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12345367318 «JANE THE VIRGIN» LE STORIE Savona, ora in colonia la tecnologia è bandita Pianosa, l’Eden del vino nell’isola dei detenuti Michele Costantini Roberto Fiori A PAGINA 16 A PAGINA 16 “Così racconto le adolescenti incinte in tv” Adriana Marmiroli A PAGINA 28 LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 1 ANNO 150 N. 174 1 1,70 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it L’intervista: “Le diseguaglianze? Si affrontano con Jobs Act e diritti”. Il premier ascoltato in un’inchiesta per insider trading MATURITÀ Renzi: “Pd, raccogli la sfida” L’ultimo rito di passaggio che ci resta Mi chiedono di fare autocritica, ma io rilancio. Il sì al referendum è il vero atto anti-sistema ALESSANDRO D’AVENIA Non mi spavento. Al mio partito farò un discorso chiaro: se hanno proposte le avanzino. Ma se pensano alle mie dimissioni o a un ritorno ai ”caminetti”, alle correnti, resteranno delusi Le riforme riducono le poltrone e tagliano i costi. Magari i senatori M5S voteranno no per conservare il loro posto: ma non vedo perché gli elettori di Grillo non dovrebbero dire sì FEDERICO GEREMICCA ROMA l suo ufficio: «Eccolo, spesso mi tocca passarci le giornate». La stanza dove dorme, metà studio-salotto e metà camera da letto: «Non sbirciate, c’è disordine...». La mitica Sala Verde, quella dei mega-incontri (ormai storia passata...) con sindacati e parti sociali: «Bella, no?». E poi la stanza nella quale c’è il telefono bianco sul quale è solito chiamarlo Barack Obama. I CONTINUA ALLE PAGINE 2 E 3 ARTE POP: MIGLIAIA DI PERSONE IN CODA SUI MOLI DI CHRISTO. PER DIRE: “IO C’ERO” Il referendum sull’adesione all’Ue Brexit, per i sondaggi Ecco come si cammina sull’acqua Londra resta in Europa I sì avanti di 4 punti o da poco subito una metamorfosi, ma non per nuove penne e nuove ali: queste sono sparite e, al loro posto, spero ormai d’avere un paio di gambe per camminare pazientemente sulla terra». Così scriveva in una lettera il poeta inglese John Keats l’11 luglio 1819. Si riferiva all’approfondirsi, nella sua vita interiore, dei motivi che dettavano versi nuovi al suo far poesia. Mancavano meno di due anni alla sua prematura morte per tubercolosi, ma la sua biografia spirituale bruciava le tappe come accade a tutti coloro che sanno di aver poco tempo per dare frutto. «H CONTINUA A PAGINA 21 WIKIPEDIANI Il segreto del sapere condiviso Cameron in bilico, emergono nuovi leader «Remain», cioè restare nell’Ue, avanti con il 52%. Questo l’esito del referendum sulla Brexit secondo il sondaggio condotto dall’istituto YouGov. Sono milioni i britannici che ieri si sono recati alle urne per esprimersi sull’uscita o meno di Londra dall’Europa. 1 Riccio, Rizzo, Simoni e Zatterin ALLE PAGINE 8 E 9 COLLOQUIO Ankara a Roma: Agenda comune sul Mediterraneo Il ministro Celik: collaboriamo su Isis, migranti e Libia La Turchia rimarrà laica Francesca Sforza A PAGINA 13 Kissinger: “Trattiamo con Putin” emo che sarò abbastanza isolato». Me lo dice con un filo di ironia Henry Kissinger, appoggiandosi al suo bastone, mentre si prepara a parlare di Russia in un recente foro euro-atlantico. Il vecchio protagonista della politica estera americana, e ancora oggi fine saggista sulle questioni internazionali, non ama certamente lo Zar di Mosca, Vladimir Putin. dopo la galleria scende dal lato sinistro su Iseo e dall’altro verso Pilzone e Sulzano. I posti auto sono a Iseo e dintorni ma, come c’è scritto fin da Milano sui cartelli luminosi in autostrada, «i parcheggi per Floating Piers sono tutti chiusi per saturazione». n piazza Italia svolazzano le tende di un ex albergo che sembra riemerso dagli Anni 70. Jukebox funzionante, fantasie optical, caldi divanoni in pelle. È qui che in questi giorni si radunano i wikipediani, gli editori volontari dell’enciclopedia online più famosa del globo. Sfilano cappelli da cowboy, hijab, barbe hipster. Si intrecciano volti e valigie con cartellini di Taiwan, Australia, Iran, Americhe. Da quassù il mondo - che da tempo si vede di rado, anche i milanesi più fedeli oramai fanno vacanze più esotiche - sembra improvvisamente piccolo. CONTINUA A PAGINA 11 CONTINUA A PAGINA 10 I «T CONTINUA A PAGINA 21 MASSIMO GRAMELLINI 1 Qualcuno ci sa dire perché due bambine possono venire 9 771122 176126 INVIATA A ESINO LARIO MARTA DASSÙ Buongiorno 60624 ELISABETTA PAGANI date in affido a una coppia per quattro anni - dicesi quattro e poi strappate ai loro affetti e a se stesse, separate e assegnate in adozione a genitori diversi? L’affido è amore totale, è dare senza conservare null’altro che stupendi e lancinanti ricordi. Ma questa storia non va vista solo dalla parte degli adulti, i coniugi Tiziana Cardile e Mauro Ferri. Se la si guarda dalla parte delle bambine, Sabrina e Bianca, diventa ancora più atroce. La nuova legge pensata nell’interesse dei minori privilegia l’adozione di chi ha già i bimbi in affido. Qualcuno ci sa dire perché non è stata applicata? Perché Ferri e Cardile hanno fatto richiesta in ritardo, è la risposta dei servizi sociali, quando non c’era più tempo per valutarne l’idoneità. Ma l’idoneità era valutabile in un nanosecon- FILIPPO VENEZIA/ANSA Folla di persone in fila per «The Floating Piers», l’installazione di Christo sul Lago d’Iseo FLAVIO CORAZZA INVIATO A ISEO cena numero uno, sette del mattino. Chi ha avuto la forza di alzarsi quando la luna era ancora alta, si imbatte nel posto di blocco più grande della provincia di Brescia: la rotonda che S Lo strappo do, a meno di volere affermare che per quattro anni Sabrina e Bianca erano state lasciate nelle mani di persone inadeguate. Il risultato è che due bambine cresciute insieme in un clima d’amore vengono sottratte a quel clima «per il loro bene», staccate l’una dall’altra e assegnate ad altre coppie «idonee», comparse all’improvviso dopo anni di vuoto. Fioccano già le critiche per la decisione senza precedenti di Ferri e Caprile, che hanno reso pubblico il loro strazio in un post su Facebook nella speranza che un giorno le figlie mancate lo leggano e si mettano in contatto con loro e tra loro. Ma bisognerebbe abitare quei cuori feriti per giudicare. La burocrazia lo ha fatto. Ha giudicato e stabilito, disfatto e ricomposto affetti e memorie condivise. Qualcuno ci sa dire perché? 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 2 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 IL PARTITO Nell’ultimo anno il Pd è finito sui giornali soprattutto per questioni interne: ora, se qualcuno pensa che si possano conquistare voti con la costante presa di distanza dal segretario o dall’attività di governo, pensa una cosa stramba davvero 1L’INTERVISTA Premier e segretario Matteo Renzi, 41 anni, è presidente del Consiglio dal 22 febbraio del 2014 e leader del Pd eletto alle primarie del dicembre 2013. D’ALEMA Spero che a Bruxelles i nostri amici socialisti europei non si siano accorti del fatto che tra il primo e il secondo turno faceva telefonate invitando intellettuali a dare una mano alla candidata che a Roma si opponeva al candidato del suo partito LA SINISTRA LE COMUNALI Per me è di sinistra la politica europea che abbiamo fatto, la linea sull’immigrazione e lo stop all’intervento in Libia. Abbiamo fatto la legge sui diritti civili, sul terzo settore, sull’autismo, sulla corruzione Si è votato in 1500 Comuni e in 20 hanno vinto i 5 Stelle. In 7-800 Comuni abbiamo vinto noi e negli altri, non pochi, l’ha spuntata il centrodestra. Ma il dato politico è che perde la Lega MATTEO RENZI “Non torno al Pd delle correnti Se vogliono cacciarmi, ci provino” Il premier: “Il sì al referendum è la scelta più anti-establishment possibile Il Jobs Act crea posti, è di sinistra. I gufi? Ormai ho rinunciato alle battute” FEDERICO GEREMICCA ROMA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ora di pranzo e Matteo Renzi passeggia sotto i soffitti a volta del terzo piano di Palazzo Chigi accompagnando in una sorta di «visita guidata» Maurizio Molinari, direttore de «La Stampa». Appare in buona forma, nonostante tutto. Fa sport e nuota ogni mattina. E anche l’umore non è male, nonostante tutto. «Mi viene da sorridere - conferma - a guardare la piccola folla che pensa di scendere dal carro del presunto sconfitto, con la stessa rapidità con la quale ci era salita», dice con la solita ironia. Ma sarebbe sbagliato immaginarlo superficialmente indifferente al voto (traumatico) dei ballottaggi di domenica scorsa. Il Pd, che riunisce oggi la Direzione, sembra una pentola in ebollizione: e attorno al segretario-premier - fuori e dentro il suo partito - sono in molti a intonare il de profundis, imma- È ginandone l’imminente caduta. «È normale - dice -. Non mi sorprendo e non mi spavento. Ma al mio partito, domani (oggi per chi legge, ndr) farò un discorso chiaro: un discorso che somiglierà ad una sfida». Il senso sarà: se hanno proposte le avanzino. Ma se qualcuno pensa alle sue dimissioni o ad un ritorno alla stagione dei «caminetti» tra capicorrente, resterà deluso: «Se vogliono quello - dice hanno una via dritta: trovarsi un nuovo segretario. Il Congresso non è lontano, possono provarci». Né intende accettare la lettura del voto che va per la maggiore: e cioè che il Pd arretra e perde in ragione di una politica di governo troppo poco di sinistra. È un’idea che Matteo Renzi rifiuta. Così come non crede che siano state certe alleanze con Verdini a penalizzare il Pd oppure l’impostazione (personalistica, dicono) data al referendum costituzionale, del quale - per al- tro - offre una lettura nuova. «Votare sì - spiega il premier è la scelta più anti-establishment possibile, oggi: infatti, significa ridurre le poltrone alla politica e tagliarne notevolmente i costi. Magari i senatori Cinque Stelle voteranno no per conservare il posto: ma non vedo perché gli elettori di Grillo non dovrebbero dire sì. E in ogni caso - conclude - finita la nostra discussione interna io riprendo il giro d’Italia per far campagna sul referendum, che era e resta la madre di tutte le battaglie e di tutte le riforme». Dunque è inutile attendersi correzioni di linea e di toni dopo la sconfitta ai ballottaggi? «Intanto a me pare impossibile un giudizio uniforme e omogeneo sui due turni a livello nazionale. Se ci limitiamo ai ballottaggi, naturalmente, la lettura è chiara: una vittoria dei Cinque Stelle evidente, innegabile e netta. Ma il voto non è stato solo questo». E cos’altro è stato? «Si è votato in 1.500 comuni e in 20 hanno vinto i Cinque Stelle. In 7-800 comuni abbiamo vinto noi e negli altri, non pochi, l’ha spuntata il centrodestra, che dunque c’è. Il dato politico è che ha perso la Lega, mentre noi l’abbiamo spuntata in quella che era definita la battaglia-simbolo: Milano. Non è che solo perché lì abbiamo vinto allora quel voto diventa irrilevante... Ma capisco che la sorpresa negativa di Torino abbia cambiato il racconto possibile: che ora è totalmente impostato su un’altra linea, e cioè la crisi del Pd». Per il quale lei invece non vede difficoltà? «Di questo discuteremo appunto in Direzione, dove io porrò un problema che è anche di metodo. Nell’ultimo anno, infatti, il Pd è finito sui giornali soprattutto per questioni interne: ora, se qualcuno pensa che si possano conquistare voti con una costante presa di distanze dal segretario o dall’attività di governo, pensa una cosa stramba davvero». Non può certo pretendere che tacciano e obbediscano. Per altro, dal punto di vista della minoranza interna al suo partito, il reato di cui è accusato è grave: aver spostato a destra l’asse del Pd e del governo. E questo è quel che avreste pagato nel voto di domenica. «Il Jobs Act è la cosa più di sinistra fatta negli ultimi anni, perché permette ai giovani di avere un lavoro a tempo indeterminato, che significa un mutuo, uscire di casa, affrancarsi. Ci sono 455 mila posti di lavoro in più da quando io sono presidente del Consiglio, è troppo poco, ma il numero è enorme. Aggiungo: per me è di sinistra la politica europea che abbiamo fatto, una linea apprezzata sull’immigrazione e lo stop a chi immaginava avventure militari in Libia... Noi abbiamo fatto la legge sui diritti civili, sul terzo settore, sull’autismo, sulla corruzione... Se alla fine mi si spiega che tutto questo non è di sinistra, io non so più che cosa dire». Però è questo quel che le contestano, no? 1 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Primo Piano .3 . Sopra un momento dell’intervista rilasciata da Matteo Renzi a Maurizio Molinari, direttore de “La Stampa”, e Federico Geremicca IL REFERENDUM Avrà la tempistica prevista dalla Cassazione. Punto e basta. Di che parliamo? Non sono in ballo io, ma il futuro del Paese. Confermo tutto quel che ho detto accadrà in caso di sconfitta - STEFANO COSTANTINO/LAPRESSE «Sì. Ma il punto vero è che, comprensibilmente o meno, dentro l’anima profonda del gruppo dirigente che oggi sta nella minoranza c’è sempre il sentimento di una sorta di usurpazione: come se io mi fossi autoproclamato segretario o capo del governo, ignorando che ho vinto le primarie e che è stato il mio partito a chiedermi di fare il presidente del Consiglio». Nemmeno la criticatissima alleanza con Verdini può esser oggetto di correzioni? Non è anche questa una virata a destra? «E secondo lei la Valente si allea a Napoli con Ala e la conseguenza è che Fassino - sindaco bravissimo perde il ballottaggio a Torino? Sono argomentazioni che non stanno in piedi. Servono a montare polemiche non solo inutili ma perfino dannose. Se noi stessi trasmettiamo agli elettori un’idea di inaffidabilità del Pd, mi pare complesso poi riuscire a vincere delle elezioni». Magari queste polemiche sono giustificate dall’altra accusa che le viene mossa: aver abbandonato il Partito democratico al suo destino, non curando l’organizzazione sui territori. «È dieci anni che il Pd discute di se stesso, della forma partito, con chi lo vuole solido e chi lo vuole liquido. Io non ho toccato nulla di quel che ho trovato, ho fatto campagna elettorale ovunque, sono tutte le domeniche alla scuola di partito... Il punto è: qual è l’alternativa al modello organizzativo attuale? Io porrò il problema in Direzione in modo molto franco. Abbiamo una rete sul territorio eccezionale: ma questa rete va usata, e non sem- pre avviene. Non solo: questo partito, in passato, aveva smesso di funzionare ed era diventato ostaggio delle correnti nazionali, per cui il luogo della sintesi erano i “caminetti”. Dunque: finché io faccio il segretario del Pd, “caminetti” non se ne fanno. Volete il partito delle correnti? Allora cacciate me». D’Alema, in verità, denuncia anche un altro rischio: che siano gli elettori ad andarsene. Infatti sostiene che lei stia rottamando anche loro... «D’Alema è stato appena rieletto, anche con il nostro aiuto, presidente della Federazione che unisce tutte le fondazioni del socialismo europeo. Ecco, io spero che a Bruxelles i nostri amici socialisti europei non si siano accorti del fatto che, in piena campagna elettorale, tra il primo e il secondo turno faceva telefonate invitando intellettuali e uomini di cultura a dare una mano alla candidata che a Roma si opponeva al candidato del suo partito. Una candidata, per altro, immortalata dietro i banchetti no euro. Lasciamo stare... Ma se questo è il modello di Pd che hanno in testa, un partito che logora il suo segretario, facciano pure: io intanto parlo al Paese». Romano Prodi le pone invece un’altra questione: quella delle crescenti disuguaglianze. È un tema che crede di aver sottovalutato come capo del governo e, più ancora, come segretario del Partito democratico? In fondo, è una delle cose che le vengono rimproverate «da sinistra», no? «Quello della lotta alle disegua- glianze è un tema enorme, e certo non solo italiano. Pensi alla campagna elettorale americana, per esempio. Trump affronta la questione in maniera demagogica, Sanders l’ha fatto con proposte più classiche. E il Pd come intende affrontarla per provare a risolverla? Io penso con il Jobs Act e i nuovi diritti e strumenti che stiamo introducendo: non con il reddito di cittadinanza e uno stipendio assicurato a tutti. Si potrà non esser d’accordo, ma io credo alla società delle opportunità e non a quella della rendita. Ma certo se ogni volta che interveniamo e facciamo qualcosa veniamo tacciati come amici delle lobby, oggi i petrolieri e domani le banche, per dire, si torna al solito punto» La sua sembra una linea di chiusura totale. Non cambierà nulla, dunque, nel Pd? Impossibile, per esempio, pensare a una gestione unitaria o a un vicesegretario unico? «La gestione è giù unitaria, la segreteria è già unitaria. Vogliamo cambiare? Io non ho preclusioni. Ma è importante l’analisi di partenza: non siamo nella situazione di tracollo del Pd che viene descritta sui giornali o in Transatlantico. Certo, abbiamo perso comuni importantissimi, come Roma e Torino, abbiamo preso un colpo e brucia, fa male. Ma succede di perdere delle amministrative, non si può sempre vincere dappertutto. E dalle sconfitte si può imparare, comunque, se si vuole». E a chi chiede un segretario che si occupi a tempo pieno del Pd cosa risponde? «Che lo Statuto non lo prevede. Vogliono cambiare lo Statuto? Qualcuno si alzi, lo dica e spieghi qual è il modello alternativo che propone». Insomma, lei non sembra preoccupato dall’esito del voto. Non lo considera un campanello d’allarme, anche in vista del referendum costituzionale? «Il referendum non c’entra niente con le amministrative: ma approvare quella riforma è la condizione per la quale l’Italia può giocare la partita del futuro. Non sono in ballo io, ma davvero il domani del Paese. Anche se, naturalmente, confermo tutto quel che ho detto accadrà in caso di sconfitta». Ma è vero che intende farlo slittare un po’ per permettere al fronte del sì di spiegare meglio le sue ragioni? «E perché? Tempo ce ne è. Il referendum avrà la tempistica prevista dalla Cassazione. Punto e basta. Di che parliamo?». Quindi, avanti tutta come prima? Come se niente fosse successo? Nessun aggiustamento né sul piano dell’azione di governo né sulla linea del partito? C’è perfino chi le chiede di cambiare atteggiamento, meno arroganza, battute, presunzione... «Le ho appena detto che dalle sconfitte si può imparare molto. Io non dico facciamo finta di niente: dico discutiamo sul serio però, senza analisi strumentali e superficiali. Io accetto la sfida della riflessione, ma che sia in profondità. Non darò qualcosina a qualcuno, un dipartimento, un nuovo incarico di responsabilità, così che dicano “ha capito la lezione”. Io in Direzione dirò al Pd: discutiamo, ma poi tutti al lavoro sul territorio, nelle città, dietro ai banchetti. È una sfida». E per quanto riguarda i suoi atteggiamenti un po’ guasconi? All’inizio forse piacevano, ora sembrano addirittura danneggiarla... «Io una riflessione su di me e su come sono percepito la devo fare. Il fatto non mi sconvolge né mi preoccupa, perché penso sia fisiologico - dopo due anni - che uno che governa si prenda gli insulti. Una volta Obama mi ha detto una cosa divertente: fino a che sei al governo ti giudicano sulla base delle loro aspettative, ma quando ci sono le elezioni ti valutano sul piano delle alternative... Sì, vedo un rischio di personalizzazione: ma da parte delle opposizioni contro di me. In alcune persone vedo non solo personalizzazione, ma addirittura odio. Sei considerato il responsabile di ogni male, insomma. Devo cambiare qualcosa? Certamente ho qualcosa da cambiare anch’io. Magari nei toni, nello stile, vedremo...». Magari smetterla con i gufi e i professionisti delle tartine potrebbe comunque aiutare, no? «Ma io ho cambiato su questo. Ho smesso di insistere su questi aspetti, e non so è stato un bene o un male... Però ormai rinuncio alle battute. Detto questo, ammetto che se guardassi alcune tv e leggessi alcuni giornali, nemmeno io voterei per me, tante sono le critiche... Questo è un Paese dove, del tutto legittimamente, uno che si è messo a governare per cambiare le cose viene attaccato in continuazione. Ci sta. Certo, farei volentieri a meno di certo fuoco amico». Torniamo alla polemica interna? «Solo perché l’accusa di non aver fatto e di non fare politiche di sinistra non la digerisco. Ne voglio discutere, voglio sentire le loro proposte. Ma ripeto: seriamente. Il senso di quest’intervista potrebbe essere: il Pd viene sfidato in positivo dal suo segretario. E li avviso: se vogliono passare le giornate a continuare ad attaccarmi, facciano pure. Ma io, da dopo Brexit ed il Consiglio europeo, me ne andrò in giro per il Paese a fare iniziative per il referendum costituzionale. Quella riforma è la madre di tutte le battaglie. Peserà sul futuro dell’Italia. Potrà assicurare stabilità. E glielo dico oggi, proprio nel giorno in cui nell’Italia dei 63 governi dal dopoguerra ad oggi, il mio diventa il quinto per longevità. Il quinto, dopo appena 28 mesi. Ed è evidente che qualcosa non va». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1L’INTERVISTA TIBERIO BARCHIELLI 4 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Maggioranza battuta in Senato Alfano non tiene i suoi senatori Centristi divisi sul governo. E Verdini manda un “pizzino” al premier 9 AMEDEO LA MATTINA ROMA senatori Dell’area centrista hanno votato ieri assieme all’opposizione mettendo in minoranza la coalizione di governo Con il partito diviso tra chi vuole tornare con Berlusconi e chi rimanere anche in futuro con Renzi, che garanzie può dare Alfano al premier? Il presidente del Consiglio, già alle prese con una sinistra interna pronta a non votare più la fiducia, di fatto non ha più la maggioranza al Senato. Ieri un esempio concreto: governo battuto in aula su un emendamento di Fi in materia di lotta al terrorismo. Una questione non vitale per Palazzo Chigi (l’emendamento degli azzurri aumenta le pene per chi si macchia del reato di terrorismo nucleare). Ma il problema è che a votare con l’opposizione sono stati 9 senatori Ncd dei 16 presenti: 15 erano assenti. Solo 5 hanno votato l’emendamento del governo e 2 si sono astenuti. Contro pure i senatori di Ala. «Il primo pizzino di Verdini a Renzi», dice sarcastico Brunetta. Insomma Palazzo Madama torna ad essere il vulcano sul quale è seduto Renzi ma anche Alfano che non riesce a tenere unito il gruppo dei senatori guidato da Schifani pronto a passare all’appoggio esterno. È il primo passo per il ritorno all’ovile berlusconiano. Schifani parlerà esplicitamente alla riunione del gruppo giovedì prossimo. Sarà l’appuntamento dove le divisioni del piccolo partito di Alfano verranno squadernate. Lo stesso accadrà contemporaneamente al gruppo della Camera dove ci sono coloro che mai torneranno nel centrodestra, come Cicchitto e Pizzolante. Quest’ultimo accusa il partito (in particolare Lupi, an- che lui in transito verso il centrodestra) di avere sbagliato tutto, di essere rimasti nella «terra di nessuno». Pizzolante vorrebbe la nascita di una nuova forza alleata stabilmente con Renzi. «Se nelle prossime settimane non ci sarà un chiarimento, lascio il partito», annuncia il deputato di Rimini che in questa città ha dato vita a una lista civica a sostegno del candidato Pd, ottenendo il 15%. Per lui questo è l’esempio da seguire. Al Senato, per motivi opposti, un piede fuori ce l’hanno Schifani e alcuni senatori come E scoppia il caso delle dimissioni di Orfini a Roma La vera novità politica è una minaccia, stavolta più rumorosa e potenzialmente foriera di timori per il premier, rispetto alle altre già tentate senza successo in passato: è una sorta di sciopero delle fiducie al governo Renzi quello che la minoranza Pd prefigura nella sua contro-direzione riunita al Nazareno. Uno sciopero che bisognerà vedere quale seguito avrà di fronte alla prospettiva di far cadere l’esecutivo sotto il fuoco amico, tanto che Gianni Cuperlo subito frena e prende le distanze dai seguaci di Bersani. Ma il dado è tratto per loro: se il premier non ascolterà la sequela di richieste che mirano a commissariarlo, condizionando le politiche del governo, i dissidenti della sinistra di Camera e Senato non voteranno più «tutte quelle fiducie in bianco sui provvedimenti una dietro 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI FABIO CIMAGLIA / LAPRESSE Ora la sinistra Pd minaccia lo sciopero delle fiducie l’altra», assicurano i compagni in Transatlantico prima di andare a conclave. Del resto, lo dice chiaro e tondo Roberto Speranza, che della minoranza Pd è uno dei due leader, nella sua prolusione all’affollato summit al riparo dal caldo torrido sotto i soffitti a cassettoni della sede del Pd. «Chiediamo un cambio profondo, da oggi diciamo basta. Sulle questioni sociali bisogna invertire la rotta e non c’è più voto di fiducia che tenga. Non siamo più disponibili a sostenere provvedimenti che aggravano le fratture sociali». E allora ecco il lungo cahiers de doléances della sinistra, che per carità premette di «non voler fare il processo a nessuno», ma che «c’è stata una sconfitta molto dura» e occorre cambiare le politiche di governo. «In questi mesi abbiamo spesso votato cose che non ci convincevano. Ad esempio per togliere la tassa sulla casa in maniera indistinta, anche ai miliar- Verdini si frega le mani: il suo valore aggiunto al Senato (e non nelle urne) diventa oro. Alfano consiglia di portare a termine la riforma costituzionale e il referendum. Ha bisogno di convincere Renzi a cambiare l’Italicum con il premio di maggioranza alla coalizione: così potrà schierare il nuovo soggetto politico centrista accanto alle bandiere del Pd. «E chi vuole tornare con Berlusconi, accanto a Salvini e Meloni, si accodi. Auguri», dice il sottosegretario Giuseppe Castiglione. Angelino Alfano, leader Ncd: il suo partito è diviso tra Renzi e il ritorno da Berlusconi Il rischio di una caduta del governo CARLO BERTINI ROMA Azzolini ed Esposito, ma anche il sottosegretario Gentile. Esposito parla di «irrilevanza elettorale del partito». «Lupi ha annunciato che dopo il referendum Ncd uscirà dal governo. Ma non vorrei che questi annunci fossero soltanto un pretesto per guadagnare tempo. Ad ottobre - ricorda Esposito - si dovrà votare la finanziaria. Cosa farà Ncd? L’approvazione del bilancio dello Stato sarà una scusa ulteriore?». Cosa farà Alfano? Come potrà garantire al premier la maggioranza in queste condizioni? dari». E si spertica il giovane Speranza, mentre in sala ascoltano Errani, Bersani e compagni, a dire che questa «non è la solita polemica interna, che il Pd deve ripartire dal- la vita reale delle persone mostrando di aver capito la lezione». La liturgia da ex Pci viene rievocata da Vasco Errani, che era dato in predicato per entrare in segreteria, e che nega ogni gioco di poltrone, «sono tutte sciocchezze, non si gioca con le figurine Panini. Se il Pd non apre una fase nuova, andiamo a sbattere e subisce un colpo pesante tutto il paese». L’ex braccio destro di Bersani chiede un’azione di igiene «reciproca, basta vecchio-nuovo», rifiuta il bollino di «sabotatori» che qualcuno vuole appiccicare. Esordisce come si faceva una volta con un «concordo in pieno con la relazione di Speranza». Che aveva parlato di L’ANNUNCIO Unità, Staino direttore «Ci metterò l’anima e il cuore di Bobo» 1 «Sì, è vero: mi è stata chiesta ANSA la disponibilità a dirigere l’Unità e io l’ho data con grande entusiasmo, più di pancia che di testa...»: così ha detto Sergio Staino, il disegnatore padre di «Bobo». «Non ho ancora parlato con Renzi e quindi la cosa è ancora tutta da vedere. Però è vero che mi è stata chiesta la disponibilità. L’Unità è un giornale che ha bisogno di cuore e anima. E Bobo ne ha tanto», ha detto ancora Staino. misure di contrasto alla povertà, degli errori sulla scuola, dei timori su sanità e pensioni. Invitando Renzi a mettere da parte «l’arroganza del ciaone» ad essere più «umile sul referendum» e a celebrare «il funerale del partito della nazione». E se Cuperlo evoca non solo l’analisi sul mancato voto delle periferie, ma chiede di aprire anche la discussione sull’Italicum, i renziani prevedono una qualche apertura del premier oggi in Direzione. «Noi abbiamo pensato l’Italicum in un momento diverso - ammette Emanuele Fiano - e credo che Renzi farà una riflessione seria e aperta su tutto questo». Anche se oggi la carne al fuoco sarà tanta, sulla batosta romana sono esplose le tensioni tra correnti sul presidente e commissario del Pd romano, Matteo Orfini. Invitato a dimettersi da commissario da Marianna Madia, con un’intemerata che ha dato la stura a richieste analoghe dei bersaniani e di alcuni ex presidenti di municipi. E che ha prodotto una reprimenda del vicesegretario Guerini, fatto inedito nell’era renziana: «Io tengo sempre scolpita a mente una frase di Alda Merini che dice: “Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire”. Consiglierei a tutti più sobrietà nelle dichiarazioni». Oggi Orfini non si presenterà dimissionario: il suo mandato scade a ottobre e sarà il congresso a decidere. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Taccuino MARCELLO SORGI Un partito in evidente crisi di nervi atteo Renzi non ci ha pensato neppure un momento, dopo la sconfitta elettorale, ad aprire una trattativa con gli avversari interni che subito hanno cercato di approfittarne. Ma se serviva una conferma alla scelta della linea dura, alla vigilia della direzione di oggi ne è arrivata più di una. La minoranza bersaniana ha convocato un’assemblea nella quale ha ufficializzato la richiesta, già avanzata dall’ex-segretario, di una marcata svolta a sinistra nelle politiche del governo, ha posto la questione della separazione tra la leadership del partito e il ruolo di presidente del consiglio e ha annunciato, per bocca dell’ex-capogruppo dei deputati Speranza, che sulle «questioni sociali» i parlamentari anti-renziani potrebbero non votare più la fiducia. Un altro psicodramma si svolgeva nel frattempo tra i «giovani turchi», la corrente del presidente del partito, nonché commissario del Pd romano, Matteo Orfini, di cui la ministra della Funzione pubblica Marianna Madia ha chiesto le dimissioni, giudicando fallimentare la sua gestione della crisi Democrat post-Marino e definendolo un «tappo» alla liberazione di nuove energie interne nel partito romano. Conseguenze: reazioni indignate degli amici di Orfini e intervento pompieristico del vicesegretario Guerini, dall’effetto quasi nullo, se non quello di far capire che il pugnale di Madia non era stato armato da Renzi. Di fronte a un partito in preda a un’evidente crisi di nervi, dopo il disastro di Roma e Torino e la perdita di metà dei novanta comuni che amministrava prima del 19 giugno, Renzi si prepara dunque a riproporre l’analisi della sconfitta già espressa a caldo dopo i risultati (non è un problema di linea politica, ma di cambiamento insufficiente rispetto alle novità proposte dai 5 stelle), e a tenersi a distanza dalle beghe precongressuali tra le correnti, che per la verità creano qualche problema anche nella maggioranza che sorregge la segreteria. Si prepara un piccolo rimpasto al vertice del Pd, ma sarà ancora Renzi a decidere chi entra e chi esce. E se la minoranza davvero vuol far cadere il governo, si accomodi: si accorgerà che non è così facile metterne su un altro. M 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Primo Piano .5 . LA POLITICA DOPO I BALLOTTAGGI A ROMA A TORINO MASSIMO PERCOSSI/ANSA MARCO ALPOZZI/LAPRESSE Virginia la diffidente Chiara la secchiona alle prese con Suburra e la sfida al “Sistema” Ma alla fine si emoziona affacciandosi sui Fori MATTIA FELTRI ROMA Noi dietro le transenne e lei di là, a sorridere per le quattro cosucce su cui dettaglia: la squadra si farà il 7 luglio in Consiglio comunale, darò tutta me stessa, il codice etico non vale per gli assessori, e infine la questione politicamente più fondante: sindaco o sindaca? «Chiamatemi Virginia». Che bell’inizio alla Herman Melville! E lei dovrebbe dunque essere Ismaele e quella che si apre un’altra epopea del bene contro il male. E siccome noi siamo il male - uno dei tanti mali - restiamo dietro alle transenne e niente cerimonia di insediamento: nel palazzo del Campidoglio ci entra da sola, alle sei e mezzo di sera, accompagnata dal capo dei vigili e dal capo dell’avvocatura comunale, Eccellenze che nella mitologia grillina sfumano nel losco. Tutto questo imbarazzo era stato quasi commovente la sera prima, mercoledì, alla Pontificia università di San Giovanni in Laterano quando Virginia aveva indossato per la prima volta la fascia tricolore. E dov’era capitata! Pareva la scena iniziale di Suburra, ministri, parlamentari, alti prelati, generaloni ricoperti di medaglie e mostrine, tutti a sfiorarsi le guance e tendersi la mano. Una specie di Bilderberg da terrazza pronta all’aperitivo. E lì, per diffidenza o semplice disagio, Virginia se n’era rimasta discosta, inizialmente salutata soltanto dalle ministre Beatrice Lorenzin e Marianna Madia. Ieri ne è scaturita una polemica da ballatoio su Maria Elena Boschi, se avesse salutato o meno l’ultima arrivata (nel finale l’ha fatto, e le due si sono guardate come Mohammed Alì e George Foreman prima di Rumble in the Jungle). Ma l’episodio è la perfetta introduzione alla caccia a Moby Dick appena aperta. Il Movimento gusta la gloria e prevede l’immensa grana e non si fida di nessuno, neanche dei suoi eletti che, a cominciare dal sindaco, sono sottoposti al contratto secondo cui dovranno sganciare 150 mila euro in caso di dissidenza (sempre che trovino un giudice sufficientemente creativo). Ecco perché gli assessori saranno esentati: non se ne trovava uno così dissennato da accettare simili regole. Il medesimo contratto vuole anche che «le proposte di atti di alta amministrazione e le questioni giuridicamente complesse verranno preventivamente sottoposte a parere tecnico legale a cura dello staff coordinato dai garanti del M5s». Dunque le scelte dei consiglieri, gli atti amministrativi e le questioni giuridiche escono dal Campidoglio (che ha un’avvocatura con una trentina di professionisti, per altro con altissimi tassi di assenteismo) e passano al mitico staff, zona Casaleggio associati. Si prevede spargimento di sangue soprattutto se è vero, come si dice, che per evitare noie i cinque stelle porteranno in procura ogni bilancio, ogni appalto, ogni concessione non gli quadri. E vale anche per le due municipalizzate più estrose, quella della nettezza urbana e quella dei trasporti, dove gli sprechi sono tali da sconfinare nell’umorismo. Ma qui siamo al pronostico, niente più. Infatti Virginia, come si accennava all’inizio, ha esordito in Campidoglio per le foto di benvenuto soltanto ieri sera, in conclusione di 24 ore durante le quali le sono toccati tutti i santuari, religiosi e laici, della vita pubblica. La messa a San Giovanni in Laterano mercoledì sera, la visita alla Sinagoga ieri all’ora di pranzo, di prima mattina la commemorazione del magistrato Mario Amato, ammazzato dai neofascisti nel 1980, e nel pomeriggio al Mausoleo ardeatino, autentico sacrario della democrazia. Stare a fianco del presidente del Senato, Piero Grasso, variamente accusato di golpismo dai colleghi senatori grillini, o del procuratore Francesco Pignatone, i cui uffici hanno aperto un’indagine sulle consulenze di Raggi con la Asl di Civitavecchia, sono cose che capitano quando si diventa sindaci. E ne capiteranno molte altre, ma per fortuna non tutto è fastidio e sospetto. Infatti poi Virginia ha compiuto l’atto più dolce di ogni primo cittadino romano: è salita sul magnifico balcone sospeso sui Fori e dopo pochi secondi si è portata le mani alla bocca. «Virgi’, te sei emozionata?», ha gridato un fotografo. Lei ha annuito con gli occhi lucidi, e sorriso al Fato. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Prima uscita con la fascia su delega di Fassino BEPPE MINELLO TORINO Da lunedì due Torino si guatano. Ma non sono quella dimenticata delle periferie e quella privilegiata del centro e della collina come la storia un tanto al chilo tramanderà ai posteri per spiegare il ribaltone elettorale. A studiarsi, sono la Torino che comandava, quella dell’ormai famoso «Sistema» e quella uscita dalle urne che vuole comandare. Sono i dirigenti, i grand commis, i volti noti che da sempre ruotano nelle stanze del potere, 60 dei quali, su un totale di 115 poltrone, sono in scadenza e attendono di sapere quale sarà il loro futuro. Nel Palazzo Civico che in questi giorni è terra di nessuno, perché Fassino è ancora formalmente sindaco fino al 30 giugno, giorno fissato per la proclamazione degli eletti, dominano gli scatoloni per liberare gli uffici di staffisti e collaboratori. Le truppe grilline, invece, dopo il corteo un po’ becero che domenica notte al grido di «Onestà, onestà» ha marciato da casa Appendino alla conquista del Municipio, hanno scelto il basso profilo. Come, e più di loro sta facendo, per carattere ed educazione, Chiara Appendino la Di Maio convoca i nuovi eletti e impone fedeltà al Movimento MARIA CORBI ROMA Fedeltà al movimento. Luigi Di Maio nella sua veste di candidato premier per il Movimento, convoca i sindaci grillini, di nuova e vecchia nomina (tranne l’infedele Pizzarotti, che da Parma si lamenta dell’esclusione) e detta la linea che suona così: non pensate di fare di testa vostra (come ha fatto Pizzarotti a Parma per essere chiari). Dai territori che governate parte la lunga marcia verso palazzo Chigi e qualunque passo falso può riportarci indietro. Insomma nel Monopoli del potere i pentastellati sono determinati a vincere e ad arrivare al 2018, o magari prima, con la forza trainante che li ha portati alla vittoria alle amministrative di domenica scorsa. Quindi nasce una task force che da Roma porta alle regioni e ai comuni, una vera e propria «cabina di regia» in Parlamento collegata ai sindaci pentastellati. Ma guai a dire che questa scelta ricorda tanto l’auricolare tra Ambra e Gianni Boncompagni a «Non è la Rai». Ieri con Luigi Di Maio ce ne erano 27 di eletti, tra vecchi e nuovi, contando le assenze giustificate delle super prime cittadine di Roma e Torino. In un primo momento si era pensato a un’ampliamento del direttorio, invece si è scelto per il gruppo di coordinamento in seno al Parlamento ma che vede coinvolti anche consiglieri quale, ieri, per la prima volta, ha potuto indossare la fascia tricolore in virtù del non scontato gesto di Piero Fassino che l’ha «delegata» a rappresentarlo alla cerimonia del Farò di San Giovanni, patrono della città. La prima uscita perchè, anche avesse potuto, non avrebbe avuto scelta: da domenica Chiara Appendino vive ingurgitando Tachipirina e antibiotici per debellare l’influenza trasmessagli dalla figlia Sara di 5 mesi. La neo sindaca però, non poteva mancare all’evento scaramanticamente più importante: l’accensione, appunto, nella centralissima piazza Castello di un enorme falò sormontato dalla sagoma di un toro, simbolo della città, la cui inevitabile caduta rappresenta un segnale di buon auspicio se avviene verso la stazione di Porta Nuova, cattivo verso Palazzo Reale. Tranquilli, l’esperienza dei fuochisti di Palazzo è proverbiale e il Farò è caduto verso la stazione. Da secchiona qual è, Chiara Appendino s’è preparata diligentemente per l’appuntamento serale preceduto, nel tardo pomeriggio, dalla sfilata di duemila figuranti in abiti settecenteschi e dallo scambio dei pani, simbolo di abbondanza, con Gianduja e Giacometta, le maschere torinesi. Dunque, alle regionali. Un modo di lavorare più rapido ed efficiente, un legame tra il potere centrale e quello locale, spiegano dal Movimento. Anche se la ratio di questa impalcatura non è solo questa, e affonda nella necessità di rendere i neo eletti e più legati alla triade Casaleggio-Grillo-Di Maio. E Pizzarotti, l’escluso, da Facebook si lamenta: «Non posso non vivere con grande rammarico il fatto che la nostra esperienza venga ritenuta non utile da condividere e raccontare, qualcosa da non valorizzare, nonostante in questi 4 anni il nostro lavoro abbia portato a diversi riconoscimenti prestigiosi in vari settori». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 9.30 il primo impegno di Appendino è stato quello di incontrare funzionari e dirigenti del Cerimoniale. Incontro interrotto da una comitiva di bambini di Estate Ragazzi, uno dei punti forti delle politiche giovanili delle giunte di centrosinistra per tenere occupati i piccoli torinesi orfani della scuola e arrivati, ieri, per visitare la Sala Rossa. È finita con l’Appendino, cuore di mamma, a spiegare che «lì sta la maggioranza, là l’opposizione dove sono stata io in questi ultimi 5 anni». Un saluto via internet ai dipendenti e poi passeggiata in centro. Un «ciao» per tutti («E’ così dall’inizio della campagna elettorale» sorride la sindaca), selfie e abbracci come se piovessero. Ecco, al di là degli interrogativi alimentati, per ora, dai giornali e che angustiano la Torino che comandava, in ambasce per Fondazioni in procinto di essere cancellate, varianti urbanistiche pericolanti e lucrosi incarichi che si allontanano, la prima novità rappresentata da Appendino è lo sbalorditivo rapporto con i torinesi che se proprio devono sollevare una critica guardano la sua acconciatura refrattaria a ogni intervento del coiffeur e ai volutamente rassicuranti tailleur da «madamina». Ma per il resto siamo 3-0 nei confronti di Fassino. Un paragone ingeneroso, perché ognuno ha il carattere che ha ed è ovvio che non basta la simpatia, vera o astutamente cercata, per amministrare una metropoli. Però, aiuta. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Jena Autocritiche Oggi alla direzione Pd andrà in scena la prima e sincera autocritica di Renzi: «Avete sbagliato tutto». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI [email protected] 6 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 IL DOMANI DEL MOVIMENTO il caso RAPHAËL ZANOTTI I numeri 129 proposte Lo staff di Rousseau ha selezionato 129 proposte e ne ha scartate 120, tra quelle arrivate, perché incostituzionali o incoerenti con il programma M5S 95,3% Uomini Sono praticamente tutte di uomini le proposte arrivate alla piattaforma. Solo 6 quelle presentate dalle donne: su famiglia, scuola, detenuti e taxi 45 anni L’età media dei proponenti è di 45 anni e mezzo. Il proponente più giovane è uno studente di 19 anni, quello più anziano è un pensionato di 77 accordo, leggere in calce a una proposta di legge sul vincolo di mandato: «Basta accendere la tv e guardare in faccia soggetti tipo Alfano e Verdini» come motivazione non sarà istituzionalmente ineccepibile. Come può far sorridere quel cittadino che ha proposto di rendere obbligatorio il voto e alla voce «esperienza», che indica il tipo di competenze di chi propone la legge, ha scritto «da fare». Però Rousseau, la piattaforma di democrazia diretta lanciata del Movimento 5 Stelle, è un esperimento politico di tutto interesse. E sbaglierebbero alcuni a sottolinearne certe ingenuità senza valutarne la spinta pionieristica e la sensazione, quanto veritiera lo scopriremo poi, che ha il cittadino di poter dire la sua, senza mediazioni. D’ impiegati La metà dei proponenti fa l’impiegato. Molto diffusi anche i dipendenti pubblici, mentre si contano anche due poliziotti e un carabiniere La piattaforma per le proposte di legge del Movimento 5 Stelle è stata lanciata un mese fa e ha prodotto le prime 129 proposte «dal basso» ALESSANDRO DI MEO/ANSA Come funziona Rousseau è stata lanciata un mese fa e ieri ha rilasciato le prime 129 proposte. Non sono tutte quelle pervenute: 120 sono state respinte dallo staff della piattaforma perché incostituzionali, incoerenti con il programma 5 Stelle, incomplete o senza l’indicazione di fonti di finanziamento realistiche (almeno «indicative», recita lo staff, che altrimenti avrebbe dovuto sforbiciare in maniera eccessiva). Le proposte sono state pubblicate perché gli iscritti le valutino. Saranno poi votate (5 voti per 5 proposte) e le prime due saranno prese in carico dai portavoce e presentate in Parlamento. Il nemico burocrazia 65 Dal basso A una prima analisi, Rousseau offre uno spaccato della società che un domani potrà essere usato anche dal Movimento per annusare «dove tira il vento». Uno dei temi più trattati è, per esempio, la burocrazia. Dallo snellimento per i commercianti, all’inasprimento delle sanzioni per i funzionari che sbagliano, la questione è sentita. C’è chi pare avere approfondite conoscenze sull’argomento e propone digitalizzazioni dei timbri e modifiche sulle leggi dei concorsi pubblici, ma c’è an- Case chiuse e legge anti Verdini arriva la democrazia diretta 5stelle Ecco le prime proposte dei cittadini sulla piattaforma Rousseau 5 voti Le proposte verranno sottoposte alla votazione degli iscritti e le due più votate verranno affidate ai portavoce perché vengano presentate in Parlamento che chi senza alcuna remora dichiara alla voce esperienza: «Un cittadino che s’informa». Dalle etichette degli imballaggi, agli incentivi sull’acquisto di bici, a scrivere sono insegnanti, disoccupati, liberi professionisti. C’è chi propone la «modifica del comma 1 dell’art. 57 Dpr 131/1986 (TU delle disposizioni concernenti l’imposta di registro) e chi, a mo’ di contrappasso, propone leggi chiare: «Qualsiasi proposta di legge deve essere scritta, postulato, riportata nella sua interezza di formulazione di senso compiuto, in lingua italiana». 8558 finanziatori La piattaforma digitale Rousseau è stata messa in piedi grazie al finanziamento di 8558 persone. Il finanziamento medio è stato di 32 euro a testa Voto di scambio Il mese di attività di Rousseau ha coinciso con la tornata elettorale. E questo probabilmente ha spinto alcuni a proporre leg- Esce un libro sui suoi colloqui in azienda “Semplificazione e cura” il Casaleggio manager JACOPO IACOBONI ROMA C’è sempre stato un che di sincretistico, e dunque di contraddittorio - più o meno strumentalmente - nel pensiero di Gianroberto Casaleggio. Sì, pensiero, perché in pochi altri casi un manager d’azienda è stato, anche, un intellettuale dotato di un pensiero, e poche altre volte un politico, e un partito nell’epoca postideologica, hanno avuto una Weltanschauung così studiata a tavolino. È qui l’interesse della figura di Casaleggio, ma anche la radice delle ambiguità e spregiudicatezze della sua creatura: il M5S. Lo si vede bene da un libro che la Casaleggio associati sta facendo uscire (online per la casa editrice digitale dell’azienda, e su carta da Chiarelettere, prossimamente, a luglio), e La Stampa è in grado di raccontare. Il libro è intitolato «Gianroberto Casaleggio. Il suo pensiero in aforismi», e consta di una raccolta di frasi e riflessioni di Casaleggio, o di sue citazioni, storiche, filosofiche, letterarie, dai libri che amava. Molte cose sono già edite, e raccolte da libri anche antichi; ma la parte più significativa concettualmente è costituita dalle frasi del tutto inedite, che vengono citate con la dizione «colloqui in Casaleggio associati», e dunque, la strategia, l’indottrinamento, avvenuto in azienda: con soci, dipendenti, parlamentari di Gianroberto Casaleggio Un libro sull’imprenditore fondatore del Movimento 5S MARCO ALPOZZI/LAPRESSE spicco del Movimento. I due curatori del libro sono Maurizio Benzi e Luca Eleuteri, i due storici soci di Casaleggio; viene poi ripubblicato il discorso che il figlio Davide pronunciò al funerale del padre. Perché dicevamo di un pensiero che spesso stride con le pratiche del Movimento? Casaleggio, scrive il libro, ha sempre insegnato ai suoi che «i mezzi sono il fine», esatto rovesciamento de «il fine giustifica i mezzi», o della «politica come prosecuzione della guerra con altri mezzi». Eppure è anche quello che insegnava ai suoi a semplificare al massimo, e a ogni costo, i problemi, quando scioglierli diventava difficile; anche in modi spregiudicati assai: «Se qualcosa si pone tra me e l’obiettivo, lo sposto». Oppure: «Per raggiungere un obiettivo bisogna crederci, tal- gi contro il voto di scambio. Addirittura introducendo la figura dell’agente provocatore nei partiti, come se fossero gruppi di trafficanti di droga. Oppure indicando con precisione estrema il sistema di sostituzione delle schede, con pagamento di 50 euro a originale. Roba da procura della Repubblica, più che da piattaforma web. E chissà che i due poliziotti e il maresciallo dei carabinieri, che pure hanno visto prendere in considerazione le loro proposte (su armi non d’ordinanza e gare automobilistiche su strada), non traggano ispirazione per qualche indagine sul campo. Importante è anche il tema delle tasse. E della tutela dei datori di lavoro, soprattutto in termini di fondi di garanzia. C’è chi vola alto (regolarizzazione del referendum deliberativo) e chi fa lobbying (videosorveglianza negli asili proposta da un installatore di impianti di videosorveglianza). C’è il disoccupato che è stato fregato da una vendita piramidale e propone pene più severe, chi ha perso un pezzo di terra per usucapione e ne propone la modifica e l’immancabile riapertura delle case chiuse (proposta anche femminile). Proposte serie e ingenuità, certo. Ma quando un 67enne pensionato propone di unificare Pra e Aci e confessa candidamente: «Non ho le competenze necessarie per impostare la legge. Però se venisse elaborata, potrei dare il mio contributo», forse è un esperimento che mostra un attivismo inusuale, da tenere d’occhio. volta in modo irrazionale. In questo modo la possibilità di successo aumenta». «C’è troppa complessità diceva spesso il cofondatore del Movimento dinanzi a qualche intoppo, aziendale o politico - bisogna semplificare», ci racconta l’uomo più intelligente che abbia lavorato con lui, che lo ribattezzò «il Samurai». Casaleggio era un maniaco del dettaglio, almeno in azienda: «La differenza tra un professionista e un dilettante si vede dai dettagli. Cura sempre tutti i dettagli del lavoro che svolgi». Ma è sorprendente poi la quantità di personaggi poco attenti alla cura e ai dettagli che ha finito per premiare, in politica, spesso a scapito dei più bravi. «Bisogna eliminare le cause che producono pensieri negativi», si legge nel libro; ma la comunicazione del movimento è poi tutta costruita su tecniche antiche di disinformazia: il negative thinking, o la demonization del carattere del nemico, la distruzione virale degli avversari senza nessun riguardo per la verità. C’è un grande integralismo, in queste lezioni di Casaleggio ai suoi ragazzi: «Al minimo dubbio, nessun dubbio». C’è il manager orientato a destra: «Se un venditore dice che le cose vanno male per colpa del mercato, allora vuol dire che anche quando andranno bene sarà a causa del mercato. Dunque lui è inutile». C’è il capo, anche brutale: «Non esistono scuse. Esistono solo fallimenti». C’è il nemico del giornalismo che è però cultore della propaganda: «Se si fanno grandi battaglie ma non si comunicano è come non farle». Casaleggio dice di aver abbandonato la religione - che frequentò da piccolo, per la fantascienza. Era convinto che «la Singularity è un punto dove il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani». Qualcosa come il Punto Omega di Teilhard de Chardin. Il luogo in cui le macchine avranno preso il sopravvento, e forse non ci sarà più la brillante classe dirigente creata da Casaleggio, le Lombardi e i Di Maio, ma neanche più noi. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Primo Piano .7 . L’INCHIESTA 1 Ripetuti interventi sulla macchina amministrativa «disordinati» e dai risultati incerti, soprattutto sul fronte dello «sfoltimento» di enti e Authority. Una stretta sui travet che ormai è arrivata al limite anche se i risultati in termini di riduzione della spesa sono stati notevoli e la spending rimane «cruciale», con margini soprattutto sul fronte degli acquisti. E una crescita che procede ancora a passo troppo lento. È il quadro tracciato dalla Corte dei Conti in occasione del giudizio di parifica dei conti pubblici. Il presidente Raffaele Squitieri ha comunque sottolineato che la fase acuta dell’emergenza si è finalmente conclusa. Insider trading sul decreto banche Pignatone sente Renzi come teste L’indagine dopo una segnalazione Consob su acquisti anomali. Coinvolto Carlo De Benedetti GIANLUCA PAOLUCCI Il procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, ha sentito nelle settimane scorse il premier Matteo Renzi come persona informata sui fatti in relazione all’ipotesi di insider trading per il decreto sulle banche popolari e i movimenti di Borsa nei giorni precedenti l’approvazione del decreto da parte del governo. Secondo quanto ricostruito, al premier sarebbe stato chiesto delle modalità di formazione del decreto e se ritiene che l’informazione sia potuta circolare al di fuori della ristretta cerchia dell’esecutivo nei giorni precedenti la sua approvazione, nel gennaio del 2015. ANSA La trasformazione in spa Il decreto del governo ha imposto la trasformazione in società per azioni delle Banche Popolari cooperative, al di sopra una certa soglia di attivi. Per effetto del decreto hanno dovuto trasformarsi in spa una serie di banche popolari quotate in Borsa come Ubi Banca, Banco Popolare, Banca Popolare di Milano e Popolare dell’Emilia Romagna. Il decreto ha riguardato anche istituti non quotati come la Banca Popolare di Vicenza e La sede della Consob Veneto Banca, poi travolte dagli scandali. Dopo il decreto la Consob ha avviato una serie di accertamenti sui movimenti borsistici dei titoli coinvolti, alla luce di una serie di anomalie forte rialzo di alcuni dei titoli coinvolti con contemporaneo aumento dei volumi scambiati -. L’esito degli accertamenti è stato quindi trasmesso alla procura, che ha aperto un fa- 2015 gennaio È la data in cui venne approvato il decreto sulle banche popolari Si ipotizza una fuga di notizie scicolo e sentito una serie di persone, tra le quali appunto il premier Renzi, che sarebbe stato sentito alla fine di maggio. La segnalazione di Vegas Il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, già nel febbraio dello scorso anno aveva segnalato in una relazione alla Commissione finanze della Camera dei movimenti ano- 57% rialzo La crescita anomala delle quotazioni delle banche popolari portò a plusvalenze per 10 milioni di euro mali rilevati, con alcuni operatori che avevano effettuato forti acquisti nei giorni precedenti il decreto del 16 gennaio 2015 e rivenduto nei giorni successi, quantificando i profitti complessivi in circa 10 milioni di euro. Sempre secondo la ricostruzione di Vegas, le prime indiscrezioni sul decreto avevano iniziato a circolare il 3 gennaio, mentre i titoli coinvolti avevano fatto registrare nel periodo tra il 3 gennaio e il 9 febbraio rialzi compresi tra l’8% di Ubi Banca al 57% di Popolare dell’Etruria. Nei mesi scorsi era emerso il coinvolgimento nell’indagine di Carlo De Benedetti, che avrebbe acquistato azioni tramite una società personale, la Romed, investendo circa sei milioni di euro con una plusvalenza di 600 mila euro. Nel marzo del 2015 la stessa Consob aveva sentito il finanziere Davide Serra, a capo del fondo Algebris e indicato come vicino a Renzi. Serra, il cui nome era emerso nelle cronache come uno dei possibili «indiziati» delle manovre sui titoli delle banche popolari, ha sempre smentito di aver realizzato plusvalenze con le azioni coinvolte nei giorni interessati dall’indagine della Consob. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IL RAPPORTO NOMISMA Prima della sottoscrizione leggere la nota informativa e le condizioni della promozione riportate sul sito www.cremaecioccolato.org Corte dei Conti «Sfoltire enti e Authority » Mutui, in difficoltà una famiglia su quattro GIUSEPPE BOTTERO TORINO C’era una volta l’Italia del mattone, quella in cui la prima casa di proprietà era quasi un obbligo e la seconda misurava il livello di benessere delle famiglie. Era un Paese in cui ci si presentava in banca giovani per uscirne con una sfilza di rate da saldare. La passione per l’immobiliare non s’è spenta anche se, nonostante la «ripresina» del 2015 (+6,5% rispetto al 2014), scalda sempre meno. Soprattutto perché rispettare le scadenze del prestito è diventato più difficile, praticamente un’impresa, almeno per una famiglia su 4. A raccontare il rapporto complicato tra il Paese e le case è uno studio della società di consulenza Nomisma, che fotografa un clima di «sostanziale congelamento». Se un anno fa due milioni e mezzo di famiglie erano interessate all’acquisto, oggi la cifra è scesa a due milioni: dal 12,2% all’8,8%. Va giù pure la percentuale - dal 4,2% al 3,3%- di chi ha già iniziato a guardarsi attorno. Questione di sfiducia le famiglie che non riescono a risparmiare sono passate dal 31,9% al 37 per cento - e anche di rubinetti che restano chiusi. Delle 724 mila famiglie che nell’ultimo anno hanno chiesto un mutuo alle banche, dice Nomisma, solo 190 mila sono uscite dalla filiale con un contratto. La ciambella di salva- taggio, ancora una volta, sono i genitori, gli stessi che nei mesi scorsi hanno guidato la ripartenza del mercato immobiliare: ad aumentare, infatti, sono stati gli acquisti di «seconde case per uso del nucleo familiare», dunque destinate ai figli. È l’effetto di un’Italia uscita stravolta dalla lunga crisi economica: i giovani, spiega il rapporto, sono la categoria sociale che più delle altre ha pagato le conseguenze della recessione. Il tasso di disoccupazione nella fascia compresa tra i 18 e i 29 anni fatica a scendere sotto il 30%, i salari si muovono all’indietro. Per i cinquantenni, il barometro segna un clima più sereno: sono riusciti a mantenere il proprio livello di reddito, o addirittura ad aumentarlo. Per colmare il divario, prosegue Nomisma, si mette in moto una sorta di welfare generazionale. Chi è riuscito a comprare non se la sta passando benissimo. La percentuale di famiglie in ritardo con il pagamento di una o più rate del mutuo è balzata dal 14,4% al 22,8% in un anno. Per gli istituti di credito è l’ennesimo campanello di allarme, visto che per anni, a zavorrare i bilanci sono state soprattutto le imprese. La fatica a sostenere spese di importo considerevole si riflette sulle intenzioni di ristrutturazione per il prossimo anno: Nomisma evidenzia come solo una famiglia su quattro intenda procedere. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 8 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Inglesi ai seggi sotto la pioggia Per i sondaggi vince il sì all’Europa Sezioni chiuse ed elettori bloccati per il maltempo. Alta l’affluenza in Scozia Nella notte lo scrutinio. Il Remain in vantaggio di 4 punti nei primi dati diffusi ALESSANDRA RIZZO LONDRA Grillo si smarca dal suo alleato Farage L’immagine di Churchill, espressione indomita, osserva i londinesi che percorrono di fretta le strade della capitale. «Brits don’t quit», i britannici non mollano. «Vote In» invita il poster elettorale che è spuntato qua e là negli ultimi giorni. Nella Londra ricca e multiculturale molti avranno dato retta al vecchio Winston. A Hackney, vecchio quartiere working-class oggi pieno di gastropub e baretti, e una delle zone più filoeuropee del Paese, gli elettori si sono messi in fila ordinatamente dalla mattina. «Dobbiamo restare uniti», dice Martin, concierge in uno degli alberghi di Kensington, altra area allergica alla Brexit. «La quantità di soldi, energia e tempo spesi per il referendum si potevano impiegare in altro modo, ma è un esercizio di democrazia, suppongo». Come si conviene per un referendum sull’identità britannica, oltre che sull’appartenenza all’Unione Europea, il voto si è svolto per lo più sotto la pioggia. Uno schieramento, il filoeuropeo Remain, è andato alle urne con la speranza di evitare una tempesta ben peggiore, di quelle che si abbattono sull’economia; i fautori della Brexit hanno invocato l’alba di un nuovo giorno splendente, come suggerito dalla copertina del «Sun» di ieri, un sole nascente sull’«Independen- 1 Il Movimen- to 5 Stelle, malgrado l’alleanza all’Eurocamera con il leader separatista inglese Nigel Farage, afferma di «essere in Europa» e di non aver «nessun interesse di abbandonarla». «L’unico modo per cambiare questa “Unione” - si legge in un post del blog di Beppe Grillo è il costante impegno istituzionale, per questo il Movimento 5 Stelle si sta battendo per trasformare l’Ue dall’interno» il caso ALBERTO SIMONI INVIATO A LONDRA 70% alle urne I primi dati di affluenza arrivano dalla Scozia e da Bristol con una variazione dal 70 all’80% di votanti ce Day». Secondo un n sondaggio di YouGov diffuso alla chiusura dei seggi il fronte Remain è in vantaggio di 4 punti sul Leave, con 52% contro il 48%. E anche il leader euroscettico dell’Ukip, Nigel Farage, citato da Skynews, dà credito a una possibile vittoria del sì all’Ue: «Sembra che Remain sia in vantaggio». E Cameron ringrazia du Twitter gli inglesi «che hanno votato per mantenere la Gran Bretagna più forte, più sicura: starà meglio in Europa». Altissima l’affluenza, che in Scozia sarebbe oltre il 70%. Su una cosa entrambi gli schieramenti sono d’accordo: La Gran Bretagna non sarà più la stessa. Una campagna elettorale come una seduta di psicanalisi di gruppo ha costretto il Paese a guardare dentro le proprie paure: degli immigrati, di perdere il benessere, di non contare più nel mondo globalizzato. E, dopo l’omicidio della deputata Jo Cox, paura di estremismo e odio incontrollabili. «I politici mentono, lo fanno di HANNAH MCKAY/REUTERS Un gruppo di «Chelsea pensioners», reduci di guerra in pensione, si dirige alle urne nel quartiere a Ovest di Londra mestiere», dice Denis, scozzese trapiantato a Londra che lavora nel settore bancario. «Ho votato Remain per via dei rischi economici, fidandomi del parere degli esperti». I leader hanno votato nelle prime ore della mattinata, David Cameron, teso in volto e accompagnato dalla moglie Samantha; il «Brexiteer» Michael Gove, ombrello con la scritta Leave in mano; Nigel Farage emerso dal suo seggio nel Kent come sempre sorridente. In altre parti del Paese, intere aree erano inondate. Per i cittadini colpiti è stata più che altro una gran seccatura: in alcuni quartieri di Londra automobili mezze sommerse, treni cancellati o in ritardo, traffico bloccato, centinaia di chiamate ai vigili del fuoco. Anche i collegamenti con gli aeroporti di Gatwick e Stansted hanno subito ritardi. Ma ad altre aree del SudEst del Paese è andata peggio. A Kingstone, nel Surrey, due seggi sono stati chiusi e gli elettori dirottati altrove; a Romford, villaggio fieramente euroscettico al confine con l’Essex, i soccorritori hanno evacuato in gommone residenti intrappolati in casa. Ora i britannici possono lasciarsi alle spalle il referendum e con esso la loro estate piovosa, magari per passare le vacanze nell’assolata, amata-odiata Europa. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il giorno della “sconfitta” di Cameron Tre donne in corsa per scalzarlo dal partito Ha investito tutto nel voto che ha diviso il Paese. Ora maggioranza a rischio Downing Street hanno preparato due discorsi, quello che Cameron vorrebbe leggere stamani, «restiamo in Europa» e giù con i dettagli, le promesse di cambiamento, oppure l’altro, quello nel quale il Primo ministro prende atto che il suo popolo è solo britannico e non più europeo. Comunque sia stato il verdetto della notte, se c’è qualcuno che esce dal braccio di ferro elettorale scosso è Cameron. Governerà ancora - a meno di rovinosa débâcle pro Leave ma non avrà più potere, almeno 60 deputati (stima ottimistica) gli sono contro, notava un rivale laburista. Cameron ha investito tutto il suo capitale politico in questo azzardato referendum. Chi lo ha contrastato dai banchi dell’opposizione ricorda che il premier non credeva che avrebbe vinto le elezioni del maggio 2015. «Pensava sarebbe stato costretto a una nuova coalizione con i liberal-democratici e che questi avrebbero posto il veto sul referendum». Era la combinazione perfetta per uscire dall’angolo. «Cari conservatori, ho promesso il referendum, ma i compagni di coalizione non me lo lasciano fare». Lo schema è saltato quando i Tory hanno avuto la maggioranza assoluta, governo monocolore e nessuna scusa per non A La promessa 1 Cameron promise di convocare un referendum sulla permanenza nell’Ue nel caso in cui avesse vinto le elezioni del 2015. La promessa giunse per rispondere alle richieste del Partito dell’indipendenza (cioè l’Ukip di Nigel Farage) e di una parte dei conservatori. Theresa May Del partito conservatore, è ministro degli Interni inglese STEFAN WERMUTH/REUTERS indire il referendum. Che non solo ha lacerato il Regno Unito, ma ha consumato per mesi la leadership di Cameron. E fatto balzare agli onori della scena politica molti altri personaggi. Come Ruth Davidson, 37 anni, scozzese, ex giornalista, lesbica e liberale, ventata di totale freschezza in un partito che con Cameron è stato svecchiato, ma tiene un occhio costantemente al passato. È leader della branca scozzese dei conservatori che ha portato a essere secondo partito, appena un mese fa, a Holyrood. Gli allibratori la vedono già al posto di Cameron (come leader del partito), le quote sono scese in un mese da 33 a 16 a uno. Martedì, nel grande di- battito a Wembley, ha tenuto testa a Boris Johnson, che ha dimostrato di saper fare campagna elettorale come pochi. Se il Leave non è naufragato, Boris sarà in corsa. Altra donna che ha preso a schiaffi Johnson è Amber Rudd, 52enne segretario all’Energia. «Non è l’uomo che vorresti ti accompagnasse a casa dopo una serata», ha detto in diretta tv. Il «Times» l’ha piazzata fra i pochi politici capaci di spostare consensi. Theresa May, 59 anni, ministro degli Interni dal pugno di ferro sui controlli alle frontiere e con gli illegali, è invece passata inosservata, o quasi. Eppure fra i corridoi di Westminster, rivali e compagni di partito, sembrano punta- re su di lei. I rivali la temono. «Donna, tosta, conservatrice il giusto per piacere agli euroscettici», spiega un Lord laburista. In questa campagna è emersa proprio perché non l’ha fatta. Riflettori spenti, ha comunicato l’adesione al fronte del Remain in marzo in due parole. Poi è sparita ricomparendo il 24 aprile in quello che è stato l’unico grande discorso di questi mesi. Ecco cosa ha detto: «Basta nuovi ingressi nella Ue, nessuno spazio per Serbia, Albania e Turchia che portano crimine, corruzione e qualche volta terrorismo; bisogna uscire dalla Convenzione europea sui diritti umani che lega le mani al Parlamento». Il tutto mitigato da un ottimistico Ruth Davidson Leader del partito conservatore scozzese Potrebbe scalzare Cameron «non è che il Regno Unito non sopravvive senza l’Europa, ma dentro e da leader sta meglio». Un mix fra sentimenti anti-Ue e pragmatismo britannico che piace al fronte euroscettico. Ma se il referendum ha spaccato i conservatori, in casa laburista la ritrosia di Corbyn non è piaciuta granché. La sua leadership è fragile, Sadiq Khan, sindaco di Londra, l’ha sfidato subito, all’indomani della sua vittoria elettorale del 5 maggio. «Vince chi parla di temi concreti che interessano alla gente». È stato il primo morso per azzannare la leadership del Partito. Il musulmano figlio di un autista di bus pachistano diventato il simbolo della Londra accogliente e cosmopolita, è decisamente sulla rampa di lancio. Progressista e più liberal di Corbyn, ha 45 anni e sa parlare a un Paese con molte anime. Il fronte Remain ne ha fatto una bandiera. Gli scambi al vetriolo nell’ultimo dibattito tv con Johnson sono sembrati l’antipasto della sfida che verrà per Downing Street. Previsione forse scontata. Corbyn per ora è silente, i laburisti dietro le quinte armeggiano: Tom Watson, suo vice si è ben distinto in questi mesi, altri vorrebbero nuovamente Miliband alla guida del Partito. Vedremo chi stamattina sarà ancora in piedi. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Sadiq Aman Khan Laburista, è stato eletto sindaco di Londra lo scorso 6 maggio Amber Rudd Conservatrice, è Segretaria di Stato per l’energia e il clima LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Primo Piano .9 . IL REFERENDUM SULLA BREXIT Reportage SANDRA RICCIO MILANO a nottata più lunga per le Borse è iniziata già poco dopo il tramonto. A Milano, nelle sale operative della gran parte delle banche, da quelle più grandi a quelle più piccole, le luci sono rimaste accese. Ai desk operativi, lì dove si inseriscono gli ordini e dove si vedono passare in tempo reale i soldi delle compravendite, è rimasto un piccolo presidio di broker pronti ad anticipare i movimenti. Al primo piano dello storico palazzone di Banca Akros, quarta in Italia per volumi scambiati e primi per le attività con i grandi investitori istituzionali, il team di oltre 100 persone sono in allerta da giorni. La nottata è tesa e non si è chiude occhio. Qualche piccolo gruppetto è rimasto sveglio al desk per seguire più da vicino i risultati. Gli altri sono operativi da casa con il telefono sempre a portata di mano e le tv accese. Il rischio è altissimo. «La vittoria del voto anti Europa provocherebbe una vera catastrofe sui mercati con crolli anche dell’8-10% in poche ore» racconta Giulio. Il broker ha davanti a sé sei monitor accesi su grafici, indici, valute, oro e news a getto continuo, ha già visto passare altre rovinose crisi come quella greca, il crac di Lehman Brothers e l’11 settembre. Per la nottata si è preparato con caffè e tv sparate sulle top news dell’ultimo minuto. Anche il mondo dell’informazione è rimasto a vegliare nella notte più lunga per l’Europa. Il referendum britannico ha già prodotto un terremoto che scuote il progetto europeo dalle fondamenta. Le prime indicazioni sul referendum sono uscite già verso la mezzanotte (ora italiana). Sono gli esiti dalle urne di Gibilterra e di alcune isole britanniche. Non dicono molto. Si è dovuto aspettare le 4-5 della notte per avere più certezze. Solo a quell’ora il quadro è diventato più chiaro. La prima a reagire è stata la Borsa di Tokyo, la più significativa tra quelle della parte del globo dove sorge prima il sole (aperta già dalle due italiane), dove sono scat- L Attesa Alla Banca d’affari Akros, i broker hanno passato una lunga notte d’attesa per gli esiti del referendum Brexit DREW ANGERER/GETTY/AFP Anche alla Borsa di New York è stata una lunga notte d’attesa SCOTT OLSON/GETTY IMAGES/AFP Ieri i mercati avevano dato fiducia ad una vittoria del Remain MAURIZIO MAULE/FOTOGRAMMA La notte più lunga dei trader di Piazza Affari “Pronti a spostare milioni in caso di disastro” Gli operatori al lavoro fino all’alba. Fiducia delle Borse: ieri un guadagno di 190 miliardi vedendo un esito europeista del referendum. Il mercato dei cambi è quello più efficiente tra tutti, difficilmente sbaglia. «Tutto è ancor aperto e certezze non ce ne sono» dice però Claudio Zanoli, capo delle vendite a Banca Akros. Dalla sua postazione domina tutta la sala operativa. Tutto corre veloce. Una telefonata e dall’altra parte, senza esitazione e con preci- sione millimetrica, è pronta la risposta a ogni domanda su dati, volumi scambiati fino a quel momento, quotazioni, e varie ed eventuali sui mercati. Ieri dai desk della sala di Zanoli sono passati 200 milioni di ordini. Un volume di poco sotto la media di giornata, all’insegna dell’incertezza degli investitori. «Da un punto di vista tecnico - ragiona Zanoli- sono scattate ricopertu- re da parte dei grandi fondi che erano poco esposti sulle azioni e molti trader sono andati dietro a questi spostamenti – dice -. Non è stata una seduta di scommesse, quanto piuttosto di aggiustamenti». Come i trader anche gli scommettitori hanno scommesso su una vittoria del «Remain»: l’84% dei bookmaker ha puntato contro la Brexit. Bruxelles sceglie la linea dura con Londra “Comunque vada nessuna trattativa” traverso Donald Tusk, pensava ieri di poter essere il primo a esprimersi nella notte, mentre l’apertura del mattino dovrebbe toccare a numero uno degli eurodeputati, Martin Schulz. Juncker non ha santificato la festa nazionale del Granducato e ha passato lunghe ore al telefono con le cancellerie continentali, compreso un colloquio con Matteo Renzi. La dichiarazione messa a punto dal suo gabinetto è nata in questa girandola di contatti e potrebbe diventare un manifesto congiunto dei presidenti in cui ribadire, in caso di Brexit, che «out is out». Bruxelles non intende lasciare spazio alle velleità del fronte del «no» che ragiona sulla possibilità di aprire un nuovo negoziato, chiedendo altre esenzioni e particolarismo. «Sarebbe un ricatto inaccettabile», tanto più che costituirebbe un precedente molto pericoloso. Se andrà male, si chiederà pertanto a Londra di avviare subito il negoziato per il divor- zio, attivando l’art. 50 dei Trattati. Chi chiede di uscire, dirà, deve farlo e subito. Anche nell’evenienza di un «remain», alla commissione si promettono parole determinate. Ci sarà sollievo, ma anche l’espressione della volontà di limitare le concessioni da negoziare con Londra su libera circolazione e sistema sociale ai punti definiti con Cameron. «Non ci saranno altre trattative», si assicura. Non esterne, almeno. Perché dentro l’Ue scatterà comunque un ripensamento sulle ragioni dell’affermazione degli scettici e dei populisti. Ci sarà confronto fra chi vuole un salto federale e chi spinger per lavorare sulle risposte concrete alle paure dei cittadini, dal terrorismo all’economia. Facile che vincano i secondi. I sogni federalisti di Altiero Spinelli, a questo punto, dovrebbero trovarsi un posto comodo in ghiacciaia, dove sarebbero probabilmente destinati a restare per qualche anno. Nella bozza preparata in caso di Leave la parola più usata è «brutale» MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES Al tredicesimo piano di Palazzo Berlaymont, là dove sono le stanze del presidente Juncker e dei suoi più stretti collaboratori, la giornata del voto britannico s’è consumata nella preparazione di due dichiarazioni, una per il buono e l’altra per il cattivo esito del referendum sulla Brexit. «En- tate le prime operazioni di compravendita sulle valute (dall’euro alla sterlina) e sulle azioni delle Borse europee. Da lì a catena sono partiti i movimenti sul resto dei listini asiatici: alle quattro del mattino (ora italiana) Shanghai e Hong Kong e alle sette il listino di Mumbai. Per i mercati ieri il verdetto era a favore di una vittoria del «Remain», vale a dire del voto trambe le risposte saranno dure», assicura una fonte, ma particolarmente velenosa potrebbe essere la versione con cui accogliere il risultato più temuto, il «sì» alla Brexit. «L’aggettivo che ho sentito pronunciare più volte per definire la reazione in questo caso è “brutale”», insiste l’interlocutore. Sarebbe un testo secco e carico di rabbia, per quanto il «bon ton» diplomatico di Bruxelles possa permettere. «Non credo - racconta l’alto funzionario - che eviteranno di essere diretti». Qualunque sia il risultato, il Team-Juncker intende guardare Londra a muso duro. Il testo uscirà di buon’ora in una giornata colma di parole e vertici. Prima dell’apertura dei mercati è per far restare la Gran Bretagna nella Ue. La giornata era iniziata con un cauto rialzo. Poi nel corso della mattinata gli acquisti sono diventati più intensi, anche sull’onda degli ultimi sondaggi che davano in vantaggio i pro-Ue, fino a trasformarsi in una fiammata. Milano è volata a +3,7%. La sterlina, vero barometro dell’incertezza, ha segnato i massimi dell’anno pre- VIRGINIA MAYO/AP Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker attesa anche una nota della Bce, anche lei pronta a rispolverare la formula del «whatever it takes» usata per salvare l’euro. Sarà questo un documento dal sapore politicamente tecnico in ogni ca- so. Il presidente dell’Eurotower è atteso a Bruxelles per incontrare gli altri vertice delle istituzioni a dodici stelle, Commissione, Presidenza, Parlamento e Consiglio Ue. Quest’ultimo, at- 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 10 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 IL SAPERE CONDIVISO 12a Il primo raduno dei wikipediani si è tenuto nel 2005 a Francoforte. È la prima volta che avviene in un paesino come Esino Lario, che per l’occasione è stato cablato con la fibra ottica I protagonisti edizione Walaa Abdelkhalek, 27 anni, egiziana, assistente alla facoltà di Arte del Cairo: è stata la prima donna amministratrice di Wikipedia del mondo arabo Adam Holt, di Boston, si definisce il «Robin Hood di Wikipedia» perché mette l’enciclopedia su una memory card per portarla ad Haiti Paesi A Esino Lario, sul Lago di Como, mille autori dell’enciclopedia 2.0 Arrivano da tutti i continenti: “Dopo mesi sul pc finalmente ci conosciamo” pronto soccorso arrivato dalla Columbia Britannica, Canada. Lui è l’autore della voce «ebola», l’epidemia su cui due anni fa, in partenza per le vacanze, il mondo intero cercava notizie. Metà della sua giornata la dedica gratuitamente a Wikipedia (nessuno degli editori è pagato), compilando no. Ospiti degli abitanti con un rimborso spese o accolti nelle SEGUE DALLA PRIMA PAGINA seconde case vuote. A consegnare le chiavi, che pendono da uassù è Esino Lario, paesiuna maxi bacheca di piazza Itano arroccato a 910 metri lia, sono ragazzi delle scuole di sulla sponda orientale del Lecco. Sorriso e inglese perfetLago di Como, che, facendosi larto. «E tanto entusiasmo - aggo tra le metropoli candidate, si giunge Linda, 17 anni, del liceo classico Manzoni -. È un’occasione per uscire dal guscio e conoscere il mondo». Cinque continenti, 52 Paesi, arrivano da ovunque. Pochi gli esclusi. «Due ragazzi nepalesi - alza le spalle dispiaciuta Iolanda Pensa, wikipediana, esinese d’origine e ricercatrice all’università di Lugano, la vera anima del raduno insieme al sindaco, e suo cugino, Pietro Pensa -. Hanno 20 anni, sono maschi e senza famiglia. Per il Nepal il profilo classico di chi, una volta lasciato il Paese, potrebbe non voler tornare. È stato impossibile ottenere il visto». Far converMATTIA VACCA PER LA STAMPA I wikipediani si accreditano all’ufficio dell’organizzazione allestito in piazza Italia gere in Europa mille persone da tutto il mondo, è aggiudicato l’edizione 2016 di voci scientifiche. «Il senso del ra- nell’epoca dell’allerta terroriWikimania, il raduno mondiale duno è conoscerci di persona per smo, è stato un mezzo miracolo, degli autori di Wikipedia che collaborare meglio e vedere chi spiega Iolanda Pensa, la prima lingue ogni anno si ritrovano in una cit- c’è dietro ai soprannomi che ab- a credere nella candidatura di Su Wikipetà del mondo, da Hong Kong a biamo in rete». Il suo pende dal Esino per Wikimania 2016. dia, nata nel Città del Messico fino a Montre- cartellino che porta al collo, doc 2001, sono al, sede del 2017. Una lista di James. Chiacchiera calorosa- Dalle metropoli al borgo state inserigrandi città in cui è sbucato Esi- mente con Ryan Kaldari, califor- I wikipediani sono contenti e sorte più di 35 no, 760 residenti. Il nocciolo du- niano, che indossa un cordoncino presi dall’ambientazione atipica: milioni di ro dei wikipediani - un migliaio verde: «Lo appende chi non vuole «A Città del Messico era tutto voci. Gli proveniente dai cinque conti- essere fotografato». Perché, se dentro un albergo, qui si torna alautori (circa nenti (e oggi arriva Jimmy Wa- poi dà il nome? «Mi piace rimane- lo spirito originario, la condivi10.000 i più les, il fondatore) - fino a martedì re, in parte, anonimo». sione di sapere ed esperienze tra attivi) Molti si vedono ad ogni ra- persone». La maggioranza arridorme, partecipa a conferenze e la compiladiscute di strategie future in duno grazie al supporto delle va da grandi città. Come Walaa no e aggiorquesto borgo di montagna, fra borse di studio della Wikipedia Abdelkhalek, 27 anni, assistente nano gratis trattori zeppi di fieno che si infi- Foundation o dei loro Paesi. E alla facoltà d’Arte del Cairo: lano in stradine acciottolate e c’è pure chi festeggia il primo «Collaboro con Wikipedia dal abitanti che, nonostante il corso anniversario di nozze. «Mia 2011, sono stata la prima donna d’inglese fatto ad hoc per l’acco- moglie è una wikipediana» si amministratrice del mondo araglienza e tanta buona volontà, in legge sul cartellino di Avner bo» sottolinea orgogliosa. Adam Kantor, 37 anni, di Tel Aviv: Holt è di Boston e si definisce «il fondo preferiscono il dialetto. «Ci siamo sposati un anno fa Robin Hood di Wiki» perché L’identikit degli autori all’incontro di Città del Messi- riempie una memory card di Ma chi sono i wikipediani? Chi si co. “Wiki-wedding” l’abbiamo contenuti dell’enciclopedia e la cela dietro le voci dell’enciclope- ribattezzato» sorride abbrac- porta ad Haiti, «dove la connesdia nata nel 2001 e che tutti con- ciando Darya, 33 anni, anche sione web scarseggia e le librerie non esistono», per mostrare ai sultano per verificare quando si lei israeliana. bambini, sul One laptop per chiè combattuta una guerra o cosa Tra b&b e case in pietra ld, un computer portatile, cosa si sia una certa malattia? «Eccoci qua» sorride James Per ognuno di loro c’è un posto possa imparare su Wikipedia. Vahid Masrour, francese, laHeilman, 36 anni, medico di in albergo o in una casa di Esi- 280 James Heilman, canadese, medico di pronto soccorso: ha scritto la voce «ebola». Sua moglie traduce i contenuti dall’inglese al giapponese Il raduno dei wikipediani “Così spieghiamo il mondo” 52 Gli autori dell’enciclopedia radunati sul Lago di Como provengono da oltre 50 Paesi di tutti i continenti. Manca, fra gli altri, il Nepal: a due giovani non è stato concesso il visto Avner e Darya Kantor, 37 e 33 anni, di Tel Aviv: si sono sposati durante il raduno dell’anno scorso a Città del Messico ELISABETTA PAGANI INVIATA A ESINO LARIO (LECCO) Q MATTIA VACCA PER LA STAMPA La consegna delle chiavi degli appartamenti MATTIA VACCA PER LA STAMPA Gli autori dell’enciclopedia online a spasso per il paesino vora in Ecuador nel settore educazione ed è uno dei pochi a ricevere uno stipendio. «In Italia gli assunti sono sei» spiega Lorenzo Losa, il presidente. Anche lui è volontario: «Ho iniziato nel 2004, al liceo. La prima voce compilata? La definizione di cerchio. Poi mi sono iscritto a Matematica e, dopo le lezioni, trasportavo su Wikipedia le nozioni apprese». Sono milioni le persone che almeno una volta hanno collaborato all’enciclopedia (ma 10.000 circa scrivono più di 100 voci al mese). Perché? «Perché crediamo nella condivisione del sapere - spiega Lane Rasberry, 36 anni, di New York, specializzato in argomenti scientifici - e perché vogliamo essere letti. La maggioranza di noi ha storie simili: abbiamo iniziato con un blog, poi il salto su Wikipedia. Molti collaboratori occasionali, invece, intervengono per inserire quasi in tempo reale la morte di una persona famosa. Spesso la notizia arriva da Twitter, ma per scriverla aspettiamo la conferma di un giorna- le autorevole. E ogni volta che si pubblica un contenuto scatta un avviso e due editori lo controllano». O lo traducono, come fa Niharika Kohli, 23 anni, di Delhi, nel suo caso dall’inglese all’hindu. L’albergo dei rifugiati Gli indiani a Esino sono un gruppetto, alloggiati nell’albergo che da due anni ospita 41 richiedenti asilo, soprattutto pakistani e nigeriani. Non sanno cosa sia Wikipedia, non sono arrivati in aereo ma con traversate lunghe più di un mese e l’integrazione in paese non è facile. Quattro di loro parlano inglese e fanno i volontari al raduno, gli altri passano i giorni seduti nel giardino dell’hotel, aspettando che le loro domande vengano accolte. Tra loro Majid, musulmano sciita scappato dal Pakistan e arrivato in Italia da Turchia e Balcani: «Sono qui su da 4 mesi. Cosa faccio? Mangio e dormo. E aspetto di poter iniziare una vita in Italia». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Primo Piano .11 . ARTE POP Chiusura notturna Per permettere i lavori di pulizia e manutenzione, da stasera fino al 3 luglio, giorno conclusivo di The Floating Piers, la passerella sarà chiusa dalle ore 24 alle ore 6.00 MARCO BERTORELLO/AFP Tutti a camminare sulle acque L’irrinunciabile miracolo di Christo Come per Expo: l’effetto “c’ero anch’io” porta a Iseo centinaia di migliaia di turisti FLAVIO CORAZZA INVIATO A ISEO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ddio, che fare? Ipotesi A: conoscere qualcuno che risiede da queste parti, ed ha il prezioso tagliando rosso che consente ai residenti di andare un po’ dove pare a loro. Ipotesi B: provare a spiegare (vista l’ora c’è ancora poca gente in giro) a uno degli agenti della Polstrada-vigili-uomini della protezione civileguardie provinciali che si conosce qualcuno che abita dentro la zona rossa, anzi rossissima e che bastano poche centinaia di metri per lasciare l’auto nel cortile di casa sua per proseguire a piedi. Bisogna conoscerlo davvero e dare un cognome. La B riesce. E mentre il sole da arancione si fa giallo, si libera come un sogno la provinciale che costeggia il lago e porta alla meta: l’Opera. O Scena numero due Mezz’ora dopo. L’auto va mollata prima possibile ma non è impresa difficile: ci sono molti parcheggi liberi dentro la zona rossa, tanto che i commercianti un po’ cominciano a lamentarsi. Poi gambe in spalla e via, verso la meta, che dista un chilometro e mezzo. Sì, ma in linea d’aria. Invece i pedoni vengono dirottati sull’Antica via Valeriana, e chilometri (e soprattutto il dislivello) salgono. Tanto che la signora piacentina impreca alla Bersani: «Porca boia, potevano ben farci fare la provinciale no». No, ci hanno provato. Ma c’è troppa gente e ci sono troppi bus navetta e la strada è stretta. Dunque avanti. Scena numero tre, otto e un quarto. Eccoci. Dall’alto i moli fluttuanti (Floating Piers) sembrano vuoti, sgombri, silenziosi. Ma scendere per la via ripidissima è come avvicinarsi a San Siro nella domenica del derby: il rumore della folla. Tanta. E te la trovi davanti all’improvviso, proprio in pieno centro a Sulzano, nelle due piazze. Si entra a fatica. E da questo momento si perde il controllo dei propri movimenti e di sé. Intruppati, si procede lentamente come a una processione. Scena numero quattro, nove meno un quarto. Dalle stradine strette del centro di Sulzano, da dove i residenti si guardano bene dal mostrarsi forse anche scocciati da tanto casino, si apre all’improvviso sulla destra la passerella. Superati con un po’ di pazienza - la dote principale di cui deve dotarsi chi qui vuol venire in uno dei dieci giorni che mancano alla chiusura - alcuni stop forzati che l’organizzazione impone visto che più di 22 mila piedi non possono calpestare l’Opera, fi- VOLO SENZA CARBURANTE Il Solar Impulse arrivato in Europa 1 Solar Impulse 2, l’aereo che sta compiendo il giro del mondo senza usare una sola goccia di carburante, ha completato mercoledì notte la storica traversata dell’Atlantico: dopo quasi tre giorni di volo da New York, alle prime luci dell’alba di ieri è atterrato a Siviglia. Si tratta della quindicesima tappa di una avventura iniziata il 9 marzo 2015 ad Abu Dhabi, la più impegnativa. «Vogliamo rappresentare il nuovo mondo,perché il futuro è pulito», ha scritto su Twitter il pilota Bertrand Piccard. JOSE MANUEL VIDAL/EFE/LAPRESSE nalmente eccoci. La madre di tutte le scene, la cinque. Lei, lui e un passeggino con un bimbo assonnato. Lei passa, lui le sta dietro e all’improvviso in mezzo alla calca scopre dov’è: «Ma amore lo dice a voce alta - sono cinque chilometriiiii. Dicono che ci vogliono più di quattro ore…». Lei in quel momento è tutti noi, e lo fulmina: «Ci abbiamo messo quattro ore per arrivare qui, vieni avanti e non rompere i c…». Applauso virtuale dei presenti. Fluttuare sul lago Le altre sono scene minori: che raccontano di emozioni irripetibili, soprattutto nel primo tratto, quello che da Sulzano porta a Montisola. È il pezzo in cui il lago è più mosso, e regala un dondolio straordinario con la vera impressione di camminare sulle acque, il cuore del messaggio di Christo. Il successo - paragonabile solo a Expo Milano per numero di afflussi, quasi 100 mila a giorno - lo si può toccare e vedere: i 70 mila metri quadrati di corsia di feltro giallo-ocra-marrone che riveste i 220 mila cubi sono abbastanza usurati. L’artista consiglia di percorrere la corsia a piedi nudi, e ieri non eravamo proprio tantissimi a seguirne il consiglio. Sicuramente le cacche dei cani non erano previste, l’unto dei panini alle melanzane che molti divorano nella «spiaggia grande», quella che circonda l’isola-fortezza di San Paolo di proprietà della famiglia Beretta, neppure. Ma forse va bene così. A Christo non spiacerà. Era e resta una festa di popolo. Ci vogliono venire tutti. Dopo le 10 del mattino la coda è impressionante, e vigili del fuoco e protezione civile ogni tanto bagnano con getti d’acqua chi non ha voluto alzarsi presto ed è arrivato nelle ore di punta. Non c’è alcuna alternativa a mettersi in santa pace in coda e aspettare. Ma la gente non protesta e l’organizzazione è impeccabile (ovvio che è impossibile pretendere che i cestini della spazzatura siano sempre lindi, con l’uragano che ci passa sopra…). Piace soprattutto alle donne, Floating Piers, che - almeno ieri erano presenti in larga maggioranza. Si lamentano meno dei loro mariti-compagni-amici (fa caldo, ho sete, non possiamo tornare? Perché non c’è un cavolo di FILIPPO VENEZIA/ANSA Molte ore di attesa sotto il sole cocente chiosco a metà percorso? No, distesi a prendere il sole no. Non ci si può bagnare?), sono anche più attrezzate, e nell’ora giusta tirano fuori dalle borse il toccasana: alle 11 il sole è alto, il riverbero dell’acqua fortissimo e il pericolo di scottature alto. E allora…ecco che le passerelle sono inondate dai profumi dolciastri delle creme da sole, e guance fronti nasi diventano bianchi. Le mise, poi, tutte da vedere. Cappelli di paglia da far invidia alla Marta Marzotto dei tempi d’oro, prendisole dai colori sgargianti, dalle 11 in poi molte in costume. Anche se l’acqua la si può toccare solo con i piedi e intorno a villa Beretta, dove gli spazi sono più ampi. Un difetto? Non vogliono tornare a casa senza un ricordo. E martellano senza sosta i ragazzi della sorveglianza – ce n’è uno ogni dieci metri – per sapere se prima potranno comprare un pezzo del feltro calpestato da centinaia di migliaia di piedi. Chissà… Sold out SPADA/LAPRESSE Sulla passerella la sensazione fisica è quella di fluttuare SPADA/LAPRESSE L’artista ha consigliato di camminare sui moli a piedi nudi Chi ha visto il week end scorso sconsiglia di avvicinarsi a Sulzano e Montisola nel fine settimana, probabilmente ha ragione. Però se proprio non potete farne a meno, ecco un piccolo consiglio: i traghetti che collegano Iseo e Sulzano a Peschiera continuano a funzionare. E fanno tappa a Montisola. Nel bel mezzo di Floating Piers. Da lì si può proseguire il percorso verso l’isola di San Paolo e poi far ritorno a piedi a Sulzano. Le ultime, positive annotazioni. I prezzi: se è vero che le camere d’albergo un poco (o tanto) sono lievitate, la bottiglietta d’acqua minerale fresca costa ancora un euro e mezzo, il bicchiere grande di macedonia quattro euro e mezzo e due palline di gelato due euro e mezzo. Con i 36 gradi di mezzogiorno, li venderebbero anche al doppio. E chi vuole pranzare, può farlo anche con 10-12 euro a testa. Infine l’edicola: a Sulzano in genere vende bene il Giornale di Brescia e un po’ di giornali nazionali. In questi giorni nella bacheca affissa all’esterno fanno bella mostra New York Times, Suddeutsche Zeitung e un sacco di giornali esteri. Sembra un’edicola di Manhattan, è il giornalaio di Sulzano. Miracoli di Christo. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12 .Estero STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Storica intesa tra Farc e Bogotà dopo mezzo secolo di guerriglia La pace siglata all’Avana chiude un conflitto retto da interessi e poteri il caso MIMMO CÁNDITO 52 anni Il cessate il fuoco mette fine alla guerra civile tra Bogotà e i ribelli È il conflitto più longevo dell’America Latina O ggi che la guerra dei nostri giorni ha le immagini tragiche d’un Medio Oriente in fiamme, con missili, razzi, bombardieri, armi chimiche, e anatemi messianici, pare un reperto fuori dal tempo quella penna macchiata di sangue, ma anche di speranza, con cui ieri guerriglia ed esercito hanno firmato la pace per la giungle colombiane di un’America Latina che sembra ancora quella del buon colonnello Buendía. La cerimonia si è tenuta all’Avana, crocevia ormai di venti nuovi che soffiano nel Sud del continente di Monroe (che fu, ma tuttora è, di Monroe), e Raúl Castro si è fatto fotografare con le braccia amicali sulle spalle del presidente colombiano, Juan Manuel Santos, e del comandante delle Forze Armate Colombiane, le Farc di Timoleón Jiménez: un abbraccio protettore, quasi paterno verrebbe da dire, santificato comunque dall’Onu, dai presidenti cilena, venezuelano, norvegese, ma soprattutto – e con qualche evidente ragione – dall’inviato speciale di Obama, Bernardo Aronson. "Te ne sei andato con il nostro abbraccio. Il tempo che ci hai dato consola la nostra anima." E’ mancato Giovanni Geninat Cosatin Lo annunciano la moglie Guerrina, il figlio Maurizio con Laura, la sorella Rosanna Geninat Sartoris con il marito Riccardo, i nipoti e parenti tutti. Rosario nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista di Pessinetto venerdì 24 alle ore 18. Funerali il 25 giugno 2016 ore 10 con partenza da abitazione, via Roma 81 bis, Pessinetto, ore 9,30. - Pessinetto, 23 giugno 2016 O.F. Tibone - tel. 0123.41316 Lo Studio Sartoris and Partners con tutti i collaboratori partecipa affettuosamente al lutto del contitolare Maurizio Geninat per la grave perdita del caro papà Giovanni Geninat - Torino, 23 giugno 2016 Riccardo e Rosanna, con Stefania, la figlioccia Roberta con Karim, Ismaele e Giacomo, piangono lo zio GIOVI. I cugini Loi, Molinari e Geninat, i cognati tutti, partecipano con dolore alla inaspettata perdita. Gli zii Walter e Franco addolorati ricordano GIOVANNI. ALEJANDRO ERNESTO/EFE/LAPRESSE La stretta di mano tra il presidente colombiano Santos (a sinistra) e l’ex guerrigliero delle Farc Timoshenko (a destra). Al centro il presidente cubano Raúl Castro 260 mila Nella guerriglia sono morte 260 mila persone, di cui 177 mila civili Milioni gli sfollati E’ mancato dott. Bruno Guaglione di anni 91 Lo annunciano Maurizio, Patrizia, Simona, Stefano e Claudia. Funerale sabato 25 c.m. alle ore 9,30 parrocchia S. Pellegrino Laziosi, corso Racconigi 28, Torino. - Torino, 23 giugno 2016 Ne danno il triste annuncio la mamma Mimma, il fratello Marco con Cristina e la piccola Viola, parenti tutti. Un particolare ringraziamento alla Direzione ed al personale dell’Istituto Cottolengo di Mappano e Torino, al dottor Claudio Pascale ed alla sua équipe, a suor Silvana ed alla professoressa Valeria Gianolio. Benedizione sabato 25 giugno alle ore 11,15 nella camera mortuaria ospedale Cottolengo Torino ed arrivo al cimitero Monumentale Tempio Crematorio alle ore 11,55. Il presente è partecipazione e ringraziamento. - Torino, 22 giugno 2016 O.F. Mecca & Chiadò - Ciriè L’annunciano con profondo dolore i fratelli: Franco, Marica, Giorgio, Maurizio, Elisabetta con rispettive famiglie. Funerali in Torino sabato 25 giugno ore 9 parrocchia S. Giulia. S. Rosario oggi ore 18,25 stessa parrocchia. - Torino, 22 giugno 2016 O.F. Remondino - Mathi Lo annuncia la moglie Mirella Melissano. S. Rosario sabato 25 ore 17,45 e Funerali lunedì 27 ore 9,30 parrocchia S. Donato. - Torino, 23 giugno 2016 Genta dal 1848 - Torino Ferdinando Marchi, Marco e Barbara Marchi, Patrizio e Carla Tournour e rispettive famiglie partecipano al dolore di Maurizio e Patrizia. Si è spento il rag. Ercole Svaicari figura sempre attiva e fondamentale di Manageritalia Torino. Tutti gli associati sono vicini alla famiglia. - Torino, 23 giugno 2016 Ciao ERCOLE. Laura e Claudio con Barbara ed Edoardo. Ciao ERCOLE. Arrivederci presto. Michele. "Ciao mamma sarai sempre con me." Angela Audisio Piovano Con immenso dolore lo annuncia la figlia Marcella. Funerale sabato 25 giugno ore 9 parrocchia S. L. Gonzaga di Chieri. S. Rosario venerdì 24 giugno ore 19 stessa parrocchia. - Chieri, 23 giugno 2016 I nipoti Lalla e Gian, Rosita, Angela e Claudio, Pierclaudio e Patrizia, Annamaria, con le loro famiglie ricordano con affetto la cara zia LINA e sono vicini a Marcella nel suo grande dolore. Il tuo animo forte, dolce, colto ed altruista rimarrà sempre con noi. Ti sogniamo libera e serena. Con immenso affetto Euro, Edoardo, Riccardo. Funerali il giorno 25 ore 9,30 parrocchia Stimmate S. Francesco. - Torino, 22 giugno 2016 O.F. Aeterna - Torino E’ mancato Cristina Tasca dott. Maurizio Geninat Liliana Cristina Gava in Dinarich Troppo presto ci ha lasciati 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Antonio Rosingana Due carezze una per LEI ed una per te. Cris e Luca. E’ mancata Cristianamente è mancato lo politico e amministrativo di intere regioni. In questi cinquant’anni d’un conflitto che è stato anche guerra civile, ma è stato anche guerra di interessi strategici e sociali che andavano ben oltre la geografia politica della Colombia, il disastro umanitario ha contato un bilancio che condanna la rada attenzione mediatica: a oggi, nella pace annunciata, i morti ammazzati sono più di 260 mila, con 177.307 di loro che erano civili, quasi 60 Ercole Svaicari Parco Villa Ottolenghi con i suoi Amministratori, soci e collaboratori si uniscono nel dolore del - Torino, 23 giugno 2016 Sono cinquant’anni che in Colombia si combatte e si ammazza, con l’esercito di Bogotà da una parte (assistito però da Washington, con armi, satelliti, e rangers) e, dall’altra, una guerriglia che si muoveva e agiva nella giunga con ancora le forme operative che il Che Guevara aveva proposto nell’era geologica degli anni Sessanta, e che però era un autentico esercito di guerriglieri, arrivato a contare fino a 28 mila effettivi e a tenere il control- mila sono i desaparecidos, e gli sfollati hanno le stesse angosciose dimensioni – 6,9 milioni dei disgraziati senza patria e senza futuro che oggi vediamo vagare sui nostri teleschermi in fuga dalle bombe di Assad e di Putin e di Erdogan e dai tagliagole di Al-Baghdadi. Quando si è ritirata a chiudersi nella foresta amazzonica, nel maggio del 1964, quella delle Farc era una guerriglia che riprendeva il programma ideologico del Che, con la lotta al latifondo dominante nel paese, una rivoluzione sociale, e la resistenza al blocco formato dal legame tra i partiti politici ultraconservatori e la repressione delle forze armate. Nel tempo, e nella evoluzione che l’America Latina è andata sperimentando, le radici contadine e marxiste della lotta si sono radicate ma anche sclerotizzate, proponendosi quasi come il diorama di una storia mummificata che si intrecciava, intanto, e si inquinava, con l’espansione del mercato della droga in Usa ed Europa. Questa combinazione di interessi e di poteri ha retto la guerra guerreggiata in una spirale contorta dove progetti di pacificazione – e un autentico dialogo di pace – si alternavano alla ripresa delle operazioni militari sul terreno, dietro la spinta che gli imponeva il mercato della coca e però anche la resistenza della parte più conservatrice della società colombiana (si arrivò anche a una sospensione del conflitto e alla creazione di una forza politica ufficialmente derivata dalla guerriglia, la Unión Patriótica, ma lo sterminio che ne fu fatto, con l’uccisione di più di 3.000 di loro, chiuse questa parentesi). Ora, la firma definitiva della pace è prevista tra un mese. Intanto, quella penna di sangue e di speranza resta sul tavolo dell’Avana, e aspetta, tra fiducia e scetticismo. Paola e Giuseppe sono vicini a Marcella e ricorderanno sempre con affetto e riconoscenza la loro zia LINA. E’ mancata Mariateresa Campiglia Lo annuncia la famiglia. Per orari telefonare 14 - 18. - Torino, 22 giugno 2016 Giubileo 011.8181 Ci ha lasciato troppo presto Gianna Andrioletti di anni 63 Addolorati ne danno il triste annuncio il marito Giancarlo, la figlia Sara con Filippo, la sorella Anna e parenti tutti. I Funerali si svolgeranno in Caselette sabato 25 giugno ore 14,30 nella parrocchia di San Giorgio. Il Santo Rosario nella stessa parrocchia venerdì 24 giugno ore 20,30. - Caselette, 23 giugno 2016 Grazie GIANNA la tua grande umanità e forza di animo rimarranno per sempre impressi nei nostri cuori. Ci mancherai molto. Fabrizio e Marina Allasia. E’ mancato Ermano Gulmini anni 90 Lo piange la moglie Regina con Nino, Maria, Umberto, Edith, Giorgio. Funerali sabato 25 giugno ore 11 nella parrocchia Gesù Buon Pastore, via Matilde Serao 30, Torino. - Torino, 23 giugno 2016 O.F. Panetta - Tel. 011.700990 E’ mancata Il condominio di lungo Po Machiavelli 29, l’amministratore e il custode partecipano commossi al dolore della signora Tasca Elisabetta per la scomparsa della signora CRISTINA. Gildo Maino Lo annuncia a Funerali avvenuti il nipote. - Sanremo, 24 giugno 2016 E’ mancato Aldo Mangiardi anni 89 Lo annunciano: la figlia Ada col marito Piero, i nipoti Daniela, Francesco, Davide e parenti tutti. I Funerali in Alpignano sabato alle ore 9 nella parrocchia San Martino. - Alpignano, 24 giugno 2016 E’ mancato Franco Carli Lo annunciano i nipoti Sara Massimo Ilaria Elena la cognata Mirella l’amica Brunella. Funerali sabato 25 ore 9,35 Tempio Crematorio Torino. - Torino, 24 giugno 2016 E’ mancata Elsa Corrias Lo annuncia la famiglia. Per orari telefonare 14 - 18. - Settimo T.se, 23 giugno 2016 Giubileo 011.8181 E’ mancata Clara Franco RINGRAZIAMENTI Bruna, Elisa e Anna con commossa gratitudine ringraziano tutti coloro che, in ogni modo, hanno espresso il loro cordoglio per la perdita del caro dott. Nino Recchia La Messa di Trigesima sarà celebrata venerdì 1 luglio alle ore 15,30 nella cappella dell’ospedale San Giovanni Bosco 7 piano piazza Donatore del Sangue 3. - Torino, 24 giugno 2016 ANNIVERSARI 2009 2016 Mauro Fenocchio Ciao Mauretto caro, ci manchi ogni giorno di più. Un bacio da mamma e papà. La S. Messa sarà celebrata lunedì 27 giugno alle ore 18,30 nella parrocchia Gran Madre di Dio. 1976 24 giugno 2016 Giovanna Casagrande in Paoletti Lo annuncia la famiglia. Per orari telefonare 14 - 18. - Torino, 22 giugno 2016 Giubileo 011.8181 Il tuo sorriso e la tua voce sono ancora tra noi. Giuseppe. L’Associazione Piemontese Grossisti Ortofrutticoli e il suo Presidente Ottavio Guala partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa del Nei nostri pensieri sempre, con gli altri famigliari. cav. Giuseppe Bezzo Gina Balestretti Bruna Riccio Rapetti La piangono: la figlia Giuliana, i nipoti Stefano con Chiara, Timoteo, Adele e Valentina con Michele, Alma e Tobia. Funerali in Giaveno oggi alle ore 15,30 parrocchia San Lorenzo. - Giaveno, 24 giugno 2016 O.F. Lussiana - tel. 011.9377188 In Sanremo è mancato all’età di 93 anni 2003 2016 ing. Giuseppe Biano - Torino, 24 giugno 2016 1989 2016 Vivi sempre nel ricordo dei tuoi figli. IL PIANO OBAMA Immigrazione La Corte Usa blocca la riforma FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Battuta d’arresto per la riforma dell’immigrazione voluta da Barack Obama. La Corte suprema americana si spacca sulla legittimità del provvedimento con quattro giudici a favore e quattro contro bloccando di fatto la riforma varata nel 2014. Restano così in vigore le decisioni contrarie alla legge prese di recente da tribunali di grado inferiore. Il piano prevede la regolarizzazione fino a quattro milioni di immigrati clandestini, evitando loro il rimpatrio forzato. Si tratta di quegli irregolari che si trovano negli Usa dal 2010, non hanno commesso reati gravi e hanno legami familiari nel Paese. La legge che aveva provocato la levata di scudi dei repubblicani contrari a ogni sanatoria, tanto da promuovere una serie di cause legali su casi specifici. Come quello su cui si è pronunciata una Corte di Appello di New Orleans, in Louisiana, posizionandosi contro la legge Obama. Il caso era stato quindi portato all’attenzione della AP Il Presidente Barack Obama Corte Suprema lo scorso gennaio, ma nel frattempo uno dei novi togati del massimo organo giudiziario americano, Antonin Scalia, è deceduto. Gli otto giudici si sono così divisi esattamente a metà allineandosi alle rispettive posizioni liberal e conservatrici, bloccando di fatto la legge. «Una situazione infelice», l’ha definita Obama puntando il dito verso i repubblicani in Congresso che hanno ostacolato ogni sforzo per varare una riforma complessiva dell’immigrazione, costringendolo a ricorrere a ordinanze e decreti. Repubblicani che - denuncia - continuano a impedire anche la nomina del successore di Scalia. Obama ha designato il successore già da tempo, il moderato Marrick Garland. La destra non ne vuole però sapere di risolvere la questione prima delle elezioni presidenziali di novembre. Con il nuovo togato il verdetto sarebbe stato diverso probabilmente. «L’immigrazione non è un qualcosa di cui bisogna avere paura», ha detto ancora il Presidente. Il quale con un riferimento indiretto alle posizioni di Donald Trump e della destra più conservatrice, ha sottolineato come non serva «erigere un muro tra noi e quelli che non ci assomigliano o non pregano come noi o hanno nomi diversi». Plaudono alla decisione della Corte il Texas ed altri 25 stati Usa a guida Gop, che fin dall’inizio hanno sfidato i decreti varati dal Presidente nelle aule di tribunale, accusandolo di aver abusato dei suoi poteri. L’immigrazione rischia così di rimanere un’altra grande incompiuta di Obama assieme alla riforma delle armi. E per avere lumi sul caso oramai occorrerà attendere il nuovo inquilino della Casa Bianca. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Intervista FRANCESCA SFORZA ROMA A Roma Ankara ringrazia Roma per il sostegno all’adesione nella Ue, e si offre di essere al fianco dell’Italia nella complessa crisi libica Nella sua visita in Italia, il ministro Celik ha incontrato il ministro degli Esteri Gentiloni La liberalizzazione dei visti è parte integrante dell’accordo di marzo Omer Çelik Ministro della Repubblica di Turchia per gli Affari dell’Ue La Turchia all’Italia: “È l’ora di un’intesa sul Mediterraneo” . Estero .13 FOCUS Il Papa nell’Armenia dimenticata Armenia Il ministro degli affari Ue Çelik: “Ecco i tre punti su cui lavorare insieme” l ministro turco per gli Affari Europei Ömer Çelik è oggi uno degli uomini più vicini al presidente Erdogan, ed è convinto che, per la stabilità del Mediterraneo, sia arrivato il momento di un’alleanza strategica tra Turchia e Italia. Non un appello generico, ma un’intesa forte e chiara, articolata in tre punti che il ministro ha deciso di illustrarci nel corso di una lunga conversazione alla sede diplomatica turca di Roma. Durante la sua visita in Italia, dove ha incontrato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ha espresso con chiarezza il desiderio di una futura Turchia europea. Le difficoltà non mancano, ne è consapevole, e per risolverle, di nuovo, crede nel ruolo strategico dell’Italia, «Paese da sempre sostenitore dell’adesione turca». I Cosa possono fare insieme Italia e Turchia? «Abbiamo tre capitoli da gestire insieme: la lotta contro l’Isis e le altre organizzazioni radicali dell’Africa del Nord; la crisi migratoria, e la collaborazione all’interno dell’Ue. Si dice che ci saranno alcuni accordi tra Ue e Libia, ecco, senza l’esperienza della Turchia è difficile che abbiano successo, e la Turchia è sempre al fianco della Italia. Abbiamo relazioni dal 1300, siamo i Paesi che conoscono meglio il Mediterraneo, quindi è importante rafforzare la collaborazione». Immagina nuove iniziative comuni? «Abbiamo già utili tavoli di confronto a livello di meccanismo intergovernativo, ma possiamo dar vita a nuove iniziative che abbiano a cuore la pace del Mediterraneo, perché la Libia non è un paese isolato, ma parte di un’area che noi e gli italiani conosciamo molto bene». Cosa risponde a chi denuncia carenze nell’implementazione dell’accordo del 18 marzo? «L’accordo si sta implementando, ma da solo non basta. Bisogna includervi l’accettazione umanitaria del ricollocamento, e la liberalizzazione dei visti. Voglio essere chiaro, quando noi diciamo queste cose viene riportato “la Turchia ci minaccia”. No, non è una minaccia, è un’osservazione. Se il pacchetto non è completo, l’accordo diventa inefficace». Crede che la Turchia un giorno sarà europea? «Si dice che l’Europa sia stata fondata con l’avvicinamento di Francia e Germania, poi si è detto che l’allargamento dell’Europa ai Balcani e al- Ministro Çelik, la crisi dei migranti vede la Turchia impegnata in prima linea, cosa risponde alle critiche di organizzazioni umanitarie come Msf e Amnesty a proposito delle politiche di ricollocamento e di accoglienza del suo Paese? «La Turchia ha visto per prima le dimensioni di questa crisi, e ha subito richiamato l’attenzione dell’Onu su quanto stava accadendo, chiedendo la creazione di “safe” e “no-fly-zone”, ma finché le persone non hanno cominciato a traversare il mare mettendo a rischio le loro stesse vite, questi richiami non sono stati accolti. Al centro della crisi c’è il Mediterraneo e i due Paesi più esperti di Mediterraneo, Turchia e Italia, ne subiscono le conseguenze più immediate. Quindi la collaborazione tra Italia e Turchia gioca un ruolo chiave». l’Est sia stato possibile grazie alla riappacificazione tra Germania e Polonia. Sono dell’idea che l’Europa cresca come potenza dinamica solo con gli allargamenti, e che l’avvicinamento tra Germania e Turchia renderà l’Europa come la desideriamo davvero». Cosa ha pensato quando il Parlamento tedesco ha approvato la definizione di genocidio per la catastrofe armena? «A quei tempi accaddero cose molto brutte e ce ne rattristiamo, era un momento di crisi del nostro impero in cui vari gruppi si sono comportati in modo inaccettabile, ma la Corte europea aveva già detto che una spiegazione unilaterale non poteva essere accettata, quindi la decisione del parlamento tedesco va contro il diritto prima di tutto. E in un momento in cui le relazioni devono essere strette, una decisione così, venuta dal nulla, non contribuisce a migliorare i rapporti». C’è il terrorismo dell’Isis, c’è quello del Pkk, ma c’è anche la questione aperta dei curdi, su cui l’opinione pubblica occidentale è molto preoccupata… BORIS ROESSLER/DPA/AP LIBERATI DALLA POLIZIA DOPO UNO SCONTRO A FUOCO: «NON È TERRORISMO» Ostaggi bloccati in un cinema in Germania: ucciso l’assalitore 1 È entrato in un cinema a Viernheim, Germa- nia, armato e a volto coperto. L’assalitore, che ha agito da solo , è stato ucciso dalle forze speciali dopo uno scontro a fuoco. Tutti gli ostaggi sono stati liberati illesi, dopo le prime notizie contrastanti Personaggio FRANCESCO OLIVO SIVIGLIA dei media locali, che parlavano di un numero tra i 20 e i 50 feriti. Secondo le autorità tedesche, si sarebbe trattato solo di un semplice squilibrato, non un malvivente o estremista di qualsivoglia matrice terroristica. «Oggi non stiamo lottando contro i nostri cittadini curdi o l’identità curda; all’interno del nostro partito abbiamo decine di deputati curdi e nel governo abbiamo ministri curdi. Chi lotta contro il Pkk lotta contro una organizzazione di terroristi, non contro i curdi. Distinguere i terrorismi è un errore che è stato già fatto in Afghanistan e ancora ne soffriamo le conseguenze, quindi cerchiamo di non fare della Siria un nuovo Afghanistan». Lei sta lavorando alla nuova costituzione turca. Sarà inserita una formula che ribadisca la laicità dello Stato? «Sì, ci sarà». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Latte asturiano, stalle e carciofi Rajoy cerca il riscatto a colpi di gaffe Il Pp in testa in Spagna, ma nessuno vuole allearsi con lui ariano Rajoy è sempre più solo. Con tutta probabilità domenica sera il suo partito sarà primo, il premier uscente avrà vinto le elezioni, ma non potrà governare. La situazione spagnola è talmente confusa che ogni previsione è un azzardo, ma stando ai fatti (seppur vaghi) nessuno è disposto a negoziare con il Partito Popolare, finché l’attuale capo del governo non decida di fare un passo indietro. Il veto, in realtà, i socialisti lo mettono su «qualunque esponente del Pp», come ripete il leader Pedro Sánchez, il quale però rischia di non essere più al suo M Operazione simpatia Alla vigilia delle elezioni, Mariano Rajoy cambia volto e punta tutto sulla goffaggine e la mancanza di carisma posto, se le brutte previsioni venissero confermate: sorpasso di Podemos. Il capo di Ciudadanos, il giovane centrista Albert Rivera, ne fa, invece, un fatto personale: «Un governo che rigeneri la politica non può essere guidato da lei». Sarà per la solitudine, sarà perché sta combattendo una battaglia quasi disperata, ma Mariano sta cambiando immagine. L’operazione simpatia parte da un presupposto: i tre sfidanti (Iglesias, Sánchez e Rivera) sono giovani e mediatici, lui no. Così, non si sa se per calcolo o per caso, la goffaggine del premier, la mancanza di carisma, è diventata la sua arma. Dopo an- ni di conferenze stampa ingessate Rajoy sta presenziando tutti i programmi tv, meglio se poco politici, scherzando senza problemi sui suoi punti deboli, come l’eloquio non fluido (i suoi lapsus sono un genere letterario). Mercoledì sera compariva tutto allegro allo show El Hormiguero, correndo su un tapis roulant senza il minino fiatone. La campagna elettorale è stata mirata, mentre gli avversari riempivano piazze e stadi, lui girava per paesini sperduti, ripreso dalle telecamere mentre raccoglieva carciofi o mettendo un microfono dentro una stalla di mucche. «Ma quando è successo che Rajoy è diventa- to una Mister Bean?» si chiedeva qualche giorno fa Íñigo Domínguez sul País. Non sarà 2.0, ma nessuno come Rajoy è capace di ricordare ogni singola frazione di Spagna. Quando i cronisti azzardano qualche domanda, la replica è di solito una faccia volutamente sperduta: «Cosa pensa dell’ultimo scandalo?», «lo scopro da voi», e poi via ad abbracciare un contadino al grido di «siamo una grande nazione», la frase preferita. Lì fuori tutti strepitano, la corruzione, la povertà, l’Europa. Rajoy rassicura tutti e brinda con il latte asturiano, «è appena stato munto». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Qual è il senso della visita di Francesco? apa Francesco parte questa mattina per il suo quattordicesimo viaggio internazionale, una visita a un paese dimenticato: l’Armenia. È stata la prima nazione a diventare cristiana, e ancora vive schiacciata da un passato tremendo, il massacro sistematico di un milione e mezzo di persone avvenuto cent’anni fa per mano turca. Ma anche il presente non manca di insidie, per tensioni esistenti alla frontiera con la Turchia e, dall’altra parte, a quella con l’Azerbaigian, per il controllo dell’enclave del Nagorno-Karabak. Proprio per questo quasi la metà del bilancio statale se va in spese militari e il Paese, a causa della crisi economica, soffre. Papa Francesco è amico di vecchia data degli armeni, conosciuti a Buenos Aires. Il cuore di questo suo nuovo viaggio è innanzitutto ecumenico: testimoniare vicinanza e collaborazione con la Chiesa apostolica armena guidata dal Catholicos Karekin II. È significativa, a questo proposito l’ospitalità offerta al Pontefice nel palazzo apostolico di Etchmiadzin, il «Vaticano» armeno. Tra le tappe più suggestive del viaggio c’è la visita, domani mattina, al Tzitzernakaberd Memorial Complex, il memoriale del «Grande Male», il genocidio del 1915. Francesco nell’aprile dell’anno scorso volle commemorare lo sterminio con una celebrazione in San Pietro. In quella occasione, pur citando una frase contenuta nella dichiarazione congiunta firmata da Giovanni Paolo II e da Karekin II nel 2001, aveva definito quello armeno come «il primo genocidio del XX secolo». Parole che avevano provocato forti tensioni diplomatiche tra Vaticano e Turchia. Benedetto XVI, al contrario di Wojtyla, non usò mai la parola «genocidio». Al termine del viaggio, domenica, era stata annunciata la firma di una dichiarazione congiunta tra Francesco e Karekin II. Ma il portavoce vaticano padre Federico Lombardi ha spiegato che «attualmente» non è più in programma. È probabile che non sia stata ancora trovata l’intesa sulle parole da usare. Le autorità armene speravano in una condanna dell’atteggiamento negazionista della Turchia. Ma il Papa, con ciò che accade in Medio Oriente e con il dramma dei rifugiati, non vuole aggiungere benzina sul fuoco: il viaggio è religioso, non politico. E la memoria dei massacri avverrà innanzitutto attraverso la preghiera. (Andrea Tornielli) P 14 .Cronache STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Violentata e uccisa a 9 anni Cade la pista dell’amico di famiglia Benevento, il 21enne resta indagato per stupro e omicidio volontario ma prende corpo l’ipotesi di un altro uomo che non avrebbe agito solo il caso GRAZIA LONGO ROMA in dall’inizio ha urlato la sua innocenza, «Non l’ho uccisa io, per me era come una sorella», e ora diversi elementi giocano a suo favore. Daniel Ciocan, operaio romeno di 21 anni, resta ancora indagato per violenza sessuale e omicidio volontario, ma l’orco che ha tolto la vita alla piccola Maria Ungureanu, di appena 9 anni, potrebbe essere un altro. Per giunta con un complice. Il giallo di San Salvatore Telesino, provincia di Benevento, è insomma ancora tutto in piedi. Con molti punti oscuri da chiarire e alcune certezze che si stanno imponendo all’attenzione degli inquirenti. Le indagini dei carabinieri e della procura di Benevento vanno avanti senza sosta e ora si concentrano su una pista alternativa. Che, tra l’altro, non trascura l’ambiente della comunità romena. Tre gli assi nella manica di Daniel. Le celle telefoniche, il Gps della sua auto e le testimonianze degli amici, confer- S Maria Ungureanu La bambina era uscita per raggiungere le amiche alle giostre ma non è mai tornata a casa CIRO FUSCO/ANSA mano la sua tesi. E cioè: dopo aver dato un passaggio sulla sua Polo alla bambina, l’ha lasciata poco prima delle 20 di domenica davanti alla chiesa. Maria è tornata a casa, dove ha cenato velocemente con i genitori, e poi è uscita per raggiungere le amiche alle giostre. E qui inizia il buco nero che l’ha inghiottita. Da chi è stata avvicinata? Chi l’ha portata nell’agriturismo con piscina dove è stata abusata e uccisa? La piccola é stata gettata nella piscina ancora viva. Non sapeva nuotare ed è morta annegata. L’autopsia eseguita all’ospedale Rummo di Benevento dal medico legale Monica Fonzo coadiuvata dal professore Bucceli ha riscontrato i segni della violenza sessuale. Maria aveva anche nu- «Innocente» Il principale indiziato, Daniel Ciocan, si professa innocente e ci sono vari indizi che confermerebbero la sua versione 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI NAPOLI, IL PICCOLO PRECIPITÒ DAL BALCONE MA SI PARLÒ DI INCIDENTE “Antonio gettato nel vuoto dalla madre” Il nuovo orrore nel palazzo di Caivano Gli orchi esistono e hanno le fattezze di chi si prende cura di te: una madre, un padre, un patrigno. Nel palazzo dell’orrore di Caivano, cintura degradata di Napoli, sono morti due bambini nel giro di un anno. Due anni fa - giusto oggi ricorre l’anniversario la piccola Fortuna Loffredo, Chicca, 6 anni, è stata violentata è gettata dal balcone dall’ottavo piano. L’anno prima era volato giù il fratellino di una sua amica, Antonio Giglio, 3 anni appena e già una vita segnata dall’inferno. Ora per quella morte (il 27 aprile 2013) è accusata la madre, Marianna Fabozzi, la compagna di Raimondo Caputo, l’uomo in carcere con l’accusa di avere violentato e ucciso la piccola Fortuna. Un dedalo di abusi, soprusi e morte in un unico palazzo. La conferma della nuova iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura di Napoli, risale a maggio ma si è appresa ieri con l’interrogatorio che la donna ha reso nel carcere di Benevento dove è detenuta perché accusata di concorso nelle presunte violenze sessuali subite dalla tre figlie minorenni, fatti contestati allo stesso Caputo a cui sempre ieri l’autorità giudiziaria ha notificato un avviso di chiusura indagini. Il palazzo degli orrori 8˚ piano Casa dei nonni dove Antonio Giglio cade da una finestra a 4 anni di età il 27 aprile 2013. Qui è vista per l'ultima volta Fortuna Loffredo, che era amica di una sorella di Antonio Solaio sottotetto Qui Raimondo Caputo avrebbe portato Fortuna Loffredo per violentarla e poi l'avrebbe gettata nel vuoto, tra le due ali dello stabile, il 24 giugno 2014 6˚ piano Appartamento dove abitava Fortuna Loffredo, 6 anni, con la sua famiglia 7˚ piano Abitazione di Raimondo Caputo, della compagna Marianna Fabozzi e dei suoi tre figli, tra cui Antonio Giglio Casal di Principe Parco Verde, NAPOLI Caivano Casoria Antonio muore poco dopo il ricovero Fortuna è trovata agonizzante da Salvatore Mucci, residente al terzo piano, arrestato poi con la moglie per pedofilia (fine 2014) Terzigno Antonio Giglio aveva tre anni «Le accuse contro di me sono false, Antonio è morto per un incidente che ancora oggi non riesco a spiegarmi», si è difesa l’ex compagna di Caputo, fino a pochi giorni fa indagata per la morte del figlio ma per il reato, meno grave, di omicidio colposo, per non aver dunque vigilato adeguatamente sul piccolo ed evitato la tragedia. Marianna insiste con la tesi che il bimbo si sarebbe affacciato dalla finestra - LA STAMPA 2 bimbi morti Nel palazzo di Caivano un anno dopo Antonio Giglio è morta Fortuna Loffredo, 6 anni, violentata e gettata dal balcone merosi graffi sulla schiena. Finora il sospettato numero uno era l’amico di famiglia, Daniel, un ragazzone dall’aspetto mite. «Non voglio creare mostri da sbattere in prima pagina» ha più volte dichiarato il procuratore capo Giovanni Conzo. E ora capiamo perché. La posizione di Ciocan appare defilarsi sullo sfondo di questo dramma atroce, mentre sulla scena si afferma un altro uomo, e non è detto che abbia agito da solo. «Io non c’entro niente, se la sono presa con me perché l’ho portata sulla mia macchina» dice Daniel, a Benevento da 8 anni, assistito dall’avvocato Daniele Maturo. E i genitori di Maria, Andrea e Marius, chiedono giustizia: «Chi sa parli. Maria era la luce dei nostri occhi, l’abbiamo fatta venire in Italia, due anni fa per assicurarle un futuro migliore e invece ce l’hanno ammazzata. Il colpevole deve pagare». Il loro legale di parte civile Giovanni D’Occhio, non esclude che dietro al delitto ci sia la firma di più persone. I carabinieri agli ordini del colonnello Pasquale Vasaturo sono impegnati insiemi ai colleghi del Ris di Roma (si attendono gli esiti del Dna), del Ros e del gruppo speciale dei profiler che hanno il compito di tracciare un profilo psicologico dell’assassino. Sotto la loro lente d’ingrandimento anche i disegni della bambina, alla ricerca di segnali di disagio o paura. Per non dimenticare la tragedia della piccola Maria, il sindaco Fabio Romano e il parroco, don Franco Pezone, hanno organizzato per stasera una fiaccolata. Una processione in ricordo della dolce chierichetta che domenica sera era rimasta delusa per la sospensione della processione di Sant’Anselmo a causa della pioggia. per guardare un elicottero che passava, per poi precipitare nel vuoto. Contro di lei c’è la testimonianza della sorella di Caputo, Antonella, presente nell’appartamento ma non nella stessa stanza. «Ha ucciso lei Antonio, l’ex marito la ricattava - racconta la donna - non voleva farle vedere la creatura, e allora lei ha detto o con me o con nessuno». Ma in realtà la sua accusa non ha finora trovato un riscontro. La donna infatti disse agli inquirenti di trovarsi in cucina ma di aver assistito all’omicidio, alla finestra della camera da letto, grazie alle immagini riflesse in uno specchio. Venne eseguita una perizia tecnica che dimostrò l’impossibilità di una simile visione e la stessa donna, in un secondo momento, modificò la sua versione. «Cosa è cambiato oggi rispetto ad allora? - si domanda Salvatore Di Mezza, legale della mamma del piccolo Antonio -. La Procura avrà in mano altri elementi che però non ci ha mostrato». Nei giorni scorsi Raimondo Caputo, interrogato in carcere, aveva confermato il racconto della sorella: «Antonio Giglio fu gettato giù dalla madre, me lo disse mia sorella che era presente». Per la piccola Fortuna, Caputo, è stato individuato grazie alle testimonianze delle tre figlie minorenni di Marianna Fabozzi. Per Antonio invece la situazione era più complessa, in quanto la morte fu subito inquadrata come un incidente. Nelle scorse settimane l’avvocato Angelo Pisani, che difende il padre e i nonni di Fortuna, ha chiesto alla Procura di Napoli anche la riesumazione della salma di Antonio per fare chiarezza sulla vicenda. E intanto il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo lancia l’allarme sul «silenzio che avvolge casi drammatici di violenza sui minori, come quello di Caivano e di San Salvatore Telesino. È questo il principale nemico da sconfiggere se vogliamo porre un freno a questi fenomeni». [G. LON.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI ANSA Luca Claudio ABANO TERME Giro di tangenti Arrestato il sindaco appena rieletto Vigeva un «sistema» collaudato di mazzette al 10% - talvolta fino al 20% - sugli appalti pubblici nei comuni termali di Abano e Montegrotto. Una «regola» per la quale oggi è finito in carcere il sindaco Luca Claudio, esponente del centrodestra, fresco di rielezione ad Abano, che secondo la Procura di Padova sarebbe stato ideatore e gestore di un metodo di corruzione che, se non accettato, escludeva le imprese dalla manutenzione del verde, dal rifacimento dei marciapiedi, da ogni opera decisa dal municipio. Con Claudio, l’unico per cui il Gip ha disposto la custodia cautelare in cella, sono finiti ai domiciliari anche l’ex sindaco di Montegrotto, Massimo Bordin (dimessosi nel 2015 perché indagato nella stessa inchiesta), e tre imprenditori: Massimo Trevisan, ritenuto un prestanome di Claudio, a capo delle società in cui sarebbero transitate le tangenti «camuffate» da consulenze, Luciano Pistorello, attivo nella manutenzione e nei rifacimenti stradali, e Saverio Guerrato, impegnato nel settore dell’edilizia pubblica. A capo di un gruppo di civiche di centrodestra svincolate dai partiti, Claudio, 45 anni, ex An, ex «La Destra», aveva festeggiato quattro giorni fa la vittoria al ballottaggio (su Monica Lazzaretto, centrosinistra) con il 52,3% dei voti. «Io sono innocente» era lo slogan che aveva fatto stampare nei manifesti elettorali della primavera 2016. Perchè da oltre un anno era già indagato nell’inchiesta della Gdf sulle presunte tangenti nella manutenzione del verde a Montegrotto. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il Lotto Concorso N. 75 - Giovedì 23 giugno 2016 Bari 17 81 90 68 70 Cagliari 65 56 25 17 88 Firenze 69 12 35 66 24 Genova 17 59 55 28 50 Milano 57 27 65 15 8 Napoli 20 12 36 50 55 Palermo 30 68 87 71 42 Roma 36 86 29 23 47 Torino 35 23 80 73 89 Venezia 75 77 10 72 82 Nazionale 44 87 36 50 15 SUPERENALOTTO Combinazione vincente 17 18 25 numero jolly 1 43 66 87 superstar 57 MONTEPREMI 3.899.832 € JACKPOT 97.676.756,96 € Nessun 6 Nessun 5 + Ai 5 con punti 5 32.758,59 € Ai 599 con punti 4 297,23 € Ai 20.081 con punti 3 24,97 € Ai 299.757 con punti 2 5,20 € 10 e LOTTO Numeri vincenti 12 17 20 23 25 27 30 35 36 56 57 59 65 68 69 75 77 81 86 90 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Intervista I NUOVI PALINSESTI TV Trento Prof gay discriminata condannata la scuola GRAZIA LONGO ROMA 1 L’istituto paritario Sacro Cuore di Trento è stato condannato a risarcire con 25mila euro una docente discriminata per il proprio orientamento sessuale. Lo ha deciso il giudice del lavoro di Rovereto. I fatti risalgono al 2014. Durante un colloquio con la madre superiora, preside della scuola, era stato chiesto all’insegnante «di smentire voci di una convivenza con altra donna». Lei si era rifiutata e l’allora responsabile le aveva consigliato di «risolvere il problema». Abbiamo spiegato alla bambina che ci sono stati incontri con i giudici. Ma abbiamo sorvolato sul termine “adottata” perché per lei siamo da sempre i suoi genitori Maria la madre adottiva La trascrizione a Roma Ottobre 2014: l’ex sindaco Marino trascrive le nozze tra Maria e Ornella VINCENZO TERSIGNI / EIDON bambini capiscono con naturalezza quello che molti adulti faticano ad accettare. Per nostra figlia noi siamo mamma Maria e mamma Ornella, e pazienza per chi invece ha una mamma e un papà». Dietro la sentenza storica della Cassazione che apre alla stepchild adoption (adozione del figlio del partner) c’è questa coppia omosessuale con una figlia, che chiameremo Laura, di 7 anni. Ornella, 45 anni, romana, esperta di prodotti telematici è la madre biologica. Maria, 53 anni, psicoterapeuta, calabrese adottata da Roma ai tempi dell’Università, è quella adottiva. Delle due è lei la più chiacchierona. «I Com’è possibile che Laura abbia tutto chiaro? «Le faccio un esempio concreto: qualche giorno fa, per il mio compleanno, Ornella mi ha regalato un portafoglio, ma io le ho chiesto di cambiarlo con uno di un altro colore. È andata in negozio quando la commessa le ha chiesto “è per sua madre?”, Laura, che l’aveva accompagnata, ha risposto: “Ma no, è per sua moglie!”». Che cosa sa Laura dell’iter giudiziario che ha riconosciuto l’adozione? «Le abbiamo spiegato, con parole semplici, che sono stati necessari degli incontri con i giudici. Ma abbiamo sorvolato sul termine “adottata” perché per lei noi siamo da sempre i suoi genitori. “Siete le mie mamme” ci dice e quindi non era il caso di urtare la sua sensibilità. Abbiamo motivato i processi come tappe necessarie per avere entrambi i nostri cognomi. Laura ha cugini in Spagna, dove vige la regola dei due cognomi e quindi la cosa le è familiare». Vi ha domandato perché gli altri bambini hanno una mamma e un papà e lei no? «Certamente, è una curiosità naturale. Aveva due anni e mezzo quando ce lo ha domandato la prima volta». E che cosa le avete risposto? «Che noi ci eravamo innamorate e che l’abbiamo tanto desiderata al punto di andare in Spagna dove un uomo ha donato un “semino”. Crescendo, ci hanno aiutato molto le insegnanti, che hanno spiegato a tutta la classe, ovviamente con il linguaggio è la sensibilità idonee ai bambini di prima elementare, quello che era accaduto». Nessuna discriminazione quindi nei confronti di vostra figlia? «No, anzi la maestra ha consentito che portassimo le magliette della Famiglia Arco- “Nostra figlia capisce più dei politici Siamo le sue due mamme arcobaleno” La coppia della storica sentenza della Cassazione: “Conta solo l’amore” baleno per tutti i bambini e Laura non ha alcuna difficoltà a comprendere la realtà. Il nostro amore genitoriale è infinito e incondizionato. Questo è quello che conta. Dopo di che sa bene, con la sua ingenuità di bambina, che ci sono coppie con moglie e marito». Da che cosa lo deducete? «Le offro un altro esempio: l’altra sera guardando la partita della Nazionale, Laura riferen- Cronache .15 . 7 anni L’età della bimba per cui i giudici hanno detto sì alla stepchild adoption dosi ad un calciatore che non le piace ha detto “com’è brutto! Povera sua moglie”. E quando le abbiamo fatto notare che magari aveva un marito lei ha replicato: “E no! Non l’ho mai visto agli incontri delle famiglie Arcobaleno, quindi ha sicuramente una moglie”». Sembra tutto rose e fiori. Mai avuto problemi? «I due anni e mezzo di processi non sono stati semplici. Stia- 13 anni La relazione tra le due donne è iniziata nel 2003 Il revival in Rai: riecco Santoro, Lerner e Ferrara Chiude “Ballarò” L’accoglienza non è delle più calorose anche se nei futuri palinsesti Rai sono tanti i ritorni che si davano per auspicati. A pochi giorni dall’ufficializzazione dei palinsesti, martedì a Milano e a poche ore dalla freddissima risposta del consiglio di amministrazione che ha comunque garantito «un via libera tecnico pur mantenendo forti perplessità», si scopre che tra i revival ci sono quelli di Michele Santoro, di Gad Lerner, e di Giuliano Ferrara. Il conduttore dei grandi ascolti dovrebbe però cambiare «genere» e rete; lo si aspetta a Raidue, orbo di piazze e talk show ma con una serie di docu-fiction realizzate dalla sua casa di produzione. Un’idea antica che i vecchi vertici di Viale Mazzini avevano rimandato al mittente. Ora il via libera, con lui in studio ma senza pubblico, a presentare i suoi filmati. mo insieme dal 2003, per sposarci siamo dovute andare in Spagna, come per la fecondazione assistita. L’ex sindaco Marino ha trascritto le nostre nozze, ma lo scoglio più grave è stato questo dell’adozione. Un vero peccato che la politica non abbia risolto il problema. Confidiamo, per il bene dei bambini, che provveda presto». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI ANSA Michele Santoro Nella serie recuperi entrano anche Gad Lerner che pare abbia già firmato con Raitre e Ferrara, non più in video ma autore del programma condotto da Pierangelo Buttafuoco in alternanza con Mario Sechi e Francesco Verderami ancora su Raidue. Le trattative sono in corso ma godono dei buoni auspici di Francesco Merlo nella squadra di Verdelli, direttore editoriale per l’informazione. Per contrastare le accuse di assenza d’innovazione, ecco che Daria Bignardi annuncia l’arrivo su Raitre di Gianluca Semprini strappato a Sky con una nuova trasmissione per nulla simile a «Ballarò» che chiude i battenti anche se ne prende il posto. Sarà una sorta di faccia a faccia della durata massima di 90 minuti. Giannini sarà recuperato in un altro genere di programma. E ancora Concita De Gregorio con una sua striscia, Pif che dovrebbe raccontare i luoghi italiani e Walter Veltroni come autore di due programmi: un varietà per Raiuno e un altro per Rai Cultura. L’arrivo di «Rischiatutto» farà perdere a Fabio Fazio la sua serata del sabato mentre quella della domenica durerà tre ore, Gabanelli e il suo «Report» sloggiati al lunedì. «Chi l’ha visto» che si porta dietro il risultato record del 9% in contemporanea con la partita dell’Italia, diventerà anche striscia quotidiana di 25 minuti. «Gazebo» in access time non stempera la delusione di non aver potuto prendere Crozza nonostante i ripetuti tentativi: «Non ce lo possiamo permettere». [M. TAMB.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 16 .Cronache STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 LE STORIE Le regole Niente sms Durante tutto il periodo di soggiorno il cellulare è vietato All’aperto Ci si diverte con i giochi all’aperto: dal ping pong alla pallavolo Nel verde Insieme La colonia delle Tagliate è immersa nel verde, all’interno di una faggeta tra le più belle d’Italia. Sopra un’immagine delle prime colonie estive I bimbi sono stimolati a parlare e condividere esperienze Sui sentieri In colonia si fanno lunghe passeggiate lungo i sentieri Niente telefonino, tablet e televisore A Savona la colonia come una volta Valleggia, nei dieci giorni di vacanza è consentito un solo colloquio con i genitori La tecnologia è bandita: i bambini scoprono le passeggiate tra i boschi e il pallone 1948 L’apertura Aperta per la prima volta nel 1948 da don Angelo Genta, storico parroco del paese, la colonia ha svezzato più di tre generazioni di bambini M ICHELE COSTANTINI SAVONA a colonia estiva di una volta esiste ancora. Tutto è come sessant’anni fa. Manca solo il mare, anche se è a pochi chilometri da Savona. Una colonia nella quale i bambini non hanno il telefonino, figuriamoci il tablet. Non si guarda neppure la televisione. I giochi, gli orari e le abitudini sono quelle di un tempo. «Ciao mamma, qui sto bene e mi diverto. Ho mangiato anche il minestrone, ed era buonissimo». Al colloquio della domenica con i genitori, l’unico previsto durante i dieci giorni di vacanza in colonia, i bambini di oggi racconta- L Ritorno alla vita semplice La colonia oggi diventa un’esperienza di rieducazione alla vita semplice, alla comunicazione, al piacere di stare insieme no le stesse cose che raccontavano i loro padri e ancor prima i loro nonni. Le emozioni di rivedere i genitori diventano più forti. Si parla di cosa si è fatto, dei nuovi amici e non manca qualche lacrima, per la lontananza, asciugata da una carezza di mamma. È una storia che si ripete da 68 anni alla colonia delle Tagliate della parrocchia di Valleggia. Qui la tecnologia viene lasciata volutamente fuori dalla porta. Ai bimbi super tecnologici di oggi è infatti vietato portare con sè i telefonini, video giochi e computer. Questa è la prima regola. Si sta insieme. Immersi nel verde, a quasi 700 metri di altezza sul livello del mare, all’interno di una faggeta tra le più belle d’Italia, non c’è neanche la televisione. Per divertirsi i bambini giocano a palla avvelenata, ruba bandiera, nascondino, mosca cieca. Giochi dei quali alcuni giovanissimi non conoscono neanche il nome. Non mancano il ping pong e il calciobalilla. E se piove ci sono il Monopoli, il gioco dell’oca, le carte, la dama e gli scacchi. Si gioca a pallavolo e a calcio, e si fanno lunghe passeggiate lungo i sentieri della zona. «Per dieci giorni - spiega l’educatore Dario Nicotra - i bambini corrono, parlano tra loro, sorridono e si divertono senza comunicare via email o con gli sms. Arrivano a tavola affamati davanti a un piatto di minestrone e di polpettone di verdura, senza fare tante storie». Aperta per la prima volta nel 1948 da don Angelo Genta, storico parroco del paese, la colonia ha svezzato più di tre generazioni di bambini. Ma se un tempo era normale, oggi diventa un’esperienza di rieducazione alla vita semplice, alla comunicazione. «Proprio in questi giorni - spiega il nuovo parroco, don Silvester Soosai, nato in India e subito ribattezzato dai parrocchiani don Silvestro - gli anziani della parrocchia sono andati a pulire e riordinare la colonia, per l’arrivo del primo turno delle classi quarte e quinte e prima media, a luglio. Solidarietà e passione conti- La rinascita di Pianosa L’isola dei detenuti diventa l’Eden del vino La vicenda 1 Carcere di massima sicurezza Il gioiello toscano ospiterà 32 ettari di vigneto ROBERTO FIORI INVIATO SULL’ISOLA DI GORGONA stato per oltre cent’anni un inferno circondato dall’acqua. Grazie alla vite e al vino potrà diventare, se non proprio un paradiso, un luogo di rinascita naturalistica e di rivincita sociale. E’ il destino di Pianosa, l’isola piatta dell’arcipelago toscano, colonia penale agricola fin dai tempi dell’Unità d’Italia e poi carcere di massima sicurezza che ospitava brigatisti e mafiosi. Fu chiuso nel 1998 e oggi l’isola è quasi completamente disabitata, fatto salvo per una trentina di detenuti in semilibertà distaccati dal penitenziario di Porto Azzurro per fare un po’ È Ritorno alle origini Più che una novità, la vite a Pianosa è un ritorno: a fine Ottocento, la colonia penale agricola produceva 2mila quintali di uva all’anno, che i carcerati vinificavano di manutenzione e coltivare un orto biologico. L’azienda toscana Frescobaldi ha chiesto e ottenuto da Parco nazionale, amministrazione penitenziaria e Comune di Campo dell’Elba la possibilità di impiantare 32 ettari di vigneto in questo grezzo e quasi inaccessibile gioiello dalla vaga forma triangolare al largo della Toscana. L’idea è quella di replicare in modo più ampio il fortunato progetto enologico-sociale avviato nel 2012 sulla gemella (anche se rocciosa) Gorgona, l’unica isola penitenziaria ancora attiva in Italia dove i detenuti, guidati dagli enologi della Frescobaldi, hanno dato vita al vino Gorgona, un prezioso bianco da uve Vermentino e Ansonica che si vende a 80 euro a bottiglia nelle migliori enoteche e nei ristoranti non solo italiani. La conferma è arrivata mercoledì dal provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria della Toscana, Giuseppe Martone, durante una visita al vigneto di Gorgona. «Firmeremo a breve l’accordo definitivo - ha detto Martone -, per consentire l’impiantamento dei primi 11 ettari entro la fine dell’anno: saranno gestiti dai detenuti, impegnati in un lavoro regolarmente retribuito». Più che una novità, la vite a Pianosa è un gradito ritorno. «A fine Ottocento, la colonia penale agricola produceva 2mila quintali di uva all’anno, che i carcerati vinificavano in una cantina tuttora esistente- dice il marchese Lamberto Frescobaldi -. Il nostro sogno è di riattivarla, offrendo a chi sconta la pena l’occasione di imparare un mestiere. Con 32 ettari a disposizione, possiamo avviare un progetto riabilitativo in grado di autosostenersi anche a livello economico». I primi sopralluoghi tecnici sono già stati fatti: «Abbiamo identificato le zone migliori e L’isola di Pianosa ospitava brigatisti e mafiosi. Il carcere fu chiuso nel ’98 2 Come la gemella Gorgona Nell’isola di Gorgona dal 2012 i detenuti producono vino di qualità nuano ad essere i veri pilastri della colonia». Il primo periodo di vacanza era stata nell’estate del 1948, con la colonia ospitata in un vecchio edificio di Aldo Murialdo, un benefattore che per 18 anni ha messo a disposizione la sua proprietà. Per don Genta i bambini del paese dovevano ritemprarsi e, come sottolineava spesso, «aumentare di peso». Già il primo anno più di 40 bambini avevano trascorso la loro estate tra i boschi di faggio con le suore. Poi, nel 1965, si era iniziato a parlare di costruire una nuova colonia. Era partita un sottoscrizione, a cui aveva partecipato anche il ministro dell’Interno Paolo Emilio Taviani, pagando un milione di lire. Nel 1967 la nuova colonia era già pronta per i suoi piccoli ospiti. Nel settembre del 1976 don Angelo Genta morì proprio mentre era al lavoro, fra il polveroso campo da calcio e le stanze dei bimbi. Dopo di lui don Pino Torcello, don Giuseppe Pometto, fino a don Silvestro. Intorno alla colonia è nata anche l’associazione «Tagliate Senza Frontiere», che punta a valorizzare legami sociali e familiari, riscoprire il piacere di stare insieme. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI stiamo facendo alcuni sondaggi per capire quali vitigni utilizzare su un’isola dove il pianoro più alto è di soli 29 metri e dove il vento soffia alla forza di 60 nodi. Punteremo su varietà bianche come l’Ansonica e il Vermentino, ma anche su qualche rosso». Il primo calice di «Pianosa» si potrà bere tra cinque anni. Ma nell’attesa, si può sorseggiare il quasi introvabile «Gorgona», prodotto in non più di quattromila bottiglie. Ognuna delle quali racconta una storia di sofferenza e di speranza. Come quella di Chargui, tunisino di 46 anni. Gliene mancano due alla fine della pena, gli ultimi quattro li ha trascorsi nella colonia penale e a settembre ha fatto la sua prima vendemmia. «Ho moglie e due figli a Napoli - racconta tra i filari del vigneto -. Grazie a questo progetto mi sto costruendo un futuro e un presente meno amaro: posso dire ai miei bimbi che papà non è solo chiuso in galera, ma è a lavorare sull’isola». È un vino squisito, ma da groppo in gola, il Gorgona. Lo stesso groppo che ti prende quando lasci l’isola con la sua bellezza sfacciata e le sue ferite in cerca di rimarginazione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 ECONOMIA FINANZA Il punto della giornata economica Italia . 17 & FTSE/MIB +3,71% 17.966 punti FTSE Italia All Share +3,39% EuroDollaro Cambio 1,1344 Petrolio dollaro/barile 50,12 COMITATO NOMINE CONVOCATO PER GIOVEDÌ PROSSIMO. È GIÀ PASSATO UN MESE DAL PASSO INDIETRO DI GHIZZONI I PM: PRESTITO ANOMALO Unicredit, pressing di Visco “Fate presto con il nuovo ad” Banca Etruria Tre indagati per bancarotta Il governatore di Bankitalia: la banca deve essere guidata con tutti i poteri obiettivo abbastanza rapidamente», ha detto il presidente Giuseppe Vita. Ma tra i soci, che imputano a Vita i molti, imbarazzanti ritardi questa vicenda, cresce il malumore. E viene dato per certo che una volta risolto il tema dell’ad la prossima poltrona a restare libera sarà quella del presidente. Sui candidati alla guida operativa i nomi “forti” sono quelli che circolano da settimane a mezzo stampa. Dal capo in Italia di BofA - Merrill Lynch, Marco Morelli, al presidente di Banca Imi Gaetano Micciché all’ad di Cariparma Maioli. Più defilati il numero uno di Mediobanca Alberto Nagel e quello di Unipol, Carlo Cimbri. Prive di fondamento sarebbero le voci su Corrado Passera e sull’ex Banco Popolare Fabio Innocenzi. Visco è anche tornato a difendere l’operato della Banca d’Italia nella raffica di disastri bancari che ha colpito il Paese. Bankitalia, ha detto il governatore, ha agito e agisce nella legalità «minuto per minuto» e l’impossibilità di rivelare i contenuti delle ispezioni trasmessi alla magistratura è un obbligo di legge: se si vuole cambiare si deve rivedere la norma. Il mega yacht Privilege Yard non porta fortuna a Banca Etruria. Dopo il buco da 30 milioni finito nelle sofferenze del “vecchio” istituto, ieri una serie di perquisizioni ordinate dalla procura di Arezzo hanno portato alla luce un filone dell’inchiesta sulla bancarotta dell’istituto legato proprio al finanziamento alla società che doveva costruire lo yacht, con l’iscrizione al registro degli indagati dell’ex presidente di Etruria, Giuseppe Fornasari, dell’ex consigliere Giorgio Guerrini e di Paolo Fumi, un funzionario dell’istituto. Secondo la ricostruzione della procura, il finanziamento alla Privilege Yard sarebbe stato concesso perché in qualche modo “promosso” da Fornasari e Guerrini. Un finanziamento definito “anomalo” dalla procura, privo di garanzie e parte di un finanziamento in pool con altri istituti bancari. Una parte del prestito, pari a 48 milioni di euro, annotano i pm, è finita subito alle Cayman. Mentre lo scheletro di quello che avrebbe dovuto essere lo yacht più grande del mondo giace abbandonato e pieno di ruggine nell’ex cantiere. Mario La Via, l’ideatore del “progetto” e ad di Privilege Yard, è sotto processo a Civitavecchia. [G. PAO.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Scontro tra Carige e Bce sull’aumento di capitale dal governo a inizio anno, centrando così le richieste della Bce. Tuttavia, anche a seguito della causa intentata dall’attuale cda contro i vecchi vertici (Castelbarco e Montani) per un presunto danno derivato dalla vendita delle compagnie di assicurazione, Apollo sembrerebbe tramontato. La differenza di prospettiva tra Bce e Carige è spiegabile con l’interesse, da parte di Francoforte, di risolvere al più presto i problemi delle banche europee più esposte al credito deteriorato: la ricetta suggerita dall’istituzione finanziaria europea è indubbiamente la più rapida, ma contrasta con le ambizioni di rilancio che animano il primo azionista, la famiglia Malacalza, che non esclude aggregazioni purché a rilancio compiuto e con maggiore potere negoziale. GIANLUCA PAOLUCCI MILANO I passaggi formali già fissati per la nomina del nuovo ad di Unicredit sono due: il primo è il comitato nomine già convocato per il prossimo 30 giugno, che esaminerà la lista dei candidati presentata dal Egon Zehnder e darà le proprie indicazioni. Il secondo sarà il consiglio dell’11 luglio, anche questo già fissato, che dovrà nominare il nuovo amministratore delegato. Non è escluso però un anticipo di quest’ultima data, qualora i soci riescano a fare chiarezza e trovare un nome che soddisfi tutti. Il pressing sia istituzionale che del mercato sui soci del gruppo bancario sta dando qualche frutto, ma intanto è già passato un mese dal passo indietro dell’ad Federico Ghizzoni. Ieri d’altronde ne ha parlato anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. «Ho informazioni che stanno in qualche modo determinando la rosa dentro la quale intervenire per fare la selezione ed è evidente che la seguiamo con molta attenzione», ha detto il governatore, intervenendo sulla «questione assolutamente impor- All’estero Dow Jones (NewYork) +1,28% Nasdaq (New York) +1,59% Dax (Francoforte) +1,85% Ftse(Londra) +1,23% Oro Euro/grammo 36,0150 L’Isola, il quartiere di Milano dove ha sede Unicredit tante» di scegliere il nuovo ad. Intervenendo nelle commissioni Finanze di Camera e Senato in audizione, il governatore ha spiegato che «probabilmente ci vuole in tutti i gruppi importanti una struttura di governance che preveda interventi, nel caso in cui si debbano sostituire figure di vertice». Secondo Visco «è evidente» che un gruppo delle dimensioni di Unicredit «deve essere guidato con tutti i poteri». Per il governatore è inoltre «evidente che noi chiediamo che il pro- il caso G. FERRARI E A. QUARATI GENOVA cesso arrivi presto a una soluzione, sulla base dell’individuazione delle persone che sono in grado di portare la banca anche in condizioni economiche finanziarie migliori di quelle che vediamo». La banca, ha sottolineato Visco, «deve prendere delle decisioni rilevanti, sul piano organizzativo e gestione. Serve sicuramente un’amministrazione che funzioni. Confido che questo abbia luogo in tempi molto brevi». «Ora abbiamo accelerato la ricerca. Non è escluso che raggiungeremo il nostro Il cda lavora a un piano di rilancio Ai vertici P rima riunione ieri del consiglio di amministrazione di Banca Carige per discutere il piano industriale da inviare il 30 giugno alla Banca centrale europea. Il piano, da quanto risulta, tirerebbe dritto sul rilancio dell’istituto genovese, chiudendo al momento la porta a due richieste che sarebbero arrivate dalla Bce: aggregazione e aumento di capitale, ipotesi, quest’ultima, che l’amministratore delegato Guido Bastianini ha nettamente negato di avere Guido Bastianini, amministratore delegato di Banca Carige OLIVERIO allo studio ed è avversata anche dai piccoli azionisti, che hanno già fatto sapere per tramite del presidente Francesco Salvietti che dopo due aumenti in tre anni non avrebbero più la forza di investire ancora nell’istituto di credito. Carige starebbe dunque ultimando il dossier di risposta alla lettera di osservazioni di Bce da allegare al piano che sarà inviato giovedì prossimo. Un piano che si sviluppa nell’arco di tre anni e che pur rimanendo «top secret» pare confermi comunque i contenuti delle linee guida già inviate alla Bce a fine maggio: progressiva cessione di parte dei 3,5 miliardi di crediti deteriorati a una valutazione in linea con il mercato, contenimento dei costi, informatizzazione dei servizi, deciso ma selettivo taglio degli sportelli rispetto ai 625 attuali. Non è dato sapere nel dettaglio l’entità dell’aumento di capitale richiesto dalla Bce, ma a proposito di questo tema si possono ricordare le misure prese dal fondo americano Apollo nella proposta inoltrata al board Carige in febbraio: acquisto del portafoglio dei crediti deteriorati al 20% del loro valore più un aumento di capitale da 550 milioni di cui 500 riservati - rigettata però dal cda, che ha giudicato inadeguato il prezzo degli Npl (non performing loans). Un’offerta che secondo i piani di Apollo avrebbe portato in prospettiva all’accorpamento con le quattro banche salvate MILANO 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 18 .Economia STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 In consiglio IL COLOSSO DEL CREDITO TAGLIERÀ QUASI DUECENTO FILIALI IN GERMANIA Azzurra Caltagirone è stata nominata nel board di Banca Generali La scure di Deutsche Bank Licenziati tremila dipendenti ALESSANDRO ALVIANI BERLINO In Germania Deutsche Bank chiuderà oltre un quarto delle sue filiali e taglierà quasi 3000 posti di lavoro a tempo pieno nell’ambito di un ampio programma finalizzato a ridurre i costi. Il primo istituto tedesco ha confermato ieri sera in una nota di aver raggiunto un’intesa coi rappresentanti dei lavoratori su un pacchetto di risparmi da tempo al centro delle trattative. In concreto l’accordo prevede la cancellazione di 3000 posti sul mercato domestico (circa 300 in meno di quanto atteso finora). Di questi, 2500 riguardano soltanto il settore dei clienti privati e aziendali, che conta in totale 17.000 dipendenti. Dal momento che le cifre si riferiscono a posti a tempo pieno e che molti dipendenti lavorano part time, alla fine il numero degli impiegati colpiti dalla misura dovrebbe risultare superiore. Proseguono invece i negoziati per tagliare ulteriori 1000 posti in altre divisioni. «Decisione dolorosa» La riduzione dell’organico dovrebbe avvenire evitan- Spinta sul web Deutsche Bank intende inoltre aprire sette nuovi centri di consulenza e investire entro il 2020 750 milioni di euro in prodotti digitali, puntando dunque su un rafforzamento dell’online banking. Già l’anno scorso l’istituto di Francoforte aveva annunciato un piano per tagliare entro il 2018 9000 posti di lavoro in tutto il mondo, di cui 4000 soltanto in Germania. L’accordo rivelato ieri è stato raggiunto dopo mesi di trattative che avevano portato a un certo punto l’amministratore delegato, John Cryan, a spazientirsi: le trattative si protraggono terribilmente a lungo, aveva affermato a fine maggio durante una conferenza con gli investitori. AP Perdita record Il quartier generale di Deutsche Bank a Francoforte do possibilmente i licenziamenti per motivi aziendali, ha spiegato l’istituto. La riduzione dei posti di lavoro «è una decisione dolorosa, ma questo passo è purtroppo inevitabile affinché Deutsche Bank resti competitiva sul lungo periodo», ha affermato il capo del settore retail, Christian Sewing. Nel corso del 2017 verranno poi chiuse 188 filiali in Germania (finora si era parlato di 220-235), che saranno fuse con altre più grandi. In tal modo il numero delle filiali tedesche passerà dalle attuali 723 a 535. La riorganizzazione dovrebbe riguardare soprattutto le grandi città. Quella degli elevati costi è una delle principali difficoltà ereditate da Cryan. Un anno fa, in occasione della presentazione dei suoi primi risultati trimestrali, il Ceo di Deutsche Bank aveva definito i «costi inaccettabilmente alti» come una delle maggiori sfide dell’istituto, che ha chiuso il 2015 con una perdita record di 6,8 miliardi di euro. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI GIANCARLO FANCEL NOMINATO PRESIDENTE Nel Cda di Banca Generali entra Azzurra Caltagirone Al via la polizza della salute FRANCESCO SPINI INVIATO A MONACO Parte dalla Germania la rivoluzione digitale delle Generali, uno dei pilastri su cui poggia la strategia della compagnia guidata da Philippe Donnet per diventare numero uno nel mercato delle polizze in Europa. Il 1° luglio prende il via il programma Vitality che, tenendo sotto controllo il comportamento degli assicurati («tutto su base volontaria, non siamo il grande fratello», dicono dal Leone), incentiva i sottoscrittori tedeschi di polizze «caso morte» o di «invalidità professionale», a «vivere meglio e a scegliere uno stile di vita più sano», spiega l’ad Donnet. È un sistema a punti che premia comportamenti più salutari (fare movimento, smet- tere di fumare, mangiare sano) del cliente che può così ricevere sconti crescenti presso alcuni partner commerciali e fino al 16% sui premi della polizza. Si parte dalla Germania, dove il Leone per andare all’attacco sul primo operatore, Allianz, punta a diventare leader per innovazione. Nel 2017 Vitality sbarcherà in Francia e Austria. Più avanti toccherà all’Italia. Intanto il Cda di Banca Generali ha nominato presidente Giancarlo Fancel, consigliere non indipendente, chief financial officer di Generali Country Italia e di Generali Italia. Il Cda ha proceduto alla nomina per cooptazione nel cda di Azzurra Caltagirone (vice presidente di Caltagirone) e di Cristina Rustignoli, direttore centrale di Banca Generali. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI PIANO DI INCENTIVI IN VENT’ANNI. E I COLOSSI DELL’ENERGIA STUDIANO UNA PARTNERSHIP Alle rinnovabili 9 miliardi di euro Spunta un’alleanza Eni-Enel ROMA IMAGOECONOMICA I BRAND DELL’ALIMENTARE IN CLASSIFICA CON I BIG DELLA TECNOLOGIA Nutella e Parmigiano tra i marchi più famosi per gli italiani 1 Parmigiano Reggiano e Nutella si infilano tra social network e tecnologia nella classifica dei brand più influenti nella vita degli italiani guidata da Google, Amazon e Facebook. È quanto rivela una indagine Ipsos condotta a livello globale per comprendere l’impatto delle marche sul nostro quotidiano. Nella classifica dei primi dieci ci sono anche Samsung , Microsoft, Ebay, Apple e Youtube. CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI DELLA SOCIETA’ “GESTIONE LAVORO SOCIETA’ COOPERATIVA” Si porta a conoscenza che è convocata l’Assemblea della scrivente società cooperativa per il giorno 03/07/2016 alle ore 15.00 presso la sede legale della cooperativa sita ad Avigliana (TO) in Via Gandhi 21 per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Approvazione del bilancio al 31.12.2015; 2) Varie ed eventuali. Qualora non si raggiunga il numero legale previsto per la validità delle deliberazioni il presente avviso è valido anche per la seconda convocazione fin da ora fissata il giorno 04/07/2016 alle ore 19.30 ad Avigliana (TO) in Via Gandhi 21. L’AMMINISTRATORE UNICO - Carcangiu Carla Nove miliardi sul piatto delle rinnovabili non fotovoltaiche e una possibile collaborazione nel campo «green» tra i due campioni energetici nazionali, Eni ed Enel. È la «strategia verde» dell’Italia illustrata dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, insieme ai ministri dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, dell’Ambiente Gian Luca Galletti, e agli ad di Eni, Enel e Terna. L’appuntamento è stato prima di tutto l’occasione per la firma del decreto rinnovabili, norma che il settore aspettava da tempo. I miliardi stanziati (una rimodulazione degli incentivi che già gravano sulle bollette) sono nove sull’arco di 20 anni: si tratta, ha spiegato Calenda, di circa 400 milioni all’anno distribuiti tra eolico, idrico, geotermico, biomasse, rifiuti, solare termodinamico e rifacimenti per il mantenimento in efficienza della potenza, soprattutto eolica e idrica. Il ministro ha tenuto a sottolineare la valenza industriale del provvedimento, in particolare per il termodinamico di cui, ha osservato, «abbiamo la tecnologia, ma non un posto dove sia stata implementata in Italia». Tra l’altro, ha aggiunto Galletti, «sommando gli investimenti annunciati sulle rinnovabili per i prossimi dieci anni, superiamo i dieci miliardi». Critica Greenpeace, che parla di «piccolo passo in avanti», ma si chiede «che fine ha fatto ANSA Una centrale eolica l’obiettivo del 50% di energia pulita entro fine legislatura?». La presenza dei principali manager pubblici è stata voluta per raccontare in cosa consiste «il lavoro di squadra» che l’Italia «intende fare sulle rinnovabili partendo dalle aziende». E così l’ad dell’Eni Claudio Descalzi ha raccontato il piano sul fotovoltaico annunciato in occasione dell’ultima assemblea, che consiste nello sfruttamento dei terreni relativi a impianti dismessi, bonificati ma non utilizzabili per altri scopi, che verranno messi a reddito con il fotovoltaico. L’investimento previsto è tra 700 milioni e 1 miliardo e si partirà nel 2017. Compa- gna di viaggio di quest’avventura potrebbe essere l’Enel, che di rinnovabili in Italia ne sa più di tutti: il colosso petrolifero sta infatti parlando con quello elettrico «e con chi altro è disponibile per fare una joint venture su questi terreni», ha annunciato Descalzi. Positivo il riscontro da parte dell’ad dell’Enel Francesco Starace, che però ha parlato più che altro, almeno per il momento, di «collaborazione». Terna, in ogni caso, come ha annunciato l’ad Matteo Del Fante si è già messa al lavoro per monitorare i siti dell’Eni e collegarli alla rete di trasmissione nazionale. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Borsa .19 LA STAMPA . VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 LEGENDA AZIONI: Il prezzo di chiusura rappresenta l’ultima quotazione dei titoli al termine della giornata di scambi. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro. il punto Panorama GIUSEPPE BOTTERO IL MIGLIORE +19,45% EEMS IL PEGGIORE -4,89% Banco di Desio e Brianza rnc 1,982 0,105 Ven Lun Mar Mer Gio Ven Lun Mar Mer Gio LE BANCHE CORRONO CON UBI E BPER LO SPRINT DI ENI E TELECOM N ella giornata del referendum sulla Brexit, chiusura in fortissimo rialzo per le banche in Piazza Affari: con gli indici generali della Borsa di Milano saliti di oltre il 3% e gli altri listini finanziari europei che si sono mantenuti su aumenti più contenuti, Ubi è salita del 9,9%, Unipol, Bper e Unicredit di oltre il 7%, Banco Popolare e Mediobanca rispettivamente del 6,4 e del 6,2%. La più cauta è stata Carige, cresciuta del 2,2% finale. Oltre ai finanziari, in luce Telecom Italia (+4,75% a 0,8275 euro), nel giorno in cui l’intervista del numero uno della francese Orange ha di nuovo riacceso i riflettori sul settore europeo delle Tlc. Ha recuperato Eni (+3,26%), nonostante la notizia dello stop alla cessione di Versalis, nel giorno in cui l’ad, Claudio Descalzi, ha detto che è allo studio una joint venture con Enel (+2,46%) sulle rinnovabili. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Bonomi prepara il rilancio per Rcs Ultime riunioni tra i soci della cordata Bonomi, in vista del termine di oggi per un rilancio dell’Opa su Rcs MediaGroup. Il numero uno di Unipol Carlo Cimbri si è recato oggi nella sede di Mediobanca da Alberto Nagel: «Bisogna avere pazienza», ha solo risposto circa il possibile rilancio. Qualche ora più tardi Cimbri ha invece spiegato di non aver incontrato da Nagel anche gli altri alleati nell’Opa: «Ero da solo. Gli altri non li ho visti», ha spiegato riferendosi evidentemente a Marco Tronchetti Provera (Pirelli), Diego Della Valle e Andrea Bonomi. Un rilancio sugli 0,7 euro dell’Opa annunciata il 16 maggio su Rcs è dato ormai per scontato sul mercato, anche se nessuno ufficialmente scopre le carte. Si saprà invece oggi l’entità dell’arrotondamento. La partita tra l’Ops di Urbano Cairo e l’Opa di International Media Holding potrebbe comunque svilupparsi di rilancio in rilancio, ed è così improbabile che Bonomi e i soci storici di Rcs scoprano tutte le carte già oggi. L’azienda turca Erdemir non presenta offerte sull’Ilva Ue e Monaco, verso l’intesa contro l’evasione fiscale La partecipazione del gruppo turco Erdemir al salvataggio dell’Ilva, finora considerato in cordata col gruppo italiano Arvedi, è sempre più in dubbio. Dopo le dichiarazioni di Giovanni Arvedi che si era detto pronto ad andare avanti anche da solo, oggi è arrivata la conferma del passo indietro del gruppo controllato dal fondo pensioni dei militari. Il presidente Ali Pandir ha detto che non verrà presentata alcuna offerta vincolante entro il termine del 30 giugno. Il gruppo resta comunque alla finestra, mantenendo interesse a partecipare alla procedura di vendita dell’Ilva, ma se deciderà di entrare nella partita lo farà a novembre quando saranno passati i 120 giorni concessi alla troika di esperti istituiti dall’ultimo decreto Ilva per pronunciarsi sulla bontà dei piani ambientali e di riconversione. L’Ue e il Principato di Monaco hanno siglato l’accordo il 22 febbraio 2016 per contrastare le frodi e l’evasione fiscale. Le informazioni che dovranno essere scambiate riguardano i redditi quali interessi e dividendi e anche i saldi di conto e i proventi delle vendite di attività finanziarie. La firma è prevista entro la pausa estiva, non appena il Consiglio avrà dato l’ok. L’accordo assicura che Monaco applicherà misure equivalenti a quelle che sono in vigore all’interno dell’Ue da marzo 2014. L’accordo è in linea con gli standard globali sullo scambio automatico delle informazioni finanziarie a fini fiscali promossi dall’Ocse nel 2014. Le amministrazioni degli Stati membri e di Monaco potranno identificare i contribuenti interessati e valutare la probabilità di un’evasione fiscale. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il Mercato Azionario del 23-06-2016 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acsm-Agam Aedes Aegon Ageas Agronomia Ahold Kon Alba Alcatel Lucent Alerion Allianz SE Ambienthesis Ambromobiliare Anima Holding ASTM Atlantia Autogrill Spa Autostrade Meridionali Axa SA Azimut Prezzo chiusura Var. % ultima. 0,4136 1,2020 10,8900 1,5430 0,4007 4,3580 34,9500 0,0410 19,7100 2,9000 3,4680 1,6300 141,0000 0,4000 3,1300 5,1500 10,8100 23,6400 7,5850 16,2300 21,2500 19,4900 +2,7600 +3,7100 -1,1800 +0,1900 +1,4400 +3,9100 +1,1300 -7,8700 +1,2300 +0,0000 -0,2900 -1,0900 +1,2900 +0,0000 -2,1900 +1,5800 +0,5600 +3,8200 +1,9500 +0,8100 +0,7100 +3,2900 Minimi anno Massimi anno Dati forniti da FIDA-Finanza Dati Analisi Var. % annua. Cap. mln AZIONI Prezzo chiusura Minimi anno Massimi anno Var. % annua. Cap. mln AZIONI Prezzo chiusura 0,3700 0,4939 -15,3800 0,9560 1,2870 -4,1500 10,8800 14,2500 -23,3100 1,2640 1,7170 -3,5600 0,3156 0,5195 -22,8700 3,7700 5,4650 -17,1500 32,1500 43,2700 -19,2300 0,0410 0,1412 -70,9600 18,7300 20,4900 +2,9200 2,2120 3,0980 -4,4800 2,8980 3,7760 -4,2000 1,6100 2,4480 -32,0800 126,9000 163,9000 -13,9700 0,3647 0,4620 -11,1100 3,0000 5,2705 -40,6100 4,4200 8,0200 -35,7900 8,9350 11,9200 -6,4100 22,0800 24,6500 -3,5100 6,2150 8,8200 -14,0000 16,1000 17,8900 -8,7700 18,8800 25,3900 -16,3100 15,5100 23,0600 -15,4800 161 3649 2313 118 128 0 1 29 72 62847 4 8 1520 943 18955 1898 71 2693 Edison rnc EEMS Enel Enertronica Enervit ENGIE ENI ERG Ergycapital Eukedos EXOR 0,6535 +1,4000 0,6110 0,1050 +19,4500 0,0603 4,0020 +2,4600 3,3980 4,5800 +1,7800 3,8380 2,4000 +0,0800 2,3600 14,7000 -0,2700 13,0600 14,5800 +3,2600 10,9300 10,3400 +0,8800 9,7250 0,0511 +5,1400 0,0450 0,9410 +1,1800 0,9300 35,3700 +5,8700 23,6100 0,7230 0,1190 4,1260 6,0800 3,1620 16,5300 14,5800 11,9016 0,0787 1,0680 42,0900 -9,6100 +5,4200 +2,8300 +19,3300 -15,2500 -11,0700 +5,6500 -13,1200 -34,9000 -11,4800 -15,9700 71 4 40044 16 43 51687 1540 8 21 8095 Pininfarina Piquadro Poligrafici Editoriale Poligrafici Printing Poste Italiane Prelios Premuda ord Primi Sui Motori Prysmian 2,1040 1,1380 0,1786 0,2460 6,7000 0,0820 0,0575 1,2120 21,6600 F Ferrari C D E Banca Carige Banca Carige ris Banca Generali Banca Intermobiliare Banca Mediolanum Banca Monte Paschi Siena Banca Pop. Emilia Romagna Banca Popolare di Milano Banca Popolare di Sondrio Banca Profilo Banco di Desio e Brianza Banco di Desio e Brianza rnc Banco di Sardegna risp Banco Popolare Banco Santander Basf Basicnet Bastogi Bayer Beghelli Beni Stabili Best Union Company Bialetti Industrie Biancamano Bioera Blue Note BMW BNP Paribas Boero Bolzoni Bonifiche Ferraresi Borgosesia Borgosesia r Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 0,4270 63,0000 22,3800 1,5860 7,1100 0,5435 4,6320 0,5020 2,6640 0,1818 1,8100 1,9820 6,1600 3,0300 4,1900 71,6500 3,0860 1,1960 92,8500 0,3956 0,6235 2,3560 0,3114 0,1385 0,2239 2,8600 74,1500 47,8000 18,0000 4,2740 18,5000 0,2717 0,3420 0,0490 17,6000 16,9600 9,9350 +2,2000 +0,0000 +2,9400 +1,8600 +3,7200 +3,9200 +7,6700 +5,6400 +6,3900 +2,0200 +5,2300 -4,8900 +0,9800 +6,4700 +2,2400 +0,8400 -0,7700 +0,5000 +0,3200 +0,6600 -0,0800 +0,0000 +1,6300 -2,8100 +2,9000 +0,3500 +1,3000 +2,8000 +0,0000 -0,5100 +0,0000 +0,0000 +0,0000 -3,5400 +1,9100 +2,9800 +2,7900 Caleffi Caltagirone Caltagirone Editore Campari Carraro Carrefour Cattolica Assicurazioni CdR Advance Capital Cerved Information Solutions CHL CIA Cir Class Editori CNH Industrial Cofide Conafi Prestito' Credem Credit Agricole Credito Valtellinese CSP CTI Biopharma 1,1600 2,0100 0,8700 8,6550 1,2190 23,4200 6,1850 0,7005 7,7550 0,0185 0,1825 1,0470 0,3970 6,8650 0,3898 0,2525 6,5800 8,8050 0,5330 1,0380 0,3612 +0,0000 0,8735 -0,7900 1,7850 -1,1400 0,8065 +2,5500 6,9400 -0,6500 1,1800 +0,3400 21,8000 +1,8100 5,3800 +0,0700 0,6510 -0,1900 6,1450 +0,0000 0,0182 +0,1600 0,1790 +2,8500 0,7640 +2,4800 0,3450 +4,3300 5,1700 +3,9500 0,3164 -0,9800 0,2005 +2,4100 5,1050 +2,2600 7,6400 +3,7000 0,4619 -0,7600 0,7755 -0,6100 0,2741 Daimler Damiani Danieli Danieli rnc Danone De' Longhi Deutsche Bank Deutsche Telekom Diasorin Digital Magics DigiTouch DMail Group 59,5500 0,9755 17,4000 13,0900 63,4000 23,0100 15,4800 14,7500 55,2500 4,2800 1,9740 1,1750 +0,1700 -2,3500 +2,3500 +1,2400 +1,4400 +0,8300 +1,7800 +2,0800 +0,3600 -0,2300 +0,1000 -3,2900 54,9000 0,8990 13,4000 10,8000 57,7000 18,9300 12,9800 14,2700 42,6800 4,1660 1,7980 1,1000 E.ON Ed. L'Espresso 9,2900 +1,2500 0,8170 +0,3100 0,3700 1,2620 -66,1600 49,9000 99,9000 -24,7300 19,8800 29,1800 -23,3000 1,2710 2,2500 -28,8200 5,3150 7,7300 -2,7400 0,4361 1,2320 -55,8800 3,6660 7,0400 -34,2000 0,4152 0,9210 -45,4900 2,3100 4,1520 -35,8400 0,1760 0,2699 -32,6400 1,6010 2,7880 -34,6100 1,8590 2,5400 -21,6600 6,0000 8,2650 -25,4700 2,4500 9,5042 -68,1200 3,3580 4,6600 -9,5000 56,8000 73,0000 +1,0600 2,9500 4,8500 -36,3700 1,1120 1,6500 -24,3000 84,6500 117,0000 -20,6400 0,3698 0,4779 -17,2200 0,5425 0,7215 -10,7400 2,3100 2,8600 -1,8300 0,2305 0,3793 -17,6200 0,1385 0,2810 -50,7100 0,2176 0,3740 -38,9100 2,6500 3,1000 -3,6400 67,1000 97,9500 -24,3000 37,5000 52,5000 -8,9500 17,5000 22,3000 -19,2800 4,3060 +9,0900 3,4700 16,5900 19,1000 -2,3200 0,2900 -6,3100 0,2500 0,3900 -12,3100 0,3420 0,0879 -44,2500 0,0457 13,2800 17,8800 +7,8400 12,1000 18,2200 +2,1700 7,3500 10,5000 -2,5000 341 2 2518 241 5079 1539 2079 2083 1147 121 202 28 40 1043 58839 185 149 78 1419 22 34 5 8 4 78 112 146 10 0 39 1183 2715 390 +2,6600 28,0000 +2,0200 5,2015 -0,5000 0,2700 +3,5200 5,9150 +1,3700 3,5020 +0,0000 0,7560 +1,7500 0,3408 +0,2200 0,3680 -1,8300 0,9900 44,6000 8,5196 0,4100 7,6250 4,3880 0,8900 0,5045 0,5740 1,7790 -26,0500 -10,0700 -13,1100 -19,1000 -0,0600 -7,4300 -27,1800 -30,3600 7326 740 619 3861 91 21 191 20 14 0,5450 2,6980 Gas Plus 13,1200 Generali 3,0460 Geox 9,6600 Glenalta Food Gruppo Ceramiche Ricchetti 0,1670 0,2166 Gruppo Waste Italia +1,3000 0,4649 +1,8100 2,5200 +4,2900 10,9600 +1,5300 2,5800 +0,0500 9,5000 +1,2100 0,1616 -0,8700 0,1653 0,8295 3,6900 16,9200 4,0820 10,3000 0,2465 0,7350 -34,3000 -25,2600 -22,4600 -25,3800 -3,4000 -29,9500 -70,1200 31 118 19615 779 78 13 12 Fiat Chrysler Automobiles Fincantieri Finecobank Fintel Energia Group First Capital FNM Frendy Energy Fullsix 1,1700 2,3600 1,0000 8,8200 1,9260 27,1500 7,3400 0,7295 7,9050 0,0338 0,2305 1,1100 0,6950 6,9200 0,4306 0,3190 6,8550 10,9100 1,0910 1,2340 1,1600 +16,0000 -14,8300 -13,0000 +8,1900 -36,7100 -13,7400 -15,7400 +0,0700 +0,7100 -45,2700 -20,8200 +7,9400 -42,8800 +8,2800 -6,3000 -18,4200 -4,0100 -19,2900 -51,1500 -2,2600 -68,7500 18 241 109 4939 56 1060 8 1488 5 17 800 35 8998 267 12 2123 579 34 104 77,9500 1,2150 20,1000 14,6900 64,3500 27,6700 22,6300 16,6100 56,2500 5,8000 2,3480 1,9900 -23,6000 -18,3700 -1,1400 -0,4600 +0,7900 -16,8400 -31,6000 -11,2000 +14,0400 -25,5700 -15,9300 -40,9500 82 691 525 3403 3045 21 27 2 7,9500 0,7050 9,6200 +3,5700 1,0300 -19,2700 0 332 HHera I Var. % ultima. 38,5900 6,3000 0,3600 6,6250 3,5500 0,8695 0,4471 0,4180 1,2320 G Gabetti Property Solutions B Mercati Fondi su LaStampa.it I fondi di investimento sono on line su LaStampa.it Per consultarli l’indirizzo è www.lastampa.it/fondi I Grandi Viaggi IKF Il Sole 24 Ore IMMSI Industria e Innovazione Ing Groep NV Intek Group Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Investimenti e Sviluppo Iren Italcementi Italia Independent Italiaonline Italiaonline R Italmobiliare Italmobiliare rnc J Juventus FC K K.R.Energy Kering Ki Group L L'Oreal Leonardo-Finmeccanica Leone Film Group Lucisano Media Group Luxottica LVenture Group Lvmh M M&C Mailup Maire Tecnimont MC-link Mediacontech Mediaset Mediobanca Meridie Methorios Capital Mid Industry Capital Mittel Molmed Moncler Mondadori Mondo TV France Monrif MP7 Italia Munich Re Ag N Net Insurance Neurosoft Noemalife Nokia Corporation Notorious Pictures Nova Re O Olidata Orange OVS P Parmalat Philips NV Piaggio Pierrel 2,4280 +1,0800 0,9415 0,0239 0,5165 0,4180 0,1854 10,9100 0,2073 2,2580 2,1200 0,1410 1,4370 10,5500 12,1000 2,4000 300,0000 34,0700 26,4100 +1,7300 +0,0000 +0,4900 +0,7700 +0,1600 +2,3500 -0,0500 +4,9300 +4,6400 +3,6800 +0,0000 +0,0900 +2,7200 -0,6600 +0,0000 +1,0400 +0,8000 0,2588 -0,0400 2,4020 2,6580 -0,9000 0,9465 +4,6100 0,6975 0,0527 -53,9500 0,0202 0,6450 -19,9200 0,4528 0,4680 -10,6800 0,3292 0,3006 -37,7900 0,1800 9,3400 12,5800 -13,2800 0,3164 -34,4800 0,2045 3,0880 -26,8800 1,9130 2,8340 -25,1900 1,8120 0,2732 -47,9700 0,1300 1,6690 -3,5600 1,2700 9,7600 10,5500 +2,9300 11,7800 26,2000 -53,8200 3,5000 -22,5800 2,1000 292,7000 320,0000 +2,4900 31,1000 42,1000 -19,0700 22,2300 29,9000 -11,6700 0,2310 0,2850 -0,4600 3601 44 2 22 139 5 41084 70 34128 1894 1 1714 3681 26 279 2 743 430 260 0,6710 -29,5400 0,4728 +2,8000 0,3707 151,7000 -0,0700 140,3000 167,3000 -5,7800 3,1000 -5,9200 2,5420 -2,6100 2,4000 15 0 14 +7,9400 -21,0900 +1,1200 -15,8700 -22,4200 -15,7200 -2,1700 5738 39 23 22290 10 - 170,0000 10,1800 2,7000 1,5900 46,8600 0,5560 144,6000 +1,6100 144,9000 170,0000 +3,3500 8,6300 12,9000 -2,1700 2,4400 3,0100 +0,0000 1,5110 2,0840 +1,4700 43,9500 60,4000 -0,8900 0,3961 0,7142 +0,7700 134,0000 160,5000 +0,5000 0,1142 0,1640 -2,2200 2,1900 2,5000 2,7200 +1,1100 1,8550 6,0300 +1,3800 5,0000 1,6500 +2,6800 0,6700 4,0700 +5,5400 2,8660 8,8850 +6,2300 5,6050 0,1151 +0,0000 0,0960 0,2510 -1,6100 0,0481 4,6000 +0,0000 3,9100 1,5740 +0,0000 1,2900 0,3874 +4,6100 0,2398 +2,6600 12,1900 15,8400 1,0680 -1,8900 0,7140 0,1807 +0,3100 0,1220 0,2657 +0,1100 0,1839 2,1700 +0,0000 1,2480 +0,5000 149,2000 185,5000 +20,0600 -4,9800 -5,8200 -12,8800 +57,2200 +2,4500 -24,1400 -16,5900 -75,7000 +7,7500 -11,7100 -1,8900 +22,6000 +0,0000 -27,2800 -30,1400 -40,1400 -12,4400 76 25 713 16 2 4419 5565 5 8 18 120 142 3842 276 14 28 7 - 17,9800 1,7000 7,8100 6,7792 2,0720 0,5540 -32,9600 +0,2000 +9,4400 -21,9700 -48,6400 -51,6200 82 38 62 24 4 0,1540 +0,0000 0,1193 14,6400 +2,2300 14,0800 5,5400 -0,8100 5,0650 0,1991 -18,0900 16,5400 -6,1500 6,4200 -13,7100 5 1272 -0,0900 2,3040 +1,1700 20,9000 +2,5400 1,6070 +1,4200 0,2750 2,4560 -2,7600 25,5700 -2,8300 2,3260 -25,3700 0,5490 -48,0900 4322 615 15 0,1616 2,2000 2,3640 5,1400 1,3010 3,9260 6,7400 0,0960 0,0610 4,3100 1,3800 0,3587 15,8400 1,0390 0,1314 0,1845 1,2990 159,8000 12,0000 1,4730 7,3600 5,0450 1,0610 0,2680 2,3240 23,3200 1,7360 0,2850 +0,0000 12,0000 +0,0000 1,3480 -0,5400 6,4800 +1,5900 4,4457 -2,6600 1,0610 +0,0000 0,2660 R Rai Way Ratti RCS Mediagroup ord Recordati Renault Retelit Risanamento Rosss RWE S S.S. Lazio Safe Bag Safilo Group Saipem Saipem rnc Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Salvatore Ferragamo Sanofi SAP Saras Save SIAS Siemens Sintesi Snai Snam Societe Generale Softec Sol Stefanel Stefanel rcv STMicroelectronics T TAS TBS Group TE Wind Telecom Italia Telecom Italia R Telefonica Tenaris Terna Tiscali Tod's Toscana Aeroporti Total Trevi U UBI Banca UniCredit UniCredit rnc Unilever Unipol UnipolSai V Valsoia Vianini Industria Visibilia Editore Vita Societa' Editoriale Vivendi 3,8000 2,3340 0,7845 26,8400 81,2500 0,6355 0,0872 0,5810 13,6300 0,4750 0,8335 7,0450 0,4047 5,7000 2,9220 7,1600 20,0800 71,6000 70,9000 1,6730 13,3800 8,2950 96,9000 0,0213 0,7015 5,1600 36,3000 3,0500 8,6900 0,1804 145,0000 5,4300 Var. % ultima. Minimi anno Massimi anno Var. % annua. Cap. mln +0,0000 1,9580 +1,6100 0,9825 -0,2200 0,1700 +0,0000 0,2210 +1,1300 5,1700 +0,6100 0,0730 -0,8600 0,0575 +0,2500 1,1906 +3,2400 16,4500 3,7000 1,3880 0,2588 0,2810 7,2000 0,2694 0,1886 3,2858 22,3400 -43,1400 -14,8800 -29,6600 -12,1400 -5,6300 -69,5600 -69,3500 -63,1100 +6,9100 64 56 23 8 8686 92 11 5 4579 -0,6800 3,7000 +0,0900 2,2500 +1,8800 0,4080 +1,5500 19,4300 +2,9100 67,1500 +0,0800 0,4267 +0,0000 0,0720 -4,2800 0,5355 +1,1100 10,1500 +0,0000 -6,0800 +0,8600 +2,7700 -1,7200 +3,4700 -1,1000 +1,7700 -0,0700 +0,2800 +2,6400 +1,6700 +0,1200 +0,0500 +1,9100 +0,2900 +1,9800 +4,8200 -0,3300 +1,6400 -0,1700 +0,0000 +2,9400 4,7860 2,5780 0,7850 27,2900 94,1000 0,6890 0,1256 0,9500 13,6300 -19,4600 -1,5200 +26,4300 +11,4200 -13,6600 +4,8700 -30,5700 -38,8400 +16,4000 1054 62 402 5506 103 157 7 - 0,5235 -7,7700 0,3919 1,1890 +4,1200 0,6000 6,4050 10,7100 -34,2200 0,9429 -57,0800 0,3014 9,5000 -2,1800 3,9000 4,0100 -27,1300 2,6200 9,5100 -24,7100 7,1600 18,2700 22,8100 -7,6800 67,3500 79,9500 -10,4400 65,5000 74,4000 -2,5400 1,9520 -6,2200 1,2900 11,2700 13,5000 +2,9200 9,8000 -15,3600 7,8150 79,0000 98,4500 +8,2700 0,0355 -39,1400 0,0165 0,8925 -21,4000 0,5290 5,5300 +6,8300 4,7220 27,4000 43,3200 -16,2000 6,3200 -51,7400 3,0500 8,6900 +5,2100 7,0800 0,2500 -24,3900 0,1420 145,0000 145,0000 +0,0000 6,2700 -13,3300 4,5900 32 12 432 4036 1 1400 11 3309 1561 744 1890 1 81 17809 6 765 16 0 4820 0,5250 1,6040 0,2800 0,8275 0,6520 9,0400 13,1000 4,8640 0,0461 54,3500 14,3700 43,5200 1,3240 -4,2000 0,3850 -1,3500 1,3000 -3,4800 0,2780 +4,7500 0,7400 +4,8200 0,6080 +0,5000 8,4350 +3,9700 8,6400 +1,7600 4,5000 +0,6600 0,0378 -1,0900 51,4500 +0,0000 12,9700 +0,5100 36,0500 +2,2400 1,1730 0,5800 1,6260 0,5390 1,1750 0,9510 10,4900 13,1000 5,0800 0,0577 73,7500 15,5000 45,0000 1,8300 +23,8200 +6,5800 -48,0000 -29,5700 -31,4400 -13,8200 +19,7400 +2,2700 -20,1000 -25,6000 -3,1000 +4,6700 -27,6500 23 67 3 10696 3791 0 15012 9644 143 1796 262 214 3,2580 2,7240 6,5450 40,6800 3,0040 1,6400 +9,9200 2,5700 +7,2400 2,2040 +1,6300 6,3950 +0,4700 36,7600 +7,7500 2,5200 +4,2600 1,4380 6,2000 5,1350 8,2900 41,4400 4,7640 2,3600 -47,4500 -46,9500 -19,7900 -0,0500 -36,9400 -30,5100 2654 15609 16 2017 4478 18,4000 1,1940 0,1142 0,0635 16,6400 +0,6000 16,8400 +0,3400 1,1500 +0,0000 0,1086 +0,0000 0,0614 +0,8500 15,2600 21,9161 1,2980 0,3668 0,0898 20,0200 -11,6200 -1,2400 -68,8700 -27,9200 -15,5800 191 36 2 1 - 0,0001 0,0050 0,0500 0,0067 -84,8500 0,0204 -66,1800 0,0574 +14,8000 0 0 0 24,0100 +2,4300 21,3500 34,5500 -30,5100 2093 STAR Acotel Group 6,3350 +0,0800 5,7500 9,0100 -26,0400 26 Aeffe 1,1020 +1,1000 0,9450 1,4890 -25,9900 117 Aeroporto Marconi di Bologna 8,2650 +0,4300 6,1000 10,4500 +35,4900 Amplifon 8,6500 +0,4600 6,7550 War First Capital 2010-2016 War IKF 2010-2018 Y Yoox Net-A-Porter Group Z Zucchi Zucchi rnc 0,0010 +0,0000 0,0069 +0,0000 0,0574 +0,0000 0,0202 +0,0000 0,1410 +8,4600 0,0080 0,1150 MONETE AUREE 0,0402 -49,7500 0,2095 +22,6100 8 0 Quotazioni del 23-06-2016 Dati elaborati da Bolaffi Metalli Preziosi S.p.a. ACQUISTO Marengo 202,78 - 223,47 Sterlina 255,63 - 281,72 4 Ducati 480,84 - 529,91 20 $ Liberty 1.051,00 - 1.158,25 Krugerrand 1.086,88 - 1.197,78 50 Pesos 1.309,74 - 1.443,39 VENDITA Massimi anno Var. % annua. 298 8,8000 +8,1900 1933 9,7350 10,7000 10,0800 +0,0000 +2,1300 2013 Ascopiave 2,6200 +0,0000 2,0100 2,6200 +19,9600 613 Astaldi 4,0420 +2,6900 3,5500 5,6150 -28,0100 387 B&C Speakers 6,9550 +1,7600 6,2400 7,8100 -9,9100 76 Banca Finnat 0,3450 +2,3400 0,3276 0,4322 -20,1800 123 22,6100 +3,1000 20,2100 29,1100 -21,5700 1181 Banca Sistema 2,5560 +1,4300 2,2300 4,0000 -34,2300 203 Banzai 3,7000 +0,0500 3,2760 4,5700 -16,8500 149 41,4200 +0,8500 36,9400 54,1800 -23,5500 2436 Banca Ifis BB Biotech 0,5540 -5,1300 66 Biesse 12,0200 +1,2600 10,5000 15,9200 -24,5000 321 Brembo 52,5000 +1,7400 32,7800 53,9500 +17,5000 3466 BE 0,4900 +0,0000 0,3584 CAD IT 3,7400 -0,2700 3,4000 4,3320 -9,2200 34 Cairo Communication 4,4100 +0,2300 3,3700 4,9900 -3,5000 340 13,5900 +0,2200 12,3500 14,2500 -2,2300 228 Cementir 4,1000 +4,0100 3,6780 5,9050 -30,5700 622 Centrale del Latte di Torino 2,7220 -1,0900 2,5800 3,3400 -18,2100 28 Cembre D'Amico 0,3930 +0,3800 0,3750 0,6935 -43,3300 168 Dada 2,2960 +0,0000 1,9900 2,7320 +6,6900 38 14,2800 +1,0600 13,5200 17,1800 -12,9300 835 Dea Capital 1,1300 +1,5300 1,0671 1,2863 -12,1500 342 Digital Bros 6,8500 -2,8400 3,8860 8,1000 -7,8100 95 Ei Towers 49,5500 +1,8100 45,7500 59,5500 -16,7900 1371 EL.EN. 13,7900 +0,6600 8,9375 13,7900 +37,2100 259 Elica 1,8500 +1,4300 1,4020 1,9850 -6,8000 118 0,7205 +0,5600 0,6045 Datalogic Emak Engineering 0,8185 -6,3700 116 65,7000 -0,2300 55,1500 66,4500 +9,5000 823 Esprinet 5,9000 +1,2000 5,6100 8,6850 -30,6700 305 Eurotech 1,3880 -0,2900 1,1000 1,6180 -13,7900 49 Exprivia 0,6870 +1,3300 0,6075 0,8150 -9,5500 35 Falck Renewables 0,8075 +2,7400 0,7540 1,1060 -26,9900 231 Fidia 5,6950 +0,6200 4,1420 6,9250 -10,7400 29 Fiera Milano 1,7110 -0,5200 1,3570 2,3180 -26,1900 124 9,8500 13,0200 +15,9400 425 Fila 12,5800 +2,2800 Gefran 1,6360 +0,3700 1,4300 1,8500 -5,1600 23 IGD 0,7430 +0,6800 0,6320 0,8865 -16,1900 601 Ima 52,8500 +0,1900 41,2900 58,6000 +10,1300 2085 Interpump 14,7500 +2,0800 10,4500 14,8400 +3,0000 1578 Irce 1,6770 +0,4200 1,6700 2,1340 -21,4200 47 Isagro 1,2660 -0,9400 0,9040 1,5000 -15,6000 31 Isagro Azioni Sviluppo 1,0090 +1,7700 0,7255 1,1260 -2,8900 14 It Way 1,4710 -1,2800 1,1340 1,8200 -8,6300 11 9,8400 13,2900 -8,8900 368 La Doria Landi Renzo Marr 11,8900 +0,3400 0,7575 -38,5500 52 17,4700 +2,2200 15,8300 19,0800 -8,4400 1144 0,4575 +1,4400 0,3900 QUOTAZIONI BOT SCADENZA 30-06-2016 14-07-2016 29-07-2016 08-12-2016 31-08-2016 14-09-2016 30-09-2016 14-10-2016 31-10-2016 14-11-2016 30-11-2016 14-12-2016 13-01-2017 14-02-2017 14-03-2017 13-04-2017 05-12-2017 GIORNI PREZZO TASSO % 7 21 36 50 69 83 99 113 130 144 160 174 204 236 264 294 323 100,0000 100,0000 100,0080 100,0090 100,0160 100,0380 100,0430 100,0550 100,1050 100,0580 100,0460 100,0800 100,0610 100,0900 100,1110 100,1000 100,1140 -0,0995 -0,1080 -0,0939 -0,1127 -0,1234 -0,1258 -0,1310 -0,1104 -0,2898 -0,1399 -0,0779 -0,1403 -0,1364 -0,1047 -0,1119 -0,0852 -0,0816 EURIBOR PER. TA. 360 1 mese 2 mesi 3 mesi -0,3580 -0,3630 6 mesi -0,3090 -0,3130 9 mesi -0,2680 -0,2720 12 mesi TA. 365 TA. 360 PER. CAMBI VALUTE QUOT. MERCATI Corona Ceca Corona Danese Corona Islandese Corona Norvegese Corona Svedese Dollaro Dollaro Australiano Dollaro Canadese Dollaro di Hong Kong Dollaro N. Zelanda Dollaro Singapore Fiorino Ungherese Franco Svizzero Leu Rumeno Lev Bulgaro Lira Turca Rand Sud Africano Sterlina Won Sud Coreano Yen 27,0620 7,4396 137,6788 9,2993 9,3030 1,1389 1,5060 1,4517 8,8351 1,5763 1,5252 314,2800 1,0876 4,5114 1,9558 3,2692 16,4651 0,7660 1.304,4700 120,3800 X EURO 7,3950 +0,6100 6,4200 9,5050 -22,2000 250 2,3000 +2,8600 1,3440 2,3200 +35,1400 474 Mondo TV 3,8200 +4,4900 3,5000 6,0600 -36,0700 101 METALLI PREZIOSI Mutuionline 8,1050 +0,1900 6,6600 8,2500 +1,3800 316 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un'oncia Troy=gr.31,1035 Nice 2,2020 +0,0900 1,9030 2,5300 -10,2700 259 Openjobmetis 7,0000 +1,3000 6,5250 7,5000 -4,1100 95 Panariagroup 2,7000 -0,1500 2,5300 3,9400 -23,3000 122 4,8780 +0,6200 4,4600 Prima Industrie Reno De Medici Reply Sabaf Saes Getters Saes Getters rnc Sesa 13,1000 -1,5000 5,9400 -17,7400 6 8,7500 14,8200 -11,6100 138 0,3679 -14,0300 118 125,0000 +0,0000 105,0000 135,9000 -0,7100 1174 0,3163 +3,1000 0,2993 9,5000 +0,0000 8,7750 11,4800 -16,3000 108 11,7800 +0,0000 8,9850 14,0000 -8,7500 171 8,7900 +1,8000 6,7500 10,5500 -11,7000 63 3,6360 +0,6600 3,1480 3,8700 -4,3200 115 14,3100 +0,7700 12,5000 15,6800 -8,3900 223 Sogefi 1,4350 +0,5600 1,2920 2,1660 -33,7500 167 Tamburi 3,5560 +0,4500 2,5900 3,5560 +4,9600 518 TerniEnergia 0,8175 +2,1900 0,7920 1,5820 -48,3200 33 Tesmec 0,5150 +1,7800 0,4930 0,6500 -20,7700 54 TXT e-solutions 7,4000 +2,7800 7,0200 8,1300 -8,9800 94 Vittoria Assicurazioni 9,3800 +3,2500 7,7650 10,0400 -6,5700 610 Zignago Vetro 5,7100 +2,1500 5,0000 6,0650 -5,8500 493 % 3,6952 -0,0300 100 1,3442 +0,0200 10 0,7263 -0,4400 100 1,0753 -0,6000 10 1,0749 -0,4700 10 0,8780 +0,9400 1 0,6640 +0,1800 1 0,6888 +0,8200 1 0,1132 +0,9400 1 0,6344 +0,2000 1 0,6557 +0,9300 1 0,3182 -0,0400 100 0,9195 +0,4200 1 10000 2.216,6068 -0,3200 0,5113 +0,0000 1 0,3059 -0,1800 1 0,0607 -0,6800 1 1,3056 -0,2600 1 0,7666 +0,5300 1000 0,8307 +2,0100 100 Moleskine Poligrafica S.Faustino TA. 365 -0,1610 -0,1630 -0,0940 -0,0950 -0,0290 -0,0290 Massimo Zanetti Beverage 23-06-2016 PRECEDENTE VAR.% DESCRIZIONE Argento Milano (Euro/kg) 514,2070 517,4270 -0,6200 Oro Londra P.M. (Usd/oz) 1.262,1500 1.264,8500 -0,2100 36,0150 36,2830 -0,7400 Oro Milano P.M. (Euro/gr) BORSE ESTERE MERCATI Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) EuroParigi (Cac 40) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (FTSE 100) Madrid (Ibex 35) Sidney (AllOrd) Tokyo (Nikkei 225) Zurigo (SMI) QUOTAZ. VAR.% 449,8600 3.498,0400 4.465,9000 10.257,0300 20.868,3400 6.338,1000 8.885,3000 5.358,6000 16.238,3500 8.023,0500 +1,9500 +1,3100 +1,9600 +1,8500 +0,3500 +1,2300 +2,1100 +0,1700 +1,0700 +0,6400 OBBLIGAZIONI 23-06-2016 TITOLI MONETE Minimi anno Ansaldo Sts Servizi Italia W War Ergycapital 2016 Var. % ultima. Cap. mln Prezzo chiusura AZIONI Autostrade 1.625% 12.06.2023 B.IMI USD Fix Rate 26.06.2022 B.Popolare Sub Tier 2 TV 2022 B.Popolare TF Amm.Per. 11/2020 Banca IMI TF Rublo Russo 8.30% BNP Arb.TF 10% BRL 02.12.2017 Btp 3.25% 01.09.2046 Btp 4% 01.02.2037 Btp Italia 20.04.2023 Bund 1% 15.08.2025 Cassa D.Prestiti TM 2015-2022 Cct 01.03.2017 Ind Cct EU Euribor+0.7% 15.12.2022 PREZZO 104,6900 102,2700 101,1400 102,4500 100,1000 98,7700 116,8700 130,2300 101,3400 108,9200 100,0800 100,1600 100,9800 TITOLI Cct EU Euribor+1.2% 15.11.2019 Comit 1998/2028 ZC Ctz ZC 27.02.2017 EBRD ZAR ZC Notes 30.12.2027 EIB BRL 10% Bonds 17.12.2018 EIB MXN 4% Bonds 25.02.2020 EIB SEK 2.75% Bonds 13.11.2023 EIB ZAR 6.00% Bonds 21.10.2019 EIB ZAR 7.50% Bonds 21.12.2018 EIB ZAR 8.50% Bonds 17.09.2024 G.Sachs Fixed Float 26.11.2027 GS Ten-Year USD 3.5% Call.2025 IVS Group 4.5% 15.11.2022 PREZZO 103,2700 74,5000 100,0800 38,3100 102,0000 98,2200 112,5100 93,8700 101,9100 97,8400 96,8800 101,8000 102,3500 TITOLI Med.Lombardo 99/2019 3^Rev.Fl. Mediob.Carattere 2023 LowTier2 Mediob.II Atto 5% 2020LowTier2 Mediob.IV Atto TV 2021 L.Tier2 Mediobanca TV Floor 2015-2025 MPS 2017 TM Cap&Floor BPosta 3 Oat 0.5% 25.05.2025 Obligaciones 1.60% 30.04.2025 RBS Ottobre 19 Royal Fisso-Var Rep.of Italy 5.375% 15.06.2033 Rep.Polonia 3% Notes 17.3.2023 SG $100 Mln Notes 23.06.2025 Sg 7.25% Idr 375 Mld 29.1.2019 PREZZO 110,7900 113,8400 110,4000 106,8700 102,2600 101,1600 102,0200 102,4300 99,2900 121,0000 101,8000 100,4500 97,6000 20 .Lettere e Commenti STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 LA STAMPA Quotidiano fondato nel 1867 2 SECONDO ME CESARE MARTINETTI c. Dal 1986 a «La Stampa». Inviato e corrispondente da Mosca, Bruxelles e Parigi. Vicedirettore con Mario Calabresi. Due i libri editi da Feltrinelli: «Il padrino di Mosca» (1995) e «L’autunno francese» (2007). Dal novembre scorso è direttore del settimanale de «La Stampa», «Origami», in edicola il giovedì. La politica autoreferenziale che non affronta i problemi contatti Le lettere vanno inviate a LA STAMPA Via Lugaro 15, 10126 Torino E-MAIL: [email protected] Anna Masera Garante del lettore: [email protected] FAX: 011 6568924 Perché servono nuove elezioni 1 Il Pd perde il 50% dei Comuni dal Nord al Sud e Forza Italia sparisce: ne segue che il patto del Nazareno non esiste più. Prima di andare alle dimissioni Renzi dovrebbe concordare una modifica della riforma costituzionale e della legge elettorale col M5S. Il M5S non ci sta? Si vada alle elezioni. Non si può governare con un Paese che ha espresso chiara sfiducia a Renzi e portato la maggior parte degli elettori di centro destra a «uccidere» la loro classe dirigente dando il voto ai giovani grillini che non rivendicano di certo valori populisti e/o di destra. GRAZIANO BURATTIN DUE CARRARE (PD) La rischiosa operazione inglese 1 Leggo che la regina Elisabetta avrebbe chiesto delle buoni ragioni per far parte della Ue. A parte i pareri pro o contro, c’è una motivazione prioritaria: che il Regno Unito ne fa già parte da 40 anni. Un’uscita è un percorso mai provato. Una rivoluzione, un cataclisma. Proprio il Paese che ha fatto del compromesso e del rispetto delle tradizioni la linea aro Martinetti, c’è voluta la sconfitta del governo e del Pd perché si tornasse a parlare del ruolo fondamentale dei Comuni nella crescita del Paese, ma ancora poche analisi mettono il dito nella «piaga», che si chiama sostanziale mortificazione del ruolo di quelle istituzioni che poi sono quelle più vicine ai cittadini. Ormai siamo uffici periferici dello Stato, che ci impone anche quante scrivanie comprare. L’80% del nostro tempo è impegnato in attività di back-office, a trasmettere gli stessi dati a cinque, sei enti o istituzioni che non comunicano fra loro. Nessun candidato sindaco ha sfiorato la questione dell’autonomia frustrata dei Comuni durante la campagna elettorale e con cui, però, tutti troveranno a misurarsi nelle prossime ore, quando scopriranno che i poteri che pensavano di avere non ci sono. Siamo passati cioè dall’enfasi (esagerata) del federalismo al sostanziale annullamento dell’autonomia. L’Anci è stata passiva; ha fatto qualche timida protesta, poi subito ha presentato ai Comuni il «kit» dei servizi e dei prodotti per gestire C guida della sua storia politica, ha già compiuto, indipendentemente dal risultato, una operazione pericolosissima. GIANNI A scuola c’è bisogno di fare geografia 1 Al ministro dell’Istruzione piace molto la geografia, però solamente nelle tracce della maturità. Anche quest’anno nelle tracce della prova scritta di italiano compaiono temi di carattere geografico, economico e politico: valore del paesaggio, valore del confine e crescita e sviluppo con riflessione critica sul Pil. Temi affascinanti e anche di stretta attualità: temiamo però che, come avvenuto lo scorso anno, queste tracce siano state sviluppate da un esiguo numero di studenti in quanto totalmente estranee al loro corso di studi. Eppure il ministro dovrebbe ormai sapere che la geografia economica e politica nelle scuole superiori italiane viene 2 la nuova «complicazione», perché ormai l’Anci è più una struttura burocratica che deve alimentare se stessa che un «sindacato» dei Comuni. So che è un giudizio duro, ma è aderente alla realtà. DOTT. ANTONIO PILEGGI DIRIGENTE (A TEMPO) DEL COMUNE DI MONSUMMANO TERME (PISTOIA) insegnata nel solo biennio del tecnico commerciale mentre nei licei e negli altri istituti è pressoché assente. Premesso che il governo ritenga utile - lo auspichiamo - che i giovani italiani conoscano la situazione ambientale, geopolitica ed economica, italiana e mondiale, non sarebbe il caso di ripristinare quantomeno la situazione precedente al «riordino Gelmini» reinserendo la geografia nei trienni dei commerciali e magari anche nei licei? PROF. RICCARDO CANESI La crisi e il lavoro nei Paesi emergenti 1 Leggendo i giornali e ascoltando i commenti giornalistici ho la netta sensazione che in Italia sia in atto la grande illusione. Primo: tutti aspettano che la crisi passi, come una malattia, prendi l’antibiotico e la malattia se ne va. Secondo: pensano che basterà cambiare governo e saranno rose e fiori. Forse sfugge a Nel weekend risponde il direttore Si conclude oggi la settimana dedicata a ballottaggi e Brexit. Domani e domenica a rispondere alle lettere è, come di consueto, il direttore Maurizio Molinari. Per l’editoriale dei lettori raccomandiamo di scrivere testi di 1.600 caratteri. La Stampa ITALIANA EDITRICE SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN VICEPRESIDENTE CARLO PERRONE AMMINISTRATORI LUCA ASCANI, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE AMMINISTRATORE DELEGATO LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE MAURIZIO SCANAVINO DIRETTORE EDITORIALE MAURIZIO MOLINARI DIRETTORE CREATIVO MASSIMO GRAMELLINI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI DI USO REDAZIONALE (D. LGS.196/2003): MAURIZIO MOLINARI 2 Caro Pileggi, ho dato spazio alla sua testimonianza perché ci avvicina ad una realtà che lei giustamente denuncia come dimenticata o occultata. È questa una delle ragioni profonde del discredito che colpisce oggi la politica: quella di essere diventata uno spettacolo mediatico in un mondo autoreferenziale. Senza che alla fine si abbia mai l’impressione di toccare il fondo dei problemi. Non c’è da lamentarsi se poi gli elettori scelgono con la pancia: si eleggono figure o, come usa molto dire oggi, «narrazioni» che a loro volta produrranno altre narrazioni sull’efficacia degli eletti. E gli elettori residuali (ormai siamo quasi al 50 per cento di astensionismo fisiologico) decideranno in base ai risultati «percepiti». Un cortocircuito che ha molti colpevoli e di cui tutti siamo vittime. REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA: ITALIANA EDITRICE S.P.A., VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO 5, ELMAS (CAGLIARI) ©2016 ITALIANA EDITRICE S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 8107 DEL 06/04/2016. LA TIRATURA DI GIOVEDÌ 23 GIUGNO 2016 È STATA DI 221.275 COPIE TM L’editoriale dei lettori www.lastampa.it/lettere molti o almeno a tanti che in metà del mondo, i Paesi emergenti, si lavora con stipendi molto bassi rispetto agli stipendi europei. Risultato: molti prodotti che prima venivano costruiti o realizzati in Europa ora vengono prodotti altrove. Basta andare in un supermercato e controllare da dove provengono i prodotti esposti per rendersi conto perché in Italia e in Europa c’è la crisi. A mio avviso non ne usciremo finché nei Paesi emergenti rimarranno le condizioni che ci sono oggi. La grande illusione è che cambiando governo ci saranno migliori stipendi, meno disoccupati. Forse non si tiene conto che i Paesi emergenti continueranno, come è loro diritto, a produrre in modo altamente competitivo rispetto a noi europei, che continueremo invece a crescere molto poco. SERGIO PAGANI Il segretario di Stato slovacco per l’Ue 1 Su «La Stampa» di REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 402,50; Estero: e 858,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. DIRETTORE RESPONSABILE MAURIZIO MOLINARI CONDIRETTORE MASSIMO RUSSO VICEDIRETTORE LUCA UBALDESCHI REDATTORE CAPO CENTRALE FLAVIO CORAZZA CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA FRANCESCO BEI ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO COORDINATORI MACRODESK GIANNI ARMAND-PILON ATTUALITÀ, ALBERTO INFELISE STILI DI VITA, GUIDO TIBERGA CRONACHE, MARCO SODANO DIGITALE REDAZIONI GIUSEPPE SALVAGGIULO ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, TEODORO CHIARELLI ECONOMIA E FINANZA, ANDREA MALAGUTI INCHIESTE, MAURIZIO ASSALTO CULTURA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SPETTACOLI, RAFFAELLA SILIPO SOCIETÀ, PAOLO BRUSORIO SPORT, LAURA CARASSAI EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA, GUIDO BOFFO CRONACA DI TORINO mercoledì, a corredo dell’intervista dal titolo «La Slovacchia ha faticato tanto per l’Ue», per errore è stata pubblicata la foto del premier slovacco Robert Fico al posto di quella del segretario di Stato slovacco per gli affari europei Ivan Korcok. Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 402,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 L’INFANZIA VIOLATA La cronaca ci racconta troppo spesso di bambini torturati o violentati, nell’indifferenza degli adulti Provo sconcerto di fronte a una collettività inghiottita dalle sabbie mobili dell’omertà CONCETTA LA NAIA orrore per la vicenda della piccola Maria, 9 anni, trovata morta domenica sera nella piscina a San Salvatore Telesino, nel Beneventano, rimanda all’inarrestabile violenza nei confronti dei bambini. È recente il caso della piccola Fortuna di Caivano, abusata ed uccisa vicino a Napoli. Troppo spesso un silenzio colpevole ristagna nei paesi teatro di delitti contro l’infanzia, spesso crimini conosciuti e accettati; nell’entourage sociale e familiare, dove tutti si conoscono, nessuno ha qualcosa da dire: un mondo sommerso fatto di abusi, di ignoranza, di silenzi. Provo sconcerto e dolore di fronte ad una collettività inghiottita dalle sabbie mobili dell’omertà, dell’indifferenza e della paura. L’infanzia ha rappresentato da sempre l’anello debole della catena sociale. La letteratura dell’ottocento inglese ci ha dato conto della terribile condizione dei bambini dell’epoca, maltrattati e ridotti in schiavitù. Nel corso dei secoli non è cambiato molto: anche ai nostri giorni è facile vedere volti di bimbi anneriti dalla polvere delle miniere dove sono costretti a scendere, o addestrati a combattere guerre sanguinose nel sud del mondo. La Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo dell’Onu, risalente al 1924 e periodicamente riesumata, è pressoché rimasta una dichiarazione d’intenti coperta di ragnatele. Anche nell’era contemporanea l’infanzia violata, torturata, sterminata, rimane un’orrenda ferita mai rimarginata nelle coscienze di tutti. L’ Mestre (Ve) oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano. Telefono 02/2584.6543 - [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 DOVE NASCE IL RISENTIMENTO VERSO I POLITICI STEFANO LEPRI I mmiserimento dei ceti medi, disagio delle periferie, nuove povertà sono parole disparate con cui cerchiamo di afferrare ciò che il terremoto elettorale nei Comuni rivela. Ma bisogna guardarsi da schemi frettolosi, buoni in altri Paesi. In Italia la crisi ha caratteristiche proprie; e il Movimento 5 stelle non somiglia a nessuna delle forze che raccolgono la protesta altrove. Altrove esistono «perdenti della globalizzazione» più facili da identificare come categoria sociale. Nel voto britannico di ieri, il Nord deindustrializzato a fronte della Londra ricca. Negli Stati Uniti in campagna elettorale, la classe operaia bianca i cui redditi sono fermi da forse trent’anni, se non in regresso. Nell’insieme dei Paesi avanzati, le disuguaglianze sociali si sono accresciute, anche gravemente. Che l’1% soltanto della gente si sia arricchito, e il 99% no, è una forzatura ideologica, però negli Usa se si corregge in 10% e 90% non si è lontani dal vero, e non va bene. In più, l’uscita troppo lenta dalla grande crisi toglie speranza di un futuro migliore. L’Italia risulta, al contrario, perdente nel suo insieme; per motivi complessi, probabilmente di origine soprattutto interna. Il reddito pro capite, già stagnante prima della crisi, è oggi del 7% inferiore a quello del 2000. Tuttavia, dai dati Istat e Banca d’Italia non risulta un aumento della diseguaglianza media. Bisogna osservare più in dettaglio. Significativo è il primo dei grafici che compaiono nell’indagine Nomisma sulle famiglie pubblicata ieri. La «debole ripresa» che risulta dagli indicatori ufficiali dell’economia i giovani sotto i 35 anni non l’hanno mai vista. Solo nelle fasce di età superiori si comincia a tornare sopra i livelli di reddito del 2010. Tra i giovani, anche chi trova un posto fisso (ora magari con un contratto a tutele crescenti) guadagna assai meno, a parità di qualifica, rispetto ai suoi simili di 10 o 20 anni fa. Sono poi esili le speranze di carriera. Secondo uno studio dell’economista Michele Raitano ripreso da Nomisma, l’Italia è uno dei Paesi dove più i figli dei ricchi restano ricchi e i figli dei poveri restano poveri. La disuguaglianza dunque non è cresciuta in sé ma sempre più si eredita; e per chi ha trent’anni il nostro è già un Paese in rapido declino. Quasi metà dei ragazzi di liceo sognano di trasferirsi all’estero. D’altronde in Italia sono rari i casi di arricchimento fulmineo nella finanza o negli affari (pur se destano PERCHÉ L’OCCIDENTE NON PUÒ FARE A MENO DELLA RUSSIA MARTA DASSÙ SEGUE DALLA PRIMA PAGINA a ritiene - come ha detto e scritto già varie volte - che la Russia sia comunque un interlocutore indispensabile di un mondo occidentale che dovrà gestire, nei decenni a venire, problemi assai più impegnativi: dalla competizione economica e geopolitica con la Cina alle varie declinazioni del terrorismo jihadista. Del resto, l’evoluzione della crisi in Siria dimostra che la Russia è già - per un’Europa vulnerabile e per un’America distratta - un interlocutore importante nello spazio mediorientale, segnato dalla crisi terminale dello Stato arabo. Ma questa stessa Russia, partner almeno potenziale sul fronte Sud dell’Europa, appare invece, sul fronte Est, quale una potenza revanscista e da contenere: in particolare per Polonia e Baltici, che puntano a rafforzare le misure già prese dalla Nato dopo la guerra in Crimea e la crisi Ucraina. Partner globale da coltivare o rivale regionale da dissuadere? Gli europei sono formalmente uniti sulla gestione del problema Russia; ma la realtà è che Paesi come la Germania e l’Italia sono più «kissingeriani» di altri. La Russia, come sempre, divide. E gioca a dividere: per quanto Putin abbia sostenuto, nel foro con Matteo Renzi a San M Pietroburgo, di auspicare una Europa forte, la realtà degli ultimi anni è andata in senso diverso. Se non altro per l’appoggio offerto da Mosca a vari partiti nazionalisti ed euroscettici del Vecchio Continente; tutti affascinati, non a caso, dal «neo-autoritarismo» di una Russia al tempo stesso post-sovietica e nostalgica del passato imperiale. Tutto questo spiega il contesto, certamente non facile, della «campagna di Russia» avviata dal premier italiano. Quale ospite speciale del Forum di San Pietroburgo, l’Italia aveva l’onore ma anche l’onere di guardare al di là dei soli interessi economici del nostro Paese, che pure esistono e sono quanto mai rilevanti. Matteo Renzi lo ha fatto, ricordando che la vera questione strategica in discussione è il futuro stesso della relazione fra la Russia e l’Europa. La tesi del premier italiano è che la costruzione di una relazione di «buon vicinato» con il nostro vicino euro-asiatico risponda agli interessi strategici del Vecchio Continente e richieda uno sforzo preciso: per la necessaria applicazione (da parte di Mosca ma anche di Kiev) degli accordi di Minsk sull’Ucraina, per una valutazione politica (e non solo burocratica) delle sanzioni e per la riaffermazione dei principi messi a dura prova nello spazio grigio comune fra l’Europa e la Russia. Costruire un dialogo con Vladimir Putin ha senso, del resto, solo a queste condizioni: difendere gli interessi europei (o di larga parte di loro) senza sacrificare valori irrinunciabili (per tutti gli europei); consolidare il fronte Est dell’Europa senza perdere di vista il ruolo della Russia come potenziale partner globale (Siria, Isis, forniture energetiche). Sembra una difficile quadratura del cerchio. E lo è. Ma non è sbagliato tentare. Renzi si è schierato così con una scuola di pensiero internazionale abbastanza precisa, quella che appunto potremmo definire «kissingeriana». Ma vi ha aggiunto una tradizione tutta italiana: la vecchia e abbastanza rituale vocazione del nostro Paese a proporsi come «ponte» verso interlocutori non facili. Perché una scelta del genere sia utile e credibile, e non vuotamente dichiaratoria, l’Italia deve tenere fermi alcuni principi essenziali, riferiti anzitutto alla crisi ucraina. Per quanti errori possano essere stati compiuti nella gestione del rapporto con la Russia, dal 1991 fino al varo della «Eastern Partnership» - e di errori ne sono stati compiuti parecchi - resta che le pulsioni di Mosca nel cosiddetto «estero vicino» non possono essere accettate o premiate. Il «ponte» con Mosca ha senso, insomma, se l’Italia non giocherà una partita solitaria (non sembra sia questo il caso); e se invece servirà a chiarire i termini di una relazione fra l’Europa e la Russia che ha bisogno scandalo gli stipendi dei capi di certe banche in difficoltà). Calo dei redditi e perdita di speranze per i figli, sentiti come fenomeno collettivo, inducono a confessare ciò che forse prima si celava. Una risposta come quella sulle accresciute difficoltà a pagare i mutui casa – in un periodo di tassi di interesse al minimo! - annuncia forse un atteggiamento più aggressivo nei confronti delle banche. Però il bersaglio vero è un altro. In una economia che stenta tutta, come la nostra, si è diffusa l’impressione che l’unica via per fare denaro in fretta fosse sfruttare il denaro pubblico, entrando in politica o facendo affari con i politici. Non avendo nababbi di Wall Street o della City a fronte delle difficoltà delle piccole imprese e degli stipendi fermi, il risentimento si è concentrato contro la «casta» dei politici. In tutti gli altri Paesi quello che si usa chiamare «populismo» assume alla fine caratteri riconoscibili o di destra o di sinistra, benché diversi rispetto al passato. Da noi no: un meccanismo della politica bloccato, percepito come benefico solo a se stesso, genera una forza di opposizione dal programma vago il cui unico punto irrinunciabile è fare piazza pulita dei politici precedenti. Lettere e Commenti .21 . L’ULTIMO RITO DI PASSAGGIO CHE CI RESTA ALESSANDRO D’AVENIA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA di essere profondamente ripensata. Da entrambe le parti. Per l’Europa non è un tema certo secondario: al di là dello schermo delle sanzioni (che verranno ancora prorogate), il «che fare con Mosca» divide appunto gli europei sull’asse Ovest/Est; e può dividere l’Atlantico. Al vertice di Varsavia della Nato, nelle settimane prossime, l’obiettivo sarà di evitare nuove frizioni del genere. Per la Russia, diventare europea è sulla carta un destino: «Al russo - scriveva Dostoevskji - l’Europa è altrettanto cara della Russia: gli è cara ogni pietra di essa. L’Europa è la nostra patria, altrettanto che la Russia». Ma il destino va meritato, piuttosto che conquistato. E sono indispensabili i valori, assieme agli interessi, perché quella fra Europa e Russia diventi una storia comune. Per ora non è così: a suo modo, del resto, Putin rivendica un proprio «eccezionalismo». In realtà, la Russia è molto più debole di quanto non voglia apparire: l’orgoglio patriottico dello zar del Cremlino fa da contrappeso a una condizione economica difficile, anche come effetto del declino del prezzo del petrolio. Che la Russia accetti i suoi limiti - in politica interna e in quelle che ritiene sue tradizionali aree di influenza - è una delle condizioni per un rapporto migliore con l’Europa. Da parte loro gli europei devono trovare, verso la Russia, un terreno di intesa: cosa niente affatto facile ma necessaria, per evitare un’altra fonte di fragilità strutturale del vecchio Continente. E per avere in Mosca l’interlocutore di cui abbiamo effettivamente bisogno. ffermava che, dopo il fare bene, la cosa più importante era far poesia e lo diceva perché questo era la sua maturità, fecondità di vita e, in ultima istanza, felicità (felix era per i latini l’albero che dà frutto, quindi fecondo e felice sono la stessa cosa). La carenza di felicità di molti contemporanei, e i giovani in particolare (in Occidente aumenta il numero di ragazzi che hanno provato il suicidio entro i 21 anni o che tributano la loro devozione alle divinità della Dipendenza o del Disagio), dipende dalla carenza di fecondità delle vite, cioè dalla carenza di frutti e i frutti richiedono chiarezza di destino che si fa destinazione nella pazienza delle stagioni. Keats parla di una metamorfosi da adolescenziale Icaro che - per eccesso di speranza tipico di quell’età – fugge dal labirinto della vita sopravvalutando i mezzi a disposizione, a uomo innamorato della terra, che pazientemente la solca, simile alla meravigliosa stata scolpita da Alberto Giacometti, l’Uomo che cammina: senza rinunciare alla tensione verso l’alto, è infatti esageratamente slanciato, incede con piedi grandi e pesanti, come radici di alberi. La maturità è uno degli ultimi riti di passaggio che restano alla nostra cultura ipertecnologica, che se ne ride dei tempi della natura e delle stagioni (quando vedo un bambino delle elementari o delle medie con il suo smartphone ultimo modello in mano so già che tutte le tappe sono state rimescolate e confuse, a quale prezzo lo sapremo fra qualche anno). I riti di passaggio sono necessari, oggi come ieri, a segnare nella carne e nello spirito una metamorfosi, simbolicamente rappresentata dall’esame di maturità, per persone che di simboli significativi hanno bisogno come l’ossigeno, perché il codice binario non conosce simboli, perché non ammette profondità, ma solo superfici apparentemente profonde, ma uno schermo è uno schermo. I nostri ragazzi sono ipernutriti dalla tecnologia da superfici rutilanti e informazioni continue, in una specie di carta geografica inservibile, perché in scala uno ad uno. Lo guardo e li vedo spesso spaesati e distratti, solo quando la sera si impadronisce dei loro corpi e delle loro anime, allora magari, in un raro momento di solitudine strappata al chiasso, scrivono una lettera in cui chiedono aiuto: che ci sto a fare qui? Perché tanta noia, anche se mi diverto tantissimo? Molti di loro arrivano all’esame e, dopo un percorso di ben 13 anni di scuola, non hanno ipotesi sulla loro destinazione. Il destino, ciò che ci capita senza nostra scelta, non si è trasformato in destinazione, con conseguenti sconforto, noia, paura. Solo un futuro immaginato dà senso e sangue al presente. Ma anche il futuro è un simbolo, perché lo riempiamo sempre e solo delle narrazioni che respiriamo o (se siamo ancora liberi) scegliamo. Che cosa abbiamo fatto con questo ragazzo per 13 anni? Il nostro dialogo con la sua vita è stato talmente “superficiale” che della sua vita ha imparato troppo poco, ma ci riteniamo soddisfatti perché sa applicare alcune procedure, che continuiamo ad aggiungere ad uno zaino troppo pieno di oggetti, ma il cuore e la testa vuoti di progetti, se non i copioni già scritti dal così fan tutti. La nostra scuola riesce a renderli più liberi, cioè capaci di adesione al vero, al bello, al buono e di mettersi in cammino in quella direzione? L’esame di maturità è un’occasione di verifica per tutti: genitori-docenti-studenti. Sono cresciute ai ragazzi le gambe per camminare, a fatica e con pazienza, per le vie di questo mondo? Se non è così, li abbiamo tenuti troppo in braccio, o li abbiamo semplicemente addestrati come si fa con gli animali, o li abbiamo illusi con ali di cera, il tutto e subito, senza la pazienza delle stagioni, ma la rapidità della moneta e del clic. Maturare richiede semi e stagioni, profondità e pazienza, maestri e amici, altrimenti la pianta verrà spazzata via al primo vento della realtà, perché solo chi matura dall’interno può cercare la luce del sole. Oggi più che mai in cui la volatilità suicida alla Icaro (lavoro, famiglia, scuola) si traveste troppo spesso della seducente parola flessibilità , abbiamo bisogno di gambe forti come radici di alberi e di pensieri capaci di farci vedere la meta verso cui camminare, con tutta la pazienza necessaria. Questo esame di maturità ci riguarda tutti. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI A 22 STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 & CULTURA SOCIETA’ SPETTACOLI DOMANI SU TUTTOLIBRI Il surf della vita L’autobiografia del premio Pulitzer William Finnegan, sulle onde delle Hawaii. Leggere il mare. I Buchi di Cornia. Un Cary Grant per la stagista. Deaver, paura a New York. Thomas Mann, ritorna il Doctor Faustus. Le confessioni integrali di Gide. Gillo Dorfles: una vita per le arti. La lingua di Montale e Gadda. Diario di lettura: gli eroi greci di Guidorizzi. PIERPAOLO MITTICA/PARALLELOZERO GARY SHTEYNGART GARY SHTEYNGART a mattina vado a Cernobil insieme con un variopinto gruppetto di fanatici delle catastrofi. Ci danno l’utile consiglio di non mangiare la terra nei cinquanta chilometri della cosiddetta «Zona di alienazione», e dato che non ci sono bagni ci dicono che possiamo «usare i cespugli, gli alberi o gli edifici abbandonati per fare pipì». Mentre lasciamo Kiev vediamo l’altra faccia dell’Ucraina, quella con un peschereccio arrugginito in mezzo a uno spiazzo sabbioso e belle ragazze al lato della strada, con i polpacci che luccicano al sole, in attesa dell’autobus o di qualcosa di più redditizio. Un po’ di tempo prima della nostra gita, la scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievich ha vinto il premio Nobel per la letteratura, anche per aver raccontato magistralmente il disastro nucleare in Preghiera per Cernobyl. «La Zona ti cattura», le dice un cacciatore. «E poi ti manca, davvero. Una volta che ci sei stato, poi ti manca». L BRIGITTE LACOMBE Domenica a Capri per le Conversazioni Gary Shteyngart è nato a San Pietroburgo (allora Leningrado) nel 1972 ma dall’età di sette anni vive negli Stati Uniti. Scrittore dalla vene satirica, ha pubblicato Il manuale del debuttante russo (Mondadori), Absurdistan, Storia d’amore vera e supertriste e Mi chiamavano piccolo fallimento (questi ultimi da Guanda). Domenica sarà a Capri (ore 19, piazzetta Tragara), ospite dell’11a edizione delle «Conversazioni» il festival internazionale ideato da Antonio Monda e Davide Azzolini che si svolge a Capri, Roma e New York, quest’anno dedicato al tema «Diversità». Il testo del suo reading, di cui qui anticipiamo uno stralcio, fa parte di un saggio più lungo, Taking in the Irrepressible Energy of Kiev, Ukraine, pubblicato da Travel+Leisure e inedito in Italia Cernobil, com’è bella la natura quando rimedia ai nostri errori Viaggio nella “Zona di alienazione”, teatro trent’anni fa del disastro nucleare, tra case abbandonate, distese di pinete, uccelli che cinguettano e ruscelli gorgoglianti La volpe a tre teste E ha ragione. La Zona di alienazione, che comprende sia la cittadina di Cernobil sia la città di Pripyat, è uno dei posti più affascinanti che abbia mai visitato. Circondata da distese di pinete, piena di una fauna vivace - no, non vi capiterà mai di incontrare la leggendaria volpe a tre teste, perché non esiste, ma vedrete gruppi di turisti giapponesi giocare con i cuccioli randagi - Cernobil ha il coraggio di porre la domanda più insolente di tutte: il mondo sarà un posto migliore quando gli PIERPAOLO MITTICA/PARALLELOZERO Nelle immagini di questa pagina (da un servizio fotografico sulla «Zona di alienazione») la città abbandonata di Pripyat: in alto una volpe nella piazza centrale e la vegetazione intorno alla città con la ruota panoramica sullo sfondo, qui sopra l’interno di un asilo uomini lo lasceranno a se stesso? I numerosi cinghiali, alci e cavalli selvatici della Zona sembrerebbero pensare di sì. In un certo senso la Zona è un monumento ai fallimenti dell’Unione Sovietica. Una delle attrazioni principali è la gi- gantesca struttura radar chiamata «Picchio russo», progettata per individuare i missili lanciati dal Nord America subito dopo la partenza, che a quanto pare è costata più della stessa centrale nucleare di Cernobil. Come da tradizione sovietica, non ha mai funzionato realmente. Si può salire ai primi due piani e ammirare i ricevitori a forma di baccelli che non hanno mai avuto la possibilità di predire un attacco nucleare, tanto meno il disastro consumatosi solo a pochi chilometri da lì. Quanto al reattore esploso, è provvisoriamente coperto da un sarcofago sovietico; ne stanno preparando uno nuovo, di fabbricazione europea, con cui sostituire quello vecchio usando un complicato sistema di binari ferroviari. «È arrivato il momento di esporci un po’ alle radiazioni!», dice la nostra energica guida mentre il pullman si ferma. Proprio davanti al reattore, il mio dosimetro mostra tracce di radiazioni che superano di 16 volte il dosaggio consigliato - in uno dei «punti caldi» vicino a un asilo abbandonato l’ho visto salire oltre le 48 - ma è un livello ancora considerato sicuro per un periodo limitato di tempo. Eccolo lì: un rudere grigio di cemento con l’iconica canna di ventilazione rossa e bianca. È difficile capire cosa provare quando ci si trova davanti a un macchinario che ha quasi spazzato via mezza Europa. A fianco ci sono dei poliziotti annoiati che fumano. Una Pompei ucraina Ma la parte più interessante della visita è la città abbandonata di Pripyat, che una volta contava 50.000 abitanti e adesso è una capsula del tempo della vita sovietica, e della morte sovietica. Una delle corsie di via Lenin, la strada principale, è stata invasa dal fogliame come in una giungla, e il cartello che domina sulle rovine della piazza principale dice: «Lasciate che l’atomo sia un operaio, non un soldato», slogan sovietico in difesa dell’uso pacifico dell’energia nucleare. LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Philip Dick aveva ragione Cartesio Philip Dick aveva ragione (come sospetta senza riuscire ad ammetterlo Emmanuel Carrère in Io sono vivo, voi siete morti, tradotto per Adelphi). E tra poco non sarà il solo scrittore che sopravvive in forma di androide, grazie al robot costruito nel 2005 in America. L’Università Nishogakusha di Tokyo annuncia infatti un nuovo professore di letteratura per MARIO BAUDINO Il poeta è morto ma va in cattedra come androide il prossimo anno accademico. Sarà Natsume Soseki, capofila del modernismo, un classico tradotto anche in Italia (da vari editori tra i quali Neri Pozza), morto peraltro nel 1916. Tornerà in forma di androide per celebrare il proprio centenario, terrà lezioni, parteciperà all’inaugurazione dell’anno accademico. La macchina è stata realizzata da un guru delle robotica, Hiroshi Ishiguro (niente a che vedere con il romanziere britannico) celebre per essersi già duplicato a sua volta in un indistinguibile androide. Terzo tra cotanto senno. I maghetti dello sport A Francoforte, nel fine settimana del 23 e 24 luglio, si giocano i mondiali di Quidditch, come i maghetti di Harry Potter ma senza volare sulle scope. Al torneo partecipano 25 nazionali, . 23 dal Pakistan all’Uganda, dalla Corea al Perù. Particolare non privo di interesse, l’allenatore della squadra britannica dichiara al Guardian di preferire Tolkien, mentre il capitano confessa che lui, quando ha cominciato a giocare, non avevo letto nemmeno una riga della Rowling. Lo sport da lei inventato sta diventando autonomo perfino dai suoi libri. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI L’epopea del bandito eroe “senza odio, senza violenza, senza armi” In un libro di Giorgio Ballario la Vita spericolata di Albert Spaggiari, genio di un solo colpo, a Nizza, l’unico ladro che pagò con l’ergastolo MARCO N EIROTTI he cos’è l’effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?». Nella frase di Bertolt Brecht ci sono lo spirito anarchico e scanzonato di Albert Spaggiari e le radici di una simpatia, fin quasi a un rispetto da eroe, tributatigli nel tempo dal popolo francese e non soltanto. Fotografo con un passato da combattente in Indocina e poi nell’Oas in Algeria, una simpatia profonda per l’estrema destra, nel luglio 1976, con un drappello di complici, Spaggiari passò per le fogne e svuotò le cassette di sicurezza della Société Générale di Nizza, con un bottino intorno agli attuali trenta milioni di euro. Su una parete del caveau della banca (il cui slogan era «Vi proponiamo Fort Knox») lasciò una scritta irridente e «onesta»: «Senza odio, senza violenza, senza armi». Arrestato, evaso e poi latitante in contatto con esponenti dell’eversione nera, fu l’unico ladro condannato all’ergastolo. L’ultima sfida senz’armi alla Francia fu il rientro a casa della salma, portata nottetempo su un camper, tredici anni dopo, nel giugno 1986. Di questo anomalo genio d’un solo colpo, un po’ romantico e un po’ con voli da sbruffone, racconta la storia, l’animo e l’ambiente sociale e politico Giorgio Ballario, giornalista della Stampa, romanziere, cultore del giallo e del noir, in Vita spericolata di Albert Spaggiari (Idrovolante edi- «C PIERPAOLO MITTICA/PARALLELOZERO Pensate a Pripyat come a una Pompei preservata molto meglio. Si cercano i più piccoli dettagli dell’attività degli abitanti di un tempo, di vite sradicate e strappate via. Un supermercato con corsie riservate alla birra e ai succhi di frutta dimostra quanto fossero privilegiate le «città nucleari» come Pripyat rispetto agli ordinari paesini sovietici dove si facevano ore di fila per una salsiccia immangiabile. Niente di più triste C’è una enorme piscina che mi ha lasciato senza parole. Fino al 1996, i cosiddetti «liquidatori», i coraggiosi operai che hanno ripulito Cernobil prevenendo una catastrofe ancora più epocale, facevano delle pause lì per nuotare dopo i turni estenuanti e pericolosi al reattore. Ma non c’è niente di più triste della Scuola Numero Tre, la mensa disseminata di maschere a gas per i bambini. Avrebbero dovuto usarle in caso di attacco nucleare da parte degli Stati Uniti, ma quando il reattore lì accanto esplose non gli dissero di indossarle, con conseguenze devastanti. Le autorità non volevano creare il panico. Per andarsene, bisogna sottoporsi a due rilevazioni del livello di radioattività in tutto il corpo, sia al posto di blocco a 30 chilometri sia a quello a 10. I risultati possibili sono due: «pulito» o «sporco». Sono risultato pulito, ma una parte di me sa che il cacciatore aveva ragione. Mi mancherà questo posto, con gli uccellini che cinguettano e i ruscelli gorgoglianti che spuntano da un paesaggio di morte. Cernobil è la prova di quanto possa essere bella la natura quando recupera ai nostri errori. [Traduzione di Giulio Silvano] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AFP Albert Spaggiari (terzo da sinistra) fotografato nel marzo del 1977 mentre veniva condotto dal giudice. Nato in Alta Provenza nel 1932, è morto nel 1986 zioni). Ma non redige una ordinata biografia in cronaca, gira invece con le parole un film che - tra scavi degli uomini d’oro, indagini, flashback - attraversa società e politica, costume e tensioni, bombe e rivoltellate che squassavano l’Italia nel secondo Novecento. Spaggiari divenne una sorta di eroe popolare perché beffò il potere economico e quello politico senza - come ricorda la sua scritta nel caveau - la minima violenza fisica contro alcuno. Nato in Alta Provenza nel 1932, figlio di un muratore emigrante italiano, un’infanzia nella Francia occupata e della Repubblica di Vichy, quasi subito orfano di padre, vagabondo tra i collegi, il giovane avrà esperienze soldatesche prima in Indocina e poi in Algeria nell’Oas, l’organizzazione paramilitare clandestina che appoggiava i coloni francesi refrattari alla fine del colonialismo. Ma non rimarrà un uomo da battaglia, si dividerà tra letture (di narrativa o ideologiche) e fotografia. Leggendo un romanzo poliziesco «Bert» inventa il grande colpo, rivolgendosi al milieu marsigliese e, per pararsi le spalle dai professionisti, a ex commilitoni dell’Oas. Ballario ci accompagna con loro nelle fogne di Nizza, nelle indagini, dal nome spifferato alla cattura, dall’evasione saltando dalla finestra della stanza del giudice alla latitanza nell’America Latina e in Italia, tra l’amore per l’affascinante figura di Emilia De Sacco, nel rifugio sulle Dolomiti, e i parlamentari di destra che pranzano con un latitante e sono scandalizzati dalle «balle» dei giornali- sti (che in realtà indagano su bufale lanciate dallo stesso Spaggiari). Il romanzo giallo intorno a uno scanzonato e romantico, talora vanitoso, ribelle (dirà d’aver destinato buona parte della sua percentuale di bottino a latitanti italiani neri) è un gioco di sfide con la vita e le istituzioni, dove il ladro diventa narratore (ha pubblicato libri) nostalgico della sua terra. Ed essa di lui, fino alla proposta da parte di alcuni di intitolargli lo stadio di Nizza. Elzeviro Riccardo Perissich è a capo del think tank «Council for the Usa and Italy» come si interpretano gli intrighi internazionali, senza illudersi che conti sbirciare «dietro le quinte» mentre la realtà va in scena. I critici si sono divertiti a cercare «il romanzo a chiave», Emma Santini come Emma Bonino, Valente come Perissich, l’odioso terrorista Cesare Attolico come Cesare Battisti, il killer rifugiato in Brasile, ma il gioco rischia di far perdere l’essenziale. Riccardo Perissich, ora a capo del think tank «Council for the Usa and Italy», ha lavorato a lungo alla Commissione Europea, dove è arrivato con Altiero Spinelli, per poi operare in tante aziende, da Pirelli a Telecom. Non è un autore di gialli che guarda 007 al cinema, scrive di trame che ha fronteggiato, negoziati di cui è stato testimone, di forze, palesi e occulte, che ha visto in prima linea. È questo il fascino del libro, lasciare la sensazione angosciosa che ogni violenza, ogni tradimento, ogni doppiezza siano possibili o, peggio, si siano davvero verificati e ritornino, intorno a noi. I protagonisti - Valente, Ottolenghi, Santini - condividono con l’autore cultura, generazione, aspirazioni, l’aria disinvolta degli italiani «globali» di Bruxelles, New York, Pechino, abili nelle cose del mondo, ma con un certo stile, una discreta eleganza, un modo di fare che Perissich rivendica non come estetica ma come etica. Un decalogo che anche Giulio Regeni avrebbe appreso, se la sua vita, troppo presto, non fosse stata stroncata da «insospettabili» crudeli. GIANNI RIOTTA Nel romanzo di Perissich c’è anche Regeni tra le vittime degli “insospettabili” l caso del ricercatore italiano Giulio Regeni, torturato e ucciso al Cairo, ha appassionato l’opinione pubblica, costretto la sua università, Cambridge, a un imbarazzato rifiuto a collaborare con i magistrati italiani, creato un incidente diplomatico con il regime di Al Sisi e indotto il professor Varese, docente a Oxford, a lamentare l’incuria con cui lo sfortunato giovane è stato mandato allo sbaraglio tra gli intrighi del Medio Oriente. I La notizia del colpo milionario alla Société Générale di Nizza sulla Stampa del 21 luglio 1976 Sarà impossibile, per chi abbia seguito la saga tragica di Giulio, leggere l’ultimo romanzo di Riccardo Perissich, Gli insospettabili (Longanesi, pp. 306, € 18,60) senza ripensare alla sua vicenda. Anche nelle pagine di Perissich scompare un personaggio, il giornalista Dario Ottolenghi, più maturo di Regeni, pare ispirato a Mario Pirani leggendario inviato del Giorno e della Repubblica, e anche ne Gli insospettabili ogni gesto è doppio, fal- so, ogni voce ambigua. Il lettore impara dal terzo thriller di Perissich, dopo Le regole del gioco e Il seminatore, che non ci sono buoni e cattivi negli affari internazionali, solo luci e ombre che mutano i caratteri. Giulio Valente, un ex agente incaricato dall’affascinante Emma Santini di ritrovare Ottolenghi, via via si innamora, rischia il peggio a sua volta pur di trovare la logica degli «Insospettabili». Lasciandolo agire, Perissich indica 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Facebook riotta.it 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 24 STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 SPECIALE LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 25 Cultura e società in mostra a Firenze Gli interni e gli esterni del Museo degli Innocenti di Firenze, che oggi riapre dopo tre anni di lavori Porte aperte al Museo degli Innocenti Dopo tre anni di chiusura, è di nuovo visitabile il più antico istituto d’accoglienza per l’infanzia ANDREA COMINETTI itorna dopo tre anni di pausa, tra le stanze del più antico istituto d’accoglienza per l’infanzia. Apre oggi, a Firenze, il nuovo Museo degli Innocenti, uno spazio multidisciplinare completamente ristrutturato, in cui la storia dell’ente (dal Quattrocento fino ai giorni nostri) s’intreccia a quella dell’arte. L’insieme di opere, architettura e memoria documentaria, costituisce un patrimonio culturale unico al mondo. Ed è proprio questa consapevolezza che ha spinto l’Istituto a promuovere i lavori di ristruttura- I tre percorsi R zione: «L’accoglienza e la bellezza sono state fin dalla fondazione parte integrante dell’opera educativa e sociale degli Innocenti», afferma il presidente Alessandra Maggi. Che sottolinea come, in tutti questi anni, la loro missione, «basata sulla protezione, la tutela e la promozione della cultura dei diritti dell’infanzia», non sia mai cambiata. Collocato nell’edificio progettato da Filippo Brunelleschi, il Museo propone tre percorsi tematici di visita - storia, architettura, arte che assieme danno vita a una narrazione unitaria. Dalle diverse «Madonne col Bambino» fino al Cortile degli Uomini e a quello delle Donne, passando per le 140 teche con i segni distintivi dei bambini abbandonati. Una storia secolare La collezione dell’Istituto fu organizzata ed esposta per la prima volta nel 1890, con la realizzazione di un museo nell’antico refettorio delle donne e nelle stanze adiacenti. Poi, nel 1971, l’allestimento venne trasferito nel locale sopra il portico di facciata, un tempo dormitorio dei fanciulli. L’idea di un nuovo cambiamento è del 2004, quando «abbiamo ripensato in modo profondo - continua Maggi - il ruolo che l’Istituto attribuiva al proprio patrimonio storico, artistico e culturale». Tra le sale più interessanti quella in cui sono raggruppati i dieci putti di Andrea della Robbia, simbolo dell’Istituto. Che, dopo un anno di restauro e per la prima volta nella loro storia, saranno visibili a distanza ravvicinata fino a novembre 2016. Generalmente iscritti in dieci loculi e fissati sulla facciata dell’edificio, i rilievi sono stati infatti smontati quando sono iniziati i lavori di riqualificazione, soprattutto a causa di incrinature orizzontali che tagliavano a metà i corpi dei bambini. I bambini al centro E proprio a misura di bambino è concepita l’intera struttura, con i testi delle didascalie dei percorsi composti da Sara Marconi e Beniamino Sidoti, autori di libri per ragazzi. La cura per il tema dell’infanzia si ritrova anche in alcune delle installazioni. È il caso di «In fasce», un’illusione anamorfica dipinta a parete. Si tratta di una riproduzione di tondi robbiani creata per gli occhi (e l’altezza) dei bambini, che i più grandi dovranno chinarsi per vedere. In più, oltre alle nuove installazioni, continua l’attività de La Bottega dei Ragazzi che, dal 2006, si propone di avvicinare i più piccoli al mondo dell’arte e che, da settembre, troverà spazio con i suoi laboratori creativi anche nelle nuove stanze del museo. Dove e quando Il Museo degli Innocenti si trova a Firenze, in piazza della Santissima Annunziata 13, ed è aperto dal lunedì alla domenica, dalle ore 10 alle 19, con ingresso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura. Accanto all’esposizione, nell’antico stenditoio dell’Istituto, c’è la caffetteria «Caffè del Verone»; nel bookshop cataloghi, cartoline e segnalibri che riprendono le opere principali del Museo. I biglietti base costano sette euro, cinque quelli ridotti. Lo sconto è applicato agli over 65 e ai ragazzi dai 12 ai 18 anni. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Storia Arte Architettura È la prima sezione del museo: si inizia con la storia dell’istituzione, legata all’assistenza in Italia e al racconto della vita quotidiana all’interno dell’Istituto. In questa parte di percorso, particolarmente affascinanti sono le 140 piccole teche contenenti una selezione di segni distintivi, spesso lasciati con i bambini, per permettere un eventuale futuro riconoscimento da parte dei genitori La sezione è ospitata nei luoghi che, in passato, venivano utilizzati per accogliere bambini e balie. E rappresenta la parte più rilevante del patrimonio artistico conservato dagli Innocenti. Tra le diverse opere esposte spiccano quelle di Sandro Botticelli («Madonna col Bambino»), Domenico Ghirlandaio («Adorazione dei Magi») e Neri di Bicci («Incoronazione») Il percorso racconta l’evoluzione del complesso monumentale e delle funzioni svolte nei diversi spazi: dal Loggiato di facciata fino al Cortile degli uomini e a quello delle donne che rappresentano da sempre il cuore dell’istituzione. Se oggi i tre ambienti sono conosciuti più per la loro bellezza, un tempo erano famosi per essere i luoghi dove vivevano i bambini abbandonati 12345367318 59A97BC38D3EFEA382 LA STAMPA 8 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 . Società .27 A spasso fra i cipressi calvi nel parco secolare di Miradolo Il castello in Piemonte ospita la mostra dedicata all’architetto di giardini Porcinai PAOLO PEJRONE uriosa, significativa e, forse, un po’ inquietante la vicinanza tra il vecchio parco del Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo, e un grande, nuovissimo «parco acquatico» a tema preistorico: due epoche e due mondi differenti. E dire che, camminando tra i viali dell’antico giardino, l’esperienza se non della preistoria, almeno della storia può diventare ben più verosimile e concreta: in pochi parchi ho visto una simile ricchezza di alberi monumentali, enormi e maestosi, con tronchi così possenti e grandi da incutere un reverenziale rispetto. Alberi che furono piantati dai Bricherasio circa centocinquanta anni fa, antichi dunque ma non antichissimi: il terreno di fondo valle, fertile e ricco, e l’abbondanza di acque, incanalate in piccole bealere che attraversano tutto il giardino (con le vecchie, belle lose di pietra per oltrepassarli), hanno evidentemente dato i loro benefici. È stato un giardino a suo tempo piantato in modo estremamente saggio e capace, con una profonda consapevolezza di quello che le piante sarebbero diventate negli anni a venire e senza timore di attese e momentanei vuoti: più che generose distanze di impianto hanno saputo garantire una crescita libera, sana e proporzionata. C Alberi imponenti Anche a voler citare soltanto gli alberi più imponenti, l’elenco è lungo e vario, di gusto prettamente romantico, a cominciare dai tre mastodontici cipressi calvi, taxodium distichum, che una volta cingevano le rive di un piccolo lago, insieme al grande tasso, agli agrifogli, ippoca- Nel parco del Castello di Miradolo sono tanti gli alberi piantati 150 anni fa dalla famiglia Bricherasio stani e platani dai tronchi tutti corrugati e contorti. Un enorme albero dei tulipani, liriodendro tulipifero, cresce davanti al castello, ripreso un poco più in là da altri venerabili esemplari, con giovani piante nate dal seme al seguito: dall’imponente sequoia americana alla cryptomeria del Giappone o agli enormi carpini dal legno così tormentato. E che dire dei faggi, presenti in gran quantità e varietà, primo tra tutti un gigantesco faggio purpureo? Chiome così fitte ed intricate da formare un’ alta e propria volta che chiude la vista del cielo: al di sotto il verso ovattato di qualche uccello e per il resto silenzio e quasi buio. Solo ogni tanto, là dove un po’ di luce riesce a filtrare, il sottobosco di ruscus e Convallaria japonica cede il passo a vecchi gruppi di ortensie. Davvero inusuale per l’epoca doveva poi essere il bosco di bambù che cresce lungo le sponde di un piccolo canale d’acqua: bambù giganti, i più alti, Phyllostachys edulis, quelli amati dai panda. Affascinante è la serra neogotica, oggi riportata al suo originale splendore: pavimen- to in terra battuta e pareti in procinto di venir ricoperte dal Ficus repens. Disegno semplice Un parco, quello di Miradolo, dal disegno semplice e al contempo grandioso, con la vasta radura centrale in prato, i suoi boschetti cresciuti ad incorniciare le cime delle montagne d’intorno e il tutto contornato da viali bellissimi, con tigli dai rami che ricadono fino a terra e spalliere di bossi centenari miracolosamente sani. Un gioco continuo di ombre e di luci improvvise, di scorci e di vedute lontane, con il castello che, in tutto questo verde, sembra quasi perdersi. Un equilibrio che si è preservato nel tempo, nonostante le non poche offese subite nella seconda metà del secolo scorso, quando la proprietà fu donata ad una congregazione religiosa. Offese che hanno riguardato meno il parco e più il castello. Dal 2006 Maria Luisa Cosso e la figlia Paola Eynard, con la loro Fondazione, hanno salvato, nel rispetto più assoluto del luogo e della sua storia, Miradolo dall’abbandono e ne curano il progressivo restauro con un amore “L’Italia è un giardino” viaggio tra storia e bellezza ANTONELLA MARIOTTI S A sinistra La Mortella a Ischia, a destra i Giardini di Boboli a Firenze In alto, la copertina del libro mondo» apre così il suo «L’Italia è un giardino», edito da Laterza e da poco sugli scaffali delle librerie. L’elenco nell’indice, diviso in Prima e Seconda Radice, racconta il cammino dalla Reggia di Monza fino ai Giardini di Pegli (Genova), attraverso i viali alberati delle grandi residenze nobiliari, o quelli dei grandi alberi dei giardini pubblici milanesi. Non c’è 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI regione italiana che non abbia un hortus parola usata per descrivere la prima forma di giardino chiuso. Ma Fratus compie un viaggio anche di scoperta, non solo di racconto, lo descrive nell’introduzione: «Ci sono luoghi in cui sono arrivato per caso, o per scommessa, per fiuto, i meno giardini se vogliamo, ma di certo non di meno valore». Se i giardini della Reggia di Caserta paiono all’autore un libro di mille pagine - non è che per questo sia più interessante di «un romanzo di cento» - il percorso letterario arriva anche ai giardini pubblici e all’acqua. La «Seconda radice» è dedicata ai percorsi d’acqua immancabile in ogni giardino, e per raccontare la via dell’acqua tra gli alberi si inizia con il giardino monumentale di Valsanzibio (campagne padovane) dove «spunta una nave di pietra. Una facciata galleggiante avvolta dai boschi dei monti retrostani». Qui da Venezia si arrivava via fiume, con una chiatta si superavano le paludi e ci si presentava ai signori di Barbarigo. Sono questi i giardini italiani: storia, cultura e immensa bellezza. Il libro di Tiziano Fratus ono templi, architetture di alberi, siepi di bosso, ortensie centenarie, palme che hanno visto Goethe e prati come velluto. I giardini italiani stanno conoscendo la popolarità che meritano, perché il giardino è nato nei nostri confini dagli antichi fazzoletti di terra dei monasteri o delle scuole di medicina, gli orti botanici erano una coltivazione di piante più o meno velenose per cerusici. Tiziano Fratus, che ha sempre amato gli alberi secolari e ne ha raccontato la vita e la storia, adesso si è dedicato ai giardini italiani. Ha compiuto un viaggio tra quei viali, un viaggio storico, botanico e poetico. «Non ho parole per descrivere la bellezza del e un’attenzione eccezionali. Oggi è sede di concerti e di mostre, come quella, bellissima, aperta fino al 30 ottobre, dedicata al grande architetto di giardini Pietro Porcinai, con le riproduzioni dei suoi disegni, alcuni stralci dei suoi scritti e soprattutto le foto del sempre bravissimo Dario Fusaro. Fortuna maggiore non ci sarebbe potuta essere per questo posto: ritornare, come era ai tempi dell’ultima castellana, Sofia di Bricherasio, allieva di Delleani, un cenacolo di arte e, fortunatamente, anche di «coltura». twitter @lamariotts ANSA 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 28 .Spettacoli STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 “La mia Jane, vergine e incinta insegna a inseguire i sogni” Gina Rodriguez interpreta la serie tv “Jane the Virgin” (Rai 2) “Le madri single adolescenti non sono mai state raccontate così” Colloquio ADRIANA MARMIROLI ane è vergine e incinta, ma non è un miracolo: solo l’errore di un medico che le ha impiantato l’ovulo destinato a un’altra. Ciò che conta è che una ragazza, che aveva deciso di rimanere illibata fino al matrimonio, si trova a vivere i problemi di una mamma single. Molto moderna e attuale nei contenuti se non nella fattura, da telenovela americanizzata, Jane the Virgin negli Usa è stato un caso: la leggerezza della commedia applicata a tematiche toste, fecondazione assistita, aborto, uteri in affitto, coppie omo, sessualità prematrimoniale. Al centro del racconto per di più c’è la media borghesia di una comunità – quella di lingua spagnola - in genere abbastanza marginale su piccolo e grande schermo, minoritaria ma «di massa» nella società multiculturale americana. Disponibile sulla piattaforma Netflix, sapremo presto se Jane the Virgin piacerà anche in Italia: ieri è andata in onda «Le mia responsabilità» J la prima puntata su Rai 2. Qualche rischio c’è: il canale torna alla commedia assente da molti anni (da Friends sostanzialmente), «tradendo» la propria anima maschile e poliziesca rappresentata da titoli come Ncis, Hawaii Five-0, Blue Blood, Coliandro, Squadra Speciale Cobra 11, titoli amati anche dal pubblico femminile ma parecchio testosteronici. Dopo Jane le serie annunciate per luglio sono The Good Wife e Le regole del delitto perfetto, con donne per protagoniste: una bella svolta. Origini portoricane Gina Rodriguez, americana di origini portoricane, graziosa ma non bellissima, simpatica e cicciottella, vincitrice di un Golden Globe, è l’attrice che interpreta Jane: a sentirla, è molto consapevole dell’impatto che una serie come questa può avere a favore della sua gente, che finalmente fa conoscere al di fuori degli stereotipi. «È nuovo il modo in cui parla di una madre single e adolescente: la prospettiva è positiva come non si era mai vista. È buffa e drammatica, scandalosa, sexy, spensierata, rock». La serie - spiega - racconta bene una famiglia di latinos. «La nonna nello show parla in spagnolo con Jane che le risponde in inglese. Così io: sono nata a Chicago, con i miei parlo nella lingua in cui sono cresciuta, e loro nella loro. Qui puoi essere latino-americano ma anche americano-latino». Sono fiera di essere latina, far conoscere quella realtà per come è davvero è una delle missioni della mia vita Gina Rodriguez Attrice, protagonista di «Jane the Virgin» In onda «Jane the Virgin» è disponibile su Netflix e va in onda su Rai 2 il giovedì sera Lingua a parte, il legame con le radici è forte. «Ricco e appassionato: amo la musica, il cibo, il senso della famiglia. Sono orgogliosa di far parte di questa comunità, farla conoscere “fuori” è una delle missioni della mia vita». Missione di non poche altre star, della tv e del cinema, di origini latino-americane: «Penso – dice ancora Rodriguez che qualunque attrice abbia l’opportunità unica di usare il proprio mestiere a favore di questioni sociali e politiche. Io, per esempio, sento la responsabilità di essere di esempio per le ragazze che desiderano realizzare i propri sogni». Un osservazione a parte sul tema della verginità: «È un tema su cui non do valutazioni. Però mi sembra che la nostra società abbia reso accettabile la maternità in giovanissima età, mentre ritengo che un figlio sia meglio farlo il più tardi possibile. So anche che ci sono molte giovani donne che si riconoscono nel personaggio della mamma di Jane: ha avuto un bimbo giovanissima, ha scelto di tenerlo ma vorrebbe vivere la propria vita. Non sa cosa fare, ma sa di volerlo fare nel modo migliore per la figlia». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I Led Zeppelin assolti a LA “Stairway” non fu plagio Per arrivare in tribunale ci sono voluti 45 anni, ma in poco più di una settimana è arrivato il verdetto: per comporre l’introduzione chitarristica alla celebre canzone Stairway to Heaven (la loro più celebre, del 1971) i Led Zeppelin non hanno copiato Taurus, che gli Spirit scrissero nel 1968. Sul banco dei testimoni si sono avvicendati i tre Led Zeppelin superstiti (Jimmy Page e Robert Plant, che firmarono il brano, più il bassista John Paul Jones), gli eredi Randy California, leader de- AFP Robert Plant e Jimmy Page gli Spirit, morto mel 1997 a 45 anni, musicologi, esperti di vari aspetti del music business, per decidere infine che non ci fossero sufficienti somiglianze tra le due canzoni per parlare di plagio. In un comunicato congiunto, Page e Plant hanno commentato: «Siamo felici che la giuria abbia chiuso così i dubbi sulle origini di Stairway to Heaven e confermato ciò che noi sappiamo da 45 anni. Apprezziamo il sostegno avuto dai fan e ci auguriamo di aver messo le questioni legali alle nostre spalle per sempre». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 2 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 on c’è forse personaggio più difficile della Carmen di Bizet. Se la si rende troppo sensuale riesce volgare, se troppo controllata può sembrare fredda; guai a farne un demonio, ma un tocco di fatalismo oscuro le è innato. Carmen grida e persegue fino all’autodistruzione il proprio ideale di libertà ma non è un simbolo, è donna reale, impastata di carne e di sangue. N PAOLO GALLARATI Colonna sonora Antonacci brilla in una Carmen dalle molte luci Scena con Anna C. Antonacci Un bel problema, dunque, per chi deve incarnarla sulla scena. Anna Caterina Antonacci, protagonista al Regio di Torino, lo fa puntando sull’eleganza di stile vocale: il suo canto è raffinato, senza sbavature veriste, possiede una sensualità sottile, più allusiva che esplicita. Non le giovano i costumi di Su Bühler, privi di carattere per lei come per gli altri. Ma lo spettacolo di Matthias Hartmann, da Zurigo, è godibile. Nella scenografia astratta di Volker Hintermeier, la recita- zione dei cantanti attori si svolge, efficace, in ambienti suggeriti per lo più dalle luci: rossastre nella taverna, abbaglianti nella scena (da immaginarsi) della Plaza de Toros, notturne in quella dei contrabbandieri. Il direttore Asher Fish fa un lavoro accurato: la trama sottile di quella musica straordinaria viene fuori nitida e trasparente, non troppo secca, e capace di suggestioni atmosferiche. Il cast è ottimo: il tenore Dmytro Popov (Don José) ha . Spettacoli .29 voce fresca e generosa, il soprano Irina Lungu canta con molta eleganza nella parte lirica di Michaëla, controfigura angelica della femme fatale, Vito Priante è un attendibile Escamillo. Così, sostenuto da una direzione espressiva, lo spettacolo riscuote meritato successo. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CARMEN FINO AL 3 LUGLIO TEATRO REGIO, TORINO *** che quel mondo mi è entrato nella pelle». Si apre stasera con Mozart la 59esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto. La scelta è caduta su «Le nozze di Figaro o sia La folle giornata», commedia per musica in quattro atti di Lorenzo Da Ponte che Rai Cultura propone in diretta alle 19.30 su Rai5. Nell’allestimento prodotto per Spoleto59, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini fondata da Riccardo Muti è condotta da James Conlon. La regia è di Giorgio Ferrara, le scene sono di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, i costumi dello stilista Maurizio Galante. Parte così un’edizione ricca di ospiti internazionali, tra i quali Tim Robbins, Robert Wilson, Eleonora Abbagnato, Rinaldo Alessandrini, Mario Martone, Liliana Cavani, Emma Dante. Tanto teatro e tanta lirica ma anche molto balletto come è tradizione del Festival che ospita pure diverse mostre d’arte. [M.TAMB.] ANDREA KIM MARIANI/FESTIVAL SPOLETO Intervista MICHELA TAMBURRINO INVIATA A SPOLETO el giudizio degli esperti Il Casellante di Andrea Camilleri è uno dei racconti più struggentemente divertenti del ciclo così detto mitologico. Una trilogia del ricordo e della metamorfosi, in Sicilia. E dove sennò, terra di contraddizioni e di paradossi, di metafore e di incontri tra culture. Eppure no, è Sicilia ma è quella di Camilleri e quella di Moni Ovadia che non è proprio la stessa materia. Perchè la fantasia del narratore prende i personaggi reali e li trasfigura, irride la forma arcaica e la rimpiange. Un grande lavoro sul linguaggio e sulla musica. L’opera, per la N Il Casellante di Camilleri porta la Sicilia a Spoleto La prima assoluta apre domani il Festival dei Due Mondi Storia di memorie, rinascita e incontri con Moni Ovadia Mi piace lavorare su una lingua trasfigurata come la nostra, che ha subito mille influenze Moni Ovadia Drammaturgo, attore, cantante, compositore ATTIVITA’ COMMERCIALI AFFITTI DOMANDE Negozi/aziende vend./gerenze Torino citta’ ACQUISTIAMO conto terzi attività industriali, artigianali, commerciali, turistiche, alberghiere, immobiliari, aziende agricole, bar. Clientela selezionata paga contanti. Business Services Group 02.29518272. LAVORO OFFERTE 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI PER coppia tedeschi cerchiamo appartamento arredato mq 70 - 100, zona Vanchiglia, Aurora, precollina, centro. Budget € 12.000 annui. Elisabetta 349.5788325 - Gabriella 349.5778323. regia di Giuseppe Dipasquale, sarà in scena al Festival dei Due Mondi di Spoleto da domani. Moni Ovadia ne è l’anima-interprete in diversi ruoli. Ovadia, dove s’incontrano il suo mondo e quello di Camilleri? «S’incontrano prestissimo. Dalla Bulgaria sono arrivato a Milano che avevo tre anni, sono cresciuto in una città che conosceva l’immigrazione interna. Vivevamo con i miei zii in un piccolo appartamento. Accanto c’era una famiglia messinese, con la nonna che ricordava il terremoto. Il più piccolo era il mio migliore amico, due teppisti. E la nonna ci scaricava una sequela d’insulti meravigliosi, urlati in una lingua magica. Il siciliano era nel mio destino. Poi Attilio Tallarita di Butera: mi parlava solo il siciliano e cucinava, a me capace solo di mangiare, il cibo della sua terra. Poi Ignazio Buttitta, i canti di Rosa Balistreri e Roberto Andò con il quale abbiamo firmato quattro spettacoli a quattro mani. Così 25 luoghi IMPERDIBILI per le VACANZE al MARE Liguria e Costa Azzurra VIAGGI E VACANZE Alberghi, pensioni, residences Impiegati AZIENDA produzione settore elettrico in Volpiano ricerca impiegato tecnico commerciale. 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Le tre devono entrare in relazione sinergica per aprire al futuro del teatro che oggi ha un ruolo culturale e politico non sostituibile dal cinema o dalla televisione. Ogni attacco al teatro è un attacco alla civiltà». La modalità di rappresentazione non è naturalistica. «Certo, io copro quattro ruoli, oltre a quello del narratore che è un po’ Camilleri, entro in altrettante posture diverse, uomo, donna, degenere nella diversità dei generi, con una sapidità picaresca aiutato da liriche maestose e da barberia. Ai miei 70 anni costruisco un po’ di futuro con i giovani artisti in un paese che non ama i suoi giovani e non ama i suoi anziani. Il grande vantaggio d’invecchiare è che non sei morto giovane. Tutto lì. Tadeusz Kantor e Pina Bausch sono morti nel tempo giusto, io sono andato ai supplementari ma è da lì che a volte si vince il campionato». Lei porta in scena parte di una trilogia. Le collega un ponte? «La Sicilia di Camilleri e l’idea che l’uomo possa ritrovarsi in una metamorfosi nella natura». E la forma narrativa della fiaba? «È una speranza di magia, fantasia, poesia». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI PARTNERS - Torino Inaugura il Mozart dei premi Oscar Qui a fianco, la celebre Piazza del Duomo di Spoleto, scenario della «Maratona di danza» e dei concerti di gala e di chiusura; il festival fu fondato nel 1958 da Gian Carlo Menotti, scomparso nel 2007 12345367318 59A97BC38D3EFEA382 LA STAMPA LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 . Spettacoli .31 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 24 giugno 2016 Rai 1 Rai 2 6.00 Il caffè di Raiuno 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Estate 10.30 Rai Player Attualità 10.35 Cedar Cove Telefilm 11.15 Don Matteo 7 Fiction 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.05 Estate in diretta 15.35 Legàmi Telenovela 16.30 Tg 1 16.40 Estate in diretta Attualità Eleonora Daniele e Salvo Sottile conducono il rotocalco pomeridiano dedicato al grande viaggio nell’Italia di oggi 18.45 Reazione a catena Gioco 20.00 Telegiornale 20.30 Techetechetè 2016... Vorrei rivedere Varietà 8.40 Il nostro amico Kalle TF 9.25 Rai Player Attualità 9.30 Spaziolibero Attualità 9.40 Tg2 Insieme Estate 10.30 Summer Voyager 11.20 Il nostro amico Charly TF 12.10 La nostra amica Robbie Telefilm 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Il Caffè degli Europei 14.00 Prossima fermata: omicidio Film-tv 15.35 Elementary Telefilm 16.15 Guardia costiera Telefilm 17.50 Rai Parlamento - Telegiornale Attualità 18.05 Tg sport 18.20 Tg 2 18.50 NCIS Los Angeles TF 19.40 NCIS Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.05 Lol Serie 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.00 Elisir Attualità 12.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg 3. Tg Regione 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Piazza Affari 14.55 Tg3 Lis 15.05 La casa nella prateria TF 15.50 Sam & Sally - La collana Fiction 16.50 Due assi per un turbo Fiction 17.50 Geo Magazine 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 I giorni di Parigi Sport 20.35 Un posto al sole SO 21.25 La mafia uccide solo d'estate ★★★★ 21.15 La carica dei 102 ★★ 21.05 Tg3 Speciale Brexit FILM. (comm., 2000) con Glenn FILM. (comm., 2013) con Cristia- Close, Gérard Depardieu. Regia di Kevin Lima. Dopo aver salvato un rifugio per cani, Crudelia De Mon si allea con il perfido stilista francese Le Pelt ATTUALITÀ. Bianca Berlinguer conduce uno speciale in occasione del referendum in Gran Bretagna, che potrebbe decidere l'uscita del Paese dall'Unione Europea na Capotondi, Pif. Regia di Pif. La vita di Arturo, 20 anni, è da sempre segnata dagli omicidi di mafia 23.10 Ispettore Jury - Il cigno della morte Film-tv 0.40 Tg 1 - Notte 1.15 Cinematografo 2.20 Sottovoce Attualità 2.35 Mille e una Notte... Musica Magazine 23.00 The good wife Telefilm 23.50 Tg2 0.05 Tezz Film 1.55 Appuntamento al cinema 2.00 Escape - Il nuovo fuggitivo Film (azione, 2005) Rai 3 Canale 5 Italia 1 Tg 5 Prima pagina Traffico Tg 5 Mattina Centovetrine Soap opera 9.45 Le tre rose di Eva Fiction 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.10 Una vita Soap opera 14.45 Cherry Season - La stagione del cuore TN 15.45 Il segreto Telenovela La serie ambientata nella Spagna rurale dell’inizio del XX secolo 16.45 Un’estate a Marrakech Film-tv 18.45 Caduta libera smile Game show 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Paperissima sprint estate 6.55 Settimo cielo Telefilm 7.45 Una per tutte, tutte per una Cartoni animati 8.10 Belle e Sebastien Cartoni 8.35 Georgie Cartoni animati 9.00 Sailor moon Cartoni 9.25 Chuck Telefilm 10.25 White Collar Telefilm 12.25 Studio Aperto 13.05 Sport Mediaset Sport 13.45 I Simpson Cartoni 14.35 I Griffin Telefilm 15.00 Big Bang Theory Sitcom 15.35 My name is Earl Telefilm 16.05 Due uomini e mezzo Telefilm 16.35 Suburgatory Telefilm 17.00 Friends Telefilm 17.55 Dharma & Greg Telefilm 18.20 Camera Café 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.25 CSI Miami Telefilm 6.00 7.55 8.00 8.45 21.10 Caduta libera Campionissimi GAME SHOW. Puntata speciale con- dotta da Gerry Scotti che accoglie in studio undici tra i campioni dell’ultima edizione del programma. Tra gli ospiti, Iva Zanicchi 23.30 Supercinema Speciale Taormina 0.10 X-Style motori Attualità 0.40 Tg 5 Notte. Meteo.it 1.30 Paperissima sprint estate Varietà (Replica) 2.45 Tierra de Lobos Telefilm 23.30 Radici Attualità 0.25 Tg3 Attualità 0.30 Meteo 3 0.35 Rai Parlamento - Telegiornale Attualità 0.45 Memex - La scienza raccontata dai protagonsti Rete 4 La 7 6.55 Hunter Telefilm 8.55 Cuore ribelle Telenovela 9.45 Carabinieri Telefilm 10.45 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 13.00 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 I viaggi di Donnavventura Documentari 16.00 La stangata Film (comm., 1973) con Paul Newman, Robert Redford. Regia di George Roy Hill ★★★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Dentro la notizia 19.55 Tempesta d’amore Soap opera 20.30 Dalla vostra parte Attualità 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 6.30 Omnibus Attualità 9.45 Coffee break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.20 Tagadà Attualità 16.20 Sfera Documentari 17.15 Joséphine ange gardien Telefilm 19.00 A cena da me Talent show Cinque sere per conoscersi, per scoprirsi, partendo dall’organizzazione di una cena impeccabile e per decretare il miglior cuoco tra i cinque concorrenti del reality 20.00 Tg La7 20.35 Otto e mezzo Attualità 21.10 Blindspot 21.15 Quarto grado TELEFILM. Un ladro ruba un dipinto intitolato “Ultimatum”. Il quadro raffigura una rosa in fiamme, uno dei tatuaggi di Jane. Si tratta di una trappola per attirare e uccidere Jane ATTUALITÀ. Gianluigi Nuzzi, con 21.10 Crozza nel Paese delle meraviglie... Alessandra Viero, conduce un nuovo appuntamento del programma d’inchiesta. Anche stasera non mancheranno ricostruzioni dei casi analizzati VARIETÀ. Stasera andrà in onda il meglio dello show di Maurizio Crozza. Protagonista, come sempre, la strettissima attualità del nostro Paese 23.45 Top Dj - Re-play Musicale 1.15 Suits Telefilm 2.40 Studio aperto - La giornata 2.55 Premium sport Sport 3.35 Yu-Gi-Oh! Cartoni animati 0.30 Stalker Attualità 2.40 Ieri e oggi in tv - Vai con la sigla Varietà 3.45 Culastrisce nobile veneziano Film (comm., 1976) con Marcello Mastroianni ★★ 23.00 Tutti pazzi per Mary Film (comm., 1998) con Cameron Diaz, Matt Dillon. Regia di Bobby Farrelly, Peter Farrelly ★★ 1.25 Otto e mezzo (Replica) 2.00 A cena da me Talent (R) digitale terrestre RAI 4 21 13.40 Star Trek Enterprise Serie 15.10 Fairy Tail Telefilm 15.40 Numbers Serie 17.55 Rai News - Giorno Notiziario 18.00 Rai Player Magazine 18.10 Flashpoint Serie 19.40 Scandal Serie 21.10 Blitz Film 22.50 Ray Donovan Serie 23.35 Fargo Serie 0.50 Fargo Serie 1.35 Rai News - Notte RAI 5 23 16.25 Sinatra All Or Nothing At All 18.25 Rai News - Giorno 18.30 Memo L’agenda Culturale Rubrica 19.20 Le Nozze di Figaro Musicale 23.20 Terza Pagina Rubrica 23.50 Nick Cave - 20000 Days On Earth Film 1.25 Rai News - Notte 1.30 Lynard Skynard Pronounced Lehnerd Skinerd RAI STORIA 54 20.30 Il giorno e la storia Documentari 20.45 Il tempo e la storia. I bambini soldato Documentari 20.45 Il tempo e la storia. I bambini soldato Documentari 21.30 L’Italia della Repubblica L’alba della Repubblica 22.30 Donne Guerra e Pace-La guerra che viviamo RAI MOVIE 16.20 Il richiamo della foresta Film 17.50 Rai News - Giorno Notiziario 17.55 Rai Player Magazine 18.05 Il rompiballe Film 19.40 Scusa se è poco Film 21.15 Green Card Matrimonio di convenienza Film 23.05 Merantau Film 0.55 Rai News - Notte Notiziario film 18.50 Elizabethtown Orlando Bloom decide di farla finita, ma suo padre muore all’improvviso SKY PASSION 19.00 Agente 007 - L’uomo dalla pistola d’oro Un’organizzazione manda il killer Scaramanga a uccidere James Bond (Moore) SKY HITS 19.05 Il risolutore Gli agenti Vin Diesel e Larenz Tate alle prese con uno spietato boss dei narcos SKY MAX 19.10 Natale in India Per evitare il processo, l’ingegnere De Sica cerca d’incastrare il giudice Boldi SKY COMEDY 19.15 Il tango della gelosia Per ingelosire il marito, Monica Vitti inventa una relazione con il guardaspalle SKY CLASSICS 19.20 Pongo - Il cane milionario Protagonista un simpatico e ricchissimo Jack Russell SKY CINEMA FAMILY 19.25 San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D SKY CINEMA 1 21.00 Sky Cine News - Jem e le Holograms SKY CINEMA 1 Alice in Wonderland Alice torna nel Paese delle Meraviglie per aiutare i suoi abitanti in rivolta SKY CINEMA FAMILY serie tv 17.05 I Griffin FOX 17.30 Criminal Minds FOX 17.35 American Dad FOX 17.45 Castle FOX LIFE 18.00 American Dad FOX 18.20 Criminal Minds FOX CLASSICS 18.30 I Simpson FOX 18.35 Ci pensa Mainardi PASSION The Uninvited Uscita da un istituto psichiatrico, Anna scopre che il padre si è fidanzato SKY MAX 21.10 Casino Royale James Bond è sulle tracce di alcuni finanzieri che riciclano denaro sporco SKY HITS Dio esiste e vive a Bruxelles Film surreale in cui Dio è un vero e proprio personaggio che vive a Bruxelles SKY CINEMA 1 22.35 L’amore bugiardo Gone Girl Dal bestseller di Gillian Flynn. Protagonisti Ben Affleck e Rosamund Pike SKY MAX FOX LIFE DISCOVERY CHANNEL SKY UNO 19.00 Megafabbriche Boeing 747 NATIONAL GEOGRAPHIC DISCOVERY CHANNEL SKY UNO 19.20 SOS veterinario DISCOVERY CHANNEL 19.55 Seconda guerra: soldati speciali NATIONAL GEOGRAPHIC 20.00 Dago in the Sky - Io sono la mia fiction ARTE Acquari di famiglia FOX LIFE 20.10 Mom FOX 20.35 2 Broke Girls FOX 21.00 Rosewood FOX CRIME Revenge FOX LIFE The Grinder FOX 21.25 The Grinder FOX 21.50 Revenge FOX LIFE Life in Pieces FOX 21.55 Rosewood FOX CRIME 22.15 Life in Pieces FOX 22.45 The Catch FOX LIFE Scream Queens FOX 22.50 NCIS FOX CRIME 23.35 Happiness FOX LIFE 2 Broke Girls FOX 23.45 NCIS FOX CRIME Mom FOX 0.30 Chiara Maci VitadaFoodblogger CIELO TV8 26 16.15 Case in rendita 17.15 Buying & Selling 18.15 Fratelli in affari Varietà 19.15 Affari al buio Texas Documentari 20.15 Affari di famiglia Documentari 21.15 Le età di Lulù Film 23.15 La seduzione Film 1.00 Priscilla - My Crazy Life 2.00 Mio figlio il pornoattore Documentari 8 13.15 Vanity Fair Confidential 14.15 Non nuocere Film 16.00 Scandali ad Hollywood 17.00 Eredità da star 18.00 Hell’s Kitchen Usa 19.00 Il tocco dello chef 19.15 House of Gag Varietà 21.15 Una scatenata dozzina Film 23.15 Ghost Rider Film 1.30 Eredità da star Documentari REAL TIME DISCOVERY CHANNEL 20.20 America’s Next Top Model SKY UNO 20.30 Natalia Ginzburg Storia di una voce ARTE 20.55 Prigionieri di viaggio NATIONAL GEOGRAPHIC 21.00 Amici per le bielle DISCOVERY CHANNEL 21.10 Into Eternity: A Film for The Future ARTE America’s Next Top Model SKY UNO 21.50 L’impero della droga NATIONAL GEOGRAPHIC 21.55 Diesel Brothers DISCOVERY CHANNEL 22.00 America’s Next Top Model SKY UNO 22.30 I Tesori dell’Antico Egitto ARTE 31 12.50 Alta infedeltà 14.45 Bake Off Italia: dolci in forno Varietà 17.10 Quattro matrimoni 19.10 Il mio grosso grasso matrimonio gipsy US 20.10 Take Me Out: esci con me Varietà 21.10 Il boss delle torte 22.10 Il boss delle torte: vacanze in famiglia intrattenimento 19.35 Come è fatto FOX LIFE FOX LIFE 13.15 Goodbye & Amen (L’uomo Della Cia) Film 15.30 Cuando Calienta El Sol... Vamos Alla Plaia Film 17.25 Oh, Serafina! Film 19.20 Supercar Telefilm 20.05 Walker Texas Ranger Telefilm 21.00 Bruc. La Leggenda Film 22.55 Il Bounty Film 1.30 Tai-Pan Film 3.40 Furia gialla Film 19.05 Come è fatto CRIME 19.15 NCIS FOX CRIME 19.20 How I Met Your Mother FOX 19.45 How I Met Your Mother FOX 20.05 NCIS FOX CRIME Grey’s Anatomy 22 18.50 Giardini da incubo CRIME 19.00 I Simpson FOX 19.10 Grey’s Anatomy IRIS 18.40 Marchio di fabbrica Obiettivo mortale Un cronista senza scrupoli mette il naso in un complicato intrigo internazionale SKY Chiedimi se sono felice Aldo, Giovanni e Giacomo vorrebbero interpretare il Cyrano de Bergerac SKY COMEDY Ritorno al Marigold Hotel Dev Patel e Maggie Smith volano negli States per realizzare un sogno SKY 24 DMAX 15.55 A mani nude nella palude 16.50 Niente da dichiarare - 1^TV 17.45 Megatraslochi 18.35 Affare fatto! 19.30 Si salvi chi può! Varietà 20.20 Affari a quattro ruote 21.10 Supertruckers: trasporti eccezionali - 1^TV 22.00 Gli eroi dell’asfalto serie tv film 18.10 Intrigo internazionale Cary Grant viene scambiato per un personaggio inventato dal controspionaggio PREMIUM UNIVERSAL 19.20 Wanted - Scegli il tuo destino La trasformazione di un uomo comune in un ardito giustiziere: Wesley Gibson PREMIUM CINEMA ENERGY 19.25 La guerra di Charlie Wilson Storia vera di Charlie Wilson (Tom Hanks), il deputato americano degli anni ‘80 PREMIUM CINEMA 19.30 Step Up Un piccolo criminale è costretto ad iscriversi a una scuola di ballo. Musicale PREMIUM CINEMA EMOTION 19.35 Il professore matto Il professor Eddie Murphy, 180 chili di peso, si trasforma in Buddy Love PREMIUM COMEDY 20.40 Filler Studio Universal — A Noi Piace Corto PREMIUM UNIVERSAL 21.15 La teoria del tutto Università di Cambridge 1963. Stephen e Jane si incontrano ed è colpo di fulmine PREMIUM CINEMA D.A.R.Y.L. Un bambino abbandonato viene adottato da una coppia. Ma nasconde un segreto PREMIUM UNIVERSAL A piedi nudi Figlio di una ricca famiglia un giovane uomo incontra l’ingenua Daisy PREMIUM CINEMA EMOTION The Day After Tomorrow - L’alba del giorno dopo Il climatologo Dennis Quaid scopre che la Terra va verso una nuova era glaciale PREMIUM CINEMA ENERGY C’è chi dice no Max, Samuele e Irma si trovano ad affrontare un male comune: i raccomandati PREMIUM COMEDY 22.45 Now Is Good Tessa ha 17 anni e ama la vita. Ma le hanno diagnosticato una malattia terminale PREMIUM CINEMA EMOTION 23.00 A scuola con papà Un grasso e ricco industriale si iscrive a scuola con il figlio per aiutarlo PREMIUM UNIVERSAL 23.20 L.A. Apocalypse Apocalisse a Los Angeles PREMIUM CINEMA ENERGY Perdiamoci di vista In un programma capita Asia Argento che smaschera in diretta Carlo Verdone PREMIUM COMEDY 52 16.25 30 Rock JOI 16.30 Supernatural ACTION 16.40 Orange Is The New Black STORIES The Glades TOP CRIME 16.50 30 Rock JOI 17.15 2 Broke Girls JOI 17.25 Supernatural ACTION 17.35 Flikken - Coppia in giallo TOP CRIME 17.40 Dr. House - Medical division STORIES 2 Broke Girls JOI 18.10 The middle JOI 18.15 Fringe ACTION 18.30 Flikken - Coppia in giallo TOP CRIME 18.35 Dr. House - Medical division STORIES The middle JOI 18.55 Mom JOI 19.05 Undercover ACTION 19.15 Quelli di Joi JOI 19.25 Person Of Interest TOP CRIME 19.30 Royal Pains STORIES Una mamma per amica JOI 20.10 Undercover ACTION 20.20 Royal Pains STORIES Due uomini e 1/2 JOI Person Of Interest TOP CRIME 20.50 Due uomini e 1/2 21.10 Major Crimes TOP JOI CRIME 21.15 Chicago Med STORIES 2 Broke Girls JOI Chicago Fire ACTION 21.40 L Super Fun Night JOI 22.00 Major Crimes TOP CRIME 32 STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 SPORT 5678 1234 PROGRAMMI IN TV ore 12 Zona 12 Pm Europei (Rai Sport 1) ore 13,30 Il Caffè degli Europei (Raidue) ore 19 Zona 19 Pm Europei (Rai Sport 1) ore 20,10 I giorni di Parigi (Raitre) ore 21 Paris Nuit Live (Sky Sport 1) Verso la rinuncia Direttore tecnico Lippi in forse GUGLIELMO BUCCHERI INVIATO A MONTPELLIER GIOCA COSI’ Palla a noi, la fatica agli altri. Per la Spagna questa è l’equazione preferita, un passaggio quasi obbligato per diventare, e restare, grandi. Così è stato nel 2008 e nel 2012 (titoli europei) e nel 2010 (titolo mondiale), così non è accaduto due anni fa in Brasile (fuori nella prima fase) e così sarà, forse, lunedì quando le Furie Rosse sfideranno gli azzurri a Parigi. Morata protagonista Gioco collettivo, improvvise De Gea 4-3-3 De Gea Sergio Ramos Iniesta Sergio Ramos Piqué Palle recuperate Piqué Jordi Alba Juanfran Nolito Busquets Iniesta Busquets Juanfran 19 Busquets HANNO GIOCATO Morata Il fattore Iniesta La versione francese della Spagna sfugge alle ultime e i numeri lo dimostrano. Il cuore è sempre lo stesso, il ritmo no: c’è l’intramontabile Iniesta in regia, manca l’intensità e la leggerezza dei tempi migliori. Già, Iniesta. L’uomo della provvidenza ha perso per strada il gemello diverso Xavi, ma sembra aver riacquistato quelle qualità che ne hanno fatto il centro del pallone mondiale: Iniesta recupera palla, crea occasioni, non sbaglia un passaggio, innesca i compagni con lanci millimetrici. È lui là in mezzo ad accendere o abbassare i giri del motore ed è lui ad alzare la testa per cercare l’intesa con i folletti Silva e Nolito. Tutto secondo copione, dunque. Ma con una piccola, e significativa, deviazione: questa Spagna non è nuova negli interpreti, o quantomeno lo è parzialmente, ma ha scelto di avanzare anche senza il pallone incollato ai piedi. Un flash? Piquè è al primo posto nella classifica di squadra dedicata ai lanci lunghi, precisi e positivi (ben 13 fino ad ora), una figura molto simile a quella del nostro Bonucci. Xavi era l’interprete perfetto per dare un senso immarcabile alla ragnatela di passaggi: tocchi corti e veloci, velocissimi, persi con l’uscita di scena di quell’attore, Xavi appunto, che costringe la Spagna a qualche variazione sul tema. I TOP 270’ su 270’ Fabregas Silva Lanci positivi 13 Piqué Fonte: LA STAMPA VERSO L’OTTAVO DI FINALE DI SAINT-DENIS Lotta di classe Lunedì l’Italia troverà una Spagna che sta cambiando: stessa qualità e gusto del palleggio, meno ritmo e più lanci lunghi verticalizzazioni: tutto vero, in verità un po’ meno. Oggi fra le Furie Rosse vive di luce propria l’esterno d’attacco Nolito, arrivato in nazionale solo un anno e mezzo fa e, adesso, re delle sponde e delle invenzioni. L’anno prossimo Nolito lascerà il Celta Vigo per il Manchester City, intanto si diverte a creare scompiglio in tandem con Silva e al servizio di Morata. L’ormai ex juventino ha le polveri asciutte, tira da ogni dove, fa gol: questo è, per lui, il più affascinante teatro della giovane carriera e non lo sta macchiando, anzi. Morata più Silva (a destra) e Nolito (a sinistra): la difesa azzurra non po- Pilastri Iniesta, 32 anni, e Piqué, 29, cardini del centrocampo e della difesa della Spagna campione in carica dal 2008 trà distrarsi nemmeno un secondo e dovrà stare all’erta sulle incursioni da dietro di Fabregas e dello stesso Iniesta, favorite dai movimenti ad elastico di Morata. Agli spagnoli piace dare sempre la sensazione di voler entrare in porta con la sfera come compagna, un rischio calcolato, ma che per avere fortuna deve compiersi a mille all’ora. Sei sempre presenti Palla a noi, la fatica agli altri. La Spagna pensa così, da almeno dieci anni. Il modo di stare in campo, così come quello di pensare le proprie trame, è lo stesso. Sei sono i ragazzi di Del Bosque che non si sono persi neanche un secondo di questo Europeo e che non si perderanno l’Italia insieme a chi ha tirato il fiato solo per dieci, venti minuti. La Spagna ha un gruppo di titolari ed uno di riserve come è giusto che sia e come ha anche l’Italia per buona pace di Conte: i titolari hanno le idee chiare, sulla loro traduzione in campo, però, i dubbi non mancano. Grandi si diventa e si resta, ma non per sempre: se vedremo la versione francese degli spagnoli c’è da ben sperare. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Del Bosque e le crepe del tiki taka Il ct pigliatutto si scopre discusso trebbe anticipare l’atteso giudizio della Corte Federale della Figc e decidere di fare un passo indietro rinunciando al ruolo di direttore tecnico. I giudici federali sono riuniti per esprimersi sulla compatibilità o meno di Lippi candidato al nuovo ruolo in Figc con la figura del figlio Davide procuratore sportivo. Intanto, Conte aspetta di capire le condizioni di Candreva dal risultato di nuovi esami clinici: l’esterno è in dubbio per la [G. BUC.] Spagna. Tra polemiche interne, un portiere inviso al tifo e scelte non condivise l’identità della Roja sembra smarrirsi GIULIA ZONCA INVIATA A PARIGI Saggezza e dubbi: i 65 anni di Vicente Del Bosque si portano dietro esperienza e critiche in questo Europeo dove la Spagna cerca di resistere al tempo. Spazzati via, come l’Italia, dall’ultimo Mondiale, a differenza degli Azzurri non hanno voluto cambiare guida. Troppa paura di rompere gli equilibri e ora sono ancorati (o zavorrati, non si sa) al «viejismo», uno schema filosofico. Del Bosque non ha nulla da Personaggio 1 Marcello Lippi po- dimostrare, ha vinto un Europeo e un Mondiale con la nazionale, ha vinto la Champions con il Real Madrid, ha vinto sempre e ovunque e può serenamente fregarsene dello scetticismo che all’improvviso gli gira intorno. Solo che la Spagna lo ha scelto per restare grande, un progetto di fedeltà a un passato troppo recente per essere finito. Lo hanno tenuto per non cambiare e ora gli imputano un tradimento: il golpe al tiki taka. Il caso De Gea L’idea di gioco resta, anche se un po’ contaminata, quella di squadra molto meno. La Spagna si sentiva pura, ideale. La nazione è entrata in crisi nel 2007 e da allora l’unico punto di riferimento, il solo specchio degno, è stato la Roja: manifesto di integrità, di bel gioco e di bei pensieri. A esaltare il tutto proprio Del Bosque che nel 2010 ha iniziato il Mondiale del trionfo con una sconfitta figlia di una faida e ha trasformato due bande in un’anima. Prima c’erano Real Madrid e Barcellona su fronti opposti, ora c’è Ramos che salta sulle spalle di Piqué con scambio di twitter quasi romantici. Ma in questi 6 ANSA Due titoli Vicente Del Bosque, 65 anni, è ct della Spagna da luglio 2008 Ha vinto il Mondiale 2010 ed Euro 2012 anni un po’ di talento è evaporato, Xavi non c’è più, al posto del «falso nueve» c’è un concretissimo Morata che segna eppure snatura un po’ il gioco di cui si erano innamorati gli spagnoli. Soprattutto c’è De Gea, più o meno visto come l’invasore dai tifosi e protetto dentro lo spogliatoio proprio da Del Bo- LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 33 Copa America: finale Argentina-Cile Eurofioretto, Italia d’argento MotoGp: anche Rossi sfida la Spagna Volley: azzurri in campo a Roma La Copa America del Centenario si concluderà con la stessa finale del 2015 e persa ai rigori dall’Argentina. Sarà infatti di nuovo il Cile ad affrontare Messi e compagni, dopo il 2-0 sulla Colombia nella semifinale di Chicago, interrotta alla fine del primo tempo per due ore e mezza circa a causa di un nubifragio. Anche in MotoGp è Italia contro Spagna, o meglio Valentino contro Spagna. Ad Assen (dove ha già vinto 9 volte) Rossi ha nel mirino Marquez e Lorenzo e sul calcio dice: «Sono loro i favoriti sulla carta, ma tutto può succedere. Già contro il Belgio ci avevano dati per spacciati». Oggi prime prove alle 9.55 e 14.05 (SkySport MotoGp). Italia d’argento nel fioretto maschile a squadre agli Europei di Torun: Baldini, Cassarà, Garozzo e Avola si sono fermati solo in finale di fronte alla Russia (45-42), guidata dal tecnico italiano Cerioni. Oggi (diretta tv RaiSport 2 alle 18) tocca al Dream Team di fioretto femminile (con la Errigo che insegue il bis del titolo individuale) e agli spadisti. I TOP DI SQUADRA Tiri totali 9 RENDIMENTO GENERALE Iniesta 86% palle utili giocate lanci positivi Morata Occasioni create 12 93% di passaggi positivi Silva 9 Sponde 7 Nolito occasioni create 15 palle recuperate 61% giocate sulle fasce 198 44 verticalizzazioni lanci La World League del volley fa tappa al PalaLottomatica di Roma: oggi primo di tre giorni di sfide con Belgio-Usa (ore 17) e soprattutto Italia-Australia (20, Rai Sport 1). Gli azzurri di Blengini cercano successi decisivi per volare alla Final Six di Cracovia. Grand Prix donne: alle 13,30 ad Ankara Italia-Brasile (Rai Sport 1). Toni, voglia di rivincita “Loro segnano sempre ma noi abbiamo Buffon” In campo nel 2008: “Fu un passaggio di consegne” 4 ,67 tiri nello specchio a gara utili 31 giocate in area avversaria 10 tiri da dentro l’area MASSIMILIANO NEROZZI INVIATO A MONTPELLIER Dove l’Italia Mondiale finì e la Spagna cominciò, il 22 giugno 2008, quarti di finale dell’Europeo, c’era Luca Toni: «Eliminati ai calci di rigore: altrimenti, saremmo andati fino in fondo. Fu un passaggio di consegne, un incrocio del destino». Quello che si può far sterzare lunedì a Saint-Denis, di nuovo: Italia-Spagna. Luca Toni Centravanti azzurro negli Europei 2008 Che idea s’è fatto degli azzurri? «Forse sì. Anzi, di sicuro, perché decide sempre il campo. Se ha battuto la Spagna, significa che in questo momento è più forte». Chi leverebbe alla Spagna? «Sergio Ramos». Perché? «È un fuoriclasse. Davanti, togli uno o metti un altro cambia poco, sono comunque forti, dietro invece ci sono lui e Piqué. La Spagna un gol te lo fa e quindi dovremo segnare anche noi». Le piace Morata? «Un sacco, da sempre, anche quando non segnava tanto, perché faceva fare gol agli altri: se hai uno che salta l’uomo è tanta roba». L’Italia invece, da Toni a Totti, non ha più star: perché? «È una questione di generazioni e di qualità. Quando c’ero io, Gilardino, Del Piero, le punte azzurre andavano oltre i 15-20 gol, io pure a 30. E giocavamo in grandi squadre: anche dal punto di vista caratteriale eri abituato a una certa pressione». Mondiale Luca Toni, con Casillas alle spalle, nel quarto di finale dell’Europeo 2008 perso ai rigori. Ha giocato in azzurro dal 2004 al 2009 Per lui 47 presenze, 16 gol e il Mondiale vinto nel 2006 Adesso? Imbattibilità persa Il portiere scelto al posto dell’ormai pensionabile Casillas è una macchia sulla fierezza locale. Il suo nome è finito dentro lo scandalo a luci rosse legato al pornografo Torbe, nessun reato a suo carico ma un giro losco che ha lasciato il tifo schifato. Per loro premiare il giocatore con la maglia da titolare è un affronto, per Del Bosque una necessità visto che il veterano Iker, al suo fianco in tanti trionfi, non dà più sicurezza. Una volta compromessa la camiseta è caduta pure l’imbattibilità e se la Spagna ha ceduto allo psicodramma dopo una sconfitta che ha complicato la strada senza compromettere nulla, è perché non si sentono più diversi. Hanno voluto questo ct per preservare l’identità, lui non la può garantire e apre le porte all’inquietudine. In realtà il tecnico punta sempre su uo- mini sicuri, ha schierato la stessa formazione in tre partite, ha usato in tutto 17 nomi su 23 e ha pure concesso le libertà che è solito dare per avere in cambio responsabilità. Solo che pure questa formula non regge come prima. Non ha deciso il rigorista, «sarebbe una imposizione e invece deve andare chi se la sente», peccato che contro la Croazia se la sentissero in due: Iniesta e Ramos che ha preso per primo la palla e ha sbagliato. Come se non bastasse, Pedro ha rotto la clausola del ritiro, i guai non dovrebbero uscire da lì, secondo la sopravvalutata convinzione che i gruppi uniti non lasciano trapelare nulla. Pedro invece si è seduto in conferenza stampa e ha detto placido: «Restare per non vedere mai il campo non ha senso». Del Bosque incassa, le crepe del tiki taka sono minime, bisogna vedere a che velocità si muovono e se il «viejismo» è un collante o un veleno. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI L’Italia ha il record di ammoniti nei gironi Troppo giallo tra gli azzurri In 10 sono a rischio squalifica to», ha detto il ct. E ancora: «Finora abbiamo avuto molte ammonizioni: l’Irlanda ha giocato una gara molto maschia, eppure ha avuto solo due gialli. Boh». DALL’INVIATO A MONTPELLIER Più che vedo rosso (la Spagna), vedo giallo (i cartellini): l’Italia è infatti la squadra dell’Europeo con più ammonizioni rimediate nel girone, dieci, rischiando ora così di arrivare amputata agli eventuali quarti. Nessun’altra nazionale è messa peggio e la più vicina, la Croazia, ne ha due in meno. L’arbitro ci ha dipinto di giallo anche nell’ultima sfida con l’Irlanda, che pure contava più per loro che per noi. E ad Antonio Conte non è andata giù: «L’ammonizione a Barzagli se la poteva evitare: è stata gratuita e a scoppio ritarda- Leonardo Bonucci, 29 anni, difensore: 60 volte azzurro Il guaio è che il conto dei cartellini verrà riazzerato solo a partire dai quarti che, quindi, l’Italia potrebbe dover giocare senza pezzi importanti. Sempre che batta la Spagna, s’intende. E pure qui sta il problema se, come ammetteva Bonucci l’altra sera, giocare con la diffida condiziona: mica si potrà tirare indietro il piede contro gli spagnoli. Con la taglia del secondo giallo c’è l’intera difesa: Buffon, Cosa dice a Buffon, Barzagli e De Rossi, superstiti del Mondiale? «Magari farete un altro Mondiale, ma non un Europeo: sfruttate l’ultima occasione che avete per vincerlo». (sorriso). Che effetto le fa l’Italia in tv? «Mi emoziona l’inno: mi rivedo negli occhi dei giocatori». Fa il tifo? «Certo, anche se non corro per la strada, sennò mi danno del matto. Però vorrei davvero che vincesse l’Italia, per il nostro calcio, come speravo nella Juve in Champions. Parlo già da dirigente?». Barzagli, Bonucci, Chiellini, più Sirigu. Ma è minato anche il centrocampo, con i gialli presi da da Thiago Motta e De Rossi. Qualche pericolo pure tra gli attaccanti, con Insigne, Eder e Zaza, che nella specialità è un habitué. Eliminati i campioni d’Europa, ma uscendo dalla sfida con la rosa depennata, l’Italia si troverebbe in difficoltà nei quarti, contro una tra Germania e Slovacchia: la prima, probabilmente. Il tabellone squilibrato La diffida che condiziona In bilico no in campo. Senza Barzagli, Bonucci e Chiellini hai voglia a insegnare». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AP sque che ha ancora troppa considerazione per essere sorpassato. «Perché la nostra ha tutte le qualità e un fuoriclasse dietro. Un portiere è meglio di un attaccante, perché se non prendi gol anche mentalmente è pazzesco: e se hai Buffon dietro, gol non lo prendi. Gli altri sono un mix perfetto: Barzagli è veloce, pulito, dà meno nell’occhio, ma per me è un fenomeno, e Bonucci è un Pirlo che gioca in difesa, basta guardare il gol che ha fatto fare a Giaccherini. Chiellini imposta meno, ma se lo metti sull’uomo, uno come lui al mondo non ce n’è». Ai miei ex compagni dico di sfruttare l’occasione: è il loro ultimo Europeo «Cinquanta e cinquanta. Credo che l’Italia debba tornare a essere una squadra forte, che fa paura agli altri, Spagna compresa. Che siano gli altri a chiedersi: quante possibilità abbiamo contro l’Italia?». Sarebbe stato peggio avere la Croazia? Restiamo da cintura nera in difesa: perché? Conte è il vero fuoriclasse? Luca Toni, 47 presenze, 16 gol e un Mondiale in azzurro, stavolta quante chance abbiamo? «Una squadra tosta, molto forte dal punto di vista difensivo: oltre al blocco Juve, ci sono centrocampisti e attaccanti che aiutano molto. Poi è chiaro che ogni tanto devi provare a fare gol e, quindi, ti dovrai anche sbilanciare». «In tutte le più forti squadre della serie A, Juve a parte, non c’è un italiano. Se poi i nostri sono scarsi o sono i dirigenti che non puntano sui giovani, è un confine sottile. Detto ciò, se sei bravo vieni fuori». «È bravo, perché ha dato un’identità alla squadra, anche se poi sono i giocatori che van- Intervista 12 . Guerriero Anche Daniele De Rossi, 32 anni e 105 presenze, è in diffida E qui veniamo al secondo tema di discussione da queste parti, quel tabellone degli ottavi palesemente squilibrato. A destra, dove c’è l’Italia e tutte le altre grandi, mancano solo Djokovic e Federer: «È strano giocare contro la Spagna dopo aver vinto il girone - ha sorriso ironico Conte - e poi, se batti loro, c’è la Germania. E poi, ancora la Francia. Un percorso problematico. Però ci sta, sono i rego[M. NER.] lamenti». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 34 .Sport . 56781234 il caso NICCOLÒ ZANCAN INVIATO A LIONE Giovanni Trapattoni, se lo ricorda quel mani di Henry? «E beh, sì, certo! Lui ha sempre ammesso di averla toccata. L’hanno visto tutti. Ma non mi va di parlare dei giocatori. Perché nella vicenda di quella partita al Saint Denis i giocatori della Francia sono gli ultimi responsabili. Lì contava l’arbitro e contava lo sponsor: tutte cose che poi sono emerse nelle carte. Contavano i soldi. Era una questione politica. Contava il fatto che la Francia non poteva essere esclusa dai Mondiali per ragioni economiche e di potere. Mentre noi, la piccola Irlanda, tutto sommato… ». La cosa speciale è che Henry stesso ammise subito l’irregolarità e continuò a farlo nei giorni seguenti Prima del mio arrivo l’Irlanda quasi non esisteva, ho cercato i giocatori, è bello vederli titolari ora Il risarcimento di Blatter Il re dei sorteggi ci ha visto lungo. Non poteva scegliere una partita migliore per dare alla storia una seconda possibilità. Domenica la piccola Irlanda si ritroverà di nuovo al cospetto della potente Francia, per una replica di quella partita che fu al centro di tutti gli scandali. Un perfetto esempio di cos’era la Fifa di Sepp Blatter. Proprio lui, ancora un anno fa, avrebbe provato a chiudere «l’incidente» proponendo 5 milioni di risarcimento sottobanco, una specie di tangente per dimenticare il passato, almeno secondo quanto dichiarato dal presidente della federcalcio irlandese John Delaney alla televisione RTE. Era il 18 novembre 2009, Parigi. Si giocava la gara di ritorno dello spareggio per l’accesso ai mondiali sudafricani. L’Irlanda stava vincendo con gol di Robbie Keane, meritava il passaggio. Il Trap soffriva e fischiava in panchina, ormai vicino all’ennesima impresa della sua carriera. Ma alla fine del primo tempo supplementare, era il minuto 103, una punizione calciata da Malouda arrivò dalle parti di Thierry Henry detto Titì. Il quale, prima la accomodò con il braccio, poi la sistemò meglio con la mano, infine la mi- Il fallo di mano di Henry (assist a Gallas) nel ritorno dello spareggio per i Mondiali 2010: 1-1 dts dopo l’1-0 dell’andata Francia-Irlanda, chi si rivede Vendetta a portata di mano Nel 2009 il fallo di Henry negò il pass Mondiale ai verdi, ora di fronte negli ottavi Trapattoni, l’ex ct beffato: “Contavano i soldi, era una questione politica” 15 partite La Francia è imbattuta nelle ultime 15 gare in casa tra Europei e Mondiali (13 vittorie) se al centro per il colpo di testa di Gallas che valse la qualificazione francese. E subito, già in diretta televisiva, si sollevò un’ondata di proteste. Perché era tutto chiaro, fin dall’inizio. «C’era già la tecnologia ma non vollero usarla», ricorda Trapattoni. La cosa speciale è che Henry stesso ammise subito l’irregolarità, e continuò a farlo anche nei giorni seguenti: «È 30 giugno Marsiglia, ore 21 VINCENTE 37 45 VINCENTE 39 DOMANI Lens, ore 21 Raiuno, Sky Sport 1 - LA STAMPA CROAZIA 39 PORTOGALLO 6 luglio VINCENTE 45 49 Lione ore 21 VINCENTE 46 DOMANI Parigi, ore 18, Sky Sport 1 GALLES 38 NORD IRLANDA 1 luglio Lille, ore 21 VINCENTE 38 46 VINCENTE 42 26 giugno Tolosa, ore 21 Raiuno, Sky Sport 1 UNGHERIA BELGIO 42 OTTAVI QUARTI GERMANIA 43 SLOVACCHIA FINALE VINCENTE 43 47 VINCENTE 42 42 27 giugno St. Denis, ore 18 Raiuno, Sky Sport 1 FRANCIA IRLANDA SEMIFINALI 2 luglio Bordeaux, ore 21 26 giugno Lille, ore 18, Sky Sport 1 ITALIA SPAGNA 1°-2° POSTO 10 luglio VINCENTE 49 St. Denis ore 21 VINCENTE 50 40 26 giugno Lione, ore 15, Sky Sport 1 7 luglio VINCENTE 47 50 Marsiglia ore 21 VINCENTE 48 3 luglio St. Denis, ore 21 VINCENTE 40 48 VINCENTE 44 MARCATORI 3 Bale (GAL); Morata (SPA) INGHILTERRA 44 Marcelo (Brasile) autorete ISLANDA FRA); 2 Stancu (ROM); Payet (FRA); Autoreti Lukaku (BEL); Perisic (CRO); 27 giugno Nizza, ore 21 Clark (IRL); Nani, Ronaldo (POR); Dzsudzsák (UNG) Sævarsson (ISL) Raiuno, Sky Sport 1 1 Giroud, Griezmann (FRA); Schär, Mehmedi (SVI); Robson-Kanu, Ramsey, Taylor (GAL); gol Duda, Weiss, Hamsik (SVK); Dier, Vardy, Sturridge (ING); Berezutski, Glusakov (RUS); Modric, Rakitic, Kalinic (CRO); Milik, Blaszczykowski (POL); Mustai, Schweinsteiger, Gomez (GER); Piqué, Nolito (SPA); Hoolahan, Brady (IRL); Giaccherini, Pellè, Eder (ITA); Szalai, Stieber, Gera (UNG); Bjarnason, Sigurdsson, Bödvarsson, Traustason (ISL); McAuley, McGinn (NIR); Skoda, Necid (CZE); Witsel, Nainggolan (BEL); Sadiku (ALB); Burak Yilmaz, Ozan Tufan (TUR); Schöpf (AUT) stato un gesto istintivo, ma non mi piace qualificarmi così». Eppure così è andata. Almeno fino a domenica, quando si giocherà la rivincita. I social network già ribollono di commenti. I tifosi irlandesi sono dotati di una certa ironia. «La vendetta è a portata di mano», ripetono in una delle battute più ricorrenti. E molti invocano Titì in persona come commentatore della partita. DAMIANO BASSO INVIATO A PARIGI Galles-Irlanda del Nord sarà arbitrata da… un inglese, Martin Atkinson. E così il derby è completo. Gareth Bale appena l’ha saputo ha reagito con il sorriso: «Meglio, sarà tutto ancora più familiare. Si è aggiunta un’altra faccia nota a questa sfida. Già conosciamo diversi nordirlandesi visto che giocano in Premier, con Atkinson ci sembrerà ancora di più di disputare una gara di campionato. Lui poi arbitra anche all’inglese». E le statistiche lo confermano. Atkinson non ama spezzettare il gioco e ha mostrato un’alta soglia di tolleranza verso lo spirito agonistico. In questa stagione ha diretto 45 partite, inclusa JuventusBayern 2-2 di Champions League. Il suo bilancio disciplinare segnala 3 rigori, 163 ammonizioni e nessuna espulsione diretta. Se non è un record, poco ci manca. L’unico cartellino rosso, per somma di ammonizioni, l’ha mostrato a Simpson del Leicester nella partita contro l’Arsenal. In campo domani Anche l’Irlanda del Nord ha preso bene questa designazione. Così il ct O’Neill: «C’è Atkinson? Non avremo problemi a farci capire… parliamo tutti la stessa lingua. An- 2 vittorie Per l’Irlanda agli Europei, con l’Italia e con l’Inghilterra nell’88 Prima volta oltre il girone Domenica la rivincita Il Trap la guarderà? «Sicuro dice Giovanni Trapattoni - senza voler nulla togliere ai meriti dell’allenatore O’Neill, prima del mio arrivo la nazionale irlandese non esisteva quasi. Sono andato a cercare i giocatori uno ad uno in giro per il mondo, ed è bello ritrovarli adesso titolari in campo. Sono giocatori puntigliosi, orgogliosi, daranno Ct della nazionale irlandese dal 2008 al 2013 il massimo, la sentiranno quella sfida. Ma certo che dall’altra parte, dalla parte della Francia, qualche qualità in più c’è». Insomma, la padrona di casa, la favorita, la squadra di Payet e Pogba, la Francia che cerca un’occasione di unione e riscatto dopo un anno drammatico, ora è chiamata alla rivincita contro la piccola Irlanda. Anche se tanto piccola in realtà non è, come ha appena sperimentato sulla sua pelle l’Italia. Appuntamento domenica a Lione alle tre di pomeriggio. Solo lo stadio sarà diverso. E quel Keane che aveva segnato il gol della qualificazione rubata, si accomoderà in panchina e farà da memoria storica. Impossibile non ripensare al fallo di mano che salvò la Francia. «Non ho mai ricevuto favori di quel genere in vita mia», dice Giovanni Trapattoni. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Galles-Nord Irlanda tutto in famiglia: arbitra un inglese Scelto Atkinson. Bale: “Meglio, è una faccia nota” di Webb). In Francia ha debuttato in Germania-Ucraina. E poi ha diretto Ungheria-Portogallo di martedì, non senza qualche polemica preliminare. Anche dall’esito di quella partita, infatti, poteva dipendere il nome dell’avversaria dell’Inghilterra nei sedicesimi, visto che si trattava proprio della seconda classificata di quel girone. Ma alla fine il designatore Collina ha deciso di non sostituirlo. E la vittoria dell’Islanda ha sciolto gli eventuali dubbi ai dietrologi rimasti. Personaggio 37 Scandalo in mondovisione FASE FINALE DOMANI St. Etienne, ore 15 Sky Sport 1 SVIZZERA POLONIA Giovanni Trapattoni AFP AFP Martin Atkinson, 45 anni, arbitro Fifa dal 2006 che calcistica». Atkinson è nato a Bradford 45 anni fa, debutto in Premier League nel 2004, arbitro Fifa dal 2006. Curiosità, era lui l’arbitro di SerbiaAlbania a Belgrado, quella del drone. E’ alla prima esperienza da primo arbitro in un torneo internazionale (a Euro 2012 c’era, ma come assistente Non avremo problemi a farci capire, parliamo tutti la stessa lingua Anche calcistica Michael O’Neill Ct dell’Irlanda del Nord Gli altri fischietti Questa volta invece non c’è nessun collegamento diretto visto che Galles e Irlanda del Nord si trovano nella parte sinistra del tabellone e l’Inghilterra nella destra. L’Uefa ha comunicato i nomi anche degli altri arbitri per gli ottavi di domani: Svizzera-Polonia è affidata all’inglese Clattenburg, Croazia-Portogallo allo spagnolo Velasco Carballo. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 56781234 MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES Euro 2016, stavolta fa gol la Ue Fuori tutte le extracomunitarie Almeno nel calcio la moneta unica si prende la rivincita: eliminata solo l’Austria La storia Euroscettici, attenzione! Il verdetto dei gironi eliminatori di Euro 2016 è che, se si tiene l’anima e il cuore lontani da Bruxelles, non si vince. È un fatto simbolico, una chiacchiera da bar, ma è facile osservare che nei paesi dove c’è la moneta unica, e si legifera insieme sotto la bandiera a dodici stelle, anche il motore dell’universo del pallone gira meglio. Basta contare gli esclusi. Salta fuori che, dopo le prime tre partite, tutte le formazioni delle capitali senza legami con l’Ue sono state eliminate. L’Albania, che vorrebbe aderire, non ce l’ha fatta per poco. Ucraina e Turchia sono cadute, come la Russia, nemica giurata del patto comunitario. Visto così, almeno sui campi di calcio, per l’Europa bistrattata dai populisti e indipendentisti, il torneo francese si annuncia foriero di trionfi. EUROZONA Portogallo Polonia Qualificati: Belgio Croazia Svizzera Germania Galles Slovacchia Irlanda del Nord ALTRO Italia Ungheria (no eurozona, no Ue, no Schengen) Spagna Inghilterra Tutti eliminati: Francia Eliminati: Albania Romania Russia Eliminati: Repubblica Ceca Ucraina Austria Svezia Turchia gol Realizzati nella fase a gironi di Euro 2016 (36 partite), 24 nei primi tempi e 45 nei secondi La bandiera dell’Unione europea sventola (per ora) sul torneo: quasi tutte qualificate AP NON UE MA DENTRO SCHENGEN Qualificati: 69 Dodici stelle UNIONE EUROPEA Qualificati: Irlanda Tiene bene l’euroclub Ha tenuto bene il club dell’euro. Sono partiti per l’Esagono in nove su diciannove che sono, lasciando indietro soprattutto i Paesi Bassi. Non era un buon presagio, a dir la verità, anche se Malta, Cipro e Lussemburgo non avrebbero avuto chance nemmeno se fossero entrati nell’area del real brasiliano. Sono comunque andati avanti in otto e tutto lascia pensare che il vincitore possa essere in questo pacchetto che comprende, fra gli altri, Spagna, Germania, Francia, Italia, e Belgio. L’unica squadra che paga in euro i giocatori ed è stata espulsa è l’Austria, incidentalmente il sistema più euroscettico, che per poco non Sport .35 . ha eletto un presidente sostenuto dalla destra radicale. Via gli alleati scomodi Sono soci dell’Unione la Polonia, la Croazia e l’Ungheria. Promosse. Mentre c’è del simbolismo evidente nel fatto che tutte le équipe provenienti dall’euro-riluttante Regno Unito che si sono guadagnate il biglietto per attraversare la Manica hanno superato il turno, ovvero Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Non ce l’hanno fatta Romania, Cechia e Svezia, da sempre alleati scomodi per chi crede nell’integrazione e nel mer- 1,92 reti a gara Finora a Euro 2016 è stato segnato un gol ogni 47 minuti di gioco, media in netto calo rispetto al 2012 (2,5) LA STAMPA Islanda cato unico in cui merci e cittadini viaggiano libere. Sarà casuale? Potrebbe non esserlo - sempre a voler scrivere con la tastiera spruzzata di leggerezza - il destino che ha permesso a Svizzera e Islanda di centrare la qualificazione. Non sono nell’Ue e non vogliono esserci, però sono connesse via Schengen. Sono Paesi europeizzati, a modo loro. Potevano restar fuori, bastava un tiro storto e la gloria sarebbe andata altrove. Però non è successo. Stavolta, a fare gol, è stata l’Unione europea. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 36 .Sport STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 PRESO PER 9 MILIONI IL BOMBER DELL’ULTIMA B Retroscena Lapadula, colpo Milan Ma lo stop con i cinesi può costare venti milioni FRANCESCO MANASSERO TORINO a tela granata: tanti puntini da colorare. Ma il risultato finale, considerato il materiale, potrebbe essere un Euro Toro: un’opera d’arte insomma. È quello che spera in primis Urbano Cairo, pronto ad annunciare i primi colpi dopo una fase di apparente stallo. A cominciare da Adem Ljajic e Iago Falque dalla Roma, doppio prezioso arrivo che non ha negato neanche il patron granata, pizzicato a Roma in visita all’ «amico Giovanni Malagò», il presidente del Coni sfuggitogli l’altro giorno a Torino per impegni inderogabili. «Sono abituato a fare le cose e poi ad annunciarle - le parole del patron granata -. Ci stiamo lavorando, sono ottimista. D’altronde il nostro mercato è cominciato da poco, stiamo ragionando su diversi obiettivi per fare gli interventi giusti e poter consegnare al tecnico un gruppo all’altezza. Competitivo». L Nel giro dei più forti Per il Toro e Mihajlovic il modo migliore per cancellare l’ultima amara stagione è rientrare nel giro dei più forti, di quelli che giocano le competizioni internazionali. Un traguardo che il club non sotterra più sotto la sabbia come un inconfessabile gioco proibito. «L’Europa? Se facciamo investimenti importanti è perché crediamo di fare delle buone cose - ancora Cairo - L’importante è lavorare bene perché l’obiettivo finale dipende da questi mesi, da come ci comportiamo sul mercato». Un tavolo che il Torino nelle ultime Spagnolo Iago Falque, 26 anni, 3 gol in 27 presenze complessive con la maglia della Roma LAURA BANDINELLI MILANO LAPRESSE Iago Falque e Ljajic il Toro punta sul fioretto Cairo: “Sono ottimista” Muscoli a centrocampo: i granata vogliono Kucka 1,9 milioni L’ingaggio di Ljajic La punta serba è di proprietà della Roma stagioni ha imparato a conoscere anche nei ritmi, e a domare. Così, dopo aver quasi chiuso la pratica attacco con due innesti di fioretto - a proposito, per Immobile è uscito allo scoperto il Napoli «ma non a 11 milioni», così il patron De Laurentiis - le prossime mosse del ds Petrachi riguarderanno l’ingaggio di qualche peso massimo per la mediana, a cominciare da Juraj Kucka del Milan, per il quale è pronta una nuova offensiva. Con Baselli cavallo di Troia? Ingorgo sulla fasce L’ingorgo oggi è sulle fasce sia in entrata che in uscita. A destra ci sono i pruriti di Bruno Peres, il cui agente è tornato in Italia (evidentemente in attesa di eventi importanti), e l’assalto del Sassuolo a Zaccaposta, che piace anche alla Roma come alternativa al brasiliano. I granata nel frattempo seguono De Silvestri della Sampdoria e la vecchia conoscenza D’Ambrosio, ma c’è anche Thomas Meunier del Bruges. «Costo poco, so che Torino, Napoli e Sassuolo mi cercano», l’auto-promozione del nazionale belga. Invece sulla corsia opposta non è detto che torni il baby Antonio Barreca: il Cagliari l’ha riscattato per 1 milione e il Toro non ha ancora deciso se avvalersi del controriscatto. Ha tempo fino a domani. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Obiettivo Juraj Kucka, 29 anni, 1 gol in 34 partite con il Milan Il primo colpo del Milan è il bomber della serie B Gianluca Lapadula. I rossoneri hanno bruciato la concorrenza del Napoli pagandolo 9 milioni e questa mattina il ragazzo sosterrà le visite mediche. Se tutto andrà bene firmerà un contratto di 4 anni. Un italiano, classe 1990, proveniente dal vivaio della Juve che ha incantato a Pescara con i suoi gol e su cui Silvio Berlusconi ha avuto ampie rassicurazioni nonostante la serie cadetta. La trattativa in stand-by Se la parte sportiva del club è riuscita a portarsi avanti con un acquisto e qualche rinnovo, gli altri settori faticano a lavorare. Il tempo (perso) è denaro che se ne va e a Casa Milan la preoccupazione cresce. Soprattutto quando tornano a circolare notizie su eventuali rinvii. La trattativa per la cessione del Milan ai cinesi sta creando vari disagi. La «condivisione» forzata con i nuovi acquirenti sta producendo blocchi e così molti rinnovi contrattuali con gli sponsor non possono essere presi in considerazione. Anche i progetti che riguardano le Scuole Calcio sono fermi ai box. In Medio Oriente e in Oriente aspettano risposte, hanno lavorato per l’apertura estiva e adesso non sanno più cosa sta succedendo. Il Milan fino ad oggi ha perso circa 20 milioni e nessuno al momento può assicurare che verranno recupera- Gianluca Lapadula, 26 anni ti. Perché anche gli sponsor vogliono delle risposte e non sono disposti ad aspettare in eterno nonostante gli ottimi rapporti personali con l’ufficio marketing. Gli sponsor non pagano Barbara Berlusconi in verità ha parlato con il padre del problema e spera davvero che la situazione si sblocchi. Ma le voci su un nuovo rinvio sono sempre più insistenti e la tensione sale. Sal Galatioto, l’advisor americano che rappresenta il fondo cinese, sta continuando a lavorare alla bozza del preliminare e la prossima settimana dovrebbe tornare in Italia. Al momento di sicuro ci sono soltanto le date dei test (4-5 luglio), il raduno (il 6) oltre alle amichevoli fissate ormai da mesi. In attesa tre allenatori: Brocchi, Giampaolo e De Boer. L’acquisto di Lapadula però ha una matrice ben precisa. Che sia il primo tassello del Milan italiano? 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Schwazer, il nuovo test che ha fermato il tempo Retroscena GIULIA ZONCA atletica dopo la scoperta del sistema russo e delle frodi interne ha alzato il livello di allerta e ora si spinge fino ai controlli dentro il Quirinale. Un goffo eccesso dettato dalla tolleranza zero, un rigore assoluto che prova a rimpiazzare un meccanismo lasco. È in questo contesto che bisogna mettere ordine tra le analisi di Schwazer, i riesami e gli accertamenti non sono figli dell’accanimento ma del passaporto biologico che traccia gli steroidi, si muove come quello che studia i valori del sangue ed evidenzia le anomalie prima di cercare il riscontro, l’eventuale positività. Si chiama «Steroidal Module» e il marciatore italiano potrebbe essere il primo squalificato da questo sistema. Approvato all’inizio del 2014 dall’agenzia mondiale antidoping usa proprio la tecnica del ritest per identificare il livello di testosterone pro- L’ Dietro la positività del marciatore il passaporto steroideo: potrebbe essere il primo squalificato con l’inedito sistema dotto naturalmente e tracciarne i cambiamenti. Anche l’Uefa Anche la Uefa ha appena approvato il sistema e introdotto il «passaporto steroideo» in questi Europei. Ma per creare un modello serve del tempo e qualsiasi dubbio abbiano sollevato le analisi fatte a Schwazer il primo gennaio a Vipiteno non è nato subito. Si è materializzato solo dopo diversi altri controlli, il numero sufficiente a fornire un andamento e quindi a sottolineare gli sbalzi. Dentro quelle vecchie analisi ci hanno visto proprio questo, un mutamento e ci hanno indagato sopra e aggiunto ricerche specifiche che non erano state fatte in un primo tempo. Per questo si sono dilatati i tempi e per questo la Iaaf ha licenziato con il via libera la documentazio- A 10 GIORNI DAL PREOLIMPICO DI BASKET DI TORINO Italia all’ultimo test E Petrucci vuol blindare il ct Messina Esperto Ettore Messina, 56 anni, vice coach di Popovich ai San Antonio Spurs, è tornato alla guida della Nazionale MIRCO MELLONI «È la Nazionale dei numeri uno: i giocatori vengono fermati per strada, e il Dottor Messina è carismatico. A Mosca ricevette i complimenti anche da Putin...». Giovanni Petrucci gongola: a dieci giorni dal Preolimpico di Torino, l’ItalBasket è proprio come l’aveva sognata, al completo e con il tecnico che il presidente federale ha sempre stimato. E ora Petrucci vuole blindare Messina: «Aspettiamo gli Spurs – dice il ct, vice allenatore a San Antonio –. Da parte mia, non ci sono dubbi legati a contratti o intenzioni. Questa Federazione colpisce per professionalità: sponsor come Fiat e Barilla non sono casuali». Sognando il Maracanà Sul calendario del tecnico, sono altre le date evidenziate: i giorni di Torino e il 5 agosto, con la cerimonia d’apertura dei Giochi al Maracanà: «È il ricordo indelebile per chi vive un’olimpiade – aggiunge Messina -; per arrivarci, serve altruismo. E chi è più bravo deve rispettare chi non è in vetrina: se non c’è chi passa la palla a Gallinari, perdiamo il suo talento». L’esempio Gallinari, però, non alimenta la differenza tra l’Italia dei giocatori Nba e il resto del Mondo, anzi. «Datome, Melli e Hackett sono cresciuti parecchio, vincendo ad alto livello in Europa. E apprezzo Abass, un ragazzo che ti guarda negli occhi e che in difesa può cancellare l’avversario». A proposito di chi cerca nuove sfide, Messina non teme che il sogno Nba possa distrarre Alessandro Gentile: «È un sogno positivo, Ale saprà restare concentrato sull’azzurro». E per avvicinare il Preolimpico, Messina ha scelto di giocare in casa, chiedendo al Paladozza di Bologna – teatro del primo tricolore con la Virtus – l’ispirazione per selezionare i 12. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Domani a Bologna Test con le Filippine 1 L’Imperial Basket- ball City riporta la Nazionale al Paladozza di Bologna dopo 16 anni. Domani l’Italia sfiderà le Filippine (ore 20.30), domenica sera la vincente di Cina-Canada (domani in campo alle 18). Dopo il torneo, tutto su SkySport2, Messina darà i 12 convocati per il Preolimpico di Torino (4-9 luglio). Per gli atleti russi puliti Rio, varato il formulario 1 La Iaaf ha varato un formulario per abilitare ai Giochi atleti russi che si allenano fuori dal sistema nazionale e possono presentare test anti doping indipendenti. Chi risponde ai requisiti può andare alle Olimpiadi non sotto la bandiera russa, ma sotto quella del Cio e qui le posizioni delle poche stelle rimaste incontaminate si dividono. Yelena Isinbayeva, dopo aver saltato 4,90, a Volgograd ha chiarito che lei non intende gareggiare senza la sua bandiera: «Non siamo in guerra, non ci sono i presupposoposti e io ho una patria». Darya Klishina, due ori europei nel salto in lungo, residente in Florida, è invece pronta a far parte di una squadra neutra. ne su Schwazer necessario per l’iscrizione ai Mondiali di marcia di Roma, a inizio maggio. Iter complicato, ma razionale del nuovo studio che è, in qualche modo, un accanimento, però ad ampio raggio: non nei riguardi di un singolo atleta. Per definire il sospetto manca però sempre l’ultima prova, le controanalisi sul campione B. Ai tempi di Marion Jones tornavano spesso negative, è successo proprio alla sprinter America, riabilitata e poi condannata addirittura al carcere. Oggi sono più accurate, la scienza si è evoluta. Resta la possibilità dell’errore umano, la teoria del complotto è sempre più paradossale, quella della contaminazione ha dell’incredibile, se fosse poi solo stupidità si andrebbe oltre ogni comprensione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Alex Schwazer, 31 anni Sport .37 . 12345367318 59A97BC38D3EFEA382 LA STAMPA 9A LA MARCIA DEI GAY IL 9 LUGLIO Il Pride sfila per i diritti dei bimbi Party sul palco offerto dal Regio L’orgoglio del Pride è racchiuso nello slogan «il domani ci appartiene» e nell’immagine di un bimbo che gattona sotto una coperta arcobaleno. I diritti ancora negati ai figli delle coppie lesbiche e gay sono il tema centrale della marcia- Che tempo fa sfilata del 9 luglio, che festeggia il decennale del Pride piemontese. Un anniversario importante che ha germogliato un programma extra large dove la parte del leone la fanno la parata in orario pre serale da via San Donato al centro aperta dal REPORTERS Il 2 luglio c’è la festa pro Pride bus scoperto Torino City-sightseeing allestito con i lavori di tutti i bambini aderenti al workshop al Giardino Forbito, l’happening musicale in piazza San Carlo condotto da Platinette e ospiti Dolcenera, Levante, Perturbazione feat Andrea Mirò, il mezzosoprano Gabriella Sborgi e il coro del Teatro Regio (che ha anche concesso il palco su cui si svolge il festival della Classica), il progetto fotografico di Matteo Montaldo esposto alla Fondazione Merz. TORINO LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003, e-mail: [email protected] B [email protected] Facebook: La Stampa Torino B Twitter: @StampaTorino & PROVINCIA Situazione Ancora una giornata calda ed estiva, ma con primi segnali di cedimento da questa sera e nel fine settimana, con il ritorno di qualche temporale. 12345367318 Tra rinunce e trasferimenti IL DEBUTTO CON LA FASCIA ALLA VIGILIA DI SAN GIOVANNI. E IN PIAZZA CASTELLO SEGNALI BENAUGURANTI La nuova mappa dei parroci 21° 34° Collina e San Salvario in perdita Oggi Condizioni soleggiate con addensamenti in aumento sulle zone montane con temporali, in serata localmente su pianure. 22° 32° Domani Soleggiato con addensamenti in estensione dalle zone montane, e tendenza a rovesci e temporali, localmente intensi. RETROSCENA La svolta sociale della Gran Madre Don Paolo: «Aiuteremo i quartieri più bisognosi» A PAGINA 41 Il riassetto delle parrocchie torinesi si chiude con un saldo negativo per la Collina (don Antonio Ferrara mantiene il Pilonetto ma si trasferisce a Sant’Agnese) e per San Salvario (don Mauro Mergola, parrocco di piazza Saluzzo, si occuperà anche del Sacro Cuore di Maria di via Morgari). Una vera e propria rivoluzione a Settimo Torinese. Martinengo ALLE PAGINE 40 E 41 REPORTERS DELITTO AUCHAN Anche il Farò sta con Appendino VITTIMA TORINESE Beppe Minello A PAGINA 43 19° 29° Cara Torino Domenica Ampie schiarite, ma in giornata tendenza ad addensamenti e locali temporali. Dimezzata la pena alla complice Frana killer Il Comune in bancarotta La lettera dell’omicida l’aveva scagionata Pontboset, 200 anime deve risarcire 1,8 mln Gianni Giacomino A PAG. 49 Andrea Rossi A PAG. 49 LUIGI LA SPINA Ma la sindaca non potrà accontentare tutti C hiara Appendino ha già compiuto una impresa molto difficile. Se chi abita nella nostra città aveva potuto cogliere qualche segnale di rischio per la rielezione di Fassino a sindaco, ben pochi, nell’opinione pubblica nazionale, pensavano a un successo così clamoroso della candidata di “5 stelle”. Analisi dei flussi elettorali, nei giorni scorsi, hanno motivato principalmente con quella concentrazione di voti trasversali, soprattutto dal centrodestra, la sua vittoria. 71 anni, obbligo di firma MASSIMILIANO PEGGIO CONTINUA A PAGINA 43 N on ha mai disertato una protesta contro il cantiere dell’Alta Velocità, né una marcia, anche se per pochi metri. Marisa Meyer, 71 anni, valsusina doc, decana del movimento, è diventata il simbolo di una protesta che non arretra nonostante le batoste giudiziarie, grazie ad una fotografia rimbalzata sui siti web e Facebook. Raggiunta pochi giorni fa da una misura cautelare che la obbliga ogni giorno a met- tere una firma nel registro dei carabinieri di Chiomonte, Marisa Meyer è stata fotografata mentre esce dalla caserma sorretta da un bastone. La neo sindaca, come è preferibile chiamarla, è di fronte, ora, a un compito forse ancor più arduo, proprio per l’eterogeneità degli interessi, ma anche dei sentimenti, di tutto il vasto arco di cittadini che l’hanno eletta a palazzo di Città. Se in campagna elettorale ha potuto raccogliere il desiderio di cambiamento, dopo quasi un lustro di amministrazioni governate dal centrosinistra, i malumori di coloro che si sono sentiti esclusi da quella CONTINUA A PAGINA 45 12345367318 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 La Chiesa che cambia La nuova geografia dei parroci dell’area metropolitana sconta la crisi delle vocazioni e va incontro alle linee dettate da papa Francesco Dunque i laici assumono maggiori responsabilità e viene promossa la collaborazione tra parrocchie. La parola d’ordine è «sinodalità» Parroco uscente Parroco in arrivo SANTA CATERINA DA SIENA Via Sansovino rosseto corso G Don Aldo Issoglio Torino 9 corso Regina Margherita pensionati corso Tanti sono i parroci che alla fine di questo anno pastorale hanno raggiunto o superato i 75 anni LA STAMPA REPORTERS ia Franc NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE DI GESU’ c.so Vittorio Emanue le II Via Germonio Don Dario Bertocco Don Roberto Volaterra La sede della Curia nel complesso del Santo Volto 10 trasferimenti In tutta la diocesi tanti sono finora i parroci destinati a guidare i fedeli in un nuovo territorio 11 nomine Nosiglia ha nominato parroci preti che erano vice o svolgevano altri incarichi (che proseguiranno) In provincia Il riassetto della Curia Meno parroci Collina e S. Salvario ne perdono uno Verrà allargato il coinvolgimento dei laici MARIA TERESA MARTINENGO Don Valter Danna Il riassetto della Diocesi che l’arcivescovo ha delineato nelle conclusioni dell’Assemblea diocesana due settimane fa prende forma a San Giovanni. Non una rivoluzione ma un «riassetto graduale», aveva detto Nosiglia. E così è stato. La geografia del rinnovamento, pubblicata ieri sul settimanale diocesano La Voce del Popolo, all’apparenza non è dissimile da quanto avviene ogni anno con i pensionamenti di parroci, i trasferimenti e le nomine. «Ma È il vicario generale della Diocesi questa volta oltre agli avvicendamenti - spiega il vicario generale don Valter Danna - annunciamo due esperienze nuove, quella della Collina, l’Unità pastorale 22, e quella di Settimo Torinese, che testimoniano la direzione del rin- novamento sulla scia del magistero di Papa Francesco e del convegno di Firenze. In queste zone si riduce il numero dei parroci, ma si riorganizzano il lavoro pastorale e servizi come la catechesi, la pastorale giovani e quella familiare». In città una novità è a San Salvario, dove don Silvio Grosso con i monaci apostolici diocesani lascia il Sacro Cuore di Maria in via Morgari e don Mauro Mergola, parroco ai Santi Pietro e Paolo di largo Saluzzo, assume il ruolo di amministratore parrocchiale, si occuperà cioè SETTIMO TORINESE SAN PIETRO IN VINCOLI Don Giuseppe Cravero Don Antonio Bortone (anche a San Vincenzo de Paoli) NICHELINO REGINA MUNDI Don Antonio Bortone Don Mauro Aversano SANTA MARIA MADRE DELLA CHIESA Don Domenico Cravero Don Stefano Bertoldini VENARIA REALE/ COLLEGNO SANTA GIANNA BERETTA MOLLA (Venaria) e SACRO CUORE DI GESU’ (Savonera) MONCALIERI NOSTRA SIGNORA DELLE VITTORIE Don Aldo Salussoglia Don Giuseppe De Stefano anche di quella parrocchia. Camminare insieme C’è una parola al centro del progetto. «È “sinodalità”. Vuol dire ricorda don Danna - attivare insieme processi di cambiamento per una Chiesa fatta da tutti noi, tenuti ad annunciare e testimoniare il Vangelo in modo credibile nella diversità dei ministeri, dei carismi e delle vocazioni». Nosiglia l’aveva sottolineato: il «riassetto» che prevede che le parrocchie lavorino sempre di più insieme, risponde da un lato alla scar- È anche questo uno degli obiettivi che si pone la Curia con il riassetto delle parrocchie: parroci e comunità di fedeli devono essere più vicini Settimo cancella una parrocchia Arriva il vice del vescovo Fiandino A Settimo Torinese il riassetto si concentra in alcuni numeri: cinque parrocchie che diventano quattro perché la piccola Mezzi Po viene dismessa; le quattro comunità rimanenti in cui si «divide» la città (poco meno di 50 mila abitanti) con tre parroci a disposizione, più un vice parroco e due collaboratori, cioè preti in pensione ma an- cora di grande aiuto. «A Settimo lascia il parroco storico di San Pietro in Vincoli, don Giuseppe Cravero spiega il vicario generale, don Valter Danna -. Così, nella linea del riassetto si è riorganizzato con due parroci per tre parrocchie. A San Giuseppe Artigiano, che ha da poco festeggiato i cinquant’anni di fondazione, resta don Teresio Scuccimarra, che assicura così il passaggio al nuovo assetto. Vice parroco sarà un sacerdote filippino incardinato nella diocesi di Atene, don Arthur Jacinto Fojas. Anche don Giuseppe Cravero continuerà ad occuparsi della comunità, ma non risiederà in parrocchia». sità di sacerdoti, ma dall’altro punta al coinvolgimento sempre più vero e allargato dei laici. «Sarà sempre più importante il ruolo dei laici formati attraverso la “scuola” fondata nel 2012, il Servizio di formazione degli operatori pastorali (Sfop), con l’obiettivo, sempre richiamato dall’arcivescovo, di superare le disparità di prassi che confondono la gente», dice Danna. A livello di Unità pastorale Nosiglia chiede che le scelte in fatto di catechismo, Messe domenicali e pastorale del lutto (veglie, rosari, funerali) siano co- Un nuovo senso di comunità Rivoluzione in diocesi Quattro sacerdoti più due collaboratori per 50 mila abitanti Sparisce Mezzi Po Don Luca Cappiello Don Igino Golzio Dalla Crocetta Alla parrocchia della Crocetta il parroco e vescovo ausiliare emerito don Guido Fiandino offre a Settimo il suo vice parroco: don Stefano Bertoldini va a guidare Santa Maria Madre della Chiesa, territorio con 14 mila abitanti. Don Antonio Bortone, invece, lascia la parrocchia Regina Mundi di Nichelino e diventa parroco della parrocchia più centrale di Settimo, San Vincenzo. Gli ingressi dei nuovi, qui come ovunque, avverranno a settembre. Lavorare insieme «I parroci abiteranno nelle rispettive case parrocchiali - dice don Danna -, ma la novità è REPORTERS che faranno una programmazione comune, attività insieme. Ed è possibile che in futuro una parrocchia diventi sede della pastorale giovanile, un’altra della famiglia. L’aspetto importante, qui co- me in altre situazioni, è che si lavori per una pastorale unitaria. L’unione di risorse umane consente di arrivarci». Coabitazione? Nella riorganizzazione di Set- timo, dunque, non accadrà ciò che è avvenuto a San Mauro, dove i due sacerdoti che curano le anime di tutta la cittadina condividono la casa. Il vicario generale spiega che «non è necessario vivere insieme. In alcuni casi funziona, in altri meno. Non ha senso insistere, l’importante è che collaborino. E che diventino anche un po’ interscambiabili nel momento in cui si presenta una necessità». Poi, l’idea di fondo è che siano anche le comunità ad avvicinarsi in modo vera, sentito. «Per esempio - dice don Danna - in certi casi si potrebbe arrivare a promuovere un’unica veglia pasquale». [M. T. M.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 . Cronaca di Torino .41 Ç Ç Ç I neo-sacerdoti diventano vice parroci I Monaci Apostolici Diocesani in carcere I Salesiani lasciano la Risurrezione Don Cristiano Massa, don Francesco Santamaria e don Alberto Vergnano, ordinati sacerdoti due settimane fa, diventano vice parroci rispettivamente nelle due parrocchie di Vinovo, alla Beata Vergine delle Grazie (Crocetta) e al Natale del Signore. Don Jean Tefnin e don Guido Bolgiano Cambiano lasciano con don Silvio Grosso la parrocchia del Sacro Cuore di Maria in via Morgari e si trasferiscono presso la chiesa di Santa Giovanna de Chantal per assumere un servizio diocesano di pastorale carceraria. L’Ispettoria salesiana di Torino con il primo settembre rinuncia alla cura pastorale della parrocchia torinese della Risurrezione del Signore. Diventa parroco don Luca Cappiello, classe 1982, prete diocesano (era parroco a Venaria, Santa Gianna Beretta Molla). La staffetta con don Sandro Menzio Don Fini: “La Gran Madre aiuterà quartieri più poveri” RISURREZIONE DEL SIGNORE Via Monte Rosa Don Luca Cappiello GRAN MADRE Piazza Gran Madre di Dio Don Alessandro Menzio Don Paolo Fini La svolta sociale. “E un occhio di riguardo agli universitari” LE STORIE Santa Agnese Colloquio NOSTRA SIGNORA DEL SS SACRAMENTO Via Casalborgone Don Aldo Issoglio Don Dario Bertocco SACRO CUORE DI MARIA Via Morgari Don Silvio Grosso MADONNA DI FATIMA (FIOCCARDO) Corso Moncalieri Don Maurilio Scavino Don Lorenzo Gariglio muni a tutte le parrocchie. «I criteri diocesani devono prevalere sulle scelte dei singoli parroci», ricorda don Danna. Valorizzare l’esperienza A proposito di parroci anziani, il vicario generale spiega che «le novità nella zona della collina, e in particolare al Pilonetto, che don Antonio Ferrara mantiene come parrocchia, ma lascia come residenza diventando anche parroco a Sant’Agnese e trasferendo lì la sua abitazione, consentono una nuova esperienza. Nella casa par- SANT’AGNESE Via Volturno Don Gianni Marchesi Don Arcangelo Antonio Ferrara SAN PIETRO IN VINCOLI (CAVORETTO) Don Paolo Fini Don Maurizio De Angeli rocchiale vengono attrezzati 4 minialloggi destinati a sacerdoti all’età della pensione: vivendo lì, potranno continuare a dare un aiuto pastorale in diversi contesti». Un’esperienza inedita di valorizzazione dell’esperienza, prima in Italia. «La casa è affidata all’organizzazione che gestisce la Casa del Clero e che assicurerà i pasti e il servizio di lavanderia. Speriamo che questa proposta, possa essere ripetuta in altri territori dove, con il riassetto, è possibile che si liberino altre case». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il vescovo Nosiglia i banchi affollati di fedeli uniti, commossi e combattivi per il saluto al loro parroco Don Gianni Marchesi, pensionato suo malgrado dopo 38 anni di affannata dedizione alla causa. “Il riassetto perché i preti sono in calo” MARIA TERESA MARTINENGO MAURIZIO BOSIO/REPORTERS Torino, la comunità che non vuole mandare in pensione il parroco A Sant’Agnese festa e malumore per l’addio di don Gianni deciso dalla Curia chic della precollina e i bambini del catechismo impegnati nel lancio di palloncini. RAFFAELLA SILIPO TORINO Nella Torino nervosa e sfiduciata che si prepara al ballottaggio del 19 giugno, tra rabbia per la crisi che morde e nostalgie per il passato olimpico, faceva uno strano effetto, domenica, entrare nella Chiesa di Sant’Agnese, elegante zona Crimea, e vedere i banchi affollati di fedeli uniti, commossi e combattivi per il saluto al loro parroco don Gianni Marchesi, pensionato suo malgrado dopo 38 anni di affannata dedizione alla causa. «Mi sono commosso anche io - dice lui con la voce ancora un po’ roca dall’emozione -. Ci sono stati persino applausi a scena aperta e qui non è che capiti spesso, sa, sono tutti piemunteis, e lo stile prevalente è l’“esageroma nen”...». Invece domenica hanno esagerato: sono venuti in massa a festeggiarlo «con riconoscenza e affetto», le signore «Sharing» parrocchiale Il saluto Don Gianni Marchesi, 76 anni, saluta la sua comunità di Sant’Agnese Ma sul sagrato, oltre alla festa, c’era anche il malumore. I parrocchiani hanno provato in tutti i modi a tenersi don Gianni, almeno ancora per un anno, anche con una raccolta firme. Non è possibile, ha stabilito l’Assemblea Diocesana, alle prese con un profondo piano di riassetto, necessario per la mancanza di nuovi preti. Sant’Agnese potrebbe essere accorpata a due parrocchie vicine, Gran Madre e chiesa di Cavoretto. «Non avremo più il nostro parroco - è la frase ricorrente - solo un sacerdote in condivisione». Viviamo in tempi incerti, in cui vige la legge dello «sharing», dall’auto all’ufficio, dalla bici al negozio. Forse per questo ci si aggrappa ai rari punti di riferimento che danno identità e hanno radici sul territorio. Co- me l’ulivo di don Gianni «piantato trent’anni fa e ora lasciato alla cura della comunità». E dire che gli inizi di Don Gianni a Sant’Agnese, nel 1978, non erano stati idilliaci. «Io venivo dalla realtà operaia del Lingotto - ricorda lui - e avevo una prospettiva diversa della missione». Nemmeno quelli erano tempi facili per la città, alle prese con la ferocia del terrorismo e sotto assedio per il processo alle Br. «Sono stato severo con questa comunità ricorda Don Gianni - non sono un diplomatico, li ho molto sgridati, ma li ho amati tantissimo». Il cammino insieme Dopo lo sconcerto iniziale, pian piano il riavvicinamento. Si è ammorbidito lui, sono cambiati i parrocchiani: d’altronde «è come con le scarpe nuove - ricordava nell’omelia - il piede deve adattarsi alla scarpa e la scarpa al piede». Per Gabriella Delpero, catechista e neuropsichiatra infantile, «proprio la sua severità, unita alla coerenza e allo spirito di sacrificio, nel lungo periodo hanno pagato. È come tra genitori e figli: chi è indulgente ottiene un consenso immediato, ma alla distanza i ragazzi capiscono il valore dei no». Soprattutto, aggiunge Delpero, «se da una parte e dall’altra c’è la capacità di autocritica, di crescere insieme». «E allora perché Don Gianni se ne deve andare?» ripetono a Sant’Agnese. «Nonostante i 76 anni è vitale, disponibile, energico, ha ancora tanto da dare conclude Delpero -. Sappiamo che altre comunità hanno questo problema, forse bisognava solo spiegare meglio la difficoltà alla gente, molti si sentono abbandonati». Don Gianni, da parte sua, si dice fedele «alla promessa di obbedienza. Non so che farò a settembre, ma ora mi deve scusare, inizia il cammino della Madonna». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Un cittadino mostra la carta d’identità firmata da Ubaldo Gianotti. Anche l’ex segretario del Pci Palmiro Togliatti era solito siglare i documenti con l’inchiostro verde Nel Vercellese documenti da rifare per il vezzo del sindaco GIUSEPPE ORRÙ ROASIO (VERCELLI) lacate le polemiche delle scorse settimane, superate le celebrazioni in cui tanti fedeli hanno pianto salutando il loro parroco di una vita, la «rivoluzione» nell’Unità pastorale 22, dalla Gran Madre al Fioccardo, è compiuta. Don Paolo Fini, storico fondatore di comunità terapeutiche per tossicodipendenti e direttore della pastorale della Salute, lascia Cavoretto, diventa parroco alla Gran Madre dove l’ex, don Sandro Menzio, resta come collaboratore. Il parroco del Pilonetto, don Arcangelo Ferrara guiderà anche Sant’Agnese, mentre l’uscente don Gianni Marchesi sarà collaboratore a Sant’Ignazio di Loyola. Al Fioccardo entra don Lorenzo Gariglio, l’ex, don Maurilio Scavino, va a Racconigi. il moderatore ed amministratore della Diocesi don Maurizio De Angeli guiderà Cavoretto, mentre a San Vito resta don Valerio Andriano. È don Paolo Fini, 58 anni, origine lucchese e grande spirito d’iniziativa, moderatore dell’Unità, a raccontare cosa cambierà a partire dalla Gran Madre «che è chiesa di passaggio, turistica, ma che ha una bella comunità cristiana da coltivare, con un’interessante composizione sociale. La Gran Madre sarà propositiva, parteciperà a progetti di ampio respiro con le sue ri- Roasio, provincia di Vercelli, cinque frazioni e 2.500 abitanti, è un paese di gente che vive tra il Piemonte e l’Africa, dove in molti lavorano nel settore dell’edilizia. Almeno una trentina di roasiani hanno avuto problemi alle frontiere. C’è chi ha perso anche un paio d’ore ai controlli in aeroporto, chi invece si è visto negare l’imbarco per il rientro in patria e chi è stato sottoposto a ulteriori accertamenti. I funzionari degli aeroporti di mezza Europa hanno strabuzzato gli occhi davanti alla firma dell’allora sindaco Ubaldo Gianotti, fatta con una china ver- de. «Appena atterrati a Londra - racconta un roasiano tornato da un viaggio - ai varchi della dogana, ci hanno controllato i documenti. Io ho dato la mia carta d’identità e sono stato invitato a sedermi in un ufficio. Il mio documento è stato passato più volte sotto una lampada per verificarne la validità e ho perso un paio d’ore». Problemi simili anche in Germania e in Turchia. Da due anni a Roasio c’è un nuovo sindaco e Ubaldo Gianotti siede tra i banchi dell’opposizione, continua a sorridere dietro il bancone del suo negozio di alimentari e 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Come Togliatti La maledizione dell’inchiostro verde La maledizione dell’inchiostro verde ha colpito Roasio e la sua gente giramondo, causando ore di attesa alla dogana, trattamenti da sospetti falsari e qualche imbarco negato in aeroporto. L’ex sindaco assicura che era soltanto un modo per smistare meglio i documenti. Al limite del vezzo personale, come facevano pure Palmiro Togliatti e Ignazio Marino. Ma questa mania di firmare gli atti pubblici, carte d’identità comprese, con la penna verde ha causato parecchi problemi. «Che la comunità di Sant’Agnese sia addolorata per la partenza di don Gianni Marchesi è più che comprensibile, in 36 anni si stabiliscono legami forti. Accade molto spesso quando si fanno spostamenti o quando un prete va in pensione. Ma la vita della Chiesa ha delle necessità e delle regole» osserva l’arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia. Pochi giorni fa Nosiglia ha presentato all’Assemblea diocesana le linee guida del piano di riassetto della diocesi in cui si inquadra anche il futuro della parrocchia di Sant’Agnese. «Un piano graduale - spiega -, ma non più rinviabile, dettato dalla carenza di vocazioni e, soprattutto, dalla volontà di dare pienamente corpo alla nuova Chiesa in uscita, alla riforma che chiede a tutte le componenti, e in particolare ai laici, corresponsabilità, partecipazione e missionarietà secondo la Evangelii Gaudium e le indicazioni del convegno ecclesiale nazionale di Firenze». Per attuare il riassetto, che significherà anche accorpamenti di parrocchie - su 359 già 100 sono quelle senza parroco residente -, le forze vanno messe in campo con giudizio. «Ma i territori grandi come Sant’Agnese continueranno ad avere un parroco residente. Così come ce l’avrà la vicina Gran Madre. Certo, i parroci dovranno collaborare e le comunità dovranno camminare di più insieme. È un inizio ed è giusto cominciare con sacerdoti più giovani. Dov’è lo scandalo?». Rispetto al dispiacere della gente nel vedere il parroco di una vita allontanarsi, l’arcivescovo ricorda che «a 75 anni i preti vanno in pensione, alla stessa età si dimettono i cardinali e i vescovi. Don Gianni, giunto a 76 anni, mi ha consegnato le dimissioni, convinto di ciò che faceva. Dopo la raccolta di firme, ci siamo riparlati e lui mi ha ribadito la sua piena disponibilità ad andare in un’altra parrocchia dove potrà certamente ancora rendersi utile. Ma con meno responsabilità». presiede la Pro loco. «Ho saputo di questo problema - dice Gianotti - che mi ha fatto molto arrabbiare. Nell’ultimo anno ho iniziato a firmare in nero per evitare disguidi; molti si lamentavano perché avevano problemi all’estero. Diversi Paesi non accettavano neppure il timbro che prorogava la scadenza della carta d’identità da 5 a 10 anni». All’ufficio anagrafe confermano: almeno una trentina di roasiani hanno dovuto rifare la carta d’identità per evitare problemi in aeroporto, fino a che è stato lo stesso sindaco a porre fine alla «maledizione» che colpiva i viaggiatori di Roasio. Il leader comunista Palmiro Togliatti era solito scrivere e firmare con una stilografica caricata a inchiostro verde, per stancare meno la vista affetta da miopia e per distinguere subito i documenti già vidimati, che si accumulavano sulla scrivania. Qualche concittadino di Gianotti, ex sindaco di sinistra, pensava a una forma di emulazione. «Ma no - dice Ubaldo Gianotti - era soltanto un modo per distinguere i documenti firmati in originale dalle copie, perché all’epoca i documenti si stampavano tutti in bianco e nero. E poi se qualcuno avesse firmato un documento al mio posto me ne sarei accorto; difficilmente viene in mente di firmare in verde. Mi sono sentito dare anche del leghista per questa mia abitudine». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Una vita P Don Sandro reggeva la Gran Madre da 32 anni Resterà come collaboratore di Don Paolo Fini, il parroco che lo sostituisce REPORTERS sorse economiche e prima ancora con quelle professionali e della carità». Guardando all’insieme del territorio, spiega che «le parrocchie hanno fatto l’analisi dei bisogni e dei servizi che hanno oggi con l’obiettivo di progredire. Abbiamo l’esi- Questa è una chiesa di passaggio ma con una interessante composizione sociale Don Paolo Fini Nuovo parroco della Gran Madre genza di proporre attività rivolte ai numerosissimi universitari residenti. Un’altra è quella di agevolare le famiglie per il catechismo, dando la possibilità di scegliere una parrocchia anche in base agli orari favorevoli. La vita della gente cambia, con queste attenzioni si superano anche certi campanilismi. E le persone si sentono accolte». Un impegno comune già realizzato, don Fini lo propone come esempio: «Pilonetto, Cavoretto e Fioccardo hanno già lavorato molto insieme per i giovani, dalla terza media all’università. Invece di fare un gruppo qua e uno là hanno cercato una via pastorale comune». Le presenze alla Messa unica domenicale dei giovani delle 18,45 al Pilonetto testimoniano il successo. «Queste esperienze hanno un impatto forte sulla gente e il nostro obiettivo è quello di aggregare nuove persone. Il cammino iniziato si allargherà ad altre aree». Quella sociale, per esempio. «Nell’Unità pastorale 22 i poveri sono pochi, ma c’è molta voglia di dedicarsi agli altri: adotteremo progetti che favoriscano altre zone, progetti di volontariato nelle direttrici che la Chiesa torinese ha adottato con l’Agorà del sociale: formazione, welfare e lavoro. Interlocutori, in questo senso, non sono solo i singoli o i gruppi già vicini alla parrocchia, ma tutte le persone convinte che la cittadinanza vada difesa davvero, che hanno un contributo di esperienza e conoscenza da dare su determinati problemi. Questo progetto - dice Fini - vuole dare voce alle diversità che esistono a Torino: nel tempo in cui le diversità sono un valore anche la Chiesa vuole dare loro voce». [M. T. M.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 59A97BC38D3EFEA382 LA STAMPA D8 12345367318 . Cronaca di Torino .43 REPORTERS Con gli scolari I doni di Gianduja Appendino si è intrattenuta con i bambini di Estate Ragazzi arrivati mentre era in riunione In Municipio il tradizionale scambio di doni con Gianduja e Giacometta REPORTERS Il debutto Non ancora formalmente insediata sulla poltrona più alta di Palazzo Civico, Appendino ha potuto indossare la fascia tricolore per la prima volta grazie alla delega concessale da Fassino Ai festeggiamenti di San Giovanni Al bar in piazza Spremuta e caffè in uno dei due bar ai piedi del monumento al Conte Verde Chiara, la prima volta con la fascia tricolore Grazie a Fassino LAPRESSE Verso piazza Castello Appendino ha raggiunto piazza Castello dal Municipio sfilando in via Pietro Micca L’ex-sindaco l’ha delegata a rappresentarlo BEPPE MINELLO Foto ricordo in strada A piedi dal Municipio a Galleria San Federico, tanti torinesi si sono fatti fotografare con lei Il Farò è caduto dalla parte giusta, lei ha sfilato da Palazzo Civico a piazza Castello imbottita di medicinali e i torinesi le hanno tributato qualcosa di più di un apprezzamento di maniera: onore, dunque, a Chiara Appendino apparsa per la prima volta in pubblico con la fascia tricolore. Che però era «in prestito». Grazie a Piero Fassino che l’ha «delegata» a rappresentarlo alle cerimonie di San Giovanni che continuano oggi in Duomo e stasera sul Po con lo spettacolo pirotecnico. Fassino, infatti, è formalmente ancora primo cittadino fino al 30 giugno. Solo giovedì della prossima settimana Chiara Appendino e i consiglieri eletti verranno formalmente insediati in Sala Rossa. E dunque, la prima uscita pubblica della prima sindaca grillina di Torino, è avvenuta nel momento simbolicamente più importante della città: i festeggiamenti del santo patrono. Operazione che l’ha tenuta impegnata già dal mattino. Seduta in prima fila ma silente («Non sono ancora sindaca»), Appendino ha poi presenziato alla conferenza stampa del Torino Pride, Il pomeriggio l’ha trascorso in casa a racimolare le forze per la tirata serale iniziata alle 19,30 ricevendo Gianduja in Municipio e poi assistendo al rogo del Farò tre ore più tardi. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Marisa Meyer 71 anni, decana del movimento No Tav esce dalla caserma di Chiomonte dove da alcuni giorni è sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di firma Obbligo di firma alla “nonna” No Tav A 71 anni va dai carabinieri col bastone il caso MASSIMILIANO PEGGIO SEGUE DA PAGINA 39 Q uella foto ora è diventata virale. Soprattutto per il contributo della pagina Facebook del gruppo musicale dei 99 Posse. «Solo un paese malato impone l’ obbligo di firma ad una signora di 70 anni solo perché è un’ attivista •#•notav. Signora Ma- risa noi siamo con te!» è il commento della band. Il suo nome è finito nell’ultimo provvedimento di misure cautelari richieste dalla procura nei confronti di 22 attivisti, per lo più antagonisti, per gli attacchi al cantiere del 28 giugno 2015. «La mia assistita - dice l’avvocato Danilo Ghia, anche lui veterano delle battaglie Pronta per il Farò Febbricitante, Appendino ha sfilato ed è stata in piazza Castello fino alla caduta del Farò Pasionaria Chiomonte, la foto diventa virale sui social legali in difesa dei No Tav - è stata coinvolta nell’indagine perché identificata a bordo di un pulmino condotto da un antagonista che la stava accompagnando a casa. Lei non ha partecipato a nessun attacco, ma era sul veicolo perché ha problemi di deambulazione. Problemi che appaiono evidenti anche nella foto». Sul furgoncino erano stati trovati scudi, maschere e tute. Oggetti riconducibili all’attacco, tranne un pezzo di toma, che Marisa aveva con sé. «Le misure cautelari - afferma l’avvocato Ghia - andrebbero comminate con maggiore attenzione. Nei prossimi giorni si terrà l’udienza di convalida REPORTERS e chiederò di rivalutare il provvedimento». Marisa è di certo una pasionaria No Tav, ed è finita sotto processo. «Sempre assolta - dice il suo legale - anche quando era stata accusata di aver tagliato 20 centimetri di recinzione del cantiere». Tanto basta però per essere ritenuta «soggetto potenzialmente pericolo». L’unica condanna riguarda la «costruzione abusiva» della famosa baita No Tav in val Clarea, su un suo terreno, la cui difesa causò guai giudiziari a Beppe Grillo: quattro mesi di reclusione per aver violato i sigilli posti all’edificio in sequestro. «Anche in questo caso - ricorda il legale - la condanna inflitta alla Meyer per le violazioni edilizie non è definitiva». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Interrogazione Tesista condannata il caso a Bruxelles 1 Eleonora Foren- za, eurodeputata dell’Altra Europa - gruppo Gue-Ngl, annuncia di voler presentare un’interrogazione alla Commissione Europea dopo la condanna di Roberta Chiroli, l’ex studentessa dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, di 29 anni, condannata nei gironi scorsi dal tribunale di Torino a due mesi di reclusione per aver partecipato a una manifestazione No Tav, nell’ambito di una sua ricerca sul movimento valsusino. 12345367318 44 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Come diventerà Retroscena TOTALE CAMERE Camere personale animazione Superato Per il presidente della Fondazione XX Marzo il progettista di Club Med avrebbe accolto i consigli dei tecnici di Regione e Città metropolitana per ridurre l’impatto del resort 118 PERSONALE 398 Espace 5 Tridents (camere di lusso) Piazza interna sciabile d’inverno I 20 OSPITI MAURIZIO TROPEANO n un mese gli uffici tecnici della Regione e della Città Metropolitana hanno convinto gli architetti di Club Med a rimettere mano al progetto che punta a realizzare al posto della pista di bob di Cesana un resort di lusso da mille posti letto. L’idea era quella di ri-utilizzare per il 40% la pista, recuperando l’area archeologica e ri-naturalizzando il resto della montagna. Il rendering presentato l’11 maggio, in occasione dell’annuncio della multinazionale del turismo di un’investimento di 80 milioni in grado di creare 400 posti di lavoro, però, metteva in evidenza la realizzazione di strutture alte 8 piani che hanno provocato la reazione di Pro-Natura e della consigliera regionale del M5S, Francesca Frediani. Per velocizzare l’iter burocratico Regione e città metropolitana hanno creato una cabina di regia sotto la guida del presidente della Fondazione XX Marzo. I funzionari pubblici hanno suggerito ai progettisti di «mitigare» l’impatto delle costruzioni e lunedì si capirà se l’azione di moral suasion è andata a buon fine. Valter Marin, sindaco di Sestriere presidente della Fondazione XX Marzo è convinto di sì ma è chiaro che il cambio di maggioranza a Torino porterà sicuramente al congelamento dell’iter. Chiara Appendino è diventata primo cittadino di Torino ma sarà anche sindaco metropolitano ed è chiaro che vorrà valutare con atten- 378 8 Regione Rifiuti in discarica tariffe più care PI AN I 1 A partire dal 2017 Camere personale cucina Camere 24, 29, 34 m2 - LA STAMPA Il resort di Cesana avrà un impatto minore rispetto al piano originario Club Med, ecco il progetto soft Ma Appendino prende tempo conferire i rifiuti in discarica costerà di più. Ieri mattina in prima Commissione l’assessore Alberto Valmaggia ha illustrato la proiezione la proiezione del gettito del tributo relativo al 2017: nel 2015 sono stati incassati 5,1 milioni che diventeranno 16,1 nel 2017. Secondo l’assessore «si tratta di una scelta per incentivare la raccolta differenziata. Per Forza Italia (Berruti e Vignale) si tratta dell’ennesimo «balzello imposto dalla giunta Chiamparino». Montanari: vogliamo vedere le carte e coinvolgere i cittadini della Valle 80 milioni È l’investimento annunciato da Club Med per riqualificare la pista di bob di Cesana zione il dossier. Guido Montanari, prossimo assessore all’Urbanistica, spiega: «Quel che posso dire è che esamineremo senza pregiudizi quanto è stato avviato anche se, personalmente, sono contrario al fatto che le devastazioni del periodo olimpico possano essere utilizzati come punta di iceberg di altri interventi urbanistici». Secondo Montanari si tratta di un «modello vecchio di pensare alla valorizzazione della montagna che punta sulle grandi opere invece che sul recupero delle borgate». Questo, però, è un punto di vista personale mentre come amministratore seguirà due stelle polari. La prima: «Il rispetto di tutte le norme urbanistiche compresa la variante strutturale e la valutazione di impatto ambienta- le». La seconda: «Per realizzare un simile intervento devono essere coinvolte le popolazioni locali». E comunque «ogni riflessione si potrà fare solo in presenza di un progetto vero che ad oggi non c’è». La riunione della cabina di regia di lunedì servirà per capire lo stato di avanzamento del progetto di Club Med. Marin spiega: «Credo che sul tavolo arriverà un progetto diverso da quello inizialmente presentato che terrà conto delle esigenze ambientali e paesaggistiche del territorio». E aggiunge: «E’ un intervento di riqualificazione che porterà investimenti e occupazione. Si deve agire con buon senso perché la sfida è fare un bel progetto senza perdere questa opportunità». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 . Cronaca di Torino .45 Il rapporto Symbola-Unioncamere. Salone del libro, rinviata l’assemblea “Torino più ricca grazie alla cultura” La nostra città è terza in Italia per valore aggiunto e occupazione nel settore creatività LETIZIA TORTELLO Cultura uguale ricchezza e posti di lavoro. Torino è sul podio d’Italia per produttività generata dal settore della creatività. A decretare la terza posizione della nostra città, dietro Milano e Roma, è la Fondazione Symbola, ente romano guidato da Ermete Realacci, deputato Pd, che ha realizzato un rapporto sulla geografia economica della cultura insieme ad Unioncamere. Lo studio «Io sono cultural’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi» ci incorona nell’Olimpo delle province che traggono più profitto dagli investimenti culturali, anche in termini di turismo: il 9,1% della ricchezza totale prodotta dall’hinterland torinese e dell’occupazione collegata alle industrie creative è legato alla cultura. La ricerca è stata presentata ieri al Mibact, alla presenza del ministro Franceschini. E sembra un po’ un colpo di coda d’orgoglio su Torino, dopo che sono state perse le elezioni. Come a dire: aveva ragione Fassino che gli investimenti nel settore turistico e culturale erano un asse di sviluppo strategico della città. Sia come sia. Intanto, la ricerca dell’assessore della Giunta Appendino procede a tentoni e l’unica certezza è che cambierà tutto nella gestione della politica culturale rimasta in mano per decenni al «Sistema Torino», così lo chiamano i grillini. Ma entriamo più nello specifico della ricerca di Symbola. La provincia di Milano è al primo posto in Italia per valore aggiunto e per occupati in Cultura (il 10,5% del totale dell’economia), a Roma la ricchezza prodotta con la cultura vale il 10% dell’economia, a Torino il 9 e dà lavoro quasi a un occupato su 10 (8,5). Tanto per tradurre in termini di denaro il nostro ottimo posizionamento, basti pensare che la Fondazione Fitzcarraldo calcola che la spesa dei turisti in città vale circa 200 milioni. Gli introiti generati dall’hinterland torinese nel turismo veleggiano sui 905 milioni. Se ci allarghiamo alla regione, il Piemonte si piazza sempre terzo, dietro Lazio e Lom- bardia: la ricchezza prodotta sere quella di staccare, invece, dalla cultura piemontese rap- Cultura e Turismo. Tenendo un presenta l’8,7% di quelcontrollo stretto dei la italiana, vale 7,8 cordoni della borsa, miliardi (il 7,1% soprattutto sui dell’economia grandi eventi piemontese). senza ricadute Insomma, con sul territorio. la cultura si E proprio per mangia eccoaspettare l’inÈ la spesa diretta dei me. Soprattutsediamento di turisti che vengono to con il combiAppendino e la a Torino per musei e nato disposto nuova linea dei 5 altre ragioni culturali degli investimenti Stelle, il Salone «cultura più turidel Libro ha rinviato smo», per cui investire l’assemblea dei soci, progenera ricchezza a media-lunga grammata per ieri, alla prima distanza. La direzione intrapre- metà di luglio. sa dalle neo sindaca sembra es12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 200 milioni Quando Appendino era all’opposizione Dal Mao al Cinema Tutte le battaglie di Chiara in Comune Retroscena L’ultima edizione del Festival Jazz in piazza Castello V icepresidente della Commissione Bilancio, ma soprattutto spina nel fianco dell’assessore uscente alla Cultura, Maurizio Braccialarghe. Da consigliera comunale di opposizione, seduta in fondo a sinistra nei banchi della Sala Rossa, Chiara Appendino s’è fatta sentire e con voce tonante. Fassino l’ha definita, ironizzando, la Giovanna d’Arco del Consiglio. Quel nomignolo le è rimasto tatuato addosso, ma a ben vedere, nelle interpellanze presentate dalla giovane consigliera di minoranza erano già espresse molte delle mire dei prossimi cinque anni. Prima in graduatoria è la Fondazione per la Cultura guidata da Angela La Rotella, per cui la grillina Appendino, con Vittorio Bertola, ha presentato ben otto interpellanze: «Non è necessaria una fondazione per sponsorizzare la cultura. A chi giova un ente che assorbe fondi pubblici? Il Regio potrebbe svolgere lo stesso compito». Nel mirino di Appendino c’era La Rotella in quanto vertice di una fondazione che «ha un costo complessivo di 300 mila euro, di cui 100 mila vanno al Segretario Genelare», scriveva Appendino. Che puntigliosa chiedeva conto delle ragioni per cui, a suo parere il mondo si era capovolto: la Città era diventata sponsor dell’ente, invece di chiedere a quest’ultimo di reperire risorse da sponsorizzazioni private. Tra le prime mosse della neo sindaca e del Consiglio a maggioranza 5 Stelle possiamo star certi che la Fondazione per la Cultura non mancherà. Un al- tro pallino è stato il Mao: dalla ristrutturazione low cost alla nomina contestata del direttore, Marco Biscione, classificatosi terzo in una graduatoria poi smentita dalla Città, scelto al posto del primo arrivato, nonostante non avesse «comprovate competenze e bibliografia orientalistica». Biscione, difeso da Brac- A chi giova la Fondazione per la Cultura? Costa 300 mila euro l’anno di cui 100 mila al segretario Chiara Appendino Sindaca di Torino cialarghe e dalla Asproni di Torino Musei, è tutt’ora in carica, perché la nomina, diceva l’assessore, era stata condotta non sulla base di un elenco (peraltro non vincolante). Ma Appendino tra i banchi dell’opposizione se l’è presa anche con Alberto Barbera, direttore del Museo del Cinema, direttore anche a Venezia. E ancora, con Natale coi Fiocchi e «il ghiaccio molto costoso, da 2000 euro al giorno» della pista di pattinaggio voluta da Braccialarghe, e con il Kappa Future Festival (che ha ricevuto ieri il patrocinio della Commissione Europea), accusato di aver pagato troppo poco di suolo pubblico nel 2015. Per l’edizione 2016, il 9 e 10 luglio, è già tutto deciso. Vedremo quali saranno le condizioni imposte dai grillini per le prossime. [L. TOR.] Le scelte della sindaca LUIGI LA SPINA SEGUE DA PAGINA 39 “narrazione di successi” sulla quale troppo ha insistito l’ex sindaco, con effetti controproducenti per larga parte degli abitanti nelle periferie, le disparate attese che ha suscitato Appendino potrebbero essere non facilmente soddisfatte. Non sarà certo la composizione della sua giunta a porle troppi problemi, anche se l’estrazione culturale, sociale e anche politica dei suoi assessori non presenta certo caratteri di omogeneità. La schiacciante maggioranza sulla quale può contare nel nuovo Consiglio comunale esclude qualsiasi conseguenza di una, pur remota, ipotesi di dissensi individuali e le ferree regole di disciplina interna, del resto, non li ammettono. Il vero problema, invece, sarà quello di dover compiere scelte destinate inevitabilmente a dividere quel consenso trasversale, appunto, che l’abile, prudente e generica campagna elettorale è riuscita a conquistare. Da una parte, occorre dare segnali chiari e significativi di quella “rottura” con il mondo di riferimento della passata amministrazione, come l’attacco immediato al presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo. Dall’altra, dimostrare responsabilità politica ed equilibrio istituzionale come, ad esempio, per la sorte di quel “Parco della salute”, in un primo tempo bocciato senza appello e, adesso, vista la reazione di gran parte degli interessi che sarebbero colpiti dall’annullamento del progetto, considerato senza pregiudiziali assolute. Il famoso “caso dell’inceneritore” di Parma, contestato dal candidato sindaco “5 stelle” Federico Pizzarotti e, poi, realizzato una volta eletto, è emblematico della delicatezza di questo passaggio da radicale forza di opposizione a un gravoso impegno di governo. Gli elettori di Appendino ci contano. Ma anche coloro che non l’hanno votata. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 Un lettore scrive: lettore che lamenta che i politici e amministratori non danno risposte alle lamentele su questa rubrica, consiglio di rassegnarsi, quando non hanno scuse e non sanno cosa rispondere si astengono oppure rispondono come il direttore del patrimonio di Città della Salute, in merito all’Ex Presidio Centro Rieducazione Funzionale (Crf) di strada San Vito: ho dovuto prendere il vocabolario della lingua italiana per tradure la sua lettera. Sperava che, con le parole forbite, il lettore si sentisse ignorante e non avesse il coraggio di replicare. Un altro esempio? Il governatore del Piemonte Chiamparino, il quale afferma che stanno facendo di tutto per riprendere i lavori. Vorrei fare presente che l’incapacità di gestire i lavori pubblici non è un reato, ma un grave peccato per un amministratore. Dove vi è l’apparato pubblico, vi sono sempre pro- 2 «Al 1234456789368A3B26 1 1234567897A34B3CD64EFF667A5EA956478377946EB3CEA34419B34835464853D6364B64 7EC348354D7D443774B677356694416E6D6A4B9894DE835A5E4B3D48E77EA34 1 blemi. Nel mentre, il grattacielo di Intesa Sanpaolo è entrato in funzione e il palazzo Lavazza è quasi completato. In Svizzera è stato completato il Tunnel del San Gottardo in anticipo di un anno, rispettando la spesa prevista. Ma i nostri politici l’esame di autocritica lo fanno?». ROBERTO SCIASMI Il Direttore Distretto Circoscrizione 5 - AslTo2 scrive: 2 «Con riferimento alla lettera “Prelievi, passa prima chi urla e chi spinge”, a firma Emanuele Baccon, comparsa su Specchio dei Tempi del 10 giugno, il Diretto- re del Distretto Circoscrizione 5 della Asl To2 precisa: “Non si è verificata alcuna carenza organizzativa. Le attività del Poliambulatorio di via del Ridotto iniziano alle ore 7.45. La signora che alle 7 ha aperto le serrande è l’addetta alle pulizie, che fa attendere gli utenti all’interno, per evitare di lasciarli in attesa sul marciapiede al freddo d’inverno e al caldo d’estate. I pazienti generalmente si servono dei numeri con l’apparecchio elimina-code, ma per dimenticanza del personale infermieristico, questo la sera precedente non era stato caricato. Pertanto la caposala, primo operatore sanitario che ha preso servizio verso le 7.30, ha ovviato all’inconveniente distribuendo i numeri scritti a penna. Alle 7.45 sono stati distribuiti i numeri ordinari e alle 8 hanno regolarmente aperto 2 sportelli, uno per i pazienti in Terapia Anticoagulante Orale (Coumadin), che hanno una distribuzione a parte di numeri elimina-code, e uno per gli altri prelievi. Quindi, lo sportello per i pazienti in Tao era regolamentato. Sarà nostra cura, nel caso continuasse a verificarsi affollamento prima dell’apertura, cercare di anticipare ulteriormente l’arrivo di almeno un operatore. Nel caso specifico della paziente, dal nostro sistema informatico risulta aver effettuato l’accettazione alle 8.35; il tempo di attesa tra accettazione ed effettuazione del prelievo è stato di 35 minuti e in questi 35 minuti sono stati accettati anche i pazienti in attesa per patologie certificate. Accogliamo volentieri il suggerimento di prevedere le pazienti che eseguono gli esami per l’agenda di gravidanza tra le priorità (peraltro sempre garantita in caso si verifichi qualunque problema sanitario)». CARLO ROMANO Una lettrice scrive: segnalare ai vigili e 2 «Vorrei al futuro assessore alla Viabilità i problemi che si creano in corso Castelfidardo, tra corso Peschiera e corso Vittorio, dove il traffico è notevolmente aumentato a seguito dell’apertura del sottopasso di piazza Statuto: non è ben segnalato fin dove la corsia a destra sia parcheggio e dove diventi percorribile. Dunque, alcuni vi parcheggiano, creando situazioni di pericolo. I conducenti si accorgono all’ultimo che c’è la corsia per svoltare a sinistra. Chi deve proseguire si sposta a destra, i guidatori incivili lo fanno senza curarsi di chi sta sopraggiungendo, causando frenate improvvise e anche tamponamenti. Forse si sarebbe dovuta prevedere, almeno per i primi tempi, una presenza dei vigili lungo il percorso». PAOLA [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi 12345367318 59A97BC38D3EFEA382 LA STAMPA D 12345367318 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 . Cronaca di Torino .47 Impianti concentrati Uno studio dell’Università su «Torino 2015» I migliori impianti sportivi della città sono collocati tra San Paolo, Lingotto, Mirafiori e Santa Rita e questo è un elemento che spiega la concentrazione dei medi e grandi eventi sportivi Capitale dello sport, un successo ma solo per metà della città Eventi (e ricadute) assenti nella zona Nord Retroscena OSCAR SERRA li eventi legati a Torino Capitale Europea dello Sport hanno generato un giro d’affari tra i 46 e i 50 milioni di euro. Un impatto fortissimo sull’economia locale, calcolato sulla base dei partecipanti (atleti, staff tecnici, dirigenti, tifosi) e di come hanno vissuto la città, anche al di là dell’impegno agonistico: hanno dormi- G Centro e Crocetta hanno ospitato tra i 98 e i 140 eventi sportivi, la V e la VI tra i 4 e i 12 Davide Cirillo Dottorando dipartimento Economia e Statistica to nei nostri alberghi, mangiato nei nostri ristoranti, usufruito dei servizi turistici offerti da Torino e dei suoi trasporti. Ma c’è chi, almeno in parte, è rimasto ai margini di questo circolo virtuoso. È quello che emerge da uno studio curato da Omero, il Centro interdipartimentale di ricerca su Olimpiadi e Mega Eventi dell’Università di Torino, presentato alla Cavallerizza Reale. Da una mappatura dei 587 eventi sportivi che hanno investito la città si evince che oltre l’80 per cento di essi si è svolto tra le Circoscrizioni 1, 2, 3, 8 e 9 e, in particolare, che la zona Nord di Torino - quella dei quartieri Vallette, Barriera di Milano, Madonna di Campagna, Aurora - è rimasta quasi totalmente esclusa da tali manifestazioni. Secondo una stima pubblicata nella ri- 50 milioni L’ammontare della ricaduta economica sulla città grazie a 837 eventi sportivi realizzati in un anno LAPRESSE 80 per cento degli eventi sportivi di «Torino 2015» si è svolto tra le Circoscrizioni 1, 2, 3, 8 e 9 cerca «il Centro e la Crocetta hanno ospitato tra i 98 e i 140 avvenimenti sportivi, le circoscrizioni 5 e 6 tra i 4 e i 12» afferma il professor Davide Cirillo. Le spiegazioni sono molteplici, a partire dalla concentrazione dei migliori impianti nella zona del centro e di quell’area che si estende a SudOvest della città. A Lingotto, per esempio, c’è il Palavela, a Borgo San Paolo il PalaRuffini e lo Stadio Primo Nebiolo, a Mirafiori il PalaTazzoli, a Santa Rita il PalaAlpitour (ex PalaIsozaki) oltre al Palanuoto e la piscina Monumentale, solo per fare alcuni esempi. Complessivamente Torino 2015 ha ospitato 835 appuntamenti, di cui 98 eventi sportivi internazionali, 107 nazionali, 16 paralimpici, 379 di carattere locale o di avviamento allo sport e 248 culturali. Numeri imponenti se si considerano anche una serie di progetti collaterali, capaci di coinvolgere oltre 50mila persone. Attra- verso uno stanziamento ad hoc, il Comune ha messo in atto 96 interventi sulle palestre scolastiche e su 38 piastre libere. Sono stati coinvolti 1.834 volontari, 11 sponsor, di cui 3 finanziari e 8 tecnici. Per fare tutto ciò la città ha speso 1,93 milioni, mentre dai partner privati è arrivato un contributo di 797 mila euro. Per un totale di 2,72 milioni. Attraverso un’analisi di 88 eventi campione si è stimato che l’impatto complessivo sull’economia locale sia stato tra i 46 e i 50 milioni di euro, con un effetto moltiplicatore del contributo pubblico tra i 31 e i 34 euro. Cioè «ogni euro speso dall’amministrazione ne ha generati tra i 31 e i 34 sull’economia lo- cale che salgono a 72 contando le cosiddette “spese indotte”» spiega il professor Piervincenzo Bondonio che ha illustrato le ricadute economiche di Torino 2015. Ma a quanto pare c’è chi quasi non se n’è accorto. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Ogni euro speso dall’amministrazione ne ha generati tra i 31 e i 34 sull’economia locale P. Bondonio Presidente Centro Omero 12345367318 48 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 In breve Arrestato dai poliziotti di San Paolo Via Nizza Truffatore scarcerato ritorna dalle vittime a spillare altro denaro Esplode bombola in un appartamento Paura ieri pomeriggio in un condominio di via Nizza 342, per l’esplosione di una bombola di Gpl all’interno di un alloggio abitato da una famiglia di stranieri. Gli inquilino sono fuggiti in strada, in preda al panico. Sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco del Lingotto: nessuno è rimasto ferito. L’esplosione, che ha squarciato la bombola, ha provocato danni limitati. Aveva già rubato 260 mila euro a due pensionati Sudoku Un raggiro da 260 mila euro to “Non volevamo fare i” la fine di Gloria” e La denuncia di una coppia di anziani: due arresti mapistole» a di ebbe seazzino immancapo ha - una segnalazione per i movimenti sospetti di contante. «Visto il suo passato di violenza e la sua dipendenza da gioco e droga, avrebbe potuto diventare incontrollabile, al punto da diventare un serio pericolo per la coppia di anziani» hanno detto gli investigatori. il caso/2 G uardano in tivù le immagini della professoressa Rosboch di Castellamonte, uccisa dopo una truffa atroce ordita nel falso amore dal suo ex allievo, si di aiutarlo. Più volte ha inscenato in modo teatrale crisi nervose, agitandosi e balbettando. Pur di farlo allontanare dalla nostra abitazione e farlo smettere gli davamo i soldi» hanno Ladri nella villa smascherati da una app Mohammed Badr, 46 anni, è tornato in cella dopo 20 giorni dalla sua liberazione Banconote segnate Per incastrate l’uomo, la polizia ha fotografato i soldi prelevati al bancomat dalla vittima dei raggiri tornato in carcere per circonvenzione di incapace e rischia pure l’espulsione. L’uomo è stato scarcerato lo scorso 3 giugno e sottoposto ad all’obbligo di firma, che ha sempre rispettato scrupolosamente. Ma pochi giorni dopo ha ripreso contatti con la coppia. «Mi sono pentito, ho sbagliato, sono pronto a restituirvi tutto quello che vi ho portato via. Ma ho bisogno di aiuto». Con questa scusa, il 7 giugno, Mohammed è riuscito a mettere le ma- La trappola «Siamo disperati, non riusciamo più a vivere in modo sereno» hanno confessato in lacrime marito e moglie, pochi giorni fa. A quel punto è scattata la La notizia dell’arresto di Mohammed Badr, pubblicata lo scorso 9 marzo. 1 era l’ennesima scusa per spillare i risparmi della coppia, da dilapidare poi in droga e videopoker, come il resto del denaro sottratto nei mesi precedenti. Adesso Mohammed Badr è Il sudoku ni su 1500 euro, convincendo l’anziana donna a prelevarli dal suo conto corrente. Il giorno successivo altri 1500 euro. La cosa non è passata inosservata e i poliziotti della squadra investigativa del commissariato hanno iniziato a tenerlo d’occhio. Così hanno scoperto i suoi contatti quotidiani con la coppia, restia a confermare agli genti gli incontri con quell’uomo, accecata forse dal miraggio di rientrare in possesso dei soldi. Il 17 l’uomo è riuscito a farsi Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 2 7 Junior 2 6 2 4 5 4 2 2 3 5 5 4 2 3 4 1 6 3 1 3 4 6 2 Junior 1 6 4 2 1 3 5 5 1 3 4 2 6 2 5 4 3 6 1 5 4 6 3 1 2 1 6 2 5 3 4 3 2 4 1 6 5 Junior 2 6 5 3 4 1 2 3 4 1 2 6 5 5 3 4 1 2 6 4 6 2 3 1 5 1 5 6 4 2 3 2 3 5 1 6 4 2 4 6 dare 100 euro, con la promessa di riceverne altri 150 euro sabato 18. La donna, per rispettare l’impegno è andata al bancomat: nella saletta ha incrociato i poliziotti che hanno fotografato le banconote. La consegna è avvenuta poco dopo, sotto casa dei pensionati. Appena Badr ha intascato i soldi, gli agenti lo hanno fermato. lui ha cercato di scappare, passando di fronte all’anziana donna, ma è stato acciuffato e ammanettato. 9 7 9 4 3 1 2 7 3 3 8 1 5 1 3 4 5 9 8 3 7 4 4 8 5 5 6 8 2 2 8 7 5 18 23 21 22 21 22 19 20 18 22 21 22 20 31 31 31 35 34 32 35 36 31 34 27 27 28 23.59 09.51 13.32 21.24 27 GIU 3 4 Nel complesso prevale ancora il sole, con massime diurne oltre i 30 gradi, ma tendenza a una maggiore variabilità in giornata, con rovesci e temporali sulle zone montane, Valle d’Aosta e tra pomeriggio e sera anche su pianure e colline. Addensamenti sulla costa ligure. 05.40 4 LUG 2 9 8 7 1 3 4 5 6 5 6 7 4 8 2 3 9 1 3 4 1 6 9 5 2 7 8 9 3 5 8 6 1 7 4 2 7 1 4 5 2 9 6 8 3 8 2 6 3 4 7 9 1 5 6 7 2 9 5 8 1 3 4 4 8 3 1 7 6 5 2 9 1 5 9 2 3 4 8 6 7 1 9 5 3 8 6 7 2 4 4 7 3 2 1 5 8 6 9 6 8 2 9 7 4 3 1 5 3 6 7 5 4 8 2 9 1 9 2 4 1 6 3 5 8 7 8 5 1 7 9 2 4 3 6 7 4 6 8 3 1 9 5 2 5 3 9 6 2 7 1 4 8 2 1 8 4 5 9 6 7 3 3 1 9 5 AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA La soluzione dei giochi di ieri 2 7 9 6 31 31 31 35 34 34 35 35 31 33 28 28 27 Un’onda calda dal Nord Africa si è estesa verso le regioni alpine, portando una parentesi calda ed estiva. Questa prima ondata di caldo estivo raggiungerà il suo apice oggi con punte di 35 gradi in pianura. In seguito una depressione sulla Francia farà affluire aria più fresca e umida che attiverà una ripresa dell’instabilità temporalesca. Le prima infiltrazioni di aria umida potrebbero attivare i primi temporali di calore questa sera sulla pianura torinese. Ha colpito alla testa una donna e le ha strappato dal collo la catenina. Per sfuggire all’arresto, Anas Satib, 26 anni, ha cercato di nascondersi in un alloggio di corso Vinzaglio, con la scusa di bere un bicchiere d’acqua. 9 9 Ancora una giornata soleggiata ed estiva, con maggiori addensamenti pomeridiani sulle zone montane, associati a temporali sui settori interni; in serata possibili temporali di calore tra Torinese e Canavese, localmente anche intensi. Venti deboli variabili o brezze, da Sud-Ovest sul Mar Ligure. 17 21 18 20 19 21 18 19 18 21 22 22 22 Ruba una catenina arrestato dai carabinieri 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il tempo: fino a 35 gradi, poi torna qualche temporale. AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA Corso Vinzaglio Difficile Junior Sudoku Junior 1 La proprietaria di una villa di strada del Righino ha fatto arrestare due uomini che stavano tentando di rubare nella sua casa. Banditi immortalati dalle telecamere collegate a una app sul suo cellulare. La polizia ha fermato due romeni di 22 e 27 anni. REPORTERS Medio Sulla «Stampa» «Signora c’e la polizia», ha urlato il truffatore in faccia alla sua vittima, accennando una fuga in mezzo alla strada, subito interrotta dal placcaggio degli agenti della squadra investigativa del commissariato San Paolo. Arrestato per la seconda volta nell’arco di tre mesi. Mohammed Badr, marocchino di 46 anni, era finito in carcere lo scorso marzo con l’accusa di aver racimolato oltre 260 mila euro raggirando una coppia di anziani torinesi. Appena è tornato in libertà, è ripartito all’attacco. «Voglio restituirvi i soldi rubati, ma per farlo devo spedire a mio figlio, in Marocco, del denaro per sbrigare le pratiche notarili», ha detto ai pensionati. In realtà Crimea L’arrestato Difficile FEDERICO GENTA MASSIMILIANO PEGGIO 12 LUG 20 LUG 12345367318 LA STAMPA . VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Cronaca di Torino .49 La cassiera uccisa a Venaria nel 2011 Sanità Niente riposi, infermieri In appello 13 anni alla complice dell’omicida. Lui l’aveva scagionata con una lettera in procura Delitto all’Auchan, pena dimezzata NOEMI PENNA GIANNI GIACOMINO Alessandra Barbi Cinti, la colf 43enne di Venaria, accusata del concorso nell’omicidio di Marina Corradino, la barista dell’Auchan uccisa la sera del 2 aprile 2011, sperava nell’assoluzione e in una vita più serena. Da 25 anni di condanna in primo grado a niente. Quando, il giudice Fabrizio Pasi, presidente della Corte di assise di Appello, ha letto la sentenza di condanna a 13 anni e 4 mesi, è corsa fuori dall’aula, si è seduta su una panchina e ha iniziato a singhiozzare disperata. Le tappe «Con il dimezzamento della pena abbiamo compiuto un passo avanti, anche a livello morale – riflette l’avvocato Foti – ora resta ancora l’ultimo grado di giudizio». «Io sono sempre rimasta in auto, Intaj mi aveva detto che doveva incontrare degli amici», ha sempre sostenuto la Barbi Cinti, per la quale il pm Manuela Pedrotta aveva chiesto l’ergastolo, sostenendo che l’imputata sapeva molto bene quello che avrebbe fatto il suo compagno. «Non so cosa avesse in mente Intaj, non immaginavo certo che volesse uccidere». Invece, quella sera, Abdelilah Intaj ammazzò la sua ex a bruciapelo, ma venne fermato quasi subito da una pattuglia della polizia municipale che stava effettuando un giro di controllo intorno all’area commerciale. «Turni impossibili e mancato rispetto delle ore di riposo»: gli infermieri della Cardiologia delle Molinette, diretta dal professor Gaita, scrivono alla Procura di Torino. Un esposto per denunciare «condizioni di lavoro estreme: carenza di personale, mancato rispetto dei turni di riposo, turn over inesistente, orari sempre più pesanti e grande difficoltà a coprire turni in caso di malattia di un collega», aggravati ora dalle ferie estive. «Siamo al punto di non ritorno: o si assumono subito gli infermieri necessari o sarà il collasso del sistema», denuncia il sindacato Nursing Up, promotore della denuncia alla Procura della Repubblica e all’Ispettorato del Lavoro. «La carenza enorme di infermieri e Oss ha portato uno dei reparti di eccellenza della sanità piemontese ad avere situazioni limite», rivela il segretario regionale Claudio Delli Carri. «Nella degenza ordinaria di cardiologia c’è un solo un infermiere in turno e 22 posti letto, ridotti a 18 dal 6 giugno. Per nove posti di terapia intensiva ce ne sono due, senza nemmeno un Oss perché questi ultimi sono stati eliminati per carenza di organico dal settembre del 2015». Accuse a cui Antonio Scarmozzino, direttore sanitario della Città della Salute, risponde dicendo che ci stiamo già attrezzando per risolvere la situazione. Invieremo preventivamente una relazione alla Magistratura per dimostrare tutto quello che è stato fatto». «È mai possibile che non si capisca come la carenza di infermieri abbia portato i nostri ospedali al limite? – rincara Roberto Aleo, segretario provinciale di Nursing Up -. Le ore di riposo non sono una concessione o un regalo per chi lavora, ma un’esigenza imprescindibile». E questa è solo la punta dell’iceberg: «Il fatto gravissimo è che la stessa situazione si ripete in tutti gli ospedali di tutto il Piemonte, dove mancano di fatto mille infermieri - conclude Delli Carri -. L’assessorato alla sanità si deve rendere conto che si sta mettendo a rischio la qualità delle prestazioni ai pazienti». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI L’agguato Marina Corradino viene uccisa il 2 aprile 2011 all’uscita da lavoro con 8 colpi di pistola Le richieste della procura La Corte ha così accolto le perplessità, esternate durante la requisitoria di martedì scorso, del sostituto procuratore generale Giulio Toscano. Che aveva chiesto sì la condanna, ma con le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti. Aveva evidenziato come fosse «necessario un equilibrio del giudizio, anche perché la condotta della Barbi Cinti non può essere equiparata a quella di Abdelilah Intaj», il marocchino - ex fidanzato della Corradino e poi compagno della Barbi Cinti autore del delitto, già condannato a 30 anni. Intaj, cammuffato da vecchietto, attese la Corradino dietro il piazzale dell’Auchan e poi la freddò con otto colpi di calibro 9 parabellum esplosi da distanza ravvicinata. Per la Barbi Cinti, il suo avvocato Antonio Foti, aveva chiesto l’assoluzione «per non aver commesso il fatto». Ieri, per lei la Corte ha escluso la premeditazione riconoscendo l’attenuante del concorso anomalo. Insomma la 43enne di Venaria che, per un po’ di tempo era pure stata collega della vittima, non avrebbe mai voluto la morte della Corradino. Magari darle una lezione sì, ma non ucciderla. Tra l’altro dal carcere, e poi anche in aula, Abdelilah Intaj (che dietro le sbarre avrebbe anche tentato il suicidio) ha ritrattato dicendo che la Barbi Cinti, dalla quale ha avuto una figlia esattamente nove mesi dopo il delitto, gli avrebbe solo presentato Luigi Celli, il vigilantes di Cascine Vica accusato Il killer Abdelilah Intaj, marocchino di 40 anni, viene fermato quasi subito, arrestato e condannato in abbreviato a 30 anni L’amante Alessandra Barbi Cinti in primo grado viene condannata a 25 anni per aver contribuito a commettere il delitto La lettera Poche settimane fa Intaj scagiona la donna: l’ho incastrata, mi ha solo fatto conoscere chi mi ha dato l’arma REPORTERS La scena del delitto, appena fuori dal supermercato Auchan di Venaria, dove la vittima lavorava come cassiera Al carcere delle Vallette Il progetto dell’Amiat per i detenuti Raccolta differenziata cella a cella 1 Non proprio un porta a porta, ma quasi. I detenuti faranno la raccolta differenziata in cella. È il progetto di Amiat e della Casa Circondariale «Lorusso e Cutugno», per diffondere e incentivare la differenziata, seminare la cultura del riciclo e migliorare la qualità dei rifiuti. I detenuti saranno dotati, nelle singole celle, di bidoncini dell’organico, della plastica, del non recuperabile e della carta. Alcuni di loro saranno incaricati di passare stanza per stanza a raccogliere il materiale, per poi gettarlo nei contenitori più grandi, che dovranno essere portati fuori per l’attesa del passaggio dell’Amiat. L’attività è stata preparata con un’informativa e una pubblicità nelle varie sezioni del carcere, per sensibilizzare e informare correttamente su come effettuare una raccolta ben fatta e su come tenere puliti i bidoni. [L. TOR.] di aver procurato l’arma del delitto. Quest’ultimo (difeso dall’avvocato Cristiano Michela) in primo grado era stato condannato a tre anni, confermati. La vittima Marina Corradino L’omicida Abdelilah Intaj 40 anni La complice Alessandra Barbi Cinti Camuffato da anziano L’alluvione del 2000 Un torinese morto in Valle d’Aosta Favretto fu ucciso da una frana che travolse la sua auto trascinandola per 150 metri Sua moglie si salvò Travolto sedici anni fa da una frana Il Comune non può risarcire 1,8 milioni il caso ANDREA ROSSI lla fine del 2000 la Val d’Aosta era stremata dal maltempo: 500 millimetri di pioggia, frazioni distrutte dal fango, borgate isolate. E 17 morti. Uno era di Torino. Si chiamava Ilario Favretto: il 26 novembre la sua auto venne travolta da una frana staccatasi dal monte A sopra Pontboset, 200 abitanti nella valle di Champorcher, e trascinata per 150 metri a valle. Sua moglie si salvò. Lui no. Aveva 37 anni. Sedici anni dopo in questa storia si intersecano la tragedia di una famiglia e il possibile dramma di una piccola comunità. Il Tar del Piemonte ha sta- bilito che il Comune valdostano ha trenta giorni per versare alla famiglia di Favretto - moglie e genitori - un milione e 800 mila euro, il risarcimento decretato al termine della causa civile dalla Corte d’appello di Torino e confermato dalla Cassazione. In caso contrario, arriverà un commissario. Da quasi cinque anni Pontboset non paga quanto stabilito dai giudici, che hanno considerato l’amministrazione responsabile di non aver messo in sicurezza il suo territorio. Ma il bilancio del Comune è inferiore a 900 mila euro l’anno, in gran parte vincolati alle spese necessarie per il funzionamento. «Stiamo tentando ogni soluzione, compreso verificare se possiamo accendere un mutuo, ma nemmeno vendendo i beni comunali riusciremmo a mettere insieme la cifra necessaria», rivela amaro il sindaco, Paolo Chanoux. Nelle casse di Pontboset, in questo momento, ci sono appena 100 mila euro. Due opposte esigenze si fronteggiano: il diritto di una famiglia vittima di una tragedia; e il diritto dei cittadini a ricevere i servizi pubblici necessari. I giudici del Tar non hanno però dubbi su quale sia la priorità: le vittime hanno la precedenza. «La mancanza di risorse finanziarie non può costituire un pretesto per non onorare un debito riconosciuto giudizialmente, considerato peraltro che il Comune avrebbe potuto e potrebbe avvalersi dei rimedi di legge per eliminare lo stato di insolvenza e ricondurre a parametri di sana gestione la finanza e contabilità», è scritto nella sentenza, che per il Comune vale come un ultimatum. Se a metà luglio non verrà pagato il risarcimento, sarà nominato un commissario ad hoc, il direttore generale della sede di Torino della Banca d’Italia, il quale avrà quattro mesi per reperire le risorse da destinare alla famiglia della vittima. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 50 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Esami di maturità, lunedì la terza prova Gioberti, la versione di greco tradotta in classe a fine anno Il testo di Isocrate (“Vivere secondo giustizia”) non usciva dal 1958 Retroscena CRISTINA INSALACO lessandro Del Vigna e Anna Negrini sono i primi a uscire dal Gioberti. Scendono le scale con lo sguardo disteso, e una gioia negli occhi che un’ora dopo inizieranno a invidiare i compagni di tutte le altre classi. Com’è andata la seconda prova? «Bene», sorride Alessandro. Poi si sbilancia un po’ di più: «Siamo stati fortunatissimi: nelle ultime ore di greco A dell’anno, avevamo tradotto proprio questa versione in classe, durante un’esercitazione. Quando abbiamo visto il titolo non potevamo crederci, è stato fantastico». Uno di quei sogni che ogni studente ha sperato si realizzasse almeno una volta nella vita, la notte prima degli esami. La versione di greco che centinaia di studenti hanno tradotto ieri mattina era «Vivere secondo giustizia» di Isocrate, un brano tratto dall’orazione «Sulla pace» del 356-354 a.C., che non «usciva» dalla maturità del 1958. Un autore che di solito si traduce al ginnasio, e che quindi nei giorni scorsi era stato scartato dal toto nomi degli studenti. Ad eccezione della 3 Alfa del Gioberti, che avendolo tradotto appena due settimane fa, si era preparata anche sulla sua vita e sul pensiero dell’autore. I ragazzi non avevano tradotto in classe soltanto le ultime righe dell’orazione, ma siccome la parte più complessa era la centrale, la tranquillità di un buon voto ieri era stampata sui loro volti, preoccupati ormai soltanto per la terza prova. «Sono serena - dice Anna Negrini -. La versione era molto lunga, ma la ricordavo bene». Non possono dire lo stesso gli altri studenti, che all’uscita dal Gioberti avevano gli sguardi stravolti, e sdrammatizzano per non disperarsi. «È stata un disastro - dice Matteo Sesia -. Isocrate non lo traduciamo da tre anni. Non poteva andare peggio». Le maggiori criticità della versione sono stati «i periodi lunghi e con troppi participi passati che facevano perdere l’orientamento del significato», sostiene Elena Gazzarrini, che di greco ha la media del nove. Facce tirate e lunghi sospiri all’uscita dal liceo scientifico Volta. «Un compito difficilissimo, ci aspettavamo limiti, differenziali, invece c’era troppa logica. Non c’erano formule, bisognava ricavarle con il ragiona- REPORTERS Davanti al liceo Gli studenti si confrontano al termine della seconda prova Quando abbiamo visto il titolo del testo non potevamo crederci È stato fantastico Adesso pensiamo alla terza prova Alessandro Del Vigna Studente del liceo classico Vincenzo Gioberti mento», dice Andrea Gron. E c’è chi, come Serena Arpaia, ritiene che parte delle richieste non siano mai state studiate nella sua classe. Al Boselli i ragazzi di tutti e tre gli indirizzi non hanno trovato particolari difficoltà. Neanche per il caldo: «Essendoci il Ramadan non bevo né mangio da ieri sera - ha detto all’uscita da scuola Wess Alfdilat -, ma non ho sofferto». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Professore Ex preside del classico Botta di Ivrea, Ugo Cardinale è nel comitato dei garanti per le lingue e le civiltà classiche e coordina il gruppo di lavoro delle Olimpiadi del Miur FOTO TORRA L’esperto: prova scritta da riformare Attenti al “traduttese” “L’italiano improbabile di chi ignora il contesto” Intervista FABRIZIO ASSANDRI esame di Maturità è un utile rito di passaggio ma andrebbe riformato». Parola di Ugo Cardinale. Ex preside del classico Botta di Ivrea, è nel comitato dei garanti per le lingue e le civiltà classiche e coordina il gruppo di lavoro delle Olimpiadi di Italiano del Miur. Per il ministero, fa parte del gruppo che propone le tracce della prima prova. «L’ PAGA DAL TUO SMARTPHONE SCARICA L’APP SATISPAY E ISCRIVITI GRATIS. FINO AL 31 LUGLIO TI RIMBORSIAMO IL 10% IN PIÙ DI 600 NEGOZI! www.satispay.com Cosa non va dell’esame? «È confuso e non è chiaro l’obiettivo delle competenze che vogliamo accertare. Un esempio? I documenti che si allegano alle tracce prima erano tanti e vincolanti, ora sono pochi e non c’è l’obbligo di citarli. Quelli di quest’anno non avevano contraddittorio, lo studente può usarli per esorcizzare l’ansia da pagina bianca, ma non gli è nemmeno richiesta una loro comprensione chiara e il rischio è di finire nei luoghi comuni. Ho delle proposte che sottoporrò al Ministero» Di cosa si tratta? «Il tema andrebbe rivisto. Bisognerebbe dividerlo in due: prima una prova di comprensione del testo, aspetto sul quale secondo i parametri Ocse-Pisa gli studenti italiani sono carenti. Immagino un brano seguito da domande, meglio un riassunto. Poi, darei più spazio alla creatività dei ragazzi, ampliando la tematica trattata con commenti e argomentazioni». Cosa pensa delle tracce proposte quest’anno? «I temi erano belli e d’attualità. Quella su Eco aveva richieste complicate: un’analisi stilistica, lessicale e sintattica del testo, che invece si prestava a tutt’altra operazione, quella di parlare di più delle tesi dell’autore. È stato scelto da pochi studenti». E la seconda prova? «Tradurre è importante, ma limitarsi a questo può far sconfinare nel “traduttese”, cioè un testo scritto in italiano improbabile, segno che non si è capito o non si conosce il contesto. E questo non ha senso. I testi vanno scelti da una rosa di autori studiati a fondo. Inoltre andrebbero seguiti e preceduti dal resto del brano, già tradotto, sempre per far capire il contesto». Com’è cambiata la maturità al tempo del web? «Ritengo che le scuole dovrebbero essere schermate durante le prove. Le soluzioni sono disponibili sui social pochi minuti dopo l’apertura delle buste, difficile pensare che qualche studente non riesca ad accedervi». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 59A97BC38D3EFEA382 LA STAMPA 2 12345367318 Dal 23 giugno al 3 luglio Ritira il volantino con i Buoni Sconto nel tuo supermercato. Ritaglia i buoni sconto. Scegli il prodotto che vuoi scontare tra quelli evidenziati a scaffale “SCONTA TU”. Presenta in cassa il buono insieme al prodotto che hai scelto di scontare. SCONTO immed iato alla cass a 30 Ritira i Buoni S nel tuo superm conto ercato!!! Vedi regola regolamento completo nel punto vendita. Solo per te, solo per voi, solo da noi! w w w. a u c h a n . i t Iniziativa valida solo nei punti vendita aderenti all’iniziativa: w w w. s i m p l y m a r k e t . i t 12314 52 STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24); atrio Stazione Porta Nuova, dalle 7,00 alle ore 19,30. Orario minimo 919,30: corso Toscana 20; via Monferrato 22/E; via Nicola Fabrizi 102; corso Dante 78; corso Corsica 9; piazza Statuto 4; via S. M. Mazzarello 18/D; corso Duca degli Abruzzi 66; piazza della Repubblica 21; corso Siracusa 87; corso Orbassano 302; via Sacchi 4; via Palestrina 49; corso Belgio 97; piazza Campanella 9; piazza Freguglia 6; via Bologna 250/A; corso Traiano 86; corso Peschiera 295; via Roma 24; piazza L. Bianco 10; via San Secondo 9; via Lancia 11/B; via Borgaro 58; via Nicola Fabrizi 11; via Castelnuovo 5;via Cigna 53. Di sera (19,30-21,30): via Sacchi 4; via Borgaro 58. Di notte (19,30-9): via XX Settembre 5; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org Circoscrizione 5/Vallette Domenica si giocherà la quarta edizione del Dunk and Vibez, il torneo di street-basket 3 contro 3 secondo le classiche regole del basket di strada, delle Vallette, uno dei quartieri più legati alla palla a spicchi di tutta la città. L’evento prevede due tabelloni, uno maschile e uno femminile e una jam di graffiti. Appuntamento per le 9,30 in via delle Verbene, l’iscrizione a persona è di 10 euro con maglietta inclusa. E super premi: un viaggio con tre pernottamenti in una città europea per chi si aggiudica la sfida. Per informazioni: [email protected]. [P. COC.] Circoscrizione 1/Centro Circoscrizioni 1, 2, 4, 5, 6, 7 La Soprintendenza “Da cambiare l’insegna del kebab” San Giovanni, mercati aperti Ma i vigili non bastano DIEGO MOLINO Da poco più di un mese quella grossa insegna gialla, montata con l’apertura del nuovo ristorante kebab di piazza Vittorio, ha cambiato il colpo d’occhio di uno spicchio di portici all’angolo con via Po. Se i primi a storcere il naso sono stati i residenti del quartiere, ora si è espressa anche la Soprintendenza per dire che quel cartellone «deve essere rimosso, perché non è adeguato al contesto architettonico di una piazza del centro». Un parere scaturito da un incontro avuto con alcuni cittadini, che chiedono regole chiare per salvaguardare il decoro della piazza. Spiegano dagli uffici di Palazzo Chiablese: «Quell’insegna non è mai stata autorizzata, le dimensioni sono eccessive rispetto alla larghez- REPORTERS Piazza Vittorio Dimensioni eccessive e colore troppo sgargiante Per questo la Soprintendenza ha detto no za delle cornici della vetrina. Senza contare che anche il colore scelto è troppo impattante». Nelle prossime settimane dovrà essere rimossa e sarà trovata una soluzione condivisa insieme al titolare dell’attività. Prima ancora del kebab, l’arrivo della catena «Amsterdam Chips» aveva già sollevato le proteste di alcuni residenti, ma in quel caso arrivarono tutte le autorizzazioni necessarie. «È importante che la piazza mantenga una sua identità – dice Simonetta Chierici, presidente del comitato di residenti –, per questo abbiamo chiesto il confronto con la Soprintendenza». Intanto, Ahmed El Bahrawy, titolare del kebab di piazza Vittorio, commenta: «Quando chiesi l’autorizzazione nessuno mi diede indicazioni sulle dimensioni né sul colore. Ho speso 1.600 euro per quest’insegna - si rammarica - ma se dovrò cambiarla lo farò, non ci sono problemi». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Problemi per la riscossione del voucher e il sorteggio degli stalli PAOLO COCCORESE Ieri mattina, la sezione della Polizia municipale di Santa Rita ha alzato bandiera bianca. E ha scritto al comando di via Bologna per annunciare che per oggi, festa di San Giovanni con apertura straordinaria di venti mercati in tutti i quartieri, non avrebbero potuto assicurare i controlli dei banchi di Santa Rita e via Dina. Ma non solo: da via Pinchia, hanno segnalato che le consuete operazioni di sorteggio degli stalli degli ambulanti privi di un posto fisso, compreso il ritiro dei voucher di pagamento, non sarebbero stati assicurati per la scarsità di uomini. Problema comune anche per altre Circoscrizioni. Come all’ex Dieci (Mirafiori Sud) o alla Cinque (Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Vallette e Lucento) dove, complici i riposi e i servizi straordinari per i festeggiamenti, il Comune rischia di non poter riscuotere le tasse. Per chi pensa di sfruttare il giorno di festa per farsi un giro tra i banchi rionali c’è una bella notizia: mai come quest’anno sono così numerosi i mercati aperti nel giorno di festa. Escluso San Salvario dove gli operatori di piazza Madama e Nizza non lo hanno richiesto, questa mattina si potrà fare la spesa in piazza Foroni, in corso Cincinnato, in piazza Barcellona, alla Crocetta e in altri quindici sparsi da Nord a Sud compreso quello di corso Palestro che – unico - lavorerà fino alle 19. La forma di commercio più legata alla tradizione si sposa con le necessità di una città che fa shopping ad ogni costo: la domenica, la notte e anche nei giorni festivi. E anche alla crisi, che induce molti a cogliere l’occasione di restare aperti. Ma in Circoscrizione 5 Mai così tanti Questa mattina saranno aperti 20 mercati Solo corso Palestro sarà aperto anche nel pomeriggio Comune sono iniziati i problemi quando hanno scoperto che non ci saranno vigili a sufficienza per i controlli. Per quelli del Centro, per Porta Palazzo e quelli della Circoscrizione Sette (Borromini, Chieti, S. Giulia) e della Sei (Foroni, Porpora e Taranto), si annunciano squadre di vigili in versione ridotta. Ma sono a rischio i controlli su un’altra decina di mercati come corso Cincinnato, piazza della Vittoria e corso Grosseto. «Gli abusivi avranno campo libero, mentre le operazioni di spunta rischiano di trasformarsi in una sfida in cui comanda il più prepotente», teme Enzo Torraco, uno degli ambulanti storici della città da piazza Foroni. Ma la presenza di garanzia dei vigili, oltre a evitare risse e bisticci, serve anche per riscuotere il pagamento dei voucher della Cosap degli spuntisti: in media , 15 euro ciascuno. Nei mercati più grandi si arriva a un totale di quasi mille euro. Il comandante dei vigili, Alberto Gregnanini, è corso ai ripari in serata. E ha assicurato: «Le lacune dei controlli saranno colmante con i servizi delle pattuglie». Garantisce che non ci saranno disguidi, ma gli ambulanti restano dubbiosi e in molti comandi ribadiscono una annosa richiesta: un nuovo concorso per rinforzare gli organici. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Circoscrizione 3/Pozzo Strada Lucchetto all’area giochi, non è sicura L’ultimo vandalismo: divelti i lampioni I soldi per sistemarla non ci sono All’ex Venchi entrano solo i residenti Da due settimane i cancelli dell’area giochi di piazzetta Madre Rubatto (angolo via Stradella) sono chiusi da pesanti catene e lucchetti. La Circoscrizione 5 ha deciso di impedire l’accesso a uno dei più frequentati parco giochi di Madonna di Campagna. «Decisione obbligata perchè non è garantito il rispetto delle norme di sicurezza», dicono dagli uffici di via Stradella. O, meglio, lo scivolo e gli altri giochi sono in pessime condizioni, il tappeto anti-urto della pavimentazione è da sostituire. E, giusto per completare la collezione di brutture, anche il tombino, vicino alle panchine dove di solito siedono le mamme, è sprofondato. Quando riaprirà? Ancora non si sa: bisognerà attendere la nomina della nuova giunta della Cinque che dovrà decidere dove trovare le risorse per ristrutturare il parchetto. Secondo le previsioni, ci vorrebbero almeno 30 mila euro. Budget che non è facile stornare dai bilanci ridotti all’osso delle Circoscrizioni. Col rischio che la piazzetta rimanga orfana dei suoi scivoli e altalena per parecchio tempo. [P. COC.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Agli atti vandalici, sotto i portici dei palazzi della ex-Venchi Unica, ci sono abituati. Al fatto che un gruppo di ragazzi, di pomeriggio, provasse a estirpare dal parco almeno sei lampioncini dell’illuminazione, invece, no. A testimoniare la giornata di bravate avvenuta all’inizio della settimana, oltre al racconto di alcuni residenti, ci sono le luminarie semi-divelte e messe in sicurezza con il nastro per delimitare i lavori. Ora chi abita nei condomini si aspetta che vengano riparati ma si interroga anche sui tanti casi di vandalismo registrati in quelle parti di parco che la notte si popolano di ragazzi della zona e che rimangono più nascosta agli occhi di percorre le strade circostanti. Principalmente il problema è legato alle scritte sui muri: tante e che ricoprono i portici da cui si acce- de alle abitazioni. Per fare in modo che il fenomeno si interrompesse gli amministratori dei condomini hanno messo dei cartelli in cui si vieta il transito ai non residenti. Per ora il divieto è largamente disatteso. [F. CAL.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12314 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Mandate le vostre segnalazioni, foto e video a [email protected] . 53 QUARTIERI Per le vostre segnalazioni [email protected] Circoscrizione 8 Il consiglio litiga già prima di riunirsi Colpa della partita Banchi Le postazioni di tutti gli espositori del mercato delle pulci saranno numerate IER FRANCESCO CARACCIOLO Se la Nazionale azzurra, agli Europei, non avesse chiuso al primo posto il suo girone, alla Circoscrizione Otto non si assisterebbe alla prima bega tra maggioranza e opposizione prima ancora che si riunisca il Consiglio. Invece, l’Italia è prima e giocherà contro la Spagna. Ed ecco il motivo del contendere: la partita si disputerà lunedì alle 18, stesso giorno e stessa ora in cui era stato fissato il primo consiglio della nuova Circoscrizione Otto, nata dall’unione della Otto e della Nove. A scegliere data e orario era stata la coalizione guidata dal Pd, che aveva anche stabilito che la convocazione sarebbe avvenuta in corso Corsica 55 (ex sede della Nove). Vista la concomitanza, Noemi Petracin, la consigliera IRENE FAMÀ Va bene il caos, il disordine allegro di un mercato delle pulGli stand ci. Il bello è girare, perdersi, lasceranno ritrovarsi, tra un vaso, una liberi vetrine vecchia lampada, uno scrittoe passi carrai io antico, un libro d’arte. Quel per non intral- che non va bene è l’anarchia, ciare i mezzi venditori abusivi che espondi soccorso gono merce rubata o presa dall’immondizia. Né è accettabile che i vigili del fuoco fatichino a farsi strada perché i passaggi sono ostruiti o quasi. È anche per questo che, a partire da luglio, il Balon si trasforma e si riorganizza. Non in terra Ad affrontare le probleDiventa matiche dello storico mercaobbligatoria to tematico, che affonda le per tutti radici a metà Ottocento, è la plancia l’associazione commercianti Nessun di zona, guidata dal nuovo espositore presidente Simone Gelato. potrà avere Dal prossimo mese ci sarà merce in terra una stretta sugli abusivi. I banchi saranno numerati e la disposizione completamente rivoluzionata, in modo da lasciare libere le vetrine e i passi carrai. «Verrà lasciato anche lo spazio per il passaggio dei mezzi di soccorso», Mappa assicura Gelato. La questioDelle insegne ne è ventennale: ma nessuno segnaleranno interveniva, e a Borgo Dora gli accessi ci si è sempre arrangiati coSaranno realiz- me si poteva. L’ultimo episozate mappe dio è recente, a fine aprile: per i turisti per colpa della merce disposta sulle lenzuola in via Lanino, via Mameli, via Cottolengo in terra era stato ritardato l’intervento dei pompieri in una mansarda davanti al cortile del Maglio dove era scoppiato un incendio. Controllo «Le plance su cui esporre Raddoppia la merce - spiega Gelato - diil controllo ventano obbligatorie. E per con 8 operatori chi non può acquistarle le presenti metteremo a disposizione nei punti più noi. Fino a oggi c’è stata la problematici completa anarchia. Gli abiti e Passi carrai Uno scorcio del Balon, mercato delle pulci che affonda le radici a metà Ottocento Circoscrizione 7/Aurora Svolta al Balon Banchi numerati contro gli abusivi REPORTERS l’oggettistica non possono essere abbandonati per terra. Non è sicuro, è brutto a vedersi ed è disordinato». Mettere d’accordo i tanti operatori del Balon del sabato e del Gran Balon, ogni seconda Tanti sono quelli domenica del dell’associazione mese, non è dei commercianti semplice. Gli che organizza il Balon stand sono più di 300. «Con il tempo questa è diventata zona franca. Bisogna ripristinare le buone abitudini, la legalità. E far emergere la merce di qualità». Lo staff dell’Associazione che gira tra i 80 soci banchi sarà raddoppiato: da 4 a 8 operatori dislocati nei punti più problematici. Con le forze dell’ordine controlleranno anche la provenienza dei pezzi in vendita. Novità anche nella cartellonistica. Gli accessi al mercato saranno segnalati in maniera chiara. E per i tanti torinesi e turisti, che in occasione del Balon popolano le vie di Borgo Dora, si sta disegnando una mappa che indichi la posizione dei diversi stand. «Dovrebbe essere tutto pronto per luglio. Vogliamo tornare a essere un punto di riferimento per la qualità, oltre che per la meravigliosa atmosfera che si respira in queste vie storiche». Questione di orario La riunione in corso Corsica era stata fissata alla stessa ora dell’incontro tra Italia e Spagna «anziana», ha deciso di anticipare di due ore: l’appuntamento, quindi, è spostato alle 16. «Un grave errore: in tanti a quell’ora saranno al lavoro - dice Raffaella Pasquali, capogruppo M5S, primo partito di opposizione - . Sarebbe stato meglio riunirci alle 21, come avevamo proposto noi». Sulla stessa linea Alessandro Lupi, di Forza Italia: «Solo l’orario serale avrebbe garantito la partecipazione dei cittadini, ma la maggioranza continua a dimenticare le loro esigenze». In casa del gruppo consigliare del Pd qualcuno mormora di una scelta legata all’indisponibilità in orario serale di più di un consigliere: «Le cose non stanno così - ribatte Petracin - . Ritrovandoci più tardi, avremmo rischiato di sovrapporci a eventuali supplementari o rigori del match degli azzurri: per questo abbiamo scelto le 16», è la sua teoria. Se si andasse ai rigori, considerando recuperi e supplementari (e le pause) si arriverebbe a ridosso delle 21. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Circoscrizione 4/Parella Circoscrizione 6/Barriera di Milano Via le barriere alle fermate del 2 La battaglia per ora è vinta a metà Corso Vercelli, prove di futuro Commercianti in vetrina sul web Finalmente le fermate del bus 2 di corso Lecce non saranno più vietate ai disabili. Dopo una petizione dei residenti e le richieste della Circoscrizione 4 da almeno due anni, sono partiti in questi giorni i lavori per l’accessibilità delle fermate su banchina: è stato fatto lo scivolo ed è stato asfaltato il tratto di sterrato su cui carrozzine e passeggini non potevano passare. Tra piazza Rivoli e la Pellerina ci sono dieci fermate. Due erano accessibili prima di questo intervento, costato 15 mila euro, che però non sarà risolutivo. Solo quattro, sulle otto restanti verranno messe a posto. «Per il budget – spiegano da Gtt – abbiamo suddiviso l’intervento in due tranche, sulle ultime quattro fermate interverremo nel 2017». Restano tagliate fuori quelle all’angolo con via Nicola Fabrizi e con via Pilo. Una decisione che non piace ai cittadini, pur contenti che l’intervento parta. «Poter accedere ai mezzi dovrebbe essere un diritto - dice Gaetano Orlandella, il residente che ha fatto partire la petizione – per questo bisognava completare l’opera». [F. ASS.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I negozianti di corso Vercelli hanno deciso di mettersi in vetrina. Ma in versione digitale, nel nuovo sito internet che hanno lanciato nei giorni scorsi, un portale autofinanziato (www.associazionecover.it) che offre nuovi servizi ai residenti di Barriera di Milano. E segna il primo passo verso il futuro della rinnovata associazione dei negozianti della strada: la CoVer. «Col nuovo portale si possono scoprire le nostre attività, seguire gli eventi, fare proposte e segnalazioni, rendere trasparente la gestione economica e raccontare le tante possibilità di shopping che offriamo», dice il giovane presidente dei commercianti, David Coen. Strumento in più che mira a rinnovare il commercio di prossimità. «Vogliamo comunicare più efficacemente con i clienti, e anche unire i negozianti. Solo facendo squadra riusciremo a contrastare lo strapotere dei megastore», aggiunge. I ritratti e le storie dei singoli negozianti di Barriera (nella foto, i titolari de «L’angolo della frutta») vogliono anche dare «un’immagine diversa dell’intero quartiere». [P. COC.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 54 7 LA STAMPA .VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Grugliasco, suicida nel parcheggio Rivoli, questionario su raccolta rifiuti Grugliasco, gara di lettura Soffriva di crisi depressive la 36enne rivaltese che ieri pomeriggio si è gettata dal terzo piano del parking multipiano al centro commerciale Le Gru. Un volo di quasi 10 metri che non le ha lasciato scampo. [M. MAS.] Il Comune ha avviato un’indagine sulla qualità della raccolta rifiuti e della pulizia urbana in città. Il questionario si può ritirare allo Sportello polifunzionale o nei Comitati di quartiere oppure compilarlo online sul sito entro il 30 settembre. [P. ROM.] «A suon di musica», questo il titolo della lettura animata che si svolgerà oggi alle 17 nel parco Porporati in viale Echirolles a Grugliasco nell’ambito dell’iniziativa «Nati per leggere in giardino… per un mese da favola», con «Officina04». [P. ROM.] Rivoli, 24 ore di ricerche il caso Rubano l’auto dove c’è il cane operato Lo ritrovano morto GIUSEPPE LEGATO MASSIMO MASSENZIO e denunce di truffe da parte dei cittadini sono in calo, gli arresti aumentano, ma le stangate ai danni degli anziani restano una piaga sociale. Finti poliziotti, falsi avvocati, sedicenti tecnici della luce o del gas. I professionisti del raggiro riescono a farsi aprire la porta di casa mostrando sorrisi rassicuranti e tesserini fasulli, poi mandano in confusione le loro vittime creando fantasiosi diversivi. Dai fumogeni lanciati sotto il lavandino a un improbabile minaccia di radiazioni. Ogni scusa è buona per spingere i «bersagli» terrorizzati ad abbassare le difese e approfittare della loro fiducia. L Il finto maresciallo Il trucco che va per la maggiore è quello del finto carabiniere. Il maresciallo «Primo» si sta rivelando un truffatore instancabile, in grado di mettere a segno colpi a raffica in tutta la provincia. Due giorni fa ha lasciato il segno a Moncalieri, in viale Stazione, dopo aver telefonato a una pensionata di 86 anni: «Signora, suo figlio ha avuto un incidente, sono un maresciallo dei carabinieri. Adesso uno di noi verrà a casa sua e dovrà consegnare al collega 3 mila euro in contanti. Solo così il sinistro non avrà ripercussioni in Tribunale e la pratica verrà chiusa». La donna ha pagato e si è accorta della truffa solo quando è riuscita a parlare con il figlio. Altri colpi Ieri mattina, sempre in viale Stazione, due persone hanno tentato un’altra stangata, ma sono stati messi in fuga da una giovane adolescente. Un’altra coppia di truffatori è invece riuscita a raggirare un’anziana a Candiolo, in via Torino. Questa volta hanno utilizzato la tecnica dei finti impiegati dell’acquedotto e hanno convinto una pensionata a consegnare tutti i gioielli in oro per un inesistente peri- «Tuo figlio è nei guai» È questo ormai uno degli stratagemmi più diffusi per convincere gli anziani ad aprire la porta e consegnare spontaneamente i soldi, spesso cifre considerevoli È morto di caldo e di sete Aladar il levriero russo di 6 anni rubato mercoledì pomeriggio nei pressi dell’Auchan di Rivoli. Sara, la sua padrona, lo aveva adagiato con cura nella sua vecchia Kia Ceed e poi era rientrata nella clinica veterinaria Cvt, dove il cane aveva appena subito un intervento chirurgico alla zampa posteriore. Aveva lasciato il motore accesso e l’aria condizionata in funzione. Giusto il tempo di prendere le ultime cose e poi uscire, ma quando la donna ha raggiunto il piazzale la station wagon era sparita. Sara si è rivolta immediatamente ai carabinieri e ieri pomeriggio, verso le 14, la macchina è stata ritrovata in corso Rosselli, regolarmente parcheggiata. Purtroppo Aladar, de- Nuovi colpi a Moncalieri e Candiolo Fioccano le truffe In testa il trucco dell’incidente fasullo E i carabinieri danno consigli per chi va in vacanza FOTO MASSENZIO Aladar 289 truffatori Arrestati o denunciati dai carabinieri del comando provinciale di Torino nei primi 5 mesi del 2016 colo di esplosioni. Quando la donna si è resa conto di quello che le era successo, era ormai troppo tardi. Denunciare sempre «Spesso le vittime vengono Rivoli sopraffatte dalla vergogna e sono portate a non denunciare la truffa – spiegano i carabinieri – Invece è importante segnalare sempre alle forze dell’ordine episodi di questo genere». Per evitare di essere raggirati l’Arma consiglia: «È bene ricordare che il controllo delle utenze domestiche viene preannunciato con un avviso. È sempre preferibile non aprire agli sconosciuti e non bisogna mai consegnare soldi a persone estranee». È importantissimo accertarsi dell’identità di chi si ha di fronte e quando si abbiano dubbi è meglio chiamare il 112, ma con il cellulare. «Spesso i truffatori chiamano le vittime sul tele- fono fisso da una cabina telefonica e non riattaccano. Cosi quando gli anziani provano a telefonare ai carabinieri trovano il segnale muto». Rischio furti Con le prime partenze per le vacanze aumentano anche i rischi delle razzie in casa: «La collaborazione tra vicini è fondamentale e, quando possibile, è sempre consigliabile mettersi d’accordo per sorvegliare a turno l’abitazione vuota. In casi di breve assenza lasciate accesa la luce o la radio, e fate sapere solo agli amici fidati che siete partiti. Ricordate di fotografare gli oggetti preziosi». Una doppia sfortuna per lui: abbandonata l’auto dai ladri, qualcuno ha segnalato quel cane sull’auto ma i soccorsi sono arrivati tardi bilitato per l’operazione, non è riuscito a sopravvivere al terribile caldo. «Spero che li prendano e che paghino per quello che hanno fatto, ma tanto nessuno mi restituirà il mio cane», si sfoga Sara Niccolini, la veterinaria di Susa che ha chiamato immediatamente i carabinieri e ha cercato di rintracciare il suo levriero anche con una ricompensa di mille euro. «La clinica dove lavoro è proprio di fianco all’Auchan e alcuni testimoni hanno visto due persone sospette girare nel parcheggio. Sono stati certamente filmati dalle telecamere». I ladri potrebbero essere due balordi che vivono di espedienti: quando hanno visto la macchina incustodita non si sono lasciati sfuggire l’occasione, ma poi hanno abbandonato la vettura dopo solo un chilometro. «A mezzogiorno Aladar era ancora vivo, alcuni passanti lo hanno segnalato, ma purtroppo c’è stato qualche intoppo nelle comunicazioni. Due ore dopo, quando i vigili sono intervenuti, non c’era più nulla da fare». [M. MAS.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Collegno In arrivo più postazioni Un patto Comune-parrocchie al pronto soccorso per un welfare della solidarietà Dopo l’estate Si farà spazio per 10-12 postazioni in più L’Asl To3 interviene per risolvere le criticità del Pronto soccorso dell’ospedale di Rivoli. Innanzitutto con l’acquisizione del «Fast Track», ovvero un sistema per «la presa in carico rapida durante l’accettazione del paziente in Pronto Soccorso, con l’informatizzazione del sistema». Non solo. Si interverrà anche sulla carenza di spazi. «Da settembre - spiega il direttore generale Flavio Boraso -, attraverso un ampliamento strutturale dell’area di Osservazione Breve Intensiva (Obi), ci sarà un incremento di 10-12 postazioni, passando così dai 14 posti letto attuali a 24-26 postazioni, organizzate secondo un modello maggiormente funzionale open-space». Interventi per una spesa di circa 400 mila euro, in cui rientrano anche 6 o 8 posti letto monitorizzati, che si andranno ad aggiungere alle 4 postazioni di area rossa già operativi da febbraio. [P. ROM.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI PATRIZIO ROMANO Il Comune di Collegno e le otto parrocchie cittadine stringono un patto. Lo sigleranno domani, alla presenza dell’arcivescovo Cesare Nosiglia, firmando quella che hanno chiamato «La Charta di san Massimo». «La scelta del nome è importante spiega il sindaco Francesco Casciano - perché rimanda a valori come comunità, umanità, solidarietà e bene comune, che sono parte integrante dei Sermoni del santo vissuto a cavallo tra il IV e il V secolo». Gli stessi che oggi i firmatari vogliono riproporre nel loro progetto. Ed anche perché verrà firmata nell’omonima chiesa, che fu anche «romitorio» del santo. L’intento di questo «patto» è quello di tendere ad un «welfare generativo». «Ossia - dice il sindaco chi riceve deve impegnarsi a restituire alla comunità attraverso delle azioni concrete». Molti i punti previsti nel piano triennale della «Charta»: si va dall’educazione alla famiglia, dagli anziani ai giovani, dai disabili alle persone in difficoltà. E un gruppo di lavoro si riunirà ogni due mesi per mettere a punto gli obiettivi. «Un modo puntualizza padre Salesio Sebold parroco della Madonna dei Poveri e moderatore dell’Unità pastorale - per avere un rapporto intenso e diretto con l’amministrazione, per decidere cosa FOTO ROMANO «Charta di S. Massimo» Il sindaco Francesco Casciano mostra la «Charta» che domani verrà siglata in presenza di Nosiglia fare e valutarne gli effetti». Quindi non solo parole, ma opere. «Anche per dare un aiuto integrato alle persone - conclude don Claudio Campa parroco di San Massimo - in modo che il progetto riguardi non solo il sostegno economico, ma anche esistenziale, superando così situazioni di solitudine». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 . 55 ETROPOLI M Ciriè, si cerca la sedicenne in fuga Continuano le ricerche di Letizia Saputo, la 16enne di Ciriè (foto) che si è allontanata da casa. A lanciare l’allarme la madre della ragazza, che sarebbe preoccupata perché Letizia sarebbe andata via di casa con un uomo molto più vecchio. [G. GIA.] Per le vostre segnalazioni [email protected] Telecamere Venaria Al terzo tentativo riesce il furto a “Italia Independent” I carabinieri di Ciriè stanno visionando le telecamere sotto cui potrebbe essere passato il misterioso attentatore In pochi minuti razziati capi di abbigliamento e accessori griffati FOTO COSTANTINO SERGI Ciriè GIANNI GIACOMINO Nelle ultime settimane i ladri avevano già tentato due volte di razziare nel deposito della ditta «Italia Independent», il gruppo fondato dall’imprenditore Lapo Elkann, nella zona industriale di Venaria. E, per fortuna, non ci erano mai riusciti. Ma non si sono dati per vinti, nonostante il magazzino, nella zona industriale di via Emilia, ai confini con Torino, fosse protetto da un sofisticato sistema di allarme. E, così, il terzo colpo è andato a segno. La notte scorsa una banda di malviventi è riuscita ad infilarsi e ad arraffare capi di abbigliamento o accessori griffati come le scarpe che sono molto ambiti e di tendenza. Il bottino si aggirerebbe sui 5mila euro circa. Un giallo il lancio di molotov nella villa di un assicuratore Il raid Lapo Elkann fondatore del marchio Italia Independent La batteria è entrata in azione intorno alle 2 quando, nella sottile linea di periferia che separa la Reale con Torino, non c’era anima viva. I ladri sono stati spregiudicati e rapidissimi. Prima hanno lanciato il furgone contro il cancello che permette l’accesso sul piazzale del deposito e lo hanno sfondato. Qualche metro dopo, con la stessa tecnica, hanno divelto il portone del fabbricato. Una volta all’interno hanno arraffato quello che potevano, poi sono di nuovo saltati a bordo del furgone e sono schizzati via. Qualcuno che abita intorno al magazzino di «Italia Independent» è stato svegliato dal fracasso fatto dal furgone che sfondava i due ingressi e ha chiamato il 112. Poco più tardi in via Emilia sono arrivate diverse pattuglie dei carabi- FOTO COSTANTINO SERGI 5.000 euro È una prima stima del valore della merce sparita, tra abbigliamento, scarpe ed altri accessori firmati da Lapo Elkann nieri della Compagnia di Venaria, che hanno iniziato a raccogliere degli indizi utili per risalire agli autori del furto. Per i militari, comandati dal maggiore Marco Porcedda, la batteria che ha effettuato il blitz potrebbe essere la stessa che aveva già tentato i due colpi precedenti. Una determinazione feroce dettata, forse, da qualcuno che ha commissionato il furto sapendo già dove piazzare la merce. Le indagini In queste ore gli investigatori stanno visionando i filmati girati dalle telecamere sistemate nella zona. Proprio dall’analisi dei fotogrammi i carabi- nieri potrebbero riuscire ad acquisire degli elementi in più per le ricerche. Ma, probabilmente, i balordi sapevano anche dove erano sistemati gli occhi elettronici e non sono finiti sotto il loro raggio di ripresa. Resta quindi molto alto l’allarme criminalità in tutto il Torinese dove, da un po’ di tempo, scorrazzano delle bande di predoni. Nei giorni scorsi sono tornati a saccheggiare anche a Lanzo dove hanno ripulito la falegnameria di Francesco Varaia, provocando un danno di oltre 80 mila euro tra camion e macchinari che ha messo in ginocchio l’imprenditore. 2 bottiglie sono state confezionate in modo piuttosto rudimentale, tanto da non essere esplose 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La notte scorsa qualcuno ha lanciato due molotov artigianali nel cortile della villa di un assicuratore di Ciriè. Un avvertimento? Un’intimidazione? L’uomo B. F., una settantina di anni, ai carabinieri ha detto di non avere mai ricevuto delle minacce o delle strane richieste, insomma di non sospettare di nessuno. Gli investigatori, al momento, hanno un’unica certezza. Chi ha fabbricato gli ordigni artigianali non è molto esperto in materia, anche perché i due bottiglioni non sono esplosi, nonostante l’innesco, applicato in maniera un po’ maldestra. I carabinieri di Ciriè, coordinati dal luogotenente Diego Mannarelli, hanno sequestrato tutto giusto per capire se ci sono degli elementi utili alle indagini. I militari ritengono comunque che, se qualcuno si è preso il mal di pancia di andare fino davanti al cancello della villa dell’assicuratore, alla periferia di Ciriè, e di lanciare i pintoni con all’interno del liquido infiammabile, un motivo lo deve pur avere. Perché rischia delle accuse pesantissime. Per questo, nelle prossime ore, gli inquirenti visioneranno anche i fotogrammi di alcune telecamere che sono sistemate intorno alla zona dell’Ipercoop e ai complessi sportivi di via Robassomero, dove potrebbe essere passato chi ha scagliato le molotov non esplose nella tenuta di via delle Spine. Di notte, però, nessuno si è accorto di nulla. Solo ieri mattina sono state notate le due bottiglie. Da quel momento è partito l’allarme e sono intervenuti i militari. Non è la prima volta che in zona qualcuno riceve «degli avvertimenti» abbastanza inquietanti. Ma l’attentato più eclatante resta comunque quello avvenuto alcuni anni fa quando qualcuno gettò nel cortile della caserma dei carabinieri di Ciriè, in centro città, una bomba a mano che fece andare in frantumi le finestre degli uffici e dei palazzi circostanti. Il colpevole non è mai stato scoperto. [G. GIA.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Chieri, incidenti sulla statale Leini Contro il semaforo pericoloso già raccolte 150 firme Camion fuori strada Salva e illesa la cavalla ANTONELLA TORRA Pericoloso, per pedoni e automobilisti. È partita una raccolta firme a Chieri per modificare la temporizzazione dei semafori di via Moncalvo e via Tetti Borra, strade che si immettono su Corso Torino, la statale che collega Torino ad Asti. A segnalare la problematica circa 150 residenti che in pochi giorni hanno sottoscritto una petizione, presentata in Consiglio comunale dalla consigliera di opposizione Rachele Sacco. «L’iniziativa è partita l’altro giorno – spiega la Sacco – dopo l’ennesimo incidente». Spiega la capogruppo di Forza Italia: «Chi percorre per la prima volta le due vie che affluiscono sulla strada principale non si rende conto che il verde scatta nello stesso momento. Quindi quando si svolta in corso Torino, occorre dare la precedenza a metà incrocio ai veicoli che arrivano da destra. Un fatto di per sé già problematico. Va poi aggiunto che via Moncalvo è usata da molti automobilisti che arrivano da strada Roaschia, i quali per evitare di dare la precedenza a metà incrocio e perdere il verde, accelerano in corrispondenza del semaforo e in prossimità del passaggio pedonale». La richiesta è far si che il verde che scatti in modo alternato. In via Tetti Borra verso corso Torino, successivamen- FOTO ANTONELLA TORRA Luci verdi simultanee I cittadini chiedono che il verde scatti in modo alternato, evitando nuovi rischi per auto e pedoni te da via Moncalvo a corso Torino e infine sulla strada principale. Regolando i tempi del giallo affinché non ci sia un intasamento del traffico. «Una modifica piccola, credo di facile concessione – conclude la Sacco -. Abbiamo in Comune dei bravi tecnici, sono sicura risolveranno il problema». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI A fine soccorso Andromeda sana e salva, coccolata dal suo staff Tutto è bene quel che finisce bene. Così è stato ieri pomeriggio per Andromeda, una cavalla di 19 anni, vittima di un incidente stradale. L’equina, dell’allevamento di Giuseppe Raggi, a Leini, era su un camion di trasporto animali. Doveva raggiungere Torino per partecipare alla manifestazione storica di ieri sera. Il mezzo stava percorrendo via Lonna, una strada stretta e sterrata, quando ha incrociato un’auto che, invece, di rallentare e passare sulla sponda erbosa, ha causato il ribaltamento del mezzo in un profondo fossato. L’autista è rimasto illeso, ma Andromeda è caduta senza riuscire più ad alzarsi. Ci è voluta tutta la pazienza di Raggi e dei suoi collaboratori e l’aiuto dei vigili del fuoco di Torino che hanno cominciato a bagnarla per evitarle un malore causato dal caldo intenso, per convincerla a rialzarsi e ad uscire dal camion. Per lei solo qualche escoriazione e tante carezze. [N. BER.] 12345367318 56 .Cultura & Spettacoli STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 & CULTURA SPETTACOLI Concerto d’estate a Miradolo Replica, sabato (ore 21.30), al castello di Miradolo di «Music for 18 musicians» di Steve Reich La riscrittura della partitura potrà essere ascoltata soltanto in cuffia Prenotazione è obbligatoria chiamando lo 0121502761. Ingressi ridotti e raccolta di fondi Centro per la fotografia In occasione della Festa di San Giovanni, il Centro italiano per la Fotografia (via delle Rosine 18) offre la possibilità di visitare le mostre in corso alla tariffa ridotta di 6 euro. Il Centro rimarrà aperto dalle ore 11 alle ore 19 REPORTERS Lo spettacolo pirotecnico (senza i tre botti d’avvio e i tre botti finali ) visibile da piazza Vittorio alle 22 concluderà la giornata di festeggiamenti per San Giovanni Gli appuntamenti in onore del Santo patrono Messa, tornei e fuochi d’artificio L’ultimo San Giovanni coi botti L’arcivescovo apre la giornata in Duomo, lo spettacolo pirotecnico sul fiume la chiude CRISTINA INSALACO spostiamo al Parco del Valentino, alle 15.30 c’è la sfilata delle majorette e fanfara che da piazza Vittorio arriva al Borgo Medievale, mentre alle 16 in piazza Vittorio parte quella delle auto storiche che invaderà le vie del centro, con Gianduja e Giacometta. I gessetti colorati, che da sempre attraggono soprattutto i bambini, saranno al centro della performance pittorica dell’artista amazzonico Juan Orsi in piazza Vittorio. Bersaglieri I fanti piumati festeggiano il 180° anniversario di fondazione del corpo e il 130° di fondazione della sezione torinese «La Marmora». Alle 10,30 ritrovo in piazza Crimea, da dove i bersaglieri partiranno per raggiungere i vari monumenti. In piazza Castello e piazza San Carlo, verranno raccolti fondi a favore dell’ospedale Regina Margherita. Sarà, probabilmente, l’ultima festa di San Giovanni con i fuochi d’artificio tradizionali, perché dal prossimo anno avranno il “silenziatore”, per la felicità delle associazioni animaliste. Lo spettacolo pirotecnico inizia alle 22.30 dal Ponte Vittorio Emanuele, e per almeno mezz’ora migliaia di torinesi rimarranno con il naso all’insù in piazza Vittorio a meravigliarsi per le esplosioni colorate che nascono dai Giardini Ginzburg. Ma la giornata in città è ricca di decine di appuntamenti, per festeggiare San Giovanni con concerti, balli e tornei sportivi. Musica all’ora del the Alle 16 in piazza Castello c’è l’intrattenimento dell’associazione «Around Your Soul», seguito da canti gospel del coro «The White Gospel Group», e alle 17.30 in piazza Carignano il coro La Gerla si esibirà con un concerto di canti popolari del Piemonte. All’Auditorium Rai con il concerto del tenore Jaun Diego Florez con l’Orchestra Sinfonica della Rai (ore 19), mentre in via Po 43 il concerto è della Brigata Taurinense. La mattina ai mercatini Si inizia alle 10.30 con la messa al Duomo dell’Arcivescovo Cesare Nosiglia, anticipata dalla musica della banda della polizia municipale e dal quintetto di ottoni della fanfara della brigata alpina taurinense. Ci saranno anche Gianduja e Giacometta, e i personaggi dello storico carnevale di Ivrea. Due i mercatini: il «mercato di Campagna Amica» in piazza Palazzo di Città dalle 8 alle 20 con sessanta produttori agricoli e degustazioni di insalate di riso, e il «Vintage e Artigianato di eccellenza» in piazza Carlo Alberto dalle 10 alle 22. L’associazione torinese «Tram Storici» dalle 10 alle 13 esporrà il celebre bus a due piani Viberti CV61 in piazza Castello, e In attesa dei fuochi REPORTERS Il corteo in costumi d’epoca ieri ha sfilato lungo le vie del centro fino all’arrivo a Palazzo di Città alla stessa ora iniziano le lezioni di canoa e canottaggio del circolo Amici del Fiume aperte anche ai non professionisti. Beach volley a pranzo E se alle 10, in corso Moncalieri 18, si dà il via al primo torneo di beach volley chiamato «San Giovanni 2016», in cui sedici squadre miste si sfideranno in gare non competitive fino alle 21, l’ultimo appuntamento della mattina è con il trenino turistico. Alle 10.30 (le corse successive sono alle 12.30, 15 e 19) è stato organizzato un tour gratuito tra i viali alberati e gli scoiattoli del Valentino. Al pomeriggio regate Ci si può iscrivere alla regata di canottaggio, con partenza alle 14.30 dal Parco del Valentino, mentre ai Murazzi dalle 16 alle 19.30 le prove gratuite di kajak, sup e paddling sul fiume. Se ci Mentre in piazza Vittorio ci saranno balli e concerti no - stop. Dalle 17 alle 22 si esibiranno in ordine: i musicisti jazz Manuela Niadile e Cristian Fazari, Miguel Angel Acosta e David Pecetto, in occasione del decennale del festival di tango di strada, ci saranno pizziche e balli salentini, con esibizioni a cura dell’associazione Vampa de Lumera, fino al concerto alle 21.45 del coro Singtonia. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 Nord-Ovest .57 LA STAMPA . VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 TERREALTE Eventi scelti per voi CRISTIAN PELLISSIER CERVINIA Farfalle 1 S’inaugurano oggi alle 17 il Sentiero delle farfalle e la riqualificazione dell’habitat del Papilio alexanor (nella foto), nell’ex cava della Cementir a Valdieri, ai confini della Riserva Rocca San Giovanni-Saben. L’iniziativa è del Parco delle Alpi Marittime. La nuova ferrata 1 Si inaugura domani la strada ferrata del Falconera, che porta al Monte Tovo (ritrovo alle 8,30 a Casa Serena di Varallo Sesia). Apriranno la salita le guide alpine di Alagna seguite da alpinisti e appassionati. In Ossola 1 A Mergozzo al porticato delle cappelle alle 21 ci sarà il racconto della «Yukon artic ultra», gara estrema con temperature fino a meno 50 gradi fatta in Canada da Laura Trentani e Roberto Ragazzi. U n anno esatto fa il premier, Matteo Renzi, era a Courmayeur per tagliare il nastro dello Skyway del Monte Bianco. «Una meraviglia italiana», così aveva definito la funivia che conduce turisti e alpinisti fino ai 3465 metri di Punta Helbronner. Ma sono ancora le vette a far sognare. Questa volta non quelle del Monte Bianco, ma del Cervino: con un investimento che, se completato nella sua interezza, farebbe del comprensorio uno dei colossi mondiali. A Cervinia ci credono e l’obiettivo sembra alla portata di mano, grazie agli svizzeri. In questi giorni, infatti, si muovono i primi passi concreti: sono iniziati i lavori per costruire la nuova cabinovia che da Trockenerr Steg arriverà fino a 3820 metri, poco sotto il Piccolo Cervino. L’impianto sarà realizzato dalla Leitner, la stessa società che ha realizzato lo Skyway. Da qui, dal Piccolo Cervino, gli svizzeri stanno impostando anche gli scavi per un nuovo impianto che raggiungerebbe il Plateau Rosa, il collegamento tra Zermatt e Cervinia, la Svizzera e l’Italia, da sogno diventerebbe realtà. Il progetto di cui sono partiti i lavori vedrà la realizzazione di 25 cabine progettate da Pininfarina, tutte dotate di ampie vetrate panoramiche con 28 posti a sedere e con una capacità di trasporto di 2000 persone all’ora per un tragitto della durata di 9 minuti. I lavori si dovrebbero chiudere entro la stagione invernale 2018-2019. L’intervento si sviluppa per intero in territorio elvetico ma l’Italia ne guadagnerà. Ne è convinto e consapevole Federico Maquignaz, il presidente della Cervino spa, la società che gestisce gli impianti del versante italiano della Gran Becca. «Ora hanno iniziato i lavori per il Piccolo Cervino ma nei loro progetti c’è anche il collegamento fino al Plateu Rosa. In questo caso l’intervento dovrebbe iniziare nel 2018» e per il 2020, se non ci saranno intoppi il collegamento sarà reale. «Per la Valle d’Aosta sarebbe come Zermatt, primi cantieri per lo Skyway del Cervino Via ai lavori della telecabina disegnata da Pininfarina: salirà a 3.820 metri Nel Biellese Crowdfunding per la Cestovia 1 Venticinque mila Come sarà In alto da sinistra la stazione di arrivo attuale e quelle in fase di realizzazione, qui a fianco il render della stazione a valle avere una seconda Skyway del Monte Bianco». Sarà possibile, a piedi, andare da Zermatt a Cervinia, o viceversa. Nel progetto crede anche il sindaco di Valtournenche, Deborah Camaschella, che ne parlò l’estate scorsa, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni della conquista alpinistica del Cervino.«La stagione si allungherebbe, ne guadagneremmo tutti», aveva detto. E Montagne olimpiche Biella 1 La Festa del- l’aria torna a Bielmonte: il cielo all’Oasi Zegna si prepara all’annuale invasione di fantasiose creature volanti: domani e domenica sul Piazzale 2 una due giorni, organizzata dal Team Free Vola, con giochi, laboratori, danze aeree e sfide acrobatiche tra grandi aquiloni multicolori. A lezione di storia in vetta allo Chaberton C omincia da Cesana la stagione estiva delle Montagne olimpiche. E da un mito: il Monte Chaberton, protagonista della tre giorni che si apre oggi, con la festa patronale di San Giovanni. Fino a domenica s’incrociano le tradizioni del paese: c’è la fiera del Maggiociondolo, i cui rami in fiore abbelliscono le vie del centro. Da domani, poi, esposizioni di piante e mercatini con i prodotti tipici: la cornice perfetta per le ini- euro già sono in cassa ma ne servono tre volte tanto per smuovere il Comune e farlo intervenire nel restauro della Cestovia del Camino. L’impianto di Oropa, nel Biellese, è stato chiuso perché non è più in regola. Occorrono infatti degli interventi, richiesti dall’Ustif, affinchè possa tonare a viaggiare in sicurezza. Così il sindaco ha lanciato una sfida: un crowdfunding che se arriverà a quota 100 mila verrà integrato da uno stanziamento pubblico per dare il via ai lavori che richiedono un investimento di 400 mila euro. E il Comune, per spenderli, vuole infatti essere sicuro che la Cestovia stia veramente a cuore di tutti gli abitanti del capoluogo laniero. Da quando è partita la sottoscrizione (#restauriAmmolacestovia) si sono susseguiti eventi e manifestazioni, si sono mobilitate le aziende, i giovani e anche gli artisti promettendo di fare la loro parte per salvare un «pezzo» del Biellese imperdibile. [P. G.] ziative culturali dedicate alla fortificazione più alta d’Europa. 21 giugno 1940. I francesi bombardano la Batteria, simbolo della storia militare della valle: muoiono dieci giovai soldati. Domani, alle 15,30, il ricordo con una cerimonia al Monumento dei Caduti; alle 17,30 alla caserma di via Ferragut, un documentario e una mostra raccontano la vita nella fortezza, all’alba del ‘40. Domenica sembrerà di incontrare quei soldati: una dele- della stessa opinione è Maquignaz, che già si immagina un comprensorio costantemente aperto. Già oggi Cervinia è una delle stazioni di punta in Europa, attira molti turisti stranieri ed è amata dai tour operator. A differenza delle stazioni a quote più basse può garantire un innevamento praticamente costante, almeno al Plateau Rosa. «Il collegamento farebbe la differenza, per Cervi- gazione di rievocatori italiani e francesi si ritroverà alle 7 a Monginevro, per salire in vetta e partecipare alle 11,30 alla commemorazione presso la Batteria, quota 3130 metri. Si può raggiungere la cima con una passeggiata, oppure in elicottero: l’associazione Monte Chaberton ha previsto un servizio navetta da Claviere (prenotazioni: 348/31.61.723). I più allenati ci arriveranno correndo: domenica ritorna la skyrace dell’Asd Bousson Di Corsa. Il Trofeo Chaberton 25,5 km e 2000 m D+, è rinato sulle ceneri della classica che si svolse dal ’64 al ’92. Si parte alle 9 da Cesana, dov’è anche il traguardo: ma prima bisogna arrampicarsi fino alla forte. Info www.trofe[L.CAR.] omontechaberton.it 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI nia e Zermatt ma sarebbe un atout per tutta la Valle d’Aosta», aggiunge il presidente Maquignaz. Non solo a Cervinia, un legame di questo tipo fa gola anche oltre confine: sono numerosi i clienti che scelgono Zermatt ma che vogliono godere anche del versante italiano. Non solo per sciare, anche per apprezzare i punti forti dell’Italia, tra cui la cucina. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Domenica a Limone Gara in mountain-bike sull’antica Via del Sale I n mountain bike sull’antica Via del Sale. Si disputa domenica a Limone, nel Cuneese, una delle più belle gare del settore, attraverso panorami mozzafiato, entrata da quest’anno a far parte dei circuiti Marathon Bike Cup e Prestigio. Quattro i tracciati: due dedicati ai più esperti con partenza da centro paese (Marathon, 60 km e dislivello di 2.500 metri, e Granfondo, 45 km e dislivello di 1.950 metri) e due più brevi (Mediofon- do, 30 km e dislivello di 1.100 metri, e Cicloturistico, 25 km e dislivello di 1.110 metri). Per salire nei punti più spettacolari per il passaggio degli atleti gli appassionati potranno utilizzare anche due impianti di risalita: la Telecabina Severino Bottero con partenza dal paese e la seggiovia Cabanaira a Quota 1400. A margine della gara sarà possibile anche provare fatbike, e-bike. Info sul sito www.laviadelsale.com. [M. BO.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 58 .Dove andiamo STAMPA .LA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel 011/0897370). Orario: lun, mar, giov, ven, sab, dom e festivi: 10-18. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Mercoledì chiuso. Mostra «Andrea Gastaldi» (fino al 04/09). A... COME AMBIENTE (c.so Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-19, ultimo ingresso alle 18. ARCHIVIO DI STATO (p.zza Castello 209, tel. 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. Mostra: «Storie di archivi, storia di uomini. L’Archivio di Stato di Torino tra guerra e Resistenza», fino al 30 novembre. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (via Barbaroux 32, 011 4431811). Or.: lun-ven 8,30-18,30, dom 10,30-18,30. ARMERIA REALE (bigl. unica Palazzo Reale p. Castello 191, tel. 011 543889). Or.: mar-dom e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Lundom 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven 10-18, sabato 9,30-19, dom 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, tel. 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,1513,45; 14-18,45; sab 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, tel. 011/4431701). Orario Borgo: tutti i giorni 919. Rocca: mar-dom 11-20 . www.borgomedievaletorino.it FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: gio-dom 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Mostre: «I maestri dell’Accademia Albertina. Andrea Gastaldi, le opere e i giorni», sino al 4 settembre. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-dom 11-19, lun chiuso. Mostre: «Organismi. Dall’Art Nouveau di Émile Gallé alla Bioarchitettura» fino al 6 novembre, «Braco Dimitrijevic», «VideotecaGAM - Piero Gilardi. May days in Turin». «Vuoi parlare alla GAM?» Dal martedì alla domenica alle 12 in punto in Arena Paolini. La biglietteria chiude un’ora prima. www.gamtorino.it JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-merc-gio-ven 10,30-18, sab-dom e festivi 10,30-19,30, mar chiuso. Aperto anche il giorno gara. Per info www.juventus.com MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (Via San Domenico 11, tel 011/4436927) Or. mar-dom 11-19, lun chiuso. Mostre: «Bushi – Ninja e Samurai», «Nothing is real». Quando i Beatles incontrarono l’Oriente». La biglietteria chiude un’ora prima. www.maotorino.it MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3, tel. 011/309.01.15; 011/76.04.88). Or. visita guidata: lun-sab ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLA SINDONE (via San Domenico 28, tel. 0114365832). Or. tutti i giorni 9/12 e 15/19. Ultimo ingr. un’ora prima della chiusura. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel. 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19,30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE CESARE LOMBROSO (via P. Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DI STORIA NATURALE DON BOSCO DELL’ISTITUTO VALSALICE (viale Thovez 37, 011 6601066). Sab e dom 14,30-18,30. Previa prenotazione lun-ven 9-12,30 e 14,30-18,30. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, tel 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30; lun 9-14. Ultimo ingresso un’ora prima. MUSEO ETTORE FICO (via F. Cigna 114, 011 853065). Orario: da merc a ven ore 14 -19, sab e dom 11-19 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, tel. 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, martedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (p.le Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Da mar. a dom. 1018. Chiuso il lunedì. Mostre: «Un principe in copertina. Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi» sino all’11 settembre. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, 011 5621147). Or. da mar a dom dalle 10 alle 18 (ult. ingresso ore 17). Visite guidate sab e dom alle 15.30. Mostra «Torino e la Grande guerra 1915-1918» (fino al 22 gennaio ). MUSEO PIETRO MICCA (Via Guicciardini 7/a tel. 011 54 63 17). Mar-dom 10-18 (ultimo ingresso 17). Visite guidate 10,30, 14,30, 16,30. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. MUSEO STORICO REALE MUTUA (Via Garibaldi 22) . Mar e gio 16-18, primo e terzo weekend del mese sab 14,30 – 18, dom 10 - 18. Su prenotazione lun- gio 9 – 13. MUSLI – MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO PER L’INFANZIA (Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/c, tel. 011/197.84.944). lun-ven 9,30-12,30; dom. 15,30-18,30. Visita guidata 5 euro. www.fondazionetancredidibarolo.com PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501). Collezioni permanenti: lun 11-19; mer-dom 11-19. Mar chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. Mostre: «Da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese dall’Ermitage»; «Gioielli Vertiginosi. Ada Minola e le avanguardie artistiche a Torino nel secondo dopoguerra». www.palazzomadamatorino.it PALAZZO REALE (p. Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun chiuso, sab visite 9,30 - 18,10. PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or. ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713). Orario: mar-dom 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Mar-sab 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Lun-ven 9-19, sab 15-19, dom e fest 15-19. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione - Visite serali: museo+redazione+stabilimento. TEMPORARY MUSEUM (c.so Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Mer-ven 15-19, sab-dom 10-19. CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, tel. 011 9565220/22). Or.: mar- ven 10-17, sab-dom 10-19, lun chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da gio a lun 10-17; chiuso mar e mer. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, tel. 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Mostre: «Fatto in Italia. Dal Medioevo al Made in Italy»; «La Regia Scuderia. Il Bucintoro e le Carrozze Regali»; «Il mondo di Steve Mc Curry». Da mar. a ven. 9-17; sab.-dom. e festivi 9-18.30; lunedì chiuso. Giardini: da mar. a dom. e festivi 9-18.30. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza P. Amedeo 7, Stupinigi). Da mar a ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sab, dom e festivi 10-18.30 (ultimo ingresso 18) . Tel. 011/6200634 , www.ordinemauriziano.it [email protected] 12345367318 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 I Cinema Le trame del 24 giugno 2016 AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 rid., militari, under 18, universitari, Io studio, Spettacolo delle ore 22.30; € 5,00 over 60 Mother’s Day Sala 1 P 16.00-18.15-21.00 La pazza gioia Sala 2 P 16.00-18.15-21.00 L’uomo che vide l’infinito Sala 3 16.00-21.00 Julieta Sala 3 18.15 CENTRALE ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18 La sposa bambina 16.00-17.50 Borsalino City 19.45 L’uomo che vide l’infinito VO 21.30 (sott.it.) CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 militare, under 18, universitario; € 5,00 over 60; € 9,00 Nonno+bambino. Abbonamento Agis accettato. Spettacolo dopo 22.00 € 4,50 Mother’s Day P 15.20-17.40-20.20-22.35 Now you see me 2 - I maghi del crimine P 16.25-20.10-22.30 Conspiracy - La cospirazione P 22.35 La canzone del mare P 14.50-18.40 Jem e le Holograms P 15.20-17.40-20.20-22.35 The Conjuring - Il caso Enfield P 15.00-17.30-20.00-22.35 Angry birds - Il film P 15.00-16.50-18.40-20.30 CLASSICO piazza Vittorio Veneto 5, tel. 01153.63.323. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 rid., Aiace, over, studenti fino a 26 anni, under 14 Laurence Anyways P 17.00-20.15 DUE GIARDINI ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18 Cinque tequila Nirvana P 16.20-18.10-21.45 Julieta Nirvana P 19.55 La pazza gioia Ombrerosse P 16.30-18.45-21.15 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. 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Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto; € 7,00 over 60 Conspiracy - La cospirazione Sala 1 P 17.45 Now you see me 2 - I maghi del crimine Sala 1 P 20.10-22.30 Kiki & i segreti del sesso Sala 2 P 17.45-20.30-22.30 Angry birds - Il film Sala 3 P 17.45-20.30 Conspiracy - La cospirazione Sala 3 P 22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. Gli invisibili Massimo 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Romeo e Giulietta VO Massimo 2 P 15.30 (sott.it.) Le vacanze di Monsieur Hulot VO Massimo 2 P 18.30-20.30 (sott.it.) La pazza gioia Massimo 2 P 22.15 Adama VO Massimo 3 P 16.00 (sott.it.) Sta per piovere Massimo 3 P 18.00 Luce mia Massimo 3 P 20.30 Quelques heures de printemps VO Massimo 3 P 22.00 (sott.it.) NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militar, Aiace, over 60; Abb. 14 € 4,60 In nome di mia figlia Nazionale 1 16.00-18.00-20.00-22.00 La casa delle estati lontane Nazionale 2 16.00-18.00-20.00 Porno & libertà VM14 Nazionale 2 22.00 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 Militari, under 18, universitari, Io studio; € 4,50 over 60; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Mother’s Day P 15.15-17.40-20.05-22.30 Angry birds - Il film P 15.30-17.50-20.10 La pazza gioia P 22.30 The Conjuring - Il caso Enfield P 15.00-17.30-20.00-22.30 La pazza gioia 15.30 L’uomo che vide l’infinito 17.50-20.10-22.30 Now you see me 2 - I maghi del crimine 15.00-17.30-20.00-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, Over 60; Abb. 14 € 4,60 Julieta Sala 1 P 16.00 Tra la terra e il cielo Sala 1 P 18.00-20.00 Segreti di famiglia Sala 2 P 16.00-18.00-20.00 Un mercoledì di maggioSala 3 P 16.00-18.00-20.00 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. The Conjuring - Il caso Enfield Sala 1 P 16.10-19.15-22.20 Now you see me 2 - I maghi del crimine Sala 2 P 16.05-19.00-22.00 Angry birds - Il film Sala 3 P 16.55-19.25-22.05 Kiki & i segreti del sesso Sala 4 P 15.15-17.40-20.10-22.40 Warcraft - L’inizio Sala 5 P 16.30-19.30-22.30 Alice attraverso lo specchio Sala 6 P 16.50 L’uomo che vide l’infinito Sala 6 P 19.35 Conspiracy - La cospirazione Sala 6 P 22.15 Mother’s Day Sala 7 P 16.45-19.40-22.25 Angry birds - Il film Sala 8 P 15.10 Friend Request - La morte ha il tuo profilo Sala 8 P 17.35-20.05-22.35 BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· A CURA DI Daniele Cavalla ANGRY BIRDS - IL FILM Animazione. Regia di Clay Kaytis e Fergal Reilly. Durata: 97 minuti. Le avventure di Chuck, Red e Bomb, uccelli buffi e variopinti che popolano un’isola da sogno. (Massaua, Reposi, Uci, The Space, Ideal) ··· LA CASA DELLE ESTATE LONTANE ··· Commedia drammatica. Regia di Shirel Amitay, con Géraldine Nakache, Yaël Abecassis. Durata: 91 minuti. Nell’Israele del 1995 nella piccola città di Atlit, Cali ritrova le sue due sorelle, Darel e Asia, per vendere la casa ereditatadai genitori. (Nazionale) CINQUE TEQUILA ··· Commedia. Regia di Jack Zagha Kababie, con Luis Bayardo e Eduardo Manzano. Durata: 93’. Arriva dal Messico la storia di tre arzilli ottantenni che intraprendono un movimentato viaggio per esaudire l’ultimo desiderio di un loro compagno di gioco. (Due Giardini, Marx) CONSPIRACY ··· Thriller. Regia di Shintaro Shimosawa, con Al Paci- no e Anthony Hopkins. Durata: 106 minuti. Il rampante avvocato Ben Cahill si ritrova coinvolto in un intricato caso tra un corrotto manager farmaceutico e uno dei soci del suo studio legale. (Ideal, Lux, Massaua, Uci) JULIETA UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,20 int.; € 6,50 rid., ragazzi fino a 14 anni, over 65; € 6,50 Lunedì e Mercoledì; € 5,00 Matinee. Proiezioni 3D: int. € 10,50, rid. € 9,00 Warcraft - L’inizio P 16.35-22.00 L’uomo che vide l’infinito P 19.30 Alice attraverso lo specchio P 16.40-19.25 Friend Request - La morte ha il tuo profilo P 22.15 Mother’s Day P 16.30-19.15-22.00 Passo falso P 17.10-19.40-21.50 Pelé P 16.30 Tutti vogliono qualcosa P 19.05 The Conjuring - Il caso Enfield P 21.40 Angry birds - Il film P 16.40 The Conjuring - Il caso Enfield P 16.30-19.05-22.10 Angry birds - Il film P 19.30-21.50 Kiki & i segreti del sesso P 16.45-19.25-22.00 Conspiracy - La cospirazione P 16.50-22.15 The Nice Guys P 19.20 Now you see me 2 - I maghi del crimine P 16.30-19.15-22.10 Jem e le Holograms P 16.45-19.15-21.50 ···· Drammatico. Regia di Pedro Almodóvar, con Emma Suarèz e Adriana Ugarte, Durata: 98 minuti. Nella lunga lettera che scrive alla figlia, la madrilena Julieta ricorda i momenti principali della sua vita. Dal romanzo di Alice Munro. (Ambrosio, Due Giardini, Romano, Fratelli Marx, Uci, The Space) Cinema:Torino e altre visioni ···· Commedia drammatica. Regia di Xavier Dolan, con AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Chiusura estiva ESEDRA via Bagetti 30, tel. 32488.68.183. Perfetti sconosciuti 21.15 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo IN NOME DI MIA FIGLIA ···· Drammatico. Regia di Vincent Garenq, con Daniel Auteuil e Sebastian Koch. Durata: 87 minuti. Nel 1982 la giovane figlia del francese André Bamberski muore mentre è in vacanza in Germania con madre e patrigno: convinto che non si sia trattato di un incidente, comincia un’indagine che si protrarrà per anni. Da una storia vera. (Nazionale) GLI INVISIBILI ···· Drammatico. Regia di Oren Moverman, con Ri- chard Gere e Jena Malone. Durata: 117 minuti. George è un senzatetto che vaga per le strade di una New York indifferente e cerca rifugio al Bellevue Hospital, il maggior centro di accoglienza per barboni di Manhattan. Dall’autore di «Oltre le regole». (Massimo) KIKI E I SEGRETI DEL SESSO ··· Commedia. Regia di Paco León, con Natalia de Mo- lina. Durata: 102 minuti. Cinque storie d’amore e di bizzarre fantasie sessuali. (Eliseo, Lux, The Space, Uci) LAURENCE ANYWAYS Melvil Poupaud e Suzanne Clément. Durata: 159 minuti. Montréal, Canada, 1989. Lo stimato professore Laurence confessa alla fidanzata di essere nato nel corpo sbagliato. Dall’autore del pluripremiato «Mommy». (Classico) MA MA TUTTO ANDRA’ BENE ··· Drammatico. Regia di Julio Medem, con Penelope Cruz e Luis Tosar. Durata: 111 minuti. Dalla Spagna, la storia pluripremiata in patria che descrive le vicissitudini di una donna alle prese con una grave malattia. (Eliseo) MOTHER’S DAY Commedia. Regia di Garry Marshall, con Jennifer Aniston e Julia Roberts. Durata: 118’. Dal regista del campione d’incassi «Pretty woman», la storia di alcune donne che si incrociano nella settimana prima della festa della mamma. (Ambrosio, Ideal, Reposi, Uci, Space) ··· Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia BARDONECCHIA IVREA SABRINA 012299.633. Angry birds - Il film Conspiracy - La cospirazione BOARO 0125641.480. Now you see me 2 - I maghi del crimine POLITEAMA 0125641.571. Angry birds - Il film 18.00 21.15 BEINASCO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Angry birds - Il film Sala 1 18.40-21.10 The Conjuring - Il caso Enfield Sala 2 19.05-22.00 Warcraft - L’inizio Sala 3 19.35-22.20 Mother’s Day Sala 4 19.10-21.50 Jem e le Holograms Sala 5 17.00-19.40-22.20 Now you see me 2 Sala 6 19.20-22.15 Friend Request Sala 7 17.45-19.55 The Nice Guys Sala 7 22.10 Alice attraverso lo specchio Sala 8 18.25 The Conjuring - Il caso Enfield Sala 8 21.00 Angry birds - Il film Sala 9 17.15 Conspiracy - La cospirazione Sala 9 20.10 CHIERI SPLENDOR via XX Settembre 6, tel. 01194.21.601. L’uomo che vide l’infinito 21.15 COLLEGNO CINEMA PARADISO piazza Bruno Trentin 1. Angry birds - Il film 15.00-16.55-18.50-20.45 CHIVASSO POLITEAMA 01191.01.433. In nome di mia figlia 21.00 CONDOVE CONDOVE piazza Martiri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Angry birds - Il film 21.00 CUORGNÈ MARGHERITA 0124657.523. La pazza gioia Teatri 21.30 PIANEZZA 21.00 18.30-21.00 MONCALIERI LUMIERE 01196.82.088. Conspiracy - La cospirazione Now you see me 2 - I maghi del crimine The Conjuring - Il caso Enfield Angry birds - Il film NOW YOU SEE ME 2 20.20-22.25 21.00 20.15-22.25 21.00 PINEROLO UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.; € 5,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 Mother’s Day P 17.00-19.45-22.30 Passo falso P 17.00-19.30-22.00 Kiki & i segreti del sesso P 17.15-19.50-22.20 La canzone del mare P 17.00 The Conjuring - Il caso Enfield P 18.45-22.00 The Conjuring - Il caso Enfield P 17.30-21.00 Ma ma - Tutto andrà bene P 19.30 Friend Request - La morte ha il tuo profilo P 17.10-22.20 Pelé P 17.00-19.40 Miami Beach P 22.20 The Nice Guys P 19.40-22.15 Now you see me 2 - I maghi del crimine P 18.30-21.30 Angry birds - Il film P 17.00-19.30-22.00 Angry birds - Il film 3D P 17.30 Angry birds - Il film P 20.00 Tutti vogliono qualcosa P 22.25 Warcraft - L’inizio P 17.00-22.25 La pazza gioia P 19.50 Angry birds - Il film P 17.10 Conspiracy - La cospirazione P 19.40-22.15 X-Men: Apocalisse P 19.10-22.10 + HOLLYWOOD 0121201.142. In nome di mia figlia MULTISALA 0121393.905. The Conjuring - Il caso Enfield Italia 200 Angry birds - Il film Italia 500 RITZ 0121374.957. Conspiracy - La cospirazione 21.00 salborgone16/I,tel.0118399929. Sono aperte le iscrizioni allo stagediAttitudinimotivazionalitenuto da Augusto Grilli per il mese di luglio. Nel mese di giugno saggidivariescuoledidanza,musica e teatro. Alfateatro dispone ancora di giornate per eventuali affitti . E’ in preparazione il cartellone della prossima 27°stagione teatrale23016/2017 ALFIERI piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. È iniziata la campagna abbonamenti per tutti i cartelloni 2016-17 nei Teatri Erba, Alfieri e Gioiello, con prezzi promozionaliperchiacquistaentroil10luglio. Invenditabiglietti singoli per la rassegna Piemonte in scena, Festival Cultura ClassicaeFestivalOperetta.Scoprialle biglietterie Torino Spettacoli il programma della 11° edizione del Festival “Ferie di Augusto” a Benevagienna AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653. Concerto ChristopherFranklindirettore,Juan Diego Flórez tenore. Ore 19 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Martedì 28 inizio Woody Harrelson. Durata: 129 minuti. I Quattro Cavalieri mettono in scena un numero sensazionale organizzato insieme a un Fbi: obiettivo degli illusionisti, un corrotto magnate della tecnologia. Seguito del successo internazionale di tre anni orsono. (Ideal, Reposi, Massaua, Lux, Uci Cinemas, Eliseo, The Space) PASSO FALSO ···· Drammatico. Regia di Yannick Saillet, con Pascal El- P 21.00 P 20.30 21.00 PIOSSASCO IL MULINO - UNIVERSITY FRIENDLY 01190.41.984. Angry birds - Il film 20.30 SAUZE D’OULX SAYONARA 0122859.652. Angry birds - Il film The Conjuring - Il caso Enfield 17.30 21.15 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. The Conjuring - Il caso Enfield Sala 1 21.20 L’uomo che vide l’infinito Sala 2 21.30 Angry birds - Il film Sala 3 21.10 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Julieta P Now you see me 2 - I maghi del crimine P The Conjuring - Il caso Enfield P Angry birds - Il film P Conspiracy - La cospirazione P bé e Laurent Lucas. Durata: 78 minuti. Dopo essere sopravvissuto ad una missione in Afghanistan, un sergente francese, unico sopravvissuto della sua pattuglia, resta bloccato in un deserto con un piede incastrato su una mina mentre il nemico si avvicina. (Fratelli Marx) LA PAZZA GIOIA ···· Commedia drammatica. Regia di Paolo Virzì, con Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi. Durata: 118 minuti. Dall’autore de «La prima cosa bella» e «Il capitale umano», la storia dell’amicizia che nasce tra Donatella e Beatrice, in fuga dalla comunità per donne con disturbi mentale. (Ambrosio, Due Giardini, Fratelli Marx, Reposi, Massimo, Uci, The Space) SEGRETI DI FAMIGLIA ··· Drammatico. Regia di Joachim Trier, con Isabelle Huppert e Gabriel Byrne. Durata: 107 minuti. Un’importante mostra a New York celebra la fotografa di guerra Isabelle Reed: per organizzare l’archivio materno, il figlio maggiore Jonah torna nella casa di famiglia con il fratello adolescente, Conrad, e il padre, Gene, un professore di liceo. Scopriranno i segreti di Isabelle. (Romano) LA SPOSA BAMBINA 20.10 22.30 20.00-22.30 20.30 22.30 ···· Drammatico. Regia di Khadija Al-Salami. Durata: 99 minuti. Nello Yemen, una bambina di dieci anni entra in un’aula di Tribunale e dice al giudice «Voglio il divorzio». Il marito ha 30 anni. Da una storia vera. (Centrale) THE CONJURING ··· Horror. Regia di James Wan, con Patrick Wilson e Vera Farmiga. Durata: 133’. Seconda avventura cinematografica per gli investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren; alle prese con una madre single che vive in una casa infestata da spiriti maligni. Dall’autore di «SawL’enigmista». (Ideal, Reposi, Massaua, Uci, Space) del 24 giugno 2016 AGIESSE - ALFA TEATRO via Ca- ··· Azione. Regia di Jon Chu, con Jesse Eisenberg e THE NICE GUYS vendita nuovi abbonamenti Posto fisso Teatro Carignano. Proseguono le conferme abbonamento Posto fisso Teatro Carignano e la vendita abbonamento Premium, abbonamenti - senza l’assegnazione dei posti - 7 Spettacoli a scelta, 10 Spettacoli a scelta, 12 Spettacoli a scelta, nuovo abbonamento [TO]BIKE, abbonamento Teatro e Danza, abbonamenti e biglietti Torinodanza CASA TEATRO RAGAZZI E GIOVANI corso G. Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. The Children’s World spettacoli dal mondo per tutti. Arena: Oggi ore 19 Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus presenta E fiaba sia! Sala Grande: Oggi ore 21 dagli U.S.A.SoleDefined presentaFrequency. COLOSSEO via M. Cristina 71, tel. 011 66.98.034. Sono in vendita i biglietti per Mercoledì 5 ottobreRedBullFlyngBach.Lunedì14 e Martedì 15 novembre An evening with king crimson ERBA corso Moncalieri 241, tel. 011 66.15.447. È iniziata la campagna abbonamenti per tutti i cartelloni 2016-17 nei Teatri Erba, Alfieri e Gioiello, con prezzi promozionaliperchiacquistaentro il 10 luglio GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo31bis,tel.0115805768. È iniziata la campagna abbonamenti per tutti i cartelloni 201617neiTeatriErba,AlfierieGioiello, con prezzi promozionali per chi acquista entro il 10 luglio. In venditabigliettisingoliperlarassegnaPiemonteinscena,Festival Cultura Classica e Festival Operetta GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Martedì 28 inizio vendita nuovi abbonamenti Posto fisso Teatro Carignano. Proseguono le conferme abbonamento I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino 4. Prelazione e rinnovo abbonamenti posti numerati per stagione autunnale 2016 presso Teatro Alfieri, tel. 0115623800.Inaugurazionestagione: Luna tu... Selezione di arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pa- MONTEROSAviaBrandizzo65,tel. TANGRAM TEATRO via Don Orio- strengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. Stage internazionale di danza. Acqui Terme 3 luglio - 3 agosto. Docentiospiti:JamesUrbain,Veli-Pekka Peltokallio, Josè Reches LBT- LA BOTTEGA TEATRALE corso Govone 16, tel. 0161 840.796. SonoaperteleiscrizioniallaScuoladi Teatro e delle Figure e di Hip Hop Teatral Coreografico per Bambini,RagazzieAdulti.Dal26giugno al 03 luglio Nona Edizione del FestivalItineranteEuropeodiTeatro diFiguraEuroPuppetFestiValsesia in 8 Comuni della Valsesia in Provincia di Vercelli 011 23.04.153. In questo mese saggi delle scuole di Teatro e saggi di Danza di fine anno. E’ in allestimento la stagione teatrale e cinematografica 2016/2017. OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel. 011 73.99.833. Per il progetto Metropolitan ArtArte Contemporanea per una Metropoli, sei percorsi turisticoculturali da Porta Susa al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, alle Officine Caos de Le Vallette a Torino e ritorno. Tre week end in giugno: sabato 25 e domenica 26, ore 18, ore 23 ne 5, tel. 011 338.698. Martedì 5 Luglio ore 12:30 presso il Circolo dei lettori di Torino – Conferenza stampa di presentazione del Festival Teatro & Letteratura 2016 www.tangramteatro.it TEATROAGNELLIviaSarpi111,tel. 011 30.42.808. Informazioni sull’attività di Assemblea Teatro www.assembleateatro.com TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello32,tel.011257.881.Giugno 2016 saggi di fine corsi Info e prenotazioni: [email protected],tel. 011257881 e presso la cassa del teatroinviaSospello32/c(damar a sab ore 16-19) TEATRO MARCHESA corso Vercelli 141. Domani ore 21, al Teatro Agnelli in Via Paolo Sarpi 111, Saggio di fine anno degli allievi delCentrodanzaL’ArabaFenice, in “Ciak si gira” TEATROREGIO.Stagioned’Opera 2016-2017: La bohème, Sansone e Dalila, West Side Story, La bella addormentata, Pagliacci, Katia Kabanova, Manon Lescaut, L’incoronazione di Dario, Il flauto magico, Macbeth MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Martedì 28 giugno inizio vendita nuoviabbonamentiPostofissoTeatroCarignano.Proseguonoleconferme abbonamento Posto fisso Teatro Carignano e la vendita abbonamento Premium, abbonamenti-senzal’assegnazionedeiposti - 7 Spettacoli a scelta, 10 Spettacoliascelta,12Spettacoliascelta, nuovo abbonamento [TO]BIKE, abbonamentoTeatroeDanza,abbonamentiebigliettiTorinodanza PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. Il Regio itinerante, concer- ti degli Artisti del Teatro Regio. Ore 21 Bergolo (CN): Pentabrass (info: tel. 0173.87016). Ore 21.15 a San Francesco al Campo (TO): C’eraunavolta…ilCinema(info: tel. 011.9263329). Ore 21.30 a Verbania: SoleVoci TEATRO MURIALDO piazza Chiesa della Salute 17/b, tel. 011 22.15.161.Èinallestimentolastagioneteatrale2016/2017.Inquesto periodo saggi scolastici, di danza e recitazione ··· Azione. Regia di Shane Black, con Russell Crowe e Ryan Gosling. Durata: 99’. Nella Los Angeles degli anni Settanta un investigatore privato e un detective senza scrupoli si alleano per risolvere una complicata inchiesta. Dirige lo sceneggiatore di «Arma letale». (Uci) THE NEON DEMON ··· Drammatico. Regia di Nicolas Winding Refn, con Elle Fanning e Jena Malone. Durata: 110 minuti. Jesse si trasferisce a Los Angeles in cerca di fortuna come modella: si troverà coinvolta in un gioco ambiguo e molto pericoloso. Dall’autore di «Drive». (Uci, Space) TRA LA TERRA E IL CIELO ···· Commedia drammatica. Regia di Neeraj Ghaywan, con Richa Chadda. Durata: 103 minuti. A Benares in India, città sacra sulle rive del fiume, Deepak si innamora di una ragazza che appartiene a una casta diversa dalla sua mentre Devi, una giovane studentessa, è tormentata dal senso di colpa per la scomparsa del suo primo amante. (Romano) TUTTI VOGLIONO QUALCOSA ··· Commedia. Regia di Richard Linklater, con Austin Amelio e Temple Baker. Durata: 116 minuti. Dall’autore del caso «Boyhood», le avventure universitarie del texano Jake negli anni Ottanta. (Ideal) UN MERCOLEDI’ DI MAGGIO ···· Commedia drammatica. Regia di Vahid Jalilvan. Durata: 103 minuti. Un mucchio di gente viene radunata in una piazza di Teheran da un singolare annuncio sul giornale: la polizia interviene per dispedere la folla. (Romano) L’UOMO CHE VIDE L’INFINITO ··· Commedia drammatica. Regia di Matt Brown, con Dev Patel e Jeremy Irons. Durata: 108 minuti. Da una storia vera, il rapporto di amicizia che nasce a Cambridge agli inizi del ’900 tra un genio della matematica originario dell’India e un eccentrico professore. (Uci, Reposi, Eliseo, Marx, Centrale, Ambrosio) 12345367318 59A97BC38D3EFEA382 LA STAMPA 59A97BC38D3EFEA382 LA STAMPA 2 12345367318 12345367318 7 62 SPECIALE EVENTI PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI OGGI TANTI GLI APPUNTAMENTI Fuochi di San Giovanni Torino si colora di festa Oggi è la tradizionale festa di San Giovanni, una giornata piena di appuntamenti che inizia già dalle 10 con Gianduja e Giacometta personaggi del Carnevale, poi alle 10.30 Messa Solenne in Duomo e distribuzione dei pani della Carità con la partecipazione della Banda del Corpo di Polizia Municipale di Torino e il quintetto di ottoni della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense. A cura della Famija Turineisa. Poi numerose le manifestazioni in centro città tra mercatini e giri in autobus multipiano, e i giri in canoa dai Murazzi. Torneo di beach volley e dal pomeriggio concerti jazz, tango e canti tradizionali. E per chiudere la giornata i tradizionali fuochi d’artificio. GELATERIA TORRE Granite sopraffine per combattere il caldo Arriva il caldo e cosa c’è di meglio che una bella granita siciliana per darci un po’ di conforto? A Torino una tappa d’obbligo, per i turisti e per i residenti, è la Gelateria Torre, in corso Regio Parco 28/ A. La cremeria è, da sempre, rinomata per il gusto inconfondibile delle sue specialità, dalle granite siciliane appunto ai gelati artigianali fino alle brioche siciliane: il tutto preparato, esclusivamente, con ingredienti naturali, senza l’aggiunta di conservanti. Buonissimi i gelati a crema, nocciola, fior di latte, cioccolato, bacio, cassata siciliana, torroncino, fragola, limone, melone, cocco. Ma qui tanti vengono per le granite. Quelle originali. I gusti? Mandorla, cioccolato, caffè, pistacchio, limone, fragola, lampone, gelsi, melone, anguria, fichi, pompelmo rosa. La quantità dei gu- sti offerti varia, naturalmente, in base alla freschezza e alla stagione: il maggior numero di gusti è presente durante il periodo estivo, per garantire solo il meglio e la massima qualità. Da maggio, tra l’altro, è scattato l’orario estivo: apertura dalle 7 all’una, la domenica la cremeria è in funzione, invece, dalle 15 alle 24. Un ultimo consiglio direttamente dalla voce del signor Torre? Da non perdere le brioche siciliane ripiene di squisito gelato, preparate artigianalmente. «Vengono sfornate più volte al giorno», spiega. Sono una delle prelibatezze per cui il locale è noto a Torino. Torre è anche bar e paninoteca. Ha una pagina Facebook, animata da molti contributi dei clienti. Per chiamare la gelateria il numero è 011/247.62.84 LE OCCASIONI DELLA MODA Tessuti Pertile, l’alta qualità è scontata fino al 70% L’«Outlet Pertile» ha tutto quello che vi serve per l’estate, il caldo finalmente è arrivato e sono i giorni in cui sfoggiare colori e tessuti leggeri. Se volete vivere l’estate con naturale leggerezza, non rinunciate al piacere della freschezza, per voi e per la vostra famiglia. All’«Outlet Pertile» trovate l’eccellenza delle novità made in Italy, cotoni anallergici e inodore, seta pregiata prelavata, morbide spugne e teli leggeri. Il caldo si fa sentire? Forse è arrivato troppo in fretta? Allora scegliamo i tessuti naturali di alta qualità che faranno respirare la pelle e la casa, con sconti dal 30% al 70%. Poi, se volete cambiare le tende e dare una ventata di energia alla casa, potrete scegliere nel vasto assortimento di tessuti per la casa che vi propone l’Outlet. La Tessitura Pertile di Chieri è stata fondata nel 1954 e da allora, da ben 62 anni, produce tessuti di altissima qualità, con filati naturali trattati artigianalmente, come cotone egiziano, seta, lino e cashmere, utilizzati come biancheria per il letto e decorazione per la casa. «Usiamo la seta che si può lavare in casa perché ha subito un trattamento di prelavaggio - spiega Myriam Pertile -, tessuti inodori e anallergici, cotoni pregiati che non necessitano di stiratura, ideali per chi lavora e ha poco tempo». I prodotti della Tessitura Pertile, per le loro caratteristiche, si trovano nei negozi di stilisti italiani e internazionali con i quali esiste una lunga tradizione di collaborazione. In questo periodo uno sconto extra del 10 % è assicurato al pubblico che si presenti all’Outlet con questa pagina. Correte, non perdete l’occasione. 1 LA STAMPA VENERDÌ 24 GIUGNO 2016 Il tempo Caldo estivo, con qualche temporale al Sud e da domani anche al Nord LE PREVISIONI DI OGGI SITUAZIONE La Penisola è interessata da una parte da un’onda calda di matrice Nord Africana, che porta tempo estivo con oltre 30 gradi al Centro-Nord; dall’altra vi è un vortice depressionario nei pressi della Sicilia, che mantiene una modesta variabilità con locali rovesci al Sud. NORD Condizioni soleggiate su tutte le regioni; in giornata addensamenti cumuliformi sulle zone alpine, in accentuazione su interno valli piemontesi con rovesci e temporali pomeridiani. In serata possibili temporali sulla pianura piemontese, specie sul Torinese. IN EUROPA Il Sole CENTRO Soleggiato ovunque, specie al mattino; nel pomeriggio addensamenti sui rilievi dell’Abruzzo e in estensione al basso Lazio, con qualche temporale isolato. Venti deboli da Nord-Ovest, con rinforzi moderati su Sardegna e Adriatico. Mare poco mosso, localmente mosso. SUD Sulla Sicilia variabilità tra nubi e schiarite fin dal mattino, con locali piogge e rovesci; nel pomeriggio schiarite sulle zone Nord dell’isola. Sulle restanti regioni del Sud più soleggiato con addensamenti e qualche rovescio o temporale sulla Campania tirrenica. Sorge alle ore 05.33 Culmina alle ore 13.13 Tramonta alle ore 20.52 Orari medi Italia La Luna ULTIMO QUARTO Si leva Cala alle ore alle ore 09.37 23.36 27 GIU SOLE NUVOLOSO POCO NUVOLOSO COPERTO DOMANI VARIABILE Tempo .63 . PIOGGIA DEBOLE-MODERATA PIOGGIA INTENSA TEMPORALE NEBBIA VENTO NEVE MARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSO Un’ondata di caldo estivo interessa il continente europeo dalla Penisola iberica alla Russia, sui Balcani, Grecia, Turchia e intorno al Mar Nero, con più di 30 gradi. Variamente nuvoloso e più fresco, con piogge e rovesci a tratti sul Nord Europa, inclusi il Nord della Francia, Paesi Bassi e Nord della Germania. MARE AGITATO Le precipitazioni attese oggi LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE In aumento. Trento Trieste 20 34 Aosta Milano 21 33 17 31 24 33 23 30 Bologna 20 34 Torino 21 34 Venezia Genova 22 28 Firenze Ancona 20 35 Perugia 20 31 16 31 Prevale ancora il sole, ma maggiore tendenza a temporali pomeridiani su Alpi, Nord-Ovest e zone interne del Centro. DEBOLI L‘Aquila Roma Campobasso 21 34 DOPODOMANI 16 28 Foggia FORTI MOLTOFORTI Vigilanza meteo di oggi e domani 21 36 Bari Napoli 22 27 20 34 Alghero MODERATE Temporali pomeridiani sulle Alpi, specie piemontesi; rovesci su Sicilia e in giornata su Campania tirrenica. 16 29 Potenza 16 29 20 33 Cagliari Catanzaro 20 36 21 31 Palermo Reggio Calabria 20 29 21 26 Catania 19 27 Al Nord tendenza a temporali pomeridiani tra spazi soleggiati; al Centro-Sud soleggiato con qualche temporale su interno Abruzzo. Acura di www.nimbus.it ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON MIN °C MAX °C OGGI 17 19 30 27 24 26 16 8 11 26 21 17 10 13 24 33 19 24 29 26 5 21 32 24 18 27 5 27 13 13 19 29 20 21 27 22 23 31 31 48 33 34 30 26 17 20 32 26 29 17 25 28 41 26 34 34 38 19 28 45 32 25 35 13 31 29 21 29 42 38 27 32 29 29 CITTÀ AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLIN BERNA BRATISLAVA BRUSSELS BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTAMBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA MIN °C MAX °C OGGI 19 24 19 22 19 21 19 19 22 20 18 11 13 14 21 14 15 19 17 17 16 18 23 16 10 21 17 17 21 16 15 23 18 20 15 20 23 36 28 33 34 29 34 21 34 34 24 14 17 17 31 26 22 31 33 27 19 24 36 32 13 34 32 25 30 24 21 37 33 34 27 33 MODERATA ELEVATA ESTREMA Venerdì Al mare Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa CITTÀ NESSUNA Qualche temporale intenso la sera sul Piemonte e in giornata su Sicilia e Campania. “Millevele” si celebra a Genova in un caldo weekend estivo MATTEO TIDILI N ella notte tra lunedì 20 e martedì 21, alle 22,34, l’estate ha fatto il suo esordio astronomico. Il Sole ha raggiunto il suo punto più alto rispetto all’orizzonte regalandoci il massimo numero di ore di luce possibili nell’arco delle 24 ore. L’ingresso ufficiale della bella stagione è avvenuto in contemporanea alla cosiddetta «strawberry moon o «Luna di Fragola», così chiamata la Luna piena di giugno dai nativi americani, e ha accompagnato una progressiva stabilizzazione meteorologica avvenuta per mano di un robusto campo di alta pressione che si è esteso su gran parte del Mediterraneo fino all’Europa centrale ed orientale. Discorso diverso solo nel sud peninsulare e sulla Sicilia, anche oggi alle prese con una piccola bassa pressione foriera di rovesci e temporali sparsi. Le previsioni targate Navimeteo annunciano un week end generalmente buono: la perturbazione nel sud Italia si sposterà verso la Grecia perdendo via via energia mentre qualche sbuffo di aria fresca, proveniente dal Mare del Nord, potrà aggirare l’arco alpino e determinare localizzate note instabili nelle zone interne. Il fine settimana trascorrerà all’insegna del clima soleggiato e caldo con temperature che raggiungeranno picchi di 35°C/36°C sulla Pianura Padana, centro sud e Sardegna. Nelle ore pomeridiane, specialmente nella giornata di sabato, saranno da mettere in conto annuvolamenti sui tratti alpini, appenninici e sulle zone montuose della Sicilia con possibili scrosci di pioggia accompagnati occasionalmente da manifestazioni temporalesche. Inizialmente i venti soffie- ranno deboli o al più moderati dai quadranti settentrionali con mari generalmente calmi o poco mossi, eccetto il Canale di Sicilia che risulterà mosso. Rinforzo della circolazione da maestrale nella giornata di domenica che vedrà un aumento dei moto ondoso sul settore ligure, medio alto Tirreno, mare e canale di Sardegna che si presenteranno molto mossi, localmente agitati. Condizioni generalmente maneggevoli sul basso Tirreno, Canale di Sicilia, Ionio e Adriatico. Tra gli eventi nautici segnaliamo la terza edizione della «Cyclops Route», tappa del campionato italiano offshore, che si terrà nell’incantevole cornice di Tropea. Domani, a Genova, lo Yacht Club Italiano organizza la «Millevele», manifestazione che punta al divertimento, valore sportivo e rispetto del mare. www.navimeteo.com 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI AL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE € 1,70 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. AL SABATO, NELLE PROVINCE DI BIELLA E VERCELLI, LA STAMPA E «OGGI» €2,00 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 1,20 CON «PRIMO PIANO MOLISE»; € 1,30 CON «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA»; € 1,40 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA»; C 1,50 CON «PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00. 1 234356789A8BCDB4E89F LA STAMPA A