7 Agosto 2016 - Parrocchia S. Maria Goretti
Transcript
7 Agosto 2016 - Parrocchia S. Maria Goretti
Parrocchia SS. G. Barbarigo e M. Goretti - Vicolo della Pineta, 3 Mestre - Tel. e Fax 041 611021Email:[email protected] VITA DI COMUNITA’ www.santamariagorettimestre.it ORARIO SS.MESSE Feriali: Festive: Confessioni: Domenica 7 agosto 2016 n.32 8.15 e 19.00 - Prefestiva 18.30 8.00 - 9.30 - 11.00 Ven. e sab. 15.30 - 18.30 - Adorazione perpetua, giorno e notte Liturgia delle Ore: III settimana ANCHE VOI TENETEVI PRONTI... In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». ASSUNZIONE BEATA VERGINE LUNEDI’ 16 AGOSTO FESTA DI PRECETTO SANTE MESSE CON ORARIO FESTIVO: 8.00 - 9.30 - 11. ( Lc 12,35-40 ) DALL’ INCONTRO DI PAPA FRANCESCO CON I VESCOVI POLACCHI Cracovia 27 luglio 2016 Grazie. Questa della misericordia non è una cosa che è venuta in mente a me. Questo è un processo. Se noi vediamo già il beato Paolo VI, aveva qualche accenno sulla misericordia. Poi, san Giovanni Paolo II è stato il gigante della misericordia, con l’Enciclica Dives in misericordia, la canonizzazione di santa Faustina, e poi l’ottava di Pasqua: è morto alla vigilia di quel giorno. E’ un processo, da anni, nella Chiesa. Si vede che il Signore chiedeva di risvegliare nella Chiesa questo atteggiamento di misericordia tra i fedeli. Lui è il Misericordioso che perdona tutto. A me colpisce tanto un capitello medievale che si trova nella Basilica di Santa Maria Maddalena a Vézelay, in Francia, dove incomincia il Cammino di Santiago. In quel capitello, da una parte c’è Giuda impiccato, con gli occhi aperti, la lingua fuori, e dall’altra parte c’è il Buon Pastore che lo porta con sé. E se guardiamo bene, con attenzione, la faccia del Buon Pastore, le labbra da una parte sono tristi, ma dall’altra parte fanno un sorriso. La misericordia è un mistero, è un mistero. E’ il mistero di Dio. Mi hanno fatto un’intervista, da cui poi è stato tratto un libro intitolato Il nome di Dio è misericordia, ma è una espressione giornalistica, credo che si possa dire che Dio è il Padre misericordioso. Almeno, Gesù nel Vangelo lo fa vedere così. Punisce per convertire. E poi le parabole della misericordia, e il modo come Lui ha voluto salvarci… Quando venne la pienezza dei tempi, fece nascere il Figlio da una donna: con la carne, ci salva con la carne; non a partire dalla paura, ma dalla carne. In questo processo della Chiesa noi riceviamo tante grazie. «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». VISITA ALLA CHIESA DI SAN FRANCESCO A CRACOVIA PREGHIERA DEL SANTO PADRE Cracovia Sabato, 30 luglio 2016 Preghiera per la pace e la difesa dalla violenza e dal terrorismo O Dio onnipotente e misericordioso, Signore dell’Universo e della storia. Tutto ciò che hai creato è buono, e la Tua compassione per gli errori dell’uomo è inesauribile. Oggi veniamo a Te per chiederTi di conservare il mondo e i suoi abitanti nella pace, di allontanare da esso l’ondata devastante del terrorismo, di riportare l’amicizia e infondere nei cuori delle Tue creature il dono della fiducia e della disponibilità a perdonare. O Datore della vita, Ti preghiamo anche per tutti coloro che sono morti come vittime di brutali attacchi terroristici. Dona loro una ricompensa eterna. Che intercedano per il mondo, dilaniato dai conflitti e dai contrasti. O Gesù, Principe della Pace, Ti preghia- mo per chi è stato ferito in questi atti di inumana violenza: bambini e giovani, donne e uomini, anziani, persone innocenti coinvolte solo per fatalità nel male. Guarisci il loro corpo e il loro cuore e consolali con la Tua forza, cancellando nel contempo l’odio e il desiderio di vendetta.Spirito Santo Consolatore, visita le famiglie delle vittime del terrorismo, famiglie che soffrono senza loro colpa. Avvolgile col manto della Tua misericordia divina. Fa’ che ritrovino in Te e in se stessi la forza e il coraggio per continuare ad essere fratelli e sorelle per gli altri, soprattutto per gli immigrati, testimoniando con la loro vita il Tuo amore. Tocca i cuori dei terroristi, affinché riconoscano il male delle loro azioni e tornino sulla via della pace e del bene, del rispetto per la vita e della dignità di ogni uomo, indipendentemente dalla religione, dalla provenienza, dalla ricchezza o dalla povertà. O Dio, Padre Eterno, esaudisci nella Tua misericordia la preghiera che innalziamo a Te tra il fragore e la disperazione del mondo. Ci rivolgiamo a Te con grande speranza, ricolmi di fiducia nella Tua infinita Misericordia, affidandoci all’intercessione della Tua Santissima Madre, resi forti dall’esempio dei beati martiri del Perù, Zbigniew e Michele, che hai reso valorosi testimoni del Vangelo, al punto che hanno offerto il loro sangue, e chiediamo il dono della pace e l’allontanamento da noi della piaga del terrorismo. Per Cristo nostro Signore.Amen. L’OPERA PIU’ BELLA DELL’UOMO E’ QUELLA DI PREGARE E AMARE Dal «Catechismo» di san Giovanni Maria Vianney, sacerdote Fate bene attenzione, miei figliuoli: il tesoro del cristiano non è sulla terra, ma in cielo. Il nostro pensiero perciò deve volgersi dov’è il nostro tesoro. Questo è il bel compito dell’uomo: pregare ed amare. Se voi pregate ed amate, ecco, questa è la felicità dell’uomo sulla terra. La preghiera nient’altro è che l’unione con Dio. Quando qualcuno ha il cuore puro e unito a Dio, è preso da una certa soavità e dolcezza che inebria, è purificato da una luce che si diffonde attorno a lui misteriosamente. In questa unione intima, Dio e l’anima sono come due pezzi di cera fusi insieme, che nessuno può più separare. Come è bella questa unione di Dio con la sua piccola creatura! È una felicità questa che non si può comprendere. Noi eravamo diventati indegni di pregare. Dio però, nella sua bontà, ci ha permesso di parlare con lui.La nostra preghiera è incenso a lui quanto mai gradito. Figliuoli miei, il vostro cuore è piccolo, ma la preghiera lo dilata e lo rende capace di amare Dio. La preghiera ci fa Visitate il sito internet pregustare il cielo, come qualcosa che discende a noi dal paradiso. Non ci lascia mai senza dolcezza. Infatti è miele La nostra preghiera è incenso a lui quanto mai gradito. Figliuoli miei, il vostro cuore è piccolo, ma la preghiera lo dilata e lo rende capace di amare Dio. La preghiera ci fa pregustare il cielo, come qualcosa che discende a noi dal paradiso. Non ci lascia mai senza dolcezza. Infatti è miele che stilla nell’anima e fa che tutto sia dolce. Nella preghiera ben fatta i dolori si sciolgono come neve al sole. Anche questo ci dà la preghiera: che il tempo scorra con tanta velocità e tanta felicità dell’uomo che non si avverte più la sua lunghezza. Ascoltate: quando ero parroco di Bresse, dovendo per un certo tempo sostituire i miei confratelli, quasi tutti malati, mi trovavo spesso a percorrere lunghi tratti di strada; allora pregavo il buon Dio, e il tempo, siatene certi, non mi pareva mai lungo. Ci sono alcune persone che si sprofondano completamente nella preghiera come un pesce nell’onda, perché sono tutte dedite al buon Dio. Non c’è divisione alcuna nel loro cuore. O quanto amo queste anime generose! San Francesco d’Assisi e santa Coletta vedevano nostro Signore e parlavano con lui a quel modo che noi ci parliamo gli uni agli altri. Noi invece quante volte veniamo in chiesa senza sapere cosa dobbiamo fare o domandare! Tuttavia, ogni qual volta ci rechiamo da qualcuno, sappiamo bene perché ci andiamo. Anzi vi sono alcuni che sembrano dire così al buon Dio: «Ho soltanto due parole da dirti, così mi sbrigherò presto e me ne andrò via da te». Io penso sempre che, quando veniamo ad adorare il Signore, ot terremmo tut to quello che domandiamo, se pregassimo con fede proprio viva e con cuore totalmente puro. (Catéchisme sur la prière: A. Monnin, Esprit du Curé d’Ars, Parigi, 1899, pp. 87-89) www.santamariagorettimestre.it e facebook accessibile dal sito