La conoscenza di sé

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La conoscenza di sé
UNIONE EUROPEA
Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale
REGIONE SICILIANA
Assessorato della Famiglia,
delle Politiche Sociali e del Lavoro
“Investiamo
nel vostro futuro”
COMUNE DI
PALERMO
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edizioni
Progetto BRIDGE: Inclusione, Responsabilità,
Dialogo intergenerazionale e Sviluppo della persona umana
PO FESR Sicilia 2007-2013 - “INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO” - CUP D78C12000140004
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LABORATORIO
La conoscenza di sé
“Solo chi si conosce è padrone di sé stesso.”
(Pierre de Ronsard, Discorsi, 1560)
La costruzione del sé professionale è un processo di maturazione complesso nel quale il
giovane si trova a possedere conoscenza e consapevolezza dei propri interessi professionali e del valore di questi, delle proprie attitudini e del contesto sociale in cui realizzare la
propria scelta professionale. Contesto in cui si intrecciano le proprie preferenze con la realtà
lavorativa, dove lo studente può consapevolmente costruire un sistema di aspettative e
motivazioni, il vero motore verso l’autorealizzazione.
Sulla base di queste premesse teoriche, il laboratorio sulla conoscenza del sé ha la finalità
generale di aiutare ogni studente a pianificare e delineare il proprio profilo personale, l’area
del sé personale e professionale, del rapporto con i saperi e con i sistemi dell’istruzione,
della formazione e del lavoro con l’obiettivo di sviluppare contesti educativi finalizzati alla
conoscenza di sé e legati al processo di scelta e alla capacità decisionale. Tale processo
deve condurre lo studente ad effettuare un compromesso fra il sé professionale ed ideale e
il sé reale.Ciò lo obbliga a confrontarsi con la realtà personale e sociale e a costruire un’ipotesi di scelta che soddisfi lui e ciò che è realmente possibile. (inserire citazione Giuseppina
Maniscalco).
OBIETTIVI
a) rilevare la situazione iniziale degli studenti in riferimento alla percezione che hanno di
sé;
b) far acquisire consapevolezza di Sé (attitudini, motivazioni, interessi, rendimento scolastico, atteggiamenti verso la scuola, punti deboli e punti di forza);
c) favorire il miglioramento dell’atteggiamento degli alunni nei confronti della scuola, rendendoli consapevoli delle motivazioni per cui la frequentano;
d) favorire l’autovalutazione e l’auto orientamento;
DESTINATARI
Il laboratorio è rivolto a studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.
OPERATORI
• Orientatore.
• Docente che ha ricevuto un’adeguata formazione sul laboratorio e sugli strumenti da
utilizzare.
TEMPI E MODALITÀ DI REALIZZAZIONE
Il laboratorio ha una durata di circa due ore e deve essere svolto presso un’aula dove si ha
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la possibilità di sfruttare lo spazio con assetti di lavoro differenti (in semicerchio, circolare,
frontale) e dove poter utilizzare un PC ed un video proiettore per la visione del materiale
introduttivo.
Durante le ore di laboratorio, l’orientatore/ docente deve avere la possibilità di potersi muovere liberamente in mezzo agli alunni dato che sono chiamati a partecipare attivamente.
METODOLOGIA
Il laboratorio, che ha la finalità generale sottesa di sviluppare una conoscenza e una consapevolezza di sé in termini di punti di forza e di punti di debolezza funzionali alla costruzione
delle fondamenta di un sé professionale, forte e coerente, verrà strutturato secondo le seguenti fasi:
1. ACCOGLIENZA: questa fase è importante in quanto predispone gli alunni all’ascolto e
alla condivisione degli obiettivi del laboratorio. Sarà importante fare sedere gli alunni
formando un semicerchio ed utilizzare l’impostazione d’aula solo per la compilazione
delle schede. L’importante è che l’operatore nelle attività formative stimoli il dialogo e la
condivisione, oltre ad essere vicino ad ogni alunno e catturare la sua attenzione. Questa
fase è il momento di presentazione dell’operatore (nome, cognome, percorso professionale, etc.) al quale seguirà le presentazione degli allievi.
Questa deve essere una presentazione autonoma, dove ciascuno deve sentirsi libero di
raccontare di sé e di condividere col gruppo ciò che preferisce
Se si è incontrato precedentemente il gruppo di lavoro, è possibile bypassare la fase di
presentazione degli attori del seminario (operatore e partecipanti), facendo riepilogare
agli alunni quanto svolto precedentemente. Se all’interno del gruppo vi dovessero essere
nuove persone, allora sarà cura dell’operatore svolgere la propria presentazione, fare
presentare i nuovi partecipanti e fare riepilogare a chi era stato presente precedentemente, il percorso svolto. In questo caso, il tempo impiegato per lo svolgimento di questa
fase può essere ridotto a 10 minuti, dando maggiore spazio alle successive. (20 minuti.
2. PATTO FORMATIVO: rimanendo sempre in assetto di semicerchio, l’operatore introdurrà
la tematica laboratoriale definendo e condividendo con il gruppo gli obiettivi, le metodologie, i tempi di realizzazione e stipulando il contratto formativo. (10 minuti).
3. AVVIO DELLE ATTIVITÀ: in questa fase l’operatore proietterà delle slide guida in cui viene
spiegato all’alunno come deve procedere successivamente durante il lavoro in autonomia. In questo primo momento, si prediligerà ancora l’assetto a semicerchio, in quanto
l’operatore stimolerà gli alunni a discutere sull’argomento facendo raccontare agli studenti di sé, in modo da comprendere se l’immagine che hanno è idealizzata o corrisponde al contesto reale.
Gli studenti si devono sentire liberi di “raccontarsi” e di scegliere il modo in cui presentarsi anche lasciandoli liberi di non raccontare nulla di sé.
All’interno del laboratorio finalizzato alla conoscenza di sé, devono essere attivati spazi
e tempi legati all’individuazione dei punti di forza e di debolezza di ciascun alunno e alla
costruzione di un profilo plastico, la cui fruizione deve essere collegata alla costruzione
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di un personale percorso di orientamento, adeguato ad una scelta scolastica, formativa
e/o professionale di tipo consapevole.
In tal senso, la costruzione del profilo di ogni studente deve essere subordinata alla
realizzazione di un momento specifico della fase iniziale del progetto, in cui pensare e
realizzare uno spazio diagnostico-funzionale, che preveda la somministrazione di una
batteria di test / questionari specifici dell’ambito orientamento.
I test e i questionari somministrati hanno una funzione di rilevazione pre-post test, ed
i risultati da essi ricavati devono essere utilizzati come stimoli in grado di focalizzare
l’attenzione dei ragazzi sul proprio modo di essere di fronte alle situazioni.
Le batterie di test - questionari devono permettere di raccogliere molte informazioni,
da articolare in un profilo sintetico da presentare successivamente agli studenti sia in
assetto di gruppo (il laboratorio) sia in assetto individuale (il counselling orientativo).
In funzione del gruppo di studenti e di quanto rilevato dai laboratori precedentemente
svolti o nella fase di presentazione, l’orientatore / docente può scegliere se somministrare la batteria completa o selezionare quei questionari che possano essere maggiormente utili a rilevare quanto descritto sopra.
I questionari che si vogliono proporre sono
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
• “SE POTESSI SCEGLIERE CIÒ CHE VOGLIO … CHE COSA MI PIACEREBBE FARE”
Scheda presente in “Rassegna dell’orientamento nella scuola media”
• “LE MIE COMPETENZE” Scheda presente in “Rassegna dell’orientamento nella
scuola media”
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
• RISORSE INDIVIDUALI Scheda presente in “L’orientamento in pratica”di MANCINELLI
• ABILITÀ E COMPETENZE Scheda presente in “L’orientamento in pratica”di MANCINELLI
Con l’utilizzo di tutti o alcuni degli strumenti sopra esposti, si vuole mettere in evidenza lo
scollamento, che spesso si riscontra in molti studenti coinvolti nella pianificazione del progetto professionale tra l’immagine propagandata o solo idealizzata di sé, con la possibilità
di delineare percorsi coerenti con le reali possibilità e potenzialità individuali, integrati con le
aspettative e le motivazioni che spingono verso l’autorealizzazione personale e che restano
comunque ancorate alla realtà esperita.
Si vuole articolare l’attività di somministrazione secondo le seguenti fasi:
a. presentazione dei test / questionari proposti e spiegazione del sé;
b. somministrazione test / questionari sull’indagine della percezione di sé (l’idea, cioè, che
ognuno ha di sé);
c. riflessione verbale svolta in gruppo per il rilevamento degli interessi, attitudini, stili mentali, competenze meta cognitive e relazionali al fine di far acquisire consapevolezza delle
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proprie percezioni (esempi di domande tipo:“Rispetto ai test proposti e alle aree indagate che cosa vi aspettate che emerga?”, “Quali interessi, attitudini, stili mentali, competenze meta cognitive e relazionali vi aspettate che emergano?”, “Come mi vedo?”, etc.
L’operatore durante la formulazione delle domande (che saranno confrontate poi con i
risultati conseguiti nei test) darà una spiegazione dei termini che possono ostacolare
una corretta comprensione;
correzione dei test: la correzione deve essere svolta in funzione dei singoli test che si
somministrano. Infatti, alcuni test hanno appositi fogli di correzione, altri vanno semplicemente letti. In base allo strumento scelto, la correzione può essere eseguita in gruppo
subito dopo la somministrazione, o individualmente dall’operatore che poi restituirà i
risultati successivamente.
interpretazione dei dati: lettura di quanto evidenziato dai ragazzi sui test/questionari.
Dove previsto, l’interpretazione può avvenire attraverso la lettura di grafici risultati dai
valori segnati dagli studenti;
costruzione dei profili: permette di “fotografare” la situazione in entrata dei ragazzi,
orientando in tal senso i consulenti nella contestualizzazione dei laboratori di autorientamento visti nella loro specificità.
Restituzione dei profili: può essere svolta individualmente durante un colloquio individuale o in gruppo. In entrambi i casi, si può procedere con i ragazzi ponendo loro domande concentrate sull’area generale del “Perché ho di me questa immagine poco aderente
alla realtà?” e ciò attivando quesiti specifici quali: “A quali aspetti interni ed esterni
attribuisco maggior peso e valore nel processo di costruzione della mia percezione personale?”, “Quali esperienze hanno influenzato tale processo?”, “Cosa e come verifico e
valuto da solo gli aspetti emersi su di me?”, “Attraverso quali esperienze personali e di
gruppo penso di potere integrare l’immagine di me?”
4. CHIUSURA: momento di dibattito finale in cui l’operatore inviterà gli alunni ad esprimere
le proprie opinioni in merito al lavoro svolto stimolandoli al dialogo e a fornire ulteriori spunti di riflessione sulla strutturazione del proprio percorso professionale. Durante
questa fase, l’operatore somministrerà anche un questionario di gradimento. Questi due
metodi di rilevamento hanno la finalità di ottenere informazioni sull’acquisizione della
capacità di lettura delle informazioni traendo fuori ciò che è essenziale per la scelta
che vogliono operare e sulla conoscenza dei principali metodi e canali informativi per la
ricerca attiva del lavoro da parte degli alunni.
IMPORTANTE: durante ogni fase è importante che l’operatore stimoli il dialogo circolare
all’interno del gruppo.
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