comunicato stampa - 3 aprile - Automobile Club Ascoli Piceno

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comunicato stampa - 3 aprile - Automobile Club Ascoli Piceno
PROPOSTA DELL’ACI CONTRO IL CARO ASSICURAZIONI
Prezzo delle polizze giù fino al 40 per cento
Roma, 3 aprile 2012 - Nasce da una maxi inchiesta (“Il Libro Nero della RcAuto” di Vincenzo
Borgomeo) lo spunto per una proposta dell'ACI per abbattere drasticamente (fino al 40%), i
prezzi delle polizze di assicurazione e per dare un forte contributo alla sicurezza stradale. Una
proposta che comprende 4 articoli di uno schema di progetto di legge e 4 raccomandazioni per
un intervento del Governo. Il documento è stato redatto sulla scia del decreto legge sulle
liberalizzazioni con l’obiettivo di ottenere duraturi risultati. Prima di essere reso noto, è stato
inviato al Presidente del Consiglio.
Angelo Sticchi Damiani, nuovo Presidente dell’ACI, ha ricordato che negli due anni “una
pioggia di forti rincari si è abbattuta sugli automobilisti italiani: benzina, bolli, superbolli,
pedaggi e caro assicurazioni in particolare. Questo ha messo in crisi i conti di molte famiglie e
contribuito al preoccupante ristagno del mercato dell’auto dove i numeri sono diventati ormai
molto pesanti. L’ACI intende dare il proprio contributo con una proposta concreta che riguarda
le assicurazioni”.
“Crediamo che sia particolarmente urgente – ha spiegato il presidente dell'ACI Angelo Sticchi
Damiani – contemperare il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto
degli assicurati ad avere un costo sostenibile per la RcAuto. Il libro di Vincenzo Borgomeo
illustra una situazione paradossale nella quale la maggioranza degli automobilisti onesti viene
danneggiata dal comportamento truffaldino di una minoranza agguerrita e protetta. Bisogna
spezzare – ha concluso Sticchi – la spirale di aumento dei costi che finora si è sempre tradotta
in aumento delle tariffe assicurative”.
Il problema di fondo è che il costo dell’assicurazione è diventato insostenibile, specie in alcune
realtà locali, soprattutto dopo gli ultimi aumenti di tutti gli altri costi legati all'auto. L'aumento è
dovuto agli aumenti dei costi dei risarcimenti, causato sia dalle frodi sia dagli alti costi dei
danni alla persona, molto più elevati rispetto ai paesi simili all'Italia.
Cosa fare? “Sia le imposte sia una parte dei costi delle Compagnie – spiega Alessandro
Santoliquido, direttore generale di Sara Assicurazioni – sono proporzionali ai premi e possono
essere ridotti se si riducono i costi dei sinistri e quindi i fabbisogni tariffari delle Compagnie.
Per ridurre l'RcAuto è necessario intervenire sui costi dei sinistri. Ma per ridurre i costi dei
sinistri è necessario intervenire sul contrasto alle frodi e sul contenimento di alcune
componenti di costo”.
Il Decreto Legge sulle Liberalizzazioni ha cominciato ad intervenire sul costo della RcAuto ma è
necessario fare di più per contenere le tariffe, specie in alcune aree del paese. E' possibile
realizzare interventi che possono ridurre i costi della RcAuto del 30% circa a livello nazionale,
con un range del 15%-40% nelle varie province italiane.
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Ufficio Stampa
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In sostanza occorre sanare l’anomalia assicurativa italiana. Siamo un Paese dove circolano 3,5
milioni di auto senza assicurazione, in cui 100 incidenti automobilistici provocano nel 23% dei
casi danni fisici contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Un Paese
che viene martoriato ogni anno da 700 mila denunce per “colpo di frusta” perché è impossibile
diagnosticarlo in modo strumentale (il medico si limita a scrivere nel referto “il paziente
lamenta dolori al collo. E le assicurazioni pagano, per questo, 2 miliardi di euro l'anno, pari al
15% del valore totale dei sinistri annui). Un Paese in cui si hanno a disposizione due anni per
chiedere risarcimento alle assicurazioni per un sinistro e in cui chi chiede un risarcimento alle
assicurazioni non ha di fatto nessun obbligo di sottoporre a perizia la vettura per la quale
chiede di essere risarcito.
Il libro-inchiesta traccia uno scenario inquietante. E conclude: ”La questione di fondo è
semplice: chi truffa le assicurazioni danneggia la collettività esattamente come fanno gli
evasori fiscali. Eppure, mentre in quest’ultimo caso il reato è visto da tutti noi come un modo
odioso, ripugnante e vigliacco per rubare all’assistenza sanitaria, alle scuole e ai più bisognosi,
le truffe ai danni delle assicurazioni, e quindi di tutti noi automobilisti, sono tollerate,
considerate “ruberie” minori. Ma finché nell’immaginario collettivo non ci sarà questo scatto di
livello sui ladri di polizze, il mondo delle assicurazioni avrà poche possibilità di riscattarsi”.
Insomma, colpire l'auto, tassare l'auto, non stressa solo gli automobilisti ma l’intero sistema
Paese. Ecco perché, oggi, l'ACI portando all'attenzione del governo delle raccomandazioni ed
un progetto di legge in grado di alleviare questa pressione sugli automobilisti, e quindi su tutti
noi, per quel che riguarda il costo dell’assicurazione, riconferma il suo ruolo storico.
“L’iniziativa che oggi assume il nuovo Presidente dell’ACI – ha concluso Rosario Alessi,
Presidente di SARA – è in sintonia con le esigenze fondamentali del popolo automobilista e con
il ruolo che il Club svolge con impegno da oltre un secolo. SARA, per quel che le compete, farà
come sempre la sua parte”.
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