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Gennaio 2010
IL CONTRIBUTO DEL SISTEMA
TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI
FORLÌ-CESENA ALL’ATTUAZIONE
DELLA POLITICA REGIONALE UNITARIA
INDICE
Premessa
1.
Il territorio
1.1 La situazione di partenza
1.2 Politiche per lo sviluppo: cosa è stato fatto
2.
Le strategie e le priorità
2.1 Le strategie di sviluppo del sistema territoriale
2.2 Dalla strategia complessiva del sistema territoriale della Provincia di ForlìCesena alla strategia finalizzata all’attuazione della Politica Regionale
Unitaria (DUP)
2.3 Le priorità della provincia di Forlì Cesena per l’attuazione del DUP
APPENDICE
INTERVENTI DI PROGRAMMAZIONE CONNESSI A FINANZIAMENTI EUROPEI
CORRELATI INDIRETTAMENTE AL DUP
ALLEGATO
Schema di intesa per l’integrazione delle politiche territoriali, provincia di Forlì
– Cesena.
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 2007-2013
PREMESSA
Per la formulazione della propria Politica Regionale Unitaria, così come previsto dal Quadro
Strategico Nazionale per il 2007-2013 (QSN)1, la Regione Emilia – Romagna in questi ultimi
mesi ha lavorato ad un forte coordinamento tra le politiche, definendo un quadro strategico di
riferimento in cui fosse trasparente e verificabile il contributo dei diversi strumenti e delle
diverse fonti di finanziamento (comunitarie, nazionali, regionali, locali) al conseguimento
degli obiettivi e delle priorità individuati.
Con l’approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia – Romagna nel
giugno 2008 del Documento Unico di Programmazione (DUP) si è compiuto un passo
importante nella costruzione della “regione sistema”.
Il DUP individua dieci obiettivi d’intervento, che spaziano dall’economia della conoscenza
all’ambiente, dalla mobilità sostenibile alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale,
dal sistema produttivo al welfare, ma anche tesi a dare risposte efficaci e coordinate alle
specificità che i sistemi territoriali manifestano, prevedendo la possibilità, con due appositi
obiettivi territoriali, di sviluppare proposte “a misura” di territorio, calibrate sulla base
dell’elemento distintivo. In sintesi, gli obiettivi sono:
•
Obiettivo 1 – Ricerca e Innovazione: Rafforzare l’orientamento e l’impegno del sistema
regionale verso la ricerca e l’innovazione, attraverso il sostegno ai processi di
cambiamento in senso innovativo ed il rafforzamento della rete della ricerca e del
trasferimento tecnologico;
•
Obiettivo 2 – Capitale umano: Potenziare l’investimento sul capitale umano attraverso
l’innalzamento delle competenze accompagnando tutti i cittadini verso i più alti livelli di
formazione nella prospettiva dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, al fine di
sostenere uno sviluppo adeguato e una duratura proiezione internazionale del sistema
produttivo;
•
Obiettivo 3 – Sistema Produttivo: Promuovere la qualificazione in senso innovativo e la
competitività del sistema produttivo regionale e/o di specifiche filiere o clusters produttivi
regionali, al fine di mobilitare maggiori risorse private verso il raggiungimento degli
obiettivi di Lisbona;
•
Obiettivo 4 – Sostenibilità degli insediamenti: Promuovere una maggiore sostenibilità
energetica ambientale del sistema produttivo e dei servizi;
1
Il QSN prevede l’unificazione della strategia che guida la politica regionale, comunitaria e nazionale, e allo stesso tempo un
adeguamento conseguente delle modalità di attuazione della programmazione, anche attraverso la convergenza e la
semplificazione della governance delle politiche e il rafforzamento del loro coordinamento operativo.
1
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 2007-2013
•
Obiettivo 5 – Mobilità Sostenibile: Rafforzare la rete infrastrutturale per una mobilità
sostenibile in grado di assicurare ai cittadini e alle imprese la migliore accessibilità al
territorio regionale;
•
Obiettivo 6 – Welfare e Qualità della vita: Sostenere il percorso di innovazione e
qualificazione del welfare per migliorare la qualità della vita delle persone;
•
Obiettivo 7 – Ambiente e Risorse Naturali: Sviluppare l’infrastruttura ambientale di
supporto alla biodiversità, rafforzare la prevenzione e gestione dei rischi naturali e la
difesa del suolo e della costa;
•
Obiettivo 8 – Patrimonio Ambientale e Culturale:
Valorizzare e promuovere il
patrimonio naturalistico e culturale, al fine di accrescere la competitività ed attrattività del
territorio regionale;
•
Obiettivo 9 – Potenziali Territoriali: Valorizzare i potenziali territoriali, consolidare le
aree ex Obiettivo 2;
I territori dell'Emilia Romagna nelle loro diversità e specificità sono tutti collegati in una
unica trama e costituiscono insieme il vantaggio competitivo dell’intero territorio
regionale. La sfida è quella di valorizzare queste differenze e queste specificità,
ricomponendole strategicamente come un vero sistema territoriale integrato. Le linee
d’intervento prevedono due ambiti territoriali principali:
-
le aree sub regionali ad alta specificità e potenzialità di rilievo per lo sviluppo
regionale;
-
le aree dell’ex Obiettivo 2 - il Sistema Appennino e il Sistema della Pianura orientale per le quali risulta opportuno prevedere una fuoriuscita graduale dai benefici previsti
in sede comunitaria per accelerare processi virtuosi innescati ma non ancora del tutto
consolidati.
•
Obiettivo 10 – Attrattività delle Città: Promuovere la competitività, la qualità e
l'attrattività della rete delle città.
La città è riconosciuta in Europa come uno dei principali motori dello sviluppo e
dell’innovazione e snodo fondamentale delle politiche economiche e sociali. Il ruolo
propulsivo delle città risulta ancora più marcato in Emilia Romagna, dove la crescita si è
storicamente intrecciata con l’evoluzione dei sistemi urbani e la capacità di governo e di
organizzazione delle risorse e dei servizi da parte delle istituzioni locali.
La Regione individua tre principali obiettivi per le azioni in ambito urbano:
o
promuovere la capacità delle città di essere motori di sviluppo;
o
promuovere l’integrazione sociale, la qualità ambientale e la qualità della vita,
anche attraverso la promozione di un approccio innovativo alla terza età;
o
promuovere le reti di città alla dimensione regionale e sovra regionale.
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 2007-2013
Il Documento Unico di Programmazione manifesta numerosi tratti fortemente distintivi; in
questa sede preme sottolinearne due in modo particolare:
a) il coordinamento tra le politiche settoriali regionali e le proposte dei diversi territori,
mettendo in evidenza ed in valore le correlazioni e le integrazioni tra i fondi disponibili
(FESR, FSE, FAS, risorse regionali locali);
b) il ricorso alla programmazione negoziata per la definizione di “Intese condivise”, in
grado di favorire la migliore realizzazione dei livelli di cooperazione istituzionale
necessari, la più ampia e funzionale partecipazione dei soggetti istituzionali coinvolti ed in
grado di favorire la sintesi tra gli interventi di sistema della Regione e gli interventi per lo
sviluppo di ciascun territorio.
Il presente documento rappresenta un passaggio importante per la predisposizione delle
“Intese per l’integrazione delle politiche territoriali” come previsto dalla delibera della
Giunta Regionale n.1132 del 27/07/2007 per l’attuazione del DUP.
In particolare esso esprime il risultato finale del processo di concertazione con il sistema
territoriale, nel corso del quale sono stati concordati le priorità e gli interventi di sviluppo da
realizzare nel periodo di vigenza della Politica Regionale Unitaria.
Il documento è stato formulato inoltre tenendo conto di numerosi strumenti di
programmazione predisposti ai vari livelli istituzionali della provincia di Forlì-Cesena (per
citarne alcuni Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, Piano generale di sviluppo del
Comune di Forlì, Piano Cesena 2010), nonché dei numerosi documenti strategici condivisi a
livello provinciale dalle istituzioni e dalle forze economiche e sociali (Patto per lo sviluppo,
Intese per la montagna ecc.).
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 2007-2013
SCHEDA INFORMATIVA
Il DUP della Regione Emilia-Romagna in sintesi
Il DUP, approvato dalla Assemblea Legislativa con la Delibera 180 del 25 giugno 2008, è
stato concepito nell’ambito del Quadro Strategico Nazionale (QSN) assumendone i principi
alla base della programmazione degli interventi e delle risorse per il periodo 2007-2013.
La definizione degli obiettivi DUP è avvenuta:
- prendendo come riferimento le priorità del Quadro Strategico Nazionale, i contenuti della
Delibera CIPE n. 166 del 2007 in attuazione del QSN e della programmazione del Fondo
FAS, le scelte contenute nei Programmi Operativi Competitività (FESR), Occupazione
(FSE);
- prendendo come riferimento gli Indirizzi del Piano Territoriale Regionale;
- verificando la coerenza con: gli orientamenti del DPEF 2009-2011;
- i programmi europei ai sensi dell’obiettivo 3 Cooperazione territoriale;
- il Piano di Sviluppo Rurale (FEASR);
- le leggi e i programmi di finanziamento regionali interrelati con la strategia quali il
Programma per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico, il Piano Telematico, il Piano di
Azione Ambientale, il Piano Energetico, il Piano regionale integrato dei trasporti, Leggi
Regionali quali la n. 30/96, la n. 2/04 così come modificata dalla n. 10/08, la n. 19/98
ecc.
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 2007-2013
1.
Il territorio
1.1
La situazione di partenza, il quadro socio economico al 2008
Capitale umano ed economia della conoscenza
o
La Provincia contribuisce col 10% al totale dei laureati presenti in regione. La quota di
laureati sulla popolazione tra i 24 e i 30 anni è pari al 4,4% (valore regionale 4,7%).
o
Nel quadrante sud-est della città di Forlì è presente un’area che ospita il Polo
Tecnologico Aeronautico (PTA) oltre all’aeroporto ed un’area per la logistica avanzata. Il
Polo Tecnologico Aeronautico ha visto nascere nel corso degli ultimi anni una serie di
attività complementari, sia di tipo industriale che formativo e della ricerca che consentono
oggi di considerarlo a pieno titolo quale centro avanzato dell’intera filiera aeronautica.
o
Di grande importanza inoltre l’offerta formativa costituita dai due poli universitari forlivese
e cesenate. Sono operativi nel territorio provinciale in tutto 37 corsi di laurea ripartiti tra le
facoltà di Economia, Scienze Politiche, la Scuola Superiore di Lingue Moderne per
Interpreti e Traduttori localizzate a Forlì, le Facoltà di Agraria, Architettura, Psicologia e
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali a Cesena e la Seconda Facoltà di Ingegneria
con sedi in entrambi i comuni capoluogo.
o
Da ultimo è importante ricordare il “Laboratorio per lo Studio della Turbolenza:
C.I.C.Lo.P.E.” in corso di ultimazione presso le "Gallerie Caproni" a Predappio.
o
Nella provincia, in campo agricolo e agroindustriale, sono attive circa 10000 aziende che
svolgono un ruolo centrale per l’economia territoriale. La ricerca applicata rappresenta il
più importante ambito di investimento per consentire a questo settore di mantenere
posizioni di primo piano in ambito nazionale e svilupparsi anche a livello internazionale.
Per questo lo sviluppo del Tecnopolo sul Food in ambito cesenate può determinare
sinergie strategiche tra università e imprese rendendo fruibile e applicabile la ricerca
avanzata che si sta sviluppando in ambito accademico e orientandone la direzione in
maniera funzionale.
Economia
o
Il sistema produttivo si colloca al 6° posto a livello regionale ed al 21° a livello nazionale
in termini di PIL.
o
Con 9,5 abitanti per ogni impresa attiva (contro i 10 in Regione e i 10,4 in Italia) si
conferma la forte vocazione imprenditoriale del territorio.
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 2007-2013
o
In agricoltura la Produzione Lorda Vendibile della provincia ha evidenziato nel 2008 un
incremento del 6,7%; le aziende agricole attive (8.613) sono calate del 2,4%.
o
Il comparto dell’agroalimentare nel 2007 ha contribuito alla produzione regionale con la
produzione di cereali, il 5,4% di orticole, l’8,9% di uva ma soprattutto per quella che è la
vera “vocazione” principale della provincia di Forlì-Cesena, il 17,7% delle frutticole
(esclusa la vite) in particolar modo con la produzione peschicola. Il valore della
produzione zootecnica è quasi il 20% di quella regionale ed un posto privilegiato spetta
alle carni avicunicole, con oltre il 60% del valore totale regionale e alle uova (quasi il
40%). L’export agroalimentare provinciale è il 10,8% del totale regionale.
o
Notevole la presenza di aziende operanti nell’ambito del biologico, che rappresentano
circa il 20% del totale regionale.
o
Il sistema forlivese-cesenate presenta un sistema produttivo con settori di assoluta
eccellenza (agroalimentare, meccanica, nautica con realtà leader a livello mondiale), e
presenta una tendenza all’innovazione e ricerca ma stenta ancora nella capacità di
internazionalizzazione.
o
Il polo della nautica di Forlì è stato costantemente in espansione: le imprese muovono un
fatturato complessivo annuo di circa 446,3 milioni di euro; negli ultimi anni il fatturato
medio annuo delle imprese è cresciuto costantemente; solo la crisi economica
internazionale ha rallentato l’andamento positivo.
o
Il valore delle esportazioni della provincia di Forlì - Cesena registrato nel periodo gennaio
- settembre 2009 è pari a 1.635.947 migliaia di euro e mostra una riduzione rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente del 29%. La variazione dell’export provinciale risulta
in linea col valore regionale (-25,4%). Confrontando il peso delle esportazioni di Forlì Cesena con quello delle altre province della regione, la posizione della provincia è
penultima (rappresentando il 6% dell’export regionale, percentuale costante rispetto
all’anno passato).
Infrastrutture e trasporti
o
L’articolato sistema stradale del territorio provinciale consente di raggiungere un indice di
dotazione stradale decisamente superiore alla media nazionale ed anche a quella
regionale.
L’Autostrada
A14
è
attualmente
l’elemento
strutturante
dell’offerta
infrastrutturale del “Corridoio Adriatico”.
o
Il territorio della Provincia è attraversato dalla superstrada E45 Orte – Cesena –
Ravenna, via di comunicazione che acquisirà ulteriore importanza, essendo prevista la
sua totale risistemazione nonché il suo collegamento al nuovo tratto dell'itinerario E45E55 che dovrà unire Mestre con Civitavecchia innestando così la superstrada su uno dei
grandi corridoi viari paneuropei.
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 2007-2013
o
Lo scalo aeroportuale “Luigi Ridolfi” di Forlì consente agevoli collegamenti per il trasporto
di passeggeri e, in misura decisamente inferiore, di merci verso numerose destinazioni
nazionali e internazionali; l’aeroporto, che è in fase di sviluppo, nel 2008 ha movimentato
6.098 aeromobili e 770.856 viaggiatori, con un incremento, rispetto al 2007,
rispettivamente del 4,9% e 9,3%.
o
La maggioranza degli spostamenti nella provincia avviene attraverso mezzi privati su
strada (una percentuale che si aggira attorno all’83-85% del totale degli spostamenti),
solo una piccola parte di spostamenti avviene a mezzo ferrovia (circa il 7%).
o
Analogamente avviene per la mobilità delle merci: si svolge su strada l’85% del trasporto
per le lunghe percorrenze (la quasi totalità dell’approvvigionamento di materie prime e
derrate alimentari), nonché per la distribuzione delle merci nelle aree urbane.
o
Importante il settore della logistica per i prodotti deperibili che da un lato fa registrare
significative presenze di unità imprenditoriali e posti di lavoro (quasi 2.400), ma dall’altro
pone seri problemi di traffico, data la netta prevalenza del trasporto su gomma. Si
segnala infine l’inclusione della piattaforma logistica del fresco/freddo a Cesena nei
programmi triennali di sviluppo definiti dal Governo.
Ambiente
o
Positiva la dotazione di territorio tutelato (12%) con 18.943
ha di superfici di aree
protette e 29.610 ha di siti della Rete Natura 2000.
o
Il livello di criticità raggiunto dal dissesto idrogeologico necessita interventi; l'indice di
franosità del nostro territorio è infatti tra i più alti della media regionale.
o
In moderata crescita i valori di raccolta differenziata che parzialmente attutiscono
l’impatto della maggior produzione di rifiuti urbani ed assimilati pro-capite e discreta la
dotazione di impianti di trattamento rifiuti.
o
Complessivamente migliorabile il sistema che regola il ciclo delle acque sia per la parte
idropotabile sia per il sistema depurativo provinciale che necessita di interventi di
potenziamento e ammodernamento.
o
Per quanto concerne la qualità dell’aria i dati evidenziano nettamente la necessità di
maggiori sforzi e risorse in tale direzione.
o
Sono inoltre in atto sul territorio esperienze nel campo delle energie rinnovabili.
Cultura e turismo
o
La stagione turistica 2008 ha registrato un andamento all’insegna del segno positivo:
arrivi (+2,55%) e presenze (+0,60%). Di segno contrario invece il 2009 con un calo degli
arrivi e delle presenze rispettivamente del - 4,27% e – 4,62%.
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 2007-2013
o
Il sistema teatrale è tra i più articolati del territorio regionale: 11 Teatri comunali - quasi
equamente ripartiti nei due comprensori di Forlì e Cesena, a cui si affiancano quelli a
gestione privata e numerose altre strutture (ad esempio l’Arena Plautina di Sarsina, il
Palazzo Dolcini di Mercato Saraceno, l'Arena Estiva di Villa Torlonia).
Welfare
o
I residenti al 31 agosto 2009 sono 391.072,00, con un incremento dell’1,1% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente. La popolazione straniera sul totale dei residenti è
passata dal 7,9% nel 2007 al 9,02% a fine 2008.
o
Il mercato del lavoro provinciale nel 2008 ha avuto un andamento contrassegnato da
elementi di difficoltà: il tasso di occupazione è pari al 66,4%, dato nettamente inferiore a
quello regionale (70,4%), ma superiore al dato nazionale pari al 58,8%; il tasso di
disoccupazione è del 5,0% (3,1% in regione e 6,6% a livello nazionale).
o
Si nota una particolare presenza di cooperative sociali (88) che rappresentano un punto
di riferimento per le politiche sociali nel campo dell’assistenza e dell’inserimento
lavorativo di persone in difficoltà.
o
Da segnalare, come punto di eccellenza in campo medico sanitario, l’IRST Istituto
Scientifico Romagnolo per lo Studio e la cura dei Tumori che svolge attività sperimentali
di ricerca clinica, biologica e traslazionale e che consentono all’Istituto di ricoprire un
ruolo di leadership, promuovendo e orientando i diversi filoni di ricerca in ambito
regionale e nazionale.
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 2007-2013
1.2
Politiche per lo sviluppo: cosa è stato fatto
In considerazione del ruolo fondamentale che riveste la programmazione negoziata nel processo di attuazione della Politica Regionale Unitaria,
è utile menzionare le principali esperienze negoziali in cui è stato coinvolto il territorio di Forlì-Cesena nella passata programmazione.
Strumenti
Obiettivi
Accordi-Quadro della
Montagna del 2005-20062
• Sviluppo socio-economico del territorio montano
della provincia di Forlì – Cesena
• Miglioramento della struttura telematica complessiva
degli Enti
• Miglioramento delle reti e dei servizi di trasporto
• Sviluppo della cultura di impresa e dell’imprenditoria
• Miglioramento delle risorse storico – architettoniche
• Creazione di nuove aule dell’Istituto Professionale
Città della
costa*
PdA
Parco Nazionale
Foreste
Casentinesi,
Valle del Bidente
e Forlimpopoli
• Riqualificazione dell’ambiente urbano e delle aree
limitrofe
• Miglioramento del sistema di viabilità
• Attrattività turistica dell’area
• Valorizzazione del potenzialità ambientali, culturali,
artistiche e artigianali
• Sviluppo e riqualificazione del turismo culturale,
naturalistico ed ambientale
• Valorizzazione del turismo eno-gastronomico
• Qualificazione delle strutture ricettive e dei servizi
turistici
• Qualificazione della rete commerciale
• Ricerca e sviluppo di energie alternative
Ambiti di Attuazione
• Valorizzazione del patrimonio agro-forestale
• Miglioramento delle reti e dei servizi di trasporto
• Recupero dei centri storici rurali e qualificazione del sistema
museale
• Interventi di viabilità rurale minore di uso pubblico
• Miglioramento qualitativo dell’offerta turistica
• Creazione di un modello di gestione condiviso tra strutture
tecniche pubbliche, private e del volontariato delle attività di
protezione civile
• Nuove tecnologie informatiche per servizi associati dei Comuni
• Edilizia e interventi urbani (riqualificazione e arredo urbano)
• Servizi (recupero fabbricati e destinati a erogazione servizi)
• Riqualificazione dell'asta fluviale del fiume Rubicone
•
•
•
•
Valorizzazione dei percorsi naturalistici
Qualificazione strutture ricettive e servizi turistici
Interventi di qualificazione della rete commerciale
Recupero patrimonio storico – architettonico per fini culturali e
turistici
• Interventi per la promozione di energie rinnovabili
• Valorizzazione parco archeologico di Galeata
2
Nel 2007 non sono stati sottoscritti Accordi-quadro. Le Comunità Montane hanno predisposto dei Programmi Annuali Operativi PAO, nei quali sono contenuti anche progetti in continuità con la
programmazione sviluppata con gli Accordi-quadro degli anni precedenti.
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 2007-2013
Strumenti
*
**
***
****
Obiettivi
Ambiti di Attuazione
•
•
•
•
•
•
•
Riqualificazione centri storici
Recupero patrimonio artistico-architettonico
Realizzazione percorsi naturalistici
Società dell’informazione
Interventi di consolidamento idrogeologico
Iniziative di telesoccorso
Struttura polifunzionale destinata all'utilizzo delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione
APQ Infrastrutture viarie e II, III, IV, V E VI atto Integrativo
APQ Sviluppo Locale
APQ Società dell’informazione III atto integrativo***
APQ Ricerca I atto integrativo
Asse 2
DocUP
2000-2006
• Qualità urbana dei centri storici
• Valorizzazione e qualificazione ambientale e turistica
• Consolidamento e qualificazione del sistema
produttivo
• Valorizzazione turistica
Intesa Istituzionale di
Programma e APQ**
• Competitività del sistema economico regionale
• Riforma del welfare regionale
• Uso sostenibile e riproducibilità delle risorse e dei
sistemi ambientali
•
•
•
•
Cooperazione
transfrontaliera****
• Favorire lo scambio e la cooperazione tra istituzioni
per l’armonizzazione dei saperi e dei sistemi di
protezione sociale (Progetto New/New Net)
• Stimolare la creazione di parchi scientificotecnologici specializzati nel settore agro-industriale,
potenziare le capacità operative degli operatori
zootecnici e ortofrutticoli (Progetto Adria – food
quality)
• Realizzare un sistema di sorveglianza in Adriatico
sui fattori di rischio sanitario connessi alle biotossine
e di un sistema di fitodepurazione innovativa
(Progetto Adria-safe)
• Promozione e valorizzazione dei sistemi di qualità nel settore
agro-industriale
• Tutela e salvaguardia dell’ecosistema marino
• Interventi attinenti politiche di welfare e sul decentramento
amministrativo
Il programma si estende su 14 comuni della costa sud del territorio regionale, coinvolgendo anche le province di Ravenna e Rimini;
Si fa riferimento agli interventi finanziati con risorse FAS e inseriti in APQ;
L’APQ Società dell’informazione III atto integrativo firmato riguarda altresì i territori montani delle province di Piacenza, Parma, Modena, Bologna, Ravenna.
Il Programma Transfrontaliero Adriatico Interreg IIIA ha previsto il finanziamento di attività di cooperazione tra le due sponde adriatiche con il fondo FESR.
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
2.
2.1
Le strategie e le priorità
Le strategie di sviluppo del sistema territoriale
Alla luce del quadro di contesto delineato nel capitolo precedente, due aspetti importanti
sono da mettere in evidenza:
•
una forte propensione del sistema territoriale locale alla condivisione degli obiettivi e delle
strategie di sviluppo, che trovano spazio negli strumenti attuativi della programmazione
negoziata a scale territoriali diverse (Patto Territoriale per l’Appennino Centrale,
Conferenza per le Strategie ed il Governo del Territorio, Patto per lo sviluppo, Programmi
Speciali d’Area altre forme di concertazione ecc.);
•
un miglioramento degli indicatori di crescita del sistema territoriale (registrati nel corso
dell’ultimo decennio), che hanno consentito alla provincia di raggiungere perfomances in
linea con la media regionale.
Restano ancora però spazi di miglioramento in alcuni campi, per i quali persistono elementi
di difficoltà per raggiungere l’obiettivo del pieno decollo del sistema socio-economico
forlivese-cesenate.
Il sistema territoriale è quindi impegnato da alcuni anni nel disegno di una strategia
complessiva che sia in grado di contemperare la valorizzazione delle eccellenze e dei fattori
trainanti dello sviluppo socio-economico con la necessità di colmare i differenziali di crescita
che ancora persistono nel quadro complessivo, facendo prevalentemente riferimento ad un
metodo di condivisione degli obiettivi, delle strategie e degli strumenti di attuazione più
idonei. In questa direzione, le linee strategiche possono essere sintetizzate in:
1) Rafforzare e consolidare il potenziale di ricerca e innovazione facendo perno sulle
attuali eccellenze quali i poli Scientifici e Didattici di Forlì e Cesena (tra le quali è
meritevole citare la seconda facoltà di Ingegneria e Scienze degli Alimenti), il Polo
Tecnologico Aeronautico che, con il Centro ENAV e la sua scuola di formazione e
l’Istituto tecnico aeronautico Baracca, rappresenta una dotazione del territorio ricca di
opportunità di crescita.
Occorre anche valorizzare e ulteriormente rafforzare la rete di laboratori di ricerca che già
si sono attivati nel campo della nautica (galleria del vento, fluidodinamica ecc.), della
meccanica avanzata – tecnologie aeronautiche, delle ICT e dell’agroalimentare e
agroindustria, perché solo in questo modo è possibile creare quel fattivo raccordo tra
ricerca, trasferimento tecnologico e imprese che può sostenere il processo di
qualificazione e apertura ai mercati e alla concorrenza internazionale che il sistema
locale forlivese e cesenate stanno affrontando da alcuni anni.
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Inoltre, lo sviluppo dei laboratori, dei centri e dei poli tecnologici consente di creare
quell’infrastruttura tecnologica generatrice di saperi che può giocare un ruolo importante
nel rafforzare il capitale territoriale e sociale (offrendo opportunità di lavoro adeguate ai
giovani romagnoli che abbiano un percorso formativo avanzato) e agire come volano di
attrattività in un percorso di ricerca di capitali e investitori nazionali ed internazionali.
Si tratta, quindi, per quanto riguarda Forlì di dare continuità al Campus Universitario
nell’area ex Morgagni, dotare il Polo Tecnologico Aeronautico dei laboratori di ricerca, dei
macchinari per la simulazione di volo e gli studi connessi, strutture per la didattica ecc. e
per quanto riguarda Cesena di assecondare le potenzialità offerte da una facoltà di punta
come è quella di Scienze degli Alimenti.
Secondo tali direttrici è impostata la realizzazione di un Tecnopolo che da un lato mira a
sviluppare i temi dell’ICT e delle tecnologie per l’industria agroalimentare nella sua sede
localizzata a Cesena e dall’altro a realizzare programmi di ricerca industriale in materia di
meccanica e tecnologie applicate all’aeronautica nella sede di Forlì”. Questo specifico
ambito di ricerca del Tecnopolo di Forlì-Cesena andrà ad integrarsi con il potenziamento
del Polo Tecnologico Aeronautico e dell’annesso Campus aeronautico creando così
un’area per la ricerca applicata, attività innovative per la nautica.
Punto di eccellenza del Tecnopolo è rappresentato dall’insediamento del “Laboratorio per
lo Studio della Turbolenza: C.I.C.Lo.P.E.” localizzato nelle ex ”Gallerie Caproni" a
Predappio.
Occorre inoltre sottolineare la rilevanza del “Progetto NAUTILUS” consistente in attività di
ricerca industriale e di trasferimento tecnologico per il settore della nautica tramite studi
di fattibilità di infrastrutture destinate ad ospitare laboratori di ricerca al servizio del
distretto produttivo, in collaborazione tra la Provincia di Forlì – Cesena e quella di
Ravenna.
Sempre nel campo dell’innovazione è bene tenere presente anche il potenziale che può
avere per il territorio il settore delle energie alternative, a partire dalle vocazioni delle
aziende del territorio (eolico) fino alla valorizzazione delle opportunità in campo agricolo
per le micro produzioni di energia anche per le zone dell’Appennino forlivese e cesenate.
2) Sostenere la logistica e l’intermodalità in un disegno ampio che vede le potenzialità
di Forlì e Cesena in uno scenario di sistema regionale che comprende i collegamenti con
12
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Ravenna ed il suo porto su una direttrice, Bologna e la Via Emilia su un’altra direttrice e il
Riminese sull’asse adriatico.
La logistica del sistema produttivo e dei suoi servizi trova nell'implementazione di un vero
e proprio centro merci sul costruendo nuovo scalo di Forlì il primo perno di un nodo
logistico che necessita, poi, di una rete di piattaforme retroportuali per riuscire ad operare
in stretto raccordo con il Porto di Ravenna, il lughese e il sistema della logistica legata al
settore ortofrutticolo e agroalimentare del Cesenate. Per quest’ultimo, emerge la
necessità di un potenziamento e di una forte specializzazione dell’autoporto di Cesena,
sul fronte delle derrate deperibili, da realizzarsi anche mediante una diretta connessione
alla rete ferroviaria.
A questo scopo è necessario integrare e rafforzare la maglia di collegamenti stradali
e guardare alla loro ottimale interconnessione con le attuali principali arterie di
collegamento (Via Emilia, E45, A14 ecc.). In particolare, il riferimento è: 1° alla
connessione E45-E55 Cesena Mestre, per collegare questo nodo logistico con il Nord
Est Italia (Padova e Verona in primis); 2° al completamento del sistema delle tangenziali
di Forlì e di Cesena e l'integrazione di queste due polarità attraverso la costruzione della
Via Emilia-bis; ciò che consentirebbe, 3° la riqualificazione dell'attuale Via Emilia (storica)
e la sua rifunzionalizzazione ad asse portante intra ed interurbano della “città integrata”
Forlì-Cesena; 4° alla riqualificazione delle due Cervesi; 5° alla messa in sicurezza e
ammodernamento della SS16, 6° al completamento del nuovo casello autostradale al
Rubicone ecc..
Obiettivo di fondo resta lo sviluppo di forme di mobilità alternativa, attraverso l’attuazione
di progetti di riqualificazione del sistema ferroviario quale il TRC (Trasporto Rapido
Costiero), il potenziamento e la realizzazione di una nuova offerta di trasporto pubblico
locale fra Forlì e Cesena ed una serie di interventi in fase progettuale di promozione e
incentivazione della mobilità ciclabile in ambito urbano (adeguamento di percorsi ciclabili
e pedonali, introduzione di ZTL e zone pedonali, parcheggi scambiatori e per biciclette,
limitazione della velocità veicolare nelle aree urbane ecc.).
Sono previsti infine il potenziamento e lo sviluppo dell’Aeroporto Internazionale “Luigi
Ridolfi” di Forlì mediante strutture miranti a stimolare l’insediamento di investitori privati,
ad incrementare l’offerta formativa e a potenziare lo scalo stesso tramite l’allestimento di
officine per la manutenzione dei velivoli e di una zona cargo per merci e beni. Come
anticipato tali interventi costituiranno, in sinergia con il Tecnopolo in via di realizzazione e
con il Polo Tecnologico Aeronautico, un centro di attrazione di assoluta eccellenza per il
territorio.
13
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
3) Promuovere il sistema produttivo locale attraverso l’irrobustimento dei servizi avanzati
e incrementando la qualità delle infrastrutture a sostegno dei diversi settori produttivi.
Dal punto di vista delle infrastrutture si punta, quindi, a rafforzare il potenziale logistico
con la messa a disposizione di aree industriali in un’ottica di complementarietà produttiva
e di servizi alle imprese, quali, sul lato forlivese, l’area industriale di Villa Selva ed il Polo
di Pieve Acquedotto e, sul lato cesenate, l’area industriale di Pievesestina, poiché esse
realizzano una immediata prossimità ai caselli autostradali ed una funzione di
integrazione con il sistema fieristico direzionale, l’area produttiva di Carpinello che si
candida ad essere la prima realizzazione delle aree industriali sovracomunali,
ecologicamente attrezzate, assegnate al quadrilatero insediativo Forlì-Cesena, oltre
all'altro ambito sovracomunale del Rubicone (Savignano, Gatteo e San Mauro Pascoli) e
di Gambettola, con la potenzialità di divenire aree ecologicamente attrezzate.
4) Valorizzare il patrimonio naturalistico e storico culturale ai fini di una fruizione
turistica attenta all’integrazione delle diverse specializzazioni, di qualità e legata
all’identità del territorio.
Obiettivo è qualificare il forlivese-cesenate quale polo del benessere e tempo libero,
grazie a una eccellente qualità della vita e a un paesaggio ben conservato, sia sul
versante montano-collinare, sia su quello rurale di pianura.
L’obiettivo è di dotare il territorio di infrastrutture per accrescere la fruizione dei beni
storico-architettonici, per potenziare il turismo congressuale e d’affari e per migliorare
l’offerta del litorale romagnolo, agendo su processi di riqualificazione urbana.
In particolare, oltre alla nota e affermata capacità ricettiva del turismo balneare costiero,
va potenziata l’offerta termale di Bagno di Romagna, Castrocaro Terme e Terra del Sole
e le Terme Fratta di Bertinoro, con la finalità di raggiungere maggiore capacità attrattiva,
così pure va incrementata la fruizione delle aree naturali legate al parco delle Foreste
Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Infine, ma non da ultimo, è da potenziare l’intervento in un comparto relativamente nuovo
per il territorio provinciale ma assai vitale, quello delle città d’arte, dando impulso al
recupero di alcuni edifici testimonianza del passato nell’ambito di percorsi di
valorizzazione dei centri storici a fini museali e culturali (esposizioni temporanee,
convegni, eventi artistici e manifestazioni di vario genere).
14
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
5) Valorizzare la montagna forlivese e cesenate e promuovere i servizi per migliorare
la qualità della vita dei cittadini residenti, e per integrare le attività economiche
connesse al patrimonio naturalistico e storico-architettonico.
Su quest’ultimo punto diventa prioritaria l’estensione del cablaggio telematico ai territori
collinari e montani; tale azione è imprescindibile per l’avvio di strategie di sviluppo del
territorio nonché per consentire l’erogazione di servizi alla popolazione locale che
consentano di evitare lo spopolamento (formazione a distanza, sportelli unici per le
imprese e per l’agricoltura, accesso a prestazioni nel campo della sanità, accesso alla
cultura e socializzazione ecc.).
Il rafforzamento del potenziale turistico dell’area montana concorre a rendere possibile
quell’avvicinamento tra attività produttive più tipicamente locali (reti corte) e “mercati”
sull’asse della via Emilia (reti lunghe) che è indispensabile mettere in collegare per
cogliere gli aspetti positivi delle forme di globalizzazione.
15
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
2.2
Dalla strategia complessiva della provincia di Forlì-Cesena alla strategia
finalizzata all’attuazione della Politica Regionale Unitaria (DUP)
Dai punti salienti della strategia complessiva espressa dal sistema territoriale ed elaborata in
piena coerenza con gli indirizzi strategici forniti dal PTR, in questa sede vengono individuati,
sulla base degli obiettivi del Documento Unico di Programmazione regionale (DUP), gli
interventi di sistema condivisi tra Regione e sistema territoriale.
DUP Obiettivo 1: Ricerca e Innovazione
Fonte di finanziamento: POR FESR Obiettivo Competitività regionale e occupazione
ASSE 1 – Ricerca Industriale e Trasferimento Tecnologico
Attività 1.1 - Creazione di tecnopoli per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico
La Regione Emilia-Romagna nel 2008 ha emanato un Bando per manifestazione di interesse
per la definizione della nuova rete dei tecnopoli a rafforzamento della rete regionale per
l’innovazione e l’alta tecnologia.
La Provincia di Forlì – Cesena, a seguito di un confronto fra gli Enti Locali, l’Università, gli
Enti di ricerca del territorio e il mondo dell’impresa, ha presentato la propria manifestazione
d’interesse in Regione.
Di seguito i contenuti della proposta presentata:
Beneficiario
Comune di Forlì
Descrizione
Polo Tecnologico Aeronautico (Forlì)
Intervento strutturale per la realizzazione del Tecnopolo
nell’ambito del quale si insedierà il CIRI Meccanica
Avanzata e parte del CIRI ICT (Programmi di ricerca
industriale “Meccanica e tecnologie applicate
all’aeronautica” e “ICT applicato a Infomobilità,
localizzazione e food”)
UniBo - Polo Scientifico
Gallerie ex industrie “Caproni”
Didattico di Forlì
Parte infrastrutturale di completamento delle gallerie,
gestione del laboratorio e allestimento del CIRI Meccanica
Avanzata d’Ateneo.
16
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Beneficiario
Provincia di Forlì-Cesena
Descrizione
Rocca delle Caminate (Predappio)
Parte infrastrutturale relativa al recupero della rocca quale
sede per la realizzazione del programma di ricerca
industriale “Fluidodinamica per Gallerie Ex Caproni” e
successiva assegnazione al CIRI Meccanica Avanzata e al
CRR Fluidodinamica.
Comune di Cesena
Villa Almerici (Cesena)
Acquisto e recupero di edificio ove insediare il Tecnopolo
nell’ambito del quale si insedierà il CIRI Agroalimentare e
parte del CIRI ICT (programmi di ricerca industriale
“Alimentare: area di processo, alimenti, consumi e salute”
e “Alimentare: bioanalitica, bioattività, microbiologia e
ceppoteca” e “ICT applicato a Infomobilità, localizzazione e
food”)
Altre iniziative che vedono il territorio di Forlì-Cesena impegnato sul versante della ricerca e
dell’innovazione sono:
•
Progetto NAUTILUS (coinvolge le Province di Forlì-Cesena e Ravenna)
Attività di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico per il settore della nautica
tramite analisi finalizzate alla ricaduta delle ricerche in diversi ambiti del distretto
produttivo e studi di fattibilità per la realizzazione di infrastrutture destinate ad
ospitare laboratori e centri di ricerca al servizio del distretto medesimo.
Prima fase realizzativa di una futura rete tra strutture di ricerca di Università ed enti e
laboratori di ricerca e sviluppo delle imprese del settore della nautica.
•
realizzazione di un polo tecnico di formazione in campo della tecnologia
dell’informazione e sull’innovazione organizzativa
•
“Laboratorio per lo Studio della Turbolenza: C.I.C.Lo.P.E.”; nell’area del Comune
di Predappio, presso le "Gallerie Caproni", è in via di ultimazione la prima parte del
progetto, finanziato con fondi Obiettivo 2 e realizzato dal Polo Scientifico Didattico di
Forlì dell’Universita' degli Studi di Bologna.
17
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
DUP Obiettivo 2: Capitale umano
Fonte di finanziamento FSE
Documento di programmazione: POR FSE 2007-2013
E’ in corso di attuazione l’accordo tra Regione Emilia - Romagna e Provincia di Forlì Cesena per il sistema formativo e per il lavoro in base al quale vengono attribuite alla
Provincia di Forlì - Cesena per il triennio 2007-2009 :
(media annua risorse)
- asse adattabilità € 1.900.929,95
- asse occupabilità € 2.176.321,25
La Provincia di Forlì – Cesena ha già in gran parte realizzato le azioni formative e di politica
attiva per il lavoro finanziate con le risorse disponibili per gli anni 2007, 2008 e 2009. Tali
azioni sono state definite sulla base delle priorità stabilite dall’Intesa tra la Provincia di Forlì Cesena e la Regione Emilia - Romagna (atto di Programmazione triennale delle Politiche
della Formazione e del Lavoro approvato dal Consiglio Provinciale in data 30 luglio 2007).
Tali priorità sono state declinate negli atti di Indicazioni Annuali della Giunta al Dirigente, con
adattamento alla situazione del contesto socio-economico. In particolare, nell’anno 2009,
sono state fortemente orientate a contrastare la crisi occupazionale in atto, attraverso il
sostegno sia ai lavoratori espulsi o a rischio di espulsione, sia alle aziende in funzione di un
recupero di competitività.
Asse di
Priorità di intervento
riferimento
Azioni rivolte in particolare a imprenditori e figure chiave di impresa al
fine di promuovere la competitività e l’imprenditorialità.
Gli interventi formativi sono stati indirizzati a sostenere:
ADATTABILITA’
-
Aziende in crisi o in fase di ristrutturazione/riorganizzazione.
-
Neoimprenditoria e ricambio generazionale.
-
Processi di innovazione tecnologica e produttiva
-
Posizionamento dell’impresa all’interno del mercato globale.
-
Valorizzazione sensibilizzazione e promozione di bioedilizia, energie
alternative e produzioni a bassa tossicità ambientale.
18
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
-
Sicurezza
-
Introduzione di modelli organizzativi orientati alla “conciliazione”
Azioni per la qualificazione a sostegno dell’adattabilità delle competenze
dei lavoratori ai processi di innovazione delle imprese di appartenenza.
Azioni per la qualificazione dei lavoratori precari e più deboli (con bassa
qualificazione o anziani)a rischio di esclusione e di espulsione.
Asse di
Priorità di intervento
riferimento
Potenziamento dei servizi per l’impiego, finalizzato in particolare al pieno
sviluppo dei servizi specialistici e di orientamento di genere e degli
strumenti di sostegno all’inserimento/reinserimento lavorativo
Interventi
OCCUPABILITA’
finalizzati
a
potenziare
l’occupabilità
di
giovani/adulti
disoccupati con priorità per lavoratori espulsi a seguito della crisi
occupazionale, giovani, donne e immigrati, tramite:
- orientamento;
- esperienze guidate in ambienti lavorativi (tirocini formativi);
- percorsi di formazione per l’acquisizione di competenze tecnicoprofessionali certificate.
Sulla base dell’accordo Stato/Regioni è previsto l’utilizzo di una quota del FSE per interventi
di sostegno al reddito e di rafforzamento delle competenze. Sono già state quantificate le
risorse messe a disposizione dalla Regione Emilia - Romagna nell’ambito dell’accordo
nazionale sugli ammortizzatori in deroga. Si è in attesa della normativa applicativa.
Va infine ricordato che tramite l’Asse 3 - Misura 331 del PSR vengono incentivate le
conoscenze e le competenze degli operatori economici che vivono nei territori rurali in
un'ottica di progettazione e organizzazione di strategie di sviluppo locale integrato.
Sempre grazie al PSR (Asse 1 - Misura 111 Azione 1)si sostengono formazione e
informazione per le imprese agricole e forestali.
19
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
DUP Obiettivo 3: Sistema produttivo
Il POR FESR 2007-2013 prevede risorse significative per le imprese, in particolare per le
PMI. Sono state presentate numerose candidature dal territorio di Forlì - Cesena, per alcuni
bandi si è in attesa della valutazione.
POR FESR
ASSE 1
Descrizione
Bando per progetti di ricerca collaborativa delle PMI
Sostegno a progetti di introduzione di ICT nelle PMI e sostegno a progetti e
per la creazione di reti di imprese, per l'innovazione tecnologica e
organizzativa nelle PMI.
ASSE 2
Relativamente al bando 2008 sono state ammesse e finanziate 58 domande
di imprese della provincia di Forlì-Cesena, per un ammontare di contributi di
€ 2.927.533,03 pari al 10,09% del totale dei contributi stanziati
Finanziamento di progetti innovativi nel campo delle tecnologie energeticoambientali
ASSE 3
Relativamente al bando 2008 sono state ammesse e finanziate 21 domande
di imprese della provincia di Forlì - Cesena, per un ammontare di contributi di
€ 1.803.780,29 pari al 11,85% del totale dei contributi stanziati
Finanziamento di progetti di Sostegno alla qualificazione delle attività di
servizi a supporto della fruibilità del patrimonio culturale ed ambientale (di cui
ASSE 4
all’obiettivo 8-DUP, bando attualmente aperto)
Piano di
Interventi per la modernizzazione delle aziende agricole nell’ambito del Piano
sviluppo
di sviluppo rurale (PRIP)
rurale (PRIP)
Per quanto riguarda la politica di Sviluppo Rurale attuata nella Provincia di Forlì - Cesena
attraverso il Programma Rurale Integrato Provinciale (PRIP), essa può essere sintetizzata
con l’elencazione degli obiettivi prevalenti che intende perseguire :
1. Favorire la competitività del settore agricolo;
2. Valorizzare l’ambiente e lo spazio rurale attraverso la gestione del territorio;
3. Migliorare la qualità della vita nelle zone rurali;
4. Promuovere la diversificazione delle attività economiche.
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Per corroborare il contenuto degli obiettivi prevalenti viene data attuazione ad ulteriori
obiettivi specifici che sono:
-
Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto
valore naturale;
-
Tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e profonde ;
-
Miglioramento dell’ attrattività dei territori rurali per le imprese e per la popolazione e
mantenimento e creazione di nuove opportunità occupazionali e di reddito in aree
rurali;
-
Rafforzamento della capacità progettuale e gestionale locale e di valorizzazione delle
risorse endogene dei territori (Territorio Leader)
Nel periodo 2007-2013 il territorio potrà beneficiare di circa 80 Milioni di euro per il
perseguimento dei richiamati obiettivi.
Tale politica discende direttamente dalla programmazione di settore specifica della Regione
Emilia – Romagna attraverso il Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) i cui principi fondanti
sono da ricercare nelle Strategie Europee per la crescita e l’occupazione (Lisbona) e per lo
Sviluppo Sostenibile (Goteborg)
Il PSR in coerenza con gli orientamenti strategici del PSN (Piano Strategico Nazionale) ha
assegnato alla provincia di Forlì - Cesena il compito di territorializzare gli obiettivi e di
rendere adeguati (con la misura di specifici indicatori) i risultati attraverso la concentrazione
degli aiuti e degli indennizzi nelle aree e nei settori ove risultano maggiori le criticità.
Gli interventi per la modernizzazione delle aziende agricole nell’ambito del PRIP sono volti
prioritariamente a incentivare l'accesso e il mantenimento dei produttori nell'ambito del
sistema biologico e a supportare attività di informazione e promozione tese a favorire
l'acquisto dei prodotti agroalimentari di qualità.
21
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
DUP Obiettivo 4: Sostenibilità degli insediamenti
La Regione Emilia - Romagna ha emanato un bando per manifestazione di interesse nel
2008. La Provincia di Forlì – Cesena, dopo un’ampia concertazione ha inviato il 31/12/2008
una manifestazione di interesse in Regione relativamente alle aree produttive candidabili ad
assumere le caratteristiche di aree ecologicamente attrezzate e a beneficiare dei
finanziamenti previsti.
Le aree produttive della provincia di Forlì – Cesena candidate ad assumere le caratteristiche
di aree ecologicamente attrezzate vengono di seguito elencate in ordine di priorità.
Ordine di priorità
I
per
Soggetto
Tipologia
proponente
intervento
il Comune
beneficiario Cesena
II
per
il Comune
beneficiario Cesena
I per il
Prima
Comune di
beneficiario Forlì
di Sostenibilità
energetica
di Sostenibilità
ambientale
Titolo intervento
Impianto fotovoltaico a terra
da 1 MW
Realizzazione
e collettore
nuovo
fognario
territoriale
pressione
Sostenibilità
Realizzazione della rete
energetica
secondaria di
in
teleriscaldamento
fascia
II per il
Comune di
beneficiario Forlì
Sostenibilità
Realizzazione di interventi
ambientale e
per la riduzione del consumo
territoriale
idrico e migliore gestione
delle acque reflue nonché
messa in sicurezza a fronte
di rischi determinati da
fenomeni climatici
I per il
Comune di
beneficiario Gambettola
Sostenibilità
Piattaforme energetiche a
energetica
fonti rinnovabili realizzazione
sistema fotovoltaico
Seconda
fascia
III per il
Comune di
beneficiario Gambettola
Sostenibilità
Supporto alla messa in
ambientale e
sicurezza degli accessi
territoriale
dell’area industriale, per la
viabilità interna e della
immissione nella rete
stradale principale
22
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Le risorse regionali disponibili per l’intero territorio regionale per le APEA sono:
-
13 ML Risorse Regionali per qualificazione ambientale;
-
44 ML Risorse POR per riqualificazione energetica.
Produzione e consumo sostenibile; efficienza energetica del sistema produttivo
Relativamente al bando 2008 dell’Attività III.1.2 dell’Asse 3 POR-FESR 2007-2013 Sostenere progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientali volti al
risparmio energetico ed all’utilizzo di fonti rinnovabili- sono state ammesse e finanziate 21
domande di imprese della provincia di Forlì - Cesena, per un ammontare di contributi di €
1.803.780,29 pari al 11,85% del totale dei contributi stanziati.
L’Obiettivo 4, è coerente nello specifico con gli obiettivi del Piano Energetico Ambientale
Provinciale e più in generale con quelli del Piano di Gestione della Qualità dell'Aria. Le linee
di intervento saranno attivate presumibilmente dal Piano Energetico Regionale.
Per quanto riguarda le risorse indicate nel Piano Energetico Regionale si riportano le
seguenti previsioni (espresse in miliardi di Euro) per il 2007-2009:
2007
2008
2009
10
7,5
7,5
3
3
3
2,5
2,5
2,5
5
5
5
5
5
5
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
5
5
5
Totale
30,5
28
28
Fondo regionale per l'attuazione del Piano Energetico
Regionale (PER, L.R. 26/2004)
Fondo
regionale
per
la
ricerca,
l'innovazione
e
il
trasferimento tecnologico (FRRITT, L.R. 7/2002)
Fondo per la realizzazione delle politiche abitative regionali
(L.R. 24/2001)
Fondo per l'attuazione del Piano Regionale di Sviluppo
Rurale (PRSR)
Accordo di Programma per la mobilità sostenibile 20072009
23
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Sono stati già attivati due programmi:
1) Il programma per l’innovazione energetica delle imprese ha visto realizzato il primo bando,
nell’ottobre 2008. ASSE III POR FESR 2007/2013 ATTIVITA’ III.1.2. Sostegno a progetti
innovativi nel campo delle tecnologie energetico – ambientali volti al risparmio energetico e
all’utilizzo delle fonti rinnovabili (I° bando). Risorse regionali assegnate pari a € 15.216.000 di
cui € 1.888.000 per attività produttive della provincia di Forlì - Cesena.
2) Per i Comuni e le Province è stato aperto a marzo scorso anche il programma con 15
milioni di euro rivolto a Comuni e Province per realizzare come previsto nel Piano Energetico
Regionale i “Piani regolatori energetici” e i programmi di qualificazione energetica nei propri
edifici: le priorità sono individuate nella realizzazione di “piattaforme solari” e “comunità
energetiche” con cogenerazione, teleriscaldamento, fonti rinnovabili.
24
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
DUP Obiettivo 5: Mobilità Sostenibile
Gli interventi si articoleranno secondo quattro principali linee prioritarie:
1 Rafforzamento dei collegamenti stradali e loro ottimale interconnessione con le
principali arterie di collegamento (Via Emilia, E45-E55, A14 ecc.).
In particolare:
a) Completamento delle tangenziali di Forlì e Cesena, e realizzazione della loro
connessione tramite la prevista variante alla S.S. n.9 “via Emilia”,
Completamento Sistema Tangenziale di Forlì: L’asse di arroccamento ubicato a nord,
è in fase di completamento con la realizzazione dei lavori di raddoppio della carreggiata e
di prolungamento fino all’intersezione con la Tangenziale Est; il 4° e il 5° lotto sono in
fase di appalto mentre resta da finanziare il 3° lotto (ubicato a sud).
Completamento sistema tangenziale di Cesena: consiste prevalentemente nella
connessione ad Est della Secante di Cesena con la S.S. n.9 “Emilia”;tale collegamento è
inserito nel progetto della “Variante alla via Emilia nel tratto Forlì-Cesena”, oggetto di
Project Financing da parte della Provincia.
Variante alla S.S. n.9 “Emilia” nel tratto Forlì - Cesena: la Provincia ha inserito tale
intervento nel programma triennale delle opere pubbliche relativo al triennio 2008/2010
per un costo totale di euro 235.000.000. Il tratto complessivo da realizzare lungo circa
Km 12,8 riguarda il territorio dei comuni di Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro e Cesena ed è
compreso dallo svincolo con la tangenziale Est di Forlì allo svincolo con la Superstrada
E45 a Cesena.
b) Nuovo casello autostradale del Rubicone e completamento dei sistemi di viabilità
di adduzione esterna,
Gli svincoli per l’area del Rubicone dell’autostrada A14, sono Cesena e Rimini-nord; il
loro utilizzo avviene tramite la percorrenza di viabilità locale non idonea, antropizzata e al
limite della saturazione. Il progetto del nuovo svincolo di Rubicone si inserisce nell’ottica
di snellimento del traffico e dello spostamento di una parte dei flussi veicolari dalla SS9
“via Emilia” e dalle strade locali verso l’autostrada A14 evitando il passaggio all’interno
dei centri abitati. Lo svincolo risponde inoltre alle esigenze di collegamento della riviera
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
favorendone l’accessibilità nei periodi di maggior flusso turistico per la fascia da
Cesenatico a Bellaria.
La Provincia ha sottoscritto una convenzione con la Società Autostrade per la
realizzazione di tale infrastruttura; essa dovrà avere corso dai primi mesi del 2010 e
concludersi entro 24 mesi; l’Amministrazione Provinciale inoltre ha già da tempo
aggiornato il reticolo di strade di accesso al casello.
c) Corridoio di viabilità autostradale dorsale centrale Mestre – Orte – Civitavecchia
nel tratto ricadente sul territorio della provincia di Forlì – Cesena,
Il Corridoio di viabilità autostradale dorsale centrale Mestre – Orte – Civitavecchia
costituisce un’alternativa funzionale al corridoio autostradale attualmente esistente. Il
principale obiettivo dell’opera è quello di implementare la funzione di collegamento tra il
Nord - Est del paese, la capitale ed il sud tirrenico, ed il Corridoio Europeo n. 5 (Lisbona
– Barcellona – Lione – Torino – Milano – Venezia – Trieste – Kiev).
L’itinerario indicato come “E45 - E55”, si sviluppa per circa 400 km e prevede la
realizzazione di un’infrastruttura di tipo autostradale tra Orte e l’area a sud – ovest di
Venezia. Ai fini del progetto, si considera convenzionalmente come E45 il tracciato tra
Orte e Ravenna, comprendente il tratto Cesena – Ravenna; di conseguenza, viene
individuato come E55 tutto il tratto di nuova realizzazione in alternativa al tracciato della
SS 309 Romea tra Ravenna e Venezia.
L’itinerario E45/E55 è inserito, in modo non unitario, nel Primo Programma delle
Infrastrutture Strategiche emanato con Deliberazione del 12 dicembre 2001 dal CIPE.
Il progetto “Corridoio di viabilità autostradale dorsale centrale Mestre – Orte” interessa il
territorio della Provincia di Forlì-Cesena nel tratto compreso tra Verghereto Sud e
l’interconnessione con A14 per uno sviluppo complessivo di circa km 66,4.
La riqualificazione della E45 si rende quanto mai necessaria per risolvere in modo
definitivo le problematiche funzionali e di sicurezza dell’attuale E45, infrastruttura
obsoleta e non più adeguata a sostenere la funzionalità trasportistica che è andata
assumendo nel corso degli ultimi 40 anni.
d) Sviluppo della S.P.n. 2 “di Cervia”,
L’itinerario stradale composto dalla S.P. n.2 “di Cervia” e dalla S.p. n.254 “di Cervia”
collega Forlì a Cervia; il tratto di strada sul territorio forlivese ha origine presso Forlì e
termina presso Casemurate sul confine con la Provincia di Ravenna.
26
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
La S.P. n.2 è una strada urbanizzata con forti situazioni di crisi in relazione alle esigenze
di scorrevolezza del traffico tipiche delle strade di collegamento extraurbane; dal
censimento del traffico risulta che la S.P. n.2 è una strada che ha un livello di servizio al
limite della saturazione ed è interessata da traffico promiscuo, con rilevanti percentuali di
autoveicoli pesanti.
A seguito delle criticità riscontrate gli interventi in programma mirano a: garantire un
collegamento funzionale tra Forlì e Cervia, tenendo conto dell’elevato flusso di traffico e
dell’importante quota di automezzi pesanti interessati al tragitto, nonché a liberare
dall’intenso traffico di attraversamento i centri abitati percorsi dalla S.P. n.2 e migliorarne
il livello di sicurezza complessivo.
e) Ulteriori interventi di rilevanza per il territorio:
•
Messa in sicurezza e ammodernamento della S.S. n.16 “Adriatica”; della
S.S. n.67 “Tosco-Romagnola”; della S.P. n.4 “del Bidente”; della S.P.
n.138 “Savio” e della S.P. n.137 “Tiberina” (come strade alternative al
tratto appenninico della E45).
•
Per quanto concerne la S.S. 9 Emilia è prevista la riqualificazione e messa
in sicurezza tratto Cesena/Savignano sul Rubicone e della variante
Savignano sul Rubicone e per la Cervese di Cesena il completamento del
sistema varianti con Calabrina/Villa Calabra, Via Calabria, 2° tratto
Bretella.
•
Miglioramento dei collegamenti intervallivi.
•
Riattamento e manutenzione di strade rurali di interesse comunale anche
in riferimento a quanto previsto dall’Asse 3 del Piano di Sviluppo Rurale.
2 Rafforzamento dello scalo merci di Forlì e potenziamento dell’autoporto di Cesena,
sul fronte delle derrate deperibili
Scalo merci di Forlì (Villa Selva)
Il nuovo scalo merci di Forlimpopoli, in corso di realizzazione, si configura come punto
baricentrico ottimale per l’area romagnola; la posizione dello scalo, localizzato nell’area
compresa tra la linea ferroviaria Bologna-Rimini e la nuova variante alla Via Emilia nel
tratto Forlì-Cesena, ne faciliterà lo sviluppo grazie all’elevato grado di accessibilità sia per
la gomma che per il ferro, sebbene le sue potenzialità siano strettamente condizionate
27
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
all’effettiva realizzazione della variante alla via Emilia (tale variante fungerà da raccordo
dagli assi della SS67 ed E45 in adduzione allo scalo). Complessivamente lo scalo
interesserà una superficie di 140.000 mq e, a regime, avrà una capacità di oltre 1,2
milioni di tonnellate/anno, con possibilità di ulteriore espansione nella zona industriale a
nord dello scalo e le sue funzioni principali saranno l’attestazione e la formazione di
convogli ferroviari tradizionali (traffico attualmente attestato su altri scali).
Autoporto di Cesena
Ci si propone di potenziare l’autoporto di Cesena con gli interventi necessari a
promuovere una strategia di sviluppo attraverso la messa a sistema della maglia
infrastrutturale e della rete dei nodi strategici, atti al superamento della scarsa
consistenza e frammentazione delle aziende.
L’obiettivo è trasformare l'autoporto, le cui attuali funzioni si limitano ad area di servizi per
l'autotrasporto esistente e sono dunque circoscritte all'ambito locale, in una base logistica
autonoma in grado di fornire servizi alle imprese di autotrasporto e produzione dell'area,
fortemente integrata col nuovo scalo intermodale a Villa Selva.
3 Aeroporto internazionale “Luigi Ridolfi”di Forlì
Sono previsti infine il potenziamento e lo sviluppo dell’Aeroporto Internazionale “Luigi
Ridolfi” di Forlì.
Gli interventi previsti riguardano: l’adeguamento dell’aerostazione al fine di corrispondere
alle necessità di aumento del traffico passeggeri; l’ampliamento dei parcheggi interni che
si integreranno con la previsione di ulteriori aree di parcheggio nella zona esterna al
sedime aeroportuale prospiciente l’aerostazione; la realizzazione di nuovi uffici e servizi
per le compagnie che fanno base nell’Aeroporto di Forlì; l’ampliamento delle attività
commerciali in un’ottica d’integrazione con le previsioni riguardanti in particolare la zona
prospiciente l’aerostazione. Sono previsti nell’area sud i nuovi impianti per il polo cargo e
per il polo della manutenzione e hangaraggio per lo sviluppo di tutti i servizi aeroportuali
a questi connessi.
28
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
4 Sviluppo di forme di mobilità alternativa, attraverso l’attuazione di progetti di
riqualificazione del sistema ferroviario quale il TRC (Trasporto Rapido Costiero) ed
una serie di interventi per la mobilità ciclabile in ambito urbano
Per quanto riguarda i progetti di riqualificazione del sistema ferroviario, oltre al
potenziamento del Servizio Ferroviario Regionale di collegamento con Bologna, il
territorio provinciale è interessato anche dal progetto del “trasporto rapido costiero (TRC)
Ravenna – Cattolica”.
Per la tratta Rimini – Cattolica è prevista una metropolitana leggera con veicoli innovativi
che potranno circolare sull’ordinaria viabilità stradale, senza impianti fissi.
Per la tratta Rimini - Ravenna si prevede invece un servizio standard paragonabile a
quello delle moderne ferrovie urbane-suburbane.
Tra gli obiettivi fondamentali ma al momento ancora privi di risorse resta lo sviluppo di
forme di mobilità alternativa; in particolare sono in fase progettuale, di promozione e
incentivazione interventi per il potenziamento della mobilità ciclabile in ambito urbano
(adeguamento di percorsi ciclabili e pedonali, parcheggi scambiatori e per biciclette). In
tale direzione è da ritenersi imprescindibile anche una messa in rete dei percorsi ciclabili
esistenti che rischiano di essere poco utilizzati poiché proseguono in tratti in cui la
viabilità ciclabile non avviene in piena sicurezza.
29
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
DUP Obiettivo 6: Welfare e Qualità della vita
Fonte di finanziamento FSE- Documento di programmazione: POR FSE 2007-2013
Sostenere il percorso di innovazione e qualificazione del welfare per migliorare la qualità
della vita delle persone
E’ in corso di attuazione l’accordo tra Regione Emilia – Romagna e Provincia di Forlì Cesena per il sistema formativo e per il lavoro in base al quale vengono attribuite alla
Provincia di Forlì - Cesena per il triennio 2007-2009 :
(media annua risorse 2007-2009)
- asse inclusione sociale € 1.050.386,00
La Provincia di Forlì - Cesena ha già avviato ed in parte realizzato le azioni formative e di
politica attiva per il lavoro finanziate con le risorse disponibili per gli anni 2007, 2008 e 2009.
Tali priorità sono state declinate negli atti di Indicazioni Annuali della Giunta al Dirigente con
adattamento alla situazione del contesto socio-economico e con una forte attenzione ad
integrare l’azione FSE con altre politiche e strumenti di intervento locali e regionali.
Per favorire tale raccordo la Provincia di Forlì - Cesena ha provveduto ad istituire ed attivare
un Tavolo Politico e Tecnico per il Coordinamento fra le politiche attuate con il Fondo Sociale
Europeo e i Piani Distrettuali per la Salute e il Benessere Sociale.
Asse di riferimento
Priorità di intervento
-
Azioni di orientamento, formazione e accompagnamento al
lavoro di disabili giovani e adulti, azioni di sostegno alla
permanenza e allo sviluppo professionale dei lavoratori
INCLUSIONE
SOCIALE
disabili.
-
Azioni formative e di accompagnamento al lavoro,(in
particolare tirocini e inserimento lavorativo assistito da
tutoraggio), per le fasce svantaggiate, con priorità per le
persone appartenenti alle cosiddette “nuove povertà”.
30
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Si segnala inoltre il Progetto E-citizen di alfabetizzazione informatica per la cittadinanza
finalizzata all'utilizzo dei servizi on-line. Tale progetto è stato finanziato ad oggi solo con
fondi regionali e visti i risultati verrà riproposto per l'anno 2010: nel rilancio sarà necessario
contribuire al finanziamento con altre fonti (Enti Locali/Sponsor).
31
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
DUP Obiettivo 7: Ambiente e Risorse Naturali
I principali interventi previsti in tale ambito sono i seguenti:
•
Interventi per la tutela e l’ottimizzazione della gestione della risorsa idrica
•
Realizzazione di impianti per facilitare l’uso plurimo delle acque del Canale Emiliano
Romagnolo (CER)
•
Attivazione di azioni riguardanti la gestione integrata delle zone costiere, supporto alla
biodiversità, monitoraggio per la difesa degli ecosistemi marini dell’area adriatica
•
Miglioramento dell’ambiente dello spazio rurale; Preservare ed accrescere il contenuto
di biodiversità. Si mira ad ottenere un tale risultato attuando le misure 216, 221e 214 del
PSR
•
Interventi per la messa in sicurezza di aree a forte inquinamento industriale
•
Promozione delle opportunità legate alla fruizione del Parco delle Foreste Casentinesi
Il principale strumento di finanziamento di interventi nel campo ambientale è stato il Piano
Triennale di Tutela Ambientale (PTTA), denominato “Azione ambientale per un futuro
sostenibile”. Si sono succeduti tre piani: 2001-2003, 2004-2006 e 2007-2009.
Il documento contiene la descrizione dei principali problemi ambientali della Regione, la
definizione degli obiettivi, i campi di intervento, gli strumenti, gli attori coinvolti nella sua
attuazione, l’indicazione delle risorse finanziarie disponibili e le modalità di gestione. Una
"cabina di regia" composta dagli Assessori regionali e Provinciali, nonché dai dirigenti dei
principali servizi ambientali della regione e delle Province sovrintende alla programmazione.
Con questo strumento si sono finanziate azioni su vari settori: parchi e rete Natura 2000,
educazione ambientale, rifiuti, aria ed acque.
Per quanto riguarda il monitoraggio e la gestione della qualità dell'aria, le scarse risorse sono
state ripartite negli ambiti provinciali in maniera proporzionale al numero di centraline e alla
popolazione residente. Per il monitoraggio della qualità dell'aria quadriennio 2009-2012 sono
necessari circa 2 milioni di € l’anno; per la gestione della qualità dell'aria ed attuazione di
azioni per il miglioramento sono state assegnate dal 2004 ad oggi risorse pari a circa
1.850.000 € da parte del Ministero dell'Ambiente e della Regione Emilia – Romagna.
32
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Nell’ambito del Progetto GIZC gestione integrata delle zone costiere sono stati inoltre attivati
interventi per circa 800.000 € al fine di indirizzare verso la piena sostenibilità ambientale tutte
le attività che riguardano l'area costiera emiliano-romagnola.
Si evidenziano gli strumenti di pianificazione e programmazione di settore:
•
Piano provinciale di gestione dei rifiuti (approvato 2007);
•
Piano di gestione della qualità dell'aria (approvato 2007);
•
Piano Energetico Ambientale Provinciale (in via di approvazione);
•
Piano di emergenza provinciale di Protezione Civile (approvati alcuni stralci);
•
Piano infraregionale delle attività estrattive (approvato 2004).
Si ritengono inoltre necessari altri finanziamenti sulle seguenti questioni strategiche:
•
Interventi per il miglioramento della qualità dell'aria come individuati nel Piano provinciale
di Gestione della Qualità dell'Aria ma tuttora privi di forme di finanziamento.
•
Azioni tese ad aumentare il bacino di utilizzo delle acque del CER aumentandone
l'utilizzo agricolo ed industriale a vantaggio di una diminuzione dei prelievi dai corsi
d'acqua e dalle falde.
•
Azioni tese a mettere a disposizioni acque di minor pregio rispetto all'acqua di Ridracoli
per soddisfare gli usi turistici non nobili della costa senza rivolgersi alle acque di falda.
Per quanto concerne la promozione delle opportunità legate alla valorizzazione e alla
fruizione del Parco delle Foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna esistono alcuni
progetti già strutturati con richiesta di finanziamento in corso.
Numerosi sono i progetti che non hanno ancora ricevuto finanziamento e che appaino
coerenti sia con gli obiettivi del Paino di Azione Ambientale 2008-2010 e con il Programma
per il Sistema regionale delle aree protette e dei siti della rete natura 2000 ed in particolare i
seguenti:
•
Intervento su immobili e su rete sentieristica;
•
Valorizzazione dell'asse ambientale tra Corniolo e Premilcuore;
•
Interventi ambientali per la valorizzazione di alcune attività economiche come strumento
di conservazione della biodiversità;
•
Interventi di recupero di habitat naturali e di emergenze storico – culturali;
33
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
•
Interventi di adeguamento e di razionalizzazione delle strutture informative del Parco per
rivedere l’attuale forma organizzativa e modernizzarne la funzione in relazione all’utenza
e al rapporto con gli operatori locali (soprattutto turistici).
Ulteriori idee progettuali, al momento in fase embrionale, saranno suddivise per argomenti e
raggruppate in alcuni ambiti strategici, quali:
•
Miglioramento del patrimonio naturale
•
Promozione e sostegno del turismo
•
Sostegno delle filiere agro alimentari
•
Sviluppo di attività di formazione, ricerca e didattica
•
Promozione di partenariati di scala territoriale regionale e interregionale
•
Promozione di fonti rinnovabili di energia
Nel presente Obiettivo si segnala inoltre che la Provincia di Forlì - Cesena è coinvolta in vari
progetti su numerosi programmi di cooperazione transfrontaliera:
•
Nel settore Agroalimentare è da evidenziare il programma “MEDIET”di cui è Leading
Partner L’Altra Romagna e la Provincia di Forlì-Cesena è Partner;
•
in ambito di Agricoltura e Ambiente la Provincia di Forlì-Cesena è Partner nei programmi
“AGRICLIMATE” e “CLIMATEAGRI”;
•
sul tema Ambientale e delle Energie rinnovabili la Provincia è Leading Partner del
programma “VER.LA.RER” e, sempre in tema ambientale è coinvolta nel programma
“ACQUA.M.AD.RE.”.
34
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
DUP Obiettivo 8: Patrimonio Ambientale e Culturale
Gli interventi del Programma di Valorizzazione e Promozione del Territorio della Provincia di
Forlì – Cesena ammessi a contributo dell’asse 4 del POR – FESR 2007 – 2013
“Valorizzazione beni culturali e ambientali per sviluppo turistico e commerciale”, si collocano
nella strategia provinciale di un’”offerta integrata” imperniata sulle risorse ed i prodotti di
eccellenza del territorio provinciale.
Essi sono:
N.
Beneficiario
1
Comune di Cesenatico
Titolo Progetto
Investimento
Risorse
Totale
POR
5.000.000,00
2.000.000,00
1.500.000,00
600.000,00
1.200.000,00
720.000,00
1.100.000,00
550.000,00
3.125.000,00
1.410.000,00
11.925.000
5.280.000
Valorizzazione "Vena
Mazzarini" e percorso turistico
Complesso museale San
2
Comune di Forlì
Domenico (Allestimento
Chiesa San Giacomo
Apostolo)
3
4
Comune di Tredozio
Comuni di Galeata e
Savignano sul
Rubicone
5
Monastero SS. Annunziata
Sistema delle Aree
Archeologiche
Comuni di Cesena,
Castrocaro Terme e
Terra del Sole,
Sistema delle Fortificazioni
Forlimpopoli, Gatteo,
Meldola
TOTALE
La strategia di valorizzazione e promozione del territorio provinciale assume come
orientamento l’integrazione e la costruzione di reti trasversali e si concentra su alcuni
percorsi culturali e poli di eccellenza; in primo luogo il sistema delle fortificazioni e quello
archeologico che, oltre a quelli già inseriti nel PVPT, offrono ulteriori elementi di pregio che
necessitano di essere valorizzati e aperti alla fruizione pubblica.
35
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Si tratta, inoltre, di far risaltare appieno i diversi potenziali e capitali territoriali del sistema
forlivese e cesenate nel modo seguente: tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della
matrice storica del territorio, attraverso la realizzazione e la promozione di itinerari storici e
culturali, come i percorsi storici legati ai luoghi del Risorgimento, dell’architettura razionalista,
la Linea Gotica e quello letterario legato all’eredità dei grandi scrittori romagnoli (Giovanni
Pascoli, Marino Moretti, Giosuè Carducci, Renato Serra).
Ulteriore elemento di pregio e meritevole di valorizzazione è costituito dagli itinerari spirituali
quali la “via dei Romei” e le Vie di San Vicinio e di San Francesco che collegano numerosi
centri di culto medioevali quali monasteri, cenobi ed hospitales.
Da ultimo ma non meno importante, nell’ambito di una più efficace tutela e promozione del
patrimonio ambientale è imprescindibile operare un’energica riqualificazione dell’ambiente
costiero e una valorizzazione delle risorse del Parco Nazionale delle foreste Casentinesi,
monte Falterona e Campigna.
36
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
DUP Obiettivo 9: Valorizzare i potenziali territoriali
Ai fini dell’attuazione della procedura negoziale la Provincia ha messo a disposizione dei
Comuni, delle Comunità montane e dell’Ente Parco un apposito applicativo web denominato
“Banca progetti” con il quale gli enti coinvolti identificano e presentano i progetti prioritari da
candidare a cofinanziamento.
Sulla base dei progetti presentati e dell’’istruttoria tecnica in corso, la Provincia e gli enti
coinvolti definiranno le priorità territoriali nell’ambito e in continuità con le strategie del Piano
di Sviluppo Locale del DocUP Obiettivo 2 2000-2006, del Programma di Valorizzazione e
Promozione del Territorio, e più in generale con le strategie di intervento delineate dalla
programmazione regionale unitaria, dall'Asse 4 del PSR "Attuazione dell'approccio Leader" e
della L.R. 2/2004 per la montagna.
I fondi e le politiche della precedente programmazione hanno positivamente rilanciato
l’economia e lo sviluppo del territorio, senza però consentire di colmare del tutto il divario nei
confronti della fascia di pianura. Persiste un problema di qualificazione e potenziamento
delle dotazioni infrastrutturali (viabilità interna, reti telematiche, infrastrutture ambientali, ecc.)
e di servizi.
Innanzitutto un territorio competitivo deve poter contare su un adeguato livello di
infrastrutturazione che consenta l’integrazione, non solo dal punto di vista fisico, con le aree
forti del territorio regionale, agendo sugli ambiti d’intervento finalizzati a rafforzare le
connessioni con le reti lunghe (rete viaria locale) – si veda a questo proposito la descrizione
nell’Obiettivo 5.
Si ritiene prioritario agevolare ed accelerare la trasformazione verso una “nuova società”
basata sulla conoscenza e che sarà sempre di più caratterizzata da un uso diffuso dell’alta
tecnologia, orientata all’utilizzo delle telecomunicazioni e dotata di infrastrutture e servizi
telematici, sia nell’ambito della Pubblica Amministrazione sia nell’ambito del settore
produttivo.
A questo fine risulta quindi fondamentale sostenere la diffusione delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione per consentire una facilitazione del rapporto tra
Pubblica Amministrazione e cittadino/impresa, nonché creare vantaggi competitivi alle
imprese e consentire quelle trasformazioni organizzativo – gestionali – commerciali
fondamentali per le aziende che si vogliono interfacciare con il mercato globale. In questa
prospettiva è indispensabile il completamento della diffusione della banda larga (cablaggio a
37
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Larga Banda dei territori collinari e montani non ancora raggiunti dalla rete Lepida) nelle aree
del territorio provinciale che sono sprovviste della MAN e dei collegamenti tra territori e realtà
pubbliche ed imprese.
Per quanto riguarda il sistema produttivo occorre qualificare le aree artigianali presenti ed
evitare la frammentazione degli insediamenti produttivi nel territorio puntando sulla
valorizzazione del potenziale locale attraverso la sua riqualificazione ambientale; in questa
direzione il potenziamento delle infrastrutture per il sistema produttivo deve essere
caratterizzato da alta sostenibilità territoriale e ambientale (aree ecologicamente attrezzate).
Occorre potenziare l’attrattività turistica del territorio e la qualificazione dell’offerta turistica e
commerciale per supportare la nascita di nuova imprenditorialità in questi settori.
Di seguito si propongono alcune indicazioni di priorità per il territorio provinciale:
- valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, strettamente correlata sia al
mantenimento dell’identità locale, sia al mantenimento e miglioramento dei servizi;
- valorizzare la memoria storica del territorio attraverso interventi di recupero e
valorizzazione del patrimonio storico -architettonico dei Comuni del territorio;
- riqualificazione urbana dei centri e miglioramento dell’accessibilità, della qualità
degli spazi verdi e per il tempo libero;
- promozione delle opportunità economiche legate alla fruizione turistica del Parco
nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna;
- integrazione delle diverse opportunità di fruizione turistica (storica e culturale,
naturalistica e ambientale) attraverso la creazione e valorizzazione di circuiti turistici
integrati tematici che colleghino le eccellenze naturalistiche e culturali (si veda a
questo proposito quanto indicato nell’Obiettivo 8).
38
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
DUP Obiettivo 10: Attrattività delle Città
Nell’ambito del presente obiettivo si indicano le seguenti priorità:
Comune di Forlì
Nell’ambito del “Progetto Centro Storico” si prevede la realizzazione di tre grandi progetti di
riqualificazione urbana:
1 - Convento di San Domenico, Sant’Agostino, piazza Guido da Montefeltro
Il progetto ha l’obiettivo di creare, nei due conventi e nelle tre piazze, una nuova centralità
urbana; esso prevede il completamento dei lavori nell’ex Convento di San Domenico; il
decentramento della Caserma della Guardia di Finanza e la rifunzionalizzazione degli spazi
dell’ex Convento di Sant’Agostino e la riqualificazione della piazza Guido da Montefeltro.
2 - Ex Ospedale Morgagni e Palazzo del Merenda
Il progetto ha l’obiettivo di rifunzionalizzare l’ex complesso ospedaliero in campus
universitario creando all’interno del tessuto urbano una nuova polarità che costituisca una
cerniera tra nucleo storico e città periferica.
3 - Mercato Alimentare di Piazza Cavour
All’interno di un progetto generale di recupero e riqualificazione del Centro Storico l’area del
mercato coperto è stata individuata come quella che più strategicamente, per posizione e
funzioni, necessita di un’azione combinata di riqualificazione, con un’attenzione particolare
rivolta alle strategie per la sicurezza nella città. Un primo stralcio riguardante interventi sulla
piazza e su parte del Mercato è stato già realizzato, con esiti positivi. E’ in previsione il
progetto di completamento che interverrà sul Mercato Coperto ultimandone la riqualificazione
e il recupero rendendolo così centro propulsore e determinante della qualità del Centro
storico.
Comune di Cesena
Riqualificazione urbana nei comparti dell’ex mercato ortofrutticolo, (quartiere
NOVELLO)
È prevista la riqualificazione della grande area a cavallo della ferrovia a nord ovest della città.
L’ambito di intervento si estende su 23 ettari e comprende, fra gli altri, gli spazi dell’ex
Mercato Ortofrutticolo, la zona sopra il tunnel della Secante e il polo scolastico davanti alla
stazione.
39
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Negli intenti questa zona è destinata a diventare una delle nuove centralità urbane della città
innalzandola a livelli di qualità e di progettazione che si vogliono di standard europeo. Lo
strumento scelto è quello del programma di riqualificazione urbana, cogliendo le opportunità
offerte dalle normative nazionale e regionale.
L’area d’intervento comprende, ad esempio, il grande parco pubblico che correrà sopra la
galleria della Secante per una superficie di circa 110mila mq. Ci sono, poi, 50mila mq.
destinati di superficie utile lorda riservati alla costruzione di edifici residenziali, mentre 18mila
mq. saranno utilizzati per il terziario (in particolare, una parte sarà destinata a laboratori e
attrezzature legati all’innovazione produttiva).
Altri 1.000 mq accoglieranno artigianato di servizio e 8mila mq attività commerciali. In uno
spazio affacciato lungo il fiume Savio è prevista, inoltre, la realizzazione di uffici e depositi
della Protezione Civile e depositi comunali per un’estensione di circa mq. 6.000 di Superficie
Utile Lorda. E naturalmente sono previsti spazi pedonali e di relazione e aree verdi.
Riqualificazione Piazza Libertà:
il progetto ha l’obiettivo di creare una nuova centralità e ravvivare le attività commerciali,
attraverso un intervento di arredo urbano (ripavimentazione, sottoservizi, illuminazione e
arredi) che interesserà oltre alla piazza, il percorso che collega il duomo al teatro Bonci e il
nuovo giardino pubblico.
Biblioteca Malatestiana:
Nel 2005 la Biblioteca Malatestiana, esempio unico di biblioteca umanistica del
Rinascimento, è stato il primo bene italiano ad essere inserito nel prestigioso Registro
Internazionale della Memoria del Mondo dell’UNESCO.
È in corso di realizzazione un intervento di ampio respiro sul complesso della Malatestiana di
cui il progetto di terzo lotto (il primo già ultimato, il secondo in fase di conclusione), ha
l’obiettivo di implementare le superfici della grande Malatestiana attraverso il completamento
degli interventi edilizi che prevedono il recupero e la rifunzionalizzazione degli spazi in
precedenza occupati dal liceo classico, l’arredamento e le attrezzature, il trasferimento
dell’archivio di stato e la riqualificazione della piazza Bufalini.
Foro annonario
Il progetto di recupero del Foro Annonario, già presentato, sarà realizzato per creare il cuore
del commercio delle cose buone di Cesena. Attraverso l’affidamento della concessione di
progettazione, costruzione e gestione sulla base della proposta formulata dall’unico
40
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
promotore del project financing selezionato e la gestione del rapporto con i concessionari e
loro ricollocazione esternamente alla struttura del foro.
Riqualificazione tratto urbano di via Emilia a Cesena: Dopo la realizzazione e messa in
esercizio della secante di Cesena, il tratto urbano della via Emilia deve essere ricondotto con
interventi mirati a ristabilire un giusto equilibrio tra la mobilità veicolare che comunque dovrà
continuare ad utilizzarla essendo il principale asse urbano e la mobilità sostenibile pedonale
e ciclabile al fine di continuare il percorso di sostegno ed ampliamento di mobilità alternative.
Aeroporto internazionale “Luigi Ridolfi” di Forlì
Ai fini di rafforzare l’attrattività e la competitività del territorio si ritiene strategico l’intervento
sullo scalo forlivese. Il potenziamento dell’insediamento aeroportuale nell’ambito del Polo
Tecnologico Aeronautico prevede uno sviluppo in diversi settori: campus aeronautico; area
per la ricerca applicata, terziario innovativo e attività produttive; area aeroportuale dedicata
all’attività aeronautica ed altri nuovi servizi come quello di manutenzione aeromobili.
Sono inoltre previsti altre destinazioni di tipo commerciale che saranno localizzate nelle aree
prospicienti l’aerostazione.
Quanto illustrato sopra è una ricognizione programmatica dei fabbisogni, che dovrà essere
puntualmente verificata, ai fini della effettiva finanziabilità degli interventi, sulla base delle
procedure tecnico – finanziarie ed amministrative connesse a ciascuna fonte di
finanziamento che verrà puntualmente individuata.
41
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
2.3
Le priorità della provincia di Forlì - Cesena per l’attuazione del DUP
A partire dalla strategia complessiva espressa dal sistema territoriale si è proceduto
mettendo in risalto e a valore tutti le proposte coerenti con gli obiettivi della Politica
Regionale Unitaria e, al contempo, in grado di contribuire alla costruzione della regione
sistema.
Nella tabella seguente sono esplicitate le proposte regionali condivise con il sistema
territoriale, le proposte locali ritenute un fattivo contributo alla costruzione della regionesistema in rapporto agli obiettivi del DUP e ai programmi di finanziamento.
Coerentemente alla strategia operativa del DUP, si tratta di tutte quelle proposte rispondenti
ad una serie di criteri, quali:
- contenuti fortemente correlati con le priorità strategiche regionali,
- capacità di coinvolgimento di una pluralità di soggetti istituzionali (locali e regionali),
- capacità di rimuovere importanti ostacoli alla crescita armonica e sostenibile del
territorio,
- dimensione finanziaria di rilievo,
- completamento di interventi realizzati in periodi di programmazione precedenti.
L’intesa per l’integrazione delle politiche territoriali sarà sottoscritta tra la Regione Emilia –
Romagna, la Provincia di Forlì – Cesena, i Comuni della provincia di Forlì – Cesena; essa
farà riferimento al presente documento che ne rappresenta contenuto sostanziale.
42
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Riepilogo delle priorità e dei progetti della provincia di Forlì Cesena per l’attuazione del DUP
Coop. territoriale
Coop.
transfrontaliera
Risorse Enti
Locali
FEASR
Altre risorse
FAS nazionale
Risorse regionali
FAS regionale
PRIORITA’ CONDIVISE
FSE
OBIETTIVI DEL DUP
FESR
Programmi di finanziamento
Realizzazione di un Tecnopolo sui temi meccanica
avanzata, tecnologie aeronautiche, nautiche e
aerospaziali, fluidodinamica, agroalimentare e ICT
Obiettivo 1
Rafforzare l'orientamento e
l'impegno del sistema
regionale verso la ricerca e
l'innovazione,
Realizzazione di un polo tecnico di formazione in
campo della tecnologia dell’informazione e
sull’innovazione organizzativa
Progetto NAUTILUS
Attività di ricerca industriale e di trasferimento
tecnologico per il settore della nautica.
“Laboratorio per lo Studio della Turbolenza:
C.I.C.Lo.P.E.”
Attività di ricerca industriale e di trasferimento
tecnologico per il settore della fluidodinamica.
Obiettivo 2
Potenziare l’investimento
sul capitale umano
attraverso l’innalzamento
delle competenze
Intesa per la formazione e il lavoro
per il 2007-09*
Interventi formativi nell’ambito del Piano di sviluppo
rurale (PRIP)
43
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Promuovere la
qualificazione in senso
innovativo e la
competitività del sistema
produttivo regionale e/o di
specifici clusters produttivi
regionali
Obiettivo 4
Promuovere una maggiore
sostenibilità energetica ed
Coop. territoriale
Coop.
transfrontaliera
Risorse Enti
Locali
FEASR
Altre risorse
FAS nazionale
Interventi per la modernizzazione delle aziende
agricole nell’ambito del Piano di sviluppo rurale
(PRIP)
Risorse regionali
Obiettivo 3
FAS regionale
PRIORITA’ CONDIVISE
FSE
OBIETTIVI DEL DUP
FESR
Programmi di finanziamento
Rafforzamento competitivo delle imprese nei campi
dell’innovazione, dell’energia e ICT, fruibilità
patrimonio culturale-ambientale . Criteri di priorità
contenuti nei bandi POR FESR (Assi 1-2-3-4)
Produzione e consumo sostenibile ed efficienza
energetica del sistema territoriale e produttivo
APEA
ambientale del sistema
produttivo e dei servizi
Gli ambiti candidati a Aree Produttive Ecologicamente
Attrezzate sono 3 (Forlì, Cesena, Gambettola)
44
Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Obiettivo 5
Rafforzare la rete
infrastrutturale per
una mobilità
sostenibile in grado
di assicurare ai
cittadini e alle
imprese la migliore
accessibilità al
territorio regionale
Coop.
territoriale
Coop.
transfrontaliera
Risorse Enti
Locali
FEASR
Altre risorse
FAS nazionale
Risorse
regionali
FAS regionale
PRIORITA’ CONDIVISE
FSE
OBIETTIVI DEL DUP
FESR
Programmi di finanziamento
Rafforzamento dei collegamenti stradali e loro ottimale
interconnessione con le principali arterie di collegamento
(Via Emilia, E45-E55, A14 ecc.). In particolare:
riqualificazione della Cervese, completamento delle
tangenziali di Forlì e Cesena, messa in sicurezza e
ammodernamento della SS16, completamento del nuovo
casello autostradale al Rubicone, ecc.
Rafforzamento dello scalo merci di Forlì e potenziamento
dell’autoporto di Cesena
Sviluppo di forme di mobilità alternativa, attraverso
l’attuazione di progetti di riqualificazione del sistema
ferroviario quale il TRC (Trasporto Rapido Costiero) ed
una serie di interventi per la mobilità ciclabile
Potenziamento e sviluppo insediamento aeroportuale
“Luigi Ridolfi” nell’ambito PTA di Forlì
Riattamento e manutenzione di strade rurali di interesse
comunale
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Coop.
territoriale
Coop.
transfrontaliera
Risorse Enti
Locali
FEASR
Altre risorse
FAS nazionale
Risorse
regionali
FAS regionale
PRIORITA’ CONDIVISE
FSE
OBIETTIVI DEL DUP
FESR
Programmi di finanziamento
Intesa per la formazione e il lavoro per il 2007-09:
Inclusione
Obiettivo 6
Sostenere il percorso
di innovazione e
qualifi-cazione del
welfare
Azioni congiunte finalizzate al raggiungimento di un
modello sostenibile di integrazione economica e sociale
nell’area adriatica
Progetto E-citizen di alfabetizzazione informatica per la
cittadinanza finalizzata all'utilizzo dei servizi on-line
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Coop.
territoriale
Coop.
transfrontaliera
Risorse Enti
Locali
FEASR
Altre risorse
FAS nazionale
Risorse
regionali
FAS regionale
PRIORITA’ CONDIVISE
FSE
OBIETTIVI DEL DUP
FESR
Programmi di finanziamento
Interventi per la tutela e l’ottimizzazione della gestione
della risorsa idrica
Obiettivo 7
Realizzazione di impianti per facilitare l’uso plurimo delle
Sviluppare
l’infrastruttura
ambientale di
supporto alla
biodiversità,
rafforzare la
prevenzione e
gestione dei rischi
naturali, difesa del
suolo e della costa
acque del Canale Emiliano Romagnolo (CER)
Attivazione di azioni riguardanti la gestione integrata delle
zone costiere, supporto alla biodiversità, monitoraggio per
la difesa degli ecosistemi marini dell’area adriatica
Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale
Preservare ed accrescere il contenuto di biodiversità
Interventi per la messa in sicurezza di aree a forte
inquinamento industriale
Promozione delle opportunità legate alla fruizione del
Parco delle Foreste Casentinesi
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Obiettivo 8
Valorizzare e
promuovere il
patrimonio
ambientale e
culturale
Coop. territoriale
Coop.
transfrontaliera
Risorse Enti
Locali
FEASR
Altre risorse
FAS nazionale
Risorse
regionali
FAS regionale
PRIORITA’ CONDIVISE
FSE
OBIETTIVI DEL DUP
FESR
Programmi di finanziamento
PVPT :Percorsi d’acque.
Valorizzazione del centro e museo della marineria di
Cesenatico
PVPT :Complesso museale San Domenico nel centro
storico di Forlì. Realizzazione di sale per concerti,
convegni, esposizioni
PVPT :Ex-Monastero di S. Annunziata di Tredozio.
Riqualifica-zione a fini convegnistici e congressuali
PVPT :Parchi e Aree archeologiche: La villa di Teodorico
e il Parco archeologico di S. Giovanni in Compito Intervento di recupero della Villa di Teodorico a Galeata
PVPT :Il sistema delle fortificazioni della Romagna
pontificia e malatestiana
Realizzazione di progetti relativi al sistema termale,
storico-culturale, alla mobilità sostenibile e al turismo
vocazionale
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Il contributo del sistema territoriale della provincia di Forlì-Cesena all’attuazione della Politica Regionale Unitaria
Coop. territoriale
Coop.
transfrontaliera
Risorse Enti
Locali
FEASR
Altre risorse
FAS nazionale
Risorse
regionali
FAS regionale
PRIORITA’ CONDIVISE
FSE
OBIETTIVI DEL DUP
FESR
Programmi di finanziamento
Valorizzazione della risorsa Appennino: infrastrutture,
accessibilità, valorizzazione turistica e storico - culturale.
Obiettivo 9
Valorizzare i
potenziali territoriali,
consolidare le aree
ex Obiettivo 2
Contrasto al Digital Divide attraverso il cablaggio a Larga
Banda dei territori collinari e montani non ancora raggiunti
dalla rete Lepida
Interventi finanziati dagli Accordi-quadro in attuazione
delle Intese Istituzionali di Programma sottoscritte ai sensi
della L.R. 2/2004 per la montagna
Interventi finanziati con l'Asse 4 del PSR "Attuazione
dell'approccio Leader"
Comune di Forlì
Progetti di riqualificazione urbana del centro storico
Obiettivo 10
Promuovere la
competitività, la
qualità e l'attrattività
della rete delle città
Comune di Cesena
Progetti di riqualificazione urbana
Polo Tecnologico Aeronautico
Potenziamento e sviluppo dell’insediamento aeroportuale
“Luigi Ridolfi” di Forlì
49
APPENDICE
INTERVENTI DI PROGRAMMAZIONE CONNESSI A FINANZIAMENTI EUROPEI
CORRELATI INDIRETTAMENTE AL DUP
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE
In base ai criteri di programmazione europea sull’Obiettivo Cooperazione Territoriale il
territorio della provincia di Forlì – Cesena è area eleggibile per i seguenti programmi:
-
Cooperazione Interregionale Interreg IV C;
-
Cooperazione Transnazionale Sud Est Europa;
-
Cooperazione Transnazionale Europa Centrale;
-
Cooperazione Transnazionale MED;
-
Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico;
Gli Enti Locali della provincia di Forlì –Cesena propongono alla Regione Emilia-Romagna di
considerare che le materie prioritarie per il territorio della provincia di Forlì – Cesena
riguardano:
-
- Welfare
-
- Turismo,
-
- Agroalimentare
-
- Aeronautica e Nautica
-
Ogni altra materia connessa alle vocazioni indicate nell’ambito dell’Obiettivo 1
“Ricerca e Innovazione”
La Provincia di Forlì – Cesena, nell’intento di raggiungere un modello sostenibile di
integrazione economica e sociale nell’area adriatica ha inteso rafforzare e promuovere
dinamiche rivolte allo sviluppo, alla sostenibilità e alla sicurezza del territorio in alcuni casi
promuovendo e in altri casi collaborando ai progetti sotto elencati che saranno presentati sul
primo Bando IPA Adriatico.
Ambito operativo /
eventuale
Soggetto Proponente
Titolo Progetto
Ruolo
Agricoltura
WELL FOOD – Ricerca e innovazione
per raggiungere un alto benessere
alimentare attraverso produzione di
qualità in Adriatico
LP
Agricoltura e Turismo
ECA - Entroterra costieri Adriatico
LP
Centro Ricerche
Marine di Cesenatico
ACQUA.M.AD.RE.
Partner
Budget
500.000
300.000
Al momento,
non si hanno
Politiche Sociali
maggiori
dettagli
Al
momento,
non si hanno
Partner
maggiori
LP
Comune
di
Progetto sul sociale – responsabilità
dettagli
Forlì
Politiche Sociali
sociale dell’impresa
Al momento,
Tourism entrepreneurship favouring
non si hanno
Partner
Turismo
a sustainable and inclusive
LP Regione E-R
maggiori
development of local communities
dettagli
Partner
NECHTAR - Natural and Cultural
LP Provincia di
Turismo
200.000
Heritage Tourism in Adriatic Region
Rimini
Al momento,
Infrastrutture
non si hanno
ICARO - InterConnection AiRports
aeroportuali
maggiori
Operability
Partner
dettagli
LP
Partner
Comune di Cesenatico Collegamenti interadriatici
LP Provincia di
200.000
Ravenna
Partner
Innovazione
LP Provincia di
200.000
INNOVECONOMY Ferrara
Progetto sul sociale - politiche
abitative
Partner
LP Comune di
Forlì
Ufficio Programmazione Territoriale
Socio-Economica
Tel. 05431/714291 – Fax. 0543/21465
[email protected]