Fatti ,personaggi nei documenti sulla produttvità e nelle riforme della
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Fatti ,personaggi nei documenti sulla produttvità e nelle riforme della
Emidio Valentini “Fatti e personaggi nei documenti sulle riforme e sulla produttività delle Amministrazioni Pubbliche , in cui vi è la partecipazioni diretta di chi ce l’ha messa tutta .. e continua a mettercela tutta ==== Da Financial Times del 7 aprile 1987 “ Italy- irritations of an everday plague: Bureaucracy) The picture is non wholly bleak . Some ministries are recognized to be much more effective than others . The uppermost echelons of the civil service contei a core of highly competent ad respected officials ,many with international experience These have become or change in recent years, setting up FEPA. A study group intended to identify wais of making the Italian civil service more cost effective ande getting it to treat the public as custumers paying for service s, rather than as subiects to be ordered around. Fepa plans to monitor the quality of Italian civil service output and study ways of introducing new technology which could improve it ==== Da Financial Times del 7 aprile 1987 “ Italy- irritations of an everday plague: Bureaucracy) Italia- irritazioni per una piaga quotidiana: Burocrazia Il quadro non è del tutto desolante. Alcuni ministeri sono noti per essere molto più efficaci di altri. I gradi più elevati del “civil service” annovarano un nucleo di funzionari (*) altamente competenti e rispettati, molti con esperienza internazionale Questi, negli ultimi anni ,sono diventati agenti di cambiamento con la realizzazionedi FEPA. Un gruppo di studio finalizzato ad individuare la strada per rendere il civil service economicamente efficace ed ottenendo questo considerando il l pubblico come clienti che pagano per il servizio piuttosto che come soggetti da prendere in giro. Il FEPA prevede di monitorare la qualità dei risultati di servizio civile italiana e studiare modi per introdurre una nuove tecnologie (NTG) in grado di migliorarlo dall’Espresso del 20 11 1988 - Inchiesta/Pubblico impiego ….. “Guai agli rinnovatori” Affascinati dal suono dei gettoni . I Burocrati di grado più elevato continuano ad essere condizionati dai politici chee sono i padroni delle loro carriere. Percià sono sempre pronti a boicottare tutto cio che può turbare l’inefficiente equilibrio della pubblica amministrazioneStentano così a decollare tutti i progetti innovativi.Per esempio quello promosso dal Dipartimento della Funzione pubblica e denominato Fepa. Emidio Valentini. Il Direttore Generale incaricato di coordinare il progetto s’impegna senza risparmio nell’impresa. Riesce a reclutare oltre 2000 volontari disposti a fare da cavie. Sono dirigenti e funzionari disseminati in quasi tutti i rivoli dell’apparato pubblico, dai ministeri agli enti parastatali o locali. Dovrebbero sperimentare nuove procedure, analizzare l’efficienza dei servizi I burocrati della vecchia guardia li hanno subito visti di malocchio e li hanno spesso richiamati al normale laboro di routine. Ai “pionieri” preferiscono i passacarte Ed ho continuato e continuo a “ mettercela tutta” PPGC Vol. 5.5 1 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Premessa Questo impegno inizia nel giugno 1961, dopo il trasferimento da S.Giorgio ( Me) , come capo stazione titolare, a Villa Patrizi , come funzionario della Direzione generale FS addetto all’organizzazione ed alla piante organiche delle stazioni. Il primo lavoro asssegnatomi fu quello di esaminare la statistica annuale del lavoro (carico di lavoro) delle stazioni ed evidenziare gli scostamenti sia settoriali sia di tutta la stazione. Per tutte quelle che presentavono uno scostamento negativo percentualmente significativo si attivava un programma di verifica della pianta organica del settore interessato. Se la stazione era di piccole dimensioni ( fino ai 15/ 20 dipendenti), si dava incarico di fare la verifica al Compartimento di competenza; se ,invece, superava tale limite si programmava il sopralluogo di verifica di uno dei funzionari o degli ispettori a disposizione del’Ufficio Le verifiche, quando gli scostamenti erano positivi, venivano richieste dagli organi compartimentali o direttamente dalle organizzazioni sindacali. Ed in questo caso il sopralluogo veniva effettuato a cura della direzione generale, o dal funzionario dell’ufficio, in caso di impianti di medie dimensioni, o da ispettori di grado elevato , nel caso di grandi. In ogni caso la verifica della pianta organica presupponeva il controllo sul posto dei dati di base della statistica del lavoro. Un secondo motivo per le verifiche della pianta organica,quasi sempre in aumento, era quello determinato da cambi di turno di lavoro, disciplinati con una normativa abbastanza rigida Fino a tutto il 1963 feci la gavetta verificando , in sede, la statistica del lavoro, i turni di lavoro, le procedure di approvazione delle modifiche delle piante organiche, con qualche missione limitata alla solo verifica dei dati statistici. Data da questo periodo il mio collegare la verifica dei fabbisogni organici a scostamenti significativi della produttività di lavoro In realtà sopportavo male tale lunga gavetta . Ma era consuetudine che i nuovi arrivati facessero comunque due anni di “ “apprendimento”. Inoltre il vecchio, e cavaliere della Repubblica,Capo Reparto mal sopportava il mio attivismo , il mio giacobinismo PPGC Vol. 5.5 2 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 culturale e professionale, la mia voglia di innovare. Riuscii a sopportare il “ mezzemaniche “ perchè intanto mi stavo laureando in legge e perchè mi dedicavo allo studio per una possibile standardizzazione dei turni di lavoro ( il cui controllo veniva ancora effettuato, artigianalmente e caso per caso ) e per aggiornare il modulo di rilevamento statistico del lavoro ( carichi di lavoro) che era rimasto lo stesso sin dal 1929. Nel corso del 1964 si verificarono tre eventi importanti: il conseguimento della laurea, il pensionamento del mio capo cavaliere, e soprattutto la pubblicazione del mio libro “ Orari e turni di lavoro del persoanale di stazione “ un libro di circa 250 pagine” con stampa in proprio. Ne vendetti 4000 ( quattro mila )copie, un successo per me imprevedibile. Con i ricavati mi comprai la prima macchina, una seicento. . E da qual momento iniziò, e dopo quasi cinquantanni ne sono evidentemente orgoglioso, la cosiddetta “ valentinizzazione “ (come dicevano scherzosamente i miei colleghi) del sistema gestionale delle stazioni (orari, turni di lavoro, fabbisogni e piante organiche).Credo che ancora oggi il mio libro sia utilizzato per la messa a punto di orari e turni di lavoro. Ricordo con tanta nostalgia gli anni di mio totale coivolgimento nel lavoro : in poco tempo diventai il funzionario che veniva utilizzato per i casi più difficili di vertenze sindacali, ma anche come consulente esperto per i colleghi delle piante organiche degli altri Servizi della DG .E’ questo, paradossalmente , mi consentiva anche di avere un poco più di tempo per la preparazione a concorso ad ispettore principale che si sarebbe tenuto nel 1966. Furono gli anni del lavoro intenso e di soddisfazione Nel luglio del 1967 lo vinsi risultando il primo assoluto di circa concorrenti . 200 Da allora tutto mi fu più facile. Soprattutto ebbi carta bianca per la modifica della statistica del lavoro, con la messa a punto, dopo due anni di elaborazioni e sperimentazioni, di un nuovo sistema di calcolo e valutazione del lavoro statistico ( carico di lavoro, produzione omogenea del sistema NTG). Nel 1970 tutte le stazioni oltre alla nuova metodiche per i turni di lavboro, cominciarono a compilare il nuovo modulo M530/1a utilizzato per oltre venti anni; quando rientrai nelle FS, agosto 1990, era ancora in vigore ed utilizzato per la verifica dei fabbisogni organici delle stazioni Ho scannerizzato gli articoli della tecnica professionale e la documentazione base relativi a tale nuovo sistema di calcolo del lavoro statistico/carico di lavoro nelle stazioni FS. Per chi è interessato può scaricarli dal sito www.astmap.org e www.ntglab.it ;potrà constatare che il Sistema PPGC Vol. 5.5 3 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 NTG, per quanto riguarda la produttività del lavoro , costituisci l’aggiornamento , metodologico e tecnologico, di quanto attuato nelle FS nei lontani anni “ 60 Gli anni 1967 /1973 furono anni di intensissimo lavoro. Da allora non ho più …studiato metodicamente in vista di obiettivi di carriera Ero soddisfatto, anzi entusiasta, del mio lavoro. E non pensavo che vi fosse per me un lavoro migliore di quello che facevo. . Ma nel 1973, già ispettore capo e capo sezione , accettai, malvolentieri, di fare il Vice capo della segreteria e subito dopo il capo della segreteria del sottosegretario Cornelio Masciadri, socialista di Novara. Ne fui fortemente sollecitato dai compagni socialisti ( ero. in conto PSI, responsabile nazionale sindacale CGIL , per il Personale Dirigente FS ), E da allora inizia il mio navigare ,come tecnico politico, nella alte sfere della amministrazioni pubbliche che ho descritto nel libro “fatti e personaggi della prima repubblica I ricordi di un gabinettista e ….non solo” (( e www.ntglab.it ) 3.1.1.1. - Premessa Nel mese di luglio 1974 il Partito Socialista Italiano entra nel Governo Andreotti, dopo un lungo periodo di appoggio esterno. Al Ministero dei Trasporti arriva, come Sottosegretario con delega all’Aviazione civile, l’on. Cornelio Masciadri, di Novara. Preso dai problemi e dalle responsabilità operative della Sezione che dirigevo nella Direzione Generale FS, non avevo dato gran peso a questo evento pur essendo, in quel periodo, un socialista politicamente impegnato. Dopo solo qualche giorno dall’insediamento, fu lo stesso Masciadri ad invitarmi telefonicamente a far parte della sua Segreteria con il ruolo di Vice Capo e responsabile del settore Ferrovie dello Stato. In verità, anche se gratificato per tale invito, fui inizialmente restio ad accettarlo; ma a quei tempi, pur senza la rigidità dei compagni comunisti, era difficile sottrarsi dal dare una mano al compagno con responsabilità di governo . Credo però che l’argomento piu’ convincente fu quello dell’indennità di Gabinetto abbastanza elevata, data l’importanza del posto che avrei ricoperto. Inoltre, per la costante brevità di vita dei governi di quel periodo, pensavo che al massimo entro un anno sarei rientrato nelle Ferrovie. Mi sbagliavo: lo feci dopo 17 anni. Non immaginavo che la mia vita e quella dei miei famigliari ne sarebbero state notevolmente influenzate, passando dalla routine e dalle certezze di una “carriera sui binari” alle incertezze ed alle montagne russe del “tecnico/politico”. E così cominciò la mia lunga avventura nei Gabinetti ministeriali (... e non solo) della Prima Repubblica. 3. 1.1. - Ministero dei Trasporti (agosto1973/ marzo 1974) – PPGC Vol. 5.5 4 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 3.1.1 .1 Sottosegretario On. Cornelio Masciadri, come vice e capo della segreteria tecnica ( Luglio 1973/ aprile1974 3.1.2 Ministero della Ricerca Scientifica (maggio 1974/novembre/1979 3.1.2.1. Ministro Giovanni Pieraccini (il socialista colto) - agosto1974/gennaio1975 3.1.2.2. Ministro Mario Pedini (il Bresciano pianista) - 23 novembre 1974/11 marzo 1978 come Vice Capo di Gabinetto 3.1.2.3. - Ministro Dario Antoniozzi (il raffinato e sereno politico)-marzo 1978/luglio197 come Capo di gabinetto 3.1.2.4. - Ministro Vito Scalia (Dal Sindacato a...Piazza della Minerva ) agosto 1979/ottobre1979) come Vice Capo di Gabinetto 3.1.3. - Ministero della funziona pubblica –gennaio 1980/ agosto1990 ( in tutto questo periodo sempre come direttore di servizio alle dirette dipendenze del Ministro pro tempore) 3.1.3.1. - Ministro Massimo Severo Giannini (il professore intransigente) da gennaio 1990 ad ottobre 1990 3.1.3.2. - Ministro Clelio Darida ( il politico molto sereno e romanzescamente tollerante) dall’ottobre 1980 al giugno 1981 3.1.3.3. - Ministro Dante Schietroma (il ciociaro ..brav’uomo) dal giugno 1981 all’agosto 1983 3.1.3.4. Ministro Remo Gaspari del primo periodo (l’abruzzese di buon senso e innovatore) - agosto 1983/aprile 1987 3.1.3.5. - Ministro Livio Paladin(una meteora.. e basta) -marzo 1987 /luglio 1987 3.1.3.6.- Ministro Giorgio Santuz ( Il bravo e volenteroso focolarino) - luglio 1987 aprile 19883.1.3.7. - Ministro Cirino Pomicino (l’intelligente mediatore) (aprile 1988 – luglio 1989) 3.1.3.8. - Ministro Remo Gaspari -Secondo incarico ( il Ministro..stanco) -luglio 1989/agosto 1990 Agosto 1990/ finisce il il mio navigare ,come tecnico politico, nella alte sfere della amministrazioni pubbliche e ritorno alla casa madre ( Direzione generale Ferrovio dello stato di Villa patrizi) con l’incarido di direttore del’ufficio studi del ssrvizio movimento. Agosto 1991, in pensione anticipata, ma solo di qualce anno, per dedicarmi al progetto PPGC Vol. 5.5 5 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 NTG da imprenditore di me stesso e ..non solo ……………. Settembre 2013 ; di nuovo in campo ma con un “Aux armes, citoyens! Nous devons nous renverser l'État comme une chaussette » alla lunga gestazione della Riforma delle Istituzioni ed amministrazioni pubbliche Giannini/Cassese 1) Gli anni 1980, il contributo tecnico culturale 1.1 Il Cevar Centro per la Promozione e Valorizzazione della Ricerca Dal libro “ fatti e personaggi della Prima Repubblica.I ricordi di un Gabinettista e non solo” 1.1.1 notizie sintetiche Ho fatto spesso riferimento al CEVAR ed al suo ruolo nella mia attività negli anni ‘80. Ho riletto tutta la documentazione, ben conservata anche se in maniera confusa. Sono rimasto sorpreso dalla mole quali-quantitativa della sua attività e del suo ruolo nella cultura politica di quel periodo. Credo che il CEVAR meriti una pubblicazione a parte, come quella fatta per il FEPA. Anticipo che considero questa holding politico-culturale a livello nazionale, come l’occasione più importante ai fini della mia conoscenza e valutazione dei fatti e dei personaggi della prima repubblica alle soglie di tangentopoli. In questo libro ne sintetizzo gli obiettivi, il ruolo, le attività. Pochi giorni dopo il mio inaspettato licenziamento dal ministero della Ricerca Scientifica, avviai gli incontri per un’iniziativa che consentisse l’aggregazione di tutti gli operatori della ricerca che facevano riferimento alla cosiddetta area laica e socialista. Emerse subito che, per avere forza, l’iniziativa doveva avere l’appoggio dei quattro partiti che la rappresentavano politicamente: PSI, PSDI, PRI, PLI. Sapevo che non era facile. Ma dovevo provarci. Ricordo con una certa nostalgia gli incontri preliminari al ristorante “Il toscano” di via Ancona. --------…… PPGC Vol. 5.5 6 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Il gruppo promotore era costituito da Alessandro Barlaam (direttore dei servizi scientifici del CNR) per il PRI, da Camillo Dejak (docente dell’Università di Venezia) per il PLI, da Corrado Corvi (dirigente Enel) per il PSDI e da me, coadiuvato da Mario Rinaldi, docente dell’Università di Bologna, per il PSI. Tutti eravamo molto attivi nelle rispettive sezioni ricerca delle direzioni nazionali. I mesi di novembre 1979 - marzo1980 furono impegnati negli incontri che ognuno di noi aveva nei rispettivi partiti per chiarire gli obiettivi e il rilievo istituzionale dell’iniziativa. Però, mentre per gli altri risultò abbastanza facile avere l’assenso politico, per me non solo non fu facile, ma si rese necessario inizialmente forzare la mano. Pur essendo stato per diversi anni un punto di riferimento stabile per i componenti la Sezione ricerca scientifica, proprio in quell’ambito trovai i maggiori ostacoli. La per là rimasi sorpreso e deluso. Ma poi, dagli stessi personaggi che mi avevano ostacolato e che entrarono in seguito tutti a far parte attivamente del CEVAR, seppi che le difficoltà dipendevano soprattutto da preoccupazioni per le possibili negative ripercussioni fra i compagni del PCI. Probabilmente però la causa principale era la non ritenuta opportunità di affidare ad un non accademico e non ricercatore il ruolo di principale rappresentante del partito in un’associazione di cui già si intravedeva il successo politico-culturale. Ma venni informato che Craxi appoggiava sostanzialmente l’iniziativa e che, per facilitare l’avvio del Centro, era preferibile un non formale appoggio della direzione (come peraltro stava accadendo in ambito del partito repubblicano). Per fortuna il CEVAR contribuì invece ad accrescere il prestigio dell’area laica e socialista in tutti i campi della cultura politica ed allora vennero gli appoggi. Di questi appoggi ebbi autorevole conferma quando Craxi, poco prima di diventare Presidente del Consiglio, venne a congratularsi con me che avevo riunito, nella sala conferenze di via del Corso, i compagni socialisti del CEVAR. E vi erano, fatto inconsueto, molti in piedi. Questo fu il gruppo di partenza del CEVAR, ma nel giro di un anno o poco più si ebbe l’adesione convinta e partecipativa della quasi totalità delle personalità scientifiche che facevano riferimento all’area laica e socialista. …… A testimonianza della forte motivazione a questa adesione riporto la lettera del prof. Gasperini, Rettore dell’Università Bocconi. “ Egr. Prof Emidio Valentini Segretario Generale CEVAR Via di Fontanella Borghese, 56 Roma Ho ricevuto la sua lettera del 7 ottobre e desidero dirle che sono ben lieto di far parte del Consiglio scientifico del CEVAR. E’ una libera associazione che nel ciclo pur breve ha saputo collocarsi in posizione centrale con molta dignità ed autonomia nel dibattito su temi di grande civiltà e rilievo. Sarò pertanto lieto di partecipare all’attività e di dare tutto l’apporto che mi è possibile. PPGC Vol. 5.5 7 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Ringrazio vivamente i colleghi componenti il Consiglio di Amministrazione per una designazione che sono lieto di accogliere, in attesa di incontrarla le porgo i più cordiali saluti. Con vivo pensiero, mi creda Innocenzo Gasperini”. 1.1.2 Attività relativa alle Istituzioni ed amministrazioni pubbliche- e Personalita convolte. Sintesi ( note in fondo al libro” Fatti e personaggi…. Nota 10 ( Sezioni di Lavoro Cevar) (Coordinatori e segretari) Agraria e veterinaria: Prof Pompeo Cappella, Dott. Giuseppe Piciurro Ambiente : Prof Roberto Passino, Dott. Lucio Versino Attività Spaziali . Prof. Luciano Guerriero - Ing .Cesare Albanesi Biologia _ Prof Alessandro Ballio – Dott. Marco Bianchini Chimica : Prof. Luigi Campanella – Dott. Benedetto Bruno Economia : Prof. Ferruccio Marzano- Dott. Mario Zigarella Elettronica : Prof Mario Rinaldi- Dott. Mario Carnevale Energia :prof. Mario Scrimaglio – Prof Fabio Busi Fisica : Prof. Edooardo Caianiello – Ing Cesare Silvi Geologia. Prof. Renato Funiciello. Prof. Salvatore Lombardi Informatica : prof. Antonio Avvantaggiati, Dott. Carlo di Mento Innovazioni tecnologiche : Prof Oscar Masi – Dott. Nunzio Amato Matematica : prof. Claudio Procesi - Prof Giuseppe Traversa Medicina. Prof. Sergio Stipa – Prof. Giorgio Migliau Sociologia : Prof. Giovanni Statera – Prof. Stefano Petilli Statistica : Prof. G:Battista Tranquilli- Dott. Gaetano Esposito Stato e suo Apparato : Onorato Sepe- Gabriele Aurisicchio Territorio : Ing. Gabriele di Palma – Prof Fausto Fiorentini Trasporti : Prof. Ilio Adorisio – Ing. Giovanni Bonora. Nota n. 11 ( Composizione Sezione di lavoro Stato e sua apparato) Tommaso Alibrandi – Consigliere di Stato; Giuliano Amato – Università di Roma; Alberto Basettoni Arleri – Università di Roma; Franco Bassanini - Università di Roma; Nicola Bronzini – Avvocato dello Stato; Domenico Cacopardo: Consigliere di Stato; Girolamo Caianiello – Consigliere Corte dei Conti; Vincenzo Caianiello- Pres. Sezione Consiglio di Stato; Eugenio Cannada Batoli, Università di Roma; Manin C arabba – Consigliere Corte dei Conti ;Sante Chillemi – Dirigente generale Min. Funzione Pubblica; Roberto Coltelli - Consigliere Corte dei Conti; Luigi Compagna - LUISS Roma; Simone De Vescovi – Segretario Generale CIPe; Antonino Freni - Avvocato dello Stato; Vittorio Frosini- Università di Roma; Domenico Macri- Direttore Scuola Superiore PA; Antonio Malintoppi –Università di Roma; Andrea Manzella -Consigliere di Stato; Luigi Mazzella - Avvocato dello Stato; Guglielmo Negri - Vice segretario generale Camera dei Deputati; Cons. Lucio Venturini- Consigliere di Stato. 2) 15 febbraio 1982 – Sezione Stato e suo Apparato - Tema I rapporti fra politica e amministrazione nella gestione della cosa pubblica ( Palazzo Ruspoli- Via di Fontanella Borghese n. 56 Roma) Presiede :Paolo Ungari: Introduce : Emidio Valentini Relatore: Gabriele Aurisicchio Interventi programmati : Tommaso Alibrandi; Santo Chillemi; Mariano Gabriele; Domenico Macrì; Onorato Sepe. 7) 22 aprile 1982 – Sezione Informatica - Pianificazione degli Interventio Informatici nella Pubblica Amministrazione ( Palazzo Ruspoli- Via di Fontanella Borghese n. 56 Roma) 155 Presiede : Massimo Severo Giannini Introduce : Emidio Valentini Relatore: Paolo Ercoli Interventi programmati : Gianni Bertone; Vincenzo Caianiello; Elio Califano;Gaetano Carcaterra; Carlo di Mento; Gesualdo Le Moli; VittorioNovelli; Diego Siclari; Alberto Zuliani.. 9) 25 maggio 1982 – Sezione Stato e suo Apparato - Tema : Gli Apparati dela Presidenza del Consiglio e la legge di Riforma PPGC Vol. 5.5 8 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 ( Sala Union Camere , PiazzaSallustio - Roma) Presiede : Aldo Bozzi: Relatore : Emidio Valentini Interventi programmati : Salvo Andò; Venerio Cattani; Paolo Ungari …….. 18) 1 marzo 1983 – Gruppo Politica delle Istituzioni- Tema: Rapporto Ministeri/Presidenza del Consiglioe e Parlamento/Governo ( Hotel Boston - Via Lombardia, 47 Roma) Coordina - Emidio Valentini Relatore: Vincenzo Caianiello. Nota n. 17 Ciclo di incontri/dibattiti sul tema “Le innovazioni tecnologiche nel sistema economico sociale italiano” e sul tema “Istituzioni e società” Primo ciclo sul tema “Istituzioni e Società”. I tre incontri si svolsero sui seguenti temi: 1) Attività di governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio (coord. prof. Enzo Cheli - presid. CERPIS, relazione di base prof. Paolo Ungari - Pres. CERPIS); 2) L’accesso dei cittadini ai documenti della Pubblica Amministrazione (coord. Prof. Mario Nigro, relazione di base Avv. Ignazio Caramazza); 3) La delegificazione in campo amministrativo (coord. Avv. Gen. dello Stato Giuseppe Mannari, relazione di base dott. Gabriele Aurisicchio). Interventi programmati, in particolare: Prof. Vincenzo Caianiello - Consiglio di Stato, Prof. Onorato Sepe - Corte dei Conti Cons. Giuseppe Fabbri - Consiglio di Stato; Prof. Giuseppe Pericu - Università di Milano 159 Prof. Francesco Pugliese - Presidente comitato Giuridica CNR, On. Prof. Tommasi Alibrandi - Camera dei Deputati : Prof. Romano Bettini - Università di Roma, Avv. Giancarlo Ciaurro - Vice segretario Gen. Camera dei Deputati, Prof. Alessandro Taradel - Scuola Superiore PA. Nota 18 (coordinatori e relatori dei 20 seminari di base per preparazione Convegno“Dirigenza e Management nelle istituzioni, nell’economia degli anni ’90” Dott. Cesare Annibaldi - Direttore relazioni industriali Fiat, Ing. Pier Luigi Borghini.. Industriale; Domenico Magrì – Direttore Scuola Superiore PA; Dott. Giovanni Briganti , Consigliere Amministrazione Enea; Avv. Enzzo Ciardulli . Avvocato dello Stato. Avv. Ignazio Caramazza . Avvocatura dello Stato. Avv. Antonino Freni . Avvocatura dello Stato; Avv. Massimo Mazzella, Avvocatura dello Stato; Ing. Luigi Misiti, ViceDdirettore Generale FS, Dott, Tommaso Melodia , Dirigente generale Azienda PT, dott, Francesco Scocchera, Dirigente Generale Monopoli di Stato; Dott. Placido Lombardi, Dirigente Generale ANAS; Ing Marcello Inghilesi – Vice presidente Enel, Ing. Luciano Azione, Direttore compartimentale ENEL, Dott. Alfonso Libruno, Dirigente Centrale ENEL; Dot. Francesco Mirante, Vice direttore generale INPS; Dott. Walter Chiusini, Dirigente generale INAIL; Prof Carlo Ciliberto, Rettore Università di Napoli, Prof. Edoardo Caianiello, Università di Salerno; Prof. Romano Cipollini, Università di Roma. Prof. Giorgio Ghullini, Università di Torino; Prof. Giuseppe Biorci, Vice presidente CNR, Dott. Alessandro Barlaam Dirigente Generale CNR, Dott. Mario Moretti, Direttore Generale CNR, Prof Renato Scrimaglio, Direttore Laboratori INFN Frascati; Prof, Giuseppe De Vergottini, Consigliere amministrazione RAI, Prof., Pier Francesco Guarguaglini, Condirettore Selenia; Dott. Giuseppe Medusa , direttore centrale Alfa Romeo auto; Cons. Mario Cifarelli, Consiglio di Stato,Cons. Tommaso Alibrandi, consigliere di Stato; Cons. Domenico Cacopardo, Consigliere di Stato, Cons Giovanni Varcirca, Consigliere di stato; Prof. Onorato Sepe Commissario di Governo Regione Calabria; Dott, Franco Chiarenza Dirigente Regione Lazio;Pres, Salvatore Terranova, Corte di Conti; Prof. Salvatore Buscema. Corte dei conti ; Cons, Girolamo Caianiello, Corte dei Conti; Prof. Francesco Garri, Corte dei Conti; Prof Giuliano Mussati , Università Bocconi; Prof Enrico Jacchia- LUISS, Prof. Rolando Valiani, LUISS;Prof. Carlo Giannuzzi, Senato della Repubblica, Dott. Paolo Napoletano, Senato della Repubblica, Prof. Vico Licenzi, Senato della Repubblica; Prof. Enzo Cheli, Università di Firenze, Dott, Emidio Valentini, Presidenza Consiglio dei Ministri Dipartimento Funzione Publica, Prof, Sante Chillem. Pres. Consiglio dei Ministri, Dip, Funzione Pubblica; Cons. Elio Berarducci, Camera dei deputati, dott. Sandro Diotallevi, Camera dei Deputati; dott, Carlo Pappagallo, Camera dei Deputati; Avv, Pietro Bonanni , Prsid. USL RM7 Roma, Prof. Antonio Berardi, Direttore sanitario Ospedale San Diacono Roma, dott, Antonio Palombo, coord, Amministrativo USL RM9 Roma, Dott, Giovanni Petenella, coord. Ammì.vo USL RM18, dott. Ernesto Petti . Segretario generale Osp Bambin Gesù Roma; Dottò Rolando Foresi Direttore generale gruppo VE GE Italia, Rag. Riccardo Francioni, Direttore generale A & O SELEXDott. Vincenzo Papaleo, Direttore del Personale CONAD, Dott. Giorgio Tagliani direttore centrale del personale COIN ; prof Vittorio Frosnii, Consiglio superiore Magistratura; Pres, Carlo Novelli, direttore CED Corte di Cassazione; Pres, Carlo Sammarco, Presidente Tribunale di Roma . ,,, Nota 19 (convegni di sintesi per preparazione Convegno“Dirigenza e Management nelle istituzioni, nell’economia degli anni ’90”) 1) “Magistrature” (in collaborazione con l’Università La Sapienza) Roma, 14 maggio 1984 nell’aula Galasso della Facoltà di Giurisprudenza, PPGC Vol. 5.5 9 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Seduta mattino Presiede Avv. Giuseppe Manzari, Avvocato Generale dello Stato Introduzione Emidio Valentini Relazioni di Vittorio Novelli per la Magistratura Ordinaria, di Ignazio Caramazza per l’Avvocatura dello Stato , di Francesco Garri per la Corte dei Conti, tutti già impegnati nei seminari di settore. Seduta Pomeriggio Presiede Avv. Vicenzo de Carolis, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Relazioni di Massimo Massella per l’Avvocatura dello Stato, di Carlo Sammarco per la Magistratura Ordinaria, di Salvatore Buscema per la Corte dei Conti e di Giovanni Vacirca per il Consiglio di Stato. 2) “Amministrazioni Pubbliche “ (in collaborazione con il CNR) Roma, 21 maggio 1984 nell’aula Marconi del CNR Seduta Mattino Presiede on. Bruno Landi, Presidente Regione Lazio Introduzione di Emidio Valentini Relazioni di Luigi Pieraccioni (Union Camere), Angelo Barberini (Regioni), Walter Chiucini (Enti Pubblici), Massimo Moretti (CNR), Enzo Mammone (Aziende di Stato), Sante Chillemi (Ministeri) . Seduta Pomeriggio Presiede Prof. Ernesto Quagliariello, Presidente CNR Relazione di Giuseppe Biorci (Enti di ricerca), Francesco Mirante (Enti Pubblici), Placido Lombardo (Aziende di Stato), Antonio Palombo (Aziende Sanitarie), Tommaso Melodia (Aziende di Stato), Domenico Macrì (Scuole di Formazione), Ercole Incalza (Enti pubblii/Cassa Mezzogiorno), Elio Califano (Ministeri). 3) “Imprese private” (in collaborazione con l’Università Bocconi) Milano, 28 maggio 1984 presso l’Università Bocconi. Presieduto dal Prof. Innocenzo Gasparini, Rettore Università Bocconi, introduzione di Emidio Valentini e relazioni di Pierluigi Borghini, Luigi Corsi e Giorgio Togliani (che sintetizzarono i risultati dei precedenti seminari di settore) e interventi integrativi del Prof. Claudio DeMattè, Direttore SDA Bocconi, dott, Gavino Manca, Direttore pianificazione e affari pubblici Pirelli, ing. Giuseppe Pellicanò, Consigliere Delegato Tecnomasio Italiana-Brown Boveri Spa, dott. Giovanni Varasi, Presidente Assochimica bv. 4) “Imprese pubbliche” (in collaborazione con la LUISS) Roma, 4 giugno 1984 presso la LUISS Presieduto dal prof Giuseppe De Vergottini (Comitato presidenza IRI) e con relazioni di Marcelllo Inghilesi, Raffaele Simonetta, Guido Fantoni e Giusppe Medusa per la sintesi dei seminari precedenti. 5) “Parlamento Italiano” (Organizzazione Amministrativa) Roma, 8 giugno 1984 presso CEVAR (sala riunioni - Piazza Sallustio) Presieduto dal prof. Guglielmo Negri, con introduzione del dott. Emidio Valentini e relazioni dei consiglieri Vico Vincenti, Tommaso Affinita, Marcello Zingales per il Senato e dei consiglieri Ugo Zampetti, Elio Berarducci e Alessandro Diotallevi per la Camera. 6) “Università “ (in collaborazione con l’Università di Napoli) Napoli 11 giugno 1984 - Aula Magna Facoltà di Lettere Università di Napoli Mattino Presiede: Prof Carlo Ciliberto, Rettore Università di Napoli Introduzione: prof. Paolo Ungari Relazioni: prof. Gianfranco Ghiara, prof. Gianfranco Casavola, Oreste Greco (Università Pubbliche), prof. Giuliano Mussati (Università Private). Pomeriggio Presiede prof. Rosario Romeo, Rettore LUISS Relazioni: prof. Paolo dell’Anno, prof. Edoardo Caianiello e Giuseppe Cuomo (Università Pubbliche). Nota 20 “ Convegno Dirigenza e Management nelle Istituzioni e nell’Economia nell’Italia che cambia”-Aula Marconi-CNR –Piazzale Aldo Moro, 7 ( 13-14-15 Marzo 1985) Mercoledi’ 13 Marzo 1985 Ore 9,30-11 - Saluti agli intervenuti e relazione introduttiva Presiede: Prof. Umberto Colombo-Presidente Enea e Presidente Consiglio Scientifico CEVAR Saluto ai convenuti : Prof Paolo Ungari –LUISS- Vice Presidente CEVAR Relazione Introduttiva “ Il Managemente Italiano alla soglie degli anni 90” Dott. EmidioValentini _ Direttore del Servizio Funzionamento della Publica Ammnistrazione, Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento Funzione Pubblica- Segretario Generale CEVAR. Ore 11-11,30 Intervallo Ore 11,30 – 13,30 – seduta mattutina Presiede : Prof. Camillo Dejak _ Università di Venezia- Presidente CDA - CEVAR Relatori: Prof. Antonio Berardi – Direttore Sanitario Ospedale San Giacomo-Roma “Management ed efficienza nel Sistema sanitario nazionale” Dott. Ottavio Salomone – Vice Direttore Generale Banco di Sicilia “Le nuove funzioni manageriali nel sistema bancario italiano in un’ottica di internazionalizzazione” Ing. Pier Luigi Borghini – Presidente Giovani Industriali del Lazio “ La nuova figura dell’Imprenditore” PPGC Vol. 5.5 10 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Intervento On. Remo Gaspari- Ministro Funzione Pubblica. Ore 13,30-15,30 – Intervallo Ore 15,30-19,30 :seduta pomeridiana Presiede: Ing. Corrado Corvi – Direttore Centrale Enel e Vice Presidente CEVAR Relatori : Prof Giuseppe Biorci- Vice Presidente CNR “Peculiarità del management negli Enti pubblici di ricerca” Prof. Giam Piero Orsello – Vice Presidente RAI ” Le nuove Tecnologie dell’informazione nella trasformazione dell’Italia e dell’Europa” Prof. Gianfranco Ciaurro – Vice Segretario Generale- Camera dei Deputati “Dirigenza e management nelle Amministrazioni Parlamentari” Prof. Gianfranco Ghiara – Università di Napoli “ Dirigenza: concetto e funzioni alla luce del’esperienza universitaria” Avv. Ignazio Caramazza – Avvocato dello Stato “Prospettiva dell’elaboratore elettronico nell’attività di consulenza legale e difesa in giudizio dello Stato” Prof. Giuliano Mussati – Università Bocconi Milano “ Università e mondo produttivo negli anni ‘80” Dott. Giovanni Briganti- Consigliere Amministrazione Enea “ Il Management in un Ente di Ricerca e promozione industriale” Prof. Lucio Bianco- Direttore IASI -CNR “ Management e programmazine nella pubblica amministrazione” Dott. Gaetano Esposito – Dirigente Istat “ Dirigenza e Pianificazione nel’Istat”. Mercoledi’ 13 Marzo 1985 Ore 9- 13 – seduta mattutina Presiede : Prof Carlo Ciliberto- Rettore Università di Napoli- Consiglio Scientifico CEVAR Relatori : Prof. Romano Cipollini _ Preside Facoltà Farmacia –Università di Roma “ Università e professione” Dott. Angelo Barberini –Dirigente Regione Umbria “Il dirigente nelle Amministrazioni regionali: responsabilità e ruolo” Dott. Sergio Finessi – Capo Pubblicità re relazione SA “ La gestione di quadri e dirigenti assicurativi negli anni ‘80” Prof.- Vittorio Frosini – Membro Consiglio Superioredella Magistratura” “ Informatica e management” Dott. Giancarlo Scatassa – Direttore Servizio documentazione e tecnologie – Presidenza del Consiglio dei Ministri.- Dipartimento Funzione Pubblica “ Tecnologia e management nella Publica Amministrazione” Dott. Walter Chiucini – Dirigente Generale Inail “Professionalità ed efficienza negli Enti pubblici non economici” Dott. Enzo Mamone – Vice Direttore Generale Monopoli di Stato “ Il Management in un’Azienda pubblica produttrice di beni” Dott. Paolo Federico Ronza - Direttore Ufficio Programmazione e Controllo di Gestione – BNL “Il management di banca: possibili tendenze evolutive a breve e medio termine” Prof. Carlo Corsi - Direttore R & S –Selenia spa “ Impatto delle nuove tecnologie sul management delle industrie elettroniche avanzate” Dott. Nunzio Amato – Nucleo valutazione Ministero del Bilancio “ Il dirigente della pubblica amministraione e la valutazione dei progetti”. Ore 13,30 – 15,30 - intervallo Ore 15.30 – 19,30 – seduta pomeridiana Presiede : Prof. Paolo Ungari- LUISS- Vice Presidente CEVAR Relatori : Ing. Marcello Inghilesi – Vice Presidente Enel “ Imprenditorialità negli enti pubblici economici” Cons. Giovanni Vacirca – Consigliere di Stato “ Giustizia amministrativa ed efficienza della pubblica ammistrazione” Pres. Salvatore Buscema – Presidente Sezione Corte dei Conti “Il coordinamento fra i sistemi di controllo nel settore pubblico” Ing. Giancarlo Grignaschi - Vice Presidente Eni “ affermazione dei criteri di managemement nel’Impresa pubblica” Dott. Francesco Mirante – Vice Direttore Generale Inps “Il parastato e la figura del manager” Prof. Sante Chillemi – Direttore Servizio Affari generalie coordinamento – Presidenza del consiglio dei Ministri- Dipartimento Funzione Publica “ La dirigenza nella pubblica amministrazione” Ing. Giovanni Bonora – Vice presidente del Collegio ingegneri ferroviari italiani “ Il mamagement nelle aziende pubbliche di trasporto” Prof. Giuseppe de Vergottini – Membro consiglio presidenza Iri “ Management e direzione politica nelle imprese a partecipazione PPGC Vol. 5.5 11 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 statale” Prof. Giuseppe Previti Flesca - Luiss “ Management e gestione economica dell’impresa pubblica”. Venerdì15 marzo 1985 Ore 9,30 –13 - seduta conclusiva Presiede Avv. Giuseppe Manzari – Avvocato Generale dello Stato Relatori Dott. Domenico macrì – Direttore Scuola Superiore P.A. “ La formazione dirigenziale nella P.A.” Dott. Giorgio Togliani – Direttore Centrale relazioni personale - Coin “ Il Management e l’innovazione tecnologica nella distribuzione. organizzata degli anni ‘80” Pres. Salvatore Terranova – Presidente Sezione Corte dei Conti “Effetti del Controllo della Corte dei Conti sulla dirigenza ed il management nelle istituzioni publiche” Dott. Bruno Lamborghini – Direttore studi economici Olivetti “ Nuove tecnologie e traformazione nelle imprese industriali” Ing. Luciano Arzone – Direttore compartimentale Enel - Roma “ Produttività e managenent in un ente pubblico economico” Avv. Guido Fantoni – Vice Presidente Asap “ Prospettive e ruolo del management nelle imprese pubbliche degli anni ‘80 Prof. Mario Rinaldi – Università di Bologna “ Dirigenza delle strutture universitarie e procedure amministrative”. 4) - CERPIS - Centro per la ricerca sulle politiche istituzionali. Coop srl Data di costituzione: 14 marzo 1983 Finalità (art. 2 dello Statuto) 1) concorrere alla migliore comprensione e delimitazione dei temi e dei problemi connessi al funzionamento delle istituzioni, nonché agli interventi ipotizzabili in tale settore mediante: a) indagini tendenti ad acquisire dati certi e ad individuare le dimensioni dei fenomeni correlati alla struttura dei poteri pubblici in Italia ed alle relazioni instauratesi tra loro dalla entrata in vigore della Costituzione Repubblicana; b) studi di raccordo e di approfondimento delle proposte di intervento sulle istituzioni e sul loro funzionamento anche sul terreno del diritto comparato e nelle dimensioni e nei riflessi comunitari; c) esame del dibattito politico/parlamentare e tecnico istituzionale sui problemi generali di funzionamento dello stato e suoi rapporti tra questo e i cittadini al fine di trarne ulteriori elementi di giudizio e di documentazione; 2) predisporre, sulla base dei dati raccolti e della documentazione disponibile, analisi generale di approccio e studi di prefattibilità relativamente alle istituzioni intese come strutture regolatrici, rappresentative ed operative in settori di interesse generale. In particolare, tra gli altri, costituiranno oggetto di studio e di proposizione operativa; a) il funzionamento del Parlamento, anche in rapporto alle strutture politiche elettive delle Regioni; b) la partecipazione dei cittadini alla funzione legislativa e la circolazione delle informazioni; c) La Presidenza della Repubblica ed i rapporti tra gli organi costituzionali; d) le istituzioni del governo dell’economia; e) la strutturazione dell’esecutivo ed i suoi rapporti tra gli organi istituzionali; f) il funzionamento delle istituzione militari, di polizia e di sicurezza; g) gli organi ausiliari dello Stato; h) il sistema della giurisdizione costituzionale, ordinaria e amministrativa; i) l’ordinamento e la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione; l) la rinuncia all’occupazione politica delle istituzioni; m) lo Stato nei rapporti internazionali e comunitari; n) l’ordinamento e le strutture dei partiti e dei movimenti di opinioni; o) l’ordinamento e le strutture dei sindacati e degli organismi di categoria; p) l’ordinamento della stampa e le istituzioni operanti nel campo delle comunicazioni; q) le ulteriori problematiche tecniche operative sottese agli studi sulle istituzioni. Consiglio di Amministrazione: Presidente : Prof. Enzo Cheli Università di Firenze Vice Presidente – Prof. Paolo Ungari- LUISS Roma Consigliere delegato Emidio Valentini - Segretario Generale del Cevar Consigliere Dott. Ignazio Caramazza- Avvocato dello Stato Consigliere : Avvocato Gian Francesco Ciaurro cons. Camera dei deputati. Direttore – dott. Gian Carlo Lo Bianco : Dirigente Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Funzione pubblica Soci Antonio Catricalà.. Consiglio di stato Onorato Sepe Pres. Sezione Corte deiConti Docomento n.1 ( La prima organica legge sulla mobilità nelle Amministrazioni Pubbliche ) LEGGE 16 maggio 1984, n. 138 PPGC Vol. 5.5 12 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Stralci dal libro “Fatti e personaggi della “prima Repubblica” nelle memorie di un .. gabinettista e…. non solo” Emidio Valentini Emidio Valentini 3.1.3.4.4. - Fatti ed Accadimenti 3.1.3.4.4.1. – La sistemazione dei giovani ex legge 285 /1977 ( legge 138/1984) 3.1.3.4.4.1.1. - Premessa Io ne ero stato già coinvolto nelle informazioni che pervenivano al Ministero delle Ricerca Scientifica circa le assunzioni di precariato negli Enti di Ricerca. A partire dagli inizi degli anni ‘80 cominciarono le manifestazioni di gruppi organizzati di giovani “ex 285” (come erano chiamati nel comune linguaggio) per essere inseriti nei ruoli delle rispettive Amministrazioni di appartenenza (Stato, Regioni, Enti pubblici, Enti locali, ecc.). Mi pare che il primo a dirmi di seguire la vicenda sia stato il Presidente Sepe nella fase finale del Ministero Giannini. Inizialmente non vi furono conseguenze sui miei impegni, anche perché, in tale fase, era principalmente interessato il Ministero del Lavoro. Ma dal 1982 con il ministro Schietroma, la patata bollente passò alle competenze del Ministro della Funzione Pubblica, in quanto istituzionalmente interessato all’assunzione nel pubblico impiego. Ed è stata per me un’esperienza completa che desidero raccontare un po’ più dettagliatamente perché la ritengo significativa nell’economia complessiva di questo libro. Ed è questo anche il motivo per cui ne parlo come se fosse un solo “fatto” anche se riguardante più ministeri, distinguendolo i quattro momenti: - le manifestazioni dei giovani e le pressioni politico-sindacali; 58 - la costituzione e l’attività della commissione ad hoc per la predisposizione del disegno di legge; - l’iter parlamentare fino all’approvazione della legge; - la gestione della fase di avvio di attuazione della legge. 3.1.3.4.4.1.2. - Manifestazioni dei giovani ex 285 e pressioni politico-sindacali Il clima politico-sindacale degli inizi degli anni ‘80 era notevolmente influenzato dal cosiddetto compromesso storico fra DC e PCI, dalla psicosi da terrorismo e da un certo lassismo governativo. L’iniziativa delle manifestazioni fu inizialmente presa dai soliti gruppetti che in quel periodo si alimentavano della presenza di giovani con esperienze politiche di estrema sinistra (come ad es. Lotta continua, Potere Operaio, ecc). Erano manifestazioni caratterizzate da una certa violenza e per un po’ di tempo furono soprattutto periferiche. Invece nella tarda primavera del 1982 cominciarono a vedersi i primi gruppetti PPGC Vol. 5.5 13 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 sotto gli uffici di Palazzo Vidoni. Credo che fosse il mese di giugno quando Schietroma (fatto alquanto eccezionale) mi convocò pregandomi di “prendermi la responsabilità piena” di gestione della vicenda ex 285. Non fu esplicito nel giustificare questa autonomia che mi veniva data, saltando non solo il Gabinetto, ma soprattutto Chillemi. Ebbi però la sensazione che la decisione fosse stata proprio presa per la mia esperienza nelle trattative sindacali e per esser notoriamente socialista e quindi più accettato, allora, dalle frange estremistiche del movimento dei giovani. Comunque, da allora e con la più totale autonomia, mi trovai a gestire una vicenda complessa e difficile come quella della sistemazione di circa 27.000 giovani ex 285. Nell’autunno eravamo già nella fase più intensa delle manifestazioni: c’erano già stati blocchi stradali, tentativi di occupazione di uffici, ma senza particolari conseguenze. Avevo ricevuto qualche delegazione di giovani, discutendo con i quali non solo avevo avuto la possibilità di comprenderne meglio le motivazioni e gli obbiettivi, ma di aver anche la conferma di quello che anche la stampa sosteneva e cioè che vi erano presenze di sinistra estrema, addirittura di fiancheggiatori delle BR, fra gli agitatori e i capetti dei “giovani”. Ma questo non mi preoccupava più di tanto…In casa avevo un figlio che militava attivamente come servizio d’ordine in Lotta Continua ed ero stato vaccinato dalla precedenza esperienza del mio “incontro ravvicinato” con le BR di cui ho parlato nel capitolo sul Ministro Antoniozzi. In uno di questi incontri, uno dei giovani, il più calmo dei partecipanti (quasi un pretino), durante una pausa ed adducendo una scusa qualsiasi, riuscì a fare in modo che gli mostrassi la mia tessera di socialista. Solo dopo ho realizzato che forse era voluto. Certo è che non ho mai avuto minacce pur in una vicenda così socialmente sensibile . Questa fase agitata trovò termine quando ci fu la manifestazione nazionale di protesta dei giovani. Ne arrivarono a Roma circa 2.000 ed in corteo si portarono davanti a Palazzo Vidoni per forzare il Ministro a ricevere una delegazione. Ma il Ministro non c’era e, da parte del Gabinetto, mi fu chiesto di riceverli io. 59 Nel frattempo il corteo aveva bloccato tutto Corso Vittorio Emanuele. Avevo appena cominciato la riunione con la delegazione di cui si era autonomamente proclamato portavoce l’on. Vito (il parlamentare napoletano poi reso noto dalle 100.000 preferenze) quando si fece vedere il funzionario di Polizia responsabile dell’ordine pubblico per avvisarmi che la situazione stava peggiorando e che, se non si risolveva presto, avrebbe dovuto ordinare la carica per lo sgombero. Avevo già accennato al Ministro una possibile via d’uscita che si poteva conseguire con la messa a punto di un apposito disegno di legge. Mi fu quindi abbastanza facile proporre alla delegazione la costituzione di una commissione paritetica governo-sindacato per la predisposizione di una legge quadro per la stabilizzazione graduale degli ex 285. Dopo una breve discussione, la proposta fu accettata (sia pure con le solite riserve di sentire la base) e la manifestazione si concluse pacificamente. PPGC Vol. 5.5 14 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 3.1.3.4.4.1.3. - Costituzione e attività della Commissione ad hoc per la predisposizione del disegno di legge Non furono necessari molti giorni per la costituzione della commissione che Schietroma volle che fossa da me presieduta. Risultarono abbastanza serene e produttive le tante riunioni tenute per giungere alla stesura definitiva del disegno di legge. La formulazione giuridico-legislativa venne curata quasi esclusivamente dal dott. Tonino Longhi, un dirigente di cancelleria, distaccato presso il mio Servizio, di cui proprio in tale occasione potei apprezzare la elevata competenza professionale. La gestione della commissione fu facilitata anche dal fatto che gli uffici legislativi dei Ministeri interessati, comunque autorevolmente rappresentati nella Commissione, furono coinvolti nel momento di messa all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri per l’approvazione del disegno di legge. A distanza di tempo mi sorprende sempre più il fatto che sia stato possibile predisporre un disegno di legge di importanza rilevante per le finanze dello Stato ed anche per i principi nuovi che si introducevano nell’ordinamento giuridico nazionale senza alcun intervento di accademici e di Uffici Legislativi. La spiegazione sta forse nella prevalenza dell’organizzazione manageriale e sistemica nel contenuto della legge, resa necessaria dalle complessità e diversità delle situazioni da risolvere, nella conseguente difficoltà di intervento modificativo giuridico e, forse, nella pigrizia (o buon senso) di qualche “ giuri-amministrativista”. Vi era anche il fatto che il disegno di legge, nei contenuti, realizzava soprattutto un accordo con le OO.SS.. Conseguentemente la proposta di disegno di legge fu, anche formalmente, quella da me consegnata a Schietroma a conclusione dei lavori durati solo alcuni mesi. 3.1.3.3.4.1.4. - Iter parlamentare e approvazione della legge Gaspari, appena arrivato al Ministero, si prese a cuore l’approvazione parlamentare, trovando nel Presidente della Commissione Affari Costituzionali un ottimo referente. 60 L’iter parlamentare risultò abbastanza spedito, sia per le pressioni dei sindacati sia per quello che ora potrei definire “effetto sudoku”, cioè l’impossibilità di modificare le caselle di un quadrilatero logico già riempite. Proprio per questo effetto Gaspari, che non era certamente un Ministro pigro, mi convocò, ma solo poche volte, per verificare se qualche emendamento era compatibile con la “logistica” del disegno di legge proposto dal Governo. La legge fu approvata con pochissime e non influenti modifiche da parte del Parlamento e pubblicata nella GU n. 136 del maggio 1984. E così si chiuse la parte legislativa. La Corte dei Conti, nella relazione annuale sulla pubblica amministrazione feceriferimento a tale legge come esempio di buona legislazione. 3.1.3.4.4.1.5. - Fase di avvio della legge La promulgazione della legge avvenne quando ero ormai Direttore del nuovo Servizio VIII e quindi non più istituzionalmente coinvolto nelle problematiche della occupazione giovanile. Ma potei seguirne le soluzioni attuative. proprio nei frequenti incontri che, nell’ambito del progetto FEPA, avevo con i capi del personale di tutti i vari comparti PPGC Vol. 5.5 15 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 delle amministrazioni pubbliche. Potevo constatare che, salvo casi eccezionali, l’attuazione era coerente con il cosiddetto “spirito della legge”. Probabilmente tutto il lavoro informativo e di analisi per la logistica della legge fatto in ambito della Commissione aveva reso i numerosi partecipanti interpreti di fatto della sua attuazione. Una cosa è certa. Non vi furono strascichi particolari di vertenze sindacali. Ci volle qualche anno per completarne l’attuazione. Concludo questo “fatto” ricordando che, in una delle mie rare presenze nelle stanze dell’Ufficio Legislativo, mi trovai ad assistere ad una accanita discussione di risposta ad un quesito posto su uno degli articoli della legge. Era passato del tempo e, dirigendo il progetto FEPA, ero ormai estraneo alle vicende burocratico-amministrative. Ma mi fermai, con curiosità, ad assistere alla discussione. Durante questa, un magistrato della Corte dei Conti, che non conoscevo e che comunque non faceva parte dell’Ufficio Legislativo, se ne uscì con la seguente affermazione: “tutto dipende dalla posizione di questa virgola”. Me ne andai senza commenti. Concludo questa lunga descrizione di questo “ fatto” con il riportare copia della legge,, attuata non bene, nonostante la swegnaLzione della corte dei conti con una “buona legge” Mobilita' e sistemazione definitiva del personale risultato idoneo agli esami di cui all'articolo 26 del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33. (GU n.136 del 18-5-1984 ) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA la seguente legge: Art. 1. I posti disponibili presso le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, di cui al secondo comma dell'articolom26-quinquies del decretolegge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33,sono attribuiti, previo superamento di specifico concorso per titoli, agli idonei negli esami di cui all'articolo 26-ter del predetto decreto-legge che non siano stati ancora immessi nei ruoli delle amministrazioni presso cui hanno superato l'esame di idoneita'. I titoli valutabili sono costituiti dal punteggio globale acquisito agli esami di idoneita' che deve essere certificato dall'amministrazione che ha indetto gli esami, anche se le relative graduatorie non risultino ancora approvate, ed a parita' di merito, da quelli di cui all'articolo 5 dello statuto degli impiegati civilidello Stato, PPGC Vol. 5.5 16 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10gennaio 1957, n. 3. I posti da mettere a concorso, distinti per qualifica e sedi diservizio, i requisiti per l'ammissione al concorso e le modalita' disvolgimento del medesimo, nonche' la composizione delle commissioni saranno determinati, per ciascuna amministrazione, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro per la funzione pubblica, di concerto con il Ministro del tesoro e con il Ministro competente. I concorsi di cui al presente articolo dovranno essere espletate dalle singole amministrazioni entro tre mesi dalla scadenza del termine della presentazione delle domande di partecipazione al concorso. I posti che, dopo l'espletamento del concorso di cui al presente articolo, rimangono comunque vacanti possono essere coperti mediante pubblico concorso ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di reclutamento di personale. La riserva di cui all'articolo 26-quinquies, secondo comma, del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio di cui all'articolo 26-ter del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito in legge, con modificazioni,dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33, cessa di operare per le carriere cui si riferiscono i posti che non sia stato possibile coprire con i criteri di cui ai precedenti commi. I candidati risultati vincitori del concorso di cui al presente articolo sono tenuti a frequentare gli appositi corsi di formazione che le amministrazioni di cui al primo comma dovessero ritenere necessario organizzare in relazione ai propri compiti istituzionali. Art. 2. Le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, che hanno indetto gli esami di servizio vengano presentate piu' domande, l'assegnazione avra' luogo nel rispetto dell'ordine di iscrizione nelle graduatorie. Le sedi di servizio che risultino disponibili per mancanza di aspiranti sono assegnate, compatibilmente con le esigenze dell'amministrazione e rispettando l'ordine delle graduatorie, agli idonei che, alla data di entrata in vigore della presente legge, prestino servizio in uffici ubicati nell'ambito della provincia o delle province limitrofe, anche se ricadenti, queste ultime, in regioni diverse. I posti che non sia stato possibile coprire con i criteri di cui ai commi precedenti sono attribuiti, previo superamento di specifico concorso per titoli; agli idonei negli esami di cui all'articolo 26-ter del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33, che, dopo l'espletamento delle procedure stabilite nei precedenti commi e dei concorsi di cui all'articolo 1, non siano stati ancora immessi nei ruoli. Si applicano le disposizioni di cui al secondo, terzo e quarto comma del precedente articolo 1. La riserva di cui all'articolo 26-quinquies, primo comma, del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33, cessa di operare per i posti che non PPGC Vol. 5.5 17 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 sia stato possibile coprire con i criteri di cui ai precedenti commi. Art. 3. Espletate le procedure di cui agli articoli precedenti e, comunque, con effetto non posteriore al 1 giugno 1985, gli idonei, che non siano stati ancora immessi nei ruoli per mancanza di posti ad essi attribuibili in applicazione dei precedenti articoli, sono collocati in soprannumero nei ruoli organici del personale di pari qualifica nell'amministrazione che ha indetto gli esami previsti dall'articolo 26-ter del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33. In attesa della revisione delle dotazioni organiche ed in relazione alle effettive esigenze funzionali delle singole amministrazioni, potra' procedersi, con uno o piu' decreti da emanarsi anche in tempi successivi dal Ministro per la funzione pubblica, di concerto con il Ministro del tesoro e sentiti i Ministri interessati e le organizzazioni sindacali nazionali maggiormente rappresentative, al trasferimento da una amministrazione all'altra di contingenti di personale soprannumerario da collocare nei ruoli del personale di pari qualifica dell'amministrazione ricevente, anche in soprannumero, e da assegnare secondo i criteri di cui al precedente articolo. Il trasferimento delle singole unita' di personale da una amministrazione all'altra sara' regolato dai criteri che, in base alla legge 29 marzo 1983, n. 93, saranno stabiliti in materia di trasferimento e mobilita' del personale. Con la procedura di cui al comma precedente, e fino alla rideterminazione del fabbisogno organico, sara' fissata la percentuale dei posti vacanti, che possono essere coperti mediante concorso pubblico, nei ruoli interessati dal soprannumero; i posti che non siano messi a concorso sono resi indisponibili. Art. 4. Espletate le procedure di cui agli articoli precedenti, i giovani,assunti per l'attuazione del progettocontratto relativo alla Scuolasuperiore della pubblica amministrazione, continuano a prestareservizio presso la Scuola fino all'approvazione delle norme diriordino e di ristrutturazione della stessa. Art. 5. In conformita' ai principi stabiliti dagli articoli precedenti, i posti di organico disponibili, alla data di entrata in vigore della presente legge, presso le regioni, le province, i comuni, le comunita' montane, i consorzi di comuni e province, le aziende municipalizzate, le unita' sanitarie locali, gli enti provinciali per il turismo, le aziende autonome di turismo, gli enti di sviluppo agricolo, i consorzi o enti di bonifica, gli istituti autonomi case popolari e relativi consorzi, le universita' agrarie, le opere universitarie ed i consorzi di aree industriali, sono attribuiti, entro il termine di sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge o, comunque, non oltre il sessantesimo giorno dall'approvazione della graduatoria di merito, se posteriore, agli PPGC Vol. 5.5 18 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 idonei che prestino servizio presso ogni singolo ente. Il 75 per cento dei posti che, dopo l'applicazione delle disposizioni di cui al precedente comma, risultino ancora disponibili nelle province e nei comuni, nonche' tutti i posti che, dopo l'applicazione delle predette disposizioni, risultino ancora disponibili negli altri enti indicati nello stesso precedente comma, sono attribuiti, per qualifiche funzionali e profili professionali uguali o equiparabili a quelli per i quali e' stata conseguita l'idoneita', agli idonei che ne facciano domanda e prestino servizio nell'ambito della stessa regione. A tal fine sara' individuato, a cura delle amministrazioni regionali, un contingente unico regionale, distinto per qualifiche funzionali costituito dagli idonei, secondo l'ordine d'iscrizione nelle graduatorie, che non abbiano trovato sistemazione in applicazione del precedente comma, i quali continuano, peraltro, a prestare servizio presso gli enti che, alla data di entrata in vigore della presente legge, li utilizzano. Il presidente della giunta regionale e' delegato ad emanare gli occorrenti provvedimenti. Per l'attuazione dei commi precedenti, gli enti sopra specificati sono tenuti a comunicare al presidente della giunta regionale entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge tutti i posti che alla predetta data risultino disponibili, fatti salvi i posti per i quali siano stati banditi, entro il 31 marzo 1984, i pubblici concorsi. Fino a quando non saranno espletate le procedure di cui ai precedenti commi, gli enti indicati nel primo comma non possono procedere ad ulteriori assunzioni di personale, comprese quelle obbligatorie. Il divieto cessa in ogni caso al compimento del novantesimo giorno dall'entrata in vigore della presente legge o dalla approvazione della graduatoria di cui al primo comma, se successiva. Gli idonei, compresi nel contingente unico regionale di cui al secondo comma del presente articolo, che non siano stati ancora immessi nei ruoli degli enti indicati nel primo comma per mancanza di posti disponibili, sono collocati in soprannumero, con effetto comunque non posteriore al 1 giugno 1985, nei ruoli organici del personale di pari qualifica iniziale o equiparabile degli enti presso i quali prestano servizio. Nel caso in cui presso gli enti di cui sopra non sussistano qualifiche uguali o equiparabili a quella per cui gli idonei hanno sostenuto i relativi esami, i medesimi saranno collocati in soprannumero presso gli enti che hanno ruoli di personale con le relative qualifiche, ubicati nell'ambito della stessa regione. Il presidente della giunta regionale e' delegato ad emanare gli occorrenti provvedimenti. In relazione alle effettive esigenze funzionali dei singoli enti, il presidente della giunta regionale e' delegato a procedere, con uno o piu' provvedimenti, da emanarsi anche in tempi successivi, sentite le associazioni regionali dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI), dell'Unione province d'Italia (UPI), dell'Unione nazionale comuni comunita' enti montani (UNCEM) e della Confederazione italiana dei servizi pubblici degli enti locali (CISPEL) e le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative, al trasferimento di contingenti di personale soprannumerario da collocare nei ruoli organici del personale di pari qualifica dell'ente ricevente anche in soprannumero, in misura, comunque, non superiore al trenta per cento delle rispettive dotazioni organiche. Tale limite potra' essere variato, in relazione alle effettive esigenze funzionali degli enti stessi, con decreto del Ministro per PPGC Vol. 5.5 19 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 la funzione pubblica, su proposta del presidente della giunta della regione competente. Le regioni e gli altri enti indicati nel presente articolo, ai fini dell'erogazione delle somme di cui al successivo articolo 7, devono provare tempestivamente, con specifiche delibere certificative, l'adempimento di quanto stabilito nei precedenti commi, in relazione ai termini ivi previsti. Le regioni e gli altri enti di cui sopra non potranno comunque procedere ad assunzioni di corrispondente personale fino a quando non siano riassorbiti i contingenti soprannumerari. Le disposizioni di cui alla presente legge hanno valore di norme di principio e di indirizzo per le regioni a statuto speciale e per le province autonome di Trento e Bolzano che provvederanno a disciplinare, con propria legge, la sistemazione definitiva e la mobilita' degli idonei agli esami di cui all'articolo 26-ter del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33. Art. 6. Dopo l'espletamento delle procedure previste dall'articolo 5, le amministrazioni dello Stato, comprese quelle ad ordinamento autonomo, possono essere autorizzate, con decreto del Ministro per la funzione pubblica, su proposta del Ministro competente, in relazione a particolari esigenze funzionali dei singoli uffici, a ricoprire un'aliquota dei posti disponibili nei propri ruoli con gli idonei iscritti nelle graduatorie uniche regionali che ne facciano domanda. Ove per una stessa sede risultino piu' aspiranti, si applicano i criteri di cui all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3. Art. 7. Le somme occorrenti per provvedere, dal 1 gennaio 1984, al trattamento economico dei giovani occupati presso: a) le amministrazioni statali, sono annualmente iscritti nello stato di previsione di ciascuna amministrazione interessata; b) le province, i comuni e loro consorzi, le comunita' montane e le aziende municipalizzate, sono annualmente rimborsate dal Ministero dell'interno direttamente a ciascun ente interessato, sulla base di apposite certificazioni, le cui modalita' saranno determinate con decreto del Ministro dell'interno di concerto con quello del tesoro, da emanarsi entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge; c) le regioni e gli altri enti territoriali di cui al primo comma dell'articolo 5 della presente legge, esclusi quelli indicati nella precedente lettera b), sono annualmente rimborsate dal Ministero del tesoro alle regioni, sulla base di apposita certificazione le cui modalita' saranno determinate con decreto del Ministro del tesoro, sentita la commissione interregionale di cui all'articolo 13 della legge 16 maggio 1970, n. 281. I Ministri dell'interno e del tesoro potranno corrispondere, agli enti di cui alle precedenti lettere b) e c), anticipazioni trimestrali sulla base di apposita istanza annuale nella quale dovranno essere indicati, in particolare, il numero complessivo dei giovani occupati e l'ammontare globale della relativa spesa annuale presunta. PPGC Vol. 5.5 20 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Dette anticipazioni non potranno comunque superare complessivamente l'80 per cento della suddetta spesa annuale. Al definitivo conguaglio si provvedera' sulla base della certificazione di cui al precedente comma. Le somme che, anche a seguito della mobilita' del personale, dovessero risultare eccedenti rispetto alla effettiva spesa sostenuta, saranno portate in detrazione da quelle spettanti agli enti stessi a qualsiasi altro titolo. Art. 8. Le disposizioni di cui ai commi terzo e quarto dell'articolo 9 della legge 7 agosto 1982, n. 526, si applicano ai fini degli accreditamenti spettanti alle regioni, anche per la regolazione dei rapporti finanziari con le regioni medesime in dipendenza dei giovani occupati fino a tutto l'anno 1983. Il relativo onere fara' carico all'autorizzazione di spesa di cui al successivo articolo 10, secondo le modalita' nello stesso previste. Art. 9. Per la definizione dei rapporti instaurati ai sensi della legge 1 giugno 1977, n. 285, e successive modificazioni ed integrazioni, nei settori diversi da quelli indicati nei precedenti articoli, continuano ad applicarsi le disposizioni della citata legge. Gli eventuali oneri faranno carico all'autorizzazione di spesa di cui al successivo articolo 10, secondo le modalita' nello stesso previste. Art. 10. All'onere derivante dall'applicazione della presente legge, valutato in lire 1.330 miliardi per l'anno 1984, in lire 1.977 miliardi per l'anno 1985 ed in lire 2.477 miliardi per l'anno 1986, da destinare con priorita' alle occorrenze di cui al precedente articolo 7, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1984-86, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno finanziario 1984, all'uopo utilizzando lo specifico accantonamento "Occupazione giovanile (rifinanziamento delle leggi n. 21 del 1981 e n. 526 del 1982)". Agli oneri successivi al 1986, si provvede annualmente con legge di bilancio. Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Data a Roma, addi' 16 maggio 1984 PERTINI PPGC Vol. 5.5 21 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 CRAXI - LONGO - GORIA SCALFARO - DE MICHELIS - GASPARI Visto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI 1-2 Il Progetto Funzionalità ed Efficienza della Pubblica Amministrazione (FEPA, in sigla). 1.2,1 ) Il quadro di riferimento di avvio e gestione del progetto Fepa Stralcio da Articolo pubblicato in “ Previdenza sociale” INPS , Fascicolo n. 6,novembre/dicembre 1985 L’evoluzione della PA ha comportato , nel corso degli anni, in linea con quanto accaduto in tutte le democrazie occidentali, una enorme crescita e complessità sia delle strutture amministrative sia delle competenze e servizi erogati dallo Stato. La crescita della presenza pubblica non è tuttavia avvenuta in modo programmato, secondo obiettivi di medio-lungo termine di volta in volta elaborati, ma ha conosciuto un andamento incrementale con un complessivo ampliamento delle strutture , competenze e servizi erogati. Ogni successiva espansione non ha tuttavia necessariamente comportato, sul piano organizzativo, un aggiustamento. Raccordo e razionalizzazione con quanto precedentemente esistente. Inoltre , nel caso italiano, la crescita dell’apparato pubblico ha coinciso con il processo di decentramento regionale e sub-regionale e l’affermarsi, come tendenza, di un sistema policentrico, unico esempio di radicale trasformazione pubblico-amministrativo dei sistemi occidentali del dopoguerra . Ciò ha significato un ulteriore aumenti del grado di complessità della PA, con incremento dei soggetti ed attori amministrativi e, conseguentemente,degli scambi e delle relazioni esistenti all’interno del network statuale, Il sistema PA italiano può definirsi un sistema di tipo tettonico con tendenza alla deriva: tettonico perché la macchina si è venuta strutturando come sistema amministrativo stratificato; alla deriva, perché si sta accentuando un autonomismo istituzionale -amministrativo in maniera disorganica, senza coordinamento e quindi con un grado elevato di deriva. Tutto ciò è facilitato dal fatto che il sistema amministrativo italiano è stato giuridicamente concepito ed attuato in periodi temporalmente abbastanza vicini, ma socialmente e culturalmente lontanissimi, Siamo in un momento in cui la deregulation è di mosa; sembra che la panacea di tutto sia nel ridurre il grado di intervento dello stato. Con molto provincialismo imitativo si va sostenendo che la società tecnologica ed internazionalizzata dei prossimi anni dovrà caratterizzarsi per meno Stato e più mercato. Probabilmente questa è una risposta emotiva per alcuni, strumentale per altri, a tutto un periodo che ha visto nelle statalizzazioni l’unico rimedio per uno sviluppo economico sociale finalizzato ad una maggiore partecipazione e giustizia sociale. In realtà, proprio per la complessità dell’evolversi della società con tendenza sempre più accentuate d un polimorfismo socio – istituzionale richiede sì più mercato, ma anche più stato: - più Stato per le scelte e definizione delle politiche e delle strategie, - più mercato nelle realizzazioni di tali politiche e strategie. Il crescente grado di internazionalizzazione della nostra economia rende necessaria una Pa funzionale ed efficiente, Non è esagerato affermare che la competitività del sistema Italia richiede nei prossimi anni un PA moderna, flessibile, efficiente A maggior ragione , intanto è possibile una politica di governo della transizione del cambiamento, in quanto il paese abbia u funzionale e ad elevata produttività della PA che possa costituire un efficace, puntuale e coerente strumento di crescita e di sviluppo che caratterizzeranno i prossimi anni della cosiddetta rivoluzione tecnologica. In periodo di cambiamento e di tecnologicizazzione spinti risulta anacronistico pensare che “ l’intendence suivrà” PPGC Vol. 5.5 22 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Occorre dedicare maggiore attenzione all’intendence. A fronte di tali esigenze i rinnovamento della PA sta tutta una pubblicistica ed una cultura che contrasta tali esigenze . Si può affermare che nel nostro paese due sono i luioghi comuni fra i più accetti: non si può parlare male di Garibaldi, si e deve parlare male delle Amministrazioni pubbliche. Tutto ciò risale evidentemente alla stessa storia del nostro paese ce ha raggiunto una disorganica unitarietà istituzionale – amministrativa senza una crescita omogenea culturale e sociale. In tempi meno recenti + sembrato ce tutti i dipendenti pubblici prestassero la loro opera o assentandosi dall’ufficio o bevendo cappuccini. Una tale generalizzazione ed enfatizzazione è frutto proprio del “ piove governo ladro” Evidentemente, nella Pa vi sono fenomeni di lassismo, ma vi sono anche notevoli potenzialità, dedizione al lavoro e capacità professionali che contribuiscono a fare in modo che, nonostante tutto, questo paese progredisca , sia la settima potenza mondiale industriale del mondo e venga ora più stimato ed apprezzato del passato. In realtà, l’evolversi delle società occidentali in maniera tale da accentuare le autonomia, il polimorfismo ed il decentramento istituzionale. Amministrativo costituiscono un vantaggio per il nostro paese che tende a trovare minori difficoltà di altri paesi occidentali ai cambiamenti rapidi e notevoli di questi anni. Ma tale adattamento sta avvenendo in modo fattuale, disorganico, all’italiana. Si tratta ora di valorizzare le qualità individuali di laboriosità, di inventività e di adattamento presenti nel Lavoro italiano. Si tratta di rendere sinergiche tali individualità, mediante tutta una serie di interventi concreti, fattibili e razionali che, privilegiando l’uomo, possano costituire il quadro di mobilitazione e di stimolo per rendere pià efficiente e funzionale la Pa e , quindi, il sistema Italia ---…………………………. Nel lavoro dell’immediato futuro, negli office stations di una Pa tecnologicizzata è l’uomo il punto di riferimento essenziale . E’ l’uomo deve avere sufficiente autonomia, svolgere mansioni sempre più e meno ripetitive, avere una distribuzione temporale del proprio lavoro, più articolata , più flessibile Una Pa più motivata , più professionalizzata, più mobilizzatrice di risorse è condizione indispensabile per la riuscita di qualsiasi intervento radicale di riforma. In tale quadro e nell’ambito delle competenza del dipartimento per la Funzione Pubblica- Servizio VIII , tutto nuovo e da me diretto; Il Ministro Remo Gasperi ha ritenuto opportuno dare l’avvio al Progetto FePa ( Funzionalità ed efficienza delle Pubbliche amministrazioni) da me proposto ed in corso di attuazione. ……. 1.2.2 Il Progetto Fepa Nell’ottobre del 1984, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento della Funzione Pubblica), veniva dato l’avvio al progetto FEPA (Funzionalità ed Efficienza della Pubblica Amministrazione). Il Progetto FEPA, ideato e diretto da chi scrive, costituiva la parte attuativa e concreta di quel periodo pieno di fermenti innovativi avviato agli inizi degli anni ’80 con il Rapporto sullo stato della P.A. predisposto dal Ministro Massimo Severo Giannini. Una descrizione sintetica degli obiettivi del progetto FEPA si ha nella “Relazione al Parlamento sullo stato della P.A.” per l’anno 1987 dove, fra l’altro, si legge: Nel quadro di una concezione più moderna e sistemica della produttività ed in attuazione di quanto previsto dalla legge quadro sul pubblico impiego e più in dettaglio dal d.P.R. n. 456/1984, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha dato l’avvio, agli inizi del 1985, al progetto Funzionalità ed Efficienza della PPGC Vol. 5.5 23 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Pubblica Amministrazione - Progetto Fepa - con l’obiettivo di una graduale introduzione nel sistema P.A. di nuove tecniche gestionali già applicate nel settore privato, ma adattate alle esigenze ed ai vincoli del settore pubblico mediante un’approfondita attività di ricerca ed una diffusa e concreta attività di sperimentazione. L’idea-guida del progetto fu quella di testare tecniche di gestione che potessero trovare concreta applicazione e generalizzazione negli assetti organizzativi di amministrazioni ed enti ritenuti, all’epoca, non permeabili da meccanismi e processi orientati ad una corretta, efficiente ed efficace gestione della cosa pubblica. Il progetto nel corso dei cinque anni svolgeva una intensissima attività, coinvolgendo circa 300 amministrazioni. Forse per una maggiore disponibilità “ambientale” all’innovazione, si doveva constatare, purtroppo, che l’attività di ricerca e sperimentazione si realizzava quasi esclusivamente nelle Regioni, nelle Province, nei Comuni e nelle Aziende Sanitarie del centro Nord, anche se , a livello di partecipazione personale la situazione si presentava geograficamente più omogenea. La presenza delle Amministrazioni centrali, notevole nella parte iniziale del progetto, si annullava (con eccezione del Ministero del Tesoro e della allora Azienda Statale poste e telegrafi) nella fase intermedia e finale del progetto. Forse perché non vi erano soldi da gestire (nemmeno una lira in consulenze), forse perché il progetto era troppo innovativo rispetto alla cultura media "dell'ambiente" in cui operava, forse anche per il carattere di autodidatta spigoloso del suo direttore, è certo però che durante il progetto si è avuta una autonomia, un potere decisionale difficilmente riscontrabili in Amministrazioni dello Stato. Sostanzialmente ci si è ritrovati nella situazione di chi, dopo aver proposto un progetto, ha "carta bianca" per realizzarlo con il solo limite delle "risorse esistenti per l'attività ordinaria". E di risorse, soprattutto umane, nelle Amministrazioni dello Stato ve ne sono molte di più di quanto possa immaginarsi. Ma se da un lato il progetto era dotato di notevolissima autonomia, dall'altro esso veniva rallentato da ostacoli (il che é però è quasi fisiologico in tutti i progetti ad alto contenuto innovativo). Comunque, anche per il forte tasso di motivazione che lo ha caratterizzato per l’intero periodo e per la grande estensione ( coinvolti complessivamente e PPGC Vol. 5.5 24 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 direttamente circa 10.000 Dirigenti funzionari), il progetto si concludeva con risultati molto positivi e concreti, ma soprattutto con una incidenza molto forte nella cultura gestionale pubblica. Questo combinato effetto tecnico/culturale ha poi ha inciso molto anche sulla normativa che successivamente ha disciplinato il sistema di gestione nelle amministrazioni pubbliche ed ha fatto anche da humus e da propellente per gli sviluppi successivi dei risultati del progetto. Il progetto venne concluso con un convegno di "esternazione" a Rimini (20/21 marzo 1990) e con la diffusione di tutta la documentazione anche informatica sui risultati "parziali", ma significativi, raggiunti . In particolare, venne presentato il Sistema Fepa come un “insieme di nuove, (per la PA) tecniche gestionali (NTG) per l’innovazione organizzativa incentrato sulla programmazione per obiettivi” Il convegno si caratterizzò anche per la presentazione ed illustrazione di concreti prototipi di realizzazione a cura delle Amministrazioni che più attivamente avevano partecipato al progetto. Nella relazione al Parlamento sullo stato della P.A. per il 1988 (presentata nel settembre 1989) e nel capitolo dedicato al progetto-sistema Fepa viene meglio ufficializzato l'aspetto misura (indicatori) della produttività: “la proiezione produttivistica della metodologia programmatoria del sistema Fepa consente anche la misurazione della produttività dell'organizzazione, intesa come quella opportuna combinazione di efficacia (risultati congruenti con gli obiettivi) ed efficienza (impiego ottimale delle risorse per conseguire i risultati) che meglio corrisponde ad ogni specifica situazione organizzativa”. Il progetto Fepa è stato descritto nel mio libro “L’innovazione nella PA e progetto Fepa”, Edizioni Cevar aprile 1988, di 306 pagine. “Libro testimonianza sulle vicende tecniche, politiche, umane, sugli ostacoli, gli errori di un progetto (Fepa), nuovo nei contenuti e nei metodi, complesso ed esteso … evidenziando l’intensa esperienza di direzione di studio, di ricerca da me vissuta anche come un caso che avrei poi storicizzato, analizzato, valutato, commentato e diffuso” (estratto dalla premessa al libro). Delle originarie 1000 copie libro me ne sono rimaste solo alcune. E’ possibile consultarlo certamente presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, ma anche presso la Biblioteca della Bocconi e di Roma la Sapienza. PPGC Vol. 5.5 25 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Mi sto accingendo a ristamparlo e a metterlo on line, come spero di fare per tutti i mie libri. Per un significativo commento al libro vedere quanto ha scritto al riguardo il prof. Giancarlo Rebora, attuale rettore della LUIC (Castellanza), e riportato nel mio libro gia citato “ fatti e personaggi della prima repubblica…” Nota n. 3 ( composizione Commissione Centrale FEPA) Dott. Emidio Valentini- Presidente; Prof. Bianchi Giuseppe-Università di Roma: Avv. Ingnazio Caramazza- Avvocatura dello Stato; Prof. Enzo Cheli, Università di Firenze; Prof. Giuseppe De Rita –Censis; Prof Onorato Sepe-Corte dei Conti; Dott. Sergio Zoppi- Formez. Dott.ssa Balestrino M. Gabriella – Ministero Industria; Dott. Antonio Castelluccio - Ministero Trasporti; Dott. Luigi D’Acunzo – Ministero Poste; Dot.sa Giovanna Grassi – Ministero Turismo; Dott. Cesare De Marco – Ministero Industria; Dott.ssa Lucia Di Bitetto – Ministero Lavoro; Dott.ssa Cesarina Di Raimondo – Ministero Turismo; Dott. Giuseppe Fabozzi –Ministero Poste; Dott.ssa Emma Gori – Ministero Lavoro; Dott.ssa Elisa Imperatrice – Ministero Difesa; Dott. Benedetto Intrigila – Ministero Finanze; Dott. Anacleto Martinelli – Ministero Pubblica Istruzione; Dott. Rino Mazzzorana – Ministero Interno; Sig.ra A.Maria Micacci – Ministero Trasporti; Dott. Giuseppe Orsini – Ministero Poste; Dott. Giancarlo Paventi – Ministero Finanze; Dott.ssa Caterina Pecorari – Ministreo Grazia e Giustizia; Dott. Roberto Pofi – Ministero Finanze; Dott.ssa Simonetta Piezo – Ministero Industria; Dott.ssa M.Teresa Provenzano – Ragioneria Generale dello Stato; Prefetto Nicola Rasola – Ministero Interno; Dott. Roberto Ricci – Ministero Trasporti; Dott.sa Emma Rosati – Ministero Pubblica Istruzione; Dott. Giuseppe Scoppio - Ministero Finanze; Dott. Stefano Sepe – Scuola Superiore PA; Ministro Tommaso Troise- Ministero Affari Esteri; Dot. Antonio Valitutti – 148 Ministero del Lavoro; Dot. Gaetano Vinciguerra – Ministero Trasporti; Dott. Claudio Vecchietti – Ministero Trasporti; Dott.ssa Daniela Zoccoletti- Ministero Affari Esteri, Dott. Stelvio Berenci – Enpas; Dott. Giuseppe De Gennaro-Inps; Dott. Raffaele Figiani – Inail; dott. Riccardo Fiore – Enpas; Dott. Antonino Grasso – Enpas; Dott.ssa A. Elisabetta Lombardi – Inail; Dott. Paolo Maciocci – Enpas; Dott. Erasmo Mochi - Inps; Dott. Paolo Olliana – Inps; Dott. Gian Lando Orlandini – Inail ; Dott. Raffaele Palatiello – Inps; Dott. Giampiero Santucci – Inail; Dott. Fabrizio Silli – Inps; Dott. Cesare Testa – Inps; Dott. Giovanni Cofanetti – Enpas ; Dott. Giavanni Vaudo – Inps Dott. Angelo Barberini – Regione Umbria; Dott. Orlando Paladino – Regione Veneto Dott. Albino Alberto – Anci; Dott. Erminio Brusa – Upi; Dott. Antonio Collareta – Upi; Dott. Angelo Cremarossa – Anci; Dott. Domenica Turi – Upi; Dott. Giuliano Giostrella – Upi; Dott. Vincenzo Iannelli – Upi; Dott. Giovanni Salvadorini- Upi; Prof. Sandro Amorosino – CGIL; Dott. Franco Fontana – Confedir; Dott. Giuseppe Giallombardo – Cisl; Dott. Vincenzino Mastrodomenico – UIL; Dott. Giacomo Molinas – Cida; Dott. Massimo Prisco – CGIL; Dott. Roberto Tittarelli – Cisl; Dott Antonio Tomasetti – Confedir. Dott. Marcello Arredi , Dott. Giovanni Benussi, Dott. Arturo Cerilli, Dott. Luigi Fazzi, Dott. Bernardino Ferri, Dott. Pellegrino Iavarone, Dott. Tonino Longhi, Dott. Costantino Pacileo, Dott. Mario Quintiliani, Dott. G.Battista Salterini, Dott. Salvatore Squillace; Dott. Edoardo Villani del Dipartimento Funzione Pubblica Segreteria Tecnica ( Dipartimento Funzione Pubblica) – Rag. Rosalba Fraternale ( responsabile), Sig.na Tiziana De Dominicis, Sig.ra Silvana Fedele Nota n. 4 ( Elenco Docenti/esperti tecniche NTG e Amministrazioni ed Enti e Partecipanti al progetto Fepa ) – distintamente per tecniche (Situazione al 31 ottobre 1989) Elenco Docenti/esperti Tecnica FIN- Formazione innovativa Giuseppe De Gennaro (Coordinatore) – INPS; Angelini Pierluigi –Comune di Spoleto; Giuseppe Battarino – Comune di Como; Stelvio Berenci – Enpas; Massimo Bonavita – Comune di Cesena ; Stefano Cardinali – Regione Umbria; Maria Matilde Casella – Comune di Catania; Renato de Franchis – Usl 40 Napoli; Francesca de Mauro – Comune di Catania; Michele Fazio – Comune di Savona; Francesco Gamberini – Provincia di Ravenna; Gastaldi Edda – Comune di Casal Monferrato; Armando Giacalone – Comune di Catania; Francesco Guiducci – Regione Liguria; Andrea Marcarelli – Regione Molise ; Roberto Montagnolo – Comune di Torino; Giuseppe Paltrinieri - Usl 14 Carpi; Paolo Piovaneli – Comune di Varese; Renzo Rebecchi – Comune di Cremona; Celestina Sanna – Comune di Iglesias; Rosario Scalia – Corte dei Conti; Vittorio Sotgiu – Comune di Bosa; Spatola Francesco – Comune di Varese; Germana Strocchi – Comune di Ravenna; Carlo Vaino – Usl 40 Napoli; Vittorio Valtolina – Comune di Monza; Carlo Ventrella – Comune di Pavia – Nello Ventresca – Regione Abruzzo; Nicola Villani- Usl 40 Napoli. Tecniche NTG1 ( Analisi e valutazione delle Procedure) e tecnica NTG2 ( analisi e valutazione dei carichi di lavoro) Ranieri Ernesta ( Coordinatore) – Regione Umbria; Giorgio Berini – Inail; Andrea Berzano - Usl 40 Napoli; Ernestina Cafaro – Comune di Monza; Michelangelo Calcopietro – Usl Rm 11 ; Stafano Cardinali – Regione Umbria; Vincenzo Carrozza – Comune di Pesaro; Corrado Casertano - Ministero Poste; Gianni Cocco – Comune di Macomer; Rita Frisanti – Ministero Beni Culturali; Giuseppe De Giobbi – Provincia di Sondrio; Marina del Sante – Comune di Parma; Luciana De Luca – Comune di Catania; Giuseppe Dolce – Regione Abruzzo; Emilia Dotti – Usl 14 Carpi; Luigi Festa – Istituto Superiore di Sanità; Dea Frani – Comune di Cesena; Gabriella Gentile – Comune di Novara; Fausto Ingravalle – Ministero Industria ; Franco Mazzotti – Comune di Spoleto; Emilio Melchiorri - Comune di Pesaro; Anselmo Merlotti- Comune di Novara; Silvana Musca – Ragioneria Generale Dello Stato; Silvana Naccarato – Provincia di Cosenza; Giuseppe Orsini – Ministero delle Poste: Achille Parisi – Comune di Catania; Roberto Pofi – Ministero delle Finanze; Cataldo Potenzi – Corte dei Conti; Giuseppe Randi – Comune di Ravenna; Antonella Rossi – Ministero Interno ; Giuseppe Scoppio – Ministero delle Finanze; Maurilio Segalini – Comune di Cremona; Domenico Serino – Corte dei Conti; Tonino Zanoli –Usl 14 Carpi. PPGC Vol. 5.5 26 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Tecniche Ntg3 ( Programmazione per Obiettivi) , NTG4 ( Indici di efficacia), NTG5 ( Indici di Efficienza) Francesco Bottino (coordinatore) – USL 40 Napoli; Attolico Giovanni – Ministero Lavoro/Bari; Giampiero Bandi – Comune di Novara; Alberigo Buonaguro – Usl 40 Napoli; Maurizio Cipolloni – Comune di Perugia; Vincenzo Colletta – Provincia di Torino; Francesco D’Agostino – Provincia di Torino; Giuseppe D’Amanzio – Comune di Varese; Silvana Carmen Di Marco – Ministero Beni Culturali; Santo Fabiano – Ministero Interno; Giampaolo Fanutza – Comune di Asti; Giuseppe Fichera –Comune di Catania; Renata Filippini – Comune di Novara; Elena Fiore – Comune di Ravenna; Patrizio Fiore – Usl 40 Napoli; Benedetto Ghezzi – Comune di Cesena; Ettore Laghi – Comune di Ravenna; Antonio Mezzino – Comune di Pesaro ; Daniele Moroni - Provincia di Sondrio; Luigi Novellis – Provincia di Cosenza; Paola Poggiola – Provincia di Torino; Santo Praticò – Regione Umbria; Massimo Rapastella - Comune di Spoleto;Filippo Ricci – Ministero del Tesoro; Donatella Spinelli – Comune di Moncalieri; Roberto Suzzi – Comune di Lugo; Luigi Tennirelli – Comune di Sanremo; Giuseppe Zavattoni – Comune di Varese. Tecnica NTG6 ( Analisi e valutazione dei costi) Paolo Maciocci (coordinatore) - Enpas; Ateniese Raffaele – Usl 40 Napoli; Giacomo Bonifacio – Comune di Catania; Luigi Brossa – Provincia di Torino; Eduardo Ciaburri – Usl 40 Napoli; Pierluigi Cottini – Comune di Varese; Piero De Rossi – Comune di Venezia; Giorgio Della Chiara – Comune di Pesaro; Mario De Stefano – Comune di Catania; Maurizio Donati – Comune di Livorno; Pasquale Fernicola – Ministero Tesoro; Maddaleno Ferrero – Provincia di Torino ; Mauro Galligani – Provincia di Pistoia; Fernando Giannoni –Inail /Viterbo; Pietro Guidetti – Comune di Carpi; Vincenzo Mocci – Comune di Iglesias; Paola Morigi – Comune di Ravenna; Mario Mortillaro – Comune di Catania; Carla Proietti – Comune di Spoleto; Vincenzo Rafti Istituto Superiore della Sanità;Mauro Scanu - Comune di Guspini; Benedetto Zuccaro – Comune di Catania. Attuazione NTG con Progetti Pilota Maria Grazia Bacchio – Comune di Orvieto; Carlo Bandini - Usl Firenze b; Piero Bizzocchi – Comune di Rimini; Valeria Borghese – Comune di Vimercate; Mario Brunetti - Usl 67 Garbagnate Milanese; Giovanni Canova – Comune di Schio; Piero Capra – Comune di Verbania; Segio Crescimanno – Regione Piemonte; Mario Batoli Ciancaleoni – Usl Media Valle del Tevere Todi; Marina De Simone – Regione Piemonte; Stefano Fantoni – Comune di Sesto Fiorentino; Franco Ferraresi – Comune di 149 Settimo Torinese; Gennaro Gaglione – Comune di Torre del Greco ;Luciano Ferrini – Comune di Montevarchi; Luciano Gozzi – Usl 22 Este; Salvatore Guida – Comune di Garbagnate Milanese; Giuliano Lapis - Usl Chianti F-Antella; Cesare Locci –Comune di Terni; Giorgio Lovili – Comune di Fiorenzuola; Giuseppe Mareschi - Comune di Tolmezzo: Luciano Masini – Usl Chianti F. Antella; Maddalena Massone – Comune di Vimercate; Maurizio Mauriziani – Usl 12 Pisa; Lamberto Morelli - Comune di Terni; Andrea Raspolli – Comune di Campiglia Marittima; Pietro Rebuffat -Usl Firenze B; Massimo Riccetti - Comune di Terni; Riccardo Sanpaoli – Comune di Rimini; Claudio Santi – Comune di Campiglia Marittima, Renzo Tellini – Usl 47 Mantova; Raffaele Tiani – Provincia di Novara; Rossano Vergassola – Usl Chianti F. Atella; Ugo Vero Usl Area Pisana. Amministrazioni Partecipanti (principali) Amministrazioni Centrali : Ministero delle Poste e Telegrafo; Ministero dei Beni Culturali; Ministero Industria; Ragioneria Generale dello Stato; Ministero dell’Interno ; Ministero dell Finanze; Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale, Ministero del Tesoro, Corte dei Conti. Enti : Enpas; INPS; INAIL; CNR; Istituto Superiore di Sanità. Comuni di : Asti; Ancona; Avellino; Brindisi; Bosa;Campiglia Marittima; Campobassso; Carpi; Casale Monferrato; Caserta; Catania; Cesena;; Como; Crema; Cremona ; Fiorenzuola; Foggia; Garbagnate Milanese ; Iglesias;Latina Livorno; Lugo; Macomer; Milano; Moncalieri; Monza;Napoli; Novara; Orvieto; Palermo, Parma; Pavia; Pescara; Perugia; Pesaro; Roma; Ravenna;Rimini; Sanremo; Sorrento ; Savona; Schio; Spoleto; Terni; Tolmezzo; Torino; Venezia; Varese; Vimercate. Provincie di : Ancona; Catania ¸ Cosenza; Macerata; Milano, Napoli; Nuoro; Oristano; Perugia; Pescara; Pistoia ;Ravenna;Salerno; Sondrio; Torino. Regioni : Abruzzo; Calabria; Lazio, Liguria; Piemonte; Friuli Venezia Giulia; Puglia; Umbria;, Sicilia. Unità Sanitarie locali . : 14 Carpi ; Firenze B ; 47 Mantova; Media Valle Tevere- Todi ; 40 Napoli; Chianti F: - Atella; 12 Pisa. Nota n. 5 (Dati relativi alla partecipazione al Progeto Fepa) La partecipazione I dati sintetici sono quelli ufficiali indicati nelle relazioni al Parlamento sullo stato della PA, nella parte relativa al progetto FEPA. Prima fase di ricerca e sperimentazione (da dicembre 1984 a ottobre 1987) 46 amministrazioni (16 ministeri, Corte dei Conti, Ragioneria Generale dello Stato, 4 enti pubblici, 3 aziende di stato, 4 regioni, 5 province, 6 comuni, 5 USL) 253 unità di sperimentazione 30 esperti con funzioni di promozione e coordinamento della ricerca e sperimentazione 1000 (circa ) dirigenti e funzionari con 180.000 ore/uomo complessive per studi, ricerche, sperimentazioni, seminari, riunioni 2500 ore/uomo complessive per attività di direzione e segreteria 2200 giornate di missioni. In questa fase il progetto era molto “amministrazioni centrali”. Fu quindi culturalmente ed anche logisticamente egemonizzato dai ministeri più robusti come quello degli Interni, di Grazia e Giustizia, dalla Ragioneria Generale dello Stato, dalla Corte dei Conti, da enti pubblici (INPS e INAIL) e dalle aziende di stato (Poste in particolare). Inizialmente la partecipazione degli enti locali e delle USL fu quantitativamente modesta, ma qualitativamente significativa ai fini del forte successivo sviluppo nelle seconda fase. Questa iniziale, forte e qualificata partecipazione alla fase iniziale del progetto costituì il principale freno ai tentativi di blocco del progetto di cui ho detto in precedenza. Seconda fase di prototipica attuazione (da novembre 1987 ad agosto 1989) 413 amministrazioni (9 ministeri, Corte dei Conti, Ragioneria Generale dello Stato, 4 enti pubblici, 1 azienda di stato, 9 regioni, 28 province, 260 comuni, 89 USL, 1 comunità montana) 1030 unità di attuazione 160 esperti docenti FEPA di 65 diverse amministrazioni 11. 000 (circa ) dirigenti e funzionari PPGC Vol. 5.5 27 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 con 180.000 ore/uomo complessive per studi, ricerche, sperimentazioni, seminari, riunioni 8.000 ore/uomo complessive per attività di direzione e segreteria 17.000 giornate di missioni 148 seminari decentrati di addestramento 302 giornate seminariali. Nella seconda fase si perdono molti ministeri, ma rimangono gli enti e soprattutto l’amministrazione delle Poste. Si ha invece il “dilagare” del progetto negli enti locali e nei comuni (con la presenza di tutti i più grandi, Roma, Milano, Torino, Venezia, Genova, Palermo, Napoli, Catania, ecc.). 150 In questa fase il progetto si estende anche al meridione. La partecipazione di avanguardia si concentra però sempre nelle regioni del nord/ centro Italia. È il periodo di espansione “culturale” del progetto. Terza fase di prototipica attuazione (da settembre 1989 a marzo 1990) 306 amministrazioni (4 ministeri, Corte dei Conti, Ragioneria Generale dello Stato, Istituto Superiore di Sanità, 4 enti pubblici, 9 regioni, 23 provincie, 69 USL, 192 comuni, 1 comunità montana) 600 unità di attuazione (con 600 prototipi/pilota) 40 esperti/docenti FEPA 20.000 circa dirigenti e funzionari con 13.000 ore complessive per partecipazione a seminari e riunioni 2.000 ore per attività di direzione e segreteria 10 seminari decentrati 20 giornate seminariali 1500 giornate di missione Come si può rilevare, vi è il massimo di operatori attuativi coinvolti nei 600 progetti pilota. Ormai non si faceva nessuna attività di ricerca, formazione e addestramento. I seminari e le riunioni erano esclusivamente finalizzati a preparare e seguire i progetti pilota e a preparare la “esternazione dei risultati” cui era finalizzato il Convegno di Rimini. 1.3 L’Associazione per la funzionalità ed efficienza della Pubblica Amministrazione (ASFEPA) Qualche mese prima del convegno di Rimini e con la partecipazione degli operatori e degli Enti, soprattutto Enti locali ed Aziende Sanitarie più direttamente coinvolti nella fase conclusiva del progetto veniva costituita l’Asfepa con il fine esplicito di continuare l’attività di ricerca e sperimentazione avviata con il progetto Fepa. L'Asfepa comincia la sua intensa attività di ricerca e sviluppo senza soluzione di continuità rispetto al Progetto, con lo svantaggio di non avere più il prestigio della "Presidenza del Consiglio dei Ministri" ma senza gli ostacoli ambientali ed i vincoli avutisi durante l’attuazione del progetto. Il primi due anni di attività furono molto intensi e culturalmente molto incisivi, anche per la carica di motivazione che caratterizzava in quel periodo l'Associazione. Fu quindi abbastanza facile iniziare l'attività di ricerca e sperimentazione per il completamento degli obiettivi del Progetto. Purtroppo, proprio l'attività di studio e ricerca svolta con tanto entusiasmo in ambito Asfepa fece constatare l'impossibilità oggettiva di un'associazione culturale a rendere attuabili e praticabili tecniche gestionali che richiedevano un PPGC Vol. 5.5 28 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 software applicativo molto impegnativo non solo nella ideazione,ma anche nella messa a punto e nell'assistenza. Inoltre, mentre l'Asfepa non poteva svolgere attività commerciale, il mercato consulenziale veniva invaso da tecniche gestionali che si richiamavano esplicitamente o implicitamente al Sistema Fepa; con le conseguenze negative dovute alle incompletezze, alle forzature, alla mancanza di professionalità che finivano nella sostanza per dare ragione ai critici iniziali del progetto Fepa. Si stava verificando il paradosso che i risultati del progetto, dopo una positività iniziale in termini di iniezione di cultura gestionale innovativa, stavano diventando un boomerang, alimentando confusione e pressapochismo negli interventi "consulenziali" nei confronti della P.A.. Le amministrazioni partecipanti all'Asfepa si stavano inoltre "stancando" di fare da laboratorio per dei prototipi, ma senza possibilità di realizzazioni pratiche per la mancanza di software utilizzabile a regime. I soci cominciavano ad abbandonare l'Associazione. L'Asfepa, nonostante tutte le buone volontà, stava rischiando la chiusura. Si ebbe allora coscienza che, se non veniva realizzato un software applicativo attuabile, commerciabile e "tutelabile", se non si entrava nel "mercato" e non si "verificava" nel mercato la bontà delle intuizioni e di tutta l'attività di ricerca svolta in ambito Fepa si rischiava di dare un contributo involontario all'ulteriore degrado della P.A.. A partire dalla fine del 1991 l’Asfepa entra in crisi, ma continua la sua attività consulenziale limitatamente a quelle Amministrazioni per le quali in tale periodo erano state avviate attività di sperimentazione degli aggiornamenti metodologici ed informatici che si stavano realizzando come Asfepa. Ne consegue che per tutto il 1993 e gli inizi del 1994 sono impegnato personalmente sia nell’Asfepa, con attività prevalentemente culturale, sia con Newman con attività prevalentemente di ricerca e sperimentazione. Nota n. 6 ( elenco soci ed Enti Aderenti - ASFEPA) ( situazione al 29 febbraio 1992) Membri del Consiglio di Amministrazione: Emidio Valentini (Presidente) ; Francesco Bottino ( V. Presidente); Marina De Simone( V. Presidente) ; Giuseppe Randi ( V. Presidente). Membri: Angelini Pierluigi; Massimo Bonavita; Maurizio Cipolloni; Giuseppe De Gennaro; Luigi Fazzi; Giuseppantonio Fimmanò; Rosalba Fraternale Seraghiti; Gennaro Gaglione; Francesco Gamberini; Paolo Maciocci; Andrea Marcarelli; Giuseppe Mareschi; Giuseppe Orsini; Ernesta Maria Ranieri; Renzo Rebecchi; Pietro Rebuffat; Francesco Spatola; Germana Strocchi; Luigi Tennirelli; Vittorio Valtolina. Collegio dei Revisori: Anselmo Merlotti ( Presidente); Edda Gastaldi (Membro; Giuliano Lapis (Membro). Tesoriere – Serino Domenico. Soci asfepa ed esperti in tecniche Fepa Regione Piemonte : Giuseppina Canadese –Comune di Torino; Sergio Crescimanno – Regione Piemonte; Marina De SimoneRegione Piemonte ; Franco Ferraresi – Comune Settimo Torinese; Maddalena Ferrero – Provincia Torino; Renata Filippini – Comune di Novara; Gabriella Gentili – Comune di Novara; Anselmo Merlotti – Comune di Novara; Roberto Montagnolo – Comune di Torino; Luigi Tennirelli – Comune di Novara; Raffaele Tiani – Provincia di Novara. Regione Lombardia : Bruna Bonzini – Comune di Monza;Ernestina Cafaro – Comune di Monza; Pierluigi Cottini – Comune PPGC Vol. 5.5 29 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 di Varese; Giuseppe D’Amanzio – Comune di Varese; Maria Gabriella Gatti – Comune di Crema; Giorgio Lovili – Comune di Broni(Pv); Madalena Massone – Comune di Vimercate; Flavio Paiero – Comune di Crema; Renzo Rebecchi – Comune di Cremona; Maurilio Segalini – Comune di Cremona; Francesco Spatola – Comune di Varese; Francesco Tarsia – Comune di Monza; Nicola Tecchia – Comune di Monza; Vittorio Valtolina – Comune di Monza; Carlo Ventrella – Comune di Pavia. Regione Friuli Venezia Giulia – Giuseppe Mareschi – Comune di Tolmezzo. Regione Liguria : Michele Fazio – Comune di Savona. Regione Emilia Romagna: Marisa Balboni , Comune di Crevalcore; Massimo Bonavita – Comune di Cesena: Dea Frani – Comune di Cesena; Francesco Gamberini- Provincia di Ravenna; Benedetto Grezzi – Comune di Cesena; Lorenzo Luppi – Comune di Crevalcore; Valeria Mazerti – Comune di Mirandola; Elisa Pasquini – Comune di Crevalcore; Giuseppe Randi – Comune di Cesena; Riccardo Sanpaoli – Comune di Rimini; Germana Strocchi – Provincia di Ravenna; Roberto Suzzi – Comune di Lugo; Moreno Tommasini – Comune di Crevalcore. Regione Toscana : Stefano Fantoni – Comune Sesto Fiorentino; Giuliano Lapis – Usl 10H Chianti; Maurizio Mauriziani – Usl 12 Pisa; Andrea Raspolli – Comune di Campiglia Marittima; Pietro Rebuffat – Usl 10E FI; Giuseppe Sparnacci – Usl 10B FI; Rosario Vergassola –Usl 10/h FI; Ugo Vero – Usl 12 Pisa. Regione Marche : Vincenzo Carrozza – Comune Pesaro; Mauro Giorni – Comune Pesaro; Emilio Merlchiorri – Comune Pesaro; Antonio Mezzino – Comune Pesaro. Regione Umbria; Angelini Pierluigi – Comune Spoleto; Stefano Cardinali – Regione Umbria; Maurizio Cipolloni – Comune Perugia; Franco Mazzotti – Comune di Spoleto, Ernesta Ranieri – Regione Umbria; Lamberto Taboriti Comune Spoleto. Regione Lazio : Roberta Albano – Comune di Tarquinia, Giulio Bosmani – Inadel Roma; Michelangelo Calcopietro – Usl RM11- Roma; Augusto Carmignani – Comune Tarquinia; Corrado Casertano , Miniastero Poste e Tel. ; Elso Fiaschini – Usl Vt5 Civitacastellana; Antonio Cofano – Comune di Terracina; Giuseppe De Gennaro – INPS Perugia; Santo Fabiano – Ministero Interno; Luigi Fazzi – Ministero Funzione Pubblica; Luigi Farro- Usl VT/3 .Viterbo; Giuseppantonio Fimmanò – Ministero Funzione Pubblica; Rosalba Fraternale – Asfepa –Roma; Marina Gerardina Gallo –Asfepa Roma;Paolo Maciocci – Enpas Roma; Silvana Musca – Ragioneria Generale dello Stato; Alessandro Novaga - Comune di Latina; Agostino Orlandi – Usl VT/5Viterbo;Giuseppe Orsini – Ministero Poste e Tel. ; Cosimo Quaratino – Inadel Roma; Antonio Ramaglia – Comune di Latina;Filippo Ricci – Ministero del Tesoro; Antonio Scarinci- Usl VT/5 Civitacastellana; Domenico Serino – Corte dei Conti; Matilde Stamm - Inadel Roma; Guido Vio Usl Rieti 1. 151 Regione Campania: Aiello M. Rosaria – Comune di Sorrento; Gennaro Astarita – Comune di Sorrento; Raffaele Ateniese – Usl40 Napoli,; Alberigo Buonaguro – Usl 40 Napoli; Francesco Bottino – Usl 40 Napoli, Roberto Castellano –Comune di Sorrento; Edoardo Ciaburri : Usl 40 Napoli; Renato De Franchis – Usl 40 Npoli; Patrizio Fiore – Usl 40 Napoli; Antonio Fiorentino Comune di Sorrento; Giovanni Formichella – Comune di Sorrento; Vincenzo Franco – Comune di Sorrento; Gennaro Gaglione – Comune Torre del Greco; Guido Imperato – Comune di Sorrento; Plinio Salanti- Comune di Maddaloni; Carlo Scala -Comune di Sorrento. Regione Puglia : Mauro De Cillis – Comune di Risceglie, Pietro Marangio Usl Br/6 Brindisi; Emilio Petraroli Comune di Modugno; Angelo Ruccia – comune di Modugno,Savino Scommegna – Comune di Foggia. Regione Basilicata : Antonino Blanca – Comune di Potenza; Teodosio De Bonis – Comune di Potenza; Pompeo La Guardia – Comune di Potenza; Maria Cristina Romaniello – Comune di Potenza. Regione Calabria : Paolo Arena – Regione Calabria, Fiorentino De Leo – Comune di Taurianiova; Leonardo Lista –Regione Calabria; Salvatore Lo faro – Comune di Taurianova; Giovanni Manduca – Regione Calabria; Mario Munizzi – Regione Calabria; Natale Pace - Comune di Palmi; Saverio Scopelliti –Regione Calabria. Regione Sicilia : Antonio Astuti – Usl 30 Palagonia; Vito Barbagallo – Provincia Catania; Maria Casella – Comune Catania; Aldo Centaro Usl 27 Agusta; Naria Italia Feltri – Provincia di Catania; Giuseppe Fichera - Comune di Catania; Silvana Giangiuliani – Provincia di Catania; Gaetano Gulino – Usl 27 Augusta; Fortunato Lantieri – Usl 16 Caltanissetta; Giacomo Medulla – Usl 30 Palagonia; Costantino Mustacchio – Usl 27 Augusta; Domenica Magliaro – Provincia di Catania: Roberto Sciuto Usl 30 Palagonia. Regione Sardegna: Aldo Cappai – Comune di Sinnai; Gianni Cocco (*) – Comune di Macomer; Angelo Dessì – Usl 16 Iglesias; Celestina Sanna – Comune di Iglesias Vittorio Sotgiu – Comune di Bosa; Luciana Usai – Comune di Iglesias. Enti Aderenti Ministero PP TT; Inadel; Regione Molise; Regione Piemonte;Regione Umbria; Provincia Catania; Provincia di Novare; Provincia di Ravenna; Provincia di Torino; Comune di Bisceglie; Comune di Campiglia Marittima; Comune di Casal Monferrato;Comune di Cesena; Comune di Citta di Castello;Comune di Cittanova; Comune di Copparo; Comune di Crema; Comune di Cremona; Comune di Giovinazzo; Comune di Iglesias; Comune di Lucca; Comune di Lugo; Comune di Luino; Comune di Macomer; Comune di Maddaloni; Comune di Modugno; Comune di Monza; Comune di Novara; Comune di Palazzolo sull’Oglio; Comune di Pesaro; Comune du Ravenna; Comune di Rimini;Comune di Ruvo di Puglia; Comune di Sinnai; Comune di Spinoso; Comune di Spoleto; Comune di Taurianova; Comune di Termoli; Comune di Tolmezzo; Comune di Varese, Comune di Vercelli; Comune di Vigevano;USL 10/B Firenze; USL 10/H Antella; USL 40 Ivrea; USL 19 Sanluri. 1.4 ) l Progetto Finalizzato CNR Pubblica Amministrazione Dal libro fatti e personaggi della prima repubblica. I ricordi di un gabinettista PPGC Vol. 5.5 30 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 e non solo 3.1.3.8.4. – Il Progetto Finalizzato CNR Pubblica Amministrazione 3.1.3.8.4 1. – Il difficile avvio Come già detto in precedenza, al mio arrivo alla Funzione Pubblica cercai di valorizzare la mia esperienza e le mie conoscenze nel campo della ricerca scientifica, promovendo la costituzione del Cevar e partecipando al Progetto finalizzato CNR Trasporti. In relazione a questa attività continuavo ad avere molti rapporti con il mondo della ricerca e con le strutture di massimo livello del CNR. Come avevo fatto passando dal Ministero dei Trasporti a quello della Ricerca Scientifica (con l’avvio delle iniziative che poi avrebbero portato al progetto CNR Trasporti) così cercai di fare nel passaggio alla Funzione Pubblica. Sulla base dell’esperienza fatta, iniziai ad interessarmi alla “promozione” di un progetto sulla Pubblica Amministrazione. Le mie relazioni nell’alta dirigenza del CNR mi consentirono subito di conoscere il prof. Giovanni Pugliese, Presidente del Comitato Giuridico del CNR, peraltro molto vicino al PSI. Sin dai primi contatti, ebbi subito la conferma di quanto avevo già constatato in precedenza: il modesto peso che avevano nel CNR i Comitati di consulenza non medici e tecnologici. Pugliese mi aveva informato che il suo Comitato aveva preso qualche iniziativa al riguardo, ma senza esito. D’altra parte, in seno allo stesso Comitato giuridico, il peso degli ammministrativisti era modesto (Pugliese era docente di diritto canonico). Ma successivamente ebbi anche la conferma che i Sandulli, i Guarino, i Nigro (cito i potenti amministrativisti di quel periodo) non erano molto interessati a che il loro settore fosse coinvolto nelle diatribe conseguenti alla ripartizione dei fondi del progetto. E Giannini era addirittura contrario (come ho già avuto modo di dire in precedenza). I tentativi informali a che il CNR avviasse uno studio di fattibilità non ebbero esito. Nel corso di un incontro promosso da Pugliese, il presidente Quagliariello mi suggerì di fargli scrivere una lettera da Giannini per evidenziare la necessità che il CNR contribuisse con un apposito progetto finalizzato all’avvio della riforma che il “rapporto Giannini” prevedeva. E così nel mese di giugno del 1980, come gia detto in precedenza, venne inviata la lettera al CNR con la quale il Ministro Giannini sollecitava l’avvio delle procedure per il progetto finalizzato sul funzionamento della Pubblica Amministrazione. Ma, poco dopo, il secondo governo Cossiga andava in crisi e nel successivo governo Forlani (20 ottobre 1980- 28 giugno 1981) Giannini non venne confermato per il mancato sostegno del nuovo PSI, che non gli aveva perdonato i contrasti con Formica. La lettera di Giannini non ebbe nessun effetto. Allora era abbastanza consueto mettere in sosta le “raccomandazioni” dei Ministri quando si preannunciava una crisi. Se ne aspettava la conferma. Altrimenti (a meno che non si trattasse di un Andreotti) si archiviava il tutto. Nell’autunno del 1981, l’incarico di Ministro per la Ricerca Scientifica fu affidato a Giancarlo Tesini che si portò, come segretario, il Prof. Filippo Castellano già segretario di Pedini. PPGC Vol. 5.5 31 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Mi fu facile quindi, su sollecitazione di Pugliese, ottenere da Tesini una lettera simile a quella scritta da Giannini e finalmente Quaglieriello, con provvedimento n. 7259 del 26 febbraio 1982, costituì la commissione di fattibilità del progetto finalizzato CNR “Organizzazione e funzionalità della Pubblica Amministrazione”. 3.1.3.8.4. 2. – Il progetto di fattibilità A far parte della commissione vennero chiamati i tre membri del Comitato Nazionale Scienze Giuridiche e Politiche (i proff. Leoluca Orlando, Vincenzo Casolino e Francesco Ciro Rampolla) e, salvo qualche eccezione, il meglio della cultura amministrativistico-economica di quel periodo: Università : Prof. Alberto Basettoni Arleri, Marco Camelli, Eugenio Cannada Bartoli, Michele Costantino, Bruno Dente, Innocenzo Gasperini, Massimo Severo Giannini, Aldo Loiodice, Vittorio Ottaviano, Antonio Pedone, Umberto Potoschnig, Aldo Sandulli, Umberto Scarpelli, Domenico Sorace. Scuola Superiore della P.A.: Sabino Cassese. Consiglio di Stato: Andrea Manzella, Franco Piga. Corte dei Conti: Onorato Sepe. Nomisma : Romano Prodi. Avevo avuto qualche promessa sia da Quagliariello sia da Pugliese. Ma rimasi comunque molto sorpreso quando mi vidi inserito in tale elenco. Non ritenevo, giustamente, di avere competenze amministrativistiche; avevo scritto sì un libro di illustrazione e commento dello stato giuridico delle Ferrovie dello Stato, ma non potevo ritenermi esperto di chiara fama, requisito necessario per far parte di Consigli scientifici del CNR senza essere accademici. La spiegazione me la daranno poi sia Quagliariello sia Pugliese, con diverse motivazioni, ma soprattutto per l’impegno da me profuso nel fare il progetto ed anche per un riconoscimento per la mia precedente attività in MRST e, in quel periodo, nel Cevar. E, poichè sarei stato l’unico dottore, fra tanti professori e consiglieri di Stato, il buon Quagliariello eliminò il problema facendomi diventare... prof.. I primi mesi di lavoro della commissione, presieduta da Sandulli, furono per me non solo una full-immersion nelle tematiche che mano a mano si affrontavano, ma anche una fortunata occasione di conoscenze di personaggi con molto potere nella prima repubblica. 77 Debbo dare atto che i “colleghi “ della commissione fecero tutto il possibile per non sottolineare la mia estraneità al loro mondo. Ma questo non impediva loro di “privilegiare“ gli aspetti puramente giuridicoamministrativistici. E gli economisti presenti (Basettoni Arleri, Gasperini, Pedone e Prodi) erano prevalentemente non aziendalisti. Quindi mi trovai isolato nel far inserire le tematiche “organizzative-aziendalistiche” del rapporto Giannini. Ed in questo ebbi dei vivaci e spesso solitari contrasti. Pur essendo stato nominato a titolo personale, venni inserito come rappresentante dell’ufficio del Ministro per la Funzione Pubblica. Forse il Presidente non se l’era sentita di metter la mia abitazione come recapito. La situazione venne sanata con la richiesta da parte del Ministero della Funzione Pubblica (di cui in quel momento era Capo di Gabinetto Petriccione, membro della commissione) di nominare Gabriele Aurisicchio. PPGC Vol. 5.5 32 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 E così la Funzione Pubblica ebbe due membri che facevano riferimento alla Funzione Pubblica, uno che parlava in nome del Ministero ed uno che parlava invece “a suo nome”. Ma lo feci per poco. Il Cevar era diventato un centro politico culturale di eccellenza ed io ne ero totalmente coinvolto. Inoltre ero anche molto impegnato come tecnico nelle commissioni cultura e ricerca della direzione del PSI. 3.1.3.8.4 3. – Il periodo attuativo Dopo più di tre anni dalla costituzione della commissione di fattibilità, con provvedimento n. 9207 dell’ottobre 1985, il presidente del CNR diede il via al progetto. In quello stesso periodo iniziava anche il progetto FEPA. Non avendo più partecipato ai lentissimi lavori della commissione di fattibilità, fui sorpreso quando Aurisicchio mi fece vedere copia del provvedimento con la composizione del Consiglio Scientifico nel quale, in rappresentanza del Ministero vi erano il capo di gabinetto Quaranta e due Dirigenti generali, ma nessuno di noi due. Non me la presi più di tanto per l’esclusione, invece cominciai a preoccuparmi per gli eventuali contrasti che potevano verificarsi fra i due progetti. Qualche giorno dopo, in occasione di un incontro in ambito Cevar, il prof. Aldo Brancati, che conoscevo dai tempi del gabinetto Antoniozzi, mi parlò di tale costituzione. Quando gli dissi della mia esclusione dal Consiglio Scientifico, non voleva crederci, tanto gli sembrava ovvia la mia presenza (era a conoscenza di tutto il mio impegno per far partire la commissione di fattibilità). Il 28 novembre, a poco più di un mese di distanza dalla costituzione del progetto, il Presidente del CNR (Luigi Rossi Bernardi) emanò un apposito provvedimento (n. 9259) con il quale disponeva la mia integrazione nel Consiglio Scientifico. E questa volta venni inserito in una maniera molto anomala: Valentini dr. Emidio- Via Forlì…. Roma (indirizzo di casa); per tutti gli altri i recapiti erano sedi universitarie o prestigiosi centri di ricerca; un inserimento “veramente” a titolo personale. Il Consiglio Scientifico veniva convocato poco (un paio di volte all’anno). Il progetto nella fase di avvio fu diretto dal prof. Guarino, ma già si notava il ruolo preminente di Sabino Cassese (direttore di uno dei sottoprogetti) che, dopo poco tempo, ne divenne il direttore. 78 Fino a tutta la durata del progetto FEPA partecipai solo qualche volta al Consiglio Scientifico. La mia partecipazione diventò più attiva quando, concluso il progetto FEPA, potei dedicare maggior tempo al progetto, collaborando con il prof. Cassese nella verifica di quelle attività di ricerca coerenti con la mia esperienza e professionalità. Il progetto si caratterizzò per la pubblicazione organica dei migliori risultati delle ricerche fatte. Alle centinaia di prototipi sperimentali del FEPA si unirono quindi tutte le pubblicazione del progetto “Cassese”. PPGC Vol. 5.5 33 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 E così la fine della prima repubblica venne caratterizzata, per le Istituzioni ed Amministrazioni Pubbliche Amministrazione, da questi due progetti che costituivano una specie di oasi nel tormentato periodo di pre-tangentopoli PPGC Vol. 5.5 34 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 2)la prima metà degli anni 90: il contributo tecnico culturale e pratico alla iniziale attuazione della riforma Giannini/Cassese. che diventa riforma Bassanini e…muore 2.1 La Newman srl A partire quindi dal febbraio del 1992, dopo essermi dimesso dall'Ente di appartenenza. mi trasformavo in imprenditore di me stesso, costituendo la Newman e le software house a questa collegate e dedicandomi, a tempo pieno, alla ricerca e sviluppo per le modifiche ed integrazioni delle metodologie iniziate nel Fepa, alla ideazione ex novo del software applicativo, a scrivere i libri di divulgazione, a continuare l'attività culturale e promozionale con l'Asfepa. L’obiettivo della Newman era quello di implementare il sistema NTG, di farne il perno culturale e metodologico dell’innovazione gestionale nella PA. L’attività della Newman nel complesso mercato consulenziale del comparto pubblico è iniziata, sostanzialmente, a partire dal secondo semestre del 1993 solo dopo aver messo a punto, sperimentato ed attuato in concreto le nuove tecniche gestionali del sistema NTG. Negli anni 1994/2002 la Newman ha conquistato uno spazio rilevante e significativo nel mercato della formazione e consulenza, svolgendo la propria attività, direttamente o tramite società collegate, in circa 400 aziende, Enti ed Imprese inserendosi con prestigio fra le società leader nel campo delle innovazioni gestionali e raggiungendo l’obiettivo di implementare il sistema NTG. Dagli anni 2005 ad oggi la Newman non ha esercitato attività commerciale, per tutta una serie di motivi che verranno sinteticamente illustrati successivamente. PPGC Vol. 5.5 35 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 2.2 Il Sistema NTG 2.2,1 A conclusione del Progetto fepa (Marzo 1990 ) Si riportano senza commenti, stralci significativi delle 16 pagine che la Relazione al Parlamento sullo stato della PA del 1989 dedica alla conclusione del Progetto.Fepa Le nuove tecniche di gestione del sistema Fepa NTG NTG 1 Analisi ed ottimizzazione delle procedure NTG 2 Analisi e valutazione carichi funzionali di lavoro NTG 3 Programnazione per obiettivi NTG 4 Indici di efficacia NTG 5 Indici di produttività NTG 6 Analisi e valutazione dei costi Il sistema FEPA è un insieme integrato di tecniche gestionali per l'innovazione organizzativa delle pubbliche amministrazioni. L'interconnessione tra le diverse tecniche fa del loro insieme un "sistema coerente", in cui ciascuna parte interagisce con le altre, le influenza e ne è influenzata. ............................... FEPA è uno strumento per decidere, un ausilio alla decisione, il supporto adeguato a decisioni ben informate e quindi ben fondate,oltre che ricostruibili razionalmente nelle motivazioni, e quindi trasparenti e comparabili. .................................. L'immagine ed il funzionamento concreto della pubblica amministrazione non cambiano a forza di norme o proclami, ma piuttosto mediante innovazione gestionale che riconduca l'operare quotidiano degli apparati pubblici ad una finalizzazione per il benessere collettivo, a servizio dell'utenza: misura dell'adeguatezza dell'attivitá amministrativa non è il rispetto della norma (che è piuttosto il vincolo esterno) ma il raggiungimento di risultati coerenti con gli obiettivi finalistici. Cultura dei risultati è giudicare ed essere giudicati in relazione al raggiungimento o meno di questi obiettivi. ........................................... L'insieme delle attività svolte da ciascuna unità organizzativa rilevante (settore, servizio, ufficio o reparto) viene infatti filtrato da una lista di macroattività o linee di attiviti precodificate, per consentire il confronto storico PPGC Vol. 5.5 36 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 ed inter-ente, in un´ottica di lettura dell'operare quotidiano come "produzione di beni e servizi (interni o esterni) per il mmercato dell'utenza (interna o esterna).. Per ciascuna delle macroattività o linee di attività, corrispondenti a grandi funzioni o aree di competenza operativa, si procede alla quantificazione dei prodotti(beni o servizi) lavorati, ossia dei risultati finali dell'attività svolta. ........................................... Per ciascun prodotto e/o parametro si individua inoltre la quantità di addetti e relativa percentuale di impegno professionale destinato nell'anno dagli operatori ai diversi livelli di qualifica funzionale. ............................................... Il carico di lavoro cosi accertato - quantità di prodotti per tempo unitario di produzione - una voltaesteso al funzionamento di tutte le unità organizzative elementari, concretizza l'approccio FEPA di "cultura dei risultati per centri di responsabilità.: La ripetizione annuale dell'analisi carichi funzionali di lavoro (NTG 2) consente il confronto e lacostruzione di indici storici, ossia dati di consuntivo che - insieme con dati di confronto tra entianaloghi - consentono la predisposizione di preventivi per il periodo successivo. Si attiva così una metodologia di programmazione di tipo quantitativo, che è la base di partenza per laprogrammazione per obiettivi di tipo qualitativodecisionale. ................................................ La proiezione produttivistica della metodologia programmatoria del sistema FEPA consente anche la misurazione della produttivitá dell'organizzazione, intesa come quella opportuna combinazione di efficacia (risultati congruenti con gli obiettivi) ed efficienza (impiego ottimale delle risorse per conseguire risultati) che meglio corrisponde ad ogni specifica situazione organizzativa. Si tratta di procedere in una logica di "se" e "allora":gli indicatori di risultato qualitativi e/o quantitativi e fine periodo raggiungono determinati valori programmati, "allora si deve ritenere che gli obiettivi sono stati pienamente ovvero parzialmente ovvero insufficientemente raggiunti, e pertanto puo essere attribuito un determinato punteggio di produttivitè. I1 punteggio di produttività è traducibile in termini monetari di compenso incentivante, di gruppo e/o individuale a seconda del grado di individualizzazione degli obiettivi, variabile altresì in relazione al qrado di utilizzo della risorsa lavorativa singola ed al grado individuale di responsabilità attribuita. IL "Sistema gestionale FEPA" dà così luogo ai "sistemaincentivante FEPA" come suo semplice prolungamento logico operativo. ........................................................ PPGC Vol. 5.5 37 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 2.2.2 . Durante l’Asfepa ( 1990- 1992) Nel periodo dal 1990 al 1992 la cultura, i valori, i contenuti innovativi del sistema NTG/Fepa si diffondono e si radicano nell’ambiente delle amministrazioni Pubbliche, soprattutto delle regioni, province, comuni ed Asl. E ciò è dovuto ad una serie concomitanti di fattori: a) l’effetto trascinamento dovuto al successo del progetto Fepa; - per la durata, cinque anni; - per il coinvolgimento di Amministrazioni, circa 400; - per i docenti/esperti formati, circa 200; - per gli operatori pubblici coinvolti, circa 10.000; - per i risultati concreti attenuti: circa 50 progetti pilota realizzati. b) Per la forte carica motivazionale e per le professionalità acquisite e per il ruolo di avanguardia innovativa dei soci fondatori, tutti, e solo, i 130 esperti docenti sistema NTG/Fepa. c) Per l’adesione convinta alla Associazione di ben 40 amministrazioni pubbliche che avevano partecipato all’attività poliennale di sperimentazione ed attuazione prototipica e dell’Asfepa del sistema NTG/Fepa. d) Per le concrete realizzazioni effettuate in alcuni enti partecipanti, ed in particolare nel Ministero PT, Regione Umbria, Provincia di Catania, Comune di Cesena, Comune di Rimini, Comune di Spoleto, Usl 10B di Firenze. e) Per una diffusissima attività seminariale e convegnistica facente perno quasi esclusivamente sulle risorse umane, istituzionali ed economiche dell’Associazione Tutto lasciava prevedere che l’Asfepa sarebbe durata a lungo ed invece al compimento del primo anno cominciarono le prime defezione per motivi diversi e concorrenti: a) l’attività consulenziale Asfepa, sulla quale si poteva basare il rafforzamento strutturale economico, non trovava lo sviluppo che ci si attendeva. Inoltre non si riusciva a realizzare un software PPGC Vol. 5.5 38 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 professionale (il volontariato non bastava) e questo rendeva l’attività consulenziale un rafforzamento di quella culturale, ma senza sbocchi pratici; b) in contrasto con le difficoltà dell’Asfepa, si stava sviluppando tutto un mercato consulenziale sulla base di tutte le attese alimentate dalla attività parlamentare per la riforma della P.A., culminata poi nella legge 401/1992 e nel D.Lgs. n. 29/1993; c) i soci Asfepa erano abituati ad operare sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e quindi con molto “protezione” e garanzia, soprattutto nei riguardi dei colleghi di lavoro. Con l’Asfepa, tale protezione non solo termina ma dà vita alle ostilità sopite durante il progetto. Ed i più deboli cominciarono a disertare; d) i soci più in gamba avevano fatto intanto, e con giusto merito, rapida carriera sia nelle strutture di appartenenza burocratiche sia nei Sindacati; Sempre più impegnati nelle nuove responsabilità, non erano più tanto motivati nell’Asfepa; e) una parte notevole trova spazio nell’attività consulenziale di cui al punto b). La dimostrazione del rapido ed imprevisto e tacito abbandono la ebbi quando non fu possibile realizzare nessuno dei seminari (sei) del primo ciclo di “formazione addestramento per operatori pubblici”, ampiamente reclamizzato, per il periodo 20 settembre-12 dicembre 1991. E così a partire dall’autunno, nella sede Asfepa di via Bisagno in Roma cominciai a trovarmi sempre più solo. Ne soffrii molto. Mi sentivo amareggiato. E questo accadeva proprio quando tutti riconoscevano il ruolo avuto dal Fepa e dai fepini nel promuovere e diffondere la cultura della produttività e dell’efficienza che stava alimentando le iniziative parlamentare a partire dal 1990. Ma non potevo non completare il progetto avviato sul finire degli anni ’60, quando ero responsabile del Reparto “Piante organiche del servizio movimento” della Direzione Generale F.S., riguardante la produttività ed in particolare quella del lavoro pubblico. Avevo, peraltro, intuito il rischio che il sistema NTG/Fepa finisse nel dimenticatoio, come tante altre precedenti innovazioni gestionali PPGC Vol. 5.5 39 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Ai miei allievi del Fepa avevo sempre detto che un buon manager è quello che governa gli imprevisti e che da un evento negativo trae sempre spunti per progettare un evento positivo. E così, anche per la presenza di mio figlio, ed utilizzando la buonuscita sostanziosa avuta dal pensionamento anticipato dalle F.S., il giorno 11 febbraio 1992 costituivo la Newman Srl con l’obiettivo di sviluppare il sistema NTG/Fepa, rafforzarlo tecnologicamente e farne punto di riferimento nell’ambiente consulenziale di quell’epoca. Durante questo periodo ho pubblicato il primo libro specifico sulle tecniche NTG2 ed NTG1 “Analisi e valutazione dei carichi funzionali di lavoro analisi ed ottimizzazione delle procedure” e Cevar marzo 1990: anche di questo libro sono rimaste alcune copie. E’ possibile certamente consultarlo nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Ed ho pubblicato anche il libro “La legge 7 agosto 1990 n. 241, come attuarla con efficienza ed efficacia”. Per una conoscenza più dettagliata dell’attività Asfepa in questo periodo vedere il mio “Rapporto alle istituzioni” del 1993, in appendice. PPGC Vol. 5.5 40 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 2.2.3 Il sistema NTG/Newman e avvio della Riforma Giannini/Cassese 2.2.3.1 Dal 1992 al 1993 (il periodo di ricerca e sviluppo) Con la costituzione della Newman viene evitato che tutti gli investimenti fatti nel progetto Fepa per la messa a punto del sistema NTG avessero ricadute solo genericamente culturali, senza nessun rafforzamento metodologico e tecnologico. Per tutto il 1992 ed il 1993 anche l’Asfepa continua la sua attività, limitatamente pero alla conclusione delle attività di consulenza avviata nel 1991. In questo periodo si hanno tre eventi significativi legislativi che influenzeranno, in positivo l’avvio del’attività della Newman e dello sviluppo iniziale del sistema NTG/Newman: a) Il 23 ottobre 1992 veniva pubblicata la legge 421/1992 (Ministro Cassese) con la quale si istituzionalizza tutto quel fermento culturale ed innovativo iniziato 10 anni prima da rapporto Giannini e completato dal progetto Fepa , con il sistema NTG/fepa, e con il progetto CNR “Pubblica amministrazione”, diretto dal prof. Sabino Cassese, ed in cui sono stato attivamente presente, sin dalla sua promozione. Se ne riporta l’art. 2, comma 1 (Pubblico impiego): «Il governo della Repubblica è delegato a emanare entro noventa giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge uno o più decreti legislativi, diretti al contenimento, alla razionalizzazione e al controllo della spesa per il settore del pubblico impiego, al miglioramento dell’efficienza e della produttività, nonché alla sua riorganizzazione». Si noti che nel D.Lgs. 150/2009 viene detto - Art 13 Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche Comma 6 d) definisce i parametri e i modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance di cui all’articolo 7 in termini PPGC Vol. 5.5 41 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 di efficienza e produttività A distanza di quasi venti anni si ripete e si enfatizza proprio la produttività con il rafforzativo di efficienza. b) Poco dopo, a rafforzare e rendere più evidente il ruolo culturale e promozionale del sistema NTG/Fepa viene emanato il D.Lgs. 3 febbraio 1993 n. 29 Razionalizzazione della organizzazione delle Amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell'articolo 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421. Gazz. Uff. 6 febbraio 1993, n. 30. Si riporta l’art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione): «1. Le disposizioni del presente decreto disciplinano l'organizzazione degli uffici e i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, tenuto conto delle autonomie locali e di quelle delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dell'articolo 97, comma primo, della Costituzione, al fine di: a) accrescere l'efficienza delle amministrazioni in relazione a quella dei corrispondenti uffici e servizi dei Paesi della Comunità Europea, anche mediante il coordinato sviluppo di sistemi informativi pubblici; b) razionalizzare il costo del lavoro pubblico, contenendo la spesa complessiva per il personale, diretta e indiretta, entro i vincoli di finanza pubblica; c) integrare gradualmente la disciplina del lavoro pubblico con quella del lavoro privato.». Si noti che le tre finalità del D.Lgs. sono proprio quelle a base del progetto Fepa, del sistema NTG/Fepa e del sistema NTG-Newman. Il periodo viene utilizzato dalla Newman soprattutto per la messa a punto di software applicativo per il mercato. Una prima versione, in Apple, viene realizzata con la collaborazione di tecnici della Solari spa di Udine. Ho bellissimi ricordi di questo periodo, soprattutto delle giornate passate in un paesino della carnica, in una casa di proprietà della famiglia Mareschi. Le giornate trascorrevano facendo in tempo reale il software; con me che spiegavo i complicati algoritmi logico-artimetici che avevo messo a punto per gli aggiornamenti metodologici del sistema NTG, con Giorgio (il nome PPGC Vol. 5.5 42 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 dell’analista /programmatore della Solari), un vero piccolo genio nel tradurre in tempo reale i miei non facili algoritmi, con Guseppe Mareschi a farmi da assistente e da “vivandiere” per tutti. Ricordo ancora le emozioni che provavamo quando Giorgio ci chiamava per farci vedere il carico di lavoro (produzione omogenea) ad albero. Ed è con questa versione, molto amicale, che la Newman comincia la sua, inizialmente volutamente limitata, attività commerciale. Ed i primi clienti furono quelli che erano rimasti letteralmente entusiasti delle sperimentazioni NTG con l’Asfepa, come la Cassa depositi e prestiti, Il Comune di Spoleto, l’Insean (Vasca navale), il Comune di Celano. Anche per questo periodo, per una conoscenza più dettagliata dell’attività Newman, vedere il mio “Rapporto alle istituzioni” in appendice. I libri pubblicati nel periodo per illustrare il sistema NGTG/Newman sono a cura delle Edizioni del Ventaglio, nella Collana: Innovazioni gestionali nelle attività amministrative e nei servizi (prima edizione giugno 1993) 1) la legge 241/1990 – Come attuarla con efficienza ed efficacia (pag. 91) (gennaio 1992) 2) Analisi e monitoraggio dei carichi di lavoro e della produzione nelle attività amministrative e nei servizi 3) Analisi ottimizzazione e monitoraggio delle procedure nelle attività amministrative e nei servizi 4) Monitoraggio e ottimizzazione dell’efficienza e dell’efficacia, nelle attività amministrative e nei servizi. Di questi libri sono state fatte due edizioni (circa 2000 copie) diffuse prevalentemente fra gli enti con rapporti consulenziali con la Newman. 2.2.3.2 Dal 1994 al 2001 (Il periodo del mercato) Evidentemente queste distinzioni temporali sulla storicizzazione del sistema NTG non sono così nette: l’attività di mercato della Newman non inizia nel 1994 e non termina nel 2001, ma prima di tale periodo prevale l’attività di PPGC Vol. 5.5 43 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 ricerca e sviluppo e, dopo, quella di aggiornamento e “mantenimento” Ma è in questo periodo che la Newman diventa leader nel campo della verifica dei carichi di lavoro, della misura e valutazione dell’efficienza (produttività) del lavoro pubblico e dell’efficienza (produttività) economica. E’ il periodo di massima diffusione del sistema NTG, anche come sviluppo metodologico. Sarebbe troppo lungo descrivere questo periodo, ma , di seguito,riporto solo alcuni dati e descrivo qualche “ caso” significativo al fine di comprendere la portata innovativa del sistema NTG. Il 24 dicembre 1993, viene approvata la legge n. 557(Interventi correttivi di finanza pubblica. Ecologia). Con tale Legge si accentua la brutta abitudine delle c.d. “leggi omnibus”, spesso senza o poco collegamento al titolo della legge stessa. Comunque è la legge che, al comma 5 dell’art. 3, obbliga: «5. Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, provvedono entro il 31 dicembre 1994 e, successivamente, con cadenza biennale, alla verifica dei carichi di lavoro, che deve essere effettuata con specifico riferimento alla quantità totale di atti o di operazioni, prodotti nella media degli ultimi tre anni, ai tempi standard di esecuzione delle attività e, ove rilevi, al grado di copertura del servizio reso in rapporto alla domanda espressa o potenziale. Il Dipartimento della funzione pubblica, entro trenta giorni dall’invio della documentazione richiesta, verifica la congruità delle metodologie utilizzate per determinare i carichi di lavoro.». Inoltre, al comma 8, consente: «8. Fino al 31 dicembre 1996 le amministrazioni pubbliche di cui al comma 5 possono provvedere, previa verifica dei carichi di lavoro, alla copertura dei posti resi disponibili per cessazioni, mediante ricorso a procedure di mobilità, nella misura del 5 per cento degli stessi. Possono, altresì, provvedere a nuove assunzioni entro il limite di un ulteriore 10 per cento delle cessazioni, ove sia accertato il relativo fabbisogno. Continuano ad applicarsi, per il triennio 19941996, le disposizioni dell’articolo 9, comma 4, della legge 23 dicembre 1992, n. 498.». Il 23 marzo 1994 fu emanata (Ministro Cassese) la circolare con i criteri applicativi su “carichi di lavoro delle amministrazioni pubbliche e dotazioni organiche delle amministrazioni dello Stato”. PPGC Vol. 5.5 44 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Poco dopo, su incarico della redazione, scrissi un lungo articolo di commento su “Vicende dei carichi di lavoro nelle Pubbliche amministrazioni (con particolare riferimento agli enti locali)”. Questo articolo venne pubblicato, con notevole ritardo, nel dicembre del 1994, sul periodico “L’unione dei segretari”, organo ufficiale dell’Unione nazionale Segretari comunali e provinciali. Comunque, nel bene e nel male, con tale circolare si avvia il business triennale dei carichi di lavoro nelle pubbliche amministrazioni. Sarebbe interessante descrivere questo periodo di forte successo della Newman e del sistema NTG/Newman; ma preferisco rinviare tale descrizione al libro, già avviato (ne ho avviato forse troppi) e che spero di completare entro il prossimo anno e dal titolo provvisorio “Da Giannini a Brunetta, passando per Cassese e Bassanini… trent’anni di riforme non attuate”. E questo successo fu anche molto agevolato dal fatto che a partire dalla pubblicazione del DLgs 29/1993, tutta l’attivita giuridica/regolamentare del Ministro cassese si richiama direttamente o indirettamente al Progetto Fepa. smentendo, in parte quanto detto da l’espresso e confermando invece quanto evidenziato dal Finalcial timesA conferma ufficiale di ciò, riporto sinteticamente quanto “testimoniato ufficialmente ed autorevolmente dal Dott. Tonino Longhi, Dirigente generale del dipartimento Funzione Pubblica e gia mio ex diretto e valido collaboratore nel suo intervento all’affollatissimo convegno del settembre 1994 di Conegliano veneto, nel corso del quale venne da nme illustrato il sistema NTG/FEPA/NEWMAN Sinteticamente Il dott. Longhi inizià dicendo “ Sono contento di dire all’amico Emidio Valentini ;hai perso la battaglia a Palazzo Vidoni, ma hai vinto poi la guerra in Parlamemto. Tempo fa incontrando nei corridoi il ministro Cassese gli ho detto: Egregio professore, dopo aver contrastata il Fepa. ora lo trasferisce in tutta la sua riforma.” E per risposta ebbi un “ sorrriso “ Tutti i comuni e le Asl della marca trevigiana , ma anche buona parte dele restenti regioni del veneto, per la veriifica dei carichi di lavoro attuarono , e non alla fra’ che te serve ,la metodologia NTG, con la collaborazione di Giava Srl di Pieve di soligo, in joiny venture con NewmanDebbo sottolineare che nei tempi successivi il prof Cassese ha sempre manifestato stima/affettosa nei miei confronti.Tanto da rispondermi, ad una delle mie solite mail informative che gli mandavo, e gli mando tuttora, con un “ PPGC Vol. 5.5 45 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 “caro valentini ,ora come giudice della corte costituzionale non posso che rimanere doverosamente, in silenzio” Riporto, comunque, a dimostrazione di tale successo, l’elenco delle Amministrazioni pubbliche nelle quali sono state applicate le tecniche NTG con questa distinzione: - NTGB (Basi del sistema NTG); - Ntg1 (Monitoraggio della produzione); - NTG4 ( Misura della performance, per la produttività del lavoro); - Ntg5 (Misura della Performance), limitatamente agli obiettiviti di produttivita e determinazione fabbisogni organici; - NTG6 (Interventi migliorativi della Performance) limitatamente agli obiettiviti di produttivita e determinazione fabbisogni organici; - NTG Verifica carichi di lavoro ( produzione omogenea) per determinazione fabbisogni organico. PPGC Vol. 5.5 46 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Comuni Adrano (CT), Agrigento, Alba (CN), Andria (BA), Atripalda (AV), Bra (CN), Brindisi, Casale Monferrato (AL), Casoria (NA), Caserta, Cervia (RA), Cesena (FO), Crema (CR), Cremona, Gaeta (LT), Ivrea (TO), Lucera (FG), Marcianise (CE), Modica (RG), Novara, Orvieto (TR), Palmi (RC), Pomigliano d'Arco (NA), Priverno (LT), Rimini, Rovigo, Sorrento (NA), Spoleto (PG), Taurianova (RC), Torino. Agira (EN), Agordo (BL), Airola (BN), Alano di Piave (BL), Albanella (SA), Altavilla Silentina (SA), Amalfi (SA), Anguillara Sabazia (RM), Ariccia (RM), Arsiè (BL), Arsoli (RM), Arzana (NU), Asiago (VI), Asolo (TV), Bagnoli Irpino (AV), Banchette (TO), Barrali (CA), Biccinicco (UD), Borca di Cadore (BL), Borso del Grappa (TV), Bosa (NU), Breva di Piave (TV), Bronte (CT), Burcei (CA), Cairano (AV), Campagnano (RM), Campiglione Fenile (TO), Campo di Giove (AQ), Campofranco (CL), Candiolo (TO), Canicattì (AG), Cannara (PG), Cantalupa (TO), Cantalupo in Sabina (RI), Cappella Maggiore (TV), Capri (NA), Carbone (PZ), Carife (AV), Carlentini (SR), Carsoli (AQ), Casale sul Sile (TV), Casape (RM), Casola (NA), Casperia (RI), Cassano delle Murge (BA), Cassola (PD), Castel Baronia (AV), Castel di Sangro (AQ), Castelluccio (PZ), Castelgandolfo (RM), Castello di Godego (TV), Castel San Giorgio (SA), Castel San Lorenzo (SA), Cautano (BN), Cavaso del Tomba (TV), Cavour (TO), Celano (AQ), Cellino Attanasio (TE), Cercola (NA), Cermignano (TE), Cersosimo (PZ), Cervara (RM), Cesio Maggiore (BL), Cessalto (TV), Chiarano (TV), Chiaromonte (PZ), Cibiana di Cadore (BL), Ciciliano (RM), Cimadolmo (TV), Cimolais (PD), Circello (BN), Cisterna (LT), Città S. Angelo (PE), Claut (PN), Codognè (TV), Colle Umberto (TV), Colleferro (RM), Collelongo (AQ), Colle Sannita (BN), Conegliano (TV), Contigliano (RI), Copertino (LE), Cordignano (TV), Corfinio (AQ), Corniglio (PR), Crespano del Grappa (TV), Crocetta del Montello (TV), Dugenta, Erto e Casso (PN), Faicchio (BN), Farra di Soligo (TV), Felino (PR), Felitto (SA), Feltre (BL), Feroleto della Chiesa (RC), Fiano (TO), Fisciano (SA), Follina (TV), Fondi (LT), Fontanelle (TV) , Fonte (TV), Fonzaso (BL), Fregona (TV), Gaggi (ME), Gaiarine (TV), Genzano (RM), Giavera del Montello (TV), Giba (CA), Godega S. Urbano (TV), Gonars (UD), Gorgo Monticano (TV), Labico (RM), La Cassa (TO), Lamon (BL), Langhirano (PR), Lanuvio (RM), Lariano (RM), Lentini (SR), Leonforte (EN), Lesignano de Bagni (PR), Lestizza (UD), Leverano (LE), Limana (BL), Linguaglossa (CT), Loria (TV), Luco dei Marsi (AQ), Luino (VA), Macomer (NU), Maddaloni (CE), Magliano dei Marsi (AQ), Maiori (SA), Marzano di Nola (AV), Malnate (VA), Mansuè (TV), Marcon (VE), Mareno di Piave (TV), Masainas (CA), Maserada di Piave (TV), Medesano (PR), Miane (TV), Milazzo (ME), Minori (SA), Minturno (LT), Mirabello Sannitico (CB), Missanello (PZ), Misterbianco (CT), PPGC Vol. 5.5 47 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Moggio Udinese (UD), Monastier di Treviso (TV), Mondovi (CN), Monfumo (TV), Montefusco (AV), Montefalco (PG), Montegliano (UD), Montelanico (RM), Montemarano (AV), Montemurro (PZ), Monte Porzio Catone (RM), Monteverde (AV), Moriago (TV), Moschiano (AV), Moscufo (PE), Motta di Livenza (TV), Musei (CA), Narcao (CA), Nemoli (PZ), Noepoli (PZ), Nervesa della Battaglia (TV), Nettuno (RM), Nicosia (EN), Nissoria (EN), Nuxis (CA), Oderzo (TV), Ormelle (TV), Ortona (CH), Ortucchio (AQ), Ospedaletto d’Alpinolo (AV), Paderno di Grappa (TV), Paese (TV), Paceco (TP), Padula (SA), Palma di Montechiaro (AG), Mugnano del Cardinale (AV), Palestrina (RM), Palmanova (UD), Patti (ME), Pozzallo (RG), Passian di Prato (UD), Pedavena (BL), Penne (PE), Perdaxius (CA), Petacciato (CB), Piaggine (SA), Picciano (PE), Pieve di Soligo (TV), Poggio Bustone (RI), Ponte di Piave (TV), Ponte nelle Alpi (BL), Ponzano Veneto (TV), Ponzone (AL), Popoli (PE), Portobuffolè (TV), Portocannone (CB), Possagno (TV), Pozzallo (RG), Pozzilli (IS), Praia a Mare (CS), Prata di P.U. (AV), Pratola Peligna (AQ), Preganziol (TV), Pretoro (CH), Prezza (AQ), Prignano Cilento (SA), Pulsano (TA), Quero (BL), Racalmuto (AG), Randazzo (CT), Regalbuto (EN), Riese (TV), Rignano Flaminio (RM), Rivello (PZ), Rivamonte (BL), Rivisondoli (AQ), Roana (VI), Roccacasale (AQ), Roccantica (RI), Rocca d’Evandro (CE), Rocchetta S. Antonio (FG), Roncade (TV), Roseto degli Abruzzi (TE), Rovaschetto (UD), Rubano (PD), Sacco (SA), Sala Consilina (SA), Sala Baganza (PR), Salgareda (TV), Salza Irpina (AV), Samatzai (CA), Sanluri (CA), Sarconi (PZ), S. Agata dei Goti (BN), S. Andrea di Conza (AV), S. Biagio di Callalta (TV), S. Cesareo (RM), SS. Cosma e Damiano (LT), S. Gavino Monreale (CA), S. Giorgio del Sannio (BN), S. Giorgio Lucano (MT), S. Giustina (BL), S. Gregorio nelle Alpi (BL), S. Leucio del Sannio (BN), S. Lucia di Piave (TV), S. Maria di Longa (UD), S. Martino d'Agrì (PZ), S. Paolo Albanese (PZ), S. Pietro di Feletto (TV), S. Polo dei Cavalieri (RM), S. Polo di Piave (TV), S. Severino Lucano (PZ), San Sperate (CA), S. Stefano del Sole (AV), S. Vendemiano (TV), S. Vitaliano (NA), S. Vito di Cadore (BL), S. Zenone Ezzelini (TV), Sarmede (TV), Scanno (AQ), Scicli (RG), Sedico (BL), Selva di Cadore (BL), Seneghe (OR), Senise (PZ), Seren del Grappa (BL), Serino (AV), Sernaglia della Battaglia (TV), Sestu (CA), Setzu (CA), Siano (SA), Sicignano degli Alburni (SA), Siderno (RC), Silea (TV), Siliqua (CA), Simaixis (OR), Sinnai (CA), Sirignano (AV), Soleminis (CA), Sospirolo (BL), Sovramonte (BL), Sortino (SR), Sperone (AV), Subiaco (RM),Susegana (TV), Tagliacozzo (AQ), Tarcento (UD), Tarzo (TV), Taurano (AV), Teora (AV), Termoli (CB), Terracina (LT), Terranova di Pollino (PZ), Tertenia (NU), Tizzano Val Parma (PR), Tolmezzo (UD), Torrecuso (BN), Torre le Nocelle (AV), Tortolì (NU), Tortora (CS), Tratalias (CA), Trevi (PG), Trevignano (TV), Tufo (BN), Tuili (CA), Tursi (MT), Urbana (PD), Valderice (TP), Valdobbiadene (TV), Valle di Cadore (BL), Valmontone (RM), Valmozzola PPGC Vol. 5.5 48 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 (PR), Valsinni (MT), Varano de' Melegari (PR), Varsi (PR), Vas (BL), Vazzola (TV), Vedelago (TV), Velletri (RM), Vidor (TV), Vigevano (PV), Villacidro (CA), Villagrande Strisali (NU), Villalago (AQ), Villamassargia (CA), Villanova Truscheddu (OR), Villasor (CA), Villa San Pietro (CA), Villorba (TV), Vinchiaturo (CB), Vittorio Veneto (TV), Vittorito (AQ), Vodo di Cadore (BL), Volpago del Montello (TV), Zero Branco (TV). Province Novara, Belluno, Padova, Rovigo. Comunità Montane Alto Chiascio (PG), "Alto Sangro" Castel di Sangro (AQ), "Alto Sinni" Senise (PZ), "Amiternina" L'Aquila, "Aventino Medio Sangro" Palena (CH), "Campo Imperatore" Barisciano (AQ), Feltrina (BL), "Gran Sasso" Tossicia (TE) , "Maiella e del Morrone" Ceramanico Terme (PE), "Marsica 1" Avezzano (AQ), Medio Sangro Zona "R" - Quadri (CH), n. 11 Ogliastra (NU), "Partenio" Pietrastornina (AV), "Peligna" Sulmona (AQ), Serpeddì (CA), Val Boite (BL), Val Sarmento (PZ), Valle del Giovenco - Pescina (AQ), "Valle Roveto" Civitella Roveto (AQ), "Versicaro" (CS), "Vomano Fino e Piomba" Cermignano (TE). Aziende Ospedaliere Azienda Ospedaliera "A Di Summa" Brindisi, Azienda Ospedaliera di Cosenza,Policlinico "Mater Domini" Catanzaro, Azienda Ospedaliera Sant’Antonio Abate" Trapani, Azienda Ospedaliera “San Giovanni di Dio” Agrigento, Azienda Ospedaliera "Umberto I°" Enna, Azienda Ospedaliera "Vittorio Emanuele" Gela. Aziende ASL Azienda Sanitaria USL RM/F - Civitavecchia (RM), Azienda Sanitaria USL RM/G - Tivoli (RM), Azienda Sanitaria USL Latina, Azienda Sanitaria USL Rieti, Azienda Sanitaria USL VT/3 Viterbo, Azienda Sanitaria USL n. 4 Basso Molise – Termoli, Azienda Sanitaria USL n. 3 Centro Molise – Campobasso, Azienda Sanitaria USL NA/3 – Frattamaggiore (NA), Azienda Sanitaria USL CE/2 - Aversa (CE), Azienda Sanitaria USL SA/1 - Nocera Inferiore (SA), Azienda Sanitaria USL BA/1 - Andria (BA), Azienda Sanitaria USL BA/2 – Barletta, Azienda Sanitaria USL BA/5 – Putignano (BA), Azienda Sanitaria USL FG/2 - Manfredonia (FG), Azienda Sanitaria USL Brindisi, Azienda Sanitaria PPGC Vol. 5.5 49 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 USL n. 3 Lagonegro (PZ), Azienda Sanitaria USL n. 1/Paola (CS), Azienda Sanitaria USL N. 3/Rossano (CS), Azienda Sanitaria USL n. 8 Vibo Valentia (CZ), Azienda Sanitaria USL n. 1 di Agrigento, Azienda Sanitaria USL n. 2 Caltanissetta, Azienda Sanitaria USL N. 9 di Trapani, Azienda Sanitaria USL n. 8 Senorbi (CA). IACP L'Aquila, Campobasso, Catania, Chieti, Civitavecchia (RM), Enna, Frosinone, Isernia, Lanciano (CH), Latina, Messina, Pescara, Ragusa, Roma, Siracusa, Teramo, Rieti, Siracusa, Viterbo. Altri Enti Ministero degli Affari Esteri - Direzione Cooperazione allo Sviluppo, Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Amministrazione P.T. Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo Paestum (SA), Consorzio Acquedotto Doganella (RM), Consorzio Acquedotto Sile Piave in Roncade (TV), Consorzio Gestione Acquedotto Simbrivio (RM), Consorzio B.I.M. Piave Tr. (TV), Consorzio Acquedottistico - Valle Peligna - Alto Sangro (AQ), Centro Italiano Studi sull'Alto Medioevo, Ente Nazionale della Gente dell'Aria (RM), INSEAN Istituto Nazionale per Esperienze Archit. Navale (RM), Istituto Agronomico per l'Oltremare (FI), Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (RM), Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (RM),Istituto Nazionale Conserve Alimentari, Unione Naz. Comuni ed Enti Montani dell’Abruzzo (AQ). Amministrazioni che hanno anche attuato: NT2a ed NTG2b: Comune di Rimini, Comune di Spoleto, Provincia di Belluno; NTG3: Comuni di Spoleto, di Torino, Rovigo, Rimini, Provincia di Belluno, Cassa depositi e prestiti, Insean; NTG4 (per la parte qualità): Comuni di Spoleto e di Torino Per una casistica più estesa, si può vedere in Appendice “La relazione introduttiva al Convegno di Rimini del 26/27 gennaio 2007”. Ritengo opportuno, però, descrivere alcuni casi significativi d di questo periodo che danno informazioni integrative ed molto importanti sul sistema Ntg, nelle sue concrete applicazioni. PPGC Vol. 5.5 50 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 1) - A Langhirano con il Sindaco che applaude Quasi agli inizi dell’attività di verifica dei carichi, mi pare nell’anno 1993, venni chiamato dal Segretario comunale di Langhirano, una donna disponibile alle innovazioni, dicendomi che cinque comuni vicini (fra i quali Corniglio e Felino) si erano consorziati per effettuare la verifica dei carichi di lavoro con la Newman. Prima di iniziare i lavori il Sindaco volle vedermi. E nell’incontro mi disse testualmente: “Egregio dottore, per le esigenze del comune sono sufficienti le attuali disponibilità complessive di personale; quindi né diminuzione né aumenti di dotazione organica. Però vi è l’esigenza di rivedere la loro ripartizione, viste le variazioni negli impegni e nelle risorse di questi ultimi anni”. Dopo poco più di un mese, a lavori conclusi, illustrai al Sindaco ed alla Giunta i risultati facendo una proposta di “ricollocazione” del personale nelle varie unità evidenziandone il collegamento oggettivo con le variazioni di produttività del lavoro nei precedenti tre anni. Con piacevole sorpresa, appena accesa la luce in sala, il Sindaco applaudì dicendomi: “Le sue proposte sono le stesse che avrei fatto alla giunta sulla base della mia conoscenza diretta, ma quella che lei chiama Lappe, la misura delle attività e della produzione di ciascuna unità, la conseguente valutazione del rapporto fra scostamenti di produzione e scostamento di entità di risorse scostamento (produttività dl lavoro) ha reso oggettive e soprattutto trasparenti le proposte che avrei fatto alla giunta. Evidentemente questo limita il mio potere personale, ma lo rende trasparente”. 2) Il comune di Spoleto: la misura delle produttività e della quaità della realizzata e per diversi anni Illustrare l’esperienza fatta con il Comune di Spoleto richiederebbe quasi un libro. Durante il Fepa e l’Asfepa è stato fra i comuni piú attivi e partecipi. Durante il periodo di attività con la Newman è stato il Comune dove sono state applicate tutte le tecniche NTG, compresa quella sugli incentivi alla produttività. PPGC Vol. 5.5 51 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Ma soprattutto è stato il Comune dove è stata attuata per la prima volta a regime la contabilità analitica per le attività amministrative ed i servizi. Ai fini degli obiettivi di questa relazione mi limito a “raccontare” quel che accadde alla presentazione dei risultati, con i dati storici di tre anni e, quindi, con i relativi confronti, nel corso di un apposito seminario riservato alla giunta ed a tutta la dirigenza. Ero da tempo, come si suol dire, di casa a Spoleto e quindi piú facilmente succedeva che, al termine delle mie tante presentazioni per risultati di altre tecniche, come ad es. quelle per la produttività e fabbisogni organici, vi fossero richieste di chiarimenti. Invece questa volta la presentazione si concluse senza alcuna domanda. Ma la preoccupazione aumentò quando lo stesso silenzio si ebbe nell’intervallo di tempo prima di andare ad una colazione con l’intera giunta e i dirigenti di più elevato livello. Poco prima di iniziare il pranzo e quando già si era seduti alla stessa lunga tavola, il vice-Sindaco, con il quale avevo da tempo un rapporto molto amichevole, mi disse all’improvviso e ad alta voce, scherzosamente, ma non troppo: “Valentini, ma non temi di essere gambizzato?” Nemmeno con la battuta il silenzio sulla presentazione venne interrotto. In quel momento ebbi la conferma che la fatica di anni, a partire dai primi tentativi del Fepa, era stata compensata: la tecnica NTG6 (così allora veniva definita quella sulla contabilità analitica per organizzazione - CAO/NTG) centrava l’obiettivo della trasparenza e del controllo dei costi a partire dalle minime unità organizzative. Preso da questa constatazione, non percepii il messaggio indiretto che la battuta del vice sindaco dava, anche perché il Comune continuò per diversi anni e con soddisfazione della giunta e degli stessi dirigenti ad attuare ed utilizzare il controllo dei costi sulla base della NTG6. La trasparenza (della produttività), dopo il primo impatto dovuto alla sua tecnicamente necessaria - invasività organizzativa, veniva positivamente accettata da tutta la dirigenza politica ed amministrativa del Comune. Evidentemente questo ne evidenziava la correttezza amministrativa e la moralità che da tempo avevo constatato. Proprio la positività e la completezza dell’esperienza che si realizzava nel Comune di Spoleto mi convinse di due cose: a) che la tecnica NTG6 era valida ed abbastanza facilmente attuabile; PPGC Vol. 5.5 52 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 b) che esisteva un buon mercato potenziale, sia pure inizialmente limitato a quegli enti in cui la correttezza e la moralità fosse culturalmente e concretamente diffusa (e ne conoscevo tanti dall’esperienza durante e dopo il Fepa): attuabilità e validità confermate anche successivamente. Con il tempo ho avuto ragione sul punto a) e torto sul punto b). 3) Con la Price Water House: il successo consulenziale al Ministero degli Affari Esteri e la mancata Joint Venture “Newman-PWH”. Agli inizi del 1994, sull’onda del successo del sistema NTG/Newman, confermato dal fatto che la metodologia basata su tale sistema è la prima in assoluto ad essere approvata dal ministro Cassese per la verifica dei carichi di lavoro, la Price Water House (PWH) prende contatti con mio figlio per una possibile joint venture finalizzata alla diffusione nel mercato, non solo italiano, del sistema NTG. Ricordo ancora l’entusiasmo e gli apprezzamenti del responsabile di PWH per le Amministrazioni pubbliche, manifestati nel primo incontro da me avuto per mettere a punto la partecipazione di PWH alla gara bandita dal Ministero degli affari esteri (MAE) per la verifica dei carichi di lavoro e determinazione della dotazione organica per la Direzione “cooperazione economica con i paesi in via di sviluppo”. Era una ottima occasione per testare in concreto l’ipotesi di joint venture per la commercializzazione su larga scala del sistema NTG. Poco dopo l’invio dell’offerta, mi pare agli inizi dell’estate 1994, venni informato da mio figlio che la PWH era stata convocata al MAE per chiarimenti sull’offerta fatta. Partecipai, per conto della PWH, alla riunione, pensando di dare chiarimenti circa la metodologia NTG/Newman, allegata all’offerta e già approvata, come detto in precedenza, dal Dipartimento della funzione pubblica. Pensavo di dover illustrare tale metodologia ed invece… il Direttore della direzione Cooperazione iniziò la riunione dicendo, sostanzialmente: “Se non si trattasse del PWH, avremmo già escluso la vostra offerta per eccessi di ribasso rispetto alle altre offerte. Voi avete fatto una offerta di 20 milioni di lire, a fronte di tutte le altre che partono da un minimo di 300 milioni”. Si può immaginare la sorpresa di noi tutti e soprattutto del rappresentante di PWC che, dopo aver fatto riferimento alla joint venture, mi sollecitò a dare PPGC Vol. 5.5 53 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 una risposta. Come di norma avevo già fatto in altre occasioni di illustrazione del sistema NTG/Newman, cominciai con il presentarmi. Dopo le prime battute, il direttore mi interruppe con molto garbo dicendo “Dott. Valentini, non si affatichi e ci affatichi nelle spiegazioni. Non so come La PWH ce la farà a rientrare nei costi, ma il suo prestigio è noto, ma è altrettanto a noi noto Lei; E più garantiti di così … Vi auguro buon lavoro, assicurandovi la massima collaborazione da parte nostra”. E così, lavorando tutta l’estate, e con una confermata forte collaborazione della Direzione del personale, potemmo presentare il lavoro al Direttore che, qualche giorno dopo, incontrandomi, complimentandosi e con visibile soddisfazione per il tempestivo e forse non atteso risultato, mi disse: “dott. Valentini, finalmente ad un mio collega d’ufficio posso dire; come fai a chiedere integrazione di personale se la tua produttività nell’ultimo triennio si è ridotta del 15%?” Però, pochi giorni dopo mi chiamò al telefono pregandomi di illustrare ai dirigenti degli uffici il “come” era stata determinata la nuova dotazione organica in un seminario di massimo tre giorni. E così, una mattina, mi pare sul finire del mese di settembre 1994, Via Monte delle Gioie (zona piazza Vescovio) di Roma - sede della Newman venne quasi riempita dalle macchine blu dei circa trenta diplomatici che presero posto nella sala riunioni con un silenzio quasi provocatorio. Avevo da poco iniziato a descrivere questo “come”, quando venni interrotto da uno dei partecipanti che mi pose una domanda a cui, nei tantissimi incontri avutisi dal tempo del Fepa avrei risposto con un “mi sta ponendo una domanda mal posta” (il che stava a significare: non ha capito niente e rischia di non capire mai niente). Ma, dopo una breve esposizione del mio curriculum, anche come ex rappresentante italiano, e per cinque anni consecutivi, per la politica scientifica e tecnologica all’Unesco, pregai tutti di rivolgere le domande alla fine della mia intera descrizione della metodologia applicata, anticipando che sarei stato a disposizione loro per tutto il tempo necessario. Ma, credo, forte di tanti casi simili affrontati nell’esperienza già fatta in precedenza, dissi anche che se avessi avuto delle domande, dopo aver risposto esaurientemente, avrei offerto una colazione a tutti. Il seminario si concluse al terzo giorno, e senza domande, ma anche senza applausi. PPGC Vol. 5.5 54 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Il giorno dopo ebbi la telefonata di complimenti del Direttore. Ma maggiore soddisfazione la ebbi quando, qualche mese dopo, una dei partecipanti mi telefonò dicendomi: “Dott. Valentini, mi può dare il peso del Progetto “aiuti alla Bosnia” di cui le sto inviando una sintesi?”. Meglio di così … E così poco dopo mio figlio mi fece firmare l’accordo di joint venture con PWH. Si aspettava la firma “americana”. Non arrivava. Arrivò la risposta informale riportataci dal responsabile italiano: “La joint venture non si può fare perché il sistema NTG, validissimo, costa troppo, troppo poco, e altererebbe il nostro mercato”. 4) Il successo consulenziale presso una impresa privata dipendenti e le preoccupazioni fiscali della proprietà di circa 1000 Nella primavera del 1995 il Rettore dell’Università degli studi di Camerino, il prof. Giannelli, che mi conosceva dai tempi della ricerca scientifica e soprattutto del Cevar, organizzò presso la sua Università una riunione per verificare la possibilità di attuazione del sistema NTG nelle strutture dipendenti. A tale riunione invitò anche alcune imprese dell’area industriale della zona. Alla riunione partecipò anche il dirigente del controllo di gestione di una grande impresa di produzione di materiale di ufficio, con circa 1000 dipendenti, che per evidenti motivi chiamo fittiziamente “Prisma spa”. Qualche giorno dopo, questo dirigente mi telefonò per dirmi che la società era disponibile a fare una sperimentazione per l’applicazione in alcuni reparti della Contabilità Analitica per Organizzazione CAO-NTG della Newman (l’attuale tecnica NTG3). Per me, che peraltro in quel periodo stavo dando gli ultimi ritocchi al libro “Contabilità analitica nelle attività amministrative e nei servizi – Contabilità analitica per organizzazione” (ed. Il Ventaglio, anno 1995), costituiva un’ottima occasione per attuare, per la prima volta nel privato, quanto avevo già attuato, e con successo, nel pubblico (Comune di Spoleto, Cassa depositi e prestiti, ecc.). Conseguentemente, anche per la forte motivazione che manifestava il dirigente, in due mesi riuscimmo ad avere i costi, sia di prodotto come risultavano dal catalogo di vendita (libreria, poltrone, scrivanie, distintamente per tutte le tipologie dei vari modelli), sia di processo, sia di reparto. PPGC Vol. 5.5 55 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Consegnammo il dischetto con tutti i dati di base e i risultati. Ricordo la soddisfazione del nostro interlocutore che sintetizzò in una frase: “Finalmente vedo contenuti concreti ed utilissimi per il mio controllo di gestione”. Eravamo certi che avremmo acquisito una commessa per attuare a tutta l’azienda la Cao/NTG. Ci aspettavamo un invito a riprendere il lavoro. Invece, con un certo ritardo, ricevemmo una telefonata dal dirigente che sostanzialmente ci disse: “Ho fatto vedere i risultati al proprietario. Mano a mano che andavo avanti con le proiezioni dei dati, manifestava i suoi apprezzamenti. Quando poi ha visto quantificati dettagliatamente i costi dei suoi “prodotti” e dei relativi pezzi del processo ha esclamato: un ottimo lavoro, utilissimi per migliorare lo stato di conoscenza dell’andamento economico dell’azienda e soprattutto per valutare correttamente i prezzi per il mercato. Ma te lo immagini che succederebbe se quel dischetto nel Pc lo vedesse la Finanza?”. Lì per lì pensai che fosse una scusa per evitare la commessa. Invece, in un incontro successivo con il Rettore Giannelli, ebbi la conferma … della motivazione fiscale. 5) Il successo consulenziale alla Cassa Depositi e Prestiti (C.DD.PP.) ed il fallito tentativo di capital venture. Ho conosciuto il dott. Giuseppe Falcone quando, nel periodo 1983/1985, siamo stati entrambi membri della Commissione di fattibilità del progetto finalizzato CNR “Pubblica Amministrazione”. E da allora, e fino a quando non ha lasciato la direzione della Cassa depositi e prestiti, siamo rimasti sempre “culturalmente” molto vicini, soprattutto nel modo di intendere la gestione della “cosa pubblica”. La Cassa Depositi e Prestiti è stato uno dei primi enti ad attuare il sistema NTG, proprio nella fase difficile del passaggio dal sistema Fepa al sistema Newman (anni 92/93). Ma fu durante il 1994 che la CDP diventò un punto fermo e robusto dell’attuazione, con successo, delle tecniche NTG per la rilevazione dei carichi di lavoro, per l’individuazione e monitoraggio della produttività del lavoro e della produttività economica (indivi-duazione, valutazione e controllo dei costi). Ma qui voglio descrivere un fatto che, oltre a rafforzare quanto accaduto PPGC Vol. 5.5 56 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 nel caso precedente del MAE, mise in evidenza un altro condizionamento, tipicamente italico, alla diffusione del sistema NTG. In un giorno dell’autunno del 1994, Falcone mi disse: “Emidio, te la senti di fare la verifica dei carichi di lavoro e di mettere a punto, conseguentemente, una nuova dotazione organica per il “Credito sportivo” di cui sono membro del consiglio di amministrazione”? Non ne rimasi molto entusiasta, soprattutto perche la Newman non aveva nessuna esperienza di sistemi di banca e finanziari. Ma non potei rifiutarmi. Ancora vedo la faccia di una delle consulenti più brave e preparate nell’attuazione del sistema NTG, quando le dissi che, da sola, ed in breve tempo, avrebbe dovuto fare tutto il lavoro “ nuovo”. Tengo a precisare che già in quel periodo il sistema NTG era del tutto informatizzato. Si stampava la sola relazione finale, con i relativi dati di base. Si consumavano tanti dischetti e quasi niente carta. Ma, nonostante le iniziali difficoltà, entro poco più di un mese la Newman fu in grado di presentare allo stato maggiore del “ credito sportivo“ i risultati e di consegnare il dischetto con tutti i dati presi a base con le valutazione dei carichi di lavoro e proposta di dotazione organica. Ormai i miei collaboratori utilizzavano il data show collegato al portatile. E ciò consentiva una immediatezza di valutazione della lavoro fatto. Ricordo ancora lo stupore e la soddisfazione del direttore generale e il viso gongolante di Falcone che subito dopo la conclusione della presentazione disse, davanti a tutti: “ Caro Emidio, non te lo avevo detto, ma quello che ha fatto la Newman è già stato fatto da … (evito, evidentemente, nomi, ma si trattava di una delle mayor internazionali di consulenza). Il tutto è ora nella spazzatura. Non ti avevo detto nemmeno che tale spazzatura è costata 150 milioni di lire a fronte dei 15 dati alla Newman.”. Qualche giorno dopo Falcone mi chiamò per un incontro. Sintetizzo ciò che mi disse subito all’inizio. “Il Sistema NTG è un sistema molto innovativo, di tipo standard, e di facile applicazione. Per la prima volta ho visto correttamente individuata la produttività del lavoro botton up, a partire dalla strutture di base e salendo, con il principio dell’insiemistica ad albero, sino al vertice. La contabilità analitica per organizzazione consente di conoscere i costi dei prodotti, dei processi, delle attività, delle strutture organi che ai vari livelli con una approssimazione mai vista. PPGC Vol. 5.5 57 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 E di ciò hanno bisogno le amministrazione pubbliche ... e non solo. Il sistema NTG, oltre che dare una risposta concreta ai problemi di efficienza e produttività dello Stato ha anche, il che non guasta, un potenziale di business miliardario, ed io, che mi accingo ad andare in pensione, sono affascinato da ciò e vorrei partecipare con te ad un progetto ambiziosissimo che è nel contempo, culturalmente e professionalmente molto motivante ed economicamente molto stimolante. Però richiede un grosso investimento; NTG è una tecnologia standard che trova nella sua rapida e vastissima diffusione il suo successo; in breve tempo occorre disporre di migliaia di ingegneri. Quindi occorre partire alla grande. E né la Newman né io abbiamo le risorse finanziarie necessarie. Occorre poter disporre di capital venture e di notevole dimensioni. Se non si fa così, e si parte con poco, avremo da un lato stimolato l’offerta e dall’altro non saremo in grado di soddisfarla. Si muoveranno grandi e piccole società di consulenza cercando di imitare Ntg. E le conseguenze sarebbero dannosissime, per noi e per il Paese. Nei prossimi giorni farò un giro, a partire dagli amici della Banca d’Italia per sollecitare un consorzio di banche per fornire la Newman di capital venture.”. La mia sorpresa fu evidentemente enorme, ma durò poco. Dopo meno di una settimana, Falcone mi telefona dicendomi che “al solo sentire parlare di capital venture i miei amici banchieri sono saltati sulla sedia e che di capital venture, in Italia… nemmeno a parlarne”. Credo che anche per lui la delusione sia stata forte e da allora i nostri rapporti si sono allentati, anche perché la Newman stava letteralmente esplodendo, con il fatturato che cresceva mensilmente in maniera esponenziale (con grossi problemi di gestione finanziaria e fiscale). Fummo costretti a joint venture con piccole società (cinque) territorialmente dislocate. Ed io ero preso a girare per tutta Italia, dovendo essere presente nelle amministrazioni più grandi. Ma nonostante questo si verificò quello che aveva previsto Falcone: il mercato fu invaso da offerte “magliare”, causate proprio dall’obbligatorietà della verifica dei carichi di lavoro. Purtroppo di queste offerte il 40% si rifacevano al sistema NTG, sempre però precedute da un : ”a fra’ che te serve?” 6) Comuni di Cesena e Andria: un paradosso nel benchmarking Avevo da poco completato la verifica dei carichi di lavoro e la determinazione delle dotazioni organiche (anno 1994) nei comuni di Cesena ed PPGC Vol. 5.5 58 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Andria, entrambi comuni con circa 90.000 abitanti, non capoluoghi di provincia, a prevalente vocazione agricola., quando incontro per caso il dirigentedell.Ufficio Enti locali del Ministero dell.Interno, che conoscevo dai tempi del Fepa. Uno degli indicatori per valutare mediamente la dotazione organica complessiva dei comuni sottoposta allora all’approvazione del Ministero dell.Interno, era quella del numero di abitanti. Alla sua richiesta di parere sul valore di tale indicatori, risposi riferendomi ai risultati dellla verifica fatta in tali comuni A Cesena la dotazione organica di circa 800 posti complessivamente è risultata adeguata agli attuali servizi; sostanzialmente la verifica dei carichi di lavoro ha portato ad una limitata ristaffatura. con trascurabile incremento di organico. Ad Andria, la dotazione di circa 600 posti è risultata in eccesso ai servizi garantiti; per evitare proposte di riduzione e limitati incrementi si è fatto ricorso alla .previsione programmata. di un miglioramento della qualitá dei servizi attuali e di istituzione di nuovi.. E non gli ho dovuto chiarire il paradosso: conosceva abbastanza il sistema NTG e credo che non gli dicessi sostanzialmente niente di nuovo, vista la sua approfondita conoscenza delle due situazioni. Si confermava l’oggettività e, soprattutto, la trasparenza date dall.individuazione tipologicamente omogenea della Lappe (Lista delle attività dei prodotti e dei parametri), dalla quantificazione corretta delle attività e della produzione, dal monitoraggio effettuato per un sufficiente arco di tempo, dalla valutazione degli scostamenti di produttivitá per singoli servizi e attività amministrative e per unitá organiche e dal confronto che tutto ciò consentiva fra due enti abbastanza omogenei. In questo caso era stato possibile realizzare il benchmarking sia verticale, confronti omogenee all.interno di ciascun ente (per la ristaffatura) sia orizzontalmente, per una comparazione fra enti abbastanza omogenei. 7) In una Usl della Campania : improduttività come sistema Con il successo della metologia NTG /Newman, la prima ad essere ufficialmente approvata dal Dipartimento della Funzione Pubblica, con il prof. Cassese ministro, la Newman diventa leader in questo campo. Una grande esperienza positiva era stata effetuata nel nord-est (Veneto e Friuli). Inoltre, dopo un grosso investimento fatto nelle USLL di Campobasso e Larino, era cominciata, tramite diverse consociate, la verifica dei carichi di lavoro nelle PPGC Vol. 5.5 59 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 aziende sanitarie. Ed il mio compito si concentrava essenzialmene nel momento di fare le proposte, mentre tutta la parte precedente veniva attuata dalle consociate o direttamente mediante consulenti Newman da me progressivamente formati. A mano a mano che aumentava l.esperienza e proprio per lo standard metodologico del sistema NTG, si incrementava la banca dati e diventava sempre più facile fare confronti e indicazioni circa la produttivitá media, per tipologie omogenee di attività e di servizi, da porre a base per proposte di dotazioni organiche. Come in atri casi, quando si trattò di fare le proposte di dotazione organiche per la Usl della Campania che comprendeva un ex manicomio, pur evitando eccessivi .tagli., la proposta di base che presentai al Direttore Generale, prevedeva una riduzione complessiva di 200 medici, su un totale di circa 800. Sapevo benissimo che non si poteva licenziare nessuno, ma poteva essere una base utile per un programma progressivo di assorbimento delle eccedenze. Ne convenne subito il Direttore Generale, contento di trovare .trasparente ed oggettiva giustificazione. al problema di come sgonfiare l.eccedenza di medici dopo l.entrata in vigore della legge Basaglia. Dopo poco tempo seppi dal mio collaboratore, che aveva portato a termine il lavoro, che occorreva una nuova proposta. Gli organi regionali, decisori finali al riguardo, non solo non erano di accordo sulla riduzione, ma prevedevano nel loro piano strategico sanitario regionale un incremento di circfa 200 medici E così la metodologia venne utilizzata per quantificare irrealistiche previsioni di incremento di domanda, miglioramenti virtuali di qualitá soprattutto in termini di riduzione dei tempi di attesa, domanda ed istituzione di nuovi reparti e servizi. Afronte di un meno 200 c che venne approvata la proposta di .. più 200 . Cominciai ad avere forti dubbi sull.opportunità di continuare la verifica dei carichi di lavoro sulla base di tali forzature. Per evidenti motivi di sopravvivenza economica si dovette fare buon viso a cattivo gioco. Ero stato facile profeta nell.articolo scritto per la rivista .Il segretario comunale. n.1-2 /1994 Per concludere il caso riporto la risposta che ebbi qualche anno fa ad una mia domanda provocatoria circa la possibile eccedenza di medici nella regione: .Più o meno del 50%.. PPGC Vol. 5.5 60 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Vi era certamente un.esagerazione, forse anche una situazione alla Andria sopra descritta, ma certamente era palese una forte sotto-utilizzazione del personale medico. Cio che è accaduto succsivamente nella sanità Campana rende evidente che la regione campania ha il primato di “improduttività” e non soolo nel Settore Sanitario 8) In una Usl della Calabria : si conclude , per me, la vicenda dei carichi di lavoro Poco dopo la esperienza del caso precedente, venni interessato dal presidente della societá in joint-venture che operava, con la collaborazione di un nostro esperto, nelle regione Calabria, a presentare al direttore generale ed al suo staff le proposte relative ad una Usl della regione. Dopo aver esaminato i dati, le relative elaborazioni e le propost conclusive, mi complimentai innanzitutto con il gruppo che vi aveva lavorato per la coerenza fra produttività e determinazione dei fabbisogni organici. Era un esempio da manuale. Nella riunione di presentazione, notevolmente soddisfatto, cominciai ad illustrare il percorso metodologico in base al quale si basavano le proposte che stavo, per fare complimentandomi più volte per la chiarezza e controllabilità dei dati. Ad un certo punto il direttore generale si alzó ed uscí dalla sala riunioni con un suo collaboratore, dicendo che sarebbe rientrato poco dopo, pregandomi di continuare comunque la illustrazione dei dati e della loro elaborazione e valutazione, ma di attenderlo prima di passare all.illustrazione delle proposte. Ma proprio quando eravamo in attesa del suo ritorno per esaminare la proposta della nuova dotazione organica, mi fece chiamare dal suo segretario. Lo trovai nella sua stanza scuro in volto e preoccupato. E senza preamboli mi disse: .Caro dottore, ho apprezzato molto la.illustrazione dei dat,i delle elaborazioni e le conseguenti valutazioni ma prima di illustrarmi la proposta tecnica, debbo manifestarle tutte le mie scuse: i dati che le hanno fatto trovare sono tutti non veri. Dobbiamo rinviare la riunione a data da destinarsi, dopo una verifica dei dati.. Ne uscii sconvolto. Dopo la Imprtoduttività manifesta di Napoli mi imbattevo nella produttivataà falsata. Per fortuna, da una prima indagine fra i miei collaboratori ed anche fra le societá consociate,ebbi la conferma che i casi da me incontrati costituivano una eccezione; e così la Newman potè portare a termine la verifica, direttamente o indirettamente, in circa 400 enti (con una forte prevalenza nel nord-est). PPGC Vol. 5.5 61 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Ma nella grande maggioranza dei comuni ed USL, purtroppo in prevalenza in alcune regioni del meridione, prevalse .a Fra... che te serve.. Vi era stata una specie di selezione; chi sceglieva la Newman sapeva che vi era la corretteza e oggettività, a meno di non falsificare, ma con forte competenza statistica, i dati. E così dopo un poco la individuazione delle dotazioni organiche venne sganciata dai carichi di lavoro; buttando il bambino (la produttività) con l’.acqua sporca dei carichi di lavoro. Si entró nel periodo del far west della determinazione delle dotazioni organiche in base alle .effettive e comprovate esigenze., senza dire come individuare e soprattutto controllare queste esigenze. , 9) - comune di Torino: la trasparenza. Produttività e qualità ostacolata dagli altri e… non solo Nel comune di Torino ho fatto la piu´completa, interessante ed anche motivante esperienza dei miei anni del dopo Fepa. Per due anni, con un impegno costante mio e con l’impiego, a tempo pieno, di circa 30 dipendenti presi in maggioranza dal settore personale, venne innanzitutto individuata la lista prodotti e parametri (Lappe) per tutte le unitá del comune (circa 100). Vennero inoltre quantificati i prodotti e le attività del settore Scuole e di quello della Vigilanza Urbana. Anche questa esperienza, come quella del comune di Spoleto, richiederebbe quasi un libro (e non é detto che nel tempo non lo faccia). Mi limito ora a ricordare quella relativa alla contabilità analitica attuata nel settore Vigilanza. Non fu un lavoro certamente facile, ma anche per l.appoggio convinto del compianto vice sindaco, Domenico Carpanini, anche assessore per questo settore, in un tempo relativamente breve, venne attuata la tecnica NTG6 in tutte le unitá organiche in cui si articolava il settore. I risultati furono così tecnicamente validi da essere pubblicizzati, unitamente a quelli sulla qualitá, di cui al caso successivo, in una pubblicazione apposita distribuita alla stampa locale. Tutto sembrava lasciar prevedere una estensione agli altri settori del comune. E già lo si stava facendo, con coinvolgimento convinto della dirigenza, nei settori Scuole ed Urbanistica. Il comandante dei vigili, dott. Manna (lo cito facendo eccezione alla regola), ne era tanto soddisfatto da ritenere opportuno presentare i risultati alla conferenza annuale dell'associazione. PPGC Vol. 5.5 62 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Al ritorno, l’ufficiale che era stato distaccato a tempo pieno per l.attuazione del progetto, molto deluso e frustrato mi disse che alle lodi pubbliche per il lavoro fatto avevano fatto seguito, nei lavori.di corridoio, forti critiche sintetizzabili in questa frase: .complimenti,.... ma chi ce lo fa fare ad avere, solo noi, un monitoraggio cosí esauriente e .vero.sui costi delle nostre attività e servizi e sulla produttivitá economica dei nostri uffici ?. Evidentemente la delusione fu molto forte; ma si continuó a lavorare per l’estensione ad altri settori. Ma poco dopo si ebbe il cambio della giunta, cambiarono assessore e direttore del personale e l’esperienza a Torino si concluse. 10) provincia di Belluno: la misura della produttività facilitata e poi .... dimenticata Nell’anno 1995, su iniziativa di un dirigente del comune di Rovigo (fepino doc, come si autodefinivano quelli piú motivati e fattivi) tenni un lungo corso di formazione sul sistema NTG ai dirigenti di diversi enti del Veneto (fra i quali i comuni di Belluno, Vicenza e Rovigo). Ricordo con giustificata nostalgia le belle giornate trascorse, alloggiando nella foresteria e tenendo il corso in una sala della splendida abbazia di Praglia. Come conseguenza di tale corso, la Newman ebbe diverse consulenze ed in particolare quelle della provincia di Belluno e della provincia e comune di Rovigo. Ed ebbe inizio la mia forte esperienza (anche nei nuclei di valutazione) fra le nebbie del Polesine e le nevi delle Alpi. Sia pure nelle dimensioni non certamente grandi, nella provincia di Belluno venne realizzato non solo il monitoraggio dei costi ma anche un primo esempio di applicazione completa di gestione per budget. Anche in questo caso, come nella quasi totalitá delle esperienze complete fatte nel dopo Fepa, vi era stata la forte disponibilità della dirigenza politica, stimolata da un dirigente che aveva vissuto l’esperienza del progetto Fepa. Ricordo le frequenti riunioni con la giunta per illustrare i risultati a mano a mano che si ottenevano. I risultati furono ritenuti tanto validi da motivare la dirigenza politica ed amministrativa a presentarli in un convegno a Conegliano Veneto. 11) Gli indicatori di qualità Comune di Spoleto - Trasparenza e customer satisfaction: una bella esperienza,ripetuta e poi... dimenticata Nel Comune di Spoleto venne, fra l’altro, realizzata anche la più completa indagine sulla qualitá dei servizi forniti dall’ente così come veniva PPGC Vol. 5.5 63 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 percepita dall’utenza per quanto riguarda la tempestivitá, l’adeguatezza e l’accuratezza. Tale indagine venne effettuata a tappeto interrogando telefonicamente circa mille famiglie scelte a campione dall’elenco telefonico. Mi sono sentito in quel periodo sondaggista come il mio amico Piepoli. L’indagine venne materialmente fatta da un gruppo di tre giovani ragazze, selezionate personalmente per la loro facilitá di comunicazione e preparate con un sufficiente allenamento. Si ebbe una molto positiva accoglienza da parte della cittadinanza, sia in termini quantitativi,con una risposta a ben il 95% delle interviste programmate, sia di gradimento con un valore medio oscillante fra il buono e l.ottimo. I risultati vennero illustrati in un apposito seminario pubblico e divulgati nei giornali locali. Seppi poi che, anche quando cessò ll’attività di consulenza della Newman. L’indagine venne ripetuta a cura del personale del comune, per valutare anche gli scostamenti nella .customer satisfaction.. Non ebbi modo di vederne i risultati. Ma anche in questo caso, come a Torino, cambiata la giunta, tutto il sistema NTG che era stato applicato completamente per diversi anni, dopo la messa a regime realizzata dalla Newman,non venne piú applicato. Ma non credo che sia dipeso da volontá politica. Una volta messo da parte la trasparenza/monitoraggio della produttivvità, era consequenziale non dedicare energie alla trasparenza/monitoraggio della qualità. 12) - Gli indicatori di qualità nel Comune di Torino – Trasperenza e custuner satisfaction :la soddisfazione di Carpanini e..po la delusione Come per il comune di Spoleto, contemporaneamente ai costi, venne attuata una indagine sul gradimento dei servizi del settore Vigilanza, con la stessa metologia NTG 4, ma con un diverso modo di esecuzione. I questionari, questa volta, venero distribuiti, sempre a campione, dai vigili urbani e poi inviati, dagli interessati, al Comune. Anche in questo caso la risposta risultó quantitativamente e qualitativamente positiva. Ricordo la soddisfazione del compianto Carpanini nel vedere i grafici dei risultati presentatigli dall’ufficiale responsabile. Era molto contento di aver sostenuto e fatto accettare un'indagine che poteva anche apparire rischiosa. Nella fase preparatoria e progettuale aveva detto spesso che era certo che il giudizio della cittadinanza sul settore sarebbe stato migliore di quello che si ricavava dalle cronache quotidiane e dalle varie rubriche .lettere al direttore.. Ma anche in questo caso in questo si ebbe l’effetto “ Bassanini” PPGC Vol. 5.5 64 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 13) Provincia di Rovigo: trasparenza e controlli gestionali, con qualche difficoltá ambientale La provincia di Rovigo ha rappresentato negli anni 1996/1998 il punto di forza della mia attività che in quel periodo si è svolta fra Belluno e Rovigo. In quel periodo mi trovavo nella condizione, quasi ideale, di essere il Presidente del Nucleodi valutazione e consulente per l’attivazione del sistema NTG, per la parte efficienza. Oltre alla individuazione delle produttività del lavoro e dell.attuazione della contabilità analitica si procedette anche ad un'analisi approfondita e sistemica delle principali procedure dell.Ente. Questo lavoro era peraltro facilitato dalla coincidenza con quello analogo che si stavarealizzando nella provincia di Belluno. Vi era molto motivazione e disponibilitá sia da parte della dirigenza politica sia da parte di quella amministrativa. I nuclei di valutazione ed i Controlli interni allora erano ancora poco normativizzati: il dlgs 286 che li disciplinò nei dettagli è del 1999. Nel nucleo, in cui avevo la fortuna di avere come membri due validissimi dirigenti estranei alla Provincia, vi era quindi molta motivazione nel predisporre il regolamento, nel’.impostare il piano di valutazione che poteva avere le basi proprio nel monitoraggio della produttivita del lavoro e del controllo dei costi che si stava realizzando, con successo, nelle strutture dell.ente. Ma quando si inizió, come era peraltro necessario, a sentire il parere dei diretti interessati alla valutazione, cominciarono le difficoltá, e gli ostacoli. Si percepí subito che proprio il voler collegare la valutazione alla produttività ed alla trasparenza gestionale creava problemi nell’ambiente della dirigenza amministrativa. E la disponibilitá manifestata nella fase di messa a punto e attuazione del monitoraggio venne a ridursi proghessivamente. I tempi si allungarono con le elezioni della nuova Amministrazione. Alla Presidenza delle giunta venne eletto un ex sindacalista. Pensavo che questo consentisse un'accelerazione della valutazione. Ed invece non venni confermato, e con me nemmeno gli altri membri. La trasparenza poteva anche essere conosciuta (e questo era già un forte passo avanti) ma collegarne la valutazione riduceva moltissimo la discrezionalitá. La valutazione basata sulla produttività e sula trasparenza gestionale non solo non era gradita dalla dirigenzaamministrativa (soprattutto quella più direttamente coivolta in scelte delicate, come quella preposta PPGC Vol. 5.5 65 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 all.urbanistica, ai Lavori Pubblici e piú in generale ai servizi gestiti dall.ente), per il solito motivo (chi ce lo fa fare ecc ecc) ma non lo era nemmeno dalla dirigenza politica perchè vedeva così ridursi il potere di ….discrezionalità.. 14) Comune di Rovigo: trasparenza e valutazione, con qualche difficoltá ambientale in piú Contemporaneamente, al comune di Rovigo mì trovai, per un certo periodo, quasi nelle stesse condizioni della Provincia. Il nucleo questa volta era presieduto dal Segretario Generale (il che, indipendentemente dalla persona, non consentiva peraltro la necessaria autonomia del nucleo). Cercai di fare in modo che la valutazione utilizzasse anche gli indicatori di produttivita che risultavano dal monitoraggio realizzato. Non vi riusci. Ma a differenza della Provincia, non insistetti molto nel prendere in condiderazione anche i dati di monitoraggio. Ci si accontentó dei soli parametri valutativi preventivamente approvati (alla cui messa a punto detti molta collaborazione). Ma nel prosieguo dei lavori vennero fuori le difficoltà connesse al fatto che il preventivo.era influenzato dal ….successivo. e con il conseguente rischio di criteri .finalizzati. a certi risultati. I risultati non premiarono il compromesso; la valutazione fu giudicata influenzata da personalismi. Come in tutti gli altre casi non si poteva che giungere ad una conclusione: ma a che serve tutta la fatica per attivare il monitoraggio della produttività se questo poi non viene . valutato.? E così si perse anche tutto il lavoro fatto con tanto impegno e professionalità. Ritenevo, allora, che si trattasse di incidenti di percorso dovuti a situazioni personali: ero ancora convinto che si poteva e doveva insistere. Mi rifiutavo di ammettere quello che cominciava ad essere evidente: il controproducente feed back fra valutazione e monitoraggio, causato dalla non voluta miura della produttività e della relativa trasparenza. 15) Università di Bologna: produttività, trasparenza ed accademia; una difficile combinazione Nel corso della mia (1995/1998) esperienza fatta esclusivamete nel Nord Italia, avevo nel frattempo messo a punto una metodologia per le valutazioni delle prestazioni sia dirigenziale sia delle posizioni di lavoro che venne prima illustrata in un convegno al CNEL e poi pubblicata da Franco Angeli (vedere PPGC Vol. 5.5 66 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Rivista trimestrale di scienza dell.amministrazione fascicolo n.3 anno 2000: Nucleo di Valutazione e controllo di gestione). Un poco per il prestigio che ormai avevo conseguito nel settore della valutazione e molto,credo, per la conoscenza/amicizia con il vertice dell’Università (rettore e prorettore), fui chiamato a far parte del nucleo di valutazione della prestigiosa Università di Bologna. Il nucleo, presieduto da un Professore di Ingegneria , era formato da altri due professor Universitari e da un aziendalista. Sin da principio mi sforzai di attivare il monitoraggio della produttività nelle attività dell.Università, sopratutto di quelle collegate più direttamente alla didattica. Riuscii anche, con l’aiuto degli uffici del rettorato, a mettere a punto un prototipo che evidenziava la produttivitá del lavoro e soprattutto i costi (compresi quelli della didattica) per corso di laurea e per i pezzi di processo relativi. Non capii in tempo che misura delle produttività e trasparenza, pur in una Universitá come quella di Bologna, non erano accettate E così, quando si trattò della riconferma annuale del nucleo, ebbi una telefonata diretta del Rettore che mi annunciava la mia non conferma per …….problemi di incompatibilità caratteriale con il Presidente. 16) - Asl Alto Tevere - Umbria - misura della produtivita , Trasparenza e primariato medico: una minore, ma sempre difficile.. combinazione Il Direttore Generale della ASL n.1 (Alto Tevere), che mi aveva conosciuto ai tempi del Fepa, mi volle, nel 2001, come Presidente del nucleo di valutazione. Le presenze del Preside di Economia di Perugia e di un docente della SDA Bocconi facevano ben sperare su una realizzazione di un processo di valutazione ancorato all’attuazione del sistema NTG linitata alla produttività del lavoro ed al controllo dei costi Ed inizialmente, come negli altri casi, tutto andò abbastamza bene, anche se i tempi di messa a punto del progetto risultarono piú lunghi del previsto, dato lo scarso entusiasmo manifestato dalla struttura dirgenziale medica. Ma quando si cercò di passare all.attuazione si ebbero subito i primi ostacoli, non tali da bloccare il progetto ma certamente efficaci. per rallentarlo. Con il cambio di Direttore Generale, si ebbe la conseguente solita sospensione, con l’aggiunta di una non simpatica trattativa per ridurre i compensi ai compenenti del nucleo. E questa volta gli ostacoli vennero proprio dalla direzione generale: cessarono quasi completamente i rapporti con il responsabile del controllo di gestione che PPGC Vol. 5.5 67 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 costituiva il collegamento con la struttura per l’attivazione del monitoraggio delle attivita e dei costi. In realtà cominciovano a diffondersi nei nuclei di valutazione metodiche del tutto sganciate da qualsiasi monitoraggio. Si faceva presto e con la soddisfazione di tutti. E così non mi restò altro che dimettermi. Non mi era accorto che nella valutazione delle prestazioni e del rendimento si era ormai diffuso, dappertutto o quasi il .volemose bene. efficacemente messo in risalto dal prof. Ichino, con il suo "I Nullafacenti. 17) - Centro Speranza Fratta Todina - Una struttura di eccellenza e corretta, con paura, ingiustificata, di trasparenza: il paradosso dei pesci bianchi e puliti che temono di apparire sporchi. Prima che terminasse la mia esperienza nella Asl Alto Tevere Umbria, un mio amico commercialista mi chiese di dargli una mano per realizzare il sistema qualità del Centro Speranza di Fratta Todina, una struttura di assistenza ai giovani con gravi handicap mentali, gestita da suore. Ebbi così subito la possibilitá di un volontariato coerente con il mio passato professionale. Consiglio con convinzione a chi per caso si trovi a percorrere, da turista, la superstrada E47 che collega Orte a Cesena, di uscire, per qualche ora, a Fratta Todina e visitare questo Centro. Resterà meravigliato e soprattutto umanamente piú ricco vedendo dove e come sono curati e trattati bambini e adoloscenti che, peraltro, commuovono e provocano forti emozioni al solo vederli. Ma dopo questa doverosa premessa passo all'illustrazione del caso. Credo che un giorno racconterò in un apposito libro questa mia bella ultima esperienza che mi ha coinvolto, in un momemto peraltro particolare della mia vita, per quasi tre anni, non solo professionalmente, ma anche esistenzialmente. Descrivere tutte le attivitá svolte nei tre anni, i seminari e convegni che la hanno caratterizzata, sarebbe certamente eccessivo. Mi limito alla fase conclusiva, significativa in termini di trasparenza nel servizi pubblici. In tutto il periodo precedente avevo potuto constatare la massima trasparenza in tutto e una disponibilitá totale a fornire tutti i dati richiesti. Avvalendomi anche dell.amicizia del Prof. Cecconi, presidente della UNI/CSQ, si era riusciti a completare l’ambiziso progetto per il miglioramento continuo dei sistemi gestionali, ivi compreso quello per il sistema qualità. Ne ero (e ne sono) particolarmente contento perchè si realizzava, per la prima volta un progetto completo e sistemico di produttività del lavoro, di produttività economica (attuazione della contabilità analitica spinta sino alle PPGC Vol. 5.5 68 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 posizioni di lavoro ed alle attività processo) e di attuazione delle ISO 9001/9004. Era già stata programmata la visita definitiva degli ispettori della CSQ per il conseguimento della certificazione, quando l’ing. Temperini, che è stato mio collaboratore per diversi anni, evidenziò in una riunione una diferenza fra i costi risultanti dalla contabilitá analitica e quelli della contabililità economica. Si notó subito uno sconcerto nei vertici della dirigenza che non capivano questa differenza. Inutli furono i miei tentativi di chiarire che il confronto non era significativo in quanto mancavano alcuni costi di tipo generale e che proprio l’analiticità dei dati, a parte qualche necessaria approssimazione, mettevano in evidenza la corretteza della gestione del Centro. Niente da fare. I rapporti si interruppero; ed il progetto non passò alla fase di attuazione a regime. Poco dopo il Centro ebbe la certificazione di qualitá, ma senza alcun riferimento al sistema di monitoraggio della attivitàdella produttività ed in particolare dei costi. Rimasi evidentemente molto deluso, con qualche colpevolizzazione verso la dirigenza del Centro. Con il tempo e riflettendo su tutta l’esperienza fatta inquasi in un decennio da imprenditore e da presidente e membro di diversi nuclei di valutazione ho dovuto concludere concludere, amaramente, che monitoraggio e trasparenza gestionale della produttività o si realizzano in tutte le Amministrazioni Pubblich (o quasi) o non si realizzano. Avevo torto io nel pensare possibile la messa a regime della produttività Nella trasparenza gestionale non si può essere soli 2.2.3,3 Legislazione ed NTG negli anni 1995/1999 dalla primavera degli anni 80 si passò all’inverno degli anni 2000) La riforma Giannini/Cassese diventa riforma Bassanini e… muore. ( e Nel periodo 1995-1999, vi fu un succedersi di decreti legislativi modificativi del d.lgs. 3 febbraio 1993, n. 29, in senso progressivamente peggiorativo Comunque, per la parte produttività si constatava sempre una forte influenza della cultura ed anche delle persone del Progetto Fepa. PPGC Vol. 5.5 69 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 E questa normativa trova la sintesi finale nella legge n. 59 del 1997 (cosiddetta “Bassanini 1”) - Delega al Governo per il Conferimento di funzioni e compiti alla regioni agli enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione. In particolare con l’art. 11: 1. Il Governo è delegato ad emanare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi diretti a: a) razionalizzare l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione di Ministeri, nonché di amministrazioni centrali anche ad ordinamento autonomo; b) riordinare gli enti pubblici nazionali operanti in settori diversi dalla assistenza e previdenza, nonché gli enti privati, controllati direttamente o indirettamente dallo Stato, che operano, anche all'estero, nella promozione e nel sostegno pubblico al sistema produttivo nazionale; c) riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche; d) riordinare e razionalizzare gli interventi diretti a promuovere e sostenere il settore della ricerca scientifica e tecnologica nonchè gli organismi operanti nel settore stesso. Ricordo di come tale normativa venne accolta da me e da tutto lo staff di dipendenti della Newman in quel periodo e da quelli delle società (cinque) collegate con joint venture. Come si può rilevare al comma c), veniva sottolineata l’importanza di riordinare e potenziare gli strumenti di “monitoraggio e di valutazione …” mettendo in primo piano proprio l’esigenza di un monitoraggio gestionale. Con questa “direttiva” si poteva realizzare finalmente la “trasparenza gestionale e valutare la produttività nelle amministrazioni pubbliche in coerenza con tutta quella cultura del monitoraggio, del controllo di gestione e della valutazione, originata dal Rapporto Giannini. E, invece, questa direttiva non solo non è stata applicata (comincia a prevalere la deregulation in termini di regole per la produttività e trasparenza), ma nel 1999 viene emanato il d.lg. n. 286 (Bassanini 2). PPGC Vol. 5.5 70 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Il titolo ripete di questa legge enuncia pedissequamente il citato comma c) art. 11 della legge 59/1997, ma dettaglia ed enfatizza, forse in eccesso, la “ valutazione” e non non fa nessun cenno al monitoraggio ed alla produttività. E con provvedimento si mette una pietra tombale su tutta quella primavera innovativa che era iniziata con il rapporto Giannini del 1981. In termini assoluti, dal 1997 ad oggi le uscite sono aumentate di quasi 300 miliardi. Di contro, le entrate fiscali hanno registrato un aumento del 52,7% e il gettito si è rimpolpato di 240 miliardi. Il boom delle imposte locali (+204%) e l'aumento dei costi della macchina pubblica testimoniano il fallimento del tentativo federalista È da questa lacuna legislativa che è derivato e sta derivando non solo il danno di confusione, di inefficienza ed altro causato dai sedicenti “nuclei di valutazione”, ma anche la impossibilità di una oggettiva e più generale valutazione dei sistemi gestionali delle Amministrazioni pubbliche ed in particolare della verifica e controllo dei fabbisogni organici e dei costi di produzione. Ed a partire da tale data, peraltro in linea con il sistema privato, comincia il periodo nero delle amministrazioni pubbliche. Il termine produttività scompare letteralmente dal lessico e dalla cultura della P.A. e comimcia l’epoca della finanza allegtra e improsuttiva E comincia l’epoca della precarizzazione/stabilizzazione/precarizzazione, che produce effetti devastanti sulla produttività e sui costi della P.A.. E la Newman che aveva investito proprio sulla produttività, soprattutto del lavoro, vede il suo mercato crollare in pochi mesi. In breve tempo le perdite della Newman sono rilevanti. Conseguentemente e giustamente, in questi mesi tutti i dipendenti cominciano a cercare lavoro e tutti, proprio tutti, trovano posti qualificati, al primo colloquio. Ma questo non impedisce una forte crisi finanziaria della Newman, ripianata (per evitare il fallmento) e per continuare l’attività di ricerca e sviluppo, con capitale familiare. Il danno economico alla mia famiglia precede quello, purtroppo, della PPGC Vol. 5.5 71 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 P.A. e del Paese che sempre più diventa una palude fangosa e nebbiosa, piena di caimani che vivono proprio sul calo impressionante della produttività (-5% dal 2000 ad al 2009 ). Ma di questa vicenda e dei colpevoli dirò nel libro che ho iniziato a scrivere sulle vicende e sulle faccende della P.A. da Giannini a… Brunetta 3 )Agli inizi del 2000: il contributo tecnico culturale per l’Innovazione nelle pubbliche amministrazioni Gli anni 1998 / 2000 son anni dedicati interamente a riflettere sul perche del fallimento della Riforma Giannini/Cassese e delle conseguenze fortemente dannose economicamente per evitare il fallimento della Newman che aveva investito sul proseguimento della riforma. Sono gli anni peggiori della mia vita, anche perché, a causa di cià la famiglia di mio figlio si trasferisce in Venezuela con le nipotine che adoravo ed adoro Per converso e fortunatamente iniziano per me la lunghe vacanze invernali Caraibiche che hanno contribuito molto al mio benessere psico/fisico che sta caretterzzando questi ultimi anni del mio continuare a mattercela tutta.. nonostante..tutto Agli inizi del 2000 riscendo in campo culturalmemte e parzialmente anche profesionalmente. Gli anni 2001/2004 sono segnati da una forte attivita di ricerca e sviluppo del sistema NTG che fa da supporto tecnico all’Inpa costituita sul finire del 2000, approfittando di quella brevi primavere rappresentati dai governi Prodi e D’alemma. E palazzo Chigi fu a volte sede di Riunioni InPa di cui si riporta la composizione iniziale ad agosto 2001 Nella costituzione e nell’attività dell’Inpa un ruolo essenziale fu svolto dal mio storico e affettuoso amico Giuseppe Cogliandro, allora consigliere della Corte dei Conti, ora prestigioso presidente di Sezione. INPA Istituto per l’innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni Consiglio di Amministrazione Cons. GIUSEPPE COGLIANDRO , Corte dei conti - Presidente Prof. MARIO RINALDI, Pres. di Cineca - Vice Presidente Dott. EMIDIO VALENTINI, Presidente di Newman - Segretario Generale Consiglio scientifico (situazione al 31 agosto 2001): PPGC Vol. 5.5 72 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Presidente Prof. MANIN CARABBA, Presidente di Sezione della Corte dei conti – Presidente di Formstat Componenti Prof. LUCA ANSELMI, Università di Pisa, Facoltà di Economia Prof. UMBERTO BERTELE’, Politecnico di Milano Prof. LUCIO BIANCO, Presidente del CNR Prof. FRANCESCO BISTONI, Rettore dell’Università di Perugia , Dott. CARLO BORGOMEO, Amministratore delegato di Sviluppo Italia 166 Prof. ELIO BORGONOVI, Direttore della Sda, Università Bocconi di Milano Prof. BENIAMINO CARAVITA DI TORITTO, Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Scienze politiche Cons. ANTONIO CATRICALÀ, Segretario Generale, Presidenza del Consiglio dei Ministri Prof. GIANFRANCO CAVAZZONI, Università di Perugia, Facoltà di Economia Prof. VITTORIO CECCONI, Università di Palermo, Facoltà di Ingegneria Prof. MARIO CHITI, Direttore della Rivista trimestrale di diritto pubblico comunitario Cons. GIUSEPPE COGLIANDRO, Consigliere della Corte dei conti Dott. MARIO COLLEVECCHIO, Dirigente generale dello Stato Prof. GUIDO CORSO, Università di Roma Tre, Facoltà di Giurisprudenza Prof.ssa LIDIA D’ALESSIO, Università di Roma Tre, Facoltà di Economia Cons. PAOLO DE IOANNA, Consiglio di Stato Ing. UMBERTO DI CAPUA, Presidente di Sviluppo Italia Prof. ANTONIO DI MAJO, Università di Firenze, Facoltà di Scienze politiche Prof. GIORGIO DONNA, Presidente del Servizio di controllo interno del Ministero dei Lavori Pubblici Dott. CARLO FLAMMENT, Presidente del Formez Prof. LUIGI FRATI, Università di Roma La Sapienza, Preside della Facoltà di Medicina Prof. ROMOLO GHI, Presidente del Servizio di controllo interno del CNR Dott. ANTONIO IANTOSCA, Direttore generale di Farmafactoring, Milano Ing. SALVATORE IMPELLIZZERI, Consulente di amministrazioni pubbliche Prof. LUCIANO HINNA, Università Tor Vergata di Roma, Facoltà di Economia Prof. AGOSTINO LA BELLA, Università di Tor Vergata di Roma, Preside della Facoltà di Ingegneria Prof. GIAMPAOLO LADU, Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Dott. STEFANO LO FASO, Ragioniere Generale della Banca d’Italia Prefetto GIULIO MANINCHEDDA, Direttore della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno Generale di brigata UGO MARCHETTI, Comandante della Scuola di Polizia Tributaria, Guardia Finanza Ministro FRANCO MISTRETTA, Presidente dell’Istituto Diplomatico Dott. ANDREA MONORCHIO, Ragioniere Generale dello Stato Prefetto CARLO MOSCA, Capo dell’Ufficio legislativo del Ministero dell’interno Dott. ALESSANDRO PALANZA, Vice Segretario Generale della Camera dei Deputati Dott. GIORGIO PANIZZI – Direttore Formstat -Roma Dott. CORRADO PARACONE, Direttore della Fondazione Scuola Comp. S. Paolo, Torino Prof. LUIGI PIERACCIONI, Presidente dell’Istituto G.Tagliacarne Prof. FRANCESCO PIZZETTI, PPGC Vol. 5.5 73 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Direttore della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Dott.ssa ERNESTA RANIERI, Dirigente della Regione Umbria Prof. MARIO RINALDI, Università di Bologna, Facoltà di Ingegneria - Presidente di Cineca Prof. CLAUDIO ROVEDA, Politecnico di Milano Prof. MASSIMO SAITA, Università di Milano, Facoltà di Economia. Dott. CARLO SANTINI, Direttore Generale dell’Ufficio Italiano Cambi Prof. TOMMASO SEDIARI, Università di Perugia, Preside della Facoltà di Economia Prof. DOMENICO SORACE, Università di Firenze, Dipartimento di diritto pubblico Prof. ROBERTO SORRENTINO, Università di Perugia, Preside della Facoltà di Ingegneria Prof. ALESSANDRO TARADEL, Direttore della Rivista trimestrale di Scienza dell’Amministrazione Dott. ALESSANDRO TRUFFARELLI, Direttore Generale Azienda Ospedaliera Policlinico di Perugia Ing. CESARE VACIAGO, Direttore generale del Comune di Torino Dott. EMIDIO VALENTINI, Presidente di Newman Prof. LUCIANO VANDELLI, Assessore alla riforma amministrativa della Regione Emilia-Romagna Prof.ssa ELISABETTA ZUANELLI, Scuola Centrale Tributaria E.Vanoni Prof. ALBERTO ZULIANI, Presidente dell’Aipa I Finalità L’Istituto per l’innovazione nelle pubbliche amministrazioni (Inpa), costituito, sotto forma di associazione non riconosciuta a norma del codice civile, nel marzo 2000, persegue la finalità di migliorare la funzionalità delle amministrazioni attraverso la promozione, valorizzazione e diffusione delle innovazioni istituzionali, gestionali, tecnologiche e dei controlli. L’Inpa opera mediante studi e ricerche sui fabbisogni di innovazione; studi di valutazione di progetti innovativi; trasferimenti di esperienze di eccellenza già realizzate; attività di assistenza alle amministrazioni; convegni, incontri di studio, dibattiti, conferenze, seminari, progetti di formazione; corsi di istruzione; iniziative editoriali, anche on line. Può inoltre istituire scuole di formazione, comitati di ricerca e gruppi di lavoro, nonché attivare corsi di specializzazione, anche post-universitari. Linee-guida di azione Linea-guida base: approccio sistemico alle innovazioni istituzionali, gestionali, tecnologiche ed ai controlli (interni ed esterni). 167 Nel quadro di questa linea-guida, base di partenza e riferimento costante dovrà essere l’innovazione tecnologica, con particolare riguardo alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (software applicativi, reti telematiche, internet, ecc.). Le altre tipologie dell’innovazione ed il sistema dei controlli dovranno essere prese in considerazione in funzione o connessione con PPGC Vol. 5.5 74 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 le innovazioni tecnologiche del tipo ICT (Information and Communication Technology). Dalla composizione dell’Inpa, confrontata con quella del Cevar, , con quella odierna di Astmap, si conferma la mia tenacia nel volerr aggregare culturalmente l’elite tecnico/politica del paese ai fini di una sua costante modernizzazione L’attivita Inpa è stata molto forte, non solo cuturalmenmte ma anche tecnicamente. Ma con scarsa incidenza politica::Eravamo in piena seconda repubblica le cui tossicità aumentava di giorno in giorno. E non vi era più spazio per iniziative culturali, modernamente giacobine- 4) Gli anni 2005 2007 ( inizi) - gli anni di riflessione, dlle ricerche, dello scrivere e del ritorno….in campo Agli inizi del 2005 avevo deciso di vivere epicureamente nascosto Non volevo saperne più del sistema NTG, né degli impegni culturali e sociali che avevono accompagnato la mia vita professionale. Ancora scottava la delusione della messo in soffitta di quel processo riformatore della Pa iniziato da M.S.Giannini ed al quale avevo, ed in maniera notevole, personalmente Mi stavo sempre più abituando alle lunghe vacanza a Maracaibo , godendomi il caldo, e mattutine passeggiate lungo il suo lago di salgariana memoria e , soprattutto, della compagnia delle mie adorabili nipotine caraibiche. E’ il periodo in cui iniziai a scrivere il libro “Fatti e personaggi della Prima repubblica ---“ Imiziai e portai a buon punto anche due libri , uno tecnico ed uno storico a) - Politica della ricerca scientifica e tecnologica e competitività del paese: analisi del passato, valutazione del presente, prospettive per il futuro b) I Nonni raccontano : un rivisitazione, per le mie nipotine .e non solo degli eventi, politico/istituzionali sociali del periodo poli 1870/1945 nei ricordi dei mie nonni, dai mii genitori e miei negli anni della loro e mia infanzia/inizi PPGC Vol. 5.5 75 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 adoloscenza : I principale eventi storici, visti con la soggettività /oggettiva dei bambini/adolescenti Gli anni 2005 e 2006 li ho dedicati in prevalenza proprio per documentarmi . fare ricerche e scrivere: un periodo, anche di riflessione. che si conclude ,con la pubblicazione , in 500 copie, del libro Fatti e personaggi … Glia ltri due rimangono incompiuti proprio a causa del successo “di fatti e personaggi di di cui riporto di seguito commenti di alcuni dei miei personaggi Grazie , Caro Emidio, di avermi inviato il tuo libro su fatti e personaggi della Prima Repubblica; è una miniera di informazioni, curiosità e ricordi, spesso dimenticati, Fa venire talvolta un po’ di nostalgia, ma anche la nostalgia fa parte della vita. Un cordiale , affettuoso saluto. Giuseppe De Rita “ (2) ----------------“Carissimo, al rientro…. ho trovato il suo libro che sto leggendo con grande interesse e vivo apprezzamento sia per i contenuti sia per la forma con cui sono esposti, Ritengo che da parte mia sarà oggetto di parecchie riletture. Per quanto mi riguardo ritengo non saprei cosa aggiungere a quanto già c’è nel libro Forse una marginale osservazione, quella di aver esercitato la mia professione di penalista ,,,, Colgo l’occasione anche per ringraziarla della eccellente collaborazione che ebbe a darmi Grazie e cordiali saluti . Remo Gaspari,” (3) -----------------------------------Caro Emidio, Anche sei in ritardo, e me ne scuso, voglio ringraziarti per il libro; e per il bellissimo ( per me) ricordo di quell’ incontro al “ Portonaccio”. Con i migliori auguri per la “ definitiva” Giuliano (8) ----------------------------------Caro Emidio, Non soltanto ho ricevuto con piacere il tuo libro, ma mi ha riportato indietro ai sapori, gli odori, le sensazioni di un mondo politico e di una società fatta di persone serie, attente al decoro, ed ai riti di una convivenza civile di cui eri attento e compito sacerdote. Sui contenuti che mi riguardano ho notato qualche imprecisione su cui se vorrai sarò più circostanziato successivamente, ma che nulla tolgono all’affresco che tu dipingi e che va oltre il particolare. Grazie e a disposizione per i contributi che mi chiederai per completare il quadro. Con stima e simpatia Pierluigi Borghini (9) 1) Prof. Giuseppe De Rita - Presidente del Censis e già presidente del Cnel 2) – On. Remo Gasperi - Già Ministro della Funzione Pubblica e dell'Ambiente 3) On . Giuliano Amato - Ministro dell’Interno, gia presidente del Consiglio dei Ministri 4) )Ing Pierluigi Borghini - Industriale- Responsabile nazionale del Dipartimento Industria e PPGC Vol. 5.5 76 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Politica industriale FI – Già Presidente Giovani Industriali – Confindustria Nei giorni 25 e 26 gennaio 2007 il comune di Rimimi, organizza su convegno sul tema Trasparenza, Funzionalità, Efficienza, Etica nella Pubblica Amministrazione precedenti storici, stato attuale e prospettive, durante il quale viene presentato il mio libro “ fatti e personaggi ..” Tale convegno , organizzato da miei ex allievi, , venne subito utilizzato , in massima parte, per una specie di emivale-days, non voluto e nemmeno per piacevole . Convenni subito con il sindaco e con l’on o Lanfranco Turci, presente al convegno, di puntare su un ottima messa a punto e successiva ben organizzata diffusione degli atti del convegno e sulla costituzione di una associazione avente come obiettivo proprio la trasparenza gestionale e la produttività del lavoro nelle amministrazioni pubbliche . Il tutto venne organizzato al meglio Gli atti furono preparati in tempo e la mia relazione introduttiva, scritta dopo il convegno, di 33 fitte pagine fu definita un piccolo libro bianco sulla trasparenza e produttivita nel nostro Paese Dette inizio Turci inviandomi la mail , di cui al capitolo successivo. che dette avvio alla mia ridiscesa in campo tecnico/culturale/politico che tuttora continua Feci seguito io, rispondendo all’ invito e proponendo un emendamento al Dgs 2061 con il quale per la prima la prima volta si cercava di introdurre normativamente nel paese non solo la trasparenza gestionale ma i contenuti essenziali di essa Nel periodo maggio settembre si tennere ben cinque convegni, organizzati sempre dai mie ex allievi, per la divulgazione degli atti ( Cremona, Rimini, Marsciano,Napoli, ). Questa serie di convegni si concluse molto bene con una manifestazione al mio paese, molto ben organizzata dal sindaco del mio paese e da quelli vicini,di altissimo livello tecnico e con un parterre di tutti o quasi i rappresentatnti delle istituzioni , dai tantissimi sindaci,da quasi tutte le sttruttire giudiziarie della provincia, e da un folta rappresentamza di assessori della regione Campania. E cosi il 18 gennaio 2008 venne costituita in Roma l’Astmap – Associazione per la trasparenza ed il monitoraggio gestionali”,con soci fondaturi tutti miei ex allievi e con membri del consiglio scientifico tutti i mia pià vicini e autorevoli ( www. Astmap. Org ) PPGC Vol. 5.5 77 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 5) La riforma Nicolais , abortita prima di nascereE meno male. 5.1 ) Il mio contributo, origine e realizzazione “ come emendamento n, 18.1 alla DDL 2161(riforma nicolais Il 5 aprile 2007, mentre trascorrevo le mie lunghe vacanza invernali in florida mi giunse questa mail dall’Onorevole Lanfranco Turci, che aveva attivamente partecipato al convegno di Rimini E da questa data inizia il mio nuovo impegno per le riforme Nicolais,prima e Brunetta/Ichino , dopo ... Gio 5 aprile 2007, 11:42:28 Lanfranco On. Turci <[email protected]> Da: ... Visualizza contatto A: [email protected] Caro Emidio , l'altro ieri la Commissione I ha fissato il termine per la presentazione di emendamenti al ddl di riforma della p.a., sarebbe utile che mi trasmettessi gli emendamenti puntuali, che ritieni opportuni, al testo base del Governo (2161), ed anche gli emendamenti al testo di Ichino da me presentato (2080). Vista la ristrettezza dei tempi Ti chiedo di inviarmi gli emendamenti non oltre il 15 aprile perchè li possa presentare in Commissione. Cordiali saluti, Lanfranco Turci Caro Lanfranco, con qualche giorno di ritardo rispetto alle mie previsioni, ti invio le bozze degli PPGC Vol. 5.5 78 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 emendamenti. Sono rientrato a Maracaibo solo questa sera ,dopo una breve vacanza pasquale presso la finca (azienda agrupecuaria) del mio consuocero, isolata e senza collegamenti in internet. Pero’ questo forzato e piacevole isolamento ha facilitato le messa a punto di questa bozza. Noterai le seguenti limitate , ma sostanziali , differenze: ………………………… b) nel Dll 2161, che riguarda solo la legge 241 e qualche semplificazione di procedure per le imprese, ho ritenuto opportuno prevedere un distinto capitolo III che, con il nucleo forte sull’efficienza, si estende anche alla qualita’ Noterai anche che i punti c),d), e), f) del proposto art. 19 al Ddl 2161 sono gli stessi riportati nella mia relazione introduttiva , con il richiamo volutamente retorico,al punto 2.5.8.2.1. …………………………………… Rientro a Roma il 16 , e dal 17 in poi sono a tua disposizione per gli eventuali chiarimenti e collaborazione nelle vicende parlamentari del Dll 2161 e, sopratutto, del tuo Dll 2080. Concludo con una convizione sempre piu’ ferma : senza una Autority “autorevole” la trasparenza gestionale, anche se normativamente prevista, rischia una sostanziale e pericolosa “trascuratezza”. La verifica ed i controlli di norme tecniche come quelle relative alla trasparenza gestionale non possono essere svolte da organi politicamente dipendenti o sindacalmente “influenzabili”. D’altronde la costituzione delle Autority esistenti hanno anche questa giustificazioe. Ti raccomando di darmi conferma, a stretto giro di email, del ricevimento della presente. In attesa di incontrarti, un cordiale saluto Emidio Maracaibo 12 aprile 2007 Il 18 maggio ricevevo la seguente mail ... Ven 18 maggio 2007, 14:54:58 Da Ugo Millul [email protected] ( ufficio legislativo gruppo PSI la rosa : nel pugno” A: emivalentini <[email protected]> 3 file Scarica tutto PPGC Vol. 5.5 79 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Emedamenti valentiniFannulloni.doc (23KB); proposta emendamento Treu.doc (44KB); Emedamento_Fannulloni.doc (42KB) Caro Sig. Valentini, Le invio in allegato il testo degli emendamenti presentati dall'on. Turci al ddl 2161, quello che ripropone il pdl 2080 ha anumero 9.01, mentre quello da Lei proposto ha il numero 17.01. Ieri la I Commissione ha esaminato gli emendamenti al primo articolo del ddl 2161. Le invio anche la proposta emendativa formulata dall'ufficio legislativo del Ministero, comunque Le segnalo che tale emendamento non è ancora stato presentato. In attesa di un Suo riscontro Cordialmente UM EMENDAMENTO A.C. 2161 Dopo l’articolo 17, inserire il seguente Capo: “CAPO III MISURE FINALIZZATE ALL’ATTUAZIONE DELLA TRASPARENZA GESTIONALE Art. 17-bis (Trasparenza gestionale nelle amministrazioni pubbliche) 1. Le Amministrazioni pubbliche devono adottare tecnologie e metodologie finalizzate alla realizzazione della trasparenza gestionale delle proprie attività e strutture. Art. 17-ter (Delega al Governo in materia di trasparenza gestionale) 1. Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per la realizzazione della trasparenza gestionale nelle Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 17bis. PPGC Vol. 5.5 80 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 2. Nell'adozione dei decreti legislativi previsti dal comma 1, il Governo, per tutte le amministrazioni pubbliche, si attiene ai seguenti principi e criteri direttivi: a) progettazione ed attuazione del monitoraggio quantitativo, sistemico e permanente del piano delle attività e prodotto istituzionali, del piano delle attività e prodotti processo esteso alle posizioni di lavoro, del piano dei centri di costo, del piano dei conti e del piano degli indicatori di gestione; b) individuazione, quantificazione e monitoraggio della produttività del lavoro (rendimento del personale) a partire dalle posizioni di lavoro, dei costi delle attività e dei prodotti istituzionali di cui al piano del punto a), dei costi delle attività e dei prodotti processo di cui al piano del punto a), della qualità delle attività e dei servizi resi; c) adozione di un meccanismo di valutazioni delle prestazioni imperniato su piani annuali di produttività cui collegare gli effettivi fabbisogni di personale e i budget interni; d) disciplina di sistema di valutazione del rendimento del personale delle pubbliche amministrazioni, nonché le misure conseguenti alla valutazione stessa; e) sviluppo di un proficuo collegamento tra i sistemi di controllo interno e le azioni di miglioramento della qualità e delle prestazioni attraverso il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione strutturata del miglioramento continuo; f) creazione di condizioni di misurabilità, verificabilità e incentivazione della qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche.” On. Lanfranco Turci 5.2 – Il mio contributo ( emendamento n 17,1) : Le vicende degli emendamenti del 2161 , nella Commissioni I Affari costituzionali Camera dei Deputati, dagli atti “ camera” “”””””””” 1) Seduta del 8 Marzo 2007 Inizia l’esame e ( pag. 23 ) viene deliberato l’abbinamento della Proposta di legge n. : C.2080 (TURCI ed altri: "Norme in materia di valutazione dell'efficienza e del rendimento delle strutture e dei dipendenti pubblici" alla Proposta di legge di iniziativa governativa n. C. 2161 (Modernizzazione delle Amministrazioni Pubbliche) 2) Seduta del 3 aprile 2007 Pag. 7 : Il presidente violante fissa il termine per la presentazione degli emendamenti al testo base ( C.2161) alle ore 18 di lunedì 16 aprile 2007 PPGC Vol. 5.5 81 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 3) Emendamenti al 17 maggio 2007 3.1 ) Da pag. 24 a pag. 28 : Emendamento 9.01 ( Turci – Angelo Piazza) Capo 1 bis - Istituzione dell’Autority per la valutazione dell’efficienza e del rendimento delle strutture e dei dipendenti pubblici ( art. 9-bis , 9-ter, 9-quater, 9-quinquies) 3.2) Pag. 32 : Emendamento 17.01 ( Turci – Angelo Piazza) Capo III - Misure finalizzate all’attuazione della Trasparenza gestionale ( art. 17-bis e 17- ter) 4) Seduta del 29 maggio 2007 Pag. 72 : Il Presidente Violante propone di accantonare l’emendamento Turci 9.01 La commissione consente 5) Emendamenti del Relatore al 29 maggio 2007 Pag. 12 : Emendamento n. 9.02 _ Istituzione Commissione indipendente Presso CNEL 6) Seduta del 31 maggio 2007 6.1) Pag. 28 - Il Presidente Violante , su richiesta del Relatore , propone l’accantonamento dell’emendamento n. 9.02 . La Commissione consente 6.2) Pag. 29 : Boato (verdi) sottoscrive l’articolo aggiuntivo Turci 17.01 e lo ritira 6.3 – Pag. 29 Il presidente Violante pone all’esame della commissione l’art. aggiuntivo 9.02, precedentemente accantonato:. Il relatore premette che il suo emendamento 9.02 trae spunto dal progetto di legge Turci C. 2080, ne illustra i contenuti . 6.4 – pag. 30 - Turci evidenzia che il suo articolo aggiuntivo 9.01 è sostanzialmente riproduttivo della propria proposta di legge C. 2080 e ne illustra i contenuti 6.5 - pag. 31 - Maria Fortuna Incostante…..condivide l'esigenza di individuare opportuni strumenti di misurazione della qualità dell'azione amministrativa e di valutazione dell'operato dei dirigenti che ne sono responsabili, nel rispetto, comunque, dell'autonomia costituzionale degli altri livelli di governo. Ricorda inoltre che il decreto legislativo n. 286 del 1999, adottato in attuazione di una delega contenuta in una delle leggi dell'allora ministro della funzione pubblica Bassanini, ha già previsto il monitoraggio e la valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività delle amministrazioni pubbliche. Si tratta quindi, a suo avviso, soltanto di garantire l'applicazione effettiva di quella disciplina, eventualmente correggendola, dove occorre, per renderla più incisiva. 7) Sub emendamenti all’art. aggiuntivo del relatore n. 9.02 al 31 maggio 2005 7.1 - pag. 36 - sub emendamento Turci 0.9.02.17 Al comma 1, capoverso Art. 16-bis, comma 2, alinea, sostituire le parole: «giuridicoeconomiche», con le seguenti: «economiche-gestionali». 7.2 pag. 36 sub emendamento Turci 0.9.02.6 Al comma 1, capoverso Art. 16-ter, sostituire la lettera b) con la seguente: b) Elabora e diffonde linee guida, modelli, metodi e indicatori per la valutazione dell'efficienza dell'efficacia e delta economicità dell'attività di amministrazioni, enti e aziende pubblici, ai fini del PPGC Vol. 5.5 82 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 controllo di gestione e della valutazione del personale, nonché per la definizione degli standard e fa misurazione della qualità dell'azione amministrativa e dei servizi pubblici, ed elabora proposte, segnalazioni e pareri alle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1 comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per il miglioramento della qualità dei servizi resi anche con riferimento alle risorse impiegate. Promuove la conoscenza e la diffusione delle tecniche e delle migliori pratiche nazionali e internazionali nelle suddette materie collaborando con gli omologhi organismi e con le amministrazioni degli altri Stati, ovvero con gli altri soggetti operanti in ambito comunitario o internazionale; 7.3 pag. 37 sub emendamento Turci 0.9,.02.7 Al comma 1, capoverso Art. 16-ter, sostituire la lettera d) con la seguente: d) esamina reclami e segnalazioni di qualunque soggetto pubblico o privato, aventi ad oggetto casi di inefficacia, inefficienza, mancato rispetto degli standard di qualità dell'attività delle amministrazioni pubbliche e dei livelli essenziali delle prestazioni, effettuando, ove necessario, specifiche segnalazioni ai servizi ispettivi, agli uffici di controllo delle amministrazioni interessate, all'ispettorato della funzione pubblica, di cui all'articolo 60, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001 e successive modificazioni e integrazioni, nonché, ove ravvisi un danno alla finanza pubblica, alle procure regionali della Corte dei conti e ai Collegi dei revisori dei conti. Ai fini predetti la Commissione può anche disporre ispezioni da parte dei servizi ispettivi delle singole amministrazioni, nonché dell'ispettorato della funzione pubblica che può avvalersi, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze, del corpo della Guardia di finanza; il predetto corpo agisce nell'esercizio dei poteri di polizia economica e finanziaria previsti dall'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 19 marzo 2001, n. 68 e successive modificazioni; 7.4 pag. 38 sub emendamento Turci 0.9.02. 15 Al comma 1, capoverso Art. 16-ter, dopo la lettera g), inserire la seguente: g-bis) promuove incontri periodici, consultazioni ed audizioni con i rappresentanti delle associazioni dei consumatori o utenti, studiosi qualificati, università, enti e centri di ricerca, organi di informazione, organizzazioni delle imprese e dei lavoratori, amministratori e dirigenti pubblici, al fine di esaminare le problematiche emergenti dalla valutazione della qualità dell'attività delle singole amministrazioni pubbliche ed il grado di soddisfazione dell'utenza; 8. seduta del 5 giugno 2007 Il relatore, 8.1 esprime parere favorevole sul subemendamento Turci 0.9.02.17, a condizione che sia riformulato 8.2 esprime parere favorevole altresì sul subemendamento Turci 0.9.02.6, a condizione che sia riformulato …. 8.3 parere favorevole sul subemendamento Turci 0.9.02.7, a condizione che sia riformulato… 8.4 Invita al ritiro dei subemendamenti Turci 0.9.02.14 e 0.9.02.15, in quanto il contenuto verrebbe assorbito dalle proposte di riformulazione sopra prospettate. 8.5 Lanfranco TURCI ritira il suo articolo aggiuntivo 9.01 e riformula il suo subemendamento 0.9.02.17 nei termini proposti dal relatore; la Commissione approva il subemendamento Turci 0.9.02.17 (nuova formulazione). PPGC Vol. 5.5 83 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 . 8.6 Lanfranco TURCI riformula il suo subemendamento 0.9.02.6 nei termini proposti dal relatore ; a Commissione approva il subemendamento Turci 0.9.02.6 (nuova formulazione). 8.7 Lanfranco TURCI riformula il suo subemendamento 0.9.02.7 nei termini proposti dal relatore ; la Commissione approva il subemendamento Turci 0.9.02.7 (nuova formulazione). .02.13. 8.08 Lanfranco TURCI ritira i suoi subemendamenti 0.9.02.14 e 0.9.02.15. La Commissione, approva l'articolo aggiuntivo 9.02 del relatore come risultante dai subemendamenti approvati. “”””” 5.3 – Gli on. Turci e Piazza Turci, ci riprovano,con una relazione più robusta, ma senza successo Emendamento n. 18.01 Dopo l'articolo 18, aggiungere i seguenti: Capo III MISURE FINALIZZATE ALL'ATTUAZIONE DELLA TRASPARENZA GESTIONALE Art. 18-bis. - (Trasparenza gestionale nelle amministrazioni pubbliche. Delega al Governo in materia di trasparenza gestionale). 1. Le amministrazioni pubbliche devono adottare tecnologie e metodologie finalizzate alla realizzazione della trasparenza gestionale delle proprie attività e strutture. 2. Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per la realizzazione della trasparenza gestionale nelle Amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. 3. Nell'adozione dei decreti legislativi previsti dal comma 2, il Governo, per tutte le amministrazioni pubbliche, si attiene ai seguenti principi e criteri direttivi: a) progettazione ed attuazione del monitoraggio quantitativo, sistemico e permanente del piano delle attività e dei prodotti istituzionali, del piano delle attività, dei prodotti e del processo estesi alle posizioni di lavoro, del piano dei centri di costo, del piano dei conti e del piano degli indicatori di gestione; b) individuazione, quantificazione e monitoraggio della produttività del lavoro (rendimento del personale) a partire dalle posizioni di lavoro, dei costi delle attività e dei prodotti istituzionali di cui al piano di cui alla lettera a), dei costi delle attività, dei prodotti e del processo di cui al piano di cui alla lettera a), della qualità delle attività e dei servizi resi; c) adozione di un meccanismo di valutazioni delle prestazioni imperniato su piani annuali di produttività cui collegare gli effettivi fabbisogni di personale e i budget interni; PPGC Vol. 5.5 84 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 d) disciplina di sistema di valutazione del rendimento del personale delle pubbliche amministrazioni, nonché le misure conseguenti alla valutazione stessa; e) sviluppo di un proficuo collegamento tra i sistemi di controllo interno e le azioni di miglioramento della qualità e delle prestazioni attraverso il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione strutturata del miglioramento continuo; f) creazione di condizioni di misurabilità, verificabilità e incentivazione della qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche". 18. 01. Turci, Angelo Piazza. ................................................................................................................................................................... ..................... RELAZIONE PER EMENDAMENTO ART.18.01 A.C. 2161- ( Turci Piazza) . “”””””””””””””””””””” L’emendamento 18.01 al PDL 2161, trova la sua lontana giustificazione nel cosiddetto rapporto Giannini del 1981 nel quale, per la prima volta in maniera istituzionale, si parlava dell’esigenza di misura e quantificazione delle attività amministrative e di introduzione nella PA di metodologie per la valutazione della produttività.. In realtà tale rapporto riguardava anche gli aspetti procedurali, istituzionali ed organizzativi delle Amministrazioni Pubbliche, ma in queste note illustrative si vogliono sottolineare le vicende della “ produttività”. Purtroppo, e le attuali iniziative sia amministrative sia legislative ( ad es. Commissione Cnel per la misura delle attività Amministrative e PDL 2161 e PDL 2080) lo confermano , questa parte del rapporto Giannini ( forse illuministicamente in anticipo sui tempi) ancora non risulta realizzata In realtà vi è stata tutta una legislazione, dalla Impiego al Legge n. 93 del 19833 ( legge quadro sul pubblico DLgs 286 del 1999, che direttamente o indirettamente si richiama a tale rapporto, realizzandone molte delle sue originali intuizioni. Nel secondo quinquennio degli anni 80 si ebbero, inoltre due robusti progetti di ricerca. che fanno riferimento al Rapporto Giannini: Il primo è quello promosso dal CNR “Progetto finalizzato Pubblica Amministrazione,quasi esclusivamente accademico e con le caratteristiche di ricerca di base universitaria; il secondo è il Progetto Fepa “Funzionalità ed Efficienza delle Publica Amministrazione” della Presidenza del consiglio dei Ministri, Dipartimento Funzione Pubblica , esclusivamente all’interno delle strutture pubbliche e con caratteristiche di ricerca applicata. Ed è ormai un luogo comune la constatazione che tutta la normativa degli anni 90 sia stata notevolmente influenzata dai risultati, dalla cultura ed anche dalle persone impegnate in tali progetti, con una sostanziale differenza: il primo , del CNR , sugli aspetti istituzionali , il secondo, il Fepa, sugli PPGC Vol. 5.5 85 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 aspetti gestionali E questa normativa trova la sintesi finale nella legge 59 del 1997 (cosiddetta Bassanini 1) – Delega al Governo per il Conferimento di funzioni e compiti alla regioni agli enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione In particolare con l’art. 11 1. Il Governo è delegato ad emanare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi diretti a: a) razionalizzare l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione di Ministeri, nonchè di amministrazioni centrali anche ad ordinamento autonomo; b) riordinare gli enti pubblici nazionali operanti in settori diversi dalla assistenza e previdenza, nonchè gli enti privati, controllati direttamente o indirettamente dallo Stato, che operano, anche all'estero, nella promozione e nel sostegno pubblico al sistema produttivo nazionale; c) riordinare e potenziare i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche; d) riordinare e razionalizzare gli interventi diretti a promuovere e sostenere il settore della ricerca scientifica e tecnologica nonchè gli organismi operanti nel settore stesso. Come si può rilevare al comma c). veniva sottolineata l’importanza di riordinare e potenziare gli strumenti di “monitoraggio e di valutazione …”mettendo in primo piano proprio l’esigenza di monitoraggio gestionale Con questo “ direttiva” si produttività poteva realizzare finalmente la “ trasparenza gestionale e valutare la nelle amministrazioni pubbliche in coerenza con tutto quella cultura del monitoraggio, del controllo di prototicamente gestione e e della valutazione , originata dal Rapporto Giannini , culturalmente diffusa dalla pluriennale realizzata ( cinque anni) ed estesa ( circa quattrocento Amministrazioni pubbliche e migliaia di operatori di tutti i comporti della PA) attività del progetto Fepa e dalle conseguenti attività successive (pubblicazioni, convegni, consulenze) realizzati dai partecipanti al progetto Purtroppo il DLgs 286 /1999 (Bassanini 2)– il cui titolo ripete pedissequamente il citato comma c), mentre dettaglia, forse in eccesso, la “ valutazione”, non fa nessun cenno al monitoraggio, nemmeno come richiamo. È da questa lacuna legislativa che è derivato e sta derivando non solo il danno di confusione, di inefficienza ed altro causato dai nuclei di valutazione ma anche la impossibilita di una oggettiva e più generale valutazione dei sistemi gestionali delle Amministrazioni pubblica ed in particolare della verifica e controllo dei fabbisogni organici e dei costi di produzione. La parte principale (comma a) e comma b)) dell'emendamento 18.01 è rivolto proprio, sia pure implicitamente e con la necessaria sinteticità, ad attuare quanto previsto dall' art. 11 comma c) della legge n. 59 /1997. PPGC Vol. 5.5 86 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Se non si rendono obbligatorie le linee essenziali, di cui ai citati comma a) e b), per valutare e pianificare la produttività,non vi è nessuna, o quasi, possibilità di: -adozione di un meccanismo di valutazione delle prestazioni imperniato su piani annuali di produttività cui collegare gli effettivi fabbisogni di personale e i budget interni: decollo dell’egovernment; -disciplinare il sistema di valutazione del rendimento del personale delle pubbliche amministrazioni, nonché le misure conseguenti alla valutazione stessa; -sviluppare un proficuo collegamento tra i sistemi di controllo interno e le azioni di miglioramento della qualità e delle prestazioni attraverso il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione strutturata del miglioramento continuo; -che siano create condizioni di misurabilità, verificabilità e incentivazione della qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche. L’approvazione dell’emendamento si rende quindi necessaria nei suoi primi due commi, mentre i rimanenti ripropongono punti espressi da posizioni governative, ===== Quando l’On turci mi inviò, dopo qualche tempo, la stesura definitiva concordata con l’on. Giovannelli, relatore di maggioranza per la riforma Nicolais, non risposi nemmeno. La trasparenza veniva diluita e resa sostanzialmemte inutile e dannosa. E fini per dedicarmi quasi esclusivamente all’astmap ( www.astmap.org) che venne costituita, dopo l’ intensa attivita culturale seguita al convegno di rimini. 10 GENNAIO 2008 VENIVA COSTITUITA L’ASTMAP. La legislatura n. XV termina il 28 aprile 2008 e la riforma Nicolais viene archiviata prima di nascere, e per fortuna. 6) NASCITA, OTTIMA E MORTE, BRUTTA DELLA RIFORMA BRUNETTA/ICHINO, MA RIMANGONO I BECCHINI E si ripete, ma con tempi più brevi, la situazione della Giannini/Cassese Mi limito, ma credo con efficacia e trasparenza, a riportare lo scambio di mail, come presidente Astmap Con i Soci, con il Prof Pietro ichino. PPGC Vol. 5.5 87 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Con il Prof Luciano Hinna Con i Membri delle commissiono affari costituzionali e lavoro di Camera e Senato (Dall’archivio on line di Astmap) Astmap- Associazione per la trasparenza ed il monitoraggio gestionali nelle amministrazioni pubbliche www.astmap.it Il Presidente Emidio Valentini 1) Ed ha inizio la “ Brunetta” dopo la ola mediatica sull’assenteismo dei pubblici dipendenti, parte la riforma bipartisan , poco Brunetta e molto Ichino= Maracaibo 29 maggio 2008. Ai membri dell’Astmap Vi invio in allegato l’articolo di Italia oggi Dai e dai...forse ci siamo : Era quello che noi tutti aspettavamo da tempo, finalmente c'è qualcosa di concreto su cui lavorare per il futuro Buona lettura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Emidio PPGC Vol. 5.5 88 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 [martedì 27 maggio 2008] Lavoro pubblico e reclutamento - ITALIA OGGI ItaliaOggi anticipa i contenuti della bozza di delega di riforma della p.a. La rivoluzione di Renato Brunetta nero su bianco in 6 articoli Pubblichiamo il testo della bozza di disegno di legge delega, messo a punto dal ministro della pubblica amministrazione e dell'innovazione Renato Brunetta, che riforma la materia del lavoro nel pubblica amministrazione DISEGNO DI LEGGE DELEGA AL GOVERNO PER OTTIMIZZARE LA PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO PUBBLICO ART. 1 (Delega al Governo in materia di riforma del lavoro alle dipendenze delle pubblica amministrazioni) 1. Il Governo è delegato ad adottare, entro il termine di sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti ART.2 (Merito e premialità) I decreti legislativi di cui all'art. 1 sono finalizzati ad introdurre nell'organizzazione delle pubbliche amministrazioni la cultura della valutazione del rendimento individuale, collettivo della struttura e del servizio finale offerto all'utente, attraverso la previsione di sistemi di selezione, valutazione e gestione improntati sul merito e sulla trasparenza in modo da elevare l'efficienza e l'efficacia dell'organizzazione pubblica. Nell'adozione dei decreti legislativi di cui all'art. 1 relativi alla materia di cui al presente articolo il Governo si attiene ai seguenti principi e criteri direttivi: - individuare sistemi di misurazione e valutazione delle organizzazioni pubbliche diretti a rilevare la corrispondenza dei servizi e dei prodotti resi ad oggettivi standards di qualità rilevati anche a livello internazionale, nonché stabilire percentuali minime di risorse da destinare al merito e alla produttività; - evidenziare il contributo ed il rendimento del singolo dipendente, al fine di graduare l'erogazione di indennità e premi incentivanti da corrispondere secondo criteri di meritocrazia formulati in relazione al risultato migliore reso nella struttura di appartenenza, previa individuazione di quote massime di personale cui destinarle; - destinare al personale, anche con qualifica dirigenziale, direttamente e proficuamente coinvolto nei processi di ristrutturazione e razionalizzazione, parte delle economie conseguite con risparmi sui costi di funzionamento, prevedendo un meccanismo di assegnazione provvisoria nelle more della certificazione delle medesime da parte dalla Corte dei conti e dal PPGC Vol. 5.5 89 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Ministero dell'economia e delle finanze; - stabilire che le progressioni economiche avvengano secondo principi di selettività e concorsualità e in base ai risultati delle procedure di valutazione; definire una riserva di accesso all'esterno alla posizione economica apicale anche per il tramite di un corsoconcorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione; - stabilire che le progressioni di carriera avvengano prevalentemente per concorso pubblico, limitando l'individuazione di aliquote da destinare al personale interno; - individuare specifici e ulteriori criteri di premiazione per il personale coinvolto in progetti di ampliamento dei servizi al pubblico attraverso l'estensione dell'orario di apertura al pubblico e l'attivazione di servizi telematici interattivi. ART.3 (Valutazione del personale delle amministrazioni pubbliche) I decreti legislativi di cui all'art. 1 sono finalizzati a modificare la disciplina del sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, al fine di assicurare elevati standards qualitativi ed economici dell'intero procedimento di produzione del servizio reso all'utenza tramite la valorizzazione del risultato ottenuto dalle singole strutture. Nell'adozione dei decreti legislativi di cui all'art. 1 relativi alla materia di cui al presente articolo il Governo si attiene ai seguenti principi e criteri direttivi: a) prevedere l'obbligo per le amministrazioni dello Stato di predisporre, con periodicità annuale, un sistema di indicatori di produttività e di misuratori della qualità del rendimento delle singole categorie di tutto il personale della pubblica amministrazione che siano strettamente ancorati al risultato conseguito sia individualmente che all'interno della struttura; b) riordinare gli organismi interni che svolgono funzioni di valutazione del personale delle amministrazioni pubbliche dello Stato e dell'Ispettorato di cui all'art. 60 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, secondo i seguenti criteri: 1) estensione della valutazione a tutto il personale dipendente; 2) definizione di requisiti di elevata professionalità ed esperienza per gli organismi di valutazione; 3) assicurazione della piena autonomia della valutazione; d) prevedere l'istituzione, presso il Dipartimento della funzione pubblica e in posizione di autonomia, di un organismo centrale – i cui componenti, scelti tra persone di elevata professionalità, anche estranei all'amministrazione, sono nominati dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della funzione PPGC Vol. 5.5 90 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 pubblica, previo parere delle competenti commissioni parlamentari – con il compito di validare i sistemi di valutazione adottati dalle singole amministrazioni nonché indirizzare, coordinare e sovrintendere all'esercizio delle funzioni di valutazione svolte; e) assicurare la totale accessibilità dei dati relativi ai servizi resi dalla pubblica amministrazione tramite la pubblicità e la trasparenza degli indicatori e delle valutazioni operate da ciascuna pubblica amministrazione; f) prevedere l'obbligo, per le pubbliche amministrazioni statali, di individuare le unità di personale le cui prestazioni risultano di utilità minima o nulla per l'amministrazione stessa a causa di grave e colpevole inefficienza o incompetenza professionale, nonché l'obbligo di collocamento a disposizione e riassegnazione del suddetto personale anche ad altra pubblica amministrazione entro il medesimo ambito territoriale, con mantenimento della sola componente fissa della retribuzione ed esclusione delle indennità a qualunque titolo corrisposte e con risoluzione del rapporto in caso di rifiuto; richiamare CIG per pubblico impiego e prevedere il divieto di opzione nel caso di trasferimento del personale; h) coordinare le disposizioni vigenti in materia di valutazione del rendimento del personale con quelle in materia di controllo di gestione e valutazione dei dirigenti e raccordare le disposizioni di cui al presente articolo con quelle relative al personale delle Regioni e degli enti locali, anche mediante specifici accordi in sede di Conferenza Stato-Regioni. ART.4 -……………………………………… (Dirigenza pubblica) 1. I decreti legislativi di cui all’art. 1 sono finalizzati a modificare la disciplina della dirigenza pubblica, al fine di conseguire una ottimale organizzazione del lavoro e di assicurare il progressivo miglioramento della qualità dei servizi pubblici in raccordo ai di realizzare adeguati livelli di produttività del lavoro pubblico, il riconoscimento di meriti e criteri di gestione e di valutazione del settore privato, demeriti. 2. Nell’adozione dei decreti legislativi di cui all’art. 1 relativi alla materia di cui al presente articolo il Governo si attiene ai seguenti principi e criteri direttivi: - garantire piena autonomia nella gestione manageriale del dirigente pubblico nell'uso delle risorse umane e finanziarie e la sua esclusiva competenza in materia di organizzazione degli uffici e dei servizi, anche prevedendo una specifica ipotesi di responsabilità nel caso di omessa vigilanza sulla effettiva produttività delle risorse umane assegnate; PPGC Vol. 5.5 91 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 - individuare coefficienti di valutazione comparativa dei costi per servizi omogenei resi dalle singole amministrazioni da rendere pubblici congiuntamente ai risultati ed allo standards qualitativo del servizio medesimo la fine di responsabilizzare la dirigenza e di confrontare i costi fissi, in base ai quali le strutture operano, con i risultati che producono; - rivedere in senso meritocratico la disciplina dell'accesso alla dirigenza prevedendo, in particolare, che l'accesso alla prima fascia dirigenziale avvenga mediante il ricorso a procedure selettive pubbliche di tipo concorsuale per almeno una percentuale dei posti, adottando le necessarie misure volte a mettere a regime il nuovo sistema di accesso; - ridefinire i criteri di conferimento, rinnovo o revoca degli incarichi dirigenziali, adeguando la relativa disciplina ai principi di trasparenza e pubblicità e alla recente giurisprudenza costituzionale e limitando i casi di conferimento degli incarichi ai dirigenti non appartenenti ai ruoli ed ai soggetti estranei alla pubblica amministrazione; - ridefinire e ampliare le competenze del Comitato dei garanti, con particolare riferimento alla verifica sul rispetto dei criteri di conferimento o di mancata conferma degli incarichi, nonché sull'effettiva adozione ed utilizzo dei sistemi di valutazione al fine del conferimento o mancata conferma degli incarichi; - valorizzare le eccellenze nel raggiungimento degli obiettivi fissati mediante erogazione mirata del trattamento economico accessorio ad un numero limitato di dirigenti nell'ambito delle singole strutture cui può essere attribuita la misura massima del trattamento medesimo in base ai risultati ottenuti nel procedimento di valutazione di cui all'art. 2; - rivedere la disciplina delle incompatibilità per i dirigenti pubblici e rafforzarne l'autonomia rispetto alle organizzazioni rappresentative dei lavoratori; - semplificare la disciplina della mobilità nazionale e internazionale dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di renderne più ampia l'applicazione e di valorizzare il relativo periodo lavorativo al fine del conferimento degli incarichi. - inserire norma congelamento delle indennità ART.6 (Contrattazione collettiva e integrativa e funzionalità delle amministrazioni) 1 PPGC Vol. 5.5 92 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 2) Lettera a Ministro Brunetta E Comincia l’attività Astmap per il sostegno alla riforma Astmap- Associazione per la trasparenza ed il monitoraggio gestionali nelle amministrazioni pubbliche www.astmap.it Roma, 03 giugno 2008 On. Prof. Renato Brunetta Ministro per la Funzione Pubblica e l’Innovazione Corso Vittorio Emanuele 116 00186 ROMA Nel momento in cui assume la responsabilità di un difficile e importantissimo incarico, nella nostra qualità di esponenti della “Associazione per la trasparenza ed il Monitoraggio gestionale delle Amministrazioni Pubbliche”, ASTMAP, ci consenta di formularLe i migliori auguri di un proficuo lavoro. La associazione predetta è stata costituita recentemente a Roma presso il notaio Solaris; ne fanno parte dirigenti, professionisti, docenti e ricercatori. In allegato (numero 1) Le inviamo notizie riguardanti la situazione ed il progetto che ci accingiamo a realizzare. Essa trae origine dal convegno del comune di Rimini del gennaio 2007 i cui atti si trovano sul sito www.astmap.it sul tema “Trasparenza, funzionalità , efficienza, etica nella Pubblica Amministrazione: precedenti storici, stato attuale e prospettive”; tale convegno era il coronamento di una lunga attività preparatoria che aveva dato luogo a sperimentazioni concrete in varie strutture pubbliche del Paese con l’obiettivo di collaudare tecniche organizzative ed informatiche frutto di molteplici competenze ed esperienze, applicabili, nella nostra visione del problema, al settore della pubblica amministrazione. Durante i mesi di giugno e luglio vi saranno alcuni convegni nei quali la nostra Associazione vorrebbe illustrare un concreto progetto di attività (allegato 2): naturalmente saremmo estremamente onorati di potere contare sulla Sua presenza in uno di tali convegni. Saremmo inoltre ben lieti ed onorati di poterLe illustrare con maggiore dettaglio i nostri obiettivi e le nostre iniziative. Nella speranza di un cortese riscontro, Le inviamo i migliori saluti. Dott. Emidio Valentini Presidente del Consiglio Direttivo Cell. 335 5486388 PPGC Vol. 5.5 Prof. Mario Rinaldi Presidente del Consiglio Scientifico Cell. 335 337012 93 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 ============================================================================= ============================================================================= ============================================================================= =====================================00 3) Trasparenza , monitoraggio e produttività nelle iniziative legislative di avvio legislatura La rifornma parte con i piedi giusti, anche se non abbastanza. Comincia il ruolo forte del senatore Ichino. E l’Astmap apprezza ed incoraggia. Roma 23 AGOSTO 2008 Da: Emidio Valentini <[email protected]> Oggetto: DDL Brunetta. su “ produttività de lavoro publico e DDL Ichino su trasparenza ed efficienza delle strutture pubbliiche A: [email protected], [email protected], [email protected], "Alberto Conti" <[email protected]>, "antonio … …---Astmap- Associazione per la trasparenza ed il monitoraggio gestionali nelle amministrazioni pubbliche www.astmap.it Il Presidente Cari tutti, vi invio, qui di seguito ,in sintesi 1) Il disegno di legge delega per ottimizzare la produttività del lavoro pubblico presentato dal ministro Brunetta nel Consiglio dei Ministri del 18 giugno 2008. 2) DDL Presentato al Senato dal Sen. Ichino ed altri su “Norme in materia di trasparenza e valutazione dell’efficienza e del rendimento delle strutture pubbliche e dei loro dipendenti) . Vi invio anche i primi miei commenti e valutazioni 1) Il disegno di legge delega per ottimizzare la produttività del lavoro pubblico presentato dal ministro Brunetta nel Consiglio dei Ministri del 18 giugno 2008 I presupposti dai quali esso si muove sono le riforme istituzionali degli anni 90 che, pur essendo complessivamente valide, non hanno consentito il decollo sperato verso il rinnovamento dei pubblici uffici da tutti auspicato. L’intenzione del ministro è quella di apportare dei correttivi all’ordinamento esistente per PPGC Vol. 5.5 94 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 modernizzare l’organizzazione del lavoro negli uffici pubblici secondo logiche meritocratiche e di trasparenza. Entrando nel merito del provvedimento va detto che il DDL si compone di 6 articoli: l’art.1 : delega al Governo in materia di riforma del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni; l’art.2: principi e criteri in materia di contrattazione collettiva e integrativa e funzionalità della amministrazioni pubbliche; l’art.3: principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e del personale delle pubbliche amministrazioni; l’art.4: principi e criteri finalizzati a favorire il merito e la premialità; l’art. 5: principi e criteri in materia di dirigenza pubblica; lart.6: principi e criteri in materia di sanzioni disciplinari e responsabilità dei dipendenti pubblici. E’ evidente che un’analisi completa merita un’attenzione particolare su ognuno di questi temi ma per limitarci ai temi della produttività e della trasparenza gestionale basta soffermarsi ai soli articoli 1, 3 e 4. Art.1 : entro nove mesi dall’entrata in vigore della legge il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi al fine di modificare la disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni e della relativa contrattazione collettiva secondo principi ispirati alla meritocrazia, alla premialità, alla trasparenza e alla responsabilizzazione,volti, in particolare, a garantire: - la convergenza del mercato del lavoro pubblico con quello privato; - il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle procedure della contrattazione collettiva; - l’introduzione di sistemi interni ed esterni di valutazione del personale e delle strutture, finalizzati ad assicurare l’offerta di servizi conformi agli standard internazionali di qualità; - la valorizzazione del merito e del conseguente riconoscimento di meccanismi premiali; - la definizione di un sistema più rigoroso di responsabilità dei dipendenti pubblici; - l’affermazione del principio di concorsualità per l’accesso al lavoro pubblico e per le progressioni di carriera. Le disposizioni sono dirette a tutte le pubbliche amministrazioni, per cui è evidente che appena approvate diventeranno cogenti per le amministrazioni centrali, mentre gli enti dotati di autonomia debbono provvedere ad adeguare la disciplina interna nelle materie trattate ai principi e ai criteri ivi contenuti (comma 3). Art. 3 : prevede l’introduzione nell’organizzazione delle PP.AA. della cultura della valutazione PPGC Vol. 5.5 95 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 del rendimento individuale, collettivo della struttura e del servizio finale offerto all’utente, attraverso la previsione di sistemi di selezione, valutazione e gestione improntati sul merito e sulla trasparenza in modo da elevare l’efficienza e l’efficacia dell’organizzazione pubblica (comma 1). I principi ed i criteri che stanno alla base della nuova cultura sono: 1. individuare sistemi di valutazione delle amministrazioni pubbliche diretti a rilevare la corrispondenza dei servizi e dei prodotti resi ad oggettivi standard di qualità rilevati anche a livello internazionale; 2. prevedere l’obbligo per le PP.AA. di predisporre, con periodicità annuale, un sistema di indicatori di produttività e di misuratori della qualità del rendimento del personale, correlato al rendimento individuale ed al risultato conseguito dalla struttura; 3. riordinare gli organismi che svolgono funzioni di controllo e valutazione del personale (Nuclei di valutazione) delle amministrazioni pubbliche prevedendo: - l’estensione della valutazione a tutto il personale dipendente; - la definizione di requisiti di elevata professionalità ed esperienza dei componenti degli organismi di valutazione; - l’assicurazione della piena autonomia della valutazione. 4. prevedere l’istituzione presso il DPF, eventualmente in raccordo con gli altri enti o soggetti pubblici, di un organismo centrale con il compito di valicare i sistemi di valutazione adottati dalle singole amministrazioni centrali, nonché indirizzare coordinare e sovrintendere all’esercizio delle funzioni di valutazioni svolte; 5. assicurare la totale accessibilità dei dati relativi ai servizi resi dalla pubblica amministrazione tramite, la pubblicità e la trasparenza degli indicatori e delle valutazioni operate da ciascuna amministrazione; 6. ampliamento dei poteri ispettivi dell’Ispettorato della F.P. ( ex art.60 dlgs. 165/2001). Art.4 : è finalizzato ad introdurre nell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni strumenti di valorizzazione del merito e metodi di incentivazione della produttività e della qualità della prestazione lavorativa anche mediante l’affermazione del principio di selettività e di concorsualità nelle progressioni di carriera e nel riconoscimento degli incentivi. I principi ed i criteri guida cui bisogna attenersi sono: - stabilire percentuali minime di risorse da destinare al merito e alla produttività, previa misurazione secondo criteri oggettivi del contributo e del rendimento del singolo dipendente formulati in relazione al risultato, evitando la corresponsione generalizzata ed indifferenziata di indennità e premi incentivanti a tutto il personale; PPGC Vol. 5.5 96 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 - destinare al personale, direttamente a proficuamente coinvolto nei processi di ristrutturazione e razionalizzazione, parte delle economie conseguite con i risparmi sui costi di funzionamento; - stabilire che le progressioni meramente economiche avvengano secondo principi di selettività e concorsualità; - definire una riserva di accesso dall’esterno alle posizioni economiche apicali nell’ambito delle rispettive aree funzionali, anche tramite un corso concorso bandito dalla SSPA; - stabilire che le progressioni di carriera avvengano per concorso pubblico, limitando le aliquote da destinare al personale interno ad una quota comunque inferiore al 50%; - individuare specifici e ulteriori criteri premiali per il personale coinvolto in progetti innovativi che ampliano i servizi al pubblico, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. In generale si può dire che il d.d.l. mira a dare maggiore impulso, trasparenza ed efficacia al sistema dei controlli sulla gestione delle attività nei pubblici uffici e a responsabilizzare sempre di più il personale che in essi vi opera. Positiva appare la previsione di un organo centrale di validazione delle metodologie e di coordinamento ed indirizzo al quale affidare un ruolo di impulso per la individuazione di idonei meccanismi di valutazione del personale e delle strutture delle pubbliche amministrazioni. 2) DDL Presentato al Senato dal Sen. Ichino ed altri su “Norme in materia di trasparenza e valutazione dell’efficienza e del rendimento delle strutture pubbliche e dei loro dipendenti) . Il disegno di legge Ichino, che prevede anche la concessione delle deleghe al governo in materia di valutazione e di responsabilità dei pubblici dipendenti, come è stato anticipato, pur prefiggendosi lo stesso obiettivo di fondo, mira invece a definire principi e criteri per garantire la massima trasparenza nella gestione delle attività nei pubblici uffici e si compone di n.13 articoli: art.1 – principio della trasparenza; art.2 – ambito di applicazione; art.3 – strumenti per l’attuazione del principio delle trasparenza nelle pubbliche amministrazioni; PPGC Vol. 5.5 97 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 art.4 – programma per la trasparenza; art.5 – istituzione dell’Autorità per la trasparenza e la valutazione delle pubbliche amministrazioni; art.6 - portale della trasparenza delle pubbliche amministrazioni; art.7 - supporto informativo; art.8 – trasparenza dei provvedimenti amministrativi; art.9 - trasparenza e confrontabilità dell’attività e dei risultati delle pubbliche amministrazioni e del personale; art.10 – delega legislativa in materia di valutazione del rendimento delle strutture pubbliche e del loro personale; art.11 – delega legislativa in materia di responsabilità dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni; art.12 – retribuzione dei dipendenti pubblici; art.13 – modifiche all’articolo 40 del d.lgs. 165/2001. L’articolo 1, introduce il principio della trasparenza intesa come accessibilità totale, al fine favorire forme diffuse di controllo del principio di buon andamento e imparzialità, sul livello essenziale delle prestazioni erogate e delle informazioni concernenti l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni, gli indicatori relativi agli andamenti gestionali, l’utilizzo delle risorse, dei risultati dell’attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi di competenti.. L’articolo 2 estende l’abito di applicazione dei principi e delle disposizioni del ddl anche alle amministrazioni del settore pubblico allargato. L’articolo 3 individua nel programma per la trasparenza, nell’Autorità per la trasparenza e la valutazione; nel portale per la trasparenza e nel confronto annuale sul funzionamento e sugli strumenti per l’attuazione della trasparenza. L’articolo 4, impone alle pubbliche amministrazioni di predisporre un programma, almeno biennale, per la trasparenza nel quale devono essere definiti e resi pubblici: gli obiettivi di trasparenza sui servizi pubblici e sugli interventi erogati; le modalità di accesso; la gestione del personale; la misurazione e pubblicazione dei costi di funzionamento; gli obiettivi da perseguire da ciascuna struttura; il sistema di valutazione dei risultati con i relativi indicatori; la modalità di interazione con i cittadini attraverso l’uso della rete internet. L’articolo 5, istituisce l’Autorità per la trasparenza e la valutazione delle pubbliche amministrazioni, alla quale vengono conferite autonomia organizzativa e contabile. All’Autorità, che opera con piena indipendenza di giudizio e valutazione, viene attribuito il compito di definire con propri regolamenti le norme concernenti l’organizzazione interna, il funzionamento e la gestione finanziaria, sulla base dei principi di efficienza efficacia, proporzionalità, trasparenza e contraddittorio. PPGC Vol. 5.5 98 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 L’autorità ha, altresì, il compito di promuovere gli standards trasparenza e di valutazione, la conoscenza e la diffusione delle tecniche più efficaci e delle esperienze migliori per la valutazione dell’efficienza e della produttività delle amministrazione pubbliche, nonché di assicurare l’omogenea attuazione su tutto il territorio nazionale dei principi di imparzialità e buon andamento nella valutazione del personale dipendente. L’articolo 6, prevede la gestione del portale per la trasparenza delle pubbliche amministrazioni, le cui regole di funzionamento dovranno essere definite con un regolamento emanato dall’Autorità. L’articolo 7, indica il supporto informativo di cui potrà servirsi l’Autorità per il perseguimento dei propri fini istituzionali ( ISTAT, RGS, ARAN, Banca d’Italia, SISTAN, Commissione tecnica per la finanza pubblica, etc.), L’articolo 8, modifica l’articolo 21 bis della legge 241/90 ancorando l’efficacia di alcuni provvedimenti autorizzativi, concessivi e limitativi, alla pubblicazione sul sito dell’amministrazione, ovvero alla notifica ai diretti interessati nelle forma stabilite dall’amministrazione medesima. L’articolo 9, demanda all’Autorità il compito di fissare degli indicatori longitudinali e trasversali per favorire la trasparenza e la confrontabilità delle attività e dei risultati raggiunti dalla diverse amministrazioni a da gruppi omogenei di esse. L’articolo 10, prevede la delega al governo per la modifica dei sistemi di controllo previsti dal decreto legislativo 286/99, per meglio valutare il rendimento delle strutture pubbliche e del personale che in esse vi opera, secondo principi generali predeterminati fra i quali vi figura in modo esplicito il riferimento al monitoraggio dei fattori della produzione. L’articolo 11, prevede la delega per l’adeguamento della normativa sulla responsabilità disciplinare, erariale e dirigenziale dei dipendenti pubblici. L’articolo 12 modifica in parte la composizione e le modalità di corresponsione della retribuzione dei pubblici dipendenti, sottraendo in parte la disciplina alla contrattazione. L’articolo 13, modifica in parte l’articolo 40 del dlgs 165/2001, restituendo in via temporanea il potere di iniziativa alle amministrazioni, anche nel caso di mancato accordo con le organizzazioni sindacali. 3) analisi e valutazioni Astmap Vorremmo condividere l’ottimismo del ministro Brunetta quando, in sede di commento del calo dei tassi di assenteismo nelle pubbliche amministrazioni nei mesi di maggio/giugno/luglio 2007/08, ha affermato che ciò significa “ più PPGC Vol. 5.5 99 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 servizi e maggiore qualità delle prestazioni”, ma l’esperienza ci suggerisce una certa prudenza. Il ministro parla da politico e fa il suo mestiere, ma dimostra un’enfasi che, secondo noi, non trova giustificazione alcuna; basta domandare, per questo, ai cittadini che sono i destinatari dei servizi pubblici per capire che la connessione diretta messa in evidenza dal ministro fra la riduzione dell’ assenteismo e l’incremento della produttività non è cosi automatica. Tutti coloro che conoscono e operano all’interno dei pubblici uffici, infatti, sanno perfettamente che per migliorare la produttività e la qualità dei servizi pubblici non basta “chiudere i cancelli” come disse a suo tempo un altro ministro (Cassese). Le variabili che influenzano i processi produttivi nei pubblici sono diverse e senza interventi sull’organizzazione del lavoro e senza monitoraggio delle attività nessun miglioramento può essere considerato significativo e duraturo. Questa convinzione deve èssere stata fatta propria anche dal ministro Brunetta, se è vero come è vero che le sue iniziative non si fermano alle dichiarazioni di stampa sulla “lotta ai fannulloni” - che tanto appassiona gli organi di stampa ed i mezzi di comunicazione di massa. Ne è una dimostrazione palese il ddl in discussione al Senato - identificato come A.S. n.847 - concernente “ delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico”, presentato dallo stesso ministro Brunetta e dal ministro Tremonti. Disegno di legge che si affianca ad un’altra iniziativa legislativa – anch’essa attualmente al senato –concernente “ norme in materia di trasparenza e valutazione dell’efficienza e del rendimento delle strutture pubbliche e dei loro dipendenti”, presentata dal sen. Ichino ed altri tutti del partito democratico. Si tratta di due iniziative che, pur partendo da tematiche diverse – la prima ha come punto di riferimento la produttività e l’altra la trasparenza - hanno come PPGC Vol. 5.5 100 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 obiettivo il contenimento del costo degli apparati amministrativi e dei servizi pubblici, per permettere al sistema Italia di competere in migliori condizioni con gli altri paesi sviluppati. E’ sul piano sul piano istituzionale tuttavia che i due presentano le maggiori novità, da essi emerge chiaramente la sensazione che il potere politico sembra avere finalmente acquisito la consapevolezza che le riforme della p.a. avviate negli anni 90 non potevano garantire il cambiamento da tutti aspettato, tanto è vero che entrambi prevedono modifiche e/o integrazioni alla normativa esistente al decreto legislativo n. 165/2001 in particolare - nonché nuove regole per la gestione delle attività produttive nei pubblici uffici. Interventi sono previsti anche al sistema dei controlli interni sulle attività produttive dei pubblici uffici; in particolare il ddl Ichino prevede di apportare modifiche sostanziali al d.lgs. 286/99. In epoca di vacche magre la classe politica ha capito finalmente che solo attraverso la razionalizzazione e la riqualificazione della spesa pubblica si possono individuare gli sprechi e contenere i costi dell’apparato amministrativo pubblico, recuperando risorse da destinare ad altri fini. 1. Trasparenza e produttività Anche se avremmo preferito una formulazione più esplicita di certi concetti va detto che in linea generale i due provvedimenti si muovono concetti comuni dai quali traspare l’obiettivo finale di organizzare il lavoro dei pubblici uffici facendo leva su concetti come: le performances individuali e collettive; il riferimento agli standard internazionali di qualità; la trasparenza gestionale; il confronto oggettivo fra amministrazioni (secondo le tecniche di benchmarking); il rafforzamento dei controlli interni ed esterni; le nuove responsabilità dei dirigenti; l’autonomia ed i poteri degli uffici di controllo interno. Per la pubblica amministrazione alcuni di essi sono nuovi altri non lo sono affatto; basta fare riferimento all’esperienza del progetto FEPA per capire che si tratta di obiettivi che si potevano perseguire circa 23 anni fa. Ferma restando la comunanza dell’obiettivo finale, i due disegni di legge evidenziano, però, alcune differenze di carattere organizzativo e funzionale che meritano di essere segnalate: il ddl Brunetta prevede l’attribuzione di nuovi poteri e nuove responsabilità ai dirigenti, che dovranno assumere anche il ruolo di datori di lavoro, e riduce il potere delle rappresentanze sindacali, sottraendo PPGC Vol. 5.5 101 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 alla contrattazione alcune materie sulla organizzazione del lavoro e sulle responsabilità gestionali del personale, mentre il disegno di legge Ichino mira principalmente alla trasparenza gestionale rivedendo il sistema dei controlli, rafforzando principalmente quello esterno e l’attenzione ai servizi al cittadino. In questo ambito un ruolo preminente assume la nuova Autority indipendente e autorevole, che garantisca l’indipendenza degli organi di valutazione interni, fornisca indirizzi e criteri per la loro attività, promuova le migliori prassi, diffonda modelli di maggior successo internazionale e garantisca la piena trasparenza dell’operato delle amministrazioni pubbliche e dei loro organi di valutazione, nonché di assicurare l’omogenea attuazione su tutto il territorio nazionale dei principi di imparzialità e buon andamento nella valutazione del personale dipendente. La logica di fondo dei due provvedimenti prevede un’organizzazione del lavoro negli uffici pubblici impostata secondo criteri di gestione privatistica, secondo obiettivi programmati e prestazioni correlate ai risultati conseguiti ai quali ancorare una parte del trattamento economico del personale. Su questo punto occorre dire che si dà per scontato quello che in realtà non è: infatti, a parte qualche realtà a livello locale, la mancanza diffusa di una cultura che faccia perno sulle tecniche gestionali che gli interventi produttivistici richiedono rende alquanto problematico il reperimento automatico di tali indicatori. Come operatori della P.A. siamo i primi ad essere convinti che il problema di ridurre i costi delle attività e dei servizi dalla P.A. sia concreto, ma siamo altrettanto conviti che oltre a produrre di più vi sia anche l’esigenza di produrre meglio e di avere servizi qualitativamente migliori per un paese il cui sistema economico si colloca fra quelli più evoluti. La soluzione del problema della produttività non può comunque essere risolta andando alla sola ricerca di indicatori di produttività e di standards, senza prima agire sulle variabili che la influenzano e sui processi di gestione. Il processo di cambiamento finalizzato a rendere più produttiva ed efficiente la P.A., per essere realizzato, deve basarsi su : 2. introduzione e diffusione di una cultura di razionale e moderna gestione delle attività; 3. introduzione di un sistema responsabilizzante finalizzato alla soddisfazione dell’utente ed all’ottimizzazione delle risorse impiegate; 4. introduzione graduale e sperimentale di moderne tecniche gestionali come: - semplificazione, razionalizzazione, informatizzazione delle procedure per rendere più agile, flessibile e tempestiva l’attività amministrativa e l’erogazione dei servizi; PPGC Vol. 5.5 102 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 - controllo di gestione, inteso soprattutto come traduzione in valori monetari dei vari programmi di attività, al fine di consentire un reale decentramento decisionale e di responsabilità; - gestione programmata per obiettivi capace di determinare la migliore integrazione ed il migliore sinergismo di tutte le risorse disponibili, al fine di realizzare notevoli benefici economici e funzionali in termini di contenimento dei fabbisogni di personale e migliore dimensionamento degli investimenti; - azione di marketing degli interventi pubblici per valutare il grado di soddisfazione dei servizi pubblici da parte dei cittadini. Si tratta di concetti imprescindibili se veramente si vuole imprimere una svolta decisiva nella soluzione del problema relativo alla misurazione della produttività della P.A. Una prima considerazione che si può fare è quella che entrambi i disegni sembrano non tenere conto che l’obiettivo prefissato di miglioramento della produttività e del contenimento dei costi dell’attività amministrativa non può essere raggiunto senza la diffusione di nuove tecniche gestionali e il monitoraggio dei vari fattori produttivi. In questo quadro un’ attenzione particolare deve essere rivolta anche alla adozione dell’obbligo di attivare adeguati sistemi di monitoraggio di tutti i fattori della produzione. La costruzione degli indicatori non può prescindere da tale attività tenuto conto della stretta interdipendenza e delle sinergie che vi sono fra i diversi fattori produttivi (la lotta all’assenteismo da sola non può fare miracoli), altrimenti il riferimento alle performances ed agli standard diventa una formalità piuttosto che un obbligo reale Entrambi i disegni di legge (Ichino in modo esplicito e Brunetta in modo rivelato ) prevedono la costituzione di un sistema automatizzato per la comunicazione degli indicatori fra centro e periferia ai fini della trasparenza gestionale. Questa possibilità conferma ancora di più la necessità di dare principi e criteri di composizione degli indicatori omogenei fra tutte le amministrazioni. Altrimenti i dati trasmessi non potrebbero essere messi a confronto. Sarebbe auspicabile che tali indicazioni fossero rese esplicite nei due ddl demandando alla nuova Autority ovvero alla Commissione centrale del DFP (nel caso della ddl Brunetta) il compito di verificare la corretta applicazione e di intervenire in caso di mancato rispetto. Gli indicatori di cui si parla non sono di uso comune negli uffici pubblici e quindi sorgono forti dubbi PPGC Vol. 5.5 103 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 che essi possano essere di pronta disponibilità, inoltre per essere utilizzati nei confronti verticali ed orizzontali debbono essere costruiti rispettando l’omogeneità delle grandezze messe a confronto altrimenti i confronti non sono significativi. Ne tanto meno è pensabile di poter fare riferimento a standards di produttività uguali per tutti. Indicazioni Astmap Non vi può essere trasparenza senza monitoraggio e non vi può essere attività di monitoraggio utile senza principi e criteri uguali per tutti. Per attuare sistemi gestionali improntati a logiche di trasparenza e meritocrazia nei pubblici uffici, l’attività di monitoraggio non può affatto prescindere dall’osservanza di alcune regole chiare e definite, quali: 1. la progettazione ed attuazione del monitoraggio quantitativo sistemico e permanente del piano delle attività e dei prodotti istituzionali, del piano della attività, dei prodotti e del processo estesi alle posizioni di lavoro, del piano dei centri di costo, del piano dei conti e del piano degli indicatori di gestione; 2. l’individuazione, quantificazione e monitoraggio della produttività del lavoro a partire dalle posizioni di lavoro, dei costi delle attività e dei prodotti; 3. l’adozione di un meccanismo di valutazione delle prestazioni imperniato su piani annuali di produttività cui collegare gli effettivi fabbisogni di personale ed i budget interni; 4. la disciplina di un sistema di valutazione del rendimento del personale delle pubbliche amministrazioni, nonché delle misure conseguenti alla valutazione stessa; 5. lo sviluppo di un proficuo collegamento tra i sistemi di controllo interno e le azioni di miglioramento della qualità e delle prestazioni attraverso il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione strutturata del miglioramento continuo; 6. la creazione di condizioni di misurabilità, verificabilità e incentivazione della qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche; PPGC Vol. 5.5 104 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Certamente l’idea di istituire un organismo autonomo indipendente presso l’Autorità e il DFP – al quale affidare il compito di verificare la coerenza delle metodologie di rilevazione, adottate dalla varie amministrazioni, ai principi e ai criteri previsti dalla legge delega, facilita un simile approccio, ma questo non basta a promuovere la trasparenza e la meritocrazia. Senza strumenti di monitoraggio basato su principi e criteri omogenei per tutti, non c’è trasparenza ne meritocrazia.. Solo così, infatti, il nuovo organismo di coordinamento potrà valutare l’efficienza gestionale della P.A. e, attraverso la comparazione territoriale fra le diverse amministrazione, stabilire quelle più virtuose. E’ questo un punto fondamentale del processo di riorganizzazione dei pubblici uffici, perché la mancata indicazione di principi e criteri comuni fa venire meno l’affidabilità dei dati raccolti dalle amministrazioni in sede di valutazione dei risultati raggiunti e la possibilità di metterli a confronto, per la loro non omogeneità, dovuta ai diversi sistemi e metodi di valutazione. Senza i suddetti criteri e senza l’introduzione di sistemi di gestione impostati sulla contabilità analitica è difficile pensare che il monitoraggio gestionale delle attività nelle amministrazioni pubbliche possa consentire la riqualificazione delle spesa e la formazione del bilancio annuale per budget sulla base degli obiettivi strategici programmati. Inoltre, viene meno anche la possibilità per gli organi di controllo interno di poter valutare in modo oggettivo i risultati conseguiti e la verifica del perseguimento degli obiettivi programmati dalle varie strutture organizzative e dal personale ad esse addetto. A rafforzare quanto sopra detto, va ricordato che principi ed i criteri indicati non sono frutto di fantasia ne di ricerca teorica, ma di sperimentazione sul campo di adeguate tecniche gestionali mutuate dall’esperienza del progetto FEPA, promosso nel 1985 dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che ha visto coinvolti oltre 10.000 pubblici dipendenti e circa 400 amministrazioni pubbliche. Introducendo metodi di lavoro tipici del settore privatistico, con esso si tendeva a sperimentare un PPGC Vol. 5.5 105 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 nuovo modo di lavorare nei pubblici uffici e a diffondere una nuova cultura gestionale che partendo dalle problematiche sollevate dal “Rapporto Giannini”, faceva propri concetti come: la trasparenza dell’azione amministrativa; la celerità dei processi decisionali; il lavoro per obiettivi; il controllo di gestione; l’adozione di sistemi di contabilità analitica. Da qualche parte sono stati ipotizzati risparmi di milioni di euro con la completa informatizzazione della PA e la dematerializzazione dei flussi documentali, ma l’esperienza degli anni passati suggerisce di non illudersi troppo. Per raggiungere tale obiettivo l’introduzione delle nuove tecnologie informatiche è una condizione necessaria ma non sufficiente, perché se non si prevedono anche percorsi formativi adeguati per il personale, finalizzati a favorire la diffusione di una nuova cultura gestionale che faccia perno sull’utilizzo di adeguate tecniche gestionali e di strumenti di monitoraggio per il controllo dei risultati, si rischia ancora una volta di fallire. Per avere successo, il processo di cambiamento deve fare leva sulle professionalità interne, coinvolgendo il personale più motivato, e deve essere sviluppato secondo logiche sistemiche coordinate a livello centrale per meglio utilizzare le sinergie fra le diverse linee d’intervento: le nuove tecnologie sono necessarie ma da sole non bastano a far emergere il merito. Occorre inoltre, lavorare in modo serio e produttivo affinché la cultura della trasparenza nella gestione della res pubblica non sia un obbligo esclusivo dei pubblici dipendenti ma diventi un patrimonio condiviso di tutta la collettività. 4) Analisi e valutazione del DDL AS 847 ( integrazione Ichino/Brunetta, con produttività e costi in rilievo, dopo tanti anni di oblio. Tutto fa prevedere una buona riforma..ma,,, Da: Emidio Valentini <[email protected]> PPGC Vol. 5.5 106 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Oggetto: analisi e valutzioni AS 847 A: [email protected], [email protected], ………. Data: Lunedì 5 gennaio 2009, 13:54 Cari Tutti, come anticipato, vi invio copia delle mie analisi e valutazioni dell' AS.847. Analisi e valutazione del DDL 847 approvato dal Senato ,il 18 dicembre 2008 ed ora in discussione alla Camera dei Deputati “Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e alla Corte dei conti” …….. 2) Produttività , Monitoraggio, Trasparenza Ritengo innanzitutto utile ricordare che il convegno di Rimini del 25/26 gennaio 2007 e tutte le iniziative promozionali successive ( estesa diffusione degli atti, emendamenti al ddl AC 2161 convegni, costituzione astmap.ecc) hanno fatto costantemente perno sui valori di produttività,monitoraggio , trasparenza Da un confronto sulla frequenza di tali termini nel AS1859/AC 2161 (scorsa legislatura e decaduto per scioglimento anticipato della camera) e l’attuale S 847 si riscontra una notevole differenza Prospetto comparativo tipo e numero parole chiave per ciascun documento (*) Documento Parole chiavi --------------------------------------------------------------------------------------------- PPGC Vol. 5.5 107 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Trasp.za Misura Monit,gio Prod.itá qualità Valut.ne 13 AS.1859 (**) 34 (già AC 2161) As 847 (***) 10 2 9 3 5 5 10 Eff.nza 0 5 costi eff.cia etica 3 4 0 1 0 6 Migl.nto Continuo 0 0 0 11 23 (*) stesso prospetto di confronto utilizzato nella relazione introduttiva al Convegno di Rimini 26/27/2007 (**) decaduto per anticipato scioglimento delle Camere (***) approvato dal senato (bipartisan) Il termine costi, presente quattro volte nell’AS 847, non riguarda i costi di gestione e quindi non presuppongono una contabilità analitica: sembra quasi che i costi da “tenere sotto controllo “ siano solo quelli delle spese per il personale conseguenti a miglioramenti della produttività del lavoro. D’altre parte debbo doverosamente rilevare che il il titolo del disegno di legge è “Produttività del lavoro,,” Ma è soprattutto evidente la differenza per i termini trasparenza e produttività E questa differenza diventa concretamente accentua nell’articolazione del AS 847 ; Ma dell’enfasi data a trasparenza e produttività rinvio alle pagine successive. Invece inizio con l’evidenziare che di monitoraggio, in entranbe le iniziative legislative non se ne parla poco o niente . E pensare che l’emendamento Turci/Piazza18.01 al AC 2161- Misure finalizzate all’attuazione della trasperenza gestionale, alla stesura del quale avevo molto collaborato era quasi tutto imperniato sul monitoraggio gestionale . Di monitoraggio nell’AS 847 se ne parla 4 volte come nel precedente AS 1859 (cioè senza alcun riferimento alla produtività ed alla trasparenza gestionale) e ,una volta, anche se genericamente e paradossalmente, viene previsto , per la Corte dei conti (art.9 comma d) “,, idonei indicatori e strumenti di monitoraggio per misurare i livelli delle prestazioni lavorative rese dai magistrati.” A parte questa norma sulle delle prestazioni lavorative dei magistrati, di monitoraggio gestionale non si dice nulla E cosi ovvio che senza monitoraggio non si hanno indicatori di produttività eche il monitoraggio è condicio sine qua non per la trasparenza. Ed allora perchè nessun cenno al riguardo ? Quasi certamente la risposta si trova Art 3 comma e4) nel quale si danno, all’Organismo per la trasparenza (una quasi agenzia) previsto dall’art 3 , i compiti di definire gli strumenti (metodologie e standard) per la valutazione,Ed il monitoraggio è uno strumento “condicio sine qua no” sia per la trasparenza sia per la individuazione di indicatori di produttività e dei relativi standard Se si collega la normativa riguardante la produttività e la trasparenza con questo comma non si può non dedurre che i legislatori hanno rinviato ai compiti dell’Organismo sulla trasparenza la regolamentazione del monitoraggio, credo proprio per le difficoltà nel trovare il consenso bipartisan su tale “temuto” strumento, Mi pareva i di essere stato ottimista nella scrivere che rimanevano “segnali forti….” .Ed invece questi segnali si ritrovano tutti, esplicitamente e non, nell’AS 847 , come vedremo nelle parti relative alla produttività e trasparenza. PPGC Vol. 5.5 108 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 3) Produttività 3.1 –in generale Dalla mia solita ed attualizzata ricerca in Web risulta che il termine produttività è presente circa 10.000.000 di volte, mentre il termine indicatori di produttività solo 1000 ( rapporto 1/10000) : una sproporzione che evidenzia il fatto che come valore, come slogan, come fiore all’occhiello la produttività è molto presente nel sistema economico del nostro paese ,ma ,.come quantificazione per il controllo di gestione , è modestissima. E qui una prima nota positiva, anche se per ora solo formale, del AS.847 nel quale il termine produttività risulta 10 volte e indicatore di produttività 2 volte ( rapporto 1/5) Conseguentemente, pur rilevando la importanza che nel disegno di legge la produttività come valore venga richiamato 10 volte, la mia analisi si limita solo ai comma 1 e 1 b) dell’art, 3 che, riporto per la parte riguardante gli indicatori Art.3 comma 1 ………………………………………………….. . a prevedere l’obbligo per le amministrazioni, i cui indicatori di efficienza o produttività risultino peggiori rispetto alla media delle amministrazioni omologhe, di fissare ai propri dirigenti l’obiettivo di allineamento alla media entro un termine ragionevole Art 3 comma 1b) prevedere l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di predisporre, in via preventiva, gli obiettivi che l’amministrazione si pone per ciascun anno e di rilevare, invia consuntiva, quanta parte degli obiettivi dell’anno precedente e` stata effettivamente conseguita, assicurandone la pubblicità per i cittadini, anche al fine di realizzare un sistema di indicatori di produttività e di misuratori della qualità del rendimento del personale, correlato al rendimento individuale ed al risultato conseguito dalla struttura Una prima constatazione, molto importante ai fini dell’analisi ,la coincidenza fra indicatori di efficienza e produttività; viene quindi del tutto trascurata la definizione di produttività come mix di efficienza ed efficacia della letteratura aziendalistica a partire dalla fine degli anni 80 e da me adottata nel libro su NTG (metodologie e strumenti per il miglioramento continuo dei sistemi di gestione ( vedere sito www.astmap.it ) Il termine efficacia appare solo una volta nel comma 1 b) -miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle procedure della contrattazione collettiva; Cercando di logicizzare questa confusione metodologica, anche se motivata dalla volontà di maggiore comprensione e, ritengo, da una avversione al gergo degli “aziendalisti, si può dire che al temine di efficacia sono subentrati “ qualità”(10 “presenze”), obiettivi -previsti e raggiunti- n, 8 presenze. Certo questo complica molte le cose,da un punto di vista tecno/interpretativo. Ci stiamo allontanando dal cartesianesimo della cultura e pratica dei nostri cugini d’oltralpe ; la moderna logica matematica ( di cui peraltro,purtroppo, sono intrisi tutti i mie libri) viene messa in soffitta. Ma cosi è… Sintetizzando, i contenitori/directory utilizzati dai legislatori del Senato (e tutto lascia presagire che alla c*Camera non si porranno certamente problemi di terminologia), resi omogenei con la cultura aziendalistica , PPGC Vol. 5.5 109 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 sono 1) Produttività/efficienza (limitatamente alla produttività del lavoro) 2)Qualità della produzione (produttività -efficacia) 3)Obiettivi (previsti e raggiunto Produttività- efficacia) Per quanto riguarda la qualità , nessun riferimento alle iso900; Ed anche nelle tante esternazioni del Ministro Brunetta, contrariamente al suo predecessore Nicolais, nessun cenno alla certificazioni da iso900. , Ma questa è la conseguenza dei troppo compromessi delle Società di certificazione , nelle esperienze, peraltro non molte , fatte nelle Amministrazioni pubbliche. 3.2 – Produttività del lavoro Per una maggiore efficacia della obbligatorietà sarebbe stato utile una esplicitazione , sia pure generica nell’AS 847 ; e ritengo certamente utile che ciò avvenga ora nei decreti delegati. Ma,credo che gli stessi ostacoli riscontrati al riguardo in sede parlamentare si troveranno anche nei decreti delegati . Non ci rimane che attendere quanto regolamenterà al riguardo l’Organismo della Trasparenza Nel frattempo l’Astmap continuerà la sua attività istituzionale per sostenere, con le sue iniziative tecno/culturali , l’effettiva e corretta di quanto previsto, esplicitamente e non, nell’AS 847 di cui auspichiamo una pronta approvazione definitiva 4 – Trasparenza. 4.1 – In generale La definizione, necessariamente complessa e sistemica per fare da “minimo comune multiplo” é, per me, la seguente: “la trasparenza è un isieme di strumenti tecno/normativi con i quali risulta possibile la valutazione delle caratteristiche di status (sicuro, affidabile, efficiente, etico, efficace, ecc.) di prodotti, istituzioni, di sistemi gestionali, di valori culturali mediante il loro monitoraggio per renderle misurabili, visibili verificabili e comparabili, in relazione alla loro tipologia ed allo status cui la trasparenza si riferisce” Sulla base di questa definizione “generale di trasparenza” si possono definire le subdistinzioni: - tecnologica: quella che si riferisce ai prodotti in sé, come utilizzabilità (in termini, di uso, sicurezza, affidabilità ecc.) - istituzionale: quella che si riferisce alle istituzioni (open door, informazione, obiettivi ecc) - gestionale: quella che si riferisce ai sistemi gestionali (efficienza, efficacia) - culturale: quella che si riferisce ai valori culturali (senso dello stato, senso della comunità, etica, ecc) ……………………………………………………………………………………………… “la trasparenza gestionale è un insieme di strumenti tecno/normativi con i quali risulta possibile la valutazione dell’efficienza ed efficacia di sistemi gestionali mediante il loro PPGC Vol. 5.5 110 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 monitoraggio per renderle misurabili, visibili, verificabili e comparabili La trasparenza gestionale deve essere finalizzata alla valutazione della produttività, come approccio sistemico all’efficienza ed efficacia e conseguentemente a valutare se il sistema gestionale dell’ente sta producendo: ------------------------Infine, a conferma dell’ottimismo sui segnali forti rilevo che a fronte dei 600 siti sul tema « trasparenza Gestionale » rilevati inn gogle agli inizi del 2007, se ne riscontarno ben 11.000 alla data del 3 gennaio, con Per la trasparenza in generale si è passati da 2.500.000 a 23.800.000 4.2 – nell’AS 847 Nell’articolato riguardante la trasparenza si nota il faticoso, ma per me positivo, compromesso bipartisan che ha consentito di inserire nel AS 847 buona parte della normativa prevista nell’originario AS 746 di iniziativa dell’opposizione ( primo firmatario sen. Pietro Ichino) Non v i è più l’Agenzia per la Trasparenza (art 5 del AS.746) ma l’0rganismo per la trasparenza ( art 3 comme f), Ritengo che la collocazione nel CNEL, come nel decaduto AS1859 ,sarebbe risultata più efficace per la maggiore autonomia del CNEL, ma anche per attenuare quell’enfasi al contrattualismo che pervade un po tutto l’AS 847. Ma per il resto comprendo la manifestata soddisfazione di Brunetta ed Ichino : la sintesi risulta molto più mediazione tecnica che mediazione politica. E con i tempi che corrono è da considerarsi un fatto positivo per le Amministrazioni pubbliche e per,,la Politica. Un’altra constatazione positiva : la integrazione fra Produttivita del lavoro (perno dell’AS 847 originario) e Trasparenza (obiettivo totalizzante dell’AS 746). Ne consegue una sinergia che se proseguita nella fase di decreti delegati ed in quella di costituzione e di funzionamento dell’Organismo per la trasparenza, potrebbe portate una svolta positiva non solo nelle amministrazioni pubbliche , ma anche mel sistema socio/politico/economico del paese. Manca il ponte fra produttività e trasparenza : il monitoraggio gestionale. Ma dall’analisi del’articolato di cui appresso risulterà ancora più evidente la necessita « assoluta » del monitoraggio gestionale. Continuando con la metafora del ponte : senza collegare il paese della produttività con quello della trasparenza , entrambi muoiono per mancanza di flusso di sangue rappresentato dal monitoraggioLa produttività senza monitoraggio non è oggettivamente quantificabile , ;La trasparenza senza monitoraggio.. semplicemente.. non esiste. La produttività senza trasparenza non e valutabile E la trasparenza della produttività e più in generale la trasparenza gestionale sono una esigenza essenziale per evitare le metastasi della corruzione Nel privato la situazione è più complessa ; ma, di massima, il privato non ha bisogno e/o non vuole la trasparenza e quindi puo fare a meno del ponte ; certo che anche nel privato vi è trasparenza, ma sostanzialmente solo quella imposta dal codice civile e dalla normativa fiscale Organismo per la Trasparenza Art,3 comma f prevedere, nell’ambito del riordino dell’ARAN di cui all’articolo 2, l’istituzione, in posizione autonoma e indipendente, di un organismo centrale che opera in collaborazione con il Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e con la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della PPGC Vol. 5.5 111 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 funzione pubblica ed eventualmente in raccordo con altri enti o istituzioni pubbliche, Si rileva innanzitutto una notevole limite alla indipendennza ed autonomia Organismo per la trasparenza con « l’operare in collaborazione con il Ministero dell economia Finanze e con la Presidenza del Consiglio (poteri istituzionali molto forti) ». Ulteriori, anche se eventuali vincoli , potrebbero venire dal raccordo con altri enti o istituzioni pubbliche Rispetto a quanto previsto per l’istituzione dll’Agenzia di cui all’art 5 as 746( assoluta autonomia), i condizionamenti sono veramente notevoli. Molto dipende dall’autorevolezza, dal prestigio, dalla dall’esperienza dei membri che la comporranno e dalla professionalità della struttura tecnica di supporto. Ma non basta. Ritengo opportuno che in sede di predisposizione dei decreti delelegati siamo meglio c hiariti le collaborazioni e i raccordi Compiti : Seguito Art. 3 comma f 1) indirizzare, coordinare e sovrintendere all’esercizio indipendente delle funzioni di valutazioni ; anche qui si pongono problemi di conflitti fra l’indipendenza e, soprattutto al sovrintendere ; ed anche in questo caso vi è l’opportunità di maggiori dettagli in sede di decreti delegati 2) garantire la trasparenza dei sistemi lettera a) art 3 (…….. di valutazione delle amministrazioni pubbliche diretti a rilevare, anche mediante ricognizione e utilizzo delle fonti informative anche interattive esistenti in materia, nonché con il coinvolgimento degli utenti, la corrispondenza dei servizi e dei prodotti resi ad oggettivi standard di qualità rilevati anche a livello internazionale; lettera b) art 3 ( …..obbligo per le pubbliche amministrazioni di predisporre, in via preventiva, gli obiettivi che l’amministrazione si pone per ciascun anno e di rilevare, in via consuntiva, quanta parte degli obiettivi dell’anno precedente e` stata effettivamente conseguita, assicurandone la pubblicità per i cittadini, anche al fine di realizzare un sistema di indicatori di produttività e di misuratori della qualità del rendimento del personale, correlato al rendimento individuale ed al risultato conseguito dalla struttura; Trattasi forse del compito più importante e difficoltoso che, però, senza un monitoraggio gestionale pianificato e standar non ha nessuna probabilita di essere « garantito » 3) di assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale Ritengo che il problema della comparabilià ( benchmarking ) , sia in termini di controllo sia di promozione della produttività, costituisca la questione tecnica più difficile a risolvere : Anzi se intesa come confronto di indici di produttività come valoro assoluto ,come ad es. confrontare l’indice q del comune A con quello k del comune B e per di più in in funzione di standard prestabiliti ( art,3 comma 1, comma 2.a, comma e.4 e comma g), le difficoltà diventano quasi insormontabili. Si noti poi il rischio che si corre nella previsione dell’agire in giudizio degli interessati ed anche di associazioni ( cd. Class action) di cui al comma i). In tutta la mia quarantennale esperienza in materia di produttività, evidenziata in premessa, ho potuto constatare la impossibilità, salvo casi eccezionali, di individuazione di standard quantativi ed « oggettivi » di produttività. Non posso non ricordare i quasi due anni persi nel progetto Fepa alla ricerca degli standard di produttività su cui basare la verifica dei fabbisogni organici Comunque lo stato attuale della tecnologia informatica (IT) consente qualche passo in avanti al riguardo, ma con molta cautela. Invece confronti sono possibili se si fa riferimento a standard di scostamento, sia per il miglioramenti sia per la tenuto sotto controllo Basta pensare, ad agli indici di costi della vita valuati in termi di scostamenti e non non i valori assoluti ; e questo anche per la maggiore validita statistica degli scostamenti, come rapporti. PPGC Vol. 5.5 112 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Per quanto riguarda la questione tecnica degli standard e per evidengt motivi di economia espositiva, .mi fermo qui, sottolinesndo che,in ogni caso e a maggior ragione, va realizzato il monitotaggio di cui al cap. 3.2 Inoltre. per quanto il compito di definire gli strumenti (metodologie e standard) per la valutazione ne ho già sottolineato, nella parte finale del capitolo 2, l’importanza ai fini della realizzazione del monitoraggio gestionale Contenuti della Trasparenza Art 3 com5. La trasparenza costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche a norma dell’articolo117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. Art 3 comma 6 Ai fini del comma 5 la trasparenza e` intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti internet delle pubbliche amministrazioni,delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni,degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali,dei risultati dell’attività di misurazione e valutazione svolta in proposito dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei princıpi di buon andamento e imparzialità. Si noti l’enfasi data alla trasparenza facendo addirittura riferimento al’art 27 della costituzione, intesa anche come accessibilità totale. Altro che segnali forti 5 - Conclusioni Credo che questo lavoro, che avevo sempre rinviato per i motivi in premessa, non abbia bisogno di conclusioni: queste sono già insite nel vari capitoli, E poi le conclusioni operative le trarremo come Astmap. Ritengo pero riportare utile alcuni fatti direttamente e indirettamente collegati all’AS 847 Fort lauderdale 5 gennaio 2009 Emidio valentini 5) Mail del sen. Ichino di risposta La risposta del sen Ichino al la mia precedente :con ottimismo cartesiano,non pensando però e purtroppo al cinismo della rete di cordate che caratterizza questo scorcio di seconda repubblica PPGC Vol. 5.5 113 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Da: Emidio Valentini <[email protected]> Oggetto: risposta ichino e documenti per valutazione AS 1117 ( federalismo fiscale) Data: Venerdì 9 gennaio 2009, 02:58 Caro tutti Vi invio, in anticipo rispetto a tutti gli altri, la risposta di ichino, che, come potete constatare conferma sostanzialmemte tutta la mia analisi. Caro Valentini, grazie del messaggio e degli allegati (una parte dei quali già, peraltro, conoscevo). Come già ebbi a dirLe qualche tempo fa, concordo largamente con le Sue idee e proposte; concordo anche con la segnalazione che Lei fa del difetto di precisione del testo legislativo approvato dal Senato in materia di monitoraggio sistematico: ma questo è terreno tipicamente proprio degli interventi dell’Agenzia centrale, che dovrà specificare con le proprie direttive tutto quanto non è precisato (e sovente non può essere precisato) dalla legge. Quanto al convegno di Rimini, purtroppo tutti gli spazi liberi da impegni parlamentari nella mia agenda sono occupati fino ai primi di maggio. Molto cordialmente Pietro Ichino 6) Valutazione sintetica subito dopo approvazione DDL 847 E per la prima volta si rendono obbligatori gli standard di riferimento::standard di produttività, fabbisogni standard, costi standard.,con criteri sintetici ed efficacia Ma…….. Da: Emidio Valentini <[email protected]> Oggetto: Approvazione, in via definitiva, del DDL 7 e riunione astmap sabato 7 marzo 2009 Data: Mercoledì 25 febbraio 2009, 12:26 Cari tutti, come gia saprete, oggi la Camera ha approvato definitivamente il DDl 847. Avevo qualche dubbio circa eventuali modifiche " peggiorative" da parte della Camera. Invece, per quanto riguarda la trasparenza, la produttività e soprattutto gli indicatori di produttività, non solo è stato confermato tutto ciò che già era previsto nella versione approvata, in prima seduta, dal Senato, ma vi è stata una modifica" molto positiva" con la quale viene previsto : PPGC Vol. 5.5 114 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 "l’obbligo per le amministrazion i cui indicatori di efficienza o produttività si discostino in misura significativa,secondo parametri deliberati dall’organismo centrale di cui al comma 2,lettera f), dai valori medi dei medesimi indicatori rilevati tra le amministrazioni omologhe rientranti nel 25 per cento delle amministrazioni con i rendimenti piu` alti, di fissare ai propri dirigenti, tra gli obiettivi di cui alla lettera b) del medesimo comma 2, l’obiettivo di allineamento entro un termine ragionevole ai parametri deliberati dal citato organismo centrale prevedere Per chi conosce, come la quasi totalità di tutti voi, il Fepa, Il sistema NTG e la diffusa attività della Newman sa benissimo che tutto questo "è gia stato fatto ed a livello operativo"" …………………………………………… 6) lettera al Ministro Brunetta su Analisi e valutazione della Legge 4 marzo 2009, n. 15 Una buona legge, ma …. si ritenne necessario che fossero regolamentati e reso obbligatori: a) la quantificazione e misura della produttività della amministrazioni pubbliche, e la conseguente elaborazione di indicatori standard riguardanti i prodotti finali e di processo, le unita organizzative a partire dalle posizioni di lavoro, al fine di avere, con il sistema ad albero, informazioni leggibili dal basso in alto e viceversa; b) il monitoraggio sistemico informatico e standard dei dati di cui al punto precedente al fine da consentire confronti sia verticali, all’interno dell’ente, sia orizzontali, con altri enti omogenei; c) la trasparenza del monitoraggio; d) la valutazione delle organizzazioni e del personale che tenga soprattutto conto delle indicazioni scaturenti dal monitoraggio. Si pensava, auspicava che se ne tenesse conto o nel DLGs attuativo o nelle responsabilità della futura Civit.. E invece…. . Astmap- Associazione per la trasparenza ed il monitoraggio gestionali nelle amministrazioni pubbliche www.astmap.it Il Presidente Roma, 25 marzo 2009 Signor Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e, per conoscenza, Signor Presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati Signor Presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato Signor Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei deputati Signor Presidente della Commissione Lavoro del Senato PPGC Vol. 5.5 115 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Nella qualità di rappresentanti di ASTMAP, Associazione, senza fine di lucro, per la trasparenza ed il monitoraggio gestionale delle Amministrazioni Pubbliche, torniamo a scriverLe dopo aver presentato nei mesi di gennaio e febbraio al Suo Staff alcune applicazioni informatiche già operative della metodologia NTG. Gli esiti di tali presentazioni ci sono parsi incoraggianti di approfondimenti e sviluppi. Ed è per questo motivo che, ad avvenuta approvazione del Disegno di Legge da Lei proposto alle Camere, di cui ci rallegriamo, desideriamo sottoporLe ulteriori elementi di riflessione. La lettura del testo definitivo della Legge ci ha convinti ancora di più dell’utilità della nostra proposta metodologica. Siamo fermamente convinti che la produttività e la trasparenza, aspetti fondamentali della Legge, per poter essere raggiunti e mantenuti devono promanare dal monitoraggio gestionale. La produttività senza monitoraggio non solo non è esattamente misurabile, ma non è nemmeno ‘conoscibile’; la trasparenza senza monitoraggio è inefficace. Per dare la dimostrazione distesa di quanto qui sosteniamo, Le inviamo in allegato un sintetico commento alla legge n. 15 del 2009 e alcune proposte che sottoponiamo alla Sua attenzione ai fini di una loro presa in considerazione nelle predisposizione dei decreti legislativi. Delle proposte, riportiamo di seguito, per Sua comodità, la parte conclusiva: “E’ in questa ottica, quindi, che la nostra Associazione, intende fornire il proprio contributo proponendo che, nei decreti legislativi in corso di redazione, venga previsto e reso obbligatorio: a)… il monitoraggio quantitativo, sistemico e permanente 1) del piano delle attività e dei prodotti istituzionali 2) del piano delle attività e dei prodotti dei processi, estesi alle singole posizioni di lavoro, 3) del piano delle risorse umane 4) del piano dei centri di costo, del piano dei conti e del piano degli indicatori di gestione; b il monitoraggio della produttività del lavoro, a partire dalle posizioni di lavoro, dei costi delle attività e dei prodotti istituzionali di cui al precedente punto b1), della qualità delle attività e dei servizi resi;” Siamo a Sua disposizione per fornire quanto Lei ritenga necessario. Presidente Consiglio Direttivo Dott. Emidio Valentini Presidente Consiglio Scientifico Prof. Mario Rinaldi Analisi e valutazione della Legge 4 marzo 2009, n. 15 "Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonchè disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e alla Corte dei conti» Premessa: l’ASTMAP PPGC Vol. 5.5 116 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Nel gennaio dello scorso anno, con atto del Notaio Salaris in Roma, è stata costituita la “Associazione per la Trasparenza ed il Monitoraggio gestionale delle Amministrazioni Pubbliche”, ASTMAP, di cui fanno parte dirigenti, professionisti, docenti e ricercatori. L’Associazione è apolitica e non ha finalità di lucro. L’Associazione si propone di promuovere la diffusione di cultura, di metodiche, di tecniche e di proposte normative tendenti alla trasparenza ed al monitoraggio delle Pubbliche Amministrazioni con particolare riferimento alle attività gestionali ed ai loro livelli di efficienza e di efficacia. Si propone altresì di realizzare il monitoraggio permanente dello stato di attuazione della trasparenza e del monitoraggio gestionali, pubblicandone annualmente i risultati.(art 2 dello Statuto) L’Associazione trae origine, e di fatto opera, dal convegno del comune di Rimini del 25/26 gennaio 2007 (gli atti sono disponibili sul sito www.astmap.it) sul tema “Trasparenza, funzionalità, efficienza, etica nella Pubblica Amministrazione: precedenti storici, stato attuale e prospettive”. Tale convegno giungeva a coronamento di una lunga attività preparatoria che aveva dato luogo a sperimentazioni concrete in varie strutture pubbliche del Paese con l’obiettivo di collaudare tecniche organizzative ed informatiche frutto di molteplici competenze ed esperienze, applicabili, nella nostra visione del problema, al settore della pubblica amministrazione. Era anche l’occasione, a distanza di 16 anni dalla conclusione, per valutare l’esperienza del progetto Fepa, la sua incidenza sulla cultura della PA degli anni ‘90 e per analizzare i motivi della mancata applicazione di tutta la normativa che tale cultura aveva determinato (a partire dal dlgs 29/1993 e fino ai cosiddetti dlgs Bassanini). Come sopra anticipato, dal convegno è scaturita la decisione di costituire una associazione (la ASTMAP) che affrontasse e promuovesse i temi della produttività, monitoraggio e trasparenza nelle amministrazioni pubbliche. Il periodo successivo alla iniziativa di Rimini è stato caratterizzato, oltre che dalla estesa diffusione degli atti a sensibilizzazione delle Istituzioni sui relativi contenuti e proposte e dai molteplici seminari ed incontri interni all’Astmap che hanno permesso di definire contenuti, modalità e tempi per la realizzazione dei suoi fini istituzionali da: una serie di ulteriori convegni, tra i quali quelli: -con il comune di Trevico (Av) che ha visto la partecipazione del Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, di assessori della regione Campania, e di molti dirigenti della amministrazione regionale, -con i comuni di Cremona, Riccione, Marsciano, -con il Centro Studi Bellunese, -con l’ospedale Villa Betania di Napoli, -con il consorzio interuniversitario Universus di Bari, Particolare attenzione è stata inoltre rivolta dalla Associazione alla analisi e valutazione delle iniziative legislative riguardanti produttività, monitoraggio e trasparenza nella PA, temi sui quali, con questo documento, si vogliono offrire spunti di riflessione, anche proponendo concetti e definizioni proprie di ASTMAP. 1) Produttività, Monitoraggio, Trasparenza (un confronto tra le iniziative legislative) Dal confronto sulla frequenza di tali termini nel AS 1859/AC 2161 (scorsa legislatura e decaduto per scioglimento anticipato delle Camere) e la Legge 15/2009 risulta evidente la differenza della frequenza dei termini produttività e trasparenza. PPGC Vol. 5.5 117 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Prospetto comparativo tipo e numero parole chiave per ciascun documento Documento Parole chiave --------------------------------------------------------------------------------------------Trasp.za Misura Monit.gio Prod.itá Eff.nza Costi Eff.cia etica Migl.nto Qualità Valut.ne Continuo AS.1859 2 9 5 0 3 0 6 0 0 13 34 (già AC 2161) L 15/09 33 12 6 3 10 8 4 1 0 0 7 Il termine costi è presente quattro volte nella L 15/2009, ma non è mai riferito ai costi di gestione e non presuppone, quindi, la presenza di una contabilità analitica; i costi da “tenere sotto controllo“ risultano essere solo quelli delle spese per il personale. Va comunque rilevato che la legge delega è innanzitutto finalizzata alla ottimizzazione della produttività del lavoro. Il termine monitoraggio presenta nei due testi frequenze simili che a nostro avviso, anche considerando l’insieme delle parole chiave, non danno adeguato conto della essenzialità di tale attività in qualsiasi processo di verifica e valutazione risultati. Il termine è citato solo 3 volte nella L 15/2009 e con la stessa valenza presente nel AS1859, cioè senza alcun riferimento alla produttività ed alla trasparenza gestionale. Eppure risulta evidente che senza monitoraggio non si hanno nè indicatori di produttività, nè trasparenza. Il termine efficacia appare solo una volta nella L. 15/2009, per la precisione nell’art.1, comma 1 lett. b) miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle procedure della contrattazione collettiva; Per quanto riguarda la qualità, nessun riferimento alle ISO9000. Ma questa è la conseguenza dei troppi compromessi delle società di certificazione nelle esperienze, peraltro non molte, fatte nelle amministrazioni pubbliche. 1.1 Produttività Nel Web risulta che il termine produttività è presente circa 10.000.000 volte, mentre il termine indicatori di produttività solo 1000 (rapporto 1/10000); una sproporzione che evidenzia il fatto che “produttività“ è presente più come slogan che come tecnica di analisi. In questo quadro, una nota positiva, anche se allo stato solo di natura formale, è offerta dalla L. 15/2009: il termine produttività compare 10 volte e indicatore di produttività 2 volte (rapporto 1/5). Per questo, la nostra attenzione è rivolta alla parte riguardante gli indicatori di produttivita e di andamento gestionale e cioè ai comma 1 e 2 lett.d) dell’art. 4, che si riportano di seguito. Art 4 comma 1 ….. nonchè a prevedere l’obbligo per le amministrazioni, i cui indicatori di efficienza o produttività si discostino in misura significativa, secondo parametri deliberati dall’organismo centrale di cui al comma 2, lettera f), dai valori medi dei medesimi indicatori rilevati tra le amministrazioni omologhe rientranti PPGC Vol. 5.5 118 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 nel 25 per cento delle amministrazioni con i rendimenti più alti, di fissare ai propri dirigenti, tra gli obiettivi di cui alla lettera b) del medesimo comma 2, l’obiettivo di allineamento entro un termine ragionevole ai parametri deliberati dal citato organismo centrale. L’art 4 comma 1, eliminando il generico richiamo alla media degli indicatori delle amministrazioni omologhe (originariamente previsto dal AS 847) e fissando un indice di riferimento (25%) innova positivamente le modalità di comparazione tra le amministrazioni. Tuttavia, senza un sistema organico di monitoraggio gestionale, standard, informatizzato e controllato quanto stabilito dal comma avrà difficoltà a trovare reale attuazione. Art.4 comma 2 let.d) ….. promuovere la confrontabilità tra le prestazioni omogenee delle pubbliche amministrazioni anche al fine di consentire la comparazione delle attività e dell’andamento gestionale nelle diverse sedi territoriali ove si esercita la pubblica funzione, stabilendo annualmente a tal fine indicatori di andamento gestionale, comuni alle diverse amministrazioni pubbliche o stabiliti per gruppi omogenei di esse, da adottare all’interno degli strumenti di programmazione, gestione e controllo e negli strumenti di valutazione dei risultati; L’art.4, comma 2 lett d) prevede opportunamente la comparabilità e la fissazione di indicatori di andamento gestionale, non specificati, ma che possono riguardare tutti gli altri aspetti della produttività (costi, qualità, tempestività ). Anche in questo caso, senza un sistema organico di monitoraggio gestionale tale comma non potrà avere concretamenta attuazione. Proseguendo nell’approfondimento della legge 15/2009, si constata la coincidenza fra indicatori di efficienza e produttività; viene quindi del tutto trascurata la accezione di produttività come mix di efficienza ed efficacia. 1.2 Produttività del lavoro Una immediata constatazione: la legge 15/2009 ripropone, con forza, la dovuta attenzione sulla produttività del lavoro, innovando su di un clima culturale che per più di un decennio aveva fatto calare il silenzio su questo tema. Considerata la centralità dell’argomento nella legge 15/2009, si riporta quanto precisato a riguardo nel convegno di Rimini ………………………… “2.5.8.2 Produttività del lavoro 2.5.8.2.1 Definizioni, caratteristiche, problematiche Come è noto, la produttività del lavoro (o rendimento delle risorse umane) di un ente, di una unità organizzativa, di una attività è il rapporto fra la relativa produzione in un determinato periodo e ore lavorate (produttività effettiva) o ore contrattuali (produttività contrattuale), utilizzate per realizzarla. Evidentemente non mi dilungo su questo argomento, ma ritengo necessario ed utile sottolineare che la corretta individuazione di questo rapporto richiede: - il piano della attività istituzionali (le attività il cui risultato sono prodotti istituzionali/finali) - il piano delle unità organizzative, a partire dalla posizioni di lavoro; - il piano delle attività processo (le attività il cui risultato sono i prodotti processi, pezzi dei PPGC Vol. 5.5 119 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 prodotti finali), ottenuto, a matrice, collegando le attività istituzionali a tutte le posizioni di lavoro che partecipano alla loro realizzazione; - il piano delle risorse umane, distintamente per qualifiche e profili contrattuali ed espresse in ore; - la misura delle attività istituzionali mediante quantificazione dei relativi prodotti/risultato; - l'individuazione del tempo medio di risorse umane utilizzate, nel periodo di riferimento, per ciascuna unità prodotto/processo e distinte sempre per qualifiche e profili (produttivitá di attività/prodotto); - l’individuazione di “pesi” per ciascun prodotto processo, per renderli sommabili e calcolare la produttività per ciascuna unità organizzativa, a partire dalla posizione di lavoro; -il monitoraggio organico e definito dei dati (possibilmente trimestrali) contenuti nei vari piani. Come sottolineato in precedenza l’indice di produttività che si ricava a partire dal tempo medio per prodotto che è, esso stesso, un indice, e fino all’indice di ente, non ha valore di per sé, ma solo come parametro da utilizzare per individuare gli scostamenti di produttività, sia verticalmente (nell’ambito della stessa attività e della stessa struttura organizzativa e dell’ente) come confronti nel tempo sia orizzontalmente (benchmarking) mediante confronti con attività omogenee e, con maggiori difficoltà, di unità organizzative omogenee di altri enti. Disponendo di una sufficiente banca dati storica dell’ente o di diversi enti omogenei (come ad es. gruppi omogenei di ospedali, comuni ecc.) é possibile individuare indici di produttivitá di riferimento da utilizzare per: - verifica/ristaffatura dei fabbisogni organici nello stesso ente (se si dispone di sola banca dati di ente); - verifica/rideterminazione fabbisogni organici (se si dispone di banca dati di enti omogenei); - attribuzione incentivi economici; - valutazione prestazioni dirigenziali. Gli indici/indicatori di produttività richiedono, come peraltro tutti gli indici, definizioni precise relative alla tipologia e al rilevamento dei dati al numeratore (produzione) ed al denominatore (risorse umane). E gli adempimenti sopraelencati costituiscono condizione indispensabile per la loro concreta individuazione coerente con la definizione data. Sono indicazioni logicamente ovvie. Ma vanno rese obbligatorie come in tutti i casi di analisi, da usare per la valutazione dell’andamento di un fenomeno (si pensi ad es, a tutti gli indicatori usati in medicina, nella meterorologia, nel rilevamento del costo della vita. ecc..). 1.3 Trasparenza Nell’articolato della 15/2009 si nota il faticoso, ma positivo, compromesso bipartisan che ha consentito di inserire nella legge buona parte della normativa prevista nell’originario AS746 di iniziativa dell’opposizione (primo firmatario sen. Pietro Ichino). Non vi è più l’Agenzia per la Trasparenza (art 5 del AS746), ma l’Organismo centrale (art 4 comm 2 lett.f). Si comprende la manifestata soddisfazione di Brunetta ed Ichino: la sintesi risulta molto più mediazione tecnica che mediazione politica Un’altra constatazione positiva: l’integrazione fra produttivita del lavoro e trasparenza. Ne consegue una sinergia che se proseguita nella fase di decreti delegati ed in quella di costituzione e di funzionamento dell’Organismo centrale, potrebbe portare una svolta positiva non solo nelle amministrazioni pubbliche, ma anche nel sistema socio/politico/economico del paese. Manca tuttavia il ponte fra produttività e trasparenza: il monitoraggio gestionale. La produttività senza monitoraggio non solo non è oggettivamente quantificabile, ma non è nemmeno conoscibile: la trasparenza senza monitoraggio semplicemente non esiste. E questa è una caratteristica vitale nel ‘pubblico’, non solo per la produttività e la trasparenza, ma anche per evitare le metastasi della corruzione. PPGC Vol. 5.5 120 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 1.3.1 Organismo centrale Art. 4, comma 2 lett. f) Istituzione …... prevedere, nell’ambito del riordino dell’ARAN di cui all’articolo 3, l’istituzione, in posizione autonoma e indipendente, di un organismo centrale che opera in collaborazione con il Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e con la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica ed eventualmente in raccordo con altri enti o istituzioni pubbliche, con il compito di indirizzare, coordinare e sovrintendere all’esercizio indipendente delle funzioni di valutazione, di garantire la trasparenza dei sistemi di cui alle lettere a) e b), di assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale, informando annualmente il Ministro per l’attuazione del programma di Governo sull’attività svolta. I componenti, in numero non superiore a cinque, sono scelti tra persone di elevata professionalità, anche estranee all’amministrazione, che non abbiano interessi di qualsiasi natura in conflitto con le funzioni dell’organismo, con comprovate competenze in Italia o all’estero nelle materie attinenti la definizione dei sistemi di cui alle lettere a) e b), e sono nominati, nel rispetto del principio della rappresentanza di genere, con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, di concerto con il Ministro per l’attuazione del programma di Governo, per un periodo di sei anni e previo parere favorevole delle competenti Commissioni parlamentari, espresso a maggioranza dei due terzi dei componenti; L’indipendenza ed autonomia dell’Organismo centrale dipenderà in buona parte dall’autorevolezza, dal prestigio, dall’esperienza dei membri che la comporranno e dalla professionalità della struttura tecnica di supporto. Ma non basta. E’ opportuno che in sede di predisposizione dei decreti delegati siano meglio chiarite le collaborazioni e i raccordi. Compiti: 1) indirizzare, coordinare e sovrintendere all’esercizio indipendente delle funzioni di valutazioni; Anche in questo caso si pone l’esigenza che in sede di decretazione delegata siano affrontati eventuali conflitti per quanto attiene l’indipendenza e, soprattutto, il sovrintendere 2) garantire la trasparenza dei sistemi lettera a) di valutazione delle amministrazioni pubbliche diretti a rilevare, anche mediante ricognizione e utilizzo delle fonti informative anche interattive esistenti in materia, nonché con il coinvolgimento degli utenti, la corrispondenza dei servizi e dei prodotti resi ad oggettivi standard di qualità rilevati anche a livello internazionale; PPGC Vol. 5.5 121 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 lettera b) di predisporre, in via preventiva, gli obiettivi che l’amministrazione si pone per ciascun anno e di rilevare, in via consuntiva, quanta parte degli obiettivi dell’anno precedente e` stata effettivamente conseguita, assicurandone la pubblicità per i cittadini, anche al fine di realizzare un sistem di indicatori di produttività e di misuratori della qualità del rendimento del personale correlato al rendimento individuale ed al risultato conseguito dalla struttura; Si tratta del compito più importante e difficoltoso che, tuttavia, in assenza di un adeguato sistema di monitoraggio gestionale non ha nessuna probabilità di essere «garantito». 3) di assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale. Si ritiene che il problema della comparabilità, sia in termini di controllo sia di promozione della produttività, costituisca la questione tecnica più difficile da risolvere. Anzi se intesa come confronto di indici di produttività, come valore assoluto, come ad es. confrontare l’indice q del comune A con quello k del comune B e per di più in funzione di standard prestabiliti (art,3 comma 1, comma 2.a, comma e.4 e comma g), le difficoltà diventano quasi insormontabili. Invece confronti sono possibili se si fa riferimento a standard di scostamento, sia per il miglioramento sia per la tenuta sotto controllo. Basti pensare agli indici di costi della vita valutati in termini di scostamenti e non di valori assoluti; e questo anche per la maggiore validità statistica degli scostamenti, come rapporti. 2. Conclusioni Il Paese ha bisogno di avere una amministrazione pubblica snella ed efficiente capace di rispondere tempestivamente alle richieste di servizi da parte dei cittadini e delle imprese. Per valorizzare il merito, per gestire in modo efficiente ed efficace le attività nei pubblici uffici, per assicurare la trasparenza amministrativa occorre predisporre regole normative, metodologiche, tecnologiche, finalizzate alla individuazione, monitoraggio e valutazione delle produttività, intesa come mix sistemico del produrre di più, a minor costi, prima e meglio. Per perseguire tali obiettivi, la nostra Associazione ritiene sia necessario regolamentare e rendere obbligatori: a) la quantificazione e misura della produttività della amministrazioni pubbliche, e la conseguente elaborazione di indicatori standard riguardanti i prodotti finali e di processo, le unita organizzative a partire dalle posizioni di lavoro, al fine di avere, con il sistema ad albero, informazioni leggibili dal basso in alto e viceversa; b) il monitoraggio sistemico informatico e standard dei dati di cui al punto precedente al fine da consentire confronti sia verticali, all’interno dell’ente, sia orizzontali, con altri enti omogenei; c) la trasparenza del monitoraggio; PPGC Vol. 5.5 122 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 d) la valutazione delle organizzazioni e del personale che tenga soprattutto conto delle indicazioni scaturenti dal monitoraggio. ============================================================================= ============================================================================= ============================================================================= ============================================================================= ================================================== 7) Prima bozza decreto legislativo attuativo legge 15/2009 Giovedì 30 Aprile 2009, 02:54 Da: " Un pessimo inizio dell’iter del DLgs 150/2009 , E la “performance” di origine tremontiana ,oltre a causare confusione tecnica e normativa, rende il DLgs palesemente incostituzionale per eccesso di delega ma.. qualche speranza nella mail di un menbro autorevole della mailing list astmap Caro Luciano (Hinna) Mi è doveroso informarti che, dalla lettura nella versione circolante -fonte CGIL e per la parte riguardante la produttivita, la bozza del Dgs è non solo "evidentemente incostizionale", ma anche offensiva del buon senso amministrativo/aziendale e "tossica " per le Amministrazioni pubbliche . Dal contenuto e forma della mia email, contrariamente al mio solito, fredda e burocraticamente autorevole, avrai notato che l'Astmap, da un chiaro e convinto appoggio alla legge 15/2009 ed alla coppia Brunetta /Ichino Si accingeva, coerentemente con i suoi fini istituzionali , a prendere tutte le iniziative più opportune per una modifica radicale, prima ,ed un annullamento ,dopo, diventando, oggettivamente, la punta, qualificata e di prestigio ( scusa questa manifestazione di orgoglio) della opposizione , più estesa di quanto tu possa pensare, ,al Dlgs e , più in generale, a tutte le iniziative di Brunetta Ma che succede nel Suo "intorno"?; Di chi è la responsabilita di aver inserito, per ben 90 volte, il termine "performance" ( un contenitore senza,o con troppo equivoci significati) assente del tutto nella 15/2009, e di non fare nessun cenno al monitoraggio gestionale, agli indicatori di produttivita ed al quartile superiore di rifermento per valutare la produttivita/efficienza ( produttività del lavoro)?. Saluti Emidio Perugia, 30 aprile 2009 Da:………………………………………….. PPGC Vol. 5.5 123 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 A: Emidio Valentini <[email protected]> Inviato: Giovedì 30 aprile 2009, 8:23:30 Oggetto: Re: prima bozza decreto legislativo attuativo legge 15/2009 e primo commento CGIL caro emidio, non so la fonte del tuo decreto, ma non è l'ultima versione, io ho lavorato al decreto ….. gira già la nuova versione e sarà ufficiale già tra qualche giorno, saluti Liciano ============================================================================= ============================================================================= ============================================================================= =============================== 8) Lettera inviata ai membri della commissione affari costituzionale della camera su analisi e valutazione legge n. 15/2009 e DLgs attuativo. come inviato dal Governo al Parlamento il 2 maggio 2009 una analisi forse eccessiva , ma necessaria , del confronto fra legge e DLgs, con la conferma della sintetica valutazione del precedente punto 7 e con una sintetica proposta di …………un rimedio che attenua. ma non elimina l’inostituzionalitò Da: Emidio Valentini <[email protected]> Oggetto: un contributo per il DLgs attuativo della legge 15/2009 A: [email protected], [email protected], ……. Data: Lunedì 15 giugno 2009, 21:14 Associazione Per la Trasparenza ed il Monitoraggio nelle Amministrazioni Pubbliche www.astmap.it Egregi Onorevoli Deputati Commissione Affari Costituzionali PPGC Vol. 5.5 124 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Camera dei Deputati - Roma Oggetto ; analisi e valutazione legge n. 15/2009 e DLgs attuativo. come inviato dal Governo al Parlamento il 2 maggio 2009 come anticipato nella precedente email del 15 Maggio u s. , inviamo il documento in oggetto, predisposto, in ottemperanza ai suoi fini istituzionali, da questa Associazione, come contributo al miglioramento " tecnico/giuridico/gestionale del DLgs attuativo della legge n. 15/2009. Ringraziando per l'attenzione, distinti saluti Il Presidente del Consiglio Direttivo Il Presidente del Consiglio Scientifico Emidio Valentini Mario Rinaldi Premessa: l’ASTMAP . L’Associazione è apolitica e non ha finalità di lucro. L’Associazione si propone di promuovere la diffusione di cultura, di metodiche, di tecniche e di proposte normative tendenti alla trasparenza ed al monitoraggio delle Pubbliche Amministrazioni con particolare riferimento alle attività gestionali ed ai loro livelli di efficienza e di efficacia. Si propone altresì di realizzare il monitoraggio permanente dello stato di attuazione della trasparenza e del monitoraggio gestionali, pubblicandone annualmente i risultati.(art 2 dello Statuto) Particolare attenzione è stata inoltre rivolta dalla Associazione alla analisi e valutazione delle iniziative legislative riguardanti produttività, monitoraggio e trasparenza nella PA, temi sui quali, con questo documento, si vogliono offrire spunti di riflessione, anche proponendo concetti e definizioni proprie di ASTMAP. Parte Prima Analisi e valutazione della Legge 4 marzo 2009, n. 15 "Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonchè disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e alla Corte dei conti» PPGC Vol. 5.5 125 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Vedere punto 6 Parte Seconda Analisi e valutazione Decreto legislativo di attuazione della Legge 4 marzo 2009, n. 15 (come inviato al Parlamento il 2 maggio 2009) 1) Produttività, Monitoraggio, Trasparenza, Valutazione (un confronto tra le iniziative legislative) Dal confronto sulla frequenza di tali termini nella Legge 15/2009 e il DLgs attuativo risulta evidente la differenza della frequenza dei termini produttività e trasparenza. Prospetto comparativo tipo e numero parole chiave per ciascun documento Documento Parole chiave --------------------------------------------------------------------------------------------Trasp.za Misurazone Monit.gio Prod.itá Eff.nza Costi Eff.cia Qualità Valut.ne Ind.ri perf/ce L 15/09 12 6 10 4 DLGs 34 8 31 4 7 1 10 7 6 33 4 10 8 0 15 85 7 Come si può rilevare le parole chiavi sono tutte, quantitavamente, in aumento , ma ciò non significa che i valori /fattori cui si rifericono abbiamo tutti una maggiore rilevanza . In realtà il valore/fattore che caratterizza tutto il dlgs è la performance, del tutto non citato dalla legge. Tale fattore è cosi pervasivo , totalizzante ed equivoco da comprendere. potenzialmente tutti i quattro fattori che caratterizzano i « sistemi gestionali »,sopra riportati. Ne consegue l’impossibilità tecnica tecnica di confronti ( Legge 15/2009/DLgs attuatvo) fra i vari fattori che nel DLgs sono ora sola : trasparenza. monitoraggio, valutazione della performance. Il tutto diventerebbe logico e coerente se il termine perfomance venisse inteso come un aggiornamento « metodologico » del termine produttività , nel significato consolidato di mix sistemico di Produttività e qualità PPGC Vol. 5.5 126 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Analoghe cosiderazione sono state fatte, negli anni 80-90, per la cosiddetta qualità totale, sempre come aggiormmento metodologico di « produttività e qualità Rimane l’esigenza del monitoraggio gestionale, ma questo risulterebbe una derivata logica e necessaria nel caso di specificazione della performance come sopra riportata 2 - Differenze nei contenuti fra Legge 15/2009 e dlgs attuativo Premessa Le considerazioni di seguito esposte, di natura elusivamente tecnica, mirano ad evidenziare alcuni aspetti critici del provvedimento finalizzati all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza gestionale della pubbliche amministrazioni. Come tali non riguardano, pertanto, quelle parti del provvedimento che si occupano della modifica delle regole della contrattazione collettiva nazionale ed integrativa, dei rapporti fra le pubbliche amministrazioni e le organizzazione sindacali negoziali e delle modifiche al decreto legislativo 165/2001. L’esposizione delle note critiche segue, fin dove è possibile, il confronto fra il testo del decreto legislativo del ministro Brunetta, così come approvato dal Consiglio dei ministri 22 aprile 2009 e registrato dalla RGS, e quello della legge delega 15/2009, mettendo in evidenza le eventuali differenze, là dove ci sono, fra i due provvedimenti.. Titolo I - principi generali - l’articolo 4, comma 1, delle legge 15/2009, dispone che “……. l’esercizio della delega nella materia…… è finalizzato modificare ed intergare la disciplina del sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, al fine di assicurare elevati standard qualitativi ed economici dell’intero procedimento di produzione del servizio reso all’utenza……” a prevedere l’obbligo per le amministrazioni, i cui indicatori di efficienza o produttività si discostino in misura significativa, secondo parametri deliberati dall’organismo centrale di valutazione da istituire nell’ambito della riorganizzazione dell’ARAN, “….. dai valori medi dei medesimi indicatori rilevati tra le amministrazioni omologhe rientranti nel 25 % delle amministrazioni con i rendimenti più alti, di fissare ai propri dirigenti tra gli obiettivi……” anche quello “di allineamento entro un termine ragionevole ai parametri deliberati dall’organismo centrale di valutazione……”; - il successivo, comma 2, sub d),dello stesso articolo individua, poi, fra i principi ed i criteri alla base della delega, fra gli altri, anche quello di “….. promuovere la confrontabilità tra le amministrazioni omogenee delle pubbliche amministrazioni anche al fine di consentire la comparazione PPGC Vol. 5.5 127 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 dell’attività e dell’andamento gestionale nelle diverse sedi territoriali ove si esercita la pubblica funzione, stabilendo annualmente a tal fine indicatori di andamento gestionale comuni alla diverse amministrazioni pubbliche o stabiliti per gruppi omogenei di esse….”. L’articolo 1 del decreto delegato, invece, non sembra dare il giusto risalto a questi principi e criteri. Non può considerarsi tale, infatti, il richiamo fatto, in modo generico, al comma 2 dello stesso articolo, là dove viene precisato che “le disposizioni …… assicurano una migliore organizzazione del lavoro,……, elevati standard qualitativi e economici delle funzioni e dei servizi, l’incentivazione della qualità della prestazione lavorativa,……l’incremento dell’efficienza del lavoro pubblico ed il contrasto alla scarsa produttività e all’assenteismo nonché la trasparenza dell’operato delle amministrazioni pubbliche…”. Criticità Su questo punto, la diversità dei contenuti della legge delega e del decreto delegato oltre a sollevare fondati dubbi di costituzionalità. evidenzia in particolare la possibilità che venga meno l’esigenza di dare principi e criteri comuni alle diverse amministrazioni, ritenuti indispensabili per favorire il confronto degli standard di produttività e per individuare nuovi indicatori ai quali fare riferimento, secondo una logica di sviluppo dinamico dei flussi di produzione. Una delle strade da percorrere se si vogliono combattere l’inefficienza e la scarsa produttività delle pubbliche amministrazioni è quella di mettere a confronto le une con le altre per stimolando la crescita di quelle meno virtuose. Titolo II – Misurazione, valutazione e trasparenza della performance Capo I –disposizioni generali - l’articolo 2, comma 1, del decreto delegato, individua come finalità del provvedimento quella….. “di assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa e individuale”; - il successivo articolo 3, comma 1, introduce fra i principi generali per la misurazione e valutazione della performance “………trasparenza dei risultati delle amministrazioni pubbliche e delle risorse impiegate per il loro perseguimento”. Criticità I concetti introdotti, sicuramente validi ed in parte condivisibili, dovrebbero essere meglio esplicitati; in particolare andrebbe definito il contenuto della PPGC Vol. 5.5 128 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 performance, per capire se concettualmente attraverso la sua misurazione e valutazione si possa pervenire alla misurazione e valutazione della produttività del lavoro di cui parla la legge delega. E’ fondamentale, su questo punto, conoscere se la gestione della performance sottintende anche la gestione dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità delle prestazioni dei pubblici uffici. Capo II- il ciclo di gestione della performance - l’articolo 4, commi 1 e 2, introduce il ciclo di gestione della performance e l’articolazione delle relative fasi. - l’articolo 5, commi 1 e 2, collega, fra l’altro, la definizione e la programmazione degli obiettivi triennali in modo “tale da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi”. Ciò sembra essere in contrasto con quanto previsto poi dall’art.8, lettere f) e g), dove la misurazione e la valutazione della performance organizzativa viene collegata anche a “l’efficienza nell’impiego delle risorse,……, al contenimento ed alla riduzione dei costi, nonché all’ottimizzazione dei tempi dei procedimenti amministrativi……alla quantità e qualità delle prestazioni e dei servizi erogati”; - l’articolo 6, prevede il “monitoraggio della performance” . Si tratta di una novità positiva che andrebbe meglio specificata indicando criteri e principi omogenei per tutte le amministrazioni pubbliche che vanno al di là delle mera verifica delle performance perché dovrebbero interessare tutti i fattori produttivi che influenzano il sistema di controllo di gestione, solo così sarà possibile valutare l’eventuale necessità e consistenza degli interventi correttivi. Criticità Gli obiettivi programmati su base triennale possono riferirsi anche al miglioramento quantitativo dei servizi offerti (quando l’offerta è inferiore alla domanda) ed al contenimento/riduzione dei loro costi e pertanto essere collegati ad indicatori di carattere quantitativo. Inoltre, l’attuazione del principio della programmazione triennale, in alcune realtà amministrative pubbliche - soprattutto enti locali, dove quasi i due terzi dei comuni è al disotto dei cinquemila abitanti - si scontra con le esigenze quotidiane e con la scarsità delle risorse, del tutto insufficienti per fornire i servizi all’utenza in modo adeguato. Si ritiene, in proposito che la possibilità di poter disporre di semplici strumenti di gestione e monitoraggio delle attività e dei costi faciliterebbe meglio dei programmi triennali l’attenzione al risultato del servizio. Viceversa, sarebbe auspicabile anche la possibilità di introdurre un PPGC Vol. 5.5 129 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 orientamento a comportamenti flessibili ed adattabili alle reali esigenze del momento ponendosi obiettivi gestionali che caratterizzano il fare in coerenza con la misurazione (fare di più, nel minor tempo, con la migliore qualità ed al minor costo). La verifica dei risultati, affidata alla direzione amministrativa, è soprattutto una responsabilità della politica che va supportata da metodi gestionali, strumenti e professionalità adeguati. Il sistema di valutazione (articoli da 7 a 9) deve basarsi su alcuni indicatori significativi e rappresentativi dei diversi profili di efficienza e di efficacia gestionale, in modo che gli operatori siano concentrati sulla realizzazione delle attività che di volta in volta gli vengono assegnate dalla direzione politica.. Questi indicatori diventano quindi riferimento per i risultati conseguiti e , allo stesso tempo, riferimento per valutare l’andamento della gestione in periodi temporali successivi. Le esigenze della politica non sono statiche nel tempo e l’organizzazione deve essere pronta a dare risposte immediate, prescindendo anche dall’eventuale programmazione di medio/lungo periodo. Infine, il “Piano della performance e Relazione sulla performance”, previsti dall’articolo 10 vanno valutati positivamente perché ad essi viene collegata la ricerca di indicatori significativi come punto di riferimento per decidere le azioni necessarie allo sviluppo dell’organizzazione ed al miglioramento della performance. Va detto tuttavia che se non saranno collegati ad un idoneo sistema di monitoraggio, costante nel tempo, dei processi produttivi, dei tempi, dei costi dei servizi, rischiano di diventare il libro dei sogni. L’esperienza fatta con il d.lgs.286/99 sulla introduzione del controllo di gestione senza obbligo del monitoraggio è da considerarsi illuminate in tal senso. Capo III – Trasparenza e rendicontazione della performance L’art. 11. comma 3, introducendo il concetto di “Trasparenza della performance” sembra finalizzarlo all’accessibilità totale, e questo appare troppo riduttivo perché sembra non considerare affatto la trasparenza gestionale. Il comma 4 dello stesso articolo, sembra recuperare in parte tale concetto perché prevede al monitoraggio dell’andamento dei costi effettivi dei servizi ed quelli imputabili al personale, per verificare il loro andamento nel tempo. Criticità Nel suo insieme le disposizioni dell’articolo 11, a fronte di concetti validi come, ad esempio la determinazione dei costi analitici per servizio/prodotto, la cui utilità supera senz’altro il semplice concetto di trasparenza, in quanto integra l’analisi organizzativa, mettono in campo un obbligo di divulgazione delle informazioni che non sono particolarmente significative o utili all’utenza. Sarebbe, invece, molto utile diffondere anche informazioni sui procedimenti relativi ad atti, beni, servizi, provvedimenti in generale, in quanto consentono all’utente di sapere per tempo, come, quando , dove è possibile rivolgersi per le proprie esigenze e i tempi ci conclusione del procedimento. Va tenuto presente, inoltre, che le associazioni di categoria possono fornire utili indicazioni per valutare l’efficacia dei servizi al cittadino ma non gli standard di produzione degli uffici pubblici e PPGC Vol. 5.5 130 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 questo rafforza ancora di più l’esigenza di chiarire che il concetto della trasparenza deve essere allargato alla gestione. CAPO IV – Soggetti del processo di misurazione e valutazione della performance Art.12 – Soggetti ……………….. Art.13 – Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’intergità delle amministrazioni pubbliche. Si tralascia volutamente qualsiasi considerazione critica sulla collocazione ed autonomia della Commissione e si passa direttamente ad un’analisi dei suoi compiti correlata con quanto previsto in proposito dalla legge delega. In linea generale la Commissione ha il compito di: - promuovere sistemi e metodologie finalizzati al miglioramento della performance delle amministrazioni pubbliche; - assicurare la trasparenza dei risultati conseguiti; - confrontare le performance rispetto a standard ed esperienze, nazionali e internazionali; - favorire, nella pubblica amministrazione, la cultura della trasparenza anche attraverso strumenti di prevenzione e di lotta alla corruzione; - favorire la cultura delle pari opportunità con relativi criteri e prassi applicative. In particolare poi, “la Commissione, nel rispetto dell’esercizio e delle responsabilità autonome di valutazione proprie di ogni amministrazione”: a) fornisce supporto tecnico e metodologico all’attuazione delle varie fasi del ciclo di gestione della performance; ……… d) definisce i parametri ed i modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance di cui all’articolo 7 ; ……… h) promuove analisi comparate della performance delle amministrazioni pubbliche sulla base di indicatori di andamento gestionale e la loro diffusione attraverso la pubblicazione nei siti istituzionali ed altre modalità ed iniziative ritenute utili. Art.14 – Organismo indipendente di valutazione della performance ………………… Criticità A fronte di migliaia di amministrazioni interessate, i compiti affidati alla Commissione per la valutazione ed all’Organismo indipendente di valutazione della performance in materia di comparazione potrebbe trovare un ostacolo non facilmente superabile nel mancato inserimento fra i principi ed i criteri generali del decreto delegato di quanto precedentemente esposto al Titolo I.. Dal punto di vista scientifico va detto, in proposito, che la comparazione degli indicatori e degli standard relativi alla misurazione e valutazione della performance diventa significativa soltanto nel caso in cui i criteri ed i metodi di rilevazione dei dati sono omogenei per tutte le amministrazioni o per tipologie di amministrazioni. Sarebbe, quindi, auspicabile che il decreto legislativo recuperasse quella parte della legge delega che stabilisce la diffusione e l’uniformità delle metodologie di valutazione fra le amministrazioni centrali e gli enti territoriali ( art.4, comma 3, sub a) delle legge 15/2009). PPGC Vol. 5.5 131 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Titolo III – merito e premi CAPO I – Disposizioni generali Art. 16 – oggetto e finalità ………………. Art. 17 – valorizzazione del merito ed incentivazione della performance ………………. Art. 18 – criteri e modalità per il riconoscimento del merito ……………… Art. 19 – criteri per la differenziazione delle valutazioni …………….. CAPO II – Premi Art.20 – strumenti …………….. Art.21 – Bonus annuale delle eccellenze ……………. Art.22 – Premio annuale per l’innovazione ……………. Art.23 – progressioni economiche ……………. Art.24 – progressioni di carriera ……………. Art.25 – attribuzioni incarichi e responsabilità …………… Art.26 – accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale …………… Art.27 – premio di efficienza ……………. Art.28 – qualità dei servizi pubblici ………….. Criticità Il problema non è quello di individuare tipologie di premi e/o incentivi per il personale ma premiare chi lavora e produce; soltanto in questo modo sarà possibile creare la cultura dell’emulazione e migliorare i servizi destinati all’utenza, attraverso sistemi di valutazione oggettivi che trovano supporto in parametri di produzione quali/quantitativi preventivamente concordati in sede di contrattazione. Introdurre a monte limitazioni, in misura dirompente e incoerente con la realtà produttiva, non motiva e non favorisce certo il coinvolgimento del personale per il raggiungimento degli obiettivi programmati. PPGC Vol. 5.5 132 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 3 - Conclusione Una constatazione” : Il Ministro Brunetta ed i suoi uffici non hanno dato nessun riscontro alla lettera con cui si inviavano le analisi valutazioni e proposte ASTMAP per il Dlgs attuativo (prima parte del presente documento) Un sincero augurio: che il Dlgs venga profondamente modificato per : - eliminarne i fondati dubbi di costituzionalità - renderlo efficace rispetto agli obiettivi di produttività del lavoro pubblico , efficienza e trasparenza di cui alla titolazione della legge 15/2009 Una sentita speranza :che la parte terza e finale Riforma Brunetta possa evidenziare un positivo avvio della ================================================================================ ================================================================================ ============================================================================ === 10) Valutazioni interne astmap durante il periodo “ confuso e pieno di ombre dell’iter di approvazione del Dlgs attuativo , si capisce che ormai la Brunetta si sta avviamdo verso l’affondamento,, e ci si comincia ad augurare il naufragio che consenta il recupero della nave, ma senza l’equpaggio. Ai Sig, Membri Astmap, ritenevo che prima delle vacanze estive ci saremmo riuniti per la terza parte del documento analisi e valutazione .... e per tracciare le linee "programmatiche operative" della nostra Associazione.... ( vedere copia email in calce). Invece .... il DLgs "parece desperecido" Quando riapparira? e come? Vi invio le notizie stampa tratte da " stampa" del Ministero Funzione Pubblica. Ogni commento è superflo. Rimane comunque l'ottimismo della volontà ed, in parte, anche quella della ragione: per la nostra Associazione la legge 15/2009 è una buona legge. E ci auguriamo sempre di scrivere la terza parte delle nostra analisi......., con una valutazione positiva della coerenza del dlgs con la legge. La prevista riunione si terrà nel mese di settembre, indipendentemente dalla promulgazione in GU del dlgs. La data ed il luogo vi saranno comunicate entro questo mese Buone vacanze a Voi tutti e Famiglie Un abbraccio Il Presidente Emidio Valentini PPGC Vol. 5.5 133 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 ========================================================== AI sig. Membri ASTMAP Roma, 5/10/2009 il 19 luglio us, vi inviavo una email, che riporto in calce, nella quale affermavo che il "DLgs attuativo della legge n. 15/2009 "parece desaparecido" . Quando riapparira? e come? Dicevo anche che " per la nostra Associazione la legge 15/2009 è una buona legge. E ci auguriamo sempre di scrivere la terza parte delle nostra analisi......., con una valutazione positiva della coerenza del dlgs con la legge." A distanza di più di due mesi : - il DLgs è ancora un desaparecido - quando riapparira? Non sono possibili previsioni Per il "come", queste sono possibili alla luce dei significativi articoli di stampa apparsi in questo periodo ( file allegato n. 1) e dei due editoriali del Sen. Ichino , con relative repliche e contro repliche , sul Corriere della sera del 21 giugno - il Cedimento di Brunetta- e del 21 luglio -La luce che rischia di spegnersi -Fuoco amico sulla legge Brunetta ( file allegato n. 2) Inoltre nel sito stampa del Ministero della Funzione Pubblica . mentre sono tantissimi gli articoli su Brunetta e la cultura. su Brunetta e la buona e mala sinistra, su Brunetta e i magistrati, su Brunetta e De Michelis, su Brunetta e sindaco di Venezia, " nulla, ma proprio nulla su Brunetta e DLgs attuativo legge 15/2009. In realtà anche sul sito del senatore Ichino non vi è più nessun cenno al DLgs , dopo l'editoriale del 21 luglio. Dalla bipartisan legge n 15/2009 ( Brunetta ,Ichino), si passa al relativo DLgs senza più padri ( il senatore Ichino, ufficialmente. il Ministro Brunetta , con il silenzio), ma con molti ....." padrini". Fermo restando che la posizione ufficiale sul DLGs, quando sarà pubblicato , verrà elaborata ed esternata dalla nostra Associazione con le modalità già utilizzate per le analisi e valutazioni della legge n. 15/ 2009 e della del DLgs attuativo cosi come inviato al Parlamento per il parere di competenza , ritengo doveroso ed utile invitarvi a riflettere sul fatto che tale DLgs, se dovessero essere confermate le modifiche anticipate dalla stampa e dal senatore Ichino, risulterebbe, a mio parere: - confuso, contraddittorio , di applicazione al " fai da te" e palesemente incostituzionale , per lo stravolgimento , sia nella forma sia nella sostanza, della legge cui si riferisce. Anticipo comunque che le valutazioni che ne scaturiranno verranno inviate anche agli organi di stampa Vi raccomando vivamente di leggere i file allegati e di inviarmi al piu presto i vostri pareri , . In tal modo , a DLgs pubblicato, saranno piu ponderate e tempestive le nostre valutazioni definitive sul DLGS e le iniziative da intraprendere per il monitoraggio e trasparenza gestionale nelle amministrazioni pubbliche, quali che siano i contenuti ed i vizi di leggittimita costituzionale del DLGs. In attesa di vostri " attesi" riscontri Un caro saluto Il Presidente Emidio Valentini 11) Mail al Senatore Ichino e relativa risposta E si riapre una speranza, dorse il …..rimedio è stato accolto…. PPGC Vol. 5.5 134 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 : Da: Emidio Valentini <[email protected]> Oggetto: Re: attendendo... Dlgs attuativo dellA legge 15/2009.. A: "Avv. Pietro Ichino" <[email protected]> Data: Venerdì 9 ottobre 2009, 05:00 Caro Senatore, …………………………….. La nostra analisi e e valutazione dl DLgs attuativo della legge n 15/2009,inviata a tutti le istituzione interessate, terminava, come avrà notato, con "Un sincero augurio: che il Dlgs venga profondamente modificato per : - eliminarne i fondati dubbi di costituzionalità - renderlo efficace rispetto agli obiettivi di produttività del lavoro pubblico , efficienza e trasparenza di cui alla titolazione della legge 15/2009 Una sentita speranza :che la parte terza e finale Riforma Brunetta possa evidenziare un positivo avvio della Attendendo il DLgs, buon lavoro e cari saluti Cari Fimmanò e Valentini, in riferimento ai Vostri messaggi del 5 ottobre scorso, Vi informo che il decreto delegato attuativo della legge n. 15/2009 dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri oggi, e presumibilmente subito pubblicato on line dal ministero della Funzione Pubblica. Appena sarà disponibile nella sua versione definitiva (che auspicabilmente sarà stata redatta tenendosi conto delle osservazioni critiche delle Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro del Senato e della Camera), sarà possibile esprimere in proposito una valutazione definitiva. Cordialmente Pietro Ichino ================================================================================ ================================================================================ ===========================================0 12) commento sul “ Miglioramento del DLgs” Ed inafatti il DLGs è migliorato. Ora tutto dpende da come sara formata la Commissione Indipendene e, ancora di più , dal come opererà Da: Emidio Valentini <[email protected]> Oggetto: Schema Dlgs attuativo legge 15/2009 - approvato dal CDM- . vedere sito Ministero Funzione Pubblica. A: [email protected], [email protected], paolomorra@villabetania. Data: Giovedì 22 ottobre 2009, 00:48 A tutti i Membri dell'Astmap. PPGC Vol. 5.5 135 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Cari tutti, in attesa di pubblicazione sulla GU, vi invio copia del DLgs cosi come " scaricato" dal sito Ministero Funzione Pubblica. Dovrebbe essere quello definitivo. Risulta notevomente migliorato , per quanto ci riguarda come ASTMAP , rispetto alla versione inviata in aprile alle Commisioni Parlamentari interessate. In particolare ,molto importante e significativa è la integrazione di cui all' 13 comma 6 d, riportata in calce, che , sostanzialmente, ci era stata anticipata dal sen. Ichino nella sua email di cui vi ho inviato copia nei giorni scorsi,: Vi ricordate l'esigenza posta nelle precedenti nostra analisi e valutazioni circa i contenuti di produttivita della performance? Sia pure come delega alla Commissione, la nostra posizione pare accolta Incisive e significative sono le integrazioni riguardanti la trasparenza ed il ruolo della "Commissione". Ed anche il monitoraggio gestionale risulta, direttamente ed indirettamente, più evidenziato. Ritengo doveroso segnalarvi il ruolo che il sen.Ichino, unitamente agli on/li. Lanzillotta e Giovanelli, hanno svolto per conseguire tali importanti miglioramenti. E sono certo che anche il prof Hinna, dall'interno della struttura tecnica del Ministro Brunetta, avrà data il suo qualificato contributo a tali miglioramenti. E non dovrebbe essere stato facile. Li ringrazio vivamente a nome dell'Astmap e mio personale Vi invio anche la email inviata dall AD di Microsoft, Ballmer a tutta la clientela ( pubblicata su sole 24 ore di qualche giorno fa). Parla di nuova efficienza, riduzione dei costi e produttività THE NEW EFFICIENCY: WITH LESS, DO MORE Vi ho allegato anche la traduzione di google, imperfetta, ma utile Vi riporto in calce la parte più significativa Vi sembra per noi " nuova"? …………………………. Un abbraccio e a presto Emidio . ========================================= art. 13 comma 6. La Commissione indirizza, coordina e sovrintende all’esercizio delle funzioni di valutazione da parte degli Organismi indipendenti di cui all’articolo 14 e delle altre Agenzie di valutazione; a tal fine : ................................. ............................ d) definisce i parametri e i modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance di cui all’articolo 7 in termini di efficienza e produttività PPGC Vol. 5.5 136 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 ================================= Balmer (ad Microsoft) Credo che la nuova normalità richiede un nuovo tipo di efficienza costruito su innovazioni tecnologiche che consentano alle imprese e alle organizzazioni di unità contemporaneamente risparmi sui costi, migliorare la produttività, l'innovazione e velocità L'EFFICIENZA NOVITA ': CON MENO, FARE DI PIU' Nel nuovo normale, una cosa è chiara: riduzione dei costi è estremamente importante. Ma il taglio dei costi di per sé non è un lungo periodo strategia vincente. . Per costruire un vantaggio competitivo sostenibile, le imprese devono fare due cose in ultima analisi, aumentare la produttività e trovare il modo per fornire nuovo valore per i clienti. Il problema, allora, è come le organizzazioni possono “tirar fuori” i costi (take costs out)t delle loro attività, aumentare la produttività e ampliare la loro capacità di innovazione tutte nello stesso momento? ============================================================================= ============================================================================= ============================================================================= ============================================= --- 13) analisi Valutazione Astmap del DLgs 150/2009 Una vautazione volutamente ottimistca ed elogiativa, forse perche era stato accolto, sia pure parzialmente , il nostro “ rimedio “ Non ci si poteva non fidare nel lavoro della Commissiome “ indipendente” Associazione per la Trasparenza ed il Monitoraggio nelle Amministrazioni Pubbliche www.astmap.it Data: Martedì 24 novembre 2009, Egregi Onorevoli Deputati PPGC Vol. 5.5 137 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Commissione Affari Costituzionali Camera dei Deputati - Roma Oggetto : documento Astmap " analisi e valutazione legge n. 15/2009 e DLgs n. 150 /2009" facendo seguito alla mail del 16 giugno c.a, inviamo, in file allegato, il documento di cui all'oggetto ,approvato dalla nostra Associazione nelle riunione di sabato 21 u.s Riteniamo opportuno riportare di seguito le conclusioni di tale documento 7 - Conclusione Come risulta da quanto riportato in precedenza , la nostra Associazione ritiene che l’insieme delle norme contenute nella legge n.15/2009 e nel Dlgs n 150/2009 costituisca un completo ed efficace quadro di riferimento per l’avvio di una riforma delle Amministrazioni pubbliche basata sui valori di produttività , monitoraggio, trasparenza e valutazione/merito. Evidentemente vi sono ombre e preoccupazioni : - ombre circa l’eccesso di enfasi sulla performance,sul merito e sulle penalizzazioni individuali, - proccupazioni circa una tempestiva e corretta attuazione . Nell’attuazione bisogna dare maggior spazio al miglioramento organizzativo ed attenuare quel senso di « punibilità » che pervade una parte della normativa : certo vi è un fannullonismo individuale, ma il vero problema è la scarsa proditttività organizzativa Non sarà facile attuare tale normativa, anche per il clima politico/sociale non certamente “ molto disponibile” al monitoraggio ed alla trasparenza. Ma se si vuole che questo nostro paese si scrolli, e ci ci vorrà del tempo, delle patologie del suo cronico, e talvolta mafioso, corporativismo . si liberi della palude fangosa in cui è avvolto, l’intera dirigenza del paese ( politica, amministrativa economica e sociale) deve convintamente impegnarsi per avere uno Stato ed una Amministrazione Pubblica produttivi e trasparenti. In un mondo globalizzato non vi è altra scelta, pena lasciare ai nostri figli e nipoti un paese che scivola sempre più in basso istituzionalmente, economicamente, culturalmente e socialmente. L’Astmap. dopop l’intensa attivita promozionale e tecnico culturale con cui ha contribuito, a partire dal convegno di Rimini del 26/27 gennaio 2007, alle varie fasi del processo legislativo concluso con la legge 15/2009 ed il DLgs , si accinge ora ad una una attività più difficile , concreta e prolungata nel tempo , volta a sostenere l’ attuazione di tale normativa, in coerenza con i suoi fini istituzionali di proporre e di promuovere la diffusione di cultura, di metodiche, di tecniche e di PPGC Vol. 5.5 138 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 proposte normative tendenti alla trasparenza ed al monitoraggio delle Pubbliche Amministrazioni con particolare riferimento alle attività gestionali ed ai loro livelli di efficienza e di efficacia. (art. 1 dello statuto citato in premessa) Non sarà facile, ma ce la metteremo tutta. Con piacere e soddisfazione esprimiamo i nostri complimenti - al Ministro Brunetta che,con la sua determinazione e geniale tenacia. ha realizzato una riforma che conclude, positivamente, un periodo tormentato, quasi trentennale, iniziato con il rapporto Giannini del 1981 e che ne apre un ‘altro con una Pa più trasparente, produttiva e corretta.; - aL Senatore Ichino che con buon senso , onestà intellettuale e forte impegno ha molto contribuito a chè la riforma fosse caratterizzata da trasparenza e monitoraggio. - Al Prof. Hinna che con pazienza ed intelligente professionalità ha contribuito a far sì che la Riforma superasse i tanti scogli e difficoltà Concludiamo con un augurio, forse utopico, ma necessario: che la riforma Brunetta possa essere un antidoto ai sistemi gestionali tossici che stanno caratterizzando. ora più che mai . questo nostro amato paese Nella riunione citata in precedenza è stato anche approvato che l'attività dell'Astmap sia ora rivolta a sostenere una tempestiva, effettiva e corretta attuazione della della rifoma mediante: a) una serie di miniconvegni in collaborazione, come al solito, di Amministrazioni ed enti pubblici disponibile ad impegnarsi per un'opera di approfondimenti culturali e metodologici sulla normativa riguardante " produttività monitoraggio, trasparenza e valutazione"; b) un progetto di formazionee addestramento , sulle tematiche del precedente punto a) , da attuare diffusamente sul territorio in collaborazione con Università ed Istituti qualificati di formazione ; c ) il massimo utilizzo del sito www.astmap.it ; d) il monitoraggio sistemico delle modalita e tempi del'attuazione della riforma. Ringraziando per l'attenzione, distinti saluti Il Presidente del Consiglio Direttivo Il Presidente del Consiglio Scientifico Emidio Valentini Mario Rinaldi 24 novembre 2009 PPGC Vol. 5.5 139 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Analisi e valutazione del Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. (Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale” n. 254 del 31 ottobre 2009 - Serie generale) Astmap- Associazione per la trasparenza ed il monitoraggio gestionali nelle amministrazioni pubbliche www.astmap.it 1) Produttività, Monitoraggio, Trasparenza, Valutazione premessa Una prima constatazione; il DLgs n.150/2009 è un decretone molto travagliato: prima della sua definitiva approvazione ne sono circolate ben 33 versioni. Evidententente risente, sia nella forma sia nei contenuti, delle tante mediazioni fatte per avere il massimo di consenso possibile Ma,nonostante alcune incongruenza terminologiche,contraddizioni ed una certa ridondanza, la versione definitiva risulta abbastanza “ efficace”. La prima versione ( quella analizzata e valutata nella parte seconda) era forse formalmente migliore ma certamene poco rispondente ai contenuti ed ai principi delle legge delegante e, quindi, con evidenti vizi di legittimità costituzionale. Pur con qualche limitata riserva, la “ sentita speranza “ con cui si concludeva la parte seconda, risulta realizzata: vi sono le premesse legislative per un positivo avvio delle riforma Brunetta, notevolmente bipartisan. Coerentemente con i fini della nostra Associazione e come nelle parti prima e seconda , questa terza ed ultima parte farà riferimento solamente ai contenuti riguardanti la tetrade del miglioramento continuo “ Produttività, Monitoraggio, Trasparenza, Valutazione” E questo non perche tutti i restanti contenuti non siano importanti, anzi., ma per una logica ed utile conseguenza rispetto ai fini che ci siamo proposti nel costituire l’Astmap. al punto n. 1 della parte seconda ( pag. 8/9) veniva sottolineato che - Il valore/fattore che caratterizza tutto il dlgs è la performance, del tutto non citato dalla legge. Tale fattore è cosi pervasivo , totalizzante ed equivoco da comprendere. potenzialmente tutti i quattro fattori che caratterizzano i « sistemi gestionali ,sopra riportati. - ne consegue l’impossibilità tecnica tecnica di confronti ( Legge 15/2009/DLgs attuatvo) fra i vari fattori che nel DLgs sono ora solo : trasparenza. monitoraggio, valutazione della performance - - il tutto diventerebbe logico e coerente se il termine perfomance venisse inteso come un aggiornamento « metodologico » del termine produttività , nel significato consolidato di mix sistemico di efficienza ed efficacia , con Produttività di cui si riporta la specifica ad « albero »……. con l’art 13 comma d del DLgs n. 150/2009 viene ora disposto che valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche la Commissione per la ................................................................................................................ d) definisce i parametri e i modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance di cui all’articolo 7 in termini di efficienza e produttività PPGC Vol. 5.5 140 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 E’ evidente la rilevante importanza di tale comma : ora il tutto diventa logico e coerente , sia pure con l’aggiunta di efficienza che enfatizza la parte riguardante le produttività del lavoro ed il controllo dei costi. Ed i forti dubbi di costituzionalità evidenziati nella seconda parte a commento del DLGs , così come inviato alle commissioni Affari costituzionali e Lavoro, non hanno più motivo di esistere. 2 - Confronti Prospetto comparativo tipo e numero parole chiavi per ciascun documento Documento Parole chiavi --------------------------------------------------------------------------------------------Trasp.za Misu.ne Monit.gio Prod.itá Eff.nza Costi Eff.cia Qualità Valut.ne Ind.ri perf/ce -------------------------------------------------------------------------------------------- AS.1859 2 (già AC 2161) L 15/09 Dlgs150/09 9 5 0 3 12 6 47 5 3 10 17 8 15 10 0 6 13 34 4 1 7 33 6 0 18 98 2 0 4 15 115 Si può subito constatare la forte e maggiore rilevanza che nel DLgs n.150/2009 viene data alla tetrade, trasparenza,. Monitoraggio,produttività,e valutazione rispetto alla stessa legge delegante, ma soprattutto nei confronti alla AS 1859 ( Disegno di legge Nicolais) Ancora più significativa considerando che la performance viene ora intesa come produttività Si noti che il termine produttività che aveva caratterizzato tutto il periodo che va dal Rapporto Giannini del 1981 sino alla metà degli anni 90, non viene , nel as1859, mai citato , non per colpa solo dei legislatore, ma per il fatto che il termine era letteralmemte sparito sia culturalmente sia nel concreto operare. In realtà si riteneva che la « produttività » consistesse nel raggiungere gli obiettivi/risultati prefissati nei limiti di spesa previsti : ma nessuno interesse sia per i costi delle attività svolte sia delle risorse impiegate per raggiurgerli, Veniva invece enfatizzata la valutazione che si limitava solamente ai risultati ed ai risparmi eventuali delle spese previste in bilancio. Di trasparenza e monitoraggio poi nemmeno a parlarne : cultura borbonica a parte, dopo tangentopoli prevale, nella quotidianità dell’operare pubblico, il « vivere nascosto » e lo estendersi dei sistemi gestionali paramafiosi Nel DLgs finalmente las trasparenza gestionale costituisce il fulcro del sistema valutazione PPGC Vol. 5.5 141 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Ed essa, trova nella apposita commissione lo strumento per la concreta ed efficace realizzazione Invece il monitoraggio rimane ancora esplicitamente in ombra ma viene inplicitamente e obbligatoriamente previsto in diversi articoli , come meglio si vedra nella analisi specifiche di cui appresso 3. Produttività Nella prima e seconda parte la produttività è stata oggetto di particolare attenzione, anche in termini terminologici e di contenuto. Ci si limiterà ora ad una analisi e valutazione degli articoli esplicitamente la riguardano. Stesso metodo sara utilizzato per gli altri fattori della tetrade - art .1 Oggetto e finalità …………………………………………………………….. 2 . Le disposizioni del presente decreto assicurano .............................................................., l’incremento dell’efficienza del lavoro pubblico ed il contrasto alla scarsa produttività e all’assenteismo nonché la trasparenza dell’operato delle amministrazioni pubbliche anche a garanzia della legalità Viene confermato, l’esigenza di incrementare la produttività del lavoro pubblico Il termini efficienza viene quì usato, come in altri articoli, come sinonimo di produttività, e di realizzare la trasparenza rafforzando cosi la titolazione della legge n. 5/2009 - Art. 11 - Trasparenza e rendicontazione della performance ............................................................................................ 4 . Ai fini della riduzione del costo dei servizi, dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché del conseguente risparmio sul costo del lavoro, le pubbliche amministrazioni provvedono annualmente ad individuare i servizi erogati, agli utenti sia finali che intermedi, ai sensi del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, articolo 10, comma 5. Le amministrazioni provvedono altresì alla contabilizzazione dei costi e all’evidenziazione dei costi effettivi e di quelli imputati al personale per ogni servizio erogato, nonché al monitoraggio del loro andamento nel tempo, pubblicando i relativi dati sui propri siti istituzionali. Questo articolo e molto importante ai fine del controllo dei costi dei servizi e quindi della loro produttività economica delle Amministrazioni pubbliche Viene sottolineato, che le Ammiistrazioni provvedono - alla contabilizzazione dei costi ( e non solo di quelle delle spese) - alla evidenziazione dei costi effettivi per ogni servizio erogato , cioe delle spese correttamente imputate alle attività mediante le quali si realizza ciascu servizio erogato , distintamente, almeno, fra quelli del personale e gli altri costi - al monitoraggio del loro andamento nel tempo - alla loro riduzione - al risparmio sul costo di lavoro, conseguente all’utilizzo dele tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni. Come si puo rilevare nei contenuti di questo articolo abbiamo : - esplicitamente -produttività, monitoraggio, trasparenza -implicitamente la valutazione come necessita per riduzione dei costi e per risparmio sul costo del lavoro PPGC Vol. 5.5 142 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 - Art 13 Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche ................................................................................................................ Comm 6 ……………………………………….. d) definisce i parametri e i modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance di cui all’articolo 7 in termini di efficienza e produttività ..................................................................................................................... h) promuove analisi comparate della performance delle amministrazioni pubbliche sulla base di indicatori di andamento gestionale e la loro diffusione attraverso la pubblicazione nei siti istituzionali ed altre modalità ed iniziative ritenute utili; i) redige la graduatoria di performance delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali di cui all’articolo 40, comma 3-quater, del decreto legislativo n.165 del 2001; a tal fine svolge adeguata attività istruttoria e può richiedere alle amministrazioni dati, informazioni e chiarimenti Si è gia valutata in precedenza la grande rilevanza del comma 6d di questo articolo ai fini della chiarificazione e delimitazione della performance, come sinonimo di produttività Conseguentemente la produttività non puo non essere intesa come mix di « quantità e qualità della produttività ( produrre di piu e a minor costi, prima e meglio) Amche in questo articolo , come nel precedente sono evidenziati : Produttività, monitoraggio ( inplicitamente, come essenzialità del monitoraggio gestionale per individuare indicatori gestionali e trasparenza , implicitamente, come loro diffusione e pubblicazione) - art. 17 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni del presente titolo recano strumenti di valorizzazione del merito e metodi di incentivazione della produttività e della qualità della prestazione lavorativa informati a principi di selettività e concorsualità nelle progressioni di carriera e nel riconoscimento degli incentivi. Si sottolinea l’importanza di questo comma che da la chiave interpretativa di tutte le disposizioni contenute nel titolo III Meriti e Premi E prevista l’incentivazione della produttività, che in questo caso, non può non intendersi se non come produttività del lavoro. Corretta quindi il riferimento alla qualità. Sintetizzando le prestazioni lavorative debbone essere valorizzate in funzione del produrre di più ( produttività del lavoro ) e meglio (qualità) - art. 27 - premio di efficienza 1. Fermo restando quanto disposto dall’articolo 61 del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, e dall’articolo 2, commi 33 e 34, della legge 22 dicembre 2008, n. 203, una quota fino al 30 per cento dei risparmi sui costi di funzionamento derivanti da processi di ristrutturazione, riorganizzazione e innovazione all’interno delle pubbliche amministrazioni è destinata, in misura fino a due terzi, a premiare, secondo criteri generali definiti dalla contrattazione collettiva integrativa, il personale direttamente e proficuamente coinvolto e per la parte residua ad incrementare le somme disponibili per la contrattazione stessa Occorre rilevare il collegamento di efficienza a risparmo sui costi, e, quindi alla produttività economica. Questo articola completa il precedente e valorizza ancora di più la necessità di evidenziazione ‘ analitica e controllabile ‘ dei costi . PPGC Vol. 5.5 143 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 -art. 37 ( oggetto , ambito di applicazione e finalità) 1. Le disposizioni del presente capo modificano la disciplina della dirigenza pubblica per conseguire la migliore organizzazione del lavoro e assicurare il progressivo miglioramento della qualità delle prestazioni erogate al pubblico, utilizzando anche i criteri di gestione e di valutazione del settore privato, al fine di realizzare adeguati livelli di produttività del lavoro pubblico Questo è il solo articolo che esplicitamente fa riferimento alla produttività del lavoro pubblico. Ma è significativo ed importante perchè è chiave interpretativa di tutte le disposizioni contenute nel capo II - Dirigenza Pubblica. 4 - Monitoraggio Art. 6 (Monitoraggio della performance) 1. Gli organi di indirizzo politico amministrativo, con il supporto dei dirigenti, verificano l’andamento delle performance rispetto agli obiettivi di cui all’articolo 5 durante il periodo di riferimento e propongono, ove necessario, interventi correttivi in corso di esercizio. Art. 4 (Ciclo di gestione della performance) Comma 1 ……………………………………… c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; d) misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; ………………………………………… f) rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. - art. 30. norme transitorie ed abrogazioni 3. In sede di prima attuazione del presente decreto, gli Organismi indipendenti di cui all’articolo 14 provvedono, entro il 30 settembre 2010, sulla base degli indirizzi della Commissione di cui all’articolo 13 a definire i sistemi di valutazione della performance di cui all’articolo 7 in modo da assicurarne la piena operatività a decorrere dal 1° gennaio 2011. La Commissione effettua il monitoraggio sui parametri e i modelli di riferimento dei predetti sistemi ai sensi dell’articolo 13, comma 6, lettera Va sottolineato che per la prima volta e finalmente viene reso obbligatorio il monitoraggio della Perfomance/produttivita in maniera diretta ed esplicita. Inoltre, come annotato in precedenza, il monitoraggio viene previsto anche in maniera implicita Sarà compito della Commissione di cui all’art 13 dare indicazioni e direttive circa le modalità di realizzazione di un monitoraggio gestionale sistemico. PPGC Vol. 5.5 144 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 5 – Trasparenza Come rilevato nel prospetto comparativo il temine trasparenza appare ben 47 volte A parte questa evidenziazione statistica,la trasparenza gestionale non solo viene rese obbligatoria come principi generale, ma viene anche definita nei dettagli. E poi ora vi è un’apposita commissione i cui compiti sono ora definiti e rilevanti. Pertanto ci si limita a riportare i tre articoli dei principi generali sottolineandone l’importanza ai fini non solo di un miglioramento della produttività, ma anche dei suoi effetti positivi sul ridurre il tasso di corruzione e di gestione mafioso delle amministrazioni pubblche l Art. 3 (Principi generali) 1. La misurazione e la valutazione della performance sono volte al miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, nonché alla crescita delle competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l’erogazione dei premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative in un quadro di pari opportunità di diritti e doveri, trasparenza dei risultati delle amministrazioni pubbliche e delle risorse impiegate per il loro perseguimento. …………………………………… 3. Le amministrazioni pubbliche adottano modalità e strumenti di comunicazione che garantiscono la massima trasparenza delle informazioni concernenti le misurazioni e le valutazioni della performance. CAPO III Trasparenza e rendicontazione della performance Art. 11 (Trasparenza) 1. La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo delrispetto dei princìpi di buon andamento e imparzialità. Essa costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione.. 2. Ogni amministrazione, sentite le associazioni rappresentate nel Consiglio nazionale del consumatori e degli utenti, adotta un Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, da aggiornare annualmente, che indica le iniziative previste per garantire: a) un adeguato livello di trasparenza, anche sulla base delle linee guida elaborate dalla Commissione di cui all’articolo 13; b) la legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità. 3. Le amministrazioni pubbliche garantiscono la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance. PPGC Vol. 5.5 145 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 6 - Valutazione La valutazione era gia presente nella pratica gestionale del sistema pubblico. Solo che era vuota di contenuti e controproducente Nella legge 15/2009 ,e ancora di più nel DLgs attuativo, non solo si danno tali contenuti, ma anche la disciplina, istituzionale e metodologica, risulta più efficace , forse con un certa ridondanza : il termine valutazione è presente ben 147 volte Quindi si ritiene inutile e controproducente un’analisi che riguardi qualche articolo. 7 - Conclusione (anticipata nella mail sopra riportata= ================================================================================ =================================================================== 14) Mail al Sen. Ichino e relativa risposta Si attenua l’ottimismo e si fa cenno AI “ GRANDI”ostacoli culturali, istituzionali, sindacali e consulenziali. .. ;ma parte anche il “ dobbiamo farcela” Da: Emidio Valentini [mailto:[email protected]] Inviato: giovedì 17 dicembre 2009 15.59 A: Pietro Ichino Oggetto: aggiornamenti da fort lauderdale contribuire alla corretta ed efficace attuazione della riforma e nel completare il mio libro dal titolo provvisorio “ sistemi gestionali tossici nella s one per aver visto realizzato il sinergismo che lei sottolineò agli inizi, tre anni fa, della nostra conoscenza e origine proprio dai due emendamenti di Lanfranco Turci alla riforma Nicolais che , fra i tecnici del gruppo psi/radicali ,venivano sinteticamente gia ha funzionato ndi ostacoli che , al mio solito, sintetizzo in una tetrade : culturali, istituzionali, sindacali , consulenziali ro dedicherò tutto il tempo per fare dell’Astmap un punto di forte riferimento nella promozione e controllo culturale dell’attuazione corretta enderla , cercando di individuare altri partner , pochi, ma forti e convinti della necessità per il paese di una attuazione rapida ed efficace della Da: Pietroichino <[email protected]> A: Emidio Valentini <[email protected]> Inviato: Gio 17 dicembre 2009, 16:25:01 Oggetto: R: aggiornamenti da fort lauderdale Caro valentini, ben volentieri La incontrerò, ma dopo le prossime feste: risentiamoci intorno al 12 gennaio. PPGC Vol. 5.5 146 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Con i più cordiali auguri di buon anno Pietro Ichino ============================================================================= ============================================================================= === 15) Aumenta il pessimismo; la nave della riforma è partita male E I grandi ostacoli cominciano ad emergere “ arrogantemente” : la Nave della riforma inizia il percorso in una palude piena di caimani, piccoli e grandi, Da: Emidio Valentini <[email protected]> Oggetto: pensavo che piovesse .... A: [email protected] > Data: Domenica 21 febbraio 2010, 23:17 Cari tutti, forse l'avete già letto, ma ve ne mando comunque una copia. E dire che il prof Ichino, nel nostro recente e breve incontro, mi avevo detto, con un certo distacco, " Ma ora c'è la Commissione per la Trasparenza". Per me sembrava una positiva constatazione Mi sbagliavo Evidentemente il pessimismo aumenta, ma crescono anche la volonta e la determinazione, già esplicitate nella email, per dare concretezza al ruolo , sempre più indispensabile, della nostra Associazione Molto importante è, conseguentemente, la nostra riunione di sabato prossimo . Vi raccomando di non mancare. E..... " adelante y animo" Emidio valentini 16) Informazioni per membri Astmap con copia articolo del sen Ichino sul Corriere della sera Diffuso scetticismo circa l’attuazione delleariforma. E anche il senaore Ichino,, ancora fiducioso della CIVIT , inizia a PPGC Vol. 5.5 147 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 constatare i primi ostacoli istituzionali , che trovano in Trenonti il capofila Da: Emidio Valentini <[email protected]> Inviato: Ven 19 febbraio 2010, 08:58:15 Oggetto: riunione Astmap del 27 gennaio 2010 Cari Tutti. come anticipatovi nella mail di convocazione dell'Assemblea del 27 febbraio prossimo, vi invio le prime informazioni e valutazioni degli incontri, esterni all'Astmap, affettuati dopo il mio rientro in Italia. Ed eccole sinteticamente: a) su sette incontri sollecitati, ne ho avuti solo tre. b) da quelli che ho avuti e, soprattutto, dai contatti telefonici nell'ambito della mia mail list di accademci e personalità delle istituzioni si è avuto conferma 1) - che i contenuti della Legge 15/2009 e del DLgs 150/2009 costituiscono un' efficace normazione per una corretta e sistemica attuazione della tetrade " produttività, monitoraggio, trasparenza e valutazione".; 2 - del riconoscimento del ruolo avuto dell'Astmap nella tormentata fase di elaborazione ed approvazione della citata normativa 3 - del diffuso scetticisno circa la " volontà " di attuare la riforma Brunetta, soprattutto alla luce delle tante iniziative, peraltro con convenzioni con il Ministero della Funzione Publica, in anticipo rispetto all'avvio dell'attività di indirizzo, indicazioni metodologiche e monitoraggio della Commissione per la Trasparenza 4 - del conseguente forte dubbio che tale Commissione possa svolgere, con efficienza ed efficacia, i compiti previsti dalla normativa, Emidio Valentini ======== Il Presidente "Senatore Pietro Ichino "Articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 17 febbraio 2010" Caro Direttore, forse c’è un nesso tra le scelte del Governo tendenti alla privatizzazione della Protezione civile, come in precedenza di altri settori dello Stato, e la mancata emanazione dei decreti necessari per il funzionamento della nuova autorità indipendente, chiave di volta della riforma Brunetta delle amministrazioni, insediata da due mesi ma ancora del tutto priva di risorse. I PPGC Vol. 5.5 148 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 maliziosi, poi, possono vedere una terza coincidenza significativa: la candidatura del ministro Brunetta a sindaco di Venezia. L’impegno del Governo a riformare l’amministrazione statale si è già esaurito? ……………………………… Si dà il caso che proprio questa seconda sia la strada che il Governo era parso imboccare –non senza qualche contraddizione e molti mali di pancia - con la riforma delle amministrazioni pubbliche avviata dal ministro Brunetta. La quale proprio a questo fine aveva istituito un sistema di valutazione dei risultati prodotti dalle strutture operative dello Stato, affidandone il coordinamento e il controllo a una nuova autorità indipendente (la Commissione centrale per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche), che si è insediata nel dicembre scorso. Senonché nei due mesi trascorsi da allora il Governo non ha trovato dieci minuti per approvare i decreti necessari affinché la Commissione possa retribuire i propri membri e i propri dipendenti, attivare i propri programmi operativi, o anche soltanto acquistare un computer. La Commissione ha già volonterosamente incominciato a lavorare; ma a tutt’oggi non è dato sapere quando le saranno assegnate le risorse indispensabili per il suo funzionamento. Dunque il Governo non crede più nella possibilità e priorità della riforma delle amministrazioni pubbliche? È questo che induce Renato Brunetta a ridursi a ministro della funzione pubblica part-time, candidandosi a sindaco di Venezia? ========================================================= ================= 17) Manifesto Astmap a sostegno della riforna, invio bozza E l’astamap inizia la sua attvità a sostegno dell’attuazioone della riforma, ma col l’ottimismo di volonta, che , nonostante tutto. ancora c’è, Da: Emidio Valentini <[email protected]> Oggetto: approvazione documento/manifesto Astmap. A: [email protected], <[email protected]>, "rosa costa" <[email protected]> Data: Giovedì 25 marzo 2010, 22:16 A tutti i Membri Astmap Cari tutti. PPGC Vol. 5.5 149 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 in allegato vi invio la bozza del documento in oggetto. Si sono riscontrate molte difficoltà per tenenere a breve la prevista riunione di approvazione. Vista la necessaria tempestività di avviare il programmato monitoraggo di attuazione della Riforma Brunetta, su proposta del gruppo interno di lavoro che ha collaborato con me nella predisposizione di tale documento , e che io condivido, vi prego di esaminare il documento e di comunicarmi, entro il 1o aprile, la vostra approvazione, corredata da eventuali modifiche e integrazioni. Come potrete rilevare il documento/ manifesto: -conferma la nostra già ufficialzzata posizione a favore della Riforma ; ed infatti la sostanza del documento è costituita dal formale richiamo di quella parte della normativa riguardante la produttività, il monitoraggio e la trasparenza a cui abbiamo dato il nostro contributo tecnico durante il travagliato processo legislativo . - costituisce la premessa per l'avvio del monitoraggio dell'attuazione della Riforma. Vi invio anche sintesi del programma di diffusione del documento e di organizzazione del monitoraggio. Il nostro progetto tecnico/culturale di sostegno alla Riforma è certamente difficile, ma ce la faremo Ci aiuteranno la tenacia , la professionalità, il senso dello Stato e la motivazione che hanno caratterizzato il nostro personale passato e soprattutto questi primi anni di attività dell'Astmap. Saremo facilitati dal continuare ad utilizzare al meglio la ICT e soprattutto il Web. In attesa di vostro sollecito riscontro, un abbraccio Il Presidente Emidio Valntiini 18) documento della Corte dei Conti sulla “Ineludibilità” di procedere alla misurazione delle produttività del lovoro pubblico Si sottolinea la “ ineludibilità,” con tutto cio che questo termine lascia presumere. Ma evviva la “ sincerità” , in ritardo, della Corte dei conti.E si constata lo stallo delle riforma. Soprattutto per la parte essenziale riguardante la performance organizzativa PPGC Vol. 5.5 150 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Emidio Valentini <[email protected]> A: [email protected]; .it>; luca ricolfi <[email protected]>; luigi rossi bernardi <[email protected]> Inviato: Venerdì 7 Maggio 2010 7:35 Oggetto: Corte dei conti - è ormai ineludibile procedere ad una misurazione della produttività del lavoro pubblico - la repubblica 7 maggio 2009 A tutti i Membri Astmap Cari Tutti, Finalmente , la Corte dei conti ..si muove ( vedere copia articolo Rpubblica in calce) Ogni commento è per noi superfluo : lo stiamo dicendo sin dai tempi lontani del progetto Fepa e con maggior forza , negli ultimi tre anni, come Astmap. Vi informo che entro la fine di questo mese vi invierò i dati relativi agli indicatori di monitoraggio di attuazione della legge 15/2009 e del Dlgs150/2009,unitamente alla bozza del primo rapporto su tale monitoraggio, da approvare entro il 10 giugno e da divulgare entro il 20 dello stesso mese. Vi anticipo però che, fino ad ora, di produttività del lavoro ( titolo della legge 15/2009), produttività economica ( analisi e valutazione dei costi) e del relativo monitoraggio : nemmeno ... una rondine. Eppure siamo a primavera inoltrata. Ma, forse e ce lo auguriamo. non ce ne siamo accorti Un abbraccio Emidio Valentini ================================== PPGC Vol. 5.5 151 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Corte dei Conti: "Prima di aumenti valutare produttività degli statali La repubblica del 7 maggio 2010 ROMA - Bisogna valutare bene la produttività del lavoro da parte dei dipendenti statali, prima di concedere aumenti sulla busta paga. Lo dice la Corte dei Conti nel Rapporto 2010 sul lavoro pubblico. La magistratura contabile evidenzia infatti che alla limitata contrazione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni fa riscontro una crescita del "costo del personale" (+2,8% rispetto al 2006 e +7% rispetto al 2007), con maggiore incidenza nel settore statale. E' quindi "ormai ineludibile procedere ad una misurazione della produttività del lavoro pubblico quale parametro di compatibilità economico-finanziaria per la concessione di incrementi retributivi eccedenti il mero mantenimento del potere di acquisto della componenti fisse della retribuzione". Partendo dai dati contenuti nel conto annuale pubblicato dalla Ragioneria generale dello Stato, riferiti al 31 dicembre 2008, la relazione tratta della consistenza del personale delle pubbliche amministrazioni e della spesa sostenuta per le diverse categorie di dipendenti. Questa voce di spesa è stimata, per il 2010, all'11,2% del prodotto interno lordo. Le norme in materia di contenimento delle assunzioni hanno determinato, nel triennio 2006-2008 una flessione, seppure contenuta, del numero complessivo dei dipendenti (-1,3%). Tale flessione si è concentrata nell'ambito del personale statale (in particolare ministeri ed agenzie fiscali). Rispetto al 2006, si è registrata una diminuzione di circa l'1% del personale a tempo indeterminato. Più consistente la riduzione del ricorso a forme di lavoro flessibili, ampiamente utilizzate negli anni precedenti al 2008. Nella scuola la diminuzione registrata si concentra nel personale a tempo determinato, mentre continua a crescere il numero dei docenti di ruolo e dei dirigenti scolastici. Per il 2009, secondo i dati di consuntivo dell'Istat, la spesa della Pubblica Amministrazione per redditi è pari 171,6 miliardi con una revisione al ribasso della previsioni contenute nell'ultimo Dpef (3,6 miliardi in meno, pari a circa il 2%). Mentre le previsioni per il 2010 confermano la tendenza ad un maggiore controllo della spesa per redditi con un incremento stimato, rispetto alle previsioni del precedente esercizio, pari allo 0,7%. Per l'anno in corso, tuttavia, il rapporto tra spesa per redditi e Pil, seppure in diminuzione (11,2%, a fronte dell'11,5% nel precedente anno), non risulta ancora in linea con l'obiettivo di un ritorno ai valori registrati negli esercizi precedenti al 2008. Anche per questo, per la Corte dei Conti è ormai ineludibile procedere ad una misurazione della produttività del lavoro pubblico quale parametro di compatibilità economico-finanziaria per la concessione di incrementi retributivi eccedenti il mero mantenimento del potere di acquisto della componenti fisse della retribuzione. PPGC Vol. 5.5 152 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 19) Sospensione attuazione riforma Brunetta? Il senatore Ichino attacca il Governo,. E la riforma non è più bipartisan ----- Messaggio inoltrato ----Da: Emidio Valentini <[email protected]> A: [email protected] Inviato: Lunedì 24 Maggio 2010 8:27 Oggetto: sospensione riforma brunetta? Astmap- Associazione per la Trasparenza ed il monitoraggio nelle Amninistrazioni Pubbliche www.astmap.it Egregi Onorevoli Senatori Commissione Affari Costituzionali Commissione Lavoro e Previdenza Senato della Repubblica Roma facendo seguito a precedenti mails riguardanti l'attività culturale Astmap relativa allo iter parlamentare della legge 15/2009 e del DLgs 150/2009 , si invia copia della mail inviata ai membri Astmap dopo la notizia di sospensione di attuazione di tale normativa Si inviano anche i files, da 1 a 5,citati nella mail in calce, contenenti il manifesto Astmap, di sostegno alla Riforma, e la documentazione del monitoraggio sull'attuazione della stessa. Ogni commento è superfluo; Si ringrazio per la cortese attenzione Cordiali saluti Emidio Valentini ======================================================= === PPGC Vol. 5.5 153 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 A tutti i Membri astmap. Cari tutti vi invio in calce la notizia , riportata questa mattina nel sito del sen Ichino. Ma forse Tremonti ha ragione: meglio sospendere una riforma che è partita male,anzi malissimo. Ed a caldo non posso che confermare quello che sosteniamo sin dai tempi lontani del Fepa e che ora è "ineludibile", come dice la Corte dei Conti : senza misura, monitoraggio , trasparenza e valutazione della produttività del lavoro, la produttivita/efficienza , la competitività del sistema paese, nella migliore delle ipotesi, rimangono stagnanti, e la Grecia ... è sempre più vicina. Evidentemente la documentazione inviatavi in precedenza ,in merito al monitoraggio Astmap sull'attuazione della riforma Brunetta, rimane , se confermata la notizia, " sospesa". Comunque quanto prima terremo una riunione per analizzare la situazione e decidere... cosa fare come Astmap. Un abbraccio. Emidio BENVENUTO NEL SITO DI PIETRO ICHINO.......... IL GOVERNO RINNEGA LA RIFORMA BRUNETTA Circola una bozza della “manovra” finanziaria di Tremonti, contenente una stupefacente disposizione che mira a sospendere per due anni l’applicazione della riforma voluta dal ministro della Funzione pubblica! Nel frattempo, ancora nessuna risposta all’interpellanza urgente presentata il 12 maggio scorso al Presidente del Consiglio e ai ministri Tremonti e Brunetta - primi firmatari Finocchiaro, Ichino, Bonino, Zanda, Bianco, Morando - sui ritardi del Ministro dell’Economia negli adempimenti indispensabili per il funzionamento della nuova Autorità indipendente per la valutazione e la trasparenza delle p.a. (Civit), spiegabili soltanto con l’intendimento ora manifestato apertamente da quella disposizione. PPGC Vol. 5.5 154 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 20) Invio Manifesto Astmap a sostegno attuazione riforma,per la parte Performance Organizzativa Nostante tutto l’Astamp continua nelle iniziative a sostegno dell’attuazione dellea Brunetta , si accentua formalmente tale sostegno , quasi a bilanciare i venti contro poppa ( le prime manifestazioni di “ grandi ostacoli”) ----- Messaggio inoltrato ----Da: Emidio Valentini <[email protected]> A, circa 8000 enti Inviato: Giovedì 1 Luglio 2010 10:31 Oggetto: invio manifesto astmp a tutti i comuni Associazione per la Trasparenza ed il Monitoraggio nelle Amministrazioni Pubbliche www.astmap.it Egregio Sig. Sindaco Egregio Sig Segretario Generale Oggetto documento/manifesto Astmap a sostegno dell'attuazione della legge 15/2009 e del DLgs 150/2009 (Riforma Brunetta) In coerenza con le finalità della nostra Associazione , ci è gradito inviarre copia del manifesto in oggetto (file allegato) di cui, in calce riportiamo le conclusioni finali. Come potranno notare l'Astmap ha attivato il monitoraggio di tale attuazione (vedere documentazione base nel sito www.astmap.it), al fine di continuare a dare il proprio contributo a quanto previsto dalla normativa in oggetto in materia di produttività e qualità della attività e dei servizii delle Amministrazioni pubbliche. Ci auguriamo che in tale non facile impegno possiamo avere la collaborazione di codesto comune con informazione, commenti, valutazioni sul processo di attuaziane della Riforma Brunetta che. purtroppo. sta partendo con difficoltà e confusione, non facilmente evitabili in un momento difficile per il nostro paese Distinti saluti Il Presidente del Consiglio Direttivo Il Presidente del Consiglio Scientifico Emidio Valentini Mario Rinaldi "" """" Associazione per la Trasparenza ed il Monitoraggio nelle Amministrazioni Pubbliche www.astmap.it PPGC Vol. 5.5 155 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Documento/ manifesto ( redatto anche con la collaborazione del Senatore Ichino e pubblicato anche nel sito www.pietroichono.it In coerenza con i valori ed i fini dell’associazione: siamo convinti che la capacità del nostro Paese di uscire dalla palude nebbiosa e fangosa in cui è ora immerso dipende da una amministrazione pubblica produttiva. Pertanto aderiamo a quanto affermato nella Relazione al Parlamento sullo Stato della Pa del 2008: - le inefficienze e la scarsa produttività della P.A. rappresentano uno dei fattori importanti della scarsa dinamica complessiva della produttività in Italia, sia per il peso che essa ha come settore economico, sia perché essa incide sulla produttività degli altri settori. - il differenziale di produttività e di efficienza della P.A. costituisce un peso e un costo che grava sul livello di competitività nazionale. - la P.A. può essere considerata una grande riserva di produttività inespressa. - è’ necessario incrementare del 50% la produttività delle P.A. siamo convinti che l’incremento della produttività della P.A. sia possibile solo dotando le amministrazioni di metodi e strumenti di misurazione delle prestazioni e che la misurazione e la valutazione delle prestazioni sia necessaria per elevare la qualità della attività e dei servizi pubblici adeguandoli ad un paese che si colloca fra i più sviluppati del mondo. Pertanto sosteniamo quanto previsto dalla Riforma Brunetta, in particolare in merito a: 1. l’obbligo per le amministrazioni i cui indicatori di efficienza o produttività si discostino in misura significativa, secondo parametri deliberati dall’organismo centrale di cui al comma 2, lettera f), dai valori medi dei medesimi indicatori rilevati tra amministrazioni omologhe rientranti nel 25% delle amministrazioni con i rendimenti più alti, di fissare ai propri dirigenti, tra gli obiettivi di cui alla lettera b) del medesimo comma 2, PPGC Vol. 5.5 156 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 l’obiettivo di allineamento entro un termine ragionevole ai parametri deliberati dal citato organismo centrale. 2. la confrontabilità tra le prestazioni omogenee delle pubbliche amministrazioni anche al fine di consentire la comparazione delle attività e dell’andamento gestionale nelle diverse sedi territoriali ove si esercita la pubblica funzione, stabilendo annualmente a tal fine indicatori di andamento gestionale, comuni alle diverse amministrazioni pubbliche o stabiliti per gruppi omogenei di esse, da adottare all’interno degli strumenti di programmazione, gestione e controllo e negli strumenti di valutazione dei risultati. 3. l’assicurare elevati standard qualitativi ed economici delle funzioni e dei servizi, l’incremento dell’efficienza del lavoro pubblico ed il contrasto alla scarsa produttività. 4. l’efficienza dell’impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed alla riduzione dei costi, nonché all’ottimizzazione dei tempi dei procedimenti amministrativi; g) la qualità e la quantità delle prestazioni e dei servizi erogati. 5. le amministrazioni provvedono alla contabilizzazione dei costi e all’evidenziazione dei costi effettivi e di quelli imputati al personale per ogni servizio erogato, nonché al monitoraggio del loro andamento nel tempo. 6. la definizione dei parametri e i modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance di cui all’articolo 7 in termini di efficienza e produttività siamo convinti che senza monitoraggio pianificato, sistemico e «standard» della produttività e dei fattori che la individuano non solo non è possibile valutarne risultati e scostamenti, ma anche avere una costante validita della sua misura. Pertanto sosteniamo quanto previsto a riguardo dalla Riforma Brunetta ed in particolare che PPGC Vol. 5.5 157 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 gli organi di indirizzo politico amministrativo, con il supporto dei dirigenti, verificano l’andamento delle performance rispetto agli obiettivi di cui all’articolo 5 durante il periodo di riferimento e propongono, ove necessario, interventi correttivi in corso di esercizi monitoraggio della performance in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; siamo convinti che senza trasparenza gestionale della produttività monitorata non si ha nessuna possibilità di una corretta ed efficace valutazione del merito sia organizzativo sia individuale e pertanto sosteniamo quanto previsto dalla riforma Brunetta ed in particolare La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Essa costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. siamo certi che senza la trasparenza della produttività, monitorata e valutata così come ora disciplinata nella Riforma Brunetta, non vi è nessuna possibilità che: si attui un efficiente ed efficace federalismo fiscale che il nostro paese attivi antidoti e cure per uscire da un sistema gestionale sempre più caratterizzato da una diffusione pervasiva di pizzi, di tangenti, di scambi tossici. Con queste convinzioni e certezze, l’Astmap si accinge ad attuare il Monitoraggio sistemico dello stato di attuazione della Riforma Brunetta (legge 15 /2009 D.lgs 150/2009) secondo le seguenti linee guida: – ricognizione delle informazioni/documenti ufficiali prodotti da tutti i soggetti interessati all’attuazione delle disposizioni del D.L. 150/2009 ( Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, Amministrazioni statali, Enti locali, Enti pubblici non economici, ASL, etc.). PPGC Vol. 5.5 158 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 – rilevazione degli strumenti predisposti per la valutazione della produttività del lavoro e la trasparenza gestionale ( Metodologie di valutazione, indicatori di produttività, costi, etc., standard di riferimento, obiettivi programmati, risultati conseguiti, sistemi di monitoraggio etc.). - verifica della coerenza con le disposizioni del D.L. 150/2009 ed in particolare con quanto previsto dagli artt. 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 13, in materia di strumenti predisposti per l’attuazione del monitoraggio della trasparenza gestionale e del rispetto dei tempi previsti. – pubblicità dei risultati (pubblicazione sul sito dell’ASTMAP e comunicazioni al Parlamento, agli altri Organi istituzionali, ivi compresi gli Organi di controllo, ai media ecc.) Astamp invita tutti coloro che si riconoscono nei contenuti di questo documento/manifesto a dare la loro adesione tramite sottoscrizione nel nostro sito www.astmap.it . Roma 30 giugno 2010 21) Primo rapporto informativo su monitoraggio Astmap di attuazione delle Riforma Brunetta ( novembre 2010) E la nave della riforma è immersa nella palude sempre più nebbiosa, anche se qualcuno che cerca, di portarla in mare aperto c’è In realtà ,progettando il monitoraggio, si riteneva che questo primo rapporto avrebbe dato informazioni sullo stato di emanazione delle indicazioni metodologiche obbligatorie e standard, prevista dalla legge 15/2009 e dal DLgs 150 2009 circa il contenuti il monitoraggio l trasparenza e la valutazione della performance/produttività Ma il quadro sinottico previsto per evidenziare il risultato del monitoraggio è rimasto.. ……bianco. Ci si limita pertanto e fare delle considerazioni di tipo generale PPGC Vol. 5.5 159 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Soltanto da poco tempo la della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle Amministrazioni Pubbliche (CiVT) abbia cominciato ad operare - il decreto interministeriale previsto al comma 11 dell’art.13 del decreto legislativo 150/2009, sulle modalità organizzative e sull’autonomia della gestione finanziaria della CiVT porta la data 12 marzo 2010 - e che al momento non sia stata data ancora alcuna indicazione sui sistemi di monitoraggio e sulle metodologie finalizzati al miglioramento della performance (Produttività) delle pubbliche amministrazione ( art.13, comma 5, sub a). Abbondano le iniziative di contorno, mirate soprattutto al rispetto degli adempimenti formali ed alla ricerca, da parte di qualcuno, di spazi di autonomia decisionale rispetto al dettato normativo, dallo stesso non previsti, tutto sembra procedere a rilento, e questo nonostante da più parti viene sollecitata l’urgenza della riforma della P.A. come condizione indispensabile per uscire dalla crisi economica che il Paese sta attraversando. Il riferimento a quanto previsto dall’art. 14, c. 4, sub f), del decreto delegato, in merito alla responsabilità in capo agli OIV della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti predisposti dalla CIVIT, non è puramente casuale. Aspettiamo fiduciosi le direttive della CIVT sui sistemi e sulle metodologie finalizzate al miglioramento della performance delle amministrazioni pubbliche, ed auguriamoci che ci si dimentichi che per perseguire l’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico diventa indispensabile introdurre sistemi adeguati di monitoraggio gestionale, sia per valutare le prestazioni organizzative e personali, sia per contenere i costi dei servizi destinati alla collettività, senza i quali anche la trasparenza e la integrità diventano obiettivi difficilmente realizzabili In particolare e soprattutto Ci aspettiamo che la CIVIT quanto prima emani direttive in merito al comma 6/d art 13 - Art 13 DLgs 150/2009 la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche: ................................................................................................................ ……………………………………….. d) definisce i parametri e i modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance di cui all’articolo 7 in termini di efficienza e produttività Se non si danno prioritariamente questi contenuti alla Performance, tutta , proprio tutta, l’impalcatura della riforma brunetta crolla come un castello di carta . PPGC Vol. 5.5 160 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 22) Dimissioni del prof Pietro Micheli dalla Civit E la nace perde proprio il nocchiere su cui puntava il senatore Ichino,= ----- Messaggio inoltrato ----Da: Emidio Valentini <[email protected]> inviato domenica 16 Gennaio 2011 7:27 Oggetto: la crisi del Civit..e non solo ASTMAP - Associazione per la trasparenza e monitoraggio delle Amministrazioni pubbliche www.astmap.it Il Presidente Ai Sig.Membri del Consiglio Scientifico Ai sig, Membri del Consiglio Direttivo. Vi invio in calce ll'articolo di Repubblica sulle dimissioni di Pietro Micheli dall Civit. Ogni commento è superffluo Ma il paese non si puo, ripeto, non si può permettere il fallimento della Riforma Brunettà dopo quella Cassese. Il danno economico/culturale/sociale per lo Stato e per il Paese sarebbe irrecuperabile, E l'Astmap deve fare il possibile perchè questo non accada. Non so ancora come, ma dobbiamo farlo. …………………………………… Da "LA REPUBBLICA" di sabato 15 gennaio 2011 La polemica Lotta ai fannulloni la commissione fa flop La riforma storica, che l`Italia aspetta da anni, divenuta un giocattolo nelle mani della politica. Impantanata tra gli «adempimenti burocratici» che non snelliscono la pubblica amministrazione né migliorano i servizi ai cittadini. E che orarischia di fallire. C on una lettera- denuncia al ministro Renato Brunetta si consuma l`addio di Pietro Micheli dalla Civit. LA CIVIT è la Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l`integrità delle amministrazioni pubbliche, che ha un ruolo diprimo piano nell`attuazione della riforma. Micheli si è dimesso due giorni fa, torna a lavorare all`estero, uno dei 5 PPGC Vol. 5.5 161 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 membri nominati a dicembre 2009, arrivato apposta dalla Gran Bretagna, dove era consulente del corrispettivo organismo inglese. Va via perché «non credo vi siano più i presupposti per lavorare», dice. E accusa: a dispetto dei risultati iniziali, i difetti nell`impianto e «i gravi difetti nel modo in cui sta essendo attuata, rischiano di far naufragare» la riforma. Nelle sue parole c`è il rammarico di chi ha trascorso 150 giorni per il Paese a parlare con dipendenti e amministratori, spiegare il testo, scrivere documenti, e oggi traccia un bilancio negativo. Ritiene che la nota"autoritàanti-fannulloni" rischia di perdere la partita perché non ha margini d`azione. «La mia valutazione attuale si legge - è che i limiti stiano prevalendo sul cambiamento e ivizi di un sistema da riformare non siano stati affrontati in modo corretto e con l`intensità di energie politiche e risorse economiche che la sfida richiede». Sotto accusa l`impianto della riforma costruita sui cardini della performance e dellavalutazione e i poteri della Commissione - finita nella bufera quando il presidente Antonio Martone, anche se non indagato, è rimasto coinvolto nell`inchiestasull`eolico elanuovaP3 -, che deve indirizzare, coordinare e sovrintendere alle valutazioni dei dipendenti pubblici e garantire la trasparenza delle amministrazioni. Dopo il consenso della campagna anti-fannulloni, la riforma si è concentrata sulla "performance individuale" dei dipendenti. Premi e sanzioni ne sono statiilfulcro, male risorse per iprimi sono state azzerate dalla legge di stabilità. L`assenteismo si è ridotto, ma «ha finito per deprimere la reputazione e il senso di appartenenza di tanti», denuncia Micheli. Che tornelli e telecamere non basteranno arimotivare. «Perrendere la PA più efficiente e competitiva bisogna risolvere i problemi a livello organizzativo e di sistema» suggerisce l`ex membro della Civit «puntando sulla creazione di valore pubblico e la valutazione degli impatti dell`azione amministrativa». Per chiarire la sua scelta ricorda anche le difficoltà. La Commissione non ha potere ispettivo né sanzionatorio, come il National Audit Office inglese che ha un organico di 800 persone contro le 12 di quello italiano, senza sede propria ma ospitato dagli uffici dell`Aran. La commissione è indipendente solo sulla carta: «Le ingerenze della politica sono fortissime - racconta Micheli - ha un budget di 8 milioni di euro l`anno: la metà va a progetti vagliati daBrunetta e dal ministero dell`Economia». E ricorda che «oltre alle pressioni su come usarli, i fondi stanziati per il 2010 non sono ancora allocati». Ruolo e compiti si sovrappongono aquelli dialtri soggetti che interagiscono con la PA, come la Ragioneria dello Stato. Non manager ma soprattutto giuristi i suoi membri, la cui indipendenza è minata dal fatto che «il governo si riserva di determinare nomine, compensi e ambiti di operatività». E nei prossimi mesi - prevede Micheli - ci sarà un fuggi-fuggi dei ministeri dalla valutazione dei dipendenti, come già è accaduto con l`autoesclusione della presidenza del Consiglio e del ministero dell`Economia. PPGC Vol. 5.5 162 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 23) Informazioni su attività CIVIT (2O gennaio 2011) E inizia lo scarica barile; ormai si è al si salvi chi può = ASTMAP - Associazione per la trasparenza e monitoraggio delle Amministrazioni pubbliche Il Presidente Ai Sig.Membri del Consiglio Scientifico Ai sig, Membri del Consiglio Direttivo. Vi, invio, a copia di un art. di italia oggi sul Civit. del 20 gennaio scorso. Paradossalmente contiene anche due buone notizie -Rinviato sine die il monitoraggio dei piani sulle performance: -Saltano gli incontri tra Civit, ministeri ed enti pubblici Lavoro pubblico e reclutamento - ITALIA OGGI [giovedì 20 gennaio 2011] Rinviato sine die il monitoraggio dei piani sulle performance. Martone: colpa delle amministrazioni Valutazione dei travet nel pantano Saltano gli incontri tra Civit, ministeri ed enti pubblici Annullati, ufficialmente «per problemi logistici e organizzativi». Gli incontri previsti per verificare l'andamento dei piani sulle performance, di cui gli uffici pubblici devono dotarsi per rispettare i dettami della legge Brunetta, sono stati rinviati sine die. Uno slittamento non privo di significato. Il 19 e 20 gennaio prossimi, infatti, intorno a un tavolo avrebbero dovuto sedersi da una parte la Civit (Commissione indipendente per la valutazione delle amministrazioni pubbliche), presieduta da Antonio Martone, dall'altra gli Oiv, ovvero gli organismi indipendenti di valutazione di ministeri, enti pubblici, enti di ricerca ed enti parco. Insomma, una larghissima fetta della pubblica amministrazione nostrana. E proprio i componenti superstiti, Luciano Hinna, Filippo Patroni Griffi, Luisa Torchia e lo stesso Martone, hanno preso carta e penna per replicare alle accuse che gli sono giunte dall'ex Micheli, il più giovane del gruppo, che ha deciso di tornarsene alle sue attività di insegnamento e ricerca all'estero. Alla principale accusa, quella più grave, di mancanza di indipendenza, i membri Civit rispondono piccati che «con il lavoro quotidiano e con i fatti si risponde ai tentativi di ingerenza della politica, perché l'indipendenza non viene dall'esterno, ma si conquista e si pratica ogni giorno». E poi guai ad avere la pretesa di applicare «modelli astratti, tratti meccanicamente dal privato, da singole esperienze di altri paesi o da qualche buon libro», non è così che si riforma la pa e si ottengono buoni risultati. Martone&company predicano «impegno, pazienza e lavoro quotidiano». Come conferma lo slittamento degli incontri di gennaio, il cammino della Civit è lungo. PPGC Vol. 5.5 163 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 . ============================================ ======================================================= 24) lettera aperta al ministro Renato Brunetta Il tentativo ulimo di Astmap per rimettere in moto la nave, Ma Brunetta è assente e le cordate mafiose imperano ----- Messaggio inoltrato ----Da: Emidio Valentini <[email protected]> A: [email protected]; …. [email protected] Inviato: Martedì 15 Marzo 2011 6:18 Oggetto: lettera aperta al Ministro Renato Brunetta Associazione per la trasparenza ed il monitoraggio nelle amministrazioni pubbliche - ASTMAP www.astmap.it Egregi Onorevoli Senatori Commissione Affari Costituzionali Commissione Lavoro e Previdenza Senato della Repubblica Roma in diverse mails precedenti abbiamo sempre evidenziato tutto il nostro appoggio culturale e professionale alla riforma Brunetta, sia nella fase legislativa sia in quella di avvio dell'attuazione; in calce riportiamo parte dei contenuti della mail inviata il 24 novembre 2009 Siamo stati, purtroppo, facili profeti. Ma continuiamo a "mettercela tutta" . . Abbiamo però, in questa fase, bisogno di "sostegno" .E la diffusione on line, circa 8000 indirizzi, della lettera aperta a Brunetta, in file allegato, vuole anche esserne una sollecitazione Grazie dell'attenzione e distinti saluti Il Presidente Emidio Valentini Roma 15 marzo 2011 PPGC Vol. 5.5 164 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 lettera aperta al ministro Renato Brunetta ASTMAP Associazione per la Trasparenza ed il monitoraggio nelle Amministrazioni pubbliche www.astmap.it Lettera aperta al Ministro Renato Brunetta Signor Ministro, questa Associazione sin dal primo momento di elaborazione della nuova riforma ha evidenziato, con il suo contributo culturale e professionale, la non più rinviabile esigenza di migliorare e monitorare la produttività nelle pubbliche amministrazioni, mettendo in evidenza il rischio di peggioramento del sistema gestionale nelle amministrazioni pubbliche che potrebbe derivare dal fallimento del processo della Sua riforma, aggravato dal precedente fallimento di quella Giannini/Cassese. Al fine di evitare questo rischio ed anche per una efficace attuazione del federalismo fiscale e per evitare il ricorso permanente ai tagli orizzontali della spesa, ritiene necessaria una corretta e tempestiva attuazione di quella parte della riforma della pubblica amministrazione riguardante la performance organizzativa,in coerenza con quanto chiaramente previsto dalla legge 15/2009( significativi al riguardo i comma 1 e 2 dell’art.4) e, anche se con qualche incertezza terminologica, dal DLgs 150/2009 ( art. 1, comma 4 art. 11 e soprattutto, comma 7 art 13). Purtroppo, le direttive CIVIT hanno privilegiato proprio la performance individuale, determinando il moltiplicarsi di richieste e concessioni di autonomia da parte delle amministrazioni non statali, il contrasto con le OOSS e certamente poco consenso da parte del personale interessatoInoltre in questo modo si è ufficialmente perso il carattere bipartisan, tanto reclamato dal Lei stesso, signor Ministro. Riteniamo che possano essere superati lo stallo attuale e le tensioni con il mondo sindacale facendo perno: - innanzitutto sulla valutazione della performance delle strutture amministrative, piuttosto che di quella dei singoli dipendenti (che deve pur sempre avvenire, ma deve restare affidata a ciascun dirigente), con maggiore flessibilità nella PPGC Vol. 5.5 165 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 adozione delle misure conseguenti di premio al merito e sanzione nei confronti dei bad performers; - in secondo luogo sul rilancio dell'idea della valutazione indipendente (riferita, appunto, alla performance delle strutture amministrative): ci preoccupa il fatto che nell'Intesa Governo/Sindacati del 4 febbraio scorso la funzione della valutazione sia stata menzionata come funzione da affidare a organismi composti pariteticamente da rappresentanti del sindacato e del management; - infine sulla trasparenza della misura, monitoraggio e valutazione della performance organizzativa nel duplice aspetto della produttività, del lavoro ed economica, e della qualità dei servizi resi in termini di tempestività, adeguatezza e accuratezza. Riteniamo anche che, ferma la necessaria valutazione del merito personale ai fini di progressione di carriera, fatta peraltro con buon senso e tenendo conto della tipicità del rapporto di pubblico impiego, la incentivazione economica del personale debba basarsi sui risultati conseguiti come gruppo nella valutazione target/attività previsti nel piano della performance organizzativa. Le rinnoviamo la disponibilità di questa associazione a fornire la propria collaborazione, nelle forme che saranno ritenute opportune . Distinti saluti Il Presidente Emidio Valentini 25) SOS: naufragio riforma Brunetta SENZA COMMENTI = ----- Messaggio inoltrato ----Da: Emidio Valentini <[email protected]> A: Alberto Conti < Inviato: Giovedì 7 Luglio 2011 6:50 PPGC Vol. 5.5 166 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Oggetto: la non attuazione della Brunetta e le preoccupazioni per il federalismo fiscale. Astmap - Associazione per Trasparenza ed il Monitoraggio Gestionale nella Amministrazioni pubbliche www.astmap.it Il Presidente A tutti i membri Astmap e p.c a tutti i componenti la mailing list Astmap Dopo un prolungato silenzio, eccomi di nuovo a voi. Al mio rientro dalla Florida, il 25 maggio scorso, ho iniziato il solito giro di incontri e telefonate per avere informazioni sul “ come stanno andando le cose” nella riforma Brunetta: Quali i risultati di tale giro? Sintetizzo con un : "pensavo piovesse ed invece.. diluvia", Tralascio i giudizi approssimati, a volte esagerati come : : - la riforma Brunetta è naufragata sugli scogli delle cordate, delle cricche , -gli Oiv sono la forma gattopardesca di innovare rispetto ai vecchi nuclei di valutazione . - i piani strategici triennali sono esercitazioni teoriche che lasciano il tempo che trovano, .la perfomance è una innovazione “ nominalistica” ed ognuno ci mette ciò che vuole ecc. ecc. Mi limito a descrivere situazioni “ oggettive” e verificabili: 1) sono esclusi dall’applicazione della riforma Brunetta a) le amministrazioni del Sistema Sanitario, b) il Ministero del Tesoro , del Bilancio e delle Finanze, c) le Regioni e) le Università e tutto il sistema scolastico f)ai Comuni ed alle Provincie è stata lasciata la scelta fra il continuare con i vecchi nuclei di valutazione e quindi essere esclusi dalla osservanza delle direttive Civit , oppure scegliere gli OIV e quindi osservarle ; Rimangono, nella sostanza, i Ministeri ( ma anche il MAE sta cercando di starne fuori ) e gli enti pubblici nazionali 2) Le convenzioni apripista, tanto reclamizzate appena costituita la Civit , si trovano in questa situazione: a)convenzione Ministero FP /Ancitel /Hay group ( 3 milioni di Euro) :non ha prodotto risultati (da ciò è scaturita, ritengo, la " bella scelta" di cui al punto 1f ) b) convenzione Ministero FP/ Ministero Sanità : è " bloccata" c) convenzione Ministero FP/Corte dei Conti/Formez per un progetto formativo PPGC Vol. 5.5 167 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 sulla Brunetta : non si sa nulla o quasi. 3) La Civit è praticamente in stand by , - per le dimissioni del prof. Micheli e, di recente, della prof.sa Torchia - per la mancanza di risorse - per difficoltà nella credibilità 4) Ma l’informazione più dirompente ed incredibile è quella che, a parere della Civit e non so di chi .. altro: nel DLGs 150/2009 non è prevista la produttività del lavoro pubblico. Non faccio commenti. Tutto ciò premesso, vi informo che a) il monitoraggio astmap sulla attivazione della "Brunetta" risulta inutile e quindi rinviato a “ tempi migliori” b) vien costituito un gruppo di lavoro Astmap per la messa a punto di un Rapporto alle Istituzioni che si articolerà in tre parti b1) analisi a valutazione di quanto riportato ai punti 1-4 precedenti b2) analisi e valutazione delle cause della non attuazione della Riforma Brunetta b3) predisposizione di linee guida per i contenuti di un nuovo Dlgs che sostituisca integralmente il DLgs 150/2009 I lavori del gruppo saranno conclusi entro il mese di settembre Inoltre, come gia anticipato in precedenza ed in relazioni alle accentuate preoccupazioni derivate dai contenuti dell'incontro Forum Pa, SOSE, SAS del 22 giugno scorso al Columbus Hotel di Roma ( vedere documentazione su sito forumPA ) su "analisi dei dati e federalismo fiscale" , viene costituito un gruppo di lavoro permanente su "Fabbisogni standard, costi standard , Federalismo fiscale e Patto di stabilità " con questi obiettivi 1 caratteristiche , regolamentazione e stato dell’arte 2 monitoraggio “ critico” delle realizzazioni nel concreto della realtà economico/istituzionale del paese. 3 valutazione di tale monitoraggio, con una messa a punto periodica di un “ rapporto” da inviare alle istituzioni interessate e da diffondere estesamente in Web. Il primo rapporto sarà redatto entro il mese di ottobre prossimo. Entrambi i gruppi , da me presieduti, saranno costituiti entro il 31 c.m e composti, in prevalenza, da membri del Consigllio direttivo. E' auspicata la partecipazione di membri del Consiglio Scientifico E' gradita anche la partecipazione di componenti la mailinglist astmap, costantemente informati della nostra attività. I lavori del gruppi saranno realizzati quasi esclusivamente utilizzando gli strumenti di WEB. Entrambi i gruppi saranno costituiti entro la fine di questo mese. emidio valentini PPGC Vol. 5.5 168 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 26) Italia commissariata SENZ COMMENTI ----- Messaggio inoltrato ----Da: Emidio Valentini <[email protected]> A: Bruno Flaviano <flaviano it>…. Inviato: Domenica 7 Agosto 2011 10:14 Oggetto: Italia commissariata. Astmap- Associazione per la trasparenza ed il monitoraggio gestionali nelle amministrazioni pubbliche www.astmap.it Il Presidente A tutti i membri Astmap A tutti i componenti la mailing list astmap Questa mattina, dopo aver assistito alla penosissima conferenza stampa "imposta" a Berlusconi e Tremonti, leggo su repubblica quanto segue. NEW YORK - "La Bce ha commissariato l'Italia, Trichet governa a Roma su mandato di Germania e Francia". Sono le 13 a Wall Street, manca un'ora e mezza alla conferenza stampa di Silvio Berlusconi in Italia, e i mercati sanno già tutto. Un "gabinetto di crisi" sovranazionale ha dato mandato alla Bce per scrivere l'agenda del governo italiano. "Anticipo dei tagli al deficit; pareggio di bilancio nella Costituzione; liberalizzazioni dei mercati": in tre diktat, è l'anticipazione che la Borsa americana apprende molto prima dei cittadini italiani. La fonte che firma lo scoop è l'agenzia Dow Jones, le gole profonde stanno al Tesoro di Washington e alla Federal Reserve, e subito gli indici di Borsa recuperano Mi verrebbe voglia di ritirarmi a Boconò, un paese delle preande venezuelane che, nel mio immaginario "senile", rappresenta il ritiro ideale in attesa di...... , e dedicarmi esclusivamente ai miei studi attuali su " ragione e fede, dalla patristica alla scolastica, da Agostino a Tommaso, da Voitila a Ratzinger". Ma. dopo i costanti richiami a voi tutti non posso anche io epicureamente nascondermi. Ed eccomi con maggior lena a preparare il nostro caldo autunno, con l'avvio dei nostri gruppi di lavoro, gia costituiti, su "SOS: naufragio riforma Brunetta " e "Fabbisogni standard, costi standard , Federalismo fiscale e Patto di stabilità" ----- ----Da: Emidio Valentini <[email protected]> A: Bruno Flaviano < Inviato: Lunedì 5 Settembre 2011 19:14 Oggetto: fallimento riforma brunetta 27 )PD: GIOVANNELLI,A FESTA PA VENEZIA SEGNALIAMO FALLIMENTO BRUNETTA Una speranza ed un augurio; che dalla Festa si abbiano solide iniziative per disincagliare la nave, cambiare totalmente l’equipaggio e riprendere il mare aperto verso il porto di uno stao PPGC Vol. 5.5 169 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Stato più trasparente . più efficiente e pi ù “ etico” Astmap – Associazione per la trasparenza ed il monitoraggio gestionali nelle amministrazioni pubbliche Il Presidente Cari tutti. Facendo seguito alla mia del 26 agosto ,riportata in calce, vi invio copia del comunicato dell'On. Oriano Giannelli. Ed ora non siamo più soli ad affermare il fallimento della riforma Brunetta. Il giorno 14 , e non il 7 come originariamemte previsto , ci vediamo alla Gmg, dalle 16 alle 18, con chi è disponibile, per organizzare la nostra partecipazione Vi prego di darmi sollecita conferma. Un abbraccio Emidio PD: GIOVANNELLI,A FESTA PA VENEZIA SEGNALIAMO FALLIMENTO BRUNETTA by Oriano Giovanelli on Monday, September 5, 2011 at 4:47pm (AGI) - Roma, 5 set. - "Facciamo il pieno di idee e progetti L'amministrazione che serve all'Italia": e' questo il titolo della Festa nazionale democratica della pubblica amministrazione che si svolgera' dal 13 al 17 settembre a Rialto Erbaria e Campo San Giacometo, a Venezia, e alla quale prenderanno parte fra gli altri Rosy Bindi e Vasco Errani. Ne ha dato notizia un comunicato. "Saremo nella citta' di Brunetta a segnalare il suo fallimento e per avanzare le nostre proposte", ha spiegato Oriano Giovanelli, presidente Forum PA. "Saremo nella capitale del Nord Est per dire che il federalismo e' stato tradito e affossato e con esso il progetto di riforma e semplificazione del sistema amministrativo, una bandiera che noi vogliamo risollevare dal fango dove e' stata gettata da questo governo", ha proseguito. "Parliamo noi prima di Bossi con il PPGC Vol. 5.5 170 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 discorso finale di Vasco Errani, oggi in prima fila assieme anche ai presidenti di regione del centro destra e ai sindaci contro una manovra che affossa gli enti locali e le regioni e la loro possibilita' di dare servizi ai cittadini, e manderemo qualche cartolina al leader del Carroccio impantanato nella palude romana", ha preannunciato. "Saremo a Venezia - ha detto ancora Giovanelli - dopo essere stati in una piccola citta' del sud per dire che la PA unisce l' Italia, ma soprattutto per fare pace. Per chiudere lo scontro insensato fra privato e pubblico, fra imprese e pubblica amministrazione e per rivendicare un nuovo patto sociale che abbia al centro il sistema Italia, la sua efficienza, la sua capacita' di dare una mano nella competizione internazionale, di affermare rigore nei conti e legalita' nei comportamenti, nella sua capacita' di difendere beni comuni essenziali. Tre anni di slogan tre anni di odio profuso contro tutto cio' che e' pubblico, di vera e propria umiliazione del pubblico impiego, hanno prodotto il disastro che vediamo". Il Pd, ha concluso Giovanelli, "ha proposte concrete per valorizzare il merito, la trasparenza, la centralita' dei cittadini e delle imprese e in particolare per fare semplificazione e dare impulso ad una radicale cultura della innovazione dentro e per la pubblica amministrazione e nella festa le produrremo con il contributo di esperti, esponenti dei governi locali, parlamentari, professori universitari, producendo una politica delle proposte concrete e non degli slogan". SET 21 28) La commissione Brunetta (Civit) Perchè mi sono astenuto in dissenso dal PD (on.Salvatore Vassallo – PD) Ma che accade nel PD? Se la riforma Brunetta è fallita, a che serveono i due nomi proposti dal governo e indicati dal Partito Democratico. ? PPGC Vol. 5.5 171 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Il 29 novembre 2009 è stata nominata per la prima volta la Civit. Personalmente mi astenni già allora, in difformità dal gruppo PD, perché avevo dubbi sulla composizione proposta. Successivamen te uno dei componenti, quello a mio avviso più qualificato, il dott. Pietro Micheli, si è dimesso rendendo palese che i difetti già prevedibili si stavano verificando. Le funzioni di sostegno all'innovazione organizzativa e valutazione delle amministrazioni pubbliche venivano disattese. Al contempo erano state segnalate pratiche a dir poco imbarazzanti nella gestione della Commissione, come l'affidamento di una consulenza da 50.000 euro ad un avvocato privo di particolari requisiti ma fiduciario dell'On. Ministro Gianfranco Rotondi. Sono poi emersi ulteriori pesanti dubbi sulla indipendenza e credibilità nel ruolo di Presidente del dott. Antonio Martone, a seguito del suo coinvolgimento nelle riunioni della cosiddetta loggia P3. Una materia su cui sia al Senato che alla Camera parlamentari del gruppo PD hanno presentato intererrogazioni ed altri atti parlamentari e che di fatto chiedono le dimissioni del medesimo dott. Martone. Mi sono pertanto astenuto nuovamente sui due nomi proposti dal governo e indicati dal Partito Democratico. Credo infatti si debba cogliere l'occasione del rinnovo dei suoi componenti per chiedere chiarezza sulle attività sino ad ora svolte dalla CIVIT e le dimissioni del Presidente Martone. 29 - …… Morte di una riforma Senza commenti Da: Emidio Valentini [mailto:[email protected]] Inviato: lunedì 26 settembre 2011 22.59 A: pietro ichino Cc: [email protected]; [email protected] Oggetto: che succede nel PD? ----- Messaggio inoltrato ----Da: Pietro Ichino <[email protected]> A: 'Emidio Valentini' <[email protected]> Inviato: Martedì 27 Settembre 2011 1:47 Oggetto: R: che succede nel PD? Caro Valentini, non ho smesso di impegnarmi sul fronte della p.a.: uscirà fra un mese un mio libro, il cui secondo capitolo è interamente dedicato alla legge Brunetta. È intitolato, ahimè, “Impiego pubblico: nascita e morte di una riforma”. Cordialmente Pietro Ichino PPGC Vol. 5.5 172 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 30 . E non sono solo, ma nonostante l’autorevolissima compagnia…Niente da fare: nessuna risposta Newman s.r.l Neew Management’s Technologies Via degli Scialoja, 3 Tel (+39) 063230983 Fx (+39) 06324012 Il Presidente 00196 Roma Roma 17 luglio 2012 Egregio Sig. Ministro, da oltre quaranta anni mi occupo di funzionalità, efficacia ed efficienza della azione amministrativa. Prima direttamente nella pubblica amministrazione, anche come responsabile del Progetto Fepa che nella sua quinquennale esperienza ha visto il coinvolgimento di circa trecento amministrazioni e diecimila dirigenti/funzionari, poi come Presidente della NewMan che con i servizi offerti dal Sistema NTG ha operato con circa 500 amministrazioni pubbliche (Enti Locali, Asl,etc.) nella rilevazione dei carichi di lavoro e nella rideterminazione delle piante organiche. Ho quindi seguito con interesse l’evoluzione normativa e regolamentare che ha riguardato negli anni la pubblica amministrazione e, recentemente, con particolare attenzione agli interventi di razionalizzazione e contenimento dei costi previsti dal decreto per la razionalizzazione e il contenimento della spesa pubblica. Sono convinto che il Sistema NTG 2012, interamente informatizzato e fruibile via web, possa offrire un forte contributo alla attuazione delle azioni previste dalla spendig rewiev. In questo sono confortato dall’Avvocato generale Ignazio Caramazza, dal Prof. Andrea Monorchio, dal Presidente Giuseppe Cogliandro e dal Prof. Elio Borgonovi che hanno già avuto modo di vedere le applicazioni operative di NTG 2012 e di riscontrarne capacità e versatilità nella verifica della produttività del lavoro (definizione delle posizioni di lavoro, ripartizione ottimale delle risorse disponibili, evidenziazione di eventuali eccedenze di personale, identificazione dei fabbisogni e dei costi standard). Anche su consiglio di questi storici amici, mi piacerebbe illustrare a lei ed ai suoi PPGC Vol. 5.5 173 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 collaboratori due applicazioni concrete del Sistema NTG 2012. Le aggiungo che da parte del Prof. Borgonovi mi è stata anticipata la disponibilità delle strutture formative della Università Bocconi a realizzare le iniziative necessarie per favorire il cambiamento di conoscenze, competenze e attitudini, senza le quali gli interventi legislativi e l’uso di tecniche rischiano di rimanere lettera morta o di produrre risultati inferiori a quelli attesi. Per informazioni di dettaglio, i suoi collaboratori possono consultare i siti www.astmap.it e www.ntglab.it Nel ringraziarla per l’attenzione Le porgo Cordiali saluti, Emidio Valentini cell 3355486388 – mail [email protected] ============================== 31- Ed eccomi ad una svolta Le quattro mie proposte fatte in www.Italiafutura.It “Renverser l’État comme une chaussette” Dopo la riforma Giannini/ Cassese ( un ottimo DLgs n29/1993) culturalmente ben preparata, legislativamente moderna ed efficace , bene avviata,... Semplificare stanca - Emidio Valentini - Inserita martedì 27 agosto 2013 PPGC Vol. 5.5 174 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Dopo la riforma Giannini/ Cassese ( un ottimo DLgs n29/1993) culturalmente ben preparata, legislativamente moderna ed efficace , bene avviata, ma progressivamente e malamente interrotta , con una serie di DLgs Bassanini bis, ter ,quater ecc) Dopo la riforma Nicolais, fortunatamente abortita (2006/2008) Dopo la riforma Brunetta/Ichino ,parlamentarmente ben condotta e realizzata (una ottima legge 15/2009 un buon DLgs 150/2009) ,ma definitivamente incagliata negli scogli, non solo di una burocrazia ancora borbo/piemontese, ma. soprattutto. di una “ casta criccaiola Politico/istituzionale” Non rimane che - constatare, purtroppo che le istituzioni ed amministrazioni pubbliche non vanno riformate, - e battersi, invece, perchè vadano rivoltate come un calzino, prima che sia troppo tardi Non bastano più gli illuministi per riformare, ma occorrono moderni giacobini/2000 per rivoluzionare Non più riforme morte e naufragate perché non attuate All’italia serve con urgenza un forte slancio rivoluzionario All’italia serve una primavera risorgimentale/giacobina “”Aux armes, citoyens! Nous devons nous renverser l’État comme une chaussette”" Le istituzioni ed amministrazioni pubbliche non vanno riformate, vanno rivoltate come un calzino, prima che sia troppo tardi L’ editoriale del New York Times, 7 agosto 2013,“”Il problema dell’Italia non è solo Berlusconi”: si chiude ribadendo che l’Italia... Quali riforme? - Emidio Valentini - Inserita giovedì 8 agosto 2013 L’ editoriale del New York Times, 7 agosto 2013,“”Il problema dell’Italia non è solo Berlusconi”: si chiude ribadendo che l’Italia ha disperatamente bisogno di un rinnovo politico totale, che produca leader che riescano a guadagnarsi il consenso popolare per le dovute riforme economiche Se mai emergeranno tali figure politiche, la loro prima responsabilità sarà quella di guidare una sfida credibile alle domande di austerità senza uscita che arrivano dai partner europei PPGC Vol. 5.5 175 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011 Mia proposta Emergeranno”, ma,purtroppo, quando l’attraversata del deserto si sarà fatta più dura. Ci sono ancora troppe cricche , corporazioni e mafie che sguazzano, ingrassandosi, nella palude nebbiosa delle istituzioni ed amministrazioni pubbliche che , non vanno riformate, ma…. vanno rivoltate come un calzino,presto e prima che sia troppo tardi. Senza metodologie, software e piattaforme web per il monitoraggio e trasparenza gestionali della - produttività misurata, del lavoro e del capitale - qualità dei servizi resi , valutata periodicamente dagli utenti - programmazione/realizzazione di obiettivi istituzionali e gestionali Gli OIV ed i Nuclei di valutazione sono non solo inutili ma dannosi Ma con metodologie, software…. - la dirigenza pubblica viene valorizzata e controllata nelle sue responsabilità - la politica risulta meno corruttibile e più efficiente - il paese più socialmente coeso e competitivo In ogni caso non c’e bisogno di Organismi indipendenti di valutazione e di Nuclei di valutazione Posso sbagliare,ma proviamo a discuterne L’elite, sia come categoria sia come individuo, può avere influenza politica e tanta, ma non potere politico , Ed è giusto che sia cosi. Il singolo “ elite” deve mettersi a disposizione di un politico , cioè fare il tecnico politico, se vuole avere potere politico indotto . Se per caso si trova ad avere un potere politico diretto , deve dare per scontato che questo, in un paese democratico, è sempre temporaneo. e non sempre con successo .Potrei fare esempi fra quelli di cui ho conoscenza personale. . Potrei anche raccontare la mia esperienza, quarantennale , di successi elitari, di potere da tecnico politico,di insuccessi politici, ma sarebbe troppo lungo, Galli Della Loggia , finché fa editoriali al Corriere della Sera, ha tanta influenza politica. ma provi a fare il politico ed avrà gli “ insuccessi” di Monti, e di Ichino che per me sono ai vertici della elite di tecnici politici . La Boldrini e Grasso sono Presidenti, rispettivamente, di Camera e Senato. bravissimi tecnici politici, ma provino a fare i politici. Purtroppo pare che vogliano farlo……… In qualsiasi momento, anche in periodi di crisi e se si vuole che rimanga la democrazia , la responsabilità finale non può che essere politica, anche se tecnicamente garantita da tecnici/ politici, come Monti, Ichino, Passera L’elite, probabilmente e come insieme, può avere potere politico in un momento come questo, a certe a condizioni ….. Ma quali? PPGC Vol. 5.5 176 © Istituto “Max Weber” - Gen. 2011