Etiologia del mal di schiena cronico causato da incidenti stradali
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Etiologia del mal di schiena cronico causato da incidenti stradali
Gruppo di Studio della Scoliosi e della colonna vertebrale Etiologia del mal di schiena cronico causato da incidenti stradali Structural etiology of chronic low back pain due to motor vehicle collision. DePalma M, Ketchum J, Saullo T, Schofferman J Pain Med. 2011 Nov;12(11):1622-7. doi: 10.1111/j.1526-4637.2011.01246.x. Epub 2011 Sep 29. Abstract Obiettivo: stimare le percentuali di prevalenza del dolore discogenico, del dolore originante dalle faccette articolari e di quello dalle articolazioni sacroiliache e descrivere le caratteristiche cliniche dei pazienti con lombalgia cronica i cui sintomi hanno avuto inizio da un incidente stradale. Disegno di studio: chart review retrospettiva. Ambientazione: centro accademico dedicato alle patologie della colonna vertebrale. Pazienti: dopo le dovute procedure diagnostiche, sono stati inclusi 27 pazienti con lombalgia cronica in seguito a incidente stradale. Interventi: discografia provocativa lombare, doppi blocchi diagnostici delle faccette articolari e iniezioni intrarticolari nelle articolazioni sacroiliache. Metodi: i pazienti arruolati sono stati sottoposti alle procedure diagnostiche in base alla presentazione clinica fino a individuazione della fonte del dolore. È stata stimata la prevalenza di ciascuna fonte di dolore. Sono state calcolate mediante SAS v.9.2 (SAS Institute Inc., Cary, NC) le caratteristiche cliniche, continue e categoriche dei gruppi. Misure di outcome: sono state analizzate l'eziologia e la prevalenza per ciascun gruppo diagnostico. Risultati: dei 27 pazienti, a 15 (56%) è stato diagnosticato dolore discogenico, a 7 (26%) dolore alle articolazioni sacroiliache e a 5 (19%) dolore alle faccette articolari. Il 78% dei soggetti era di sesso femminile. L'età media era 42,5 anni (deviazione standard = 10,4) con sintomi della durata media di 24 mesi (intervallo interquartile = 6-48). Conclusioni: il nostro è il primo studio a dimostrare che le iniezioni spinali diagnostiche possono identificare precise strutture vertebrali (disco intervertebrale, faccette articolari e articolazioni sacroiliache) come specifiche fonti di lombalgia cronica successiva a incidente stradale. La più comune fonte di lombalgia cronica successiva a incidente stradale sembra essere il dolore discogenico, seguito da quello sacroiliaco e dal dolore alle faccette articolari. Commento Monia Lusini , Stefano Negrini Alcuni autori sostengono che il mal di schiena cronico (CLBP) negli adulti è causato nel 39-42% dei casi da discopatie, nel 17-31% dalle faccette articolari e nel 18-19% dall’articolazione sacro-iliaca. Questa ipotesi si basa su procedure diagnostiche quali blocchi anestetici e discografia da loro ritenute affidabili, anche se diversi studi ne hanno dimostrato i limiti. Il mal di schiena (LBP) può insorgere spontaneamente, dopo traumi ripetuti, o collegato ad un evento traumatico come una caduta o un incidente stradale (MVC). Riuscire a determinare l’etiologia del CLBP sarebbe ipoteticamente molto importante per riuscire ad impostare un trattamento specifico e risolvere il problema alla radice, ma al tempo stesso è un Materiale ad esclusivo uso Programma di Formazione GSS Gruppo di Studio della Scoliosi e della colonna vertebrale obbiettivo quasi mai raggiungibile. LBP dopo traumi da incidenti stradali è presente inizialmente nel 50% dei casi; il 30-42% dei pazienti continuano a lamentare mal di schiena a distanza di 6 mesi; mentre nel 20% persiste anche dopo 7 anni dal trauma. Pertanto lesioni muscolo-legamentose possono causare dolore per 4-12 settimane dopo il trauma, ma non ci sono evidenze su le così dette lesioni dei tessuti molli che possono causare CLBP da alcuni mesi ad anni. Le cause strutturali del CLBP post trauma della strada non sono mai state ricercate in modo specifico. Si è sempre pensato che le forze biomeccaniche trasmesse lungo la colonna vertebrale durante MVC potessero essere sufficienti a provocare lesioni sia discali, sia a livello delle faccette articolari sia della articolazione sacro-iliaca. L’obiettivo di questo studio, sulla base dell’ipotesi di poter determinare l’eziologia della lombalgia cronica, è quello di classificare la prevalenza di discopatie, dolore da faccette articolari e della sacroiliaca (SIJ) in pazienti con CLBP iniziato dopo un incidente stradale e descrivere esami specifici nei tre sottogruppi. Dopo l’approvazione dell’Institutional Review Board, sono stati revisionati 358 pazienti con CLBP posttrauma della strada persistente a trattamenti fisioterapici e farmacologici orali. Per capire l’insorgenza del dolore ogni paziente è stato sottoposto a infiltrazione SIJ, se questa risultava negativa si è proceduto all’esecuzione di un blocco di branca con anestetici locali messi a confronto ed infine a discografia. Sono stati valutati 27 pazienti da dicembre 2007 a marzo 2010, 21 femmine (78%) di età media 42 anni con LBP da 24 mesi insorto dopo MVC. Di questi il 56% sarebbe causato da discopatia, il 26% da SIJ ed il 19% da Faccette articolari. Percentuali di prevalenza dell'origine della LBP. Hanno valutato l’origine strutturale del dolore nei pazienti con CLBP causato da MVC e secondo gli autori sarebbe stato confermato che MCV può essere responsabile del dolore cronico alle articolazioni sacroiliache. In questo piccolo studio secondo gli autori si sarebbe confermato che nel 57% dei casi il dolore è causato da discopatia, nel 27% dalla sacro-iliaca e nel 19% dalle faccette articolari e sarebbe quindi inappropriato attribuire un dolore CLBP da MVC a sovraccarico o stiramento dei tessuti superficiali o strutture muscololegamentose. In realtà, secondo noi anche questo studio dimostra invece ancora una volta l’inappropriatezza di queste valutazioni che si suppongono essere diagnostiche. Tutti i pazienti avrebbero infatti, a fronte di una insorgenza traumatica in cui certamente i tessuti molli hanno una loro compartecipazione importante (come per esempio dimostrato dal colpo di frusta), un’eziologia di altro genere. Quanto meno fortemente dubbio. Materiale ad esclusivo uso Programma di Formazione GSS Gruppo di Studio della Scoliosi e della colonna vertebrale Gli autori offrono al loro sconcertante dato questa spiegazione. L’improvvisa decelerazione durante MVC aumenta il carico assiale sulla colonna vertebrale dell’occupante il veicolo rispetto all’inerzia del veicolo ed il contraccolpo del corpo. In uno scontro frontale, il torace è trattenuto dalle cinture di sicurezza, categoricamente, come il corpo si flette in avanti, aumenta il carico assiale sui segmenti più caudali e sulla colonna anteriore. Le forze di rotazione generate dalle cinture di sicurezza possono portare ad un carico assiale asimmetrica e di torsione. Sia i dischi intervertebrali che le faccette articolari sono esposte a forze potenzialmente dannose durante MVC. La carica assiale insorta a livello lombosacrale può provocare una lesione attraverso l’articolazione sacro-iliaca. Quando l’estremità più inferiore è a contatto con un oggetto immobile, le forze sono trasmesse al tronco attraverso il sacro. Durante l’impatto, il conducente può fissare un arto inferiore al pedale del freno. Di conseguenza, la forza di trasmissione avviene attraverso l’arto inferiore relativamente fisso nella pelvi. La combinazione di queste forze dirette verso l’alto e posteriormente e la compressione assiale vissuta attraverso la colonna lombare può portare ad alterare l’articolazioni attraverso il coinvolgimento della sacro-iliaca. Non sono però riusciti a raccogliere abbastanza dati sullo specifico posizionamento dell’arto inferiore del paziente durante l’impatto del MVC. Senza dubbio, l’articolazione sacro-iliaca è sottoposta a sforzi potenzialmente dannosi durante MVC soprattutto se l’arto inferiore del conducente è appoggiato sul tappetino o sul pedale del freno. Dal nostro punto di vista, quindi, questo studio ci fa sorgere numerosi dubbi anche su come hanno proceduto alla ricerca dell’etiologia del dolore: infatti i blocchi anestesiologici non sono dei veri test diagnostici specifici, come non lo è la discografia. Questo può spiegare anche il fatto che si neghi come causa di insorgenza del dolore una possibile lesione dei tessuti molli, alterando di conseguenza gran parte dei risultati. Domande per la Formazione a Distanza (FAD) 2014-F3-18-1) LBP post MVC persiste: a. inizialmente nel 50% dei casi b. a distanza di 6 mesi nel 30-42% dei casi c. dopo 7 anni nel 20% dei casi d. tutte le precedenti Tutte le domande dei singoli articoli (identificate dal codice sopra indicato) saranno raccolte nel questionario finale che dovrà essere compilato nel mese di dicembre da parte di coloro che si sono iscritti (o si iscriveranno) al programma facoltativo di FORMAZIONE A DISTANZA - FAD (vedi www.gss.it/associa.htm) per conseguire l'ATTESTATO GSS FAD o i 50 CREDITI ECM FAD Materiale ad esclusivo uso Programma di Formazione GSS