Gli scanner - Ricerca e Pratica
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Gli scanner - Ricerca e Pratica
ABC Gli scanner INTRODUZIONE Lo scanner è uno strumento che permette all’utente di trasferire un documento, per esempio un testo o una fotografia, dal formato cartaceo al formato digitale. Grazie anche alla sua economicità, è entrato a far parte delle apparecchiature di cui anche uno studio medico spesso dispone. COME FUNZIONA Il funzionamento è simile a quello di una fotocopiatrice e si basa sulla sensibilità di alcuni sensori alla luce riflessa. Il documento da acquisire viene irradiato da una fonte luminosa e attraverso alcuni sensori posti in corrispondenza del fascio di luce viene acquisita una sequenza di punti infinitesimali. Tali punti, inviati al computer, generano un’immagine. Nella scelta di uno scanner due caratteristiche funzionali risultano di fondamentale importanza: la risoluzione e la profondità di colore. La risoluzione ottica misura la capacità dello strumento (ed in particolare del sensore di acquisizione) di distinguere i dettagli del documento da “catturare” ed è misurata in punti per pollice (dpi, acronimo del termine inglese “dot per inch”). Maggiore è la risoluzione, migliore è la qualità dello scanner. La misura di riferimento per classificare la risoluzione ottica di uno scanner è la più bassa tra quella orizzontale e quella verticale (rispettivamente la base e l’altezza del documento da acquisire). In alcuni casi è indicata anche la risoluzione hardware. Questo valore rappresenta il numero di linee individuate dal sensore durante il suo movimento ed è quindi legato strettamente al motore del carrello sul quale il sensore è collocato. Spesso per uno scanner è indicata anche la risoluzione “interpolata”. Si tratta di una risoluzione ottenuta grazie all’uso di uno specifico software che aumenta considerevolmente il valore della risoluzione ottica. A volte si arriva a raddoppiare se non a triplicare la risoluzione ottica dello strumento, ma a scapito della qualità del risultato. L’altro aspetto fondamentale per uno scanner è la profondità di colore, ovvero la capacità del sensore di distinguere una gamma di colori più o meno ampia. Di norma l’unità di misura della profondità di colore è il bit e può variare da 16 bit fino a 30/32 bit (valore che corrisponde al “true color”). TIPI DI SCANNER In commercio esistono vari tipi di scanner studiati sia per le esigenze degli utenti semplici, sia per quelle dei professionisti. In funzione della qualità i prezzi possono variare tra i 50 e i 1000 Euro o più. Gli scanner possono essere divisi in due famiglie: gli scanner piani e gli scanner manuali. Gli scanner manuali erano i più usati negli scorsi anni. Malgrado la loro estrema economicità, oggi stanno scomparendo dal mercato in quanto poco pratici da utilizzare. Infatti, a causa delle piccole dimensioni dello strumento e della superficie di acquisizione, la scansione, in alcuni casi, necessita del trascinamento manuale, e la completa scansione richiede quindi più passate a scapito della qualità del risultato. Gli scanner piani sono senza dubbio i più diffusi in quanto estremamente semplici da usare. Alcuni modelli, anche tra quelli meno costosi, danno la possibilità di acquisire diapositive sfruttando la luce fornita da un accessorio fornito con lo strumento. Gli scanner piani hanno l’indubbio vantaggio di essere precisi e altamente affidabili. Tali qualità ne fanno uno strumento adatto non solo per le attività semi-professionali, ma anche per attività altamente professionali. Scanner professionali sono infatti usati per acquisire negativi fotografici, documenti di grandi dimensioni (per esempio il formato A3), lucidi, vetrini o lastre. INTERFACCE Le interfacce attraverso le quali lo scanner dialoga con il computer sono gli elementi che determinano la velocità di scambio dei dati tra la periferica ed il sistema di acquisizione. In passato l’interfaccia più comunemente usata era quella parallela, prevalentemente per R&P 2 0 0 4 ; 2 0 : 3 1 - 3 2 31 ABC Gli scanner gli scanner collegati ai PC Windows, le cui prestazioni erano tuttavia scadenti. Un’alternativa costosa all’interfaccia parallela era costituita da quella SCSI utilizzata soprattutto in ambiente Apple. Oggi l’adozione dell’interfaccia USB su quasi la totalità degli scanner in produzione permette di diminuirne sensibilmente i costi, di aumentarne le prestazioni e di rendere più semplice il loro impiego, ma soprattutto li rende compatibili sia con i PC Windows, sia con i sistemi Apple. Per quanto riguarda l’ambito professionale si sta lentamente passando da scanner con interfaccia SCSI a scanner con interfaccia Firewire, decisamente più pratica. Disponibile sui computer di ultima generazione, permette anch’essa l’utilizzo di scanner e di altre periferiche sia ad utenti Apple sia ad utenti Microsoft. PROGRAMMI A parte i driver, ovvero quei programmi che permettono il dialogo tra il sistema operativo e uno strumento collegato al computer e che sono alla base del suo corretto funzionamento, esistono numerosi programmi abitualmente impiegati con gli scanner, soprattutto nelle applicazioni in ambito grafico. Tali software appartengono a due grandi categorie: i software per fotoritocco e i software OCR. Alla prima categoria appartengono i software che permettono di acquisire e di trattare un’immagine in maniera tale da migliorarne la qualità mediante filtri o modificarla mediante effetti digitali (tabella I). Si possono trovare strumenti molto professionali ma anche programmi che per le loro funzionalità possono essere considerati poco più che giochi. Alcuni di questi software permettono l’installazione di “plug-in” che possono essere acquistati in un secondo momento. La possibilità di utilizzare gli effetti messi a disposizione dai “plug-in” rende il software capace di adattarsi meglio alle esigenze dell’utilizzatore. I software OCR (Optical Character Recognition) permettono di convertire l’immagine di un documento acquisita tramite scanner in un documento di testo che può essere successivamente elaborato sul proprio computer attraverso gli usuali sistemi di videoscrittura (tabella II). In passato i software OCR avevano grandi limiti legati soprattutto alla difficoltà di interpretare il testo dei documenti a causa della loro cattiva qualità nel formato di origine. Il risultato della elaborazione forniva spesso documenti elettronici contenenti una quantità notevole di errori (per esempio il carattere “l” elle - veniva spesso sostituito con il carattere “1” - uno - e viceversa). Oggi tramite software più complessi si è riusciti a limitare, e in alcuni casi ad eliminare, molti inconvenienti portando l’affidabilità di questi software ad ottimi livelli. Tabella I. Esempi di software per fotoritocco. Nome software Produttore Photoshop Adobe Paint Shop Pro Jasc Corel Draw Corel Tabella II. Esempi di software OCR. Nome software Produttore OmniPage Pro ScanSoft FineReader ABBY TextBrige ScanSoft CONCLUSIONI Sul mercato sono disponibili diversi modelli di scanner, molti dei quali dal rapporto prezzoqualità molto interessante. A differenza di altre periferiche per computer, lo scanner, dal punto di vista tecnologico, risulta molto maturo e pronto per un uso sempre più frequente e professionale. Lorenzo Rossi, Eugenio Santoro Laboratorio di Informatica Medica, IRFMN Milano [email protected] R&P 2 0 0 4 ; 2 0 : 3 1 - 3 2 32