6-Verifica Gabbioni - Comune di Riccò del Golfo

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6-Verifica Gabbioni - Comune di Riccò del Golfo
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
Comune di Riccò del Golfo
Provincia di La Spezia
Progetto di messa in sicurezza della frana “n.999” ubicata in località
Casella
- Progetto esecutivo
Il progettista:
Ing. A. Cerchiai
Riccò del Golfo
15/04/2015
ELABORATO 6
Relazione di calcolo muro di
contenimento sottoscarpa in gabbioni
metallici
1
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
1
SOMMARIO
1
Sommario .................................................................................................................................... 2
2
Premessa .................................................................................................................................... 3
3
Normativa di riferimento ............................................................................................................ 4
4
Opere oggetto della relazione .................................................................................................. 4
5
Materiali impiegati – Sistema Gabbioni .................................................................................. 5
6
5.1
Pietrame ............................................................................................................................... 5
5.2
Gabbioni ............................................................................................................................... 5
Installazione del muro in gabbioni ........................................................................................... 5
6.1
Posa in opera degli elementi metallici ............................................................................. 5
6.2
Assemblaggio dei Gabbioni .............................................................................................. 5
6.3
Riempimento dei Gabbioni ................................................................................................ 6
7
Condizioni di carico Verificate .................................................................................................. 6
8
Coefficienti di sicurezza parziali............................................................................................... 7
9
Calcolo ......................................................................................................................................... 9
9.1
Caratteristiche geotecniche e parametri di progetto ..................................................... 9
9.2
Carichi e sovraccarichi ....................................................................................................... 9
9.3
Azioni sismiche ................................................................................................................... 9
10 Sezioni oggetto di Dimensionamento ................................................................................... 10
11 Esito ........................................................................................................................................... 10
11.1
Coefficienti di sovradimensionamento – Valori minimi ottenuti ............................. 10
11.2
Esclusioni ....................................................................................................................... 10
12 Allegati ....................................................................................................................................... 10
13 Manuale di manutenzione....................................................................................................... 11
14 Tabulati di calcolo .................................................................................................................... 13
2
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
2 PREMESSA
Il presente documento si riferisce al progetto esecutivo relativo alla “messa in sicurezza
della frana “n.999” ubicata in località Casella” ed in particolare alle opere di sostegno in
gabbioni per il consolidamento dell’area in frana.
Sono definiti muri di sostegno o altre strutture miste ad essi assimilabili:
- muri, per i quali la funzione di sostegno è affidata al peso proprio del muro e a quello del
terreno direttamente agente su di esso (ad esempio muri a gravità, muri a mensola, muri a
contrafforti);
- strutture miste, che esplicano la funzione di sostegno anche per effetto di trattamenti di
miglioramento e per la presenza di particolari elementi di rinforzo e collegamento (ad
esempio, ture, terra rinforzata, muri cellulari).
Le Nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni, approvate con D.M.14/01/2008 prescrivono
che a meno di analisi dinamiche avanzate, le analisi della sicurezza dei muri di sostegno
in condizioni sismiche può essere eseguita mediante:
- metodi pseudostatici
- metodi degli spostamenti.
Sono ammissibili spostamenti permanenti indotti dal sisma che non alterino
significativamente la resistenza dell’opera e che siano compatibili con la sua funzione e
con quella di eventuali strutture o infrastrutture interagenti con essa.
Gli stati limite ultimi delle opere di sostegno si riferiscono allo sviluppo di meccanismi di
collasso determinati dalla mobilitazione della resistenza del terreno e al raggiungimento
della resistenza degli elementi strutturali che compongono le opere stesse. In condizioni
sismiche devono essere considerati almeno gli stessi stati di limite ultimi considerati nelle
verifiche statiche.
In particolare, adottando per l’analisi metodi pseudo-statici, si assume che:
- il terreno sia assimilabile ad un mezzo rigido perfettamente elastico;
- la rottura sia raggiunta contemporaneamente in tutti i punti della superficie di
scorrimento;
- la resistenza sulla superficie di scorrimento sia espressa in termini di tensioni efficaci
(Mohr-Coulomb – Tresca)
- l’azione dinamica sismica sia rappresentata da una forza statica equivalente pari al
prodotto delle forze di gravità della massa potenzialmente instabile per un opportuno
coefficiente sismico.
3
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3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Nella redazione della presente relazione si è fatto riferimento alla seguente normativa.
1. Nuove Norme tecniche sulle Costruzioni Approvate con D.Min. 14/01/2008
2. Circolare al D.M. del 14/01/2008
3. Eurocodice 7 “Progettazione geotecnica - Parte 1: Regole generali”, aprile 1997.
4. Eurocodice 8 “Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture –
Parte 1: Regole generali - azioni sismiche e requisiti generali per le strutture”,
ottobre 1997.
5. Eurocodice 8 “Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture –
Parte 5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici”, febbraio 1998.
6. UNI 10006 - Costruzione e manutenzione delle strade - Tecniche di impiego delle
terre
7. UNI EN 13242 - Aggregati per materiali non legati e legati con leganti idraulici per
l'impiego in opere di ingegneria civile e nella costruzione di strade
8. UNI EN 13285 - Miscele non legate - Specifiche
9. UNI EN ISO 14688-1 - Indagini e prove geotecniche - Identificazione e
classificazione dei terreni - Identificazione e descrizione
4 OPERE OGGETTO DELLA RELAZIONE
Il presente documento riguarda il dimensionamento per la realizzazione di strutture di
sostegno in gabbioni nell’ambito del progetto esecutivo relativo alla “messa in sicurezza
della frana “n.999” ubicata in località Casella” ed in particolare alle opere di sostegno in
gabbioni per il consolidamento dell’area in frana
Più in dettaglio, oggetto del documento sono le seguenti opere:
Struttura Muro in Gabbioni Metallici;
4
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5 MATERIALI IMPIEGATI – SISTEMA GABBIONI
5.1 PIETRAME
Il pietrame da usarsi per il riempimento dei Gabbioni potrà essere indifferentemente
pietrame di cava o ciottoli purché abbia una struttura compatta, non friabile, resistente
all’acqua, non gelivo e di alto peso specifico. Il materiale di riempimento dovrà avere forma
omogenea d’opportuna pezzatura che in virtù della dimensione della maglia prevista (tipo
8x10) è di 100/200 mm. Protrà essere utilizzato materiale per un massimo del 5% in peso
di pezzatura superiore od inferiore che potrà essere utilizzato nella parte centrale dei
gabbioni (evitando la facciata anteriore e posteriore). La pezzatura inferiore dovrà
comunque avere diametro maggiore di 50mm e la pezzatura superiore dovrà comunque
avere diametro inferiore a 250mm.
5.2 GABBIONI
I gabbioni dovranno essere in rete metallica a doppia torsione, marcati CE in accordo con
il Regolamento 305/2011 (ex Direttiva Europea 89/106/CEE), conformi alle “Linee Guida
per la certificazione di idoneità tecnica all’impiego e l’utilizzo di prodotti in rete metallica a
doppia torsione“ (n.69/2013) e con la UNI EN 10223-3:2013.
Prima della messa in opera e per ogni partita ricevuta in cantiere, l'Appaltatore dovrà
consegnare alla D.L. la relativa Dichiarazione di Prestazione (DoP) rilasciata in originale,
in cui specifica il nome del prodotto, la Ditta produttrice, le quantità fornite e la
destinazione. La conformità dei prodotti dovrà essere certificata da un organismo notificato
ai sensi della CPD 89/106 CEE o del CPR 305/2011, terzo ed indipendente, tramite
certificato del controllo del processo di fabbrica CE.
6 INSTALLAZIONE DEL MURO IN GABBIONI
6.1 POSA IN OPERA DEGLI ELEMENTI METALLICI
Preparato il piano di fondazione si apriranno i pacconi e si stenderanno per la lunghezza
indicata nei disegni gli elementi in rete metallica a doppia torsione.
6.2 ASSEMBLAGGIO DEI GABBIONI
•
Aprire e piegare ogni elemento avendo cura di stendere il telo di rinforzo eliminando
le linee di piegatura preformate in fase di produzione;
•
rendere verticali i diaframmi intermedi (se presenti);
•
piegare i pannelli laterali e legarli (con filo di legatura o con graffe in acciaio) lungo
gli spigoli della scatola così formata.
Dopo le operazioni soprascritte, gli elementi metallici dovranno essere legati tra loro prima
di procedere con le operazioni di riempimento, in modo tale da formare una struttura
5
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continua. Inoltre, per l’assemblaggio e la legatura degli elementi, è necessario essere
provvisti di pinze e tenaglie e di una graffatrice.
La legatura meccanizzata è effettuata con l’uso di una graffatrice pneumatica (punti
d’acciaio di diametro Ø 3.00 mm). In particolare, per una continuità strutturale, si consiglia
un intervallo tra punto e punto massimo di 20 cm.
6.3 RIEMPIMENTO DEI GABBIONI
Per il riempimento degli elementi metallici si dovrà adoperare materiale pulito, compatto,
non friabile, resistente all’acqua, non gelivo e d’alto peso specifico conforme al precedente
capitolo 4.1.
Inoltre, al fine di facilitare il riempimento, per il quale si consiglia l’uso di una pala
meccanica, si può predisporre una cassaforma esterna (telaio guida) per il paramento. E’,
inoltre, necessario sistemare manualmente il pietrame in modo da ottenere un
riempimento ottimale prestando attenzione a non coprire completamente i diaframmi
intermedi. Legare, quindi, il coperchio ai pannelli laterali ed ai diaframmi come descritto
precedentemente avendo cura di predisporre dei tiranti trasversali e/o inclinati di 45°
posizionati mediamente a 1/3 ed a 2/3 dell’altezza nel caso d’elementi di 1 m d’altezza ed
a metà dell’altezza nel caso d’elementi da 0,50 m.
7 CONDIZIONI DI CARICO VERIFICATE
Il dimensionamento del muro in gabbioni in accordo con i dati forniti da relazione
geologica, volto alla definizione dell’offerta, è stato condotto utilizzando gli usuali metodi
dell'equilibrio limite. Viene utilizzato un programma di calcolo denominato MacStar W, che
si basa sul metodo di BISHOP modificato in cui la ricerca delle superfici critiche viene
svolta attraverso la generazione automatica di un elevato numero di superfici circolari di
potenziale scivolamento.
In accordo con Le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008 capitolo 6 – sono stati applicati coefficienti parziali ai carichi, ai parametri geotecnici ed alle
resistenze (come definiti nel capitolo successivo).
Per i muri di sostegno o per le altre strutture miste ad essi assimilabili vengono effettuate
le verifiche con riferimento almeno ai seguenti stati limite:
SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU)
stabilità globale del complesso opera di sostegno-terreno;
scorrimento sul piano di posa;
collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno;
ribaltamento.
SLU di tipo strutturale (STR)
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Raggiungimento della resistenza negli elementi strutturali.
Per quanto riguarda la stabilità globale del complesso opera di sostegno-struttura si è
utilizzato l’ Approccio 1 Combinazione 2 : A2+M2+R2, tenendo conto dei valori dei
coefficienti parziali per le azioni e i parametri geotecnici riportati nel capitolo successivo.
Per le rimanenti verifiche si è utilizzato l’Approccio 1 Combinazione 2: A2+M2+R2,
tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportati nel capitolo successivo.
La Verifica Esterna a Ribaltamento viene poi trattata a parte come uno stato limite di
equilibrio come corpo rigido (EQU), utilizzando l’approccio: EQU+M2+R1. ( 6.5.3.1.1)
Il dimensionamento del muro è stato condotto inoltre in accordo con Le nuove Norme
Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008 - capitolo 7.11 - applicando i
coefficienti parziali dei parametri geotecnici ed alle resistenze (come definiti nel capitolo
successivo), mentre i coefficienti parziali dei carichi sono stati posti pari ad 1.
I sistemi di drenaggio a tergo della struttura devono essere in grado di tollerare gli
spostamenti transitori e permanenti indotti dal sisma, senza che sia pregiudicata la loro
funzionalità. Si deve verificare preliminarmente l’esistenza di un adeguato margine di
sicurezza a liquefazione dei terreni interagenti con il muro.
Per quanto riguarda la stabilità globale dell’area interferente direttamente con il muro di
sostegno si è utilizzato l’ Approccio 1 Combinazione 2 : M2+R2+kh+kv.
Per quanto riguarda le Verifiche Esterne a Scorrimento della Fondazione e per la verifica
di Portanza della Fondazione si è utilizzato l’Approccio 1 Combinazione 2: M2+R2+kh+kv.
Per quanto riguarda invece le verifiche e agli SLU di tipo strutturale (STR) (par. 6.5.3.1.1
Muri di sostegno), per le Verifiche di resistenza degli elementi strutturali si è utilizzato
l’Approccio 1 Combinazione 1: M1+R1+kh+kv.
8 COEFFICIENTI DI SICUREZZA PARZIALI
Nell’ambito delle verifiche allo stato limite ultimo si sono adottati i seguenti coefficienti
parziali:
Rd = Rk /  R
R1
R2
-
1.1
Scorrimento - Slittamento per attrito
1,00
1,0
Ribaltamento
1,00
1,0
Capacità portante della Fondazione
1,00
1,0
Stabilità globale
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Coefficienti PARZIALI DEI PARAMETRI GEOTECNICI
M
M1
M2
Peso unità di volume   
1,00
1,00
Angolo di attrito tanФ’k
1,00
1,25(*)
Coesione efficace c’k
1,00
1,25(*)
Resistenza non drenata cuk
1,00
1,40(*)
Coefficienti PARZIALI AZIONI  F = γF
PERMANENTE:
FASE STATICA SLU
A1
A2
EQU
Sfavorevole
1,30
1,00
1,10
Favorevole
1,00
1,00
0,90
Sfavorevole
1,50
1,30
1,50
Favorevole
0,00
0,00
0,00
(Pesi, spinte geostatiche del
terreno;sovraccarichi permanenti)
( G)
VARIABILE:
(sovraccarichi variabili; sisma; spinte relative
indotte)
( Q)
Nota: Coefficienti parziali dei carichi e delle spinte (i carichi permanenti non strutturali
sono assimilati ai sovraccarichi permanenti in quanto compiutamente definiti).
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9 CALCOLO
•
Comune di costruzione o coordinate topografiche: Riccò del Golfo, La Spezia
•
Vita nominale dell’opera - VN (Rif. D.M. 18/01/2008 tab 2.4.I)
50 anni
•
Coefficiente d’uso – CU (Rif. D.M. 18/01/2008 tab 2.4.II)
Classe II
•
Categoria del Suolo (Rif. D.M. 18/01/2008 tab. 3.2.II e tab. 3.2.V)
E
•
Categoria Topografica (Rif. D.M. 18/01/2008 Tab. 3.2.IV e Tab. 3.2.VI)
T2
9.1 CARATTERISTICHE GEOTECNICHE E PARAMETRI DI PROGETTO
Si sono assunte le seguenti caratteristiche fisiche dei terreni, forniti da relazione geologica
Rilevato a tergo
Peso specifico:
20 kN/m3
Angolo di attrito interno:
26 deg.
Coesione:
30 KPa
Terreno di fondazione
Angolo di attrito interno:
32 deg.
Coesione:
31 KPa
9.2 CARICHI E SOVRACCARICHI
Si è considerato agente sul Rilevato un sovraccarico accidentale pari a 20 kPa.
Per le verifiche sismiche il sovraccarico accidentale dovuto al transito di mezzi viene
moltiplicato per il fattore Ψ2j=0.2 in accordo con D.M. 14/01/2008 cap. 3.2.4.
9.3 AZIONI SISMICHE
Il dimensionamento viene inoltre eseguito tenendo conto delle azioni sismiche dell’area
oggetto del progetto secondo con quanto prescritto da D.M. 14/01/2008 per cui:
Accelerazione orizzontale massima attesa su suolo rigido: ag/g= 0,121
Coefficiente di sottosuolo:
S = Ss x St= 1,92
Coefficiente di riduzione:
βm= 0,24 (per la determinazione del
valore si veda la tabella seguente)
Coefficiente sismico orizzontale
kh:0,055
Coefficiente sismico verticale
kv=kh/2=±0,027
Coefficienti di riduzione dell’accelerazione massima attesa al sito (tabella 7.11.II D.M. 14/01/2008)
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Categoria di sottosuolo
A
B,C,D,E
βm
βm
0,2< ag/g ≤0,4
0,31
0,31
0,1< ag/g ≤0,2
0,29
0,24
ag/g ≤0,1
0,20
0,18
10 SEZIONI OGGETTO DI DIMENSIONAMENTO
Le Sezioni dimensionate secondo la combinazione più gravosa, di cui nel seguito si
riportano i tabulati di calcolo, sono:
Muro in gabbioni metallici Hmuro=4.00 m circa
11 ESITO
11.1 COEFFICIENTI DI SOVRADIMENSIONAMENTO – VALORI MINIMI OTTENUTI
Si definiscono i cosiddetti coefficienti di sovradimensionamento, cioè i rapporti fra le
capacità di resistenza della struttura e le azioni agenti sulla struttura stessa. Poiché nel
dimensionamento sono stati introdotti sia coefficienti di sicurezza parziali che fattori di
amplificazione dei carichi, è sufficiente che i fattori di sovradimensionamento siano
maggiori od uguali a 1,00 per garantire la sicurezza nei confronti del criterio considerato. I
valori minimi ottenuti nella struttura in oggetto sono riportati in dettaglio nei tabulati di
calcolo allegati.
11.2 ESCLUSIONI
L’attendibilità dei dati geotecnici in fase esecutiva deve essere verificata attraverso prove
di laboratorio e di cantiere. Sarà compito della DD.LL. verificare che i materiali posti in
opera corrispondono a quelli di progetto, al fine di assicurare, nella costruzione dei rilevati,
i coefficienti di sicurezza previsti.
12 ALLEGATI
1. Scheda di montaggio
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•
•
•
•
•
Preparazione dello scavo del piano di fondazione su cui posare lo scatolare
prefabbricato, sua apertura e messa in scatola con la chiusura dei lati
verticali, utilizzando filo di ferro ø 2.2 mm, oppure punti metallici applicati con
un'apposita apparecchiatura pneumatica o manuale ™
Riempimento con ciottoli, può essere effettuato meccanicamente, ma il
pietrame deve essere sistemato a mano in modo da ottenere un buon
addensamento. Per garantire che la struttura non si deformi eccessivamente
durante il riempimento, si mettono in opera due livelli di tiranti, realizzati col
filo metallico di legatura, spaziati di 30 cm sia in senso orizzontale che
verticale.
Chiusura della parte sommitale.
Posizionamento delle successive file di gabbioni, arretrate rispetto a quelle
sottostanti di 0,50 m
Inserimento di talee e ramaglia di salice di lunghezza tale da toccare il
terreno retrostante e inserite in corso d'opera (sarà impossibile inserirle a
posteriori) a file nella prima maglia del gabbione o a disposizione più o meno
irregolare (in genere su due file) durante il riempimento da effettuare in tre
strati. Le talee devono avere lunghezza tale da raggiungere il terreno
naturale retrostante la struttura. L’infissione deve essere perpendicolare o
leggermente inclinata all’interno del terreno, va effettuata mediante mazza in
legno, previa eventuale formazione di un foro con una punta di ferro o previo
taglio a punta della talea stessa e deve avvenire secondo il verso di crescita
delle piante (parte più grossa verso il terreno). Taglio netto con cesoie da
potatura (le talee devono sporgere dal terreno per circa 1/4 della lunghezza
ed in genere non più di 10-15 cm)
13 MANUALE DI MANUTENZIONE
Il progetto prevede la realizzazione di numerosi muri di protezione dell’alveo,
costituiti da gabbioni.
La corretta valutazione delle problematiche degli interventi (e la loro relativa
programmazione), hanno una sicura ricaduta non solo sotto il profilo della godibilità
del bene, ma anche sotto quello della sua durevolezza e della sua funzionalità. Di
conseguenza appare opportuno, prevedere al meglio la tipologia e la cadenza delle
operazioni di manutenzione, che consentiranno di mantenere le sue caratteristiche
strutturali e funzionali delle opere. L’obiettivo principale di tali sforzi è quello di
mettere a punto una serie di interventi coordinati ed organizzati che consenta di
mantenere i muri di protezione delle strade e dell’alveo ad un livello di efficienza
tale da consentire la più ampia fruibilità e godibilità da parte dell’utenza; ciò anche
in considerazione del fatto che la costanza nell’effettuazione delle operazioni di
manutenzione allontana fenomeni di rottura delle reti metalliche che costituiscono
l’involucro esterno dei gabbioni.
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PROGRAMMA DI MANUTENZIONE: Prevede un sistema di controlli e di interventi
da eseguire a cadenze temporalmente prefissate, al fine di una corretta gestione
dell’opera e delle sue parti nel corso degli anni di esercizio.
Il programma è stato diviso in tre sottoprogrammi:
A) Sottoprogramma delle prestazioni: Prende in considerazione le prestazioni
fornite dalle briglie nel corso del ciclo di vita. Avviamento dell’esercizio. Verifica di
tutte le gabbionate che sono state poste in opera, con il controllo degli agganci fra
una struttura e l’altra e l’esame accurato del loro posizionamento secondo il
progetto esecutivo. Esercizio. Verifica periodica di tutte le gabbionate, per
esaminare se la forza delle acque che provengono da monte abbiano creato degli
spostamenti e dei cedimenti differenziali.
B) Sottoprogramma dei controlli: Definisce il programma delle verifiche e dei
controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei
successivi momenti della vita dei muri di protezione dell’alveo.
C) Sottoprogramma degli interventi di manutenzione: Esame della posizione dei
gabbioni, rispetto alla configurazione di progetto; controllo dello stato del materiale
costituente le gabbie. Riposizionamento di eventuali gabbioni spostati dalla forza
dell’acqua; ripristino del filo di acciaio zincato che contiene il pietrame.
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14 TABULATI DI CALCOLO
MacStARS W – Rel. 4.0
Maccaferri Stability Analysis of Reinforced Slopes and Walls
Officine Maccaferri S.p.A. - Via Kennedy 10 - 40069 Zola Predosa (Bologna)
Tel. 051.6436000 - Fax 051.236507
Proposta : GABBIONI METALLICI
Sezione : 1
Località : LOC. CASELLA RICCO’ DEL GOLFO
File
: Ricco’ del Golfo
Data
: 18/11/2014
Verifiche condotte in accordo alla normativa : Norme tecniche per le costruzioni D.M.
14/01/2008 Verifiche nei confronti dello SLU
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SOMMARIO
CARATTERISTICHE GEOTECNICHE DEI TERRENI .................................................................................... 16
PROFILI STRATIGRAFICI .............................................................................................................................. 17
MURI IN GABBIONI......................................................................................................................................... 17
Muro : 1 ....................................................................................................................................................... 17
CARICHI .......................................................................................................................................................... 19
VERIFICHE ...................................................................................................................................................... 20
Verifica di stabilità globale : ......................................................................................................................... 20
Verifica come muro di sostegno : ................................................................................................................ 22
Verifica come muro di sostegno : ................................................................................................................ 24
Verifica di resistenza interna : ..................................................................................................................... 25
Verifica di resistenza interna : ..................................................................................................................... 26
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CARATTERISTICHE GEOTECNICHE DEI TERRENI
Terreno : FONDAZIONE Descrizione : limo argilloso
Classe coesione
: Coeff. Parziale - Coesione efficace
Coesione
Classe d'attrito
[kN/m²]
30.00
: Coeff. Parziale - tangente dell’angolo di resistenza a taglio
Angolo d'attrito
[°]
Rapporto di pressione interstiziale (Ru)
Classe di peso
:
:
31.00
:
0.00
: Coeff. Parziale - Peso dell’unità di volume - favorevole
Peso specifico sopra falda
[kN/m³]
:
18.00
Peso specifico in falda
[kN/m³]
:
18.00
Modulo elastico
[kN/m²]
:
0.00
:
0.30
Coefficiente di Poisson
Terreno : GB
Classe coesione
Descrizione : RIEMPIMENTO GABBIONI
: Coeff. Parziale - Coesione efficace
Coesione
Classe d'attrito
[kN/m²]
12.50
: Coeff. Parziale - tangente dell’angolo di resistenza a taglio
Angolo d'attrito
[°]
Rapporto di pressione interstiziale (Ru)
Classe di peso
:
:
40.00
:
0.00
: Coeff. Parziale - Peso dell’unità di volume - favorevole
Peso specifico sopra falda
[kN/m³]
:
17.50
Peso specifico in falda
[kN/m³]
:
17.50
Modulo elastico
[kN/m²]
:
0.00
:
0.30
Coefficiente di Poisson
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Terreno : TERRENO
Classe coesione
Descrizione : TERRENO A TERGO DEL MURO
: Coeff. Parziale - Coesione efficace
Coesione
[kN/m²]
Classe d'attrito
:
30.00
: Coeff. Parziale - tangente dell’angolo di resistenza a taglio
Angolo d'attrito
[°]
Rapporto di pressione interstiziale (Ru)
Classe di peso
:
26.00
:
0.00
: Coeff. Parziale - Peso dell’unità di volume - favorevole
Peso specifico sopra falda
[kN/m³]
:
18.00
Peso specifico in falda
[kN/m³]
:
18.00
Modulo elastico
[kN/m²]
:
0.00
:
0.30
Coefficiente di Poisson
PROFILI STRATIGRAFICI
Descrizione: terreno di fondazione
Strato: F
Terreno : FONDAZIONE
X
Y
X
Y
X
Y
X
Y
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
0.00
10.00
40.00
10.00
MURI IN GABBIONI
Muro : 1
Coordinate Origine
[m]
Rotazione muro
[°]
: Ascissa
=
=
10.00
Ordinata =
10.00
0.00
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Materiale riempimento gabbioni
: GB
Terreno di riempimento a tergo
: TERRENO
Terreno di copertura
: TERRENO
Terreno di fondazione
: FONDAZIONE
Strato
Lunghezza [m]
Altezza [m]
Distanza [m]
Pu [kN/m³]
1
3.50
1.00
0.00
72.59
2
2.50
1.00
0.50
72.59
3
2.00
1.00
1.00
72.59
4
1.50
1.00
1.50
72.59
Gabbioni senza diaframmi
Maglia 8x10
Diametro filo 2,7 [mm]
Classe Pu
: Pu
Parametri per il calcolo della capacità portante con Brinch Hansen, Vesic o Meyerhof
Affondamento fondazione
[m] :
1.00
Profondità falda
[m] :
0.00
[°] :
0.00
Inclinazione pendio a valle
Profilo di ricopertura:
X
Y
X
Y
X
Y
X
Y
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
18.00
15.00
30.00
15.00
18
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
Profilo di sbancamento:
X
Y
X
Y
X
Y
X
Y
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
0.00
0.00
CARICHI
Sisma :
Classe : Sisma
Accelerazione
[m/s²] : Orizzontale =
0.55
Verticale
=
0.27
19
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
VERIFICHE
Verifica di stabilità globale :
Combinazione di carico : M2 + R2 + Kh±Kv
Calcolo delle forze nei rinforzi col metodo rigido
Ricerca delle superfici critiche col metodo di Bishop
Coefficiente di sicurezza minimo calcolato
: 1.044
Intervallo di ricerca delle superfici
Segmento di partenza, ascisse [m]
Primo punto
Secondo punto
0.00
8.00
Segmento di arrivo, ascisse [m]
Primo punto
Secondo punto
30.00
40.00
Numero punti avvio superfici sul segmento di partenza
:
50
Numero totale superfici di prova
:
500
[m]
:
0.50
Angolo limite orario
[°]
:
0.00
Angolo limite antiorario
[°]
:
0.00
Lunghezza segmenti delle superfici
20
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
Fattore
Classe
1.00
Sisma
1.25
Coeff. Parziale - tangente dell'angolo di resistenza a taglio
1.25
Coeff. Parziale - Coesione efficace
1.40
Coeff. Parziale - Resistenza non drenata
1.00
Coeff. Parziale - Peso dell'unità di volume - favorevole
1.00
Fs Rottura Rinforzi
1.00
Fs Sfilamento Rinforzi
1.10
Coeff. Parziale R - Stabilità
21
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
Verifica come muro di sostegno :
Combinazione di carico : M2 + R2 + Kh±Kv
Stabilità verificata sul blocco : 1
Forza Stabilizzante
[kN/m]
: 172.43
Forza Instabilizzante
[kN/m]
: 32.90
Classe scorrimento
: Coeff. parziale R - Scorrimento
Coefficiente di sicurezza allo scorrimento
: 5.240
Pressione ultima calcolata con metodo dell’equilibrio limite.
Pressione ultima
[kN/m²]
: 436.98
Pressione media agente
[kN/m²]
: 53.78
Classe pressione
: Coeff. parziale R - Capacità portante
Coefficiente di sicurezza sulla capacità portante
: 8.125
Fondazione equivalente
[m]
:
3.43
Eccentricità forza normale
[m]
:
0.03
Braccio momento
[m]
:
1.35
22
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
Forza normale
[kN]
: 181.77
Pressione estremo di monte
[kN/m²]
: 54.99
Pressione estremo di valle
[kN/m²]
: 48.88
Fattore
Classe
1.00
Sisma
1.25
Coeff. Parziale - tangente dell'angolo di resistenza a taglio
1.25
Coeff. Parziale - Coesione efficace
1.40
Coeff. Parziale - Resistenza non drenata
1.00
Coeff. Parziale - Peso dell'unità di volume - favorevole
1.00
Coeff. parziale R - Scorrimento
1.00
Coeff. parziale R - Capacità portante
23
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
Verifica come muro di sostegno :
Combinazione di carico : EQU + M2 + Kh±Kv
Stabilità verificata sul blocco : 1
Momento Stabilizzante
[kN*m/m]
: 356.23
Momento Instabilizzante
[kN*m/m]
: 44.37
Classe momento
: Coeff. parziale R - Ribaltamento
Coefficiente di sicurezza al ribaltamento
: 8.029
Fattore
Classe
1.00
Sisma
1.25
Coeff. Parziale - tangente dell'angolo di resistenza a taglio
1.25
Coeff. Parziale - Coesione efficace
1.40
Coeff. Parziale - Resistenza non drenata
1.00
Coeff. Parziale - Peso dell'unità di volume - favorevole
1.00
Coeff. parziale R - Ribaltamento
24
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
Verifica di resistenza interna :
Combinazione di carico : M1 + R1 + Kh±Kv
Stabilità verificata sul blocco : 1
Forza Stabilizzante
[kN/m]
: 116.25
Forza Instabilizzante
[kN/m]
:
Classe scorrimento
5.84
: Coeff. parziale R - Scorrimento
Coefficiente di sicurezza allo scorrimento
: 19.910
Fattore
Classe
1.00
Sisma
1.00
Coeff. Parziale - tangente dell'angolo di resistenza a taglio
1.00
Coeff. Parziale - Coesione efficace
1.00
Coeff. Parziale - Resistenza non drenata
1.00
Coeff. Parziale - Peso dell'unità di volume - favorevole
1.00
Coeff. parziale R - Scorrimento
25
Comune di Riccò del Golfo – Messa in sicurezza frana località Casella
Verifica di resistenza interna :
Combinazione di carico : M1 + R1 + Kh±Kv
Stabilità verificata sul blocco : 1
Forza Stabilizzante
[kN/m]
: 74.67
Forza Instabilizzante
[kN/m]
:
Classe scorrimento
3.41
: Coeff. parziale R - Scorrimento
Coefficiente di sicurezza allo scorrimento
: 21.895
Fattore
Classe
1.00
Sisma
1.00
Coeff. Parziale - tangente dell'angolo di resistenza a taglio
1.00
Coeff. Parziale - Coesione efficace
1.00
Coeff. Parziale - Resistenza non drenata
1.00
Coeff. Parziale - Peso dell'unità di volume - favorevole
1.00
Coeff. parziale R - Scorrimento
26