MOMENTI DI GIOCO AL NIDO Nel gioco il bambino è sempre al di
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MOMENTI DI GIOCO AL NIDO Nel gioco il bambino è sempre al di
MOMENTI DI GIOCO AL NIDO Nel gioco il bambino è sempre al di sopra della propria età media, del proprio comportamento quotidiano; nel gioco è come se egli crescesse di un palmo (Lev. S. Vygotskij) E’ attraverso il gioco che il bambino comincia a comprendere come funzionano le cose, ch cosa si può dare o non si può fare con determinato oggetti e grossomodo perché; mentre giocando con altri bambini si rende conto dell’esistenza delle leggi del caso e della probabilità e di regole di comportamento che vanno rispettate. Ma la lezione forse più importante che viene appresa dal gioco è che, anche se si perde, il mondo non crolla. (B.Bettelheim) Il gioco rappresenta una dimensione fondamentale dell’esperienza infantile: giocando, da soli e con gli altri, i bambini esplorano la realtà, sperimentano diverse possibilità di azione sul mondo fisico e sociale, maturano ed esercitano competenze, mettono alla prova le loro capacità, si misurano con gli altri e con le possibilità e i limiti dei diversi contesti/oggetti/materiali, provano sensazioni, esprimono ed elaborano emozioni e regole. La domanda su cosa sia veramente il gioco e quale significato sia da attribuire al giocattolo, sembra diventare sempre più difficile. Troppo facilmente il giocare viene scambiato con il puro e semplice essere occupato. Si è contenti, quando i bambini fanno qualche cosa e ci si chiede troppo poco sulle forze che vengono di volta in volta suscitate e chiamate ad agire nel bambino. Giocare per noi significa “essere nel processo”. Giocare è una faccenda seria per questo gli spazi e i materiali del nido (le sezioni, gli spazi comuni ma anche il giardino e le zone all’aperto) sono pensati per promuovere la libera scelta e l’autonoma organizzazione da parte dei bambini e quindi il piacere di fare, di concentrarsi e portare a termine un compito, per favorire e sostenere il gioco dei bambini in tutte le sue forme. Non è prevista una rigida programmazione di momenti e di proposte di gioco condotte dall’adulto che si pone piuttosto come osservatore e regista, con attenzione a modulare i suoi interventi di facilitazione, sostegno e mediazione delle relazioni e delle attività in cui i bambini sono impegnati sulla base di un’attenta osservazione dei loro bisogni e interessi; risponde alle loro richieste di relazione o attenzione, è a disposizione dei bambini, li osserva, se necessario presenta un gioco o media le relazioni tra i bambini. Per i più piccoli arredi e materiali sono predisposti per favorire le prime forme del gioco di esplorazione, la scoperta del dentro e del fuori e di tutte le sue possibili combinazioni, del comparire e dello scomparire (il cestino dei tesori e il gioco euristico, per esempio rientrano in queste proposte di gioco) e per sostenere la sperimentazione autonoma delle diverse possibilità di movimento in condizioni di sicurezza. Gli ambienti che ospitano i bambini più grandi (secondo e terzo anno di vita ) consentono la possibilità di espandere e declinare queste esperienze nelle diverse attività base del “fare” ovvero aprire e chiudere, riempire e vuotare, infilare e sfilare, sovrappore/impilare e demolire (costruire e distruggere), tirare e spingere, dividere/separare e riunire/raggruppare; un intenso lavoro di esplorazione che si trasforma anche in capacità di inventare e immaginare: dal far per davvero al far per finta. Tutte le sezioni, inoltre, sono attrezzate per consentire ai bambini il libero accesso alle attività con l’acqua. Per costruire l’abaco Materiale occorrente: Una tavoletta di compensato spessore 4 mm cm 25x20 Un listello di legno cm L 86x3.5x1 Un tondino in legno diametro 10 mm di h 13 cm (1 cm entrerà nel foro) Traforo ad archetto con lame sottili Colla presa rapida per legno Chiodini Carta vetrata a grana media e fine Martelletto Squadre da disegno Matita Trapano con punta per legno mm10 Vernice atossica ad acqua o a cera Anelli di legno oppure cilindri di cartone duro oppure pezzi di canna di gomma (tipo da giardino). L’importante, nel caso si utilizzino i cilindri che infilati nel tondino arrivino giusti alla sommità dello stesso Uno stocchetto di legno cm 18x5x3.5 (nel quale praticare un foro al centro dove infilare il tondino) Procedimento Disegnare sul compensato, con l’utilizzo delle squadrette, di un rettangolo di 20x25 cm. Tagliare con il traforo il rettangolo, ritagliare il listello di legno in pezzi da 25 cm (nr 2) e da cm 18 (nr 2). Carteggiare in corrispondenza dei tagli. Incollare i pezzi di listello sulla base di compensato. Mentre asciuga la colla, praticare il foro al centro dello stocchetto utilizzando il trapano. Una volta asciugata la colla fissare il listello con qualche chiodino. Infilare il tondino con un po’ di colla nel buco dello stocchetto. Incastrare lo stocchetto all’interno del vassoio così costituito incollandolo con leggero strato di colla. Una volta asciugata la colla levigare il tutto con la carta vetrata in modo che non vi siano schegge o asperità. Carteggiare ulteriormente con una carta vetrata a grana molto fine sino a quando tutte le parti non risulteranno completamente lisce. Infine passare il tutto con una vernice ad acqua o a cera atossica.