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PUBLIKOMPASS
LA STAMPA
SERVIZI PROMOZIONALI
Casa ecocompatibile
EDILIZIA ECOSOSTENIBILE, LA STRADA DEL FUTURO
Risparmiare e vivere
meglio, oggi si può
Il mercato dell'edilizia eco-sostenibile sta acquistando sempre più credito in Italia, nonostante resti ancora molto da fare per sensibilizzare costruttori e acquirenti ad orientare
le loro strategie di lungo periodo in favore
dell'ambiente. Molte imprese di costruzioni
hanno comunque capito che questa è la strada da percorrere per il futuro, spinte dalla
grande attenzione che ricoprono oggi le tematiche ambientali per i consumatori. Tra
coloro che hanno svoltato verso questa direzione c'è Tag Building, un'impresa di costruzioni con sede a Torino. «Dal 2007 abbiamo
iniziato a costruire edifici senza emissioni di
C02 sostituendo gli impianti di riscaldamento tradizionali con impianti geotermici e
centrali in pompa di calore, installando pannelli solari che, oltre a produrre acqua sanitaria calda, integrano il circuito idraulico
per il riscaldamento, dotando gli stabili di
impianti fotovoltaici che producono energia
rinnovabile», spiega Nicola Cassanelli, amministratore di Tag Building. Il concetto innovativo di questa impresa edile sta proprio
nel garantire zero emissioni di Co2 ovvero
zero consumi di combustibili fossili. Molti
sanno che l'energia termica contenuta all'interno dell'edificio si disperde naturalmente
attraverso le pareti, il tetto, il basamento e i
serramenti. Ma non tutti sono informati sul
fatto che la dispersione non è di poco conto.
L'Eurima (European Insulation Manifacturers Association) ha evidenziato che l'utilizzo energetico degli edifici equivale al 40% di
tutte le emissioni di C02 in Europa. In sintesi, se gli standard isolanti svedesi fossero impiegati in Paesi quali il Belgio, la Spagna e
l'Italia, secondo il rapporto di Eurisma, si otterrebbero risparmi energetici fino al 90%.
«Per evitare la dispersione, le pareti, il tetto, il basamento e i serramenti contengono
all'interno uno spesso strato di isolante termico. Sono queste le caratteristiche, ad
esempio, dell'edifico Punta Piazza ad Almese, un comune montano della provincia di
Torino, comprensivo di dieci appartamenti
che vanno dai 45 ai 120 metri quadrati».
Spiega Cassanelli.
Un altro punto di forza di Tag Building è garantire il risparmio energetico. «Un appartamento di circa 70 metri quadrati consuma circa 200/300 euro di energia all'anno. L'installazione di un impianto fotovoltaico già da subito permette di assorbire almeno l'80% del consumo riducendo di oltre la metà la spesa annua per il riscaldamento e la produzione di
acqua calda che si attesterà intorno ai 50/ 100
euro all'anno» dichiara Cassanelli. I tempi per
auspicare una maggiore diffusione della produzione di energia rinnovabile sono ormai
maturi. Il consumatore comincia ad essere informato, e in caso contrario, cerca qualche società in grado di erudirlo. Questa tendenza è
testimoniata dalla sempre più crescente nascita di società di consulenza ambientale.
Una di queste è la Ecomag, azienda del gruppo American Appraisal Associates specializza-
ta nella consulenza qualificata nel settore
ambientale sia in ambito industriale sia immobiliare. Ecomag offre un'attività di servizi
di indagine, consulenza, progettazione e management dei processi ambientale e di sicurezza, demandando a società terze la fase attuativa del processo di bonifica ambientale e
di messa a norma dal punto di vista della sicurezza. Ma come si identifica una casa verde?
Quali sono i canoni necessari perché sia definita ecosostenibile? Ci sono delle regole alle
quali deve uniformarsi. Il primo passo è un'
oculata scelta dell'area in cui s'intende costruire. Poi bisogna considerare il riutilizzo delle
acque utili per gli scarichi del water e per l'irrigazione del giardino. Una delle regole dell'
architettura ecologica è costruire una casa
che «respiri». Dagli Anni Ottanta in poi le abitazioni hanno iniziato ad avere pareti gra-
Quando la cifra diventa importante
c’è un prestito per le ristrutturazioni
Non solo mutui per l'acquisto delle case. «Oggi si può
chiedere un prestito anche
per le ristrutturazioni» dichiara Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline. «L’unico requisito è che si
tratti di una consistente somma di denaro, almeno qualche migliaia di euro». Gli istituti bancari, corrono, dunque, in aiuto nel caso di ristrutturazioni edilizie che,
spesso oggi, sono realizzate
secondo criteri eco-compatibili. La maggior parte degli interventi vengono effettuati
con materiali isolanti per la
coibentazione delle pareti e
con soluzioni che permetto-
no una migliore efficienza
energetica (pannelli solari o
il fotovoltaico).
«La richiesta di un prestito
con una finalità, come la ristrutturazione di una casa,
permette di avere tassi più
contenuti rispetto a una semplice richiesta di credito a titolo personale» spiega Anedda. Tassi che, a detta di Roberto Anedda, sembrano essere
assai bassi anche per quanto
riguarda la richiesta di un
mutuo per l’acquisto di una
casa: «Il 2009 ha visto una
contrazione del mercato dei
mutui. Per il 2010 si prevede
un lento ma costante incremento delle compravendite».
dualmente sempre più fini, che generano, all'
interno della casa, un microclima eccessivamente umido, dannoso per le vie respiratorie.
Per ovviare a questo inconveniente, si recuperano così materiali che venivano utilizzati
nel passato, come i mattoni d'argilla, i quali
assorbono l'umidità interna in eccesso, o come il legno; pareti costruite con questi materiali riducono le escursioni termiche. Al bando poi tutti quei prodotti che emettono sostanze dannose per la salute, come poliuretano, formaldeide, solventi sintetici e piombo.
Altra parola d'ordine è risparmio ed efficienza energetica. Grazie ad un adeguato isolamento termico, il calore interno alla casa
non «esce» dai muri. E’ il famoso «cappotto»,
meglio se costituito da fibra di legno, sughero, canne palustri o materiali come la legnomagnesite o il cementolegno. Composti in
parte provenienti da scarti di lavorazione industriale o da riciclaggio. Il riscaldamento e
l'impianto elettrico fanno la parte del leone:
con un impianto a pavimento si evita la creazione di moti convettivi o sbalzi di temperatura e si utilizza acqua a 42 gradi centigradi, a
differenza dei 75 gradi richiesti dai normali
termosifoni. Si può arrivare a risparmiare
ogni anno un 20-25% sui costi di gestione. Per
la produzione di acqua calda ci si può affidare
ai pannelli solari: per una famiglia di quattro
persone sono sufficienti 4 metri quadri di
pannelli e un serbatoio con una capacità di
200-280 litri; nei mesi invernali e nelle giornate meno soleggiate, contribuirà per almeno il
55% a scaldare l'acqua per uso sanitario e per
almeno il 10% al riscaldamento.