Almanacco Dicembre 2006 - AVDA Ass. Vigevanese Divulgazione

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Almanacco Dicembre 2006 - AVDA Ass. Vigevanese Divulgazione
A.V.D.A.
Associazione Vigevanese Divulgazione Astronomica
Internet www.avdavigevano.com
Indirizzo E-Mail [email protected]
CALENDARIO ASTRONOMICO
MESE DI DICEMBRE ‘06
Visibilità dei Pianeti:
MERCURIO:
ancora visibile (anche se con difficoltà perché basso sull’orizzonte) al mattino della prima
settimana in direzione Sud-Est. Dopo il giorno 10, quando Mercurio sarà in congiunzione
con Marte e Giove, si abbasserà rapidamente fino a rendersi invisibile.
VENERE:
ritarda sempre più il suo tramonto, ma per tentare un’osservazione bisognerà attendere
fino alla fine del mese, in direzione Sud-Ovest, appena dopo il crepuscolo.
MARTE:
riappare nel cielo del mattino, sorgendo circa un’ora prima del Sole, ma a causa sia della
vicinanza al Sole, sia della ridotta luminosità del pianeta, risulta difficilmente osservabile.
Ricordiamo comunque la sua congiunzione con Mercurio e Giove il giorno 10.
GIOVE:
dopo la congiunzione con il Sole il giorno 21 novembre, riappare all’alba. E’ curioso notare
che Giove ha attraversato per quasi un anno la costellazione della Bilancia, mentre in
questo mese attraversa rapidamente la costellazione dello Scorpione, per entrare
nell’Ofiuco. In congiunzione con Mercurio e Marte il giorno 10.
SATURNO:
è l’unico pianeta osservabile a occhio nudo di sera in direzione Est, nella seconda metà del
mese, in tarda serata.
URANO:
come lo scorso mese è visibile (con un binocolo o un telescopio) nella prima parte della
notte, nella costellazione dell’Acquario.
NETTUNO:
data la sua bassa luminosità è visibile con un telescopio, agli osservatori più esperti, per
un paio d’ore dopo il tramonto, nella costellazione del Capricorno.
Fasi della LUNA
DICEMBRE ‘06
giorno
fasi
5
Luna Piena
12
Ultimo Quarto
20
Luna Nuova
27
Primo Quarto
Calendario Lunare creato con Perseus
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Gli eventi del mese
Il solstizio d’inverno: quest’anno il solstizio d’inverno cade il giorno 22 dicembre.
I solstizi sono i due momenti dell'anno nei quali il Sole raggiunge il punto più meridionale o
settentrionale della sua corsa apparente nel cielo.
Etimologicamente, solstizio significa "il Sole si ferma", perché la sua altezza sull’orizzonte non
sembra cambiare da un giorno all'altro. Le date dei solstizi sono invertite per gli emisferi Nord e
Sud. Il solstizio d’inverno è, nell’emisfero Nord, il 21 o il 22 dicembre (21 o 22 giugno nell’emisfero
Sud), e coincide con il giorno più corto dell'anno e la notte più lunga.
Ecco schematizzata la situazione a mezzogiorno solare del solstizio invernale per un osservatore a
circa +45° di latitudine geografica (come la latitudine di Vigevano):
Si nota che il Sole raggiunge la sua minima
declinazione e la sua minima altezza
sull’orizzonte.
L’arco diurno è più breve che in qualsiasi
altro periodo dell'anno.
L'ombra di uno gnomone proiettata lungo la
linea meridiana raggiunge la sua massima
lunghezza.
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Il giorno del solstizio invernale è anche il giorno più corto dell’anno: non è dunque vero quanto
affermato dal famoso proverbio "Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia" (13 dicembre). In realtà,
il 13 dicembre il Sole tramonta effettivamente prima rispetto al solstizio invernale, ma sorge anche
alcuni minuti prima. Perciò il giorno del solstizio il Sole rimane sopra l’orizzonte per circa tre minuti
in meno del giorno di Santa Lucia.
Questa santa (il cui nome significa "luce") è festeggiata, soprattutto nei paesi nordici ma anche in
alcune zone d’Italia, come portatrice della luce che annuncia la fine delle tenebre invernali. E in
effetti, a partire all’incirca da questa data, il Sole inizia a posticipare il tramonto.
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Conoscere il cielo: Orione il cacciatore
Quella di Orione é una delle più belle costellazioni dell’intero
firmamento, neppure il meno attento tra coloro che di tanto in
tanto alzano gli occhi al cielo potrà dimenticarne la caratteristica
configurazione una volta che l’abbia osservata.
Nessun’altra costellazione è altrettanto ricca di stelle così
brillanti. Orione è facilmente individuabile perché molto estesa e
caratterizzata da un grande rettangolo i cui vertici (Betelgeuse,
Rigel, Bellatrix e Saiph) indicano le spalle e gli arti inferiori del
cacciatore Orione; l’attenzione dell’osservatore è subito attirata
dalle tre stelle della cintura, quasi perfettamente allineate. Con
piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è
difficile individuare la celeberrima nebulosa (M42; M43), situata
nella spada, poco al di sotto della cintura.
Si tratta di una gigantesca
nebulosa di gas e polvere, in cui il
telescopio spaziale Hubble ha
individuato numerose stelle in fase
di formazione, circondate da dischi
di materia oscura da cui possono
svilupparsi
sistemi
planetari.
All’interno di questa nebulosa vi è un
ammasso
aperto
denominato
“Trapezio” per la sua caratteristica
forma.
Nel mese di dicembre, Orione è
rintracciabile osservando in direzione
Sud-Est, intorno alle ore 22, a circa
40°
di
altezza
sull’orizzonte.
Tracciando una linea immaginaria
che passa per la cintura di Orione,
troveremo verso l’alto Aldebaran, la
stella più brillante del Toro, e verso il
basso Sirio della costellazione del
Cane Maggiore, l’astro più luminoso
del cielo.
Secondo la leggenda, il cacciatore Orione fece innamorare di sé Artemide, ma il fratello di
quest’ultima, Apollo, preoccupato per la ragazza, dapprima scagliò contro il cacciatore un enorme
scorpione, poi convinse con l’inganno la sorella a uccidere con una freccia il suo innamorato.
Accortasi di quanto accaduto, Artemide chiese a Giove che l’immagine di Orione potesse essere
ricordata per sempre in cielo, tra le stelle.
Almanacco astronomico a cura di Roberto e Marina, A.V.D.A.
(Associazione Vigevanese Divulgazione Astronomica)
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