PROVE SU SERRAMENTI
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PROVE SU SERRAMENTI
CONDIZIONI GENERALI PER L’ESECUZIONE DELLE PROVE DI LABORATORIO Si dà la possibilità di assistere alle prove di laboratorio (ad esclusione delle prove di resistenza all’effrazione) senza alcun incremento di spesa per un numero massimo di due persone; sopra tale numero si richiederà la cifra di € 25,00 + IVA a persona per oneri assicurativi. Il personale dell'azienda dovrà attenersi agli standard di sicurezza indicati dal Laboratorio: si potrà entrare negli ambienti di prova solo se muniti dei DPI previsti e comunque calzando sempre le scarpe di sicurezza. Si ricorda che è necessario accompagnare i campioni sottoposti a prova da un D.D.T. e la causale deve essere “conto prove” o “conto lavorazione”. Gli orari di consegna sono tassativamente dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, e dalle 14.00 alle 17.00. L'azienda dovrà ritirare i campioni entro 15 gg dall’emissione del rapporto di prova, nel caso contrario il Laboratorio procederà ad addebitare la giacenza, per un importo di €/gg 10,00 + IVA a campione. PROVE DI RESISTENZA ALL’EFFRAZIONE SU SERRAMENTI E CHIUSURE Per i test di resistenza all’effrazione il campione deve essere consegnato fissato su di un telaio di irrigidimento, come da “Allegato 1”. Detto telaio può essere di metallo o legno ed ha lo scopo di evitare al campione in prova deformazioni anomale. Nel caso di serramenti che necessitano di più di un giorno di prova occorre che siano forniti di cavallette o bancali per l’immagazzinamento. Per serramenti particolarmente pesanti ed ingombranti è necessario fissare al telaio di irrigidimento due staffe o due golfari per facilitarne la movimentazione durante i test di laboratorio (Allegato 1). Si raccomanda una sigillatura perfetta tra il telaio di irrigidimento ed il telaio fisso del campione. I serramenti da sottoporre a prova non devono essere grezzi ma verniciati, completi di maniglia. I campioni vanno fatti pervenire al laboratorio almeno 24 ore prima di iniziare i test per effettuare il condizionamento previsto dalle normative. Documentazione necessaria per il rilascio dei rapporti di prova Nell’ “Allegato 2” è riportata la descrizione tecnica del serramento necessaria per il rilascio del Rapporto di Prova. Nell' “Allegato 3” sono riportati fac-simile dei disegni e delle sezioni. La documentazione richiesta può essere fornita su supporto cartaceo (formato A4 e/o A3) o informatico (file pdf, word, excel, dxf, e dwg). N.B. I rapporti di prova vengono emessi solo quando la documentazione richiesta risulta completa. Per rendere più veloce l’emissione dei rapporti di prova si consiglia di inviare almeno una settimana prima delle prove la documentazione richiesta. Oltre al rapporto di prova il Laboratorio può emettere una relazione di prova. La relazione di prova è un documento protocollato, generalmente di una pagina, che riferendosi al rapporto di prova emesso sintetizza i risultati ottenuti. CEP. 10 Rev. 01 del 2011-09-01 Pag. 1 di 8 Ricordiamo che per le prove ci sono limiti dimensionali dovute alle attrezzature che vengono impiegate in laboratorio: Altezza (compreso telaio di irrigidimento) Larghezza (compreso telaio di irrigidimento) Tipi di prove Permeabilità all’aria, tenuta Resistenza all’effrazione all’acqua, resistenza al vento 4000 mm 3800 mm 3600 mm 3000 mm ALLEGATO 1 CEP. 10 Rev. 01 del 2011-09-01 Pag. 2 di 8 max 1000 mm min. 200 mm L’azienda dovrà assicurarsi dell’effettiva portata e tenuta del sistema di aggancio al serramento in modo da non mettere in pericolo i tecnici del laboratorio e gli addetti dell’azienda stessa durante la movimentazione. CEP. 10 Rev. 01 del 2011-09-01 Pag. 3 di 8 ALLEGATO 2 DESCRIZIONE TECNICA (Fac-simile da presentarsi su carta intestata dell'azienda o su supporto informatico) 1 Ditta produttrice (nome ed indirizzo); 2 Descrizione del campione; 3 Modello; 4 Data di fabbricazione; 5 L’elenco di tutte le misure della finestra o della porta o della chiusura oscurante; 6 Materiale (specie legnosa per serramenti di legno); 7 I disegni dettagliati (Allegato 3); 8 Tipo di vetro: indicare la trasmittanza termica Ug W/m2K, l’isolamento acustico RW (C;Ctr) in dB; 9 Ferramenta (indicare marca e codici); 10 Guarnizioni (indicare marca e codici); 11 Gocciolatoio, soglia (se presente indicare marca, codice e disegno); 12 Numero e dimensione dei fori presenti nel gocciolatoio o soglia; 13 Trattamenti (tipo di vernice e finitura, indicare marca e codici); 14 Incollanti (indicare marca e codici); 15 La definizione del/dei lato/i di attacco; 16 La classe di resistenza che il richiedente desidera raggiungere; 17 Tutte le informazioni disponibili sulle prestazioni delle parti meccaniche, dei sigillanti o di altri accessori; 18 Le istruzioni del produttore per l’installazione Esempio di contenuto delle istruzioni del produttore per l’installazione a) b) c) d) e) f) g) Dettagli tipici della struttura su cui può essere applicato il prodotto; Dettagli riguardanti i punti di fissaggio assieme ad una precisa descrizione di componenti per il fissaggio; Indicazione di quei punti, che richiedono fissaggi particolarmente rigidi, per esempio vicino alla serratura e ai cardini; Indicazioni inerenti l’entità dovuta di riempimento della cavità tra il muro e l’intelaiatura, per esempio vicino alla serratura e ai cardini; Indicazioni sull’aria (gioco) necessario tra le parti mobili e quelle fisse; Indicazioni inerenti il sigillo a filo per serrature a cilindro sulle relative piastre di protezione esterne, ove presenti. Altri dettagli ove influenzino la resistenza all’effrazione del campione di prova. CEP. 10 Rev. 01 del 2011-09-01 Pag. 4 di 8 ALLEGATO 3 Quotature necessarie per il rilascio del Rapporto di Prova Nota le misure riportate nel prospetto frontale sono degli esempi, non sono vincolanti per la preparazione dei serramenti da sottoporre a prova. Nota le misure riportate nelle sezioni sono degli esempi, non sono vincolanti per la preparazione dei serramenti da sottoporre a prova. CEP. 10 Rev. 01 del 2011-09-01 Pag. 5 di 8 Sezione X-X Sezione Y-Y Sezione Z-Z CEP. 10 Rev. 01 del 2011-09-01 Pag. 6 di 8 Ricordiamo che le classi di resistenza all’effrazione sono le seguenti: Classe di resistenza 1 2 3 4 5 6 Metodi previsti di effrazione Lo scassinatore occasionale tenta di forzare la finestra, porta o chiusura oscurante usando piccoli attrezzi e la forza fisica (ad es. con calci, spallate, strappi o sollevando oggetti). Generalmente non conosce la resistenza del prodotto, è molto attento ai tempi, sensibile ai rumori e non è disposto a correre rischi elevati. Lo scassinatore occasionale può anche cercare di forzare la finestra, porta o chiusura oscurante con attrezzi rudimentali come cacciaviti, tenaglie o cunei. Ha conoscenze minime sulla resistenza del prodotto, è molto attento ai tempi, sensibile ai rumori e non è disposto a correre rischi elevati. Non usa utensili di perforazione meccanici. Lo scassinatore tenta di entrare usando un piede di porco e contestualmente un cacciavite, utensili manuali e strumenti di perforazione meccanici che gli possono permettere di danneggiare i dispositivi di chiusura più fragili. Possiede conoscenze di massima sulla resistenza del prodotto ed è attento ai tempi e sensibile ai rumori. E’ disposto a correre rischi di media entità. Lo scassinatore esperto usa inoltre martelli, accette, scalpelli e trapani portatili a batterie, che gli concedono svariate modalità di effrazione. Il rischio che è disposto a correre è più elevato, pertanto eventuali rumori lo distolgono più difficilmente. Lo scassinatore esperto usa in aggiunta attrezzi elettrici, per esempio trapani, seghe a sciabola e mole ad angolo con un disco massimo di 125 mm di diametro, i quali aumentano ulteriormente le possibilità di effrazione. E’ motivato e discretamente organizzato, ed è minimamente sensibile ai rumori poiché è disposto a sostenere rischi notevoli. Lo scassinatore esperto usa ulteriori attrezzi elettrici, di maggiore potenza, per esempio trapani, seghe a sciabola e mole ad angolo con un disco massimo di 230 mm di diametro, ossia strumenti con un alto livello di efficacia anche se usati da un singolo. E’ molto organizzato, molto motivato, per niente preoccupato dai rumori e disposto a correre rischi elevati. Si ricorda che per eseguire le prove di resistenza all’effrazione in accordo alla norma UNI EN 1627/11 occorrono almeno 2 serramenti identici. Inoltre si ricorda che a seconda della classe di resistenza richiesta deve corrispondere l’installazione di vetri certificati secondo la normativa UNI EN 356/2002: Classi di resistenza RC 1 N RC 2 N RC 2 RC 3 RC 4 RC 5 RC 6 Classe del vetro secondo la UNI EN 356/2002 Nessun requisito * Nessun requisito * P4A P5A P6B P7B P8B * In queste classi di resistenza, possono essere seguite le disposizioni nazionali Inoltre sono richieste le seguenti classi prestazionali della ferramenta CEP. 10 Rev. 01 del 2011-09-01 Pag. 7 di 8 Classe di Resistenza UNI EN 1303 Cilindri (cifratura 7) Cilindri (cifratura 7) UNI EN 1906 Maniglie (cifratura 7) UNI EN 12209 Serrature (cifratura 7) a RC 1N RC 2N / RC 2 RC 3 RC 4 RC 5 RC 6 4 1 4 1 4 1 6 2 6 2 6 2 1 2 3 4 4 4 3 3 4 7 a 7 7 Una serratura con classe di sicurezza 6 (cifratura 7) può essere usata se la resistenza alla trapanatura in classe 7 viene fornita con la costruzione della porta In più per la resistenza all’effrazione si ricorda che ci sono delle estensioni permesse dalla normativa dopo l’effettuazione delle prove, queste sono: Il numero dei punti di chiusura può essere diminuito solo se la distanza tra i punti stessi non è più grande del campione testato CEP. 10 Rev. 01 del 2011-09-01 Pag. 8 di 8