Cari Genitori e Atleti, con questa pagina vogliamo iniziare un
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Cari Genitori e Atleti, con questa pagina vogliamo iniziare un
F.I.D.A.L. VE472 LA FENICE MESTRE ATLETICA LEGGERA Stella d’argento al merito sportivo FONDATA NEL 1923 Associazione Sportiva Dilettantistica Cari Genitori e Atleti, con questa pagina vogliamo iniziare un rapporto di consulenza verso tutti quelli che si indirizzano a svolgere una pratica sportiva. La nostra Società ha iniziato una collaborazione con il negozio di articoli sportivi tecnici “EssetreSport” di Mestre – via Ca’ Rossa 48. Gli Amici del negozio sono a disposizione periodicamente presso il Campo di S.Giuliano per consigli e consulenze sugli acquisti con uno sconto anche del 20%. APPROFITTIAMONE!!! Come è fatta una scarpa da running ? E’composta sostanzialmente da 3 parti: Il battistrada è la suola, la parte solitamente nera, che viene a contatto con il terreno e che di solito viene rapidamente consumata dal continuo attrito. Un consumo del tallone lato esterno è assolutamente normale e vedremo poi il perché. L'intersuola è invece la parte bianca-chiara che è frapposta fra il battistrada e la tomaia; è forse la parte più importante, dato che è quella che è chiamata ad assorbire gli impatti col terreno. I materiali più utilizzati sono 2, ed ovviamente ne esistono di svariate durezze: 1) EVA (EtilVinilAcetato) o Phylon: molto soffice ed ammortizzante, ha il compito di ammortizzare gli impatti con il suolo, ma con il tempo e l'uso perde sempre più elasticità e morbidezza scaricando così sulle nostre strutture i microtraumi. 2) PU (Poliuretano): meno soffice dell’EVA, dura però più a lungo ed ha migliori caratteristiche di stabilità-antipronazione e di controllo del movimento. La tomaia è la parte superiore, quella colorata e che alloggia i lacci, importante per l’estetica della scarpa e la sua robustezza, un po’ meno dal punto di vista tecnico. Se le cuciture sono ben fatte (specie all’interno non devono causare abrasioni), se è traspirante, morbida e con materiali di qualità, allora è sicuramente ok ! Meglio ancora se ha dei rinforzi in prossimità dell’alluce, punto solitamente soggetto a rotture ed usura precoce. Quando devo acquistare una scarpa nuova? Dipende da vari fattori. Quanti km ha fatto: è bene non eccedere i 1000 km, anche se apparissero ancora in buono stato. Il potere ammortizzante sarebbe probabilmente molto diminuito. Ce ne si può rendere facilmente conto controllando se sui fianchi dell'intersuola (la parte in mezzo di colore normalmente bianco-grigio che principalmente assorbe il nostro impatto con il suolo) sono comparse "rughe", controllando con la pressione delle dita la morbidezza dell'intersuola stessa. Una conferma immediata l’avrete confrontando e calzando un paio nuovo: semplicemente camminando o saltellando saprete se le vecchie scarpe sono ormai da sostituire. Quanto peso: un atleta leggero ha molto meno bisogno di sostituire le scarpe, di uno pesante; i kg in più tendono a appiattire l’intersuola e a deformare la tomaia. Atleti oltre i 75 kg è bene che prestino particolare attenzione. In che condizioni è la tomaia: se la tomaia (la parte superiore della scarpa che avvolge il piede, solitamente di tessuto o pelle) è deformata, allora non è in grado di contenere adeguatamente il piede e potreste aver problemi di postura, e quindi di infortuni. In che condizioni è il battistrada: la parte, normalmente nera, che viene a contatto con la strada è anch’essa da tener d'occhio. Un battistrada consumato espone all'asfalto la morbida intersuola che verrebbe rapidamente mangiata dall'attrito facendo inclinare la scarpa, con conseguenti problemi di postura e quindi di infortuni. A parte le calzature, non scordatevi l’importanza dei capi di abbigliamento da indossare durante gli allenamenti. Abbigliamento non appropriato o di cattiva qualità può comportare affaticamento prematuro, abrasioni, allergie, vesciche, disidratazione: tali fattori sicuramente contribuiscono a non farvi gustare appieno il vostro sport preferito. Non da ultimo, possono indurre ad abbandonare – cessare - non portare a termine l’allenamento secondo quanto in programma; tutto quanto sopra sicuramente non aiuta a migliorare le prestazioni. c/o dott. Andrea Vianello - via Metauro 32/7 - 30173 Mestre (VE) - P.I.V.A. 03185650276 0419637960 - 338.8167963 – 0415314724 - e-mail [email protected] - www.lafenice1923.it F.I.D.A.L. VE472 LA FENICE MESTRE ATLETICA LEGGERA Stella d’argento al merito sportivo FONDATA NEL 1923 Associazione Sportiva Dilettantistica Soprattutto durante l’inverno, è bene fare attenzione a correre protetti e coperti, ma senza ovviamente esagerare. Durante lo sforzo il nostro corpo produce una notevole quantità di calore, quindi se si parte sentendosi al calduccio è inevitabile poi avere caldo e sudare eccessivamente una volta cominciato a correre, rischiando una disidratazione o di avere di nuovo freddo verso la fine della corsa, quando ne abbiamo meno bisogno. Da evitare a questo proposito i capi impermeabili: trattenendo l'umidità a contatto con il corpo favoriscono la formazione di condensa; i panni umidi a contatto con il corpo danno poi una sgradevole sensazione di freddo e sono una delle cose più dannose. In caso di pioggia privilegiare i capi in Goretex o valide alternative; la particolare membrana fa passare ed evaporare le molecole di sudore trattenendo e respingendo l’acqua che viene da fuori. Costano di più, ma hanno una resa enormemente superiore. D’estate preferite un abbigliamento confortevole e chiaro (respinge i raggi solari), non troppo stretto, magari traforato, in modo da facilitare il raffreddamento del corpo per conduzione ed evaporazione. Bastano infatti pochi gradi di troppo di aumento della corporatura corporea per produrre sensibili cali di prestazione Chi ha le gambe grosse e muscolose (soprattutto tra le cosce), per evitare il tipico sfregamento da attrito può utilizzare oltre alla vaselina anche dei pantaloni tecnici tipo ciclista (senza fondello), che conterranno le masse muscolari preservandole da dolorose abrasioni. Usate calze di qualità, con cuciture impalpabili ed a struttura di differenziata, ovvero spesse sotto dove serve e sottili sul collo del piede per favorire la traspirazione. Eviterete/limiterete le vesciche e gli arrossamenti dei piedi. Oggi la tecnologia ci ha messo a disposizione un infinità di completi da running tecnici, le maglie intime, le giacche antivento o antipioggia traspiranti. A differenza delle normali felpe o tute, questi sono leggerissimi, freschi ed …irresistibili. Non occorre stirarli, si asciugano in fretta (pensate ai tessuti in pile), tengono sia caldo che freddo a seconda dei capi e delle esigenze, sono traspiranti, antivento, antiacqua o entrambi, hanno solitamente inserti catarifrangenti per farsi notare nelle ore serali, tasche per riporre le chiavi, fazzoletti o quanto serva. Spesso le cuciture sono termosaldate, hanno zip alle caviglie per facilitare la vestizione, i top da donna hanno il reggiseno protettivo antiscuotimento incorporato, gli shorts spesso uno slip interno, sono sgargianti ed alla moda, per soddisfare anche una funzionalità e bellezza estetica che gli sportivi apprezzano in modo particolare. Pensate all’evoluzione dell’abbigliamento di un ciclista durante l’inverno. Dal maglione di lana sopra una o più felpe e magliette della salute con l’immancabile quotidiano cartaceo con funzioni antivento, ad una maglia intima tecnica ed una sgargiante giacca in windstopper. Sarete più agili e leggeri, più caldi, con maggiore traspirazione e porterete un terzo di roba da lavare a casa …. Fatevi un regalo, e non ve ne pentirete. Il Presidente Danieli Maurizio c/o dott. Andrea Vianello - via Metauro 32/7 - 30173 Mestre (VE) - P.I.V.A. 03185650276 0419637960 - 338.8167963 – 0415314724 - e-mail [email protected] - www.lafenice1923.it