L`Azione
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L`Azione
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 >Fabriano Fabriano-Matelica euro 1,20 6 >Matelica 15 n. 7 Anno CIV 21 febbraio 2015 >Sport Le Fiamme Gialle all'ex Fermi? Come cambia la raccolta differenziata Una giornata dedicata all'agricoltura Atletica: due fabrianesi da urlo! L A I A 'ex complesso scolastico è rimasto vuoto dopo la soppressione del Tribunale e potrebbe ospitare la caserma della Finanza. colloquio con l'assessore Claudio Alianello. Al via una sperimentazione: le isole ecologiche peseranno i rifiuti di ognuno. Le sorprese invernali E’ come imbattersi in un clima da solleone nei giorni della Merla o assistere ad un’abbondante nevicata a Ferragosto. Scenari da allucinazione? Neanche tanto. Il bailamme, non solo dialettico e mediatico, scatenatosi in questo scorcio invernale, ha di nuovo sconcertato il cittadino medio, quello che adesso viene decantato sul grande schermo da uno della nouvelle vague della regia, come Maccio Capatonda, ovvero quel soggetto avvilito, depresso e totalmente incapace di interagire con chiunque. Stiamo rischiando di arrivare a questo. L’assurdo che annichilisce, anziché portare all’esasperazione. In chi si senta coinvolto in un’emergenza collettiva, come lo è il maltempo che è imperversato da nord a sud, dove a galleggiare come un sughero è la dignità, non può esistere la medietà del cittadino. Lo spirito dell’uomo, quando è costretto ad affrontare l’onnipresente immagine della sua solitudine e del suo declino, è un contenitore a pressione su ciò che ribolle, trabocca, rigurgita. E il senso dello Stato si identifica con la coscienza incerta dei cittadini col rischio di eleggere i rappresentanti di questa incertezza, di questo Stato assediato da mille ombre. L’incertezza della coscienza, il muoversi delle nebbie non hanno né idee, né ideali. Hanno soltanto un malcontento che cresce e scatena le vampate di furore. Perché non è possibile che solo da noi, e non siamo nei fiordi della Scandinavia o tra le steppe della Siberia, bastano pochi centimetri di neve per bloccare gli autobus, chiudere le scuole, paralizzare la circolazione ferroviaria, mettere il disco rosso davanti agli accessi autostradali. E’ un paradosso, ma più la tecnologia ci fa sentire onnipotenti, più le previsioni meteo diventano precise e puntuali e più ai primi fiocchi sperimentiamo fragilità ed impotenza. Un tempo si consigliava agli automobilisti di non mettersi in viaggio nel caso di una nevicata, almeno il primo giorno. Si suggeriva di utilizzare i mezzi pubblici. Unico problema: i mezzi pubblici quando nevica hanno gli stessi inconvenienti delle automobili. Perché non sta scritto da nessuna parte che le macchine non possano fermarsi. Insomma una spruzzatina e siamo ai limiti della calamità, dell’evento eccezionale. Oggi è il manto bianco, ma ieri era il sisma e domani l’alluvione. Tutti reclamano, esigono e pretendono. E la colpa è sempre degli altri… come della “neve pesante” su cui è scivolata l’Enel per il lungo blackout in Emilia Romagna. La strada non è percorribile, eppure le risorse per spalare la neve o scongiurare esondazioni devono essere messe a bilancio da enti che non siano fantasma. (...) l convegno si propone di affrontare tutte le sfaccettature, le opportunità e i vantaggi per chi vuole scommettere su... l'Oro Verde! 25 i Campionati Italiani Allievi, Giacomo Brandi è medaglia d'oro nella marcia, Elisa Maggi bronzo nei 200 metri (con record societario!). E ntriamo nel periodo di Quaresima che per la Chiesa è un tempo forte che ci incammina verso la Pasqua. Il nostro Vescovo ci ricorda le priorità di questo periodo, da vivere sempre con lo stile comunionale e creativo. E dopo l’incontro con il custode della Terra Santa Padre Pizzaballa, già domenica 22 febbraio siamo chiamati a condividere con il nostro pastore la gioia di una celebrazione eucaristica in Cattedrale per l’anniversario della sua ordinazione episcopale. Intanto la Caritas propone anche quest’anno il cesto della carità per sostenere le persone più bisognose. Perché la Quaresima è anche questo: operare con gesti concreti in favore del prossimo. Servizi a pag. 3 del Vescovo don Giancarlo Vecerrica, don Lorenzo Sena, Edmondo Ercolani Un digiuno che alimenta (Segue a pagina 2) Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 18/02/15 10.52 2 >EDITORIALI< Duecento testate, 3.000 posti di lavoro di giornalisti, grafici e poligrafici, 300 milioni di copie in meno: se Governo e Parlamento non ripristineranno i contributi per l’editoria 2013 (tagliati retroattivamente a bilanci già chiusi) e 2014 sono questi i numeri del disastro che si abbatterà sull’editoria non profit italiana, con costi per lo Stato più alti del valore del fondo. Nel 2014 chiuse 30 testate storiche, hanno perso la propria occupazione circa 800 giornalisti. Espulsi dal mondo del lavoro anche mille grafici e poligrafici. Aci Comunicazione, Mediacoop, File, Fisc, Fnsi, Articolo 21, Slc-Cgil, Anso e Uspi lanciano in questi giorni la campagna “Meno Giornali = Meno Liberi”. U na palla di giornali malamente accartocciati: è il simbolo della campagna di comunicazione “Meno Giornali = Meno Liberi” lanciata da 9 associazioni e sindacati del settore (Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, Mediacoop, Federazione Italiana Liberi Editori, Federazione Italiana Settimanali Cattolici, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Articolo 21, Sindacato Lavoratori Comunicazione Cgil, Associazione Nazionale Stampa Online, Unione Stampa Periodica Italiana) per salvaguardare il pluralismo dell’informazione e per una riforma urgente dell’editoria. Il primo atto è una petizione, pubblicata sul sito www.menogiornalimenoliberi.it e su tutti i social network con l’hashtag #menogiornalimenoliberi, con cui si chiede di mettere mano ai tagli immotivati del contributo diretto all’editoria e di avviare subito un Tavolo di confronto sull’indispensabile riforma dell’intero sistema dell’in- formazione (giornali, radio, tv, internet). Sono oltre 200 le testate non profit che rischiano di chiudere sul territorio nazionale, lasciando sul campo 3.000 posti di lavoro tra L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 giornalisti, grafici e poligrafici. Quotidiani locali, riviste di idee, periodici di comunità, settimanali cattolici, organi di informazione delle minoranze linguistiche, ma anche giornali nazionali di opinione. È questo il mondo messo in crisi dal taglio dei contributi 2013 (dimezzati retroattivamente a bilanci già chiusi) e 2014. Sono 300 milioni di copie distribuite in meno ogni anno, 500mila pagine di informazione che verranno a mancare, con danni gravissimi per l’indotto (tipografie, trasporti, distributori, edicole) e le economie locali. I promotori calcolano che i costi per lo Stato saranno largamente superiori al valore del Fondo per il contributo diretto all’Editoria, individuabile, per il 2015, in circa 90 milioni di euro. Nel corso dell’ultimo anno hanno chiuso una trentina di testate, tra cui alcune storiche come “Il Salvagente”, e hanno perso la propria occupazione circa 800 giornalisti. Duramente colpita anche la categoria dei grafici e poligrafici, più di mille dei quali sono stati espulsi dal mondo del lavoro. Il paradosso è che in questo modo le cooperative e le realtà editoriali senza scopo di lucro pagheranno due volte gli abusi che si sono verificati in passato e che giustamente sono stati denunciati a più riprese: prima perché c’erano soggetti che ricevevano indebitamente i contributi, ora perché la battaglia per l’abolizione dei finanziamenti pubblici portata avanti da alcune forze politiche rischia di farle scomparire per sempre. I promotori ricordano invece che la Carta fondamentale dei Diritti dell’Unione Europea impegna ogni Paese a promuovere e garantire la libertà di espressione e di informazione, mentre lo Stato italiano è agli ultimi posti in Europa per l’investimento pro capite a sostegno del pluralismo dell’informazione Un richiamo, quest’ultimo, fatto proprio anche dal Presidente Mattarella, che nel suo discorso di insediamento ha ricordato come garantire la Costituzione significhi «garantire l’autonomia ed il pluralismo dell’informazione, presidio di de- Le sorprese invernali Istituzioni in via di estinzione dovranno essere sostituite da altri enti che si è deciso di conservare in piena efficienza. Altrimenti è una presa in giro. La protesta si alza e anche se si propongono svariate soluzioni non è facile individuare il volontario civico della pala. C’è quello che si arrabbia se non viene sparso il sale e se viene usato si lamenta lo stesso perché si formano le buche. Ma c’è appunto quel volontario che in ogni condominio, in ogni scuola materna, in ogni ufficio che, in silenzio e senza proclami, si rimbocca le maniche e cerca di risolvere anche il piccolo disagio. Come si è sempre fatto anche nel passato. Si aspettava il favonio ed il sole delle imminenti primavere. Le cose ora sono cambiate. Perché l’arroganza di certuni e l’approssimazione di altri hanno finito per spingere il cittadino medio a non avere più una dignità ed uno spazio. E quindi a perdere ogni stimolo di spinta e di capacità reattiva. Per tornare utile solo a ridosso delle prossime elezioni. Un conto è aspettare il ritorno del sole, un altro quello delle urne… Carlo Cammoranesi mocrazia». «Senza questi giornali – scrivono i promotori nell’appello – l’informazione italiana sarebbe in mano a pochi grandi gruppi editoriali e in molte regioni e comuni rimarrebbe un unico soggetto, monopolista di fatto, dell’informazione locale e regionale. Senza questi giornali, impegnati da sempre a narrare e confrontare con voce indipendente testimonianze e inchieste connesse a specifiche aree di aggregazione sociale e culturale e ad affrontare con coraggio tematiche di particolare rilevanza a livello nazionale, l’informazione italiana perderebbe una parte indispensabile delle proprie esperienze». Donna, la vera uguaglianza “S di FRANCESCO IACOBINI i tratta di studiare criteri e modalità nuovi affinché le donne si sentano non ospiti, ma pienamente partecipi dei vari ambiti della vita sociale ed ecclesiale. Questa è una sfida non più rinviabile.” E’ il passo centrale dell’importante discorso rivolto dal Papa all’assemblea plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura, ricevuta in Vaticano sabato 7 febbraio, al termine di un convegno di studi su “Le culture femminili: uguaglianza e differenza”. Francesco ha mostrato una profonda conoscenza delle sfide e dei problemi della condizione femminile oggi, che ha inquadrato essenzialmente lungo quattro direttrici. La prima, che riguarda la costante, complicata ma anche appassionata ricerca dell’equilibrio tra uguaglianza e differenza tra i sessi. Un equilibrio che si rintraccia nella dimensione della relazione, nel “con”, e non nel “contro”, e che si è messo alle spalle, per fortuna, il modello della subordinazione femminile, i cui effetti negativi però non sono ancora cessati, soprattutto nella mentalità e nei riflessi condizionati della cultura diffusa. D’altra parte, secondo il Pontefice, anche l’idea di una parità uomo-donna di tipo quasi meccanico è superata, legata ad altre stagioni, e risulta ora probabilmente inefficace per realizzare quella nuova dinamica che invece Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 02 editoriali.indd 2 può essere rintracciata nel paradigma della reciprocità. Una reciprocità nella equivalenza e nella differenza insieme, che è poi la chiave per realizzare, con la necessità del maschile e del femminile, la pienezza della persona e della vita. La seconda direttrice individuata da Papa Bergoglio è quella del rapporto tra donna e generatività, che ha ovviamente a che fare con la trasmissione e la tutela della vita, ma che è anche un fattore di ampliamento degli orizzonti esistenziali e antropologici nel loro insieme, nell’articolazione di quattro azioni fondamentali: desiderare, mettere al mondo, prendersi cura e lasciare andare. E’ proprio qui, ha detto il Pontefice, che la donna incarna il volto misericordioso di Dio, che si traduce essenzialmente nella disponibilità a donare tempo, più che nell’indole a occupare spazi. La generatività richiama poi il suo ruolo femminile nella famiglia, ruolo in mancanza del quale la vocazione dell’umanità, come il suo stesso futuro, non troverebbero realizzazione. La terza direttrice dell’analisi papale è quella relativa al corpo femminile tra cultura e biologia, la considerazione cioè della bellezza e dell’armonia della creazione che si riflette nella bellezza e nell’armonia del corpo che Dio ha dato alla donna. In questo sguardo quasi contemplativo c’è la consapevolezza e la sollecitudine per tutte le offese e le ferite inflitte a questo simbolo di vita, e il richiamo alla lotta, da parte di tutte le istituzioni, contro le Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] molteplici forme di schiavitù, mercificazione e umiliazione di cui le donne sono fatte oggetto in troppe parti del mondo e in troppi ambiti, anche insospettati. Una lotta che si fa con le leggi, certo, ma soprattutto con il lavoro educativo, la promozione umana, l’impegno contro l’ingiustizia concreta che produce arretratezza e violenza. La quarta direttrice è data infine dal rapporto tra la donna e la religione, con particolare riferimento alla Chiesa. Considerando che le donne sono il più delle volte le prime a trasmettere la fede, diventa tanto più giusto e urgente offrire loro occasioni di nuovo coinvolgimento e responsabilità, anche per la sintonia con le sensibilità che vanno emergendo nel mondo e nella società. Una politica da realizzare non tanto inseguendo forme stereotipate di sovrapposizione rispetto alle funzioni ministeriali propriamente destinate agli uomini, ma con una chiamata a veri ruoli nella vita pastorale e nella riflessione teologica. Di fronte a questo insieme di opportunità e di obiettivi, un compito spetta però a tutte le diverse istanze coinvolte: assicurare alle donne una effettiva libertà di scelta, e fare in modo che esse possano esprimere sé stesse nei diversi campi in armonia con la vita familiare e coi loro impegni di madri. Solo così, ha sottolineato fortemente Francesco, i discorsi sull’eguaglianza tra i sessi non rimarranno pura teoria, o un insieme di auspici senza seguito. Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00 Africa, Asia e America € 165,00 Oceania € 175,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 18/02/15 10.54 3 >INCHIESTA< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Quaresima, un tempo forte Un cammino che ci conduce alla Pasqua per rifarci un "cuore forte" di DON LORENZO SENA* Q uando sentiamo la parola «Quaresima» istintivamente ci viene una sensazione di disagio, perché il termine, al suono soltanto, ci evoca penitenza, mortificazione, rinunzia e quindi - noi pensiamo - tristezza, musoneria, il bloccare lo slancio nella vita e nelle iniziative che realizzano la persona, per focalizzarsi quasi sul dolore, la morte... Tale immediata sensazione negativa non è assolutamente esatta, qualora si rifletta, almeno un po’, sul significato della parola e sulla origine del tempo liturgico così chiamato. Il termine «Quaresima» significa 40, numero simbolico che nella Scrittura richiama alcune esperienze molto significative: il tempo trascorso da Mosè ed Elia prima di un incontro particolarmente intimo con Dio (vedi Esodo 24,18 e 34,28; 1 Re 19,8); il cammino di Israele nel deserto prima di giungere alla terra promessa; i 40 giorni di Gesù nel digiuno e nella solitudine prima di dare inizio alla sua missione. Da questi richiami biblici appare che il 40, la «quarantena», ha una funzione preparatoria per... giungere a un certo scopo, a una certa meta. Quando i cristiani cominciarono a celebrare la Pasqua, intendevano riattualizzare l’evento della risurrezione di Gesù (è questo il vero senso della liturgia: celebrare un evento e farlo nostro: non dimentichiamolo mai!). Gesù è passato attraverso la passione e la croce per arrivare alla risurrezione e alla glorificazione, alla situazione nuova di Risorto; il cristiano è inserito in tale evento e lo fa suo attraverso il battesimo, in cui diventa uomo nuovo. E allora il periodo liturgico della quaresima è nato come preparazione al battesimo (che si amministrava difatti la notte di Pasqua). Per chi invece, già battezzato, era caduto in peccati gravi, si trattava di fare un cammino peniten- ziale per essere riconciliati e riammessi nella comunità (e difatti la riconciliazione si celebrava il giovedì santo). Ogni anno, per noi cristiani la Quaresima ci proietta verso la pasqua di Gesù, cioè verso il nostro battesimo da riattualizzare; perciò il periodo precedente ci rievoca il cammino di conversione, di purificazione per essere sempre di più (o ritrovare, ove lo avessimo perduto) l’«uomo nuovo», creato in noi da Dio quando siamo stati battezzati nella morte e risurrezione di Gesù. «La Quaresima è un tempo di rinnovamento per la Chiesa, le comunità e i singoli fedeli. Soprattutto però è un “tempo di grazia” (2Cor 6,2). Dio non ci chiede nulla che prima non ci abbia donato» (dal messaggio di papa Francesco per la Quaresima 2015). Il ribadire che l’iniziativa è di Dio, che egli ci ha amati per primo, è la base della nostra fede cristiana. Dio ci vuole liberi e forti, per rispondere al suo amore. Allora vorrei suggerire di vivere la quaresima come un cammino di libertà. Dio ha creato l’uomo libero. Ma all’interno di noi stessi sentiamo una frattura; la stessa libertà ci porta a degli eccessi che possono bloccare o rallentare il cammino di crescita e l’anelito alla totalità e all’assoluto; abbiamo nel profondo del cuore non solo lo spirito di Dio, ma anche il nostro spirito, abbiamo in noi dei germi di disintegrazione e di morte seminati dallo spirito del male. La libertà dell’uomo, che è strutturale (perché Dio ha creato l’uomo libero), non è la libertà degli istinti, ma la libertà dello Spirito che è l’unica vera libertà. E questa viene dal Signore. Come siamo lontani da quel concetto banale di libertà, concepito solo in termine di autogestione e di istintività, così propagandata oggi! Nella nostra cultura forse non si richiama più nemmeno l’impegno stoico o di altri sapienti (anche se non è cristiano), i quali mediante la riflessione e lo sforzo morale Ritorna il cesto della carità Comunionalità e creatività Questo mese di febbraio contiene l’anniversario della mia Ordinazione Episcopale, avvenuta nella nostra Cattedrale nella bella mattinata del 22 febbraio del 2003. Ogni anno abbiamo ricordato questo evento, perché riguarda tutti coloro che mi sono stati affidati. Anche quest’anno, per quanto ci è possibile, lo ricorderemo insieme, domenica 22 febbraio, alle ore 16.30 con una concelebrazione eucaristica in Cattedrale. Questa ricorrenza si lega ad altri due eventi di questo anno che riguardano me come Vescovo, e perciò riguardano tutti, a cominciare dai sacerdoti: il mio 50° di sacerdozio, che celebreremo insieme venerdì 22 maggio prossimo in Cattedrale e le mie dimissioni che serenamente consegnerò al Santo Padre al prossimo mese di luglio. Vivo il mio episcopato con voi nella semplicità e nell’entusiasmo. Sono grato al Signore che mi ha donato una sposa meravigliosa, questa Diocesi di FabrianoMatelica. Senza retorica o sentimentalismo posso gridare a tutti la gioia di vivere un’intensa comunione con i sacerdoti e con tutto il popolo di Dio. Il mio programma è stato, ed è, quello di realizzare il più possibile: - Lo stile comunionale, che è il modo per lottare contro l’individualismo e il personalismo, per aprirci al Mistero di Gesù incarnato che fonda la sua Chiesa come comunità. Il nostro cammino è: fare insieme! Perché l’unità è il segno della presenza di Dio tra noi. E il mio motto episcopale, donatomi da Don Luigi Giussani, è proprio su questa unità che ci è donata dallo Spirito: “Ut congregemur in unum”. - Lo stile creativo, perché il cristianesimo è vita, novità e beatitudine. Il mio impegno è stato insistentemente quello di valorizzare sempre il positivo. - La proposta dei contenuti del mio Magistero episcopale ha riguardato sempre i temi essenziali della Chiesa: l’educazione alla fede, la missionarietà, la vita come vocazione ed ora il metodo dei “Mercoledì della Fede” con i contenuti del Credo, del Padre Nostro e delle Beatitudini. La mia obbedienza al Magistero della Chiesa ha tenuto sempre presenti i due principi fondamentali: il principio mariano e il principio petrino. - La priorità alla Pastorale Familiare – Giovanile Vocazionale e alla Pastorale del Lavoro. Questo è il grande campo aperto, su cui continuare a lavorare. Ho trovato sempre in voi una disponibilità meravigliosa. Lo Spirito Santo mi ha guidato a fare cose inimmaginabili, conoscendo la mia piccolezza: “Potremmo dire molte cose e mai finiremmo, ma la conclusione del discorso sia ‘Egli è tutto’“ (Sir 43, 27). Mi affido alla Madonna e continuerò a lavorare con voi fi no all’ultimo minuto del mio mandato. La preghiera è ciò che mi unisce per sempre con ognuno di voi, tenendoci legati l’uno all’altro. Vi invito a seguire le tante cose di questo prossimo mese di febbraio, che ci apre al cammino promettente della Quaresima. Giancarlo Vecerrica, Vescovo Fabriano-Matelica Il 22 febbraio una Messa in Cattedrale per ricordare l'ordinazione di Mons.Vecerrica tentavano di acquistare la perfetta padronanza di sé. È curioso che noi cerchiamo la libertà in tutti i sensi, ma poi pensiamo di trovarla, passando da una schiavitù all’altra. Quando diciamo: «Vorrei tanto essere forte in questo, ma non ci riesco», noi affermiamo in fondo la nostra mancanza di libertà. Dobbiamo convincerci che la vera libertà è di essere nella volontà di Dio. E Gesù è venuto, perché l’uomo ritrovi il progetto originale di Dio che è per una pienezza di vita. Gesù ci ha liberato con la sua morte e risurrezione e questa sua liberazione è stata a noi comunicata nel battesimo. Allora la Quaresima vuole essere per noi il cammino pasquale dell’uomo redento da Cristo. E in tale cammino la Chiesa ci propone alcuni mezzi: più preghiera, più lettura del Vangelo, più attenzione agli altri, senza lasciarci schiacciare dal contingente, dall’effimero, dal futile, perché il nostro cuore è assetato di infinito e abbiamo bisogno di qualcosa di più grande che non le cose materiali. Papa Francesco nel suo messaggio invita a uscire da noi stessi, dal nostro egoismo, per aprirci a Dio e agli altri: «Quando il popolo di Dio si converte al suo amore, trova le risposta a quelle domande che continuamente la storia gli pone». E ciò è possibile con la preghiera, la lettura biblica, la carità fraterna. In tal modo - siamone convinti - sentiremo la presenza del Signore vicino a noi, che ci parla, ci solleva, ci fa sentire più liberi, di quella libertà che egli ci ha acquistato a prezzo del suo sangue. Benedetto il cammino quaresimale verso la Pasqua! Altro che tristezza e musoneria! S. Benedetto nella Regola parla di una «gioia della quaresima» (gli uomini di Dio sanno cogliere il senso profondo delle cose!). Il Signore lo faccia capire anche a noi. E arriveremo a Pasqua con un cuore rinnovato e forte. *Priore San Silvestro La Quaresima, momento “forte” della Chiesa Cattolica, richiama tutti i fedeli in Cristo nell’atto di riflessione verso i poveri e di condivisione con gli stessi, una condivisione convinta a volte anche sofferta per sentirci sempre più fratelli, sempre più uguali nella vita e le difficoltà a volte, sofferenze di ogni giorno. Nelle quattro domeniche che precedono la Santa Pasqua è indetta, presso tutte le parrocchie del territorio diocesano la raccolta di prodotti alimentari e le offerte in denaro per aiutare le famiglie in difficoltà economiche. Sono sempre tante nei nostri centri di ascolto di Fabriano-Cerreto d’Esi-Matelica-Sassoferrato le richieste di aiuto per motivi diversi: alimenti, medicinali, assistenze e consulenze specialistiche per persone cadute nella disperazione e dedite all’uso di alcool, di droga per non parlare di necessità economiche, pagamenti di affitto, bollette di acqua, luce e gas, medicinali e materiale didattico. La Chiesa, tramite la Caritas, a volte si trova nella impossibilità di risposte per situazione sempre più crescenti. Nell’appello di Papa Francesco che ci esorta, come Chiesa, a rinnovarci, a superare le indifferenze, a non dimenticare le ingiustizie e superare le sofferenze degli altri, il nostro prossimo, cerchiamo in questo periodo di Quaresima di far sentire la nostra voce di fedeli non indifferenti, indifferenza che la Chiesa ci chiama a superare con gesti concreti. Attraverso la Chiesa, la Caritas e le parrocchie cercano di tradurre in gesti concreti la nostra esistenza, prima di tutto con la preghiera, in secondo luogo con gesti di carità anche attraverso “il cesto” per condividere, gioia, carità e preghiera. Edmondo Ercolani, direttore Caritas diocesana 03 inchiesta.indd 2 18/02/15 10.56 4 L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 AFFITTASI Fabriano - AFFITTASI appartamento in via G. Ungaretti (davanti la chiesa della Sacra Famiglia) situato al 3° piano senza ascensore. Composto di ampia cucina con caminetto e balcone, ampio soggiorno con terrazzo, 2 camere matrimoniali, cameretta, bagno, garage e soffitta. 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Sabrina, Luigino e Alessandra Il Coordinamento Donne di Fabriano della Federazione Nazionale Pensionati Cisl, guidate dalla coordinatrice Franca Chiari, ha voluto offrire alle sue associate ed a tutti gli interessati un'interessante conferenza sull’alimentazione dal titolo "Mangiare bene per vivere meglio". Valentina Marinelli, dietista del nostro Ospedale, ci ha edotto su come, con una alimentazione sana ed equilibrata ed una giusta attività fisica si possano evitare tante malattie, anche quelle più pericolose ed invalidanti. Un gran numero di consigli ha accompagnato la proiezione di una serie di slides ricche di diagrammi, dati statistici Il Carnevale Vincenziano E' festa grande al Caffè nel Monastero di S. Luca e c'è anche la mascotte Anche quest’anno come ormai tradizione, la San Vincenzo de’ Paoli di Fabriano ha organizzato il Carnevale Vincenziano presso il Monastero Benedettino di San Luca: domenica 15 febbraio ci siamo ritrovati in tanti nel bellissimo salone affrescato ed abbiamo trascorso un pomeriggio all’insegna del divertimento ed in sana allegria: alcuni volontari incenziani accompagnati da due giovani ragazze, vestiti con costumi carnevaleschi, hanno animato la festa che è stata allietata dalle note dell'insostituibile fisarmonica del sempre presente Vittorio Pisello al quale va il nostro vivo ringraziamento. Ritrovarsi insieme con spirito di fraterna amicizia tra confratelli, assistiti e persone che vivono sole è una testimonianza di amore che i vincenziani condividono quotidianamente per andare incontro alle persone più svantaggiate che si trovano in condizione di disagio economico e sociale spesso derivante dalla solitudine e dall’età avanzata. All’inizio della festa la nostra cara Maria Ersilla ha distribuito a tutti gli ospiti convenuti un simbolico omaggio; le castagnole ed i dolci tipici del periodo di Carnevale sono stati preparati in parte dalle volontarie della San Vincenzo ed in parte generosamente offerti da alcuni fornai e pasticcerie locali che vogliamo ricordare e ringraziare: Pasticceria Osvaldo, Forno Romei, Panetteria PanFiore, Panificio La Spiga, Bar Pasticceria Giò. Un particolare ringraziamento lo rivolgiamo alle care suore che ci accolgono sempre con estrema disponibilità e simpatia. L’appuntamento per ritrovarci insieme alla prossima festa dell’estate e per gli altri momenti di aggregazione che verranno proposti. 04 mercatino.indd 2 Primo Carnevale al Caffè Alzheimer di Fabriano. Nonostante le temperature gelide e il maltempo degli ultimi giorni sono state ben 20 le persone, tra operatori, ospiti e i loro familiari, che hanno preso parte alla festa di Carnevale organizzata dall’Associazione AttivaMente nei locali del Caffè Alzheimer di Fabriano il 9 febbraio scorso. Un’occasione di svago per condividere insieme un momento sereno e spensierato. Nel bel mezzo della festa non è mancata, inoltre, una sorpresa musicale davvero particolare. Il giovanissimo chitarrista Niccolò Oteri Di Bartolomeo, di 9 anni e con solo 4 ore di insegnamento dello strumento, ha intrattenuto i partecipanti con celebri note musicali che poi tutti hanno intonato, testimoniando una grande partecipazione ed entusiasmo. Il piccolo Niccolò, rimasto fortemente soddisfatto dall’accoglienza ricevuta, ha espresso il desiderio di poter tornare al Caffè per rallegrare musicalmente gli ospiti e gli operatori, tanto che la stessa presidente dell’Associazione AttivaMente, Cinzia Cimarra, lo ha invitato a partecipare ai prossimi eventi come mascotte ufficiale dell’Associazione. Un altro momento importante per il Caffè Alzheimer sarà lunedì 23 febbraio alle 15.30 con il nuovo incontro sulla formazione. A partire dalle 17 esperti del settore offriranno ai familiari dei malati consigli e metodi su come affrontare ogni giorno, in maniera serena, la malattia del proprio caro, cercando, prima di tutto, di mantenerne attiva la cognitività. Elisabetta Monti e qualche simpatica vignetta. Al termine le partecipanti hanno dato vita ad un dibattito che la dottoressa Valentina ha guidato con competenza e simpatia. Il successo dell’iniziativa ha convinto il gruppo a proseguire su tale direzione, ripromettendosi di realizzare, appena possibile, un dibattito su una malattia che sempre più colpisce in particolare le donne, l’osteoporosi. Il primo appuntamento con il Coordinamento è, comunque, per l’8 marzo, si festeggerà la giornata a Serra San Quirico, visitando la città e concludendo con la Santa Messa all’Abbazia di Sant’Urbano ed un bel pranzetto. Ecco gli orari per gli scacchi Mercoledì 25 febbraio partiranno i corsi di scacchi del Maestro Massimiliano Fico presso l’istituto “Marco Polo” con i seguenti orari: 16.30-17.30 Corso Base; 17.30-18.30 Corso Avanzato; 18.30-20 Corso Squadra Giovanile AD Fabriano Scacchi. Per informazioni tel. 3405018258. Corso Avulss, ancora spazio per i volontari Lunedì 9 febbraio ha avuto inizio il XVII Corso per la formazione di volontari socio-sanitari dell’Avulss. Molti aspiranti volontari stanno seguendo le lezioni, tenute da validi docenti, presso la sala “Dalmazio Pilati” della Biblioteca comunale. Sei ancora in tempo per iscriverti, ti viene solo richiesto un momento della tua giornata, un minimo impegno che è però di fondamentale importanza per venire in aiuto del tuo prossimo. Per informazioni ci si può rivolgere presso la sede Avulss di Piazza Manin, 11 a Fabriano (di fianco alla chiesa di S. Biagio), tel. 0732 22263, orario d’ufficio dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12. 18/02/15 11.35 5 L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 >CRONACA L'edificio delle ex scuole Fermi in viale Zonghi Alla Fermi c'è la Finanza? L'ex plesso scolastico, ormai vuoto, potrebbe ospitare le Fiamme Gialle di ALESSANDRO MOSCÈ I l 14 settembre del 2013 è stata soppressa definitivamente la sezione distaccata del Tribunale di Fabriano (così come quella di Jesi, Osimo e Senigallia) che era ubicata nello storico palazzo a due piani di viale Zonghi. E’ stato dato l’ok all’accorpamento delle sedi provinciali del Tribunale di Ancona e al trasferimento degli uffici nel capoluogo dorico per volontà del governo Monti: l’operazione ha previsto gli uffici del Tribunale locale inseriti all’interno del Palazzo di Giustizia di corso Mazzini, finalizzati alla riorganizzazione degli spazi necessari. “La soppressione della sede distaccata è stata una perdita grave”, afferma l’avvocato Enrico Carmenati, che fa parte del Consiglio dell'ordine, “perché tutta la nostra area collinare e montana è rimasta scoperta. Avvocati, clienti e vari professionisti debbono recarsi giornalmente ad Ancona percorrendo ben 150 chilometri. Tutto ciò, per la giustizia, ha comportato un disservizio a carico della collettività e non una maggiore efficienza constata da quando hanno chiuso i battenti”. A Fabriano rimane ancora attivo l’ufficio del Giudice di Pace, chiamato a decidere le controversie minori in materia civile, penale e amministrativa, che però si trova negli spazi retrostanti con relativa entrata in via Vittorio Veneto, così come gli uffici che ineriscono alle funzioni della Regione Marche. Resta da decidere che cosa fare di un edificio ormai inattivo e che per molti anni ha ospitato anche gli istituti scolastici, ex Enrico Fermi. Stessa cosa per altri stabili (il Palazzo Chiavelli, il complesso del San Benedetto e il complesso delle Conce) privati della loro vitalità. La destinazione d’uso del palazzo di viale Zonghi verrà decisa dal Comune di Fabriano per progetti direzionali. Si parla di sistemare nei locali la caserma della Guardia di Finanza e il commissariato di Pubblica Sicurezza (Polizia Statale). Quindi si andrebbe verso una soluzione che attiene alle attività legate all’ordine pubblico. Come è noto la Guardia di Finanza è una delle cinque realtà ad ordinamento militare, dipendente direttamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Data la sua doppia identità quale forza di polizia e corpo militare dello Stato, ha la particolarità di essere parte integrante delle forze armate, pur non essendo inquadrata gerarchicamente nel Ministero della Difesa. La Guardia di Finanza a tenenza di Fabriano, è attualmente sita in via XIII luglio 77. Il Commissariato di Pubblica Sicurezza, sezione di Fabriano, ha la sede in via Dante 21. Gli uffici delle due forze dell’ordine sono di dimensioni ridotte e sicuramente il palazzo di viale Zonghi sarebbe più adatto per lo svolgimento delle mansioni a carico del personale. Foibe: la memoria ed una corona di fiori Fabriano non dimentica la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra unendosi alle celebrazioni del giorno della Ricordo. Una giornata iniziata lo scorso martedì con la deposizione in via Martiri delle Foibe Istriane di una corona di fiori dal sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola. Il primo cittadino è stato accompagnato dall’esule Mirella Discenza, testimone diretta del dramma degli istriani e dei dalmati esiliati o scampati alle foibe. Una giornata (istituita per legge nel 2004) per onorare la memoria dei morti italiani infoibati e per non dimenticare il dramma della fuga drammatica di tutti i connazionali istriani e dalmati. “Il Giorno del Ricordo ci deve non far dimenticare una delle pagine più tristi e drammatiche della storia d’Italia – ha affermato il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola – C’è la necessità di mantenere viva la memoria ed il ricordo dei moltissimi morti e del gran numero di profughi scappati dalle loro terre tra il 1943 ed il 1947. Inoltre credo che date come quella del 10 febbraio non debbano essere dimenticate da nessun cittadino italiano e tutto questo perché questa memoria deve essere viva per rendere più solidi i valori democratici che ci hanno sempre contraddistinto”. Memoria che deve essere posseduta profondamente dalle nuove generazioni, per comprendere il valore della libertà e della 05 fabriano.indd 2 democrazia. Memoria che deve essere pietra d’angolo al fine di evitare violenze ed estremismi di ogni tipo. Dopo la deposizione della corona dei fiori la giornata è proseguita all’interno della Biblioteca multimediale “Romualdo Sassi”, dove una nutrita delegazione di studenti delle medie e delle superiori degli istituti fabrianesi ha ascoltato la testimonianza di Mirella Discenza, scappata da quelle terre straziate dalla violenza. Un racconto drammatico ed emozionato, che ha mostrato le contraddizioni di una terra che allo scattare dell’armistizio dell’8 settembre 1943 precipitò nel caos. Foibe e miniere di bauxite divennero la tomba per chi innocente pagava colpe non sue, annodato con filo spinato e spinto a forza nelle crepe carsiche a colpi di pistola. Un ricordo drammatico quello di Mirella Discenza che ha raccontato la perdita della propria terra natale, inghiottita anch’essa in una foiba così profonda da non poter più essere ritrovata. Ricordare quel periodo di folle violenza è un modo per rafforzare la memoria, un momento di riflessione per mantenere vivo il dolore e la memoria del dramma vissuto da centinai di migliaia di italiani. L’esilio, la foiba ed il dolore di chi non ha più avuto una terra sono ancora vivi tra i sopravvissuti al ritorno in Italia. Saverio Spadavecchia Il sindaco Giancarlo Sagramola, Mirella Discenza e due agenti della Municipale durante la commemorazione taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 21 e domenica 22 febbraio COMUNALE 1 Via Marconi 5 tel. 0732 3308 DISTRIBUTORI Domenica 22 febbraio Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 22 febbraio La Rovere Via Ramelli Edicola del Piano P.zza Partigiani Edicola della Pisana P.le Matteotti Salimbeni Via d. Riganelli News snc Stazione Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo Edicola Via Serraloggia Tabaccheria Edic. Boni via Dante CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 18/02/15 10.59 6 >FABRIANO< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Nuovo test: isole ecologiche con la pesa Sperimentazione sulla raccolta differenziata S ulla raccolta differenziata abbiamo incontrato l’assessore ai Lavori Pubblici e Politiche per l’Ambiente Claudio Alianello per fare il punto In campo medico i fabrianesi si fanno largo sul versante nazionale e addirittura internazionale. Il “Sole 24Ore”, giovedì 12 febbraio, dedica un bell’articolo ai valori della sanità mettendo in luce l’operato di Piero Guidarelli (nella foto), medico ospedaliero di Fabriano, nonché Consigliere comunale. In campo chirurgico una formazione adeguata e possibilmente legata alla formazione pratica è fondamentale. Eppure uno dei maggiori gap italiani è rappresentato proprio dalla mancanza da tale componente in favore dei più giovani, costretti a passare dai libri direttamente alle sale operatorie. Per ovviare al vulnus, come nota il “Sole 24Ore”, a Fabriano l’Accademia Chirurgica Durante Scacchi diretta da professor Piero Guidarelli, organizza corsi che puntano molto sull’e- 06 fabriano.indd 2 della situazione. Assessore, a che punto siamo con il livello di raccolta nel Comune di Fabriano e nelle frazioni limitrofe? Il dato ufficiale si avrà solo a marzo in quanto entro il 28 febbraio Anconambiente comunicherà i dati all’Arpam che li inserirà nel programma di elaborazione Orso per poi essere validati dalla Regione Marche. Presumibilmente il dato finale della percentuale si attesterà sui valori dell’anno passato confermando l’abbondante superamento del 65% urbani e speciali ci sono aggiornamenti? Proprio in questi giorni si sta formalizzando un accordo con un ditta marchigiana per porre in essere una sperimentazione attraverso sistemi innovativi volta ad ottenere un dato personalizzato dell’effettiva differenziazione dei rifiuti per ogni singola famiglia e quindi per applicare una tariffa puntuale in base alla quale chi più e meglio differenzia avrà la tassa diversa rispetto a chi invece non si adopererà con dovizia. Il test pilota prevede l’installazione di isole ecologiche computerizzate dotate di pesa con sistema di funzionamento del tutto di raccolta differenziata e mantenendo i buoni livelli raggiunti. Riguardo le attività di riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti simile alle bilance presenti nei reparti orto-frutta dei supermercati. Tale sistema consente di attribuire a ciascun cittadino il peso esatto dei rifiuti prodotti divisi per ogni categoria (Umido, Carta, Plastica, Vetro/ Alluminio e Indifferenziato). La sperimentazione durerà circa tre/quattro mesi in zone specifiche di Fabriano. Nei prossimi giorni verranno contattati i residenti di tali zone per poter spiegare loro nel dettaglio il sistema. E’ importante precisare che non viene assolutamente modificato il modo con cui si effettua la raccolta differenziata sin ora eseguito. Quindi la differenziazione dei rifiuti all’interno delle abitazioni dovrà continuare come sempre: la novità consiste nel fatto che prima di gettare i rifiuti, l’utente si identificherà attraverso una tessera fornita dal Comune, poi appoggerà il sacchetto del materiale differenziato sulla pesa che ne stabilirà il quantitativo esatto e lo attribuirà al nucleo familiare ed in ultimo si aprirà automaticamente solo il bidone specifico in modo da poter gettare senza errori il rifiuto differenziato. Lo slogan che viene utilizzato in tutta Europa è: “Chi più inquina, più paga”. Quanto sono importanti le campagne di sensibilizzazione, anche a livello didattico, per una moderna gestione integrata dei rifiuti? Nello scorso mese di novembre il Consiglio comunale junior, l’Aula Verde di Valleremita e l’amministrazione hanno organizzato tre giornate all’interno della settimana Europea dei Rifiuti alle quali hanno partecipato tutte le scuole medie (classi seconde) e durante le quali i ragazzi si sono confrontati sulla tematica dei rifiuti e dello spreco alimentare. Gli alunni hanno partecipato con giochi e test imparando come si differenzia, come si conservano e riutilizzano i cibi e come si fa la spesa riducendo i rifiuti. L’importanza che questa amministrazione attribuisce alle campagne di sensibilizzazione è dimostrata anche dalle altre iniziative rivolte agli studenti delle scuole elementari che hanno partecipato con entusiasmo, insieme alle insegnanti, realizzando dei lavori con materiale riciclato. Alla luce della sperimentazione sopra descritta è intenzione dell’assessorato all’Ambiente di estendere a tutta la cittadinanza una nuova campagna di sensibilizzazione. Nel campo dell’educazione ambientale il nostro Comune ha le potenzialità di divenire un Comune virtuoso? Quali sono gli obiettivi in merito che avete programmato come amministrazione? Il Comune di Fabriano è già un Comune virtuoso. Nel mese di luglio 2014 i cittadini di Fabriano, nell’ambito dell’annuale premiazione dei “Comuni Ricicloni” promossa da Lega Ambiente a Roma, sono stati premiati a livello nazionale come “Comune Riciclone 2014” per aver raggiunto una percentuale di raccolta superiore al 72% e come “Miglior Raccolta Carta e Cartone del Centro Italia” per essere arrivati primi come quantitativo pro capite di carta riciclata. A livello regionale, invece, i cittadini di Fabriano sono stati premiati, sempre da Lega Ambiente, con il premio “Raccolta differenziata 2013 superiore al 65%” per avere raggiunto la percentuale di oltre il 72% di molto superiore a tutte le altre città delle Marche di pari dimensioni e densità abitativa. Fabriano è altresì un Comune virtuoso in quanto ha aderito al “Patto dei Sindaci” per una gestione finalizzata al risparmio, alla riduzione dei consumi e al contenimento dei costi dell’energia. Abbiamo promosso il “Progetto Elena” per l’ottenimento di finanziamenti dalla Banca Centrale Europea finalizzati alla redazione di progetti per l’efficientamento energetico delle infrastrutture pubbliche e della pubblica illuminazione. Tra gli obiettivi futuri vi è l’implementazione del sistema che determinerà la tariffazione puntuale per ogni cittadino e il miglioramento della percentuale di raccolta differenziata. L'Accademia Chirurgica Scacchi, vetrina nazionale sul Sole 24Ore lata a Durante Scacchi, chirurgo fabrianese che nel 1597 scrisse il libro di medicina e tecniche chirurgiche “Subsidium Medicinae”. Guidarelli lo ha detto sin dalla nascita dell’accademia, avvenuta nel 2011: “Collaboriamo con università italiane e straniere e i nostri docenti sono insegnanti seri, disponibili. Mettono a disposizione, in un clima sereno, i trucchi del mestiere, che è esattamente quanto richiesto dagli allievi di Medicina e Chirurgia. La buona pratica clinica si basa sulla conoscenza del corpo umano e la prima fase dell’apprendimento è la dissezione anatomica. Cerchiamo di trasferire l’esperienza a tutti coloro che aderiscono all’iniziativa”. sperienza diretta mediante lezioni pratiche su cadavere a Bordeaux e teoriche in Italia. Tra i corsi del 2015, il primo sarà di dissezione anatomica della mano e del piede a cura del professor Pier Paolo Pangrazi, il 20-21-22 maggio, a Bordeaux, nel Laboratorio di Anatomia Medico Chirurgica Applicata. E’ previsto anche un secondo corso pratico di avviamento alla Chirurgia e Dissezione Anatomica per medici neolaureati e studenti (sempre il 20-21-22 maggio a Bordeaux). Il direttore di questo secondo corso è direttamente Guidarelli. Continua dunque l’impegno pregevole di questa realtà che ha per scopo anche la promozione e la gestione di eventi, corsi, convegni che possano senz’altro contribuire al miglioramento delle conoscenze, all’incremento delle esperienze, allo studio e alla ricerca nel campo della medicina e della chirurgia. La scuola collabora con enti ed isti- tuzioni universitarie, ospedaliere, accademiche e sanitarie pubbliche e private, con aziende e singoli professionisti. Redige articoli, pubblica libri, è editore di riviste online, produce films, dvd e quant’altro è utile per il raggiungimento degli obiettivi. I docenti dei vari corsi, ovviamente, sono individuati in professionisti di chiara fama. L’Accademia Chirurgica è intito- Alessandro Moscè 18/02/15 11.01 >FABRIANO< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 7 Per una scuola dell'Uganda Successo di Cenafrica mentre proseguono le iniziative di solidarietà di FRANCESCA AGOSTINELLI D opo l’enorme successo della cena africana firmata Africa Mission dello scorso venerdì 5 dicembre al ristorante “il Cavallo Pazzo” di Fabriano, il giovane gruppo fabrianese ringrazia tutti coloro che hanno partecipato all’evento, informando che il ricavato della serata è stato inviato a Kampala, capitale dell’Uganda, per sostenere una scuola che necessita urgentemente di aiuti. Diceva Madre Teresa di Calcutta: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo, l’oceano avrebbe una goccia in meno”. Quindi si ringrazia ogni persona per il contributo dato ed ogni organizzatore per l’impegno che ha mostrato. La serata ha avuto un successo incredibile: oltre 130 erano le persone che hanno deciso di trascorrere un venerdì speciale, in compagnia della solidarietà, della musica e del cibo africano. Il ballerino senegalese Khadim ed il suo gruppo hanno riscaldato il clima suonando e ballando e i giovani ragazzi dell’associazione si sono divertiti a coinvolgere “gli ospiti” che, per una sera, hanno respirato “aria africana”. L’Associazione ringrazia inoltre tutto lo staff del ristorante “il Cavallo Pazzo” ed il gestore Fabrizio Palanca perché sono riusciti a coordinare al meglio la serata nonostante il grande numero di partecipanti sicuramente inaspettato. Il gruppo è rimasto felicemente sorpreso dalla presenza di così tante persone a questa cena organizzata in nome della beneficenza e della solidarietà. Beneficenza e solidarietà sono due parole che vengono spesso nominate senza essere valorizzate come meritano. A volte vengono utilizzate con retorica e si cela così il profondo significato che in realtà è legato all’aiuto fraterno. La sala addobbata il più possibile in stile africano era resa ancora più accogliente attraverso dettagli curati dai ragazzi di Africa Mission, in particolare erano appesi lungo dei fili e sulle pareti qualche disegno e dei pensieri scritti da bambini del progetto “Fiabafricando”. Seguito da alcuni ragazzi del gruppo fabrianese, il progetto ha coinvolto i bambini delle scuole elementari “Santa Maria” ed “Aldo Moro” con il fine di far conoscere i bambini italiani ed i bambini africani attraverso i racconti di favole inventate, narrate o illustrate. Si ringraziano le maestre sia fabrianesi che ugandesi in quanto tutte hanno accolto, appoggiato e creduto in questa iniziativa permettendone la realizzazione e tutti i bambini che si sono messi in gioco rivelando ad “un altro mondo” i loro pensieri, costumi, usanze ed abitudini. Venerdì 5 dicembre erano appesi nella sala proprio le sensazioni dei bambini provate grazie a questa meravigliosa esperienza, tanti pensieri scritti svolazzavano in aria. Tutto era curato e organizzato per non dimenticare il motivo per cui si era lì: far crescere materialmente, intellettualmente, concretamente i bambini africani valorizzando Salviamo l'impianto FS Il sindaco Giancarlo Sagramola e l'assessore per la Mobilità e Trasporti Leonando Meloni hanno incontrato i sindacati dei lavoratori delle ferrovie e delle ditte appaltatrici per contrastare la ventilata chiusura dell'impianto di manutenzione dei treni diesel localizzati nella stazione di Fabriano. “Chiediamo alla direzione di Trenitalia – dichiarano il sindaco e l'assessore – di mantenere gli impegni assunti lo scorso anno per tutelare il lavoro a Fabriano, anche un posto di lavoro è per noi importante. Si vuole chiudere un impianto che è stato messo a norma con ingenti spese lo scorso anno”. 07 fabriano.indd 2 l’istruzione, l’infanzia, la scuola. I ragazzi del giovane gruppo Africa Mission Fabriano si sono spesso occupati di raccogliere fondi per la costruzione di pozzi attraverso varie iniziative, ma con “Fiabafricando” e con l’organizzazione della cena hanno rivolto l’attenzione al mondo della scuola, perché è proprio dalla scuola, dalla formazione che si può aiutare una popolazione. La scuola, l’istruzione sono la base di ogni società; si sa che l’ignoranza va combattuta e che appunto la dignità è un bene non materiale di cui tutti hanno diritto, fondamentale per la vita di ogni persona. Ecco perché si è deciso di dedicare una raccolta fondi alla scuola. L’Associazione, che ha sede a Piacenza, da sempre lavora e sviluppa progetti di ambito formativo operando direttamente sul posto. Attraverso il contributo di tutti coloro che hanno partecipato alla cena sarà possibile acquistare banchi, lavagne, quaderni, materiali per studiare, cibo per i pasti delle mense e vestiti per i bambini di una scuola di Kampala che come tante altre scuole necessita di attrezzature fondamentali per gli studenti. Andare a scuola in queste zone ha un valore molto più grande di quello che intendiamo noi; significa vivere, studiare, giocare, mangiare ed avere diritto di crescere tra studio e gioco. Sostenere la scuola significa salvare un bambino dal pericolo della strada e garantirgli una sana sopravvivenza. Il gruppo Africa Mission Fabriano sta già pensando a tante altre attività da fare per il 2015: il prossimo obiettivo è quello di organizzare la proiezione del film sulla vita di Don Vittorione, fondatore dell’Associazione, e ovviamente si sta già lavorando per altre iniziative da fare nei prossimi mesi. Il gruppo è sempre disposto a dare qualsiasi tipo di informazione sul viaggio in Uganda che si terrà la prossima estate e ad accogliere new-entry. Ovviamente tutti possono entrare a far parte di questo gruppo che da circa tre anni è attivo e svolge attività di sensibilizzazione e beneficenza attraverso eventi che riguardano la cultura, il divertimento, la comunicazione. Per ogni informazione: Cecilia 3339936592, Francesco 3473053683, Francesca 3337130284. Astrea Fabriano per i minori Sostenere e rafforzare nel territorio il concetto della genitorialità Il 2015 è un anno impegnativo per “Astrea Fabriano”, Associazione di Promozione Sociale -sono parole dei soci fondatori, gli avvocati Anna Laura Verna, Luna Compagnucci e la dottoressa Chiara Angione, professioniste, ciascuna con esperienze e formazioni differenti, che da diversi mesi si stanno impegnando per portare nel nostro territorio nuove forme di tutela e protezione dei minori nell’ambito delle rispettive famiglie. Li abbiamo interpellati. Ma quando è nata Astrea Fabriano? “Astrea è nata nell’aprile 2014, un’associazione ancora giovane eppure ha già all’attivo diverse azioni: presentazioni, incontri con i soci, newsletters e progetti a cui sta lavorando anche in collaborazione con enti locali pubblici e con altre associazioni di privati”. La sua azione è limitata a Fabriano o punta ad aprirsi al comprensorio montano? “L’obiettivo primario di Astrea è di operare sul nostro Territorio, allargandosi poi all’intera rete che lavora con e per le famiglie. L’associazione si propone di collaborare con enti pubblici, professionisti e associazioni private per creare forme di intervento e di aiuto, facilmente accessibili dalle famiglie in difficoltà. Pertanto appare indispensabile la formazione di coloro che, a vario titolo, operano accanto a nuclei con problemi nelle relazioni intrafamiliari”. Quali sono gli obiettivi precipui? “L’associazione intende lavorare per favorire una differente cultura di soluzione dei conflitti o disagi all’interno dei nuclei familiari, da una parte, attraverso, la diffusione della mediazione familiare e dall’altra, favorendo interventi socio-giuridici che riportino nella famiglia le decisioni su quali risorse impiegare per la protezione dei propri figli. Per questo Astrea si ispira ai principi di sostegno e rafforzamento della genitorialità, di modo che i singoli componenti della famiglia siano responsabilizzati e motivati ad attuare un progetto di protezione per i loro figli”. Quanto è importante il ruolo e la funzione della famiglia nei confronti del minore? “La famiglia di appartenenza è la vera forza. Non a caso convenzioni internazionali recepite dal nostro ordinamento riconoscono come primario il diritto del minore a vivere in famiglia, anche se disagiata e con qualche difficoltà; piuttosto l’impegno è quello di rintracciare soluzioni che diano alla famiglia l’aiuto ed il sostegno di cui necessita per affrontare e superare quella data problematica, non certo attraverso lo sradicamento dal nucleo o l’allontanamento dei figli, misure estreme a cui ricorrere solo dopo aver attivato tutti gli altri sistemi di tutela”. Divorzio o separazione come van- no gestiti per non danneggiare i figli? “Porre fine al vincolo coniugale è un diritto riconosciuto alla coppia, così come sciogliere una convivenza e, seppur doloroso e con ripercussioni purtroppo negative sui figli, non può, in alcuni casi, essere evitato (spesso protrarre nel tempo un’unione infelice, alimentando scontri ed incomprensioni, è dannoso per l’intero nucleo). I genitori sono chiamati ad una grande prova: far comprendere ai propri figli quello che sta accadendo ed i cambiamenti che inevitabilmente si verificheranno, tuttavia non caricandoli di responsabilità né, tanto meno, di colpe, mostrandosi sempre le stesse persone, loro punti di riferimento, pronti a proteggerli ed incoraggiarli. Perché può cessare una relazione di coppia, ma non di essere genitori!”. Perché avete scelto questo nome l’Associazione? “Astrea, nella mitologia greca, era una vergine stellare simboleggiante la giustizia che scese tra i mortali nell’età dell’oro per diffondere sentimenti di giustizia e bontà. Lo scopo di Astrea, astraendo da finalità prettamente filantropiche e depurato da riferimenti mitologici, è proprio questo: diffondere un nuovo concetto di giustizia che più si attagli al minore ed al suo nucleo familiare; una giustizia che non necessariamente si ottiene nelle aule di tribunale o dopo estenuanti conflitti, ma una giustizia a misura del minore ed al suo servizio”. Daniele Gattucci 18/02/15 11.02 8 >FABRIANO< L'Azione 21 febbraio 2015 Una sana cultura cinofila Due associazioni nel nostro territorio che si occupano di cani di ROBERTA STAZI Q uattro zampe, un tartufo umido e una coda scodinzolante: il cane è uno degli amici più fedeli che si possa avere, e sarà anche per questo che si contano 60 milioni di animali nelle case italiane di cui il 55% cani. Non sempre educarlo è semplice, ma – come dice un famoso educatore e dog trainer – “un cane felice è un cane educato”, e non il contrario, perché la differenza la fa il rapporto tra l’uomo e il cane. Un rapporto in cui spesso siamo noi umani a doverci mettere in gioco e capire come si relaziona il cane con noi, senza umanizzarlo, senza esagerazioni, ma con un sano equilibrio di rapporto e di gestione. Facile a dirlo, ben più difficile a farlo! Sarà anche per questo che sono nate molte professioni legate all’educazione, al comportamento, allo sport dei nostri amici a quattro zampe e non solo. Anche nel nostro territorio sono presenti delle associazioni che si occupano di “obedience”, “comportamento” e ”agility”: parliamo della giovane “Asd il branco” di Samuele Ominetti, con sede a Sassoferrato, e la dinamica e premiata “Twist and Shout” a Matelica, il cui fondatore Gianluca De Lorenzis è stato medaglia d’oro con il suo cane Dare Devil ai campionati del mondo nella specialità pentathlon di agility. Due realtà con degli obiettivi in comune come quello di promuovere una sana cultura cinofila. Una passione “dinamica”, Twist and Shout L’Associazione Twist and Shout è nata dieci anni fa ed ha ottenuto tanti successi e bei risultati nell’obedience e nell’agility. Gianluca, come racconta lui stesso, ha sempre avuto una passione per i cani ma è stato l’incontro con Jack, un meticcio di qualche mese che vagabondava per strada in cerca di cibo, che è iniziata la sua avventura cinofila e agonistica. “Ho cominciato come addestratore frequentando corsi, stage in giro per l’Italia, cercando di “rubare con gli occhi” dagli istruttori – racconta lo stesso Gianluca De Lorenzis - e contemporaneamente ho dato inizio alla mia attività sportiva nell’agility che mi ha dato presto grandi soddisfazioni quando con Jack ci siamo classificati terzi ai campionati Italiani Meticci”. Un gran risultato, ma non l’unico, giusto Gianluca? “Già! Mentre continuavo a cercare metodologie avanzate nell’addestramento, frequentando corsi con professionisti riconosciuti a livelli mondiali perché in passato non c’erano corsi o Istituzioni ufficiali a cui far riferimento, è arrivato in famiglia Dare Devil, nel 2005, un border collie che prometteva già bene fin dai primissimi mesi di vita. Nel 2008 sono stato riconosciuto addestratore per cani da compagnia e sport dall’Enci, contemporaneamente io e Devil ci prendevamo le nostre soddisfazioni raggiungendo il terzo brevetto in 08 fabriano.indd 2 agility, e venendo selezionati per gli European Open 2009 di agility in Olanda. Nel 2010, alla prima edizione dei Dog Olimpyc Games a Lignano Sabbiadoro, ci piazzammo undicesimi e partecipammo alla finalissima. Nel 2012 siamo stati selezionati per gli Wao (world agility championships) che si sono tenuti in Belgio. Ci siamo classificati 11° nella combinata individuale nella categoria 650, (il migliore fra gli italiani), e sono diventato, insieme al mio grande cane, Campione del Mondo a squadre nella specialità Pentathlon”. Un primato italiano ancora imbattuto, tra l’altro. La famiglia a quattro zampe di Gianluca nel frattempo è cresciuta, come sono cresciuti gli iscritti all’associazione che costantemente si rivolgono a loro per problemi di gestione del cane, per fare agility a livello agonistico o solo per divertirsi, per un cane particolarmente agitato o ribelle o che “non ascolta”. “Sì, da noi arrivano in tanti e con problemi più o meno simili. Ma ogni cane reagisce in maniera diversa: va capito, inquadrato, e bisogna lavorare sull’ascolto e sul rapporto. In un settore come questo non si smette mai di apprendere ed imparare: ogni cane dà una risposta differente”. Una volta non era così, non c’era questo approccio legato al “premio” nell’educazione cinofila, giusto? “Quando ho cominciato si usavano metodologie molto diverse come la coercizione, psicologica e fisica. Oggi, per fortuna, le cose sono cambiate, anche se l’Italia, rispetto ai paesi anglosassoni, è ancora molto indietro. Ma non toglie che negli ultimi 6-7 anni abbiamo fatto passi da gigante: io stesso ho ricevuto pesanti attacchi e critiche per aver lasciato il vecchio metodo e la vecchia associazione e per aver cercato di capire i nuovi approcci. Non mi capacitavo, all’inizio, di come con metodi totalmente diversi da quelli che c’erano in giro, i cani non solo rispondevano positivamente ma scodinzolavano, erano felici e non sottomessi. E’ così che è nata Twist and Shout, nella ricerca e applicazione di questi metodi che hanno bisogno di molta più attenzione, comprensione del cane, “ascolto” attivo delle sue reazioni. Ripeto, non è stato facile perché mi hanno davvero attaccato in tutti i modi, ma sono felice di non aver dato peso alle ingiuste critiche e attacchi e di essermi immerso in un mondo che non conoscevo, per il quale ho riazzerato tutto resettando la metodologia, cercando nuovi approcci. E’ stato un lavoro duro e intenso, perché dopo aver conquistato l’interesse del cane, bisogna lavorare sul rapporto uomo-cane, capire quali sono le situazioni nelle quali il cane ha voglia di capire ed eseguire. Sono stati dieci anni di ricerca e di studio, e se mi chiedi se ho trovato la chiave di volta, la risposta al problema controllo del cane, dico che in cinofilia c’è sempre da imparare e non si arriva mai”. Twist and Shout prepara anche i cani – e i padroni – all’agility, che tipo di disciplina è? “E’ prima di tutto un’attività sportiva con il proprio cane fatta per divertirsi. Si crea gruppo e squadra con gli altri ragazzi quando si va in giro a far le gare, si imparano nuovi esercizi, si allena la mente a ricordare il percorso e a dare i gesti giusti al cane. A livello amatoriale è questo, ridendo e giocando con gli altri e con il proprio cane. A livello – eventualmente – agonistico, i risultati arrivano con il lavoro ma sempre rispettando il cane. Personalmente, non mi sono mai spinto oltre i limiti naturali del mio amico a quattro zampe e rispettare il cane vuol dire anche smettere l’attività agonistica, ad un certo punto, per evitare problemi fisici e fargli godere la sua età”. Una passione giovane, Asd il Branco Samuele Ominetti, come Gianluca De Lorenzis, ha seguito la sua passione, provandone a fare un lavoro creando un’associazione dedicata allo sviluppo di una cultura cinofila e all’educazione. Samuele, ma è più difficile cambiare gli atteggiamenti dei cani o dei padroni? “Ah bella domanda! Il nostro è un lavoro davvero molto complicato: bisogna conoscere l'etologia e la psicologia canina, ma anche quella umana e sapersi modulare con "l'animale uomo" in base a chi si ha di fronte. Una cosa è certa: se cambia l'atteggiamento della persona cambia radicalmente anche quello del proprio cane”. Quali problemi da risolvere ti chiedono più spesso? “Generalmente ci si trova a lavorare su dei problemi quotidiani: il cane tira al guinzaglio, il cane scappa e non torna oppure il cane fa danni in casa”. Come si può migliorare il rapporto uomo-cane? “Non si può mai pensare che ogni situazione ed ogni problema siano uguali ai precedenti: non esiste il Canili, tra problemi di bilancio e di gestione Le due Associazioni hanno sicuramente in comune una grande passione e un forte amore per i cani, e la loro testimonianza e il loro lavoro costante ci insegna che ognuno di noi può creare una società migliore a misura di cane impegnandosi con pazienza, ascolto e voglia di mettersi in gioco con il proprio fedele amico. Senza mai dimenticare i piccoli gesti basilari in una società civile, come raccogliere i bisogni (e avere a disposizione più cestini), gesti che dovrebbero essere scontati ma quando non lo sono allontanano dal costruire e dall’avvicinare anche chi gli animali non li ha o non li vuole. Allargando poi il discorso, l’educazione di noi umani sta anche nella gestione delle difficoltà come quella dei canili. Un’inchiesta molto interessante di Margherita D’Amico su "Repubblica" spiega molto bene le luci e soprattutto le ombre dietro il fenomeno randagismo e canili, che si potrebbero risolvere partendo dalla sterilizzazione che ha, soprattutto in prospettiva, dei costi decisamente minori e soprattutto si farebbe prevenzione. Anche la nostra città ha le sue difficoltà in proposito: abbiamo due canili, uno in particolare gestito da una persona straordinaria che dedica anima tempo e soldi (perché quelli comunali non bastano mai) agli animali. Ma per risolvere problemi di bilancio e di gestione, anziché trovare soluzioni facili ma anti-cane perché non creare dei piccoli comitati formati da Asur-volontari-veterinari per lanciare delle proposte in base al problema? Perché non cominciare ad essere noi, città di Fabriano, esempio di crescita e di proposte partecipate ed attive che trovino soluzioni? Non è necessario avere un sindaco sensibile agli animali, basterebbe un sindaco capace di essere innovativo e capace di ascoltare. Cercare delle risposte diverse ma più civili che insegnino ai nostri figli che i cambiamenti positivi sono possibili, basta volerlo. Il Comune di Matelica, ad esempio, come altre città d’Italia, incentiva l’adozione dei cani in canile e la loro educazione attraverso un’erogazione “una tantum” di massimo 300 euro a chi adotta un cane dal canile. In Italia esempi di gestione e idee civili ci sono, come l’Enpa Voghera che nel suo canile fa abitualmente educazione degli animali e giornate divertenti per educare a due e quattro zampe. Proviamo a distinguerci in positivo, perché l’innovazione e l’educazione partono da piccoli e semplici gesti. copia-incolla in questo settore ed è per questo che non si finisce mai di imparare. E' prima molto importante saper valutare bene per poi intervenire con metodo, pazienza e tanto lavoro, soprattutto per la persona e/o la famiglia che ha adottato il cane. Si può migliorare riuscendo ad osservare di più il nostro cane, ad esempio. Spesso ci si arrabbia perché il nostro cane abbaia e non ci si sforza di capire verso chi o cosa sta indirizzando quel comportamento. Bisogna saper essere dei buoni amici, bisogna farlo divertire, uscire, giocare, far fare esperienze... fargli capire che con noi può stare bene ed in tranquillità. Avere un buon rapporto con lui migliora la vita di entrambi”. Il nostro è un territorio ricettivo da un punto di vista cinofilo? “Luci ed ombre. Se da una parte mi batto quotidianamente per trovare delle formule che possano fare avvicinare i più all'educazione ed alla comprensione del proprio cane, dall'altra ho trovato tante persone che mi hanno contattato e si sono messe umilmente a lavorare con il proprio cane. Secondo me è fondamentale ricorrere ad un professionista per lavorare in prevenzione dei problemi e non aspettare rischiando di peggiorarli. Dico questo anche perché, a volte, ci si affida ai "tuttologi" improvvisati e non professionisti, come persone che hanno avuto più cani nella propria vita, che dispensano consigli, nozioni, suggerimenti rischiando di incrinare in maniera pesante il rapporto del binomio che poi si fa enormemente fatica a recuperare. E' fondamentale capire che non si ha a che fare con una macchina, non esistono interruttori, valvole e cavetti: si deve valutare il tutto nella complessità di un essere vivente intelligente, sensibile e senziente, che comunica in maniera molto diversa da noi e che fa della sua parte sociale (il suo "branco" cioè noi) un principio basilare da cui partire, prendere fiducia e affidarsi per il corso di tutta la vita. Cito il noto etologo Konrad Lorenz che recita: “Non crediate che sia crudele tenere un cane in un appartamento cittadino: la sua felicità dipende soprattutto dal tempo che potete trascorrere con lui, dal numero di volte che vi può accompagnare nelle vostre uscite; al cane non importa nulla aspettare per ore e ore davanti alla porta del vostro studio, se poi ne avrà in premio dieci minuti di passeggiata al vostro fianco. Per il cane l’amicizia personale è tutto. Ricordate però che in questo modo vi assumete un impegno tutt’altro che lieve, perché dopo è impossibile rompere l’amicizia con un cane fedele, e darlo via equivale a un omicidio”. 18/02/15 11.03 Quando la risata è laboratorio Un particolare esercizio di yoga sviluppato al Centro per le Famiglie E’ ripartito, la scorsa settimana, il “Centro per le Famiglie”, entrando così nel secondo anno d’attività di un progetto ideato dalla Regione Marche e dall’Ambito Territoriale Sociale n.10. La sede del “Centro per le Famiglie” è in Piazzetta del Podestà 8 (presso il Centro Sollievo) e il programma realizzato dal Comune di Fabriano, ha preso il via con la manifestazione “Yoga della risata”, in collaborazione con la Valigia delle Meraviglie – Laboratorio della Risata. L’iniziativa ha subito riscosso gradimento ed interesse, tanto che sono state chieste nuove edizioni di questi corsi, soprattutto per le tante applicazioni in cui può essere usato, per questo ci siamo incontrati con Chiara Virgulti, del gruppo Valigia delle Meraviglie. “Lo Yoga della Risata – risponde - presente in oltre 72 stati, tutti i 5 continenti sono mappati da Club della Risata e sessioni di Yoga della Risata ed è un mondo in continua espansione, è un’idea rivoluzionaria di un medico di base indiano, il Dottor Madan Kataria, grazie alla quale si ride senza motivo, senza l’utilizzo di barzellette o battute, senza la visione di film comici”. Non è facile farla, considerata la tendenza della comicità attuale? “Si ride – spiega Chiara - attraverso degli esercizi di risate, in gruppo, guardandosi negli occhi e tornando un po’ bambini. Si recuperano un entusiasmo e una capacità di divertirsi e giocare, che nella maggior parte dei casi abbiamo lasciato sopire, presi dallo stressante tran tran quotidiano”. Perché si chiama “Yoga” della Risata? Ci sono posizioni difficili da assumere? “Ebbene, no. Lo Yoga della Risata è accessibile a tutti, grandi e piccini, e dallo Yoga si recupera soprattutto l’attenzione alla respirazione, il Pranayama, che si concentra maggiormente su una espirazione profonda, grazie alla quale eliminare l’anidride carbonica stantia nei polmoni. La risata, in buona sostanza, non è altro che un’espirazione molto profonda e continuata e, se fatta di pancia, aiuta moltissimo a sbloccare il diaframma, spesso irrigidito dallo stress. Questi primi due incontri dimostrano che funziona? “Dipende dall’intuizione del dottor Kataria, nel marzo del 1995, supportata da studi scientifici. Il nostro corpo non distingue la differenza tra una risata che scegliamo di fare, una risata autoindotta, una 09 fabriano.indd 2 9 >FABRIANO< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 risata “spintanea” e una spontanea. Riesce a produrre la stessa chimica della felicità, lo stesso Joy Cocktail, fatto di ormoni del benessere che aumentano – tra cui endorfine, i nostri antidolorifici naturali, e serotonina, il neurotrasmettitore del benessere – ed ormoni dello stress che diminuiscono, come il cortisolo”. Quali sono le sue applicazioni? “Moltissime. Si va dallo Yoga della Risata a scuola e con i bambini, è bellissimo anche il lavoro con genitori e figli, al lavoro con gli anziani, dalle sessioni con malati, ottimi i risultati con malati di Alzheimer, sclerosi multipla, diabete, a quelle coi disabili, dalle sessioni in palestre, centri Yoga e centri benessere, ad un’applicazione sempre più diffusa: la gestione dello stress in azienda e il team building. Il posto migliore per sperimentare e fare pratica con lo Yoga della Risata è il Club della Risata, cellula base fortemente voluta dal Dottor Kataria e diffusa in tutto il mondo. In conclusione, perché venire al Club? “Per beneficiare al massimo del “Joy cocktail” di ormoni generato dalla risata, è necessario ridere in maniera continuativa per almeno 10/15 minuti che rispetto ala risata spontanea, invece, nella maggior parte dei casi non riesce a durare più di un minuto e questo tempo risulta insufficiente a generare cambiamenti fisiologici e biochimici nel corpo. Inoltre, non è socialmente accettabile ridere così a squarciagola, mentre i Club della Risata forniscono un ambiente sicuro e protetto in cui ridere fragorosamente e a crepapelle. Spesso, insomma, la risata è lasciata al caso, o alle simpatiche amicizie che abbiamo, e può capitare o meno. Nei Club della Risata, invece, non aspettiamo che ci siano le condizioni ideali per farci una bella risata, ma ci impegniamo a portarla con continuità nella nostra vita, in modo da ottenere tutti i profondi benefici che è capace di generare”. “Love Songs” a S. Valentino di M. Luisa CasteLLani U n “S. Valentino” originale, piacevole, di qualità, l’evento fortemente voluto e offerto dal Coro Giovani Fabrianesi, con il patrocinio del Comune di Fabriano. La cena, ottima, al Ridotto del teatro dove circa 150 persone hanno avuto modo di vivere una bella atmosfera, curata e amichevole, e di ascoltare una formazione sperimentale di 3-4 elementi della sezione vocale del Coro, che si sono esibiti in brani di P. Daniele, Zucchero, E. John e A. Baroni. Il concerto vero e proprio al Teatro dove il repertorio ampio e, naturalmente all’insegna del romanticismo, ha impegnato coristi e musicisti sotto la direzione del Maestro Dino Casanova, per quasi due ore. Due ore trascorse in un soffio per i molti appassionati intervenuti che non hanno risparmiato applausi riascoltando canzoni che nel tempo hanno accompagnato innamoramenti e amori nel mondo. E, sorpresa nella sorpresa dell’evento, sul palco si sono esibiti artisti di danza classica e di tango, a sottolineare le forme espressive nelle “storie d’amore”. Veramente una bella iniziativa, curata anche nella scenografia delicata ma di effetto; a noi del pubblico, oltre alla poesia dei brani, sono arrivate la passione, la voglia di condividere un momento speciale, il desiderio di offrire entusiasmo, competenze e, perché no, sacrificio per un’esperienza artistica e di aggregazione. La città vive e ri-vive anche di spazi come questi. Grazie “Giovani”! Daniele Gattucci 18/02/15 11.05 10 >FABRIANO< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Prodotti da tutto il mondo Con ArtisticaMente grazie ad una piattaforma di e-commerce e... all'Unesco di DANIELE GATTUCCI L’ esposizione distribuita con sapienza nei tre locali di sicuro pregio architettonico (in largo Bartolo Da Sassoferrato 4, in centro città) denota ampia visione d’insieme che travalica la cultura popolare del luogo e del territorio raggiungendo i confini di quella cultura che possiamo definire alta e di nicchia. Un mix davvero azzeccato per “Artisticamente” che ha iniziato la sua attività, sabato 14 febbraio. La nuova struttura, ottimo à t t i c a l r e p e r o m 'a d o t Un ges liozatori vog di iz n a rg o li e uello che g ugurazion in sintesi q numerosa all’ina Sassoferrato to s e u q ’ E ta a u Bartolo d ” sincero. a interven nza e Un “grazie re alla cittadinanz non c’era”, in largo a mano con sapie rno i e te no esprim ente “il negozio che , grandi oggetti fatt nno visibilità all’in nel i ArtisticaM i Fabriano. Piccoli no trovato e trovera artigianali prodott getti d n i g a n o re h e o b re i, u gian uista nel c are i nostri arti ioni, vare e acq e valorizz amore dai Mente che intend ove è possibile tro ielli di carta, incis a al a d io it c g d ti n , io s z e o legn alla v di Arti n nego iocattoli in ritorio. U i, etc. Oltre gozio nostro ter samente a mano: g cchi, quadri, mobil e- commerce. Il ne ore i e m d ro sp ’a o fatti rig getti in ceramica, e una piattaforma come un gesto d ono ic h o g c d n o n ti – i, a n Vale ando inizio cornic alla si sta pens rno di San a è solo l’ dettaglio, luce proprio il gio ni. Il più è fatto m hanno partecipato nno a ti ia h la n g a ti e tri ar re a qu itori ch ha visto e per i nos colzie di cuo agli espos esempio di imprenditoria per la città zatori - intanto gra ringraziamento va tiva. C’è stata una che n ia il iz a giovanile (cooperativa gli organ ed in particolare l successo dell’iniz grazie sincero va rso: a ta a composta da Alice Bolonostra fes con le loro opere avvero onorati. Un nalità in ordine sp otta o d ll gna, Alessandra Giorgi contribuit e corale che ci ha la propria professio tella , Giovanni Pa erta S b e Gabriele Guglielmi), laborazion erto gratuitamente e gli impianti Paolo r la promozione Ro ff i posta nel cuore di Faa chi ha o chi; per i cartellon marchio Dedalo, pe e ic le prossim e tt briano, si connota per Paolo Sch ro Mingarelli, per il tu i d o rem vi informe spazio di esposizione e e Alessand lo De Maria. e k o o b e c a r commercializzazione Stazi e Ca ulla nostra pagina F di prodotti fatti a mano Seguiteci s razie a tutti. G davvero coinvolgente, infatti, iniziative. piccoli grandi oggetti fatti con Poggio trascurata per la neve: vie interne in tilt La neve caduta tra fine gennaio e la prima settimana di febbraio nel complesso non è stata abbondante, ma nelle frazioni più alte del fabrianese ha raggiunto anche i trenta centimetri di coltre. E’ stato il caso, ad esempio, di Poggio San Romualdo. Qui, i paesani lamentano il fatto che la strada Provinciale è stata pulita dai mezzi spazzaneve, ma niente è stato fatto per le vie interne della frazione, lasciate coperte di neve nonostante le ripetute sollecitazioni al Comune. In merito, i residenti lamentano la latitanza dimostrata ultimamente dall’amministrazione. Il loro auspicio è che per il futuro, in caso di neve, i mezzi intervengano in tutte le vie di Poggio San Romualdo. Museo carta, boom visitatori Il 2014 è stato un anno da incorniciare per il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano che ha superato i 45 mila ingressi. Un vero e proprio successo con un aumento di circa 12 mila biglietti rispetto all’anno precedente. “Numeri straordinari – commenta l’assessore al Turismo Giovanni Balducci – che dimostra le potenzialità della nostra struttura”. Complice la mostra ‘Da Giotto a Gentile’, infatti, il personale del Museo ha approfittato dei tanti turisti che sono arrivati in città da ogni parte d’Italia per ammirare la Pinacoteca ed ha accolto nella storica sede di Largo Fratelli Spacca curiosi ed appassionati. Non tutti coloro che sono arrivati a Fabriano erano a conoscenza dell’esistenza di questo museo unico nel suo genere ma è bastato raccontare parte della storia della città che tanti turisti si sono decisi di entrare e visitare i locali del complesso San Domenico. Un boom di ingressi continuativo per dodici mesi. Anche nei mesi antecedenti la mostra voluta da Sgarbi il Museo della Carta e della Filigrana ha centrato l’obiettivo. Rispetto al 2013 si sono avuti 200 visitatori in più a gennaio, 500 in più a febbraio, 3.000 in più a marzo, più 300 entrate a luglio, più 1.200 ad agosto. Pure gli ultimi mesi dell’anno sono stati da record: più 2.000 visite a settembre e novembre, più 1.300 a ottobre e dicembre. Unico dato negativo il mese di aprile: a Pasqua, infatti, c’è stato un calo di entrate pari a 1.200 biglietti. Non solo adulti ed entrate singole: buone prestazioni anche per il settore gruppi e comitive scolastiche. Il Museo ha ottenuto pochi mesi fa anche il certificato d’eccellenza dal portale turistico Trip Advisor. Online la struttura è al settimo posto tra le attrazioni della provincia di Ancona. Al primo posto, da mesi, un’altra eccellenza della città della Carta: il Museo del Pianoforte Storico del Complesso San Benedetto. Marco Antonini 10 fabriano.indd 2 sapienza e amore dai nostri artigiani, trovano la giusta visibilità all’interno del “negozio che non c’era” così come lo hanno definito i tre responsabili della cooperativa “Fabriano Creativa” che gestiscono l’iniziativa e anche la scelta del giorno dell’inaugurazione di “Artisticamente”, San Valentino la festa degli innamorati, non è stata casuale: il sindaco di Fabriano, Sagramola ha tagliato il nastro, alla presenza degli assessori Meloni e Pallucca. “Artisticamente” è nato da un’idea progetto della Fondazione Aristide Merloni, come detto, per la valorizzazione dei beni artigianali prodotti nel nostro territorio, giocattoli in legno, gioielli di carta, incisioni, cornici, oggetti in ceramica, specchi, quadri, mobili, etc. Oltre alla vendita al dettaglio, l’intento della cooperativa è anche quello di commercializzare i prodotti in tutto il mondo grazie ad una piattaforma di e- commerce e ai rapporti con il network delle città creative Unesco. Con la collaborazione di Cna e Confartigianato, ArtisticaMente intende ospitare tutti coloro che hanno fatto del “saper fare” la loro carta vincente. ~ HANNO TAGLIATO IL CAVO Via Cialdini, notte 7-8 febbraio. Ignoti tranciano un cavo telefonico e cinque inquilini di un palazzo si ritrovano senza telefono ed internet. Ad accorgersi del “taglio” è stato il tecnico intervenuto per la riparazione. ~ MALORE PER LA GUIDATRICE Via Mamiani 10 febbraio. Nella discesa l’autovettura guidata da una donna urta la porta di un deposito, probabilmente per un malore della donna che veniva soccorsa e trasportata all’ospedale. Intervenuti: il personale medico del 118, la Polizia Municipale ed i VdF. ~ ABBATTUTE 2 COLONNINE Via Gioberti, 8 febbraio ore 3.30. Abbattute da qualche veicolo ancora ignoto due colonnine laterali che separano la carreggiata dal marciapiede. ~ BUS ROTTO E VEICOLI FERMI Albacina, S. S. 76, 9 febbraio ore 8. Un autobus ha un guasto e deve fermarsi, ma la strada ha 2 corsie - una per ogni senso - ed il traffico si ferma. Interviene la Polstrada che istituisce il senso unico alternato, mentre i meccanici della ditta riparano il guasto. Dopo circa un’ora il bus riparte e le lunghe file dei veicoli “scompaiono”. ~ AUTO CONTRO LAMPIONE Via Brodolini 10 febbraio ore 20.30. L’autovettura condotta da un fabrianese sale sulla rotonda alta circa 20 centimetri e finisce contro il palo di un lampione sito al centro. L’uomo è illeso, l’auto riporta danni come il lampione che viene risistemato da operai comunali. ~ ANIMALI PROVOCANO TAMPONAMENTO S. P. Fabriano-Sassoferrato, zona industriale Marischio, 10 febbraio. Animali che attraversano la strada distolgono l’attenzione degli automobilisti e la Lancia guidata da un giovane tampona quella che stava davanti. Risulta che i conducenti sono illesi, mentre riporta danni la parte anteriore della Lancia. ~ STUDENTI UNIVERSITARI CON DROGA Macerata, 11 febbraio. Tre studenti universitari, 23enni e uno dei quali fabrianese, hanno nell’appartamento in cui abitano 1 kg di droga tra cocaina, eroina, marijuana e vengono arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. ~ LADRI TOLGONO RAME DAI CIMITERI Fabriano, 11 febbraio. Continuano i furti di grondaie, discendenti, lampade votive, fiori artificiali realizzati in rame, nei cimiteri di Albacina, Marischio, Cancelli. E’ da tempo che ciò avviene, ma perché non si può prevedere una videosorveglianza? ~ CHI PULISCE LE FRAZIONI? Fabriano 15 febbraio. Le strade delle frazioni montane non si provvede più dal marzo 2014 a tenerle in ordine, e qualche tombino è intasato, nelle cunette si accumula terriccio e rena, nelle scarpate l’erba rimane alta tanto che la pioggia la piega e scorre via. Due o tre anni fa venne costituito il “Consorzio monte Maggio e monte Nero” con sede a Campodonico che impegnava disoccupati e cassintegrati per tenere in ordine le strade, poi è stato sciolto e gli abitanti di paesi - Collamato, San Donato, Sant’Elia, San Giovanni, Poggio San Romualdo, Colle Pico, eccetera, si lamentano. Per esempio, alla Strada Provinciale, ed a quella Comunale passante dentro Vigne, venivano dedicate 12 ore al mese e bastavano, ma per davvero le frazioni sono dimenticate e non si dedica loro nemmeno qualche ora? 18/02/15 11.06 L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 11 >FABRIANO< Ma le strade sono idonee? Fanno discutere gli accessi angusti alla Cittadella degli Studi di ALESSANDRO MOSCÈ L a nascitura Cittadella degli Studi fa discutere. Sarà il campus più grande dell’intera Provincia di Ancona e ospiterà il Liceo Classico, il Liceo Scientifico e il Liceo Artistico. Sono previste anche una piazza aggregativa e una palestra. L’area, di circa 95 mila mq, è stata individuata nella zona sud-est di Fabriano nelle vicinanze di Santa Croce, a ridosso della futura strada collinare. Il progetto include il Centro per l’Impiego e la Formazione e sembra ben congegnato. I nuovi oggetti architettonici a basso impatto ambientale e privi di barriere per portatori di handicap si svilupperanno lungo una S immaginaria, con impianti fotovoltaici sulle coperture. All’esterno gli edifici saranno rivestiti con muratura a faccia vista, mentre all’interno sono costruiti per garantire isolamento acustico. Il fabbisogno termico sarà assicurato da una pompa di calore condensata con acqua di falda. La scelta di pannelli 11 fabriano.indd 2 radianti a pavimento consentirà il riscaldamento degli edifici con l’uso di acqua a bassa temperatura, coniugando efficienza e risparmio. In seguito all’approfondimento delle settimane scorse da parte del nostro giornale, si è infiammata la discussione tra i cittadini, specie su Facebook. C’è chi lamenta la costruzione degli edifici in periferia; chi ravvisa che le strade di accesso sono anguste; chi nota la mancanza di adeguati parcheggi. Chi, ancora, che la Cittadella degli Studi c’era già e non avevamo bisogno di “allungare” la città rendendo un plesso scolastico trainante come i licei poco appetibile per posizione e distanza dalle infrastrutture viarie e ferroviarie. Ma non manca chi difende l’operato dell’amministrazione. Tutte le soluzioni alternative sarebbero state improponibili perché il numero degli studenti dei licei continua a crescere ed è già pesantemente sacrificato nella sede attuale. Fa da contraltare la posizione di chi invece ritiene che da uno studio socio-demografico era emerso, erroneamente, che La strada di accesso alla nascitura Cittadella degli Studi, in zona Santa Croce Fabriano nel corso di un paio di decenni sarebbe arrivata ad avere una densità di popolazione intorno ai 50.000 abitanti. Ora la città è colma di strutture comunali vuote e se il sistema avesse avuto gli strumenti e la volontà politica per fare dietrofront si sarebbe evitata l’ingente spesa per la Cittadella degli Studi. Qualcun altro chiede quale sarà la destinazione d’uso di due plessi che appartenevano al mondo scolastico: il San Benedetto, e le ex scuole Fermi dopo la chiusura del tribunale. 18/02/15 11.08 12 >EVENTI< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Fabriano come Itaca La chiesa del Sacro Cuore oggetto di studio di ELISA FAVILLI H o scelto di studiare la presenza dei padri gesuiti a Fabriano per un puro caso. La mia formazione accademica mi aveva portato a scegliere l’architettura come mia musa, mia mentore e mecenate. Al momento di scegliere quale argomento trattare come tesi da discutere alla fine del mio percorso universitario, la mia professoressa, Lucia Nuti, mi propose due argomenti: un viaggio diplomatico, intrapreso alla fine del 1600 da parte della famiglia Medici lungo le coste del Mediterraneo e le coste dell’Atlantico, visitando i principali porti europei, viaggio raccontato attraverso i disegni, le vedute e le planimetrie raccolte dall’architetto che accompagnò la corte in questo insolito viaggio. Il secondo tema, invece, interessava alcuni disegni tratti da un taccuino appartenuto ad un gesuita allievo e collaboratore dell’architetto Andrea Pozzo, oggi di proprietà del collezionista Aldega. I disegni interessavano alcuni progetti inerenti la riqualificazione della chiesa fabrianese (con annesso collegio) della Compagnia di Gesù, oggi chiesa del Sacro Cuore. Fantascientifico il primo argomento, prevalse la seconda proposta di tesi che mi portò inaspettatamente a scoprire biblioteche e archivi di Parigi, Malta, Ancona, Macerata, Camerino, Camaldoli, Firenze e Roma, permettendomi di lavorare in stretto rapporto con il prof Richard Bösel, il più grande studioso di storia dell’architettura dei gesuiti. Sono stati due anni intensi, anni che mi hanno messo in relazione con persone grandiose come Filippo Rossi, che senza troppe domande ma con una complicità che solo chi ama raccontare e condividere la cultura sa capire, mi ha permesso di scoprire documenti inediti conservati nell’archivio diocesano di Fabriano e molte altre informazioni ignote anche da chi in passato aveva trattato l’argomento. Le settimane che mi hanno vista ospite in questa città marchigiana mi hanno fatto sentire parte attiva di questa realtà, trasformando Fabriano nella mia personalissima Itaca. Sì, Itaca, perché come Ulisse qui ho trovato nel corso degli anni i temi per cui intraprendere nuovi viaggi con cui conquistare nuovi traguardi come la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte all’Università di Siena e il Dottorato di Ricerca alla Sorbona. Venire a Fabriano è come tornare di nuovo ad Itaca, per attingere nuove tematiche e ripartire con il desiderio di conquistare e scoprire nuovi tesori. Sette anni fa ho acquisito il mio titolo di laurea, lasciandomi nella memoria due anni di studio trascorsi in una Fabriano ancora ferita e nascosta da ponteggi, tradita da un terremoto che ne aveva celato la sua identità. Il 14 marzo (ore 17.30), presso la biblioteca comunale di Fabriano sarà per me un onore raccontare, con chi ha condiviso questa mia esperienza e con chi vorrà conoscere quanto la realtà locale ha contaminato la cultura nazionale ed internazionale in una città che non è solo famosa per la sua produzione della carta. Coralmente con il Rotary Incontro con l'erbonauta In tutto il mondo, il Rotary festeggia il 23 febbraio il 110° anniversario di fondazione. Quest’anno nelle regioni che costituiscono il Distretto 2090, esattamente Abruzzo, Marche, Molise e Umbria, si è deciso di attivare contemporaneamente, in tutti i 64 club, una manifestazione unica capace di amplificare il messaggio del Rotary. Un messaggio che si fonda sui principi posti dal fondatore Paul Harris e articolati sulla pace, la fratellanza, la tolleranza e l’attenzione ai bisogni dei più deboli; esempio evidente dell’attenzione del Rotary ai bisogni dell’umanità è la campagna “Polio Plus” per l’eradicazione della poliomelite in tutto il mondo. Sulla base di queste idee è nato il progetto, “Coralmente Rotary”. Il presidente del club di Fabriano Maurizio Marchegiani, affiancato dal suo direttivo e dai soci tutti, ha annunciato l’avvenimento, ponendo l’accento sul fatto che “come rotariani abbiamo inteso cogliere questo importante anniversario per parlare di Rotary all’esterno dei nostri club, nella nostra comunità”. Ha proseguito affermando che “siamo, infatti, il sodalizio mondiale più longevo al mondo e unica organizzazione non governativa ad avere un rappresentante all’Onu”. Pertanto tutti sono invitati a partecipare al concerto con ingresso libero che sarà tenuto dal coro Vox Nova domenica 22 febbraio alle ore 17.30 presso il Teatro Gentile di Fabriano. Con l'occasione si ringrazia il Comune di Fabriano per il patrocinio e la concessione dell'uso del Teatro e il socio Fabio Biondi, presidente del coro Vox Nova che si esibirà gratuitamente. Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, presso la propria sede di via Mamiani 43 (stesso ingresso della locale sezione Avis), si ritroverà lunedì 23 febbraio alle ore 21 con l'erbonauta Franco Castellani per il secondo e ultimo incontro dedicato al variegato mondo delle erbe spontanee e mangerecce. A detto appuntamento di formazione seguiranno due uscite pratiche, anch'esse gratuite, che avranno luogo domenica 1 e domenica 8 marzo. L'invito a partecipare all'incontro in sede e alle successive uscite guidate dall'esperto Franco Castellani è rivolto a tutti. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini 348-3985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. Un libro al Caffè Alzheimer L’associazione AttivaMente Alzheiner, insieme alla Fondazione Carifac, al Rotary e all’Alma organizza un incontro presso la sede di Caffè Alzheimer (via Brodolini) per venerdì 27 febbraio con la cerimonia della donazione di un videoproiettore a cura di Maurizio Marchegiani, presidente del Rotary Fabriano, quindi alle 17.45 la presentazione del libro “L’azzurro dei giorni scuri” di Maria Grazia Maiorino alla presenza del dottor Mario Ciappelloni, dell’attrice Marzia Paoletti. Modererà l’incontro l’addetto stampa della Fondazione Merloni Cristina Gregori. Il libro è in vendita presso la Cartolibreria “Lotti” in Corso della Repubblica. Gonfalone, 60 testi in mostra Il Centro Studi Don Giuseppe Riganelli, fondato da Emo Sparisci e di cui è presidente onorario Francesco Merloni, nei suoi quasi trent’anni di vita ha pubblicato circa 60 libri, anche di illustri autori come Carlo Bo, Oscar Luigi Scalfaro, Francesco Malgeri, Lorenzo Bedeschi, Bartolo Ciccardini. E sono libri prevalentemente di interesse locale, fondamentali per la conoscenza della storia fabrianese e marchigiana, ma altri trascendono tale interesse. Trattano argomenti storici, ma anche di filosofia e politologia; c’è una collana di “Diari e Memorie”, e non mancano volumi di letteratura e poesia, di musicologia. Il Centro Studi Riganelli è una piccola casa editrice, l’unica o quasi fabrianese, che svolge questa attività complementare a quella, preminente, di convegnistica e di ricerca storica interessante il rapporto tra fede e cultura. Tutti questi libri verranno esposti per un mese, a partire dal 21 febbraio, nell’Oratorio di Santa Maria del Gonfalone (quello dal soffitto tutto d’oro). Sugli antichi stalli dell’Oratorio, invece dei “confratelli” di un tempo ormai remoto, “siederanno” le moderne pubblicazioni del Centro Studi Riganelli con opportuni cartelli illustrativi e immagini degli autori e dei personaggi da cui esso ha tratto ispirazione. Sarà un tuffo nel passato ma anche una riflessione sul presente della nostra città. Sarà l’On. Francesco Merloni ad inaugurare questa esposizione sabato 21 febbraio alle ore 17,30. Nel sabato successivo, 28 febbraio, nell’ambito di questa esposizione di libri, il dott. Guido Papiri presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, terrà una relazione sul tema: “Bilancio di una grande mostra (quella da Giotto a Gentile)”. Anche i bambini guardano al Perù “Sei tornato cambiato dal Perù?”, “Ma tu l’hai notata la differenza tra noi e loro?”, “Tornerai laggiù?”, “possiamo fare qualcosa anche noi?” Sono queste solo alcune del fiume di domande che i bambini del catechismo della terza, quarta e quinta classe della parrocchia San Giuseppe Lavoratore hanno rivolto a Raniero Zuccaro in occasione dell’incontro avvenuto sabato 7 febbraio nel teatrino della Parrocchia. Il poliziotto fabrianese, ormai famoso per il suo impegno in favore della “missione Perù Onlus” delle suore Cappuccine di Madre Rubatto, ha mostrato ai bambini le foto del villaggio e ha raccontato loro la sua esperienza di solidarietà che è culminata con l’importante traguardo della costruzione di una struttura polivalente per i bambini, presso il villaggio di Pucallpa in Perù. Il tutto in un’atmosfera di grande commozione e partecipazione da parte di tutti che ha suscitato la voglia di contribuire promuovendo un’offerta del miele “che fa bene” (miele biologico di produzione locale). L’offerta, il cui ricavato sarà devoluto alla missione in Perù, avrà luogo sabato 21 febbraio dopo il catechismo e domenica 22 dopo la messa delle 11. Grazie Raniero! I bambini delle classi 3a,4a e 5°, don Tonino, don Bruno, le catechiste 12 eventi.indd 2 18/02/15 11.10 Nuovo responsabile alla Veneto Banca F abrizio Mora è il nuovo direttore Centro Italia del Gruppo Veneto Banca. A lui, già insediatosi presso la Direzione di Fabriano, la responsabilità della guida dell’Istituto nelle Marche, in Umbria e Lazio, per un totale di 56 filiali in un’area di presenza storica del Gruppo alla luce dell’incorporazione, nel 2013, della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Veronese, classe 1957, Mora vanta una lunga esperienza nel mondo bancario che nasce in Banca Cattolica del Veneto per proseguire con incarichi di crescente responsabilità in Intesa San Paolo. Nel 2008 entra nel Gruppo Veneto Banca dove ha ricoperto, tra gli altri, gli incarichi di Capo Area Verona, Direttore Generale del Credito di Romagna (società partecipata dall’Istituto) e Responsabile della Direzione Corporate. “Sono molto orgoglioso di questo nuovo incarico in un’area che si è fatta apprezzare in Italia ed all’estero per la vocazione imprenditoriale, la qualità e la creatività dei prodotti, la bellezza del paesaggio e la profondità della cultura che la permea – ha spiegato il Fabrizio Mora, direttore del centro Italia nuovo direttore Centro Italia. Tra i capisaldi che costitui- scono la forza delle Marche e dell’Umbria spiccano la coesione del tessuto sociale e il modello imprenditoriale fatto di tante piccole e medie imprese e da un elevato know how. In questo contesto il ruolo delle banche di territorio è fondamentale, tanto più in un momento economico difficile come quello attuale. E proprio questa, essere vicini alle imprese e alle famiglie con concretezza e impegno quotidiano, è la mission costitutiva di Veneto Banca che le ha permesso di divenire uno tra i primi gruppi bancari italiani”. La nomina di Fabrizio Mora rientra in una riorganizzazione complessiva della rete commerciale del Gruppo Veneto Banca, articolata secondo un modello più snello e con meno interlocutori intermedi così da rendere l’Istituto ancora più vicino alle necessità della clientela. Accanto ai direttori territoriali cui faranno diretto riferimento le filiali di competenza, la rete commerciale è stata organizzata lungo tre filiere (corporate, private e retail) che fungeranno da governance e stimolo. Una piccola rivoluzione per una maggiore celerità ed efficacia della risposta alle istanze della clientela. Top Employers premia ancora Elica Elica, leader mondiale nel mercato delle cappe da cucina, ha ottenuto per la settima volta consecutiva il marchio di certificazione Top Employer Italia. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato ogni anno in tutto il mondo dal Top Employers Institute alle aziende che dimostrano di offrire eccellenti condizioni di lavoro ai propri dipendenti. Il marchio Top Employers 2015 è stato ottenuto da Elica a valle di un lungo e articolato processo di valutazione condotto con l’ausilio della ricerca-questionario HR Best Practice Survey che ha analizzato l’azienda relativamente al suo ambito HR: attuazione delle politiche di gestione delle risorse umane, strategie in atto, monitoraggio, comunicazione interna ed esterna, condizioni di lavoro, opportunità di crescita e sviluppo. Tutti ambiti nei quali Elica si impegna da tempo attraverso progetti specifici e azioni mirate a migliorare le condizioni di lavoro dei propri dipendenti in una visione globale orientata alla loro costantemente valorizzazione e crescita professionale. Fiori all’occhiello del gruppo Elica in ambito HR, i programmi di formazione e valorizzazione del talento giovanile e non, come ad esempio i Talent Days, giornate di orientamento e formazione che nell’ultima edizione hanno coinvolto oltre 60 giovani tra figli di dipendenti e alunni delle scuole superiori del territorio. Tra le iniziative dedicate ai dipendenti e alle loro famiglie, anche il progetto E-STRAORDINARIO, sviluppato dall’azienda con la Fondazione Ermanno Casoli che attraverso incontri teorici e workshop è finalizzato alla diffusione dell’arte contemporanea all’interno delle diverse realtà aziendali. “Aver ottenuto anche quest’anno questa importante certificazione ci rende particolarmente orgogliosi – commenta Emilio Zampetti, direttore Risorse Umane Elica – perché rappresenta un riconoscimento significativo dei principi e valori che guidano la nostra azienda. In un momento ancora delicato per l’economia, crediamo che i nostri dipendenti sono sempre di più i veri protagonisti che ci aiutano, giorno dopo giorno, a raggiungere risultati di valore grazie alla loro competenza, coinvolgimento e passione. Siamo fieri che ciò sia stato riconosciuto sia a livello nazionale, che a livello internazionale. L’impegno dell’azienda a 360§ nella gestione delle Risorse Umane è stato apprezzato infatti anche all’estero: Elic Group Polska, controllata polacca del gruppo, ha ottenuto la certificazione di Top Employers Polonia 2015 per l’ottima politica occupazionale e professionale sviluppata. Cna e Confartigianato di Fabriano prendono posizione sull’Accordo di Programma, denunciando che “crescono i famelici appetiti dei soliti noti sui fondi messi a disposizione da l'Accordo di Programma, ancora una volta, chi ne resta fuori sono le piccole e medie imprese artigiane del territorio. Quelle aziende che come fornitori dell'Antonio Merloni hanno pagato un conto salato che ha portato molte di queste alla chiusura e al fallimento senza che nessuno abbia battuto ciglio”. Questa, dunque la triste realtà che denunciano le due associazioni dell'artigianato e della piccola impresa ribadendo “la necessità di supportare quelle piccole e medie imprese che con tanta fatica stanno cercando di uscire dalla crisi e da un modello di sviluppo che ha segnato il passo in maniera definitiva. Ci sono esempi – rilevano ancora - di aziende che stanno lottando per innovare, intercettare nuovi mercati e nuovi clienti, è su queste che l'Accordo di Program- Supportare le piccole e medie aziende 13 spazio lavoro.indd 2 13 >SPAZIO LAVORO< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 ma dovrebbe investire per costruire una base solida da cui ripartire: queste aziende necessitano di un supporto adeguato e di misure specifiche che nella rimodulazione dell'Accordo di Programma si dovrebbe tenere conto. Quello che è certo è che bisogna cambiare verso al sistema produttivo del territorio tenendo conto delle particolarità del tessuto industriale della nostra città, di quello che è il suo background produttivo e aziendale altrimenti si rischia l'inefficacia come è successo con le precedenti versioni, bisogna mettere al centro degli interventi futuri le imprese, soprattutto le piccole, e non rifare SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ TIROCINIO PROFESSIONALIZZANTE PER PSICOLOGI AL CIOF DI FABRIANO Il Centro per l'Impiego, l'Orientamento e la Formazione di Fabriano ricerca laureati CDL triennale in Scienze del Comportamento e delle Relazioni Sociali e CDL in Psicologia Scolastica e di Comunità e Psicologia dell’Organizzazione e dei Servizi - degli Atenei di Urbino e Bologna - per tirocini professionalizzanti presso il Servizio di Consulenza Orientativa Specialistica. Attività proposta: osservazione e supporto al Servizio Consulenza Orientativa Individuale e di Gruppo; osservazione e supporto al Servizio Obbligo Formativo e Dispersione scolastico-formativa: colloqui individuali e monitoraggio in itinere degli inserimenti; partecipazione alla progettazione e attuazione di Percorsi di orientamento c/o Istituti Superiori e Scuole Medie e di Laboratori pomeridiani di gruppo per tutti gli utenti; osservazione e supporto alla consulenza informativa ed orientativa sulle opportunità formativo-lavorative all’estero (programmi giovanili, portali dedicati); osservazione e supporto nella consulenza su strumenti e tecniche di ricerca attiva del lavoro (gruppi tematici sul curriculum vitae, sulla preparazione ai colloqui selettivi e sulle tecniche di ricerca attiva). Durata: 3 - 6 mesi. Per candidarsi inviare il cv, entro e non oltre il 27 febbraio, a: Dr. Gianluca Vergari Tel.: 0732.3679 - interno 2241; e-mail: [email protected]. ~ PROGETTO LEONARDO UNIPHARMA GRADUATES - SCAD. 28/03 Pubblicato il bando per il progetto Leonardo "Unipharma Graduates" promosso dalla Sapienza Università di Roma in partenariato con Fondazione di Noopolis, Università degli Studi di Roma TRE, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Università degli Studi di Catania, Scuola Normale Superiore di Pisa, Università degli Studi di Milano-Bicocca. Il progetto selezionerà 39 studenti che potranno fruire di un contributo Leonardo da Vinci per svolgere un tirocinio (durata minima di 3 mesi e massima di 6 mesi) presso centri di ricerca europei del settore chimico, farmaceutico e biotecnologico, sia pubblici che privati, in: Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Lichtenstein, Norvegia, Svezia, Regno Unito, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna, Turchia. L’elenco dei partner del progetto è disponibile sul sito www.unipharmagraduates.it (la composizione del partenariato può tuttavia subire variazioni nel corso del progetto per ragioni non dipendenti dagli organizzatori). L'entità del contributo Leonardo da Vinci per lo svolgimento del tirocinio varierà in funzione del paese di destinazione. I requisiti per partecipare alle selezioni sono: essere iscritti all’ultimo anno o successivi sino al secondo fuori corso presso una delle università partner (Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Roma TRE, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Università degli Studi di Catania, Scuola Normale Superiore di Pisa, Università degli Studi di Milano-Bicocca), afferenti ad un corso di studi nelle classi di laurea magistrale elencate nel bando; media aritmetica degli esami superati non inferiore a 27 (arrotondata a partire da 26,6), calcolata sull’intero percorso formativo; non aver superato, alla data di scadenza del bando, i 26 anni; avere già presentato domanda per una tesi di laurea sperimentale presso un laboratorio chimico, biologico, biotecnologico, farmaceutico o farmacologico; data di discussione della prova finale successiva alla selezione; avere un’ottima conoscenza della lingua inglese; non essere residenti del Paese in cui si intende svolgere il tirocinio; non aver già utilizzato il numero massimo di mesi di mobilità consentito dal programma Erasmus+ nel proprio ciclo di studi (12 mesi per la laurea magistrale, 24 per programmi di studio a ciclo unico); non avere già rinunciato (dopo aver firmato l’accettazione della destinazione) a contributi Erasmus+ Unipharma-Graduates. Scadenza: ore 12:00 del 28/03/2015. Per consultare il bando e compilare la domanda on line: www.uniroma1.it > Internazionale > Studiare all’estero > Tirocini all’estero > Unipharma Graduates (Erasmus+). Per ulteriori informazioni consultare i siti www.uniroma1.it e www. unipharmagraduates.it, oppure, dopo aver consultato attentamente i siti indicati, scrivere all'indirizzo e-mail [email protected]. Durante il periodo di apertura del bando saranno organizzati incontri informativi con il Coordinatore Scientifico del Progetto, Prof. Luciano Saso. Il calendario di tali incontri sarà pubblicato sul sito www. unipharmagraduates.it. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@cadnet. marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. l'errore di metterci soltanto l'occupazione e l'assistenzialismo”. L’altro cruccio manifestato da Cna e Confartigianato guarda alla capitale: “Le notizie che vengono da Roma non sono confortanti e sembra che non si sia capito quale è la reale portata della crisi che ha investito Fabriano. Non si è capito che uno strumento importante come l'Accordo di Programma dovrebbe essere mondato da lacci e laccioli per essere veramente efficace, che non può essere mosso soltanto dalla preoccupazione occupazionale o da quella di mantenere in vita un sistema produttivo che ormai non ha più un futuro. Se ci sarà una rinascita del territorio – concludono - questa scaturirà dal consolidamento del sistema produttivo della piccola e media impresa, dal favorire le start-up innovative e da quanto il nostro distretto sarà appetibile all'impianto di nuove imprese. Soltanto questo ci farà uscire dalla crisi. Daniele Gattucci 18/02/15 11.11 14 >MATELICA< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 E’ (stata) qui la festa! Si è chiuso il periodo di Carnevale, con un rush finale pieno di iniziative, divertenti e spesso particolarmente…gustose! Il Palio dei Quartieri, Theobroma, addirittura il Carnevale dei cani. Ve li presentiamo, dando largo spazio alle immagini. Poi un breve consuntivo della presidente della Pro Loco, Pamela Traballoni, su come è andato tutto il periodo di Carnevale e poi… appuntamento al 2016! Il Palio dei Quartieri se lo aggiudica Regina Pacis E di SARA NOÈ ra la prima edizione, sicuramente, a giudicare dalla risposta e dalla riuscita della serata, è destinato a diventare una piacevole tradizione. Il Palio dei Quartieri era uno degli eventi di punta del cartellone matelicese per il carnevale, quello in cui tantissimo si sono spesi anche i Comitati di Quartiere. E al Palazzetto dello sport, giovedì sera, l’ha fatta da padrone il divertimento. La gara consisteva in cinque prove: ballo, canto, quiz (Matelicese de cippu), coppia più affiatata e chiacchiera più buona. A supervisionare il tutto, oltre ai presentatori Paolo Delpriori e Sandra Stopponi, una giuria composta da diverse persone che ha avuto anche il compito di dare i punteggi validi per la classifica finale. Il momento “culturale” per definizione è stato il quiz 'Matelicese de cippu'. Il prof. Antonio Trecciola ha infatti sottoposto ai concorrenti domande sulle tradizioni della città. Da "cos'è l'aria fringuellonia", ovvero un'aria che per il freddo pizzica come un fringuello, a "chi sono i tre santi patroni", Sant'A- Le foto del Palio driano, San dei Quartieri Sebastiano e sono di Giovanni Rotili la beata Mattia, per poi passare ai "nomi delle quattro statuette presenti all'interno della fontana di piazza E. Mattei", cioè Biutino, Maccagnano, la Sirena e la Veloce, chiamata anche 'cuccumosse', ed infine per concludere non poteva mancare il proverbio in dialetto: gli sfidanti dovevano infatti completare il detto "lu tempu fattu de notte dura... quanto 'na pigna de fave cotte". Altro momento clou è stato quello della preparazione delle tradizionali chiacchiere. Qui, ad avere la meglio sono state le cuoche delle Casette San Domenico. Divertenti e…”inarrivabili” anche i racconti delle coppie affiatate, o la prova di canto. Nel computo totale di tutte le prove, a trionfare è stato il quartiere di Regina Pacis, con gli altri quartieri che già mediteranno rivincita per l’anno prossimo. Questa la classifica finale: 1° Regina Pacis, 2° Braccavo-Vinano-Campamante de Foro, 3° Manozzini, 4° Casette San Domenico parimerito con Piane-Colferraio-Frazioni Nord, 5° Centro Storico, 6° San Rocco. La “Bevanda degli Dei” trionfa a Palazzo Ottoni Sabato 14 e domenica 15 febbraio, presso Palazzo Ottoni si è tenuta Theobroma in Mathilica, ovvero La Festa del Cioccolato, a cura del comune di Matelica e dell'Associazione Pro Matelica. È stata una due giorni tutta dedicata all'irresistibile “bevanda degli dei” e attravarso manifestazioni, degustazioni e conferenze, le quali hanno riscosso molto successo di pubblico, si è cercato di scoprire il meraviglioso mondo del cioccolato artigianale. L'ultimo momento culturale, quasi una sintesi di questo goloso week end è stato quello di domenica alle ore 17, presso la sala M. Boldrini di Palazzo Ottoni, dove il dott. Claudio Modesti in collaborazione con il mastro pasticcere Simone Pellicciari ci hanno illustrato “Il cacao in cucina. Nelle ricette, con il vino, i distillati, i sigari”. L'obiettivo di questo incontro era proprio di capire come possa essere sdoganato il cacao nella cucina salata. Il dott. Modesti ha ripercorso quindi la storia del cacao, dall'utilizzo che ne facevano gli Aztechi come merce di scambio, passando per l'importazione di Colombo delle fave di cacao, fino ad arrivare dunque al 1500, quando il cacao iniziò ad essere abbinato alla selvaggina. La combinazione potrebbe risultare insolita, ma cacao e carne hanno qualcosa che li accomuna ed è, seppur differente, l'attraente aroma che percepiamo dalla loro cottura. Lo dimostrano le reazioni chimiche di Maillard che ha studiato la complessa serie di fenomeni che si vengono a creare quando si riscalda ad alta temperatura un alimento in presenza di grassi, zuccheri e proteine, formando un colore bruno e un forte composto aroma- La teoria del dott. Modesti, la pratica del cuoco Pellicciari tico. È stata così fatta conoscere al pubblico l'ottima combinazione di cacao e cucina salata, attraverso la degustazione di pietanze preparate dal mastro pasticcere Ricciardi: una flan di spinaci con vellutata di zucca e scaglie di cioccolato fondente al 50%, un raviolo al cacao con fonduta di taleggio e scaglie di cioccolato al latte, abbinati con un vino “Mezzopiccato” che si distingue dalla Vernaccia poiché nella sua composizione non tutte le uve sono di Vernaccia ma vi è presente il San Giovese. La degustazione è proseguita con una torta con pasta frolla al cacao come base, quest'ultima abbinata al “Theobroma”, un vino liquoroso prodotto dall'azienda Mancinelli, ottimo come accompagnamento per il dolce. Per concludere, sono stati serviti due cioccolatini che la Cioccolateria Fedeli di Matelica ha fatto in collaborazione con Belisario, ripieni uno di grappa del Cerro e l'altro di Melitites. È stata dunque un'esperienza d'incontro in tutti i sensi, da quello prettamente conoscitivo a quello gustativo con l'uso del cacao in cucina, nelle mille forme e modi di questa delizia. Un altro punto a favore dell'artigianalità dei mastri pasticceri, dell'unicità dei vini prodotti nel nostro territorio, della vocazionalità che l'Italia, le Marche e il territorio matelicese hanno nel settore agroalimentare e che deve diventare il punto focale di una possibile rinascita economica. Laura Antonelli La Pro Loco: "Tanti eventi per un pubblico variegato". Una partecipazione che richiede il bis Dietro ogni avvenimento, dal Veglione in teatro al Palio dei quartieri, alle feste dei più piccoli, a Theobroma, oltre al Comune ci sono sempre stati dietro anche i volontari della Pro Loco di Matelica. Un superlavoro dunque, anche da parte loro. Ma alla fine, dalle parole della Presidente Pamela Traballoni, trapela la soddisfazione per il buon lavoro svolto e, soprattutto, per il successo di cui i vari eventi hanno goduto presso i matelicesi. “Sicuramente si trattava di un calendario ricco di tanti eventi nuovi, un calendario completo peraltro, in cui le varie tipologie di iniziative erano pensate e destinate a pubblici diversi, dai più piccoli con le tante feste, ai più grandi con il Palio, agli innamorati (ma in generale a tutti) con il San Valentino a base di cioccolato di Theobroma, finanche ai cani. E siamo molto soddisfatti della partecipazione che c’è stata tra i matelicesi”. Una partecipazione che…richiede un bis? “Senz’altro crediamo di poter lavorare anche l’anno prossimo come abbiamo fatto quest’anno!”. a.g. Anche i cani festeggiano Il Carnevale dei Cani è nato dall il Carnevale 'idea dell'Associazione Cinofila" Love your Dog" che ha come scopo primario il diffondersi della cultura cinofila, il rispetto verso i cani, l'aiutare i proprietari di cani a risolvere problematiche varie imparando a conoscerne la psicologia e il linguaggio. “Il Carnevale in piazza, riuscito, è stato un ulteriore modo di fare festa insieme ai nostri Amici a 4 zampe”, ci ha spiegato una responsabile dell’Associazione. A sinistra Cappuccetto Rosso con il Lupo...che si è già mangiato la nonna! (Foto dell'Associazione Cinofila Love your Dog) 14 matelica.indd 2 18/02/15 11.23 15 L'Azione 21 febbraio 2015 Interrogarsi su un futuro nell’agricoltura di Antonio Gentilucci U n docente Unicam della scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, un dottore commercialista esperto nel settore agricolo, un esponente del mondo bancario, poi agronomi ed enologi. Saranno tantissimi gli interventi che innerveranno il convegno di venerdì 20 febbraio nella Sala Boldrini di Palazzo Ottoni. L’oggetto? L’agricoltura, e nella fattispecie “i punti di forza e le opportunità del territorio in un’ottica di sviluppo agro-industriale sostenibile”, come recita proprio la locandina dell’evento. Un evento voluto fortemente dall’amministrazione comunale e che riguarda, non è un mistero, uno dei cavalli di battaglia del proprio programma elettorale, ossia la convinzione che l’agroalimentare possa rappresentare uno (di certo non il solo) dei volani di un nuovo sviluppo del territorio. “Questa giornata rappresenta l’inizio di un percorso di valutazioni e di coordinamento tra diverse realtà del territorio, con lo scopo di valutare idee, percorsi, fattibilità, efficacia di nuove impostazioni imprenditoriali. Il tema principale è l’uso imprenditoriale delle vocazionalità scientifiche del territorio, quindi il territorio (inteso come ambiente atto a produzioni altamente vocate) come strumento imprenditoriale per costruire ricchezza”, spiegano La Cucinotta con alcuni membri dello staff Carnevale senza età... insieme alla Cucinotta La meno giovane aveva 98 anni compiuti, una coppia ad hoc per San Valentino ne aveva 84, uno staff di dodici anziani supportati da 12 operatori professionali. Da Fabriano a Matelica, da San Severino alla discoteca, lo staff senza età della Casa di Riposo – Residenza Protetta di Esanatoglia, negli anni riesce sempre a sbalordire e a piazzarsi nei primi posti (4° premio quest’anno a Macerata) dando scacco agli scettici sul brio e sulla longevità mentale degli Ospiti della Terza Età. Maria Grazia Cucinotta, madrina della manifestazione, ha speso parole di elogio per l’Istituto rappresentato dalla responsabile Luigina Storno. A Santa Teresa per la Quaresima Il Priore-parroco di Santa Teresa propone insieme ai suoi confratelli monaci insieme ad alcuni catechisti della parrocchia, in questo tempo forte di Quaresima, la Celebrazione delle Lodi Mattutine, che si celebreranno, a partire dal Mercoledì delle Ceneri, tutti i giorni di Quaresima (eccetto le domeniche), alle 7.15 del mattino. Questo invito è esteso a tutti, ma in particolare ai giovani prima di andare a scuola. Alla fine della preghiera sarà possibile fare una veloce colazione. E' un'esperienza nuova che vuole essere, da parte dei monaci, un servizio per tutta la comunità che è a Matelica. La Quaresima è tempo forte di ascolto della Parola e di preghiera. Don Vincenzo Bracci ed i monaci di Santa teresa di Matelica 15 matelica.indd 2 Venerdì un convegno tra prospettive, potenzialità ed aiuti economici al settore dall’amministazione. In questo studio l’Unicam ha un bagaglio di studi e di ricerca molto utile allo scopo (del prof. Claudio Pettinari, Pro Rettore dell’Università, sarà il saluto introduttivo del convegno, insieme con il sindaco di Matelica), la Comunità Europea tramite la Regione Marche ha importanti finanziamenti in atto (Psr 2014/2020), le banche hanno strumenti finanziari atti a ottimizzare la progettualità, la fiscalità ha forme di applicazione utili allo scopo, e di tutto questo si parlerà venerdì: “Vogliamo tentare di riassumere tutto questo e quindi vorremmo comunicare la fattibilità di un nuovo modo di pensare l’industrializzazione del territorio dell’alta Vallesina prettamente in tema agroindustriale. Il titolo del convegno riassume in modo minimalista tutto questo: da un’idea originale ad un progetto integrato per un’impresa efficace. Cioè pensiamo che oggi bisogna soffermarsi con molta disponibilità mentale e molto rigore scientifico a valutare nuove idee, a creare ciò che non c’è ma che potrebbe funzionare: quello che Enrico Mattei ha fatto nei tempi in cui le sue idee erano rivoluzionarie, nuove, inimmaginabili, impensabili. Oggi tutto è cambiato, ma il contesto imprenditoriale forse sta vivendo un momento per molti versi paragonabile al dopoguerra, periodo in cui è stata progettata l’Italia che oggi deve riprogettarsi”, specifica l’assessore Potentini, che interverrà anche come enologo. Quindi, va da sé, il convegno è rivolto a tutti ovviamente, ma in particolare a coloro che vivono già, o vorrebbero intraprendere, una realtà imprenditoriale agricola. E che da questo convegno vorranno saperne di più su quanto, al di là di parole e propositi, ci sia già in essere per incentivare questo settore. Ecco gli interventi previsti. Vocazionalità e specificità del territorio agro-naturale dell’alto maceratese (prof. Andrea Catorci, docente Unicam – Scuola Bioscienze e Medicina Veterinaria); Prospettive della realtà vitivinicola matelicese (dott. Roberto Potentini – enologo e assessore); Imprenditorialità ed agricoltura: territorio, spirito di impresa e conoscenza (dott. Alfio Bagalini – Agronomo Studio Agricoltura & Consulenza); Fiscalità di vantaggio in agricoltura (dott. Marco Modesti – commercialista e revisore contabile Studio Agricoltura & Consulenza); Programma di Sviluppo Rurale (Psr) (dott. ssa Nicoletta Concetti, agronomo Studio Associato Agricoltura & Consulenza); Strumenti di credito bancario in agricoltura (dott. Luigi Cotellessa – Banca dell’Adriatico, Capo Area Rtail Macerata-Fermo); Attività agro-industriale e sostenibilità ambientale: approccio di filiera (dott. Nicola Postiglione – dottorando Unicam); Green Management: formazione, progettazione, coordinazione di filiera e incubatore d’impresa (dott.ssa Nicoletta Concetti). chilometrica media mensile. Questo l'elenco completo degli indagati in ordine alfabetico: Luca Acacia Scarpetti, Francesco Acquaroli, Fabio Badiali, Stefania Benatti, Massimo Binci, Giuliano Brandoni, Ottavio Brini, Raffaele Bucciarelli, Giacomo Bugaro, Gianluca Busilacchi, Valeriano Camela, Giuseppe Canducci, Franco Capponi, Adriano Cardogna, Mirco Carloni, Guido Castelli, Graziella Ciriaci, Francesco Comi, Giancarlo D'Anna, Massimo Di Furia, Antonio D'Isidoro, Sandro Donati, Paolo Eusebi, Andrea Filippini, Elisabetta Foschi, Enzo Giancarli, Sara Giannini, Roberto Giannotti, Paola Giorgi, Dino Latini, Leonardo Lippi, Marco Luchetti, Maura Malaspina, Katia Mammoli, Enzo Marangoni, Luca Marconi, Erminio Marinelli, Francesco Massi Gentiloni Silveri, Almerino Mezzolani, Luigi Minardi, Adriana Mollaroli, Giulio Natali, Rosalba Ortenzi, Fabio Pagnotta, Pietro Enrico Parrucci, Paolo Perazzoli, Paolo Petrini, Giuseppe Pieroni, Moreno Pieroni, Fabio Pistarelli, Cesare Procaccini, Mirco Ricci, Roberto Oscar Ricci, Lidio Rocchi, Franca Romagnoli, Angelo Sciapichetti, Daniele Silvetti, Vittoriano Solazzi, Franco Sordoni, Gian Mario Spacca, Oriano Tiberi, Gino Traversini, Umberto Trenta, Luigi Viventi, Roberto Zaffini e Giovanni Zinni. Niente rimborsi gonfiati invece per il vice presidente della Giunta Antonio Canzian, per l'assessore esterno Pietro Marcolin ed infine per Letizia Bellabarba, consigliere Pd. I tre sono usciti indenni da questa indagine. Residenza matelicese per la consigliera Giorgi Nel tam tam della rete si è ironizzato sul fatto che Matelica fosse comparsa, il 13 febbraio, sul telegiornale TG5. Era in realtà semplicemente una beffarda premessa per commentare poi la notizia che la Procura di Ancona ha reso note le conclusioni di due anni e mezzo di indagini sulle spese gonfiate di molti consiglieri regionali tra il 2008 e il 2012, tra chi faceva lievitare semplicemente i rimborsi, e chi spendeva migliaia di euro nel negozio della moglie, chi comprava il suo stesso libro ed infine chi faceva i regali di Natale, naturalmente tutto con i fondi del Consiglio Regionale. Perché Matelica? Perché tra le 66 persone nei guai (provenienti da ogni parte politica e tra le quali peraltro, c’è anche lo stesso Presidente Gian Mario Spacca) figura anche il nome di Paola Giorgi, che avrebbe dichiarato di risiedere a Matelica invece dell'effettiva Ancona. Il motivo? Gonfiare il rimborso spese. Nel 2010 infatti per questo motivo, la Giorgi avrebbe percepito indebitamente 3167,37 euro e nel 2011 5538,34 euro. Oltre all'ipotesi di reato per peculato quindi dovrà rispondere anche all'accusa di truffa in quanto ha indotto in errore la Regione Marche sulla percorrenza Una preghiera per Don Franco Riccardo Antonelli Dalla redazione matelicese de L’Azione una sentita preghiera e un grande augurio per il nostro “collega” e predecessore don Franco Paglioni (ex-caporedattore del giornale) e prete storico di Matelica, in rianimazione a Fabriano per un blocco renale. Speriamo di avere presto buone notizie e… tieni duro Don Franco! Arcieri Matelica avanti a suon di record! Le ultime due settimane sono state molto proficue per i “Robin Hood” di casa nostra. Domenica 8 febbraio al torneo indoor “Città di Gubbio” Giuseppe Buzzanga si è classificato primo assoluto nell’Arco olimpico Master Maschile con 544 punti registrando anche il suo record personale. Nella stessa gara buoni i risultati di Roberto Bravi (secondo nell’arco Compound Senior Maschile), Claudio Zamparini, Roberto Boni, Riccardo Morico, Paolo Delpriori e Alberto Mosciatti. La settimana successiva 15 febbraio al “19° Indoor 18 metri” di Belforte del Chienti, il record personale è toccato a Claudio Zamparini che con 544 punti si è classificato primo di categoria e terzo assoluto nell’arco olimpico Senior Maschile. Ottima la prova anche di Michele Quercia che nell’arco olimpico Allievi Maschile si è classificato terzo assoluto con 529 punti, record personale anche per lui. Questi buoni risultati fanno ben sperare per l’imminente Campionato Regionale che quest’anno si terrà a Camerino il 22 febbraio. Appuntamento quindi alla settimana prossima, buone frecce a tutti! p.d. Da sinistra Giuseppe Buzzanga e Claudio Zamparini 18/02/15 11.21 16 >MATELICA< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Il bilancio dei primi mesi Il capogruppo Baldini: "Poca attenzione ai numeri della Cosmari" di ANTONIO GENTILUCCI A bbiamo intervistato ed ascoltato, nel corso di questi mesi, tutta la squadra della Giunta, partendo dal Sindaco Delpriori. E’ tempo ora, quando sono passati già sei mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio, di ascoltare cosa ne pensino le minoranze, rivolgendo oggi alcune domande al capogruppo Massimo Baldini, de “Nuovo Progetto Matelica”. Sono passati oramai più di sei mesi dall’insediamento della nuova consiliatura; quali sono le sue impressioni sulla nuova gestione? Non vi sono state iniziative da parte della maggioranza degne di particolare attenzione ad eccezione dello spiccato interesse, oramai evidente, nel destinare risorse ai settori culturali ed alle manifestazioni di carattere culturale e dello spettacolo. Sta andando molto a rilento quanto già avviato nel settore dei beni culturali in particolare il museo archeologico resta ancora chiuso, nonostante i notevoli finanziamenti reperiti da tempo dalla passata amministrazione, euro 90.000 per il rifacimento di tutte le vetrine e euro 60.000 per il completamento dei sistemi di sicurezza e di allarme, tutti lavori concordati con la Soprintendenza ai Beni Archeologici nel febbraio 2014. Lei era l’assessore al Bilancio e quindi viene naturale partire da lì: il bilancio di Previsione 2014 è stato approvato a settembre e ci si è chiesti come mai non lo avevate approvato voi prima della scadenza amministrativa? Prima di tutto perché non c’erano ancora le linee guida del Ministero sui trasferimenti e su come dovevano essere applicate le nuove imposte, secondo volevamo essere certi di quanto il bilancio consuntivo 2013 ci avrebbe dato come residui attivi da poter utilizzare, terzo non volevamo condizionare con scelte sbagliate la futura amministrazione. Abbiamo avuto ragione in quanto poi l’approvazione del bilancio è stata prorogata notevolmente, sono state comunicate nuove direttive da seguire, infine è cambiata l’amministrazione che, tra l’altro, ha cambiato l’impostazione stessa del bilancio che avevamo predisposto nel mese di marzo 2014. Secondo me l’impostazione è stata poco prudente, poco attenta alle famiglie ed alle attività economiche che attendevano una riduzione delle imposte e poco lungimirante non pensando a che cosa ci riserverà la crisi economica e finanziaria ancora in atto; la legge di stabilità per il 2015, infatti, fa già intravvedere nuove limitazioni e nuovi tagli per le finanze comunali! Molto si è detto e scritto sulle industrie insalubri, Rir, Biogas, ecc., argomenti in cui, pur come capogruppo, si è tenuto più defilato: quale è il suo parere su questi argomenti? E’ vero tanti hanno detto e scritto su questo argomento. Mi è stato insegnato, però, che prima o dopo la verità viene sempre a galla, pertanto sulla questione ribadisco quanto scrissi tempo fa. Nessuno della passata amministrazione voleva insediare a Matelica industrie Rir, è stato asserito anche dall’attuale sindaco; la variante alla zona Pip Cavalieri approvata dalla passata amministrazione serviva solamente per poter fare realizzare attività economiche anche insalubri, non Rir, sui quattro lotti ancora inedificati in quanto c’erano concrete possibilità di assegnarle ad imprenditori del Maceratese; questo mi rammarica molto in quanto potevano esserci molti posti di lavoro in più. Avevo scritto che se si fanno rispettare le normative, parlo anche per esperienza personale, tutte le attività economiche danno garanzie. Ora la variante proposta dalla nuova amministrazione è molto più permissiva della nostra estendendo la possibilità di esercitare attività economiche “ insalubri” su tutta la zona industriale di Matelica. L’attività del Biogas in località Pezze, dopo aver installato il postcombustore, ha ripreso il suo trend lavorativo, non crea più problemi all’ambiente? Preferisco non dire altro, lascio ai cittadini fare le giuste considerazioni e valutare. Riguardo alle questioni ambientali in ogni caso, la questione del Cosmari è attualmente la più delicata e ha suscitato discussioni accese: che ne pensa? Penso che il Cosmari con questo nuovo statuto avrà la possibilità di realizzare qualunque cosa, anche attività insalubri e Rir, il mio gruppo, comunque, ha votato contro la proposta. La cosa più importante però era quella di verificare i bilanci della società che da un primo esame non mi sono sembrati molto buoni, anzi presentano molte lacune e non vorrei che il tutto si ritorcesse negativamente sulle casse dei comuni associati e quindi anche sui cittadini del nostro Comune. Come vede il futuro, nel medio e UNIVERSITÀ TENACE: parte l'anno accademico Tennisti super nelle fasi provinciali Sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio si sono svolte presso i circoli tennis della provincia di Macerata le prime fasi dei campionati provinciali del Fit Ranking Program, riservato ai giovani tennisti da 7 a 16 anni di età. In questa prima manifestazione stagionale i ragazzi matelicesi non hanno deluso le aspettative, imponendosi, anzi dominando la categoria Under 12 femminile, monopolizzando il podio con Letizia Carradori vincitrice, Matilde Ferretti seconda e Anna Rossi terza. Tutti gli altri giocatori hanno raggiunto la finale (Eleonora Dolce U/10 femminile, Mattia Bernardini U/16 maschile) o le semifinali ( Edoardo Ciarmatori –U/12 maschile, Raoul Van Gronenghen - U/10 maschile, Federico Marrubbio – U/16 maschile e Denis Sustic – U/14 maschile). Per i giovani del T.C. Matelica un inizio di stagione molto promettente ma siamo sicuri che questo è solo ….l’inizio. Il Club matelicese esprime i più vivi complimenti ai giocatori e ai tecnici, augurando una stagione di successi. T.C. Matelica Torna a riaccendersi la centrale a biogas Nel mese di gennaio il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Macerata, su istanza da parte della proprietà dell'impianto a biogas di Matelica, ABR Società Agricola a.r.l., ha disposto il dissequestro e la restituzione ad essa della centrale a biogas. La centrale era stata posta sotto sequestro preventivo con Decreto del G.I.P. di Macerata n. 3450/14 perché non rispettava i valori limite per l'emissione in atmosfera di carbonio organico totale (C.O.T.) previsti dalla normativa vigente e non era dotata, come prescritto dalla Regione Marche, di tecnologia finalizzata ad abbattere la concentrazione di C.O.T. nei gas di scarico, ossia l’installazione di un post-combustore presente peraltro nel progetto originario approvato. Ebbene, il dissequestro deciso dal Procuratore dipende proprio 16 matelica.indd 2 lungo periodo, per le attività economiche ma anche per il futuro… fiscale del Comune? In una situazione come l’attuale è difficile fare previsioni, è difficile governare un Ente nel quale non puoi gestire le risorse sia in entrata che in uscita al cento per cento. Detto questo è sempre e comunque indispensabile predisporre dei programmi a breve e lungo termine adattandoli poi di volta in volta a quanto il Governo centrale ci riserverà. Resta comunque il fatto che il Comune è l’ente che deve erogare servizi, altrimenti non ha ragione di esistere. Diversi sono i settori su cui si deve intervenire fra questi i principali da gestire sono la sicurezza, l’ambiente, i lavori pubblici, la cultura, le scuole, le finanze, l’amministrazione, il territorio, le attività sportive, l’associazionismo, ecc. Tra tutte queste è necessario trovare il giusto equilibrio sulla destinazione degli interventi e di conseguenza trovare le necessarie risorse. E’ qui che tutte le scelte debbono essere ponderate e valutate attentamente, non si possono sempre e solamente aumentare le imposte per dare servizi, la situazione economico finanziaria attuale impone una riduzione delle tasse per agevolare le spese delle famiglie e per favorire gli investimenti alle attività economiche. dal fatto che l’ ABR ha provveduto all'installazione di questo post-combustore. La ditta ABR ha già proceduto all'esecuzione delle operazioni di taratura e collaudo dell'unità di post- combustore. L’impianto, insomma, è già ripartito, sotto lo sguardo della Forestal, ma non è ancora tornato pienamente a regime e solo allora sarà possibile verificare se e in che misura i livelli di concentrazione di C.O.T. saranno rientrati nella norma. Proprio per questo motivo, anche l’amministrazione comunale non intende pronunciarsi, limitandosi a monitorare i dati che via via verranno ricevuti. Già nel corso dei prossimi giorni comunque, l'Arpam provvederà all'effettuazione delle analisi chimiche strumentali per la verifica del rispetto dei limiti. a.g. Il Rettore Unicam Flavio Corradini ha inaugurato il 679° anno accademico dell’Università di Camerino, incoraggiando gli studenti a migliorare o cambiare il mondo, con il solo compito di sostenere il lungo percorso di studi che li trasformerà da giovani donne e uomini ad adulti preparati e competenti. Gli ospiti che hanno preso parte quest’anno erano: Marco Luppa, amministratore delegato della JH Conceria del Chienti spa, Nazzareno Mengoni, Chief Executive Officier dell’azienda Kubedesign, Mary Garret, ballerina solista del corpo di ballo del Teatro della Scala di Milano. L’evento si è aperto con i saluti del presidente del Consiglio degli studenti Pierpaolo Angeletti, del rappresentante degli studenti stranieri Mary Garret, del rappresentante del personale docente-ricercatore Tatiana Guarnier, del Garante del personale tecnico e amministrativo CdA Stefano Belardinelli, del segretario Cisl Marco Ferracuti. Sono intervenuti il Rettore Corradini e il dott. Tapanelli, Direttore Generale. Il tema scelto quest’anno è stato: “L’università e Società: Percorsi di crescita, strategia e sviluppo”. Il Rettore Corradini ha dichiarato che vede l’Italia cambiare e l’università non può non ascoltare il cambiamento e deve fare in modo che sussistano il coraggio, la passione, la forza, la determinazione e l’attenzione alla qualità. Dalla relazione del Rettore Corradini emergono gli ottimi risultati della ricerca dell’università di Camerino, che guarda ancora avanti e alle opportunità di finanziamenti. Gli ultimi due successi sono: la conferma del riconoscimento HR-Excellence in Reasearch, coordinamento in ambito biologico ed un coordinamento nell’ambito del Financial Instrument- Civil protection. Eccellente la performance dei corsi di laurea in Biologia della Nutrizione, Matematica e applicazioni, Giurisprudenza, con un +12% di immatricolazioni alle scuole di Ateneo rispetto all’anno scorso. Il Rettore Corradini vuole far passare un buon messaggio ai giovani ribadendo che l’Unicam premia chi deve essere premiato e contrasta chi deve essere contrastato. Ha inoltre affermato che, con la consapevolezza di vivere in un periodo storico non facile vuole offrire a tutti gli studenti nuove speranze e occasioni per il futuro. 18/02/15 11.44 L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 17pubGIORNALI.indd 2 17 18/02/15 11.28 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Un trio rosa al teatro Va a fuoco e rischia Ecco Iva Zanicchi, Corinne Clery e Barbara Bouchet la vita S ubisce una modifica, forzata, il cartellone degli spettacoli in abbonamento della stagione di prosa 2014/15 del Teatro del Sentino. E’ stata infatti annullata la rappresentazione, Crimini del cuore, con Elisabetta Pozzi, Caterina Costantini e Benedicta Boccoli, che avrebbe dovuto tenersi il prossimo 20 marzo. La cancellazione dello spettacolo è stata formalizzata, nei termini contrattuali, con una comunicazione della stessa Caterina Costantini, legale rappresentante dell’Associazione culturale “Planet Production”, nonché, appunto, componente del cast di Crimini del cuore. Come riportato nella nota, la risoluzione del contratto è da imputare a sopravvenuti problemi di salute della Costantini che le “impongono un lungo periodo di assoluto riposo tale da non consentire - attualmente e per i mesi a seguire - la prosecuzione di ogni e qualsiasi attività lavorativa correlata al ruolo di produttore ancor prima che di attrice dello spettacolo teatrale”. Preso atto di ciò lo staff organizzativo della stagione di prosa del Teatro del Sentino, che fa capo all’amministrazione comunale, è corso ai ripari assicurandosi un altro spettacolo di qualità: la commedia brillante Donne in cerca di guai, di Jean-Marie Chevret, che ha per protagoniste tre donne di spettacolo, note al grande pubblico: Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi. Insieme a loro, in scena, due giovani attori: Giovanni Di Lonardo e Nicola Paduano. La regia dello spettacolo è firmata Nicasio Anzelmo. Tale rappresentazione andrà in scena mercoledì 1 aprile alle ore 21. Iva Zanicchi, Corinne Clery e Barbara Bouchet Don Mario Montanari Crepacci sul terreno: urge un intervento ricordato al Cerro Don Mario Montanari argentino, che ha vissuto per diverso tempo a tratti presso di noi, soprattutto a Genga dove ha ottenuto la sospirata ‘cittadinanza italiana’ e ha servito, insieme a me, il Santuario del Cerro e le parrocchie vicine per oltre un anno e mezzo un lustro fa, è tornato alla casa del Padre il 16 gennaio scorso mentre era a Mendoza, in Argentina. E’ un personaggio straordinario per la simpatia e la vivacità nei suoi 85 anni portati molto bene, ’rinfrescati’ dalla ginnastica in palestra e cibi nutritivi non abbondanti. Aveva anche i suoi ‘difetti’, come una sacrosanta “tigna” (tipica di tanti preti!) e un interesse particolare (da buon ex-salesiano!) nell’amministrare i soldi. Ma aveva tante ‘virtù’ e pregi come l’essere attivissimo e giovanile, specialista nella cucina (tanti ricordano la spagnola “paella” fatta anche per 40 persone),ma soprattutto l’umiltà e la concretezza con cui parlava nel conversare familiare o nell’omelia. Era ‘allergico’ alla troppa teoria Don Mario Montanari 18 sasso.indd 2 e criticava i colleghi su questo punto, soprattutto nella catechesi. Con molta semplicità ha ricordato tante volte la sua esperienza di “conversione”, quando ‘odiava’ il suo Superiore che gli impediva di lavorare con i giovani con i quali aveva particolare successo e proprio da alcuni giovani era stato messo ‘in crisi’ perché vivevano gioiosamente il Vangelo vedendo Gesù in ogni prossimo. Fattosi dire questo ‘segreto’ è stato segnato per tutta la vita: questi giovani, che poi erano Gen del Movimento dei Focolari, lo avevano rivoluzionato! E’ andato subito a salutare e perdonare il Superiore (e così guarisce anche fisicamente dalle ulcere!) e ogni volta che qualcuno gli chiedeva qualcosa e per pigrizia magari voleva rispondere di no ricordava: e se fosse Gesù? Così un collega che voleva essere accompagnato, un giovane che voleva un fiammifero, una suora che voleva una conferenza per le sue ragazze…se fosse Gesù non poteva non essere accontentato! Poi queste semplici esperienze ‘raccontate’ in vari tipi di raduni continuavano a seminare il bene e ad essere imitate. Voglio terminare con la sua saggezza di ‘medico spirituale’ dovuta anche all’esperienza pastorale (ha avuto una parrocchia di 80.000 abitanti e tanti incontri anche internazionali). Lui raccomandava tre tipi di ‘pillole’ infallibili per vivere davvero bene: Vegè – Momprem –Odol. VEGE’ = vedere Gesù; MOMPREM = vivere bene il momento presente (il passato non c’è più e il futuro non ancora!); ODOL = offrire il dolore (come Gesù crocefisso e abbandonato). Don Mario ha lasciato tutti i suoi averi all’Opera di Maria (I Focolarini) e ha voluto essere sepolto a O’Higgins (la cittadella Centro Mariapoli come quella di Loppiano), perché lì ha trovato la vera “vita”. Vogliamo ricordarlo e sentirlo vicino, ’in comunione’, con una Santa Messa al Santuario Madonna del Cerro domenica 22 febbraio alle ore 16. don Claudio Capoccia Davanti al campo sportivo di Sassoferrato, nella parte retrostante, nei pressi dell’entrata in città, ci è stato fatto notare da un cittadino sentinate, che a causa di una cattiva gestione di terreni confinanti, si sono create delle pericolose fratture sul terreno. Come è ben visibile dalla foto, sembra che siano presenti dei veri e propri crepacci in seguito alla continua discesa di acqua che ha aperto delle fenditure. Queste fratture sui campi si notano in più tratti e sono trasversali. Si tratta di terreni di proprietà privata, ma il problema appare anche visivamente rilevante affinché si possa intervenire, riteniamo, al fino di porre un rimedio. I solchi apertisi a Sassoferrato Un Carnevale magico con tante maschere Grande successo della festa di Carnevale organizzata domenica scorsa al palasport grazie alla partecipazione di centinaia di bambini che con entusiasmo ha preso parte all’iniziativa tra dolci e maschere, in pieno clima di creatività. Un grazie all’associazione polisportiva Sentinum, al suo presidente Mauro Pesciarelli, ma soprattutto alla disponibilità dei tanti volontari giunti dalle lontane… Hawaii! Lotta tra la vita e la morte all’ospedale Torrette di Ancona, Antonio Presciutti, 71 anni, noto imprenditore edile sentinate in pensione. Tutto è successo sabato pomeriggio, intorno alle tre e mezzo, quando la moglie Lina si è assentata. Stava al suo solito posto, su una comoda sedia, piazzata vicino al termosifone, per fumare una sigaretta quando un più che probabile colpo di sonno lo ha fatto perdere coscienza e perdere presa sulla sua sigaretta incandescente che è caduta sul suo maglione. Affetto da qualche anni da una crudele malattia neurodegenerativa, Antonio Presciutti non deve essersi reso conto dell’insolito calore sprigionato dalla maglia, che, in un batter d’occhio, ha preso fuoco e lo ha trasformato in una torcia vivente. E’ stato il persistente odore di bruciato ed il rumore sordo di un tonfo, a mettere in allerta la figlia Sabrina, che si trovava, temporaneamente, al piano di sopra. Quando è scesa, si è trovata di fronte ad una scena raccapricciante, in un attimo ha spento il fuoco e avvisato il 118 che dopo pochissime minuti - l’ambulanza è di stanza alla casa della salute Sant’Antonio Abate in Castello - ha raggiunto il borgo ed il quartiere di Felcioni dove l’uomo vive con tutta la sua famiglia. Un incidente domestico che non è passato inosservato. Soprattutto quando pochi minuti dopo l’eliambulanza, è atterrata nel campo sportivo del paese. Campo dove si svolgeva la partita Sassoferrato Genga contro Gabicce Gradara. Un terreno considerato come uno dei punti sicuri per atterraggi d’urgenza nel cuore del paese. Un atterraggio che il folto pubblico che assisteva alla partita ha immediatamente ricollegato alla partenza in fretta e furia di Andrea Presciutti, figlio di Antonio, che fino a poco prima era sulle gradinate e, dieci minuti dopo, con la propria macchina, ha caricato i medici dell’eliambulanza per portarli a casa sua. Un palazzo al di là del fiume Sentino, in bella vista dal piazzale del campo sportivo dove in lontananza si vedeva la fredda luce blu dei lampeggianti dell’ambulanza della Croce Rossa. Mezz’ora dopo, l’elicottero liberava il terreno da gioco per riatterrare in quello a ridosso degli spogliatoi, dietro ai palazzi di una traversa della via Roma. Terreno facile di accesso per l’ambulanza del 118, che, scortata dalla macchina degli agenti della polizia municipale di Sassoferrato, ha raggiunto l’eliambulanza. Le condizioni dell’uomo non essendo abbastanza stabili hanno impedito il trasbordo e l’ambulanza, a sirene spiegate, si è diretta direttamente all’ospedale "Profili" di Fabriano da dove è stato trasferito – sempre in ambulanza – all’ospedale delle Torrette di Ancona dove è ricoverato in rianimazione nel reparto dei grandi ustionati. Le sue condizioni sono gravissime. Anche gli hawaiani a Sassoferrato (foto di Lucia Marchetti Erregibi) v.a. L'arrivo dell'eliambulanza 18/02/15 11.28 L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 19 >CERRETO D'ESI< Quell'assalto alla stazione Anche una delegazione dell'Anpi di Cerreto per ricordare Albacina di MICHELA BELLOMARIA I l 2 febbraio è ricorso il settantunesimo anniversario di una delle più importanti azioni che la guerra partigiana ha compiuto in questo territorio: l’"assalto al treno della stazione di Albacina". All'inizio del 1944 la Resistenza si stava coordinando e la valorosa azione dei gruppi partigiani Lupo e Piero, programmata per sabotare il convoglio nazi-fascista fermo alla stazione di Albacina, fu l’inizio della lotta di Liberazione nella nostra provincia. Nell’azione partigiana persero la vita i giovani Ercole Ferranti e Attilio Roselli. La commemorazione si è svolta lo scorso sabato 7 febbraio e, come ogni anno, un significativo numero di persone si è riunito per la celebrazione ufficiale. Dopo i saluti del sindaco di Fabriano Sagramola, davanti al cippo sul piazzale della stazione, eretto per Un momento della ricorrenza dell'assalto al treno della stazione di Albacina rendere omaggio ai caduti di quel giorno, la commemorazione è proseguita all’interno della stazione, per ripararsi dalla pioggia battente. Per Cerreto era presente una delegazione dell’Anpi. La commemorazione dell’assalto al treno di Albacina è particolarmente importante per l’associazione: questa iniziativa Gelo sulle strade, scuola a rischio Lunedì mattina noi genitori abbiamo trovato un’amara e sgradita sorpresa, quando abbiamo accompagnato i nostri figli a scuola: con la neve caduta fin dal pomeriggio precedente e la attesa forte gelata notturna, viste anche le previsioni del tempo, le strade adiacenti la scuola elementare, la scuola materna e i punti di accesso alle scuole versavano in condizioni inaccettabili, completamente ricoperte di una lastra di ghiaccio. Noi adulti e i nostri bambini ci siamo trovati in grossa difficoltà a scendere dalla macchina e ad entrare a scuola, tanto che qualcuno è anche caduto. Parlando con altri genitori, in molti eravamo assolutamente increduli perché intorno alle scuole e nella strade che portano ad esse, il Comune non aveva affatto fatto fronte alla situazione in nessun modo. E non è la prima volta che le scuole vengono lasciate a loro stesse: al rientro dalle vacanze di Natale a causa di un non meglio precisato problema all’impianto di riscaldamento, i nostri figli sono stati al freddo, per ben due giorni! Esasperati dalla situazione in cui ultimamente versano le nostre scuole, l’auspicio è che il Comune di Cerreto d’Esi presti alle scuole la dovuta attenzione affinché questi sconcertanti inconvenienti non succedano più. Un genitore è una considerevole occasione d’incontro con i cittadini, i simpatizzanti dell’associazione, i partigiani e le loro famiglie, le istituzioni, le scuole, tanti membri della cultura e della società civile, i rappresentanti delle altre sezioni Anpi montana e regionale. Insomma, tutte le persone che hanno a cuore la memoria della Resistenza, ma anche l’attualità dei suoi principi. Ad unire c’è la profonda consapevolezza che è dalla Resistenza che si fondano le basi della nostra società civile. Dalla lotta vittoriosa al nazifascismo, con tutto quello che essa ha implicato in termini di sacrificio, nasce la nuova Italia e la nuova Europa con i suoi valori di democrazia e di rispetto della persona. È altresì necessario promuovere questi principi fondanti affinchè conoscere la nostra storia ci permetta di capire il presente e costruire il futuro. Anche Bartolo Ciccardini dedicò ampio spazio all’assalto al treno di Albacina nel suo libro “La resistenza di una comunità – la repubblica autonoma di Cerreto d’ Esi”. Il libro è una preziosa testimonianza di ciò che avvenne a Cerreto durante la Resistenza: un unicum perché, nonostante le sue piccole dimensioni, il nostro paese si organizzò spontaneamente in una piccola ma significativa "Repubblica" che nei duri anni della occupazione tedesca riuscì a salvare la sua libertà. Ciccardini, allora adolescente, offre al lettore la spiegazione di questa eccezionale condizione: il paese tutto si trovò unito, creò una propria autonoma organizzazione del potere: un gruppo di persone (ufficiali dell'esercito, personaggi antifascisti, sacerdoti, comandanti partigiani) trovò un accordo e stabilì alcune regole con cui la comunità cerretese si organizzò civilmente, attraverso una politica di tutela della popolazione, senza rinunciare a sostenere una forte formazione partigiana. Cerreto dunque non salvò la sua autonomia facendosi da parte, semplicemente rendendo troppo costoso e inutile ogni tentativo tedesco e fascista di ristabilire il controllo del territorio, ma salvò la sua autonomia partecipando attivamente alla guerra nazionale di liberazione. E' un sole che scalda! Le Quarantore sono una delle forme di esposizione Eucaristica, come ve ne erano tante e varie dal tardo Medioevo in poi. Si può dire che esse furono la forma tipica che l’adorazione solenne del Sacramento prese in Italia verso il principio del sec. XVI. Esse si richiamano in particolare alle 40 ore che Nostro Signore passò nel sepolcro, e forse traggono la loro origine nell’adorazione che si faceva tra il Giovedì santo e il Venerdì Santo davanti alla “Reposizione” del Sacramento, che appunto veniva tradizionalmente chiamata Sepolcro. Si cominciò a praticarle a Milano nel 1527, come pio esercizio per scongiurare le calamità belliche del momento, dietro la spinta di Gian Antonio Bellotti, che ottenne che venissero praticate quattro volte in un anno. In tale occasione però il SS. Sacramento non veniva esposto, poiché l’adorazione avveniva davanti al tabernacolo chiuso. È controverso chi abbia per primo incominciato ad esporre per l’occasione il Sacramento, tra speciale rilievo di luci e di addobbi. Sembra che la cosa sia ad ogni modo cominciata a Milano, o nel 1534 per opera di P. Bono da Cremona, barnabita, o nel 1537 per opera del cappuccino P. Giuseppe da Fermo, al quale ad ogni modo va soprattutto il merito, oltre che di aver diffuso la pratica in altre importanti città italiane, di aver disposto che l’esposizione e l’adorazione del Sacramento passasse da una chiesa all’altra nella stessa città, in modo da creare un ciclo completo di adorazione durante tutto un anno (Adorazione perpetua). A questa pratica furono assegnate le prime indulgenze da Papa Paolo III, ed essa ricevette la prima organizzazione stabile per Milano da S. Carlo Borromeo, nel I Conc. Provinciale del 1565. A Roma ebbe un grande fautore in S. Filippo Neri, che la prese come una delle principali pratiche di devozione per la sua Confraternita, e la solenne festa esteriore con cui accompagnava la pratica contribuì a fare di lui il padre degli oratori musicali, che tanto decoro artistico diedero alla musica del tempo. La pratica però non tardò ad estendersi anche nei centri minori, almeno come esercizio annuale, specialmente dopo l’avvio che la cosa prese a Macerata nel 1556, per opera di due missionari gesuiti, che volendo ritrarre la gente da uno spettacolo immorale, organizzarono l’esposizione delle Quarantore con particolare solennità. La cosa non solo riuscì, ma contribuì a dare all’esercizio quel carattere di espiazione che riveste particolarmente nei luoghi dove si fa una volta all’anno, e precisamente nel periodo del Carnevale. A Cerreto d’Esi questa tradizione si rinnova ogni anno in particolare da giovedì 19 febbraio il Santissimo Sacramento sarà esposto e adorato nella chiesa di S. Maria Della Porta dalle 8 alle 18, così venerdì 20 febbraio. Sabato 21 febbraio l’Esposizione inizierà alle 8 e terminerà alle 8 di domenica 22 febbraio. Tutta la notte si può essere presenti e pregare. La chiesa sarà riscaldata e con tutti i servizi a disposizione. Chi vuol venire, venga e sappia che l’Adorazione è preziosa perché non c’è da fare nient’altro che lasciarsi guardare da Gesù e guardare lui. Quando si va al mare non ci accorgiamo che ci trasformiamo stando al sole. Solo dopo ci accorgiamo che siamo abbronzati. Così l’adorazione sembra non trasformarci ma poi l’amore di Dio si vede nei gesti che facciamo. Nido in festa, ora un diario! Nel pomeriggio di martedì 10 febbraio si è svolta con successo la festa di Carnevale dei bambini frequentanti l’asilo nido comunale di Cerreto d’Esi. Le educatrici ringraziano, quindi, i genitori che hanno partecipato, insieme ai bambini, in un gioioso clima di allegra fantasia: colori, maschere, trombette, coriandoli, costumi per travestirsi, carta crespa per le stelle filanti che hanno divertito e arricchito la creatività dei piccoli. Una bella iniziativa che mira a promuovere il nido aperto alla famiglia. Ogni anno, infatti, oltre ai colloqui individuali con i genitori, si prevedono dei momenti di aggregazione come occasione sia per incontrarsi sia per scambiarsi opinioni reciproche sull’andamento del bambino sia al nido che a casa. Il nido così si arricchisce di spessore sociale poiché accoglie oltre al singolo bambino anche l’intera famiglia e contribuisce a sostenere la genitorialità verso la promozione del benessere del proprio figlio. Nei prossimi mesi verrà, inoltre, realizzato un diario del Nido con illustrazione delle attività svolte giornalmente dai bambini previste nel progetto educativo “In fondo al mar” al fine di promuovere e fare conoscere sempre più ciò che i bambini sperimentano al Nido. Nel diario del Nido verrà quindi illustrato il viaggio sul mare e sugli abitanti di questo affascinante mondo attraverso la storia di Guizzino che permetterà sia di suscitare curiosità, nei confronti del mondo marino, sia stimoli per molteplici attività in grado di sviluppare abilità, conoscenze e competenze in relazione alle potenzialità di ogni bambino. Il martedì la sirena Serena aprirà uno scatolone da cui farà uscire i personaggi della storia di Guizzino ed insieme ad essi leggerà storie riguardanti il mondo marino. Invece il giovedì sarà dedicato alle attività specifiche (manipolative, grafico-pittoriche ….). Sempre in un'ottica di coinvolgimento delle famiglie Il prossimo appuntamento con i genitori riguarderà un laboratorio dove verranno coinvolti anche le famiglie nella realizzazione di giochi correlati alla progettazione (puzzle, pesci di stoffa, gioco “ acchiappa il pesce “ ….), Infine la festa di fine anno. Si ringrazia inoltre l’amministrazione comunale che ha sempre posto l’attenzione nella struttura ben organizzata e seguita, fiore all’occhiello nel campo dei servizi per l’infanzia offerti dal Comune di Cerreto d’Esi. Monia Lazzari, coordinatrice 19 cerreto.indd 2 18/02/15 11.27 20 L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 >CHIESA Dieci anni fa moriva il fondatore di Comunione e Liberazione. A distanza di tempo la sua memoria fa crescere opere imprevedibili Il carisma di don Giussani di CARLO CAMMORANESI M oriva dieci anni fa, il 22 febbraio 2005. Il ricordo di don Luigi Giussani, il fondatore del Movimento di Comunione e Liberazione, anziché sbiadirsi nel tempo, acquista sempre più spessore e nitidezza. Incontri, rievocazioni, testimonianze, in forza anche del libro “Vita di don Giussani”, uscito nel 2013: una ricchissima biografia del giornalista Alberto Savorana, con oltre 130 presentazioni in tutta Italia. Ora alla luce di questi incontri generati da un testo di “carne” più che di carta, ne sta per uscire un altro: “Un’attrattiva che muove”. Nel frattempo tre anni fa è stata richiesta l’apertura della causa di beatificazione, istanza accettata dal Cardinale Angelo Scola. Più scorrono gli anni, più la sua memoria cresce ed alimenta storie imprevedibili, per osmosi, per contagio. Come l’incontro di Roma del 7 marzo prossimo. Sì, perché la sfida di questa esperienza ha messo insieme, non casualmente, due ricorrenze significative: il decennale, appunto, della scomparsa di don Luigi Giussani ed i sessant’anni di vita di Comunione e Liberazione. E le due date a breve saranno celebrate con un’udienza in Piazza S. Pietro che Papa Francesco ha concesso a tutto il Movimento di Cl. Don Julian Carron, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione ha espresso la sua gratitudine in un’apposita lettera: “Il mio pensiero va a don Giussani, che ci ha educato a guardare il Papa per questa sua rilevanza unica nella nostra vita. Con il trascorrere degli anni cresce la riconoscenza per il dono della sua persona, della sua testimonianza e della sua dedizione totale nell’accompagnare ciascuno di noi affinchè potesse diventare più maturo nella fede”. all’altro. A distanza di dieci anni si continua a rendere presenza viva un uomo che ha fatto del criterio del coinvolgimento personale dell’io con l’avvenimento di Cristo lo scopo del proprio esistere e di tutta la sua opera. Egli è stato un grande educatore. In tempi in cui all’inizio in maniera quasi impercettibile, alla fine degli anni ’50 quando ancora il cattolicesimo italiano sembrava “trionfante”, egli percepì che l’io era il grande assente della pedagogia cattolica e che questo avrebbe condotto alla deriva. Non bastavano i numeri, non bastava la riproposizione anche efficace di iniziative, non bastavano i mega-assembramenti. Bisognava che l’io si giocasse. Bisognava che la libertà prendesse il suo peso. Bisognava insomma che la libertà vincesse la battaglia sulla convenzione, perché fiorisse nel cuore di ogni cristiano la convinzione che conduce alla comunicazione necessaria della conoscenza. Una cosa non è conosciuta, dice il grande Tommaso cui spesso Giussani si rifaceva, finchè non è comunicata. Sommo pedagogo, ebbe a cuore questo elemento distintivo assolutamente indispensabile: tu giòcati. Ma questo coinvolgimento, questo cambiamento non lo si può realizzare da soli, né applicando un automatismo. Don Giussani ci ricorda che il suo amato poeta Leopardi ha avuto un’approssimazione, una vicinanza alla soluzione, ma ha ceduto perché non ha avuto compagni. Ci vuole tempo ed occorre seguire qualcuno. Con tale I catechisti con Varagona Riprendono gli incontri diocesani dei catechisti. Martedì 24 febbraio presso il Seminario di via Serraloggia si terrà il Convegno Catechistico Diocesano dalle ore 18 alle 22, con pausa cena in loco. Interverrà il sacerdote Giovanni Varagona il quale approfondirà i temi trattati nel suo libro “Con due colori”, pubblicato con la presentazione di d. Tonino Lasconi, rivolto proprio ai catechisti, per proporre un’esperienza di catechesi innovativa e interessante. Verranno affrontate tematiche riguardanti l’approccio educativo verso i bambini e i ragazzi e quali metodologie di lavoro adottare, come ad esempio l’ascolto e l’attenzione alla persona. È ormai nota la necessità e l’importanza di accrescere la formazione degli educatori, in un mondo che cambia velocemente essi devono saper stare al passo con i tempi, adottare metodi coinvolgenti ed essere in grado di attirare l’attenzione e destare la curiosità dei piccoli auditori. L’Ufficio Catechistico Diocesano auspica una sempre nutrita partecipazione a questi momenti formativi, quali occasione di ascolto, approfondimento e confronto su ciò che sta più a cuore: far conoscere Gesù ai ragazzi per poter essere capaci di amarlo. Antonella Spilli & Antonella Bartolini 20 chiesa.indd 2 certezza ha speso il proprio vivere con passione, nella consapevolezza che tutto, proprio tutto, è per una realtà positiva. Non è un caso che Cl nasca di fatto nell’istante in cui don Giussani, osservando un gruppetto di studenti comunisti, ne coglie l’aspetto positivo, cioè la loro amicizia, il loro saper essere visibili. In quell’attimo don Giussani si accorge che i cristiani non erano così, non erano visibili, non erano una “presenza”. Per lui tutta la realtà è segno. Non si esaurisce in quello che si vede e si tocca, ma rimanda oltre, è il famoso “tutte le cose portano scritto: più in là”, di Montale. Tutto era l’emergere ai suoi occhi di una profondità che andava oltre il dato effimero. E che lo portava a dire: “Io non vo- VIVERE IL VANGELO glio vivere inutilmente”. La frase chiave, non ad effetto, quindi non uno slogan, ma il riverbero di una storia, l’espressione di una presenza che genera un popolo e che lo rende presente più che mai. Ora quel popolo è in cammino verso Roma, guidato dal suo carisma, ma guardando il Papa, la continuazione della Chiesa, la sua Chiesa. comincia a predicare in Galilea gridando alle folle: “E’ arrivata l’ora, bisogna scegliere di ritornare al Signore, di cambiare mentalità e convertirsi al Vangelo”. Egli stesso è il Vangelo perché è il dono dell’Altissimo all’umanità. di Don Aldo Buonaiuto Domenica 22 febbraio dal Vangelo secondo Marco (Mc 1, 12-15) Come la possiamo vivere Una parola per tutti La Quaresima è iniziata mercoledì scorso con l’imposizione delle ceneri. Oggi, prima domenica di questo tempo forte, la Parola parla del cammino di Gesù nel deserto. Durante i quaranta giorni di preghiera e digiuno anche il figlio di Dio, come tutti gli uomini, viene tentato dal maligno che instaura contro di lui un duello per farlo cadere. Ma il Cristo non cede alle lusinghe del principe del mondo, dando così speranza di vittoria del bene sul male a tutta l’umanità. Il Messia è venuto sulla Terra, di cui il deserto è simbolo, per redimerla, cioè per farne il Regno del Padre. Gli animali selvaggi rappresentano il male contro cui egli lotta tenacemente; gli angeli che lo affiancano ne testimoniano la discendenza divina. Giovanni il Battista si trovava intanto imprigionato perché aveva preso posizione contro Erode rimproverandolo di vivere con la moglie di suo fratello Filippo. La donna, vinta dall’ira, fa imprigionare Giovanni che poi verrà decapitato. Dopo l’arresto del cugino, il Nazareno - Per il popolo cristiano la Quaresima è un momento molto importante. Tutti noi facciamo parte di questo “gregge”, a partire dai sacerdoti, dalle famiglie, dai giovani e dagli anziani, ognuno seguendo la propria vocazione e il proprio carisma. - Il primo passo da compiere è riunirci solennemente insieme per riconciliarci con Dio e i fratelli per mezzo dei sacramenti della confessione e dell’Eucaristia. - Convertirsi vuol dire farsi piccoli accogliendo il Regno dei cieli come dei bambini, cambiando idee, atteggiamenti e soprattutto cuore. Aver fede non significa solo aver compreso la Sacra Scrittura, ma soprattutto affidarsi a Cristo che parla alla vita di ogni uomo. - Il segno concreto di un’autentica trasformazione è di non mettere più al centro noi stessi, non lasciarsi dominare dai nostri istinti. Chi si lascia vivificare dai sentimenti di Gesù, attraverso lo Spirito Santo, sceglie sempre la strada della verità e della giustizia. - Nel deserto quaresimale, fuori dal rumore mondano, il Padre ci chiede di dare più spazio alla meditazione, alla preghiera, alla contemplazione. Egli stesso ci tende la mano: basta solo essere pronti ad accettare il suo invito! >DEFUNTI< ANNUNCIO ANNUNCIO ANNUNCIO Mercoledì 11 febbraio, a 87 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari Martedì 17 febbraio, a 78 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari Mercoledì 11 febbraio, a 86 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ALBERTINO ANGELETTI Lo comunicano la moglie Giuseppa, il figlio Gianni, i fratelli, le sorelle, la nuora Catia, i nipoti, i pronipoti ed i familiari tutti. Onoranze Funebri Belardinelli ASSUNTA MECELLA ved. FALZETTI Lo comunicano i figli Pino, Simonetta, Renato, le nuore Maria Pia e Alessandra, i nipoti Emanuela con Rolando, Pierpaolo, Martina con Lamberto, il pronipote Ettore, la sorella Taziana, l'amatissima Olha, i parenti tutti. Marchigiano VITTORIO MARCUCCI Lo comunicano la moglie Alejandra, i figli Antonio e Josè, i nipoti, i pronipoti, le cognate ed i familiari tutti. Onoranze Funebri Belardinelli ANNUNCIO Martedì 17 febbraio, a Roma, a 89 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GINO ROSSI Lo comunicano i nipoti, i pronipoti ed i familiari tutti. Onoranze Funebri Belardinelli 18/02/15 11.25 21 >CHIESA< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Un amore senza confini Per il Papa quella cardinalizia è una dignità, ma non è onorifica di M. MICHELA NICOLAIS tratto del cardinale offerto ai nuovi porporati dal Papa: “Chi è autocentrato manca inevitabilmente di rispetto, e spesso non se ne accorge. Cerca inevitabilmente il proprio interesse, e gli sembra che questo sia normale, quasi doveroso”. A volte, questo “interesse” può anche essere “ammantato di nobili rivestimenti, ma sotto sotto è sempre il ‘proprio’ interesse”. Arrabbiarsi sì, rancore mai. “Se pure si può scusare un’arrabbiatura momentanea e subito sbollita, non altrettanto per il rancore. Dio ce ne scampi e liberi!”. Nell’omelia al Concistoro, il Papa ha messo in guardia “dal rischio mortale dell’ira trattenuta, ‘covata’ dentro che ti porta a tenere conto dei mali che ricevi”. “No, questo non è accettabile nell’uomo di Chiesa”, il grido: “Al pastore che vive a contatto con la gente non mancano le occasioni di arrabbiarsi. E forse ancora di più rischiamo di adirarci nei rapporti tra noi confratelli, perché in effetti noi siamo meno scusabili”. Chi è chiamato nella Chiesa al servizio del governo deve avere, inoltre, “un forte senso della giustizia, così che qualunque ingiustizia gli risulti inaccettabile, anche quella potesse essere vantaggiosa per lui o per la Chiesa”. Incardinati e docili. La carità “tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”. In queste “quattro parole” dell’inno alla carità, per Papa Francesco, “c’è un programma di vita spirituale e pastorale”. Questo sono i cardinali: “Persone capaci di perdonare sempre; di dare sempre fiducia, perché piene di fede in Dio; capaci di infondere sempre speranza, perché piene di speranza in Dio; persone che sanno sopportare con pazienza ogni situazione e ogni fratello e sorella, in unione con Gesù, che ha sopportato con amore il peso di tutti i nostri peccati”. C omincia con un abbraccio, esattamente come un anno fa, il 22 febbraio 2014, il secondo Concistoro di Papa Francesco. Quando i cardinali hanno fatto il loro ingresso nella basilica vaticana - una decina di minuti prima delle undici - hanno trovato una sorpresa: il Papa emerito era già alla fine della navata, ad attenderli. Ha salutato molti di loro, a partire dal cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, con il quale ha parlato sorridendogli e stringendogli le mani. Poi Benedetto è andato a sedersi all’estrema sinistra della prima fila (guardando l’altare), nella parte riservata ai cardinali vescovi. Alle 11 in punto, l’incontro e il saluto tra Papa Benedetto e Papa Francesco, che chiudeva la fila delle porpore. A quel punto il Papa emerito si è alzato per andare a stringere le mani a Francesco sorridendo come tra vecchi amici. Nell’omelia - dieci minuti in tutto senza nessuna aggiunta a braccio - Papa Francesco ha scelto l’inno alla carità della Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi come “Magna Charta” per i nuovi porporati a cui subito dopo ha imposto la berretta, consegnato l’anello e assegnato titoli e diaconie: erano presenti 19 nuovi cardinali su 20, perché il cardinale Pimiento, 96 anni, ha chiesto di poter ricevere la berretta in Colombia. Alle nuove porpore Francesco ha spiegato il senso della “magnanimità” come “sinonimo di cattolicità”, capacità di “amare senza confini, ma fedeli alle situazioni particolari e con gesti concreti”. Ha citato sant’Ignazio per evocare la necessità di “amare le piccole cose nell’orizzonte delle grandi” e ha sintetizzato il “programma di vita” dei cardinali nell’essere “incardinati e docili”. Arrabbiarsi sì, ma Vaticano, 14 febbraio: Concistoro ordinario pubblico per la creazione di nuovi cardinali (Foto Sir) il rancore mai, “non è accettabile nell’uomo di Chiesa”, che non è mai “auto-centrato”, non cerca “il proprio interesse”, ma ha “un forte senso della giustizia”. Il cardinalato non è “onorificenza”. “Quella cardinalizia è certamente una dignità, ma non è onorifica”. Sono le prime parole del Papa, nell’omelia del Concistoro. “Lo dice già il nome - cardinale che evoca il cardine”, ha spiegato Francesco, “dunque non qualcosa di accessorio, di decorativo, che faccia pensare a una onorificenza, ma un perno, un punto di appoggio e di movimento essenziale per la vita della comunità”. “Nella Chiesa ogni presidenza proviene dalla carità, deve esercitarsi nella carità e ha come fine la carità”. Magnanimità è “amare senza confini”. “Quanto più si allarga la responsabilità nel servizio alla Chiesa, tanto più deve allargarsi il cuore”. È l’invito del Papa, che a partire dalle parole di san Paolo ha spiegato: “Magnanimità è sinonimo di cattolicità”: “È saper amare senza confini, ma nello stesso tempo La testimonianza di Padre Pizzaballa in Cattedrale In Cattedrale ci sarà l’ultima testimonianza dei Mercoledì della Fede di questo anno pastorale nella giornata di giovedì 19 febbraio alle 18.30. Sarà ospite Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode della Terra Santa e grande tessitore della relazione di pace nella terra di Gesù, che raccoglie le tante conflittualità del mondo. “Che nelle parrocchie e nei gruppi ci sia una grande mobilitazione – ricorda il Vescovo don Giancarlo Vecerrica - per partecipare a questo straordinario incontro che ci apre alle nuove prospettive di Beatitudine a cui siamo tutti chiamati. Inoltre, è segno del nostro interessamento e del nostro amore verso i cristiani del Medio Oriente che subiscono persecuzione”. fedeli alle situazioni particolari e con gesti concreti”. “Amare ciò che è grande senza trascurare ciò che è piccolo; amare le piccole cose nell’orizzonte delle grandi”, ha aggiunto citando una massima di sant’Ignazio. “Saper amare con gesti benevoli”, l’altra indicazione ai porporati, perché “benevolenza è l’intenzione ferma e costante di volere il bene sempre e per tutti, anche per quelli che non ci vogliono bene”. La “tentazione” dell’invidia e dell’orgoglio. Neanche “le dignità ecclesiastiche sono immuni” dalla “tentazione” dell’invidia, della vanità, dell’orgoglio. Quando ha citato il passo di Paolo che dice che la carità “non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio”, il Papa lo ha definito “un miracolo della carità”, “perché noi esseri umani – tutti, e in ogni età della vita – siamo inclinati all’invidia e all’orgoglio dalla nostra natura ferita dal peccato”. “Chi è auto-centrato cerca il proprio interesse”. “Chi vive nella carità è de-centrato da sé”. È il ri- A fianco del malato L’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute desidera ringraziare di cuore tutte le Associazioni che hanno partecipato alla santa Messa presieduta da Mons. Vecerrica, concelebrata da don Enrico Principi e don Antonio Esposito, domenica 8 febbraio nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore. In occasione della “giornata del Malato” la celebrazione della santa Messa è stata arricchita dalla presenza delle Associazioni che si occupano delle persone anziane o sofferenti e che operano nei Comuni di Fabriano, Sassoferrato e Matelica. Gli anziani e i malati, accompagnati dai volontari dell’Avulss, hanno potuto ricevere dal Vescovo il Sacramento dell’Unzione degli infermi in un’atmosfera di sentita partecipazione da parte di tutta l’assemblea, guidata da don Bruno Quattrocchi e animata dal coro parrocchiale . E’ seguito un momento di convivialità nel Teatrino della parrocchia grazie al contributo “culinario“ dei parrocchiani e di tutti i partecipanti. Gruppo di preghiera di S. Padre Pio presso il Santuario della Madonna del Buon Gesù lunedì 23 febbraio alle ore 8.30 S. Rosario, seguito alle ore 9 dalla S. Messa in onore di S. Padre Pio. Tutti sono invitati a partecipare al sacro rito. 21 chiesa.indd 2 Grande partecipazione di tutte le associazioni AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ INCONTRO DIOCESANO PER FIDANZATI IN SEMINARIO: sabato 21 febbraio alle ore 19. ~ ANNIVERSARIO DELL’ORDINAZIONE EPISCOPALE DI MONS. VECERRICA: domenica 22 febbraio alle ore 16.30 concelebrazione eucaristica in Cattedrale. ~ RIFLESSIONE DEL VESCOVO AI VOLONTARI AVULSS: lunedì 23 febbraio alle ore 17 in biblioteca. ~ IL VESCOVO BENEDICE LA NUOVA SEDE DELLA CONFARTIGIANATO DI SASSOFERRATO: lunedì 23 febbraio alle ore 18.30. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio - M.della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com. - Collegiglioni ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 8.00: - M. della Misericordia - Casa di Riposo ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita ore 8.45: - S. Luca - Cappella dell’ospedale ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile ore 9.30: - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello ore 10.00: - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo ore 10.15: - Attiggio - Moscano ore 10.30: - S. Silvestro ore 11.00: - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine ore 11.15: - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia ore 11.30: - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano ore 11.45: - Argignano ore 16.30: - Cattedrale San Venanzio ore 17.00: - S. Maria in Campo ore 18.00: - M.della Misericordia ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 17.30: - Regina Pacis 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa 19.00:- Regina Pacis 18/02/15 11.24 22 >DEFUNTI< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNUNCIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO 21-2-2013 21-2-2015 CHIESA di S. MARIA MADDALENA Ricordiamo con amore MARCELLO PAOLETTI nel 2° anniversario della sua scomparsa S.Messa venerdì 20 febbraio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle nostre preghiere. ORATORIO di SANTA MARIA Domenica 22 febbraio ricorre l'8° anniversario della scomparsa dell'amato ANTONIO CARSETTI La moglie, il figlio, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 21 febbraio alle ore 18. Durante la celebrazione sarà ricordata anche la figlia GRAZIELLA. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA DI S.MARIA MADDALENA Venerdì 27 febbraio ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amata IDA BORIONI ved. PELLICCIARI I figli, i generi, i nipoti, ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa venerdì 27 febbraio alle ore 18.30. Durante la celebrazione sarà ricordato anche il marito NATALE. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Domenica 15 febbraio, a 97 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ELISENA FERRETTI ved. FERRETTI Mercoledì 11 febbraio è ricorso l'11° anniversario della scomparsa dell'amata EMILIA CIMARRA in BREGNOCCHI I figli, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ORATORIO di SANTA MARIA Martedì 24 febbraio ricorre il 15° anniversario della scomparsa dell'amato GINO ZAMPETTI I figlli, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa martedì 24 febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. SEI MESI TRE MESI ANNUNCIO "Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il Regno dei cieli. Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio" (Mt. 5,3-8) Giovedì 12 febbraio è tornata al Signore PELIA PALOMBI ved. RUGGERI Addolorati, ma con il conforto della fede in Cristo morto e risorto, lo comunicano i figli Sidonia, Maria Adele, Maria Gaetana con Mauro, Anna Maria con Giulio, Geremia con Monica, gli adoratissimi nipoti Nicoletta, Tommaso, Giovanna e i parenti tutti. Marchigiano RINGRAZIAMENTO Sidonia, Maria Adele, Maria Gaetana, Anna Maria e Geremia Ruggeri, commossi, sentitamente ringraziano il medico curante, Dott. Franco Castellani, i medici, la caposala Carla, tutto il personale infermieristico e paramedico dell’U.O.C Cardiologia dell’Ospedale di Fabriano, magistralmente diretta dal Dott. Pietro Scipione, per l’alta professionalità, la profonda umanità, le cure, l’attenzione e la sensibilità dimostrate nei confronti della nostra carissima mamma PELIA. RICORDO CHIESA di S.VENANZIO Giovedì 26 febbraio ricorrono sei mesi dalla scomparsa dell'amata MATILDE MARINO in COMPAGNUCCI La madre, il marito, la figlia, i fratelli, i nipoti, la suocera ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa giovedì 26 febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Sabato 21 febbraio alle ore 18 presso la chiesa Madonna della Misericordia verrà celebrata una S.Messa per GIOVANNA COCILOVA a tre mesi dalla sua scomparsa. Si ringraziano quanti vorranno pregare insieme a noi. Il figlio, la nuora, i nipoti ANNUNCIO Per ricordare il terzo anniversario della scomparsa di TOMMASO PAOLUCCI e il trigesimo della morte del padre GUERRINO, lunedì 23 febbraio alle ore 18 verrà celebrata una S. Messa nella Chiesa Cattedrale di S. Venanzio. Sabato 14 febbraio, a 78 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA FRANCA BARBONI ved. FRIGOLA Lo comunicano i figli Stefania e Massimiliano, la nuora Angela, i parenti tutti. Marchigiano Signore, prendi per mano e custodisci la nostra nonna Pelia, affinché possa sempre vegliare su di noi e aiutarci a superare le difficoltà di ogni giorno con l’amore immenso che ci ha sempre trasmesso e donato. Aiutaci a capire che non ci ha lasciati soli, perché ora è serena in cielo e sarà il nostro nuovo Angelo custode. Nicoletta, Tommaso e Giovanna Sabato 14 febbraio, a Roma, a 74 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari FIORELLA GIANDILETTI in VENANZETTI Lo comunicano il marito Venanzo, le figlie Gianna e Debora, i cognati Cafiero e Gianna, le nipoti Paola e Giusi, i cugini ed i familiari tutti. Onoranze Funebri Belardinelli ANNUNCIO ANNUNCIO Sabato 14 febbraio, a 93 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari UGO BALDONI Lo comunicano la moglie Flora, i figli Bartolomeo, Roberto, Anna, le nuore Luciana e Maria, il genero Remo, i nipoti Adriano, Michela, Martina, Fabio, Lorenzo, i cognati, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano Domenica 15 febbraio, a 92 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari PRIMO BIDUCCI (CICCO) I familiari e tutti coloro che lo hanno conosciuto e voluto bene ne danno il triste annuncio. Onoranze Funebri Belardinelli ANNUNCIO Domenica 15 febbraio, a 91 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IOLE TITTONI ved. FILOSOFI Lo comunicano i figli Leonardo e Fausto, la nuora Loredana, le nipoti Francesca e Flavia, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Mercoledì 11 febbraio, a 79 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ASSUNTA BRAGONI ved. RUGGERI Lo comunicano i figli Alfredo, Sergio, Valeria, Valter, le sorelle, i fratelli, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Martedì 17 febbraio, a 85 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ESILDE CESARETTI ved. SCHIAVONI Lo comunicano i figli Altera, Domenico e Roberto, il genero, le nuore, i nipoti Andrea, Marco, Chiara e Matteo, le cognate ed i familiari tutti Onoranze Funebri Belardinelli 22 defunti.indd 2 ANNUNCIO ANNUNCIO Giovedì 12 febbraio, a 75 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IDA PERINI in CAPPELLINI Lo comunicano il marito Leonardo, i figli Roberto e Claudia, il fratello, la sorella, i nipoti Alessandro e Valeria, i cognati ed i familiari tutti Onoranze Funebri Belardinelli ANNUNCIO Giovedì 12 febbraio, a 93 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari VINCENZO ROMAGNOLI Lo comunicano la figlia Maria Grazia con Felice, i nipoti Tiziana con Celestino, Roberto con Marika, i pronipoti Marta e Gabriele, i parenti tutti. Marchigiano ANNIVERSARIO Lo comunicano i figli Gino, Ivo e Maria, le nuore Luisa e Gabriella, il genero Enzo, i nipoti Francesco con Mariangela, Diego e Simone, l'amatissimo pronipote Matteo, la sorella Rinalda, il cognato, le cognate, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni CHIESA della SACRA FAMIGLIA Lunedì 2 marzo ricorre il 5° anniversario della scomparsa dell'amata MONIQUE PELLEGRINI in MANFREDI Il marito, i figli, i genitori ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa lunedì 2 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Giovedì 12 febbraio, a 99 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA SERAFINI ved. GUBINELLI Lo comunicano i figli Giuseppe e Sestilia, il genero Bruno, i nipoti Orietta con il marito Roberto e Valter, il pronipote Marco ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni A tre mesi dalla scomparsa di GIUDITTA ANTONINI ved. FABRIANESI I nipoti la ricorderanno sabato 21 febbraio nella S.Messa delle ore 7.30 presso la chiesa della Madonna della Misericordia. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. TRE MESI Martedì 10 febbraio, a 91 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ANNIVERSARIO Venerdì 27 febbraio ricorre il 4° anniversario della scomparsa dell'amata ELDA SANTINI in AQUILANTI PELAGALLI Il marito, le figlie, i generi, i nipoti, il fratello, i cognati, le cognate e i parenti tutti la ricordano con infinito amore. S.Messe venerdì 27 febbraio alle ore 18.30 a S.Maria Maddalena e sabato 28 alle ore 18 nella chiesa della Misericordia. "Quattro anni di lontananza, ma tutto è come prima. Sei ogni giorno nei nostri pensieri e nei nostri cuori. E il seme che hai lasciato germoglia ogni mattina, e ci dona fiori profumati. Come prima sei la nostra guida, il nostro esempio, il nostro conforto. Con amore infinito e immutabile". I tuoi cari ANNUNCIO DEVA CECCACCI ved. AGOSTINELLI ANNIVERSARIO CHIESA della MISERICORDIA Lunedì 23 febbraio ricorre il 16° anniversario della scomparsa dell'amato AUGUSTO STOPPONI La moglie, i fratelli, le cognate, i nipoti, ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 23 febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. TRE MESI ANNUNCIO Lo comunicano i figli Adriana e Gianfranco, il fratello, la sorella, il genero Danilo, la nuora Maura, i nipoti Nikos e Romina, i pronipoti Chiara, Tommaso, Irene e Riccardo, le cognate ed i familiari tutti. Onoranze Funebri Belardinelli ANNUNCIO Martedì 10 febbraio, a 83 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari BENITA PESCATORI ved. PRIORETTI Lo comunicano la cognata Liliana, i nipoti Luciana, Alberto, Anna, i parenti tutti. Lunedì 23 febbraio alle ore 18.15 nella chiesa di S.Biagio sarà celebrata una Messa di suffragio. Marchigiano ANNIVERSARIO "Il Dio che ricongiunge nell'alto dei cieli il cuore dei padri e dei figli, accetti la nostra preghiera e rafforzi la nostra speranza". ANNUNCIO ANNIVERSARIO CHIESA di S.VENANZIO Martedì 24 febbraio ricorrono tre mesi dalla scomparsa dell'amata QUINTILIA CARSETTI Le figlie Serenella e Anna Maria, il genero, i nipoti Romina, Vanessa, Alessandra, Francesca, Ulisse, i pronipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa martedì 24 febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Mercoledì 11 febbraio, a 95 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari MARIO CACCIAMANI Lo comunicano la moglie Rosa Spugni, la figlia Graziella, il genero Mario Mulattieri, i nipoti Daniele e Stefania con Rudi, i cognati, le cognate, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni RINGRAZIAMENTO Le famiglie SALARI e STOPPONI ringraziano quanti si sono uniti al lutto per la scomparsa della cara MARIA MAILA STOPPONI Marchigiano ANNIVERSARIO ANNUNCIO Martedì 17 febbraio, a 101 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ELISA SERINI ved. RICCIUTELLI Lo comunicano i figli Anna Maria, Nilde, Rosa, Antonio, i generi Ugo e Bruno, la nuora Venanzina, i nipoti, i pronipoti, le sorelle Emma, Maria, Letizia, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano "Sono passati tre anni, ma siamo certi che Tu sei sempre con noi" La tua famiglia LUCIA FRANCESCHETTI in CESARETTI S.Messa chiesa di Catobagli domenica 22 febbraio ore 9.45. CHIESA della MISERICORDIA Giovedì 26 febbraio nell'anniversario della morte dell'amata LINA BALLANTI in BIONDI Sarà celebrata una S.Messa alle ore 18. Sarà ricordato il marito LUIGI BIONDI Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. 18/02/15 11.22 23 L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Maurizio Serafini (anche nella foto piccola) in Nepal, con le guide (e sherpa) nepalesi >CULTURA La storia di Maurizio Serafini scampato ad una tragedia: mentre dorme immagina una località che esiste davvero Costacciaro... nel sogno di MAURIZIO VERDENELLI C ostacciaro, in Umbria, a due passi da Fabriano, e quella ‘buca’, quel ‘budello’ oscuro che porta dritto dritto nelle viscere del Monte Cucco in un mondo underground adorato dagli speleologi che amano l’avventura e non i camminamenti transennati. Racconti dal sottosuolo per dirla con Dostojevskij. E a Costacciaro e in quel sottosuolo qualcuno ha riconosciuto i posti di un sogno ‘ad occhi aperti’ da incubo, la notte prima di una morte imminente, da cui è fuggito all’alba all’ombra dell’Annapurma in Nepal qualche ora prima della bufera killer che avrebbe fatto 31 morti, con 150 (tra i quali 76 alpinisti) soccorsi in extremis ormai in stato di ipotermia. Soltanto dalla mappa o meglio da Google lui ha poi riconosciuto quei luoghi che gli erano fino ad allora sorprendentemente ignoti eppure vicini a lui, a Maurizio Serafini, 54 anni, direttore artistico di Montelago Celtic Festival, musicista di fama e leader degli Ogam: “Da quel momento Costacciaro è per me il varco dell’Aldilà”. La drammatica avventura, raccontata solo ora, l’ha vissuta ad ottobre, Serafini che da un decennio frequenta sulle orme del grande orientalista maceratese Giuseppe Tucci (l’esploratore di Tibet, Afghanistan e Nepal) la regione himalayana alla scoperta di luoghi sempre diversi e costantemente impervi. “Saremmo tutti morti sull’Annapurma (tra i colossi del Makalu e del Kancheryunga, ad est del Nepal a Lumba Sumba ndr) se un pastore non ci avesse fatto ridiscendere a precipizio dai 4.800 mt mentre cercavamo di raggiungere Topkagole. Dal fondovalle, al sicuro, abbiamo visto la notte successiva, la bufera killer scatenarsi in vetta! Eravamo arrivati in quota sfiniti, i polmoni a pezzi, io portato a braccia dai due sherpa più forti. In tenda avevo delirato e in quello stato avevo sognato d’essere finito 23 cultura.indd 2 in una località per me misteriosa, chiamata Costacciaro dove una processione di gente, all’improvviso sbucata fuori, voleva che io restassi in paese, insieme con loro. Un certo Fabio mi mostrò allora le bellezze del paese invitandomi: ‘Qui ti troverai bene, non te ne andare’ mentre io invece, atterrito me la davo a gambe. Mi svegliai in preda a pessimi presentimenti e sulla ‘rete’ ho constatato poi che Costacciaro esisteva davvero! Ritornato alla fine in Italia, dopo una lunga convalescenza, ci sono andato in Umbria: ho visto il ‘buco’ nel Monte Cucco. Era tutto come nel sogno! Un passaggio per un altro mondo, sotterraneo. Meraviglioso, angosciante. Ho compreso che era quello il ‘varco’ intuito nel delirio, sognando ad occhi aperti. Ed ho capito d’essere stato ad un passo dalla morte”. Dice Serafini: “E’ stata l’esperienza più dura in dieci anni di Nepal, tanto che il 2016 sarà per me un anno ‘sabbatico’: nel mio amato Nepal tornerò solo nel 2016. A Katmandu, in ogni caso, ci va mio figlio che fa la spola con Londra, dopo aver vinto una borsa di studio triennale di approfondimento sulla cultura del Paese stretto tra India e Cina che ha il 70% del territorio ad altissima quota”. All'ombra dei mandorli in fiore: l'Inner Wheel nel segno del cibo Grandissimo successo per la presentazione, domenica 1 febbraio, del nuovo libro di Rossella Venezia "All'ombra dei mandorli in fiore" (Bibliotheca Culinaria), organizzata dal Club Inner Wheel di Fabriano. Gremita la sala “marmo” dell’Hotel Janus. Rossella Venezia è una brillante giovane fabrianese, architetto, fotografa, autrice, cuoca appassionata, non estranea al concetto del multi-tasking, con una particolare vocazione per il paesaggio e l’ambiente, da anni collabora con il Wwf Italia, e ama esplorare i legami tra i cibi e la loro terra d’origine, condividendo le sue avventure gastronomiche e non, attraverso il seguitissimo blog Vaniglia, storie di cucina: http:// vanigliacooking.blogspot.it/. A coordinare l’incontro di domenica la giornalista fabrianese Elisabetta Monti. Dopo l’introduzione della presidente del Club Maria Elisa Alessi, la quale ha posto l’attenzione sull’importanza di valorizzare sempre di più i giovani talenti del territorio, Rossella ed Elisabetta Rossella Venezia è proprio il legame tra cibo e luogo di origine: “La consapevolezza sulla provenienza di un cibo è un elemento in più per poter scegliere e un dato in più per il palato – ha dichiarato l’autrice – da una parte abbiamo le ricadute sul paesaggio locale, non solo per la mandorla ma anche per altri “ingredienti - paesaggio”, dall’altro quello sul sapore. È un arricchimento sapere che le mandorle hanno diversi sapori e diverse qualità. Una volta che ci si è soffermati ad ascoltare questo “gusto” sarà più facile personalizzare una ricetta. Il libro in questo è anche e soprattutto un canovaccio”. Una delle caratteristiche principali delle ricette proposte da Rossella è proprio la versatilità, la possibilità di poterle personalizzare con tocchi creativi: “Mi piace immaginare che le ricette siano delle strutture – ha Elisabetta Monti con Rossella Venezia messo in evidenza l’au- hanno dato il via alla presentazione, toccando e “gustando” i punti centrali de “All'ombra dei mandorli in fiore” (titolo che impone, tra l’altro, l’avvio di una nuova collana dal nome "Paesaggi Culinari"). Un punto centrale della ricerca di Attualmente il direttore artistico del ‘Montelago Celtic Festival’ è impegnato su percorsi sensibilmente meno pericolosi che quelli sull’Annapurma. Con Luciano Monceri ha infatti concluso la mappatura della strada francescana tra Umbria e Marche: un progetto ‘in coming’ su percorsi poco battuti, coordinato dalla Provincia di Ascoli Piceno, che parte naturalmente da Assisi. trice – una volta messo a fuoco quello che tiene una ricetta, da lì il passo per personalizzarla, anche a vari livelli a seconda dell’esperienza di chi cucina, è breve: sostituire le mandorle con le noci, gli anacardi, i pistacchi, i pinoli, ma anche i formaggi o la verdura, o la carne. Per fare questo ho studiato ovviamente le associazioni di sapori, che, insieme ai viaggi nel sud dell’Italia, è stata una delle cose più belle di questo libro”. Spazio poi all’illustrazione della struttura della nuova opera. La mandorla e le sue proprietà nutrizionali e benefiche, le Cultivar, la mandorla nelle ricette dolci e nelle ricette salate. Il pubblico in sala è stato poi coinvolto in una particolare degustazione delle quattro tipologie di mandorle: Fascionello, Pizzuta D’Avola, Romana e Tuono. Dopo la lettura, da parte di Cinzia Manna Biondi del Club Inner Wheel, dell’introduzione – poesia del libro “Se fossi un albero, sarei un mandorlo” scritta da Rossella, gli ospiti hanno potuto gustare direttamente alcune ricette sfiziose proposte dall’autrice: l’aperitivo alle mandorle tostate e rosmarino, le tre variazioni di pesto di mandorle e i biscotti con marsala e mandorle accompagnati dal latte di mandorla. Il tutto gentilmente offerto dal Club Inner Wheel. Daniele Gattucci 18/02/15 11.20 24 >CULTURA< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Dio, Gesù e ogni uomo Antichi artigiani Giorgio Saviane e un nuovo libro che ne racchiude quattro fabrianesi di ALESSANDRO MOSCÈ G iorgio Saviane è stato uno dei maggiori romanzieri italiani del secondo dopoguerra. Fu ricordato a Fabriano nel 2001 alla presenza della moglie Alessandra Del Campana e da Cosimo Ceccuti, direttore della celebre rivista “Nuova Antologia”. Rimane uno degli scrittori più complessi e significativi del Novecento. Dopo anni di colpevole silenzio, Guaraldi, editore riminese, grazie all’impegno della moglie, ripubblica alcuni stralci di quattro romanzi di successo: Il Papa (1963), Il mare verticale (1973), Getsèmani (1980) e Voglio parlare con Dio (1996). Saviane viene rivisitato in un romanzo pressoché autonomo, Mio Dio (2014), che ne racchiude ben quattro. In quella giornata fabrianese si parlò a lungo della sua tensione religiosa. Come ricordato nell’introduzione al nuovo libro, la figura di Cristo per lo scrittore era diventata il viatico essenziale al suo pensiero, tanto che il discorso sulla montagna del Vangelo veniva accostato alla Carta Costituzionale dell’uomo del futuro (Quaderni della Biblioteca Pro Civitate Christiana, Assisi 1992). Lo stesso Getsèmani è dentro ognuno di noi, perché solo attraverso il dolore si può raggiungere la felicità, sosteneva Giorgio Saviane. Inquisito fu perfino Gesù e la storia ci ha consegnato Galileo Galilei, Girolamo Savonarola e Giordano Bruno. E’ utopia, certamente, cercare di insegnare Dio “attraverso le stelle”, come nello splendido romanzo Il Papa, ribaltando, nelle convinzioni di un sacerdote coraggioso, ordinato sul soglio pontificio, concetti tradizionali di ogni religione oppressa dalla paura e dalla solitudine. Oggi viene da pensare alla rivoluzione di Papa Francesco e quindi alla profezia di quelle pagine pubblicate nel pieno svolgimento del Concilio Vaticano II. E’ utopia proclamare attraverso le parole di un Papa, la negazione dell’inferno e una fede che ponga al centro del suo credo l’uomo? Il Papa fu il romanzo che pose all’attenzione di un dibattito culturale questo scrittore dalla forza spirituale e immaginifica, del tutto fuori dalle correnti di pensiero dell’epoca. In una sintesi allegorica la vicenda umana tende a rappresentare un altro mondo, come nell’ultimo romanzo (una vera e propria preghiera) Voglio parlare con Dio. Non è forse utopia voler parlare con il Signore, in una sorta di epistemologia salvifica? In questo struggente racconto, che risuona come il bilancio di tutta un’esistenza, lo scrittore giunge al punto d’approdo più alto delle sue capacità sensoriali e visionarie, Giorgio Saviane immerso nell’avventura della carne che si tramuta in energia spirituale, e utopicamente galoppa nella velocità della luce e nella fisica quantistica. Non è un mistero che per Giorgio Saviane si potesse spiegare l’esistenza di Dio con lo spirito immortale e invisibile che tiene unita la materia, ma era lui stesso a dire che l’uomo deve ancora progredire molto per capire Dio e, aggiungiamo noi, per elevarsi al di sopra di ogni superstizione (scienza e fede, un giorno, potranno forse andare a braccetto). Ma con quale Dio parlare? Gandhi lo sentiva ogni giorno come un flusso, un velo, un’onda bianca e soffice. Forse quando un uomo è colmo di dolore non riesce a portarne il peso. E però alzare il capo e guardare il cielo lo stesso. Il cammino di Giorgio Saviane è stato solitario, ai margini della letteratura ufficiale. Ha cercato di far valere nuove istanze culturali nel segno di un’ideologia umanistica anche quando si ammalò, e scriveva dal suo letto sul solito quaderno dalla copertina marrone, o dettando alla moglie. Ha tentato di annullare norme consolidate, e lo ha fatto letterariamente, ma nel contesto della società civile del suo tempo. Annotava Dario Bellezza: “Saviane è un evocatore. E’ un affabulatore screziato di luce, d’acqua, di terre, di suoni, di voci. La sua scrittura, non so se per dono angelico o diabolico, ha la poesia, azzurra, della vita”. Fabriano è nata in epoca longobarda L’architetto Alessandro Carancini ha dato alle stampe “Geografia di una città”, volume di 240 pagine, corredato di numerosissime foto e disegni, frutto di lunghi anni di ricerche. I due castelli sono naturalmente Castelvecchio e Poggio (o Pojo), i primi insediamenti di quella che sarà la nostra città. Le origini di Fabriano sono sconosciute. Romualdo Sassi, non ha trovato documenti che ci possano dire quando è stata fondata e da chi. I secoli dell’alto Medioevo sono come buchi neri nella storiografia, mancando quasi completamente fonti scritte di questo periodo, per cui quasi sempre si possono fare solo supposizioni. Bisogna arrivare agli anni del nuovo millennio per trovare qualcosa di Fabriano in documenti scritti. Ma se non parlano 24 cultura.indd 2 le carte, parlano le pietre e Alessandro Carancini, con la competenza dell’architetto e la passione dello storico, le ha scoperte ed ha saputo interpretare il loro linguaggio. E le pietre ci dicono che Fabriano è nata in epoca longobarda. I longobardi dominarono l’Italia nei secoli VII e VIII, poi vengono i Franchi. E’ nata come primitivo insediamento in quello che chiamiamo Castelvecchio. Ciò era noto, ma Carancini lo ricostruisce sulla carta con il suo perimetro e i suoi principali edifici, tra cui la chiesa di S. Claudio (cui rimane ancora qualche traccia) e – quel che più conta - ne scopre le vestigia ancora esistenti: il contrafforte nel piano terra degli ex grandi magazzini Latini, le torri inglobate nei palazzi Zuccari e Benigni. Poi, nei secoli dopo, fu costruito il Castenuovo o Poggio, che era diviso da Castelvecchio da una “marrana” (o fossato) e che qui l’architetto Carancini scopre le antiche tracce: la torre inglobata nella canonica di S. Venanzio, quella sotto il monastero di S. Margherita ecc.. Ed anche del Poggio è individuato il perimetro. Ma Fabriano si espande ancora: diviene un Comune importante con fervide attività artigianali e traffici commerciali e sorgono nuovi borghi accanto ai due castelli e i Chiavelli costruiscono le nuove mura. Che cosa rimane delle mura chiavellesche, che per secoli hanno fatto di Fabriano, come di molti altri insedia- menti abitativi, una città murata? Non molto, ma di questi resti Carancini fa un’accurata ricognizione, documentandola con un abbondante corredo fotografico, con immagini in parte antiche, in parte di prima mano. Si riscoprono così la rocca maggiore, il cassero vecchio, la contrada di S. Croce, il vallato cupo, l’isola di S. Lorenzo. Ma l’attenzione di Carancini travalica le mura cittadine e raggiunge S. Cassiano di Valbagnola, S. Maria di Civita, l’eremo di Valdisasso, S. Maria d’Appennino, S. Vittore delle Chiuse, addirittura la Romitella di Campottone (oltre Campodonico), per ascoltare il linguaggio muto delle pietre, per trovare documenti materiali dell’antiva civiltà fabrianese. Nel volume ci sono, poi, le appendici, con l’indicazione di rari documenti scritti, come i “brevi” dei Papi relativi alle mura chiavellesche, la lunga cronologia delle sottomissioni al Comune di Fabriano (1070-1295), ma anche un’articolata confutazione della tesi che Fabriano nasca come rifugio dei profughi del municipio romano di Attidium in fuga dai barbari invasori. Ma non si può concludere questa sommaria presentazione del libro di Alessandro Carancini senza almeno un accenno alle sue considerazioni finali che denunciano lo “sfacelo” moderno per cui in 150 anni è stata distrutta gran parte di una città rimasta integra ai tempi del Medioevo. Questo libro, non solo scritto ma anche edito da Carancini (in assenza di uno sponsor), è un testo di fondamentale importanza per la conoscenza delle origini della nostra città e soprattutto per la consapevolezza che dovremmo avere il dovere di tutelare le vestigia residue del nostro passato e di conservare gelosamente il tessuto urbano, i paesaggi che circondano la città, insomma l'antica fisionomia della nostra piccola patria. L’architetto Carancini, che ha ormai superato la soglia dei 90 anni, è la memoria storica di Fabriano: ha raccolto e custodisce un’infinità di dati, notizie e testimonianze del nostro passato, specialmente nei settori della sua competenza e dei suoi interessi. Questo notevole patrimonio storiografico non dovrebbe andare disperso. a.c. Nell’ormai lontano 1985 il Centro Studi Maceratesi tenne un convegno a Matelica in arti e manifatture della Marca nei secoli XIII – XVI. Gli illustri relatori analizzarono antichi documenti sul tema proposto, indagando in ogni settore attraverso precisi dati storici. Emersero figure importanti del mondo dell’artigianato di ogni settore e del commercio. La dottoressa Giuseppina Gatella documentò a Recanati la presenza di Andrea di Francesco “da Fabriano” da cui un tal Agostino di Recanati acquista 400 libbre di marzacotto (composizione di alcali, sabbia ed Un convegno a Matelica altre sostanze necessarie per la lavorazione della ceramica) per la somma di 16 ducati. Tra i fabbri troviamo un’impresa familiare di “Clavarii”: sono i fratelli Pietro, Benedetto e Giovanni di Vanni di Fabriano, sicuramente presenti in quella città dal 1384 al 1400. Nei documenti del 1300 risulta l’attività di “corrazzaio”: e lo è Nicola di Giorgio, originario di Fabriano; e lo è anche “lo spadaio” Bentevegna di Benni. Per quanto riguarda la produzione della lana (e la sua trasformazione poi nei panni lana per cui Matelica fu famosa) nel 1400 ecco un Lorenzo di Antonio di Baldo il quale si mette in società con Bonifacio di Esanatoglia per la produzione della lana, avendo a disposizione circa mille pecore. Questi modesti spunti ci portano a riguardare con rinnovato interesse l’antico stemma di Fabriano e le manifestazioni cittadine che riportano in auge, anche con il Palio, le antiche lavorazioni dei metalli e non solo. C’è un passato da rivedere continuamente per riscoprire i valori antichi e preziosi delle nostre comunità. Fiorella Conti 18/02/15 11.19 25 L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Ecco una nuova palestra di taekwondo in città >SPORT Inaugurata nei locali del vecchio Palasport di Fabriano la nuova palestra di taekwondo Vallesina-Fabriano, del maestro Antonio Di Battista. Il taglio del nastro, tenuto dal presidente del Consiglio Comunale Pino Pariano, è stato un momento partecipato, con Di Battista che nel corso di questo open day ha intrattenuto insieme agli allievi i tanti presenti con dimostrazioni che sono andate dalla classica rottura di tavolette alla difesa personale. La scuola taekwondo Vallesina-Fabriano è affiliata con quella di Castelbellino e da poco più di due mesi ha iniziato a operare nella città della carta. Dalla prossima settimana, si terranno altri appuntamenti dimostrativi tesi ad accrescere il numero degli iscritti ai corsi di taekwondo. Daniele Gattucci Volley: bene le Under 14, le Under 16 iniziano male Giacomo Brandi ed Elisa Maggi (foto di Giancarlo Colombo) Inizia nel peggiore dei modi il cammino della Pallavolo Fabriano nella seconda fase del torneo Under 16. Nell’incontro casalingo contro la formazione dell’Avis Ostra Vetere, le nostre ragazze non riescono ad opporre una seria resistenza, lasciando campo libero alle avversarie: 0-3 (11-25; 7-25; 17-25). La formazione: Ambrosini Veronica, Busco Camilla, Caselli Margherita, Cimarra Alessia, Faggi Ginevra, Giovannini Giada, Marasca Silvia, Picchio Giada, Romitelli Cristina, Rossini Federica, Sacconi Kimberly, Sagrati Camilla, Verna Chiara; all. Faggi Giovanni. L'Under 14 Fabriano Verde, in trasferta a Cerreto d'Esi, perde di misura la prima partita contro la squadra di casa Esavolley (2-0), ma recupera concentrazione e batte il Futura Tolentino 2-0. La formazione: Becchetti, Boldrini, Cacciamani, Ciarmatori, Ciccolessi, Gambini, Imperiale, Maiolatesi, Malzew, Maraniello, Mariani, Pascolini, Tronchi; all. Giuliani e Rossini. Nonostante le numerose assenze, le "bianche" dell’Under 14 si battono bene contro l’Appignano, ma la maggiore forza fisica delle avversarie ha il sopravvento: 1-2. Nel secondo impegno contro il Camerino, le ragazze sfoderano una prestazione perfetta e vincono 2-0. La formazione: Barbarossa, Ciabochi, Fiorani, Iacobucci, Mariani, Montesi, Salari, Santi, Turchi; all. Moretti e Baldoni. ATLETICA Campionati Italiani Allievi Due fabrianesi da record! Giacomo Brandi oro (marcia), Elisa Maggi bronzo (200 metri) di SANDRO PETRUCCI D ue giovanissimi fabrianesi, Giacomo Brandi ed Elisa Maggi, interpreti della nobile disciplina dell’atletica leggera, hanno strabiliato ai recenti Campionati Italiani Allievi (16-17 anni) Indoor, confermando le loro grandi qualità tecniche ed agonistiche. Giacomo Brandi si è confermato Campione Italiano, stavolta in sala, nella marcia km.5, bissando il successo ottenuto lo scorso anno all’aperto nella km.10. Elisa Maggi, nella partecipatissima gara dei 200 metri, ha migliorato se stessa, fino ad agguantare un sesto posto ed una splendida medaglia di bronzo su un podio di grande spessore tecnico. Al secondo anno di categoria, Giacomo (classe 1998) ha dimostrato una sensibile maturità, recuperando tecnica e ritmo nonostante la pressione agonistica di un avversario poi squalificato, gestendo nella maniera GINNASTICA migliore due ammonizioni e partendo di slancio dopo il terzo chilometro per non lasciarsi più raggiungere. Ha chiuso l’impegno in 22’25”17, dopo aver ritoccato personale e record regionale, su quella stessa pista, il 25 gennaio scorso, marciando in 22’03”44. Giacomo ha seguito tutte le trafile delle giovanili nell’Atletica Fabriano. Avvicinato alla marcia per necessità di squadra dall’istruttore Pino Gagliardi, si è ben presto innamorato di questa difficile disciplina. Seguito dall’altro istruttore Fabio Faggeti, dopo piazzamenti da podio nei tricolori Cadetti, lo scorso anno è approdato all’Atletica Fermo, dove è seguito dall’ex olimpionico Carlo Mattioli. Immancabili sugli spalti, papà (Osvaldo, atleta biancorosso degli anni ‘60), mamma e zio Secondo, in attività tra i master di Fabriano, con un titolo regionale nei 1500 conquistato nel 2014. Le prospettive per Giacomo sono eccellenti e, a ben considerare, un Ritmica RUGBY futuro di nuove ed ancora più importanti soddisfazioni, sembra scontato. Elisa, il giorno precedente, pur correndo in 8”02, non era riuscita a centrare la semifinale dei 60 metri. Tutte le speranze erano riposte nei 200 metri. Dopo tanta tensione, allo sparo tutto si è dissolto ed Elisa (classe 1999), falcata dopo falcata, sempre più convinta, sempre più decontratta, sempre poderosamente in spinta fino all’ultimo metro, le sue speranze le ha straordinariamente concretizzate! 25”58, il 200 metri indoor più veloce mai corso da una atleta dell'Atletica Fabriano in 54 anni di storia, addirittura considerando tutte le categorie, dalle Allieve (categoria in cui Elisa è appena entrata) alle Senior, passando per le Junior e le Promesse. Una soddisfazione enorme, a lungo sperata, dopo la grande dimostrazione di forza di Giacomo Brandi il giorno precedente. Un risultato da parte di Elisa sarebbe stato motivo di orgoglio in più per tutta l’Atletica Fabriano e lei ha accontentato tutti, in primis il suo allenatore, Massimiliano Poeta, quanto mai convinto che in questi Campionati Italiani Indoor la sua gara sarebbero stati proprio i 200 metri. L’obiettivo era il personal best, ma ben al di sotto dei 26”00, che era il suo limite attuale. Già in batteria, Elisa, quindici anni e mezzo appena, ma temperamento e passione da vendere, aveva superato se stessa, fermando i cronometri a 25”81, già miglior risultato di sempre di una atleta fabrianese (precedente, a Genova, 25”91 di Simona Ciccolini agli Assoluti). Seconda in batteria, settimo tempo tra tutte, grande soddisfazione per l’ingresso nella finale 2 (due finali, quattro atlete schierate per ogni finale...) e la certezza di una bella medaglia della Federazione, dopo quella conquistata la stagione scorsa con il settimo posto della staffetta Cadette. Max Poeta era raggiante, ma anche convinto che Serie C Le "nostre" ragazze "Insieme in meta": in pedana su più fronti il progetto va avanti Un bel pezzo della Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano la troviamo a Mosca, in gara nel prestigioso Gran Prix della capitale russa. Infatti la squadra nazionale Junior, formata a Fabriano e plasmata dal duo tecnico Ghiurova-Cantaluppi, rappresenteranno l’Italia confrontandosi con tutte le migliori formazioni del Mondo con in testa Russia, Bielorussia, Bulgaria, Azerbaigian... Vediamo cosa combineranno nella loro prima gara internazionale le nostre Daniela Mogurean, Agnese Duranti, Anna Bajraktari, Lavinia Muccini, Milena Baldassarri. A Fano invece esordiranno nella seconda gara regionale di Serie C, Talisa Torretti, Giulia Fattorini, Sofia Raffaeli e Fabiana Pappalardo. Dopo aver dato forfait nella prima giornata per indisponibilità fisica di qualche ginnasta, ora dovranno difendere il titolo di Campionesse d’Italia vinto lo scorso anno e certamente sarà molto dura per le altre società italiane riuscire a competere con le agguerrite fabrianesi. Al Centro Federale di Desio, intanto, continua l’esperienza nella squadra nazionale senior di Cecilia Meriggiola, che si è meritata il prolungamento dello stage fino a tutto febbraio, evidentemente meritando l’attenzione dei vertici federali. 25 sport.indd 2 Il Fabriano Rugby torna ancora una volta in campo con le scuole fabrianesi, per una nuova edizione del progetto “Insieme in meta”. Supportati dall’Avis cittadino e dal Comitato Rugby Marche, gli istruttori fabrianesi a partire dal prossimo dicembre incontreranno i genitori degli alunni degli istituti comprensivi fabrianesi per trasmettere i valori della disciplina ovale. Sabato scorso una cinquantina di ragazzi, accompagnati dai propri insegnanti e guidati dagli allenatori della squadra fabrianese, hanno iniziato a conoscere i movimenti del rugby. Ma oltre alle attività di “Insieme in meta”, resta vivo il lutto che ha colpito domenica scorsa il movimento ovale marchigiano. La morte improvvisa del giovanissimo atleta dell’Amatori Rugby Macerata ha sconvolto anche il Fabriano Rugby, con tutti i suoi giocatori e dirigenti che si uniscono al dolore della famiglia del giovane atleta dell’Amatori Rugby Macerata. “Non credo ci siano parole per descrivere quello che stiamo provando dopo questa drammatica perdita. Siamo estremamente vicini alla famiglia del giovane, che è stata colpita da questo tremendo lutto così come siamo accanto al dolore della società di Macerata – commenta con tristezza il presidente del Fabriano Rugby, Pascal Antoine – Voglio esprimere a nome di tutta la nostra società e di tutto il movimento marchigiano le più sentite condoglianze per questa drammatica perdita”. Domenica, la senior del Fabriano Rugby affronterà in trasferta il San Lorenzo in Campo. Saverio Spadavecchia CALCIO avrebbe potuto migliorare ancora ed infatti, Elisa, con una gestione di gara assolutamente encomiabile, nonostante la terza corsia non sia proprio la migliore, usciva come una furia dai blocchi, per affrontare efficacemente la curva dopo il rettilineo e distendersi in potente spinta fino al traguardo! Ancora seconda, ma con 25”58, ad appena 8 centesimi dalla Lavrencic, ed anche seconda tra le ragazze del ‘99 (le altre che l’hanno preceduta sono tutte del ‘98). Bravissima Elisa, grande festa in casa (con i suoi più accaniti tifosi, papà, mamma, nonno e fratellini) ed in Associazione, dove tutti l’adorano. Ed ora? Gli obbiettivi sono ambiziosi. Davanti, nella storia, ci sono soltanto figure mitiche come la Junior Dajana Cuicchi (24”61 all'aperto) e la Promessa Simona Ciccolini (25”04). Intanto, Elisa Maggi si affianca a Benedetta Dell’Osso, entrambe con il pass per i prossimi Campionati Italiani Allieve. Settore giovanile - categoria Pulcini La Fortitudo vince il torneo di Carnevale Domenica scorsa, presso il PalaCarifac di Cerreto d’Esi, si è disputato il 1° Torneo di Carnevale “Città di Cerreto d’Esi” riservato ai ragazzi della categoria Pulcini 2004. La vittoria è andata alla Fortitudo Fabriano. Sono scesi in campo: Raggi Davide, Fioranelli Andrea, Regni Filippo, Kraike Adam, Fiori Alessio (capocannoniere del torneo con 9 reti), Rosi Nicolò, Pariano Antonio, Carnevali Lorenzo, Rondelli Matteo, Cecchetelli Mathias, Procaccini Tommaso, Poeta Alessandro, Rossi Gustavo, Paterniani Matteo, Marà Filippo, Boldrini Filippo. I giovani fabrianesi sono stati guidati alla vittoria dagli allenatori Gabriele Fiorani e Rossano Poeta. s.s. 18/02/15 11.18 26 >SPORT< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 CALCIO Serie D Spitoni salva il Matelica parando ancora un rigore S di DIEGO PICIOTTI i conclude sullo 0-0 l’anticipo della quinta giornata di ritorno tra Matelica e San Nicolò. I biancorossi faticano ad imporsi contro una squadra compatta ed ordinata e ringraziano per l’ennesima volta il proprio portiere Spitoni, autore di una prestazione super. Fra i padroni di casa fa il suo esordio il giovane Moras, attaccante classe 1995 prelevato dalla Lega Pro laziale e cresciuto nel settore giovanile dell’Udinese. Grazie al nuovo acquisto il Matelica ha ora più soluzioni dal punto di vista offensivo: a partita in corso verrà infatti schierato un inedito 4-3-3 con lo stesso Moras e Iotti (subito recuperato dopo l’infortunio rimediato nell’ultima partita) attaccanti esterni ed Ambrosini come punta centrale. Inizialmente mister Gianangeli si affida al solito 4-4-1-1 con Moretti a supporto di Ambrosini. Fra i convocati torna anche Jachetta, al suo rientro dopo tre giornate di squalifica. Le migliori occasioni arrivano nei primi minuti e la partita promette bene dal punto di vista dello spettacolo. Sono gli ospiti a partire forte ed il Matelica deve subito fronteggiare due pericolose conclusioni di Chiacchiarelli. Al 3’ il numero 11 del San Nicolò colpisce una clamorosa traversa da buona posizione, al 4’ il classifiche SERIE D girone F Maceratese 52; Fano 44; Sambenedettese 41; Campobasso 40; Civitanovese 39; Matelica 38; Chieti 34; San Nicolò 31; Jesina 30; Fermana 27; Recanatese 26; Giulianova 24; Amiternina 22; Castelfidardo 21; Agnonese 19; Termoli 16; Celano Marsica e Vis Pesaro 14. PROMOZIONE girone A Pergolese 48; Fabriano Cerreto 46; Piandimeleto 43; Marzocca 34; Marina e Real Metauro 33; Barbara 32; Dorica Torrette 29; Conero Dribbling, Marotta e Passatempese 28; Belvederese e Camerano 26; Valfoglia 23; Vadese 13; Cagliese 11. PRIMA CATEGORIA girone A Villa San Martino e Laurentina 40; Cantiano 37; Fermignanese e S.Orso 36; Piobbico 35; Gabicce Gradara 34; Montecalvo e Mercatellese 33; Montelabbate 30; Sassoferrato Genga 24; Peglio e Mondolfo 22; Urbino Pieve 19; Usav Pesaro 17; Della Rovere 13. PRIMA CATEGORIA girone B Vigor Castelfidardo 48; Villa Musone 41; Filottranese 35; Miciulli Senigallia e Osimana 34; Fortitudo Fabriano 32; Monsano 31; Avis Arcevia, Filottrano e Le Torri 28; Vallesina 27; Colle 25; Cameranese 23; Collemarino 21; Leonessa Montoro 18; Castelfrettese 15. SECONDA CATEGORIA girone D San Biagio 49; Osimo Stazione 45; Borgo Minonna 43; Chiaravalle e Cupramontana 40; Borghetto 37; Sampaolese 36; Staffolo 31; Labor 30; Osimo 26; Victoria Strada 20; Argignano e Castelbellino 19; Offagna 16; Serradica 15; Spes Jesi 11 . SECONDA CATEGORIA girone F Valdichienti 50; Pioraco 44; Rione Pace 43; Elfa Tolentino e Sarnano 38; Trodica 37; Caldarola e San Ginesio 30; Esanatoglia e Fabiani Matelica 29; Sefrense 25; Robur 24; Corridonia 19; Montecassiano 18; Serralta 17; Nuova Camers 10. 26 sport.indd 2 MATELICA SAN NICOLO' 0 0 MATELICA - Spitoni, Cesselon, Benedetti, Borgese (65’ Scotini), D’Addazio, Ercoli, Iotti, Mandorino, Ambrosini, Moretti (80’ Ferretti), Moras (65’ Jachetta). All. Gianangeli SAN NICOLO' - Digifico, D’Orazio, Mozzoni, Micolucci, Gabrieli, Petronio, Valim, Stivaletta, Moretti, Santoni, Chiacchiarelli. All. Epifani suo tiro da distanza ravvicinata viene respinto da Spitoni. I padroni di casa si fanno vedere al 9’ quando Moretti si libera dentro l’area piccola e cerca l’assist vincente per Moras, ma Micolucci si fa trovare pronto e sventa la minaccia. Al 17’ l’occasione più importante della gara: sugli sviluppi di un corner Cesselon stende Valim e regala un calcio di rigore agli ospiti. Dal dischetto va Chiacchiarelli che rinnova il suo duello con Spitoni, ma anche stavolta il numero uno del Matelica ha la meglio e respinge il penalty dell’avversario. E’ l’ultima vera emozione del primo tempo; i biancorossi provano a farsi pericolosi passando al 4-3-3, ma l’esperimento non va a buon fine ed i primi 45 minuti si chiudono sullo 0-0. La ripresa si apre con il solito Chiac- chiarelli che all’11’ ci prova dalla grande distanza, ma Spitoni blocca senza problemi. Al 17’ Iotti riesce in una delle sue accelerazioni sulla fascia e mette un cross preciso sul secondo palo sul quale si avventa Moras, ma il suo colpo di testa viene respinto da Digifico che compie la sua prima parata della partita. Mister Gianangeli opera i primi cambi e sostituisce Borgese e Moras con Scotini e Jachetta. Al 30’ altro episodio che potrebbe essere decisivo: Micolucci esagera con le proteste e si fa ingenuamente espellere dal direttore di gara. Il Matelica ha a disposizione l’ultimo quarto d’ora in superiorità numerica per cercare di vincere e viene inserito anche Ferretti per dare maggior peso all’attacco. I padroni di casa non riescono però a fare gioco e creare situazioni pericolose; il San Nicolò si difende bene e porta a casa un punto meritato. L’ultimo squillo è di Mandorino che al 38’ stacca di testa in area, ma Digifico si salva ancora. I biancorossi interrompono la striscia di tre vittorie consecutive ed ottengono un pareggio che li porta al sesto posto in classifica. Mercoledì 18 febbraio, oltre i tempi di stampa del nostro giornale, il Matelica ha recuperato il match a Scoppito contro l’Amiternina. Renderemo conto di questa partita la prossima settimana. Prossimo turno in trasferta sul campo della Fermana, domenica 22 febbraio ore 15. Il rigore parato da Spitoni CALCIO Promozione CALCIO CALCIO Seconda Categoria Argignano, un altro punticino Nel girone D, continua il periodo nero del Serradica, che subisce la quinta sconfitta consecutiva, la quindicesima stagionale, e rimane ancorata al penultimo posto in classifica con quindici punti totalizzati in ventidue partite. Gara senza storia quella contro lo Staffolo con i padroni di casa che si impongono sugli avversari per 3-0. Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-0 grazie al gol siglato da Cesarini al 31’. Nella ripresa la squadra di Cangini amministra il vantaggio e al 57’ e 75’ trova altre due reti con Girolamini. La formazione del Serradica: Pierotti, Lazzari, Archetti, Zampetti (66’ Birelli), Scaloni, Sampaoli, Scotini, Onu, Vinciarelli, Bucchi, Baroni; all. Colonnelli. Termina con un pareggio la sfida salvezza tra l’Argignano e il Victoria Strada: 1-1 il risultato finale. Per gli uomini di Sentinelli si tratta del settimo pareggio stagionale. La squadra occupa attualmente il dodicesimo posto in classifica con 19 punti. Nel girone F, pareggio a reti inviolate tra Fabiani Matelica ed Esanatoglia con le squadre che fanno registrare lo stesso risultato ottenuto nella partita di andata. Prossimo turno: Serradica-Argignano (all'andata 1-4), Elfa Tolentino-Fabiani Matelica (all'andata1-2) Luca Antonio Somma Prima Categoria girone B Fabriano Cerreto più sù, La Fortitudo va in altalena: il primato a soli due punti che clamoroso scivolone! Il Fabriano Cerreto ormai è lanciato verso l'inseguimento della capolista Pergolese e sembra che abbia trovato la strada giusta per mettere paura alla formazione pesarese. In effetti dopo questa bellissima performance e con i passi falsi della Pergolese, il Fabriano Cerreto ha raggiunto quota 46 a soli due punti dalla vetta. Incredibile ma vero! Adesso bisogna sperare in qualche altro passo falso della prima della classe per balzare in testa alla classifica. Niente è impossibile al Fabriano Cerreto visto il potenziale che ha. Sette vittorie nelle ultime sette gare con 21 punti conquistati è un ruolino di marcia davvero impressionante. La società è attrezzata, il mister è abituato ad ottenere promozioni su promozioni, la rosa è ottima, la difesa - se non si distrae e non si prende qualche pausa - è insuperabile, il centrocampo è ben assortito, forse a questo reparto manca un giocatore che dia più velocità nelle ripartenze (ma va bene anche così), in attacco tre giocatori davvero eccezionali che sono abituati a segnare con continuità: Marinelli, Piergallini e Silvi. I primi due fanno coppia e sono gli “spauracchi” delle difese, mentre il terzo entra nella ripresa e si fa rispettare. Senza ombra di dubbio il Fabriano Cerreto ha le possibilità di accedere fin da subito in Eccellenza: bisogna aspettare che la Pergolese perda qualche punto per strada e andare avanti per il proprio cammino. Alla fine i conti torneranno sicuramente, l'importante sarà continuare a vincere senza rilassarsi un secondo. Nell'ultima gara, il Fabriano Cerreto ha fatto sfogare i padroni di casa nella prima parte della gara, poi nella ripresa in quattro minuti hanno chiuso la partita a loro favore. Infatti al 30' Marinelli giunto al limite dell'area lascia partire un diagonale che s'insacca alle spalle del portiere. Sullo 0-1, la furia degli ospiti non si placa e quattro minuti più tardi Piergallini con DORICA TORRETTE FABRIANO CERRETO 0 2 DORICA TORRETTE - Ferrucci, Santini, Zoli, Gramacci (36' st Pelosi), Santarelli, Pucci, Domenichelli, Petitti, Forabosco, Galeazzi, Aquilanti. All. Lombardi FABRIANO CERRETO - Latini, Di Luca, Berrettoni, La Mantia (36' st Zuccaro), Galuppa, Boria, Zaccagnini, Bartoli, Marinelli, Piergallini (40' st Martellucci), Martini (23' st Silvi). All. Spuri Forotti RETI - 30' st Marinelli, 34' st Piergallini un perfetto diagonale batte per la seconda volta il portiere ospite chiudendo le ostilità. Una bella e sofferta vittoria. Prossimo appuntamento in casa contro la Vadese, penultima in classifica. Angelo Campioni CALCIO E' una Fortitudo Fabriano che va a corrente alternata. Infatti in questa stagione ci aveva abituati ad exploit fantastici, ma anche a situazioni meno belle. Dopo un periodo di “vacche grasse”, quando meno te lo aspetti ecco che i ragazzi di Ranaldi inciampano clamorosamente tra le mura amiche. Parliamoci chiaro, a questa compagine per fare il salto di qualità ed avere maggiore continuità di risultati positivi mancano almeno due pedine un forte difensore che riesca a dare stabilità ad una difesa che qualche volta si addormenta ed un centrocampista che faccia cambiare il passo soprattutto quando c'è da attaccare. In avanti Mamudi, anche se spesso e volentiere è fin troppo isolato, segna quasi sempre. Certo se avesse al suo fianco un supporto non sarebbe male. Quindi bisogna accontentarsi di quello che passa il convento. Comunque sia Seconda Categoria Il Sassoferrato Genga prima crea poi è battuto dal Gabicce Gradara Decima sconfitta stagionale per il Sassoferrato Genga che si arrende al Gabicce Gradara per 0-3. Inizio di gara positivo per i padroni di casa che riescono a confezionare due palle gol nei primi venti minuti ma entrambe le occasioni non vengono sfruttate da Hoxha. A non sbagliare è invece il giocatore del Gabicce Gradara Amadei che al 28’ porta in vantaggio i suoi direttamente da calcio piazzato. Il raddoppio arriva sul finire del primo tempo con La Pia mentre la rete del definitivo 0-3 la realizza ancora una volta Amadei al 72’ minuto. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Tinti, Zucca, Pizzi (63’ Giacchini), Fioranelli, Hoxha, Arcangeli, Conti (79’ Cesauri), Monno (72’ Baldarelli), Piermattei (foto); all Mariani. Prossimo turno: FermignaneseSassoferrato Genga (all'andata 1-2). l.a.s. FORTITUDO FABRIANO VALLESINA 1 2 FORTITUDO FABRIANO - Antonelli, Ruggeri, Gobbi, Moretti M. (24' st Bartoccetti), Clementi, Bernardi (33' st Ranaldi), Biocco, Guidarelli, Mamudi, Porcarelli (13' st Pallotta), Piccolini. All. Ranaldi VALLESINA - Cerioni, Balzerani, Wu, Birarelli, Vecchi, Spinelli, Biagioli, Carozzi, Topa (26' st Campanelli), Priori (28' st Santoni), Mazzarini (1' st Federici). All. Latini RETI - 33' pt Biagioli, 7' st Topa, 42' st Mamudi nell'ultima gara interna la Fortitudo Fabriano ha giocato una delle sue peggiori partite, il Vallesina ha ringraziato, si è portato a casa una bella e meritata vittoria e, soprattutto, tre punti che per loro fanno molto classifica. Dopo questo scivolone la Fortitudo è relegata in sesta posizione al di fuori della zona play-off. Il campionato è lungo e il tempo per recuperare ce ne è abbastanza, l'importante è restare sempre e comunque concentrati soprattutto in difesa. Venendo alla gara la Fortitudo ha iniziato malisssimo soffrendo soprattutto nelle ripartenze e dando troppi spazi alla coppia Topa-Biagioli (quest'ultimo ex di turno). Al 33' Biagioli approfitta di una dormita generale e porta in vantaggio la sua squadra. Nella ripresa il raddoppio di Topa dopo sette minuti, poi, nel finale, la Fortitudo ha un sussulto e segna la rete della bandiera con il solito Mamudi su perfetto assist di Pallotta. Una sconfitta che frena il buon momento dei rossoblù, ma premia la caparbietà degli ospiti. Prossimo impegno in trasferta sul campo del Filottrano. a.c. 18/02/15 11.15 BASKET Serie C nazionale L'Halley fa il blitz e continua a correre di ANTONIO GENTILUCCI L’ 27 >SPORT< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Halley Matelica fa il suo dovere: in terra umbra, sconfigge il Perugia e continua a coltivare il miraggio della postseason comunque lontana. Di fronte si trovavano una Halley motivata e bisognosa del risultato utile, dall’altra una Perugia desiderosa di allontanarsi dalle paludi del fondoclassifica (pur se la formula non prevede, quest’anno, alcuna retrocessione) e fare bella figura di fronte al proprio pubblico. Da una parte Matelica è ancora senza Alessio Sorci, Perugia invece è al completo (all’andata Marsili si infortunò proprio a Matelica, durante il riscaldamento). In teoria, dunque, la forza delle motivazioni (e la classifica) erano tutte dalla parte dei matelicesi. Ma Perugia ha venduto cara la pelle e gli uomini di coach Pecchia, dopo una partita in cui ha regnato sempre l’equilibrio, sono riusciti ad avere la meglio solo nel rush finale del quarto periodo. Per tutto il match, c’è stato lo scontro tra la forza sotto canestro dei matelicesi (che hanno sempre cercato di mettere la palla sotto) e le invenzioni di Monacelli (18 punti e 3 assist), Marsili (12 punti e 5 assist) e soprattutto Mariani, capace di segnare 25 punti e di accendere i suoi con 9 assist, una vera rarità a questi livelli. PERUGIA HALLEY MATELICA 73 82 PERUGIA - Monacelli D. 18, Ciofetta 3, Gagliardoni 2, Marsili 17, Mariani 25, Righetti L. 3, Palmerini, Cipriani ne, Provvidenza 3, Righetti T. 2. All. Monacelli L. HALLEY MATELICA - Ferretti 5, Novatti 17, Nasini 15, Amoroso 18, Dolic 11, Pecchia J. 4, Servadio 7, Alex ne, Ciccolini ne, Usberti 5. All. Pecchia A. Apet Novatti (foto di Martina Lippera) Per Matelica il miglior realizzatore è stato Amoroso (18 p.), che ha tirato giù anche 12 rimbalzi. E proprio questa voce statistica può aiutarci a spiegare una chiave importante dell’incontro: i biancorossi ne hanno presi, nel complesso, 41, contro i 24 dei perugini; difficile non spuntarla con questo strapotere. Buoni anche Nasini (15 punti e 7 rimbalzi) e Novatti - accesosi in particolare nel finale - e Dolic (11 punti e 7 rimbalzi). Ora Matelica ospiterà i monelli di Gubbio, una partita in apparenza facile e per questo da prendere con le molle (sabato 21 febbraio, PalaCarifac di Cerreto, ore 18.30). Nel frattempo dopo questa giornata la classifica, nella zona alta, si è ulteriormente sgranata. Campli ha sbranato i malcapitati giocatori di Tolentino (90-53), giustificando la propria terza piazza. Ad inseguire a due punti e ad avere concrete speranze restano ormai solo Matelica e Osimo. E se resta difficile immaginare due sconfitte degli abruzzesi, che tra i top team devono incontrare solo Ortona (peraltro ormai sicura del primo posto), è altrettanto vero che di risultati sorprendenti questo campionato ne ha dispensati parecchi, quindi il must nello spogliatoio Halley resta sicuramente: lavorare duro e crederci. BASKET BASKET Serie C regionale La Janus in scioltezza batte Ascoli e consolida la sua buona posizione JANUS FABRIANO CESTISTICA ASCOLI PICENO 71 56 JANUS FABRIANO - Pellacchia, Carnevali 7, Bugionovo 11, Silvi 10, Piermartiri, Nizi 18, Braccini, Paoletti 6, Toppi 4, Mustacchio 3, Calandrillo 12. All. Bolzonetti CESTISTICA ASCOLI PICENO - Di Silvestro E., Burini 12, Ciccorelli 11, Bruni 7, Di Silvestro F. 8, Nanni 18, Seaman. All. Ripa Vittoria al piccolo trotto per la Janus Fabriano, che regola agevolmente l’ultima in classifica Ascoli 71-56. Il compito per i biancoblù era tutt’altro che proibitivo, a maggior ragione per le condizioni precarie degli ospiti, con appena sette giocatori a referto a causa di vari problemi fisici. Ascoli, comunque, non sfigura e quantomeno mantiene sempre un margine di svantaggio onorevole, complice, a dir la verità, anche una Janus a marce ridotte. Il primo allungo fabrianese porta la firma di Silvi, in quintetto al posto di un acciaccato Calandrillo (13-6 al 7’). I ritmi del match sono decisamente compassati, in casa Ascoli è il solo Nanni a trovare la via del canestro con continuità (otto punti all’intervallo), mentre Fabriano ha uno sprazzo positivo proprio da Calandrillo negli ultimi minuti del periodo (35-21 al 20’). L’italo-americano prosegue nel buon momento anche ad inizio terzo quarto e la Janus va oltre il ventello di vantaggio (44-23 al 24’). Il più in palla dei cartai è però Nizi, nella ripresa difficilmente arginabile vicino a canestro (56-36 al 30’). Ascoli rosicchia qualche punto di svantaggio nell’ultimo periodo, anche in virtù di una Janus ancor più rilassata. E’ comunque ancora il solito Nizi, top scorer con 18 punti, a mantenere un margine più che rassicurante per i biancoblù, mentre nella squadra di Ripa si mettono in luce le buone individualità di Burini, Ciccorelli e Nanni. Dopo l’agevole doppio turno casalingo, ben sfruttato dalla Janus, i ragazzi di Bolzonetti faranno visita nel prossimo turno alla Bramante Pesaro, sesta in classifica. Luca Ciappelloni Calandrillo vola a canestro (foto di Martina Lippera) Serie D Il Cerreto fa il suo dovere a Cagli e resta nella zona nobile della classifica CAGLI CERRETO 70 82 CAGLI - Barzotti 8, Santini 6, Lepri 4, Pieri 25, Tassi 12, Mensà 2, Ciancamerla 5, Pupita, Celli 8, Arseni. All. Rinolfi CERRETO - Moscatelli 15, Bracchetti A. 13, Pecchia 6, Jachetta 7, Bracchetti C., Chiarucci 23, Rossini 16, Cerini 2, Fabbri, Perulli ne. All. Sonaglia Vince, come da pronostico, il Cerreto. Sul campo dell’ultima in classifica, Cagli, i ragazzi di coach Leonardo Sonaglia prevalgono 70-82 con 23 punti di Chiarucci, di nuovo top scorer dei biancoblù, e 16 di Rossini. Cerreto con questo successo resta nella zona medioalta di classifica, quando alle porte c’è una nuova trasferta: venerdì 20 Moscatelli & co. giocheranno a Montemarciano, terz’ultimo in graduatoria. l.c. Simone Moscatelli si concentra per tirare un libero (foto di Martina Lippera) BASKET Promozione Brown e 'Tores alla seconda fase Si conclude la prima fase del campionato di Promozione. I Brown Sugar Fabriano battono agevolmente il Cus Camerino (89-46) ma, in virtù dei risultati provenienti dagli altri campi, restano al quarto posto in classifica. Con questo piazzamento i Brown Sugar verranno inseriti nel girone con Falconara, Acqualagna, Adriatico Ancona e Dinamo Ancona, che affronteranno in gare di andata e ritorno per un totale di otto partite. A far parte del girone ci saranno anche New Basket Jesi, San Severino e Independiente Macerata. Tuttavia queste squadre militavano nello stesso girone dei Brown Sugar nella prima fase e pertanto non si affronteranno di nuovo, ma si porteranno in dote i risultati acquisiti nella prima fase. Le prime quattro classificate al termine di questo girone accederanno direttamente al secondo turno playoff, per le altre si inizierà invece dal primo. Discorso analogo per i Gladiatores Matelica, che chiudono al sesto posto dopo il ko di San Severino (68-57): la squadra di Sestili affronterà nella seconda fase Marotta, P73 Conero Basket, Pol. Chiaravalle e Pol. Osimo. Nel girone ci saranno anche Morrovalle, Camerino e Pollenza. Le prime tre classificate si qualificheranno al primo turno playoff. l.c. 27 sport.indd 2 BASKET Settore giovanile Netti successi per i team Under 17 e l'Under 13 si impone all'over time UNDER 17 ELITE FABRIANO – SENIGALLIA = 71-44 Vittoria importante grazie ad un buon inizio gara, con grande concentrazione dei nostri ragazzi (primo quarto 23-15). Fabriano gioca bene di squadra con belle azioni, fino all’ampio successo finale. UNDER 13 VALLESINA – FABRIANO = 53-60 (dts) Bella vittoria sul difficile campo di Staffolo dopo un tempo supplementare. Ottimo inizio di Fabriano con il primo quarto che si chiude 11-16. Reazione nel secondo quarto dei padroni di casa (a metà gara 31-22). Terzo quarto equilibrato con la Vallesina che mantiene il vantaggio 39-33. Nell'ultimo quarto i fabrianesi trovano punti importanti e si arriva alla sirena sul 48-48. Nel supplementare sale in cattedra Giovanni Ceresani che ha combattuto su tutte le palle e ha fatto sì che la partita potesse finire a favore di Fabriano. Un bravo a tutti per la grinta dimostrata. UNDER 17 FABRIANO – CHIARAVALLE = 57-44 Chiaravalle si presenta a Fabriano con l’idea di limitare l’attacco locale. La difesa a zona di Chiaravalle coglie i sui frutti e il primo quarto si chiude in equilibrio con Fabriano che muove bene la palla ma fallisce troppi tiri. Secondo quarto con Fabriano che prende un primo vantaggio andando all'intervallo sul +7. Terzo quarto ottimo di Fabriano, che aumenta l'intensità in difesa e allunga fino al +19 chiudendo di fatto la partita. Ultimo quarto senza grandi emozioni. UNDER 14 ELITE FABRIANO – JESI = 53-67 Fabriano ad un certo punto era in vantaggio di 10, ma purtroppo la fine del secondo quarto è stata letale, con poca lucidità. Da quel momento i fabrianesi non sono stati capaci di rientrare in partita. Un vero peccato per il morale del gruppo. Comunque tutto serve per crescere. e.c. classifiche SERIE C NAZIONALE Ortona 36; Falconara 32; Campli 26; Osimo e Halley Matelica 24; Pisaurum 22; Pedaso e Tolentino 20; Valdiceppo 14; Civitanova e Pescara 12; Perugia 10; Loreto Pesaro 8; Gubbio 6. SERIE C REGIONALE Urbania e Fossombrone 30; Janus Fabriano 28; Fermignano 24; Stamura Ancona 22; Bramante Pesaro 20; Vis Castelfidardo 16; P. S. Giorgio 12; Virtus P. S. Giorgio e Recanati 10; Virtus Jesi 8; Cestistica Ascoli Piceno 8. SERIE D Campetto Ancona 36; Basket Giovane Pesaro e Montecchio 24; Taurus Jesi 22; Cerreto e Fano 20; Aquarius Pesaro 18; Orsal Ancona 16; Aesis Jesi e Montemarciano 14; Urbino 12; Cagli 8. PROMOZIONE New Basket Jesi 26; San Severino 20; Independiente Macerata e Brown Sugar Fabriano 18; Morrovalle 12; Gladiatores Matelica 8; Camerino 6; Pollenza 4. 18/02/15 11.06 28 >SPORT< CALCIO a 5 Serie C1 Real, poker di gol: la rincorsa prosegue di LORENZO ALUNNI N ella ventunesima giornata di campionato il Real Fabriano ha sbancato il campo del Castelbellino con uno straordinario 0-4. Entrambe le formazioni hanno un disperato bisogno di punti per uscire dalla zona caldissima della classifica. Il Real, reduce da una vittoria importante in casa contro il Falconara, dimostra fin da subito una grande voglia di trovare una vittoria esterna che manca addirittura dalla quinta giornata (sempre contro Falconara). La carica la suona come sempre capitan Angeloni che sblocca il risultato nel primo tempo. Guidati dal loro condottiero, i ragazzi del Real realizzano altre tre reti (con Bartolucci, Morelli e un autogol), strappano tre punti fondamentali e risalgono ulteriormente (anche se di poco) la classifica. La formazione del Real: Cesaroni, Bernardini, Angelelli, Ciculi, Angeloni, Morelli, Carnevali, Bartolini, Bello Burzo, Biancini, Bartolucci, Bartal. A nove partite dalla fine del campionato il Real Fabriano è terzultimo a pari punti (19) con Castelbellino ed è lontana 10 punti dal Falconara che (attualmente) è fuori dalla zona calda della classifica. La formula del campionato prevede che a retrocedere siano rispettivamente la quindicesima e sedicesima classificata (al momento Urbino e Campiglione). L’ulteriore squadra che scenderà in C2 sarà la risultante dai temuti playout che riguardano le squadre classificate dall’undicesimo al quattordicesimo posto, che si affrontano in una gara secca. Le due perdenti si affronteranno ulteriormente e da lì verrà fuori il terzo La lanciatissima squadra juniores del Real Fabriano nome. Qualora però la quattordicesima abbia un distacco superiore a 10 punti rispetto alla tredicesima, dodicesima e undicesima non verranno disputati i playout ma retrocederà direttamente la quattordicesima classificata. A nove giornate dalla fine del campionato il Real Fabriano per evitare tutto questo affronterà in sequenza: Pagliare (casa), Montecchio (trasferta) e a seguire Campiglione, Etabeta, Ottrano, Grottaccia, Urbino, Adverso Ascoli e Torrese. Il calendario non è sicuramente agevole ma l’imprevedibilità che ha caratterizzato la storia dei "pagliacci" e il loro entusiasmo saranno due variabili fondamentali per rimanere nella serie che a questa squadra compete. Vedere il Real in C2 sarebbe francamente uno spreco troppo grande. La classifica dopo ventuno giornate: Corinaldo 58; Cus Macerata 43; Etabeta e Bocastrum United 40; Montecchio 39; Nuova Ottrano 33; Torrese, Ascoli e Pagliare 30; Falconara 29; S. Angelo 27; Grottaccia 26; Castelbellino e Real Fabriano 19; Urbino 14; Campiglione 7. CALCIO a 5 JUNIORES: SEI PUNTI IN SETTE GIORNI In un campionato dove non si può sbagliare per rimanere tra i grandi, la juniores del Real Fabriano prosegue a testa altissima battendo nel turno infrasettimanale il Castelbellino con il punteggio di 3-7 (in gol Rotoloni, Coco, Bisegna, Burini, Bello Burzo con una doppietta e Pastuglia) per poi ripetersi nel turno di sabato contro il Fano battuto per 5-0 (a segno Passeri con una tripletta, Burini e Bello Burzo). I giovani "pagliacci" sono saldamente al quarto posto con sette lunghezze di vantaggio sull’Alma Juventus Fano e a solo un punto dalla terza in classifica. Sembrano imprendibili invece Pietralacroce e Cus Ancona che continuano ad asfaltare qualsiasi avversaria senza mai guardarsi indietro. La classifica dopo ventiquattro giornate: Pietralacroce e Cus Ancona 58; PesaroFano 54; Real Fabriano 53; Alma Juventus Fano 46; Osimo 41; S. Angelo 40; Villa Musone 27; Fano 25; Castelbellino 23; Ostrense 20; Lucrezia 19; Campocavallo 9; Brecce Bianche e Cerreto d’Esi 7. e Patassi ha senz’altro innalzato il roster qualitativo dei fabrianesi, ma una maggior attenzione ed impegno di tutto il gruppo ha favorito questa bella affermazione, del tutto imprevista, vista la storica consistenza dei ragazzi di Senigallia. 4-0 il primo tempo, con le marcature di Moretti, Spadini ed Orfei (2), 4-1 la ripresa, con Orfei ancora a segno insieme a Spadini, ed una doppietta di Patassi. Da rimarcare l’ottima prova del portiere Roscini, giovanissimo, schierato in campo per l’assenza I Pulcini della Virtus Fabriano 28 sport.indd 2 CALCIO a 5 Serie C2 Il Cerreto fa cinquina contro l'Osimo Five e si conferma secondo Consueta panoramica settimanale sulle squadre del territorio che militano nei due gironi di serie C2. GIRONE A – Match senza storia tra la Virtus Fabriano e il San Costanzo, che sbanca il PalaGuerrieri per 0-5. I cartai restano penultimi in classifica e venerdì andranno in trasferta ad Montesicuro per affrontare la Futsal Ancona. La classifica dopo ventuno giornate: Dinamis Falconara 56; Pieve d’Ico 46; Cagli 40; Jesi ed Ankon 39; Futsal Ancona 37; Casine 35; Chiaravalle e San Costanzo 30; Pianaccio 28; Numana 27; Pietralacroce 22; Tre Colli Pinocchio 19; Brecce Bianche 13; Virtus Fabriano 7; Acli Mantovani 4. GIRONE B – Perentorio ritorno alla vittoria del Cerreto di mister Kristian Giordani, che batte 5-0 l’Osimo e consolida il secondo posto solitario in classifica. A segno Teo Innocenzi con una tripletta, Orlando e Gubinelli. La formazione: Juri Innocenzi, Sampaolo, Orlando, Tozzi, Ajdari, Biondi, Teo Innocenzi, Mosconi, Trottini, Centocanti, Gubinelli, Sakuta. Venerdì il Cerreto andrà in trasferta a Montelupone. Bruciante sconfitta, invece, subìta dal Cerreto d’Esi di mister Maurizio Buratti a Ripe di San Ginesio contro il Castrum Lauri: 3-2. I cerretesi chiudevano in vantaggio l’intervallo grazie alla doppietta di Di Ronza, ma nella ripresa i padroni di casa ribaltavano il risultato in loro favore. La formazione del Cerreto d’Esi: Cannoni, Caporali, Verrillo, Baldoni, Buldrini, Kinani, Lippera, Ottavi, Bruzzichessi, Di Ronza, Lo Muzio. Sabato 21 febbraio appuntamento casalingo contro il fanalino di coda Futsal Real Trading (ore 15). Questi ultimi, malgrado l’ultimo posto, sono però in ripresa e sabato scorso hanno battuto la Junior Matelica di mister Antonio Colluto per 6-1. Di Campoli l’unico gol matelicese. La formazione della Junior: Baldini Daniele, Baldini Giacomo, Bartoloni, Catena, Ferretti, Leoni, Prearsi, Campoli, Orpello. Venerdì 20 febbraio il team matelicese tornerà a giocare in casa contro il Gagliole (palestra Mancinelli, ore 21). La classifica dopo ventuno giornate: Sambucheto 54; Cerreto 39; San Severino 37; Montelupone 36; Campocavallo 34; Cantine Riunite Tolentino 32; Cerreto d’Esi e Futsal Macerata 31; Castrum Lauri 30; Osimo 28; Gagliole 27; Santa Maria Nuova 26; Fontespina 24; Junior Matelica 22; Recanati 18; Real Trading 4. Ferruccio Cocco Settore giovanile I ragazzi della Virtus Fabriano attivissimi: quattro squadre in campo nel week-end E’ ripresa a pieno ritmo dopo le festività l’attività giovanile della Virtus Fabriano che, mentre nel corso del weekend passato ha visto lusinghieri risultati, in questo fine settimana prevede a Fabriano un sabato scoppiettante suddiviso nei vari impianti. Sabato 14 hanno iniziato gli Allievi Regionali di Manzetti, che hanno inflitto agli ospiti dell’Audax Senigallia il classico scherzo di carnevale, annichilendoli letteralmente con un perentorio 8-1 finale. L’innesto dei validi Paccapelo L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 dei portieri Allievi, tutti influenzati. Formazione Virtus: Roscini, Dandani, Moretti, Massari, Paccapelo, Spadini, Petrucci, Coppola, Orfei, Melacotte, Fugnanesi, Patassi. Sempre sabato gli Esordienti di Jachetta, impegnati nel Torneo invernale in Ancona, hanno superato il quotato Camerano (Scuola Calcio qualificata) nell’ultima gara della manifestazione, per 5-3: in campo sono andati Sahbani, Cumani Hekuran. Feth Tahir, Boumeziane, Romensky, Sabir e Kertalli (fuori quota schierato in quanto squalificato con i Giovanissimi). Domenica 15 febbraio, quindi, i Giovanissimi Regionali (sempre di Jachetta), si sono rifatti della sconfitta dell’andata andando a vincere a Villa Musone, contro l’Acli B, per 7-2: 1-1 il primo tempo, con la marcatura di Mollari, e 6-1 per i fabrianesi nella ripresa, a segno con Koci e di nuovo Mollari, autori entrambi di una tripletta. In campo sono andati. Roscini, Gagliardi, Mollari, Giacometti, Bedaj, Koci e Fiori. Ora, come dicevamo, è previsto un fine settimana al gran completo a Fabriano per le formazioni giovanili Virtus. Inizieranno gli Allievi, al PalaGuerrieri (alle 15.30, contro il Pesarofano), alla ricerca di una conferma dopo la bella prova della settimana precedente. Trasferimento quindi al PalaFermi, dove alle 17.15 i Giovanissimi affronteranno i coetanei del Civitanova, mentre pressochè in contemporanea i Pulcini di Santarelli, giocheranno al PalaCesari contro il Brugnetto. Per gli Esordienti, infine, in attesa dell’inizio del Torneo Primaverile, è prevista un’amichevole. La formazione del Cerreto, secondo in classifica BREVI CALCIO A 5 SERIE D: VINCE L'AVIS GENGA, PARI PER NEBBIANO E CAMPODONICO Turno positivo per le tre formazioni della nostra zona. L’Avis Genga ha battuto con un rotondo 4-0 il Monserra (a segno Sassaroli con una doppietta, Burzacca e Bruffa). Il Nebbiano ha impattato 4-4 con la Virtus Moie grazie ad un bel recupero nel secondo tempo (in gol Samuele Farneti con una doppietta, Leporoni e Spadini). Infine, il Campodonico ha imposto l’alt ai quotati Dragons Cupramontana: 2-2 (reti di Biocco e Lezzerini). La classifica dopo diciassette giornate: Imbrecciata 41; Dragons Cupramontana 37; Villa Musone, Giovane Aurora ed Aspio 30; Casenuove 27; Anconitana 25; Nebbiano 23; Dorica 21; Virtus Moie 20; Avis Genga 18; Candia Baraccola Aspio 13; Monserra 11; Campodonico 10. f.c. AMATORI UISP: ED ORA GLI SPAREGGI Sabato 21 febbraio si svolgerà l’ultima giornata della regular season del campionato Amatori di calcio a 5. Le prime due in classifica Tabaccheria Spighi e Casablanca hanno acquisito l’ammissione diretta alla fase finale. Gli spareggi ora saranno i seguenti: Gli Orange-Dimax 52 e Juventude-La Celeste. Il programma di sabato 21 febbraio è il seguente: ore 14 Tabaccheria Spighi-La Celeste, ore 15.15 Juventude-Dimax 52, ore 16.15 Gli Orange-Casablanca. Tennis in auge: Fabriano al top nelle Marche Traguardo storico per la squadra dello Janus Tennis Club Fabriano che nel weekend passato è stata impegnata a Fano per i play-off validi per la promozione in serie A del trofeo “Giuseppucci”, campionato invernale a squadre di carattere regionale. È proprio grazie al successo sul Circolo Tennis Fano che la compagine fabrianese composta da Moretti Valerio, Mantini Alessio, Delneri Riccardo e Angelini Paolo (foto) ha strappato il pass per l'accesso in serie A per la stagione invernale successiva. Ora lo Janus Tennis Club è tra i primi sei circoli delle Marche, un risultato prestigioso maturato grazie ai successi di questi ragazzi tutti fabrianesi. Intanto prosegue con ottimi risultati l'attività giovanile della scuola tennis, i ragazzi hanno vinto finora ben quattro tornei (Mattia Conti a Jesi, Lorenzo Carnevali a Castelfidardo, Pallucchi Linda a Osimo e Pettinelli Manuel a Jesi). 18/02/15 11.07 29 >FUORI PORTA< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 L'amore che cambia la vita di SILVIA RAGNI L’ amore - anche se non si tratta propriamente di quello celebrato a San Valentino - che destabilizza, ma poi cambia la vita rafforzando il valore di sé; l’attentato contro Charlie Hebdo: da ‘Penna Libera Tutti’ di Gennaio abbiamo tratto due significativi articoli relativi a temi più che mai attuali. L’ INTELLIGENZA DELL’ AMORE Mi è finalmente capitato di ricevere una visita da parte di una persona, dopo quattr’anni, che credevo non volesse mai e poi mai varcare i cancelli di questo posto così disdicevole, per venire a trovare me, figuriamoci… Mi avessero proposto uno sconto di pena di tre anni o il poterla vedere, avrei scelto la seconda opzione ad occhi chiusi, quindi immaginate la felicità nel trovarmela di fronte, in tutto il suo giovanile splendore: mia figlia. Immediatamente il castello, faticosamente costruito in quasi quattro anni di fatica, composto da percezioni del mondo assai negative (e mi tengo basso!) e dal sentore di martirio che m’accompagna da un pezzo, beh, è crollato miseramente, sostituito dall’ebete gioia di sentirsi riconosciuto e, forse, voluto bene. (…) E adesso? Adesso viene il bello, ora non ci sono più alibi, il povero padre rifiutato (ma comunque riluttante) è bruciato in un magnifico falò di confidenza e complicità, dalle cui ceneri dovrà ricavare il sapone per nettare la sua storia e poi scremare i progetti da tutto il facile che s’illudeva potesse spianargli la strada, verso gli ultimi anni rimasti da vivere. Questo ex padre riluttante si trova adesso nella posizione di chi abbia molto da rimetterci, casomai fallisse di nuovo, e perdere adesso non significherebbe solo scendere nella classifica personale dell’autostima, adesso qualcuno gli ha dimostrato attenzione, gli ha chiesto aiuto, anche se non lo sa…ancora. Improvvisamente mi sento fortunato, importante e…anche potente, solo che non ci Dal carcere una riflessione sull'attentato di Parigi sono abituato…anni ed anni a pensare di essere in guerra col mondo intero, inviso e maledetto da tutti, cercando ogni minimo motivo per confermare i sentimenti bellicosi e smorzare gli accessi d’affetto che, prepotenti, tentavano di prevalere sull’odio che coccolavo, nutrivo ed allenavo con costanza...(…) Tutte le mie teorie sull’amore che non esiste, sull’opportunismo dell’animo umano, la convinzione di essere una barca alla deriva capace di mantenere una sola rotta, quella che mi sono scelto lontano da tutti e senza l’approvazione di alcuno al mondo, insomma molto di quello che sono (non riesco a dire che ero), dovrà essere sostituito da qualcosa che ancora non riesco a decifrare, ma sento che dentro di me pulsa e spinge, tentando di farsi strada in mezzo all’intrigo di abitudini, atteggiamenti e vizi, che ancora l’ostacolano. (…) Ma io mi sento d’essere un po’ un alieno, senza gravità né zavorre, perciò devo essere in grado di compensare l’equilibrio mancante con la fantasia disperata o, come dice una mia amica, con l’intelligenza dell’amore. Enrico Suppa, alias pEcunia roSp CHARLIE HEBDO Terrore, paura, panico, sgomento e tanta rabbia sono attributi che stanno caratterizzando il mondo moderno con attentati, martiri, morti e feriti inermi ed inconsapevoli in nome di un estremismo religioso che, di religioso non ha nulla. Allah Hacbar, Allah Hacbar, è questo il grido dei terroristi che hanno assalito ed ucciso i giornalisti parigini della testata Charlie Hebdo, giornale satirico reo di aver irriso il Profeta. Sembra la cronaca di una storia antica che ha caratterizzato per secoli l’intera cristianità, dove, non la satira, ma il semplice sospetto, rendeva possibile eccidi individuali e di massa, terrorismo nel vero senso della parola. Cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia. Qual è allora il motivo del contendere? L’ignoranza! Quella del Medio Evo che ambiva a tenere all’oscuro il popolo dal pensiero e quella di oggi, che annulla giovani desiderosi di ideali. Globalità, integrazione, accoglienza, sono i termini moderni che, nel tentativo di eliminare le differenze, le accrescono. Gli uomini si coalizzano con un ideale e non con la cortesia, là dove l’ideale appare non Il festival dell'italiano medio La vittoria finale dei tre (aspiranti) tenorini è in qualche misura lo specchio del Festival di Sanremo 2015, che sabato sera ha decretato il successo del trio “Il Volo”, assegnando la seconda e la terza posizione rispettivamente a Nek e Malika Ayane. Come sempre, non hanno vinto né le migliori canzoni né i migliori cantanti, ma a questo ormai siamo abituati: lo strano mix fra i voti della giuria popolare e quella presente in sala riserva sempre sorprese e imprevisti. La scelta nel mazzo fra vecchi habitué del palco e “campioni” semisconosciuti lanciati dai molti talent show contemporanei ha creato qualche evidente disorientamento. Più di uno fra loro era lì per farsi notare e non per cercare gloria musicale, come hanno (di)mostrato non soltanto la scollatura e lo spacco da spiaggia della Tatangelo o il look trasparente della Atzei, ma anche gli eccessi verbali del duo “I soliti idioti” (un nome, un programma ma – soprattutto – nessuna attinenza con la canzone vera) e qualche band alquanto esagitata. Meglio è andata la gara delle nuove proposte, che venerdì sera ha premiato il bravo Giovanni Caccamo, giovane cantautore vecchia 29 fuori porta.indd 2 maniera. Canoramente parlando, la serata di qualità più alta è stata quella del giovedì, quando gli artisti in gara si sono misurati con le “cover” di canzoni del passato sanremese, che hanno dato modo di ricordare non solo molti cantanti scomparsi ma anche… la scomparsa qualità musicale del tempo che fu. Assolto l’obbligo della critica musicale, bisogna invece parlare di tutto il resto, che – in realtà – nella versione contemporanea della kermesse sanremese fa discutere molto più della musica. Da tempo il Festival non è più “della canzone” ma “della polemica” e a volte perfino “dell’eccesso”. La linea scelta quest’anno da Carlo Conti e da chi lo ha chiamato a condurre la manifestazione è stata una fra le più nazionalpopolari in assoluto. Volto noto al pubblico televisivo, rassicurante e senza particolari guizzi creativi, il conduttore ha dominato il campo lasciando ad Arisa, Emma e Rocio le parti di vallette, come da copione. E, sempre come da copione, non sono mancati ospiti e presenze destinate a suscitare dibattito fin dalla vigilia. Come, per esempio, la comparsata di un uomo barbuto a cui piace vestirsi da donna, ospiti internazio- nali interessanti ma strapagati come Charlize Theron e Will Smith, comici incapaci di far ridere (Siani e Pintus) e inclini a volgarità e doppi sensi (Panariello), soltanto in rare eccezioni capaci di strappare una risata convinta totalitario ma discutibile. Abbiamo attraversato l’era dei lumi raggiungendo la civiltà, abbiamo imparato il concetto trascendentale della democrazia, il sapere è stato il motore ideale che ci ha spinti a scegliere la libertà, che altro non è che l’obbligo di rispettare quella degli altri. Non da maestri, ma da suggeritori, dobbiamo indicare la strada della libertà a coloro i quali credono che l’annullamento e la morte sia la risoluzione del loro credo. La violenza è figlia degli asociali, mentre l’ignoranza è la madre della violenza e noi l’abbiamo conosciuta e praticata, per poi bandirla comprendendo che l’ascolto è la chiave di volta dei popoli. Non sono necessari provvedimenti soppressivi, non è necessario professare l’inasprimento dei controlli, l’indispensabilità sta nell’offrire concetti da perseguire, fissare traguardi da raggiungere e, soprattutto, occupare le menti apatiche. Ciro Esposito68 (Luca e Paolo, Virginia Raffaele). Il sorriso abbronzato del conduttore ha accolto nella prima serata la numerosa famiglia Anania – padre, madre e 16 figli – mentre l’ultima sera (che coincideva con la pseudo-ricorrenza di San Valentino, protettore degli innamorati) ha festeggiato i coniugi Bartolomeo e Concetta Manenti, sposati da 65 anni come 65 sono le edizioni del Festival. Chiara l’identificazione della famiglia come target privilegiato di una manifestazione che mai come quest’anno ha mescolato gli ingredienti spettacolari, per cercare di dare a ciascun tipo di pubblico la sua parte. Non sono mancati i ritorni storici (Biagio Antonacci, Gianna Nannini, gli Spandau Ballet) e l’intervista al ct della Nazionale italiana, la comparsata del telecuoco Joe Bastianich, del cast della fiction “Braccialetti Rossi”, del ciclista Vincenzo Nibali e del patron della Sampdoria Ferrero (chissà cosa c’entravano, tutti quanti questi…), come pure il ricongiungimento – soltanto apparente – fra Albano e Romina. Il denso mix dell’edizione appena archiviata non ha lasciato il tempo di trovare un filo rosso coerente, in compenso ha riportato gli ascolti a livelli molto alti, per la gioia degli inserzionisti pubblicitari e, quindi, di mamma Rai. Marco Deriu 18/02/15 11.07 30 >DIALOGO< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Il camice bianco al chiodo La lunga esperienza professionale del massofisioterapista Marà di FRANCO MARÀ H o trascorso più della metà della mia vita nello studio professionale di masso-fisioterapia, a praticare tecniche manuali sui pazienti, e a descrivere le metodiche che applico nelle patologie; ora credo sia giunta l’ora di riporre le pomate e gli oli medicali e di appendere al classico chiodo il bianco camice che mi ha vestito e distinto per tutti questi anni, nonché il noto ed amato fibrolisore, che mi ha coadiuvato nelle terapie specifiche aiutandomi a risolvere importanti patologie, laddove le mie mani non potevano arrivare. Mi sono preso cura di persone bisognose e malate, che in tanti si sono rivolti alla mia persona certi di trovarsi di fronte, oltre che un terapista, anche un amico pronto ad ascoltare ogni loro esigenza e a fare il possibile per soddisfarla. Ho sempre riconosciuto i miei limiti professionali, ed ho cercato di operare con umiltà facendone il mio credo. Ho dato molto alla mia attività professionale, ho dato tutto quello che avevo e sentivo dentro, ed anche di più, andando a volte anche oltre i limiti fisiologici. Ma quando ti accorgi che le energie vengono meno e non riesci più a dare il massimo, credo sia giusto tirare i remi in barca, mettersi da parte, lasciando il posto a terapisti più giovani, validi e preparati. Sono anche consapevole di aver avuto molte soddisfazioni e riconoscimenti dalla mia profes- sione. Ho avuto l’onore di ricevere e trattare attori famosi e noti personaggi dello spettacolo e dello sport, ho ricevuto attestati, oltre che di stima, anche di amicizia. Il mio auspicio sarebbe che tutto questo bagaglio tecnico non venga dimenticato, ma venga divulgato e ripreso da giovani validi terapeuti; io sono pronto ad insegnare il tutto tenendo corsi e/o convegni ai colleghi interessati, offrendo ed insegnando l’uso del fibrolisore personale, facendo riferimento a ciò che ho scritto e divulgato nei miei due libri, nonché all’ultima pubblicazione, molto importante e unanimamente condivisa dalla scienza medica, che è quella dell’allineamento dell’atlante (1° vertebra cervicale). Concludo ringraziando doverosamente quelli che mi sono stati maggiormente vicini in tutti questi anni, in primis mia moglie che amorevolmente ha sacrificato e diviso il suo tempo libero e mio figlio, sempre prodigo di consigli ed utili incoraggiamenti. Un particolare ringraziamento vada a tutti gli amici medici di Fabriano ed agli eccellenti specialisti che hanno creduto in me, affidandomi pazienti da trattare. Credo di aver risposto con fiducia alle loro aspettative. Non posso infine non ricordare e rivolgere un caloroso e commosso pensiero a tutti i miei pazienti, che numerosissimi si sono rivolti alla mia persona, consapevole di aver dato con il massimo impegno e serietà assoluta sicure risposte alle loro aspettative. Di tutti conserverò un ricordo commosso, come è nel mio stile e sensibilità. Non mi aspetto enfatizzazioni ed elogi per ciò che ho fatto; ma solo rispetto e condivisione per la scelta intrapresa. Con animo sereno a tutti dico grazie di cuore. Con affetto. E' credibile solo Fermiamo la strage di volpi chi dà testimonianza e cuccioli uccisi nelle tane Non ci sono parole per spiegare il comportamento di tanti politici che, senza alcuna dignità morale, si approfittano della loro posizione sociale per frodare le risorse finanziarie frutto dei versamenti di tanti contribuenti, onesti, italiani. Oggi, questi scandali politici coinvolgono ogni colore di qualsiasi tendenza politica, dal nord al sud dell’Italia, con un danno enorme per le casse dello Stato che si ripercuote nel mal funzionamento di tutto l’apparato della società civile italiana. E’ scandaloso che i nostri politici, pur percependo favolose retribuzioni, non si rendano conto che devono ringraziare tutti quei cittadini italiani che con il voto alle urne hanno delegato rappresentanti istituzionali per amministrare quel bene comune patrimonio di tutto il popolo italiano. E’ quasi comica la situazione di tanti politici che proclamano con belle parole: impegno civile, solidarietà, sacrifici per il bene del paese e poi si scopre che non testimoniano con fatti, reali, concreti, ciò che dicono con tanto ardore. Oggi, specialmente in politica sono credibili quelle persone che testimoniano, con il loro operato, un comportamento leale, onesto ed esempio tangibile del loro impegno rivolto al bene del paese. Purtroppo è una amara realtà che, chi è chiamato a servire lo Stato politicamente, si considera questo importante impegno sociale come una normale attività lavorativa, anziché un lodevole servizio per migliorare la qualità della vita di tutta la popolazione italiana. Un segnale positivo di onestà politica è stato testimoniato dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che per una visita privata a Palermo non si è avvalso della facoltà di usufruire dell’aereo di Stato, ma si è pagato regolarmente il volo, dimostrando che è possibile “non prelevare il denaro dei contribuenti onesti”, come ha testimoniato con i fatti il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, sprecando soldi pubblici, 30 dialogo.indd 2 usufruendo di un elicottero dello Stato, per una vacanza privata con la famiglia in montagna. Non è questo il modo di amministrare il paese Italia. Se, chi è ai vertici della politica non dà testimonianza di onestà, valori e comportamenti leali, non può pubblicamente elargire promesse di cambiamento per il bene comune, perché non è credibile se alle belle parole non faccia seguire fatti di vero impegno civile. Anche il recente scandalo dei rimborsi, non istituzionali, che ha coinvolto i vertici della nostra regione delinea un modus operandi che è comune, purtroppo, a tutte le regioni italiane. Per debellare questa corruzione così immorale e poco dignitosa di un paese democratico e civile è opportuno che venga applicato l’articolo n. 54 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. Sandro Tiberi Il dirigente del Settore Affari Istituzionali - Polizia Provinciale - Flora e Fauna della Provincia di Ancona ha recentemente autorizzato l’uccisione delle volpi e dei loro cuccioli in tutti gli Istituti faunistici della Provincia, utilizzando metodi cruenti di abbattimento. E’ consentito infatti l’abbattimento della volpe all’aspetto, anche notturno, con utilizzo di fonti luminose in qualsiasi data dell’anno. E’ autorizzato l’utilizzo dei cani in tana da parte di dieci “operatori” nel periodo 1 gennaio - 31 marzo di ogni anno e il trappolaggio tutto l’anno. Tutto questo fino alla fine del 2017, finalizzandolo al controllo della volpe (Vulpes vulpes) nelle Zone di Ripopolamento e Cattura, nei centri pubblici e nelle aree di rispetto. Un’autentica barbarie di sapore medioevale solo con l’obiettivo di estirpare un competitore dei cacciatori anconetani! I cacciatori della Provincia di Ancona, infatti, non soddisfatti dei loro magri carnieri dovuti a decenni di indisturbata pressione venatoria, cercano da sempre di estirpare in maniera violenta e definitiva la volpe, un loro diretto competitore. Questo nonostante il grande valore biologico rappresentato da questo splendido animale quale regolatore naturale delle altre specie della fauna selvatica, contribuendo quindi ulteriormente allo squilibrio naturale e al depauperamento della biodiversità. Ma l’aspetto più vergognoso sono le politiche filovenatorie dei nostri amministratori e dei dirigenti del settore Flora e Fauna della Provincia di Ancona che, invece di preoccuparsi di tutelare tutte le specie della fauna selvatica, si dimostrano più attenti ad accontentare gli interessi del più becero estremismo venatorio, autorizzando addirittura abbattimenti in tana nel periodo riproduttivo delle volpi e dei loro cuccioli, utilizzando per questo strazio dei cani e cacciatori selezionati. Chiediamo quindi alla nuova presidente della Provincia di Ancona Liana Serrani di fermare questa strage, interrompendo l’abbattimento delle volpi, ed esercitando il suo dovere di tutela del patrimonio faunistico e della biodiversità della nostra Provincia, a vantaggio di tutta la collettività e non soltanto degli interessi particolari di una sparuta minoranza armata, che tanta influenza però dimostra ancora di avere nei confronti della politica regionale e provinciale. A questo proposito la Lac Marche, insieme al Wwf Ancona ed all’Enpa hanno indetto una petizione on line per fermare il massacro delle volpi in Provincia di Ancona, a cui hanno già aderito migliaia di cittadini. Questo il link della petizione: https://www.change.org/p/lianaserrani-presidente-della-provinciadi-ancona-fermiamo-la-stragedelle-volpi-e-dei-cuccioli-uccisiin-tana-nella-provincia-di-ancona Danilo Baldini, delegato Lac per le Marche E li chiamano "vandali" L'Udc non ci sta Sono buoni e tolleranti i nostri amministratori, arroccati nelle loro tranquille dimore al di fuori del centro storico e quando si spingono a bacchettarli, li chiamano eufemisticamente ”incivili”. Sono gli artefici di veri e propri attentati criminali al patrimonio privato e pubblico che si stanno perpetrando in vari siti del centro città, incuranti di telecamere di videosorveglianza, ignorate da individui in branco ed in vario modo alterati. Da più parti i cittadini residenti e non solo chiedono ed hanno diritto di vivere in una città sicura, senza coprifuoco per nessuno, ma vivibile e rispettosa per tutti. Sarebbe forse il caso, dicono in molti, di avere un assessore di riferimento che viva in “situazione” attraverso una “full immersion” responsabile del decoro e della tutela del nostro cosiddetto “salotto buono” per ora preda di orde di forsennati che dalle 23 alle 3 del mattino (quindi per 2/3 giorni alla settimana) sballano a loro piacimento e fanno danni dei quali nessuno di loro risponde. E’ senz’altro un problema di ordine pubblico, che per la scarsità dei mezzi delle nostre forze dell’ordine, non ha finora trovato soluzione. Le "invasioni barbariche", oltre la fortunata trasmissione su LA7, sembrano essere tornate in vita proprio da noi. Marisa Bianchini Lunedì 9 febbraio si è riunito il direttivo del locale partito Udc per discutere, tra i vari argomenti posti all’ordine del giorno, anche la nota questione della chiusura al traffico della cittadella dello sport. Tutta la direzione del partito è stata ferma ed ha condiviso la decisione di sollecitare la riapertura al traffico della zona in quanto la chiusura avvenuta in via sperimentale non ha portato alcun beneficio alla popolazione anzi ha portato notevole disagio ai cittadini ed un malcontento generale. Se è vero che circa 2.000 sono gli utenti che usufruiscono degli impianti sportivi e la decisione presa vuole tutelare questi ultimi, è altrettanto vero che più di 2.000 sono le firme raccolte per la riapertura ed il malcontento della cittadinanza supera di gran lunga l’approvazione. L’Udc quindi rende noto che non ci sta a supportare tale decisione peraltro mai condivisa e sollecita la riapertura del passo o quanto meno l’elaborazione di soluzioni alternative adeguate che tengano conto dell’interesse di tutti. La direzione Udc di Fabriano 18/02/15 11.08 >DIALOGO< L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 31 Lavori lenti, un vero danno I gestori del pub lamentano molti disagi per il prolungarsi del cantiere L i GESTORI DEL TANNING PUB Due immagini del cantiere nel piazzale antistante il Tanning Pub a lentezza dei lavori per la rimozione della copertura del fiume Giano. Siamo Cristian, Christian e Dimitri: i gestori dal settembre 2014 del Tanning Pub, locale per tutte le età, sito in via Madonna delle Grazie. Vogliamo far presente con questo articolo i disagi che la lentezza con cui i lavori di riapertura del fiume Giano stanno arrecando alla nostra attività, anche in riferimento ad un articolo scritto poche settimane fa su questo giornale, nel quale si lasciava intendere che “Il lavoro prosegue regolarmente e in maniera intensa” [L’Azione, 24 gennaio 2015, pagina 11]. Non è assolutamente vero. Trascorriamo quasi tutte le mattine nel nostro locale e da più di un mese a questa parte capita di vedere il cantiere completamente chiuso. Capiamo l'importanza che questi lavori hanno e sosteniamo l'opera, ma non possiamo più tacere sulla lentezza con cui vengono effettuati. I danni che la nostra attività sta subendo sono molteplici. Innanzitutto non ci sono più di sei parcheggi e i clienti devono posteggiare lontano per arrivare da noi; da tempo l’unica via accessibile a piedi dal corso è via Ramelli (una strada stretta che non permette una camminata sicura ai pedoni), numerosi clienti ci hanno chiaramente detto che molte volte preferiscono tornare indietro piuttosto che arrivare da noi. Non possiamo più sopportare questa situazione. Abbiamo pazientato, ma non si possono mettere in difficoltà persone che lavorano. Che si faccia qualcosa! Svincolo chiuso in via Dante: Cani e biciclette ai Giardini: verso un'assemblea cittadina? dal sindaco arriva un altro no Sento la necessità di dare ulteriori informazioni alle persone interessate alla riapertura dello svincolo di via Dante. Ricordo che ho scritto quattro lettere al Comune di Fabriano e solo alla prima ho avuto risposta dall’assessore Giovanni Balducci, il quale concludeva il suo scritto dicendo che… "per quanto mi riguarda la fase sperimentale della chiusura dello svincolo di via Dante in prossimità degli impianti sportivi deve proseguire così come stabilito"… alle altre tre, a tutt’oggi, attendo ancora risposta. Le affermazioni dell’assessore Balducci hanno portato il sottoscritto, ed un modesto manipolo di amici, ad iniziare una raccolta di firme per la riapertura dello svincolo. La consegna al Comune delle 2.120 firme raccolte e le lettere inoltrate sono rimaste inascoltate e non hanno ottenuto alcun riscontro. Preso atto pertanto del silenzio della pubblica amministrazione, ho scritto due lettere alla Prefettura di Ancona (9/12/2014 e 4 gennaio 2015), sul tenore di quelle scritte al Comune di Fabriano, convinto che la Prefettura di Ancona avesse validi strumenti giuridici che, se attivati, avrebbero avuto successo dove una pluralità di cittadini aveva fallito. Ciò che era una legittima aspettativa, purtroppo è e rimarrà un sogno. La Prefettura di Ancona ha risposto con la lettera che allego. In essa si può tranquillamente vedere che la risposta, modesta e parziale, non affronta le problematiche poste e risponde riprendendo le notizie fornite dall’amministrazione comunale la quale si è guardata bene dall'essere obiettiva non avendo fornito tutte le informazioni del caso. Ciò posto, rimane ora la possibilità di attivare Lo svincolo della discordia la class action o il Tribunale. L’attivazione della class action (azione collettiva pubblica D.Lgs. 20 novembre 2009, n.198) non è di fatto praticabile per le difficoltà procedurali, per i tempi lunghi che comporta, perché non prevede il risarcimento del danno, perché la sentenza è di fatto inappellabile e per ultimo perché bisogna adire il Tribunale di Roma il quale è competente per i giudizi introdotti dalle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise ed Umbria (e ciò la dice lunga sulla possibilità di avere una sentenza veloce). Per la nostra fattispecie, invece, è possibile, con ricorso al Tribunale di Ancona, ottenere il risarcimento del danno che non è solo monetario (calcolato sui costi che ciascun cittadino sostiene in più per il maggior chilometraggio percorso) ma anche quello relativo al disagio subito, al maggior tempo impiegato, ecc. ecc. che va opportunamente rimborsato. Per onestà debbo anche dire che lunedì 9 febbraio ho incontrato in Comune l’assessore Balducci il quale mi ha detto che sta rivedendo la pedonalizzazione della cittadella dello sport e pertanto ha in animo di organizzare quanto prima una assemblea cittadina. L'argomento di tale pubblica assemblea verterebbe pertanto sulla possibilità dello spostamento della futura cittadella dello sport con conseguente riapertura dello svincolo di via Dante. Si tratta pertanto, a questo punto, di aspettare e valutare successivamente all’esito della assemblea il percorso da intraprendere. Ecco perché, fin da ora, è necessario che ciascuno di voi trovi il tempo per partecipare e far conoscere queste notizie a quanti sono interessati. Franco Berionni Giovedì 12 febbraio una delegazione del Comitato cittadino Attivisti per Fabriano ha incontrato il sindaco Giancarlo Sagramola. La delegazione ha ribadito i propri intenti ed illustrato le proposte scaturite dal convegno pubblico “Più verde per tutti”, tenuto l’8 novembre, prima fra tutte quella di una pista ciclabile pedagogica a scorrimento lento nei Giardini Regina Margherita. Gli Attivisti hanno invitato sindaco ed amministrazione tutta a rivedere l’Articolo 12 del Regolamento di Polizia municipale che tante perplessità ha suscitato dopo la sua approvazione (nel giugno 2014), come dimostrano le 1.000 firme Uno dei vialetti dei Giardini Regina Margherita raccolte dagli Attivisti in una petizione pubblica che chiede la sua revisione. Il sindaco ha ribadito le sue convinzioni confermando il divieto per cani e ciclisti sopra i 6 anni nei due giardini pubblici storici di Fabriano Giardini Regina Margherita e Giardini della Pisana - rimarcando la mancanza di soldi per realizzare spazi dedicati nel Giardino Nuovo. Il Comitato, rimanendo nelle sue posizioni, ha espresso la necessità di sensibilizzazione alla educazione civica, di progettualità, di rendere fruibili a tutti questi spazi pubblici senza discriminazioni per nessuno prevedendo forme di controllo e di sanzione, nella convinzione che pochi maleducati non possano condizionare i tanti cittadini onesti e rispettosi delle regole. Gli Attivisti per Fabriano continuano con rinnovato impegno la propria opera, consapevoli che i 1.000 firmatari della petizione rappresentino 1.000 famiglie fabrianesi (perché anche se consentito, hanno evitato di prendere firme sotto i 18 anni), e che i Giardini Regina Margherita, in qualità di principale parco pubblico, siano un biglietto da visita della città di Fabriano, nel quale è fondamentale consentire l’accesso a tutte le categorie di cittadini e di turisti. Attivisti per Fabriano Ma che cosa significa essere una "eccellenza"? Parole e termini inflazionati, stiamo prendendo la malsana abitudine di autodefinirci un’eccellenza. Nei profili Linkedin, nelle interviste radio-televisive e su carta stampata ormai è un jingle ripetuto: “Sono un’eccellenza del territorio”. Ma che significa? Un tempo il mercato, i consumatori, gli operatori del settore potevano permettersi di definire, dopo un attento esame, una realtà aziendale un’eccellenza. Oggi inseriamo la dicitura “eccellenza” addirittura nel biglietto da visita. Ho sempre sostenuto che una buona gestione d’impresa si traduce in un impegno costante e tenace volto a realizzare l’obiettivo migliore. Il fare soldi non significa necessariamente fare la differenza. Un progetto illuminato, strutturato con impegno e disciplina, un’intuizione creativa che in modo certosino non tralascia alcun dettaglio possono portare ad un profitto solo se accompagnati dalla perseveranza e da una buona dose di modestia. Il profitto è il risultato finale di un lavoro ben fatto, ma non possiamo stabilire da soli se il nostro lavoro sia ben fatto”. Sono un’eccellenza del mio territorio”! L’eccellenza non è una definizione aprioristica, deve essere il driver principale per una leadership di qualità. Il presenzialismo, la spasmodica ricerca della via più breve per raggiungere il successo e la riconoscibilità del proprio marchio non devono soppiantare il cammino di sacrificio e rinuncia senza i quali risulta difficile raggiungere la vetta. Tutti vogliono farcela, pochi vogliono prepararsi per riuscirci. Mi è stato insegnato a combattere, a studiare, a non adagiarmi e cercare con impegno di meritare il mio piccolo” angolo di Paradiso”. L’apparenza non sarà mai sostanza, la notorietà non sarà mai sinonimo di veridicità. La capacità può portarci al top, ma solo il carattere e l’umiltà ci manterranno lassù. Vi lascio con un pensiero di Aristotele: “Noi siamo quello che facciamo, sempre. L’eccellenza non è un atto ma un’abitudine”. Gigliola Marinelli 31 dialogo.indd 2 18/02/15 11.52 32 L'Azione 21 FEBBRAIO 2015 Per essere una famiglia al completo... manca solo l'abbonamento a L'Azione Sei ancora in tempo per rinnovarlo o sottoscriverne uno nuovo. Come? 32 pubb.indd 2 18/02/15 11.16