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Mensile dei dipendenti di ENAV SpA - Controllo e sicurezza della navigazione aerea Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB - Roma anno IV settembre 2007 9 Editoriale: Al via l’integrazione operativa tra ENAV e Techno Sky Eurocontrol affida ad ENAV la soluzione di una congestione del traffico aereo sui balcani Napoli CAAV: Talento vulcanico Piano Nazionale di Sorveglianza ENAV: Entro il 2009 previsto il pieno utilizzo delle funzionalità in modo S La parola al prof. Alessandro Bianchi Ministro dei Trasporti EDITORIALE di Nadio Di Rienzo Direttore Generale di ENAV S.p.A. e Presidente di Techno Sky S.r.l. AL VIA L’INTEGRAZIONE OPERATIVA TRA ENAV E TECHNO SKY C on la firma del contratto di manutenzione dell’infrastruttura tecnologica per i servizi di assistenza al volo, firmato l’8 agosto da ENAV e Techno Sky, si apre una stagione importante, un periodo in cui ciò che era solo la concettualizzazione della strategia di sviluppo di un’operazione lunga e complessa, qual è stata l’acquisizione di Vitrociset Sistemi, viene concretizzato in una compiuta prassi operativa. L’obiettivo primario di ENAV era, e continua ad essere, quello di un progressivo incremento nella qualità dell’output del processo logistico e manutentivo al fine di garantire continuità e affidabilità del servizio, oltre ad una riduzione dei costi associati. Sulla base delle misurazioni disponibili, tali obiettivi si possono considerare già conseguiti con una velocità e semplicità di realizzazione che possono essere portate come esempio di “best practice” nel panorama industriale italiano. La nuova Società è pienamente operativa con una modalità dove sono coniugate, con equilibrio, sia le esigenze di integrazione con il complesso delle attività tecnico-operative di ENAV, sia le possibilità di sviluppo in autonomia della stessa. Il livello di integrazione raggiunto ha già consentito uno snellimento dei processi -in via di ulteriore ottimizzazione - aprendo il campo ad una nuova fase dove lo scambio dei rispettivi “know-how” comporterà anche la possibilità per la nostra controllata di esprimere le sue complessive, importanti, potenzialità. Se, infatti, da una parte il “cliente” principale rimane ENAV, che assorbirà l’80% delle attività, dall’altra per Techno Sky si apre l’opportunità di attuare una strategia di diversificazione dei ricavi su clienti diversi, quali sono, ad esempio, tutti quei soggetti nazionali ed internazionali, con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo, che possiedono, costruiscono o gestiscono importanti infrastrutture tecnologiche. Non solo. Le sinergie che nasceranno sulla base dell’integrazione delle competenze professionali delle risorse umane di ENAV e di Techno Sky, congiuntamente ad un importante progetto di riqualificazione che interesserà tutto il personale coinvolto, potranno dare un contributo notevole ad un aspetto fondamentale della mission di ENAV, quello della ricerca e della sperimentazione, aspetto sul quale la Società investe molto in termini di risorse economiche ed umane, e che gli è valso già un ruolo di primo piano in quell’ambizioso programma internazionale che è la base per la realizzazione del Cielo Unico Europeo. Gli anni a venire saranno, infatti, caratterizzati da un notevole sviluppo delle 2 tecnologie, che assumeranno parte dei compiti oggi ancora svolti dall’uomo. Conseguenza logica di questo ineluttabile fenomeno sarà la necessità di sviluppare competenze adeguate per la conduzione tecnica e la continuità di funzionamento di questi sistemi, che dovranno assicurare la massima affidabilità. In questo senso, Techno Sky potrà contribuire a una sempre maggiore caratterizzazione di ENAV come fornitore istituzionale di un servizio che, dovendosi evolvere secondo una logica di miglioramento continuo, avrà necessità di prefigurare gli scenari che si configureranno nei prossimi anni nel settore del trasporto aereo, sperimentando, trovando e verificando soluzioni spendibili nel contesto europeo ed internazionale. Per rispondere, infatti, alle esigenze di una domanda di traffico aereo crescente occorrerà, nello sviluppo dei sistemi, mettere in campo una capacità di progettazione e di definizione dei requisiti in grado di realizzare una piattaforma tecnologica che consenta di incrementare capacità e sicurezza nelle operazioni. Una capacità che, attualmente, nonostante lo sforzo profuso nell’ambito di Eurocontrol e nel programma SESAR della Commissione Europea, non ha ancora raggiunto un sufficiente grado di maturità. E’ stato sin qui percorso con successo un bel tratto di strada, dove le difficoltà incontrate devono rafforzare la consapevolezza che non possiamo crogiolarci su quanto già realizzato ma che, al contrario, gli ulteriori tratti andranno percorsi con altrettanta determinazione ed efficacia. ● 52 ASPIRANTI CTA SUPERANO LA PRIMA FASE DEGLI ESAMI ASSEGNATI AGLI IMPIANTI ENAV, LI ASPETTANO 6 MESI DI ADDESTRAMENTO OPERATIVO S i è svolta presso il Centro di Formazione Academy di ENAV a Forlì la cerimonia di consegna dei diplomi di studente controllore dei corsi 9°, 10°, 11° e 12° APS/RAD (Controllo di avvicinamento con sorveglianza, specializzazione Radar). Si tratta di un primo, importante, passo verso l’abilitazione vera e propria degli aspiranti controllori che avverrà solo dopo il superamento dei 6 mesi di On the Job Training. Sono 52 i giovani che hanno superato gli esami dopo 14 mesi di corso, hanno un età compresa fra i 22 e i 31 anni e provengono da ogni parte di Italia, con una preponderanza del Sud e delle Isole. Il Corso APS/RAD è mirato a formare quei controllori che in torre di controllo dovranno gestire la fase di avvicinamento dei voli, ma prima di poter occupare realmente una postazione operativa, questi giovani verranno assegnati ad uno degli impianti ENAV dove seguiranno l’addestramento non più sui simulatori ma nel pieno delle attività reali di un aeroporto. Fra loro 4 donne - una percentuale ancora bassa ma in costante crescitamentre per quanto riguarda la formazione, sono ben 18 i piloti, 26 i periti aeronautici (questo tipo di studi rappresenta titolo preferenziale già alle selezioni delle candidature) e 10 i laureati, di cui 3 ingegneri. “Il distacco dall’Academy - dice Carmelo Veneziano uno dei più giovani diplomati - non sarà facile, qui si crea un legame forte fra compagni, istruttori, tutor con i quali si condivide tutto, i successi come i timori, le lunghe ore di studio e il tempo libero, ma mi consola pensare che lassù Il presidente di ENAV Gen. Bruno Nieddu tra gli allievi diplomati dei corsi 9°, 10°, 11° e 12° APS/RAD. Alla sua sinistra, Mauro Falcucci responsabile ANS Training di Academy. di Silvia Chirico Relazioni Esterne – Editoria e Comunicazione Interna in Torre entrerò in un’altra squadra e che dietro ad ogni controllore esperto c’è un ex studente su cui potrò contare” Nicoletta Dessì, ingegnere, aggiunge: “E’ vero che finito il corso entriamo nel vivo delle attività, ma in questi mesi gli insegnanti non hanno mai smesso di ricordarci che con questo mestiere non finiremo mai di andare a scuola e che dovremo sempre aggiornarci e studiare per stare al passo con l’evoluzione continua del settore aeronautico”. Il presidente di ENAV, Bruno Nieddu, che ha voluto recarsi a Forlì per consegnare personalmente l’attestato ai giovani diplomati, nel congratularsi con loro ha sottolineato come “Il lavoro del Controllore del Traffico Aereo è espressione di un servizio pubblico essenziale dove è la sicurezza ad avere priorità assoluta. Per affrontare con serenità questo compito impegnativo dovrete evitare gli individualismi e gli atteggiamenti di comando ed entrare subito nella logica del gruppo, nel quale troverete sempre forza e sostegno”. 3 Durante la cerimonia Mauro Falcucci, responsabile ANS-Training dell’Academy, ha aggiunto che tra le tante qualità e abilità fondamentali da acquisire c’è anche quella dell’umiltà nell’essere sempre disposti ad imparare dai colleghi più anziani, anche dopo anni di lavoro. “Con la conclusione di questi 4 corsi – ha sottolineato in seguito Mauro Trichilo, responsabile di Academy – sono ormai oltre 170 gli allievi formati nel Centro di Formazione di Forlì dalla sua apertura nel febbraio del 2006. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie alla professionalità e alla dedizione del personale di Academy, e conferma ancora una volta la qualità del lavoro svolto in questi anni e la grande attenzione che ENAV pone alla formazione e allo sviluppo delle proprie risorse umane.” Se supereranno la prova dell’addestramento sul campo, i ragazzi acquisiranno a tutti gli effetti l’abilitazione APS/RAD (Approach control Surveillance rating, Radar endorsement, secondo le nuove diciture introdotte nel 2007 dal Regolamento ENAC), e verranno integrati nell’organico di ENAV. ● EAD, LA BANCA DATI AERONAUTICI EUROPEA ENAV VERSO UNA GESTIONE SEMPRE PIÙ AUTOMATIZZATA ED EFFICACE DELL’INFORMAZIONE AERONAUTICA L’ EAD (European AIS Database) è un programma voluto e sviluppato dagli stati membri di Eurocontrol, l’Organizzazione Europea per la Sicurezza della Navigazione Aerea, che ha contribuito alla creazione del più grande archivio di Informazioni Aeronautiche validate e aggiornate esistente. Al suo interno, le unità AIS ( Aeronautical Information Services) nazionali forniscono e gestiscono i propri dati mantenendone la responsabilità, a beneficio di tutti gli stati membri e di tutti gli utilizzatori dello spazio aereo. L’ idea di costituire una banca dati AIS europea risale già alla fine degli anni ‘60. Il programma EAD, così come lo conosciamo oggi, fu concepito già dal 1992 quando, lo “European Air Navigation Planning Group” dell’ICAO istituì l’ AIS Task Force, con l’obiettivo di esaminare le esigenze dell’area europea in termini di automazione AIS. Successivamente nel 1994, l’organizzazione Eurocontrol fu incaricata di effettuare uno studio di fattibilità sulla creazione di un database centralizzato, digitale e con elaborazione in tempo reale delle informazioni aeronautiche con i seguenti obiettivi: • migliorare la struttura operativa del Servizio Informazioni Aeronautiche; • supportare e facilitare la gestione, la pubblicazione e la pronta distribuzione di informazioni aeronautiche validate; • fornire un database centralizzato contenente informazioni aeronautiche statiche e dinamiche; • promuovere ed implementare uno standard per lo scambio dati in modo da garantire l’armonizzazione e di Mariagrazia La Piscopia Funzione Attività Internazionali la compatibilità; • creare un sistema integrato per la gestione dei dati statici e dinamici. In seguito fu il Provisional Council, l’Organo di governo di Eurocontrol, ad approvare gli obiettivi che l’istituzione del Programma EAD proponeva, affidando nel 2000 all’Agenzia il compito di creare e sviluppare un Database AIS centralizzato da gestire per conto dei suoi stati membri. Solo nel 2003 cominciò la fornitura del servizio EAD mentre nel dicembre 2004 l’EAB (EAD & Aeronautical Information Bureau) iniziò a gestire, per conto degli stati membri, tutte le attività correlate con l’obiettivo di garantire una puntuale fornitura del servizio sia dal punto di vista della gestione quotidiana che dell’evoluzione futura. Le tipologie di clienti dell’EAD sono due: • Data Providers (clienti fornitori di Dati): usano il database per manutenere e distribuire le proprie informazioni aeronautiche di cui mantengono il pieno controllo e diritti. In genere i service providers civili e militari. • Data Users (clienti che consultano ed usano i dati): aviazione generale, organizzazioni internazionali, utenti commerciali e naturalmente gli stessi ANSP. ENAV, come tutti i service providers, sarà sia Data Provider che Data User. Attualmente i clienti EAD sono 110, di cui 47 Data Providers (Belgio, Germania, Francia, Spagna, Svezia, Irlanda ecc) e 63 Data Users ( Austrian 4 Airlines, Air Dolomiti, Alitalia Express, Meridiana, Air Europa, Air Canada, United Airlines ecc.). Al momento ENAV ha avviato una fase di cooperazione con Eurocontrol per definire i parametri di migrazione dei dati aeronautici al database dell’ EAD più appropriati alle necessità della nostra Società. Attualmente la funzione AIS di ENAV ha già cominciato la fase di raccolta di tutte le informazioni aeronautiche in un database che ci permetterà, nel 2008, di collegarci con il sistema EAD utilizzando un nostro software d’interfaccia. Resta inteso che la Società continuerà a gestire i propri dati aeronautici, di cui manterrà sempre la proprietà intellettuale e la responsabilità. Tali dati entreranno a far parte di un unico repository europeo e potranno essere facilmente consultati dagli altri “clienti” EAD, permettendo anche ad ENAV la rapida consultazione di dati e pubblicazioni di altri paesi. Questo progetto rientra nell’idea di armonizzazione la spinta all’interoperabilità dei sistemi che la Commissione Europea ha espresso nelle regolamentazioni sul Cielo Unico Europeo oltre ad essere un obiettivo ECIP Agreed: INF 01 (Implement the European Aeronautical Information Services Database). L’adesione di ENAV al programma EAD rappresenta un ulteriore impegno verso le richieste di armonizzazione provenienti sia dagli utenti dei servizi del traffico aereo sia dagli input legislativi comunitari. ● ESTATE 2007: EUROCONTROL AFFIDA AD ENAV LA SOLUZIONE NUOVI IMPORTANTI FLUSSI DI TRAFFICO SONO ORA GESTITI DAGLI ACC DI PADOVA E BRINDISI. I l 2007 verrà ricordato come un anno record per il traffico aereo in tutta Europa, con picchi di crescita anche in periodi stagionali tradizionalmente “bassi”. Tale incremento è senz’altro attribuibile alla generale ripresa del settore, a cui ha saputo rispondere adeguatamente l’aumento della capacità di gestione del traffico da parte dei principali provider Europei. L’ennesima conferma che fra questi ci sia a pieno titolo ENAV è arrivata a luglio di quest’anno, quando la C.M.F.U. (Central Flow Management Unit) di Eurocontrol ha chiesto all’Italia di gestire importanti flussi di traffico aereo che normalmente attraversano l’Austria e i Balcani. La richiesta è nata dal deficit di capacità registrato in quel periodo dai provider di Austria, Slovenia, Croazia e Bosnia Erzegovina, che ha prodotto notevoli ritardi. Cosicché, da luglio ad agosto, alcuni flussi di traffico aereo sulle direttrici dell’asse nordovest - sudest europeo verso Grecia, Turchia, Medio Oriente, e viceversa, sono state reistradate sulle rotte adriatiche gestite dai Centri di Controllo Regionali di ENAV di Padova e Brindisi. Al di là del vantaggio economico per l’Azienda derivante dalla gestione di un surplus di traffico molto redditizio, questo provvedimento ha confermato a livello internazionale il ruolo di primo piano che ENAV gioca in Europa rispondendo prontamente alle esigenze e alle crisi che si presentano nell’intero network europeo, secondo quella logica di sistema a cui lavora l’Operations Coordination Group l'organo consultivo di Eurocontrol di cui ENAV fa parte - che assicura il coordinamento delle attività operative del sistema ATM in Europa. Area delegata al controllo agli ACC di Padova e Brindisi. di Massimo Garbini Direttore Area Operativa di ENAV La nostra crescente capacità di gestione di traffico è il risultato di più linee di azione: quella dello sviluppo tecnologico, che ci consente di coniugare sicurezza ed efficienza, quella della politica di contenimento delle tariffe, che rende più appetibili le rotte italiane, quella della ricerca e sviluppo per anticipare l’evoluzione continua del settore e, fondamentale, quella della formazione del personale. Il livello qualitativo del servizio fornito non può prescindere dalla performance del singolo: la standardizzazione dei processi e dei contenuti addestrativi, le attività per il mantenimento delle competenze professionali e il continuo addestramento all’uso delle tecnologie, evidenziano il nostro impegno su questo fronte. Anche le cifre lo dicono chiaramente: Enav ha 5 investito oltre un miliardo di Euro dal 2004 al 2006 per le dotazioni tecnologiche di ACC e aeroporti e nel 2007 sono previste per il personale operativo 130mila ore di addestramento OJT (On the Job Training). Sia la I.A.T.A. (International Air Transport Association) che la I.A.C.A. (International Air Carriers Association) hanno apprezzato pubblicamente l’attività di ENAV per l’aumento di efficienza del servizio erogato a fronte di una sensibile riduzione dei costi. Un riconoscimento che ha trovato la sua riprova sul campo quest’estate quando, in sole 24 ore, gli ACC di Padova e Brindisi si sono predisposti a gestire una quantità di traffico imprevisto, che ha contribuito al consistente incremento di movimenti registrato da ENAV nei primi otto mesi del 2007, pari all’+8,5% medio rispetto allo stesso periodo del 2006. ● NAPOLI CAAV - LIRN TALENTO VULCANICO È disteso ai piedi del Vesuvio l’aeroporto di Napoli Capodichino, all’ombra di uno dei simboli italici più conosciuti all’estero. Posto in un’area in forte crescita grazie anche al potenziamento del network aeroviario, con i suoi 69.000 movimenti aerei nel 2006 e più di 5 milioni di passeggeri, nonché 14 destinazioni nazionali, 37 internazionali, l’aeroporto campano è uno dei più importanti scali italiani sui quali ENAV ha investito oltre 22 milioni di euro per la costruzione nel 2002 del nuovo blocco tecnico, della nuova torre di controllo e della sala radar APP. Ma è principalmente sotto il profilo tecnologico che la struttura ENAV di Capodichino assume primaria importanza, avendo fatto da apripista ad una serie di progetti ed innovazioni che hanno riguardato in seguito altri impianti della Società. Il Centro Radar e la Torre di Controllo dello scalo partenopeo infatti possono contare sulla migliore tecnologia ATM disponibile al momento in Italia. Primo impianto ad aver debuttato con l’Automazione Operativa Fase III, il servizio di avvicinamento (APP) di Napoli dialoga telematicamente con l’ACC di Roma come se fosse un suo stesso settore operativo. Con questo sistema, e grazie anche all’integrazione dei segnali forniti dal radar di Napoli con quelli dall’ACC di Roma (MRT), la “consegna del volo” tra le due strutture non è dunque più soggetta ad interrogazione e coordinamento telefonico, realizzando la semplice accettazione telematica (Silent di Luca Morelli Relazioni Esterne – Editoria e Comunicazione Interna Coordination) con conseguente ottimizzazione dei flussi di traffico. Da qui è partita anche la prima speri(Apron mentazione dell’AMS Management Service), il sistema con cui la torre di controllo e la Società di gestione aeoportuale (GESAC) regolano i movimenti di aeromobili, uomini e mezzi sulle aree di parcheggio, consentendo, già dal dicembre del 2005, lo svolgimento del delicato servizio in maniera automatizzata, assicurando il corretto sequenziamento del traffico in partenza e quello in arrivo verso le piazzole di sosta. Anche nella sperimentazione, l’impianto ENAV di Napoli esprime un forte dinamismo: sono frequenti infatti gli impegni di collaborazione del La sala radar APP di Napoli: Rosario Mangone e Massimiliano Ferrantino. personale CTA ed EAV che spesso viene impiegato in questo genere di attività anche con il SICTA, il consorzio di ricerca e sviluppo ENAV-AMS che conduce programmi sperimentali ATC, la cui sede si trova proprio nello stesso edificio del CAAV. “Effettivamente siamo spesso coinvolti in attività di supporto alle sperimentazioni ATC, grazie ad ENAV che ha sempre creduto in questo laboratorio e grazie anche all’importante lavoro svolto dai responsabili che mi hanno preceduto di cui raccogliamo l’eredità – sottolinea Francesco Smarrazzo, responsabile dell’impianto, aggiungendo inoltre - già dal 2002, con la direzione di R. Ferrari e quella di M. Paggetti in questo aeroporto è iniziato un nuovo corso teso a riammodernare i sistemi e, perché no, anche a sfatare qualche mito. E’ stato aperto un filo diretto con le altre componenti aero- CTA in turno nella torre di Napoli. Da destra Alessandro Mannino, Domenico Massaro, Francesco Orrico, Giuseppe Ragozzino. 6 portuali (ENAC – GESAC – AMI – US Navy), con lo quali è in essere un ottimo rapporto di collaborazione teso a garantire i più alti livelli di sicurezza ed efficienza, obbiettivi primari condivisi da tutto il personale del CAAV che lavora in perfetta sinergia”. Tale clima di collaborazione ha consentito di finalizzare al meglio gli investimenti per ammodernamenti, realizzati anche in concorso con GESAC, che hanno consentito di installare un nuovo DME, per perfezionare le procedure di partenza per 024, ed un nuovo ILS per strumentalizzare la 06. Il tutto per meglio specializzare le procedure anti-rumore (Noise Abatement Procedure) presenti sulla città di Napoli per i decolli, vista la vicinanza con il centro urbano. Gli stessi investimenti sono stati particolarmente fruttuosi per superare i vincoli operativi che in passato limitavano fortemente la capacità dell’aeroporto. E’ di 343 (luglio 2007), infatti, l’ultimo record di movimenti gestiti in una sola giornata in questo scalo che già dal 2004 ha ottenuto la certificazione aeroportuale. “Abbiamo adeguato il servizio alla crescita del traffico – ha detto Nello De Simone, CTA vicario – che opera nel pieno rispetto delle procedure anti-rumore. Anche in questo ambito Napoli Da sinistra: Eugenio Velotti, Giovanni Ferrante, Giuseppe Perfetto, Giovanni Valente, Carmine Cortile, Antonio Lombardi, Antonella Razzino, Alfredo Cozzolino, Francesco Smarrazzo (responsabile), Federico Salvato, Nello De Simone (vicario), Gaetano Iannone, Gerardo Marcovecchio (in basso), Antonio Polito. registra un grande successo grazie alla collaborazione tra i diversi Enti che ha consentito di mettere a punto delle procedure puntuali ed un sistema di monitoraggio che consente di registrare percentuali di ottemperanza di tutto rispetto: sono infatti pochissime le violazioni alla regolamentazione che viene fatta rispettare anche con sanzioni irrogate a quelle compagnie che non rispettano la normativa”. L’aeroporto di Capodichino è aperto al traffico civile, possiede una pista strumentale (06-24) con due ILS CAT I su entrambe le testate per consentire l’atterraggio ed il decollo anche ad aeromobili come i gigante- EAV in turno all’ARO di Napoli: in primo piano Oreste Scapaticci a sinistra Nicola Coppola e Antonio Piccirillo di spalle Giulio Cardinale. 7 schi Galaxy che talvolta operano nella contigua base americana (US Naval Support Activity Operational Departement). Attualmente i servizi del traffico aereo nel CTR di Napoli vengono svolti da circa 80 tra CTA, EAV, amministrativi più il dirigente e il vicario. Nell’area di competenza, l’osservazione ed il monitoraggio dei fenomeni atmosferici viene assicurata dall’ARO/ MET di ENAV che opera in h24 in collaborazione con l’Ufficio di Previsione Meteo di Roma Fiumicino. I fenomeni meteo in quest’area rivestono una particolare rilevanza, vista la vicinanza della cornice montuosa del Vesuvio che crea occasionalmente venti di caduta. “Svolgiamo il nostro servizio in un contesto professionale e in un clima di perfetto coinvolgimento con i responsabili della struttura – sottolinea l’EAV Federico Salvato – qui le attività vengono periodicamente monitorate con appositi briefing ed incontri di aggiornamento”. Un metodo di lavoro ormai consolidato qui a Napoli quello dell’aggiornamento permanente, condotto in maniera integrata tra le figure professionali di CTA ed EAV. Una Metodologia che basa la propria strategia sulla “forza del gruppo” , ben lontana dal classico stereotipo partenopeo tutto “fantasia ed improvvisazione”. ● IL PIANO NAZIONALE DI SORVEGLIANZA RADAR ENTRO IL 2009 PREVISTO DA ENAV IL PIENO UTILIZZO DELLE FUNZIONALITA’ IN MODO S. L a strategia di sviluppo del futuro sistema ATM considera la sicurezza come la più alta priorità in aviazione. Tale requisito in prospettiva dell’incremento dei voli aeronautici e del raddoppio del traffico aereo, previsto entro il 2020, esige una politica che indichi il rispetto rigoroso dei requisiti di sicurezza. Tale obbiettivo viene pienamente garantito da ENAV nella fornitura dei servizi di assistenza al volo, che, con le tecnologie più avanzate e l’impiego dei nuovi sensori radar rende possibile il mantenimento di elevati standard di sicurezza nello spazio aereo di propria competenza. In tali spazi le procedure di volo sono definite con l’ausilio di sistemi tecnologici complessi nel campo della Comunicazione, della Navigazione e della Sorveglianza (ATM -CNS). Una delle esigenze prioritarie per un Controllore del Traffico Aereo nell’espletamento del servizio è la possibilità di potersi avvalere di una forma di visualizzazione, istante per istante, del traffico in atto nello spazio aereo di sua competenza. Ciò che realizza tale concetto in campo ATM è il segmento comunemente indicato con il termine di: “Sorveglianza Aeronautica” (Surveillance). Mediante la visualizzazione del traffico (traffic situation picture), il controllore può ridurre la separazione minima tra aeromobili mantenendo gli stessi livelli di sicurezza e aumentando il numero di vettori controllati. In ENAV il settore di attività della Surveillance si identifica nell’omonima Unità Sorveglianza, che opera nell’am- di Damiano Neri Responsabile ENAV Sorveglianza bito dell’ Area Tecnica/Tecnologie. Questa costituisce l’elemento di raccordo tra i requisiti emessi dall’Area Operativa e le indicazioni, raccomandazioni e normative emanate da Eurocontrol/ICAO in materia di Sorveglianza. I nuovi scenari operativi, infatti, hanno la necessità di recepire i regolamenti emessi sul piano internazionale ed essere integrati con essi. Nella fig.1 è riportata la Road Map di Eurocontrol dello sviluppo delle attività di Sorveglianza (Surveillance) a fronte del previsto aumento di traffico aereo dei prossimi anni. L’Unità Sorveglianza di ENAV, in riferimento a tale evoluzione, cerca di adeguare le nuove tecnologie con le esigenze specifiche della realtà operativa italiana. Da qui la realizzazione di programmi innovativi come la Multilaterazione (MLAT) in via di implementazione nei tre aeroporti principali, ma soprattutto del Piano Nazionale di Sorveglianza Radar per l’implementazione del controllo radar Modo-S che allineerà l’Italia agli standard di sorveglianza dei paesi europei della core-area. Per comprendere meglio alcuni concetti nell’ambito dei Sistemi di Sorveglianza è utile ricordare che le componenti fondamentali in questo segmento ATC sono costituite dai Radar. Questi strumenti si distinguono in: Radar Primari (PSR, Primary Surveillance Radar) e Radar Secondari (SSR, Secondary Surveillance Radar). La differenza sostanziale tra i due è che i primi (PSR) determinano la posizione dell’aeromobile sfruttando la riflessione delle onde elettromagnetiche, mentre i secondi (SSR) necessitano di un dispositivo a bordo, detto Figura 1: Impiego dei sistemi di sorveglianza nei prossimi anni 8 transponder, che risponde all’interrogazione del sensore stesso. La risposta inviata contiene anche informazioni sull’identificazione dell’aereo (modo A) e la sua quota (modo C). Con l’introduzione della tecnologia Modo-S, si sono sviluppati nuovi sistemi di Sorveglianza cosiddetti di tipo cooperante: Multilaterazione (MLAT) e Automatic Dependent Surveillance (ADSB). La Multilaterazione (MLAT) è un sistema indipendente che determina la posizione dell’aereo a terra o in aria (Wide Area Multilateration) attraverso triangolazioni di risposte emesse dall’aeromobile a seguito di interrogazioni da parte di sensori a terra. L’Automatic Dependent Surveillance (ADSB) è un sistema dipendente in cui la posizione dell’aeromobile, calcolata dal sistema GPS di bordo, è inviata dallo stesso transponder dell’aereo e ricevuta da sensori a terra. I campi di applicazione di questi sistemi sono: • In rotta: radar primari e secondari (tipo ATCR44/SIR-S); sono in fase di valutazione e sperimentazione sistemi ADS-B; • In avvicinamento: radar primari e secondari (tipo ATCR33/SIR-S); sono in fase di valutazione e sperimentazione sistemi ADS-B/WAM; • A terra (aeroportuali): radar primario di superficie (SMR), MLAT e il GVMS (Ground Vehicle Management System basato su DGPS) specifico per il controllo veicolare; sono in fase di valutazione e sperimentazione sistemi ADS-B per il controllo di aeromobili/veicoli all’interno dell’aeroporto. Nel 2005, a seguito dell’introduzione della tecnologia Modo-S, ENAV ha avviato il Piano Nazionale di Sorveglianza Radar. Tale programma, che ha richiesto per la Società un investimento di quasi 100 milioni di euro, si prefigge di rendere entro il 2009 tutte le testate radar nazionali funzionalmente idonee per la modalità operativa nel Modo-S. Si tratta in totale di 29 testate Postazione Radar remota di Monte Lesima (Piacenza) dotato di sistema Primario e Secondario Monopulse con Radome di protezione. Radar di cui 17 d’ aeroporto (APP) e 12 di Rotta (ERR). Il programma è stato strutturato in modo da recepire le normative di Eurocontrol che prevedono il pieno utilizzo delle funzionalità Modo-S per la gestione dello spazio aereo Europeo. Le principali fasi sono: • Sostituzione di tutte le testate Radar SSR convenzionali con SSR Modo-S; • Sostituzione dei radar primari obsoleti con radar a stato solido; • Upgrading SW ELS e EHS delle testate radar Modo S già installate; • Predisposizione all’integrazione dei dati radar Modo S nei Centri di Controllo; • Validazione Operativa testate Radar Modo S sia Elementary che Enhanced. L’avanzamento del piano è costantemente seguito sia dal punto di vista tecnico che operativo, poiché ogni singolo intervento, che prevede lo spegnimento di una testata radar per diversi mesi, ha un impatto notevole sull’operatività dei Centri di Controllo interessati. Per tale motivo vengono di volta in volta analizzate più soluzioni, sia tecniche che operative, per mitiga9 re eventuali effetti negativi sull’operatività, spesso tramite l’impiego di radar trasportabili (ENAV dispone di due testate radar mobili). Parallelamente si sta collaborando con il Working Group di EUROCONTROL MICoG (Mode-S Interrogator Code Coordination Group), che ICAO ha investito del compito di coordinare l’allocazione dei codici per le testate radar Modo S in Europa. Con il Modo-S sarà possibile la ricezione di dati provenienti direttamente dall’aeromobile (ADD - Aircraft Derived Data), relativi allo stato del volo ed al suo previsto percorso di volo, grazie ai quali si possono ottenere una serie notevole di vantaggi per la gestione del traffico aereo. Il Modo S è stato sviluppato per permettere interrogazioni selettive ad aeromobili che abbiano una identificazione univoca. A ciò si devono aggiungere i vantaggi conseguenti dalla conoscenza di particolari dati di volo, garantita dall’applicazione Datalink air/ground/air. L’interrogazione selettiva Modo-S permette di migliorare la qualità e l’integrità dei dati di sorveglianza nelle zone ad alta densità di traffico superando le problematiche delle interferenze RF nonché della prossimità e della quantità degli aeromobili. ● S e tutti sanno, per dirla con i latini, che le parole volano, forse non tutti sanno che le parole servono per far volare in sicurezza gli aerei nei cieli affollati e sugli aeroporti congesti. Ci riferiamo al tema internazionale delle comunicazioni tra piloti e controllori del traffico aereo. Sebbene ricompreso nel tema della comunicazione, non ci occupiamo qui dell’aspetto della conoscenza dell’inglese limitandoci a fare un’osservazione molto documentata in letteratura: la portata e la gravità maggiore della problematica dell’uso della lingua inglese è appannaggio quasi esclusivo dei paesi anglofoni tra i quali spiccano gli Stati Uniti al punto tale che l’inglese aeronautico parlato dalla torre di controllo di Francoforte o dal centro di controllo regionale di Milano è probabilmente più vicino agli standard internazionali e quindi più intelligibile di quello usato sul cielo di Chicago. Il sistema di controllo del traffico aereo è basato sul processamento di informazioni fornite in modalità acustica, visiva e scritta. Delle molteplici abilità necessarie ad un controllore, le due più importanti sono l’abilità di comunicare e l’abilità di ricevere e disseminare informazioni. Le informazioni ottenute attraverso scambi vocali sono universali: qualsiasi mansione nell’ATC prevede forme di comunicazione verbale da parte del controllore e include informazioni parlate al controllore dai piloti o da altri controllori. Quasi tutte le informazioni ad alta dinamicità quali autorizzazioni, separazioni di traffico, informazioni meteo, cambiamenti ai piani di volo sono attualmente trasferite per mezzo della voce su collegamenti radiotelefonici. Il parlato ha una grande flessibilità quale mezzo di comunicazione. L’apparente facilità con la quale comunichiamo nella vita quotidiana – la generale carenza di serie conseguenze quando siamo in stato di “cattiva” comunicazione – tende a mascherare il complesso processo che invece può causare problemi nel sistema dell’aviazione. Nel controllo del traffico aereo molta della ricchezza dell’inglese, la flessibilità e l’utilità del parlato devono essere tenute a freno negli interessi VERBA VOLANT? FRASEOLOGIA AERONAUTICA: ABILITÀ DI COMUNICARE E ABILITÀ DI RICEVERE di Roberto Di Carlo Responsabile Funzione Safety,Validazione e Qualità Tecnico-Operativa ENAV della standardizzazione, dell’intelligibilità, della completezza e della prevenzione di incomprensioni ed errori. Il risultato è che la lingua dell’ATC è spesso non intelligibile ad un ascoltatore estraneo perché essa usa un lessico di abbreviazioni, acronimi e gergalità professionali; anche se possiamo comprendere le singole parole, queste non riescono a veicolarci un senso compiuto senza una conoscenza dei compiti del controllo del traffico aereo. L’interpretazione corretta di questa lingua si basa pesantemente sull’esperienza e sull’addestramento dei piloti e dei controllori. Un elemento informativo ad alta criticità in una piccola parte del messaggio tra piloti e controllori può andare perduta facilmente perché il parlato è soggetto ad alcune sorgenti caratteristiche di confusione ed incomprensione che sono indipendenti dal contenuto del messaggio. In uno studio del 1991 Hamilton (Ufficio Investigazioni della Sicurezza 10 in Aviazione, Canberra) ha scritto “ L’affidabilità complessiva di un sistema equivale a quella del suo anello più debole e può essere detto con ragionevole confidenza che l’anello più debole nel sistema aviazione è la componente umana”. Gli umani conferiscono al sistema di controllo del traffico aereo la flessibilità necessaria tuttavia la prestazione umana non rimane costante. Controllori e piloti possono commettere errori a causa delle dinamiche del sistema, questi errori possono risultare in conseguenze serie. I mezzi usati per proteggere piloti e controllori dagli errori umani e da operazioni non corrette ed incoerenti è la standardizzazione delle procedure e delle comunicazioni. Esiste una specifica motivazione per avere procedure più stringenti per la comunicazione di informazioni rispetto a quelle relative all’operazione di hardware perché il coinvolgimento umano nelle comunicazioni è più grande e nel controllo del traffico ae- reo richiede un “double-handling” poiché gli errori possono accadere alle due estremità del processo. Il contenuto, la struttura, i dialoghi, il vocabolario e la sequenza dei messaggi parlati di controllo del traffico aereo sono stati standardizzati dall’ICAO per evitare ambiguità e potenziali sorgenti di errore. L’alfabeto fonetico in uso è stato mutuato dalla NATO e secondo Hawkins (Human Factors in Flight) è stato sviluppato con il requisito che le parole con radici latine hanno avuto la precedenza nello sviluppo di frasi standard. La tecnica delle comunicazioni prevista dall’ICAO è un “circuito chiuso/conferma/correzione” composto di quattro passaggi: • il trasmittente trasmette il messaggio; • il ricevente ascolta con attenzione il messaggio; • il ricevente ripete il messaggio al trasmittente; • il trasmittente ascolta con attenzione per rilevare la correttezza della ripetizione. Il margine di sicurezza del sistema dipende dal fatto che tutti e quattro gli elementi siano eseguiti correttamente. Il formato standard rende i compiti di trasmissione e risposta più facili perché gli attori sono in uno stato mentale “vigile”. Questo processo tenta di compensare le possibili distrazioni e le ambiguità del contesto richiedendo specifiche azioni al controllore ed ai piloti per assicurasi che il significato intenzionale del loro messaggio sia stato compreso. Il processo è progettato per compensare la fallacia della memoria. Tuttavia problemi di “mancata” comunicazione possono accadere ad ognuno dei passaggi a causa del rumore sulle frequenze radio, dell’utilizzo di frasi idiomatiche non standard, di parafrasi, o delle aspettative dell’ascoltatore che influenzano ciò che viene udito. Gli errori generalmente accadono durante il passaggio 1 a causa delle note trappole linguistiche. I passaggi 3 e 4 sono difese in profondità ma non garantiscono la prevenzione assoluta dell’errore soprattutto se le conferme diventano talmente routinarie da non essere ascoltate con vigilanza. Le ripetizioni non sono sempre precise ed i controllori talvolta non riescono a scoprire le inaccuratezze. È ora di qualche esempio. Parliamo del caso della confusione dei nominativi dei voli che, questione vessata in tutto il mondo, ha impedito all’ATC di assistere un volo charter con problemi di incendio a bordo nel 1991 in Arabia nel quale perirono 261 persone, è implicata nella collisione tra un Boing 737 ed un Metroliner a Los Angeles (1993), ha causato numerosi altri incidenti quando i piloti hanno accettato autorizzazioni destinate ad altri. Ci sono stati appelli e tentativi, sia Inghilterra che in Nord America, per l’istituzione di un sistema centralizzato di controllo dell’assegnazione dei nominativi ai voli. In un recente rapporto confidenziale (Sistema di Reporting della CAA Australiana) ci si lamentava che i seguenti aerei erano contemporaneamente sulla stessa frequenza: New Zealand 88, Quantas 28, Quantas 88, Quantas 188, All Nippon 828 e All Nippon 888 (BASI 1998). Il compilatore del rapporto lamentava i molteplici errori avvenuti. Abbiamo accennato al fenomeno dell’aspettativa dell’ascoltatore. Quest’ultimo, aspettandosi un particolare messaggio, “deduce” scorrettamente il contenuto del messaggio inteso. Errori di aspettativa sono particolarmente insidiosi perché durante 11 le ripetizioni posso indicare che il messaggio è stato ricevuto correttamente quando in realtà non lo è. Ad esempio un aereo era stato autorizzato a salire a livello di volo (FL) 310, mentre attraversava FL 260 il controllore chiese la velocità dell’aeromobile. Il pilota rispose “315 nodi”. Il controllore replicò “mantenere 280”. Il pilota rispose “280 nodi”. Il risultato: l’aeromobile rallentò a 280 nodi continuando a salire; salendo attraverso FL 295 il controllore contestò all’aeromobile che era stato autorizzato soltanto a FL 280. In questo caso il controllore aveva invocato un nuovo contesto, quello della velocità, rispetto a quello precedente della quota e aveva mancato di rendere esplicito a causa della sua “povera” fraseologia (cioè non dicendo “mantenere livello di volo (FL) 280”) che il soggetto della comunicazione era cambiato ad altitudine né egli aveva monitorato in maniera vigile la ripetizione e scoperto che il pilota aveva invece risposto nodi. Continueremo sugli altri numeri passando in rassegna i vari fenomeni che non garantiscono una comunicazione efficace nel controllo del traffico aereo. Ci sembra appropriato chiudere con un passo del Re Lear di Shakespeare: Mend your speach a little Lest it may mar your fortunes (Correggi almeno un pò il tuo parlare altrimenti questo finirà per rovinare le tue fortune). ● LA PAROLA A... ALESSANDRO BIANCHI MINISTRO DEI TRASPORTI I l ruolo del trasporto aereo è sempre più strategico in un mondo in cui le distanze e i tempi di percorrenza tendono ad accorciarsi. Sempre di più la competitività di un settore, di una regione e spesso di un intero Paese come l’Italia, che per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo è spesso tappa obbligata o privilegiata per i flussi di merci e passeggeri che da tutto il mondo vogliono raggiungere l’Europa continentale, è influenzata in modo determinante dalla funzionalità del proprio sistema di mobilità, dalla capacità di rendere veloci ed efficienti gli interscambi tra i diversi modi di trasporto. In questo ambito l’Italia versa ancora in una condizione di fragilità che va corretta. Il progetto per la riforma del trasporto aereo nazionale, attualmente all’esame del Parlamento, muove dal presupposto che questo comparto rappresenti una risorsa fondamentale per il Paese. c l e a r e d La complessità della riforma e i settori disparati cui si rivolge, dal turismo alla logistica, hanno comportato il coinvolgimento di sette ministeri, oltre a quello dei Trasporti e alla Presidenza del Consiglio. L’obiettivo di questo impegno corale è allineare la qualità del trasporto aereo agli standard comunitari, migliorando la mobilità dei cittadini in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale. Tenendo sempre presente che il trasporto aereo è orEditore: ENAV SpA Consiglio di Amministrazione: Bruno Nieddu (Presidente), Guido Pugliesi (Amministratore Delegato), Riccardo Gabellini, Carlo Griselli, Fabrizio Franco Testa, Giuseppe Vallone, Luciano Vannozzi Criterio essenziale è che la crescita complessiva del sistema sia ordinata e coordinata e che l’assegnazione di risorse avvenga in relazione a traffico, strategie e priorità stabilite in un’ottica integrata.La logica del “fare sistema”, e gli interessi del Paese debbono prevalere sui campanilismi e sui fenomeni, pur positivi, di crescita incontrollata e contraddittoria. mai soggetto a una crescente concorrenza e senza perdere di vista il quadro regolamentare europeo. Naturalmente l’incremento qualitativo dei livelli di servizio nel trasporto di persone e merci non può prescindere dall’esigenza, irrinunciabile, di elevare ulteriormente i livelli di sicurezza. La riforma punta a creare una prospettiva che consenta allo Stato di investire risorse mirate, senza disperderle – come è già accaduto in passato – e con ricadute positive di carattere sociale. Per favorire lo sviluppo del sistema aeroportuale in modo funzionale alla crescita del Paese, tanto nel traffico interno quanto internazionale, è necessario inoltre realizzare un piano degli aeroporti che preveda la creazione di sistemi aeroportuali regionali da inserire in una pianificazione nazionale regolata in maniera sempre più efficace. Cleared Direttore responsabile:Alessandro Di Giacomo Comitato editoriale: Roberto Di Carlo, Massimo Garbini, Giancarlo Ferrara, Elvira Savini Nicci, Maurizio Scholtze Redazione:Via Salaria, 716 – 00138 Roma. Tel. 068166139 /301 /311 Fax 068166140 [email protected] Ma l’intero lavoro che il Ministero dei Trasporti sta svolgendo per la riforma del settore avrebbe poco senso se si trascurasse il capitolo chiave dei controlli, sul cui fronte, senza esitazioni, bisogna superare gli approcci formali e puntare con determinazione a un più rigoroso rispetto delle norme. Da questo punto di vista, la riforma prevede un serio ripensamento sull’intero sistema dei controlli e sanzioni più severe per chi non tiene le regole nella giusta considerazione. È un terreno su cui il sistema di gestione dello spazio aereo nazionale ha molto da dire e da fare e che prevede per l’Enav un ruolo nuovo e assolutamente centrale. L’azienda ha il compito strategico di migliorare l’efficienza gestionale dei nostri cieli –con i consueti standard di sicurezza– per accrescerne la competitività nell’intero settore del trasporto aereo. Non dubito che l’Enav saprà essere all’altezza della sfida.● Coordinamento Editoriale: Luca Morelli Redazione: Silvia Chirico Grafica: Maria Cecilia Macchioni Impaginazione e stampa: Marchesi Grafiche Editoriali SpA Roma – www.marchesigrafiche.it Registrazione Tribunale di Roma n. 526 del 15-12-2003 Numero chiuso in redazione il 1 ottobre 2007