In nomen omen LA PROFEZIA DI BERGOLO RIGUARDANTE PAPA

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In nomen omen LA PROFEZIA DI BERGOLO RIGUARDANTE PAPA
In nomen omen
LA PROFEZIA DI BERGOLO
RIGUARDANTE
PAPA FRANCESCO
Nel Vangelo di Matteo leggiamo:”Ed egli (Gesù) disse loro:”E voi chi dite che io
sia ? Simon Pietro rispondendo disse:”Tu sei il Cristo, il Figliuolo dell'Iddio
vivente. E Gesù replicando disse:”Tu sei beato,Simone, figliuolo di Giona, perché
non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo ma il Padre mio che è nei cieli. E
io altresì ti dico:tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”
(Matteo 16:14-18).
Il “primatum Petrii” sembra confermato ancora una volta da quella che , da studioso laico
appassionato di storiografia, non esito a proporre per l'appunto come una semplice curiosità di
carattere storico. Forse, un teologo (disciplina di cui non sono competente) potrebbe collocare
quanto mi accingo a scrivere tra le potenziali profezie. Vengo subito al dunque.
Tutti sappiamo che papa Francesco, al secolo Giorgio Mario Bergoglio, è, da parte di padre , di
origine piemontese e più precisamente dell'astigiano; e ligure da parte di madre.
Piemonte e Liguria , ad una data epoca, furono infatti terre di intensa emigrazione verso l'Argentina.
Essendo savonese, ho sempre saputo che esiste, in zona collinare nelle Alte Langhe, un piccolissimo
ed ameno borgo che si chiama Bergolo, detto il paese di pietra.
Bergoglio, Bergolo: non può non stupire la similitudine del nome di famiglia dell'attuale pontefice e
del borgo di pietra così vicino ad Alba.
Un fatto curioso, davvero. Lasciando un po' correre la fantasia, mi sono detto: è quasi una profezia
scritta in quelle poche case, una profezia scolpita da secoli nelle pietre di Bergolo.
Si tratta di un comune autonomo, nonostante le piccolissime dimensioni. Una parentesi di quasi un
ventennio l'aveva accorpato a Cortemilia dal 1929 al 1947. Cortemilia è un comune di poco meno di
tremila abitanti ed ha una storia millenaria: la romana Cohors Aemilia. Con la sua torre medievale.
Credo vi siano stati nuovi accorpamenti a fini di risparmi amministrativi e Cortemilia comprenda
adesso Castino , Perletto e Bergolo. Ma forse Bergolo resta comune autonomo e centro culturale di
primissimo ordine.
I centri confinanti sono Pezzolo Valle Uzzone , Levice, Torre Bormida. Il fiume Bormida scorre,
infatti, in queste terre delle Alte Langhe. Castino è il punto collinare più alto.
Ci troviamo come localizzazione ad un centinaio di chilometri ad est del capoluogo, Cuneo.
Bergolo significa terra dell'erica o brughiera. Questa l'etimologia del nome dal tardo latino. Una
storia anche in questo caso millenaria, come un poco più a Nord, Alba. L'Alba Pompeia dove
nacque l'imperatore romano, Publio Elvio Pertinace, la cui sposa Flavia Titiana era di religione
cristiana. Naturalmente, si trattava dei primi cristiani in clandestinità nell'impero romano.
Papa Bergoglio adesso ha la profezia del suo avvento scolpita nella pietra di Bergolo. Che sia così ,
mi piace crederlo. In fondo, è tutta una questione di fede. Anche per quel che riguarda le profezie
dei Papi. Quella di Malachia compresa. Secondo la profezia di Malachia, sembra avvicinarsi
sinistramente, la fine del Papato e, visto che l'elenco sta per finire, Francesco dovrebbe essere uno
degli ultimi. Ma la profezia di Bergolo sembra essere meno fosca. Anzi è addirittura una profezia
ottimistica e rosea e interessa semmai la teoria dell' eternel retour.
Lascia intravvedere, infatti, squarci di futuro ed è puntata su un avvenire più vicino alla natura come
vicine alla natura sono le Langhe, con i loro boschi, ruscelli, animali, oasi serene di verde.
Come tutta la scienza profetica, anche questa profezia è basata sulla pietra. Sul Monte Sinai, Dio
scolpì le “tavole della legge” contenenti i Dieci comandamenti sulla pietra. Ciò, secondo la Bibbia,
della tradizione ebraica. Queste tavole vennero consegnate a Mosè dando così l'avvio alla religione
del popolo eletto. Come appunto ci assicurano le sacre scritture.
Altre religioni, vedremo in seguito, tengono conto dell'importanza del regno minerale nella sfera
della miracolistica , così come del regno vegetale oltre che, beninteso, del regno animale
(comprendente beninteso le creature umane).
Posso anche rilevare che nel caso in oggetto, la “profezia di Bergolo” o “profezia del paese della
pietra” si basa sotto il profilo filosofico, su una serie di significative coincidenze che potrebbero
anche essere riassunte nel detto latino in nomen omen.
Il nome, in qualche sorta, rivelatore del fato, del destino personale di un singolo individuo, di una
città, di una nazione, di un intero popolo.
Atteniamoci ai fatti. Ed alla concatenazione di coincidenze singolari.
Sempre alla luce del “in nomen omen” posso ricordare che più a Sud di Bergolo esiste il paese di
Bagnasco (sempre in provincia di Cuneo). Ora, se Bergolo richiama esplicitamente il nome
dell'attuale pontefice Francesco (Giorgio Mario Bergoglio, di origine piemontese) quello di
Bagnasco rivela in maniera ancora meno velata e più precisa quello di monsignor Bagnasco,
presidente della Cei (la Conferenza Episcopale Italiana), uno dei “papabili” che, nella sua veste
cardinalizia, ha partecipato al conclave che ha designato papa Francesco alla guida della Chiesa.
A questo punto, con la prospettiva solitamente confermata che un papa verrà , post mortem, fatto
santo, è più che ovvio che i due cognomi Bergoglio e Bagnasco sono sin d'ora destinati ad arricchire
la storia del Papato e ad allungare la lista dei pontefici , dei santi o dei beati.
E' così che nasce la storia, compresa la storia profetica e miracolistica.
Per un effetto di riflesso dualistico i nomi delle due piccole località piemontesi sono anch'esse già
consegnate al grande libro della storia millenaria della Chiesa cattolica.
Due paesi vicini come vicini lo sono i due personaggi storici in questione.
Quanto all'inizio di veri e propri pellegrinaggi a Bergolo, staremo a vedere ed in ogni caso non
spetta a me pronunciarmi al riguardo.
Sono un semplice giornalista che ha letto qualche cosuccia di storia delle religioni.
Esistono cattedre universitarie di storia comparata delle religioni. A me basta qualche riflessione di
carattere filosofico per indagare alcune verità che si affacciano – tutte , nessuna esclusa – sul grande
oceano del mistero. Nella religione buddhista, Siddharta Gautama, detto il Buddha, chiama la pietra
sulla quale era seduto a testimone della propria Illuminazione, che voleva negargli Mara, il dio
dell'amore e della morte. Venendo alla scienza moderna, secondo i fisici quantistici una previsione
matematica teorica (direi quasi una profezia) deve corrispondere a certi requisiti: 1) essere
elegante,2) contenere il meno possibile di elementi arbitrari o aggiustabili; 3) accordarsi con le
osservazioni esistenti; 4) poter predire osservazioni future.
Qui, ci troviamo di fronte a due nomi di paesi che preannunciano da secoli l'avvento di due grandi
personaggi della Chiesa. Ci troviamo di fronte ad una provincia interessata: quella di Cuneo. Ma
anche sotto certi aspetti a quella di Savona. E qui scaturisce una nuova coincidenza. Il primo
italiano a giungere a Ciudad del Espiritu Santu y del Buen Aire, appena fondata dal governatore
Pedro De Mendoza fu il navigatore savonese, Leon Pancaldo. L'arrivo provvideziale della sua
caravella, incagliatasi al Riachuelo, fu la salvezza per la piccola comunità di conquistadores
spagnoli. Erano rimasti senza viveri e stavano morendo letteralmente di fame. Le provviste della
caravella di Pancaldo (diretta inizialmente in Perù) ma rifugiatasi sul rio della Plata dopo il
naufragio di una seconda nave affidata al suo compagno, capitano Pietro Vivaldo salvarono tutti gli
spagnoli della futura Buenos Aires.
A proposito, la città appena fondata sul Rio de la Plata contava 76 abitanti. Come il borgo di
Bergolo, almeno secondo le statistiche comunali del 2010.
Franco Ivaldo