Scheda di dati di sicurezza

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Scheda di dati di sicurezza
Scheda di dati di sicurezza
Scheda di dati di sicurezza (in conformità con il
Regolamento (CE) 1907/2006, il Regolamento (CE)
1272/2008 e il Regolamento (CE) 453/2010)
Data di pubblicazione: 22 giugno 2009
Numero documento: 10302MS
Data di revisione: 21 novembre 2011
Numero di revisione: 3
1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO
Nome commerciale (come appare sull'etichetta):
Paraclorofenolo canforato
Denominazione/Classificazione chimica:
Miscela
Codice identificativo del prodotto (codice articolo):
10302
Numero ONU:
UN2021
Classificazione ONU delle merci pericolose:
6.1 PGIII
Uso consigliato:
Disinfezione e trattamento dei canali radicolari
Restrizioni d'uso:
Solo per uso professionale
Nome del produttore/fornitore:
Sultan Healthcare
Indirizzo del produttore/fornitore:
411 Hackensack Avenue, 9th Floor
Hackensack, NJ, U.S.A.
Numero telefonico del produttore/fornitore:
1-201-871-1232 o 800-637-8582 (Informazioni sul
prodotto)
Numero telefonico per contatti di emergenza:
800-535-5053 (INFOTRAC)
1-352-323-3500 (fuori dagli Stati Uniti –
telefonata a carico del destinatario)
[email protected]
Indirizzo e-mail:
2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
Classificazione UE (1999/45/CE e successive modifiche): nocivo (Xn), irritante (Xi), pericoloso per l'ambiente (N)
R20/21/22, R36/37/38, R51/53
Etichettatura UE:
Nocivo
Paraclorofenolo canforato
Nocivo per
l'ambiente
Contiene 4-clorofenolo
R20/21/11 Nocivo per inalazione, al contatto con la pelle e per
ingestione.
R36/37/38 Irritante per gli occhi, per le vie respiratorie e per la
pelle.
R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a
lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e
abbondantemente con acqua e consultare un medico.
S36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi
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gli occhi/la faccia.
S61 Non disperdere nell'ambiente. Consultare le istruzioni
speciali/schede informative in materia di sicurezza.
Classificazione dei pericoli USA: pericoloso
3. COMPOSIZIONE E INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
Componenti pericolosi
N. C.A.S.
N. CE
Nome IUPAC
Canfora
76-22-2 /
200-945-0
1,7,7Trimetilbiciclo(2.2.1)ep
tan-2-one
4-Clorofenolo
106-48-9 /
203-402-6
4-clorofenolo
Classificazione della
sostanza
67/548/EEC
(EC) No 1272/2008
F, Xi R11, R36/37/38
Xn, N R20/21/22,
R51/53
Acute Tox 4 (H332),
Acute Tox 4 (H312),
Acute Tox 4 (302),
Aquatic Chronic 2
(H411)
PESO %
45-65
15-35
Per il testo completo del GHS e delle frasi H e delle classificazioni UE e delle frasi R fare
riferimento alla Sezione 16.
4. MISURE DI PRIMO SOCCORSO
Vie di esposizione
Istruzioni di primo soccorso
Occhi
Sciacquare gli occhi con grandi quantità di acqua per 15 minuti, mantenendo le palpebre aperte.
Richiedere immediatamente assistenza medica.
Pelle
Sciacquare immediatamente la pelle con acqua per 15 minuti. Lavare con acqua e sapone. Se i
sintomi persistono, richiedere assistenza medica. Lavare gli indumenti contaminati prima di
indossarli nuovamente.
Inalazione
Ingestione
Portare immediatamente la vittima all'aria aperta. In caso di arresto respiratorio, praticare la
respirazione artificiale. Se la respirazione è difficoltosa, somministrare ossigeno. Richiedere
immediatamente assistenza medica.
In caso di ingestione, lavare la bocca con acqua. Non somministrare mai nulla per bocca a una
persona priva di sensi. Richiedere immediatamente assistenza medica.
Principali sintomi
di esposizione
Può provocare irritazione oculare e cutanea. Il contatto prolungato con la pelle può provocare
ustioni. L'inalazione dei vapori può provocare irritazione delle mucose e delle vie respiratorie.
L'ingestione può provocare irritazione gastrointestinale, nausea, vomito e diarrea. Nocivo per
inalazione, se assorbito attraverso la pelle e per ingestione.
Altro
Nessuna nota.
Nota per i medici (trattamento, test e monitoraggio): in caso di sovraesposizione, il trattamento deve essere diretto al
controllo dei sintomi e delle condizioni cliniche.
Paraclorofenolo canforato
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5. MISURE ANTINCENDIO
Utilizzare acqua nebulizzata, anidride carbonica, polvere chimica o schiuma. Non
utilizzare un getto d'acqua diretto.
Raffreddare con acqua i contenitori esposti al fuoco.
Mezzi idonei di estinzione:
Procedure antincendio:
Pericoli specifici derivanti dalla
sostanza chimica:
La decomposizione può produrre ossidi di carbonio, cloro, fenolo e acido cloridrico.
Precauzioni per gli addetti
all'estinzione degli incendi:
Gli addetti all'estinzione degli incendi devono indossare autorespiratori a pressione
positiva e indumenti di protezione totale per tutti gli incendi in cui sono coinvolte
sostanze chimiche.
Dispositivi di protezione raccomandati per gli addetti all'estinzione degli incendi:
OCCHI/VISO
PELLE
RESPIRATORI
TERMICI
6. MISURE IN CASO DI DISPERSIONE ACCIDENTALE
Precauzioni personali, DPI e procedure di emergenza: in caso di fuoriuscite copiose, indossare protezione per gli occhi,
guanti e indumenti protettivi. In caso di fuoriuscite piccole, indossare protezione per gli occhi e guanti. Rimuovere tutte le
fonti di accensione e ventilare l'area.
Precauzioni ambientali: evitare che le sostanze fuoriuscite possano raggiungere fognature e corsi d'acqua. Segnalare le
dispersioni come richiesto dalle autorità locali e nazionali.
Metodi e materiali per il contenimento e la bonifica: raccogliere la sostanza con materiale assorbente inerte non
combustibile, che andrà poi collocato in contenitori adeguati per essere smaltito. Pulire accuratamente l'area interessata dalla
fuoriuscita.
Dispositivi di protezione individuale raccomandati per il contenimento e la bonifica:
OCCHI/VISO
PELLE
RESPIRATORI
TERMICI
7. MANEGGIAMENTO E CONSERVAZIONE
Precauzioni per il maneggiamento sicuro: evitare il contatto con gli occhi. Evitare il contatto prolungato con la pelle. Non
respirare i vapori. Utilizzare con ventilazione adeguata. Utilizzare in conformità con le istruzioni riportate sulla confezione.
Paraclorofenolo canforato
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Condizioni per la conservazione sicura: conservare in un'area fresca e ben ventilata, lontano da sostanze incompatibili.
Tenere al riparo dalla luce solare diretta. Mantenere i contenitori ben chiusi quando non sono in uso. Non conservare in
contenitori di plastica o di polistirene.
8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE/PROTEZIONE PERSONALE
Limiti di esposizione professionale:
Canfora
Stati Uniti
4-Clorofenolo
Germania
2 mg/m3 TWA OSHA PEL
2 mg/m3 TWA ACGIH TLV, 3 mg/m3 STEL
2 mg/m3 TWA DFG MAK, 4 mg/m3 STEL
Regno Unito
2 mg/m3 TWA UK OEL, 3 mg/m3 STEL
Francia
2 mg/m3 TWA
Spagna
2 mg/m3 TWA, 3 mg/m3 STEL
Italia
Nessuno stabilito
Unione Europea
Nessuno stabilito
Stati Uniti
Nessuno stabilito
Germania
Nessuno stabilito
Regno Unito
Nessuno stabilito
Francia
Nessuno stabilito
Spagna
Nessuno stabilito
Italia
Nessuno stabilito
Unione Europea
Nessuno stabilito
Limiti di esposizione biologica: nessuno stabilito
Controlli tecnici appropriati: utilizzare con adeguato sistema di ventilazione con estrazione locale o generale per
mantenere i livelli di esposizione al di sotto dei livelli di esposizione professionale.
Misure di protezione individuale (DPI)
Protezione specifica per occhi/viso: è raccomandato l'uso di occhiali di sicurezza per sostanze chimiche.
Protezione specifica per la pelle: in caso di uso prolungato, indossare guanti impermeabili, come ad es. guanti in
nitrile o in gomma. Guanti consigliati: guanti in nitrile o in gomma. Consultare il fornitore dei guanti per
indicazioni sullo spessore necessario e sui tempi di permeazione.
Protezione specifica per le vie respiratorie: in caso di attività in cui le concentrazioni dei vapori siano superiori ai
limiti di esposizione, occorre indossare un respiratore approvato con filtro per polveri/vapori. La scelta e l'uso di
dispositivi di protezione respiratoria devono essere in accordo con le normative in vigore e con le buone pratiche di
igiene industriale.
Specifici pericoli termici: non applicabile
Dispositivi di protezione individuale raccomandati:
OCCHI/VISO
Paraclorofenolo canforato
PELLE
RESPIRATORI
TERMICI
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Controllo dell'esposizione ambientale: utilizzare con ventilazione adeguata.
Considerazioni generali sull'igiene e pratiche di lavoro: evitare il contatto con gli occhi. Evitare il contatto prolungato
con la pelle. Evitare di respirare i vapori. Si raccomanda di lavarsi normalmente le mani dopo l'uso.
Misure protettive durante la riparazione e la manutenzione di apparecchiature contaminate: utilizzare indumenti e
dispositivi di protezione come descritto nella Sezione 8. Lavarsi accuratamente con acqua e sapone dopo aver maneggiato il
prodotto.
9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
Aspetto:
Liquido trasparente di colore
marrone chiaro
Limiti di esplosione:
Non stabiliti
Odore:
Odore simile alla canfora
Pressione di vapore:
1,0 mmHg a 49°C
Soglia di odore:
Non disponibile
Densità di vapore:
Non disponibile
pH:
4,2
Densità relativa:
1,054
Punto di
fusione/congelamento:
Non disponibile
Solubilità:
Insolubile
Punto iniziale e
intervallo di
ebollizione:
Punto di
infiammabilità:
Tasso di evaporazione:
Coefficiente di
ripartizione: nottanolo/acqua:
Temperatura di
autoignizione:
217°C
Non disponibile
Infiammabilità:
Proprietà esplosive:
Nessuna
Non disponibile
Non disponibile
Temperatura di
decomposizione:
Non disponibile
Viscosità:
Non disponibile
Proprietà ossidanti:
Nessuna
10. STABILITÀ E REATTIVITÀ
Reattività: non si prevedono reazioni pericolose.
Stabilità chimica: stabile alle normali condizioni ambientali.
Possibilità di reazioni pericolose: nessuna nota.
Condizioni da evitare: evitare condizioni di calore e tenere lontano da fiamme e da qualsiasi fonte di accensione.
Sostanze incompatibili: evitare agenti ossidanti, cloruri acidi, anidridi e basi forti.
Paraclorofenolo canforato
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Prodotti di decomposizione pericolosi: la decomposizione termica può produrre monossido di carbonio, anidride
carbonica, acido cloridrico, cloro e fenolo.
11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
Possibili effetti sulla salute:
Occhi: il contatto diretto può provocare irritazione. Il contatto prolungato può provocare ustioni con danni irreversibili.
Pelle: il contatto prolungato o ripetuto con la pelle può provocare irritazione e dermatite con rischio di ustioni. In quantità
nocive, può essere assorbito attraverso la pelle.
Ingestione: l'ingestione può provocare irritazione gastrointestinale, nausea, vomito e diarrea. Nell'uomo è stato dimostrato
che dosi di 60 mg-4 g di canfora provocano disturbi visivi, rumori nelle orecchie, disturbi cardiaci ed effetti a livello renale
ed epatico.
Inalazione: l'inalazione di vapori può provocare irritazione delle mucose e delle vie respiratorie superiori, accompagnata da
tosse, ansimazione e respiro corto. Concentrazioni elevate di vapori possono provocare mal di testa, vertigini, affaticamento,
irrequietezza, debolezza muscolare, tremori, crisi convulsive, coma e morte.
Effetti cronici sulla salute: la sovraesposizione prolungata al 4-clorofenolo può provocare danni al fegato e ai reni. Il
consumo di alcol può aggravare gli effetti a livello epatico.
Cancerogenicità: nessuno dei componenti di questo prodotto è elencato come cancerogeno nelle direttive OSHA, IARC,
ACGIH, NTP o UE.
Mutagenicità: 4-clorofenolo: risultato negativo nei test di retromutazione in Salmonella typhimurium, nel test per la
rilevazione di aberrazioni cromosomiche in cellule SHE e nel test Comet (gel elettroforesi su singola cellula) su cellule
CHO.
Condizioni cliniche aggravate dall'esposizione: i soggetti con disturbi cutanei, respiratori, renali ed epatici potrebbero
essere maggiormente a rischio in caso di esposizione.
Dati di tossicità acuta:
Canfora: LD50 per via orale nel topo: 1300 mg/kg
4-Clorofenolo: LD50 per via orale nel ratto > 500 mg/kg; LD50 cutanea nel coniglio: 1500 mg/kg
Dati di tossicità riproduttiva: nell'uomo la canfora attraversa la placenta ed è stata implicata in casi di morte fetale e
neonatale. L'uso topico di olio canforato durante la gravidanza non è stato associato a effetti teratogeni.
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT):
Singola esposizione: canfora: l'applicazione di canfora sulla pelle di volontari sotto forma di soluzione al 20% in alcol non
ha prodotto alcuna sensazione significativa di irritazione o dolore alle normali temperature della pelle. È sembrata avere un
leggero effetto sensibilizzante sulla percezione delle variazioni di temperatura durante il riscaldamento e il raffreddamento e
ha provocato un aumento della sensazione di bruciore ad alte temperature.
Esposizione ripetuta: in uno studio di 28 giorni sull'esposizione per via orale, eseguito utilizzando il metodo descritto nelle
linee guida OCSE 407, sono stati somministrati a ratti 50 mg/kg di 4-clorofenolo con frequenza giornaliera. Non sono state
osservate alterazioni ematologiche ed ematochimiche legate al trattamento. Non sono state rilevate variazioni di peso.
All'esame necroscopico non sono state riscontrate evidenze macroscopiche o microscopiche. NOAEL: 50 mg/kg.
Paraclorofenolo canforato
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12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE
Tossicità:
Canfora: LC50 a 96 ore in Pimephales promelas (cavedano americano) 110 mg/l; LC50 a 96 ore in Brachydanio rerio (pesce
zebra) 35-50 mg/l
4-Clorofenolo: LC50 a 96 ore in Pimephales promelas (cavedano americano): 6,11 mg/l; EC50 a 48 ore in daphnia magna:
2500 ug/l
Persistenza e degradabilità: canfora: facilmente biodegradabile.
Potenziale di bio-accumulo: per la canfora si prevede un bio-accumulo moderato negli organismi acquatici. 4-Clorofenolo:
presenta un basso potenziale di bio-accumulo negli organismi acquatici.
Mobilità nel suolo: per la canfora si prevede una mobilità moderata nel suolo. Si prevede che il 4-clorofenolo presenti una
mobilità nel suolo da moderata a elevata.
Altri effetti avversi: nessuno noto.
Risultati della valutazione PBT/vPvB: non richiesta.
13. SMALTIMENTO
Normative: lo smaltimento deve rispettare le normative ambientali locali e nazionali.
Proprietà (fisiche/chimiche) che influiscono sullo smaltimento: tossico per gli organismi acquatici, a lungo termine può
provocare effetti negativi per l'ambiente acquatico.
Raccomandazioni per il trattamento dei rifiuti: nessuna necessaria per il normale uso previsto.
14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Numero ONU:
ADR/RID: UN2021 IMDG: UN2021
Denominazione ONU
corretta per la
spedizione:
ADR/RID: Clorofenoli liquidi
IMDG: Clorofenoli liquidi
IATA: Clorofenoli liquidi
DOT: Clorofenoli liquidi
ADR/RID: 6.1
Classi di pericolo
connesso al trasporto:
ADR/RID: PG III
Gruppo di
imballaggio:
ADR/RID: sì
Rischi ambientali:
IATA: UN2021
DOT: UN2021
IMDG: 6.1
IATA: 6.1
DOT: 6.1
IMDG: PG III
IATA: PG III
DOT: PG III
Inquinante marino
secondo l'IMDG: sì
IATA: sì
DOT: no
Precauzioni speciali per gli utilizzatori: non applicabile
Paraclorofenolo canforato
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15. INFORMAZIONI NORMATIVE
Normative federali USA
Comprehensive Environmental Response and Liability Act del 1980 (CERCLA): questo prodotto non è
soggetto alla segnalazione delle dispersioni ai sensi del CERCLA. In molti Stati sono in vigore normative più
severe. Segnalare tutte le fuoriuscite in conformità con le normative locali, statali e federali.
Toxic Substances Control Act (TSCA): tutti i componenti di questo prodotto sono elencati nell'inventario TSCA o
ne sono esentati.
Clean Water Act (CWA): non elencato
Clean Air Act (CAA): non elencato
Informazioni ai sensi del Superfund Amendments and Reauthorization Act (SARA) Titolo III:
SARA Sezione 311/312 (40 CFR 370) Categorie di pericolo:
Pericolo immediato:
Sì
Pericolo ritardato:
Sì
Pericolo di incendio:
No
Pericolo legato alla
pressione:
Pericolo legato alla
reattività:
No
No
Questo prodotto contiene le seguenti sostanze chimiche tossiche soggette ai requisiti di segnalazione specificati
nel SARA Sezione 313 (40 CRF 372):
Componenti
N. C.A.S.
PESO %
Nessuno
Normative statali
California: questo prodotto contiene le seguenti sostanze chimiche che, secondo quanto noto allo Stato della
California, provocano cancro, malformazioni congenite o danni agli organi riproduttivi:
Componenti
N. C.A.S.
PESO %
Nessuno
Normative internazionali
Canadian Environmental Protection Act: tutti i componenti di questo prodotto sono elencati nella lista DSL
canadese.
Canadian Workplace Hazardous Materials Information System (WHMIS): Classe D-2-B (Sostanza tossica che
causa altri effetti cronici).
REACH UE: laddove applicabile, le sostanze presenti in questo prodotto sono conformi con la normativa REACH
dell'UE.
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16. ALTRE INFORMAZIONI
Testo completo delle abbreviazioni di classificazione utilizzate nelle sezioni 2 e 3:
F Facilmente infiammabile
N Pericoloso per l'ambiente
Xi Irritante
Xn Nocivo
R11 Facilmente infiammabile
R20/21/22 Nocivo per inalazione, al contatto con la pelle e per ingestione.
R36/37/38 Irritante per gli occhi, per le vie respiratorie e per la pelle.
R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
Tox 4 (H302) Tossicità acuta - Categoria 4 (H302)
Tox 4 (H312) Tossicità acuta - Categoria 4 (H312)
Tox 4 (H332) Tossicità acuta - Categoria 4 (H332)
Aquatic Chronic 2 Tossicità cronica per l'ambiente acquatico - Categoria 2
H302 Nocivo se ingerito.
H312 Nocivo a contatto con la pelle.
H332 Nocivo se inalato.
Data di preparazione/revisione dell'SDS: 21 novembre 2011
Fonti dei dati: ChemID Plus e HSDB della NLM statunitense, SDS delle sostanze per i componenti, dataset IUCLID dello
European Chemical Bureau, ESIS, siti web dei vari Paesi per i limiti di esposizione professionale.
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