioni in PowerPoint
Lavagna Interattiva Multimediale
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica:
- scritta con domande aperte e strutturata e semistrutturata: una per ogni periodo didattico;
- diverse verifiche orali.
VALUTAZIONE:
sono stati utilizzati i criteri di valutazione esposti e previsti nel POF e richiamati nel Documento del
Consiglio di Classe.
San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015.
Firma del docente
Nadia Ferro.
Documento del Consiglio di Classe
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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A.S. 2014 – 2015
MATERIA: Scienze Motorie e Sportive
DOCENTE: prof. Lunardi Letizia
CLASSE: V^AFM
GIUDIZIO SULLA CLASSE
La classe ha sempre manifestato interesse e partecipazione al dialogo educativo e alle proposte
didattiche nel corso del quinquennio. La presenza di un allievo diversamente abile è stata accolta
con serenità e l’aiuto profuso durante la lezioni non è mai mancato. Nel percorso di studi, in
particolare nel triennio, si sono svolte attività sportive integrate e conferenze a tema inerenti
argomenti sportivi e di educazione alla salute. Il livello di preparazione raggiunto è buono per la
parte pratica, con alcune punte di eccellenza e discreto per la parte teorica.
ABILITÀ SVILUPPATE
1°AMBITO: MOVIMENTO
Avere consapevolezza delle proprie attitudini nell’attività motoria e sportiva.
Mettere in atto comportamenti responsabili e di tutela del bene comune come stile di vita: long life
learning.
2°AMBITO: LINGUAGGI DEL CORPO
Padroneggiare gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea nell’ambito
di progetti e percorsi anche interdisciplinari.
3°AMBITO: SPORT
Interpretare con senso critico i fenomeni di massa legati al mondo sportivo (tifo, doping,
professionismo, scommesse..).
4°AMBITO: SALUTE E BENESSERE
Scegliere autonomamente di adottare corretti stili di vita.
Adottare autonomamente stili di vita attivi che durino nel tempo: long life learning.
CONTENUTI TRATTATI
1. Tecniche di allenamento sportivo: riscaldamento finalizzato, stretching, esercizi di mobilità
articolare e di tonificazione, sviluppo delle capacità condizionali (forza, velocità, resistenza),
ginnastica posturale, lavoro a circuito finalizzato.
2. Sport individuali: ginnastica a corpo libero, tennis tavolo, salto della funicella.
3. Sport di squadra: pallavolo, calcio, basket.
Documento del Consiglio di Classe
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4. Teoria delle scienze motorie e sportive: paramorfismi e dismorfismi del rachide, principi di
primo soccorso, alimentazione, doping e dipendenze, SNC e SNP, sistema endocrino e
correlazioni con il movimento, lo stress e il movimento.
STRATEGIE DIDATTICHE
Strategie didattiche adottate
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Verbalizzazione esperienze e contenuti
Insegnamento reciproco
Ritorno su concetti base
Scomposizione/semplificazione contenuti
Lezione frontale
Lavoro di gruppo (piccolo, di livello, eterogeneo, …)
Attività personalizzata (nei tempi, nei contenuti, nel livello d’ impegno)
Controllo del lavoro
Conferenze
Progressione didattica del gesto motorio ed analisi dell’esecuzione motoria.
MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo: G. Fiorini, S. Coretti, S. Bocchi “In Movimento” Ed. Marietti Scuola
Computer / ipad
Internet
Attrezzi presenti in palestra, grandi e piccoli per la parte pratica: spalliere, quadro svedese,
funicella, trave, elastici tubolari, palle mediche, bande elastiche, palloni, trampolino elastico,
cavallina, fit-ball, racchette.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Test pratici, circuiti misti, interrogazioni orali.
VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe.
San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015
Firma del docente
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Documento del Consiglio di Classe
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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A.S. 2014 – 2015
MATERIA: matematica
DOCENTE: prof. Paola Buttazzoni
CLASSE: V A A.F.M.
GIUDIZIO SULLA CLASSE
Ad inizio anno scolastico la classe ha manifestato una forma di disorientamento nell'adeguarsi ad
una nuova docente della materia, dopo i numerosi cambi avuti negli anni scolastici precedenti.
Tuttavia, si è dimostrata interessata e collaborativa e ciò ha permesso anche un recupero di alcuni
argomenti non svolti precedentemente in un clima di lavoro che, dopo la fase di conoscenza
reciproca, è diventato sereno.
Durante l’anno alcuni allievi si sono distinti per il lavoro assiduo e costante che ha permesso loro di
raggiungere un rendimento buono. Il rendimento di qualche allievo ha risentito, invece, di una
preparazione di base non solida e/o di un impegno non adeguato e nella preparazione permangono
incertezze.
ABILITÀ SVILUPPATE
•
Calcolare derivate attraverso le regole di derivazione
•
Risolvere forme indeterminate nei limiti del tipo ∞/∞, 0/0, 0·∞ utilizzando il teorema di De
L’Hospital.
•
Determinare gli intervalli di crescenza e di decrescenza di una funzione
•
Determinare i massimi, i minimi e i flessi orizzontali mediante la derivata prima
•
Determinare la concavità e i flessi di una funzione mediante la derivata seconda
•
Tracciare il grafico di una funzione razionale intera o fratta, esponenziale, logaritmica
•
Analizzare funzioni di domanda e di offerta
•
Valutare l’elasticità di una funzione di domanda
Documento del Consiglio di Classe
42
•
Determinare il prezzo di equilibrio
•
Risolvere problemi riguardanti costi ricavi e profitti
•
Classificare problemi di scelta
•
Risolvere problemi di massimo e di minimo legati all'economia
•
Scegliere tra più alternative in condizione di certezza e con effetti immediati
•
Determinare il minimo costo di ordinazione nella gestione di un magazzino
•
Scegliere tra più alternative in condizione di incertezza e con effetti immediati con il criterio
del valore medio, il criterio della valutazione del rischio, il criterio del pessimista o
dell'ottimista
•
Rappresentare l'insieme delle soluzioni di una disequazione e di un sistema di disequazioni
lineari in due variabili
•
Utilizzare il metodo grafico per risolvere problemi di programmazione lineare in due
variabili o riconducibili a due variabili
CONTENUTI TRATTATI
Modulo n. 0 – Le derivate
• Le derivate fondamentali e le regole di derivazione (ripasso)
• Il teorema di De L’Hospital
Modulo n. 1 – Studio di funzioni
• Le funzioni crescenti e decrescenti e la derivata prima
• I massimi, minimi, flessi orizzontali e la derivata prima
• I flessi e la derivata seconda
• Lo studio di una funzione (razionale intera o fratta, esponenziale, logaritmica)
Modulo n. 2 – Le applicazioni dell’analisi in economia
• Le funzioni di domanda e di vendita
• Coefficienti di elasticità ed elasticità puntuale della domanda
• La funzione dell’offerta
• Equilibrio tra domanda e offerta
• La funzione dei costi, il costo medio e il costo marginale
• La funzione del ricavo, il ricavo medio e il ricavo marginale
• La funzione del profitto
Modulo n. 3 – Ricerca operativa
• Problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati: il caso continuo e discreto
Documento del Consiglio di Classe
43
• Il problema delle scorte
• La scelta fra più alternative
• Variabile casuale, il valore medio di una variabile casuale, la varianza e la deviazione standard
•
I problemi di scelta in condizioni di incertezza con effetti immediati: criterio del valore medio,
criterio della valutazione del rischio, criterio del pessimista e dell'ottimista
Modulo n. 4 – Programmazione lineare
• Disequazioni e sistemi di disequazioni lineari in due variabili
•
Linee di livello e metodo grafico per risolvere problemi di programmazione lineare in due
variabili
•
Problemi di programmazione lineare in più variabili riducibili a due
STRATEGIE DIDATTICHE
• Ritorno su concetti base
• Scomposizione/semplificazione contenuti
• Lezione frontale
• Anticipazione compito e recupero pre-requisiti
• Discussione libera e guidata
• Valutazione frequente
MATERIALI DIDATTICI
•
Libri di testo: “M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi – Matematica.rosso – Zanichelli”, vol. 4 e
5
•
Esercitazioni fornite dal docente
•
Lavagna Interattiva Multimediale
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica:
•
soprattutto verifiche scritte sotto forma di risoluzione di esercizi e problemi
•
meno frequenti le verifiche orali.
VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe.
San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015
Firma del docente
Documento del Consiglio di Classe
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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
A.S. 2014 – 2015
MATERIA: INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE: prof. CECILIA MUCCHINO
CLASSE: 5ª AFM
GIUDIZIO SULLA CLASSE
Classe attiva, propositiva, interessata; durante i cinque anni di frequenza di questa materia ha
dimostrato un partecipe interesse per i temi proposti, attraverso domande, riflessioni personali,
confronto all’interno della classe stessa. Anche gli studenti meno attivi si sono spesso lasciati
coinvolgere nella discussione in classe, contribuendo, soprattutto durante questo ultimo anno
scolastico, alla trattazione e all’approfondimento delle tematiche.
Il comportamento è sempre stato corretto e rispettoso all’interno della classe e nei confronti
dell’insegnante.
ABILITÀ SVILUPPATE
Le seguenti abilità, sviluppate nelle singole unità di apprendimento, rappresentano la gradazione
degli obiettivi specifici di apprendimento dell'IRC previsti dall'Intesa MIUR-CEI, ratificata con il
DPR 176 del 20.08.2012.
• Riconoscere che l'insegnamento sociale è parte della missione della Chiesa nel mondo
• Correlare l'insegnamento sociale all'affermazione della dignità della persona
• Presentare ed argomentare il rapporto tra azione politica e bene comune
• Illustrare ed argomentare le posizioni dell'etica cattolica in relazione alla politica
• Riconoscere il valore della partecipazione attiva in politica
• Presentare e spiegare il valore del lavoro di ogni cittadino per il bene comune
• Accostarsi criticamente alle numerose contraddizioni del mondo oggi in merito al lavoro
• Argomentare le possibili soluzioni alle disuguaglianze prodotte dall'economia di mercato
• Correlare tra loro i fenomeni dello sviluppo e del sottosviluppo per distinguere il modello di
sostenibilità
• Riconoscere il valore di criteri etici da applicare alla realtà economica
• Presentare ed argomentare le motivazioni per adottare un'economia solidale, equa e sostenibile
Documento del Consiglio di Classe
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• Presentare ed argomentare i criteri etici di un autentico rapporto uomo-natura
• Riconoscere le azioni attuabili per un intervento responsabile e a tutela della realtà creata
• Ricostruire fatti, eventi, situazioni del Concilio inquadrandoli nel periodo storico studiato
• Riconoscere punti di novità nella Chiesa del XX e XXI secolo
• Elaborare / rivedere il proprio giudizio sull'operato della Chiesa
• Interagire al dibattito con opinioni proficue e rispetto
• Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristianocattolica
CONTENUTI TRATTATI
I contenuti trattati sono stati organizzati nelle seguenti Unità di apprendimento, regolarmente svolte.
• La persona al centro dei valori cristiani.
• Chiesa: vita, lavoro e politica
• Chiesa: le sfide dello sviluppo e della sostenibilità
• Il Vaticano Secondo
Argomenti trattati
Riflessione sulla libertà
Discussione guidata in classe sulla libertà. Adozione a distanza: la storia di Maud Chifamba. Il
lavoro e l’uomo. Prospettive degli allievi. Storia dell’evoluzione del rapporto uomo-lavoro. Il
lavoro nella Bibbia. Le encicliche sociali. La vita di relazione. L’istituto familiare nella storia.
Aspetti psicologici della relazione. L’amore umano nella Bibbia. Riflessione sull’attentato di Parigi.
Visione del film “Casomai”. I giovani e la politica nella storia. Essere soggetti politici oggi. Tre
definizioni di politica. Fede, politica e potere. Chiesa profetica e Chiesa idolatrica.
STRATEGIE DIDATTICHE
Strategie didattiche adottate
1. Verbalizzazione esperienze e contenuti
2. Costruzione schemi e sequenze
3. Ritorno su concetti base
4. Scomposizione/semplificazione contenuti
5. Lezione frontale
6. Ricavo di appunti
7. Pensiero ad alta voce
8. Valutazione e revisione autonoma del giudizio
9. Lavoro in piccolo gruppo
10. Discussione libera e guidata
11. Giochi di simulazione
12. Drammatizzazione e giochi di ruolo
13. Valutazione frequente
14. Sviluppo percorsi autonomi di approfondimento
15. Impiego di linguaggi e materiali non verbali/alternativi
16. Visite guidate
17. Contatto con persone del mondo esterno alla scuola
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MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo:
BOCCHINI SERGIO, Religione e religioni, EDB, Bologna 2004.
Testo biblico e documenti magisteriali
Estratti di testi di religioni non cristiane
Schede di sintesi
Materiale fornito dal docente.
Articoli di cronaca (cartacei e web)
Computer
Internet
Video su YouTube e affini
Lavagna Interattiva Multimediale
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica: costante osservazione degli allievi durante le
attività in classe; comprensione e analisi del testo biblico e magisteriale; interesse, partecipazione,
comportamento durante lo svolgimento del progetto “Prove Tecniche di Volontariato” e durante
l'uscita didattica ad esso correlata. Non si sono effettuate verifiche scritte.
VALUTAZIONE
La valutazione dell'IRC considera:
a)
l'apprendimento dei contenuti disciplinari proposti, in relazione agli obiettivi di ogni
singola UA e ai processi di maturazione di conoscenze, abilità e competenze;
b)
l'atteggiamento globalmente manifestato, ovvero l'interesse, la partecipazione, l'attenzione
in classe e l'impegno nello svolgimento delle consegne;
c)
il comportamento, ovvero la relazione educativa con compagni e docente durante l'ora di
IRC e nei momenti in comune della giornata scolastica, la collaborazione, il rispetto delle regole
disciplinari e delle attrezzature e sussidi dell'istituto;
d)
la Tabella di riferimento per la valutazione dei livelli d’esercizio delle competenze
nell'Asse dei Linguaggi, parte integrante del POF d'Istituto.
Il giudizio finale formulato dal docente è la sintesi di queste voci, come dettagliatamente descritto
nel Piano di Lavoro. Ai sensi dell’art. 4 comma 3 del D.P.R. 22.06.2009 n. 122 (in riferimento
all'art. 309 D.L. 16.04.1994 n.297) le valutazioni relative agli apprendimenti dell’IRC sono espresse
in giudizi e non in voti numerici (Insufficiente, Sufficiente, Discreto, Buono, Ottimo).
Il docente
San Daniele del Friuli, 13maggio 2015.
Documento del Consiglio di Classe
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C. SCHEDE RELATIVE ALLE SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
SIMULAZIONE PRIMA PROVA, pagina 49
Data di svolgimento: 14 maggio 2015
Testo allegato
SIMULAZIONE SECONDA PROVA (ECONOMIA AZIENDALE)
Data di svolgimento prevista: 22 maggio 2015
SIMULAZIONI TERZA PROVA , pagina 61
Prima simulazione svolta il 14 febbraio 2015
Seconda simulazione svolta il 22 aprile 2015
Le prove svolte, di carattere interdisciplinare, hanno coinvolto 4 materie
TIPOLOGIA SPERIMENTATA:
tipologia B: Quesiti a risposta singola
Totale quesiti: 12 ( 3 per ciascuna disciplina)
Le simulazioni sono state effettuate con un tempo di 3 ore.
Per le lingue straniere è stato consentito l’uso del dizionario.
Testi allegati
Griglie di correzione utilizzate allegate
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I.S.I.S. “VINCENZO MANZINI” – SAN DANIELE DEL FRIULI
a.s. 2014/2015
SIMULAZIONE I prova ESC classi quinte
14 maggio 2015
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COGNOME E NOME _________________________________
CLASSE ___________________________________________
ORA DI CONSEGNA ___________________________________
Svolgi la prova, scegliendo una delle proposte tra le quattro tipologie presentate qui di seguito.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, La coscienza di Zeno.
Il brano che segue è tratto dal capitolo VI, La moglie e l'amante, de La coscienza di Zeno.
Zeno Cosini ha sposato una delle sorelle Malfenti, figlie di un ricco uomo d'affari della medio-alta borghesia triestina.
Frequentare il salotto di casa Malfenti per Zeno significa tentare di adeguarsi ai canoni borghesi di carrierismo e
promozione sociale cui si debbono orientare anche i rapporti umani. Lo fa, tuttavia, con i suoi modi abitualmente
maldestri da “inetto”.
Nella mia vita ci furono varii periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla felicità. Mai però
tale fede fu tanto forte come nel tempo in cui durò il mio viaggio di nozze eppoi qualche settimana
dopo il nostro ritorno a casa. Cominciò con una scoperta che mi stupì: io amavo Augusta com’essa
amava me. Dapprima diffidente, godevo intanto di una giornata e m’aspettavo che la seguente fosse
tutt’altra cosa. Ma una seguiva e somigliava all’altra, luminosa, tutta gentilezza di Augusta ed anche – ciò
ch’era la sorpresa – mia. Ogni mattina ritrovavo in lei lo stesso commosso affetto e in me la stessa
riconoscenza che, se non era amore, vi somigliava molto. Chi avrebbe potuto prevederlo quando avevo
zoppicato da Ada ad Alberta1 per arrivare ad Augusta? Scoprivo di essere stato non un bestione cieco
diretto da altri, ma un uomo abilissimo. E vedendomi stupito, Augusta mi diceva:
– Ma perché ti sorprendi? Non sapevi che il matrimonio è fatto così? Lo sapevo pur io che sono tanto
più ignorante di te!
Non so più se dopo o prima dell’affetto, nel mio animo si formò una speranza, la grande speranza di
poter finire col somigliare ad Augusta ch’era la salute personificata. Durante il fidanzamento io non
avevo neppur intravvista quella salute, perché tutto immerso a studiare me in primo luogo eppoi Ada e
Guido2. La lampada a petrolio in quel salotto non era mai arrivata ad illuminare gli scarsi capelli di
Augusta.
Altro che il suo rossore! Quando questo sparve con la semplicità con cui i colori dell’aurora spariscono
alla luce diretta del sole, Augusta batté sicura la via per cui erano passate le sue sorelle su questa terra,
quelle sorelle che possono trovare tutto nella legge e nell’ordine o che altrimenti a tutto rinunziano. Per
quanto la sapessi mal fondata perché basata su di me, io amavo, io adoravo quella sicurezza. Di fronte
ad essa io dovevo comportarmi almeno con la modestia che usavo quando si trattava di spiritismo.
Questo poteva essere e poteva perciò esistere anche la fede nella vita.
Però mi sbalordiva; da ogni sua parola, da ogni suo atto risultava che in fondo essa credeva la vita
eterna. Non che la dicessi tale: si sorprese anzi che una volta io, cui gli errori ripugnavano prima che
non avessi amati i suoi, avessi sentito il bisogno di ricordargliene la brevità. Macché! Essa sapeva che
tutti dovevano morire, ma ciò non toglieva che oramai ch’eravamo sposati, si sarebbe rimasti insieme,
insieme, insieme. Essa dunque ignorava che quando a questo mondo ci si univa, ciò avveniva per un
periodo tanto breve, breve, breve, che non s’intendeva come si fosse arrivati a darsi del tu dopo di non
essersi conosciuti per un tempo infinito e pronti a non rivedersi mai più per un altro infinito tempo.
Compresi finalmente che cosa fosse la perfetta salute umana quando indovinai che il presente per lei era
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una verità tangibile in cui si poteva segregarsi e starci caldi. Cercai di esservi ammesso e tentai di
soggiornarvi risoluto di non deridere me e lei, perché questo conato non poteva essere altro che la mia
malattia ed io dovevo almeno guardarmi dall’infettare chi a me s’era confidato. Anche perciò, nello
sforzo di proteggere lei, seppi per qualche tempo movermi come un uomo sano.
Essa sapeva tutte le cose che fanno disperare, ma in mano sua queste cose cambiavano di natura. Se
anche la terra girava non occorreva mica avere il mal di mare!
Tutt’altro! La terra girava, ma tutte le altre cose restavano al loro posto. E queste cose immobili avevano
un’importanza enorme: l’anello di matrimonio, tutte le gemme e i vestiti, il verde, il nero, quello da
passeggio che andava in armadio quando si arrivava a casa e quello di sera che in nessun caso si avrebbe
potuto indossare di giorno, né quando io non m’adattavo di mettermi in marsina. E le ore dei pasti
erano tenute rigidamente e anche quelle del sonno. Esistevano, quelle ore, e si trovavano sempre al loro
posto.
Di domenica essa andava a Messa ed io ve l’accompagnai talvolta per vedere come sopportasse
l’immagine del dolore e della morte. Per lei non c’era, e quella visita le infondeva serenità per tutta la
settimana. Vi andava anche in certi giorni festivi ch’essa sapeva a mente. Niente di più, mentre se io
fossi stato religioso mi sarei garantita la beatitudine stando in chiesa tutto il giorno.
C’erano un mondo di autorità anche quaggiù che la rassicuravano. Intanto quella austriaca o italiana che
provvedeva alla sicurezza sulle vie e nelle case ed io feci sempre del mio meglio per associarmi anche a
quel suo rispetto. Poi v’erano i medici, quelli che avevano fatto tutti gli studii regolari per salvarci
quando – Dio non voglia – ci avesse a toccare qualche malattia. Io ne usavo ogni giorno di
quell’autorità: lei, invece, mai. Ma perciò io sapevo il mio atroce destino quando la malattia mortale
m’avesse raggiunto, mentre lei credeva che anche allora, appoggiata solidamente lassù e quaggiù, per lei
vi sarebbe stata la salvezza.
Io sto analizzando la sua salute, ma non ci riesco perché m’accorgo che, analizzandola, la converto in
malattia. E, scrivendone, comincio a dubitare se quella salute non avesse avuto bisogno di cura o
d’istruzione per guarire. Ma vivendole accanto per tanti anni, mai ebbi tale dubbio.
Note:
1. Ada ed Alberta sono le sorelle di Augusta, insieme ad Anna.
2. Guido Speier è l’antagonista in amore di Zeno: bello, ricco, buon violinista, elegante sposerà Ada.
1. Comprensione del testo
1.1 Dal brano proposto ricava e interpreta una tua valutazione del rapporto tra marito e moglie in base
ai seguenti spunti di riflessione: quale idea di Augusta emerge? Che tipo di atteggiamento ha Zeno
nei suoi confronti? Quale legame li tiene uniti e li attrae? Puoi intuire se c'è qualche cosa che li
completa a vicenda nel loro rapporto?
2. Analisi del testo
2.1
2.2
Dal brano proposto raccogli e indica puntualmente gli elementi descrittivi più significativi dei
valori e dei comportamenti tipici della filosofia di vita borghese che Zeno mette in luce
analizzando la moglie. Rifletti sull'atteggiamento dell'io-narrante : “critica” o “ volontà di
integrazione”.
Nelle righe 20-29 Zeno mette in luce la concezione profondamente diversa che hanno lui e la
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51
2.3
2.4
moglie del tempo e dello spazio. Attraverso puntuali citazioni testuali ricostruisci differenze
e incomprensioni tra Zeno e Augusta in merito.
Lungo tutto il brano Zeno riflette sulle idee di “salute” e “malattia” : ricostruisci la dialettica tra
questi due concetti fondamentali anche facendo riferimento ad altri passi del romanzo.
Io narrante e io-narrato. Illustra la tipologia del narratore del romanzo sveviano.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Scegli una delle due tracce di approfondimento.
3.1
3.2
Italo Svevo appartiene a quella generazione primonovecentesca di grandi romanzieri europei
che sperimentano una scrittura e una struttura del romanzo profondamente innovativi
rispetto ai modelli
ottocenteschi. Illustra le principali caratteristiche stilistiche, strutturali,
contenutistiche de La coscienza di Zeno sulla base delle tue conoscenze.
La figura dell' “inetto”, dello “sradicato”, del “diverso” è molto presente nella narrativa e nella
poesia del primo Novecento. Analizzala facendo riferimento agli autori italiani o stranieri che
preferisci.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei
modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO : Il tema della memoria nella letteratura e nell'arte
DOCUMENTI
Doc. 1 – G. Leopardi, Alla luna
O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l'anno, sovra questo colle
Io venia pien d'angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
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Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, nè cangia stile,
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l'etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l'affanno duri!
Doc. 2 – E. Montale, Cigola la carrucola nel pozzo.
Cigola la carrucola del pozzo,
l’acqua sale alla luce e vi si fonde.
Trema un ricordo nel ricolmo secchio,
nel puro cerchio un’immagine ride.
Accosto il volto a evanescenti labbri:
si deforma il passato, si fa vecchio,
appartiene ad un altro...
Ah che già stride
la ruota, ti ridona all’atro fondo,
visione, una distanza ci divide.
Doc. 3 – I. Svevo, La coscienza di Zeno.
Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero arrivarci se la luce che
ancora ne riverbera non fosse tagliata da ostacoli d’ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora.
Il dottore mi raccomandò di non ostinarmi a guardare tanto lontano. Anche le cose recenti sono preziose per essi e sopra
tutto le immaginazioni e i sogni della notte prima. Ma un po’ d’ordine pur dovrebb’esserci e per poter cominciare ab ovo,
appena abbandonato il dottore che di questi giorni e per lungo tempo lascia Trieste, solo per facilitargli il compito,
comperai e lessi un trattato di psico–analisi. Non è difficile d’intenderlo, ma molto noioso.
Dopo pranzato, sdraiato comodamente su una poltrona Club, ho la matita e un pezzo di carta in mano. La mia fronte è
spianata perché dalla mia mente eliminai ogni sforzo. Il mio pensiero mi appare isolato da me. Io lo vedo. S’alza,
s’abbassa... ma è la sua sola attività. Per ricordargli ch’esso è il pensiero e che sarebbe suo compito di manifestarsi, afferro
la matita. Ecco che la mia fronte si corruga perché ogni parola è composta di tante lettere e il presente imperioso risorge ed
offusca il passato.
Ieri avevo tentato il massimo abbandono. L’esperimento finì nel sonno più profondo e non ne ebbi altro risultato che un
grande ristoro e la curiosa sensazione di aver visto durante quel sonno qualche cosa d’importante. Ma era dimenticata,
perduta per sempre.
Mercé la matita che ho in mano, resto desto, oggi. Vedo, intravvedo delle immagini bizzarre che non possono avere
nessuna relazione col mio passato: una locomotiva che sbuffa su una salita trascinando delle innumerevoli vetture; chissà
donde venga e dove vada e perché sia ora capitata qui!
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Doc. 4 – S. Dalì, La persistenza della memoria (1931).
Doc. 5 – M. Proust, Dalla parte di Swann.
Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia
abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e
paffuti, chiamati madeleine, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco
dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un
cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della madeleine. Ma appena la sorsata mescolata alle
briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso
piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i
rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire
quella gioia violenta? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della madeleine. Ma lo superava infinitamente, non doveva
essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo
più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda
sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce,
e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so
interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione (e proprio ora), per
uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo
mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova
chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo
obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo
tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima
sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande
profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi
percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di madeleine che a Combray, la
domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonie mi offriva dopo averlo inzuppato nel
suo infuso di tè o di tiglio…."
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2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: Tra macro e micro economia.
DOCUMENTI
Doc. 1 – C’era una volta la speranza che la globalizzazione avrebbe portato benefici per tutti, sia nei
Paesi industriali avanzati, sia nel Terzo mondo. Oggi la faccia oscura della globalizzazione è sempre più
evidente. […] Abbiamo sotto gli occhi di un sistema commerciale globale ingiusto, che ostacola lo
sviluppo, e un sistema finanziario globale instabile, in cui i Paesi poveri si trovano ripetutamente oberati
da un debito ingestibile. Il denaro dovrebbe affluire dai Paesi ricchi a quelli poveri, ma sempre più
spesso va nella direzione opposta. L’aspetto più significativo della globalizzazione è la disparità tra
promesse e realtà. […] La teoria economica prevedeva che ci sarebbero stati individui penalizzati dalla
globalizzazione, ma sosteneva anche che il numero dei beneficiati avrebbe compensato quello dei
penalizzati. […] Non è successo. […] Molti degli insuccessi della globalizzazione ruotano intorno a un
fatto molto semplice: la globalizzazione economica ha viaggiato a un ritmo superiore a quello della
globalizzazione della politica e della mentalità. Siamo diventati più interdipendenti, e una maggiore
interdipendenza crea la necessità di un’azione coordinata. Ma manca ancora il quadro istituzionale per
poterlo fare in modo più efficace e democratico. […] La globalizzazione può essere modificata: anzi, è
evidente che sarà modificata. la domanda è: i cambiamenti ci saranno imposti come risultato di una crisi
o prenderemo il controllo del processo di globalizzazione? Nel primo caso si rischia di scatenare una
reazione ostile alla globalizzazione, oppure si rischia di fare interventi alla rinfusa che serviranno solo a
preparare il terreno per altri problemi. Nel secondo caso ci sarebbe la possibilità di ricostruire la
globalizzazione mettendola in grado di esprimere appieno le sue potenzialità e di migliorare le
condizioni di vita in tutto il mondo.
J. Stiglitz, Making Globalzation Work, 2006.
Doc. 2 – La caratteristica generale della Gramengreencredit (letteralmente credito del villaggio) è la
promozione del credito come diritto umano. la sua missione è aiutare le famiglie povere nel loro
tentativo di superare la povertà. E’ pensato per i poveri, e in particolare per le donne. Il tratto distintivo
del Gramengreencredit è dato dal fatto di non basarsi su alcuna garanzia collaterale, e nessun contratto a
valore legale. Si basa sulla “fiducia” anziché su procedure legali. Viene offerto per la creazione di lavoro
autonomo, di attività che generino reddito o diano un tetto ai poveri, e non a fini consumistici. E’ nato
come sfida al sistema bancario tradizionale, in cui le banche rifiutano i poveri, considerati “non
meritevoli di ricevere prestiti”. Ne consegue che il Gramengreencredit rifiuta i metodi fondamentali del
sistema bancario tradizionale e crea metodi propri: offre un servizio a domicilio, basandosi sul principio
che le persone non dovrebbero andare dalla banca, ma la banca dalle persone. Per ottenere un prestito,
occorre che il richiedente si unisca ad un gruppo di richiedenti. I prestiti possono essere concessi in
sequenza continua. Il richiedente che ha ripagato un prestito precedente può chiederne di nuovi. Tutti i
prestiti devono essere ripagati a rate settimanali o bisettimanali. E’ possibile ricevere simultaneamente
più di un prestito. I prestiti sono accompagnati da programmi obbligatori, o volontari, di risparmio. In
genere vengono concessi attraverso organizzazioni non-profit o istituzioni nelle quali i richiedenti
hanno una partecipazione maggioritaria. […] Il Gramengreencredit dà particolare enfasi alla formazione
del capitale umano ed è interessato alla protezione ambientale. Segue l’educazione dei bambini, fornisce
borse di studio e concede prestiti agli studenti. Per ottenere la creazione di capitale umano si sforza di
diffondere la tecnologia, come i telefoni cellulari e l’energia solare, e promuove l’energia meccanica
come alternativa al lavoro manuale.
M. Yunus, Il nostro sistema di prestito: un patto fondato sulla fiducia, La Repubblica, 14 ottobre 2006.
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Doc. 3 – L’aspirazione alla frugalità, ad una vita fondata su valori essenziali, non è affatto estranea
all’identità culturale degli stati Uniti. Consumismo ed austerità si sono contesi l’anima dell’America fin
dalla sua nascita. Oggi il consumismo è in ritirata sotto la pressione dello stato di necessità. Gli squilibri
provocati da anni di indebitamento facile hanno innescato dei contro – aggiustamenti rapidi. In poco
tempo la massa delle famiglie americane, facendo di necessità virtù, ha riscoperto una parola che
sembrava dimenticata: risparmio. […] La parsimonia è una strada obbligata per rimediare agli eccessi
del passato. E questo rinsavimento collettivo è agevolato dai mass media, dall’industria della
comunicazione, che sfornano nuove ideologie e nuovi trend per accompagnare l’evoluzione dei
comportamenti. Anche i ceti privilegiati si adeguano. Martha Olney, economista dell’Università di
Berkeley e studiosa della Grande Depressione degli anni Trenta, dice che è tipico di queste crisi storiche
il ribaltamento dei valori: “La parsimonia e una nuova sobrietà di costumi riemergono come le virtù
nazionali di quest’epoca”.
F. Rampini, Le dieci cose che non saranno più le stesse. Tutto quello che la crisi sta cambiando, A. Mondadori, 2009.
Doc. 4 – Il low – cost non è solo un fenomeno economico imponente. e’ la parte più visibile del grande
cambiamento culturale e sociale in corso in tutto il mondo occidentale. Quando si sente la parola low –
cost il pensiero corre spontaneamente ai mobili Ikea, ai voli Rayanair e alle auto Dacia. Ma questi
prodotti a prezzo contenuto sono solo la parte più visibile di una new deal che sta cambiando l’economia
e la società occidentale e che corre su due binari paralleli: la neosobrietà e la nuova economia low – cost.
[…] Riscoprire il giusto valore delle cose. E’ la cifra migliore di questo new deal. […] Giusto valore delle
cose significa, certo, cercare il prezzo ottimale approfittando delle occasione. Ma anche, se si vuole,
continuare a usare lo stesso paio di scarpe per vent’anni o più, se sono ancora belle e ci siamo
affezionati. […] Riscoprire il giusto valore delle cose significa anche aborrire lo spreco, evitare gli
acquisti inutili, e le cose che poi buttiamo. […]
F. Astone, R. Lacalca, Italia low – cost, 2011.
Doc. 5 – La crisi economica è l’occasione per rivedere i nostri modelli di sviluppo?
Offre certamente la possibilità di farlo.
E’ solo un problema di regolamentazione o bisogna ripensare in senso più ampio le nozioni di progresso e di benessere?
Sì, bisogna ripensarle. Benessere e regolamentazioni sono questioni collegate. Se si crede che il mercato
non abbia bisogno di controllo, perché la gente farà automaticamente delle scelte giuste, non ci si pone
nemmeno il problema. Se invece ci si preoccupa del benessere e della libertà, bisogna organizzare
l’economia in modo tale che queste due cose siano realmente possibili. Allora le domande sono: quali
regolamentazioni vogliamo? Fino a quale punto? Ecco le questioni importanti che devono essere
discusse collettivamente. […] Né l’economia di mercato, né la società sono processi che si
autoregolano. Hanno bisogno dell’intervento razionale dell’essere umano. La democrazia è fatta per
questo: per discutere del mondo che vogliamo, ivi compresi i termini di regolazione dei sistemi della
sanità, dell’istruzione, delle tutele contro la disoccupazione. […]
G. Allix, L. Carame, A. Sen, Non si vive di solo PIL. Benessere e progresso devono essere ripensati. Senza regole non
è possibile realizzarsi, intervista pubblicata su La Stampa, 10 giugno 2010.
3. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: La Prima Guerra Mondiale: origini e responsabilità.
DOCUMENTI
Documento del Consiglio di Classe
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Doc. 1 - Nel giugno 1914 l’Europa viveva ancora la Belle Époque. In apparenza era in preda ad una
leggerezza spensierata, a una gioia di vivere che sembrava non dovesse finire mai. Sempre in apparenza,
prevaleva la convinzione che le guerre fossero ormai impossibili ed inutili. Ma sotto questa idilliaca
superficie scorrevano i veleni delle crisi diplomatiche, degli egoismi nazionali, delle rivalità tra senili
dinastie regnanti, imparentate ed invidiose l’una dell’altra, e delle combinazioni militari. L’Europa felix
era percorsa da profonde agitazioni sociali, che presto sarebbero state provvisoriamente sommerse dai
nazionalismi esasperati dalla guerra, nell’attesa di riaffiorare, con una violenza rivoluzionaria, dalle
montagne di cadaveri. Fu come se tutte le Furie (scrive Benedetto Croce), a lungo tenute compresse,
abbattute le porte, si precipitassero sul mondo. Nonostante l’apparente soddisfazione, tutti si sentivano
sul punto di essere aggrediti e tutti tendevano a diventare aggressori (scrive lo storico Max Weber).
L’Europa del 1914 era una gran festa in cui si fingeva di non sentire i miasmi esplosivi che avvolgevano
le vecchie società. A Sarajevo un esaltato accese un cerino e fece saltare in aria il continente. […] La
convulsa estate 1914 sembra un dramma surreale, dedicato al trionfo dell’irresponsabilità. E’ in
definitiva proprio questo. La gioiosa Europa del primissimo Novecento aveva, più o meno
inconsapevolmente, preparato la propria perdita: e vi precipitò con un’incoscienza che non l’abbandonò
neppure nei decenni successivi.
B. Valli, Perché il gesto di uno sconosciuto fece esplodere un continente, La Repubblica, 2004.
Doc. 2 - Il problema delle origini e delle responsabilità del conflitto è stato più volte riproposto. […]
Formalmente la questione fu risolta nell’articolo 231 del Trattato di Versailles, che attribuiva la
responsabilità della guerra all’Austria – Ungheria e alla Germania. Gli storici sanno che la questione è
molto più complessa e chiama in causa l’organizzazione del sistema internazionale nel ventennio che
precedette la guerra, lo scatenarsi delle rivalità imperialistiche, l’impressionante ascesa economica ed
industriale della Germania, l’esasperazione dei sentimenti e della politica di potenza, la debolezza delle
forze pacifiste, il fallimento della Internazionale socialista. Questi riferimenti generali non possono
tuttavia nascondere il fatto che i circoli militari, ed una parte almeno del governo tedesco, ritenevano
possibile con una breve e vittoriosa guerra – alla quale i tedeschi erano i meglio preparati – rafforzare
l’egemonia mitteleuropea, che già di fatto esercitavano, e soddisfare l’aspirazione ad una posizione di
potenza mondiale adeguata alla forza economica raggiunta. […] In questo quadro, elementi decisivi
nello scatenamento del conflitto appaiono sia la convinzione che si sarebbe trattato di una guerra di
breve durata, la classica “continuazione della politica con altri mezzi” alla Clausewitz (generale e teorico
prussiano), sia il sostegno dell’opinione pubblica nazionale, dell’una e dell’altra parte, alle ragioni della
guerra.
P. Villani, Trionfo e crollo del predominio europeo. XIX – XX secolo, Il Mulino, 1983.
Doc. 3 - Questa guerra, diversamente dalle altre precedenti, che erano condotte per obiettivi limitati e
specifici, aveva come posta scopi illimitati. Nell’età degli imperi, la politica e l’economia si erano fuse.
La rivalità politica internazionale si modellava sulla crescita e sulla competizione economiche, ma la
caratteristica di questi processi era per l’appunto la loro illimitatezza. […] Per i due principali
contendenti, Germania e Gran Bretagna, l’unico limite doveva essere costituito dal cielo, poiché la
Germania voleva una posizione di predominio politico e marittimo mondiale pari a quella britannica,
che avrebbe perciò automaticamente relegato ad un rango inferiore la potenza inglese già in declino.
Era un aut aut. Per la Francia, allora come nella seconda guerra mondiale, la posta in gioco non era così
alta, ma era ugualmente pressante: controbilanciare la crescente inferiorità economica e demografica
dinanzi alla Germania, che sembrava inevitabile. Anche in questo caso era in questione il futuro della
Francia come grande potenza. In entrambi i casi un compromesso avrebbe semplicemente significato
rimandare il confronto. […] Sulla carta era senza dubbio possibile un compromesso su alcuni degli
obiettivi bellici che entrambe le parti, con ottica megalomane, formularono non appena scoppiò il
conflitto, ma in pratica il solo obiettivo che contasse era la vittoria totale: ciò che nella seconda guerra
Documento del Consiglio di Classe
57
mondiale verrà definito “resa incondizionata”. Era un obiettivo assurdo ed autolesionistico che
condusse alla rovina vinti e vincitori. Gli sconfitti furono trascinati nella rivoluzione, mentre i vincitori
conobbero la bancarotta e il dissanguamento di ogni energia.
E. J. Hobsbawm, Il secolo breve, Rizzoli, 1995.
Doc. 4 – All’origine della corsa al riarmo e della pesante atmosfera che si venne creando nei rapporti tra
le nazioni non erano soltanto l’inasprimento della lotta per i mercati e la spinta degli interessi dinastici e
della tendenza a creare una diversione alle lotte politiche e sociali interne, a mano a mano che queste si
facevano più intense per la pressione delle classi lavoratrici e per la resistenza dei ceti industriali. La
fiducia nella possibilità di frenare l’ascesa del movimento operaio cominciò a venire meno dopo la
rivoluzione russa del 1905 e la crisi economica del 1907. Il bellicismo dei nazionalisti, la loro
predicazione della guerra “rigeneratrice” e la loro polemica antidemocratica ed antisocialista ebbero più
largo credito allorché si vide che la crisi rivoluzionaria non era limitata alla Russia ma raggiungeva, in
forme diverse, anche altri paesi. Nel 1908 una rivoluzione scoppiò in Turchia: il movimento dei Giovani
Turchi, dopo aver ottenuto la concessione di una costituzione liberale, costrinse il sultano Abdul –
Hamid II ad abdicare. L’ondata rivoluzionaria raggiunse la Cina, dove la resistenza agli stranieri era
uscita dalla fase della rivolta spontanea di tipo tradizionale, che aveva avuto la sua massima espressione
nel movimento dei boxers.
R. Villari, Storia dell’Europa contemporanea, Laterza, 1972.
4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva (ambito tecnico – scientifico)
DOCUMENTI
Doc. 1 - «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma
dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell’innovazione contemporanea. È il
«transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0”
(Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza
cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle
religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre
capacità fisiche e psichiche; l’eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell’invecchiamento
e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento
dell’umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui
fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su
supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare le cellule
cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»
Fabio Chiusi, Trans Umano la trionferà, “L’Espresso” – 6 febbraio 2014.
Doc. 2 - «Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all’Università di Cambridge e astronomo della
Regina, la vede un po’ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l’uomo –
piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono
sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili
idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali
complessi». L’astronomo della Corte d’Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle
speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo.
Documento del Consiglio di Classe
58
Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l’angoscia che prende molti di noi davanti alla
rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava
destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo
dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio
notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c’è più, sostituito da sensori, lettori di codici a
barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane
guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i
convogli che si muovono all’interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.»
Massimo Gaggi, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014.
Doc. 3 - «Per molto tempo al centro dell’attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si
portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre
più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi
invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale
ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li
guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità:
finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti
in quaderni digitali o leggere libri elettronici.»
Dianora Bardi, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. it – 12 gennaio 2014.
Doc. 4 - «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal
sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall’intenzione
dell’uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell’oro, ma progresso verso
un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La
contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede
di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell’ordine del proprio potenziamento. Null’altro, infatti, vuole la
tecnica se non la propria crescita, un semplice “sì” a se stessa. L’orizzonte si spoglia dei suoi confini.
Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del
tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»
Umberto Galimberti, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002.
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
A partire dagli anni Venti e Trenta la massiccia diffusione dei mezzi di comunicazione di massa ha
consentito che molte pagine della storia mondiale del Novecento fossero non soltanto conosciute e
vissute grazie ad essi, ma anche scritte attraverso di essi: si pensi, ad esempio, alla propaganda nel
ventennio fascista, all’ascesa di Hitler in Germania, alla bomba atomica, al secondo dopoguerra, al
boom economico degli anni Sessanta, alla contestazione del ’68, all’allunaggio, alla caduta del Muro di
Berlino, all’11 settembre 2001, eventi che ciascuno di noi può ancora ascoltare e vedere mediante la
consultazione di materiali di archivio proposti oggi dai media e da Internet.
Il candidato rifletta sull’argomento proposto, affrontando l’approfondimento di uno o più aspetti di
esso in base ai propri studi ed alle proprie conoscenze personali.
Documento del Consiglio di Classe
59
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
“La bellezza salverà il mondo. La frase di Dostoevskij (dal romanzo L’idiota) non è mai stata così
attuale. Perché è proprio quando così tante cose intorno a noi vanno male che bisogna parlare della
bellezza del pianeta e dell’uomo che lo abita” (Editoriale della rivista Canopée, n. 1, 2003, p.11).
Bisogna intendersi: la parola “bellezza” assume qui un significato ampio, che non sempre corrisponde
all’uso comune. Non è questione di trascorrere la vita ad ammirare tramonti o la luna piena, tantomeno
di dedicarsi ad arricchirla con oggetti futili acquistati in qualche negozio. Piuttosto è il tentativo di
ordinare la vita armoniosamente secondo la coscienza di ciascuno, affinché le sue diverse declinazioni,
sociale, professionale, intima, materiale, formino un tutto comprensibile. Non si tratta necessariamente
di una vita sacrificata a un bell’ideale, né una vita vissuta in conformità a valori giudicati superiori;
spesso una vita bella non necessita di fondamenti politici o morali. Ciascuno, qui, determina criteri della
propria riuscita, anche se per questo deve ricorrere a ciò che gli offre la società in cui vive. Torniamo
così al punto da cui siamo partiti, l’esperienza di compimento interiore e di pienezza dell’essere.
T. Todorov. La bellezza salverà il mondo, 2005.
Documento del Consiglio di Classe
60
ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI
"VINCENZO MANZINI"
C O R S I D I S T U D I O :
Amministrazione, Finanza e Marketing/IGEA – Costruzioni, Ambiente e
Territorio/Geometri – Liceo Linguistico/Linguistico Moderno – Liceo Scientifico.
Piazza IV Novembre – 33038 SAN DANIELE DEL FRIULI (prov. di Udine)
Telefono n. 0432 955214 – Fax n. 0432 957261 – e-mail: [email protected] – sito:
www.isismanzini.it – C.F. 94008390307
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
A.S. 2014/2015
Classe 5^ A - AFM
M A T E R I E : Inglese, Matematica, Economia politica, Storia
TIPOLOGIA B: quesiti a risposta singola. Le risposte devono essere
contenute in un numero di righe non superiore a 10
DURATA: 3 ore
14 febbraio 2015
Documento del Consiglio di Classe
61
INGLESE
Cognome:……………………………….
Nome:……………………VOTO:
/15
1) What are the main terms related to payment? Explain them.
2) Describe the three major types of economic systems
3) What are the problems caused by the recession in Italy?
Documento del Consiglio di Classe
62
MATEMATICA
Cognome:……………………………….
Nome:…………………………VOTO:
/15
Determina il dominio e l'equazione degli eventuali asintoti della funzione
•
x
e
f ( x )= 2
x − 2x
•
.
Se la funzione della domanda d in funzione del prezzo p è
− 0,01 p
d ( p)= 5 e
2
,
per quali valori di p la domanda è rigida? Per quali valori è elastica e per quali anelastica?
•
In un mercato a concorrenza perfetta la funzione della domanda d e la funzione dell'offerta
h in funzione del prezzo p sono rispettivamente
d ( p)= 1000− 2 p
e
h( p)= p− 80
. La funzione del costo C rispetto alla quantità q prodotta è
2
. Determina per quali valori di q il produttore non è in
perdita e qual è la produzione ottimale per avere il massimo profitto.
C (q)= 1725+ 10 q+ q
Documento del Consiglio di Classe
63
ECONOMIA POLITICA
Cognome:……………………………….
Nome:……………………………VOTO:
/15
1) Illustra la produttività della spesa pubblica.
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.......................................................................................................................................................
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2) Spiega il controllo di bilancio.
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3) Classifica le entrate tributarie.
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……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
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…………………………………………………………………………………………………….
Documento del Consiglio di Classe
64
STORIA
Cognome:……………………………….
Nome:…………………
VOTO:
/15
1.) Quali sono le principali interpretazioni storiche dell’Imperialismo?
2.) 2) Il 1917 fu un anno di svolta nel conflitto sia per l’uscita di scena della Russia sia per
l’entrata in guerra degli USA.. Il candidato indichi i fattori che indussero gli USA a un
coinvolgimento diretto nel conflitto e le conseguenze di tale intervento per l’esito della
guerra.
3) Che cos’è la NEP, chi fu il suo principale ispiratore?
Documento del Consiglio di Classe
65
ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI
"VINCENZO MANZINI"
C O R S I D I S T U D I O :
Amministrazione, Finanza e Marketing/IGEA – Costruzioni, Ambiente e
Territorio/Geometri – Liceo Linguistico/Linguistico Moderno – Liceo Scientifico.
Piazza IV Novembre – 33038 SAN DANIELE DEL FRIULI (prov. di Udine)
Telefono n. 0432 955214 – Fax n. 0432 957261 – e-mail: [email protected] – sito:
www.isismanzini.it – C.F. 94008390307
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
A.S. 2014/2015
Classe 5^ A - AFM
M A T E R I E : Francese, Tedesco, Matematica, Diritto,
Scienze motorie e sportive
TIPOLOGIA B: quesiti a risposta singola. Le risposte devono essere
contenute in un numero di righe non superiore a 10
DURATA: 3 ore
22 aprile 2015
Documento del Consiglio di Classe
66
FRANCESE
Cognome:……………………………….
Nome:……………………VOTO:
/15
La lettre commerciale
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La livraison.
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La facturation.
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…………………………………………………………………………………………………………………
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……………………………….
Documento del Consiglio di Classe
67
MATEMATICA
Cognome:……………………………….
Nome:…………………………VOTO:
/15
1. Determina il dominio ed eventuali punti di minimo e massimo relativi della funzione
2. Un commerciante di frutta ha una vendita costante di 100 kg di mele la settimana. Le spese
per ogni ordinazione sono di € 25 e le spese annue di magazzinaggio sono di € 26 al kg. Il
magazzino ha la capacità di 120 kg. Determina la quantità ottima di mele per ogni
ordinazione, il numero di ordinazioni annue e la loro periodicità.
3. Un’impresa deve stipulare un contratto per la manutenzione dei suoi impianti elettrici e
riceve tre offerte:
€ 3.000 annui fissi,
€ 2.400 annui fissi e € 30 per ogni intervento,
€ 60 per ogni intervento.
Determina qual è l’offerta più conveniente in funzione degli interventi previsti.
Documento del Consiglio di Classe
68
TEDESCO
Cognome:……………………………….
Nome:……………………………VOTO:
/15
1. Wie kam der Nationalsozialismus an die Macht und wie waren seine Plӓne?
2. Was habt ihr vom Film Good bye Berlin gelernt?
3. Merkmale des Kapitalismus und der Globalisierung
Documento del Consiglio di Classe
69
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Cognome:……………………………….
Nome:…………………
VOTO:
/15
1 ) Si descrivano le principali funzioni del SNC e SNP.
2) Si esponga sinteticamente ed esaustivamente un’attività ginnico-motoria di fitness o sportiva a
scelta.
3 ) Si argomenti sulla correlazione tra stress ed equilibrio psico-fisico della persona con riferimento
al movimento.
Documento del Consiglio di Classe
70
DIRITTO
Cognome:……………………………….
Nome:…………………
VOTO:
/15
1) Spiega la libertà personale.
2) Esponi le funzioni della Corte Costituzionale.
3) Illustra la Commissione UE.
Documento del Consiglio di Classe
71
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA D’ESAME DEL 14/02/2015
MATERIE: INGLESE – MATEMATICA – ECONOMIA POLITICA - STORIA
TABELLA DI VALUTAZIONE (IN QUINDICESIMI)
INDICATORI E DESCRITTORI UTILIZZATI PER LA CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
NELLE MATERIE DI INGLESE – ECONOMIA POLITICA - STORIA
Alunni
Pertinenza
Congruita’ ed
esaustivita’ delle
conoscenze
Correttezza
e proprieta’
di
linguaggio
capacità
di
sintesi
VOTO
PERTINENZA DELLA RISPOSTA RISPETTO AL QUESITO (PUNTI DA 1 A 5) - DESCRITTORI:
PUNTI 1
NESSUNA
PUNTI 2
SCARSA
PUNTI 3
SUFFICIENTE
PUNTI 4
DISCRETA ED
ADEGUATA
PUNTI 5
COMPLETA E
COERENTE
CONGRUITA’ ED ESAUSTIVITA’ DELLE CONOSCENZE (PUNTI DA 1 A 5) – DESCRITTORI:
PUNTI 1
NESSUNA
PUNTI 2
MODESTA
PUNTI 3
SUFFICIENTE
PUNTI 4
DISCRETA ED
ADEGUATA
PUNTI 5
AMPIA ED
APPROFONDITA
CORRETTEZZA E PROPRIETA’ DI LINGUAGGIO (PUNTI DA 1 A 3) – DESCRITTORI:
PUNTI 1
SCARSA
PUNTI 2
SUFFICIENTE
PUNTI 3
BUONA
CAPACITA’ DI SINTESI (PUNTI DA 1 A 2) – DESCRITTORI:
PUNTI 1
SCARSA
Documento del Consiglio di Classe
PUNTI 2
BUONA
72
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA D’ESAME DEL 22/04/2015
MATERIE: FRANCESE–TEDESCO–DIRITTO–SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE-MATEMATICA
TABELLA DI VALUTAZIONE (IN QUINDICESIMI)
INDICATORI E DESCRITTORI UTILIZZATI PER LA CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
NELLE MATERIE DI FRANCESE – TEDESCO – DIRITTO – SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Alunni
Pertinenza
Congruita’ ed
esaustivita’ delle
conoscenze
Correttezza
e proprieta’
di
linguaggio
capacit
àdi
sintesi
VOTO
PERTINENZA DELLA RISPOSTA RISPETTO AL QUESITO (PUNTI DA 1 A 5) - DESCRITTORI:
PUNTI 1
NESSUNA
PUNTI 2
SCARSA
PUNTI 3
SUFFICIENTE
PUNTI 4
DISCRETA ED
ADEGUATA
PUNTI 5
COMPLETA E
COERENTE
CONGRUITA’ ED ESAUSTIVITA’ DELLE CONOSCENZE (PUNTI DA 1 A 5) – DESCRITTORI:
PUNTI 1
NESSUNA
PUNTI 2
MODESTA
PUNTI 3
SUFFICIENTE
PUNTI 4
DISCRETA ED
ADEGUATA
PUNTI 5
AMPIA ED
APPROFONDITA
CORRETTEZZA E PROPRIETA’ DI LINGUAGGIO (PUNTI DA 1 A 3) – DESCRITTORI:
PUNTI 1
SCARSA
PUNTI 2
SUFFICIENTE
PUNTI 3
BUONA
CAPACITA’ DI SINTESI (PUNTI DA 1 A 2) – DESCRITTORI:
PUNTI 1
SCARSA
Documento del Consiglio di Classe
PUNTI 2
BUONA
73
TABELLA DI VALUTAZIONE (IN QUINDICESIMI)
INDICATORI E DESCRITTORI UTILIZZATI PER LA CORREZIONE DELLA TERZA
PROVA NELLA MATERIA DI MATEMATICA
Alunni
Conoscenza e
applicazione degli
elementi propri della
disciplina
Capacità di
orientamento
concettuale e scelta
logica
Precisione formale e
chiarezza espositiva
CONOSCENZA E APPLICAZIONE DEGLI ELEMENTI PROPRI DELLA DISCIPLINA
DESCRITTORI:
PUNTI 1
SCARSE
PUNTI 2
INCOMPLETE
PUNTI 3
CON QUALCHE
IMPRECISIONE
PUNTI 4
SUFFICIENTI
PUNTI 5
BUONE
PUNTI 6
COMPLETE APPROFONDITE
CAPACITÀ DI ORIENTAMENTO CONCETTUALE E SCELTA LOGICA
DESCRITTORI:
PUNTI 1
SCARSE
PUNTI 2
INADEGUATE
PUNTI 3
SUFFICIENTI
PUNTI 4
DISCRETE
PUNTI 5
BUONE-OTTIME
PRECISIONE FORMALE E CHIAREZZA ESPOSITIVA
DESCRITTORI:
PUNTI 1
INADEGUATE
PUNTI 2
CON IMPRECISIONI
Documento del Consiglio di Classe
PUNTI 3
SUFFICIENTI
PUNTI 4
CORRETTE
74
Vot
o