Pentathlon moderno [Gli Sport - Pentathlon

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Pentathlon moderno [Gli Sport - Pentathlon
[Gli Sport - Pentathlon moderno]
Pentathlon moderno
Le origini
Nelle Olimpiadi antiche il pentathlon
comprendeva due lanci (disco e
giavellotto), una corsa, un salto in lungo
e una prova di lotta. L’idea di riproporre
una gara su cinque prove venne ripresa
dallo stesso barone de Coubertin che la
considerava un modo per individuare
una sorta di “ideale atleta completo”. La
storia che, in maniera romanzata, viene
posta alla base del pentathlon moderno è
quella di una soldato a cavallo incaricato
di consegnare un messaggio. Dopo
essersi dovuto difendere con la pistola e
la spada, deve portare a termine la sua
missione nuotando attraverso un fiume e
correndo all’interno di un bosco.
Originariamente a regolamentare il
pentathlon moderno è direttamente
il CIO, fino al 1948 quando lo svedese
Gustaf Dyrssen (già campione olimpico
nel 1920) fonda l’Union Internationale
de Pentathlon Moderne (UIPM) e ne
diventa il primo presidente.
Alla neonata UIPM si unisce, dal 1960
al 1998, il biathlon che dà poi vita ad
una propria autonoma federazione
(UIPMB).
A livello femminile le prime gare, non
ufficiali, si svolgono all’inizio degli
anni ‘70, mentre il primo regolamento
internazionale che ne disciplina l’attività
viene approvato nel 1972. Alla prima
edizione dei Mondiali aperta alle
donne (Londra 1981) partecipano 30
concorrenti di 9 Paesi.
In Italia
Anche se gli atleti italiani partecipano
alle gare olimpiche di pentathlon sin dal
1920, la nascita della federazione è più
recente e risale al 1940, quando viene
costituita la Commissione Italiana per
il Pentathlon Moderno. Sciolta per un
breve periodo (1944-1947), a presiederla
dal 1947 al 1973 è lo stesso presidente del
CONI, Giulio Onesti, mentre nel 1975
assume la denominazione di Federazione
Italiana Pentathlon Moderno (FIPM).
Fino ad allora gli azzurri hanno
conquistato un’unica medaglia olimpica
con il tenente Silvano Abbà, che nel
1936 a Berlino si classifica al terzo
posto e che nel 1940 diventa il primo
campione italiano. Durante la Seconda
Guerra Mondiale Abba, impegnato
sul fronte orientale in Russia, muore a
Isbuschensky nel 1942.
Proprio in ambito militare avviene
il reclutamento e l’allenamento dei
pentathleti azzurri fino agli anni ‘70.
Dal punto di vista dei risultati, dopo le
medaglie ai Mondiali di Berna nel 1950
(argento individuale con Duilio Brignetti;
bronzo a squadre con lo stesso Brignetti,
Giulio Palmonella e Gianni Cantoni) il
pentathlon azzurro torna alla ribalta ai
Giochi di Montreal 1976 in cui Daniele
Masala è quarto nella prova individuale.
Penalizzati dal parziale boicottaggio
italiano a Mosca 1980 (non gareggiano
i militari), i pentathleti si rifanno con
gli interessi a Los Angeles 1984: primo
Masala, terzo Carlo Massullo e oro a
squadre per entrambi insieme a Pier
Paolo Cristofori. A Seul 1988 sfiora l’oro
Carlo Massullo (è argento individuale
e a squadre, con Masala e Gianluca
Tiberti), ma l’azzurro si può consolare
con una carriera straordinaria: grazie
al bronzo a squadre a Barcellona (con
Tiberti e Roberto Bomprezzi) chiude
con 5 medaglie olimpiche. Un record,
considerato che meglio di lui nella storia
del pentathlon moderno ai Giochi è
riuscito a fare soltanto il sovietico Pavel
Lednev.
Due pentathlete azzurre sono presenti a
Sydney 2000, la prima edizione aperta alle
donne: Cerutti (nona) e Fares (ritirata).
Il miglior piazzamento femminile è
il quarto posto di Claudia Corsini ad
Atene 2004. La stessa Corsini nel 2005 a
Varsavia ha vinto i Mondiali.
Primi campionati nazionali:
1940
Prima presenza ai Giochi Olimpici:
1920
Prima medaglia ai Giochi Olimpici:
1936 (bronzo - Silvano Abbà)
All’Olimpiade
Tra i nomi dei partecipanti ai Giochi
di Stoccolma 1912, in cui debutta il
pentathlon moderno, c’è anche un atleta
destinato ad entrare nella storia, pur
senza conquistare nessuna medaglia (è
quinto). Il suo nome è George S. Patton
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ed è un 26enne ufficiale dell’esercito
degli Stati Uniti: circa 30 anni dopo, da
generale, comanderà le truppe degli
Alleati prima nello sbarco in Sicilia e poi
in Normandia.
La presenza dei militari nelle gare di
pentathlon è una costante di quegli
anni e per veder vincere il primo atleta
civile bisognerà attendere sino al 1952
quando, a Helsinki, si afferma lo svedese
Lars Hall, di professione carpentiere. La
Svezia del resto aveva dominato le prime
cinque edizioni (1912-1932) ottenendo
13 delle 15 medaglie in palio.
Tra gli episodi curiosi offerti dalle gare di
pentathlon, a Città di Messico nel 1968
il tedesco (occidentale) Hans-Jurgen
Todt è trattenuto dai suoi compagni
mentre cerca di aggredire... il suo
cavallo: Ranchero (questo il nome del
cavallo) per tre volte si era rifiutato di
affrontare un ostacolo, mandando così in
fumo i sogni da podio del suo cavaliere.
Nello stesso anno, il pentathleta svedese
Hans Gunnar Liljenvall viene scoperto
positivo per alcool dopo la prova di
tiro. Si tratta del primo caso di doping
accertato all’Olimpiade: la Svezia
restituisce il bronzo.
Nel 1976 il sovietico Boris Onyshchenko
è invece protagonista di un imbroglio: la
sua spada è dotata di un dispositivo che
gli permette di mettere a segno un punto
semplicemente schiacciando un pulsante
che chiude un contatto. Immediata la
squalifica.
Per quanto riguarda il programma
delle gare, le maggiori novità sono state
introdotte con i Giochi di Atlanta 1996:
è stata eliminata la prova a squadre e, se
in passato le cinque prove si svolgevano
nell’arco di 4-5 giorni, ora l’intero
pentathlon è racchiuso in un’unica
giornata.
La prima edizione a cui partecipano anche
le donne è Sydney 2000 e ad aggiudicarsi
l’oro è la britannica Stephanie Cook, che
nella prova di corsa supera la statunitense
Emily DeRiel, sua compagna di squadra
alla Oxford University.
Nel 2002 il comitato esecutivo del CIO
ha votato per l’esclusione del pentathlon
moderno dal programma dei Giochi, ma
la decisione non è stata successivamente
confermata.
Medagliere
Svezia
Ungheria
Unione Sovietica
Polonia
Italia
Russia
Gran Bretagna
Germania
Kazakistan
Stati Uniti
Finlandia
CSI*
Cecoslovacchia
Lituania
Lettonia
Francia
Repubblica Ceca
Bielorussia
Totale (34 gare)
ORO
ARGENTO
BRONZO
TOTALE
9
9
5
3
2
2
2
1
1
34
7
8
5
2
1
6
1
1
1
1
1
34
5
4
5
3
3
1
3
4
1
1
2
1
1
34
21
21
15
3
7
3
5
2
1
9
5
2
2
1
1
2
1
1
102
*Comunità Stati Indipendenti, denominazione degli atleti della disciolta Unione Sovietica nel 1992.
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Record
Maggior numero di medaglie, uomini
7
Pavyel Lednev (URS - 1968/1980)
Maggior numero di medaglie d’oro, uomini
3
András Balczó (HUN - 1960, 1968/1972 )
Più giovane medagliato
19-227 Aladár Kovácsi (HUN - 1952)
Più giovane medagliato/oro
19-227 Aladár Kovácsi (HUN - 1952)
Più anziano medagliato
37-121 Pavyel Lednev (URS - 1980)
Più anziano medagliato/oro
37-121 Pavyel Lednev (URS - 1980)
Più giovane medagliata
25-313 Emily deRiel (USA - 2000)
Più giovane medagliata/oro
27-115 Zsuzsanna Vörös (HUN - 2004)
Più anziana medagliata
28-236 Stephanie Cook (GBR - 2000)
Più anziana medagliata/oro
28-236 Stephanie Cook (GBR - 2000)
LE GARE
TIRO
I pentathleti usano una pistola ad aria compressa da 4.5 mm e tirano a un bersaglio fisso
posto a 10 m. I concorrenti hanno 20 colpi a disposizione e 40 secondi di tempo tra l’uno
e l’altro.
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SCHERMA
In questa prova viene usata la spada. Tutti i concorrenti si affrontano in assalti di un
minuto. Il primo che mette a segno una stoccata vince. In caso di assalto a vuoto, allo
scadere del minuto viene assegnata una penalità ad entrambi.
NUOTO
La gara si svolge sulla distanza di 200m sl (fino al 2000 sui 300m).
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EQUITAZIONE
È una gara di salto a ostacoli su un percorso di 350-450 m con 12 barriere (tra cui una
doppia e una tripla) e 15 salti. Il percorso va completato entro un tempo prestabilito.
I pentathleti montano cavalli forniti dagli organizzatori e assegnati in base ad un
sorteggio.
CORSA
Si tratta di una prova di corsa campestre
di 3.000 m (fino al 2000 di 4.000m). I
pentathleti partono scaglionati e l’ordine
di partenza è stabilito in base alla classifica
generale dopo le prime quattro prove.
Il primo a partire è il leader provvisorio
della classifica e l’intervallo di tempo per
determinare la partenza dei successivi
concorrenti è calcolato in base al loro
distacco in classifica, convertito in minuti
e secondi.
Proprio questo tipo di partenze fa sì che
il primo atleta che taglia il traguardo sia il
vincitore assoluto del pentathlon.