stadio - Color Sound

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STADIO
Gli Stadio sono Gaetano Curreri, Andrea Fornili, Roberto Drovandi e Giovanni Pezzoli.
Produttore e autore è Saverio Grandi, che ha scritto con Curreri i più grandi "successi" della band.
Le canzoni degli Stadio sono, finalmente, dopo “anni di indagini”, un "caso risolto" nella musica italiana: il
loro è "pop-rock d'autore", sono l'unica band italiana che riesce a coniugare il "pop-rock" con la grande
musica d'autore, e sono un unico, stimato "laboratorio" di canzoni di successo per sé e per altri. Il
linguaggio della canzone si evolve continuamente e gli Stadio hanno un “pubblico generazionale” grazie alla
loro duttilità musicale e alla versatilità della penna d'autore che firma con loro splendide canzoni.
I loro dischi (ogni volta tra i primi nelle classifiche di vendita) rivelano, cosi, una storia musicale che
“incrocia” quella di illustri colleghi, con cui hanno condiviso il palco, hanno provato, arrangiato, prodotto e
suonato nelle grandi produzioni discografiche, scrivendo canzoni e continuando a scriverle.
Ancora qualche settimana ed arriverà “Diluvio universale”, il nuovo progetto degli Stadio: il 20 marzo
uscirà l’album, pubblicato dalla Capitol/Emi Music, e, tre giorni dopo, partirà il tour, prodotto dalla Color
Sound, che porterà lo stesso nome. Nel disco, la canzone che dà il titolo all’intero progetto è firmata con
Vasco Rossi, che dopo dieci anni ritorna a scrivere per gli Stadio (infatti, nelle ultime occasioni, erano stati
Curreri e soci a firmare alcuni dei suoi successi!); un’altra (“Resta come sei”) è scritta e cantata con Fabrizio
Moro. Saverio Grandi “duetta” in “Cortili lontani”, altro pezzo di punta di un grande disco.
Il 2008 è stato l’anno della “Platinum Collection”, che ha festeggiato i 25 anni di attività della band (seguita
anche da un lungo tour), e che contiene ben 51 canzoni, raccolte in tre dischi "tematici": il "Pop-rock
d'autore", che contiene i successi scritti con le firme più prestigiose della musica cantautorale; le "Ballate",
che rappresentano una parte rilevante nel repertorio del gruppo; e il "Live", testimonianza della vitalità
scenica e dei tanti concerti che fanno degli Stadio una grande “live band”. Più l'inedita versione di
"Guardami", in duetto con Teresa Salgueiro (voce e anima dei portoghesi Madredeus), cosi come
presentata a Sanremo nel 2007, e "Mi alzo sui pedali", per il film tv "Il Pirata-Marco Pantani" di Claudio
Bonivento, e diventata la canzone-simbolo dell’uomo ciclista campione.
Nel 2007, invitati da Pippo Baudo, gli Stadio partecipano, appunto, al Festival di Sanremo e pubblicano
“Parole nel Vento”.
In carriera gli Stadio hanno avuto riconoscimenti sempre più importanti. Per il progetto discografico
"Canzoni per parrucchiere Live Tour" - live del tour teatrale che ovunque ha registrato il "sold out" ricevono il "Premio Lunezia 2006".
A fine estate 2005, l'album "L'amore Volubile" arriva al 3° posto in classifica ad una settimana dall'uscita:
nel disco, la tromba di Paolo Fresu e "Buona Sorte" (sigla dei Campionati Italiani di Basket). Silvio Muccino
firma la regia del videoclip di "Mi vuoi ancora" e il Meeting Etichette Indipendenti consegna agli Stadio il
Premio Speciale MEI.
A suggello di una grande amicizia e di una collaborazione che è garanzia di risultato, nella primavera del
2004 esce l’album di Vasco Rossi, "Buoni o Cattivi", come il titolo della canzone scritta con Gaetano Curreri
e Saverio Grandi, che firmano anche "Un Senso", con cui i tre vincono il "Nastro d'Argento" per “la migliore
canzone" nel film “Non ti muovere", di e con Sergio Castellitto e Penelope Cruz.
Il 31 ottobre 2003 esce la doppia raccolta "Storie e Geografie", con le inedite "Equilibrio instabile" (la
protagonista del video è l'attrice Vittoria Belvedere) e “Un altro grande figlio di puttana” con J.Ax degli
Articolo 31. Vincono il disco di platino e pubblicano il dvd "Atlante di Storie e Geografie".
Irene Grandi canta “Prima di partire per un lungo viaggio”, scritta dagli Stadio con Vasco: sarà uno dei
successi dell’anno.
Subito dopo l'estate del 2002, "Occhi negli Occhi" - uscito a due anni da "Donne&Colori" e da “In Paradiso
con Te”, con la star arabo-israeliana Amal Murkus - raggiunge i vertici delle classifiche di vendita, grazie al
successo radiofonico di "Sorprendimi", e conquista il "disco di platino".
Nel 1998, un altro disco di platino con la raccolta "Ballate fra il Cielo e il Mare" e con “Muoio un pò”, cover
dei Del Amitri. E' il "trampolino di lancio" per il Sanremo 1999, dove partecipano con "Lo zaino": le giurie li
votano fino a farli arrivare ai primi posti tra i "big".
Al Festival di Sanremo 1997 la giuria di qualità (formata da Luciano Pavarotti, Bill Conti, Mario Missiroli,
Gino Paoli e Nicola Piovani) premia Curreri per la musica di "Dimmi che non vuoi morire", interpretata da
Patty Pravo. A riconferma dello stato di grazia creativa, nello stesso anno, esce "Dammi 5 minuti", che
conquista l'ennesimo "disco di platino".
Nell'aprile 1996, è la volta della raccolta "Il Canto delle Pellicole", il loro omaggio al Cinema, per i cento
anni dall'invenzione - ad un anno da "Di volpi, di vizi e di virtù…", titolo fantasioso di Alessandro
Bergonzoni e disco realizzato con il produttore americano Bob Rose.
Nel 1994 gli Stadio conquistano il disco d'oro con "Stadiomobile live" (che contiene "Un disperato bisogno
d'amore", nuova sigla della serie tv "I ragazzi del Muretto") raro traguardo per i dischi dal vivo.
Nell'autunno del 1992 esce "Stabiliamo un Contatto" - ancora un successo - e tra le canzoni "Swatch" e
"Per la Bandiera", con Francesco Guccini, che scrive un'invettiva diretta e cruda contro i mafiosi della
strage di Capaci.
Nel 1991 arriva il "disco d'oro" con "Siamo tutti elefanti inventati": ci sono le "nuove" firme di Ivano
Fossati ("Ci Sarà") e Claudio Lolli ("Segreteria Telefonica"), che si aggiungono all’elenco delle
“collaborazioni eccellenti” degli Stadio. "Generazione di Fenomeni" è la hit, sigla della prima serie de "I
Ragazzi del muretto".
Nell'89 pubblicano "Puoi fidarti di me" e Vasco Rossi chiede agli Stadio di collaborare alla colonna sonora di
"Stasera a casa di Alice", il film di Carlo Verdone, con Ornella Muti e Castellitto, vincendo il "David di
Donatello" e il "Nastro d'Argento" (già ottenuti con i film “Acqua e sapone” e “Borotalco” del regista
romano).
Nel 1987, gli Stadio partecipano al progetto "DallaMorandi", che li porta a realizzare disco e tour,
"prestando" "Chiedi chi erano i Beatles" a Gianni Morandi, che ne farà un successo internazionale. Agli inizi
del 1986, con "Canzoni alla radio", partecipano per la seconda volta al Festival di Sanremo e pubblicano
l'album omonimo.
Nei primi mesi del 1985 viene pubblicato il Q-disc "Chiedi chi erano i Beatles". La canzone è un autentico,
piccolo capolavoro composto con il poeta Roberto Roversi. Sul tema musicale di "Vorrei", realizzano la
colonna sonora del film di Carlo Verdone, "I due Carabinieri".
Sono anni creativi. Il gruppo collabora ai progetti artistici dei più grandi cantautori: tra gli altri, Curreri
produce "...e intanto Dustin Hoffmann non sbaglia un film", l'album d'esordio di Luca Carboni.
Nel 1984 arriva "La faccia delle donne" che Vasco canta con l’amico Gaetano (e resta ad oggi l’unico duetto
della rockstar). Nello stesso album, anche "C'è" e "Acqua e sapone" (che balza subito in classifica): le due
canzoni sono incluse nel film omonimo di Carlo Verdone. Per la prima volta partecipano al Festival di
Sanremo con "Allo stadio".
E’ del 1982 l'album d'esordio. Parte del disco è stata utilizzata per la colonna sonora del cult-movie
"Borotalco" di Verdone.
Gli anni '70 vedono gli Stadio tra i cosiddetti "turnisti", ossia i musicisti che realizzano dischi e tour per altri
artisti. Cosi, dal giro dei professionisti che lavorano con Lucio Dalla, nasce la band che accompagna lo
stesso cantautore e Francesco De Gregori nel tour "Banana Republic". Proprio durante quella “avventura
irripetibile”, gli Stadio iniziano a scrivere le prime canzoni.
Di lì comincia la storia, quella che state ascoltando.
Ufficio stampa e Comunicazione Stadio: Daniele Mignardi Promopressagency - Roma
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