A000560 FONDAZIONE INSIEME onlus. Da CORSERAMAGAZINE
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A000560, 1 A000560 FONDAZIONE INSIEME onlus. Da CORSERAMAGAZINE del 27/1/05, pag. 86 <<PAPA’, CLICCA SUL BUGABOO>> di Davide Frattini, giornalista. Per la lettura completa dell’articolo si rimanda al settimanale indicato. Ti rendi conto di far parte del club quando: 1) sei in grado di riconoscere un passeggino Bugaboo a cento metri di distanza; 2) all’aperitivo scegli solo bar con bagni degli uomini dove si possa improvvisare un fasciatoio per cambio rapido di pannolini; 3) ti diventa tollerabile l’agente speciale Chase di 24 –terza serie- perché scopri che sta tirando su da solo una bimba di sei mesi (e ti chiedi dove LUI trovi il tempo per fare le flessioni) Siamo quelli che i sociologi americani chiamano Mr. Mom, padri (dis)organizzati che hanno scelto come slogan le parole di Dustin Hoffman in Kramer contro Kramer (1979): <<Che legge è mai quella che considera la donna un genitore migliore solo in virtù del suo sesso?>>. Essendo in cerca di un’identità, studiamo le definizioni degli esperti: Papà autoritario (tutto disciplina, specie in via di estinzione). Papà Clown (sta poco a casa, cerca di far ridere tanto). Papà Utile (risolve problemi, raramente prende l’iniziativa). Papà Totalmente Coinvolto (spartisce i compiti equamente con la moglie). Dietro le etichette e le statistiche, c’è quasi sempre un Papà Esausto (PE), che essendo arrivato alla paternità tardi ma a Internet presto –come altri componenti della Generazione X (oggi tra i 30 e i 40)- trova consigli, consonanza e conforto in altri PE che riescono ad aggiornare i loro blog tra una passeggiata al parco e la preparazione di pappa biologica. E allora consultare daddytypes.com diventa la preghiera quotidiana del padre moderno, perché Greg Allen (newyorchese, una bimba di un anno) sembra aver capito tutto: che abbiamo bisogno di conferme (e vedere le foto di Chris Martin con in braccio la piccola Apple Blythe Allison e sottobraccio Gwyneth Paltrow aiuta), di incoraggiamenti (o sapere che Greg non ha smesso di viaggiare ci consola), di suggerimenti (e senza l’elenco dei migliori giochi per lo sviluppo mese dopo mese saremmo impazziti di dubbi). Lui lo spiega nella presentazione del sito: <<DaddyTypes è stato concepito come una soluzione parziale/personale alla ridicola penuria di autentici prontuari sul far crescere i figli dal punto di vista dei padri. Non credo di essere il solo ad aver notato questa carenza e non voglio restare solo nel tentativo di colmarla>>. Leggere Greg ogni giorno ci fa sentire un po’ meno abbandonati (sindrome numero uno dei papà-che-vogliono-farlo, secondo un’inchiesta del New York Times) e un po’ più cosmopoliti, anche se da sei mesi non si prende un aereo. E’ rigenerante discutere di cambi di pannolini al nuovo Moma e di dove trovare le macchinine in legno disegnate da Ulf Hansen: da Kid O (www.kidonyc.com), negozio di giocattoli così trendy che uno non rimpiange i pomeriggi spesi a comprar vestiti a Soho, quando ancora venivamo catalogati tra i DINK (acronimo inglese per Doppio Stipendio Niente Bambini) prima di passare tra i TSAB. Tutto lo Stipendio Alla Babysitter. E’ Greg che ci ha fatto scoprire Baby Chic 101 (www.babychic101.cjb.net ) e da lì siamo approdati nel passaparola informatico a Mamarella (www.mamarella.com), sito tedesco che vende IL seggiolone per quelli atterriti dall’idea di stravolgere il design di casa. Gli stessi che potrebbero desiderare i disegni da carta parati anni Settanta delle lenzuola per il lettino di Dwell (www.dwellshop.com ). Internet aiuta a risolvere dilemmi meno mondani: quando cominciare lo svezzamento? Solo cibi biologici? Dove si trovano le collane di grani d’ambra che pare non facciano soffrire all’arrivo dei dentini? Il Web è stato fondamentale per la scelta della fascia porta-bebè, con i consigli di www.portareipiccoli.it e la possibilità di acquistarla su www.kangaroo-corner.com, negozio on line specializzato aperto nel 1997 da Tanya Westerman, mamma di Minneapolis, Minnesota. La rete di sostegno entra in gioco anche quando vien voglia di insorgere, presi da quello che il sociologo Brad Harrington del Centro Studi sul lavoro e la famiglia di Boston chiama A000560, 2 <<femminismo per uomini>>: vi sentite messi ai margini in ufficio perché rinunciate agli straordinari per una ninna-nanna? Gli amici ancora single non vi invitano più alle serate per soli maschi? E’ il momento di infilarsi una delle magliette ideate da Brian Reid, padre-che-sta-a-casa-per scelta e agitatore di Rebeldad.com. Nei momenti di maggior scoraggiamento si consiglia quella con la scritta <<gli uomini che cambiano pannolini cambiano il mondo>>.