0-026 distacco del rivestimento ad elementi

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0-026 distacco del rivestimento ad elementi
0-026 distacco del rivestimento ad elementi
DISTACCO E CADUTA DEL RIVESTIMENTO A PICCOLI O GRANDI ELEMENTI DAL SUPPORTO IN MURATURA
Una soluzione di rivestimento particolarmente diffusa nel nostro Paese è quella della ceramica o della pietra naturale posata
“a umido” (previa stesura di uno strato continuo o puntuale di incollaggio, in malta o adesivo cementizi o sintetici).
Gli elementi di rivestimento possono essere tessere o piastrelle in materiale ceramico che vanno dai 2 o 3 centimetri di lato,
spessore circa 2 millimetri a dimensioni molto più grandi, superiori al metro, anche se una superficie superiore ai 400 cm2 è
sconsigliata, senza l’ausilio di fissaggi metallici di sicurezza.
Si trovano facciate rivestite con tali elementi posti in opera a giunti aperti o in battuta, sigillati e non sigillati.
Il principale problema di questa tecnologia di rivestimento è il distacco e la caduta degli elementi che lo costituiscono. Quando questi rivestono villette a due piani il problema può non essere particolarmente importante, quando, invece, realizzano la
finitura esterna di un grattacielo, la cosa può farsi molto più seria.
Una rete metallica a piccole maglie tratteneva le tesserine che avrebbero potuto distaccarsi dalle testate del grattacielo Pirelli, prima della
sua recente ristrutturazione (2004). Nella fotografia di sinistra è evidente il distacco di una porzione consistente di rivestimento, trattenuta,
appunto, dalla rete di protezione. Nella fotografia di destra, invece, il distacco è di alcune tesserine qua e là o in corrispondenza di fessurazioni del supporto.
Distacco e caduta sono sempre causati dal raggiungimento di uno stato tensionale non sostenibile. Ciò generalmente accade a causa del contrasto che il supporto pone alle deformazioni del rivestimento (originate, per esempio, da variazioni termiche o di contenuto di umidità del rivestimento stesso o da criptoefflorescenze o sali espansivi che si formano in corrispondenza del corpo degli strati di supporto o dell’interfaccia tra questi) oppure da quelle che il supporto impone al rivestimento
(a causa di deformazioni o di lesioni del supporto stesso, si vedano i MdG0_019-024, o di altre azioni meccaniche).
Variazioni termiche o di contenuto di acqua nei materiali possono indurre sia stati di trazione (e i conseguenti sforzi tangenziali) sia stati di compressione del rivestimento che, per instabilità, possono generare azioni normali che portano all’espulsione degli stessi. Le tensioni generate dipendono dall’entità delle deformazioni imposte o impedite ma anche e soprattutto dal modulo elastico medio del rivestimento, a sua volta funzione delle dimensioni relative dei giunti tra le piastrelle e dei
moduli elastici della ceramica e della malta eventualmente utilizzata per sigillarli.
Il distacco può essere causato anche dall’attivazione di fenomeni di corrosione delle armature del calcestruzzo di supporto
alle piastrelle. Le azioni, in questo caso, sono generate dall’espansione degli ossidi di ferro (MdG0_028).
Altri meccanismi di degrado possono produrre una disgregazione locale del supporto.
Una volta che il rivestimento si è distaccato, anche senza cadere, la soluzione di continuità determina una riduzione locale
delle caratteristiche di assorbimento idrico della superficie e attiva una serie di altri meccanismi di alterazione.
Difetti e suggerimenti di prevenzione
Se le cause, dirette e indirette, che attivano i distacchi sono molte e, spesso, agiscono in maniera sinergica, possiamo, tuttavia, classificarli in funzione della posizione della superficie di distacco che si forma:
1)
2)
3)
4)
distacco netto dell’elemento in ceramica dalla malta di allettamento
rottura interna allo strato di incollaggio della ceramica o allo strato di allettamento della ceramica (se presenti)
distacco netto del collante (dello strato di allettamento) dal supporto murario
rottura interna agli elementi costituenti il supporto murario
A ciascuna posizione di rottura/distacco competono modi di guasto diversi; nella realtà, tuttavia, la classificazione dei fenomeni di distacco in una delle seguenti categorie non è sempre facile, molto spesso, infatti, vi sono più meccanismi di alterazione concorrenti che si esprimono diversamente in punti diversi del rivestimento.
1) Distacco del rivestimento in ceramica dalla malta di allettamento
È il caso della piastrella “pulita”, che si stacca dal supporto senza rompersi né portare con sé una porzione significativa di malta. In questo caso, il tipo di distacco, sempre attivato da azioni meccaniche, denuncia una limitata affinità o
coesione tra l’elemento in ceramica e il legante costituente l’allettamento. Il difetto alla base di tale guasto è, in questo caso, l’errata formulazione (o posa) della malta di allettamento o del collante utilizzato.
2) Distacco del rivestimento per perdita di coesione dell’allettamento
La perdita di coesione della malta di allettamento è solitamente causata da fenomeni di impoverimento del legante o
dalla formazione di subflorescenze al suo interno. Lasciando da parte il caso di sali provenienti dalla risalita capillare
dal terreno, per attivare questo tipo di distacco è necessario che vi siano delle infiltrazioni di acqua prodotte, per esempio, da altre alterazioni, quali la fessurazione conseguente a mobilità non controllata del supporto e delle discontinuità nel rivestimento (non necessariamente un distacco), oppure da giunti non adeguatamente sigillati tra gli elementi.
3) Distacco della malta di allettamento dal supporto murario
Il distacco della malta di allettamento dal supporto si verifica quando il supporto non è compatibile con il legante; casi
tipici sono l’utilizzo di malta cementizia per allettamento sulle superfici di elementi in calcestruzzo, per i quali si usano
spesso oli disarmanti i cui resti riducono il potere di coesione dell’allettamento.
4) Distacco del rivestimento per rottura del supporto murario
La rottura del supporto è rara ma possibile quando vi è una buona adesione tra la malta ed il supporto così come tra
la malta e l’elemento in ceramica di rivestimento. È possibile, in tale caso, che le forti azioni in gioco trovino l’anello
debole della catena, per esempio, in un laterizio forato particolarmente leggero, magari anche già fessurato a seguito
di deformazioni o cedimenti non controllati del supporto strutturale.
Mancanza di elementi ceramici di rivestimento di pannelli prefabbricati di parete (a sinistra) e di una parete tradizionale. In entrambi i casi,
l’ampiezza delle lacune è causata da interventi di “messa in sicurezza”, ovvero di distacco di porzioni di rivestimento instabile perché già
distaccata o a rischio di distacco.
La realizzazione di un tale rivestimento dovrebbe basarsi sempre sui due principi che seguono:
la superficie del rivestimento deve garantire un’adeguata diffusione del vapore e, al contempo, limitare pericolose infiltrazioni, minimizzando, comunque l’apporto di acqua al supporto; a questo scopo è fondamentale, più di ogni altra
cosa, la realizzazione accurata di giunti a tenuta (stilatura) con malte dotate di caratteristiche opportune.
Il materiale utilizzato per lo strato di adesione e l’eventuale strato di regolarizzazione del supporto deve garantire la
migliore possibile adesione ma essere caratterizzato dal modulo elastico più basso possibile, così da minimizzare gli
stati tensionali indotti da variazioni termiche o di contenuto d’acqua impedite.
Molto spesso, il distacco del rivestimento è causato dal mancato controllo dell’assorbimento d’acqua da parte del supporto e da difetti
dell’intonaco utilizzato per la sua regolarizzazione. Capita, infatti, che la posa del rivestimento necessiti una regolarizzazione della superficie di posa tale da richiedere l’apporto di diversi centimetri di spessore. Si agisce, in tal caso, con delle “rincocciature”, ovvero annegando,
in più strati di malta, pezzi di laterizio che, pure alleggerendola, rischiano di creare discontinuità pericolose e, soprattutto, cavità di accumulo dell’eventuale acqua che può essere assorbita.
Distacco di lastre di rivestimento in pietra naturale di grande dimensione per l’espulsione del copriferro delle armature del supporto in CA e
per perdita di adesione della lastra al supporto (probabilmente correlabile a fenomeni di infiltrazione), nonostante i fissaggi meccanici realizzati, evidentemente, in un secondo tempo, per ridurre il rischio di caduta delle lastre.
Distacco delle piastrelle in ceramica causato, in molti punti, dalla corrosione delle armature.