Lecollinenellatrappoladell`Imu

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Lecollinenellatrappoladell`Imu
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LA STAMPA
DOMENICA 25 GENNAIO 2015
Alessandria e provincia .37
.
TASSACONTESTATA
Le colline nella trappola dell’Imu
In provincia riconosciuti esenti dalla tassazione soltanto i 50 Comuni “montani”
Entro il 10 febbraio si dovrà pagare anche per i terreni agricoli in aree depresse
Hanno
detto
Claudio Sasso
1 «Situazione
indecente. Il mio
Comune ha
avuto dallo
Stato 35 mila
euro e ne ha
dovuti ridare 16
mila per l’Imu
agricola. Tanto
vale restituire
anche i 20 mila
rimasti».
Lido Riba
1 «È stata
eliminata una
tassa sui rovi, su
aree che non
davano alcun
valore positivo
al proprietario.
Sarebbe stato
difficile per i
Comuni individuare i proprietari dei terreni».
GIAMPIERO CARBONE
ALESSANDRIA
Dopo-alluvione
Salvi i Comuni montani, a rimanere nella trappola dell’Imu
agricola per il 2014 e il 2015 sono i paesi della collina. L’altro
pomeriggio il governo ha tentato di porre rimedio al pasticcio della tassa sui terreni coltivati (e soprattutto non coltivati), esonerando dal pagamento
i Comuni considerati montani
non più in base all’altitudine
del municipio mai criteri più
oggettivi dell’Istat (tutti oltre i
600 metri) nonché i terreni in
possesso di coltivatori diretti
nei Comuni classificati come
parzialmente montani. Eliminata quindi la tassazione- simbolo dei pendii rocciosi del
Tobbio, ma restano i problemi
per una miriade di paesi collinari dove, a parte le zone coltivate a vite, i terreni incolti sono la maggior parte.
Le determine
per i fondi
dalla Regione
La Regione Piemonte sta inviato ai Comuni le determine
con le quali si annuncia l’arrivo, a breve, dei primi fondi a
copertura dei danni alluvionali di ottobre. «Il documento – spiega Enrico Bussalino,
sindaco di Borghetto Borbera – ci è stato inviato dalla
Regione ed è il primo passo
per l’arrivo dei fondi, subordinato all’esibizione, da parte
del Comune, delle fatture a
dimostrazione dei lavori fatti
eseguire in somma urgenza».
Le prime cifre
Esenti cinquanta Comuni
In provincia, nel complesso,
non si pagherà nessuna Imu
agricola in 50 Comuni, quasi
tutti appartenenti alle due
(quasi) ex Comunità montane,
mentre sono solo due i cosiddetti «parzialmente montani»,
cioè Arquata Scrivia e Serravalle Scrivia, dove saranno
esenti solo i coltivatori diretti,
per altro ormai pochissimi.
Tutto il resto del territorio
provinciale collinare, cioè una
miriade di Comuni, sarà invece
soggetto alla tassa, da versare
entro il 10 febbraio.
L’Uncem: una vittoria
Secondo Lido Riba, presidente
dell’Uncem (unione dei Comuni ed enti montani), si tratta di
una vittoria, almeno dal suo
punto di vista: «È stata eliminata una tassa sui rovi, su aree
che non davano alcun valore
positivo al proprietario. Sarebbe stato difficile per i Comuni
individuare i proprietari dei
terreni, visto che non sono mai
state fatte in Italia delle azioni
normative per la ricomposizione fondiaria. Ora sarà importante individuare e trasferire
ELY ZIMAN
Val Borbera
I Comuni
riconosciuti
«montani»
in base
ai criteri
dell’Istat
sono
esentati
dall’Imu
agricola
Sono
cinquanta
paesi
ai Comuni i 360 milioni di euro
decurtati nel 2014».
Rovi di serie A e di serie B
«La tassa è rimasta - dice Bruno Merlo, sindaco di Parodi Ligure, in Val Lemme - per quella
che una volta era la collina “depressa” e che tale è rimasta.
Avessero almeno tassato in base al reddito dei proprietari,
speso anziani e con una piccola
pensione. Evidentemente ci
sono rovi di serie A e rovi di serie B». Sulla medesima lunghezza d’onda il primo cittadino di Gavazzana, nei Colli tortonesi, Claudio Sasso: «È una
situazione indecente. Il mio
Comune ha avuto dallo Stato
35 mila euro e ne ha dovuti ri-
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semi
montani
Sono
i Comuni
di Arquata
e Serravalle
pure
esentati dal
versamento
dell’Imu
agricola
Claudio Scaglia neo segretario del Pd
con l’appoggio del primo sconfitto
Ghio prevale al 1° turno: al ballottaggio decisivi i voti di Coloris
Politica
ALESSANDRIA
laudio Scaglia è il nuovo
segretario provinciale
del Pd. succede a Domenico Ravetti, eletto nel 2014 in
Consiglio regionale. L’ex sindaco di Pontecurone, attualmente presidente del Consiglio comunale di Tortona, ha
prevalso l’altra sera, all’ex Taglieria del pelo ad Alessandria,
su Monica Ghio, primo cittadino di San Cristoforo, e Daniele
Coloris, coordinatore del partito nel capoluogo.
C
Al primo turno, per Scaglia
30 voti da parte dei componenti dell'assemblea provinciale,
uno in meno della Ghio (31).
Coloris si è fermato a 18 preferenze. Un elettore ha votato
scheda bianca.
Al ballottaggio il tortonese
ha ottenuto l'appoggio di quasi
tutti coloro che si era espressi
a favore di Coloris, riuscendo a
ribaltare l'esito del primo turno: per lui 44 voti contro i 35
della Ghio e un'altra scheda
bianca.
Le polemiche scatenate la
scorsa settimana dal fatto che
tutti i tre esponenti politici
avevano definito le rispettive
candidature unitarie sembrano sopite, almeno in base alle
dichiarazioni di Scaglia dopo
l'esito della votazioni: «A questo punto serve circa una setti-
Tortonese
Presidente
del Consiglio
comunale
Succede
a Domenico
Ravetti
mana per organizzare una segreteria che coinvolga tutti».
Quindi anche i suoi avversari
in questa tornata elettorale?
«Ribadisco: tutti. Sarà necessario rappresentare tutti i territori, dialogare con i coordinatori dei circoli locali e attuare un'ampia discussione con i
sindaci attraverso la creazione
di un tavolo permanente. Chiedo – conclude Scaglia - che tutti gli amministratori di enti locali retribuiti versino la loro
quota al partito, come prevede
lo statuto». Domenica, il circolo Pd di Gavi aveva chiesto di
rinviare la votazione sul segretario provinciale per avere più
tempo per conoscere i candidati e i loro programmi. Una
richiesta all’ex Taglieria del
pelo non sembra avere ottenuto particolari consensi. [G. C.]
dare 16 mila per l’Imu agricola.
Tanto vale restituire anche i 20
mila rimasti. Avessero almeno
adottato come riferimento la
dichiarazione Irpef...».
Materia da rivedere
Il senatore Federico Fornaro
dichiara: «Il governo ha ascoltato le giuste ragioni dei cittadini e degli amministratori locali dei Comuni montani. Occorre adesso che l’intera materia dell’Imu sui terreni agricoli
non montani venga affrontata
nel più generale riordino della
tassazione locale dei Comuni,
la cosiddetta Local Tax, per
non penalizzare in particolare
proprio l’agricoltura delle nostre colline».
La comunicazione della Regione per Borghetto Borbera
parla di 191 mila euro. Finora
ancora nulla per la Provincia,
che conta 2 milioni di euro di
lavori fatti eseguire in somma urgenza e un totale di oltre 20 milioni di danni alle
strade provinciali. «Ci sono,
al momento – dice Paolo Platania, dirigente di Palazzo
Ghilini – voci che parlano di
una prima tranche di 900 mila euro riferita a ottobre e di
altri 900 mila per novembre.
Finora, nessun atto ufficiale». Dalla Regione confermano che per ora non è stato
erogato nessun contributo.
Nel primo programma di finanziamento delle opere
post alluvione approvato dall’amministrazione regionale
a dicembre figurano anche le
opere che il Comune di Gavi
sta realizzando sulla collina
del Forte, interventi per quasi 500 mila euro.
Finora da Torino non è
stato ancora reso noto alcun
riparto delle somme destinate alla provincia di Alessandria.
[G. C.]
Alessandria
AconfrontoconlaLegaNord
suimmigrazione,libertàesicurezza
1 «Je suis Charlie»? L’in-
terrogativo è posto dalla
Lega Nord che oggi alle 17
all’ex Taglieria del pelo (via
Wagner 38) promuove un
incontro su libertà di
stampa e democrazia, ma
anche fondamentalismo
islamico, immigrazione e
politiche di sicurezza. Ne
parleranno i giornalisti Alberto Rosselli ed Grassano, direttore di Corriere Al.
«Dal fondamentalismo il discorso si sposta - commenta
Riccardo Molinari (foto), vice segretario nazionale della Lega - alla politica estera, con controlli che avvengono poco o nulla alle frontiere e ingressi di chi non è incline poi ad accettare le nostre regole. Le politiche d’integrazione presentate dalla Lega sono fra le migliori che
si possano concepire». Il discorso si allarga al sociale
dove, secondo il consigliere comunale Roberto Sarti e il
responsabile organizzativo Paolo Lumi, i numeri ridondanti di immigrati anche in città «finiscono per creare
disagio sociale che poi si riflette sul problema-casa, con
le occupazioni illegittime in aumento», come confer[F. N]
ma Piervittorio Ciccaglioni, ex presidente Atc.