Sistemi di Supervisione e Controllo - Ingegneria elettrica ed elettronica
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Sistemi di Supervisione e Controllo - Ingegneria elettrica ed elettronica
Sistemi di Supervisione e Controllo Argomento - Il controllo di processo: I PID Docente - Prof. Elio USAI [email protected] Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Università di Cagliari Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 1/52 Sommario •Gli schemi di controllo • I regolatori industriali • La taratura dei regolatori industriali • Configurazione anti wind-up • Azione derivatrice sull’uscita • Predittore di Smith Progetto Noè di - Sistemi di telegestione e telecontrollo – Ildicontrollo di processo: Sistemi supervisione e controllo - Schemi controllo e PID i PID – Febbraio 2008 2/52 Riferimenti bibliografici Paolo BOLZERN, Riccardo SCATTOLINI, Nicola SCHIAVONI Fondamenti di controlli automatici – seconda edizione McGraw-Hill, Milano GianAntonio MAGNANI, Gianni FERRETTI, Paolo ROCCO Tecnologie dei sistemi di controllo – seconda edizione McGraw-Hill, Milano Massimiliano VERONESI Regolazione PID – Fondamenti teorici, tecniche di taratura, applicazioni di controllo Franco Angeli Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 3/52 Gli schemi di controllo Controllo in retroazione, single-loop L’azione di controllo è funzione della differenza comportamento atteso ed effettivo dell’unica variabile. tra d(t) r(t) + _ e(t) C controllore z(t) F filtro u(t) m(t) + A P + processo attuatore + ym(t) + y(t) T trasduttore n(t) Controllore Le interazioni sono viste come disturbi Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 4/52 Gli schemi di controllo Controllo in retroazione, single-loop Wr ( jω ) = C ( jω ) A( jω )P( jω ) 1 + C ( jω ) A( jω )P( jω )T ( jω )F ( jω ) P ( jω ) Wd ( jω ) = 1 + C ( jω ) A( jω )P( jω )T ( jω )F ( jω ) F ( jω )C ( jω ) A( jω )P( jω ) Wn ( jω ) = − 1 + C ( jω ) A( jω )P( jω )T ( jω )F ( jω ) Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 5/52 Gli schemi di controllo Controllo in retroazione, cascade control L’azione di controllo è realizzata con l’implementazione di due loop “nested”. r(t) + _ C1 controllore + _ C2 controllore F2 filtro F1 filtro u(t) m(t) A attuatore + + d(t) + + y(t) P2 P1 processo processo T2 n2(t)trasduttore + + T1 n1(t)trasduttore Controllore Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 6/52 Gli schemi di controllo Controllo in retroazione, cascade control C1C2 AP2 P1 Wr = 1 + C2 AP2T2 F2 + C1C2 AP1 P2T1 F1 Wd = P2 P1 1 + C2 AP2T2 F2 + C1C2 AP1 P2T1 F1 Wn2 = − F2C2 AP2 P1 1 + C2 AP2T2 F2 + C1C2 AP1 P2T1 F1 F1C1C2 AP2 P1 Wn1 = − 1 + C2 AP2T2 F2 + C1C2 AP1 P2T1 F1 Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 7/52 Gli schemi di controllo Controllo Feed-Forward L’azione di controllo è realizzata con l’implementazione di due azioni di controllo; una in avanti (predittiva) ed una in retroazione (correttiva) r(t) + _ e(t) C2 C3 controllore controllore + C1 controllore z(t) F filtro + - u(t) d(t) m(t) + A + processo attuatore + ym(t) + y(t) P T trasduttore n(t) Controllore Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 8/52 Gli schemi di controllo Controllo Feed-Forward Wr ( C1 + C 2 )AP = 1 + C1 APTF Wd = (1 − C3 A)P 1 + C1 APTF 1 + C1 AP 1 ⇒ Wr = ≈1 C2 = 1 + C1 APTF AP 1 C3 = ⇒ Wd ≡ 0 A FC1 AP Wn = − 1+ C1 APTF Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 9/52 Gli schemi di controllo Controllo Split-range L’azione di controllo è realizzata mediante due controllori che agiscono separatamente in zone differenti di lavoro d2(t) + r(t) + e(t) C2 A2 controllore attuatore + _ C1 A1 controllore attuatore z(t) F filtro P2 + processo d1(t) P3 P1 + processo processo + ym(t) + T trasduttore n(t) Controllore Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 10/52 y(t) Gli schemi di controllo Controllo Split-range ⎧ C1 A1 P1 P3 ⎪⎪ 1 + C A P P TF 1 1 1 3 Wr = ⎨ C2 A2 P2 P3 ⎪ ⎪⎩1 + C2 A2 P2 P3TF FC1 A1 P1 P3 ⎧ ⎪⎪− 1 + C A P P TF 1 1 1 3 Wn = ⎨ FC2 A2 P2 P3 ⎪ ⎪⎩ 1 + C2 A2 P2 P3TF e>0 e≤0 P1 P3 ⎧ ⎪⎪ 1 + C A P P TF 1 1 1 3 Wd1 = ⎨ P1 P3 ⎪ ⎪⎩1 + C2 A2 P2 P3TF e>0 e≤0 e>0 e≤0 Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 11/52 Gli schemi di controllo Controllo Override L’azione di controllo è realizzata normalmente sulla base di una variabile di processo, ma se un’altra variabile entra in un campo critico l’azione si realizza sulla base di quest’ultima Controllo di rapporto Le azioni di controllo sono effettuate sulla base del calcolo del rapporto tra due variabili di processo Controllo Gain-scheduling Il controllore ha tarature dipendenti in funzione della zona di lavoro Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 12/52 Gli schemi di controllo Controllo adattativo Il controllore ha tarature dipendenti dai parametri del processo, che vengono stimati in linea Controllo multivariabile Le azioni di controllo sulle variabili manipolabili dell’impianto vengono gestite in maniera coordinata Controllo LQR Il controllore viene tarato per rendere minimo un indice di qualità. Caso specifico, lineare, del controllo ottimo Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 13/52 Gli schemi di controllo Predittore di Smith È un controllore che stima il ritardo di processo e lo compensa in modo che l’azione di controllo non ne risenta Anti Wind-up Struttura di controllo che evita il fenomeno della carica integrale, presente ogni qual volta c’è un’azione di integrazione nel controllore Controllo a relé Il controllore ha solo due stati che vengono selezionati sulla base di una funzione di commutazione Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 14/52 I regolatori industriali I regolatori industriali sono dei controllori a struttura fissa in cui l’uscita è una combinazione lineare di funzioni elementari del segnale in ingresso (l’errore) e(t) u(t) C de(t ) u (t ) = k P e(t ) + k I ∫ e(τ )dτ + k D dt 0 t = u P (t ) + u I (t ) + u D (t ) Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 15/52 I regolatori industriali Azione proporzionale: componente istantanea dell’azione di controllo • Incrementa la accuratezza del sistema di controllo • Incrementa le proprietà di reiezione ai disturbi in catena diretta • Aumenta la banda passante del sistema di controllo • Riduce i margini di stabilità del sistema di controllo • Potrebbe aumentare le oscillazioni della risposta indiciale del sistema di controllo • Potrebbe aumentare il tempo di assestamento del sistema di controllo d1 r + e _ C + w + P Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID y 16/52 I regolatori industriali Risposta armonica di catena diretta 20 k P=4 Modulo (dB) 0 k P=7 P k P=0.5 -20 -40 -60 -80 -100 0 Fase (deg) -45 -90 -135 -180 -225 -270 -1 10 0 1 10 10 2 10 Pulsazione (rad/sec) Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 17/52 I regolatori industriali Risposta indiciale 4 3 k P=7 2 kP=4 1 kP=0.5 0 -1 -2 0 5 10 15 20 25 30 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 18/52 I regolatori industriali Azione integrale: componente storica dell’azione di controllo • Incrementa la accuratezza del sistema di controllo per segnali in bassa frequenza • Riproduce fedelmente, a regime, segnali di riferimento costanti • Incrementa le proprietà di reiezione ai disturbi in bassa frequenza agenti in catena diretta • Reietta completamente, a regime, disturbi costanti • Introduce un ritardo fisso di –90° sul ciclo aperto • Riduce i margini di stabilità del sistema di controllo • Potrebbe aumentare le oscillazioni della risposta indiciale del sistema di controllo • Potrebbe aumentare il tempo di assestamento del sistema di controllo e(t ) = sin (ωt ) → u (t ) = − kωI cos(ωt ) = Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID kI ω sin (ωt − π4 ) 19/52 I regolatori industriali Risposta armonica di catena diretta 20 Modulo (dB) 0 -20 -40 P -60 k I=1 -80 k I=0.5 -100 -120 0 Fase (deg) -90 -180 -270 -360 10 -1 10 0 10 1 10 2 Pulsazione (rad/sec) Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 20/52 I regolatori industriali Risposta indiciale 3 2.5 kI=1 2 1.5 kI=0.5 1 0.5 0 -0.5 -1 -1.5 0 5 10 15 20 25 30 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 21/52 I regolatori industriali Azione derivativa: componente anticipatrice dell’azione di controllo • Introduce un anticipo fisso di 90° • Migliora i margini di stabilità • Riduce la sovraelongazione della risposta indiciale del sistema di controllo • Riduce il tempo di assestamento del sistema di controllo • Non utilizzabile singolarmente (non reagisce ad errori costanti anche grandi) • Aumenta la sensibilità al rumore di misura • Controllore non causale e(t ) = sin (ωt ) → u (t ) = k Dω cos(ωt ) = k Dω sin (ωt + π4 ) Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 22/52 I regolatori industriali Risposta indiciale 1.5 kP=7; kD=1 kP=4; kD=1 1 kP=4; kD=0.5 0.5 0 0 5 10 15 20 25 30 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 23/52 I regolatori industriali Risposta armonica della catena diretta 20 0 Modulo (dB) k P=7; k D=1 k P=4; k D=1 P -20 -40 -60 k P=4; k D=0.5 -80 -100 0 Fase (deg) -45 -90 -135 -180 -225 -270 10 -1 10 0 10 1 10 2 Pulsazione (rad/sec) Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 24/52 I regolatori industriali Azioni combinate: permettono di individuare il migliore compromesso tra i vantaggi e svantaggi di ogni singola componente • • • • Migliora la accuratezza Migliora la reiezione dei disturbi Migliora i margini di stabilità Riduce la sovraelongazione della risposta indiciale del sistema di controllo • Riduce il tempo di assestamento del sistema di controllo • Aumenta la banda passante del sistema di controllo • Aumenta la prontezza della risposta indiciale Esempio di taratura P kP = 4 kI = 0 kD = 0 PI k P = 4 k I = 0.5 k D = 0 PID k P = 10 k I = 1.2 k D = 3 Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 25/52 I regolatori industriali Risposta indiciale 1.6 1.4 PID 1.2 PI 1 0.8 P 0.6 0.4 0.2 0 0 5 10 15 20 25 30 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 26/52 I regolatori industriali Risposta armonica 40 Modulo (dB) 20 P 0 Processo PID -20 -40 PI -60 -80 -100 0 Fase (deg) -45 -90 -135 -180 -225 -270 10 -2 10 -1 10 0 10 1 10 2 Pulsazione(rad/sec) Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 27/52 I regolatori industriali • Realizzati in forma digitale • Possibilità di collegamento su bus di campo • Configurazione single-loop o in cascata • Auto-tuning e/o self-tuning • Funzionamento in automatico o manuale • Configurabile via rete o terminale esterno RS-232 • Possibile configurazione in modalità Gain-Scheduling Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 28/52 I regolatori industriali Parametri dei regolatori industriali Banda proporzionale (BP): è l’inverso del guadagno dell’azione proporzionale. Indica il range entro cui un controllore/attuatore saturato si mantiene lineare Tempo di anticipo (τD): indica la “durata” dell’effetto dell’azione derivativa Tempo di intervento integrale (τI): indica il tempo di latenza dell’azione integrale 1 kD kP ; τI = BP = ; τ D = kP kP kI Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 29/52 I regolatori industriali 2.5 e(t) 2 1.5 uIP(t) uP(t) 1 uD(t) 0.5 0 0 0.5 1 τD 1.5 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 2 2τ I 2.5 30/52 La taratura dei regolatori industriali La taratura dei regolatori industriali può essere effettuata mediante tecniche di sintesi in frequenza standard. Tuttavia, in ambito industriale, sono per lo più utilizzate metodologie basate su prove in campo Metodi ad anello chiuso: prevedono di effettuare prove a ciclo chiuso con regolatore solo proporzionale, o a relé, in modo da instaurare comportamenti oscillatori permanenti. I parametri dell’oscillazione (periodo ed ampiezza) vengono utilizzati per definire i valori dei parametri del regolatore Metodi ad anello aperto: prevedono prove mediante ingressi a gradino sul solo processo da controllare, eventualmente comprensivo del sitema di misura. I parametri della risposta indiciale (guadagno, costante di tempo e tempo morto) vengono utilizzati per identificare il processo, e quindi parametri del regolatore Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 31/52 La taratura dei regolatori industriali I metodi a ciclo chiuso sono utilizzati dai programmi di auto e self-tuning dei regolatori industriali commerciali. I metodi ad anello aperto sono quelli maggiormente utilizzati nell’industria di processo. y (t ) r = gradino t −Tm ⎧ ⎛ − ⎪ K ⎜⎜1 − e τ ≅⎨ ⎝ ⎪ 0 ⎩ ⎞ ⎟ t ≥ Tm ⎟ ⎠ t < Tm Il processo viene approssimato come un sistema del primo ordine più un ritardo finito Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 32/52 La taratura dei regolatori industriali r + e _ z C u P y H Si pone il controllore in manuale, si applica un segnale di controllo costante, u, e si legge la misura dell’uscita, z. r + e u=cost z H _ P Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID y 33/52 La taratura dei regolatori industriali Risposta indiciale del processo+sensore 2.5 2 z(t) 1.5 u(t) 1 z 0.5 0 0 2 approx 4 (t) 6 8 10 12 14 16 18 20 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 34/52 La taratura dei regolatori industriali Procedura di identificazione 1. Si effettua la prova di risposta al gradino 2. Si individua il valore di regime dell’uscita 3. Si traccia una retta tangente alla risposta nel suo punto di flesso 4. Si valuta l’intersezione di tale retta con l’asse delle ascisse. Tale punto individua il tempo morto Tm 5. Si valuta l’intersezione di tale retta con la retta parallela all’asse dei tempi indicante il valore di regime. Tale punto individua un intervallo di tempo che è somma del tempo morto Tm e della costante di tempo τ L’ingresso a gradino può essere applicato come variazione a gradino a partire da una qualunque condizione di regime stazionario Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 35/52 La taratura dei regolatori industriali Risposta indiciale del processo+sensore 2.5 τ K2 z(t) 1.5 u(t) 1 0.5 0 0 2 Tm 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 36/52 La taratura dei regolatori industriali Tabella di taratura di Ziegler & Nichols kP τI τD P K τ Tm ∞ 0 PI 0.9 K τ Tm 3Tm 0 PID 1.2 K τ Tm 2Tm 0.5Tm Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 37/52 La taratura dei regolatori industriali La taratura di Ziegler & Nichols impone valori di smorzamento a ciclo chiuso abbastanza bassi (ξ≅0.2) e quindi risposte con sovraelongazioni elevate ed oscillazioni. • incrementare il valore di τI • incrementare il valore di τD • ridurre il valore di kP • utilizzare altre tabelle di taratura Tutte le tabelle di taratura sono sviluppate sotto specifiche ipotesi, ed è quindi necessario verificarne le condizioni di applicabilità Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 38/52 La taratura dei regolatori industriali La taratura di Ziegler & Nichols Note sulle regole di taratura Tipo di regolatore Risultati scadenti I per regolazione blanda. Essenziale predittore di Smith Risultati scadenti, migliorabili con peso sul set-point I o PI. Predittore di Smith o controllo in cascata 0.16<Tm/τ<0.6 2<K1<20 Buoni risultati. Sovralongazione riducibile con peso sul set-point PI o PID (se basso rumore di misura) Tm/τ<0.15 Buoni risultati. Sovralongazione riducibile con peso sul set-point Tm/τ>1 0.6<Tm/τ<1 1.5<K1<2.25 gain{PH } K1 = PH ω =ω c PI o PID (se basso rumore di misura) Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 39/52 Configurazione anti wind-up Wind-up: fenomeno di carica integrale in presenza di fenomeni di saturazione, che comporta che l’azione di controllo non venga modificata anche in presenza di una variazione di segno del segnale di errore d(t) r(t) + _ e(t) C controllore z(t) F filtro u(t) m(t) + A P + processo attuatore saturato + ym(t) + y(t) T trasduttore n(t) Controllore Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 40/52 Configurazione anti wind-up Regolatore PI - Attuatore non saturato 3 Errore Comando Uscita Riferimento 2.5 2 1.5 1 0.5 0 -0.5 0 5 10 15 20 Tempo [s] 25 30 Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 35 40 41/52 Configurazione anti wind-up Regolatore PI - Attuatore saturato 3 Errore Comando Uscita Riferimento 2.5 2 1.5 1 0.5 0 -0.5 0 5 10 15 20 Tempo [s] 25 30 Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 35 40 42/52 Configurazione anti wind-up Errore 1 attuatore saturato attuatore non saturato anti wind-up 0.8 0.6 0.4 0.2 0 -0.2 -0.4 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 43/52 Configurazione anti wind-up r(t) + _ e(t ) kP y(t) e’(t)+ + u(t) Am Modello saturazione A m(t) attuatore saturato Lp Controllore PI Anti wind-up U= Filtro LP τI Am 1 1 + jωτ I ′= E′ = E E′ 1 1 − LP 1 − 1+ jωτ I jωτ I Il filtro LP è un filtro del primo ordine, con guadagno unitario e costante di tempo τI Appena e’ cambia segno si esce dalla zona di saturazione Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 44/52 Azione derivatrice sull’uscita Il blocco dell’azione derivatrice è applicato sull’uscita così da non avere valori di controllo elevati alle variazioni rapide del segnale di riferimento r(t) + e(t) _ kP e’(t) + y(t) + + Am u(t) _ Modello saturazione Lp PI anti wind-up Filtro LP - τI D PI anti wind-up +D Se il segnale di riferimento è costante il controllore PI+D è equivalente a quello PID, a parte gli istanti in cui si imposta una variazione di set-point Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 45/52 Azione derivatrice sull’uscita Risposta indiciale 2.5 riferimento PI+D PID 2 1.5 1 0.5 0 0 5 10 15 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 46/52 Azione derivatrice sull’uscita Segnale di controllo 20 riferimento PI+D PID 15 10 5 0 -5 0 5 10 15 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 47/52 Predittore di Smith Risposta indiciale uscita derivata dell'uscita tangente K K =1 1 Tm = 2.934 s 0.8 τ = 7.4137 s 0.6 k P = 0.0552 0.4 τ I = 5.8680 s τ D = 1.4670 s 0.2 0 0 1 2 3 Tm 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 T m +Tempo τ [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 48/52 Predittore di Smith Risposta indiciale 1 0.9 L’utilizzo di una taratura standard non dà risultati soddisfacenti in termini di tempo di assestamento e prontezza di risposta 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 100 200 300 400 500 600 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 49/52 Predittore di Smith Predittore di Smith: Implementa una compensazione feedforward/feedback del ritardo finito basata sul modello del processo Per migliorare la prontezza di risposta si effettua la retroazione sulla base dell’uscita di un modello del sistema prelevando il segnale a monte di un ritardo stimato, e tarando i parametri del regolatore PID sulla base del modello depurato del ritardo stimato. K =1 K =1 Tm = 2.934 s τ = 7.4137 s Tm = 0.9 s Tˆm = 2.034 s τ = 7.4137 s Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 1.2 K = 0.1798 Tmτ τ I = 2T = m 1.8 s kP = τ D = 0.5Tm = 0.45 s 50/52 Predittore di Smith Ingresso Uscita Processo 0.1798 K_P 1 s Gradino Integratore du/dt Derivatore 1 0.1798/1.8 7.4137s+1 Modello 1° ordine K_I Modello Delay=0.9 Modello Delay=2.034 0.45*0.1798 Predittore di Smith K_D PID Errore di modello La retroazione dell’errore di modello migliora il comportamento a ciclo chiuso del sistema Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 51/52 Predittore di Smith Risposta indiciale 1.2 1 0.8 PID con retroazione dell'errore di modello errore di modello PI+D con retroazione dell'errore di modello PI+D senza retroazione dell'errore di modello 0.6 0.4 0.2 0 -0.2 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Tempo [s] Sistemi di supervisione e controllo - Schemi di controllo e PID 52/52