InItaly 3/2008 - ciset
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InItaly 3/2008 - ciset
ciset 10-06-2008 12:38 Pagina 1 Consuntivo turistico 2007 CISET - Banca d’Italia Cresce la spesa degli stranieri in Italia I risultati consuntivi della stagione turistica 2007 sono stati al centro della IX conferenza Ciset Banca d'Italia, che si è tenuta a Venezia l'11 aprile scorso. La relazione introduttiva di Antonello Biagioli di Banca d'Italia ha illustrato le principali tendenze emerse dall'indagine campionaria alle frontiere condotta dalla Banca d'Italia. L'anno 2007 si è chiuso con un aumento delle spese dei viaggiatori stranieri in Italia (+2,5% rispetto al 2006, per un totale di 31.121 milioni di euro), che rappresentano il 2,0% del PIL. La destinazione con il maggior apporto di valuta estera si conferma la provincia di Roma con un +3,2% rispetto al 2006. Fra le principali città d'arte, in netta crescita Verona, Milano e Firenze. La Germania si conferma la nazione che alimenta le maggiori entrate per turismo in Italia (16,5% del totale) anche se i flussi di spesa sono in lieve diminuzione. Positivo l'andamento delle spese da Olanda, Regno Unito, Australia e Spagna, sostanzialmente stabile quello dalla Francia e in diminuzione quello dagli Stati Uniti e dalla Svizzera. Passando ad esaminare la dinamica dei flussi outgoing, l'Italia, pur confermandosi tra i principali paesi di origine dei flussi turistici internazionali, scende dal sesto al settimo posto, in termini di spesa globale per viaggi all'estero, dopo Germania, USA, Regno Unito, Francia, Giappone e Cina. Nel 2007 gli Italiani all'estero hanno speso 19.952 milioni di euro, con un aumento del +8,4% rispetto all'anno precedente. Il paese che ne beneficia maggiormente è la Francia (11,7% del totale, +101 milioni di euro). In linea con le indicazioni precedenti il quadro sull'economia regionale nel 2007, presentato da Mara Manente del CISET. Gli oltre 31,1 miliardi di euro di spesa turistica internazionale hanno generato nel nostro paese un valore aggiunto di 25,9 miliardi di euro, con un aumento del +2,5% rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda i mercati, si rileva un andamento a macchie di leopardo in quello tedesco, che cresce in alcune regioni e cala in altre, con una dinamica complessivamente negativa a livello aggregato. Ottime, invece, le performance dei turisti extraeuropei. A questa dinamica sono peraltro riconducibili i risultati in termini di spesa media giornaliera, che registra un incremento e sale a 90€ pro capite giornalieri, con andamenti comunque differenziati tra regioni. Guardando alle dinamiche delle diverse tipologie di turismo, la vacanza balneare rimane stabile in termini di flussi (30%) e di spesa (22,8%). Il segmento culturale rafforza il proprio peso registrando una quota pari a 54,2% sulla spesa totale. Mara Manente, direttore Ciset L’incremento è del 2,5 per cento rispetto al 2006 per un totale di oltre 31 milioni di euro che hanno generato in Italia un valore aggiunto di 25,9 miliardi di euro ciset 10-06-2008 12:38 Pagina 2 Consuntivo turistico 2007 CISET - Banca d’Italia Il settore dei viaggi d'affari pare aver goduto di ottima salute nel 2007 e tale trend dovrebbe perdurare anche nel 2008: lo affermano il Ciset e la Banca d'Italia nelle analisi presentate alla IX Conferenza sulle statistiche del turismo, svoltasi a Venezia l'11 aprile 2008 10/ Focalizzando l'attenzione sul profilo dei turisti d'affari, ossia coloro che si muovono per incontri individuali, meeting, fiere, corsi di aggiornamento e viaggi incentive (escluso quindi il turismo congressuale), secondo i dati forniti da Valeria Minghetti del CISET, nel 2007 i viaggiatori pernottanti incoming che hanno visitato l'Italia con questa motivazione sono stati il 20,5% dei turisti totali stranieri, con un aumento del +13,1% rispetto al 2006. Di questi, il 78% sono turisti d'affari aziendali, mentre il 21,5% sono turisti d'affari in proprio che provengono soprattutto da Germania, Francia e Regno Unito. Il 57% dei turisti aziendali raggiunge l'Italia con l'aereo, mentre il 40% in auto. Di coloro che viaggiano in aereo, l'83% dei turisti aziendali sceglie vettori tradizionali, mentre il 17% vettori low cost (15% nel 2006). Lombardia, Lazio e Veneto sono le principali regioni di destinazione dei turisti aziendali, mentre Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna quelle dei turisti in proprio. Il 66% dei turisti stranieri aziendali dorme in albergo, ma l'incidenza di tale alloggio _ calata di sette punti rispetto al 2006, a fronte di un maggiore ricorso alla ricettivit_ alternativa, tra cui spiccano le foresterie e altri alloggi offerti dall'azienda ospitante. Per quanto riguarda, invece, i turisti stranieri in proprio, quasi l'80% alloggia in hotel. Passando al turismo d'affari outgoing, i viaggiatori italiani pernottanti che vanno all'estero per motivi di affari sono il 27,3% dei turisti totali, superiori quindi agli stranieri in Italia per lo stesso motivo. Tra questi, il peso dei turisti in proprio al 30% (contro il 21% nel caso dell'incoming), mentre i turisti aziendali sono il 70%. Sono le regioni del Nord Est e del Centro a vedere una crescita dei flussi d'affari verso l'estero. L'utilizzo dell'aereo _ in media superiore a quanto visto per l'incoming (55-60%), ma inferiore _ il ricorso ai voli low cost rispetto ai voli di linea tradizionali (15-18% contro 20-26% per l'incoming). Malpensa _ il principale aeroporto utilizzato dai turisti d'affari italiani diretti all'estero, seguito da Fiumicino ma, come nel caso dei turisti d'affari incoming, il maggiore aumento del traffico d'affari si registra a Bergamo, Bologna e Napoli. Germania, Francia e Spagna sono i principali paesi di destinazione dei turisti d'affari aziendali all'estero (39% dei flussi),mentre Francia, Germania e Svizzera quelli dei turisti d'affari in proprio (37%). In crescita i paesi dell'Est, tra cui la Romania, e anche gli extraeuropei, come USA e Cina. Il 70% dei turisti outgoing dorme in albergo, mentre il restante 30% fa ricorso alla ricettivit_ alternativa (foresterie, case in affitto, ecc.)