L`Azione

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L`Azione
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)
>Fabriano
5
>Fabriano
Fabriano-Matelica euro 1,20
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>Matelica
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n. 7 Anno CIV 21 febbraio 2015
>Sport
Le Fiamme
Gialle
all'ex Fermi?
Come cambia
la raccolta
differenziata
Una giornata
dedicata
all'agricoltura
Atletica:
due fabrianesi
da urlo!
L
A
I
A
'ex complesso scolastico è rimasto
vuoto dopo la soppressione del Tribunale e
potrebbe ospitare la caserma della Finanza.
colloquio con l'assessore Claudio
Alianello. Al via una
sperimentazione: le isole
ecologiche peseranno i
rifiuti di ognuno.
Le sorprese
invernali
E’ come imbattersi in un clima da solleone
nei giorni della Merla o assistere ad un’abbondante nevicata a Ferragosto. Scenari da
allucinazione? Neanche tanto. Il bailamme,
non solo dialettico e mediatico, scatenatosi
in questo scorcio invernale, ha di nuovo
sconcertato il cittadino medio, quello che
adesso viene decantato sul grande schermo
da uno della nouvelle vague della regia,
come Maccio Capatonda, ovvero quel
soggetto avvilito, depresso e totalmente
incapace di interagire con chiunque. Stiamo
rischiando di arrivare a questo. L’assurdo
che annichilisce, anziché portare all’esasperazione. In chi si senta coinvolto in un’emergenza collettiva, come lo è il maltempo
che è imperversato da nord a sud, dove a
galleggiare come un sughero è la dignità,
non può esistere la medietà del cittadino. Lo
spirito dell’uomo, quando è costretto ad affrontare l’onnipresente immagine della sua
solitudine e del suo declino, è un contenitore
a pressione su ciò che ribolle, trabocca,
rigurgita. E il senso dello Stato si identifica
con la coscienza incerta dei cittadini col
rischio di eleggere i rappresentanti di questa incertezza, di questo Stato assediato da
mille ombre. L’incertezza della coscienza, il
muoversi delle nebbie non hanno né idee, né
ideali. Hanno soltanto un malcontento che
cresce e scatena le vampate di furore. Perché
non è possibile che solo da noi, e non siamo
nei fiordi della Scandinavia o tra le steppe
della Siberia, bastano pochi centimetri di
neve per bloccare gli autobus, chiudere le
scuole, paralizzare la circolazione ferroviaria, mettere il disco rosso davanti agli
accessi autostradali. E’ un paradosso, ma
più la tecnologia ci fa sentire onnipotenti,
più le previsioni meteo diventano precise e
puntuali e più ai primi fiocchi sperimentiamo fragilità ed impotenza. Un tempo si consigliava agli automobilisti di non mettersi in
viaggio nel caso di una nevicata, almeno il
primo giorno. Si suggeriva di utilizzare i
mezzi pubblici. Unico problema: i mezzi
pubblici quando nevica hanno gli stessi inconvenienti delle automobili. Perché non sta
scritto da nessuna parte che le macchine non
possano fermarsi. Insomma una spruzzatina
e siamo ai limiti della calamità, dell’evento
eccezionale. Oggi è il manto bianco, ma
ieri era il sisma e domani l’alluvione. Tutti
reclamano, esigono e pretendono. E la colpa
è sempre degli altri… come della “neve pesante” su cui è scivolata l’Enel per il lungo
blackout in Emilia Romagna. La strada non
è percorribile, eppure le risorse per spalare
la neve o scongiurare esondazioni devono
essere messe a bilancio da enti che non siano
fantasma. (...)
l convegno si propone
di affrontare tutte le
sfaccettature, le opportunità e i vantaggi per
chi vuole scommettere
su... l'Oro Verde!
25
i Campionati Italiani Allievi, Giacomo
Brandi è medaglia d'oro
nella marcia, Elisa Maggi bronzo nei 200 metri
(con record societario!).
E
ntriamo nel periodo di Quaresima che per la Chiesa è
un tempo forte che ci incammina verso la Pasqua. Il
nostro Vescovo ci ricorda le priorità
di questo periodo, da vivere sempre
con lo stile comunionale e creativo.
E dopo l’incontro con il custode della
Terra Santa Padre Pizzaballa, già domenica 22 febbraio siamo chiamati a
condividere con il nostro pastore la
gioia di una celebrazione eucaristica
in Cattedrale per l’anniversario della
sua ordinazione episcopale. Intanto
la Caritas propone anche quest’anno
il cesto della carità per sostenere le
persone più bisognose. Perché la Quaresima è anche questo: operare con
gesti concreti in favore del prossimo.
Servizi a pag. 3
del Vescovo don Giancarlo Vecerrica,
don Lorenzo Sena,
Edmondo Ercolani
Un digiuno
che alimenta
(Segue a pagina 2)
Carlo Cammoranesi
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>EDITORIALI<
Duecento testate, 3.000 posti di lavoro di giornalisti, grafici e poligrafici, 300 milioni di copie in meno: se Governo e Parlamento non ripristineranno i contributi per l’editoria 2013 (tagliati
retroattivamente a bilanci già chiusi) e 2014 sono questi i numeri del disastro che si abbatterà
sull’editoria non profit italiana, con costi per lo Stato più alti del valore del fondo.
Nel 2014 chiuse 30 testate storiche, hanno perso la propria occupazione circa 800 giornalisti.
Espulsi dal mondo del lavoro anche mille grafici e poligrafici. Aci Comunicazione, Mediacoop,
File, Fisc, Fnsi, Articolo 21, Slc-Cgil, Anso e Uspi lanciano in questi giorni la campagna
“Meno Giornali = Meno Liberi”.
U
na palla di giornali malamente accartocciati: è il simbolo della campagna di comunicazione “Meno
Giornali = Meno Liberi” lanciata
da 9 associazioni e sindacati del settore
(Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, Mediacoop, Federazione Italiana
Liberi Editori, Federazione Italiana
Settimanali Cattolici, Federazione
Nazionale Stampa Italiana, Articolo
21, Sindacato Lavoratori Comunicazione Cgil, Associazione Nazionale Stampa Online, Unione
Stampa Periodica Italiana) per
salvaguardare il pluralismo
dell’informazione e per una
riforma urgente dell’editoria.
Il primo atto è una petizione,
pubblicata sul sito www.menogiornalimenoliberi.it e su tutti
i social network con l’hashtag
#menogiornalimenoliberi, con
cui si chiede di mettere mano
ai tagli immotivati del contributo
diretto all’editoria e di avviare subito
un Tavolo di confronto sull’indispensabile riforma dell’intero sistema dell’in-
formazione (giornali, radio, tv, internet).
Sono oltre 200 le testate non profit che rischiano di chiudere sul territorio nazionale,
lasciando sul campo 3.000 posti di lavoro tra
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
giornalisti, grafici e poligrafici. Quotidiani locali, riviste di idee, periodici di
comunità, settimanali cattolici, organi
di informazione delle minoranze linguistiche, ma anche giornali nazionali
di opinione. È questo il mondo messo
in crisi dal taglio dei contributi 2013
(dimezzati retroattivamente a bilanci già
chiusi) e 2014. Sono 300 milioni di copie
distribuite in meno ogni anno, 500mila
pagine di informazione che verranno a
mancare, con danni gravissimi per l’indotto
(tipografie, trasporti, distributori, edicole) e
le economie locali. I promotori calcolano
che i costi per lo Stato saranno largamente
superiori al valore del Fondo per il contributo diretto all’Editoria, individuabile,
per il 2015, in circa 90 milioni di euro.
Nel corso dell’ultimo anno hanno chiuso
una trentina di testate, tra cui alcune storiche come “Il Salvagente”, e hanno perso la
propria occupazione circa 800 giornalisti.
Duramente colpita anche la categoria dei
grafici e poligrafici, più di mille dei quali
sono stati espulsi dal mondo del lavoro.
Il paradosso è che in questo modo le cooperative e le realtà editoriali senza scopo di lucro
pagheranno due volte gli abusi che si sono verificati in passato e che giustamente sono stati
denunciati a più riprese: prima perché c’erano
soggetti che ricevevano indebitamente i contributi, ora perché la battaglia per l’abolizione
dei finanziamenti pubblici portata avanti da alcune forze politiche rischia
di farle scomparire per sempre.
I promotori ricordano invece che
la Carta fondamentale dei Diritti
dell’Unione Europea impegna
ogni Paese a promuovere e
garantire la libertà di espressione e di informazione,
mentre lo Stato italiano è
agli ultimi posti in Europa
per l’investimento pro capite a sostegno del pluralismo
dell’informazione
Un richiamo, quest’ultimo, fatto proprio anche
dal Presidente Mattarella,
che nel suo discorso di insediamento ha ricordato come
garantire la Costituzione significhi
«garantire l’autonomia ed il pluralismo dell’informazione, presidio di de-
Le sorprese
invernali
Istituzioni in via di estinzione dovranno essere sostituite da altri enti
che si è deciso di conservare in piena
efficienza. Altrimenti è una presa in
giro. La protesta si alza e anche se si
propongono svariate soluzioni non è
facile individuare il volontario civico
della pala. C’è quello che si arrabbia se
non viene sparso il sale e se viene usato
si lamenta lo stesso perché si formano
le buche. Ma c’è appunto quel volontario che in ogni condominio, in ogni
scuola materna, in ogni ufficio che, in
silenzio e senza proclami, si rimbocca
le maniche e cerca di risolvere anche
il piccolo disagio. Come si è sempre
fatto anche nel passato. Si aspettava
il favonio ed il sole delle imminenti
primavere. Le cose ora sono cambiate. Perché l’arroganza di certuni e
l’approssimazione di altri hanno finito
per spingere il cittadino medio a non
avere più una dignità ed uno spazio. E
quindi a perdere ogni stimolo di spinta
e di capacità reattiva. Per tornare utile
solo a ridosso delle prossime elezioni.
Un conto è aspettare il ritorno del sole,
un altro quello delle urne…
Carlo Cammoranesi
mocrazia». «Senza questi giornali – scrivono
i promotori nell’appello – l’informazione
italiana sarebbe in mano a pochi grandi
gruppi editoriali e in molte regioni e comuni
rimarrebbe un unico soggetto, monopolista
di fatto, dell’informazione locale e regionale.
Senza questi giornali, impegnati da sempre a
narrare e confrontare con voce indipendente testimonianze e inchieste connesse a specifiche aree di aggregazione sociale e culturale
e ad affrontare con coraggio tematiche di
particolare rilevanza a livello nazionale,
l’informazione italiana perderebbe una parte
indispensabile delle proprie esperienze».
Donna, la vera uguaglianza
“S
di FRANCESCO IACOBINI
i tratta di studiare criteri e modalità nuovi
affinché le donne si sentano non ospiti, ma
pienamente partecipi dei vari ambiti della vita
sociale ed ecclesiale. Questa è una sfida non
più rinviabile.” E’ il passo centrale dell’importante discorso
rivolto dal Papa all’assemblea plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura, ricevuta in Vaticano sabato 7 febbraio, al
termine di un convegno di studi su “Le culture femminili:
uguaglianza e differenza”. Francesco ha mostrato una profonda conoscenza delle sfide e dei problemi della condizione
femminile oggi, che ha inquadrato essenzialmente lungo quattro direttrici. La prima, che riguarda la costante, complicata
ma anche appassionata ricerca dell’equilibrio tra uguaglianza
e differenza tra i sessi. Un equilibrio che si rintraccia nella
dimensione della relazione, nel “con”, e non nel “contro”, e che
si è messo alle spalle, per fortuna, il modello della subordinazione femminile, i cui effetti negativi però non sono ancora
cessati, soprattutto nella mentalità e nei riflessi condizionati
della cultura diffusa. D’altra parte, secondo il Pontefice, anche
l’idea di una parità uomo-donna di tipo quasi meccanico è
superata, legata ad altre stagioni, e risulta ora probabilmente
inefficace per realizzare quella nuova dinamica che invece
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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può essere rintracciata nel paradigma della reciprocità. Una
reciprocità nella equivalenza e nella differenza insieme, che
è poi la chiave per realizzare, con la necessità del maschile
e del femminile, la pienezza della persona e della vita. La
seconda direttrice individuata da Papa Bergoglio è quella
del rapporto tra donna e generatività, che ha ovviamente a
che fare con la trasmissione e la tutela della vita, ma che è
anche un fattore di ampliamento degli orizzonti esistenziali
e antropologici nel loro insieme, nell’articolazione di quattro
azioni fondamentali: desiderare, mettere al mondo, prendersi
cura e lasciare andare. E’ proprio qui, ha detto il Pontefice,
che la donna incarna il volto misericordioso di Dio, che si
traduce essenzialmente nella disponibilità a donare tempo,
più che nell’indole a occupare spazi. La generatività richiama
poi il suo ruolo femminile nella famiglia, ruolo in mancanza
del quale la vocazione dell’umanità, come il suo stesso futuro,
non troverebbero realizzazione. La terza direttrice dell’analisi papale è quella relativa al corpo femminile tra cultura e
biologia, la considerazione cioè della bellezza e dell’armonia
della creazione che si riflette nella bellezza e nell’armonia del
corpo che Dio ha dato alla donna. In questo sguardo quasi
contemplativo c’è la consapevolezza e la sollecitudine per
tutte le offese e le ferite inflitte a questo simbolo di vita, e il
richiamo alla lotta, da parte di tutte le istituzioni, contro le
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molteplici forme di schiavitù, mercificazione e umiliazione
di cui le donne sono fatte oggetto in troppe parti del mondo
e in troppi ambiti, anche insospettati. Una lotta che si fa
con le leggi, certo, ma soprattutto con il lavoro educativo, la
promozione umana, l’impegno contro l’ingiustizia concreta
che produce arretratezza e violenza. La quarta direttrice è
data infine dal rapporto tra la donna e la religione, con particolare riferimento alla Chiesa. Considerando che le donne
sono il più delle volte le prime a trasmettere la fede, diventa
tanto più giusto e urgente offrire loro occasioni di nuovo
coinvolgimento e responsabilità, anche per la sintonia con le
sensibilità che vanno emergendo nel mondo e nella società.
Una politica da realizzare non tanto inseguendo forme stereotipate di sovrapposizione rispetto alle funzioni ministeriali
propriamente destinate agli uomini, ma con una chiamata
a veri ruoli nella vita pastorale e nella riflessione teologica.
Di fronte a questo insieme di opportunità e di obiettivi, un
compito spetta però a tutte le diverse istanze coinvolte: assicurare alle donne una effettiva libertà di scelta, e fare in
modo che esse possano esprimere sé stesse nei diversi campi
in armonia con la vita familiare e coi loro impegni di madri.
Solo così, ha sottolineato fortemente Francesco, i discorsi
sull’eguaglianza tra i sessi non rimarranno pura teoria, o un
insieme di auspici senza seguito.
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>INCHIESTA<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Quaresima, un tempo forte
Un cammino che ci conduce alla Pasqua per rifarci un "cuore forte"
di DON LORENZO SENA*
Q
uando sentiamo
la parola «Quaresima» istintivamente ci viene
una sensazione di disagio,
perché il termine, al suono
soltanto, ci evoca penitenza,
mortificazione, rinunzia e
quindi - noi pensiamo - tristezza, musoneria, il bloccare lo slancio nella vita e nelle
iniziative che realizzano la
persona, per focalizzarsi
quasi sul dolore, la morte...
Tale immediata sensazione
negativa non è assolutamente
esatta, qualora si rifletta, almeno un po’, sul significato
della parola e sulla origine
del tempo liturgico così
chiamato.
Il termine «Quaresima»
significa 40, numero simbolico che nella Scrittura
richiama alcune esperienze
molto significative: il tempo
trascorso da Mosè ed Elia
prima di un incontro particolarmente intimo con Dio
(vedi Esodo 24,18 e 34,28;
1 Re 19,8); il cammino di
Israele nel deserto prima di
giungere alla terra promessa; i 40 giorni di Gesù nel
digiuno e nella solitudine
prima di dare inizio alla
sua missione. Da questi richiami biblici appare che il
40, la «quarantena», ha una
funzione preparatoria per...
giungere a un certo scopo, a
una certa meta.
Quando i cristiani cominciarono a celebrare la Pasqua,
intendevano riattualizzare
l’evento della risurrezione
di Gesù (è questo il vero
senso della liturgia: celebrare un evento e farlo nostro:
non dimentichiamolo mai!).
Gesù è passato attraverso
la passione e la croce per
arrivare alla risurrezione
e alla glorificazione, alla
situazione nuova di Risorto;
il cristiano è inserito in tale
evento e lo fa suo attraverso
il battesimo, in cui diventa
uomo nuovo. E allora il
periodo liturgico della quaresima è nato come preparazione al battesimo (che si
amministrava difatti la notte
di Pasqua). Per chi invece,
già battezzato, era caduto in
peccati gravi, si trattava di
fare un cammino peniten-
ziale per essere riconciliati
e riammessi nella comunità
(e difatti la riconciliazione si
celebrava il giovedì santo).
Ogni anno, per noi cristiani
la Quaresima ci proietta
verso la pasqua di Gesù, cioè
verso il nostro battesimo da
riattualizzare; perciò il periodo precedente ci rievoca
il cammino di conversione,
di purificazione per essere
sempre di più (o ritrovare,
ove lo avessimo perduto)
l’«uomo nuovo», creato in
noi da Dio quando siamo
stati battezzati nella morte e
risurrezione di Gesù.
«La Quaresima è un tempo di
rinnovamento per la Chiesa,
le comunità e i singoli fedeli.
Soprattutto però è un “tempo
di grazia” (2Cor 6,2). Dio
non ci chiede nulla che prima
non ci abbia donato» (dal
messaggio di papa Francesco
per la Quaresima 2015). Il
ribadire che l’iniziativa è di
Dio, che egli ci ha amati per
primo, è la base della nostra
fede cristiana. Dio ci vuole
liberi e forti, per rispondere
al suo amore. Allora vorrei
suggerire di vivere la quaresima come un cammino di
libertà. Dio ha creato l’uomo
libero. Ma all’interno di noi
stessi sentiamo una frattura;
la stessa libertà ci porta a
degli eccessi che possono
bloccare o rallentare il cammino di crescita e l’anelito
alla totalità e all’assoluto;
abbiamo nel profondo del
cuore non solo lo spirito
di Dio, ma anche il nostro
spirito, abbiamo in noi dei
germi di disintegrazione e di
morte seminati dallo spirito
del male. La libertà dell’uomo, che è strutturale (perché
Dio ha creato l’uomo libero),
non è la libertà degli istinti,
ma la libertà dello Spirito
che è l’unica vera libertà.
E questa viene dal Signore.
Come siamo lontani da quel
concetto banale di libertà,
concepito solo in termine di
autogestione e di istintività,
così propagandata oggi!
Nella nostra cultura forse
non si richiama più nemmeno l’impegno stoico o di
altri sapienti (anche se non è
cristiano), i quali mediante la
riflessione e lo sforzo morale
Ritorna il cesto
della carità
Comunionalità
e creatività
Questo mese di febbraio contiene l’anniversario
della mia Ordinazione Episcopale, avvenuta nella
nostra Cattedrale nella bella mattinata del 22 febbraio del 2003. Ogni anno abbiamo ricordato questo
evento, perché riguarda tutti coloro che mi sono stati
affidati. Anche quest’anno, per quanto ci è possibile,
lo ricorderemo insieme, domenica 22 febbraio, alle
ore 16.30 con una concelebrazione eucaristica in
Cattedrale. Questa ricorrenza si lega ad altri due
eventi di questo anno che riguardano me come Vescovo, e perciò riguardano tutti, a cominciare dai
sacerdoti: il mio 50° di sacerdozio, che celebreremo
insieme venerdì 22 maggio prossimo in Cattedrale
e le mie dimissioni che serenamente consegnerò al
Santo Padre al prossimo mese di luglio. Vivo il mio
episcopato con voi nella semplicità e nell’entusiasmo. Sono grato al Signore che mi ha donato una
sposa meravigliosa, questa Diocesi di FabrianoMatelica. Senza retorica o sentimentalismo posso
gridare a tutti la gioia di vivere un’intensa comunione con i sacerdoti e con tutto il popolo di Dio.
Il mio programma è stato, ed è, quello di realizzare
il più possibile:
- Lo stile comunionale, che è il modo per lottare
contro l’individualismo e il personalismo, per aprirci al Mistero di Gesù incarnato che fonda la sua
Chiesa come comunità. Il nostro cammino è: fare
insieme! Perché l’unità è il segno della presenza di
Dio tra noi. E il mio motto episcopale, donatomi da
Don Luigi Giussani, è proprio su questa unità che ci
è donata dallo Spirito: “Ut congregemur in unum”.
- Lo stile creativo, perché il cristianesimo è vita,
novità e beatitudine. Il mio impegno è stato insistentemente quello di valorizzare sempre il positivo.
- La proposta dei contenuti del mio Magistero episcopale ha riguardato sempre i temi essenziali della
Chiesa: l’educazione alla fede, la missionarietà, la
vita come vocazione ed ora il metodo dei “Mercoledì
della Fede” con i contenuti del Credo, del Padre
Nostro e delle Beatitudini. La mia obbedienza al
Magistero della Chiesa ha tenuto sempre presenti
i due principi fondamentali: il principio mariano e
il principio petrino.
- La priorità alla Pastorale Familiare – Giovanile Vocazionale e alla Pastorale del Lavoro. Questo è il
grande campo aperto, su cui continuare a lavorare.
Ho trovato sempre in voi una disponibilità meravigliosa. Lo Spirito Santo mi ha guidato a fare cose
inimmaginabili, conoscendo la mia piccolezza:
“Potremmo dire molte cose e mai finiremmo, ma la
conclusione del discorso sia ‘Egli è tutto’“ (Sir 43,
27). Mi affido alla Madonna e continuerò a lavorare
con voi fi no all’ultimo minuto del mio mandato.
La preghiera è ciò che mi unisce per sempre con
ognuno di voi, tenendoci legati l’uno all’altro.
Vi invito a seguire le tante cose di questo prossimo
mese di febbraio, che ci apre al cammino promettente della Quaresima.
Giancarlo Vecerrica, Vescovo Fabriano-Matelica
Il 22 febbraio una Messa
in Cattedrale per ricordare
l'ordinazione di Mons.Vecerrica
tentavano di acquistare la
perfetta padronanza di sé. È
curioso che noi cerchiamo
la libertà in tutti i sensi, ma
poi pensiamo di trovarla,
passando da una schiavitù
all’altra. Quando diciamo:
«Vorrei tanto essere forte in
questo, ma non ci riesco»,
noi affermiamo in fondo la
nostra mancanza di libertà.
Dobbiamo convincerci che la
vera libertà è di essere nella
volontà di Dio. E Gesù è venuto, perché l’uomo ritrovi il
progetto originale di Dio che
è per una pienezza di vita.
Gesù ci ha liberato con la sua
morte e risurrezione e questa
sua liberazione è stata a noi
comunicata nel battesimo.
Allora la Quaresima vuole
essere per noi il cammino
pasquale dell’uomo redento
da Cristo. E in tale cammino la Chiesa ci propone
alcuni mezzi: più preghiera,
più lettura del Vangelo, più
attenzione agli altri, senza
lasciarci schiacciare dal
contingente, dall’effimero,
dal futile, perché il nostro
cuore è assetato di infinito e
abbiamo bisogno di qualcosa
di più grande che non le cose
materiali. Papa Francesco
nel suo messaggio invita
a uscire da noi stessi, dal
nostro egoismo, per aprirci
a Dio e agli altri: «Quando il
popolo di Dio si converte al
suo amore, trova le risposta
a quelle domande che continuamente la storia gli pone».
E ciò è possibile con la preghiera, la lettura biblica, la
carità fraterna. In tal modo
- siamone convinti - sentiremo la presenza del Signore
vicino a noi, che ci parla,
ci solleva, ci fa sentire più
liberi, di quella libertà che
egli ci ha acquistato a prezzo
del suo sangue. Benedetto il
cammino quaresimale verso
la Pasqua! Altro che tristezza
e musoneria! S. Benedetto
nella Regola parla di una
«gioia della quaresima»
(gli uomini di Dio sanno
cogliere il senso profondo
delle cose!). Il Signore lo
faccia capire anche a noi. E
arriveremo a Pasqua con un
cuore rinnovato e forte.
*Priore San Silvestro
La Quaresima, momento “forte” della Chiesa Cattolica, richiama tutti i fedeli in Cristo
nell’atto di riflessione verso i poveri e di condivisione con gli stessi, una condivisione
convinta a volte anche sofferta per sentirci sempre più fratelli, sempre più uguali nella
vita e le difficoltà a volte, sofferenze di ogni giorno. Nelle quattro domeniche che
precedono la Santa Pasqua è indetta, presso tutte le parrocchie del territorio diocesano la raccolta di prodotti alimentari e le offerte in denaro per aiutare le famiglie in
difficoltà economiche. Sono sempre tante nei nostri centri di ascolto di Fabriano-Cerreto
d’Esi-Matelica-Sassoferrato le richieste di aiuto per motivi diversi: alimenti, medicinali,
assistenze e consulenze specialistiche per persone cadute nella disperazione e dedite all’uso
di alcool, di droga per non parlare di necessità economiche, pagamenti di affitto, bollette di acqua, luce e gas, medicinali
e materiale didattico. La Chiesa, tramite la Caritas, a volte si trova nella impossibilità di risposte per situazione sempre
più crescenti. Nell’appello di Papa Francesco che ci esorta, come Chiesa, a rinnovarci, a superare le indifferenze, a non
dimenticare le ingiustizie e superare le sofferenze degli altri, il nostro prossimo, cerchiamo in questo periodo di Quaresima
di far sentire la nostra voce di fedeli non indifferenti, indifferenza che la Chiesa ci chiama a superare con gesti concreti.
Attraverso la Chiesa, la Caritas e le parrocchie cercano di tradurre in gesti concreti la nostra esistenza, prima di tutto con
la preghiera, in secondo luogo con gesti di carità anche attraverso “il cesto” per condividere, gioia, carità e preghiera.
Edmondo Ercolani, direttore Caritas diocesana
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L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
AFFITTASI
Fabriano - AFFITTASI appartamento in via G.
Ungaretti (davanti la chiesa della Sacra Famiglia)
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Gli annunci vanno portati
in redazione, entro il martedì pomeriggio
"Come mangiare bene"
con i pensionati della Cisl
Tanti auguri
Luca
Caro Luca tu sei il regalo più bello che potessimo
avere nella nostra vita come lo sono anche i tuoi
fratelli. Tu sei un ragazzo meraviglioso, sempre
rispettoso con tutti, sempre solare e doni a tutti
e al prossimo tanto amore e soprattutto alla tua
famiglia. Tanti auguri per il tuo ventiquattresimo
compleanno da babbo, mamma, i tuoi fratelli, tua
nipote, dai cugini, dagli zii e dai tuoi nonni.
Auguri
per Francesca
e nonna Maria!
Martedi 10 febbraio Maria Passeri ha compiuto 80 anni
e martedi 17 febbraio sua nipote Francesca Stronati ha
compiuto 18 anni.
Tantissimi auguri a Francesca per i suoi 18 anni e a
nonna Maria per i suoi 80 anni dalla loro famiglia!
Sabrina, Luigino e Alessandra
Il Coordinamento Donne di Fabriano della
Federazione Nazionale Pensionati Cisl, guidate dalla coordinatrice Franca Chiari, ha
voluto offrire alle sue associate ed a tutti gli
interessati un'interessante
conferenza sull’alimentazione dal titolo "Mangiare
bene per vivere meglio".
Valentina Marinelli, dietista
del nostro Ospedale, ci ha
edotto su come, con una
alimentazione sana ed equilibrata ed una giusta attività
fisica si possano evitare tante malattie, anche quelle più
pericolose ed invalidanti. Un
gran numero di consigli ha
accompagnato la proiezione
di una serie di slides ricche
di diagrammi, dati statistici
Il Carnevale Vincenziano E' festa grande al Caffè
nel Monastero di S. Luca e c'è anche la mascotte
Anche quest’anno come ormai tradizione, la San Vincenzo de’
Paoli di Fabriano ha organizzato il Carnevale Vincenziano presso
il Monastero Benedettino di San Luca: domenica 15 febbraio ci
siamo ritrovati in tanti nel bellissimo salone affrescato ed abbiamo
trascorso un pomeriggio all’insegna del divertimento ed in sana
allegria: alcuni volontari incenziani accompagnati da due giovani
ragazze, vestiti con costumi carnevaleschi, hanno animato la festa
che è stata allietata dalle note dell'insostituibile fisarmonica del
sempre presente Vittorio Pisello al quale va il nostro vivo ringraziamento. Ritrovarsi insieme con spirito di fraterna amicizia tra
confratelli, assistiti e persone che vivono sole è una testimonianza
di amore che i vincenziani condividono quotidianamente per andare
incontro alle persone più svantaggiate che si trovano in condizione
di disagio economico e sociale spesso derivante dalla solitudine e
dall’età avanzata. All’inizio della festa la nostra cara Maria Ersilla
ha distribuito a tutti gli ospiti convenuti un simbolico omaggio;
le castagnole ed i dolci tipici del periodo di Carnevale sono stati
preparati in parte dalle volontarie della San Vincenzo ed in parte
generosamente offerti da alcuni fornai e pasticcerie locali che vogliamo ricordare e ringraziare: Pasticceria Osvaldo, Forno Romei,
Panetteria PanFiore, Panificio La Spiga, Bar Pasticceria Giò. Un
particolare ringraziamento lo rivolgiamo alle care suore che ci accolgono sempre con estrema disponibilità e simpatia. L’appuntamento
per ritrovarci insieme alla prossima festa dell’estate e per gli altri
momenti di aggregazione che verranno proposti.
04 mercatino.indd 2
Primo Carnevale al Caffè Alzheimer di Fabriano. Nonostante
le temperature gelide e il maltempo degli ultimi giorni sono
state ben 20 le persone, tra operatori, ospiti e i loro familiari,
che hanno preso parte alla festa di Carnevale organizzata
dall’Associazione AttivaMente nei locali del Caffè Alzheimer
di Fabriano il 9 febbraio scorso. Un’occasione di svago per
condividere insieme un momento sereno e spensierato. Nel bel
mezzo della festa non è mancata, inoltre, una sorpresa musicale
davvero particolare. Il giovanissimo chitarrista Niccolò Oteri
Di Bartolomeo, di 9 anni e con solo 4 ore di insegnamento dello
strumento, ha intrattenuto i partecipanti con celebri note musicali
che poi tutti hanno intonato, testimoniando una grande partecipazione ed entusiasmo. Il piccolo Niccolò, rimasto fortemente
soddisfatto dall’accoglienza ricevuta, ha espresso il desiderio
di poter tornare al Caffè per rallegrare musicalmente gli ospiti
e gli operatori, tanto che la stessa presidente dell’Associazione
AttivaMente, Cinzia Cimarra, lo ha invitato a partecipare ai
prossimi eventi come mascotte ufficiale dell’Associazione. Un
altro momento importante per il Caffè Alzheimer sarà lunedì
23 febbraio alle 15.30 con il nuovo incontro sulla formazione.
A partire dalle 17 esperti del settore offriranno ai familiari dei
malati consigli e metodi su come affrontare ogni giorno, in
maniera serena, la malattia del proprio caro, cercando, prima
di tutto, di mantenerne attiva la cognitività.
Elisabetta Monti
e qualche simpatica vignetta. Al termine le
partecipanti hanno dato vita ad un dibattito
che la dottoressa Valentina ha guidato con
competenza e simpatia. Il successo dell’iniziativa ha convinto il gruppo
a proseguire su tale direzione, ripromettendosi di realizzare, appena possibile, un
dibattito su una malattia che
sempre più colpisce in particolare le donne, l’osteoporosi. Il primo appuntamento
con il Coordinamento è,
comunque, per l’8 marzo,
si festeggerà la giornata a
Serra San Quirico, visitando
la città e concludendo con
la Santa Messa all’Abbazia
di Sant’Urbano ed un bel
pranzetto.
Ecco gli orari
per gli scacchi
Mercoledì 25 febbraio partiranno i corsi
di scacchi del Maestro Massimiliano Fico
presso l’istituto “Marco Polo” con i seguenti
orari: 16.30-17.30 Corso Base; 17.30-18.30
Corso Avanzato; 18.30-20 Corso Squadra
Giovanile AD Fabriano Scacchi. Per informazioni tel. 3405018258.
Corso Avulss,
ancora spazio
per i volontari
Lunedì 9 febbraio ha avuto inizio il XVII Corso
per la formazione di volontari socio-sanitari
dell’Avulss. Molti aspiranti volontari stanno
seguendo le lezioni, tenute da validi docenti,
presso la sala “Dalmazio Pilati” della Biblioteca
comunale. Sei ancora in tempo per
iscriverti, ti viene solo richiesto
un momento della tua giornata,
un minimo impegno che è però
di fondamentale importanza per
venire in aiuto del tuo prossimo.
Per informazioni ci si può rivolgere presso la sede Avulss di Piazza
Manin, 11 a Fabriano (di fianco
alla chiesa di S. Biagio), tel. 0732
22263, orario d’ufficio dal lunedì
al venerdì dalle 10 alle 12.
18/02/15 11.35
5
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
>CRONACA
L'edificio
delle ex scuole Fermi
in viale Zonghi
Alla Fermi c'è la Finanza?
L'ex plesso scolastico, ormai vuoto, potrebbe ospitare le Fiamme Gialle
di ALESSANDRO MOSCÈ
I
l 14 settembre del 2013 è stata
soppressa definitivamente la
sezione distaccata del Tribunale di Fabriano (così come
quella di Jesi, Osimo e Senigallia)
che era ubicata nello storico palazzo
a due piani di viale Zonghi. E’ stato
dato l’ok all’accorpamento delle
sedi provinciali del Tribunale di Ancona e al trasferimento degli uffici
nel capoluogo dorico per volontà
del governo Monti: l’operazione ha
previsto gli uffici del Tribunale locale inseriti all’interno del Palazzo
di Giustizia di corso Mazzini, finalizzati alla riorganizzazione degli
spazi necessari. “La soppressione
della sede distaccata è stata una
perdita grave”, afferma l’avvocato
Enrico Carmenati, che fa parte del
Consiglio dell'ordine, “perché tutta
la nostra area collinare e montana è
rimasta scoperta. Avvocati, clienti e
vari professionisti debbono recarsi
giornalmente ad Ancona percorrendo ben 150 chilometri. Tutto ciò,
per la giustizia, ha comportato un
disservizio a carico della collettività e non una maggiore efficienza
constata da quando hanno chiuso i
battenti”. A Fabriano rimane ancora
attivo l’ufficio del Giudice di Pace,
chiamato a decidere le controversie
minori in materia civile, penale e
amministrativa, che però si trova
negli spazi retrostanti con relativa
entrata in via Vittorio Veneto, così
come gli uffici che ineriscono alle
funzioni della Regione Marche.
Resta da decidere che cosa fare di
un edificio ormai inattivo e che per
molti anni ha ospitato anche gli
istituti scolastici, ex Enrico Fermi.
Stessa cosa per altri stabili (il Palazzo Chiavelli, il complesso del
San Benedetto e il complesso delle
Conce) privati della loro vitalità.
La destinazione d’uso del palazzo
di viale Zonghi verrà decisa dal
Comune di Fabriano per progetti
direzionali. Si parla di sistemare
nei locali la caserma della Guardia
di Finanza e il commissariato di
Pubblica Sicurezza (Polizia Statale). Quindi si andrebbe verso una
soluzione che attiene alle attività
legate all’ordine pubblico. Come
è noto la Guardia di Finanza è una
delle cinque realtà ad ordinamento
militare, dipendente direttamente
dal ministero dell’Economia e delle
Finanze. Data la sua doppia identità
quale forza di polizia e corpo militare dello Stato, ha la particolarità
di essere parte integrante delle forze
armate, pur non essendo inquadrata
gerarchicamente nel Ministero della
Difesa. La Guardia di Finanza a
tenenza di Fabriano, è attualmente
sita in via XIII luglio 77. Il Commissariato di Pubblica Sicurezza,
sezione di Fabriano, ha la sede in
via Dante 21. Gli uffici delle due
forze dell’ordine sono di dimensioni ridotte e sicuramente il palazzo
di viale Zonghi sarebbe più adatto
per lo svolgimento delle mansioni
a carico del personale.
Foibe: la memoria ed una corona di fiori
Fabriano non dimentica la tragedia degli italiani e di tutte le vittime
delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati
nel secondo dopoguerra unendosi alle celebrazioni del giorno della Ricordo. Una giornata iniziata lo scorso martedì con la deposizione in via
Martiri delle Foibe Istriane di una corona di fiori dal sindaco di Fabriano
Giancarlo Sagramola. Il primo cittadino è stato accompagnato dall’esule
Mirella Discenza, testimone diretta del dramma degli istriani e dei dalmati
esiliati o scampati alle foibe. Una giornata (istituita per legge nel 2004)
per onorare la memoria dei morti italiani infoibati e per non dimenticare
il dramma della fuga drammatica di
tutti i connazionali istriani e dalmati.
“Il Giorno del Ricordo ci deve non
far dimenticare una delle pagine
più tristi e drammatiche della storia
d’Italia – ha affermato il sindaco di
Fabriano Giancarlo Sagramola – C’è
la necessità di mantenere viva la
memoria ed il ricordo dei moltissimi
morti e del gran numero di profughi
scappati dalle loro terre tra il 1943
ed il 1947. Inoltre credo che date
come quella del 10 febbraio non
debbano essere dimenticate da nessun cittadino italiano e tutto questo
perché questa memoria deve essere
viva per rendere più solidi i valori
democratici che ci hanno sempre
contraddistinto”. Memoria che deve
essere posseduta profondamente
dalle nuove generazioni, per comprendere il valore della libertà e della
05 fabriano.indd 2
democrazia. Memoria che deve essere pietra d’angolo al fine di evitare
violenze ed estremismi di ogni tipo. Dopo la deposizione della corona
dei fiori la giornata è proseguita all’interno della Biblioteca multimediale
“Romualdo Sassi”, dove una nutrita delegazione di studenti delle medie
e delle superiori degli istituti fabrianesi ha ascoltato la testimonianza di
Mirella Discenza, scappata da quelle terre straziate dalla violenza. Un
racconto drammatico ed emozionato, che ha mostrato le contraddizioni di
una terra che allo scattare dell’armistizio dell’8 settembre 1943 precipitò
nel caos. Foibe e miniere di bauxite divennero la tomba per chi innocente
pagava colpe non sue, annodato con
filo spinato e spinto a forza nelle
crepe carsiche a colpi di pistola.
Un ricordo drammatico quello di
Mirella Discenza che ha raccontato
la perdita della propria terra natale,
inghiottita anch’essa in una foiba
così profonda da non poter più essere ritrovata. Ricordare quel periodo
di folle violenza è un modo per
rafforzare la memoria, un momento
di riflessione per mantenere vivo il
dolore e la memoria del dramma
vissuto da centinai di migliaia di
italiani. L’esilio, la foiba ed il dolore
di chi non ha più avuto una terra
sono ancora vivi tra i sopravvissuti
al ritorno in Italia.
Saverio Spadavecchia
Il sindaco Giancarlo Sagramola,
Mirella Discenza e due agenti della
Municipale durante la commemorazione
taccuino
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 21 e domenica 22 febbraio
COMUNALE 1
Via Marconi 5
tel. 0732 3308
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Domenica 22 febbraio
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Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo
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dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
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Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)
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>FABRIANO<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Nuovo test: isole
ecologiche con la pesa
Sperimentazione
sulla raccolta
differenziata
S
ulla raccolta differenziata
abbiamo incontrato l’assessore ai Lavori Pubblici
e Politiche per l’Ambiente
Claudio Alianello per fare il punto
In campo medico i fabrianesi si
fanno largo sul versante nazionale
e addirittura internazionale. Il “Sole
24Ore”, giovedì 12 febbraio, dedica
un bell’articolo ai valori della sanità
mettendo in luce l’operato di Piero
Guidarelli (nella foto), medico
ospedaliero di Fabriano, nonché
Consigliere comunale. In campo chirurgico una formazione
adeguata e possibilmente legata alla
formazione pratica è
fondamentale. Eppure uno dei maggiori
gap italiani è rappresentato proprio
dalla mancanza da
tale componente in
favore dei più giovani, costretti a passare
dai libri direttamente
alle sale operatorie. Per ovviare al
vulnus, come nota il
“Sole 24Ore”, a Fabriano l’Accademia
Chirurgica Durante
Scacchi diretta da
professor Piero Guidarelli, organizza corsi che puntano molto sull’e-
06 fabriano.indd 2
della situazione.
Assessore, a che punto siamo con
il livello di raccolta nel Comune
di Fabriano e nelle frazioni limitrofe?
Il dato ufficiale si avrà solo a marzo
in quanto entro il 28 febbraio Anconambiente comunicherà i dati
all’Arpam che li inserirà nel
programma di elaborazione
Orso per poi essere validati
dalla Regione Marche.
Presumibilmente il dato
finale della percentuale
si attesterà sui valori
dell’anno passato confermando l’abbondante
superamento del 65%
urbani e speciali ci sono aggiornamenti?
Proprio in questi giorni si sta formalizzando un accordo con un ditta
marchigiana per porre in essere una
sperimentazione attraverso sistemi
innovativi volta ad ottenere un
dato personalizzato dell’effettiva
differenziazione dei rifiuti per
ogni singola famiglia e quindi per
applicare una tariffa puntuale in
base alla quale chi più e meglio
differenzia avrà la tassa diversa rispetto a chi invece non si adopererà
con dovizia. Il test pilota prevede
l’installazione di isole ecologiche
computerizzate dotate di pesa con
sistema di funzionamento del tutto
di raccolta differenziata e mantenendo i buoni livelli raggiunti.
Riguardo le attività di riutilizzo,
riciclaggio e recupero dei rifiuti
simile alle bilance presenti nei reparti orto-frutta dei supermercati.
Tale sistema consente di attribuire
a ciascun cittadino il peso esatto
dei rifiuti prodotti divisi
per ogni categoria (Umido, Carta, Plastica, Vetro/
Alluminio e Indifferenziato). La sperimentazione
durerà circa tre/quattro
mesi in zone specifiche
di Fabriano. Nei prossimi
giorni verranno contattati
i residenti di tali zone per
poter spiegare loro nel
dettaglio il sistema. E’
importante precisare che
non viene assolutamente
modificato il modo con cui
si effettua la raccolta differenziata sin ora eseguito.
Quindi la differenziazione
dei rifiuti all’interno delle
abitazioni dovrà continuare come
sempre: la novità consiste nel
fatto che prima di gettare i rifiuti,
l’utente si identificherà attraverso
una tessera fornita dal Comune,
poi appoggerà il sacchetto del materiale differenziato sulla pesa che
ne stabilirà il quantitativo esatto e
lo attribuirà al nucleo familiare ed
in ultimo si aprirà automaticamente
solo il bidone specifico in modo da
poter gettare senza errori il rifiuto
differenziato. Lo slogan che viene
utilizzato in tutta Europa è: “Chi
più inquina, più paga”.
Quanto sono importanti le campagne di sensibilizzazione, anche
a livello didattico, per una moderna gestione integrata dei rifiuti?
Nello scorso mese di novembre il
Consiglio comunale junior, l’Aula
Verde di Valleremita e l’amministrazione hanno organizzato tre
giornate all’interno della settimana
Europea dei Rifiuti alle quali hanno
partecipato tutte le scuole medie
(classi seconde) e durante le quali
i ragazzi si sono confrontati sulla
tematica dei rifiuti e dello spreco
alimentare.
Gli alunni hanno partecipato con
giochi e test imparando come si
differenzia, come si conservano e
riutilizzano i cibi e come si fa la
spesa riducendo i rifiuti.
L’importanza che questa amministrazione attribuisce alle campagne
di sensibilizzazione è dimostrata
anche dalle altre iniziative rivolte
agli studenti delle scuole elementari che hanno partecipato con
entusiasmo, insieme alle insegnanti,
realizzando dei lavori con materiale
riciclato. Alla luce della sperimentazione sopra descritta è intenzione
dell’assessorato all’Ambiente di
estendere a tutta la cittadinanza
una nuova campagna di sensibilizzazione.
Nel campo dell’educazione ambientale il nostro Comune ha
le potenzialità di divenire un
Comune virtuoso? Quali sono
gli obiettivi in merito che avete
programmato come amministrazione?
Il Comune di Fabriano è già un
Comune virtuoso.
Nel mese di luglio 2014 i cittadini
di Fabriano, nell’ambito dell’annuale premiazione dei “Comuni
Ricicloni” promossa da Lega Ambiente a Roma, sono stati premiati
a livello nazionale come “Comune
Riciclone 2014” per aver raggiunto
una percentuale di raccolta superiore al 72% e come “Miglior Raccolta
Carta e Cartone del Centro Italia”
per essere arrivati primi come quantitativo pro capite di carta riciclata.
A livello regionale, invece, i cittadini di Fabriano sono stati premiati,
sempre da Lega Ambiente, con
il premio “Raccolta differenziata
2013 superiore al 65%” per avere
raggiunto la percentuale di oltre
il 72% di molto superiore a tutte
le altre città delle Marche di pari
dimensioni e densità abitativa. Fabriano è altresì un Comune virtuoso
in quanto ha aderito al “Patto dei
Sindaci” per una gestione finalizzata al risparmio, alla riduzione
dei consumi e al contenimento
dei costi dell’energia. Abbiamo
promosso il “Progetto Elena” per
l’ottenimento di finanziamenti dalla
Banca Centrale Europea finalizzati
alla redazione di progetti per l’efficientamento energetico delle infrastrutture pubbliche e della pubblica
illuminazione.
Tra gli obiettivi futuri vi è l’implementazione del sistema che determinerà la tariffazione puntuale per
ogni cittadino e il miglioramento
della percentuale di raccolta differenziata.
L'Accademia Chirurgica Scacchi,
vetrina nazionale sul Sole 24Ore
lata a Durante Scacchi, chirurgo
fabrianese che nel 1597 scrisse il
libro di medicina e tecniche chirurgiche “Subsidium Medicinae”.
Guidarelli lo ha detto sin dalla nascita dell’accademia, avvenuta nel
2011: “Collaboriamo con università
italiane e straniere e i nostri docenti
sono insegnanti seri, disponibili.
Mettono a disposizione, in un clima
sereno, i trucchi del mestiere, che è
esattamente quanto richiesto dagli
allievi di Medicina e Chirurgia. La
buona pratica clinica si basa sulla
conoscenza del corpo umano e la
prima fase dell’apprendimento è la
dissezione anatomica. Cerchiamo di
trasferire l’esperienza a tutti coloro
che aderiscono all’iniziativa”.
sperienza diretta mediante lezioni
pratiche su cadavere a Bordeaux
e teoriche in Italia. Tra i corsi del
2015, il primo sarà di dissezione
anatomica della mano e del piede
a cura del professor Pier Paolo
Pangrazi, il 20-21-22 maggio, a
Bordeaux, nel Laboratorio di Anatomia Medico Chirurgica Applicata.
E’ previsto anche un secondo corso
pratico di avviamento alla Chirurgia
e Dissezione Anatomica per medici
neolaureati e studenti (sempre il
20-21-22 maggio a Bordeaux). Il
direttore di questo secondo corso
è direttamente Guidarelli. Continua dunque l’impegno pregevole
di questa realtà che ha per scopo
anche la promozione e la gestione di eventi, corsi, convegni che
possano senz’altro contribuire al
miglioramento delle conoscenze,
all’incremento delle esperienze,
allo studio e alla ricerca nel campo
della medicina e della chirurgia. La
scuola collabora con enti ed isti-
tuzioni universitarie, ospedaliere,
accademiche e sanitarie pubbliche
e private, con aziende e singoli professionisti. Redige articoli, pubblica
libri, è editore di riviste online,
produce films, dvd e quant’altro è
utile per il raggiungimento degli
obiettivi. I docenti dei vari corsi,
ovviamente, sono individuati in
professionisti di chiara fama.
L’Accademia Chirurgica è intito-
Alessandro Moscè
18/02/15 11.01
>FABRIANO<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
7
Per una scuola dell'Uganda
Successo di Cenafrica mentre proseguono le iniziative di solidarietà
di FRANCESCA AGOSTINELLI
D
opo l’enorme successo della cena africana
firmata Africa Mission
dello scorso venerdì 5
dicembre al ristorante “il Cavallo
Pazzo” di Fabriano, il giovane
gruppo fabrianese ringrazia tutti
coloro che hanno partecipato
all’evento, informando che il ricavato della serata è stato inviato a
Kampala, capitale dell’Uganda, per
sostenere una scuola che necessita
urgentemente di aiuti.
Diceva Madre Teresa di Calcutta:
“Quello che noi facciamo è solo
una goccia nell’oceano, ma se non
lo facessimo, l’oceano avrebbe una
goccia in meno”. Quindi si ringrazia ogni persona per il contributo
dato ed ogni organizzatore per
l’impegno che ha mostrato. La serata ha
avuto un successo incredibile:
oltre 130 erano
le persone che
hanno deciso di
trascorrere un
venerdì speciale, in compagnia
della solidarietà,
della musica e del
cibo africano. Il
ballerino senegalese Khadim ed il
suo gruppo hanno
riscaldato il clima
suonando e ballando e
i giovani ragazzi dell’associazione si sono divertiti a coinvolgere “gli ospiti” che, per una sera,
hanno respirato “aria africana”.
L’Associazione ringrazia inoltre
tutto lo staff del ristorante “il Cavallo Pazzo” ed il gestore Fabrizio
Palanca perché sono riusciti a
coordinare al meglio la serata nonostante il grande numero di partecipanti sicuramente inaspettato. Il
gruppo è rimasto felicemente sorpreso dalla presenza di così tante
persone a questa cena organizzata
in nome della beneficenza e della
solidarietà.
Beneficenza e solidarietà sono
due parole che vengono spesso
nominate senza essere valorizzate
come meritano. A volte vengono
utilizzate con retorica e si cela così
il profondo significato che in realtà
è legato all’aiuto fraterno.
La sala addobbata il più possibile
in stile africano era resa ancora più
accogliente attraverso dettagli curati dai ragazzi di Africa Mission,
in particolare erano appesi lungo
dei fili e sulle pareti qualche disegno e dei pensieri scritti da bambini
del progetto “Fiabafricando”. Seguito da alcuni ragazzi del gruppo
fabrianese, il progetto ha coinvolto
i bambini delle scuole elementari
“Santa Maria” ed “Aldo Moro” con
il fine di far conoscere i bambini
italiani ed i bambini africani attraverso i racconti di favole inventate,
narrate o illustrate. Si ringraziano
le maestre sia fabrianesi che
ugandesi in quanto tutte hanno
accolto, appoggiato e creduto in
questa iniziativa permettendone la
realizzazione e tutti i bambini che
si sono messi in gioco rivelando ad
“un altro mondo” i loro pensieri,
costumi, usanze ed abitudini.
Venerdì 5 dicembre erano appesi
nella sala proprio le sensazioni dei
bambini provate grazie a questa
meravigliosa esperienza, tanti pensieri scritti svolazzavano in aria.
Tutto era curato e organizzato per
non dimenticare il motivo per cui si
era lì: far crescere materialmente,
intellettualmente, concretamente
i bambini africani valorizzando
Salviamo l'impianto FS
Il sindaco Giancarlo Sagramola e l'assessore per la Mobilità e Trasporti Leonando Meloni hanno incontrato i sindacati dei lavoratori
delle ferrovie e delle ditte appaltatrici per contrastare la ventilata
chiusura dell'impianto di manutenzione dei treni diesel localizzati
nella stazione di Fabriano. “Chiediamo alla direzione di Trenitalia
– dichiarano il sindaco e l'assessore – di mantenere gli impegni
assunti lo scorso anno per tutelare il lavoro a Fabriano, anche un
posto di lavoro è per noi importante. Si vuole chiudere un impianto
che è stato messo a norma con ingenti spese lo scorso anno”.
07 fabriano.indd 2
l’istruzione, l’infanzia, la scuola. I
ragazzi del giovane gruppo Africa
Mission Fabriano si
sono spesso occupati di raccogliere fondi per la costruzione
di pozzi attraverso
varie iniziative, ma
con “Fiabafricando” e con l’organizzazione della cena
hanno rivolto l’attenzione al mondo
della scuola, perché
è proprio dalla scuola, dalla formazione
che si può aiutare
una popolazione. La scuola, l’istruzione sono la base di ogni
società; si sa che l’ignoranza va combattuta e che
appunto la dignità è un
bene non materiale di
cui tutti hanno diritto,
fondamentale per la vita
di ogni persona. Ecco perché si è deciso di dedicare
una raccolta fondi alla
scuola. L’Associazione,
che ha sede a Piacenza, da sempre lavora e
sviluppa progetti di ambito formativo operando
direttamente sul posto.
Attraverso il contributo
di tutti coloro che hanno
partecipato alla cena sarà
possibile acquistare banchi, lavagne, quaderni, materiali per studiare, cibo per i pasti delle mense
e vestiti per i bambini di una scuola
di Kampala che come tante altre
scuole necessita di attrezzature
fondamentali per gli studenti.
Andare a scuola in queste zone
ha un valore molto più grande di
quello che intendiamo noi; significa
vivere, studiare, giocare, mangiare
ed avere diritto di crescere tra
studio e gioco. Sostenere la scuola
significa salvare un bambino dal
pericolo della strada e garantirgli
una sana sopravvivenza. Il gruppo Africa Mission Fabriano sta
già pensando a tante altre attività
da fare per il 2015: il prossimo
obiettivo è quello di organizzare
la proiezione del film sulla vita di
Don Vittorione, fondatore dell’Associazione, e ovviamente si sta già
lavorando per altre iniziative da
fare nei prossimi mesi.
Il gruppo è sempre disposto a dare
qualsiasi tipo di informazione sul
viaggio in Uganda che si terrà la
prossima estate e ad accogliere
new-entry.
Ovviamente tutti possono entrare
a far parte di questo gruppo che
da circa tre anni è attivo e svolge attività di sensibilizzazione e
beneficenza attraverso eventi che
riguardano la cultura, il divertimento, la comunicazione. Per ogni informazione: Cecilia 3339936592,
Francesco 3473053683, Francesca
3337130284.
Astrea Fabriano per i minori
Sostenere e rafforzare nel territorio il concetto della genitorialità
Il 2015 è un anno impegnativo per
“Astrea Fabriano”, Associazione
di Promozione Sociale -sono parole dei soci fondatori, gli avvocati
Anna Laura Verna, Luna Compagnucci e la dottoressa Chiara
Angione, professioniste, ciascuna
con esperienze e formazioni differenti, che da diversi mesi si stanno
impegnando per portare nel nostro
territorio nuove forme di tutela e
protezione dei minori nell’ambito
delle rispettive famiglie. Li abbiamo interpellati.
Ma quando è nata Astrea Fabriano? “Astrea è nata nell’aprile 2014,
un’associazione ancora giovane
eppure ha già all’attivo diverse
azioni: presentazioni, incontri con i
soci, newsletters e progetti a cui sta
lavorando anche in collaborazione
con enti locali pubblici e con altre
associazioni di privati”.
La sua azione è limitata a Fabriano o punta ad aprirsi al
comprensorio montano?
“L’obiettivo primario di Astrea è
di operare sul nostro Territorio,
allargandosi poi all’intera rete che
lavora con e per le famiglie.
L’associazione si propone di collaborare con enti pubblici, professionisti e associazioni private
per creare forme di intervento e di
aiuto, facilmente accessibili dalle
famiglie in difficoltà.
Pertanto appare indispensabile la
formazione di coloro che, a vario
titolo, operano accanto a nuclei
con problemi nelle relazioni intrafamiliari”.
Quali sono gli obiettivi precipui?
“L’associazione intende lavorare
per favorire una differente cultura
di soluzione dei conflitti o disagi
all’interno dei nuclei familiari,
da una parte, attraverso, la diffusione della mediazione familiare
e dall’altra, favorendo interventi
socio-giuridici che riportino nella
famiglia le decisioni su quali risorse impiegare per la protezione dei
propri figli.
Per questo Astrea si ispira ai principi di sostegno e rafforzamento
della genitorialità, di modo che i
singoli componenti della famiglia
siano responsabilizzati e motivati
ad attuare un progetto di protezione
per i loro figli”.
Quanto è importante il ruolo e
la funzione della famiglia nei
confronti del minore?
“La famiglia di appartenenza è la
vera forza.
Non a caso convenzioni internazionali recepite dal nostro ordinamento riconoscono come primario
il diritto del minore a vivere in
famiglia, anche se disagiata e
con qualche difficoltà; piuttosto
l’impegno è quello di rintracciare
soluzioni che diano alla famiglia
l’aiuto ed il sostegno di cui necessita per affrontare e superare quella
data problematica, non certo attraverso lo sradicamento dal nucleo o
l’allontanamento dei figli, misure
estreme a cui ricorrere solo dopo
aver attivato tutti gli altri sistemi
di tutela”.
Divorzio o separazione come van-
no gestiti per non danneggiare i
figli? “Porre fine al vincolo coniugale è un diritto riconosciuto alla
coppia, così come sciogliere una
convivenza e, seppur doloroso e
con ripercussioni purtroppo negative sui figli, non può, in alcuni casi,
essere evitato (spesso protrarre nel
tempo un’unione infelice, alimentando scontri ed incomprensioni, è
dannoso per l’intero nucleo). I genitori sono chiamati ad una grande
prova: far comprendere ai propri
figli quello che sta accadendo ed i
cambiamenti che inevitabilmente
si verificheranno, tuttavia non
caricandoli di responsabilità né,
tanto meno, di colpe, mostrandosi
sempre le stesse persone, loro punti
di riferimento, pronti a proteggerli
ed incoraggiarli. Perché può cessare una relazione di coppia, ma non
di essere genitori!”. Perché avete
scelto questo nome l’Associazione? “Astrea, nella mitologia greca,
era una vergine stellare simboleggiante la giustizia che scese tra i
mortali nell’età dell’oro per diffondere sentimenti di giustizia e bontà.
Lo scopo di Astrea, astraendo da
finalità prettamente filantropiche e
depurato da riferimenti mitologici,
è proprio questo: diffondere un
nuovo concetto di giustizia che più
si attagli al minore ed al suo nucleo
familiare; una giustizia che non
necessariamente si ottiene nelle
aule di tribunale o dopo estenuanti
conflitti, ma una giustizia a misura
del minore ed al suo servizio”.
Daniele Gattucci
18/02/15 11.02
8
>FABRIANO<
L'Azione 21 febbraio 2015
Una sana cultura cinofila
Due associazioni nel nostro territorio che si occupano di cani
di ROBERTA STAZI
Q
uattro zampe, un tartufo
umido e una coda scodinzolante: il cane è uno
degli amici più fedeli
che si possa avere, e sarà anche per
questo che si contano 60 milioni di
animali nelle case italiane di cui il
55% cani. Non sempre educarlo è
semplice, ma – come dice un famoso educatore e dog trainer – “un
cane felice è un cane educato”, e
non il contrario, perché la differenza la fa il rapporto tra l’uomo e
il cane. Un rapporto in cui spesso
siamo noi umani a doverci mettere
in gioco e capire come si relaziona
il cane con noi, senza umanizzarlo,
senza esagerazioni, ma con un sano
equilibrio di rapporto e di gestione.
Facile a dirlo, ben più difficile a
farlo! Sarà anche per questo che
sono nate molte professioni legate
all’educazione, al comportamento,
allo sport dei nostri amici a quattro
zampe e non solo. Anche nel nostro territorio sono presenti delle
associazioni che si occupano di
“obedience”, “comportamento” e
”agility”: parliamo della giovane
“Asd il branco” di Samuele Ominetti, con sede a Sassoferrato, e la
dinamica e premiata “Twist and
Shout” a Matelica, il cui fondatore
Gianluca De Lorenzis è stato medaglia d’oro con il suo cane Dare
Devil ai campionati del mondo nella
specialità pentathlon di agility.
Due realtà con degli obiettivi in
comune come quello di promuovere
una sana cultura cinofila.
Una passione
“dinamica”,
Twist and Shout
L’Associazione Twist and Shout
è nata dieci anni fa ed ha ottenuto
tanti successi e bei risultati nell’obedience e nell’agility. Gianluca,
come racconta lui stesso, ha sempre avuto una passione per i cani
ma è stato l’incontro con Jack,
un meticcio di qualche mese che
vagabondava per strada in cerca di
cibo, che è iniziata la sua avventura
cinofila e agonistica.
“Ho cominciato come addestratore
frequentando corsi, stage in giro per
l’Italia, cercando di “rubare con gli
occhi” dagli istruttori – racconta lo
stesso Gianluca De Lorenzis - e
contemporaneamente ho dato inizio
alla mia attività sportiva nell’agility
che mi ha dato presto grandi soddisfazioni quando con Jack ci siamo
classificati terzi ai campionati Italiani Meticci”.
Un gran risultato, ma non l’unico,
giusto Gianluca?
“Già! Mentre continuavo a cercare
metodologie avanzate nell’addestramento, frequentando corsi con
professionisti riconosciuti a livelli
mondiali perché in passato non
c’erano corsi o Istituzioni ufficiali
a cui far riferimento, è arrivato
in famiglia Dare Devil, nel 2005,
un border collie che prometteva
già bene fin dai primissimi mesi
di vita. Nel 2008 sono stato riconosciuto addestratore per cani
da compagnia e sport dall’Enci,
contemporaneamente io e Devil ci
prendevamo le nostre soddisfazioni
raggiungendo il terzo brevetto in
08 fabriano.indd 2
agility, e venendo selezionati per
gli European Open 2009 di agility
in Olanda. Nel 2010, alla prima
edizione dei Dog Olimpyc Games a
Lignano Sabbiadoro, ci piazzammo
undicesimi e partecipammo alla
finalissima. Nel 2012 siamo stati selezionati per gli Wao (world agility
championships) che si sono tenuti
in Belgio. Ci siamo classificati 11°
nella combinata individuale nella
categoria 650, (il migliore fra gli
italiani), e sono diventato, insieme
al mio grande cane, Campione del
Mondo a squadre nella specialità
Pentathlon”.
Un primato italiano ancora imbattuto, tra l’altro. La famiglia
a quattro zampe di Gianluca nel
frattempo è cresciuta, come sono
cresciuti gli iscritti all’associazione che costantemente si rivolgono
a loro per problemi di gestione
del cane, per fare agility a livello
agonistico o solo per divertirsi,
per un cane particolarmente agitato o ribelle o che “non ascolta”.
“Sì, da noi arrivano in tanti e con
problemi più o meno simili. Ma
ogni cane reagisce in maniera
diversa: va capito, inquadrato, e
bisogna lavorare sull’ascolto e sul
rapporto. In un settore come questo
non si smette mai di apprendere ed
imparare: ogni cane dà una risposta
differente”.
Una volta non era così, non c’era
questo approccio legato al “premio” nell’educazione cinofila,
giusto?
“Quando ho cominciato si usavano
metodologie molto diverse come la
coercizione, psicologica e fisica.
Oggi, per fortuna, le cose sono
cambiate, anche se l’Italia, rispetto ai paesi anglosassoni, è ancora
molto indietro. Ma non toglie che
negli ultimi 6-7 anni abbiamo fatto
passi da gigante: io stesso ho ricevuto pesanti attacchi e critiche per
aver lasciato il
vecchio metodo e la vecchia
associazione e
per aver cercato
di capire i nuovi
approcci. Non
mi capacitavo,
all’inizio, di
come con metodi totalmente
diversi da quelli
che c’erano in
giro, i cani non
solo rispondevano positivamente ma scodinzolavano, erano
felici e non sottomessi. E’ così che
è nata Twist and Shout, nella ricerca e applicazione di questi metodi
che hanno bisogno di molta più
attenzione, comprensione del cane,
“ascolto” attivo delle sue reazioni.
Ripeto, non è stato facile perché
mi hanno davvero attaccato in tutti
i modi, ma sono felice di non aver
dato peso alle ingiuste critiche e
attacchi e di essermi immerso in
un mondo che non conoscevo, per
il quale ho riazzerato tutto resettando la metodologia, cercando nuovi
approcci. E’ stato un lavoro duro e
intenso, perché dopo aver conquistato l’interesse del cane, bisogna
lavorare sul rapporto uomo-cane,
capire quali sono le situazioni nelle
quali il cane ha voglia di capire ed
eseguire. Sono stati dieci anni di
ricerca e di studio, e se mi chiedi
se ho trovato la chiave di volta, la
risposta al problema controllo del
cane, dico che in cinofilia c’è sempre da imparare e non si arriva mai”.
Twist and Shout prepara anche i
cani – e i padroni – all’agility, che
tipo di disciplina è?
“E’ prima di tutto un’attività sportiva con il proprio cane fatta per
divertirsi. Si crea gruppo e squadra
con gli altri ragazzi quando si va
in giro a far le gare, si imparano
nuovi esercizi, si allena la mente a
ricordare il percorso e a dare i gesti
giusti al cane. A livello amatoriale è
questo, ridendo e giocando con gli
altri e con il proprio cane. A livello – eventualmente – agonistico, i
risultati arrivano con il lavoro ma
sempre rispettando il cane. Personalmente, non mi sono mai spinto
oltre i limiti naturali del mio amico
a quattro zampe e rispettare il cane
vuol dire anche smettere l’attività
agonistica, ad un certo punto, per
evitare problemi fisici e fargli godere la sua età”.
Una passione
giovane, Asd
il Branco
Samuele Ominetti, come Gianluca
De Lorenzis, ha seguito la sua passione, provandone a fare un lavoro
creando un’associazione dedicata
allo sviluppo di una cultura cinofila
e all’educazione.
Samuele, ma è più difficile cambiare gli atteggiamenti dei cani o
dei padroni?
“Ah bella domanda! Il nostro è un
lavoro davvero molto complicato:
bisogna conoscere l'etologia e la
psicologia canina, ma anche quella
umana e sapersi modulare con "l'animale uomo" in base a chi si ha di
fronte. Una cosa è certa: se cambia
l'atteggiamento della persona cambia radicalmente anche quello del
proprio cane”.
Quali problemi da risolvere ti
chiedono più spesso?
“Generalmente ci si trova a lavorare
su dei problemi quotidiani: il cane
tira al guinzaglio, il cane scappa e
non torna oppure il cane fa danni
in casa”.
Come si può migliorare il rapporto uomo-cane?
“Non si può mai pensare che ogni
situazione ed ogni problema siano
uguali ai precedenti: non esiste il
Canili, tra problemi di bilancio e di gestione
Le due Associazioni hanno sicuramente in comune una grande
passione e un forte amore per i cani, e la loro testimonianza e il
loro lavoro costante ci insegna che ognuno di noi può creare una
società migliore a misura di cane impegnandosi con pazienza,
ascolto e voglia di mettersi in gioco con il proprio fedele amico.
Senza mai dimenticare i piccoli gesti basilari in una società civile,
come raccogliere i bisogni (e avere a disposizione più cestini),
gesti che dovrebbero essere scontati ma quando non lo sono
allontanano dal costruire e dall’avvicinare anche chi gli animali
non li ha o non li vuole.
Allargando poi il discorso, l’educazione di noi umani sta anche nella
gestione delle difficoltà come quella dei canili. Un’inchiesta molto
interessante di Margherita D’Amico su "Repubblica" spiega molto
bene le luci e soprattutto le ombre dietro il fenomeno randagismo
e canili, che si potrebbero risolvere partendo dalla sterilizzazione
che ha, soprattutto in prospettiva, dei costi decisamente minori
e soprattutto si farebbe prevenzione. Anche la nostra città ha le
sue difficoltà in proposito: abbiamo due canili, uno in particolare
gestito da una persona straordinaria che dedica anima tempo e
soldi (perché quelli comunali non bastano mai) agli animali. Ma
per risolvere problemi di bilancio e di gestione, anziché trovare
soluzioni facili ma anti-cane perché non creare dei piccoli comitati
formati da Asur-volontari-veterinari per lanciare delle proposte in
base al problema? Perché non cominciare ad essere noi, città di
Fabriano, esempio di crescita e di proposte partecipate ed attive
che trovino soluzioni? Non è necessario avere un sindaco sensibile
agli animali, basterebbe un sindaco capace di essere innovativo e
capace di ascoltare. Cercare delle risposte diverse ma più civili che
insegnino ai nostri figli che i cambiamenti positivi sono possibili,
basta volerlo. Il Comune di Matelica, ad esempio, come altre città
d’Italia, incentiva l’adozione dei cani in canile e la loro educazione
attraverso un’erogazione “una tantum” di massimo 300 euro a chi
adotta un cane dal canile. In Italia esempi di gestione e idee civili
ci sono, come l’Enpa Voghera che nel suo canile fa abitualmente
educazione degli animali e giornate divertenti per educare a due
e quattro zampe.
Proviamo a distinguerci in positivo, perché l’innovazione e l’educazione partono da piccoli e semplici gesti.
copia-incolla in questo settore ed
è per questo che non si finisce mai
di imparare. E' prima molto importante saper valutare bene per poi
intervenire con metodo, pazienza e
tanto lavoro, soprattutto per la persona e/o la famiglia che ha adottato
il cane. Si può migliorare riuscendo
ad osservare di più il nostro cane,
ad esempio. Spesso ci si arrabbia
perché il nostro cane abbaia e non
ci si sforza di capire verso chi o
cosa sta indirizzando quel comportamento. Bisogna saper essere dei
buoni amici, bisogna farlo divertire,
uscire, giocare, far fare esperienze...
fargli capire che con noi può stare
bene ed in tranquillità. Avere un
buon rapporto con lui migliora la
vita di entrambi”.
Il nostro è un territorio ricettivo
da un punto di vista cinofilo?
“Luci ed ombre. Se da una parte
mi batto quotidianamente per
trovare delle formule che possano
fare avvicinare i più all'educazione
ed alla comprensione del proprio
cane, dall'altra ho trovato tante
persone che mi hanno contattato e
si sono messe umilmente a lavorare
con il proprio cane. Secondo me è
fondamentale ricorrere ad un professionista per lavorare in prevenzione dei problemi e non aspettare
rischiando di peggiorarli. Dico questo anche perché, a volte, ci si affida
ai "tuttologi" improvvisati e non
professionisti, come persone che
hanno avuto più
cani nella propria
vita, che dispensano consigli,
nozioni, suggerimenti rischiando
di incrinare in
maniera pesante
il rapporto del binomio che poi si
fa enormemente
fatica a recuperare. E' fondamentale capire che
non si ha a che
fare con una macchina, non esistono interruttori,
valvole e cavetti:
si deve valutare il tutto nella
complessità di
un essere vivente
intelligente, sensibile e senziente,
che comunica in
maniera molto
diversa da noi e
che fa della sua
parte sociale (il
suo "branco" cioè noi) un principio
basilare da cui partire, prendere
fiducia e affidarsi per il corso di
tutta la vita. Cito il noto etologo
Konrad Lorenz che recita: “Non
crediate che sia crudele tenere un
cane in un appartamento cittadino:
la sua felicità dipende soprattutto
dal tempo che potete trascorrere con
lui, dal numero di volte che vi può
accompagnare nelle vostre uscite;
al cane non importa nulla aspettare
per ore e ore davanti alla porta del
vostro studio, se poi ne avrà in premio dieci minuti di passeggiata al
vostro fianco. Per il cane l’amicizia
personale è tutto. Ricordate però
che in questo modo vi assumete un
impegno tutt’altro che lieve, perché
dopo è impossibile rompere l’amicizia con un cane fedele, e darlo via
equivale a un omicidio”.
18/02/15 11.03
Quando la risata
è laboratorio
Un particolare esercizio di yoga
sviluppato al Centro per le Famiglie
E’ ripartito, la scorsa settimana, il
“Centro per le Famiglie”, entrando
così nel secondo anno d’attività di
un progetto ideato dalla Regione
Marche e dall’Ambito Territoriale
Sociale n.10. La sede del “Centro
per le Famiglie” è in Piazzetta del
Podestà 8 (presso il Centro Sollievo) e il programma realizzato dal
Comune di Fabriano, ha preso il via
con la manifestazione “Yoga della
risata”, in collaborazione con la Valigia delle Meraviglie – Laboratorio
della Risata. L’iniziativa ha subito
riscosso gradimento ed interesse, tanto che sono state
chieste nuove edizioni di
questi corsi, soprattutto
per le tante applicazioni
in cui può essere usato,
per questo ci siamo incontrati con Chiara Virgulti, del gruppo Valigia
delle Meraviglie.
“Lo Yoga della Risata
– risponde - presente in
oltre 72 stati, tutti i 5
continenti sono mappati
da Club della Risata e
sessioni di Yoga della
Risata ed è un mondo
in continua espansione,
è un’idea rivoluzionaria di un
medico di base indiano, il Dottor
Madan Kataria, grazie alla quale si
ride senza motivo, senza l’utilizzo
di barzellette o battute, senza la
visione di film comici”.
Non è facile farla, considerata la
tendenza della comicità attuale?
“Si ride – spiega Chiara - attraverso
degli esercizi di risate, in gruppo,
guardandosi negli occhi e tornando
un po’ bambini. Si recuperano un
entusiasmo e una capacità di divertirsi e giocare, che nella maggior
parte dei casi abbiamo lasciato
sopire, presi dallo stressante tran
tran quotidiano”.
Perché si chiama “Yoga” della
Risata? Ci sono posizioni difficili
da assumere?
“Ebbene, no. Lo Yoga della Risata è
accessibile a tutti, grandi e piccini,
e dallo Yoga si recupera soprattutto l’attenzione alla respirazione,
il Pranayama, che si concentra
maggiormente su una espirazione
profonda, grazie alla quale eliminare l’anidride carbonica stantia nei
polmoni. La risata, in buona sostanza, non è altro che un’espirazione
molto profonda e continuata e, se
fatta di pancia, aiuta moltissimo
a sbloccare il diaframma, spesso
irrigidito dallo stress.
Questi primi due incontri dimostrano che funziona?
“Dipende dall’intuizione del dottor
Kataria, nel marzo del 1995, supportata da studi scientifici. Il nostro
corpo non distingue la differenza
tra una risata che scegliamo di
fare, una risata autoindotta, una
09 fabriano.indd 2
9
>FABRIANO<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
risata “spintanea” e una spontanea.
Riesce a produrre la stessa chimica
della felicità, lo stesso Joy Cocktail, fatto di ormoni del benessere
che aumentano – tra cui endorfine,
i nostri antidolorifici naturali, e
serotonina, il neurotrasmettitore
del benessere – ed ormoni dello
stress che diminuiscono, come il
cortisolo”.
Quali sono le sue applicazioni?
“Moltissime. Si va dallo Yoga della
Risata a scuola e con i bambini, è
bellissimo anche il lavoro con genitori e figli, al lavoro con gli anziani,
dalle sessioni con malati, ottimi i
risultati con malati di Alzheimer,
sclerosi multipla, diabete, a quelle
coi disabili, dalle sessioni in palestre, centri Yoga e centri benessere,
ad un’applicazione sempre più
diffusa: la gestione dello stress in
azienda e il team building. Il posto
migliore per sperimentare e fare
pratica con lo Yoga della Risata è il
Club della Risata, cellula base fortemente voluta dal Dottor Kataria
e diffusa in tutto il mondo.
In conclusione, perché venire al
Club? “Per beneficiare al massimo del “Joy cocktail” di ormoni
generato dalla risata, è necessario
ridere in maniera continuativa per
almeno 10/15 minuti che rispetto
ala risata spontanea, invece, nella
maggior parte dei casi non riesce
a durare più di un minuto e questo tempo risulta insufficiente a
generare cambiamenti fisiologici
e biochimici nel corpo. Inoltre,
non è socialmente accettabile ridere così a squarciagola, mentre
i Club della Risata forniscono un
ambiente sicuro e protetto in cui
ridere fragorosamente e a crepapelle. Spesso, insomma, la risata è
lasciata al caso, o alle simpatiche
amicizie che abbiamo, e può capitare o meno. Nei Club della Risata,
invece, non aspettiamo che ci siano
le condizioni ideali per farci una
bella risata, ma ci impegniamo a
portarla con continuità nella nostra
vita, in modo da ottenere tutti i
profondi benefici che è capace di
generare”.
“Love Songs”
a S. Valentino
di M. Luisa CasteLLani
U
n “S. Valentino” originale, piacevole, di qualità,
l’evento fortemente voluto e offerto dal Coro
Giovani Fabrianesi, con il patrocinio del Comune di Fabriano.
La cena, ottima, al Ridotto del teatro dove circa 150 persone hanno
avuto modo di vivere una bella
atmosfera, curata e amichevole, e di
ascoltare una formazione sperimentale di 3-4 elementi della sezione
vocale del Coro, che si sono esibiti
in brani di P. Daniele, Zucchero,
E. John e A. Baroni. Il concerto
vero e proprio al Teatro dove il
repertorio ampio e, naturalmente
all’insegna del romanticismo, ha
impegnato coristi e musicisti sotto
la direzione del Maestro Dino Casanova, per quasi due ore. Due ore
trascorse in un soffio per i molti
appassionati intervenuti che non
hanno risparmiato applausi riascoltando canzoni che nel tempo hanno
accompagnato innamoramenti e
amori nel mondo. E, sorpresa nella
sorpresa dell’evento, sul palco si
sono esibiti artisti di danza classica
e di tango, a sottolineare le forme
espressive nelle “storie d’amore”.
Veramente una bella iniziativa, curata anche nella scenografia delicata ma di effetto; a noi del pubblico,
oltre alla poesia dei brani, sono
arrivate la passione, la voglia di
condividere un momento speciale,
il desiderio di offrire entusiasmo,
competenze e, perché no, sacrificio per un’esperienza artistica e di
aggregazione.
La città vive e ri-vive anche di spazi
come questi. Grazie “Giovani”!
Daniele Gattucci
18/02/15 11.05
10
>FABRIANO<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Prodotti da tutto il mondo
Con ArtisticaMente grazie ad una piattaforma di e-commerce e... all'Unesco
di DANIELE GATTUCCI
L’
esposizione distribuita
con sapienza nei tre
locali di sicuro pregio
architettonico (in largo Bartolo Da Sassoferrato 4, in
centro città) denota ampia visione
d’insieme che travalica la cultura
popolare del luogo e del territorio raggiungendo i
confini di quella cultura
che possiamo definire
alta e di nicchia.
Un mix davvero azzeccato per “Artisticamente” che ha iniziato la sua
attività, sabato 14 febbraio. La nuova struttura, ottimo
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davvero coinvolgente, infatti,
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vie interne in tilt
La neve caduta tra fine gennaio e la prima settimana
di febbraio nel complesso non è stata abbondante, ma
nelle frazioni più alte del fabrianese ha raggiunto anche
i trenta centimetri di coltre. E’ stato il caso, ad esempio,
di Poggio San Romualdo. Qui, i paesani lamentano il
fatto che la strada Provinciale è stata pulita dai mezzi
spazzaneve, ma niente è stato fatto per le vie interne
della frazione, lasciate coperte di neve nonostante le
ripetute sollecitazioni al Comune. In merito, i residenti
lamentano la latitanza dimostrata ultimamente dall’amministrazione. Il loro auspicio è che per il futuro, in
caso di neve, i mezzi intervengano in tutte le vie di
Poggio San Romualdo.
Museo carta,
boom visitatori
Il 2014 è stato un anno da incorniciare per il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano che
ha superato i 45 mila ingressi. Un vero e proprio
successo con un aumento di circa 12 mila biglietti
rispetto all’anno precedente. “Numeri straordinari – commenta l’assessore al Turismo Giovanni
Balducci – che dimostra le potenzialità della
nostra struttura”. Complice la mostra ‘Da Giotto
a Gentile’, infatti, il personale del Museo ha approfittato dei tanti turisti che sono arrivati in città
da ogni parte d’Italia per ammirare la Pinacoteca
ed ha accolto nella storica sede di Largo Fratelli
Spacca curiosi ed appassionati. Non tutti coloro
che sono arrivati a Fabriano erano a conoscenza
dell’esistenza di questo museo unico nel suo genere
ma è bastato raccontare parte della storia della città
che tanti turisti si sono decisi di entrare e visitare
i locali del complesso San Domenico. Un boom
di ingressi continuativo per dodici mesi. Anche
nei mesi antecedenti la mostra voluta da Sgarbi
il Museo della Carta e della Filigrana ha centrato
l’obiettivo. Rispetto al 2013 si sono avuti 200
visitatori in più a gennaio, 500 in più a febbraio,
3.000 in più a marzo, più 300 entrate a luglio, più
1.200 ad agosto. Pure gli ultimi mesi dell’anno
sono stati da record: più 2.000 visite a settembre
e novembre, più 1.300 a ottobre e dicembre. Unico
dato negativo il mese di aprile: a Pasqua, infatti, c’è
stato un calo di entrate pari a 1.200 biglietti. Non
solo adulti ed entrate singole: buone prestazioni
anche per il settore gruppi e comitive scolastiche. Il Museo ha ottenuto pochi mesi fa anche il
certificato d’eccellenza dal portale turistico Trip
Advisor. Online la struttura è al settimo posto tra
le attrazioni della provincia di Ancona. Al primo
posto, da mesi, un’altra eccellenza della città della
Carta: il Museo del Pianoforte Storico del Complesso San Benedetto.
Marco Antonini
10 fabriano.indd 2
sapienza e amore dai nostri artigiani, trovano la giusta visibilità
all’interno del “negozio che non
c’era” così come lo hanno definito
i tre responsabili della cooperativa
“Fabriano Creativa” che gestiscono l’iniziativa e anche la scelta
del giorno dell’inaugurazione di
“Artisticamente”, San Valentino la
festa degli innamorati, non è stata
casuale: il sindaco di Fabriano,
Sagramola ha tagliato il nastro,
alla presenza degli assessori Meloni e Pallucca. “Artisticamente”
è nato da un’idea progetto della
Fondazione Aristide Merloni, come
detto, per la valorizzazione dei
beni artigianali prodotti nel nostro territorio, giocattoli in legno,
gioielli di carta, incisioni, cornici,
oggetti in ceramica, specchi, quadri, mobili, etc.
Oltre alla vendita al dettaglio,
l’intento della cooperativa è anche
quello di commercializzare i prodotti in tutto il mondo grazie ad
una piattaforma di e- commerce e
ai rapporti con il network delle città
creative Unesco. Con la collaborazione di Cna e Confartigianato,
ArtisticaMente intende ospitare
tutti coloro che hanno fatto del
“saper fare” la loro carta vincente.
~ HANNO TAGLIATO IL CAVO
Via Cialdini, notte 7-8 febbraio. Ignoti tranciano un cavo telefonico e cinque inquilini di
un palazzo si ritrovano senza telefono ed internet. Ad accorgersi del “taglio” è stato il
tecnico intervenuto per la riparazione.
~ MALORE PER LA GUIDATRICE
Via Mamiani 10 febbraio. Nella discesa l’autovettura guidata da una donna urta la porta di
un deposito, probabilmente per un malore della donna che veniva soccorsa e trasportata
all’ospedale. Intervenuti: il personale medico del 118, la Polizia Municipale ed i VdF.
~ ABBATTUTE 2 COLONNINE
Via Gioberti, 8 febbraio ore 3.30. Abbattute da qualche veicolo ancora ignoto due
colonnine laterali che separano la carreggiata dal marciapiede.
~ BUS ROTTO E VEICOLI FERMI
Albacina, S. S. 76, 9 febbraio ore 8. Un autobus ha un guasto e deve fermarsi, ma la
strada ha 2 corsie - una per ogni senso - ed il traffico si ferma. Interviene la Polstrada
che istituisce il senso unico alternato, mentre i meccanici della ditta riparano il guasto.
Dopo circa un’ora il bus riparte e le lunghe file dei veicoli “scompaiono”.
~ AUTO CONTRO LAMPIONE
Via Brodolini 10 febbraio ore 20.30. L’autovettura condotta da un fabrianese sale sulla
rotonda alta circa 20 centimetri e finisce contro il palo di un lampione sito al centro. L’uomo
è illeso, l’auto riporta danni come il lampione che viene risistemato da operai comunali.
~ ANIMALI PROVOCANO TAMPONAMENTO
S. P. Fabriano-Sassoferrato, zona industriale Marischio, 10 febbraio. Animali che attraversano la strada distolgono l’attenzione degli automobilisti e la Lancia guidata da un
giovane tampona quella che stava davanti. Risulta che i conducenti sono illesi, mentre
riporta danni la parte anteriore della Lancia.
~ STUDENTI UNIVERSITARI CON DROGA
Macerata, 11 febbraio. Tre studenti universitari, 23enni e uno dei quali fabrianese, hanno
nell’appartamento in cui abitano 1 kg di droga tra cocaina, eroina, marijuana e vengono
arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
~ LADRI TOLGONO RAME DAI CIMITERI
Fabriano, 11 febbraio. Continuano i furti di grondaie, discendenti, lampade votive, fiori
artificiali realizzati in rame, nei cimiteri di Albacina, Marischio, Cancelli. E’ da tempo che
ciò avviene, ma perché non si può prevedere una videosorveglianza?
~ CHI PULISCE LE FRAZIONI?
Fabriano 15 febbraio. Le strade delle frazioni montane non si provvede più dal marzo
2014 a tenerle in ordine, e qualche tombino è intasato, nelle cunette si accumula
terriccio e rena, nelle scarpate l’erba rimane alta tanto che la pioggia la piega e scorre
via. Due o tre anni fa venne costituito il “Consorzio monte Maggio e monte Nero” con
sede a Campodonico che impegnava disoccupati e cassintegrati per tenere in ordine le
strade, poi è stato sciolto e gli abitanti di paesi - Collamato, San Donato, Sant’Elia, San
Giovanni, Poggio San Romualdo, Colle Pico, eccetera, si lamentano. Per esempio, alla
Strada Provinciale, ed a quella Comunale passante dentro Vigne, venivano dedicate 12
ore al mese e bastavano, ma per davvero le frazioni sono dimenticate e non si dedica
loro nemmeno qualche ora?
18/02/15 11.06
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
11
>FABRIANO<
Ma le strade sono idonee?
Fanno discutere gli accessi angusti alla Cittadella degli Studi
di ALESSANDRO MOSCÈ
L
a nascitura Cittadella
degli Studi fa discutere.
Sarà il campus più grande
dell’intera Provincia di
Ancona e ospiterà il Liceo Classico, il Liceo Scientifico e il Liceo
Artistico. Sono previste anche una
piazza aggregativa e una palestra.
L’area, di circa 95 mila mq, è stata
individuata nella zona sud-est di
Fabriano nelle vicinanze di Santa
Croce, a ridosso della futura strada
collinare. Il progetto include il Centro per l’Impiego e la Formazione
e sembra ben congegnato. I nuovi
oggetti architettonici a basso impatto ambientale e privi di barriere
per portatori di handicap si svilupperanno lungo una S immaginaria,
con impianti fotovoltaici sulle
coperture. All’esterno gli edifici
saranno rivestiti con muratura a
faccia vista, mentre all’interno
sono costruiti per garantire isolamento acustico. Il fabbisogno
termico sarà assicurato da una
pompa di calore condensata con
acqua di falda. La scelta di pannelli
11 fabriano.indd 2
radianti a pavimento consentirà
il riscaldamento degli edifici con
l’uso di acqua a bassa temperatura,
coniugando efficienza e risparmio.
In seguito all’approfondimento
delle settimane scorse da parte del
nostro giornale, si è infiammata la
discussione tra i cittadini, specie su
Facebook. C’è chi lamenta la costruzione degli edifici in periferia;
chi ravvisa che le strade di accesso
sono anguste; chi nota la mancanza
di adeguati parcheggi. Chi, ancora,
che la Cittadella degli Studi c’era
già e non avevamo bisogno di
“allungare” la città rendendo un
plesso scolastico trainante come i
licei poco appetibile per posizione
e distanza dalle infrastrutture viarie
e ferroviarie. Ma non manca chi
difende l’operato dell’amministrazione. Tutte le soluzioni alternative sarebbero state improponibili
perché il numero degli studenti
dei licei continua a crescere ed è
già pesantemente sacrificato nella
sede attuale. Fa da contraltare la
posizione di chi invece ritiene che
da uno studio socio-demografico
era emerso, erroneamente, che
La strada di accesso alla nascitura Cittadella degli Studi, in zona Santa Croce
Fabriano nel corso di un paio di
decenni sarebbe arrivata ad avere
una densità di popolazione intorno
ai 50.000 abitanti. Ora la città è
colma di strutture comunali vuote
e se il sistema avesse avuto gli
strumenti e la volontà politica per
fare dietrofront si sarebbe evitata
l’ingente spesa per la Cittadella
degli Studi. Qualcun altro chiede
quale sarà la destinazione d’uso
di due plessi che appartenevano
al mondo scolastico: il San Benedetto, e le ex scuole Fermi dopo la
chiusura del tribunale.
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12
>EVENTI<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Fabriano come Itaca
La chiesa del Sacro Cuore oggetto di studio
di ELISA FAVILLI
H
o scelto di studiare la
presenza dei padri gesuiti a Fabriano per un puro
caso. La mia formazione
accademica mi aveva portato a scegliere l’architettura come mia musa,
mia mentore e mecenate.
Al momento di scegliere quale
argomento trattare come tesi da
discutere alla fine del mio percorso
universitario, la mia professoressa,
Lucia Nuti, mi propose due argomenti: un viaggio diplomatico,
intrapreso alla fine del 1600 da
parte della famiglia Medici lungo
le coste del Mediterraneo e le coste
dell’Atlantico, visitando i principali
porti europei, viaggio raccontato
attraverso i disegni, le vedute e le
planimetrie raccolte dall’architetto
che accompagnò la corte in questo
insolito viaggio. Il secondo tema,
invece, interessava alcuni disegni
tratti da un taccuino appartenuto ad
un gesuita allievo e collaboratore
dell’architetto Andrea Pozzo, oggi
di proprietà del collezionista Aldega. I disegni interessavano alcuni
progetti inerenti la riqualificazione
della chiesa fabrianese (con annesso
collegio) della Compagnia di Gesù,
oggi chiesa del Sacro Cuore. Fantascientifico il primo argomento,
prevalse la seconda proposta di
tesi che mi portò inaspettatamente
a scoprire biblioteche e archivi di
Parigi, Malta, Ancona, Macerata,
Camerino, Camaldoli, Firenze e
Roma, permettendomi di lavorare in
stretto rapporto con il prof Richard
Bösel, il più grande studioso di
storia dell’architettura dei gesuiti.
Sono stati due anni intensi, anni
che mi hanno messo in relazione
con persone grandiose come Filippo
Rossi, che senza troppe domande
ma con una complicità che solo
chi ama raccontare e condividere
la cultura sa capire, mi ha permesso
di scoprire documenti inediti conservati nell’archivio diocesano di
Fabriano e molte altre informazioni
ignote anche da chi in passato aveva
trattato l’argomento. Le settimane
che mi hanno vista ospite in questa
città marchigiana mi hanno fatto
sentire parte attiva di questa realtà,
trasformando Fabriano nella mia
personalissima Itaca. Sì, Itaca,
perché come Ulisse qui ho trovato
nel corso degli anni i temi per cui
intraprendere nuovi viaggi con cui
conquistare nuovi traguardi come la
Scuola di Specializzazione in Storia
dell’Arte all’Università di Siena e il
Dottorato di Ricerca alla Sorbona. Venire a Fabriano è come
tornare di nuovo ad Itaca, per
attingere nuove tematiche e
ripartire con il desiderio di
conquistare e scoprire nuovi
tesori. Sette anni fa ho acquisito
il mio titolo di laurea, lasciandomi
nella memoria due anni di studio
trascorsi in una Fabriano ancora
ferita e nascosta da ponteggi, tradita da un terremoto che ne aveva
celato la sua identità. Il 14 marzo
(ore 17.30), presso la biblioteca
comunale di Fabriano sarà per me
un onore raccontare, con chi ha
condiviso questa mia esperienza
e con chi vorrà conoscere quanto
la realtà locale ha contaminato la
cultura nazionale ed internazionale
in una città che non è solo famosa
per la sua produzione della carta.
Coralmente con il Rotary Incontro con l'erbonauta
In tutto il mondo, il Rotary festeggia il 23 febbraio il 110° anniversario di
fondazione. Quest’anno nelle regioni che costituiscono il Distretto 2090,
esattamente Abruzzo, Marche, Molise e Umbria, si è deciso di attivare
contemporaneamente, in tutti i 64 club, una manifestazione unica capace
di amplificare il messaggio del Rotary. Un messaggio che si fonda sui
principi posti dal fondatore Paul Harris e articolati sulla pace, la fratellanza, la tolleranza e l’attenzione ai bisogni dei più deboli; esempio evidente
dell’attenzione del Rotary ai bisogni dell’umanità è la campagna “Polio
Plus” per l’eradicazione della poliomelite in tutto il mondo. Sulla base di
queste idee è nato il progetto, “Coralmente Rotary”.
Il presidente del club di Fabriano Maurizio Marchegiani, affiancato dal suo
direttivo e dai soci tutti, ha annunciato l’avvenimento, ponendo l’accento
sul fatto che “come rotariani abbiamo inteso cogliere questo importante
anniversario per parlare di Rotary all’esterno dei nostri club, nella nostra
comunità”. Ha proseguito affermando che “siamo, infatti, il sodalizio
mondiale più longevo al mondo e unica organizzazione non governativa
ad avere un rappresentante all’Onu”. Pertanto tutti sono invitati a partecipare al concerto con ingresso libero che sarà tenuto dal coro Vox Nova
domenica 22 febbraio alle ore 17.30 presso il Teatro Gentile di Fabriano.
Con l'occasione si ringrazia il Comune di Fabriano per il patrocinio e la
concessione dell'uso del Teatro e il socio Fabio Biondi, presidente del coro
Vox Nova che si esibirà gratuitamente.
Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, presso la propria sede di
via Mamiani 43 (stesso ingresso della locale sezione Avis), si ritroverà
lunedì 23 febbraio alle ore 21 con l'erbonauta Franco Castellani per il
secondo e ultimo incontro dedicato al variegato mondo delle erbe spontanee e mangerecce.
A detto appuntamento di formazione seguiranno due uscite pratiche,
anch'esse gratuite, che avranno luogo domenica 1 e domenica 8 marzo.
L'invito a partecipare all'incontro in sede e alle successive uscite guidate
dall'esperto Franco Castellani è rivolto a tutti. Per qualsiasi chiarimento
e/o ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini
348-3985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook.
Un libro al Caffè Alzheimer
L’associazione AttivaMente Alzheiner, insieme alla Fondazione Carifac, al
Rotary e all’Alma organizza un incontro presso la sede di Caffè Alzheimer
(via Brodolini) per venerdì 27 febbraio con la cerimonia della donazione
di un videoproiettore a cura di Maurizio Marchegiani, presidente del
Rotary Fabriano, quindi alle 17.45 la presentazione del libro “L’azzurro
dei giorni scuri” di Maria Grazia Maiorino alla presenza del dottor Mario
Ciappelloni, dell’attrice Marzia Paoletti. Modererà l’incontro l’addetto
stampa della Fondazione Merloni Cristina Gregori. Il libro è in vendita
presso la Cartolibreria “Lotti” in Corso della Repubblica.
Gonfalone,
60 testi
in mostra
Il Centro Studi Don Giuseppe
Riganelli, fondato da Emo
Sparisci e di cui è presidente
onorario Francesco Merloni,
nei suoi quasi trent’anni di vita
ha pubblicato circa 60 libri,
anche di illustri autori come
Carlo Bo, Oscar Luigi Scalfaro, Francesco Malgeri, Lorenzo
Bedeschi, Bartolo Ciccardini.
E sono libri prevalentemente di
interesse locale, fondamentali
per la conoscenza della storia
fabrianese e marchigiana, ma
altri trascendono tale interesse.
Trattano argomenti storici, ma
anche di filosofia e politologia; c’è una collana di “Diari
e Memorie”, e non mancano
volumi di letteratura e poesia,
di musicologia. Il Centro Studi
Riganelli è una piccola casa
editrice, l’unica o quasi fabrianese, che svolge questa attività
complementare a quella, preminente, di convegnistica e di
ricerca storica interessante il
rapporto tra fede e cultura.
Tutti questi libri verranno
esposti per un mese, a partire
dal 21 febbraio, nell’Oratorio
di Santa Maria del Gonfalone
(quello dal soffitto tutto d’oro).
Sugli antichi stalli dell’Oratorio, invece dei “confratelli”
di un tempo ormai remoto,
“siederanno” le moderne pubblicazioni del Centro Studi
Riganelli con opportuni cartelli
illustrativi e immagini degli
autori e dei personaggi da cui
esso ha tratto ispirazione. Sarà
un tuffo nel passato ma anche
una riflessione sul presente
della nostra città. Sarà l’On.
Francesco Merloni ad inaugurare questa esposizione sabato
21 febbraio alle ore 17,30. Nel
sabato successivo, 28 febbraio,
nell’ambito di questa esposizione di libri, il dott. Guido
Papiri presidente della Fondazione Cassa di Risparmio
di Fabriano e Cupramontana,
terrà una relazione sul tema:
“Bilancio di una grande mostra
(quella da Giotto a Gentile)”.
Anche i bambini guardano al Perù
“Sei tornato cambiato dal Perù?”, “Ma tu l’hai notata la differenza tra noi e loro?”, “Tornerai laggiù?”,
“possiamo fare qualcosa anche noi?” Sono queste solo alcune del fiume di domande che i bambini
del catechismo della terza, quarta e quinta classe della parrocchia San Giuseppe Lavoratore hanno
rivolto a Raniero Zuccaro in occasione dell’incontro avvenuto sabato 7 febbraio nel teatrino della
Parrocchia. Il poliziotto fabrianese, ormai famoso per il suo impegno in favore della “missione Perù Onlus”
delle suore Cappuccine di Madre Rubatto, ha mostrato ai bambini le foto del villaggio e ha raccontato loro la
sua esperienza di solidarietà che è culminata con l’importante traguardo della costruzione di una struttura polivalente per i bambini, presso il villaggio di Pucallpa in Perù. Il tutto in un’atmosfera di grande commozione e
partecipazione da parte di tutti che ha suscitato la voglia di contribuire promuovendo un’offerta del miele “che
fa bene” (miele biologico di produzione locale). L’offerta, il cui ricavato sarà devoluto alla missione in Perù,
avrà luogo sabato 21 febbraio dopo il catechismo e domenica 22 dopo la messa delle 11. Grazie Raniero!
I bambini delle classi 3a,4a e 5°, don Tonino, don Bruno, le catechiste
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Nuovo responsabile
alla Veneto Banca
F
abrizio Mora è il
nuovo direttore Centro Italia del Gruppo
Veneto Banca. A
lui, già insediatosi presso
la Direzione di Fabriano, la
responsabilità della guida
dell’Istituto nelle Marche, in
Umbria e Lazio, per un totale
di 56 filiali in un’area di
presenza storica del Gruppo
alla luce dell’incorporazione, nel 2013, della Cassa
di Risparmio di Fabriano e
Cupramontana. Veronese,
classe 1957, Mora vanta una
lunga esperienza nel mondo
bancario che nasce in Banca Cattolica del Veneto per
proseguire con incarichi di
crescente responsabilità in
Intesa San Paolo.
Nel 2008 entra nel Gruppo Veneto Banca dove ha
ricoperto, tra gli altri, gli
incarichi di Capo Area Verona, Direttore Generale del
Credito di Romagna (società
partecipata dall’Istituto) e
Responsabile della Direzione Corporate. “Sono molto
orgoglioso di questo nuovo
incarico in un’area che si è
fatta apprezzare in Italia ed
all’estero per la vocazione
imprenditoriale, la qualità e
la creatività dei prodotti, la
bellezza del paesaggio e la
profondità della cultura che
la permea – ha spiegato il
Fabrizio Mora,
direttore del centro Italia
nuovo direttore Centro Italia.
Tra i capisaldi che costitui-
scono la forza delle Marche
e dell’Umbria spiccano la
coesione del tessuto sociale
e il modello imprenditoriale
fatto di tante piccole e medie imprese e da un elevato
know how. In questo contesto il ruolo delle banche di
territorio è fondamentale,
tanto più in un momento
economico difficile come
quello attuale.
E proprio questa, essere
vicini alle imprese e alle
famiglie con concretezza
e impegno quotidiano, è la
mission costitutiva di Veneto
Banca che le ha permesso
di divenire uno tra i primi
gruppi bancari italiani”.
La nomina di Fabrizio Mora
rientra in una riorganizzazione complessiva della rete
commerciale del Gruppo
Veneto Banca, articolata secondo un modello più snello
e con meno interlocutori
intermedi così da rendere
l’Istituto ancora più vicino
alle necessità della clientela.
Accanto ai direttori territoriali cui faranno diretto
riferimento le filiali di competenza, la rete commerciale
è stata organizzata lungo tre
filiere (corporate, private e
retail) che fungeranno da
governance e stimolo.
Una piccola rivoluzione per
una maggiore celerità ed
efficacia della risposta alle
istanze della clientela.
Top Employers premia ancora Elica
Elica, leader mondiale nel mercato delle cappe da cucina,
ha ottenuto per la settima volta consecutiva il marchio di
certificazione Top Employer Italia. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato ogni anno in tutto il mondo dal
Top Employers Institute alle aziende che dimostrano di
offrire eccellenti condizioni di lavoro ai propri dipendenti.
Il marchio Top Employers 2015 è stato ottenuto da Elica
a valle di un lungo e articolato processo di valutazione
condotto con l’ausilio della ricerca-questionario HR Best
Practice Survey che ha analizzato l’azienda relativamente
al suo ambito HR: attuazione delle politiche di gestione
delle risorse umane, strategie in atto, monitoraggio,
comunicazione interna ed esterna, condizioni di lavoro,
opportunità di crescita e sviluppo. Tutti ambiti nei quali
Elica si impegna da tempo attraverso progetti specifici e
azioni mirate a migliorare le condizioni di lavoro dei propri
dipendenti in una visione globale orientata alla loro costantemente valorizzazione e crescita professionale. Fiori
all’occhiello del gruppo Elica in ambito HR, i programmi
di formazione e valorizzazione del talento giovanile e non,
come ad esempio i Talent Days, giornate di orientamento
e formazione che nell’ultima edizione hanno coinvolto
oltre 60 giovani tra figli di dipendenti e alunni delle scuole
superiori del territorio.
Tra le iniziative dedicate ai dipendenti e alle loro famiglie,
anche il progetto E-STRAORDINARIO, sviluppato dall’azienda con la Fondazione Ermanno Casoli che attraverso
incontri teorici e workshop è finalizzato alla diffusione
dell’arte contemporanea all’interno delle diverse realtà
aziendali.
“Aver ottenuto anche quest’anno questa importante certificazione ci rende particolarmente orgogliosi – commenta
Emilio Zampetti, direttore Risorse Umane Elica – perché
rappresenta un riconoscimento significativo dei principi e
valori che guidano la nostra azienda. In un momento ancora
delicato per l’economia, crediamo che i nostri dipendenti
sono sempre di più i veri protagonisti che ci aiutano, giorno
dopo giorno, a raggiungere risultati di valore grazie alla
loro competenza, coinvolgimento e passione. Siamo fieri
che ciò sia stato riconosciuto sia a livello nazionale, che a
livello internazionale. L’impegno dell’azienda a 360§ nella
gestione delle Risorse Umane è stato apprezzato infatti
anche all’estero: Elic Group Polska, controllata polacca
del gruppo, ha ottenuto la certificazione di Top Employers Polonia 2015 per l’ottima politica occupazionale e
professionale sviluppata.
Cna e Confartigianato di Fabriano prendono posizione
sull’Accordo di Programma, denunciando che “crescono i
famelici appetiti dei soliti noti sui fondi messi a disposizione
da l'Accordo di Programma, ancora una volta, chi ne resta
fuori sono le piccole e medie imprese artigiane del territorio. Quelle aziende che come fornitori dell'Antonio Merloni
hanno pagato un conto salato che ha portato molte di queste
alla chiusura e al fallimento senza che nessuno abbia battuto ciglio”. Questa, dunque la triste realtà che denunciano
le due associazioni dell'artigianato e della piccola impresa
ribadendo “la necessità di supportare quelle piccole e medie
imprese che con tanta fatica stanno cercando di uscire dalla
crisi e da un modello di sviluppo che ha segnato il passo in
maniera definitiva. Ci sono esempi – rilevano ancora - di
aziende che stanno lottando per innovare, intercettare nuovi
mercati e nuovi clienti, è su queste che l'Accordo di Program-
Supportare le piccole
e medie aziende
13 spazio lavoro.indd 2
13
>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
ma dovrebbe investire per costruire una base solida da cui
ripartire: queste aziende necessitano di un supporto adeguato
e di misure specifiche che nella rimodulazione dell'Accordo
di Programma si dovrebbe tenere conto. Quello che è certo è
che bisogna cambiare verso al sistema produttivo del territorio
tenendo conto delle particolarità del tessuto industriale della
nostra città, di quello che è il suo background produttivo e
aziendale altrimenti si rischia l'inefficacia come è successo
con le precedenti versioni, bisogna mettere al centro degli
interventi futuri le imprese, soprattutto le piccole, e non rifare
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
~ TIROCINIO PROFESSIONALIZZANTE PER PSICOLOGI AL CIOF
DI FABRIANO
Il Centro per l'Impiego, l'Orientamento e la Formazione di Fabriano
ricerca laureati CDL triennale in Scienze del Comportamento e delle
Relazioni Sociali e CDL in Psicologia Scolastica e di Comunità e
Psicologia dell’Organizzazione e dei Servizi - degli Atenei di Urbino
e Bologna - per tirocini professionalizzanti presso il Servizio di Consulenza Orientativa Specialistica. Attività proposta: osservazione e
supporto al Servizio Consulenza Orientativa Individuale e di Gruppo;
osservazione e supporto al Servizio Obbligo Formativo e Dispersione
scolastico-formativa: colloqui individuali e monitoraggio in itinere
degli inserimenti; partecipazione alla progettazione e attuazione
di Percorsi di orientamento c/o Istituti Superiori e Scuole Medie
e di Laboratori pomeridiani di gruppo per tutti gli utenti; osservazione e supporto alla consulenza informativa ed orientativa sulle
opportunità formativo-lavorative all’estero (programmi giovanili,
portali dedicati); osservazione e supporto nella consulenza su
strumenti e tecniche di ricerca attiva del lavoro (gruppi tematici
sul curriculum vitae, sulla preparazione ai colloqui selettivi e sulle
tecniche di ricerca attiva). Durata: 3 - 6 mesi. Per candidarsi inviare
il cv, entro e non oltre il 27 febbraio, a: Dr. Gianluca Vergari Tel.:
0732.3679 - interno 2241; e-mail: [email protected].
~ PROGETTO LEONARDO UNIPHARMA GRADUATES - SCAD.
28/03
Pubblicato il bando per il progetto Leonardo "Unipharma Graduates" promosso dalla Sapienza Università di Roma in partenariato
con Fondazione di Noopolis, Università degli Studi di Roma TRE,
Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Alma Mater Studiorum
- Università di Bologna, Università degli Studi di Catania, Scuola
Normale Superiore di Pisa, Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Il progetto selezionerà 39 studenti che potranno fruire di un contributo Leonardo da Vinci per svolgere un tirocinio (durata minima
di 3 mesi e massima di 6 mesi) presso centri di ricerca europei
del settore chimico, farmaceutico e biotecnologico, sia pubblici
che privati, in: Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania,
Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Ex Repubblica Jugoslava di
Macedonia, Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia,
Lichtenstein, Norvegia, Svezia, Regno Unito, Belgio, Croazia,
Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Paesi
Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna, Turchia. L’elenco dei partner
del progetto è disponibile sul sito www.unipharmagraduates.it (la
composizione del partenariato può tuttavia subire variazioni nel
corso del progetto per ragioni non dipendenti dagli organizzatori).
L'entità del contributo Leonardo da Vinci per lo svolgimento del
tirocinio varierà in funzione del paese di destinazione. I requisiti
per partecipare alle selezioni sono: essere iscritti all’ultimo anno
o successivi sino al secondo fuori corso presso una delle università partner (Sapienza Università di Roma, Università degli Studi
di Roma TRE, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Alma
Mater Studiorum - Università di Bologna, Università degli Studi di
Catania, Scuola Normale Superiore di Pisa, Università degli Studi
di Milano-Bicocca), afferenti ad un corso di studi nelle classi di
laurea magistrale elencate nel bando; media aritmetica degli esami
superati non inferiore a 27 (arrotondata a partire da 26,6), calcolata sull’intero percorso formativo; non aver superato, alla data
di scadenza del bando, i 26 anni; avere già presentato domanda
per una tesi di laurea sperimentale presso un laboratorio chimico,
biologico, biotecnologico, farmaceutico o farmacologico; data di
discussione della prova finale successiva alla selezione; avere
un’ottima conoscenza della lingua inglese; non essere residenti del
Paese in cui si intende svolgere il tirocinio; non aver già utilizzato
il numero massimo di mesi di mobilità consentito dal programma
Erasmus+ nel proprio ciclo di studi (12 mesi per la laurea magistrale, 24 per programmi di studio a ciclo unico); non avere già
rinunciato (dopo aver firmato l’accettazione della destinazione) a
contributi Erasmus+ Unipharma-Graduates. Scadenza: ore 12:00
del 28/03/2015. Per consultare il bando e compilare la domanda
on line: www.uniroma1.it > Internazionale > Studiare all’estero
> Tirocini all’estero > Unipharma Graduates (Erasmus+). Per
ulteriori informazioni consultare i siti www.uniroma1.it e www.
unipharmagraduates.it, oppure, dopo aver consultato attentamente
i siti indicati, scrivere all'indirizzo e-mail [email protected]. Durante
il periodo di apertura del bando saranno organizzati incontri informativi con il Coordinatore Scientifico del Progetto, Prof. Luciano
Saso. Il calendario di tali incontri sarà pubblicato sul sito www.
unipharmagraduates.it.
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su
altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro
Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel.
0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@cadnet.
marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario
di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e
giovedì, 14:30/18:00.
l'errore di metterci soltanto l'occupazione e l'assistenzialismo”. L’altro cruccio manifestato da Cna e Confartigianato
guarda alla capitale: “Le notizie che vengono da Roma non
sono confortanti e sembra che non si sia capito quale è la
reale portata della crisi che ha investito Fabriano. Non si
è capito che uno strumento importante come l'Accordo di
Programma dovrebbe essere mondato da lacci e laccioli per
essere veramente efficace, che non può essere mosso soltanto
dalla preoccupazione occupazionale o da quella di mantenere
in vita un sistema produttivo che ormai non ha più un futuro.
Se ci sarà una rinascita del territorio – concludono - questa
scaturirà dal consolidamento del sistema produttivo della
piccola e media impresa, dal favorire le start-up innovative
e da quanto il nostro distretto sarà appetibile all'impianto
di nuove imprese. Soltanto questo ci farà uscire dalla crisi.
Daniele Gattucci
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>MATELICA<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
E’ (stata) qui la festa!
Si è chiuso il periodo di Carnevale, con un rush finale pieno di
iniziative, divertenti e spesso particolarmente…gustose! Il Palio dei
Quartieri, Theobroma, addirittura il Carnevale dei cani. Ve li presentiamo, dando largo spazio alle immagini. Poi un breve consuntivo
della presidente della Pro Loco, Pamela Traballoni, su come è andato
tutto il periodo di Carnevale e poi… appuntamento al 2016!
Il Palio dei Quartieri
se lo aggiudica Regina Pacis
E
di SARA NOÈ
ra la prima edizione, sicuramente, a giudicare dalla
risposta e dalla riuscita
della serata, è destinato a
diventare una piacevole tradizione.
Il Palio dei Quartieri era uno degli
eventi di punta del cartellone matelicese per il carnevale, quello in
cui tantissimo si sono spesi anche
i Comitati di Quartiere. E al Palazzetto dello sport, giovedì sera, l’ha
fatta da padrone il divertimento.
La gara consisteva in cinque prove: ballo, canto, quiz (Matelicese
de cippu), coppia più affiatata e
chiacchiera più buona. A supervisionare il tutto, oltre ai presentatori Paolo Delpriori
e Sandra Stopponi, una
giuria composta da diverse persone che ha
avuto anche il compito
di dare i punteggi validi
per la classifica finale.
Il momento “culturale”
per definizione è stato
il quiz 'Matelicese de
cippu'. Il prof. Antonio Trecciola ha infatti
sottoposto ai
concorrenti
domande sulle tradizioni
della città. Da
"cos'è l'aria
fringuellonia", ovvero
un'aria che
per il freddo
pizzica come
un fringuello,
a "chi sono i
tre santi patroni", Sant'A- Le foto del Palio
driano, San dei Quartieri
Sebastiano e sono di Giovanni Rotili
la beata Mattia, per poi passare ai "nomi delle
quattro statuette presenti all'interno
della fontana di piazza E. Mattei", cioè Biutino, Maccagnano,
la Sirena e la Veloce, chiamata
anche 'cuccumosse', ed infine per
concludere non poteva mancare il
proverbio in dialetto: gli sfidanti
dovevano infatti completare il detto "lu tempu fattu de notte dura...
quanto 'na pigna de fave cotte".
Altro momento clou è stato quello
della preparazione delle tradizionali chiacchiere. Qui, ad avere la
meglio sono state le cuoche delle
Casette San Domenico. Divertenti
e…”inarrivabili” anche i racconti
delle coppie affiatate, o la prova di
canto. Nel computo totale di tutte
le prove, a trionfare è stato il quartiere di Regina Pacis, con gli altri
quartieri che già mediteranno rivincita per l’anno prossimo. Questa la
classifica finale: 1° Regina Pacis,
2° Braccavo-Vinano-Campamante
de Foro, 3° Manozzini, 4° Casette
San Domenico parimerito con
Piane-Colferraio-Frazioni Nord,
5° Centro Storico, 6° San Rocco.
La “Bevanda degli Dei”
trionfa a Palazzo Ottoni
Sabato 14 e domenica 15 febbraio,
presso Palazzo Ottoni si è tenuta
Theobroma in Mathilica, ovvero
La Festa del Cioccolato, a cura del
comune di Matelica e dell'Associazione Pro Matelica.
È stata una due giorni tutta dedicata all'irresistibile “bevanda degli
dei” e attravarso manifestazioni,
degustazioni e conferenze, le quali
hanno riscosso molto successo di
pubblico, si è cercato di scoprire il
meraviglioso mondo del cioccolato
artigianale. L'ultimo momento culturale, quasi una sintesi di questo
goloso week end è stato quello di
domenica alle ore 17, presso la sala
M. Boldrini di Palazzo Ottoni, dove
il dott. Claudio Modesti in collaborazione con il mastro pasticcere Simone Pellicciari ci hanno illustrato
“Il cacao in cucina. Nelle ricette,
con il vino, i distillati, i sigari”.
L'obiettivo di questo incontro era
proprio di capire come possa essere sdoganato il cacao nella cucina
salata. Il dott. Modesti ha ripercorso
quindi la storia del cacao, dall'utilizzo che ne facevano gli Aztechi
come merce di scambio, passando
per l'importazione di Colombo delle
fave di cacao, fino ad arrivare dunque al 1500, quando il cacao iniziò
ad essere abbinato alla selvaggina.
La combinazione potrebbe risultare
insolita, ma cacao e carne hanno
qualcosa che li accomuna ed è,
seppur differente, l'attraente aroma
che percepiamo dalla loro cottura.
Lo dimostrano le reazioni chimiche di Maillard che ha studiato la
complessa serie di fenomeni che si
vengono a creare quando si riscalda
ad alta temperatura un alimento
in presenza di grassi, zuccheri
e proteine, formando un colore
bruno e un forte composto aroma-
La teoria del
dott. Modesti, la
pratica del cuoco
Pellicciari
tico. È stata così fatta conoscere al
pubblico l'ottima combinazione di
cacao e cucina salata, attraverso la
degustazione di pietanze preparate
dal mastro pasticcere Ricciardi:
una flan di spinaci con vellutata
di zucca e scaglie di cioccolato
fondente al 50%, un raviolo al
cacao con fonduta di taleggio e
scaglie di cioccolato al latte, abbinati con un vino “Mezzopiccato”
che si distingue dalla Vernaccia
poiché nella sua composizione
non tutte le uve sono di Vernaccia
ma vi è presente il San Giovese.
La degustazione è proseguita con
una torta con pasta frolla al cacao
come base, quest'ultima abbinata
al “Theobroma”, un vino liquoroso
prodotto dall'azienda Mancinelli,
ottimo come accompagnamento
per il dolce. Per concludere, sono
stati serviti due cioccolatini che la
Cioccolateria Fedeli di Matelica ha
fatto in collaborazione con Belisario, ripieni uno di grappa del Cerro
e l'altro di Melitites.
È stata dunque un'esperienza d'incontro in tutti i sensi, da quello
prettamente conoscitivo a quello
gustativo con l'uso del cacao in
cucina, nelle mille forme e modi
di questa delizia. Un altro punto a
favore dell'artigianalità dei mastri
pasticceri, dell'unicità dei vini
prodotti nel nostro territorio, della
vocazionalità che l'Italia, le Marche
e il territorio matelicese hanno nel
settore agroalimentare e che deve
diventare il punto focale di una
possibile rinascita economica.
Laura Antonelli
La Pro Loco: "Tanti eventi per un pubblico
variegato". Una partecipazione che richiede il bis
Dietro ogni avvenimento, dal Veglione in teatro al Palio
dei quartieri, alle feste dei più piccoli, a Theobroma,
oltre al Comune ci sono sempre stati dietro anche i
volontari della Pro Loco di Matelica. Un superlavoro
dunque, anche da parte loro. Ma alla fine, dalle parole
della Presidente Pamela Traballoni, trapela la soddisfazione per il buon lavoro svolto e, soprattutto, per il
successo di cui i vari eventi hanno goduto presso i matelicesi. “Sicuramente si trattava di un calendario ricco
di tanti eventi nuovi, un calendario completo peraltro,
in cui le varie tipologie di iniziative erano pensate
e destinate a pubblici diversi, dai più piccoli con le
tante feste, ai più grandi con il Palio, agli innamorati
(ma in generale a tutti) con il San Valentino a base di
cioccolato di Theobroma, finanche ai cani. E siamo
molto soddisfatti della partecipazione che c’è stata
tra i matelicesi”. Una partecipazione che…richiede
un bis? “Senz’altro crediamo di poter lavorare anche
l’anno prossimo come abbiamo fatto quest’anno!”.
a.g.
Anche i cani festeggiano
Il Carnevale dei Cani è nato dall
il Carnevale
'idea dell'Associazione Cinofila"
Love your Dog" che ha come scopo
primario il diffondersi della cultura
cinofila, il rispetto verso i cani,
l'aiutare i proprietari di cani a risolvere problematiche varie imparando a conoscerne la psicologia e il
linguaggio. “Il Carnevale in piazza,
riuscito, è stato un ulteriore modo
di fare festa insieme ai nostri Amici
a 4 zampe”, ci ha spiegato una responsabile dell’Associazione.
A sinistra Cappuccetto Rosso
con il Lupo...che si è già mangiato
la nonna! (Foto dell'Associazione
Cinofila Love your Dog)
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L'Azione 21 febbraio 2015
Interrogarsi
su un futuro
nell’agricoltura
di Antonio Gentilucci
U
n docente Unicam della
scuola di Bioscienze e
Medicina Veterinaria,
un dottore commercialista esperto nel settore agricolo,
un esponente del mondo bancario,
poi agronomi ed enologi. Saranno
tantissimi gli interventi che innerveranno il convegno di venerdì
20 febbraio nella Sala Boldrini
di Palazzo Ottoni. L’oggetto?
L’agricoltura, e nella fattispecie “i
punti di forza e le opportunità del
territorio in un’ottica di sviluppo
agro-industriale sostenibile”, come
recita proprio la locandina dell’evento. Un evento voluto fortemente
dall’amministrazione comunale e
che riguarda, non è un mistero, uno
dei cavalli di battaglia del proprio
programma elettorale, ossia la
convinzione che l’agroalimentare
possa rappresentare uno (di certo
non il solo) dei volani di un nuovo
sviluppo del territorio. “Questa
giornata rappresenta l’inizio di un
percorso di valutazioni e di coordinamento tra diverse realtà del
territorio, con lo scopo di valutare
idee, percorsi, fattibilità, efficacia
di nuove impostazioni imprenditoriali. Il tema principale è l’uso
imprenditoriale delle vocazionalità
scientifiche del territorio, quindi il
territorio (inteso come ambiente
atto a produzioni altamente vocate)
come strumento imprenditoriale
per costruire ricchezza”, spiegano
La Cucinotta con alcuni
membri dello staff
Carnevale senza età...
insieme alla Cucinotta
La meno giovane aveva 98 anni compiuti, una coppia ad hoc
per San Valentino ne aveva 84, uno staff di dodici anziani
supportati da 12 operatori professionali.
Da Fabriano a Matelica, da San Severino alla discoteca, lo
staff senza età della Casa di Riposo – Residenza Protetta
di Esanatoglia, negli anni riesce sempre a sbalordire e a
piazzarsi nei primi posti (4° premio quest’anno a Macerata)
dando scacco agli scettici sul brio e sulla longevità mentale
degli Ospiti della Terza Età. Maria Grazia Cucinotta, madrina
della manifestazione, ha speso parole di elogio per l’Istituto
rappresentato dalla responsabile Luigina Storno.
A Santa Teresa
per la Quaresima
Il Priore-parroco di Santa Teresa propone insieme ai suoi
confratelli monaci insieme ad alcuni catechisti della parrocchia, in questo tempo forte di Quaresima, la Celebrazione
delle Lodi Mattutine, che si celebreranno, a partire dal
Mercoledì delle Ceneri, tutti i giorni di Quaresima (eccetto le domeniche), alle 7.15 del mattino. Questo invito è
esteso a tutti, ma in particolare ai giovani prima di andare
a scuola. Alla fine della preghiera sarà possibile fare una
veloce colazione. E' un'esperienza nuova che vuole essere,
da parte dei monaci, un servizio per tutta la comunità che
è a Matelica. La Quaresima è tempo forte di ascolto della
Parola e di preghiera.
Don Vincenzo Bracci ed i monaci di Santa teresa di Matelica
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Venerdì un convegno
tra prospettive, potenzialità
ed aiuti economici al settore
dall’amministazione. In questo
studio l’Unicam ha un bagaglio di
studi e di ricerca molto utile allo
scopo (del prof. Claudio Pettinari,
Pro Rettore dell’Università, sarà il
saluto introduttivo del convegno,
insieme con il sindaco di Matelica),
la Comunità Europea tramite la Regione Marche ha importanti finanziamenti in atto (Psr 2014/2020), le
banche hanno strumenti finanziari
atti a ottimizzare la progettualità, la
fiscalità ha forme di applicazione
utili allo scopo, e di tutto questo si
parlerà venerdì: “Vogliamo tentare
di riassumere tutto questo e quindi
vorremmo comunicare la fattibilità di un nuovo modo di pensare
l’industrializzazione del territorio
dell’alta Vallesina prettamente in
tema agroindustriale. Il titolo del
convegno riassume in modo minimalista tutto questo: da un’idea
originale ad un progetto integrato
per un’impresa efficace. Cioè pensiamo che oggi bisogna soffermarsi
con molta disponibilità mentale e
molto rigore scientifico a valutare
nuove idee, a creare ciò che non c’è
ma che potrebbe funzionare: quello
che Enrico Mattei ha fatto nei tempi
in cui le sue idee erano rivoluzionarie, nuove, inimmaginabili,
impensabili. Oggi tutto è cambiato,
ma il contesto imprenditoriale forse
sta vivendo un momento per molti
versi paragonabile al dopoguerra,
periodo in cui è stata progettata
l’Italia che oggi deve riprogettarsi”,
specifica l’assessore Potentini, che
interverrà anche come enologo.
Quindi, va da sé, il convegno è
rivolto a tutti ovviamente, ma in
particolare a coloro che vivono già,
o vorrebbero intraprendere, una
realtà imprenditoriale agricola. E
che da questo convegno vorranno
saperne di più su quanto, al di là
di parole e propositi, ci sia già in
essere per incentivare questo settore.
Ecco gli interventi previsti. Vocazionalità e specificità del territorio
agro-naturale dell’alto maceratese
(prof. Andrea Catorci, docente
Unicam – Scuola Bioscienze e
Medicina Veterinaria); Prospettive
della realtà vitivinicola matelicese
(dott. Roberto Potentini – enologo
e assessore); Imprenditorialità ed
agricoltura: territorio, spirito di
impresa e conoscenza (dott. Alfio
Bagalini – Agronomo Studio Agricoltura & Consulenza); Fiscalità
di vantaggio in agricoltura (dott.
Marco Modesti – commercialista e
revisore contabile Studio Agricoltura & Consulenza); Programma
di Sviluppo Rurale (Psr) (dott.
ssa Nicoletta Concetti, agronomo
Studio Associato Agricoltura &
Consulenza); Strumenti di credito
bancario in agricoltura (dott. Luigi
Cotellessa – Banca dell’Adriatico,
Capo Area Rtail Macerata-Fermo);
Attività agro-industriale e sostenibilità ambientale: approccio di filiera
(dott. Nicola Postiglione – dottorando Unicam); Green Management:
formazione, progettazione, coordinazione di filiera e incubatore d’impresa (dott.ssa Nicoletta Concetti).
chilometrica media mensile. Questo l'elenco
completo degli indagati in ordine alfabetico:
Luca Acacia Scarpetti, Francesco Acquaroli,
Fabio Badiali, Stefania Benatti, Massimo Binci,
Giuliano Brandoni, Ottavio Brini, Raffaele Bucciarelli, Giacomo Bugaro, Gianluca Busilacchi,
Valeriano Camela, Giuseppe Canducci, Franco
Capponi, Adriano Cardogna, Mirco Carloni,
Guido Castelli, Graziella Ciriaci, Francesco Comi, Giancarlo
D'Anna, Massimo Di Furia, Antonio D'Isidoro, Sandro Donati,
Paolo Eusebi, Andrea Filippini, Elisabetta Foschi, Enzo Giancarli, Sara Giannini, Roberto Giannotti, Paola Giorgi, Dino
Latini, Leonardo Lippi, Marco Luchetti, Maura Malaspina,
Katia Mammoli, Enzo Marangoni, Luca Marconi, Erminio
Marinelli, Francesco Massi Gentiloni Silveri, Almerino
Mezzolani, Luigi Minardi, Adriana Mollaroli, Giulio Natali,
Rosalba Ortenzi, Fabio Pagnotta, Pietro Enrico Parrucci,
Paolo Perazzoli, Paolo Petrini, Giuseppe Pieroni, Moreno
Pieroni, Fabio Pistarelli, Cesare Procaccini, Mirco Ricci,
Roberto Oscar Ricci, Lidio Rocchi, Franca Romagnoli, Angelo Sciapichetti, Daniele Silvetti, Vittoriano Solazzi, Franco
Sordoni, Gian Mario Spacca, Oriano Tiberi, Gino Traversini,
Umberto Trenta, Luigi Viventi, Roberto Zaffini e Giovanni
Zinni. Niente rimborsi gonfiati invece per il vice presidente
della Giunta Antonio Canzian, per l'assessore esterno Pietro
Marcolin ed infine per Letizia Bellabarba, consigliere Pd. I
tre sono usciti indenni da questa indagine.
Residenza matelicese
per la consigliera Giorgi
Nel tam tam della rete si è ironizzato sul fatto che Matelica
fosse comparsa, il 13 febbraio, sul telegiornale TG5. Era in
realtà semplicemente una beffarda premessa per commentare
poi la notizia che la Procura di Ancona ha reso note le conclusioni di due anni e mezzo di indagini sulle spese gonfiate di
molti consiglieri regionali tra il 2008 e il 2012, tra chi faceva
lievitare semplicemente i rimborsi, e chi spendeva migliaia
di euro nel negozio della moglie, chi comprava il suo stesso
libro ed infine chi faceva i regali di Natale, naturalmente tutto
con i fondi del Consiglio Regionale.
Perché Matelica? Perché tra le 66 persone nei guai (provenienti da ogni parte politica e tra le quali peraltro, c’è anche
lo stesso Presidente Gian Mario Spacca) figura anche il
nome di Paola Giorgi, che avrebbe dichiarato di risiedere a
Matelica invece dell'effettiva Ancona. Il motivo? Gonfiare
il rimborso spese. Nel 2010 infatti per questo motivo, la
Giorgi avrebbe percepito indebitamente 3167,37 euro e nel
2011 5538,34 euro. Oltre all'ipotesi di reato per peculato
quindi dovrà rispondere anche all'accusa di truffa in quanto
ha indotto in errore la Regione Marche sulla percorrenza
Una preghiera
per Don Franco
Riccardo Antonelli
Dalla redazione matelicese de L’Azione una sentita preghiera e un grande augurio
per il nostro “collega” e predecessore don Franco Paglioni (ex-caporedattore del
giornale) e prete storico di Matelica, in rianimazione a Fabriano per un blocco renale.
Speriamo di avere presto buone notizie e… tieni duro Don Franco!
Arcieri Matelica avanti a suon di record!
Le ultime due settimane sono state
molto proficue per i “Robin Hood”
di casa nostra.
Domenica 8 febbraio al torneo
indoor “Città di Gubbio” Giuseppe
Buzzanga si è classificato primo
assoluto nell’Arco olimpico Master
Maschile con 544 punti registrando anche il suo record personale.
Nella stessa gara buoni i risultati
di Roberto Bravi (secondo nell’arco Compound Senior Maschile),
Claudio Zamparini, Roberto Boni,
Riccardo Morico, Paolo Delpriori
e Alberto Mosciatti.
La settimana successiva 15 febbraio
al “19° Indoor 18 metri” di Belforte
del Chienti, il record personale è
toccato a Claudio Zamparini che
con 544 punti si è classificato
primo di categoria e terzo assoluto
nell’arco olimpico Senior Maschile.
Ottima la prova anche di Michele
Quercia che nell’arco olimpico
Allievi Maschile si è classificato
terzo assoluto con 529 punti, record
personale anche per lui.
Questi buoni risultati fanno ben sperare per l’imminente Campionato
Regionale che quest’anno si terrà
a Camerino il 22 febbraio.
Appuntamento quindi alla settimana prossima, buone frecce a tutti!
p.d.
Da sinistra
Giuseppe Buzzanga
e Claudio Zamparini
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>MATELICA<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Il bilancio dei primi mesi
Il capogruppo Baldini: "Poca attenzione ai numeri della Cosmari"
di ANTONIO GENTILUCCI
A
bbiamo intervistato ed
ascoltato, nel corso di
questi mesi, tutta la
squadra della Giunta,
partendo dal Sindaco Delpriori.
E’ tempo ora, quando sono passati già sei mesi dall’insediamento
del nuovo Consiglio, di ascoltare
cosa ne pensino le minoranze,
rivolgendo oggi alcune domande
al capogruppo Massimo Baldini,
de “Nuovo Progetto Matelica”.
Sono passati oramai più di sei
mesi dall’insediamento della nuova consiliatura; quali sono le sue
impressioni sulla nuova gestione?
Non vi sono state iniziative da
parte della maggioranza degne di
particolare attenzione ad eccezione
dello spiccato interesse, oramai evidente, nel destinare risorse ai settori
culturali ed alle manifestazioni di
carattere culturale e dello spettacolo. Sta andando molto a rilento
quanto già avviato nel settore dei
beni culturali in particolare il museo
archeologico resta ancora chiuso,
nonostante i notevoli finanziamenti reperiti da tempo dalla passata
amministrazione, euro 90.000 per
il rifacimento di tutte le vetrine e
euro 60.000 per il completamento
dei sistemi di sicurezza e di allarme,
tutti lavori concordati con la Soprintendenza ai Beni Archeologici nel
febbraio 2014.
Lei era l’assessore al Bilancio e
quindi viene naturale partire da
lì: il bilancio di Previsione 2014 è
stato approvato a settembre e ci
si è chiesti come mai non lo avevate approvato voi prima della
scadenza amministrativa?
Prima di tutto perché non c’erano
ancora le linee guida del Ministero
sui trasferimenti e su come dovevano essere applicate le nuove imposte, secondo volevamo essere certi
di quanto il bilancio consuntivo
2013 ci avrebbe dato come residui
attivi da poter utilizzare, terzo non
volevamo condizionare con scelte
sbagliate la futura amministrazione.
Abbiamo avuto ragione in quanto
poi l’approvazione del bilancio è
stata prorogata notevolmente, sono
state comunicate nuove direttive
da seguire, infine è cambiata l’amministrazione che, tra l’altro, ha
cambiato l’impostazione stessa del
bilancio che avevamo predisposto
nel mese di marzo 2014. Secondo
me l’impostazione è stata poco
prudente, poco attenta alle famiglie
ed alle attività economiche che
attendevano una riduzione delle
imposte e poco lungimirante non
pensando a che cosa ci riserverà la
crisi economica e finanziaria ancora
in atto; la legge di stabilità per il
2015, infatti, fa già intravvedere
nuove limitazioni e nuovi tagli per
le finanze comunali!
Molto si è detto e scritto sulle
industrie insalubri, Rir, Biogas,
ecc., argomenti in cui, pur come
capogruppo, si è tenuto più defilato: quale è il suo parere su questi
argomenti?
E’ vero tanti hanno detto e scritto
su questo argomento. Mi è stato
insegnato, però, che prima o dopo
la verità viene sempre a galla,
pertanto sulla questione ribadisco
quanto scrissi tempo fa.
Nessuno della passata amministrazione voleva insediare a Matelica
industrie Rir, è stato asserito anche
dall’attuale sindaco; la variante
alla zona Pip Cavalieri approvata
dalla passata amministrazione
serviva solamente per poter fare realizzare attività economiche anche
insalubri, non Rir, sui quattro lotti
ancora inedificati in quanto c’erano
concrete possibilità di assegnarle
ad imprenditori del Maceratese;
questo mi rammarica molto in
quanto potevano esserci molti posti
di lavoro in più. Avevo scritto che
se si fanno rispettare le normative,
parlo anche per esperienza personale, tutte le attività economiche
danno garanzie. Ora la variante
proposta dalla nuova amministrazione è molto più permissiva della
nostra estendendo la possibilità di
esercitare attività economiche “ insalubri” su tutta la zona industriale
di Matelica. L’attività del Biogas in
località Pezze, dopo aver installato
il postcombustore, ha ripreso il
suo trend lavorativo, non crea
più problemi all’ambiente?
Preferisco non dire altro,
lascio ai cittadini fare le
giuste considerazioni e
valutare.
Riguardo alle
questioni ambientali in ogni
caso, la questione del Cosmari è
attualmente la più delicata e ha
suscitato discussioni accese: che
ne pensa?
Penso che il Cosmari con questo
nuovo statuto avrà la possibilità di
realizzare qualunque cosa, anche
attività insalubri e Rir, il mio gruppo, comunque, ha votato contro la
proposta. La cosa più importante
però era quella di verificare i bilanci
della società che da un primo esame
non mi sono sembrati molto buoni,
anzi presentano molte lacune e non
vorrei che il tutto si ritorcesse negativamente sulle casse dei comuni
associati e quindi anche sui cittadini
del nostro Comune.
Come vede il futuro, nel medio e
UNIVERSITÀ TENACE:
parte l'anno accademico
Tennisti super
nelle fasi
provinciali
Sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio
si sono svolte presso i circoli tennis della
provincia di Macerata le prime fasi dei
campionati provinciali del Fit Ranking
Program, riservato ai giovani tennisti da
7 a 16 anni di età. In questa prima manifestazione stagionale i ragazzi matelicesi
non hanno deluso le aspettative, imponendosi, anzi dominando la categoria Under 12 femminile, monopolizzando il podio con Letizia Carradori vincitrice, Matilde Ferretti seconda
e Anna Rossi terza. Tutti gli altri giocatori hanno raggiunto la finale (Eleonora Dolce U/10
femminile, Mattia Bernardini U/16 maschile) o le semifinali ( Edoardo Ciarmatori –U/12
maschile, Raoul Van Gronenghen - U/10 maschile, Federico Marrubbio – U/16 maschile e
Denis Sustic – U/14 maschile). Per i giovani del T.C. Matelica un inizio di stagione molto
promettente ma siamo sicuri che questo è solo ….l’inizio. Il Club matelicese esprime i più
vivi complimenti ai giocatori e ai tecnici, augurando una stagione di successi.
T.C. Matelica
Torna a riaccendersi la centrale a biogas
Nel mese di gennaio il Procuratore della Repubblica del
Tribunale di Macerata, su istanza da parte della proprietà
dell'impianto a biogas di Matelica, ABR Società Agricola
a.r.l., ha disposto il dissequestro e la restituzione ad essa della
centrale a biogas.
La centrale era stata posta sotto sequestro preventivo con Decreto del G.I.P. di Macerata n. 3450/14 perché non rispettava
i valori limite per l'emissione in atmosfera di carbonio organico totale (C.O.T.) previsti dalla normativa vigente e non era
dotata, come prescritto dalla Regione Marche, di tecnologia
finalizzata ad abbattere la concentrazione di C.O.T. nei gas di
scarico, ossia l’installazione di un post-combustore presente
peraltro nel progetto originario approvato.
Ebbene, il dissequestro deciso dal Procuratore dipende proprio
16 matelica.indd 2
lungo periodo, per le attività economiche ma anche per il futuro…
fiscale del Comune?
In una situazione come l’attuale è
difficile fare previsioni, è difficile
governare un Ente nel quale non
puoi gestire le risorse sia in entrata
che in uscita al cento per cento.
Detto questo è sempre e comunque indispensabile predisporre dei
programmi a breve e lungo termine
adattandoli poi di volta in volta a
quanto il Governo centrale ci riserverà. Resta comunque il fatto che il
Comune è l’ente che deve erogare
servizi, altrimenti non ha ragione
di esistere. Diversi sono i settori su
cui si deve intervenire fra questi i
principali da gestire sono la sicurezza, l’ambiente, i lavori pubblici,
la cultura, le scuole, le finanze,
l’amministrazione, il territorio, le
attività sportive, l’associazionismo,
ecc. Tra tutte queste è necessario
trovare il giusto equilibrio sulla
destinazione degli interventi e di
conseguenza trovare le necessarie
risorse. E’ qui che tutte le scelte debbono essere ponderate
e valutate attentamente,
non si possono sempre e
solamente aumentare le
imposte per dare servizi,
la situazione economico finanziaria attuale
impone una riduzione
delle tasse per agevolare le spese delle
famiglie e per favorire
gli investimenti alle attività
economiche.
dal fatto che l’ ABR ha provveduto all'installazione di questo
post-combustore.
La ditta ABR ha già proceduto all'esecuzione delle operazioni
di taratura e collaudo dell'unità di post- combustore. L’impianto, insomma, è già ripartito, sotto lo sguardo della Forestal, ma
non è ancora tornato pienamente a regime e solo allora sarà
possibile verificare se e in che misura i livelli di concentrazione
di C.O.T. saranno rientrati nella norma. Proprio per questo
motivo, anche l’amministrazione comunale non intende pronunciarsi, limitandosi a monitorare i dati che via via verranno
ricevuti. Già nel corso dei prossimi giorni comunque, l'Arpam
provvederà all'effettuazione delle analisi chimiche strumentali
per la verifica del rispetto dei limiti.
a.g.
Il Rettore Unicam Flavio Corradini ha inaugurato il 679° anno
accademico dell’Università di Camerino, incoraggiando gli
studenti a migliorare o cambiare il mondo, con il solo compito di sostenere il lungo percorso di studi che li trasformerà
da giovani donne e uomini ad adulti preparati e competenti.
Gli ospiti che hanno preso parte quest’anno erano: Marco
Luppa, amministratore delegato della JH Conceria del Chienti
spa, Nazzareno Mengoni, Chief Executive Officier dell’azienda
Kubedesign, Mary Garret, ballerina solista del corpo di ballo
del Teatro della Scala di Milano.
L’evento si è aperto con i saluti del presidente del Consiglio
degli studenti Pierpaolo Angeletti, del rappresentante degli
studenti stranieri Mary Garret, del rappresentante del personale
docente-ricercatore Tatiana Guarnier, del Garante del personale tecnico e amministrativo CdA Stefano Belardinelli, del
segretario Cisl Marco Ferracuti. Sono intervenuti il Rettore
Corradini e il dott. Tapanelli, Direttore Generale.
Il tema scelto quest’anno è stato: “L’università e Società:
Percorsi di crescita, strategia e sviluppo”.
Il Rettore Corradini ha dichiarato che vede l’Italia cambiare
e l’università non può non ascoltare il cambiamento e deve
fare in modo che sussistano il coraggio, la passione, la forza,
la determinazione e l’attenzione alla qualità.
Dalla relazione del Rettore Corradini emergono gli ottimi
risultati della ricerca dell’università di Camerino, che guarda
ancora avanti e alle opportunità di finanziamenti.
Gli ultimi due successi sono: la conferma del riconoscimento
HR-Excellence in Reasearch, coordinamento in ambito biologico ed un coordinamento nell’ambito del Financial Instrument- Civil protection. Eccellente la performance dei corsi di
laurea in Biologia della Nutrizione, Matematica e applicazioni,
Giurisprudenza, con un +12% di immatricolazioni alle scuole
di Ateneo rispetto all’anno scorso.
Il Rettore Corradini vuole far passare un buon messaggio ai
giovani ribadendo che l’Unicam premia chi deve essere premiato e contrasta chi deve essere contrastato.
Ha inoltre affermato che, con la consapevolezza di vivere in
un periodo storico non facile vuole offrire a tutti gli studenti
nuove speranze e occasioni per il futuro.
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>SASSOFERRATO<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Un trio rosa al teatro
Va a fuoco
e rischia
Ecco Iva Zanicchi, Corinne Clery e Barbara Bouchet la vita
S
ubisce una modifica, forzata, il cartellone degli spettacoli in abbonamento della
stagione di prosa 2014/15
del Teatro del Sentino. E’ stata infatti annullata la rappresentazione,
Crimini del cuore, con Elisabetta
Pozzi, Caterina Costantini e Benedicta Boccoli, che avrebbe dovuto
tenersi il prossimo 20 marzo.
La cancellazione dello spettacolo
è stata formalizzata, nei termini
contrattuali, con una comunicazione della stessa Caterina Costantini,
legale rappresentante dell’Associazione culturale “Planet Production”,
nonché, appunto, componente del
cast di Crimini del cuore. Come
riportato nella nota, la risoluzione
del contratto è da imputare a sopravvenuti problemi di salute della
Costantini che le “impongono un
lungo periodo di assoluto riposo
tale da non consentire - attualmente
e per i mesi a seguire - la prosecuzione di ogni e qualsiasi attività
lavorativa correlata al ruolo di produttore ancor prima che di attrice
dello spettacolo teatrale”.
Preso atto di ciò lo staff organizzativo della stagione di prosa del Teatro
del Sentino, che fa capo all’amministrazione comunale, è corso ai ripari
assicurandosi un altro spettacolo di
qualità: la commedia brillante Donne in cerca di guai, di Jean-Marie
Chevret, che ha per protagoniste tre
donne di spettacolo, note al grande
pubblico: Corinne Clery, Barbara
Bouchet e Iva Zanicchi. Insieme a
loro, in scena, due giovani attori:
Giovanni Di Lonardo e Nicola
Paduano. La regia dello spettacolo
è firmata Nicasio Anzelmo. Tale
rappresentazione andrà in scena
mercoledì 1 aprile alle ore 21.
Iva Zanicchi, Corinne Clery e Barbara Bouchet
Don Mario Montanari Crepacci sul terreno:
urge un intervento
ricordato al Cerro
Don Mario Montanari argentino,
che ha vissuto per diverso tempo
a tratti presso di noi, soprattutto a
Genga dove ha ottenuto la sospirata
‘cittadinanza italiana’ e ha servito,
insieme a me, il Santuario del Cerro
e le parrocchie vicine per oltre un
anno e mezzo un lustro fa, è tornato
alla casa del Padre il 16 gennaio
scorso mentre era a Mendoza, in
Argentina. E’ un personaggio straordinario per la simpatia e la vivacità nei suoi 85 anni portati molto
bene, ’rinfrescati’ dalla ginnastica
in palestra e cibi nutritivi non
abbondanti. Aveva anche i suoi ‘difetti’, come una sacrosanta “tigna”
(tipica di tanti preti!) e un interesse
particolare (da buon ex-salesiano!)
nell’amministrare i soldi. Ma aveva
tante ‘virtù’ e pregi come l’essere
attivissimo e giovanile, specialista
nella cucina (tanti ricordano la
spagnola “paella” fatta anche per
40 persone),ma soprattutto l’umiltà
e la concretezza con cui parlava nel
conversare familiare o nell’omelia.
Era ‘allergico’ alla troppa teoria
Don Mario Montanari
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e criticava i colleghi su questo
punto, soprattutto nella catechesi.
Con molta semplicità ha ricordato
tante volte la sua esperienza di
“conversione”, quando ‘odiava’ il
suo Superiore che gli impediva di
lavorare con i giovani con i quali
aveva particolare successo e proprio
da alcuni giovani era stato messo
‘in crisi’ perché vivevano gioiosamente il Vangelo vedendo Gesù in
ogni prossimo. Fattosi dire questo
‘segreto’ è stato segnato per tutta la
vita: questi giovani, che poi erano
Gen del Movimento dei Focolari,
lo avevano rivoluzionato! E’ andato subito a salutare e perdonare
il Superiore (e così guarisce anche
fisicamente dalle ulcere!) e ogni
volta che qualcuno gli chiedeva
qualcosa e per pigrizia magari voleva rispondere di no ricordava:
e se fosse Gesù? Così un collega
che voleva essere accompagnato,
un giovane che voleva un fiammifero, una suora che voleva una
conferenza per le sue ragazze…se
fosse Gesù non poteva non essere
accontentato! Poi queste semplici
esperienze ‘raccontate’ in vari tipi
di raduni continuavano a seminare
il bene e ad essere imitate. Voglio
terminare con la sua saggezza di
‘medico spirituale’ dovuta anche
all’esperienza pastorale (ha avuto
una parrocchia di 80.000 abitanti e
tanti incontri anche internazionali).
Lui raccomandava tre tipi di ‘pillole’ infallibili per vivere davvero
bene: Vegè – Momprem –Odol.
VEGE’ = vedere Gesù; MOMPREM = vivere bene il momento
presente (il passato non c’è più e
il futuro non ancora!); ODOL =
offrire il dolore (come Gesù crocefisso e abbandonato). Don Mario ha
lasciato tutti i suoi averi all’Opera
di Maria (I Focolarini) e ha voluto
essere sepolto a O’Higgins (la cittadella Centro Mariapoli come quella
di Loppiano), perché lì ha trovato
la vera “vita”. Vogliamo ricordarlo
e sentirlo vicino, ’in comunione’,
con una Santa Messa al Santuario
Madonna del Cerro domenica 22
febbraio alle ore 16.
don Claudio Capoccia
Davanti al campo sportivo di Sassoferrato, nella parte retrostante,
nei pressi dell’entrata in città, ci
è stato fatto notare da un cittadino
sentinate, che a causa di una cattiva
gestione di terreni confinanti, si
sono create delle pericolose fratture
sul terreno. Come è ben visibile dalla foto, sembra che siano presenti
dei veri e propri crepacci in seguito
alla continua discesa di acqua che
ha aperto delle fenditure. Queste
fratture sui campi si notano in più
tratti e sono trasversali. Si tratta di
terreni di proprietà privata, ma il
problema appare anche visivamente
rilevante affinché si possa intervenire, riteniamo, al fino di porre un
rimedio.
I solchi apertisi a Sassoferrato
Un Carnevale magico
con tante maschere
Grande successo della festa di Carnevale organizzata domenica scorsa
al palasport grazie alla partecipazione di centinaia di bambini che con
entusiasmo ha preso parte all’iniziativa tra dolci e maschere, in pieno
clima di creatività.
Un grazie all’associazione polisportiva Sentinum, al suo presidente Mauro
Pesciarelli, ma soprattutto alla disponibilità dei tanti volontari giunti dalle
lontane… Hawaii!
Lotta tra la vita e la morte all’ospedale Torrette di Ancona, Antonio
Presciutti, 71 anni, noto imprenditore edile sentinate in pensione.
Tutto è successo sabato pomeriggio,
intorno alle tre e mezzo, quando la
moglie Lina si è assentata. Stava al
suo solito posto, su una comoda sedia, piazzata vicino al termosifone,
per fumare una sigaretta quando un
più che probabile colpo di sonno
lo ha fatto perdere coscienza e
perdere presa sulla sua sigaretta
incandescente che è caduta sul suo
maglione. Affetto da qualche anni
da una crudele malattia neurodegenerativa, Antonio Presciutti non
deve essersi reso conto dell’insolito
calore sprigionato dalla maglia, che,
in un batter d’occhio, ha preso fuoco e lo ha trasformato in una torcia
vivente. E’ stato il persistente odore
di bruciato ed il rumore sordo di un
tonfo, a mettere in allerta la figlia
Sabrina, che si trovava, temporaneamente, al piano di sopra. Quando
è scesa, si è trovata di fronte ad una
scena raccapricciante, in un attimo
ha spento il fuoco e avvisato il
118 che dopo pochissime minuti
- l’ambulanza è di stanza alla casa
della salute Sant’Antonio Abate in
Castello - ha raggiunto il borgo ed
il quartiere di Felcioni dove l’uomo vive con tutta la sua famiglia.
Un incidente domestico che non
è passato inosservato. Soprattutto
quando pochi minuti dopo l’eliambulanza, è atterrata nel campo
sportivo del paese. Campo dove
si svolgeva la partita Sassoferrato
Genga contro Gabicce Gradara. Un
terreno considerato come uno dei
punti sicuri per atterraggi d’urgenza
nel cuore del paese. Un atterraggio
che il folto pubblico che assisteva
alla partita ha immediatamente
ricollegato alla partenza in fretta e
furia di Andrea Presciutti, figlio di
Antonio, che fino a poco prima era
sulle gradinate e, dieci minuti dopo,
con la propria macchina, ha caricato
i medici dell’eliambulanza per portarli a casa sua. Un palazzo al di là
del fiume Sentino, in bella vista dal
piazzale del campo sportivo dove in
lontananza si vedeva la fredda luce
blu dei lampeggianti dell’ambulanza della Croce Rossa. Mezz’ora
dopo, l’elicottero liberava il terreno
da gioco per riatterrare in quello a
ridosso degli spogliatoi, dietro ai
palazzi di una traversa della via
Roma. Terreno facile di accesso per
l’ambulanza del 118, che, scortata
dalla macchina degli agenti della
polizia municipale di Sassoferrato,
ha raggiunto l’eliambulanza. Le
condizioni dell’uomo non essendo
abbastanza stabili hanno impedito
il trasbordo e l’ambulanza, a sirene
spiegate, si è diretta direttamente
all’ospedale "Profili" di Fabriano
da dove è stato trasferito – sempre
in ambulanza – all’ospedale delle
Torrette di Ancona dove è ricoverato in rianimazione nel reparto dei
grandi ustionati. Le sue condizioni
sono gravissime.
Anche gli hawaiani a Sassoferrato (foto di Lucia Marchetti Erregibi)
v.a.
L'arrivo dell'eliambulanza
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L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
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>CERRETO D'ESI<
Quell'assalto alla stazione
Anche una delegazione dell'Anpi di Cerreto per ricordare Albacina
di MICHELA BELLOMARIA
I
l 2 febbraio è ricorso il settantunesimo anniversario di una
delle più importanti azioni
che la guerra partigiana ha
compiuto in questo territorio:
l’"assalto al treno della stazione
di Albacina". All'inizio del 1944 la
Resistenza si stava coordinando e la
valorosa azione dei gruppi partigiani Lupo e Piero, programmata per
sabotare il convoglio nazi-fascista
fermo alla stazione di Albacina, fu
l’inizio della lotta di Liberazione
nella nostra provincia. Nell’azione
partigiana persero la vita i giovani
Ercole Ferranti e Attilio Roselli.
La commemorazione si è svolta
lo scorso sabato 7 febbraio e,
come ogni anno, un significativo
numero di persone si è riunito per
la celebrazione ufficiale. Dopo
i saluti del sindaco di Fabriano
Sagramola, davanti al cippo sul
piazzale della stazione, eretto per
Un momento della ricorrenza
dell'assalto al treno della stazione
di Albacina
rendere omaggio ai caduti di quel
giorno, la commemorazione è proseguita all’interno della stazione,
per ripararsi dalla pioggia battente.
Per Cerreto era presente una delegazione dell’Anpi. La commemorazione dell’assalto al treno di Albacina è particolarmente importante
per l’associazione: questa iniziativa
Gelo sulle strade,
scuola a rischio
Lunedì mattina noi genitori abbiamo trovato un’amara e sgradita sorpresa,
quando abbiamo accompagnato i nostri figli a scuola: con la neve caduta
fin dal pomeriggio precedente e la attesa forte gelata notturna, viste anche
le previsioni del tempo, le strade adiacenti la scuola elementare, la scuola
materna e i punti di accesso alle scuole versavano in condizioni inaccettabili, completamente ricoperte di una lastra di ghiaccio. Noi adulti e i nostri
bambini ci siamo trovati in grossa difficoltà a scendere dalla macchina e
ad entrare a scuola, tanto che qualcuno è anche caduto.
Parlando con altri genitori, in molti eravamo assolutamente increduli
perché intorno alle scuole e nella strade che portano ad esse, il Comune
non aveva affatto fatto fronte alla situazione in nessun modo.
E non è la prima volta che le scuole vengono lasciate a loro stesse: al
rientro dalle vacanze di Natale a causa di un non meglio precisato problema all’impianto di riscaldamento, i nostri figli sono stati al freddo, per
ben due giorni!
Esasperati dalla situazione in cui ultimamente versano le nostre scuole,
l’auspicio è che il Comune di Cerreto d’Esi presti alle scuole la dovuta
attenzione affinché questi sconcertanti inconvenienti non succedano più.
Un genitore
è una considerevole occasione d’incontro con i cittadini, i simpatizzanti dell’associazione, i partigiani
e le loro famiglie, le istituzioni, le
scuole, tanti membri della cultura e
della società civile, i rappresentanti
delle altre sezioni Anpi montana e
regionale. Insomma, tutte le persone che hanno a cuore la memoria
della Resistenza, ma anche l’attualità dei suoi principi. Ad unire c’è
la profonda consapevolezza che è
dalla Resistenza che si fondano le
basi della nostra società civile. Dalla lotta vittoriosa al nazifascismo,
con tutto quello che essa ha implicato in termini di sacrificio, nasce
la nuova Italia e la nuova Europa
con i suoi valori di democrazia e
di rispetto della persona. È altresì
necessario promuovere questi principi fondanti affinchè conoscere la
nostra storia ci permetta di capire
il presente e costruire il futuro.
Anche Bartolo Ciccardini dedicò
ampio spazio all’assalto al treno di
Albacina nel suo libro “La resistenza di una comunità – la repubblica
autonoma di Cerreto d’ Esi”. Il libro
è una preziosa testimonianza di
ciò che avvenne a Cerreto durante
la Resistenza: un unicum perché,
nonostante le sue piccole dimensioni, il nostro paese si organizzò
spontaneamente in una piccola ma
significativa "Repubblica" che nei
duri anni della occupazione tedesca riuscì a salvare la sua libertà.
Ciccardini, allora adolescente,
offre al lettore la spiegazione di
questa eccezionale condizione: il
paese tutto si trovò unito, creò una
propria autonoma organizzazione
del potere: un gruppo di persone
(ufficiali dell'esercito, personaggi
antifascisti, sacerdoti, comandanti
partigiani) trovò un accordo e stabilì
alcune regole con cui la comunità
cerretese si organizzò civilmente,
attraverso una politica di tutela
della popolazione, senza rinunciare
a sostenere una forte formazione
partigiana. Cerreto dunque non
salvò la sua autonomia facendosi
da parte, semplicemente rendendo
troppo costoso e inutile ogni tentativo tedesco e fascista di ristabilire
il controllo del territorio, ma salvò
la sua autonomia partecipando attivamente alla guerra nazionale di
liberazione.
E' un sole che scalda!
Le Quarantore sono una delle forme di esposizione Eucaristica, come ve ne erano
tante e varie dal tardo Medioevo in poi. Si può dire che esse furono la forma
tipica che l’adorazione solenne del Sacramento prese in Italia verso il principio
del sec. XVI. Esse si richiamano in particolare alle 40 ore che Nostro Signore
passò nel sepolcro, e forse traggono la loro origine nell’adorazione che si faceva
tra il Giovedì santo e il Venerdì Santo davanti alla “Reposizione” del Sacramento,
che appunto veniva tradizionalmente chiamata Sepolcro. Si cominciò a praticarle
a Milano nel 1527, come pio esercizio per scongiurare le calamità belliche del
momento, dietro la spinta di Gian Antonio Bellotti, che ottenne che venissero
praticate quattro volte in un anno. In tale occasione però il SS. Sacramento non
veniva esposto, poiché l’adorazione avveniva davanti al tabernacolo chiuso. È controverso chi abbia per primo
incominciato ad esporre per l’occasione il Sacramento, tra speciale rilievo di luci e di addobbi. Sembra che
la cosa sia ad ogni modo cominciata a Milano, o nel 1534 per opera di P. Bono da Cremona, barnabita, o nel
1537 per opera del cappuccino P. Giuseppe da Fermo, al quale ad ogni modo va soprattutto il merito, oltre che
di aver diffuso la pratica in altre importanti città italiane, di aver disposto che l’esposizione e l’adorazione del
Sacramento passasse da una chiesa all’altra nella stessa città, in modo da creare un ciclo completo di adorazione
durante tutto un anno (Adorazione perpetua). A questa pratica furono assegnate le prime indulgenze da Papa Paolo
III, ed essa ricevette la prima organizzazione stabile per Milano da S. Carlo Borromeo, nel I Conc. Provinciale
del 1565. A Roma ebbe un grande fautore in S. Filippo Neri, che la prese come una delle principali pratiche di
devozione per la sua Confraternita, e la solenne festa esteriore con cui accompagnava la pratica contribuì a fare
di lui il padre degli oratori musicali, che tanto decoro artistico diedero alla musica del tempo. La pratica però
non tardò ad estendersi anche nei centri minori, almeno come esercizio annuale, specialmente dopo l’avvio
che la cosa prese a Macerata nel 1556, per opera di due missionari gesuiti, che volendo ritrarre la gente da uno
spettacolo immorale, organizzarono l’esposizione delle Quarantore con particolare solennità. La cosa non solo
riuscì, ma contribuì a dare all’esercizio quel carattere di espiazione che riveste particolarmente nei luoghi dove
si fa una volta all’anno, e precisamente nel periodo del Carnevale. A Cerreto d’Esi questa tradizione si rinnova
ogni anno in particolare da giovedì 19 febbraio il Santissimo Sacramento sarà esposto e adorato nella chiesa di
S. Maria Della Porta dalle 8 alle 18, così venerdì 20 febbraio. Sabato 21 febbraio l’Esposizione inizierà alle 8 e
terminerà alle 8 di domenica 22 febbraio. Tutta la notte si può essere presenti e pregare. La chiesa sarà riscaldata
e con tutti i servizi a disposizione. Chi vuol venire, venga e sappia che l’Adorazione è preziosa perché non c’è
da fare nient’altro che lasciarsi guardare da Gesù e guardare lui. Quando si va al mare non ci accorgiamo che
ci trasformiamo stando al sole. Solo dopo ci accorgiamo che siamo abbronzati. Così l’adorazione sembra non
trasformarci ma poi l’amore di Dio si vede nei gesti che facciamo.
Nido in festa, ora un diario!
Nel pomeriggio di martedì 10 febbraio si
è svolta con successo la festa di Carnevale dei bambini frequentanti l’asilo nido
comunale di Cerreto d’Esi. Le educatrici
ringraziano, quindi, i genitori che hanno partecipato, insieme ai bambini, in un gioioso clima di allegra fantasia: colori, maschere,
trombette, coriandoli, costumi per travestirsi, carta crespa per le stelle filanti che hanno divertito e arricchito la creatività dei piccoli.
Una bella iniziativa che mira a promuovere il nido aperto alla famiglia. Ogni anno, infatti, oltre ai colloqui individuali con i genitori,
si prevedono dei momenti di aggregazione come occasione sia per incontrarsi sia per scambiarsi opinioni reciproche sull’andamento
del bambino sia al nido che a casa. Il nido così si arricchisce di spessore sociale poiché accoglie oltre al singolo bambino anche
l’intera famiglia e contribuisce a sostenere la genitorialità verso la promozione del benessere del proprio figlio. Nei prossimi mesi
verrà, inoltre, realizzato un diario del Nido con illustrazione delle attività svolte giornalmente dai bambini previste nel progetto
educativo “In fondo al mar” al fine di promuovere e fare conoscere sempre più ciò che i bambini sperimentano al Nido. Nel diario
del Nido verrà quindi illustrato il viaggio sul mare e sugli abitanti di questo affascinante mondo attraverso la storia di Guizzino
che permetterà sia di suscitare curiosità, nei confronti del mondo marino, sia stimoli per molteplici attività in grado di sviluppare
abilità, conoscenze e competenze in relazione alle potenzialità di ogni bambino. Il martedì la sirena Serena aprirà uno scatolone da
cui farà uscire i personaggi della storia di Guizzino ed insieme ad essi leggerà storie riguardanti il mondo marino. Invece il giovedì
sarà dedicato alle attività specifiche (manipolative, grafico-pittoriche ….). Sempre in un'ottica di coinvolgimento delle famiglie Il
prossimo appuntamento con i genitori riguarderà un laboratorio dove verranno coinvolti anche le famiglie nella realizzazione di
giochi correlati alla progettazione (puzzle, pesci di stoffa, gioco “ acchiappa il pesce “ ….), Infine la festa di fine anno. Si ringrazia
inoltre l’amministrazione comunale che ha sempre posto l’attenzione nella struttura ben organizzata e seguita, fiore all’occhiello nel
campo dei servizi per l’infanzia offerti dal Comune di Cerreto d’Esi.
Monia Lazzari, coordinatrice
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L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
>CHIESA
Dieci anni fa moriva
il fondatore
di Comunione
e Liberazione.
A distanza di tempo
la sua memoria
fa crescere
opere
imprevedibili
Il carisma di don Giussani
di CARLO CAMMORANESI
M
oriva dieci anni
fa, il 22 febbraio 2005. Il
ricordo di don
Luigi Giussani, il fondatore
del Movimento di Comunione e Liberazione, anziché
sbiadirsi nel tempo, acquista sempre più spessore e
nitidezza. Incontri, rievocazioni, testimonianze, in
forza anche del libro “Vita
di don Giussani”, uscito
nel 2013: una ricchissima
biografia del giornalista
Alberto Savorana, con oltre
130 presentazioni in tutta
Italia. Ora alla luce di questi
incontri generati da un testo
di “carne” più che di carta,
ne sta per uscire un altro:
“Un’attrattiva che muove”.
Nel frattempo tre anni fa
è stata richiesta l’apertura
della causa di beatificazione, istanza accettata dal
Cardinale Angelo Scola. Più
scorrono gli anni, più la sua
memoria cresce ed alimenta
storie imprevedibili, per
osmosi, per contagio. Come
l’incontro di Roma del 7
marzo prossimo. Sì, perché
la sfida di questa esperienza
ha messo insieme, non casualmente, due ricorrenze
significative: il decennale,
appunto, della scomparsa
di don Luigi Giussani ed i
sessant’anni di vita di Comunione e Liberazione. E
le due date a breve saranno
celebrate con un’udienza in
Piazza S. Pietro che Papa
Francesco ha concesso a
tutto il Movimento di Cl.
Don Julian Carron, presidente della Fraternità di
Comunione e Liberazione ha
espresso la sua gratitudine in
un’apposita lettera: “Il mio
pensiero va a don Giussani,
che ci ha educato a guardare il Papa per questa sua
rilevanza unica nella nostra
vita. Con il trascorrere degli
anni cresce la riconoscenza
per il dono della sua persona, della sua testimonianza
e della sua dedizione totale
nell’accompagnare ciascuno
di noi affinchè potesse diventare più maturo nella fede”.
all’altro. A distanza di dieci
anni si continua a rendere
presenza viva un uomo che
ha fatto del criterio del coinvolgimento personale dell’io
con l’avvenimento di Cristo
lo scopo del proprio esistere
e di tutta la sua opera. Egli
è stato un grande educatore.
In tempi in cui all’inizio in
maniera quasi impercettibile,
alla fine degli anni ’50 quando ancora il cattolicesimo
italiano sembrava “trionfante”, egli percepì che l’io era
il grande assente della pedagogia cattolica e che questo
avrebbe condotto alla deriva.
Non bastavano i numeri, non
bastava la riproposizione anche efficace di iniziative, non
bastavano i mega-assembramenti. Bisognava che l’io si
giocasse. Bisognava che la
libertà prendesse il suo peso.
Bisognava insomma che la
libertà vincesse la battaglia
sulla convenzione, perché
fiorisse nel cuore di ogni
cristiano la convinzione che
conduce alla comunicazione
necessaria della conoscenza.
Una cosa non è conosciuta,
dice il grande Tommaso cui
spesso Giussani si rifaceva,
finchè non è comunicata.
Sommo pedagogo, ebbe
a cuore questo elemento
distintivo assolutamente
indispensabile: tu giòcati.
Ma questo coinvolgimento,
questo cambiamento non lo
si può realizzare da soli, né
applicando un automatismo.
Don Giussani ci ricorda che
il suo amato poeta Leopardi
ha avuto un’approssimazione, una vicinanza alla soluzione, ma ha ceduto perché
non ha avuto compagni.
Ci vuole tempo ed occorre
seguire qualcuno. Con tale
I catechisti con Varagona
Riprendono gli incontri diocesani dei catechisti. Martedì 24 febbraio presso il Seminario
di via Serraloggia si terrà il Convegno Catechistico Diocesano dalle ore 18 alle 22, con
pausa cena in loco. Interverrà il sacerdote Giovanni Varagona il quale approfondirà i
temi trattati nel suo libro “Con due colori”, pubblicato con la presentazione di d. Tonino
Lasconi, rivolto proprio ai catechisti, per proporre un’esperienza di catechesi innovativa
e interessante. Verranno affrontate tematiche riguardanti l’approccio educativo verso i
bambini e i ragazzi e quali metodologie di lavoro adottare, come ad esempio l’ascolto
e l’attenzione alla persona. È ormai nota la necessità e l’importanza di accrescere la
formazione degli educatori, in un mondo che cambia velocemente essi devono saper
stare al passo con i tempi, adottare metodi coinvolgenti ed essere in grado di attirare
l’attenzione e destare la curiosità dei piccoli auditori. L’Ufficio Catechistico Diocesano
auspica una sempre nutrita partecipazione a questi momenti formativi, quali occasione
di ascolto, approfondimento e confronto su ciò che sta più a cuore: far conoscere Gesù
ai ragazzi per poter essere capaci di amarlo.
Antonella Spilli & Antonella Bartolini
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certezza ha speso il proprio
vivere con passione, nella
consapevolezza che tutto,
proprio tutto, è per una realtà positiva. Non è un caso
che Cl nasca di fatto nell’istante in cui don Giussani,
osservando un gruppetto di
studenti comunisti, ne coglie
l’aspetto positivo, cioè la
loro amicizia, il loro saper
essere visibili. In quell’attimo don Giussani si accorge
che i cristiani non erano così,
non erano visibili, non erano
una “presenza”.
Per lui tutta la realtà è segno.
Non si esaurisce in quello
che si vede e si tocca, ma
rimanda oltre, è il famoso
“tutte le cose portano scritto:
più in là”, di Montale. Tutto
era l’emergere ai suoi occhi
di una profondità che andava
oltre il dato effimero. E che
lo portava a dire: “Io non vo-
VIVERE IL VANGELO
glio vivere inutilmente”. La
frase chiave, non ad effetto,
quindi non uno slogan, ma
il riverbero di una storia,
l’espressione di una presenza che genera un popolo e
che lo rende presente più
che mai. Ora quel popolo
è in cammino verso Roma,
guidato dal suo carisma,
ma guardando il Papa, la
continuazione della Chiesa,
la sua Chiesa.
comincia a predicare in Galilea gridando alle folle: “E’
arrivata l’ora, bisogna scegliere di ritornare al Signore, di
cambiare mentalità e convertirsi al Vangelo”. Egli stesso
è il Vangelo perché è il dono dell’Altissimo all’umanità.
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 22 febbraio
dal Vangelo
secondo Marco (Mc 1, 12-15)
Come la possiamo vivere
Una parola per tutti
La Quaresima è iniziata mercoledì scorso con l’imposizione delle ceneri. Oggi, prima domenica di questo
tempo forte, la Parola parla del cammino di Gesù nel
deserto.
Durante i quaranta giorni di preghiera e digiuno anche
il figlio di Dio, come tutti gli uomini, viene tentato dal
maligno che instaura contro di lui un duello per farlo
cadere. Ma il Cristo non cede alle lusinghe del principe
del mondo, dando così speranza di vittoria del bene sul
male a tutta l’umanità.
Il Messia è venuto sulla Terra, di cui il deserto è simbolo, per redimerla, cioè per farne il Regno del Padre.
Gli animali selvaggi rappresentano il male contro cui
egli lotta tenacemente; gli angeli che lo affiancano ne
testimoniano la discendenza divina. Giovanni il Battista
si trovava intanto imprigionato perché aveva preso
posizione contro Erode rimproverandolo di vivere con
la moglie di suo fratello Filippo.
La donna, vinta dall’ira, fa imprigionare Giovanni che poi
verrà decapitato. Dopo l’arresto del cugino, il Nazareno
- Per il popolo cristiano la Quaresima è un momento
molto importante. Tutti noi facciamo parte di questo
“gregge”, a partire dai sacerdoti, dalle famiglie, dai
giovani e dagli anziani, ognuno seguendo la propria
vocazione e il proprio carisma.
- Il primo passo da compiere è riunirci solennemente
insieme per riconciliarci con Dio e i fratelli per mezzo
dei sacramenti della confessione e dell’Eucaristia.
- Convertirsi vuol dire farsi piccoli accogliendo il Regno
dei cieli come dei bambini, cambiando idee, atteggiamenti e soprattutto cuore. Aver fede non significa
solo aver compreso la Sacra Scrittura, ma soprattutto
affidarsi a Cristo che parla alla vita di ogni uomo.
- Il segno concreto di un’autentica trasformazione è
di non mettere più al centro noi stessi, non lasciarsi
dominare dai nostri istinti. Chi si lascia vivificare dai
sentimenti di Gesù, attraverso lo Spirito Santo, sceglie
sempre la strada della verità e della giustizia.
- Nel deserto quaresimale, fuori dal rumore mondano, il
Padre ci chiede di dare più spazio alla meditazione, alla
preghiera, alla contemplazione. Egli stesso ci tende la
mano: basta solo essere pronti ad accettare il suo invito!
>DEFUNTI<
ANNUNCIO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Mercoledì 11 febbraio,
a 87 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
Martedì 17 febbraio, a 78 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
Mercoledì 11 febbraio, a 86 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ALBERTINO ANGELETTI
Lo comunicano la moglie Giuseppa,
il figlio Gianni, i fratelli, le sorelle, la
nuora Catia, i nipoti, i pronipoti ed i
familiari tutti.
Onoranze Funebri Belardinelli
ASSUNTA MECELLA
ved. FALZETTI
Lo comunicano i figli Pino, Simonetta, Renato, le nuore Maria Pia e
Alessandra, i nipoti Emanuela con
Rolando, Pierpaolo, Martina con
Lamberto, il pronipote Ettore, la
sorella Taziana, l'amatissima Olha,
i parenti tutti.
Marchigiano
VITTORIO MARCUCCI
Lo comunicano la moglie Alejandra,
i figli Antonio e Josè, i nipoti, i pronipoti, le cognate ed i familiari tutti.
Onoranze Funebri Belardinelli
ANNUNCIO
Martedì 17 febbraio, a Roma, a 89 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari
GINO ROSSI
Lo comunicano i nipoti, i pronipoti ed i familiari tutti.
Onoranze Funebri Belardinelli
18/02/15 11.25
21
>CHIESA<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Un amore senza confini
Per il Papa quella cardinalizia è una dignità, ma non è onorifica
di M. MICHELA NICOLAIS
tratto del cardinale offerto ai nuovi
porporati dal Papa: “Chi è autocentrato manca inevitabilmente di
rispetto, e spesso non se ne accorge.
Cerca inevitabilmente il proprio interesse, e gli sembra che questo sia
normale, quasi doveroso”. A volte,
questo “interesse” può anche essere
“ammantato di nobili rivestimenti,
ma sotto sotto è sempre il ‘proprio’
interesse”.
Arrabbiarsi sì, rancore mai. “Se
pure si può scusare un’arrabbiatura
momentanea e subito sbollita, non
altrettanto per il rancore. Dio ce
ne scampi e liberi!”. Nell’omelia
al Concistoro, il Papa ha messo in
guardia “dal rischio mortale dell’ira
trattenuta, ‘covata’ dentro che ti
porta a tenere conto dei mali che
ricevi”. “No, questo non è accettabile nell’uomo di Chiesa”, il grido:
“Al pastore che vive a contatto con
la gente non mancano le occasioni
di arrabbiarsi.
E forse ancora di più rischiamo di
adirarci nei rapporti tra noi confratelli, perché in effetti noi siamo
meno scusabili”. Chi è chiamato
nella Chiesa al servizio del governo
deve avere, inoltre, “un forte senso
della giustizia, così che qualunque
ingiustizia gli risulti inaccettabile,
anche quella potesse essere vantaggiosa per lui o per la Chiesa”.
Incardinati e docili. La carità
“tutto scusa, tutto crede, tutto spera,
tutto sopporta”. In queste “quattro
parole” dell’inno alla carità, per
Papa Francesco, “c’è un programma di vita spirituale e pastorale”.
Questo sono i cardinali: “Persone
capaci di perdonare sempre; di
dare sempre fiducia, perché piene
di fede in Dio; capaci di infondere
sempre speranza, perché piene
di speranza in Dio; persone che
sanno sopportare con pazienza
ogni situazione e ogni fratello e
sorella, in unione con Gesù, che
ha sopportato con amore il peso di
tutti i nostri peccati”.
C
omincia con un abbraccio, esattamente come
un anno fa, il 22 febbraio
2014, il secondo Concistoro di Papa Francesco. Quando
i cardinali hanno fatto il loro ingresso nella basilica vaticana - una
decina di minuti prima delle undici
- hanno trovato una sorpresa: il
Papa emerito era già alla fine della
navata, ad attenderli. Ha salutato
molti di loro, a partire dal cardinale
Agostino Vallini, vicario del Papa
per la diocesi di Roma, con il quale
ha parlato sorridendogli e stringendogli le mani. Poi Benedetto è
andato a sedersi all’estrema sinistra
della prima fila (guardando l’altare), nella parte riservata ai cardinali
vescovi. Alle 11 in punto, l’incontro e il saluto tra Papa Benedetto
e Papa Francesco, che chiudeva la
fila delle porpore. A quel punto il
Papa emerito si è alzato per andare
a stringere le mani a Francesco
sorridendo come tra vecchi amici.
Nell’omelia - dieci minuti in tutto
senza nessuna aggiunta a braccio
- Papa Francesco ha scelto l’inno
alla carità della Prima Lettera di
san Paolo ai Corinzi come “Magna
Charta” per i nuovi porporati a cui
subito dopo ha imposto la berretta,
consegnato l’anello e assegnato
titoli e diaconie: erano presenti
19 nuovi cardinali su 20, perché
il cardinale Pimiento, 96 anni, ha
chiesto di poter ricevere la berretta
in Colombia. Alle nuove porpore
Francesco ha spiegato il senso della
“magnanimità” come “sinonimo di
cattolicità”, capacità di “amare senza confini, ma fedeli alle situazioni
particolari e con gesti concreti”. Ha
citato sant’Ignazio per evocare la
necessità di “amare le piccole cose
nell’orizzonte delle grandi” e ha
sintetizzato il “programma di vita”
dei cardinali nell’essere “incardinati e docili”. Arrabbiarsi sì, ma
Vaticano, 14 febbraio: Concistoro ordinario pubblico
per la creazione di nuovi cardinali (Foto Sir)
il rancore mai, “non è accettabile
nell’uomo di Chiesa”, che non è
mai “auto-centrato”, non cerca “il
proprio interesse”, ma ha “un forte
senso della giustizia”.
Il cardinalato non è “onorificenza”. “Quella cardinalizia è
certamente una dignità, ma non è
onorifica”. Sono le prime parole del
Papa, nell’omelia del Concistoro.
“Lo dice già il nome - cardinale che evoca il cardine”, ha spiegato
Francesco, “dunque non qualcosa
di accessorio, di decorativo, che
faccia pensare a una onorificenza,
ma un perno, un punto di appoggio
e di movimento essenziale per la
vita della comunità”. “Nella Chiesa ogni presidenza proviene dalla
carità, deve esercitarsi nella carità
e ha come fine la carità”.
Magnanimità è “amare senza
confini”. “Quanto più si allarga
la responsabilità nel servizio alla
Chiesa, tanto più deve allargarsi il
cuore”. È l’invito del Papa, che a
partire dalle parole di san Paolo ha
spiegato: “Magnanimità è sinonimo
di cattolicità”: “È saper amare senza confini, ma nello stesso tempo
La testimonianza
di Padre Pizzaballa
in Cattedrale
In Cattedrale ci sarà l’ultima testimonianza
dei Mercoledì della Fede di questo anno pastorale nella giornata di giovedì 19 febbraio
alle 18.30. Sarà ospite Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode della Terra Santa e grande
tessitore della relazione di pace nella terra di
Gesù, che raccoglie le tante conflittualità del
mondo. “Che nelle parrocchie e nei gruppi
ci sia una grande mobilitazione – ricorda il
Vescovo don Giancarlo Vecerrica - per partecipare a questo straordinario incontro che
ci apre alle nuove prospettive di Beatitudine
a cui siamo tutti chiamati. Inoltre, è segno
del nostro interessamento e del nostro amore
verso i cristiani del Medio Oriente che subiscono persecuzione”.
fedeli alle situazioni particolari e
con gesti concreti”. “Amare ciò
che è grande senza trascurare ciò
che è piccolo; amare le piccole
cose nell’orizzonte delle grandi”,
ha aggiunto citando una massima
di sant’Ignazio. “Saper amare con
gesti benevoli”, l’altra indicazione
ai porporati, perché “benevolenza
è l’intenzione ferma e costante di
volere il bene sempre e per tutti,
anche per quelli che non ci vogliono bene”.
La “tentazione” dell’invidia e
dell’orgoglio. Neanche “le dignità
ecclesiastiche sono immuni” dalla
“tentazione” dell’invidia, della
vanità, dell’orgoglio. Quando ha
citato il passo di Paolo che dice
che la carità “non è invidiosa, non
si vanta, non si gonfia d’orgoglio”,
il Papa lo ha definito “un miracolo
della carità”, “perché noi esseri
umani – tutti, e in ogni età della
vita – siamo inclinati all’invidia
e all’orgoglio dalla nostra natura
ferita dal peccato”.
“Chi è auto-centrato cerca il
proprio interesse”. “Chi vive nella
carità è de-centrato da sé”. È il ri-
A fianco del malato
L’Ufficio Diocesano per la Pastorale della
Salute desidera ringraziare di cuore tutte
le Associazioni che hanno partecipato alla
santa Messa presieduta da Mons. Vecerrica,
concelebrata da don Enrico Principi e don
Antonio Esposito, domenica 8 febbraio nella
parrocchia di San Giuseppe Lavoratore.
In occasione della “giornata del Malato” la
celebrazione della santa Messa è stata arricchita dalla presenza delle Associazioni che si
occupano delle persone anziane o sofferenti e
che operano nei Comuni di Fabriano, Sassoferrato e Matelica.
Gli anziani e i malati, accompagnati dai volontari dell’Avulss,
hanno potuto ricevere dal Vescovo il Sacramento dell’Unzione degli infermi in un’atmosfera di sentita partecipazione da
parte di tutta l’assemblea, guidata da don Bruno Quattrocchi
e animata dal coro parrocchiale .
E’ seguito un momento di convivialità nel Teatrino della
parrocchia grazie al contributo “culinario“ dei parrocchiani
e di tutti i partecipanti.
Gruppo di preghiera di S. Padre Pio presso il Santuario della Madonna del
Buon Gesù lunedì 23 febbraio alle ore 8.30 S. Rosario, seguito alle ore 9
dalla S. Messa in onore di S. Padre Pio. Tutti sono invitati a partecipare
al sacro rito.
21 chiesa.indd 2
Grande partecipazione
di tutte le associazioni
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ INCONTRO DIOCESANO PER FIDANZATI
IN SEMINARIO: sabato 21 febbraio alle
ore 19.
~ ANNIVERSARIO DELL’ORDINAZIONE EPISCOPALE DI MONS. VECERRICA: domenica
22 febbraio alle ore 16.30 concelebrazione
eucaristica in Cattedrale.
~ RIFLESSIONE DEL VESCOVO AI VOLONTARI AVULSS: lunedì 23 febbraio alle ore 17
in biblioteca.
~ IL VESCOVO BENEDICE LA NUOVA SEDE
DELLA CONFARTIGIANATO DI SASSOFERRATO: lunedì 23 febbraio alle ore 18.30.
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio
- M.della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com.
- Collegiglioni
ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 8.00: - M. della Misericordia
- Casa di Riposo
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
ore 8.45: - S. Luca
- Cappella dell’ospedale
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
ore 9.30: - Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
ore 10.00: - M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
ore 10.15: - Attiggio
- Moscano
ore 10.30: - S. Silvestro
ore 11.00: - S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
ore 11.15: - Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
ore 11.30: - M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
ore 11.45: - Argignano
ore 16.30: - Cattedrale San Venanzio
ore 17.00: - S. Maria in Campo
ore 18.00: - M.della Misericordia
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
17.30: - Regina Pacis
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa
19.00:- Regina Pacis
18/02/15 11.24
22
>DEFUNTI<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
21-2-2013
21-2-2015
CHIESA di S. MARIA MADDALENA
Ricordiamo con amore
MARCELLO PAOLETTI
nel 2° anniversario
della sua scomparsa
S.Messa venerdì 20 febbraio alle
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà
alle nostre preghiere.
ORATORIO di SANTA MARIA
Domenica 22 febbraio
ricorre l'8° anniversario
della scomparsa dell'amato
ANTONIO CARSETTI
La moglie, il figlio, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato
21 febbraio alle ore 18. Durante la
celebrazione sarà ricordata anche
la figlia GRAZIELLA. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
CHIESA DI S.MARIA MADDALENA
Venerdì 27 febbraio
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amata
IDA BORIONI
ved. PELLICCIARI
I figli, i generi, i nipoti, ed i parenti
la ricordano con affetto. S.Messa
venerdì 27 febbraio alle ore 18.30.
Durante la celebrazione sarà ricordato anche il marito NATALE. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Domenica 15 febbraio, a 97 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ELISENA FERRETTI
ved. FERRETTI
Mercoledì 11 febbraio
è ricorso l'11° anniversario
della scomparsa dell'amata
EMILIA CIMARRA
in BREGNOCCHI
I figli, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
ORATORIO di SANTA MARIA
Martedì 24 febbraio
ricorre il 15° anniversario
della scomparsa dell'amato
GINO ZAMPETTI
I figlli, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa martedì
24 febbraio alle ore 18. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
SEI MESI
TRE MESI
ANNUNCIO
"Beati i poveri in spirito, perchè di
essi è il Regno dei cieli. Beati i puri
di cuore, perchè vedranno Dio"
(Mt. 5,3-8)
Giovedì 12 febbraio
è tornata al Signore
PELIA PALOMBI
ved. RUGGERI
Addolorati, ma con il conforto della fede in Cristo morto e risorto, lo
comunicano i figli Sidonia, Maria
Adele, Maria Gaetana con Mauro,
Anna Maria con Giulio, Geremia
con Monica, gli adoratissimi nipoti
Nicoletta, Tommaso, Giovanna e i
parenti tutti.
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
Sidonia, Maria Adele, Maria Gaetana, Anna Maria e Geremia Ruggeri,
commossi, sentitamente ringraziano il medico curante, Dott. Franco
Castellani, i medici, la caposala
Carla, tutto il personale infermieristico e paramedico dell’U.O.C Cardiologia dell’Ospedale di Fabriano,
magistralmente diretta dal Dott.
Pietro Scipione, per l’alta professionalità, la profonda umanità, le
cure, l’attenzione e la sensibilità dimostrate nei confronti della nostra
carissima mamma PELIA.
RICORDO
CHIESA di S.VENANZIO
Giovedì 26 febbraio
ricorrono sei mesi
dalla scomparsa dell'amata
MATILDE MARINO
in COMPAGNUCCI
La madre, il marito, la figlia, i fratelli, i nipoti, la suocera ed i parenti
la ricordano con affetto. S.Messa
giovedì 26 febbraio alle ore 18. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Sabato 21 febbraio alle ore 18
presso la chiesa Madonna della
Misericordia verrà celebrata
una S.Messa per
GIOVANNA COCILOVA
a tre mesi dalla sua scomparsa. Si
ringraziano quanti vorranno pregare insieme a noi.
Il figlio, la nuora, i nipoti
ANNUNCIO
Per ricordare il terzo anniversario
della scomparsa di
TOMMASO PAOLUCCI
e il trigesimo
della morte del padre
GUERRINO,
lunedì 23 febbraio alle ore 18 verrà
celebrata una S. Messa nella Chiesa
Cattedrale di S. Venanzio.
Sabato 14 febbraio, a 78 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA FRANCA BARBONI
ved. FRIGOLA
Lo comunicano i figli Stefania e
Massimiliano, la nuora Angela, i
parenti tutti.
Marchigiano
Signore, prendi per mano e custodisci la nostra nonna Pelia, affinché possa sempre vegliare su di noi
e aiutarci a superare le difficoltà di
ogni giorno con l’amore immenso
che ci ha sempre trasmesso e donato.
Aiutaci a capire che non ci ha lasciati soli, perché ora è serena in
cielo e sarà il nostro nuovo Angelo
custode.
Nicoletta, Tommaso
e Giovanna
Sabato 14 febbraio, a Roma,
a 74 anni, è mancata all'affetto
dei suoi cari
FIORELLA GIANDILETTI
in VENANZETTI
Lo comunicano il marito Venanzo,
le figlie Gianna e Debora, i cognati
Cafiero e Gianna, le nipoti Paola e
Giusi, i cugini ed i familiari tutti.
Onoranze Funebri Belardinelli
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Sabato 14 febbraio, a 93 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
UGO BALDONI
Lo comunicano la moglie Flora, i
figli Bartolomeo, Roberto, Anna,
le nuore Luciana e Maria, il genero Remo, i nipoti Adriano, Michela,
Martina, Fabio, Lorenzo, i cognati,
le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
Domenica 15 febbraio, a 92 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
PRIMO BIDUCCI (CICCO)
I familiari e tutti coloro che lo hanno conosciuto e voluto bene ne
danno il triste annuncio.
Onoranze Funebri Belardinelli
ANNUNCIO
Domenica 15 febbraio, a 91 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IOLE TITTONI
ved. FILOSOFI
Lo comunicano i figli Leonardo e
Fausto, la nuora Loredana, le nipoti
Francesca e Flavia, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Mercoledì 11 febbraio, a 79 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ASSUNTA BRAGONI
ved. RUGGERI
Lo comunicano i figli Alfredo, Sergio, Valeria, Valter, le sorelle, i fratelli, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Martedì 17 febbraio, a 85 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ESILDE CESARETTI
ved. SCHIAVONI
Lo comunicano i figli Altera, Domenico e Roberto, il genero, le nuore, i
nipoti Andrea, Marco, Chiara e Matteo, le cognate ed i familiari tutti
Onoranze Funebri Belardinelli
22 defunti.indd 2
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Giovedì 12 febbraio, a 75 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IDA PERINI
in CAPPELLINI
Lo comunicano il marito Leonardo, i
figli Roberto e Claudia, il fratello, la
sorella, i nipoti Alessandro e Valeria, i cognati ed i familiari tutti
Onoranze Funebri Belardinelli
ANNUNCIO
Giovedì 12 febbraio, a 93 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
VINCENZO ROMAGNOLI
Lo comunicano la figlia Maria Grazia con Felice, i nipoti Tiziana con
Celestino, Roberto con Marika, i
pronipoti Marta e Gabriele, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNIVERSARIO
Lo comunicano i figli Gino, Ivo e
Maria, le nuore Luisa e Gabriella, il
genero Enzo, i nipoti Francesco con
Mariangela, Diego e Simone, l'amatissimo pronipote Matteo, la sorella
Rinalda, il cognato, le cognate, gli
altri nipoti ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
CHIESA della SACRA FAMIGLIA
Lunedì 2 marzo
ricorre il 5° anniversario
della scomparsa dell'amata
MONIQUE PELLEGRINI
in MANFREDI
Il marito, i figli, i genitori ed i
parenti la ricordano con affetto.
S.Messa lunedì 2 marzo alle ore
18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Giovedì 12 febbraio, a 99 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA SERAFINI
ved. GUBINELLI
Lo comunicano i figli Giuseppe e
Sestilia, il genero Bruno, i nipoti
Orietta con il marito Roberto e Valter, il pronipote Marco ed i parenti
tutti.
Gruppo Bondoni
A tre mesi dalla scomparsa di
GIUDITTA ANTONINI
ved. FABRIANESI
I nipoti la ricorderanno sabato 21
febbraio nella S.Messa delle ore
7.30 presso la chiesa della Madonna della Misericordia. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
TRE MESI
Martedì 10 febbraio, a 91 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ANNIVERSARIO
Venerdì 27 febbraio
ricorre il 4° anniversario
della scomparsa dell'amata
ELDA SANTINI
in AQUILANTI PELAGALLI
Il marito, le figlie, i generi, i nipoti,
il fratello, i cognati, le cognate e i
parenti tutti la ricordano con infinito amore. S.Messe venerdì 27
febbraio alle ore 18.30 a S.Maria
Maddalena e sabato 28 alle ore 18
nella chiesa della Misericordia.
"Quattro anni di lontananza, ma
tutto è come prima. Sei ogni giorno
nei nostri pensieri e nei nostri cuori. E il seme che hai lasciato germoglia ogni mattina, e ci dona fiori
profumati. Come prima sei la nostra guida, il nostro esempio, il nostro conforto. Con amore infinito e
immutabile".
I tuoi cari
ANNUNCIO
DEVA CECCACCI
ved. AGOSTINELLI
ANNIVERSARIO
CHIESA della MISERICORDIA
Lunedì 23 febbraio
ricorre il 16° anniversario
della scomparsa dell'amato
AUGUSTO STOPPONI
La moglie, i fratelli, le cognate, i
nipoti, ed i parenti lo ricordano con
affetto. S.Messa lunedì 23 febbraio
alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
TRE MESI
ANNUNCIO
Lo comunicano i figli Adriana e
Gianfranco, il fratello, la sorella, il
genero Danilo, la nuora Maura, i
nipoti Nikos e Romina, i pronipoti
Chiara, Tommaso, Irene e Riccardo, le cognate ed i familiari tutti.
Onoranze Funebri Belardinelli
ANNUNCIO
Martedì 10 febbraio, a 83 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
BENITA PESCATORI
ved. PRIORETTI
Lo comunicano la cognata Liliana, i
nipoti Luciana, Alberto, Anna, i parenti tutti. Lunedì 23 febbraio alle
ore 18.15 nella chiesa di S.Biagio
sarà celebrata una Messa di suffragio.
Marchigiano
ANNIVERSARIO
"Il Dio che ricongiunge nell'alto dei
cieli il cuore dei padri e dei figli, accetti la nostra preghiera e rafforzi
la nostra speranza".
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.VENANZIO
Martedì 24 febbraio
ricorrono tre mesi
dalla scomparsa dell'amata
QUINTILIA CARSETTI
Le figlie Serenella e Anna Maria, il
genero, i nipoti Romina, Vanessa,
Alessandra, Francesca, Ulisse, i
pronipoti ed i parenti la ricordano
con affetto. S.Messa martedì 24
febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
Mercoledì 11 febbraio, a 95 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
MARIO CACCIAMANI
Lo comunicano la moglie Rosa
Spugni, la figlia Graziella, il genero Mario Mulattieri, i nipoti Daniele
e Stefania con Rudi, i cognati, le
cognate, gli altri nipoti ed i parenti
tutti.
Gruppo Bondoni
RINGRAZIAMENTO
Le famiglie SALARI e STOPPONI
ringraziano quanti si sono uniti
al lutto
per la scomparsa della cara
MARIA MAILA STOPPONI
Marchigiano
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Martedì 17 febbraio, a 101 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ELISA SERINI
ved. RICCIUTELLI
Lo comunicano i figli Anna Maria,
Nilde, Rosa, Antonio, i generi Ugo e
Bruno, la nuora Venanzina, i nipoti,
i pronipoti, le sorelle Emma, Maria,
Letizia, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
"Sono passati tre anni, ma siamo
certi che Tu sei sempre con noi"
La tua famiglia
LUCIA FRANCESCHETTI
in CESARETTI
S.Messa chiesa di Catobagli domenica 22 febbraio ore 9.45.
CHIESA della MISERICORDIA
Giovedì 26 febbraio nell'anniversario della morte dell'amata
LINA BALLANTI in BIONDI
Sarà celebrata una S.Messa alle ore 18. Sarà ricordato il marito
LUIGI BIONDI
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
18/02/15 11.22
23
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Maurizio
Serafini
(anche nella
foto piccola)
in Nepal,
con le guide
(e sherpa)
nepalesi
>CULTURA
La storia di Maurizio Serafini
scampato ad una tragedia:
mentre dorme immagina
una località che esiste davvero
Costacciaro... nel sogno
di MAURIZIO VERDENELLI
C
ostacciaro, in Umbria, a
due passi da Fabriano, e
quella ‘buca’, quel ‘budello’ oscuro che porta
dritto dritto nelle viscere del Monte
Cucco in un mondo underground
adorato dagli speleologi che amano
l’avventura e non i camminamenti
transennati. Racconti dal sottosuolo per dirla con Dostojevskij. E a
Costacciaro e in quel sottosuolo
qualcuno ha riconosciuto i posti
di un sogno ‘ad occhi aperti’ da
incubo, la notte prima di una morte
imminente, da cui è fuggito all’alba
all’ombra dell’Annapurma in Nepal
qualche ora prima della bufera killer
che avrebbe fatto 31 morti, con 150
(tra i quali 76 alpinisti) soccorsi in
extremis ormai in stato di ipotermia.
Soltanto dalla mappa o meglio da
Google lui ha poi riconosciuto quei
luoghi che gli erano fino ad allora
sorprendentemente ignoti eppure
vicini a lui, a Maurizio Serafini,
54 anni, direttore artistico di Montelago Celtic Festival, musicista di
fama e leader degli Ogam: “Da quel
momento Costacciaro è per me il
varco dell’Aldilà”. La drammatica
avventura, raccontata solo ora, l’ha
vissuta ad ottobre, Serafini che da
un decennio frequenta sulle orme
del grande orientalista maceratese
Giuseppe Tucci (l’esploratore di
Tibet, Afghanistan e Nepal) la
regione himalayana alla scoperta
di luoghi sempre diversi e costantemente impervi. “Saremmo tutti
morti sull’Annapurma (tra i colossi
del Makalu e del Kancheryunga, ad
est del Nepal a Lumba Sumba ndr)
se un pastore non ci avesse fatto
ridiscendere a precipizio dai 4.800
mt mentre cercavamo di raggiungere Topkagole. Dal fondovalle, al
sicuro, abbiamo visto la notte successiva, la bufera killer scatenarsi
in vetta! Eravamo arrivati in quota
sfiniti, i polmoni a pezzi, io portato
a braccia dai due sherpa più forti.
In tenda avevo delirato e in quello
stato avevo sognato d’essere finito
23 cultura.indd 2
in una località per me misteriosa,
chiamata Costacciaro dove una
processione di gente, all’improvviso sbucata fuori, voleva che io
restassi in paese, insieme con loro.
Un certo Fabio mi mostrò allora
le bellezze del paese invitandomi:
‘Qui ti troverai bene, non te ne
andare’ mentre io invece, atterrito
me la davo a gambe. Mi svegliai
in preda a pessimi presentimenti
e sulla ‘rete’ ho constatato poi che
Costacciaro esisteva davvero! Ritornato alla fine in Italia, dopo una
lunga convalescenza, ci sono andato
in Umbria: ho visto il ‘buco’ nel
Monte Cucco. Era tutto come nel
sogno! Un passaggio per un altro
mondo, sotterraneo. Meraviglioso,
angosciante. Ho compreso che era
quello il ‘varco’ intuito nel delirio,
sognando ad occhi aperti. Ed ho
capito d’essere stato ad un passo
dalla morte”.
Dice Serafini: “E’ stata l’esperienza
più dura in dieci anni di Nepal,
tanto che il 2016 sarà per me un
anno ‘sabbatico’: nel mio amato
Nepal tornerò solo nel 2016. A
Katmandu, in ogni caso, ci va mio
figlio che fa la spola con Londra,
dopo aver vinto una borsa di studio
triennale di approfondimento sulla
cultura del Paese stretto tra India e
Cina che ha il 70% del territorio ad
altissima quota”.
All'ombra dei mandorli in fiore:
l'Inner Wheel nel segno del cibo
Grandissimo successo per la
presentazione, domenica 1 febbraio, del nuovo libro di Rossella
Venezia "All'ombra dei mandorli
in fiore" (Bibliotheca Culinaria),
organizzata dal Club Inner Wheel di Fabriano. Gremita la sala
“marmo” dell’Hotel Janus.
Rossella Venezia è una brillante
giovane fabrianese, architetto,
fotografa, autrice, cuoca appassionata, non estranea al concetto
del multi-tasking, con una particolare vocazione per il paesaggio
e l’ambiente, da anni collabora
con il Wwf Italia, e ama esplorare
i legami tra i cibi e la loro terra
d’origine, condividendo le sue
avventure gastronomiche e non,
attraverso il seguitissimo blog
Vaniglia, storie di cucina: http://
vanigliacooking.blogspot.it/.
A coordinare l’incontro di domenica la giornalista fabrianese
Elisabetta Monti.
Dopo l’introduzione della presidente del Club Maria Elisa Alessi, la quale ha posto l’attenzione
sull’importanza di valorizzare
sempre di più i giovani talenti del
territorio, Rossella ed Elisabetta
Rossella Venezia è proprio il legame tra cibo e luogo di origine: “La
consapevolezza sulla provenienza
di un cibo è un elemento in più per
poter scegliere e un dato in più per
il palato – ha dichiarato l’autrice –
da una parte abbiamo le ricadute
sul paesaggio locale, non
solo per la mandorla ma
anche per altri “ingredienti - paesaggio”, dall’altro quello sul sapore. È
un arricchimento sapere
che le mandorle hanno
diversi sapori e diverse
qualità. Una volta che ci
si è soffermati ad ascoltare
questo “gusto” sarà più
facile personalizzare una
ricetta. Il libro in questo
è anche e soprattutto un
canovaccio”. Una delle
caratteristiche principali
delle ricette proposte da
Rossella è proprio la versatilità, la possibilità di
poterle personalizzare con
tocchi creativi: “Mi piace
immaginare che le ricette
siano delle strutture – ha
Elisabetta Monti con Rossella Venezia
messo in evidenza l’au-
hanno dato il via alla presentazione, toccando e “gustando” i punti
centrali de “All'ombra dei mandorli
in fiore” (titolo che impone, tra
l’altro, l’avvio di una nuova collana dal nome "Paesaggi Culinari").
Un punto centrale della ricerca di
Attualmente il direttore artistico
del ‘Montelago Celtic Festival’
è impegnato su percorsi sensibilmente meno pericolosi che quelli
sull’Annapurma.
Con Luciano Monceri ha infatti
concluso la mappatura della strada
francescana tra Umbria e Marche:
un progetto ‘in coming’ su percorsi
poco battuti, coordinato dalla Provincia di Ascoli Piceno, che parte
naturalmente da Assisi.
trice – una volta messo a fuoco
quello che tiene una ricetta, da
lì il passo per personalizzarla,
anche a vari livelli a seconda
dell’esperienza di chi cucina, è
breve: sostituire le mandorle con
le noci, gli anacardi, i pistacchi,
i pinoli, ma anche i formaggi o
la verdura, o la carne. Per fare
questo ho studiato ovviamente
le associazioni di sapori, che,
insieme ai viaggi nel sud dell’Italia, è stata una delle cose più
belle di questo libro”. Spazio poi
all’illustrazione della struttura
della nuova opera. La mandorla
e le sue proprietà nutrizionali e
benefiche, le Cultivar, la mandorla
nelle ricette dolci e nelle ricette
salate. Il pubblico in sala è stato
poi coinvolto in una particolare
degustazione delle quattro tipologie di mandorle: Fascionello, Pizzuta D’Avola, Romana e Tuono.
Dopo la lettura, da parte di Cinzia
Manna Biondi del Club Inner
Wheel, dell’introduzione – poesia
del libro “Se fossi un albero, sarei
un mandorlo” scritta da Rossella,
gli ospiti hanno potuto gustare direttamente alcune ricette sfiziose
proposte dall’autrice: l’aperitivo
alle mandorle tostate e rosmarino, le tre variazioni di pesto di
mandorle e i biscotti con marsala
e mandorle accompagnati dal latte
di mandorla. Il tutto gentilmente
offerto dal Club Inner Wheel.
Daniele Gattucci
18/02/15 11.20
24
>CULTURA<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Dio, Gesù e ogni uomo
Antichi
artigiani
Giorgio Saviane e un nuovo libro che ne racchiude quattro fabrianesi
di ALESSANDRO MOSCÈ
G
iorgio Saviane è stato
uno dei maggiori romanzieri italiani del secondo
dopoguerra. Fu ricordato
a Fabriano nel 2001 alla presenza
della moglie Alessandra Del Campana e da Cosimo Ceccuti, direttore
della celebre rivista “Nuova Antologia”. Rimane uno degli scrittori
più complessi e significativi del
Novecento. Dopo anni di colpevole silenzio, Guaraldi, editore
riminese, grazie all’impegno della
moglie, ripubblica alcuni stralci
di quattro romanzi di successo:
Il Papa (1963), Il mare verticale
(1973), Getsèmani (1980) e Voglio
parlare con Dio (1996). Saviane
viene rivisitato in un romanzo pressoché autonomo, Mio Dio (2014),
che ne racchiude ben quattro. In
quella giornata fabrianese si parlò
a lungo della sua tensione religiosa.
Come ricordato nell’introduzione
al nuovo libro, la figura di Cristo
per lo scrittore era diventata il
viatico essenziale al suo pensiero,
tanto che il discorso sulla montagna
del Vangelo veniva accostato alla
Carta Costituzionale dell’uomo
del futuro (Quaderni della Biblioteca Pro Civitate Christiana,
Assisi 1992). Lo stesso Getsèmani
è dentro ognuno di noi, perché solo
attraverso il dolore si può raggiungere la felicità, sosteneva Giorgio
Saviane. Inquisito fu perfino Gesù
e la storia ci ha consegnato Galileo Galilei, Girolamo Savonarola
e Giordano Bruno. E’ utopia,
certamente, cercare di insegnare
Dio “attraverso le stelle”, come
nello splendido romanzo Il Papa,
ribaltando, nelle convinzioni di un
sacerdote coraggioso, ordinato sul
soglio pontificio, concetti tradizionali di ogni religione oppressa
dalla paura e dalla solitudine. Oggi
viene da pensare alla rivoluzione
di Papa Francesco e quindi alla
profezia di quelle pagine pubblicate
nel pieno svolgimento del Concilio
Vaticano II. E’ utopia proclamare
attraverso le parole di un Papa, la
negazione dell’inferno e una fede
che ponga al centro del suo credo
l’uomo? Il Papa fu il romanzo che
pose all’attenzione di un dibattito
culturale questo scrittore dalla
forza spirituale e immaginifica,
del tutto fuori dalle correnti di
pensiero dell’epoca. In una sintesi
allegorica la vicenda umana tende
a rappresentare un altro mondo,
come nell’ultimo romanzo (una
vera e propria preghiera) Voglio
parlare con Dio. Non è forse utopia
voler parlare con il Signore, in una
sorta di epistemologia salvifica?
In questo struggente racconto, che
risuona come il bilancio di tutta
un’esistenza, lo scrittore giunge al
punto d’approdo più alto delle sue
capacità sensoriali e visionarie,
Giorgio Saviane
immerso nell’avventura della carne
che si tramuta in energia spirituale,
e utopicamente galoppa nella velocità della luce e nella fisica quantistica. Non è un mistero che per
Giorgio Saviane si potesse spiegare
l’esistenza di Dio con lo spirito immortale e invisibile che tiene unita
la materia, ma era lui stesso a dire
che l’uomo deve ancora progredire
molto per capire Dio e, aggiungiamo noi, per elevarsi al di sopra di
ogni superstizione (scienza e fede,
un giorno, potranno forse andare a
braccetto). Ma con quale Dio parlare? Gandhi lo sentiva ogni giorno
come un flusso, un velo, un’onda
bianca e soffice. Forse quando un
uomo è colmo di dolore non riesce
a portarne il peso. E però alzare il
capo e guardare il cielo lo stesso. Il
cammino di Giorgio Saviane è stato
solitario, ai margini della letteratura ufficiale. Ha cercato di far valere
nuove istanze culturali nel segno
di un’ideologia umanistica anche
quando si ammalò, e scriveva dal
suo letto sul solito quaderno dalla
copertina marrone, o dettando alla
moglie. Ha tentato di annullare
norme consolidate, e lo ha fatto
letterariamente, ma nel contesto
della società civile del suo tempo.
Annotava Dario Bellezza: “Saviane
è un evocatore. E’ un affabulatore
screziato di luce, d’acqua, di terre,
di suoni, di voci. La sua scrittura,
non so se per dono angelico o
diabolico, ha la poesia, azzurra,
della vita”.
Fabriano è nata in epoca longobarda
L’architetto Alessandro Carancini
ha dato alle stampe “Geografia di
una città”, volume di 240 pagine,
corredato di numerosissime foto
e disegni, frutto di lunghi anni di
ricerche. I due castelli sono naturalmente Castelvecchio e Poggio
(o Pojo), i primi insediamenti di
quella che sarà la nostra città.
Le origini di Fabriano sono sconosciute. Romualdo Sassi, non ha
trovato documenti che ci possano
dire quando è stata fondata e da chi.
I secoli dell’alto Medioevo sono
come buchi neri nella storiografia,
mancando quasi completamente
fonti scritte di questo periodo, per
cui quasi sempre si possono fare
solo supposizioni. Bisogna arrivare
agli anni del nuovo millennio per
trovare qualcosa di Fabriano in documenti scritti. Ma se non parlano
24 cultura.indd 2
le carte, parlano le pietre e Alessandro Carancini, con la competenza
dell’architetto e la passione dello
storico, le ha scoperte ed ha saputo
interpretare il loro linguaggio.
E le pietre ci dicono che Fabriano è
nata in epoca longobarda. I longobardi dominarono l’Italia nei secoli
VII e VIII, poi vengono i Franchi.
E’ nata come primitivo insediamento in quello che chiamiamo
Castelvecchio.
Ciò era noto, ma Carancini lo
ricostruisce sulla carta con il suo
perimetro e i suoi principali edifici,
tra cui la chiesa di S. Claudio (cui
rimane ancora qualche traccia) e
– quel che più conta - ne scopre le
vestigia ancora esistenti: il contrafforte nel piano terra degli ex grandi
magazzini Latini, le torri inglobate
nei palazzi Zuccari e Benigni.
Poi, nei secoli dopo, fu costruito
il Castenuovo o Poggio, che
era diviso da Castelvecchio da
una “marrana” (o fossato) e
che qui l’architetto Carancini
scopre le antiche tracce: la
torre inglobata nella canonica
di S. Venanzio, quella sotto il
monastero di S. Margherita
ecc.. Ed anche del Poggio è
individuato il perimetro.
Ma Fabriano si espande ancora: diviene un Comune
importante con fervide attività artigianali e traffici
commerciali e sorgono nuovi
borghi accanto ai due castelli
e i Chiavelli costruiscono le
nuove mura.
Che cosa rimane delle mura
chiavellesche, che per secoli
hanno fatto di Fabriano,
come di molti altri insedia-
menti abitativi, una città murata?
Non molto, ma di questi resti
Carancini fa un’accurata ricognizione, documentandola con un
abbondante corredo fotografico,
con immagini in parte antiche, in
parte di prima mano. Si riscoprono
così la rocca maggiore, il cassero
vecchio, la contrada di S. Croce, il
vallato cupo, l’isola di S. Lorenzo.
Ma l’attenzione di Carancini travalica le mura cittadine e raggiunge
S. Cassiano di Valbagnola, S. Maria
di Civita, l’eremo di Valdisasso, S.
Maria d’Appennino, S. Vittore delle Chiuse, addirittura la Romitella
di Campottone (oltre Campodonico), per ascoltare il linguaggio
muto delle pietre, per trovare documenti materiali dell’antiva civiltà
fabrianese.
Nel volume ci sono, poi, le appendici, con l’indicazione di rari
documenti scritti, come i “brevi”
dei Papi relativi alle mura chiavellesche, la lunga cronologia delle
sottomissioni al Comune di Fabriano (1070-1295), ma anche un’articolata confutazione della tesi che
Fabriano nasca come rifugio dei
profughi del municipio romano
di Attidium in fuga dai barbari
invasori. Ma non si può concludere
questa sommaria presentazione del
libro di Alessandro Carancini senza
almeno un accenno alle sue considerazioni finali che denunciano lo
“sfacelo” moderno per cui in 150
anni è stata distrutta gran parte di
una città rimasta integra ai tempi
del Medioevo.
Questo libro, non solo scritto ma
anche edito da Carancini (in assenza di uno sponsor), è un testo
di fondamentale importanza per
la conoscenza delle origini della
nostra città e soprattutto per la
consapevolezza che dovremmo
avere il dovere di tutelare le vestigia residue del nostro passato e di
conservare gelosamente il tessuto
urbano, i paesaggi che circondano
la città, insomma l'antica fisionomia della nostra piccola patria.
L’architetto Carancini, che ha ormai superato la soglia dei 90 anni,
è la memoria storica di Fabriano:
ha raccolto e custodisce un’infinità
di dati, notizie e testimonianze del
nostro passato, specialmente nei
settori della sua competenza e dei
suoi interessi. Questo notevole
patrimonio storiografico non dovrebbe andare disperso.
a.c.
Nell’ormai lontano 1985 il
Centro Studi Maceratesi tenne
un convegno a Matelica in arti
e manifatture della Marca nei
secoli XIII – XVI. Gli illustri
relatori analizzarono antichi
documenti sul tema proposto,
indagando in ogni settore
attraverso precisi dati storici.
Emersero figure importanti del
mondo dell’artigianato di ogni
settore e del commercio. La
dottoressa Giuseppina Gatella
documentò a Recanati la presenza di Andrea di Francesco
“da Fabriano” da cui un tal
Agostino di Recanati acquista
400 libbre di marzacotto (composizione di alcali, sabbia ed
Un convegno
a Matelica
altre sostanze necessarie per
la lavorazione della ceramica)
per la somma di 16 ducati. Tra
i fabbri troviamo un’impresa
familiare di “Clavarii”: sono
i fratelli Pietro, Benedetto e
Giovanni di Vanni di Fabriano,
sicuramente presenti in quella
città dal 1384 al 1400. Nei
documenti del 1300 risulta
l’attività di “corrazzaio”: e lo
è Nicola di Giorgio, originario di Fabriano; e lo è anche
“lo spadaio” Bentevegna di
Benni. Per quanto riguarda
la produzione della lana (e
la sua trasformazione poi nei
panni lana per cui Matelica
fu famosa) nel 1400 ecco un
Lorenzo di Antonio di Baldo
il quale si mette in società
con Bonifacio di Esanatoglia
per la produzione della lana,
avendo a disposizione circa
mille pecore. Questi modesti
spunti ci portano a riguardare
con rinnovato interesse l’antico stemma di Fabriano e le
manifestazioni cittadine che
riportano in auge, anche con
il Palio, le antiche lavorazioni
dei metalli e non solo. C’è un
passato da rivedere continuamente per riscoprire i valori
antichi e preziosi delle nostre
comunità.
Fiorella Conti
18/02/15 11.19
25
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Ecco una nuova palestra
di taekwondo in città
>SPORT
Inaugurata nei locali del vecchio Palasport di Fabriano la nuova palestra di taekwondo
Vallesina-Fabriano, del maestro Antonio Di Battista. Il taglio del nastro, tenuto dal
presidente del Consiglio Comunale Pino Pariano, è stato un momento partecipato, con
Di Battista che nel corso di questo open day ha intrattenuto insieme agli allievi i tanti
presenti con dimostrazioni che sono andate dalla classica rottura di tavolette alla difesa
personale. La scuola taekwondo Vallesina-Fabriano è affiliata con quella di Castelbellino
e da poco più di due mesi ha iniziato a operare nella città della carta. Dalla prossima
settimana, si terranno altri appuntamenti dimostrativi tesi ad accrescere il numero degli
iscritti ai corsi di taekwondo.
Daniele Gattucci
Volley: bene le Under 14,
le Under 16 iniziano male
Giacomo Brandi ed Elisa Maggi (foto di Giancarlo Colombo)
Inizia nel peggiore dei modi il cammino della Pallavolo Fabriano nella seconda fase del
torneo Under 16. Nell’incontro casalingo contro la formazione dell’Avis Ostra Vetere, le
nostre ragazze non riescono ad opporre una seria resistenza, lasciando campo libero
alle avversarie: 0-3 (11-25; 7-25; 17-25). La formazione: Ambrosini Veronica, Busco
Camilla, Caselli Margherita, Cimarra Alessia, Faggi Ginevra, Giovannini Giada, Marasca
Silvia, Picchio Giada, Romitelli Cristina, Rossini Federica, Sacconi Kimberly, Sagrati Camilla, Verna Chiara; all. Faggi Giovanni. L'Under 14 Fabriano Verde, in trasferta a Cerreto
d'Esi, perde di misura la prima partita contro la squadra di casa Esavolley (2-0), ma
recupera concentrazione e batte il Futura Tolentino 2-0. La formazione: Becchetti, Boldrini,
Cacciamani, Ciarmatori, Ciccolessi, Gambini, Imperiale, Maiolatesi, Malzew, Maraniello,
Mariani, Pascolini, Tronchi; all. Giuliani e Rossini. Nonostante le numerose assenze, le
"bianche" dell’Under 14 si battono bene contro l’Appignano, ma la maggiore forza fisica
delle avversarie ha il sopravvento: 1-2. Nel secondo impegno contro il Camerino, le
ragazze sfoderano una prestazione perfetta e vincono 2-0. La formazione: Barbarossa,
Ciabochi, Fiorani, Iacobucci, Mariani, Montesi, Salari, Santi, Turchi; all. Moretti e Baldoni.
ATLETICA
Campionati Italiani Allievi
Due fabrianesi da record!
Giacomo Brandi oro (marcia), Elisa Maggi bronzo (200 metri)
di SANDRO PETRUCCI
D
ue giovanissimi fabrianesi, Giacomo Brandi ed Elisa Maggi,
interpreti della nobile disciplina
dell’atletica leggera, hanno strabiliato
ai recenti Campionati Italiani Allievi
(16-17 anni) Indoor, confermando le
loro grandi qualità tecniche ed agonistiche. Giacomo Brandi si è confermato
Campione Italiano, stavolta in sala,
nella marcia km.5, bissando il successo
ottenuto lo scorso anno all’aperto nella
km.10. Elisa Maggi, nella partecipatissima gara dei 200 metri, ha migliorato
se stessa, fino ad agguantare un sesto
posto ed una splendida medaglia di
bronzo su un podio di grande spessore
tecnico. Al secondo anno di categoria,
Giacomo (classe 1998) ha dimostrato
una sensibile maturità, recuperando
tecnica e ritmo nonostante la pressione agonistica di un avversario poi
squalificato, gestendo nella maniera
GINNASTICA
migliore due ammonizioni e partendo
di slancio dopo il terzo chilometro per
non lasciarsi più raggiungere. Ha chiuso
l’impegno in 22’25”17, dopo aver ritoccato personale e record regionale, su
quella stessa pista, il 25 gennaio scorso,
marciando in 22’03”44. Giacomo ha
seguito tutte le trafile delle giovanili
nell’Atletica Fabriano. Avvicinato
alla marcia per necessità di squadra
dall’istruttore Pino Gagliardi, si è ben
presto innamorato di questa difficile
disciplina. Seguito dall’altro istruttore
Fabio Faggeti, dopo piazzamenti da
podio nei tricolori Cadetti, lo scorso
anno è approdato all’Atletica Fermo,
dove è seguito dall’ex olimpionico Carlo Mattioli. Immancabili sugli spalti,
papà (Osvaldo, atleta biancorosso degli
anni ‘60), mamma e zio Secondo, in
attività tra i master di Fabriano, con un
titolo regionale nei 1500 conquistato
nel 2014. Le prospettive per Giacomo
sono eccellenti e, a ben considerare, un
Ritmica
RUGBY
futuro di nuove ed ancora più importanti
soddisfazioni, sembra scontato. Elisa,
il giorno precedente, pur correndo in
8”02, non era riuscita a centrare la semifinale dei 60 metri. Tutte le speranze
erano riposte nei 200 metri. Dopo tanta
tensione, allo sparo tutto si è dissolto
ed Elisa (classe 1999), falcata dopo
falcata, sempre più convinta, sempre
più decontratta, sempre poderosamente in spinta fino all’ultimo metro, le
sue speranze le ha straordinariamente
concretizzate! 25”58, il 200 metri
indoor più veloce mai corso da una
atleta dell'Atletica Fabriano in 54 anni
di storia, addirittura considerando tutte
le categorie, dalle Allieve (categoria in
cui Elisa è appena entrata) alle Senior,
passando per le Junior e le Promesse.
Una soddisfazione enorme, a lungo
sperata, dopo la grande dimostrazione
di forza di Giacomo Brandi il giorno
precedente. Un risultato da parte di
Elisa sarebbe stato motivo di orgoglio
in più per tutta l’Atletica Fabriano e lei
ha accontentato tutti, in primis il suo
allenatore, Massimiliano Poeta, quanto
mai convinto che in questi Campionati
Italiani Indoor la sua gara sarebbero
stati proprio i 200 metri. L’obiettivo
era il personal best, ma ben al di sotto
dei 26”00, che era il suo limite attuale.
Già in batteria, Elisa, quindici anni e
mezzo appena, ma temperamento e
passione da vendere, aveva superato se
stessa, fermando i cronometri a 25”81,
già miglior risultato di sempre di una
atleta fabrianese (precedente, a Genova, 25”91 di Simona Ciccolini agli
Assoluti). Seconda in batteria, settimo
tempo tra tutte, grande soddisfazione
per l’ingresso nella finale 2 (due finali,
quattro atlete schierate per ogni finale...)
e la certezza di una bella medaglia della
Federazione, dopo quella conquistata
la stagione scorsa con il settimo posto
della staffetta Cadette. Max Poeta era
raggiante, ma anche convinto che
Serie C
Le "nostre" ragazze
"Insieme in meta":
in pedana su più fronti il progetto va avanti
Un bel pezzo della Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano la troviamo
a Mosca, in gara nel prestigioso Gran
Prix della capitale russa. Infatti la
squadra nazionale Junior, formata a
Fabriano e plasmata dal duo tecnico
Ghiurova-Cantaluppi, rappresenteranno l’Italia confrontandosi con tutte
le migliori formazioni del Mondo
con in testa Russia, Bielorussia,
Bulgaria, Azerbaigian... Vediamo
cosa combineranno nella loro prima
gara internazionale le nostre Daniela
Mogurean, Agnese Duranti, Anna Bajraktari, Lavinia Muccini,
Milena Baldassarri. A Fano invece esordiranno nella seconda gara
regionale di Serie C, Talisa Torretti, Giulia Fattorini, Sofia Raffaeli e
Fabiana Pappalardo. Dopo aver dato forfait nella prima giornata per
indisponibilità fisica di qualche ginnasta, ora dovranno difendere il
titolo di Campionesse d’Italia vinto lo scorso anno e certamente sarà
molto dura per le altre società italiane riuscire a competere con le
agguerrite fabrianesi. Al Centro Federale di Desio, intanto, continua
l’esperienza nella squadra nazionale senior di Cecilia Meriggiola,
che si è meritata il prolungamento dello stage fino a tutto febbraio,
evidentemente meritando l’attenzione dei vertici federali.
25 sport.indd 2
Il Fabriano Rugby torna ancora una volta in campo con le scuole
fabrianesi, per una nuova edizione del progetto “Insieme in meta”.
Supportati dall’Avis cittadino e dal Comitato Rugby Marche, gli
istruttori fabrianesi a partire dal prossimo dicembre incontreranno i
genitori degli alunni degli istituti comprensivi fabrianesi per trasmettere i valori della disciplina ovale. Sabato scorso una cinquantina di
ragazzi, accompagnati dai propri insegnanti e guidati dagli allenatori
della squadra fabrianese, hanno iniziato a conoscere i movimenti del
rugby. Ma oltre alle attività di “Insieme in meta”, resta vivo il lutto
che ha colpito domenica scorsa il movimento ovale marchigiano.
La morte improvvisa del giovanissimo atleta dell’Amatori Rugby
Macerata ha sconvolto anche il Fabriano Rugby, con tutti i suoi giocatori e dirigenti che si uniscono al dolore della famiglia del giovane
atleta dell’Amatori Rugby Macerata. “Non credo ci siano parole per
descrivere quello che stiamo provando dopo questa drammatica perdita. Siamo estremamente vicini alla famiglia del giovane, che è stata
colpita da questo tremendo lutto così come siamo accanto al dolore
della società di Macerata – commenta con tristezza il presidente del
Fabriano Rugby, Pascal Antoine – Voglio esprimere a nome di tutta
la nostra società e di tutto il movimento marchigiano le più sentite
condoglianze per questa drammatica perdita”.
Domenica, la senior del Fabriano Rugby affronterà in trasferta il
San Lorenzo in Campo.
Saverio Spadavecchia
CALCIO
avrebbe potuto migliorare ancora ed
infatti, Elisa, con una gestione di gara
assolutamente encomiabile, nonostante la terza corsia non sia proprio la
migliore, usciva come una furia dai
blocchi, per affrontare efficacemente la
curva dopo il rettilineo e distendersi in
potente spinta fino al traguardo! Ancora
seconda, ma con 25”58, ad appena 8
centesimi dalla Lavrencic, ed anche
seconda tra le ragazze del ‘99 (le altre
che l’hanno preceduta sono tutte del
‘98). Bravissima Elisa, grande festa
in casa (con i suoi più accaniti tifosi,
papà, mamma, nonno e fratellini) ed
in Associazione, dove tutti l’adorano.
Ed ora? Gli obbiettivi sono ambiziosi.
Davanti, nella storia, ci sono soltanto
figure mitiche come la Junior Dajana
Cuicchi (24”61 all'aperto) e la Promessa Simona Ciccolini (25”04). Intanto,
Elisa Maggi si affianca a Benedetta
Dell’Osso, entrambe con il pass per i
prossimi Campionati Italiani Allieve.
Settore giovanile - categoria Pulcini
La Fortitudo vince
il torneo di Carnevale
Domenica scorsa, presso il PalaCarifac di Cerreto d’Esi, si è disputato il 1° Torneo di Carnevale “Città di Cerreto d’Esi” riservato
ai ragazzi della categoria Pulcini 2004. La vittoria è andata alla
Fortitudo Fabriano. Sono scesi in campo: Raggi Davide, Fioranelli
Andrea, Regni Filippo, Kraike Adam, Fiori Alessio (capocannoniere
del torneo con 9 reti), Rosi Nicolò, Pariano Antonio, Carnevali Lorenzo, Rondelli Matteo, Cecchetelli Mathias, Procaccini Tommaso,
Poeta Alessandro, Rossi Gustavo, Paterniani Matteo, Marà Filippo,
Boldrini Filippo. I giovani fabrianesi sono stati guidati alla vittoria
dagli allenatori Gabriele Fiorani e Rossano Poeta.
s.s.
18/02/15 11.18
26
>SPORT<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
CALCIO
Serie D
Spitoni salva il Matelica
parando ancora un rigore
S
di DIEGO PICIOTTI
i conclude sullo 0-0 l’anticipo
della quinta giornata di ritorno
tra Matelica e San Nicolò. I
biancorossi faticano ad imporsi contro
una squadra compatta ed ordinata e
ringraziano per l’ennesima volta il
proprio portiere Spitoni, autore di una
prestazione super.
Fra i padroni di casa fa il suo esordio
il giovane Moras, attaccante classe
1995 prelevato dalla Lega Pro laziale e
cresciuto nel settore giovanile dell’Udinese. Grazie al nuovo acquisto il Matelica ha ora più soluzioni dal punto di
vista offensivo: a partita in corso verrà
infatti schierato un inedito 4-3-3 con lo
stesso Moras e Iotti (subito recuperato
dopo l’infortunio rimediato nell’ultima
partita) attaccanti esterni ed Ambrosini
come punta centrale.
Inizialmente mister Gianangeli si affida
al solito 4-4-1-1 con Moretti a supporto
di Ambrosini. Fra i convocati torna
anche Jachetta, al suo rientro dopo
tre giornate di squalifica. Le migliori
occasioni arrivano nei primi minuti e
la partita promette bene dal punto di
vista dello spettacolo. Sono gli ospiti a
partire forte ed il Matelica deve subito
fronteggiare due pericolose conclusioni
di Chiacchiarelli. Al 3’ il numero 11
del San Nicolò colpisce una clamorosa
traversa da buona posizione, al 4’ il
classifiche
SERIE D girone F
Maceratese 52; Fano
44; Sambenedettese 41;
Campobasso 40; Civitanovese 39; Matelica 38;
Chieti 34; San Nicolò 31; Jesina 30;
Fermana 27; Recanatese 26; Giulianova 24; Amiternina 22; Castelfidardo
21; Agnonese 19; Termoli 16; Celano
Marsica e Vis Pesaro 14.
PROMOZIONE girone A
Pergolese 48; Fabriano Cerreto 46;
Piandimeleto 43; Marzocca 34; Marina
e Real Metauro 33; Barbara 32; Dorica
Torrette 29; Conero Dribbling, Marotta
e Passatempese 28; Belvederese e
Camerano 26; Valfoglia 23; Vadese
13; Cagliese 11.
PRIMA CATEGORIA girone A
Villa San Martino e Laurentina 40;
Cantiano 37; Fermignanese e S.Orso
36; Piobbico 35; Gabicce Gradara
34; Montecalvo e Mercatellese 33;
Montelabbate 30; Sassoferrato Genga
24; Peglio e Mondolfo 22; Urbino Pieve
19; Usav Pesaro 17; Della Rovere 13.
PRIMA CATEGORIA girone B
Vigor Castelfidardo 48; Villa Musone
41; Filottranese 35; Miciulli Senigallia
e Osimana 34; Fortitudo Fabriano 32;
Monsano 31; Avis Arcevia, Filottrano
e Le Torri 28; Vallesina 27; Colle 25;
Cameranese 23; Collemarino 21; Leonessa Montoro 18; Castelfrettese 15.
SECONDA CATEGORIA girone D
San Biagio 49; Osimo Stazione 45;
Borgo Minonna 43; Chiaravalle e Cupramontana 40; Borghetto 37; Sampaolese
36; Staffolo 31; Labor 30; Osimo 26;
Victoria Strada 20; Argignano e Castelbellino 19; Offagna 16; Serradica 15;
Spes Jesi 11 .
SECONDA CATEGORIA girone F
Valdichienti 50; Pioraco 44; Rione
Pace 43; Elfa Tolentino e Sarnano 38;
Trodica 37; Caldarola e San Ginesio
30; Esanatoglia e Fabiani Matelica 29;
Sefrense 25; Robur 24; Corridonia 19;
Montecassiano 18; Serralta 17; Nuova
Camers 10.
26 sport.indd 2
MATELICA
SAN NICOLO'
0
0
MATELICA - Spitoni, Cesselon, Benedetti, Borgese (65’ Scotini), D’Addazio,
Ercoli, Iotti, Mandorino, Ambrosini, Moretti (80’ Ferretti), Moras (65’ Jachetta).
All. Gianangeli
SAN NICOLO' - Digifico, D’Orazio,
Mozzoni, Micolucci, Gabrieli, Petronio,
Valim, Stivaletta, Moretti, Santoni,
Chiacchiarelli. All. Epifani
suo tiro da distanza ravvicinata viene
respinto da Spitoni. I padroni di casa
si fanno vedere al 9’ quando Moretti
si libera dentro l’area piccola e cerca
l’assist vincente per Moras, ma Micolucci si fa trovare pronto e sventa
la minaccia. Al 17’ l’occasione più
importante della gara: sugli sviluppi
di un corner Cesselon stende Valim e
regala un calcio di rigore agli ospiti. Dal
dischetto va Chiacchiarelli che rinnova
il suo duello con Spitoni, ma anche
stavolta il numero uno del Matelica ha
la meglio e respinge il penalty dell’avversario. E’ l’ultima vera emozione del
primo tempo; i biancorossi provano a
farsi pericolosi passando al 4-3-3, ma
l’esperimento non va a buon fine ed i
primi 45 minuti si chiudono sullo 0-0.
La ripresa si apre con il solito Chiac-
chiarelli che all’11’ ci prova dalla
grande distanza, ma Spitoni blocca
senza problemi. Al 17’ Iotti riesce in
una delle sue accelerazioni sulla fascia
e mette un cross preciso sul secondo
palo sul quale si avventa Moras, ma
il suo colpo di testa viene respinto da
Digifico che compie la sua prima parata
della partita. Mister Gianangeli opera i
primi cambi e sostituisce Borgese e Moras con Scotini e Jachetta. Al 30’ altro
episodio che potrebbe essere decisivo:
Micolucci esagera con le proteste e si
fa ingenuamente espellere dal direttore
di gara. Il Matelica ha a disposizione
l’ultimo quarto d’ora in superiorità
numerica per cercare di vincere e viene
inserito anche Ferretti per dare maggior
peso all’attacco. I padroni di casa non
riescono però a fare gioco e creare
situazioni pericolose; il San Nicolò si
difende bene e porta a casa un punto
meritato. L’ultimo squillo è di Mandorino che al 38’ stacca di testa in area, ma
Digifico si salva ancora. I biancorossi
interrompono la striscia di tre vittorie
consecutive ed ottengono un pareggio
che li porta al sesto posto in classifica.
Mercoledì 18 febbraio, oltre i tempi di
stampa del nostro giornale, il Matelica
ha recuperato il match a Scoppito contro l’Amiternina. Renderemo conto di
questa partita la prossima settimana.
Prossimo turno in trasferta sul campo
della Fermana, domenica 22 febbraio
ore 15.
Il rigore parato da Spitoni
CALCIO
Promozione
CALCIO
CALCIO Seconda Categoria
Argignano,
un altro
punticino
Nel girone D, continua il periodo nero
del Serradica, che subisce la quinta
sconfitta consecutiva, la quindicesima
stagionale, e rimane ancorata al penultimo posto in classifica con quindici punti
totalizzati in ventidue partite.
Gara senza storia quella contro lo
Staffolo con i padroni di casa che si
impongono sugli avversari per 3-0.
Il primo tempo si chiude sul risultato di
1-0 grazie al gol siglato da Cesarini al
31’. Nella ripresa la squadra di Cangini
amministra il vantaggio e al 57’ e 75’
trova altre due reti con Girolamini.
La formazione del Serradica: Pierotti, Lazzari, Archetti, Zampetti (66’
Birelli), Scaloni, Sampaoli, Scotini,
Onu, Vinciarelli, Bucchi, Baroni; all.
Colonnelli.
Termina con un pareggio la sfida salvezza tra l’Argignano e il Victoria Strada:
1-1 il risultato finale.
Per gli uomini di Sentinelli si tratta del
settimo pareggio stagionale. La squadra
occupa attualmente il dodicesimo posto
in classifica con 19 punti.
Nel girone F, pareggio a reti inviolate
tra Fabiani Matelica ed Esanatoglia
con le squadre che fanno registrare lo
stesso risultato ottenuto nella partita
di andata.
Prossimo turno: Serradica-Argignano
(all'andata 1-4), Elfa Tolentino-Fabiani
Matelica (all'andata1-2)
Luca Antonio Somma
Prima Categoria girone B
Fabriano Cerreto più sù, La Fortitudo va in altalena:
il primato a soli due punti che clamoroso scivolone!
Il Fabriano Cerreto ormai è lanciato
verso l'inseguimento della capolista
Pergolese e sembra che abbia trovato
la strada giusta per mettere paura alla
formazione pesarese. In effetti dopo
questa bellissima performance e con i
passi falsi della Pergolese, il Fabriano
Cerreto ha raggiunto quota 46 a soli due
punti dalla vetta. Incredibile ma vero!
Adesso bisogna sperare in qualche altro
passo falso della prima della classe per
balzare in testa alla classifica. Niente è
impossibile al Fabriano Cerreto visto
il potenziale che ha. Sette vittorie nelle
ultime sette gare con 21 punti conquistati è un ruolino di marcia davvero
impressionante. La società è attrezzata,
il mister è abituato ad ottenere promozioni su promozioni, la rosa è ottima,
la difesa - se non si distrae e non si
prende qualche pausa - è insuperabile,
il centrocampo è ben assortito, forse a
questo reparto manca un giocatore che
dia più velocità nelle ripartenze (ma va
bene anche così), in attacco tre giocatori
davvero eccezionali che sono abituati
a segnare con continuità: Marinelli,
Piergallini e Silvi. I primi due fanno
coppia e sono gli “spauracchi” delle
difese, mentre il terzo entra nella ripresa
e si fa rispettare. Senza ombra di dubbio
il Fabriano Cerreto ha le possibilità di
accedere fin da subito in Eccellenza:
bisogna aspettare che la Pergolese perda
qualche punto per strada e andare avanti
per il proprio cammino. Alla fine i conti
torneranno sicuramente, l'importante
sarà continuare a vincere senza rilassarsi un secondo. Nell'ultima gara, il
Fabriano Cerreto ha fatto sfogare i
padroni di casa nella prima parte della
gara, poi nella ripresa in quattro minuti
hanno chiuso la partita a loro favore.
Infatti al 30' Marinelli giunto al limite
dell'area lascia partire un diagonale che
s'insacca alle spalle del portiere. Sullo
0-1, la furia degli ospiti non si placa e
quattro minuti più tardi Piergallini con
DORICA TORRETTE
FABRIANO CERRETO
0
2
DORICA TORRETTE - Ferrucci, Santini,
Zoli, Gramacci (36' st Pelosi), Santarelli,
Pucci, Domenichelli, Petitti, Forabosco,
Galeazzi, Aquilanti.
All. Lombardi
FABRIANO CERRETO - Latini, Di Luca,
Berrettoni, La Mantia (36' st Zuccaro),
Galuppa, Boria, Zaccagnini, Bartoli,
Marinelli, Piergallini (40' st Martellucci),
Martini (23' st Silvi). All. Spuri Forotti
RETI - 30' st Marinelli, 34' st Piergallini
un perfetto diagonale batte per la seconda volta il portiere ospite chiudendo
le ostilità. Una bella e sofferta vittoria.
Prossimo appuntamento in casa contro
la Vadese, penultima in classifica.
Angelo Campioni
CALCIO
E' una Fortitudo Fabriano che va
a corrente alternata. Infatti in questa
stagione ci aveva abituati ad exploit
fantastici, ma anche a situazioni meno
belle. Dopo un periodo di “vacche
grasse”, quando meno te lo aspetti ecco
che i ragazzi di Ranaldi inciampano
clamorosamente tra le mura amiche.
Parliamoci chiaro, a questa compagine
per fare il salto di qualità ed avere
maggiore continuità di risultati positivi
mancano almeno due pedine un forte
difensore che riesca a dare stabilità ad
una difesa che qualche volta si addormenta ed un centrocampista che faccia
cambiare il passo soprattutto quando
c'è da attaccare.
In avanti Mamudi, anche se spesso e
volentiere è fin troppo isolato, segna
quasi sempre. Certo se avesse al suo
fianco un supporto non sarebbe male.
Quindi bisogna accontentarsi di quello
che passa il convento. Comunque sia
Seconda Categoria
Il Sassoferrato Genga prima crea
poi è battuto dal Gabicce Gradara
Decima sconfitta stagionale per il Sassoferrato Genga
che si arrende al Gabicce Gradara per 0-3. Inizio di gara
positivo per i padroni di casa che riescono a confezionare
due palle gol nei primi venti minuti ma entrambe le occasioni non vengono sfruttate da Hoxha. A non sbagliare
è invece il giocatore del Gabicce Gradara Amadei che
al 28’ porta in vantaggio i suoi direttamente da calcio
piazzato. Il raddoppio arriva sul finire del primo tempo
con La Pia mentre la rete del definitivo 0-3 la realizza
ancora una volta Amadei al 72’ minuto. La formazione
del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Tinti, Zucca, Pizzi (63’ Giacchini), Fioranelli, Hoxha, Arcangeli, Conti (79’ Cesauri), Monno
(72’ Baldarelli), Piermattei (foto); all Mariani. Prossimo turno: FermignaneseSassoferrato Genga (all'andata 1-2).
l.a.s.
FORTITUDO FABRIANO
VALLESINA
1
2
FORTITUDO FABRIANO - Antonelli,
Ruggeri, Gobbi, Moretti M. (24' st
Bartoccetti), Clementi, Bernardi (33' st
Ranaldi), Biocco, Guidarelli, Mamudi,
Porcarelli (13' st Pallotta), Piccolini.
All. Ranaldi
VALLESINA - Cerioni, Balzerani, Wu,
Birarelli, Vecchi, Spinelli, Biagioli,
Carozzi, Topa (26' st Campanelli),
Priori (28' st Santoni), Mazzarini (1' st
Federici). All. Latini
RETI - 33' pt Biagioli, 7' st Topa, 42'
st Mamudi
nell'ultima gara interna la Fortitudo
Fabriano ha giocato una delle sue peggiori partite, il Vallesina ha ringraziato,
si è portato a casa una bella e meritata
vittoria e, soprattutto, tre punti che
per loro fanno molto classifica. Dopo
questo scivolone la Fortitudo è relegata in sesta posizione al di fuori della
zona play-off. Il campionato è lungo
e il tempo per recuperare ce ne è abbastanza, l'importante è restare sempre
e comunque concentrati soprattutto in
difesa. Venendo alla gara la Fortitudo ha
iniziato malisssimo soffrendo soprattutto nelle ripartenze e dando troppi spazi
alla coppia Topa-Biagioli (quest'ultimo
ex di turno). Al 33' Biagioli approfitta
di una dormita generale e porta in vantaggio la sua squadra.
Nella ripresa il raddoppio di Topa
dopo sette minuti, poi, nel finale, la
Fortitudo ha un sussulto e segna la rete
della bandiera con il solito Mamudi su
perfetto assist di Pallotta. Una sconfitta
che frena il buon momento dei rossoblù,
ma premia la caparbietà degli ospiti.
Prossimo impegno in trasferta sul campo del Filottrano.
a.c.
18/02/15 11.15
BASKET
Serie C nazionale
L'Halley fa il blitz
e continua a correre
di ANTONIO GENTILUCCI
L’
27
>SPORT<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Halley Matelica fa il suo
dovere: in terra umbra, sconfigge il Perugia e continua a
coltivare il miraggio della postseason
comunque lontana. Di fronte si trovavano una Halley motivata e bisognosa
del risultato utile, dall’altra una Perugia desiderosa di allontanarsi dalle
paludi del fondoclassifica (pur se la
formula non prevede, quest’anno, alcuna retrocessione) e fare bella figura
di fronte al proprio pubblico. Da una
parte Matelica è ancora senza Alessio
Sorci, Perugia invece è al completo
(all’andata Marsili si infortunò proprio
a Matelica, durante il riscaldamento).
In teoria, dunque, la forza delle motivazioni (e la classifica) erano tutte
dalla parte dei matelicesi. Ma Perugia
ha venduto cara la pelle e gli uomini
di coach Pecchia, dopo una partita in
cui ha regnato sempre l’equilibrio, sono
riusciti ad avere la meglio solo nel rush
finale del quarto periodo. Per tutto il
match, c’è stato lo scontro tra la forza
sotto canestro dei matelicesi (che hanno
sempre cercato di mettere la palla sotto)
e le invenzioni di Monacelli (18 punti e
3 assist), Marsili (12 punti e 5 assist) e
soprattutto Mariani, capace di segnare
25 punti e di accendere i suoi con 9
assist, una vera rarità a questi livelli.
PERUGIA
HALLEY MATELICA
73
82
PERUGIA - Monacelli D. 18, Ciofetta 3,
Gagliardoni 2, Marsili 17, Mariani 25,
Righetti L. 3, Palmerini, Cipriani ne, Provvidenza 3, Righetti T. 2. All. Monacelli L.
HALLEY MATELICA - Ferretti 5, Novatti
17, Nasini 15, Amoroso 18, Dolic 11,
Pecchia J. 4, Servadio 7, Alex ne,
Ciccolini ne, Usberti 5. All. Pecchia A.
Apet Novatti (foto di Martina Lippera)
Per Matelica il miglior realizzatore è
stato Amoroso (18 p.), che ha tirato
giù anche 12 rimbalzi. E proprio questa
voce statistica può aiutarci a spiegare
una chiave importante dell’incontro: i
biancorossi ne hanno presi, nel complesso, 41, contro i 24 dei perugini;
difficile non spuntarla con questo
strapotere. Buoni anche Nasini (15
punti e 7 rimbalzi) e Novatti - accesosi
in particolare nel finale - e Dolic (11
punti e 7 rimbalzi).
Ora Matelica ospiterà i monelli di
Gubbio, una partita in apparenza facile
e per questo da prendere con le molle
(sabato 21 febbraio, PalaCarifac di
Cerreto, ore 18.30).
Nel frattempo dopo questa giornata la
classifica, nella zona alta, si è ulteriormente sgranata. Campli ha sbranato
i malcapitati giocatori di Tolentino
(90-53), giustificando la propria terza
piazza. Ad inseguire a due punti e ad
avere concrete speranze restano ormai
solo Matelica e Osimo. E se resta difficile immaginare due sconfitte degli
abruzzesi, che tra i top team devono
incontrare solo Ortona (peraltro ormai
sicura del primo posto), è altrettanto
vero che di risultati sorprendenti questo
campionato ne ha dispensati parecchi,
quindi il must nello spogliatoio Halley resta sicuramente: lavorare duro
e crederci.
BASKET
BASKET
Serie C regionale
La Janus in scioltezza
batte Ascoli e consolida
la sua buona posizione
JANUS FABRIANO
CESTISTICA ASCOLI PICENO
71
56
JANUS FABRIANO - Pellacchia, Carnevali 7, Bugionovo 11, Silvi 10, Piermartiri,
Nizi 18, Braccini, Paoletti 6, Toppi 4, Mustacchio 3, Calandrillo 12. All. Bolzonetti
CESTISTICA ASCOLI PICENO - Di Silvestro E., Burini 12, Ciccorelli 11, Bruni
7, Di Silvestro F. 8, Nanni 18, Seaman.
All. Ripa
Vittoria al piccolo trotto per la Janus
Fabriano, che regola agevolmente
l’ultima in classifica Ascoli 71-56. Il
compito per i biancoblù era tutt’altro
che proibitivo, a maggior ragione per
le condizioni precarie degli ospiti, con
appena sette giocatori a referto a causa
di vari problemi fisici.
Ascoli, comunque, non sfigura e quantomeno mantiene sempre un margine
di svantaggio onorevole, complice, a
dir la verità, anche una Janus a marce
ridotte. Il primo allungo fabrianese
porta la firma di Silvi, in quintetto
al posto di un acciaccato Calandrillo
(13-6 al 7’). I ritmi del match sono
decisamente compassati, in casa
Ascoli è il solo Nanni a trovare la via
del canestro con continuità (otto punti
all’intervallo), mentre Fabriano ha uno
sprazzo positivo proprio da Calandrillo
negli ultimi minuti del periodo (35-21
al 20’). L’italo-americano prosegue nel
buon momento anche ad inizio terzo
quarto e la Janus va oltre il ventello di
vantaggio (44-23 al 24’).
Il più in palla dei cartai è però Nizi,
nella ripresa difficilmente arginabile
vicino a canestro (56-36 al 30’). Ascoli
rosicchia qualche punto di svantaggio
nell’ultimo periodo, anche in virtù di
una Janus ancor più rilassata.
E’ comunque ancora il solito Nizi,
top scorer con 18 punti, a mantenere
un margine più che rassicurante per
i biancoblù, mentre nella squadra di
Ripa si mettono in luce le buone individualità di Burini, Ciccorelli e Nanni.
Dopo l’agevole doppio turno casalingo,
ben sfruttato dalla Janus, i ragazzi di
Bolzonetti faranno visita nel prossimo
turno alla Bramante Pesaro, sesta in
classifica.
Luca Ciappelloni
Calandrillo
vola a canestro
(foto di Martina
Lippera)
Serie D
Il Cerreto fa il suo dovere a Cagli
e resta nella zona nobile della classifica
CAGLI
CERRETO
70
82
CAGLI - Barzotti 8, Santini 6, Lepri 4,
Pieri 25, Tassi 12, Mensà 2, Ciancamerla
5, Pupita, Celli 8, Arseni. All. Rinolfi
CERRETO - Moscatelli 15, Bracchetti
A. 13, Pecchia 6, Jachetta 7, Bracchetti
C., Chiarucci 23, Rossini 16, Cerini 2,
Fabbri, Perulli ne. All. Sonaglia
Vince, come da pronostico, il Cerreto.
Sul campo dell’ultima in classifica,
Cagli, i ragazzi di coach Leonardo Sonaglia prevalgono 70-82 con 23 punti
di Chiarucci, di nuovo top scorer dei
biancoblù, e 16 di Rossini. Cerreto con
questo successo resta nella zona medioalta di classifica, quando alle porte
c’è una nuova trasferta: venerdì 20
Moscatelli & co. giocheranno a Montemarciano, terz’ultimo in graduatoria.
l.c.
Simone Moscatelli si concentra per tirare un libero (foto di Martina Lippera)
BASKET
Promozione
Brown e 'Tores
alla seconda fase
Si conclude la prima fase del campionato di Promozione. I Brown Sugar Fabriano battono agevolmente
il Cus Camerino (89-46) ma, in virtù dei risultati
provenienti dagli altri campi, restano al quarto posto
in classifica. Con questo piazzamento i Brown Sugar
verranno inseriti nel girone con Falconara, Acqualagna,
Adriatico Ancona e Dinamo Ancona, che affronteranno
in gare di andata e ritorno per un totale di otto partite. A
far parte del girone ci saranno anche New Basket Jesi,
San Severino e Independiente Macerata. Tuttavia queste squadre militavano nello stesso girone dei Brown
Sugar nella prima fase e pertanto non si affronteranno
di nuovo, ma si porteranno in dote i risultati acquisiti
nella prima fase. Le prime quattro classificate al termine
di questo girone accederanno direttamente al secondo
turno playoff, per le altre si inizierà invece dal primo.
Discorso analogo per i Gladiatores Matelica, che
chiudono al sesto posto dopo il ko di San Severino
(68-57): la squadra di Sestili affronterà nella seconda
fase Marotta, P73 Conero Basket, Pol. Chiaravalle e
Pol. Osimo. Nel girone ci saranno anche Morrovalle,
Camerino e Pollenza. Le prime tre classificate si qualificheranno al primo turno playoff.
l.c.
27 sport.indd 2
BASKET
Settore giovanile
Netti successi per i team Under 17
e l'Under 13 si impone all'over time
UNDER 17 ELITE
FABRIANO – SENIGALLIA = 71-44
Vittoria importante grazie ad un buon
inizio gara, con grande concentrazione
dei nostri ragazzi (primo quarto 23-15).
Fabriano gioca bene di squadra con belle
azioni, fino all’ampio successo finale.
UNDER 13
VALLESINA – FABRIANO = 53-60
(dts)
Bella vittoria sul difficile campo di Staffolo dopo
un tempo supplementare. Ottimo inizio di Fabriano
con il primo quarto che si chiude 11-16. Reazione
nel secondo quarto dei padroni di casa (a metà gara
31-22).
Terzo quarto equilibrato con la Vallesina che mantiene il vantaggio 39-33.
Nell'ultimo quarto i fabrianesi trovano punti importanti e si arriva alla sirena sul 48-48. Nel supplementare sale in cattedra Giovanni Ceresani che ha
combattuto su tutte le palle e ha fatto sì che la partita
potesse finire a favore di Fabriano. Un bravo a tutti
per la grinta dimostrata.
UNDER 17
FABRIANO – CHIARAVALLE =
57-44
Chiaravalle si presenta a Fabriano con
l’idea di limitare l’attacco locale. La
difesa a zona di Chiaravalle coglie i
sui frutti e il primo quarto si chiude in
equilibrio con Fabriano che muove bene
la palla ma fallisce troppi tiri. Secondo
quarto con Fabriano che prende un primo
vantaggio andando all'intervallo sul +7.
Terzo quarto ottimo di Fabriano, che aumenta l'intensità in difesa e allunga fino al +19 chiudendo di
fatto la partita. Ultimo quarto senza grandi emozioni.
UNDER 14 ELITE
FABRIANO – JESI = 53-67
Fabriano ad un certo punto era in vantaggio di 10,
ma purtroppo la fine del secondo quarto è stata letale,
con poca lucidità. Da quel momento i fabrianesi
non sono stati capaci di rientrare in partita. Un vero
peccato per il morale del gruppo. Comunque tutto
serve per crescere.
e.c.
classifiche
SERIE C NAZIONALE
Ortona 36; Falconara 32;
Campli 26; Osimo e Halley
Matelica 24; Pisaurum 22;
Pedaso e Tolentino 20;
Valdiceppo 14; Civitanova e Pescara 12;
Perugia 10; Loreto Pesaro 8; Gubbio 6.
SERIE C REGIONALE
Urbania e Fossombrone 30; Janus
Fabriano 28; Fermignano 24; Stamura
Ancona 22; Bramante Pesaro 20; Vis
Castelfidardo 16; P. S. Giorgio 12; Virtus
P. S. Giorgio e Recanati 10; Virtus Jesi
8; Cestistica Ascoli Piceno 8.
SERIE D
Campetto Ancona 36; Basket Giovane
Pesaro e Montecchio 24; Taurus Jesi
22; Cerreto e Fano 20; Aquarius Pesaro
18; Orsal Ancona 16; Aesis Jesi e
Montemarciano 14; Urbino 12; Cagli 8.
PROMOZIONE
New Basket Jesi 26; San Severino
20; Independiente Macerata e Brown
Sugar Fabriano 18; Morrovalle 12;
Gladiatores Matelica 8; Camerino 6;
Pollenza 4.
18/02/15 11.06
28
>SPORT<
CALCIO a 5
Serie C1
Real, poker di gol:
la rincorsa prosegue
di LORENZO ALUNNI
N
ella ventunesima giornata di
campionato il Real Fabriano ha sbancato il campo del
Castelbellino con uno straordinario
0-4. Entrambe le formazioni hanno un
disperato bisogno di punti per uscire
dalla zona caldissima della classifica.
Il Real, reduce da una vittoria importante in casa contro il Falconara, dimostra
fin da subito una grande voglia di
trovare una vittoria esterna che manca
addirittura dalla quinta giornata (sempre
contro Falconara).
La carica la suona come sempre capitan
Angeloni che sblocca il risultato nel
primo tempo.
Guidati dal loro condottiero, i ragazzi
del Real realizzano altre tre reti (con
Bartolucci, Morelli e un autogol),
strappano tre punti fondamentali e
risalgono ulteriormente (anche se di
poco) la classifica.
La formazione del Real: Cesaroni,
Bernardini, Angelelli, Ciculi, Angeloni,
Morelli, Carnevali, Bartolini, Bello
Burzo, Biancini, Bartolucci, Bartal.
A nove partite dalla fine del campionato
il Real Fabriano è terzultimo a pari punti (19) con Castelbellino ed è lontana 10
punti dal Falconara che (attualmente) è
fuori dalla zona calda della classifica.
La formula del campionato prevede che
a retrocedere siano rispettivamente la
quindicesima e sedicesima classificata
(al momento Urbino e Campiglione).
L’ulteriore squadra che scenderà in C2
sarà la risultante dai temuti playout
che riguardano le squadre classificate
dall’undicesimo al quattordicesimo
posto, che si affrontano in una gara
secca. Le due perdenti si affronteranno
ulteriormente e da lì verrà fuori il terzo
La lanciatissima squadra juniores del Real Fabriano
nome. Qualora però la quattordicesima
abbia un distacco superiore a 10 punti
rispetto alla tredicesima, dodicesima
e undicesima non verranno disputati i
playout ma retrocederà direttamente la
quattordicesima classificata.
A nove giornate dalla fine del campionato il Real Fabriano per evitare tutto
questo affronterà in sequenza: Pagliare
(casa), Montecchio (trasferta) e a seguire Campiglione, Etabeta, Ottrano,
Grottaccia, Urbino, Adverso Ascoli e
Torrese.
Il calendario non è sicuramente agevole
ma l’imprevedibilità che ha caratterizzato la storia dei "pagliacci" e il
loro entusiasmo saranno due variabili
fondamentali per rimanere nella serie
che a questa squadra compete. Vedere
il Real in C2 sarebbe francamente uno
spreco troppo grande.
La classifica dopo ventuno giornate:
Corinaldo 58; Cus Macerata 43; Etabeta
e Bocastrum United 40; Montecchio
39; Nuova Ottrano 33; Torrese, Ascoli
e Pagliare 30; Falconara 29; S. Angelo
27; Grottaccia 26; Castelbellino e Real
Fabriano 19; Urbino 14; Campiglione 7.
CALCIO a 5
JUNIORES: SEI PUNTI
IN SETTE GIORNI
In un campionato dove non si può sbagliare per rimanere tra i grandi, la juniores del Real Fabriano prosegue a testa
altissima battendo nel turno infrasettimanale il Castelbellino con il punteggio
di 3-7 (in gol Rotoloni, Coco, Bisegna,
Burini, Bello Burzo con una doppietta e
Pastuglia) per poi ripetersi nel turno di
sabato contro il Fano battuto per 5-0 (a
segno Passeri con una tripletta, Burini
e Bello Burzo). I giovani "pagliacci"
sono saldamente al quarto posto con
sette lunghezze di vantaggio sull’Alma
Juventus Fano e a solo un punto dalla
terza in classifica. Sembrano imprendibili invece Pietralacroce e Cus Ancona
che continuano ad asfaltare qualsiasi
avversaria senza mai guardarsi indietro.
La classifica dopo ventiquattro giornate: Pietralacroce e Cus Ancona 58;
PesaroFano 54; Real Fabriano 53;
Alma Juventus Fano 46; Osimo 41; S.
Angelo 40; Villa Musone 27; Fano 25;
Castelbellino 23; Ostrense 20; Lucrezia
19; Campocavallo 9; Brecce Bianche e
Cerreto d’Esi 7.
e Patassi ha senz’altro innalzato il
roster qualitativo dei fabrianesi, ma
una maggior attenzione ed impegno di
tutto il gruppo ha favorito questa bella
affermazione, del tutto imprevista, vista
la storica consistenza dei ragazzi di
Senigallia. 4-0 il primo tempo, con le
marcature di Moretti, Spadini ed Orfei
(2), 4-1 la ripresa, con Orfei ancora a
segno insieme a Spadini, ed una doppietta di Patassi. Da rimarcare l’ottima
prova del portiere Roscini, giovanissimo, schierato in campo per l’assenza
I Pulcini della Virtus Fabriano
28 sport.indd 2
CALCIO a 5
Serie C2
Il Cerreto fa cinquina
contro l'Osimo Five
e si conferma secondo
Consueta panoramica settimanale sulle
squadre del territorio che militano nei
due gironi di serie C2.
GIRONE A – Match senza storia tra
la Virtus Fabriano e il San Costanzo,
che sbanca il PalaGuerrieri per 0-5. I
cartai restano penultimi in classifica e
venerdì andranno in trasferta ad Montesicuro per affrontare la Futsal Ancona.
La classifica dopo ventuno giornate:
Dinamis Falconara 56; Pieve d’Ico 46;
Cagli 40; Jesi ed Ankon 39; Futsal Ancona 37; Casine 35; Chiaravalle e San
Costanzo 30; Pianaccio 28; Numana 27;
Pietralacroce 22; Tre Colli Pinocchio
19; Brecce Bianche 13; Virtus Fabriano
7; Acli Mantovani 4.
GIRONE B – Perentorio ritorno alla
vittoria del Cerreto di mister Kristian
Giordani, che batte 5-0 l’Osimo e
consolida il secondo posto solitario in
classifica. A segno Teo Innocenzi con
una tripletta, Orlando e Gubinelli. La
formazione: Juri Innocenzi, Sampaolo,
Orlando, Tozzi, Ajdari, Biondi, Teo Innocenzi, Mosconi, Trottini, Centocanti,
Gubinelli, Sakuta. Venerdì il Cerreto
andrà in trasferta a Montelupone. Bruciante sconfitta, invece, subìta dal Cerreto d’Esi di mister Maurizio Buratti a
Ripe di San Ginesio contro il Castrum
Lauri: 3-2. I cerretesi chiudevano in
vantaggio l’intervallo grazie alla doppietta di Di Ronza, ma nella ripresa i
padroni di casa ribaltavano il risultato in
loro favore. La formazione del Cerreto
d’Esi: Cannoni, Caporali, Verrillo, Baldoni, Buldrini, Kinani, Lippera, Ottavi,
Bruzzichessi, Di Ronza, Lo Muzio.
Sabato 21 febbraio appuntamento casalingo contro il fanalino di coda Futsal
Real Trading (ore 15). Questi ultimi,
malgrado l’ultimo posto, sono però in
ripresa e sabato scorso hanno battuto
la Junior Matelica di mister Antonio
Colluto per 6-1. Di Campoli l’unico gol
matelicese. La formazione della Junior:
Baldini Daniele, Baldini Giacomo, Bartoloni, Catena, Ferretti, Leoni, Prearsi,
Campoli, Orpello. Venerdì 20 febbraio
il team matelicese tornerà a giocare
in casa contro il Gagliole (palestra
Mancinelli, ore 21). La classifica dopo
ventuno giornate: Sambucheto 54; Cerreto 39; San Severino 37; Montelupone
36; Campocavallo 34; Cantine Riunite
Tolentino 32; Cerreto d’Esi e Futsal
Macerata 31; Castrum Lauri 30; Osimo
28; Gagliole 27; Santa Maria Nuova
26; Fontespina 24; Junior Matelica 22;
Recanati 18; Real Trading 4.
Ferruccio Cocco
Settore giovanile
I ragazzi della Virtus Fabriano attivissimi:
quattro squadre in campo nel week-end
E’ ripresa a pieno ritmo dopo le festività l’attività giovanile della Virtus
Fabriano che, mentre nel corso del
weekend passato ha visto lusinghieri
risultati, in questo fine settimana prevede a Fabriano un sabato scoppiettante
suddiviso nei vari impianti. Sabato 14
hanno iniziato gli Allievi Regionali
di Manzetti, che hanno inflitto agli
ospiti dell’Audax Senigallia il classico
scherzo di carnevale, annichilendoli
letteralmente con un perentorio 8-1
finale. L’innesto dei validi Paccapelo
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
dei portieri Allievi, tutti influenzati.
Formazione Virtus: Roscini, Dandani,
Moretti, Massari, Paccapelo, Spadini,
Petrucci, Coppola, Orfei, Melacotte,
Fugnanesi, Patassi. Sempre sabato gli
Esordienti di Jachetta, impegnati nel
Torneo invernale in Ancona, hanno
superato il quotato Camerano (Scuola
Calcio qualificata) nell’ultima gara
della manifestazione, per 5-3: in campo
sono andati Sahbani, Cumani Hekuran.
Feth Tahir, Boumeziane, Romensky,
Sabir e Kertalli (fuori quota schierato in
quanto squalificato con i Giovanissimi).
Domenica 15 febbraio, quindi, i Giovanissimi Regionali (sempre di Jachetta),
si sono rifatti della sconfitta dell’andata
andando a vincere a Villa Musone,
contro l’Acli B, per 7-2: 1-1 il primo
tempo, con la marcatura di Mollari, e
6-1 per i fabrianesi nella ripresa, a segno
con Koci e di nuovo Mollari, autori
entrambi di una tripletta. In campo sono
andati. Roscini, Gagliardi, Mollari, Giacometti, Bedaj, Koci e Fiori. Ora, come
dicevamo, è previsto un fine settimana
al gran completo a Fabriano per le
formazioni giovanili Virtus. Inizieranno
gli Allievi, al PalaGuerrieri (alle 15.30,
contro il Pesarofano), alla ricerca di
una conferma dopo la bella prova della
settimana precedente. Trasferimento
quindi al PalaFermi, dove alle 17.15 i
Giovanissimi affronteranno i coetanei
del Civitanova, mentre pressochè in
contemporanea i Pulcini di Santarelli,
giocheranno al PalaCesari contro il
Brugnetto. Per gli Esordienti, infine, in
attesa dell’inizio del Torneo Primaverile, è prevista un’amichevole.
La formazione del Cerreto, secondo in classifica
BREVI CALCIO A 5
SERIE D: VINCE L'AVIS GENGA,
PARI PER NEBBIANO E CAMPODONICO
Turno positivo per le tre formazioni della
nostra zona.
L’Avis Genga ha battuto con un rotondo
4-0 il Monserra (a segno Sassaroli con
una doppietta, Burzacca e Bruffa). Il
Nebbiano ha impattato 4-4 con la Virtus Moie grazie ad un bel recupero nel
secondo tempo (in gol Samuele Farneti
con una doppietta, Leporoni e Spadini).
Infine, il Campodonico ha imposto l’alt
ai quotati Dragons Cupramontana: 2-2
(reti di Biocco e Lezzerini).
La classifica dopo diciassette giornate:
Imbrecciata 41; Dragons Cupramontana
37; Villa Musone, Giovane Aurora ed
Aspio 30; Casenuove 27; Anconitana
25; Nebbiano 23; Dorica 21; Virtus
Moie 20; Avis Genga 18; Candia
Baraccola Aspio 13; Monserra 11;
Campodonico 10.
f.c.
AMATORI UISP:
ED ORA GLI SPAREGGI
Sabato 21 febbraio si svolgerà l’ultima giornata della regular season del
campionato Amatori di calcio a 5. Le
prime due in classifica Tabaccheria
Spighi e Casablanca hanno acquisito
l’ammissione diretta alla fase finale.
Gli spareggi ora saranno i seguenti:
Gli Orange-Dimax 52 e Juventude-La
Celeste.
Il programma di sabato 21 febbraio è il
seguente: ore 14 Tabaccheria Spighi-La
Celeste, ore 15.15 Juventude-Dimax
52, ore 16.15 Gli Orange-Casablanca.
Tennis in auge:
Fabriano al top
nelle Marche
Traguardo storico per la squadra dello
Janus Tennis Club Fabriano che nel
weekend passato è stata impegnata a
Fano per i play-off validi per la promozione in serie A del trofeo “Giuseppucci”,
campionato invernale a squadre di
carattere regionale. È proprio grazie al
successo sul Circolo Tennis Fano che
la compagine fabrianese composta da
Moretti Valerio, Mantini Alessio, Delneri
Riccardo e Angelini Paolo (foto) ha
strappato il pass per l'accesso in serie
A per la stagione invernale successiva.
Ora lo Janus Tennis Club è tra i primi
sei circoli delle Marche, un risultato
prestigioso maturato grazie ai successi
di questi ragazzi tutti fabrianesi. Intanto
prosegue con ottimi risultati l'attività
giovanile della scuola tennis, i ragazzi
hanno vinto finora ben quattro tornei
(Mattia Conti a Jesi, Lorenzo Carnevali
a Castelfidardo, Pallucchi Linda a Osimo
e Pettinelli Manuel a Jesi).
18/02/15 11.07
29
>FUORI PORTA<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
L'amore che cambia la vita
di SILVIA RAGNI
L’
amore - anche
se non si tratta
propriamente di
quello celebrato
a San Valentino - che destabilizza, ma poi cambia la
vita rafforzando il valore di
sé; l’attentato contro Charlie
Hebdo: da ‘Penna Libera
Tutti’ di Gennaio abbiamo
tratto due significativi articoli
relativi a temi più che mai
attuali.
L’ INTELLIGENZA
DELL’ AMORE
Mi è finalmente capitato
di ricevere una visita da
parte di una persona, dopo
quattr’anni, che credevo non
volesse mai e poi mai varcare
i cancelli di questo posto
così disdicevole, per venire
a trovare me, figuriamoci…
Mi avessero proposto uno
sconto di pena di tre anni o
il poterla vedere, avrei scelto
la seconda opzione ad occhi
chiusi, quindi immaginate
la felicità nel trovarmela di
fronte, in tutto il suo giovanile splendore: mia figlia.
Immediatamente il castello,
faticosamente costruito in
quasi quattro anni di fatica,
composto da percezioni del
mondo assai negative (e mi
tengo basso!) e dal sentore di
martirio che m’accompagna
da un pezzo, beh, è crollato miseramente, sostituito
dall’ebete gioia di sentirsi
riconosciuto e, forse, voluto
bene. (…) E adesso? Adesso
viene il bello, ora non ci
sono più alibi, il povero padre rifiutato (ma comunque
riluttante) è bruciato in un
magnifico falò di confidenza
e complicità, dalle cui ceneri
dovrà ricavare il sapone per
nettare la sua storia e poi
scremare i progetti da tutto il
facile che s’illudeva potesse
spianargli la strada, verso gli
ultimi anni rimasti da vivere.
Questo ex padre riluttante si
trova adesso nella posizione
di chi abbia molto da rimetterci, casomai fallisse di
nuovo, e perdere adesso non
significherebbe solo scendere nella classifica personale
dell’autostima,
adesso qualcuno
gli ha dimostrato attenzione, gli
ha chiesto aiuto,
anche se non lo
sa…ancora. Improvvisamente
mi sento fortunato, importante
e…anche potente, solo che non ci
Dal carcere una riflessione sull'attentato di Parigi
sono abituato…anni ed anni
a pensare di essere in guerra
col mondo intero, inviso e
maledetto da tutti, cercando
ogni minimo motivo per
confermare i sentimenti bellicosi e smorzare gli accessi
d’affetto che, prepotenti, tentavano di prevalere sull’odio
che coccolavo, nutrivo ed
allenavo con costanza...(…)
Tutte le mie teorie sull’amore
che non esiste, sull’opportunismo dell’animo umano,
la convinzione di essere una
barca alla deriva capace di
mantenere una sola rotta,
quella che mi sono scelto
lontano da tutti e senza
l’approvazione di alcuno al
mondo, insomma molto di
quello che sono (non riesco
a dire che ero), dovrà essere
sostituito da qualcosa che
ancora non riesco a decifrare,
ma sento che dentro di me
pulsa e spinge, tentando di
farsi strada in mezzo all’intrigo di abitudini, atteggiamenti
e vizi, che ancora l’ostacolano. (…) Ma io mi sento
d’essere un po’ un alieno,
senza gravità né zavorre,
perciò devo essere in grado
di compensare l’equilibrio
mancante con la fantasia
disperata o, come dice una
mia amica, con l’intelligenza
dell’amore.
Enrico Suppa,
alias pEcunia roSp
CHARLIE
HEBDO
Terrore, paura, panico,
sgomento e tanta rabbia sono attributi che
stanno caratterizzando
il mondo moderno con
attentati, martiri, morti
e feriti inermi ed inconsapevoli in nome di
un estremismo religioso che,
di religioso non ha nulla.
Allah Hacbar, Allah Hacbar,
è questo il grido dei terroristi che hanno assalito ed
ucciso i giornalisti parigini
della testata Charlie Hebdo,
giornale satirico reo di aver
irriso il Profeta. Sembra la
cronaca di una storia antica
che ha caratterizzato per
secoli l’intera cristianità,
dove, non la satira, ma il
semplice sospetto, rendeva
possibile eccidi individuali
e di massa, terrorismo nel
vero senso della parola.
Cambiando l’ordine degli
addendi la somma non cambia. Qual è allora il motivo
del contendere? L’ignoranza!
Quella del Medio Evo che
ambiva a tenere all’oscuro il
popolo dal pensiero e quella
di oggi, che annulla giovani
desiderosi di ideali. Globalità, integrazione, accoglienza,
sono i termini moderni che,
nel tentativo di eliminare le
differenze, le accrescono. Gli
uomini si coalizzano con un
ideale e non con la cortesia,
là dove l’ideale appare non
Il festival dell'italiano medio
La vittoria finale dei tre (aspiranti) tenorini è
in qualche misura lo specchio del Festival di
Sanremo 2015, che sabato sera ha decretato
il successo del trio “Il Volo”, assegnando la
seconda e la terza posizione rispettivamente a
Nek e Malika Ayane. Come sempre, non hanno vinto né le migliori canzoni né i migliori
cantanti, ma a questo ormai siamo abituati:
lo strano mix fra i voti della giuria popolare e quella presente in sala riserva sempre
sorprese e imprevisti. La scelta nel mazzo
fra vecchi habitué del palco e “campioni”
semisconosciuti lanciati dai molti talent show
contemporanei ha creato qualche evidente
disorientamento. Più di uno fra loro era lì per
farsi notare e non per cercare gloria musicale,
come hanno (di)mostrato non soltanto la scollatura e lo spacco da spiaggia della Tatangelo
o il look trasparente della Atzei, ma anche
gli eccessi verbali del duo “I soliti idioti”
(un nome, un programma ma – soprattutto
– nessuna attinenza con la canzone vera) e
qualche band alquanto esagitata.
Meglio è andata la gara delle nuove proposte,
che venerdì sera ha premiato il bravo Giovanni Caccamo, giovane cantautore vecchia
29 fuori porta.indd 2
maniera. Canoramente parlando, la serata
di qualità più alta è stata quella del giovedì,
quando gli artisti in gara si sono misurati con
le “cover” di canzoni del passato sanremese,
che hanno dato modo di ricordare non solo
molti cantanti scomparsi ma anche… la
scomparsa qualità musicale del tempo che fu.
Assolto l’obbligo della critica musicale,
bisogna invece parlare di tutto il resto, che
– in realtà – nella versione contemporanea
della kermesse sanremese fa discutere molto
più della musica. Da tempo il Festival non è
più “della canzone” ma “della polemica” e a
volte perfino “dell’eccesso”. La linea scelta
quest’anno da Carlo Conti e da chi lo ha
chiamato a condurre la manifestazione è stata
una fra le più nazionalpopolari in assoluto.
Volto noto al pubblico televisivo, rassicurante
e senza particolari guizzi creativi, il conduttore ha dominato il campo lasciando ad Arisa,
Emma e Rocio le parti di vallette, come da
copione. E, sempre come da copione, non
sono mancati ospiti e presenze destinate a
suscitare dibattito fin dalla vigilia. Come, per
esempio, la comparsata di un uomo barbuto a
cui piace vestirsi da donna, ospiti internazio-
nali interessanti ma strapagati come Charlize
Theron e Will Smith, comici incapaci di far
ridere (Siani e Pintus) e inclini a volgarità e
doppi sensi (Panariello), soltanto in rare eccezioni capaci di strappare una risata convinta
totalitario ma discutibile.
Abbiamo attraversato l’era
dei lumi raggiungendo la
civiltà, abbiamo imparato
il concetto trascendentale
della democrazia, il sapere è stato il motore ideale
che ci ha spinti a scegliere
la libertà, che altro non è
che l’obbligo di rispettare
quella degli altri. Non da
maestri, ma da suggeritori,
dobbiamo indicare la strada
della libertà a coloro i quali
credono che l’annullamento
e la morte sia la risoluzione
del loro credo. La violenza è
figlia degli asociali, mentre
l’ignoranza è la madre della
violenza e noi l’abbiamo
conosciuta e praticata, per
poi bandirla comprendendo
che l’ascolto è la chiave di
volta dei popoli. Non sono
necessari provvedimenti
soppressivi, non è necessario
professare l’inasprimento dei
controlli, l’indispensabilità
sta nell’offrire concetti da
perseguire, fissare traguardi
da raggiungere e, soprattutto,
occupare le menti apatiche.
Ciro Esposito68
(Luca e Paolo, Virginia Raffaele). Il sorriso
abbronzato del conduttore ha accolto nella
prima serata la numerosa famiglia Anania –
padre, madre e 16 figli – mentre l’ultima sera
(che coincideva con la pseudo-ricorrenza di
San Valentino, protettore degli innamorati) ha
festeggiato i coniugi Bartolomeo e Concetta
Manenti, sposati da 65 anni come 65 sono
le edizioni del Festival. Chiara l’identificazione della famiglia come target privilegiato
di una manifestazione che mai come
quest’anno ha mescolato gli ingredienti
spettacolari, per cercare di dare a ciascun
tipo di pubblico la sua parte. Non sono
mancati i ritorni storici (Biagio Antonacci, Gianna Nannini, gli Spandau Ballet) e
l’intervista al ct della Nazionale italiana,
la comparsata del telecuoco Joe Bastianich, del cast della fiction “Braccialetti
Rossi”, del ciclista Vincenzo Nibali e del
patron della Sampdoria Ferrero (chissà
cosa c’entravano, tutti quanti questi…),
come pure il ricongiungimento – soltanto
apparente – fra Albano e Romina. Il denso mix dell’edizione appena archiviata
non ha lasciato il tempo di trovare un filo
rosso coerente, in compenso ha riportato
gli ascolti a livelli molto alti, per la gioia
degli inserzionisti pubblicitari e, quindi,
di mamma Rai. Marco Deriu
18/02/15 11.07
30
>DIALOGO<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
Il camice bianco al chiodo
La lunga esperienza professionale del massofisioterapista Marà
di FRANCO MARÀ
H
o trascorso più della
metà della mia vita nello
studio professionale di
masso-fisioterapia, a praticare tecniche manuali sui pazienti,
e a descrivere le metodiche che
applico nelle patologie; ora credo
sia giunta l’ora di riporre le pomate
e gli oli medicali e di appendere al
classico chiodo il bianco camice
che mi ha vestito e distinto per tutti
questi anni, nonché il noto ed amato
fibrolisore, che mi ha coadiuvato
nelle terapie specifiche aiutandomi
a risolvere importanti patologie,
laddove le mie mani non potevano
arrivare.
Mi sono preso cura di persone
bisognose e malate, che in tanti si
sono rivolti alla mia persona certi
di trovarsi di fronte, oltre che un
terapista, anche un amico pronto ad
ascoltare ogni loro esigenza e a fare il possibile per
soddisfarla.
Ho sempre riconosciuto i
miei limiti professionali,
ed ho cercato di operare
con umiltà facendone
il mio credo. Ho dato
molto alla mia attività
professionale, ho dato
tutto quello che avevo e
sentivo dentro, ed anche
di più, andando a volte
anche oltre i limiti fisiologici. Ma quando ti accorgi
che le energie vengono
meno e non riesci più a
dare il massimo, credo
sia giusto tirare i remi in
barca, mettersi da parte, lasciando il
posto a terapisti più giovani, validi e
preparati. Sono anche consapevole
di aver avuto molte soddisfazioni
e riconoscimenti dalla mia profes-
sione. Ho avuto l’onore di ricevere
e trattare attori famosi e noti personaggi dello spettacolo e dello
sport, ho ricevuto attestati, oltre che
di stima, anche di amicizia. Il mio
auspicio sarebbe che tutto
questo bagaglio tecnico
non venga dimenticato, ma
venga divulgato e ripreso
da giovani validi terapeuti;
io sono pronto ad insegnare
il tutto tenendo corsi e/o
convegni ai colleghi interessati, offrendo ed insegnando l’uso del fibrolisore
personale, facendo riferimento a ciò che ho scritto e
divulgato nei miei due libri,
nonché all’ultima pubblicazione, molto importante
e unanimamente condivisa
dalla scienza medica, che
è quella dell’allineamento
dell’atlante (1° vertebra
cervicale). Concludo ringraziando
doverosamente quelli che mi sono
stati maggiormente vicini in tutti
questi anni, in primis mia moglie
che amorevolmente ha sacrificato
e diviso il suo tempo libero e mio
figlio, sempre prodigo di consigli
ed utili incoraggiamenti. Un particolare ringraziamento vada a tutti
gli amici medici di Fabriano ed
agli eccellenti specialisti che hanno
creduto in me, affidandomi pazienti
da trattare. Credo di aver risposto
con fiducia alle loro aspettative.
Non posso infine non ricordare e
rivolgere un caloroso e commosso
pensiero a tutti i miei pazienti, che
numerosissimi si sono rivolti alla
mia persona, consapevole di aver
dato con il massimo impegno e
serietà assoluta sicure risposte alle
loro aspettative. Di tutti conserverò un ricordo commosso, come è
nel mio stile e sensibilità. Non mi
aspetto enfatizzazioni ed elogi per
ciò che ho fatto; ma solo rispetto e
condivisione per la scelta intrapresa. Con animo sereno a tutti dico
grazie di cuore. Con affetto.
E' credibile solo Fermiamo la strage di volpi
chi dà testimonianza e cuccioli uccisi nelle tane
Non ci sono parole per spiegare
il comportamento di tanti politici
che, senza alcuna dignità morale,
si approfittano della loro posizione sociale per frodare le risorse
finanziarie frutto dei versamenti di
tanti contribuenti, onesti, italiani.
Oggi, questi scandali politici coinvolgono ogni colore di qualsiasi
tendenza politica, dal nord al sud
dell’Italia, con un danno enorme
per le casse dello Stato che si ripercuote nel mal funzionamento di
tutto l’apparato della società civile
italiana. E’ scandaloso che i nostri
politici, pur percependo favolose
retribuzioni, non si rendano conto
che devono ringraziare tutti quei
cittadini italiani che con il voto alle
urne hanno delegato rappresentanti
istituzionali per amministrare quel
bene comune patrimonio di tutto il
popolo italiano. E’ quasi comica
la situazione di tanti politici che
proclamano con belle parole: impegno civile, solidarietà, sacrifici
per il bene del paese e poi si scopre
che non testimoniano con fatti,
reali, concreti, ciò che dicono con
tanto ardore. Oggi, specialmente
in politica sono credibili quelle
persone che testimoniano, con il
loro operato, un comportamento
leale, onesto ed esempio tangibile
del loro impegno rivolto al bene
del paese. Purtroppo è una amara
realtà che, chi è chiamato a servire
lo Stato politicamente, si considera questo importante impegno
sociale come una normale attività
lavorativa, anziché un lodevole
servizio per migliorare la qualità
della vita di tutta la popolazione
italiana. Un segnale positivo di
onestà politica è stato testimoniato
dal Presidente della Repubblica
Italiana, Sergio Mattarella, che per
una visita privata a Palermo non si
è avvalso della facoltà di usufruire
dell’aereo di Stato, ma si è pagato
regolarmente il volo, dimostrando
che è possibile “non prelevare il
denaro dei contribuenti onesti”,
come ha testimoniato con i fatti il
Presidente del Consiglio Matteo
Renzi, sprecando soldi pubblici,
30 dialogo.indd 2
usufruendo di un elicottero dello
Stato, per una vacanza privata con la
famiglia in montagna. Non è questo
il modo di amministrare il paese Italia. Se, chi è ai vertici della politica
non dà testimonianza di onestà,
valori e comportamenti leali, non
può pubblicamente elargire promesse di cambiamento per il bene
comune, perché non è credibile se
alle belle parole non faccia seguire
fatti di vero impegno civile. Anche
il recente scandalo dei rimborsi,
non istituzionali, che ha coinvolto
i vertici della nostra regione delinea
un modus operandi che è comune,
purtroppo, a tutte le regioni italiane.
Per debellare questa corruzione
così immorale e poco dignitosa
di un paese democratico e civile
è opportuno che venga applicato
l’articolo n. 54 della Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno il dovere
di essere fedeli alla Repubblica e
di osservare la Costituzione e le
leggi. I cittadini cui sono affidate
funzioni pubbliche hanno il dovere
di adempierle con disciplina ed
onore, prestando giuramento nei
casi stabiliti dalla legge”.
Sandro Tiberi
Il dirigente del Settore Affari Istituzionali - Polizia Provinciale - Flora
e Fauna della Provincia di Ancona ha recentemente autorizzato
l’uccisione delle volpi e dei loro
cuccioli in tutti gli Istituti faunistici
della Provincia, utilizzando metodi
cruenti di abbattimento. E’ consentito infatti l’abbattimento della
volpe all’aspetto, anche notturno,
con utilizzo di fonti luminose in
qualsiasi data dell’anno. E’ autorizzato l’utilizzo dei cani in tana
da parte di dieci “operatori” nel
periodo 1 gennaio - 31 marzo di
ogni anno e il trappolaggio tutto
l’anno. Tutto questo fino alla fine
del 2017, finalizzandolo al controllo
della volpe (Vulpes vulpes) nelle
Zone di Ripopolamento e Cattura,
nei centri pubblici e nelle aree di
rispetto. Un’autentica barbarie
di sapore medioevale solo con
l’obiettivo di estirpare un competitore dei cacciatori anconetani! I
cacciatori della Provincia di Ancona, infatti, non soddisfatti dei loro
magri carnieri dovuti a decenni di
indisturbata pressione venatoria,
cercano da sempre di estirpare in
maniera violenta e definitiva la
volpe, un loro diretto competitore.
Questo nonostante il grande valore
biologico rappresentato da questo
splendido animale quale regolatore naturale delle altre specie
della fauna selvatica, contribuendo
quindi ulteriormente allo squilibrio
naturale e al depauperamento della
biodiversità. Ma l’aspetto più vergognoso sono le politiche filovenatorie dei nostri amministratori e dei
dirigenti del settore Flora e Fauna
della Provincia di Ancona che,
invece di preoccuparsi di tutelare
tutte le specie della fauna selvatica,
si dimostrano più attenti ad accontentare gli interessi del più becero
estremismo venatorio, autorizzando
addirittura abbattimenti in tana nel
periodo riproduttivo delle volpi e
dei loro cuccioli, utilizzando per
questo strazio dei cani e cacciatori
selezionati.
Chiediamo quindi alla nuova presidente della Provincia di Ancona
Liana Serrani di fermare questa
strage, interrompendo l’abbattimento delle volpi, ed esercitando il
suo dovere di tutela del patrimonio
faunistico e della biodiversità della
nostra Provincia, a vantaggio di
tutta la collettività e non soltanto
degli interessi particolari di una
sparuta minoranza armata, che tanta
influenza però dimostra ancora di
avere nei confronti della politica
regionale e provinciale. A questo
proposito la Lac Marche, insieme
al Wwf Ancona ed all’Enpa hanno
indetto una petizione on line per
fermare il massacro delle volpi in
Provincia di Ancona, a cui hanno
già aderito migliaia di cittadini.
Questo il link della petizione:
https://www.change.org/p/lianaserrani-presidente-della-provinciadi-ancona-fermiamo-la-stragedelle-volpi-e-dei-cuccioli-uccisiin-tana-nella-provincia-di-ancona
Danilo Baldini,
delegato Lac per le Marche
E li chiamano "vandali" L'Udc non ci sta
Sono buoni e tolleranti i nostri amministratori, arroccati nelle loro tranquille dimore al di fuori del centro storico e quando si spingono a bacchettarli, li chiamano
eufemisticamente ”incivili”. Sono gli artefici di veri e propri attentati criminali
al patrimonio privato e pubblico che si stanno perpetrando in vari siti del centro
città, incuranti di telecamere di videosorveglianza, ignorate da individui in branco
ed in vario modo alterati. Da più parti i cittadini residenti e non solo chiedono
ed hanno diritto di vivere in una città sicura, senza coprifuoco per nessuno, ma
vivibile e rispettosa per tutti.
Sarebbe forse il caso, dicono in molti, di avere un assessore di riferimento che viva
in “situazione” attraverso una “full immersion” responsabile del decoro e della
tutela del nostro cosiddetto “salotto buono” per ora preda di orde di forsennati
che dalle 23 alle 3 del mattino (quindi per 2/3 giorni alla settimana) sballano a
loro piacimento e fanno danni dei quali nessuno di loro risponde.
E’ senz’altro un problema di ordine pubblico, che per la scarsità dei mezzi delle
nostre forze dell’ordine, non ha finora trovato soluzione.
Le "invasioni barbariche", oltre la fortunata trasmissione su LA7, sembrano essere
tornate in vita proprio da noi.
Marisa Bianchini
Lunedì 9 febbraio si è riunito il direttivo del locale partito
Udc per discutere, tra i vari argomenti posti all’ordine del
giorno, anche la nota questione della chiusura al traffico della
cittadella dello sport.
Tutta la direzione del partito è stata ferma ed ha condiviso la
decisione di sollecitare la riapertura al traffico della zona in
quanto la chiusura avvenuta in via sperimentale non ha portato alcun beneficio alla popolazione anzi ha portato notevole
disagio ai cittadini ed un malcontento generale.
Se è vero che circa 2.000 sono gli utenti che usufruiscono
degli impianti sportivi e la decisione presa vuole tutelare
questi ultimi, è altrettanto vero che più di 2.000 sono le firme
raccolte per la riapertura ed il malcontento della cittadinanza
supera di gran lunga l’approvazione. L’Udc quindi rende
noto che non ci sta a supportare tale decisione peraltro mai
condivisa e sollecita la riapertura del passo o quanto meno
l’elaborazione di soluzioni alternative adeguate che tengano
conto dell’interesse di tutti.
La direzione Udc di Fabriano
18/02/15 11.08
>DIALOGO<
L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
31
Lavori lenti, un vero danno
I gestori del pub lamentano molti disagi per il prolungarsi del cantiere
L
i GESTORI DEL TANNING PUB
Due immagini del cantiere nel piazzale
antistante il Tanning Pub
a lentezza dei lavori per la rimozione della copertura del fiume
Giano. Siamo Cristian, Christian e Dimitri: i gestori dal settembre
2014 del Tanning Pub, locale per tutte le età, sito in via Madonna
delle Grazie. Vogliamo far presente con questo articolo i disagi
che la lentezza con cui i lavori di riapertura del fiume Giano stanno
arrecando alla nostra attività, anche in riferimento ad un articolo scritto
poche settimane fa su questo giornale, nel quale si lasciava intendere
che “Il lavoro prosegue regolarmente e in maniera intensa” [L’Azione,
24 gennaio 2015, pagina 11]. Non è assolutamente vero. Trascorriamo
quasi tutte le mattine nel nostro locale e da più di un mese a questa parte
capita di vedere il cantiere completamente chiuso. Capiamo l'importanza
che questi lavori hanno e sosteniamo l'opera, ma non possiamo più tacere
sulla lentezza con cui vengono effettuati. I danni che la nostra attività sta
subendo sono molteplici. Innanzitutto non ci sono più di sei parcheggi e
i clienti devono posteggiare lontano per arrivare da noi; da tempo l’unica
via accessibile a piedi dal corso è via Ramelli (una strada stretta che non
permette una camminata sicura ai pedoni), numerosi clienti ci hanno
chiaramente detto che molte volte preferiscono tornare indietro piuttosto che arrivare da noi. Non possiamo più sopportare questa situazione.
Abbiamo pazientato, ma non si possono mettere in difficoltà persone che
lavorano. Che si faccia qualcosa!
Svincolo chiuso in via Dante: Cani e biciclette ai Giardini:
verso un'assemblea cittadina? dal sindaco arriva un altro no
Sento la necessità di dare ulteriori informazioni alle persone interessate alla riapertura
dello svincolo di via Dante. Ricordo che ho
scritto quattro lettere al Comune di Fabriano
e solo alla prima ho avuto risposta dall’assessore Giovanni Balducci, il quale concludeva
il suo scritto dicendo che… "per quanto mi
riguarda la fase sperimentale della chiusura
dello svincolo di via Dante in prossimità
degli impianti sportivi deve proseguire così
come stabilito"… alle altre tre, a tutt’oggi,
attendo ancora risposta. Le affermazioni
dell’assessore Balducci hanno portato il
sottoscritto, ed un modesto manipolo di
amici, ad iniziare una raccolta di firme per
la riapertura dello svincolo. La consegna al
Comune delle 2.120 firme raccolte e le lettere
inoltrate sono rimaste inascoltate e non hanno
ottenuto alcun riscontro. Preso atto pertanto
del silenzio della pubblica amministrazione,
ho scritto due lettere alla Prefettura di Ancona
(9/12/2014 e 4 gennaio 2015), sul tenore di
quelle scritte al Comune di Fabriano, convinto che la Prefettura di Ancona avesse validi
strumenti giuridici che, se attivati, avrebbero
avuto successo dove una pluralità di cittadini aveva fallito. Ciò che era una legittima
aspettativa, purtroppo è e rimarrà un sogno.
La Prefettura di Ancona ha risposto con la
lettera che allego. In essa si può tranquillamente vedere che la risposta, modesta e
parziale, non affronta le problematiche poste
e risponde riprendendo le notizie fornite
dall’amministrazione comunale la quale si è
guardata bene dall'essere obiettiva non avendo
fornito tutte le informazioni del caso. Ciò
posto, rimane ora la possibilità di attivare
Lo svincolo
della discordia
la class action o il Tribunale. L’attivazione
della class action (azione collettiva pubblica
D.Lgs. 20 novembre 2009, n.198) non è di
fatto praticabile per le difficoltà procedurali,
per i tempi lunghi che comporta, perché non
prevede il risarcimento del danno, perché la
sentenza è di fatto inappellabile e per ultimo
perché bisogna adire il Tribunale di Roma il
quale è competente per i giudizi introdotti
dalle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise
ed Umbria (e ciò la dice lunga sulla possibilità
di avere una sentenza veloce). Per la nostra
fattispecie, invece, è possibile, con ricorso al
Tribunale di Ancona, ottenere il risarcimento
del danno che non è solo monetario (calcolato
sui costi che ciascun cittadino sostiene in
più per il maggior chilometraggio percorso)
ma anche quello relativo al disagio subito,
al maggior tempo impiegato, ecc. ecc. che
va opportunamente rimborsato. Per onestà
debbo anche dire che lunedì 9 febbraio ho
incontrato in Comune l’assessore Balducci
il quale mi ha detto che sta rivedendo la
pedonalizzazione della cittadella dello sport
e pertanto ha in animo di organizzare quanto
prima una assemblea cittadina. L'argomento
di tale pubblica assemblea verterebbe pertanto sulla possibilità dello spostamento della
futura cittadella dello sport con conseguente
riapertura dello svincolo di via Dante. Si tratta
pertanto, a questo punto, di aspettare e valutare successivamente all’esito della assemblea il
percorso da intraprendere. Ecco perché, fin da
ora, è necessario che ciascuno di voi trovi il
tempo per partecipare e far conoscere queste
notizie a quanti sono interessati.
Franco Berionni
Giovedì 12 febbraio una delegazione del
Comitato cittadino Attivisti per Fabriano ha
incontrato il sindaco Giancarlo Sagramola.
La delegazione ha ribadito i propri intenti ed
illustrato le proposte scaturite dal convegno
pubblico “Più verde per tutti”, tenuto l’8
novembre, prima fra tutte quella di una pista
ciclabile pedagogica a scorrimento lento nei
Giardini Regina Margherita. Gli Attivisti
hanno invitato sindaco ed amministrazione
tutta a rivedere l’Articolo 12 del Regolamento
di Polizia municipale che tante perplessità ha
suscitato dopo la sua approvazione (nel giugno 2014), come dimostrano le 1.000 firme
Uno dei vialetti dei Giardini Regina Margherita
raccolte dagli Attivisti in una petizione pubblica che chiede la sua revisione. Il sindaco
ha ribadito le sue convinzioni confermando
il divieto per cani e ciclisti sopra i 6 anni nei
due giardini pubblici storici di Fabriano Giardini Regina Margherita e Giardini della
Pisana - rimarcando la mancanza di soldi per
realizzare spazi dedicati nel Giardino Nuovo.
Il Comitato, rimanendo nelle sue posizioni, ha
espresso la necessità di sensibilizzazione alla
educazione civica, di progettualità, di rendere
fruibili a tutti questi spazi pubblici senza discriminazioni per nessuno prevedendo forme
di controllo e di sanzione, nella convinzione
che pochi maleducati non possano condizionare i tanti cittadini onesti e rispettosi delle
regole. Gli Attivisti per Fabriano continuano
con rinnovato impegno la propria opera,
consapevoli che i 1.000 firmatari della petizione rappresentino 1.000 famiglie fabrianesi
(perché anche se consentito, hanno evitato
di prendere firme sotto i 18 anni), e che i
Giardini Regina Margherita, in qualità di
principale parco pubblico, siano un biglietto
da visita della città di Fabriano, nel quale è
fondamentale consentire l’accesso a tutte le
categorie di cittadini e di turisti.
Attivisti per Fabriano
Ma che cosa significa
essere una "eccellenza"?
Parole e termini inflazionati, stiamo prendendo la malsana abitudine di autodefinirci un’eccellenza. Nei profili Linkedin, nelle interviste radio-televisive e su carta stampata ormai è un
jingle ripetuto: “Sono un’eccellenza del territorio”. Ma che significa? Un tempo il mercato, i
consumatori, gli operatori del settore potevano permettersi di definire, dopo un attento esame,
una realtà aziendale un’eccellenza. Oggi inseriamo la dicitura “eccellenza” addirittura nel
biglietto da visita. Ho sempre sostenuto che una buona gestione d’impresa si traduce in un
impegno costante e tenace volto a realizzare l’obiettivo migliore. Il fare soldi non significa
necessariamente fare la differenza. Un progetto illuminato, strutturato con impegno e disciplina,
un’intuizione creativa che in modo certosino non tralascia alcun dettaglio possono portare ad
un profitto solo se accompagnati dalla perseveranza e da una buona dose di modestia. Il profitto
è il risultato finale di un lavoro ben fatto, ma non possiamo stabilire da soli se il nostro lavoro
sia ben fatto”. Sono un’eccellenza del mio territorio”! L’eccellenza non è una definizione
aprioristica, deve essere il driver principale per una leadership di qualità. Il presenzialismo,
la spasmodica ricerca della via più breve per raggiungere il successo e la riconoscibilità del
proprio marchio non devono soppiantare il cammino di sacrificio e rinuncia senza i quali risulta
difficile raggiungere la vetta. Tutti vogliono farcela, pochi vogliono prepararsi per riuscirci. Mi
è stato insegnato a combattere, a studiare, a non adagiarmi e cercare con impegno di meritare
il mio piccolo” angolo di Paradiso”. L’apparenza non sarà mai sostanza, la notorietà non sarà
mai sinonimo di veridicità. La capacità può portarci al top, ma solo il carattere e l’umiltà ci
manterranno lassù. Vi lascio con un pensiero di Aristotele: “Noi siamo quello che facciamo,
sempre. L’eccellenza non è un atto ma un’abitudine”.
Gigliola Marinelli
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L'Azione 21 FEBBRAIO 2015
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