Il cellulare diventa un navigatore per orientarsi nell`ambulatorio

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Il cellulare diventa un navigatore per orientarsi nell`ambulatorio
la Repubblica
CRONACA
GIOVEDÌ 26 LUGLIO 2012
TORINO
■ IV
Il cellulare diventa un navigatore
per orientarsi nell’ambulatorio
Il servizio in sperimentazione nazionale nell’Asl 1
SARA STRIPPOLI
A SEGNALETICA è virtuale e sarà il cellulare,
comodo navigatore a
portata di mano, a condurre i
pazienti nel posto che cercano:
centro di prenotazione, ambulatorio medico, punto prelievi,
ambulatorio pediatrico. L’innovazione entra negli ospedali
con un progetto, il primo di
questo tipo in Italia, che al momento sarà sperimentato nel
poliambulatorio di via Gorizia,
nell’area dell’Asl To1. Per aiutare l’utente e i suoi familiari ad
orientarsi si utilizzerà un’applicazione, messa a punto grazie alla collaborazione fra Csi e
l’incubatore di imprese del Politecnico I3P, un sistema realizzato dalla società di giovani Tonic Minds, ospitata nell’incubatore.
Come si usa? Per i pazienti
più tecnologici nulla di così
complesso: si scarica l’applicazione gratuita Distretto2Facile
sul proprio smartphone, si cerca un reparto o lo specialista
con cui si ha l’appuntamento,
si attiva la fotocamera del telefono e si inquadrano i simboli (tag) installati sul pavimento.
Sul display apparirà la freccia
da seguire per raggiungere la
meta. Si può anche visualizzare
l’intera mappa e fra le imposta-
L
Si inquadra il tag
sul pavimento con
la fotocamera e una
freccia segna la via
giusta per la meta
zioni possibili si può scegliere il
percorso accessibile ai disabili.
Quelli che invece la tecnologia
non la masticano troppo o non
hanno il cellulare di ultima generazione necessario per scaricare l’applicazione, pensiamo
ai molti anziani che utilizzano i
servizi del poliambulatorio, sa-
ranno guidati dal personale del
Forum del volontariato.
Il sistema è costruito come
un portale, spiega Carla Gaveglio del Csi: «Questo significa
che in futuro potrà essere applicato anche ad altre realtà sanitarie più grandi come gli
ospedali». Potrà essere utilizzato anche in altri settori, insiste il direttore generale del Csi
Piemonte Stefano De Capitani:
«penso al turismo — dice — Ci
rendiamo conto che in questo
modo non risolviamo i grandi
problemi della sanità nei servizi ai cittadini, ma la spesa è minima, circa 10mila euro, e in
questo modo sosteniamo una
società di giovani in start-up a
sperimentare il loro prodotto».
Fra le novità del poliambulatorio, dice il direttore generale
dell’Asl To1 Giovanna Briccarello, anche un ambulatorio di
Prevenzione Serena fruibile
anche dalle utenti con disabilità motoria. E il presidente di
I3P Marco Cantamessa sottolinea: «Il progetto pilota Distretto2 Facilenasce dalla volontà di
verificare concretamente l’applicabilità della tecnologia sviluppata. Speriamo in una rapida diffusione».
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Pazienti in attesa in un ambulatorio dell’Asl
La curiosità
Nasce un Cup per le cure dopo le dimissioni dall’ospedale
NA centrale unica per le dimissioni ospedaliere. Una specie di Cup finalizzato
non alla prenotazione di visite ed esami
ma al momento dell’uscita dall’ospedale. Il progetto, il primo a partire a Torino per affrontare il
nodo difficile del percorso e del luogo più adatto per ricoverare i pazienti dopo il periodo di cure in ospedale, sarà avviato in autunno all’Asl
To2. Il direttore generale Maurizio Dell’Acqua
spiega che il sistema sarà utilizzato per tutti i pazienti dell’azienda, 430mila persone circa, ricoverati non soltanto negli ospedali del territorio
U
Un corridoio
d’ospedale
(Martini, Maria Vittoria, Amedeo di Savoia) ma
anche nelle altre strutture sanitarie cittadine:
«Stiamo già lavorando con il Mauriziano e Molinette. Vogliamo avviare un call center, un numero dedicato a cui si rivolgeranno gli ospedali
per trovare la migliore soluzione possibile per il
paziente. Capita che a volte un malato venga
mandato in una residenza fuori Torino. Grazie
alla collaborazione con il distretto, si possono
invece trovare luoghi più vicini e quindi più graditi ai pazienti e ai familiari». La ricerca parte già
da i primi giorni di ricovero in ospedale, chiari-
sce il direttore del distretto 4 Edoardo Tegani: «il
paziente viene sottoposto ad un test, che consente, grazie ad una valutazione oggettiva, di capire se si tratta di un malato che dopo il periodo
in ospedale avrà bisogno di un mese in riabilitazione, di un ricovero in una casa di cura o se invece potrà essere curato a casa con l’assistenza
domiciliare. Questo permetterà al nucleo del distretto di avere il tempo necessario per muoversi in anticipo valutando il percorso più adatto».
(s.str.)
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Il reportage
Giorni difficili per chi ha figli in età scolastica e vuole trascorrere le vacanze fuori Italia
MARIACHIARA GIACOSA
L’odissea prima del viaggio
ore di coda con il bimbo
per avere i documenti in regola
UNEDÌ, anagrafe centrale, tre
ore per un documento. Martedì, via Carrera stessa scena.
Mercoledì, corso Racconigi, ai
199 che alle 11 sono in attesa del loro turno oltre alla coda tocca sopportare anche il caldo: «Il condizionatore è rotto, ci scusiamo per il disagio» recita un cartello. «Ma lo stiamo già riparando». Firmato, l'amministrazione. Sono giorni da bollino nero negli uffici dell'anagrafe.
Tutti in coda per rifare i documenti
prima delle vacanze. Ci sono le famiglie, papà, mamme e bambini,
per i nuovi documenti indispensabili se si vogliono portare i figli all'estero. Non basta più, già dallo scorso anno, la carta bianca o la «pagina
baby» sul passaporto dei genitori.
Anche se neonati, i bambini devono
viaggiare con i documenti e per ottenerli devono andare all'anagrafe
L
All’anagrafe di corso
Racconigi tre ore non
bastano per ottenere
la carta d’identità per
l’espatrio dei minori
(o in Questura se occorre il passaporto) accompagnati da entrambi i
genitori. E mettersi in fila.
Sono loro i clienti più affezionati
degli uffici comunali in questi giorni. Soprattutto stranieri, pronti a
tornare nei paesi d'origine per l'estate. Lunedì all'anagrafe centrale
di via della Consolata di bambini ce
n'erano 30, un parco giochi. Grazie
all'orario lungo si può azzardare
una capatina anche in tarda matti-
PADRE E MADRE
Per il rilascio della carta d’identità per l’espatrio ai
bimbi serve la presenza di entrambi i genitori
MOLTI STRANIERI
In questi giorni gli stranieri sono tra i più
numerosi frequentatori dell’anagrafe
nata. E alle 11.55 si riesce a staccare
il numero 231, ma il tabellone è
sconsolante perché è ancora fermo
al 132. Ma gli sportelli in funzione
sono parecchi e alle 15.30, tre ore e
mezza dopo, si esce con la carta d'identità nuova fiammante.
Anche nelle sedi decentrate la coda è d'ordinanza. E' anzi quasi peggio perchè gli sportelli in funzione
sono meno e gli uffici chiudono prima. Via Carrera, circoscrizione 4,
borgata Parella. Alle 10.30 i giochi
sono già fatti. La macchinetta che
emette i cartellini con i numeri è stata stoppata. «Siamo già al numero
70 e ne sono passati appena 23,
quindi dobbiamo prima smaltire
questi» spiega l'addetto a un ragazzo che deve partire per l'estero e ha
bisogno di rinnovare la carta d'identità. Secondo le nuove leggi alla
scadenza dei 5 anni, basta un timbro e la carta diventa valida per altri
5, ma non tutti gli stati la accettano.
«Se vuole può aspettare senza numero, magari finiamo prima e riesce a passare. Oppure torni domani» gli propone. «Ma mi posso prenotare?» chiede allora il giovane.
«Si, ma prima del 7 agosto non c'è
posto».
Ieri in corso Racconigi identica
scena. Alle 11 e venti tocca al numero 69, che aspetta da prima delle 9 e
l'ultimo utente prenotato ha il cartellino numero 199.
Colpa del fatto che tutti corrono a
fare i documenti in zona Cesarini.
Colpa anche del fatto che alcuni uffici comunali sono chiusi per ferie.
L'anagrafe di via De Sanctis, ad
esempio fa vacanza dal 2 luglio al 31
agosto. Così pure quella delle Valette o di Barriera di Milano.
«Stiamo facendo miracoli - spiega l'assessore ai servizi civici Stefano Gallo - a costo zero e con una domanda che negli ultimi anni è più
Gli uffici sembrano
asili infantili:
alla Consolata lunedì
c’erano trenta
piccoli in attesa
che quadruplicata». Nel 2010 il Comune ha rilasciato 8838 carte d'identità, l'anno scorso 37151. «Quest'anno siamo già a 25846, concentrate soprattutto nelle settimane
estive». Per evitare le code il Comune ha potenziato gli sportelli all'anagrafe centrale, dove «per i bambini fino a tre anni - suggerisce - è possibile prendere appuntamento e
evitare ore d'attesa».
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