Primo Piano - Federazione Ginnastica d`Italia

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Ritmica
Primo Piano
CAMPIONATO NAZIONALE DI INSIEME
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na cornice ideale fatta di organizzazione, di puntualità e di
cortesia, unite a condizioni logistiche ottimali, ha valorizzato quest’anno l’evento. Un PalaRuffini ampio, pulito e ben riscaldato ha accolto le 54 squadre che hanno dato vita allo “spettacolo italiano”. Ancor
più dopo i successi mondiali della nostra nazionale, l’appuntamento è atteso e viene vissuto come frutto della tradizione. La Nostra scuola si caratterizza come una inesauribile fucina di idee e di soluzioni tecniche e artistiche che non ha eguali. Il gioco
dei colori e la varietà delle scelte musicali, poi, completa il quadro che mai (Foto: di Pasquale Juzzolino)
delude. Non a caso il Trofeo Andreina
Gotta Sacco viene assegnato in concomitanza con questo Campionato, a
memoria di colei che, originaria di Torino, ha dato i natali alla Ritmica italiana. La categoria Giovanile ha presentato un esercizio con 5 palle. Le squadre più esperte nel controllo degli attrezzi hanno totalizzato un più alto
punteggio sia di Difficoltà che di Artistico perché hanno realizzato con maggiore precisione e sicurezza gli scambi e gli elementi di collaborazione con
rischio. I cerchi e le clavette hanno caratterizzato l’esercizio della categoria Open, esercizio in cui la squadra di casa, la Eurogimnica,
in concorso generale è riuscita a fare il tanto
desiderato sorpasso di tutte le avversarie. In
finale, tuttavia, la forte carica emotiva ha modificato gli equilibri, sempre delicati in un
gruppo anche collaudato. Le otto finaliste di
ciascuna categoria hanno dato vita ad una
gara molto combattuta. Regina di entrambe
le competizioni e vincitrice del Trofeo Gotta
Sopra podio squadre Giovanili.
è la Aurora Fano che ha dimostrato versatiliSotto podio squadre Open
tà e originalità compositiva, unita ad una buona realizzazione esecutiva . Ottimo anche il
lavoro di Fabriano e della Comense nella Giovanile e di Flaminio e Pavese nella Open. Molte ginnaste di diverse squadre, già conosciute in occasione di valutazioni individuali o di
allenamenti collegiali, sono state osservate all’opera anche nel lavoro di insieme. Tra loro
ci saranno le future e fortunate protagoniste
della “Ginnastica Azzurra”?
Lorella Saccuman
RISULTATI
SQUADRE GIOVANILI
1. SEV AURORA FANO -13,950
2 .FABRIANO - 13,375
3. COMENSE - 13,250
4. IL GIGLIO VILLA CARCINA - 12,725
5. ASD RITMICA PIEMONTE - 11,325
6. MODERNA LEGNANO - 11,300
7. FLAMINIO ROMA - 10,750
8. EDERA RAVENNA - 10,450
SQUADRE OPEN
1. ASD G.AURORA FANO - 14.550
2. FLAMINIO ROMA - 13.400
3. S.GINN.PAVESE - 12.750
4. ESTENSE PUTINATI - 12.200
5. ARCOBALENO PRATO - 11.500
6. SPORT LIFE CLUB AP - 11.325
7. ASD EUROGIMNICA TO - 11.125
8. BENTEGODI VERONA - 10.225
TROFEO GOTTA (tra parentesi il nome dell’individualista)
1. ASD G.AURORA FANO - 27,525 (ARBORE VANESSA)
2. S.GINN.PAVESE - 24,875 (STELLA MARTA)
3. ESTENSE PUTINATI - 24,800 (FURINI ALESSIA)
4. ARCOBALENO PRATO - 22,875 (SANTI CHIARA)
5. ASD EUROGIMNICA TO - 22,300 (VINETTI SONIA)
6. BENTEGODI VERONA - 21,500 (BONVICINI IARA)
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IL PIANOFORTE IN PALESTRA:
UN LUSSO D’ALTRI TEMPI
M
olte delle attuali tecniche
di Ginnastica Ritmica che
hanno fatto parte delle prime squadre nazionali si ricordano
certo di aver lavorato con musica dal
vivo al pianoforte e avranno, come
me, apprezzato il pensiero inusuale
offerto la sera del 3 dicembre in occasione del Galà di Ginnastica Ritmica al palazzetto dello sport “Ruffini”
di Torino. Personalmente ho sempre
considerato un lusso il fatto di poter
comunicare alla (o al) pianista, in
ogni momento della seduta di allenamento, le variazione dettate dalle
esigenze tecniche, di modificare le
sequenze motorie e concordare insieme un nuovo adeguamento musicale che riflettesse nelle sue componenti ritmiche ed espressive le
nuove azioni. Questo privilegio, ovviamente oneroso, era proprio delle
squadre nazionali. Quello che è successo al Palaruffini di Torino in occasione del campionato nazionale di
squadra il 3 e 4 dicembre u.s. è stata una iniziativa unica per la GR italiana, almeno da quando sono in uso
le musiche registrate. Merito del giovane presidente dell’ EuroGymnica
Marco Napoli, che si è fatto carico di
ricordare le origini del nostro sport
e far conoscere aspetti e momenti
anche non recenti della GR . E l’ha
fatto portando in campo un pianoforte vero, addirittura a coda, che
molte ginnaste e forse anche molte
tecniche non avevano mai visto in
palestra; ha ovviamente invitato a
suonarlo i pianisti piemontesi, ora affermati musicisti, che all’epoca ( anni ‘60, ‘70 e i primi anni ‘80) accompagnavano dal vivo le ginnaste negli
allenamenti e in gara . Ha risposto
alla chiamata la prof.ssa Raffaella Por-
tolese di Torino generosa compartecipe di molte trasferte della squadra
nazionale tra cui lo storico bronzo di
Cuba nel 1971 al 5° Campionato del
Mondo di Ginnastica Moderna. In
omaggio ad Andreina Gotta Sacco,
torinese e iniziatrice della ritmica italiana sono stati suonati tre piccoli
brani di sua composizione per esercizi di base. La linea ritmica semplice e chiara delle musiche ha consentito ad un gruppo di giovanissime
ginnaste della società organizzatrice
di esprimere bene il significato del
momento e di mettere in evidenza
l’aderenza dei movimenti alla melodia. Un modo per ricordare le origini ma anche per riflettere sull’attuale utilizzo dei brani musicali nell’accompagnamento degli esercizi. Il pianoforte, per le caratteristiche tecniche che presenta, è stato lo strumento maggiormente usato per l’accompagnamento al movimento ginnastico anche nelle scuole di danza, perchè riesce a dare sostegno e risalto
in modo efficace alle azioni ed esprime con chiarezza l’ infinita varietà
dei dinamismi e delle espressioni. Fino agli anni ottanta dunque il momento della gara era vissuto insieme
dalle ginnaste e dal pianista, entrambi emotivamente coinvolti e responsabili, ginnaste e pianista nel lavoro
con accompagnamento diretto dovevano acquisire un perfetto automatismo, tenendo conto che ciascuna delle due parti era soggetta alle
emozioni e agli imprevisti della esecuzione, perciò i tempi per raggiungere la sintonia necessaria erano molto più lunghi rispetto al lavoro con
musica registrata. È evidente che la
musica registrata garantisce la ripetizione all’infinito identica in ogni
particolare degli andamenti, dell’
espressione e di ogni altro elemento
ritmico o melodico; in teoria perciò
non si potrebbero eseguire variazioni tecnico- esecutive che si discostino dalla trama musicale fissata rigidamente nella registrazione. Ma sappiamo che le variazioni tecniche sono inevitabili, perché sono il risultato di una evoluzione che modifica e
migliora il gesto in ogni sua componente (ampiezza, velocità, dinamismo); in tal caso, nel lavoro odierno
in palestra non c’è l’immediato adeguamento sul brano musicale; la musica sarà poi “arrangiata” in altra sede, in sala di registrazione, ma senza la viva presenza e la condivisione
delle ginnaste per la nuova risoluzione. L’accompagnamento dal vivo: un
tocco di stile antico e una grande
soddisfazione da aggiungere alle altre che offre il magico mondo della
Ginnastica Ritmica.
Maria Rosa Rosato
(Foto: di Pasquale Juzzolino)
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Ritmica
Primo Piano
SESSINA AMMALIA LA SPOLETO CUP
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n manifesto naif, originale ed affascinante nella sua
semplicità, raffigura la Ginnastica Ritmica come uno
spettacolo, al centro di una piazza con un pubblico attento che fa da cornice assieme ad una Spoleto ricca
di splendide opere architettoniche: questo l’emblema del
II torneo internazionale Spoleto cup. E spettacolo è stato
davvero quello offerto dalle ginnaste presenti al Torneo,
fermamente voluto dal suo organizzatore, il presidente della Polisportiva la Fenice, Roberto Settimi.
Da Vera Sessina campionessa del mondo a squadre, nonché medaglia d’oro ai mondiali di Baku nella specialità del
nastro ad Anna Gourbanova, l’azera finalista a 2 attrezzi
sempre ai mondiali di Baku, alle nostre ginnaste tutte hanno suscitato calorosi applausi Sessina, con una performance all’altezza delle aspettative, si è imposta nel concorso generale dimostrandosi nettamente superiore a tutte le altre
atlete. In particolare ha saputo realizzare nell’esercizio al nastro, suo cavallo di battaglia, espressività, eleganza e tecnica di alto livello. Ha preceduto la Gurbanova e la bionda e
brava finlandese Maria Ringinen. L’azzurra Romina Laurito
è rimasta per un soffio fuori dal podio, staccata dalla finlandese di soli 0,125 centesimi di punto e seguita da Beatrice
Zancanaro.entrambe , metabolizzata l’esperienza dei recenti mondiali, sono state interpreti di una buona gara. Lauri-
to in virtù di un 15.325, ha
conquistato nelle finali di attrezzo il bronzo nella fune e,
per un solo decimo di punto,
è andata vicina a quello della
palla. Zancanaro, con un’ottima prova alle clavette è riuscita ad assicurarsi un argento
complice due perdite d’attrezzo della Sessina, finita inaspettatamente ma giustamente al
terzo posto. 9° posizione per
Paola Bianchetti, apparsa sottotono rispetto ad altre occasioni. In definitiva, anche se il predominio delle due ginnaste di scuola ex sovietica è apparso evidente, l’Italia non ha
affatto sfigurato, e la lotta con la Finlandia per il terzo posto è stato motivo di suspense e quindi di interesse per il
pubblico fino alla fine della gara, in cui ha fatto da speaker
una brillante Isabella Zunino. Una ricca premiazione, con il
vice presidente Guido Menchi in rappresentanza federale,
ha chiuso la manifestazione, la cui riuscita ha sicuramente
ricompensato l’impegno degli organizzatori.
Marina Piazza
Vera Sesina, Anna Gourbanova e Maria Ringinen - (Foto: Pastorelli)