Rassegna stampa 08-09-2013

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Rassegna stampa 08-09-2013
INDICE
Cultura e Turismo
‘La bellezza di essere cristiani’ è il primo atto della Fira di Sett Dulur
08/09/13
Il Resto del Carlino Ravenna
RUSSI Il pianista Filippo Gorini in concerto
08/09/13
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Il Resto del Carlino Ravenna
Inaugura oggi a Russi la “Fira di Sett Dulur”
08/09/13
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La Voce di Romagna Ravenna
Politica locale
Opposizione, la lista unica è più vicina
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Il Resto del Carlino Ravenna
Pubblica Amministrazione
La Pa in rete può liberare 40 miliardi per l’economia
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Il Sole 24 Ore
Emergenza conti nelle Tv locali
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Il Sole 24 Ore
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08/09/2013
il Resto del Carlino
RAVENNA
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Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
L'EVENTO OGGI INIZIANO GLI APPUNTAMENTI DELLA KERMESSE PAESANA DA GIOVEDÌ VIA AGLI STAND
I a bellezza di essere cristiani' è il primo atto della Fini. di Sett Dulur
LA SOLENNE processione per le vie del
centro con l'immagine della Vergine Addolorata questa sera alle 20.30 apre ufficialmente la settimana della Fira di Sett
Dulur, un rito una sagra paesana che si ripete a Russi la terza settimana di settembre
da almeno 342 anni. Il primo documento
relativo a questa tradizione infatti risale al
1671 quando la congregazione dei frati serviti, a Russi dalla fine del Cinquecento, organizzò una processione in onore della Madonna. Da allora il paese celebra la fine
USLIO DEL NASTRO
Atte 10.45 inaugurazione delta mostra
a 5.Apollinare e alle 18 la mosaicista
Dalla Valle propone La sua personale
dell'estate con questo rito religioso, affiancato poi a partire dalla fine del Settecento
anche da festeggiamenti civici. Oggi si apre
la settimana della D'ira, che poi entra nel vivo giovedì con l'apertura delle giostre e de-
gli stand gastronomici, per chiudersi la notte di lunedì 16, con l'ultimo spettacolo di
fuochi d'artificio in piazza Farini.
Ma il primo appuntamento con la Fira è
questa mattina, alle 10,45, nella chiesa arcipretale di Sant'Apollinare si apre la mostra
'Videro e credettero. La bellezza di essere
cristiani' mostra ideata per l'anno della Fede dall'editrice Itaca di Castei Bolognese.
Alle 16.30 nella chiesa dei Servi sarà celebrata come tradizione la messa del malato.
Alle 18 nell'ex chiesa in Albis (piazza Farini) taglio del nastro della personale della
mosaicista Patrizia Dalla Valle.
Domani da segnalare l'inaugurazione della
caffetteria Susy, di Susy Rossi, in piazza Farini, alle 18. Alle 21 nella chiesa dei Servi il
concerto del giovane pianista Filippo Gorini, che eseguirà musiche di J.S. Bach, .Beethoven e Chopin.
Martedì, alle 21 nel giardino della Rocca lo
scrittore Cristiano Gavina presenta la sua
ultima fatica `Romagna Mia'.
Claudia Liverani
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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
RUSSI IR pianikta Rtippo
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concerto
PER LA Fira di Sett Dulur di Russi, domani sera la chiesa dei Servi
ospiterà un altro evento: il concerto del pianista Filippo Gorini.
Allievo dell'istituto superiore di Studi musicali Donizetti di Bergamo,
Gorini è stato premiato in numerosi concorsi pianistici, tra cui iL|V
Festival internazionale per giovani pianisti Heinrich Neuhaus, che gli è
valsa un'esibizione al Conservatorio di Mosca. Ha suonato per numerose
associazioni ed enti, tra cui Bergamo Music Festival, la Fondazione
Donizetti, Coop Italia e Provincia di Corno.
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Per serarur Nernatti
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FOCE
DI
ROMAGNA
RAVENNA
FAENZA LUGO
8• IMOLA
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
08/09/2013
Periodicità: Quotidiano
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Inaugura oggi a Russi
la "Fira di Sett Dulur"
Si apre oggi a Russi la "Fira di Sett
Dulur", sagra secolare che anche
quest'anno propone la processione
con la Madonna Addolorata per le
vie della città, le rassegne culturali,
le zone di mercato, il luna park, gli
spettacoli pirotecnici, gli eventi
musicali e la gastronomia.
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RAVEN.
Perché Havenna finirà nel girone
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il Resto del Carlino
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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Opposizione, la lista ca è più vicina
Vanicelli: «Noi ci siamo». Conti (Libera Russi') apre: «Disponibili, ma a queste condizioni»
L'OPPOSIZIONE affila le armi in vista delle amministrative del
2014: la sensazione di potersi prendere Russi è forte, anche se il
sindaco Sergio Retini, due giorni fa dalle colonne del Resto del
Carlino, ha giurato di non temere rivali. Peraltro Retini non ha
ancora deciso se si candiderà, mentre nelle forze alternative al
centrosinistra il cantiere è aperto.
A muoversi per prima è stata la lista civica Libera Russi: Enrico
Conti è pronto a ricandidarsi, lo ha già fatto chiaramente capire.
Nel 2009 ottenne il 21,8 per cento dei voti, ma tra qualche mese
lo scenario potrebbe essere molto diverso da quello delle scorse
elezioni: esempio, se nascesse una lista unica di opposizione
assieme al centrodestra di Noi per Russi, centrare il bersaglio
grosso sarebbe tutt'altro che impossibile. L'accordo è tutt'altro
che certo, anche se Pietro Vanicelli capogruppo di Noi per
Russi ed ex sindaco per il centrosinistra continua a vedere
ampi margini di dialogo.
Vanicelli, secondo lei la lista
unica si farà?
«Credo di sì: sarà una lista civica non partitica, perché i giochi
di partito è meglio lasciarli al
Pd. Non vedo veri ostacoli a un
accordo».
Chi sarà il candidato sindaco?
«Enrico Conti è la persona giusta: in questi quattro anni ha dimostrato di essere all'altezza della carica che potrebbe ricoprùe»
Retini dice di non avere paura di voi.
«Retini in questi anni non ha fatto nulla, a parte costruirsi una
pensione d'oro a spese del Co11113ne».
Già, la vicenda dei contributi: lei non perde occasione
per ricordarla—
«Se non sbaglio, il Comune spende 40 mila euro l'anno per i contributi di Retini».
Al di là di questo, cosa critica della sua amministrazione?
«Il Piano strutturale comunale,
per esempio, è ancora lì dove
l'ho lasciato io: adottato ma non
approvato. Per non parlare della
centrale a biomasse: se il Consiglio di Stato darà ragione
all'azienda e al Comune, cosa
brucerà l'impianto? Quale sarà
il combustibile?».
Riguardo al progetto della
Calderana per la realizzazione di un sto di stoccaggio
per l'arnianto nell'ex discarica, Retini sostiene che fu lei
a fare promesse alla
società...
«lo non feci alcuna promessa.
Anzi, in giunta, a ridosso delle
elezioni del 2009, rinviammo a
dopo il voto ogni decisione in
merito».
Insomma, tutta colpa della
giunta Retini?
«L'amministrazione, più che altro, ha speso molti soldi in avvocati. Retini non è all'altezza, se
ne deve andare: se lo confronto
con il sindaco Bucci, che fu arrestato per la sua onestà e poi assolto, mi viene da piangere».
Secondo il sindaco, l'opposizione non è mai stata costruttiva. Come replica?
«Se il sindaco durante i consigli
comunali ci ascoltasse, invece di
armeggiare con il telefonino, forse scoprirebbe che di proposte
ne abbiamo presentate eccome».
Lei si ricandiderà al consiglio comunale?
«No, basta così: sono stato eletto
in consiglio per la prima volta
nel 1970. Nel frattempo mi sono
sposato, sono diventato padre e
nonno: è ora che io vada a casa.
Ma assaporando la vittoria».
Francesco Monti
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- --
-
•
t,:ti ,t:dapti?1),toli»
— --
«NON MI PREOCCUPO DEGLI SFIDANTI»
SERGIO RETINI, 7 SETTEMBRE 2013
IL sindaco dì Russi al Carlino: «I miei rivali
in questi anni sono stati ininfluenti»
PIETRO
,
VANICELL1
Conti è un ottimo nome
lo non mi candido, vado
a fare il. nonno ma prima
voglio assaporare il trionfo
Retini? Non ha fatto nulla
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il Resto del Carlino
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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
di FRANCESCO MONTI
Conti, Libera Russi é disponibile o un accordo con il
centrodestro?
«Siamo disponibili, ma alle nostre condizioni. Per ora non ci
sono stati contatti, anche perché, nei partiti tradizionali, è
una stagione di cambiamenti.
Del resto, c'è ancora tempo
per parlarne. Noi, comunque,
stiamo già intensificando la
nostra attività sul territorio»,
In che modo?
«Abbiamo creato un punto informativo nella nostra sede, e
abbiamo già elaborato i cinque
punti fondamentali del futuro
programma: primo fra tutti, la
vigilanza sul futuro della centrale. Se il Consiglio di Stato
darà il via libera, staremo col
fiato sul collo dell'azienda, affinché rispetti gli obblighi previsti dall'accordo».
E le altre priorità?
«Si deve rivedere la pianificazione urbana, tutt'ora basata
su un piano regolatore obsoleto. E necessario affrontare il
problema della cultura, oggi affidata a enti esterni, tanto che
non siamo neppure padroni
del nostro teatro comunale. E
poi la sanità: Russi è poco presidiata. La tanto strombazzata
Casa della salute è partita, ma
non ce ne siamo accorti».
Penso che Noi per Russi
posso convergere su questi
punti?
partiti possono affiancarci,
ma vogliamo essere la forza di
riferimento per l'attuale opposizione: il ruolo di una lista civica é più vicino ai cittadini
che alle segreterie».
«I
1:1
,
..•.•.
Lo suo candidatura è doto
per scontata...
«Nulla è ancora deciso, ma di
sicuro cercherò di avere un
ruolo operativo, per mettere a
frutto l'esperienza di questi
cinque anni. Garantisco il mio
massimo impegno, sulla candidatura decideremo».
«RICANDIDARM1? à ANCORA PRESTO»
SERGIO RETINI, 7 SETTEMBRE 2013
«Non ho ancora deciso, aspetterò R
congresso del. Pd, poi vedremo»
Come replico a Retini, che
accuso l'opposizione di
non essere costruttivo?
«Il sindaco sostiene di ritenerci avversari deboli. Lo invito a
rileggersi i 35 punti del suo
programma di mandato: ne ha
realizzati solo tre. E l'unica cosa che è riuscito ad attuare è il
trasferimento della biblioteca
nei locali dell'ex macello: un
provvedimento che era nel nostro programma e non nel suo.
Caso più unico che raro: le nostre proposte vengono sistematicamente respinte solo perché
arrivano dall'opposizione».
•
ENRICO
CONTI
IL sindaco ha realizzato
salo 3 dei 35 punti
del suo programma.
E it trasferimento
detta biblioteca è roba nostra
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ll'erldOIS
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Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
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Ricem Ambrosetd-Poste llUane, Il «sistema» digita le vale ancora solo l'1,7% del Pi
La Pa in rete può liberare
40 miliardi per l'economia
Roberto lotti
CERNOBBIO. Dal nostro inviato
na mezz'ora al giorno
per ogni italiano per
sopperire alle carenze
della pubblica
amministrazione o adempiere
a pratiche burocratiche. Ma se
questa mezz'ora fosse
virtualmente liberata - grazie
ad un efficientamento della
pubblica amministrazione - si
potrebbero "recuperare" ben
4o miliardi di curo. Questo
uno dei risultati sorprendenti
contenuti nella ricerca "Stato,
cittadini e imprese nell'era
digitale", realizzata da The
European House-Ambrosetti
in collaborazione con il
gruppo Poste Italiane.
Lo studio prende in esame
una serie di carenze dal punto
dell'e-government:
l'economia digitale pesa solo
•
per l'1,7% del Pil rispetto al
quasi quattro per cento della
media Ue. Solo il 22% degli
italiani utilizza abitualmente i
servizi online della pubblica
amministrazione rispetto al
52% della media Ue.
Come provvedere per
recuperare efficienza e
competitività? Gli interventi si
articolano si tre direttrici.
Promuovere una governance
chiara ed efficace della
digitalizzazione del Paese con
un organo permanente di
indirizzo strategico-politico
L'INFMSTUTTUA
Sarmi: ma l'Italia ora
è pronta per passare
rapidamente alla fase
operativa del programma
di e-government
nazionale (Gabinetto
strategico) composto dal
Primo ministro e dai massimi
livelli di Governo. L'Agenzia
per l'Italia Digitale deve
essere ente di presidio tecnico
centrale, pienamente
operativa e con ampio
mandato. Poi la costituzione
dei Chief Digital Officer
regionali come soggetti di
coordinamento territoriale.
Sul secondo livello c'è da
coinvolgere gli attori di
mercato, sotto l'indirizzo e il
controllo dello Stato,
nell'implementazione
operativa dell'e-government.
Infine sul terzo livello va
assicurato un forte presidio
nazionale per la sicurezza
informatica, anche attraverso
l'elaborazione di un Libro
Bianco sulla cyber security e
l'adozione di un modello
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collaborativo con gli attori
leader sui temi della sicurezza.
«L'analisi diAmbrosetti ci
illustra le cause del ritardo, ma
offre anche le soluzioni - dice
l'amministratore delegato del
gruppo Poste Italiane,
Massimo Sarmi- l'Italia ha a
disposizione tutti gli
strumenti ed è pronta per
passare rapidamente alla fase
operativa del programma di
e-government. Dal canto suo,
Poste Italiane è pronta a dare il
suo contributo. Nell'ultimo
decennio l'azienda ha
costruito un'infrastruttura
tecnologica e di servizio che
integra piattaforme logistiche,
di pagamento e di
comunicazione digitale. Poste
Italiane - aggiunge Sarmi - ha
compreso che questa
infrastruttura integrata, unica
in campo nazionale per
dimensioni e applicazioni,
potesse diventare anche una
piattaforma da mettere a
disposizione del Paese, per la
realizzazione di servizi
digitali di nuova
generazione».
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lls°11dOIS
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
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Diffusione: 262.360
Medk-L I tagli drastici ai contributi pubblici hanno messo in crisi i bilanci delle imprese: chiesti fondi per almeno 150 milioni
Emergenza conti nelle Tv locali
È allarme per l'occupazione: metà dei 5mila addetti interessata dalla Cassa
Andrea Biondi
Barbara Bisazza
MILANO
Un settore che fra 2011 e 2012
ha perso attorno ai 100 milioni di
ricavi. E che guarda con sempre
maggior apprensione ai contributi pubblici che ora - secondo
le stime degli operatori - sono
quasi dimezzati rispetto ai 161,8
milioni del 2008 (fonte Frt).
È vero: la minaccia del taglio
di 19 milioni di contributi statali
per il 2013 e di 7,4 milioni nel 2014
è rientrata. Ora però l'attesa è
per l'ordine del giorno che ha imp egnato il Governo a varare, nella legge di Stabilità 2014, norme a
tutela del Fondo per l'emittenza
locale, recuperando tutti i tagli
fatti e riportando la sua capienza
a 150 milioni l'anno dal 2014, in linea con quanto già erogato negli
NCM. AFFRCNTAn
Le imprese pagano anche
la crisi della pubblicità
e sono alle prese
con il problema legato
alle frequenze da liberare
anni 2008-2009.
Di certo fra i vertici delle televisioni locali l'umore è nero. E le
preoccupazioni per il futuro hanno raggiunto un livello da allarme rosso. Per gli addetti ai lavori
non c'è quindi alternativa: o poli-
tici ed esecutivo decidono di sostenere di più il settore, anche selettivamente, o il sistema è destinato a morire. «Il problema è
chiaro e la domanda - afferma
Maurizio Giunco, presidente
dell'associazione tv locali di
Confindustria radio tv- è una sola: si vogliono ancorale tv locali?
E se sì, quante? Forse è arrivata
l'ora di capire che serve una selezione, sostenendo chi fa veramente tv locale e non le realtà
piccolissime che al limite fanno
qualche televendita. Non sono
loro le tv che rischiano, ma quelle più grandi e strutturate, che
creano occupazione e valore».
Un rischio che diventa ancora
più evidente a fronte di un contesto di crisi dei ricavi. I numeri
messi in fila a giugno nell'ultima
edizione dello "Studio economico del Settore televisivo privato
italiano" -pubblicato dalla Federazione radio televisioni (Frt) e
dai sindacati di categoria SlcCgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil pesano come un macigno. Nel
2011 i ricavi totali delle tv locali
(sono stati analizzati i bilanci definitivi di 351 società) sono stati
paria 514 milioni, in calo rispetto
ai 418,7 dell'anno prima e del17%
rispetto al 2008, anno in cui è iniziata un'inesorabile discesa.
Che continuerà anche nel 2012 e
di certo nel 2013. All'ultima riga
del conto economico domina il
rosso: il saldo fra utili e perdite è
ininterrottamente in negativo a
partire dagli esercizio 2008 e fra
2010 e 2011 (ultimo anno disponibile dei bilanci) è passato da-21,4
a -71,2 milioni. Il risultato, sul
fronte occupazione, è stato chiarito dagli stessi sindacati: metà
dei 5mila addetti del settore è in
Cig o l'ha sperimentata. «A parte la crisi economica - ricorda
Marco Rossignoli, coordinatore
del consorzio Aeranti-Corallo,
che rappresenta centinaia di imprese del settore radiotelevisivo
locale - c'è una crisi della televisione generalista rispetto a quella tematica e rispetto ai modi di
fruirla, visto lo sviluppo della tv
on demand», che permette di vedere i programmi a richiesta, in
momenti diversi. E se gli operatori continuano a chiedere misure che aiutino la ripresa del mercato pubblicitario, al loro interno hanno comunque avviato il
dibattito sui nuovi modelli di business. Il tema, sottolinea Rossignoli, è «come trasformare le imprese dell'emittenza televisiva
locale in imprese multimediali,
presenti su internet e sui social
network, capaci di offrire on demand su tablet e smartphone
contenuti di qualità legati al territorio».
Intanto, la legge di conversione del "Decreto del fare" oltre a
far rientrare il taglio di 19 milioni
agli stanziamenti statali, ha fatto
chiarezza sul trattamento fiscale da applicare alle misure compensative che erano state eroga.
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te dal ministero dello Sviluppo
economico per i canali Uhf tra il
61 e il 69, dismessi dalle tv locali
perché destinati alle reti Lte di telefonia mobile. Ma altri problemi sono all'orizzonte, visto che
entro il 2020 dovrebbero essere
liberate le altre frequenze della
banda 700 Mhz (dal canale Uhf
49 al 6o). «Riteniamo illegittima
la delibera Agcom che impone
di liberare in particolare il canale 59 entro il 2016 - dichiara il coordinatore di Aeranti-Corallo
Ci saranno ricorsi al Tar. Non sono stati infatti compiuti i preventivi, necessari, passaggi normativi che avrebbero permesso al ministero di riassegnare le frequenze, tutelando i diritti degli operatori». Il problema è complesso,
ma l'evoluzione tecnologica potrebbe dare una mano a risolverlo. «Con l'avvento del DVB-T2,
la seconda generazione del digitale terrestre - spiega Rossignoli - su ogni multiplex potranno
coesistere 12 canali, il doppio di
oggi, a parità di qualità di trasmissione. Una strada possibile,
anche se complessa, sarebbe
quella di permettere aggregazioni, per esempio consorzi, tra
emittenti che potrebbero condividere uno stesso multiplex. Essenziale però è che ogni soggetto mantenga la qualifica giuridica di operatore di rete, necessaria p er accedere ai contributi statali e altre prerogative».
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ll'erld CAS
Periodicità: Quotidiano
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La mappa
I soggetti assegnatari dei diritti d'uso delle frequenze rilasciati alle tv locali e i fornitori di media radiofonici locali
Lombardia
LEGENDA
Trentino Alto Adige
Valle d'Aosta
Friuli Venezia Giulia
Veneto
Radio
totali
Emilia Romagna
Marche
Umbria
Piemonte
Abruzzo
Li uria
Molise
•
Pu lia
Toscana
Lazio
Campania
•
I RIFERIMENTI
Gli stanziamenti
La legge di conversione del
decreto del fare (Dl 69/13),
approvata il9 agosto, ha ripristinato
i19 milioni di euro di stanziamenti
all'emittenza radiotelevisiva
che erano stati inizialmente tagliati
Le frequenze
La delibera 451/13/CONS
dell'Agcom (pubblicata il primo
agosto) ha approvato una
revisione del piano di
assegnazione delle frequenze
per la tv digitale terrestre che
impone, tra l'altro, di liberare
entro il2016 il canale 59,
utilizzato in alcune regioni dalle
tv locali. Previsti numerosi
ricorsi al -far
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Sardegna
Basilicata
17-0TAL E,
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Sicilia
Calabria
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Fonte: Aeranti-Corallo
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I RICAVI TOTALI
Il giro d'affari complessivo delle
Tv locali italiane, secondo l'ultimo
Studio di Frt e dei sindacati di
categoria, risulterà nel 2012
inferiore di circa 100 milioni
rispetto all'anno precedente. Lo
studio, basato sui bilanci definitivi
2011, fotografa un settore «in
rosso» per 71,2 milioni di euro