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Passeggiando sulla Luna Venerdì 13/5/2011, ore 21:30 L’osservazione in diretta della Luna è stata effettuata da Catania con il telescopio remoto del presidente di Skylive Ivan Bellia, un MEADE LX 200 da 10” (25 cm di diametro), e 2.500 mm di focale, con una webcam inserita direttamente al fuoco diretto dello strumento. La serata osservativa è iniziata partendo dal polo Nord lunare con spostamenti successivi lungo il terminatore andando in direzione del polo Sud. Come prima formazione è stata studiata la parte Ovest del mare Frigoris, uno dei più antichi mari lunari con età compresa intorno ai 4 miliardi di anni, e questo antico mare non è di forma similmente circolare come gli altri mari esistenti sulla Luna, ma è simile invece ad una grossa striscia ondulata, e le sue dimensioni sono di circa 1.450 km. E’ stato poi osservato il cratere Aristoteles avente dimensioni di circa 90 km, e con un’età intorno ai 3 miliardi di anni. L’osservazione si è poi spostata sul cratere Eudoxus con un’età inferiore ai 3 miliardi di anni, e avente un diametro di circa 70 km. Successivamente è stato studiato un cratere fra i più famosi ed importanti della Luna, e cioè il cratere Plato dal caratteristico fondo totalmente piatto, ed esso ha un’età intorno ai 3,5 miliardi di anni, e le sue dimensioni sono di 105 km. All’interno di questo cratere ci sono molti altri piccoli crateri formatisi in età successiva e del diametro di pochi km, ed essi vengono talvolta usati per testare la qualità delle ottiche dei telescopi con un certo diametro, e si riesce ad osservare qualcuno di questi piccoli crateri ad alto ingrandimento, allora vuol dire che lo strumento è di buona qualità. Spostandosi poi leggermente verso Ovest è stato studiato il promontorio Laplace, una formazione delle dimensioni di 50 km che si affaccia sul mare Imbrium, che insieme alla Sinus Iridum avente dimensioni di circa 250 km costituisce una vera e propria insenatura formatasi intorno a 3,5 miliardi di anni fa da delle grosse colate di lava basaltica. Tornando poi verso Est sono stati osservati i monti Teneriffe, una catena montuosa di lunghezza di circa 112 km, e dove le cime più alte possono arrivare fino ad altezze di 1.500 metri, quindi non eccessivamente alte rispetto ad altre esistenti sulla Luna. Le osservazioni si sono poi spostate sul mare Imbrium, uno dei più grandi mari lunari avente dimensioni di circa 1.150 km, e questo mare si è formato all’inizio del periodo Imbriano, con una datazione geologica di 3,9 miliardi di anni fa, ed anch’esso si è formato da enormi colate di lava basaltica sulla superficie lunare. Spostandoci decisamente verso Est sono stati osservati i monti Caucasus, un’altra importante catena montuosa che si estende per circa 450 km da Nord-Est in direzione Sud-Ovest, e l’altezza delle cime più alte questa volta è di circa 3.700 metri. A Ovest di questa catena montuosa è stato osservato poi il cratere Aristillus avente un diametro di 55 km con altezza delle pareti di circa 3.600 metri, e questo cratere avrebbe un’età relativamente giovane intorno al miliardo di anni. Immediatamente a Sud di Aristillus è stato osservato il cratere Autolycus, avente un diametro di circa 40 km con altezza delle pareti di 3.400 metri, e la datazione di questo cratere è molto simile a quello precedentemente osservato. Ad Ovest di Autolycus è stato poi osservato il cratere Archimedes, un grande cratere dal dal fondo pressocchè piatto con un diametro di 82 km e con le pareti aventi altezza di 2.100 metri, ed esso sarebbe più vecchio di circa 2 miliardi di anni rispetto a quelli precedentemente osservati. Dopo aver effettuato un buon spostamento in direzione Sud-Ovest è stato studiato il cratere Eratosthenes, un’importante cratere a livello geologico, infatti la sua formazione è avvenuta in pieno periodo Eratostheniano, cioè circa 3,1 miliardi di anni fa, ed il cratere ha un diametro di circa 59 km con le pareti che raggiungono altezze fino a 3.500 km, e possiede al centro un alto picco centrale formatosi in seguito all’impatto a forte velocità di un’oggetto cosmico sulla superficie lunare e che ha creato così il cratere stesso. Spostandosi poi quasi in direzione Ovest è stato poi osservato uno fra i più importanti crateri lunari eistenti, e cioè il grande cratere Copernicus, avente un diametro di circa 96 km e con le pareti alte 3.700 metri, e questo imponente cratere si è formato nel periodo Copernicano, cioè circa 1 miliardo di anni fa. Successivamente a Sud di Copernicus è stato osservato il cratere Reinhold avente un diametro di circa 44 km e pareti alte 3.300 metri, quindi di un’elevata altezza rispetto al proprio diametro. Dopo un breve spostamento in direzione Sud-Ovest è stato studiato il cratere Lansberg, una formazione di dimensioni inferiori alle precedenti osservate, con un diametro di circa 40 km e pareti alte 3.100 metri, e l’età di questo cratere sarebbe più vecchia, intorno a 3,5 miliardi di anni. Come ultima formazione lunare è stato osservato il cratere Gassendi avente le dimensioni dei più grandi crateri lunari con un diametro di circa 110 km, ed il fondo di questo cratere è relativamente piatto, e come età geologica sarebbe abbastanza vecchia, intorno ai 3,8 miliardi di anni. Il programma osservativo si è concluso con una vista panoramica del polo Sud lunare, su cui si potevano vedere chiaramente i molti crateri presenti su questa zona della superficie. Antonio Mercatali Staff Skylive Responsabile SdR Luna UAI