GOAL : prevenire la violenza nello sport

Transcript

GOAL : prevenire la violenza nello sport
GOAL : prevenire la violenza nello sport
Un manuale per le città
Sintesi
L’European Forum for Urban Security (Efus), rete di 300 città ed enti regionali europei che si propone di sviluppare scambi di buone pratiche e di esperienze in materia di prevenzione della criminalità, lavora ormai da quasi vent’anni sul tema
della violenza nello sport e studia il modo in cui le città e le amministrazioni locali
possono contrastare e prevenire tale fenomeno. Le città membre si sono impegnate a migliorare le loro strategie, allo scopo di garantire il massimo livello di sicurezza possibile nel corso di partite, tornei e campionati, sforzandosi ugualmente
di promuovere il ruolo svolto dallo sport nella prevenzione della violenza.
Il progetto GOAL (Gathering of all local forces to prevent violence in sporting
events –Unire tutte le forze locali per prevenire la violenza in occasione di eventi
sportivi) costituisce l’iniziativa più recente dell’European Forum for Urban Security su questa tematica. È stato lanciato nel 2009 sotto la direzione dell’Efus e riunisce sei città europee: Charleroi (Belgio), Genova (Italia), Liegi (Belgio), Lille
(Francia), Mannheim (Germania) e Solna (Svezia), due esperti e l’associazione Eurofan. Il progetto GOAL è nato con l’obiettivo di fornire supporto alle città per le
politiche di prevenzione della violenza collegata allo sport, promuovendo un’impostazione multisettoriale e globale. Per due anni e mezzo, i partner del progetto
hanno regolarmente partecipato a riunioni di lavoro assistiti da esperti e a una
serie di visite di studio in ciascuna delle città partner, al fine di individuare le
buone prassi e di capitalizzare le conoscenze.
I risultati di tali scambi di esperienze sono contenuti nella pubblicazione GOAL:
Preventing Violence in Sport. A guidebook for cities, un manuale che fornisce informazioni, raccomandazioni ed esempi di buone prassi per aiutare le città e altri enti
locali a garantire lo svolgimento di manifestazioni sportive sicure, amichevoli,
aperte a tutti e in un clima festivo. La presente sintesi fornisce una breve descrizione del contenuto della pubblicazione.
European
Forum for
Urban
Security
GOAL: prevenire la violenza
nello sport
Un manuale per le città
Sintesi
Resumé VI.indd 2-3
23/07/12 20:23
Introduzione
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Secondo alcuni esperti, è alla fine del 19° secolo che si è assistito per la prima volta a manifestazioni di violenza da parte degli spettatori in occasione di un evento sportivo. Alla fine degli anni
’60 del secolo scorso, gli episodi di violenza negli stadi sono diventati più frequenti e visibili e si
sono profondamente radicati nella società. Non li si poteva più considerare come fenomeni marginali o accidentali. Man mano che lo sport diventava un mezzo per sfogare rabbia e frustrazioni
causate da conflitti sociali, nazionali o locali di ogni tipo, aumentava anche il rischio di incidenti
durante le partite. Lo sport è inoltre diventato in un certo qual senso un mezzo socialmente accettabile per esprimere scontento e dare voce alle proprie insoddisfazioni. L’insieme di tali ragioni ha portato a un aumento dei rischi per l’ordine pubblico connessi ai grandi eventi sportivi.
Il semplice fatto di concentrare migliaia di persone in uno spazio più o meno ristretto e chiuso,
associato alle tensioni e all’atmosfera estremamente emotiva di un evento sportivo rappresenta
in ogni caso un rischio significativo per la sicurezza, a prescindere da ogni altra considerazione. È
ampiamente riconosciuta la correlazione tra le misure di sicurezza e gli aspetti legati alla tutela
dell’incolumità degli spettatori in occasione di grandi eventi sportivi. Di conseguenza, la sicurezza e la salvaguardia dell’ordine pubblico e dell’incolumità delle persone dovrebbero essere
viste come due aspetti di uno stesso problema.
Fin dalla metà degli anni ’80, gli organizzatori di manifestazioni sportive, le amministrazioni comunali e i governi si sono adoperati per rafforzare i dispositivi di prevenzione; ciò nonostante,
una serie di terribili drammi (stadio di Heysel nel 1985, Bedford nel 1985, Hillsborough nel
1989, e Bastia nel 1992) hanno obbligato la comunità internazionale a prendere ulteriori misure
per garantire la sicurezza. Nel 1985, il Consiglio d’Europa ha adottato la Convenzione europea
sulla violenza e i disordini degli spettatori in occasione di manifestazioni sportive, e particolarmente le partite di calcio. In tale ambito, conformemente a quanto stabilito dalla Convenzione, è
stato costituito un Comitato permanente, all’interno del quale sono rappresentati tutti gli Stati
Parti contraenti. A seguito dell’adozione della Convenzione, sono state elaborate e pubblicate
oltre 30 raccomandazioni, un certo numero delle quali sono considerate esempi e punti di riferimento per l’adozione di politiche pubbliche in tema di violenza collegata agli eventi sportivi. La
pubblicazione GOAL: preventing violence in sports. A guidebook for cities riporta un gran numero di tali raccomandazioni e i loro punti salienti.
I grandi eventi sportivi hanno un impatto pesante sulle città, che incide sulla loro vita e sulle loro
politiche. In funzione delle legislazioni nazionali, gli enti locali svolgono un ruolo in materia di
sicurezza della città in senso generale, come pure di sicurezza e di tutela dell’incolumità degli
spettatori negli stadi, poiché spetta loro allestire gli spazi pubblici, organizzare gli eventi collaterali e tenere equamente conto degli interessi dei diversi soggetti coinvolti nell’organizzazione
dell’evento. La sfida posta consiste nel riuscire a trovare un giusto equilibrio tra il carattere conviviale dell’evento e l’indispensabile sicurezza per i partecipanti, oltre che per gli abitanti della città
che lo ospita. Le città vogliono accomunare le esperienze, in modo che dei dispositivi di prevenzione che già si sono dimostrati validi possano affiancare l’organizzazione degli eventi. Più la
manifestazione sarà preparata con il concorso delle forze vive della città, associando le popolazioni svantaggiate al suo svolgimento, grazie alla possibilità di posti di lavoro, di formazioni, di
accesso all’attività, più sarà garantita la sicurezza per l’insieme della comunità. 1
1- Manifesto Efus di Zaragozza, novembre 2006
2
Resumé VI.indd 2-3
>>>>> 1. Coordinamento e pianificazione
La sicurezza e la tutela dell’incolumità di tutti sono della massima importanza. Un’accurata pianificazione e un attento coordinamento da parte di tutti i soggetti coinvolti
sono fondamentali per garantire la sicurezza. L’organizzazione di grandi eventi sportivi
richiede l’azione diretta di numerosi servizi pubblici, in particolare la polizia, i vigili del
fuoco e i servizi di assistenza medica, sia che operino in modo indipendente o che siano
gestiti direttamente o parzialmente dai comuni. Tali grandi eventi sportivi hanno un
forte impatto diretto sui cittadini (che sono sottoposti a una serie di restrizioni) e su altri
servizi pubblici (quali i trasporti, la raccolta dei rifiuti, la pulizia delle strade). Possono
comportare restrizioni e disturbi per alcuni e un carico di lavoro supplementare per altri.
Tuttavia, tali aspetti negativi possono essere controbilanciati dal fatto che una manifestazione sportiva genera un giro di affari e opportunità di divertimento e favorisce lo sviluppo delle infrastrutture.
Un coordinamento e una pianificazione efficienti sono i fattori chiave per garantire che
le opportunità offerte prevalgano sui costi sostenuti. Possono eventualmente spettare ai
comuni, a seconda delle legislazioni nazionali, certi obblighi statutari in materia di pianificazione e di coordinamento degli eventi sportivi. In ogni modo, hanno sempre la
responsabilità di tutelare gli interessi dei loro cittadini, di ridurre al minimo i rischi e i
disagi e di massimizzare i vantaggi e i guadagni derivanti da tali eventi.
>>>>> 2. I rapporti dell’amministrazione comunale con la sede
dell’evento sportivo
Il ruolo che possono svolgere i comuni nell’ambito della gestione degli impianti sportivi varia
notevolmente da un paese all’altro, a seconda che siano o meno proprietari dello stadio e in
funzione delle legislazioni nazionali. Nondimeno, anche nel caso di un rapporto poco “strutturato”, la presenza sul proprio territorio di un luogo dove si svolgono eventi sportivi ha un
impatto sul comune. Ha pertanto interesse a dimostrarsi proattivo.
Sono due i settori intercorrelati: l’infrastruttura e le attrezzature degli impianti e la loro gestione. Sebbene la maggior parte degli stadi e degli impianti sportivi siano oggi recenti e moderni, certi elementi riguardanti la sicurezza e la protezione dell’incolumità delle persone
hanno talvolta tendenza a essere trascurati, fino al momento in cui sopravviene un incidente. I
dirigenti sportivi possono ritenere che la sicurezza e la tutela dell’incolumità delle persone
siano questioni “esterne”, la cui responsabilità spetta a «qualcun altro».
Il comfort degli spettatori è in realtà strettamente collegato alla sicurezza e alla protezione,
poiché contribuisce a creare un’atmosfera tranquilla e rilassata e di conseguenza conduce a
comportamenti più pacati. La gestione degli edifici e degli impianti comprende le parti edificate e le attrezzature, che creano un ambiente confortevole per gli spettatori. Tuttavia, alcuni
dei più tragici incidenti che si sono verificati in occasione di eventi sportivi sono stati causati
non tanto da difetti di costruzione, quanto piuttosto da una cattiva gestione.
È per questo che i comuni responsabili dovrebbero mettere in atto, controllare o promuovere
direttamente gli elementi basilari della sicurezza in occasione di incontri sportivi, ad esempio,
l’architettura e la costruzione dello stadio, l’ingresso, le vie di uscita e i cancelli di evacuazione,
ecc. Investire negli impianti sportivi, sia finanziariamente che a livello della messa a disposizione di personale, riduce il rischio di incidenti, tutela l’impianto da eventuali danni e contribuisce a soddisfare gli spettatori e gli abitanti del luogo.
3
23/07/12 20:23
>>>>>>>>
>>>>>>>>
3. Spazi pubblici e infrastrutture
Ogni grande evento sportivo ha un impatto sugli spazi pubblici, anche se talvolta la
questione è trascurata. Si può pensare che l’incontro si svolga unicamente nello stadio,
ma un evento sportivo di grande portata ha un impatto molto più forte sulla vita del comune e sulle sue infrastrutture. Una delle principali fonti di preoccupazione per i comuni è rappresentata dall’impatto che tale evento avrà sui quartieri situati in prossimità
dello stadio, dai percorsi di trasporto e dalle limitazioni del traffico, dalle politiche in
materia di consumo e vendita di bevande alcoliche e dalla sicurezza nelle zone della vita
notturna.
I quartieri situati nei pressi dello stadio sono ovviamente disturbati da un grande
evento, come pure i percorsi di trasporto. Il sistema di trasporto locale dovrebbe essere
sempre adattato all’evento e fornire capacità supplementari per gli itinerari che portano
allo stadio, limitando il traffico in certe strade.
Il fischio finale di una partita non segna la fine dell’evento. Generalmente, i festeggiamenti per celebrare la vittoria continuano per tutta la notte, il che richiede non solo un
largo dispiegamento delle forze dell’ordine, ma anche regolazioni o restrizioni relative al
consumo e alla vendita di bevande alcoliche e agli orari di apertura dei bar nelle vicinanze dello stadio.
La gestione degli spazi pubblici è un settore di esclusiva competenza dei comuni, ai
quali spetta l’arduo compito di mantenere il giusto equilibrio tra gli interessi degli spettatori di una partita e la tranquillità degli abitanti locali che non sono appassionati di
quello sport. È talvolta necessario difendere gli interessi locali contro quelli degli organizzatori dell’evento, che si focalizzano, come è comprensibile, unicamente sul successo della manifestazione.
In ogni modo, il fatto di prendere nella debita considerazione le questioni relative alla
gestione degli spazi pubblici al momento della pianificazione di un evento sportivo
contribuisce a mantenere un buon equilibrio tra gli interessi di tutti i soggetti coinvolti e
in definitiva di organizzare un evento che potrà essere goduto da tutti senza effetti collaterali negativi.
4. Sicurezza e mantenimento dell’ordine pubblico in
occasione di grandi eventi sportivi
Il mantenimento dell’ordine pubblico in occasione di eventi sportivi è di norma basato
sulle legislazioni nazionali e sulle strategie e i concetti in materia di tutela dell’ordine e
della sicurezza. Nella maggior parte degli Stati membri dell’Unione europea, spetta ai
governi nazionali e statali, oppure alle autorità regionali, e non ai comuni definire tali
strategie e gestire i servizi delle forze di polizia incaricati della loro applicazione. Tuttavia, nella maggior parte degli Stati membri, i rappresentanti dei comuni sono invitati a
riunioni di coordinamento e a gruppi direttivi, per discutere la definizione dei piani operativi per il mantenimento dell’ordine pubblico in occasione di eventi sportivi. Hanno
quindi l’opportunità di promuovere e raccomandare metodi innovativi di mantenimento
dell’ordine volti a ridurre il rischio di violenze in modo efficace anche dal punto di vista
dei costi.
Invero, le operazioni di polizia su vasta scala sono costose sotto molti aspetti. Non soltanto talvolta si rivelano insufficienti per mantenere l’ordine pubblico, ma privano altre
zone della città della presenza di agenti delle forze dell’ordine di cui avrebbero bisogno.
4
Resumé VI.indd 4-5
E, aspetto ancora più negativo, un intervento particolarmente duro delle forze dell’ordine può scatenare l’aggressività di certi tifosi e compromettere i rapporti positivi che le
autorità possono avere sviluppato con loro.
Negli ultimi anni, e in particolare in occasione di recenti partite di calcio internazionali,
è emerso un nuovo approccio per garantire l’ordine di tali incontri sportivi, basato su
una valutazione accurata del rischio, prima di definire la natura e la portata delle operazioni di polizia, e su strategie di basso profilo, tese a sviluppare risposte graduali e un
dialogo con le tifoserie. La natura delle informazioni necessarie per effettuare la valutazione dei rischi deve essere definita e strutturata prima di realizzare tale indagine. Potrebbe inoltre rivelarsi necessario fornire una formazione approfondita ai membri delle
forze dell’ordine, per superare i pregiudizi nei confronti dello sport e dei tifosi di calcio e
spiegare i principi e i vantaggi di mantenere l’ordine pubblico scegliendo un basso profilo. È questo l’approccio che si è rivelato più efficace e meno costoso per prevenire gli
incidenti di ordine pubblico.
>>>>> 5. Eventi sportivi e pubblico
Per quanto le tragedie verificatesi in passato negli stadi siano state provocate da un’organizzazione insoddisfacente o da infrastrutture inadeguate, si è constatato che il problema principale all’origine dei drammi è stata la violenza degli spettatori. I media denominano “hooligan”, tutti i tifosi dagli atteggiamenti aggressivi, ma ci sono diverse
forme di violenza, come sono differenti le tipologie degli autori di atti di violenza in occasione di partite di calcio.
Per contrastare tale fenomeno, i tifosi dovrebbero essere associati alla vita del club, il
che stimolerebbe maggiormente il loro senso di responsabilità. Tale processo richiede
contatti, dialogo e scambio di idee e il riconoscimento delle esigenze e delle aspettative
degli altri. Il fatto di designare tra i dirigenti del club un responsabile incaricato di curare
i rapporti con i tifosi garantisce loro un sostegno e una comunicazione regolare da parte
dei fan club.
Altre iniziative, quali il progetto Fan coaching, si concentrano sul problema dei tifosi
turbolenti, che si organizzano indipendentemente dai fan club ufficiali e pongono
spesso problemi di pubblica sicurezza. Il “fan coach” porta avanti un’azione educativa e
sociale continua nel corso della settimana e nelle giornate in cui non ci sono partite, organizzando attività educative ben strutturate e fornendo un supporto sociale ai tifosi. Le
squadre di Fan coaching sono costituite da operatori sociali o educatori che hanno un
contratto di lavoro e svolgono la loro attività presso una comunità locale, sotto forma di
partenariato con il club di calcio.
Le città e i paesi che ospitano grandi partite hanno adottato politiche specifiche di accoglienza per i tifosi stranieri. Sono state create le “Fan Embassies”, che forniscono servizi
di consulenza, supporto e informazioni sulla gara ai tifosi della squadra ospite. Rappresentano un mezzo per creare un legame ufficiale e un canale di informazione continua
tra le autorità nazionali, le autorità della città che ospita la partita, gli organizzatori
dell’evento e tutti i tifosi. Le grandi partite forniscono inoltre un’eccellente opportunità
di creare progetti educativi multinazionali che coinvolgono i giovani e promuovono la
tolleranza.
5
23/07/12 20:23
>>>>>>>>
6. Eventi sportivi e popolazione locale: uno stadio nella città
Il club sportivo è particolarmente adattato per attuare programmi destinati a trovare
risposte ai bisogni sociali, sviluppando partenariati pertinenti, soprattutto con le autorità locali. Può costituire la leva necessaria per sostenere più ampie politiche sociali.
Lo stadio rappresenta un elemento importante che può essere utilizzato dalle autorità
comunali per le loro politiche locali: promozione della pratica del calcio nei quartieri
svantaggiati, tramite partite disputate da squadre di dilettanti sostenute da calciatori
professionisti o campagne a favore della tolleranza e della lotta al razzismo.
Lo stadio ha inoltre un impatto economico sugli esercizi commerciali del quartiere in
cui si trova, che possono trarre vantaggi finanziari dallo svolgimento delle partite di
calcio. Non bisogna però dimenticare che gli eventi sportivi possono anche generare
notevoli disturbi per gli abitanti. Le autorità locali delle città dove si trovano grandi stadi
di calcio devono tutte affrontare un identico dilemma, che è quello di non trascurare le
proteste dei residenti, garantendo nel contempo le condizioni ottimali per un buon svolgimento della partita. Le loro politiche di gestione urbana devono sapere tenere conto
della presenza dello stadio nella città e delle partite che ospita, preservando la qualità
della vita degli abitanti.
Dovrebbe essere posto in risalto il ruolo sociale dei club sportivi, che non hanno unicamente il compito di mostrare al vasto pubblico le performance sportive della loro
squadra, ma devono anche fornire un contributo particolare alle azioni di prevenzione e
alla promozione delle attività sportive, in particolare tra le popolazioni più svantaggiate.
Pur non perseguendo l’obiettivo principale di affrontare i problemi sociali o di poterli
risolvere, i club sportivi possono malgrado tutto, sul lungo periodo, rappresentare un
valido strumento per favorire l’integrazione sociale, e certe misure adottate dalle autorità locali possono trarre vantaggio da tali attività sportive.
>>>>>>>>
7. Sport dilettantistico
Lo sport dilettantistico e la sua rete di club può costituire una piattaforma per la prevenzione della violenza. Lo sport trasmette valori positivi e potrebbe essere utilizzato come
strumento educativo per promuovere la cittadinanza. Può inoltre svolgere un ruolo educativo, dal momento che è accessibile a un gran numero di persone e permette una vasta
partecipazione locale.
I rapporti tra il club sportivo e la città sono fondamentali per un progetto sportivo e per
la qualità delle attività in campo sociale. Il club rappresenta un reale vantaggio per la
popolazione locale, poiché fornisce un servizio alla comunità, organizzando e controllando le attività sportive. Il ruolo svolto dalle autorità locali è di fondamentale importanza, dal momento che gli impianti sportivi appartengono alla città. Una stretta collaborazione tra le città e le associazioni sportive dilettantistiche ha dimostrato che le
attività sportive abbinate a politiche di prevenzione locale possono avere un impatto diretto e positivo su certi problemi specifici di delinquenza giovanile in certe aree urbane.
In alcune aree urbane riconosciute come «difficili», l’associazione sportiva è l’unica
struttura ufficiale presente in maniera permanente. Fornisce una guida e delle attività
quotidiane. Le associazioni che favoriscono attività calcistiche a livello dilettantistico e
che riescono a interessare il più vasto pubblico possibile tra i giovani del luogo, grazie
ad attività socio-educative e a garantire che tali giovani si sentano adeguatamente coin-
6
Resumé VI.indd 6-7
volti in tali attività, promuovono l’inclusione sociale e creano forti legami sociali. Gli allenatori che possono essere competenti nel loro settore avranno d’altronde bisogno di
una formazione appropriata per occuparsi di giovani problematici. È essenziale che i dirigenti e i giocatori ritengano che la loro attività nell’ambito del club sportivo debba integrare una dimensione sociale ed educativa. Tutto ciò richiede tuttavia che i governi
forniscano ai club sportivi nazionali e locali i mezzi appropriati per sostenere l’impatto
delle difficoltà sociali, soprattutto nei casi in cui tali associazioni sono situate in quartieri difficili, dove si concentrano le problematiche sociali delle grandi città.
>>>>> 8. Un approccio trasversale e integrato
Il mantenimento dell’ordine pubblico nel corso di una partita di calcio richiede un’impostazione integrata, comprendente sia le strategie di repressione, quali ad esempio gli
interventi delle forze di polizia, che i programmi di prevenzione, quali l’affiancamento e
come quelli del fan-coaching. Le autorità locali hanno sovente la responsabilità di gestire questo coordinamento tra il club (il direttore dello stadio e gli organizzatori della
partita), le forze di polizia e il Fan coaching.
Il controllo della polizia e la videosorveglianza sono diventate una norma, ma dei sistemi di alta sicurezza all’interno degli stadi possono spostare la violenza e gli incidenti
al di fuori dagli stadi e anche nei campionati di calcio di divisioni secondarie. Se si mira
unicamente a reprimere la violenza nello sport utilizzando solo le misure di controllo e
ignorando le cause profonde di tali atti di violenza e senza investire nella prevenzione
sociale, si rischia di scivolare verso un contesto agonistico contraddistinto da eccessive
misure di controllo. È importante trovare l’equilibrio tra la sicurezza e la libertà.
Gli autori di atti violenti sono spesso dei giovani i cui valori sono legati a una specifica
sottocultura. Le partite del fine settimana offrono loro un’evasione dalla vita quotidiana
e un mezzo per comportarsi senza freni e senza limiti. Le cause e i fattori che generano
tale violenza cambiano continuamente. Per questo è importante, per la gestione della
sicurezza, riesaminare costantemente e adattare le azioni delle forze di sicurezza per
mantenere il controllo su tale fenomeno. È sempre necessario che le tifoserie rivali
siano separate nei giorni in cui si giocano le partite, non solo all’interno dello stadio, ma
anche all’ingresso e alle uscite.
Non tutti i tifosi sono turbolenti e potenziali disturbatori dell’ordine pubblico. L’esperienza dimostra che i tifosi sono aperti al dialogo con la polizia, con i delegati alla sicurezza del club sportivo e con gli incaricati della prevenzione, e che, grazie a buone
pratiche di comunicazione e di coordinamento, si possono trattare con rispetto i tifosi,
trovando risposte adeguate alle loro esigenze, pur mantenendo un livello adeguato di
sicurezza.
>>>>> 9. Aree pubbliche allestite per seguire le partite
Recentemente, si è assistito a un crescente aumento del numero di tifosi di calcio che si
radunano in aree pubbliche specialmente allestite per consentire agli spettatori di seguire
le partite su maxischermi all’aperto. Possono quindi assistere all’evento sportivo senza
andare allo stadio. Lo sviluppo della tecnologia ha permesso di costruire maxischermi
(generalmente di 60 metri quadrati), e c’è una crescente richiesta di questa forma di svago.
Seguire una partita in un luogo pubblico allestito con maxischermo è un’esperienza simile
7
23/07/12 20:23
a quella di essere allo stadio, poiché gli spettatori provano l’emozione e vivono l’atmosfera
della partita con spirito di gruppo.
L’organizzazione di tali spettacoli all’aperto per un vasto pubblico comporta gli stessi
rischi e le stesse sfide di qualsiasi grande evento pubblico che attira folle immense e richiede un’uguale valutazione delle misure di sicurezza, come pure di tutte le misure necessarie per gestire la folla. Tutti questi eventi richiedono un’accurata preparazione, per
evitare rischi di caos, frustrazioni, sovraffollamento, guasti tecnici, ecc. Alcuni rischi sono
inoltre legati al fatto che tali eventi sono legati allo sport, e si deve soprattutto tenere conto
del fatto che le tifoserie rivali non possono essere separate nelle aree all’aperto.
>>>>>>>>
Modulo d’ordine
Per richiedere la pubblicazione GOAL : Preventing Violence in Sport. A guidebook for cities
(edizione bilingue francese/inglese) si prega di compilare il presente modulo d’ordine e
di inviarlo al seguente indirizzo:
European Forum for Urban Security
10, rue des Montiboeufs
75020, Paris - France
10. Sicurezza e tutela dell’incolumità delle persone
in occasione di grandi eventi sportivi: programma
di formazione
Nome cognome
Il capitolo illustra un programma di formazione dei vari gruppi di soggetti coinvolti
nell’organizzazione di grandi eventi sportivi. Presenta le tematiche più importanti da
affrontare e pone in risalto la complessità di ciascuna questione, in considerazione del
fatto che ogni soggetto svolge un ruolo specifico e distinto nell’evento. In realtà, ogni
soggetto interessato è specializzato nel proprio settore e deve svolgere compiti specifici.
Ha inoltre determinati bisogni per quanto riguarda l’educazione e la formazione.
Ciò nonostante, è indispensabile che i vari gruppi target siano formati su un certo numero di argomenti comuni relativi all’organizzazione di grandi eventi sportivi. Alcune
questioni interessano la maggior parte dei gruppi target, altre riguardano solo un unico
gruppo o un piccolo numero di gruppi target.
Programmi di formazione dettagliati possono essere predisposti su richiesta, direttamente in collaborazione con l’Efus.
Incarico
Ente o istituto
Indirizzo
Città
Codice di avviamento postale
Paese
E-mail
La pubblicazione GOAL: Preventing Violence in Sport. A guidebook for cities é stata prodotta dal European forum for urban security (Efus), gli autori sono Radim Bures ( Repubblica Ceca), ex presidente del Comitato Permanente della Convenzione europea sulla
violenza degli spettatori, e Manuel Comeron (Liegi, Belgio), coordinatore dell’associazione Fan coaching-Eurofan, con la collaborazione di Carla Napolano, responsabile di
progetto a l’Efus, Nathalie Bourgeois, editrice, e con la supervisione d’Elizabeth
Johnston, delegata generale dell’Efus.
Numero di telefono
Le città membre possono ricevere gratuitamente 3 esemplari delle pubblicazioni.
Le città non membre che desiderano ordinare una pubblicazione sono pregate di inviare la loro
richiesta al European Forum for Urban Safety allegando 8 € di spese postali per esemplare.
Tel: +33 1 40 64 49 00 / fax: +33 1 40 64 49 10
[email protected]
8
Resumé VI.indd 8-9
✃
Numerose pubblicazioni sono inoltre disponibili
sul nostro sito : www.efus.eu
23/07/12 20:23
Traduzione: Gianfranca Testore Gabbai
Grafica: Marie Aumont
Stampato da Cloitre Imprimeurs, Saint-Thonan - Francia
ISBN : 2-913181-40-06
EAN : 9782913181427
Deposito legale : luglio 2012
Pubblicato da :
European Forum for Urban Security
10 rue des Montiboeufs
75020 Parigi, Francia
www.efus.eu
[email protected]
Tel: +33 (0)1 40 64 49 00
Resumé VI.indd 10-11
Con il sostegno del Prevention of and fight against Crime Programme della
Commissione europea – Direzione Affari interni. Gli autori sono i soli responsabili di
questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà
essere fatto delle informazioni in essa contenute.
23/07/12 20:23