Categoria RESIDENZIALE Progetto: Riqualificazione Ex

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Categoria RESIDENZIALE Progetto: Riqualificazione Ex
 Categoria RESIDENZIALE
Progetto: Riqualificazione Ex Falegnameria
Luogo: Via Ferrante Aporti, Torino
Committente: privato
Progettisti: Arch. Emanuela Maffei e Arch. Lodovica Roncaglione
Emanuela Maffei nasce a Torino nel 1973.
Nel 1998 si laurea in Architettura presso il Politecnico di Torino. Si
trasferisce per un anno a Parigi, dove lavora presso lo studio dell’Arch.
Andrea De Franchis, collaborando a progetti di architettura di interni.
Dal 2000 al 2006 lavora a Torino presso gli studi dell’Arch. Beppe Maggiora
e Bottega Studio nell’ambito residenziale e retail.
Nel 2006 inizia la libera professione. Dal 2007 al 2009 si trasferisce a Londra dove accresce la sua
esperienza con clienti italiani e stranieri, proponendo progetti che uniscono lo stile
inconfondibile italiano alla contemporaneità di quello londinese.
Lodovica Roncaglione nasce a Torino nel 1972.
Nel 1998 si laurea in Architettura presso il Politecnico di Torino. Inizia a
lavorare nello studio di Torino dell’Arch. Andrea Bruno, trasferendosi poi
nella sua sede parigina.
Dal 2000 al 2005 lavora a Milano presso lo studio F&P Architetti,
specializzandosi nell’architettura di interni e nel retail design.
Nel 2005 rientra a Torino e inizia la libera professione, collaborando con lo studio LLTT su
progetti di allestimento e museografia. Dal 2006 al 2009 segue la progettazione di un hotel nel
centro di Milano, continuando parallelamente i lavori di architettura e interior design che
rimangono il suo interesse principale.
Dal 2010 collaborano insieme a Torino su progetti di architettura e interior design accomunate
dalla stessa passione per forme e linee pulite e da uno stile che rispetta i caratteri esistenti
degli spazi su cui intervengono. L’obiettivo è quello di creare ambienti dalle atmosfere senza
tempo in cui convivono oggetti ed arredi contemporanei e del passato.
Riqualificazione Ex Falegnameria
Il progetto prevedeva la ristrutturazione completa di una falegnameria di fine ‘800, situata
all’interno di un cortile di un edificio della precollina torinese.
Lo spazio è stato riplasmato “ricavando” al suo interno una corte di circa 70 mq., che è
diventata il “cuore” della casa con vetrate a tutt’altezza; soluzione architettonica studiata per
conferire luminosità ad ogni locale, senza in alcun modo ridurre la privacy interna della
struttura.
Si è così realizzata un’unità abitativa unifamiliare di circa 600 mq, disposta su due livelli fuori
terra ed un piano interrato.
La scelta dei materiali è stata concepita per creare un’atmosfera che ricordasse l’architettura
industriale di fine ‘800. Legno, mattoni a vista, cemento e ferro sono i protagonisti di questi
ambienti.
Per rendere confortevole la casa è stata dedicata una grande attenzione agli aspetti acustici e al
trattamento aria, elementi fondamentali nel nuovo concetto di abitare.
L'eccellenza prestazionale è stata raggiunta con l'uso di energie alternative, impiegando cinque
sonde geotermiche di 136 m cadauna, che, attraverso un pavimento radiante, donano alla casa
una pura sensazione di benessere percepito, utilizzando temperature di esercizio molto basse.