Manuale per i Pazienti - International Myeloma Foundation

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Manuale per i Pazienti - International Myeloma Foundation
Manuale per
i Pazienti
Una pubblicazione dell’International Myeloma Foundation
Dedicato a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da mieloma
e nel contempo ad approfondire la ricerca sulla prevenzione e la cura.
Mieloma Multiplo
Tumore del Midollo Osseo
International Myeloma Foundation
12650 Riverside Drive, Suite 206
North Hollywood, CA 91607 USA
Telefono:
800-452-CURE (2873)
(Stati Uniti e Canada)
818-487-7455
[email protected]
myeloma.org
© 2013, International Myeloma Foundation, North Hollywood, California
Fax: 818-487-7454
(phb_i1_ital_12)
(tutto il mondo)
A cura di Brian G.M. Durie, M.D.
Edizione 2012/2013
Migliorare la Vita • Trovare la Cura
Informazioni sulla
International Myeloma Foundation
La International Myeloma Foundation (IMF), fondata nel 1990,
è l’organizzazione di beneficenza più vecchia e più grande
del mondo che si occupa specificamente del mieloma. L’IMF
annovera oltre 240.000 membri in 120 paesi e si rivolge ai
pazienti affetti da mieloma, ai loro familiari e alla comunità
medica. L’IMF fornisce una vasta gamma di programmi nelle aree
della Ricerca, Educazione, Supporto e Sensibilizzazione:
RICERCA L’IMF è leader globale nella ricerca collaborativa internazionale sul mieloma. L’IMF
sostiene la ricerca effettuata in laboratorio e, fin dal 1995, ha conferito oltre 100 sovvenzioni
ai ricercatori principali junior e senior. Inoltre, attraverso l’International Myeloma Working
Group (IMWG), un’organizzazione che pubblica attualmente in prestigiose riviste mediche,
che si sforza di tracciare la rotta verso una terapia, che è alla guida della prossima generazione
di sperimentatori innovativi e che migliora le vite grazie all’ottimizzazione delle cure, l’IMF
riunisce gli esperti leader, a livello internazionale, in maniera esclusiva e affermata.
EDUCAZIONE Vengono organizzati, a livello internazionale, seminari educativi per i
pazienti e i loro familiari, workshop nei centri medici e, workshop nelle comunità regionali
dell’IMF. Questi incontri mettono direttamente a disposizione dei pazienti e dei loro familiari
informazioni aggiornate presentate da specialisti e ricercatori leader del mieloma. La nostra
biblioteca, che contiene oltre 100 pubblicazioni per i pazienti e i loro assistenti e per i
professionisti della sanità, viene aggiornata ogni anno ed è consultabile gratuitamente. Le
pubblicazioni sono stampate in oltre 20 lingue.
SUPPORTO
I coordinatori della nostra linea diretta (numero telefonico: +1-818-487-7455)
rispondono alle domande e forniscono supporto e informazioni telefonicamente e via e-mail
a migliaia di famiglie ogni anno. L’IMF sostiene una rete di oltre 150 gruppi di supporto e si
occupa della formazione di centinaia di pazienti, assistenti e infermieri dedicati che svolgono
attività di volontariato alla guida di questi gruppi nelle loro comunità.
SENSIBILIZZAZIONE Il programma di Sensibilizzazione IMF gestisce la formazione e il
supporto degli individui interessati, al fine di sensibilizzare il pubblico in merito ai problemi di
salute che influiscono sulla comunità del mieloma. Lavorando sia a livello statale che federale,
l’IMF è alla guida di due coalizioni che si occupano della sensibilizzazione per l’equità nella
copertura assicurativa. Migliaia di sostenitori addestrati dall’IMF hanno un impatto positivo
ogni anno per quanto riguarda i problemi critici della comunità del mieloma.
Ottenete maggiori informazioni su come l’IMF stia attualmente facilitando
il miglioramento della qualità della vita dei pazienti affetti da mieloma,
sforzandosi, nel contempo, di prevenire e di giungere ad una cura.
Contattateci al numero telefonico USA +1-818-487-7455
o visitate il sito web myeloma.org.
Migliorare la Vita • Trovare la Cura
Lista dei Contenuti
Introduzione4
Passo 1: Sapere con cosa hai a che fare. Ricevere la diagnosi corretta.4
Che Cos è il Mieloma?
4
Aspetti di Base Sul Mieloma
5
Perchè il Mieloma Deve Essere Trattato
5
Cosa Può Causare Problemi di Carattere Medico Con il Mieloma6
Passo 2: Esami che dovete eseguire.7
Diversi Tipi di Mieloma7
Stadiazione del Mieloma8
Esami alal Diagnosi11
Passo 3: Opzioni di trattamento iniziale.11
Terapia Iniziale o di Prima Linea11
Passo 4: Terapia di Supporto.11
Se la Terapia di Prima Linea Non Funziona12
Cosa Chiedere al Tuo Medico13
Termini e Definizioni17
Introduzione
Uno degli aspetti più scoraggianti, per i pazienti a
cui viene diagnosticato un mieloma multiplo (MM),
è imparare – e comprendere – una malattia rara e
abbastanza complicata. I pazienti e i loro familiari
spesso si sentono catapultati in un mondo sconosciuto in cui il loro vecchio vocabolario non serve
più. L’International Myeloma Foundation (IMF), con
questo Manuale per i Pazienti, vuole offrirvi una guida
per questo “nuovo mondo” e fornirvi i mezzi per meglio comprendere e gestire il vostro mieloma.
Il manuale dell’IMF è incentrato su cosa fare quando
vi viene comunicata la diagnosi per la prima volta e
quindi affronta i primi quattro dei 10 Steps to Better Care® (10 scalini per la miglior cura). Ulteriori
dettagli su altri argomenti, quali il trapianto, la terapia di supporto, farmaci individuali, recidiva e studi
clinici sono disponibili in altri opuscoli sul sito internet myeloma.org. Per qualunque domanda o dubbio, la linea diretta dell’IMF è disponibile via email
([email protected]) o telefonicamente al numero
verde 800-452-CURE (2873) da Stati Uniti e Canada,
o al 818-487-7455 dagli altri paesi del mondo. Dai,
chiama! L’ IMF è qui per aiutarti.
Passo 1: Sapere con cosa hai a che
fare. Ricevere la diagnosi corretta.
Il Mieloma multiplo è una tumore del midollo
osseo. Nonostante l’attenzione periodica dei media, la
conoscenza pubblica del mieloma è scarsa. L’intento di
questo manuale è fornire informazioni di base e alcuni
suggerimenti su come affrontare questa malattia.
L’International Myeloma Foundation (IMF) è
impegnata a fornire educazione e supporto ai
pazienti e ai loro familiari. Questo manuale fornisce
le informazioni di base per comprendere il mieloma, in
modo da consentire al paziente di prendere decisioni
consapevoli circa le opzioni di trattamento. Il manuale
è un supplemento alle informazioni fornite dal medico. Anche chi si prende cura dei pazienti, famigliari e
amici possono trovare informazioni utili.
Anche se non c’è una cura definitiva per il mieloma,
si tratta di una malattia trattabile. Molti pazienti
riescono a condurre una vita piena e produttiva
per anni, persino decadi dopo la diagnosi. Con
l’incremento della ricerca, le prospettive per i pazienti
stanno migliorando progressivamente. Saperne di
più sulla malattia e capire cosa può essere fatto per
aiutare riduce l’ansia e rende più facile fare i conti con
la diagnosi.
4
Il mieloma è una malattia individuale. Il mieloma
spesso progredisce lentamente, ma talvolta può
essere molto più aggressivo. Uno specialista qualificato è in grado di riconoscere il migliore approccio alla
vostra situazione specifica, e può collaborare con il suo
medico di base nel caso non possedeste uno esperto
in mielomi vicino a voi. Mentre il medico valuta ogni
specifica situazione e propone l’approccio migliore, il
paziente gioca un ruolo fondamentale nell’aiutare a
prendere queste decisioni personali sul trattamento.
E’ importante che i pazienti e le famiglie siano bene
informati, rivolgano domande e prendano in considerazione le diverse opzioni e strategie. Un messaggio
chiave dell’IMF è: “ La conoscenza è potere.” Conoscere
la sua malattia la aiuta a prendere le decisioni migliori.
Che Cos è il Mieloma?
Letteralmente il mieloma è un “oma”, o tumore, che
coinvolge il “mielo”, le cellule del sangue presenti
nel midollo osseo. Le cellule affette sono le plasmacellule (un tipo di globuli bianchi), che sono le cellule
che producono i nostri anticorpi (immunoglobuline).
Una plasmacellula maligna o cancerosa viene definita
cellula mielomatosa. Il mieloma viene definito “multiplo” perchè spesso ci sono aree diverse in cui cresce nel
midollo. Il mieloma può presentarsi sia come tumore,
sia come area di perdita di osso. In entrambi i casi, il
tumore o il “buco” nell’osso sono definiti “lesioni”. Per le
aree di perdita di osso si parla di “lesion litiche”. L’unico
caso in cui il mieloma non è “multiplo” è il raro “plasmocitoma solitario”, un singolo tumore che può comparire sia nel midollo osseo che in area extramidollare.
Il mieloma colpisce le aree in cui il midollo è normalmente attivo nell’adulto. Questo midollo si
trova nelle cavità all’interno delle ossa della colonna
vertebrale, del cranio, della pelvi, della gabbia toracica
e delle aree intorno alle spalle e alle anche. Normalmente non vengono interessate le estremità: le mani,
i piedi e le zone basse di braccia e gambe. Questo è
molto importante perché la funzionalità di queste aree
critiche è normalmente completamente conservata.
Il mieloma può essere scoperto in uno stadio precanceroso (vedere tabella 1). In alcuni casi le cellule
mielomatose crescono molto lentamente nel midollo
osseo. Lo stadio in assoluto più precoce è detto MGUS.
Non si tratta in questo caso di un tumore, ma una
condizione definita gammopatia monoclonale di
incerto significato. Nell’MGUS, le cellule mielomatose
rappresentano meno del 10% delle cellule midollari. Il rischio di trasformazione da una condizione di
MGUS a mieloma attivo è molto basso: solo l’1% di
possibilità a ogni anno di follow up. Anche se le cellule
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mielomatose sono presenti in percentuali superiori al
10-30% del midollo osseo totale, la crescita può essere
molto lenta e si parla in questo caso di mieloma indolente/smoldering o asintomatico. Sia l’MGUS (Gammopatia Monoclonale di Incerto Significato) che il
mieloma indolente possono trasformarsi molto lentamente. nell’arco di tempo, di anni, e non richiedono un
trattamento attivo. E’ molto importante stabilire una
corretta diagnosi distinguendo l’MGUS e il mieloma
indolente dal mieloma attivo o sintomatico, che richiede invece un trattamento.
Aspetti di Base Sul Mieloma
Molti fattori sono in grado di causare mieloma
o di creare nel midollo osseo una popolazione di
cellule pre-mielomatose anomale o danneggiate.
In generale, tre fattori possono causare o innescare il
mieloma: l’esposizione a sostanze chimiche tossiche,
radiazioni o infezioni da virus che possono causare
cancro. Sostanze chimiche che sono state identificate
sono benzene, diossina e un ampio spettro di sostanze
chimiche utilizzate in agricoltura, solventi contenenti
diossina (come la diossina contenuta in un erbicida
americano chiamato Agente Arancio), carburanti,
fumi e detersivi. L’esposizione intensa a radiazioni è un
evento abbastanza raro, ma si è verificato per esempio
in Giappone a seguito di test atomici o nelle sedi dei
reattori nucleari. Diversi virus sono stati identificati:
l’HIV (virus dell’AIDS), il virus dell’epatite e numerosi
Herpes virus. Alcuni retrovirus, come il SV40 (Simian
Virus 40), un contaminante nelle preparazioni per il
vaccino della polio, sono coinvolti nella patogenesi
del mieloma.
C’è una certa tendenza famigliare allo sviluppo del
mieloma: circa il 3-5% delle diagnosi di mieloma
riguarda un soggetto con un parente stretto con diagnosi pregressa di MGUS o mieloma. Eventuali esami
di screening precoci possono essere discussi con il
vostro medico nel caso abbiate un membro della famiglia affetto da mieloma o da MGUS.
Il mieloma è una patologia dell’adulto. L’età media
di insorgenza del mieloma è tra i 60-65 anni. Solo
il 5-10% dei pazienti ha un’età inferiore ai 40 anni. Il
mieloma è inoltre più frequente nel sesso maschile e
in alcune razze, come negli Africani o Americani.
Ci sono circa 20000 nuovi casi di mieloma ogni
anno negli USA. L’incidenza varia da circa 0,5–
1/100000 negli Asiatici fino a 10–12/100000 tra gli
uomini Africani e Americani.
Sembra che l’incidenza di mieloma sia in aumento in
molte parti del mondo, soprattutto in Asia. Negli USA,
ci sono più di 100000 pazienti affetti da mieloma sottoposti a terapia.
Perchè il Mieloma Deve Essere Trattato
Il mieloma, se non viene trattato, può causare
diversi problemi, tra cui: danno osseo, alti livelli di calcio nel sangue, bassi livelli di cellule nel
sangue (soprattutto anemia), predisposizione
alle infezioni e danno renale. Siccome spesso vengono interessate le ossa della colonna vertebrale e
siccome le proteine prodotte dal mieloma possono
TABELLA 1: Definizione di MGUS e di Mieloma
NOME
DEFINIZIONE
Gammopatia Monoclonale di
Incerto Significato (MGUS)
• P roteina monoclonale presente, ma in genere <3.0 g/dL
• Assenza di CRAB o di altri indicatori di mieloma attivo
• Plasmacellule monoclonali presenti nel midollo osseo in percentuale <10%
Mieloma Multiplo Asintomatico o • G rado di malattia più elevato rispetto all’MGUS: la componente monoclonale sierica può
essere >3.0 g/dL e/o le plasmacellule nel midollo osseo >10%, ma
Smoldering (SMM)
• Assenza di CRAB o di altri indicatori di mieloma attivo
Mieloma Attivo o Sintomatico
• Proteina monoclonale presente e
• Uno o più segni di CRAB e/o indicatori di danno d’organo*
*Danno d’organo classificato come “CRAB” o qualunque altro problema clinico correlate alla progressione del mieloma come
infezioni ricorrenti o neuropatia non riconducibile al trattamento
C – aumento dei valori del calcio (>10 mg/dL)
R – disfunzionalità renale (creatinina >2 mg/dL)
A – anemia (emoglobina <10 g/dL o riduzione >2 g/dL rispetto ai valori normali del paziente)
B – danno osseo (lesioni litiche o osteoporosi)
Uno o piu’ segni di CRAB o altri problemi significativi richiesti per una diagnosi di Mieloma Sintomatico
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5
danneggiare i nervi, è frequente avere problemi alla
colonna e neuropatie, che potrebbero richiedere
attenzione immediate.
Inizio del trattamento per il mieloma. E’ importante
distinguere i problemi urgenti, come il danno osseo,
le infezioni, il danno renale, la compressione dei nervi,
che richiedono attenzione immediate, dalla pianificazione della terapia generale per trattare la malattia.
A volte le cure urgenti non possono e non devono
essere rimandate.
In ogni caso, noi consigliamo una consulenza immediata con un ematologo/oncologo esperto di mieloma.
Per esempio, le opportunità di una chirurgia d’urgenza
o di una radioterapia possono essere discusse. Inoltre,
è importante tenere in considerazione che tutte le
opzioni terapeutiche rimangono disponibili anche
per il futuro.
Una volta che sono stati risolti i problem urgenti,
la strategia terapeutica può essere discussa più nel
dettaglio. Molto spesso c’è il tempo per richiedere una
seconda consulenza con un esparto, per essere sicuri
che tutte le opzioni siano state correttamente prese
in considerazione. Anche se i piani sembrano essere
chiari, se ci sono considerazioni, dubbi o domande, è
meglio risolverli subito. E’ estremamente importante
avere una pianificazione comune e consensuale
con il vostro medico circa la strategia terapeutica
da adottare.
Cosa Può Causare Problemi di Carattere
Medico Con il Mieloma
Le plasmacellule sane producono immunoglobuline,
che sono delle proteine complesse che noi chiamiamo
TABELLA 2: Problemi Correlati al Mieloma
Effetti delle cellule
mielomatose sul midollo osseo
Criteri CRAB
Causa
C – Aumento dei valori
Rilascio di calcio nel circolo ematico da parte dell’osso
danneggiato.
del calcio
R – Problemi renali –
danno renale
A – Anemia
Effetto sul paziente
Le proteine che costituiscono la componente monoclonale
• Circolazione rallentata
prodotta dalle cellule mielomatose vengono rilasciate nel circolo • Astenia
ematico e possono passare nelle urine dando un danno renale. • Confusione
Alti livelli di calcio, infezioni e altri fattori possono inoltre
incrementare la gravità del danno renale.
Riduzione del numero e dell’attività delle cellule adibite alla
produzione dei globuli rossi nel midollo osseo.
B – Danno osseo
Le cellule mielomatose attivano gli osteoclasti, che distruggono
• Osteoporosi o
l’osso e bloccano gli osteoblasti, che normalmente riparano
• Aree di danno maggiore
l’osso danneggiato.
(chiamate lesioni litiche),
fratture o crolli vertebrali
6
• Confusione
• Disidratazione
• Costipazione
• Astenia
• Debolezza
• Danno renale (R*)
• Astenia
• Debolezza
• Dolore osseo
• Tumefazione ossea
• Fratture o crolli ossei
• Danno ai nervi
Altri tipi di disfunzione
d’organo
Effetti del mieloma locali o sistemici, diversi da CRAB.
• Neuropatia
• Infezioni ricorrenti
• Sanguinamenti
• Altri problemi individuali
Alterazione dell’attività
immunitaria
Le cellule mielomatose riducono il numero e l’attività delle
normali plasmacellule in grado di produrre anticorpi contro
le infezioni.
• Suscettibilità alle infezioni.
• Guarigione dale infezioni
più lenta
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“anticorpi”. Le cellule mielomatose non producono
anticorpi che funzionano normalmente, ma al contrario producono immunoglobuline anomale, che
complessivamente costituiscono la “component
monoclonale”. Questa alterazione del sistema immunitario esita in una ridotta produzione degli anticorpi
necessari per combattere le infezioni.
Molti dei problemi correlati al mieloma dipendono da ciò che le cellule mielomatose producono
(vedi tabella 2). Diversamente da altri tipi di tumori,
il mieloma può dare alcune complicanze strane, in
quanto le cellule mielomatose non solo costituiscono
un tumore, ma rilasciano anche immunoglobuline e
altre sostanze nel micro-ambiente midollare e anche
direttamente nel circolo ematico.
•Effetti sul midollo osseo. Gli effetti sul midollo
osseo includono una riduzione della produzione di
cellule del sangue e un danno all’osso circostante.
Gli effetti di ciò sono gli aspetti più caratteristici
del mieloma, come l’anemia, la predisposizione
alle infezioni, dolore osseo, fratture e elevati livelli
sierici di calcio.
•Effetti fuori dal midollo osseo. Gli effetti in sede
extra midollare sono dovuti soprattutto alla componente monoclonale prodotta dalle cellule mielomatose. Quando le cellule mielomatose producono
le immunoglobuline specifiche del mieloma nel
midollo osseo, queste vengono rilasciate nel circolo
ematico. Queste immunoglobuline specifiche
prodotte dale cellule mielomatose possono causare
danno tissutale anche a distanza; per esempio, il
danno renale è abbastanza frequente. La proteina
può interferire con la coagulazione e/o con la circolazione e potenzialmente può causare altri danni
d’organo o tissutali. Il trattamento per il mieloma
può ridurre le fratture ossee e la crescita tumorale,
cosi come questi altri effetti della malattia.
Passo 2: Esami che dovete eseguire.
Diversi Tipi di Mieloma
Ci sono diversi tipi e sottotipi di mieloma. Questi
dipendono dal tipo di immunoglobulina (proteina)
prodotta dalle cellule mielomatose. Normalmente, le
diverse immunoglobuline hanno funzioni diverse nel
nostro corpo. Ogni immunoglobulina è costituita da
due catene pesanti e due catene leggere (vedi Figura
1). Ci sono cinque tipi di catene pesanti: G, A, D, E e M.
Ci sono due tipi di catene leggere: kappa (k) e lambda
(λ o L). La tipizzazione del mieloma (eseguita con un
esame chiamato “immunofissazione” (IFE)) identifica
entrambe le catene, sia la pesante che la leggera. La
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maggior parte dei pazienti, circa il 65%, ha il mieloma
da IgG con catene leggere k o λ. Gli altri tipi più
comuni sono il mieloma a IgA, anche questo a catene
leggere k o λ. (Vedi tabella 3). Mielomi IgM, IgD e IgE
sono abbastanza rari.
Circa il 30% dei pazienti produce catene leggere libere
(separate dalle catene pesanti) insieme con le molecole intere costituite dalla combinazione di catene
leggere più catene pesanti. Circa il 10% dei pazienti
produce solo le catene leggere e non le catene pesanti.
In questo caso, si parla di mieloma “a catene leggere”
o “di Bence Jones”. Raramente, (in circa l’1–2% dei
Figura 1: Struttura dell’Immunoglobulina
Catena Leggera
(κ o λ)
Catena Pesante
(G, A, D, o E)
pazienti), le cellule mielomatose producono proteine
molto piccole o non monoclonali, di qualunque tipo;
in questo caso il mieloma è definito “non secernente”.
In ogni caso, il test delle catene leggere libere nel siero
è in grado di determinare la conta al minuto delle
catene leggere nel sangue di circa il 70% di questi
pazienti. (Freelite® test)
Ci sono alcune differenze nel comportamento delle
diverse forme di mieloma. Il mieloma IgG presenta
gli aspetti tipici del mieloma. Il tipo IgA può a volte
essere caratterizzato dalla presenza di masse al di
fuori dell’osso. Il tipo IgD può essere accompagnato da
una leucemia plasma cellulare e più frequentemente
causa danni ai reni. Il mieloma a catene leggere, o
forma di Bence Jones, è quello che più probabilmente
causa danno al rene, al sistema nervoso o in altri
organi. A seconda delle caratteristiche dei depositi
di catene leggere, questa condizione viene definita
o amiloidosi, o malattie da depositi di catene leggere
(LDD). Altre due malattie delle immunoglobuline sono
la macroglobulinemia di Waldenstrom, associate alla
proteina IgM monoclonale, e la sindrome di POEMS,
un acronimo di una malattia rara associata a proteina
monclonale, neuropatia, ingrossamento degli organi,
disordini endocrini e alterazioni della cute.
7
Stadiazione del Mieloma
Quando viene fatta diagnosi di mieloma, la presenza
di malattia nel corpo varia molto da paziente a paziente. Si parla quindi di stadio del mieloma. Il sistema
di stadiazione più comunemente usato, il sistema
Durie/Salmon (DSS), è descritto in Tabella 4 e dimostra
la correlazione tra l’estensione del mieloma e il danno
causato, come il danno osseo o l’anemia.
La “massa di cellule mieloma tose” misurata in questo
sistema di stadiazione è stata calcolata a partire da
studi in cui la conta delle proteina (picco monoclonale)
veniva misurata; questa viene definita “tasso di componente monoclonale”. Sono stati condotti studi sul
metabolismo della proteina M che hanno permesso
di determinare l’esatto numero di cellule mielomatose
nel corpo. Questo ha permesso di comprendere che
in alcuni pazienti che producono numerose proteine,
il numero di cellule mielomatose può essere inaspettatamente piuttosto basso. Al contrario, in pazienti con
una bassa produzione di proteine, il numero di cellule
mielomatose può essere alto. Questa relazione può
essere determinata confrontando la percentuale di cellule mielomatose nel midollo osseo con i livelli di proteine monoclonali presenti nel sangue e/o nelle urine.
Il sistema di stadiazione basato su fattori prognostici
più comunemente usato (Il sistema di stadiazione
internazionale, o ISS) è descritto in Tabella 5 ed è il risultato della collaborazione di più di venti centri di ricerca
nel mondo. La prognosi (dal greco “sapere aldilà”) per
i pazienti affetti da mieloma è migliore quando il trattamento viene cominciato precocemente e la malattia
ossea o altre complicanze possono essere prevenute.
TABELLA 4: Sistema di Stadiazione di Durie/Salmon
STADIO
CRITERI
MASSA DI MIELOMA
MISURABILE
(cellule mielomatose
in milliardo/m2)*
STADIO I
(massa con poche cellule)
Tuttii seguenti:
• Valore di emoglobina >10 g/dL
• Valore di calcio sierico normale o <10.5 mg/dL
• R adiografia dello scheletro con normale struttura ossea (scala 0),
o con un singolo plasmocitoma solitario.
• B asso tasso di produzione di componente monoclonale, valori di IgG
<5 g/dL; valori di IgA <3 g/dL
• Catene leggere della compinente M nelle urine all’elettroforesi <4 g/24h
600 milliardi*
STADIO II
(massa intermedia)
Criteri che non rientrano nello stadio I nè nello stadio II
Da 600 a 1,200 milliardi*
STADIO III
(massa con molte cellule)
Uno o più dei seguenti:
• Valori di emoglobina <8.5 g/dL
• Valori di calico sierico >12 mg/dL
• Lesioni osteolitiche evidenti (più di 3)
• Alto tasso di produzione di componente monoclonale,
valori di IgG >7 g/dL; valori di IgA >5 g/dL
• Proteina di Bence Jones >12 g/24h
>1,200 millardi*
*cellule mielomatose in tutto
TABELLA 3: Tipi di Mieloma e Disturbi Associati
TIPO DI MALATTIA*
DESCRIZIONE
Mieloma:
IgG κ o λ
IgA κ o λ
Sottotipi più rari:
IgD, E, o M
• Tipico mieloma: maggior parte dei pazienti
• Seguito misurando la proteina monoclonale nel siero mediante SPEP* (IgG)
e/o mediante la misurazione quantitativa delle immunoglobuline (IgA/D/E).
Solo catene leggere o
mieloma di Bence Jones (BJ):
Tipo κ o λ
• Mieloma: circa il 15-20% dei pazienti.
• Seguito misurando le catene leggere monoclonali nelle urine mediante UPEP**
e/o mediante la misurazione delle catene leggere libere nel siero (Freelite®).
Mieloma non secernente:
Tipo κ o λ
• Mieloma meno comune: 1-2% dei pazienti.
• Siccome sia SPEP che UPEP sono negative (non c’è un picco monoclonale nel siero e nelle urine)
la malattia viene seguita con il test Freelite®.
IgM myeloma:
Sottotipo κ o λ
• Mieloma IgM è un sottotipo molto raro.
• Tipicamente, la produzione di IgM si verifica in una malattia chiamata Macroglobulinemia di
Waldenstrom, che è più simile ad un linfoma (tumore di un linfonodo) rispetto al mieloma,
che è un cancro del midollo osseo.
Amiloidosi:
AL o catene leggere delle
immunoglobuline
Sottotipo κ o λ
• Nell’amiloidosi, le catene leggere si depositano nei tessuti in maniera lineare piuttosto che
depositate e poi escrete nelle urine. (β-ripiegato)
• Ci sono diverse varianti di amiloidosi, depositi di diversi tipi di proteina. Per esempio, l’Alzheimer
è caratterizzato da depositi di proteina nel cervello.
• Nell’amiloidosi associate a mieloma le catene leggere possono depositarsi in diversi tessuti,
come la pelle, la lingua, il cuore, i reni, il fegato, il sistema nervoso, polmoni, fegato e intestino.
• I tessuti colpiti risultano positivi ad un test che prevede la “colorazione rosso congo”, che è un
esame diagnostico.
Malattia da deposito di
catene leggere (LCDD):
Sottotipo κ o λ
Sindrome di POEMS:
Di solito IgG o IgA λ
(raro il sottotipo k)
8
• Nella LCDD, le catene leggere si depositano in forme più disordinate (random cross links).
• I tessuti risultano positive all’immunoistochimica diretta per le catene κ o λ. La colorazione rosso
congo è di solito negative.
• Ci sono diversi tipi di depositi a livello dei tessuti, che di solito coinvolgono il rivestimento dei
polmoni (pleura) o il peritoneo, che si trova intorno all’intestino, o a livello degli occhi.
• La sindrome di POEMS è un disordine complesso che comprende la polineuropatia,
l’organomegalia, endocrinopatie, gammopatia monoclonale e alterazioni della cute.
La diagnosi e il trattamento sono diversi da quelli previsti per il mieloma. Vedete il testo
per avere dettagli maggiori.
818-487-7455 • 800-452-CURE (2873) Stati Uniti e Canada
Diversi esami possono essere usati per valutare
l’aggressività del mieloma in un dato paziente. In
generale, i risultati di esami più elevati o anomali sono
indicativi di un mieloma più attivo e, forse, con meno
probabilità di avere una risposta duratura al trattamento (Tabella 6). La beta 2 microglobulina sierica
il corpo
SOTTOCLASSIFICAZIONE • A : funzionalità renale relativamente nella norma, (creatinina nel siero
(o A o B)
<2.0 mg/dL)
• B: funzionalità renale alterata (creatinina nel siero >2.0 mg/dL)
Esempi: S tadio IA (massa con poche cellule con funzionalità renale normale);
Stadio IIIB (massa con molte cellule con alterata funzionalità renale).
TABELLA 5: Sistema di Stadiazione
Internazionale (ISS) per il
Mieloma Multiplo
STADIO
VALORI
STADIO 1
β2M <3.5
ALB ≥3.5
STADIO 2
β2M <3.5
ALB <3.5
o
β2M 3.5 – 5.5
STADIO 3
β2M >5.5
Note: β2M = β2 microglobulina sierica in mg/L
ALB = Albumina sierica in g/dL
myeloma.org
TABELLA 6: Fattori Prognostici
TEST
SIGNIFICATO
β2 microglobulina sierica (S β2M)
Più il valore è elevato, più lo
stadio è avanzato
Albumina sierica (S Alb)
Più il valore è basso, più lo stadio
è avanzato
Proteina C reattiva (CRP)
Aumentato con la malattia attiva
LDH sierica (lattato deidrogenasi)
Aumentato con la malattia attiva
Alterazioni cromosomiche alla
Diverse delezioni o traslocazioni
citogenetica e alla FISH (Fluorescent In cromosomiche possono associarsi
Situ Hybridization) su midollo osseo
con una durata più breve della
remissione
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TABELLA 7: Esami di Base
ESAME
SCOPO
Biopsia osteo midollare
Esame eseguito per valutare la prognosi
(es. alterazioni cromosomiche,
immunoistochimica, colorazioni
per l’amiloide)
Questo è l’esame più importante per determinare sia la presenza che la percentuale di cellule
mielomatose nel midollo osseo. Nello stadio I della malattia o in caso di plasmocitoma solitario,
potrebbe essere necessaria la biopsia diretta della massa tumorale.
Le analisi sui cromosomi (test citogenetici) danno un’indicazione sulle caratteristiche dei
cromosomi utilizzando metodi diretti (colorazione Giemsa) e/o la FISH. Per questo tipo di
esami è necessario un campione di sangue fresco (colorazione Giemsa).
Esami del sangue
Conta cellulare completa (CBC)
• Per valutare la presenza e la gravità dell’anemia (bassi livelli di emoglobina)
• Per valutare il numero di globuli bianchi
• Per valutare il numero di piastrine
Esami chimici
• Usati per valutare la fuzionalità renale (creatinina e urea), la funzionalità epatica,
albumina, calcio e LDH
Test proteici specifici
• Mostrano la presenza delle proteine monoclonali del mieloma (picco monoclonale)
Elettroforesi delle protein sieriche (SPEP)
• Per conoscere il valore delle catene pesanti delle protein anomale
Immunofissazione
• Mostra il tipo di proteina coinvolta nel mieloma [i.e., catena pesante (G, A, D o E), catena
leggera (kappa (κ), lambda (λ)]
Freelite® test
• Può essere usato per misurare I livelli delle catene leggere kappa o lambda libere se la
SPEP o l’UPEP non hanno riscontrato anomalie
Esame delle urine
Esami sulle proteine simili a quelli sierici
descritti sopra:
• Elettroforesi delle protein urinarie (UPEP)
• Immunofissazione
Mostra la presenza, il livello e il tipo di proteina anomala presente nelle urine.
Esami sullo scheletro
Per indagare la presenza, la gravità e la localizzazione del danno osseo:
Rx
Risonanza Magnetica
TC Scan
Usata quando l’Rx risulta negativa e/o per indagare più nel dettaglio alcune aree come la
colonna vertebrale e/o il cervello. Può descrivere la presenza e la distribuzione della malattia nel
midollo osseo quando l’Rx non riscontra alcun danno osseo. Può anche identificare la presenza di
malattia fuori dall’osso, che potrebbe comprimere nervi o il midollo.
Usata quando l’Rx è negativo e/o per avere maggiori dettagli su alcune aree particolari.
Utile soprattutto per la valutazione ottimale di piccolo aree di danno osseo o di
compressione dei nervi.
Scintigrafia
Esami dell’osso usati di routine in altri tumori. Non utile nel mieloma, non deve essere
eseguito se non nel sospetto di altre diagnosi.
FDG/PET Scan o PET/CT Scanning
Tecnica molto più sensibile per indagare il corpo intero. Utile per monitorare la malattia,
soprattutto nella forma non secretoria. La TC viene usata per valutare le aree risultate
positive alla PET.
Esame di densità ossea
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I raggi x sono ancora l’esame migliore per ricercare il danno osseo da mieloma. Nella
maggior parte dei pazienti i raggi x mostrano il tipico quadro di danno osseo da mieloma
(lesioni litiche, buchi nelle ossa). La radiografia tuttavia può essere negativa nel 25% dei
pazienti con un mieloma attivo e nel caso sono necessari altri esami per ricercare l’eventuale
coinvolgimento osseo. Una valutazione dell’intero scheletro è necessaria per vedere
l’assottigliamento osseo (osteoporosi o osteopenia causate dalla distruzione dell’osso da
parte del mieloma), lesioni litiche, e/o qualunque tipo di frattura o cedimento osseo.
Utile per valutare la perdita ossea diffusa nel mieloma e per misurare il progressivo
miglioramento in corso di terapia con bifosfonati.
818-487-7455 • 800-452-CURE (2873) Stati Uniti e Canada
(β2M), l’albumina nel siero (S Alb), la proteina C reattiva (CRP) e i livelli di lattato deidrogenasi sierici (LDH)
vengono valutati insieme con gli esami del sangue.
La citogenetica e la FISH (Ibridizzazione In Situ con
Fluorescenza) sul midollo osseo sono esami specifici
eseguiti su un campione di aspirato midollare.
Citogenetica e FISH sono studi delle alterazioni cromosomiche che possono verificarsi nelle cellule
mielomatose durante la divisione cellulare. A seconda
della presenza, assenza e del tipo di alterazioni che si
presentano, può essere valutato il rischio di ciascun
paziente. Alterazioni identificate tramite FISH e considerate ad alto rischio includono la delezione del
braccio corto del cromosoma 17 (del 17p); una traslocazione del materiale genetico tra i cromosomi 14 e
16 (t[14;16]); e infine la traslocazione tra il cromosoma
14 e il cromosoma 20 (t[14;20]). Un mieloma a rischio
intermedio in base all’indagine FISH è quello correlato
con la traslocazione di materiale genetico tra il cromosoma 4 e 14 (t[4;14]); inoltre il rischio intermedio può
essere indicato da studi di citogenetica che indicano
la perdita del cromosoma 13 e/o la presenza di meno
di una copia di ciascun cromosoma. Un rischio standard o basso è caratterizato da cambiamenti come la
presenza di più di una copia di ciascun cromosoma, la
traslocazione t(11;14) e la traslocazione t(6;14).
Vista la lunga esperienza con le nuove combinazioni
di farmaci con o senza autotrapianto, è probabile che
presto saranno disponibili fattori predittivi più precisi.
E’importante tenere in considerazione che le correlazioni sono state riscontrate tra gruppi di pazienti
nella loro globalità, ma che potrebbero non riflettere
l’andamento dei singoli pazienti.
Esami alal Diagnosi
La tabella 7 sintetizza gli esami che tipicamente vengono
rischiesti al momento della diagnosi (esami di base).
Passo 3: Opzioni di
trattamento iniziale.
Decidere la terapia iniziale è la prima importante decisione da prendere. Come già sottolineato, sono essenziali gli esami di base, la stadiazione e la classificazione
prognostica. Il trattamento è raccomandato nel caso
di mieloma attivo o sintomatico. L’urgenza del trattamento dipende dai problemi che ciascun paziente
presenta personalmente.
ematologo o ematologo/oncologo. Oltre ai risultati
degli esami di base, ogni paziente deve considerare:
Domande Importanti
•Abilità giornaliere: il trattamento porterà
ad una riduzione della capacità di svolgere le
attività quotidiane?
•Lavoro: sarà necessario cambiare o interrompere
la propria professione?
•Età: è questo un fattore che condiziona la scelta
del trattamento e le attese di risposta?
•Effetti collaterali: quanto saranno “gravi”?
•Altri farmaci assunti: possono influenzare le scelte
di trattamento o la tolleranza al trattamento?
•Trapianto: è raccomandato un’alta dose di chemioterapia seguita da trapianto?
•Velocità di risposta: quanto velocemente il
trattamento avrà effetto e come verrà valutata
la risposta alla terapia?
•Decisioni precoci e tardive: cosa dev’essere
deciso subito, al giorno 1?
E’ preferibile mantenersi aperta la possibilità di
eseguire un trapianto di cellule staminali, se credete
che possa essere in futuro un’opzione terapeutica. In
generale, i pazienti con un’età inferiore ai 65 anni sono
considerati candidabili al trapianto di cellule staminali.
Negli USA, l’assistenza medica garantisce un singolo
trapianto autologo per i pazienti candidabili fino
all’età di 77 anni. L’eleggibiità per il trapianto di cellule
staminali va valutato individualmente, tenendo conto
dello stato di salute, di eventuali comorbilità o delle
terapie utilizzate precedentemente.
Sono disponibili protocolli sperimentali per le terapie
di prima linea (cioè la prima eseguita dopo la diagnosi);
tuttavia, dovete essere consapevoli di poter essere
assegnati ad un trattamento o ad un altro in modo del
tutto casuale. Potrete inoltre rimanere “bloccati” nei
confronti di altre randomizzazioni o trattamenti. Fate
in modo di aver compreso completamente lo scopo
del protocollo.
Se un trattamento non funziona, non vuol dire che
un altro approccio terapeutico non possa funzionare
molto bene e garantire una remissione completa.
Passo 4: Terapia di Supporto.
Terapia Iniziale o di Prima Linea
Sono disponibili alcuni trattamenti per alleviare gli effetti
fisici ed emotivi che la malattia può avere sul paziente.
E’ importante per i pazienti riservarsi il tempo sufficiente per discutere le varie possibilità con il proprio
Il precoce utilizzo di terapie di supporto è tanto importante quanto l’inizio di una terapia di prima linea.
myeloma.org
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•Stato psicologico – La vostra condizione psico-
Oltre la gestione dei sintomi specifici, è estremamente
importante tenere in considerazione un ampio spettro
di misure di supporto:
logica è messa alla prova nel corso della vostra
terapia. Dovete essere certi di sentirvi a vostro
agio con la terapia pianificata. Programmate un
appuntamento con uno psicologo o uno psichiatra
se vi sentite depressi o se i vostri parenti o amici
sono preoccupati che possiate sentirvi depressi.
•Sonno regolare – Questo è molto importante per
il vostro sistema immunitario.
•Altre accortezze – Cercate di ridurre il più possibile o di eliminare lo stress nella vostra professione, in famiglia e in altri contesti. Evitate contatti
con bambini in età scolare, evitate luoghi affollati
il più possibile e lavatevi frequentemente le mani;
il vostro sistema immunitario è compromesso sia
a causa della malattia che a causa delle terapie. La
gestione del mieloma è la priorità fondamentale
fino a quando non si è ottenuta una remissione
della malattia e/o fino a quando la situazione non
si è stabilizzata.
•Attività fisica – I pazienti dovrebbero verificare
con il proprio medico se sia adeguata la pratica di
un’attività fisica intensa o se sia invece necessario
apportare delle modifiche a causa di problemi a
livello osseo e/o danni particolari in alcune aree
ossee. Normalmente, un po’ di attività fisica, come
camminare o nuotare, esercizi per aumentare la
flessibilità e per rinforzare la muscolatura e/o un
programma di joga personalizzato è consentita.
•Dieta – Non c’è una dieta specifica per i pazienti
affetti da mieloma. E’una questione su cui si sta
facendo ricerca. In generale, si può utilizzare il
modello di una “dieta sana” raccomandata per altri
disturbi, come per le malattie cardiache e i tumori
in generale (cancro al seno). Bisogna prestare
attenzione a due aspetti:
•Vitamina C – Alte dosi (>1000 mg/giorno) possono
essere dannose nei pazienti affetti da mieloma e
possono aumentare il rischio di danno ai reni.
•Tisane e supplementi di vitamine – E’ importante
parlare con il vostro medico o oncologo se volete
assumere integratori mentre siete sottoposti a
trattamento chemioterapico. L’interazione tra
farmaci può causare problemi di carattere medico.
La maggior parte delle farmacie sono in grado di
identificare le eventuali interazioni tra gli integratori e gli altri tipi di farmaci.
Se la Terapia di Prima Linea Non Funziona
Esistono numerose opzioni terapeutiche che vanno
oltre lo scopo di questo manuale introduttivo. Nuove
terapie emergenti sono sempre più disponibili e possono offrire benefici maggiori.
Per maggiori informazioni e regolari aggiornamenti
visitare il sito web dell’IMF mieloma.org o chiamare
all’800-452-CURE (2873)
TABELLA 8: Obiettivi del Trattamento per il Mieloma
TIPO DI
TRATTAMENTO
OBIETTIVO
ESEMPI
TEMPO PER
DECIDERE
Stabilizzante
Contrastare i disturbi che
• Plasmaferesi per fluidificare il sangue ed evitar stroke
mettono in pericolo l’equilibrio • Emodialisi quando la funzionalità renale è compromessa
chimico-fisico del corpo e il
• Farmaci per ridurre l’ipercalcemia (potrebbe comprendere
sistema immunitario
chemioterapia)
Da ore a giorni
Palliativo
Alleviare i sintomi e aumentare • Radiazioni per interrompere la distruzione dell’osso
Da giorni
l’abilità e la funzionalità del
• Trasfusioni di sangue o eritropoietina per migliorare l’anemia a mesi
paziente
• Intervento ortopedico per trattare e/o rinforzare l’osso
Per Indurre
Remissione
Miglioramento dei sintomi,
rallentamento o arresto del
corso della malattia
• Terapia per uccidere le cellule maligne nel corpo
• Radioterapia per uccidere le cellule maligne nell’area
del tumore
Da settimane
a mesi
Curativo
Remissione permanente*
• Trapianto di midollo osseo per poter somministrare al
paziente alte dosi di chemioterapia
Da settimane
a mesi
* Cura significa eradicazione permanente del mieloma, situazione che si verifica raramente. Il termine “cura funzionale” viene
utilizzata per descrivere una remissione completa che dura per più di quattro anni. La risposta completa (anche a livello molecolare)
può essere seguita da una recidiva, per cui è richiesto un follow uo duraturo.
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818-487-7455 • 800-452-CURE (2873) Stati Uniti e Canada
Cosa Chiedere al Tuo Medico
Le decisioni terapeutiche sono di fondamentale
importanza per la sopravvivenza e la qualità di vita di
un paziente con mieloma. Per poter prendere una decisione consapevole, il paziente ha bisogno di conoscere
i vantaggi e i possibili effetti collaterali del trattamento
proposto. Alcuni pazienti desiderano discutere ogni
aspetto della loro condizione, trattamento, prognosi.
Altri vogliono solo sapere cosa fare dopo. Molti dottori
sono sensibili a questo e varieranno il loro approccio
sulla base di quelli che si accorgono essere i desideri
del paziente. Noi incoraggiamo i pazienti ad esprimere
chiaramente con quale profondità di dettagli vogliono
essere informati sulla decisione terapeutica. E, indipendentemente da quanto il paziente si senta a suo
agio con il medico, consideriamo buona pratica chiedere un secondo parere ad uno specialista di mieloma
prima di procedere con il trattamento.
1. Fornire una descrizione completa del programma
di trattamento:
•In che cosa consiste esattamente il trattamento?
•Quali sono gli obiettivi del trattamento?
•Per quanto tempo il trattamento dovrà essere
somministrato?
•Cosa comporta? Con quale frequenza il paziente deve recarsi in una struttura medica?
L’ospedalizzazzione è necessaria oppure è una
possibilità? Qual è l’impatto più probabile sulle
capacità funzionali del paziente (es. lavoro e
svago)? Come si sentono le persone prima, durante
e dopo il trattamento? Quale aspetto hanno?
Qual è tipicamente il tempo di recupero?
•Quali follow-up o programmi di mantenimento
sono necessari?
•Quale sarà il costo del programma di trattamento? Sarà coperto dall’assicurazione sanitaria?
2.Quanto ha funzionato questo trattamento in
altri pazienti in situazioni simili? L’efficacia viene
misurata in molti modi diversi:
•Quanta esperienza si ha con il trattamento?
Quanti pazienti l’hanno ricevuto? Per quanto tempo
questi pazienti sono stati seguiti dopo il trattamento?
•Quali sono le probabilità di raggiungere una
completa o parziale remissione? Quali fattori
suggeriscono probabilità migliori o peggiori?
•Quanto durano le remissioni dei pazienti? Quali
fattori correlano con lunghe o brevi remissioni?
•Quali dovrebbero essere le opzioni in caso
di recidiva? (Queste opzioni possono, nel
frattempo, cambiare)
myeloma.org
•Quanto ci si può ragionevolmente aspettare di
alleviare sintomi come dolore osseo, fratture
patologiche, anemia, stanchezza ed ipercalcemia?
Quali sono i fattori che predicono quanto il trattamento avrà effetto sui sintomi?
•Quanto a lungo sono sopravvissuti coloro che
hanno ricevuto il trattamento? Per i nuovi trattamenti, quanti pazienti del gruppo originario sono
ancora vivi?
3.Come la maggior parte dei trattamenti per i tumori,
il trattamento del mieloma generalmente si basa
sull’utilizzo di farmaci aggressivi e altre misure allo
scopo di distruggere le cellule maligne e/o riequilibrare la chimica corporea. In genere si manifestano
effetti collaterali. Alcun si presentano durante il trattamento. Altri possono comparire anche dopo che il
trattamento è stato completato.
•Quali effetti collaterali sono stati osservati nei
pazienti che hanno ricevuto il trattamento? In
genere quando si manifestano? In quale percentuale di pazienti si manifestano? Quanto sono gravi
gli effetti collaterali? Espongono a pericolo di vita?
Sono dolorosi? Sono permanenti? Quanto durano?
•Esistono dei trattamenti per gli effetti collaterali? I trattamenti degli effetti collaterali hanno, a
loro volta, effetti collaterali?
4.Esistono sempre delle alternative. E’ importante
che, per ogni alternativa, vengano poste tutte
queste domande:
•Quali sono le alternative al trattamento
raccomandato?
•Quali sono i relativi pro e contro delle alternative?
•Quali sono i pro e i contro dei trattamenti alternativi rispetto al non trattamento?
Poichè la patologia è rara, vi è un numero limitato
di medici e centri specializzati nel trattamento del
mieloma. E’ molto comune, per un paziente affetto
da mieloma, richiedere un secondo parere ad uno
specialista di un centro di ricerca, mentre continua
a fare affidamento sul medico di riferimento locale
per ciò che concerne la gestione ed il monitoraggio
del trattamento.
Prendere giuste decisioni riguardo ad un trattamento
necessita intraprendenza, un’anamnesi accurata, una
seria riflessione e coraggio. Ma, soprattutto, richiede
che il paziente e coloro che lo aiutano supportandolo,
si facciano carico del processo. Poiché non vi è una
cura conosciuta, poiché non vi sono garanzie, poiché
ogni individuo è diverso, la decisione ultima dipende
dalle preferenze e dalle priorità del paziente.
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TABELLA 9A: Opzioni di Terapia di Prima Linea – Pazienti Eleggibili al Trapianto
TABELLA 9B: Altre Opzioni di Prima Linea – Pazienti Non Eleggibili al Trapianto
TERAPIA DI PRIMA LINEA
COMMENTI
VANTAGGI
SVANTAGGI
TERAPIA DI PRIMA LINEA
VANTAGGI
SVANTAGGI
Velcade®
• Ottimo farmaco approvato
in prima linea
• Di solito utilizzato
in associazione al
desametasone
• Benefici evidenti
• Molte combinazioni
disponibili
• Preferibile in caso di
compromissione renale
genetica e non
• Da neuropatia parzialmente o
completamente reversibile
• Con la somministrazione
sottocutanea, la probabilità
di neuropatia si reduce
significativamente
MP
(melphalan/ prednisone)
Velcade®
con desametasone
• Opzione contenente il Velcade • Ottimo tasso di risposta
più semplice da utilizzare in
• N uovo gold standard in
prima linea
terapia di prima linea
• Somministrazione endovena o
sottocute
• Possibile effetto collaterale:
neuropatia periferica
• Preso per bocca
• Ben tollerato
• O ttima remissione in circa il 60%
dei pazienti
• I medici conoscono molto bene il
protocollo
• P uò danneggiare il midollo osseo e di
conseguenza ridurre le possibilità di un trapianto
di cellule staminali ottimale
• I l beneficio si ottiene molto lentamente, nel giro
di mesi
• N on è l’ideale se è necessaria una risposta
immediata e/o se è in programma un trapianto di
cellule staminali
VTD
(Velcade®/talidomide/
desametasone)
• Combinazione molto efficace
• Efficacia ed effetti collaterali
devono essere discussi con
il medico
• Tassi di risposta molto alti in
studi di fase III
• Ottimi risultati dopo il
trapianto
• Combinazione da somministrare
endovena
• Possibile effetto collaterale:
neuropatia periferica
Combinazioni di Velcade®
più complesse
(con Revlimid®, Doxil®,
ciclofosfamide, altri agenti)
• Combinazioni molto efficaci
• E’ importante discutere
nel dettaglio se assumere
i farmaci in combinazione
o in sequenza
• Ottimo tasso di risposta
• Alcune combinazioni sono
prive di steroide
• Combinazione da somministrare
endovena
• Possibile incremento delle
tossicità
Desametasone più
Talidomide*
• Valore ed effetti collaterali
paragonati a quelli di Rd
(vedi sotto)
• Somministrazione orale
con remissione nel 70%
dei pazienti
• Possibili neuropatia e trombosi
venosa profonda
R or Rd (RevloDex)*
(Revlimid® da solo o
Revlimid® con basse
dosi di desametasone)
• Alternativa molto efficace alla • Ottimo tasso di risposta
combinazione Tal/Dex
• Per bocca
• Spesso preferita sia dal
• Generalmente ben tollerato e
medico che dal paziente
da meno neuropatia rispetto
alla talidomide
• Revlimid® da solo può essere
meno efficacie
• Rischio di trombi con
la combinazione Rev/
Desametasone; richiede
l’utilizzo di aspirina o di
un altro anticoagulante
• Possibile riduzione della raccolta
di cellule staminali
Desametasone*
da solo
• Opzione semplice per la
gestione della malattia in
stadio iniziale
• Desametasone pulsato da solo • Desametasone ad alte dosi e
induce la stessa percentuale di somministrato in modo intenso
può essere scarsamente tollerato
risposte del VAD
VAD
(Vincristina/Adriamicina/
Desametasone)
• Prima dei nuovi farmaci era
la strategia di induzione
di scelta
• Ora utilizzata come
alternativa
• Da remissione nel 70% dei
pazenti
• Non danneggia le cellule
staminali sane
• Può essere la base per un
trapianto di cellule staminali
• Richiede il catetere centrale
per la somministrazione
endovenosa in infusione
continua. Il catetere può essere
fonte di infezioni e complicanze
di tipo trombotico
• Vincristina può dare problemi al
sistema nervoso
• Esistono opzioni più efficaci e
meno tossiche
Desametasone più Melphalan • B enefici più rapidi che con la
combinazione MP
• L ’utilizzo di melphalan danneggia le cellule
staminali
• I l desametasone può essere poco sopportabile
per i pazienti più anziani. Se usato, meglio una
somministrazione settimanale.
MPT
(MP + talidomide)
• Preso per bocca
• Ben tollerato
• P iù alto tasso di remissione che con la
combinazione MP
• Come per la combinazione MP
• L a talidomide è associate a rischio di neuropatia
e/o di trombi (DVT)
VMP
(Velcade® + MP)
• In genere ben tollerato
• Non rischio di trombi
• P iù alto tasso di remissione che con la
combinazione MP
• Come per la combinazione MP
• I l Velcade® si somministra endovena (IV) o
sottocute (SQ)
• Elevato rischio di neuropatia
MPR
(MP + Revlimid®)
• Preso per bocca
• Ben tollerato
• P iù alto tasso di remissione che con la
combinazione MP
• R ischio di formazioni di trombi con il Revlimid®.
E’ richiesto l’utilizzo di Aspirina o di un altro
anticoagulante.
• Aumentato rischio di secondi tumori (SPM).
Altre terapie vengono
usate saltuariamente come
il Citoxan® (ciclofosfamide) e
l’etoposide® (VP-16). Possibili
combinazioni sono:
• VBMCP (protocollo M2)
• VMCP/VBAP (protocollo SWOG)
• ABCM (protocollo UK MRC)
• S i tratta di combinazioni che hanno
un approccio più aggressivo quando
strettamente necessario
• I sintomi della malattia potrebbero
essere controllati più rapidamente e
la qualità della remissione potrebbe
risultare migliore
• P iù effetti collaterali rispetto ai regimi più semplici
• N on da altri benefici a lungo termine
• G li effetti collaterali potrebbero sia ridurre la
qualità di vita, che compromettere l’eleggibilità
per nuovi protocolli
Altri dettagli sul trattamento sono disponibili nelle nostre pubblicazioni IMF.
Per ordinarli, prego contattare l’IMF al 800-452-2873 o visitate il nostro website al myeloma.org
* Può essere usato sia che si preveda la raccolta e il trapianto, sia che non si preveda.
Altri dettagli sul trattamento sono disponibili nelle nostre pubblicazioni IMF.
Per ordinarli, prego contattare l’IMF al 800-452-2873 o visitate il nostro sito internet al myeloma.org
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818-487-7455 • 800-452-CURE (2873) Stati Uniti e Canada
myeloma.org
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Termini e Definizioni
TABELLA 10: Terapia di Supporto
SINTOMO
TRATTAMENTO
COMMENTI
Astenia e debolezza
dovute all’anemia
• Trasfusioni di sangue (emazie concentrate prive di
leucociti, filtrate e irradiate) in caso di anemia severa
• Eritropoietina se l’anemia è lieve o moderata e indotta
dalla terapia
Le terapie sono semplici, danno un ottimo
beneficio e migliorano il benessere del
paziente.
Dolore osseo
• Bifosfonati (Aredia® 90 mg IV over 2-4 hrs al mese;
Zometa® 4 mg IV over 15-45 minuti al mese)
• Antidolorifici al bisogno (Tylenol®, derivati della
morfina per bocca, cerotto di Fentanyl®)
Alleviare il dolore osseo è importante
anche perchè migliora l’attività fisica, che
di conseguenza aumenta la forza ossea e
migliora lo stato emotivo.
L’utilizzo cronico di bifosfonati può
danneggiare i reni e la mandibola.
La consapevolezza di questo è la chiave
della prevenzione.
Febbre e/o infezioni
• Antibiotici
• Neupogen® se necessario incrementare la conta dei
globuli bianchi
• Gammaglobuline endovena per infezioni severe
• Sarebbe utile eseguire esami specifici per conoscere
il tipo esatto di infezione in atto (escluse biopsie o
colture pericolose)
Anche se la terapia antibiotica va
selezionata con cura, è di primaria
importanza tenere prontamente sotto
controllo le infezioni.
Si raccomanda di tenere a portata di
mano un antibiotico per le emergenze,
soprattutto durante i viaggi.
Effetti collaterali a
• Farmaci adeguati per contrastare la nausea, il vomito, Discutere i sintomi con i medici; sintomi
gravi possono richiedere l’ospedalizzazione
livello gastrointestinale la costipazione e la diarrea
• Importante mantenere adeguata l’assunzione di liquidi
e l’alimentazione
Disturbi della
• Eventi trombotici sono delle vere e proprie emergenze Il rischio si reduce con l’esercizio fisico, la
perdita di peso e non fumando
coagulazione ed episodi mediche; il trattamento dipende dal tipo di evento e
dai fattori di rischio del paziente
trombo-embolici
• Aspirina o altri anticoagulanti possono essere prescritti
Neuropatia periferica
Effetti collaterali
degli steroidi
• Antidolorifici
• Aggiustamenti della dose, dello schema di terapia o
della via di somministrazione
• Fisioterapia, vitamine e altri integratori
Discutere i sintomi con il proprio medico.
Un intervento precoce può prevenire i danni
permanenti e consente di non interrompere
il trattamento.
Non cambiate la dose per conto vostro.
Non assumete integratori senza consultare
il medico.
• Assumere durante i pasti al mattino
• Tenere sotto controllo segni e sintomi di infezione e
alterazione della glicemia
• Profilassi per l’Herpes Zoster e per le infezioni fungine
Riportate gli effetti collaterali e i sintomi al
vostro medico.
Non interrompete e non modificate il
dosaggio per conto vostro.
L’opuscolo per il paziente su come prevenire gli eventi trombo embolici, come controllare gli effetti collaterali dello steroide, come gestire
la mielosoppressione, come prevenire la neuropatia periferica e come contrastare gli effetti collaterali è disponibile dall’IMF. Per ordinarli,
prego contattare l’IMF al 800-452-2873 o visitate il nostro website al www.myeloma.org
Acuto: A insorgenza improvvisa (per esempio di sintomi o di malattia).
Agente alchilante: Agente chemioterapico, come
ad esempio melphalan o ciclofosfamide. Il termine
Alchilante si riferisce al modo in cui questi agenti si
legano al DNA delle cellule di mieloma e bloccano la
divisione cellulare.
Agente antiemetico: Farmaco che previene o controlla nausea e vomito.
Agente antifungino: Farmaco utilizzato per trattare
le infezioni fungine.
Agente antineoplastico: Farmaco che previene, uccide, o blocca la crescita e la diffusione di
cellule cancerose.
Albumina: Proteina solubile che si trova nel sangue e
in molti altri tessuti animali.
Allogenico: Vedi “Trapianto”
Amiloidosi: Condizione in cui le catene leggere del
mieloma (proteine di Bence Jones) vengono depositate in tessuti e organi dell’organismo. Questo accade
più comunemente con le proteine lambda piuttosto
che con le proteine kappa di Bence Jones. Nei pazienti
affetti da amiloidosi, le catene leggere si legano a
determinati tessuti come cuore, nervi e rene piuttosto
che essere espulse all’esterno attraverso i reni.
Analgesico: Ogni farmaco che allevia il dolore. Aspirina e paracetamolo sono degli analgesici leggeri.
Analogo: Composto chimico strutturalmente simile ad
un altro ma leggermente diverso per la composizione.
Anemia: Diminuzione del numero normale di globuli
rossi e valori di emoglobina inferiori a 10 g/dL (valori
normali: 13–14 g/dl). Il mieloma nel midollo osseo
blocca la produzione di globuli rossi: di conseguenza,
si possono avere insufficienza respiratoria, debolezza
e astenia.
Anestesia: Perdita di sensibilità o di coscienza.
Un’anestesia locale provoca una perdita di sensibilità
in una parte del corpo.
Angiogenesi: Formazione del vaso sanguigno, che
solitamente accompagna la crescita di tessuti maligni,
incluso il mieloma.
Antibiotico: Farmaco utilizzato per trattare un’infe­
zione batterica.
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Anticorpo: Proteina prodotta da alcuni globuli bianchi (plasmacellule) per combattere le infezioni da batteri e virus. Ogni anticorpo può legarsi unicamente ad
uno specifico antigene. Gli anticorpi possono agire in
molteplici modi. Lo scopo di questo legame è aiutare
a distruggere l’antigene.
Anticorpo monoclonale: Anticorpo artificiale designato per trovare e legare le cellule tumorali per la
diagnosi e per la scelta del trattamento Può essere
utilizzato da solo oppure per trasportare farmaci,
tossine o materiali radioattivi direttamente nelle
cellule tumorali.
Antigene: Ogni sostanza estranea (come ad esempio
batteri, virus o tossine) che, una volta introdotte nel
corpo, inducono il sistema immunitario a produrre
anticorpi naturali.
Apoptosi: Normale processo cellulare che coinvolge
una serie geneticamente programmata di eventi che
conducono alla morte delle cellule.
Arruolamento: Processo di inclusione in uno studio di
ricerca clinica (trial).
Aspirato midollare: Rimozione, attraverso un ago,
di un campione di midollo osseo da sottoporre
all’esame microscopico.
Aspirazione: Processo con il quale si preleva fluido o
un tessuto, o entrambi, da un’area specifica.
Basofilo: Tipo di globulo bianco. I basofili sono granulociti.
Bence Jones: Proteina del mieloma presente nelle
urine. Il valore della proteinura di Bence Jones è
espresso in grammi per 24 ore. Normalmente un
valore molto basso di proteinura (< 0.1g/24h) può
essere presente nelle urine, ma in questo caso si tratterà di albumina anzichè di proteinura di Bence Jones.
La presenza di qualsiasi proteina di Bence Jones nelle
urine è anormale.
Benigno: Non cancerogeno, non invade il tessuto
vicino e non si diffonde in altre parti del corpo. L’MGUS
è una tipica condizione benigna.
Beta 2 Microglobulina (β2M): Piccola proteina che si
trova nel sangue. Alti livelli si manifestano in pazienti
in cui il mieloma è attivo. Livelli bassi o normali si
hanno in pazienti in fase iniziale e/o con malattia inattiva. Circa il 10% dei pazienti affetti da mieloma non
produce β2M. Per questi pazienti, il test per la β2M
non può essere usato per monitorare la malattia.
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In recidiva, la β2M può aumentare prima che si manifesti qualsiasi altro cambiamento nei livelli di proteine.
Perciò, il 90% delle volte la β2M è utile per determinare l’attività della malattia.
Cellule staminali: Cellule immature da cui tutte le
cellule del sangue si sviluppano. Le cellule staminali
si trovano normalmente nel midollo osseo e possono
essere raccolte per il trapianto.
Bifosfonato: Tipo di farmaco che si lega alla superficie
dell’osso: protegge il corpo dall’attività osteoclastica.
Chemioterapia: Trattamento per la cura dei tumori
che prevede l’utilizzo di farmaci che uccidono tutte le
cellule che si dividono rapidamente.
Biopsia: Prelievo di una parte di tessuto per eseguire
l’esame microscopico come supporto alla diagnosi.
Biopsia midollare: Prelievo, attraverso un ago, di una
parte di tessuto dall’osso. Le cellule vengono controllate per vedere se sono cancerogene.
BUN (Blood Urea Nitrogen): Misura del livello delle
urine nel sangue. L’urea è purificata dal rene. La BUN
è un test di laboratorio eseguito su siero per capire
come sta funzionando il rene. Le malattie, come ad
esempio il mieloma, che compromettono la funzione
del rene, portano spesso ad un aumento del livello
della BUN.
Calcio: Minerale che si trova principalmente nella
parte più dura della matrice dell’osso.
Cancro: Termine usato per malattie nelle quali le cellule maligne si dividono senza controllo. Le cellule
cancerogene invadono i tessuti vicini e si diffondono
attraverso il flusso sanguigno e linfatico ad altre parti
del corpo.
Cancerogeno: Qualsiasi sostanza o agente che produce o stimola la crescita di un tumore.
Catene leggere libere: Porzione di proteina monoclonale di basso perso molecolare che può essere
misurata attraverso un’analisi sensitiva chiamata Freelite® test.
Catetere: Tubo situato nel vaso sanguigno per fornire
un accesso venoso per l’introduzione di farmaci o
sostanze nutritive. Un catetere venoso centrale è un
tubo speciale inserito in una larga vena vicino al cuore
che fuoriesce dal torace o dall’addome. Il catetere
permette di eseguire medicazioni, trasfusioni e prelievi di sangue.
• Chemioterapia combinata – L’uso di più di un farmaco
somministrato in un regime di chemioterapia
durante il trattamento della malattia.
Ciste: Accumulo di fluido o materiale semisolido
all’interno di una sacca.
Citochina: Sostanza secreta da cellule del sistema
immunitario che stimolano la crescita di un particolare
tipo di cellule. Le citochine sono prodotte localmente
(come ad esempio nel midollo osseo) e circolano nel
flusso sanguigno.
Clinico: Coinvolgimento dell’osservazione diretta di
un paziente.
Consenso Informato: Processo mediante il quale il
medico fornisce al paziente informazioni sufficienti
circa una procedura proposta per far sì che i pazienti
prendano una decisione consapevole riguardante la
procedura stessa. Il medico deve, in aggiunta alla spiegazione delle procedure, illustrare i rischi, i benefici, le
alternative terapeutiche e i costi.
Conta sanguigna: Numero di globuli rossi, globuli
bianchi e piastrine in un campione di sangue.
Creatinina: Piccolo composto chimico normalmente
espulso dai reni. Se i reni sono danneggiati, il livello
sierico della creatinina si accumula, con conseguente
aumento dei livelli sierici di creatinina. Il test sulla creatinina sierica è usato per misurare la funzione del rene.
Cromosoma: Intreccio di DNA e proteine nel nucleo
di una cellula. I cromosomi trasportano i geni e hanno
la funzione di trasmettere le informazioni genetiche. Normalmente, le cellule umane contengono
46 cromosomi.
Cellula: Unità base di ogni organismo vivente.
Cronico: Persistente per un lungo periodo di tempo.
Cellule B: Globuli bianchi che si sviluppano nel
midollo osseo e rappresentano la fonte degli anticorpi
Desametasone: Potente corticosteroide impiegato
da solo o in associazione ad altri farmaci.
Cellule sanguigne: Strutture minuscole prodotte nel
midollo osseo; globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
DEXA Studio (Dual Photon X-ray Absorptionmetry):
Misura la quantità di perdita della sostanza ossea.
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Diagnosi: Processo di identificazione di una malattia
attraverso segni, sintomi e altri esami.
Dialisi: Tecnica utilizzata quando i reni di un paziente
sono incapaci di filtrare il sangue; esso è purificato
passando attraverso una macchina di dialisi.
Differenziazione cellulare: Processo durante il quale
cellule giovani, immature (non specifiche) acquisiscono caratteristiche individuali, la loro forma matura
(specializzata) e la loro funzione.
DLT (Dose Minima di Tossicità): Effetti collaterali
che risultano abbastanza severi da impedire
un’ulteriore terapia.
DNA: Grande molecola che porta le informazioni
genetiche di cui necessitano le cellule per replicarsi e
per produrre proteine.
Edema: Gonfiore, accumulo anormale di liquido in
una parte del corpo.
Effetti collaterali: Problemi che si verificano a causa
dei farmaci oggetto del trattamento. Comuni effetti
collaterali del trattamento per il cancro sono stanchezza, nausea, vomito, diminuzione delle cellule del
sangue, perdita di capelli, e ferite alla bocca.
Efficacia: Potenza nel produrre un effetto; l’efficacia in
una ricerca contro il tumore è determinata dall’efficacia
del trattamento.
Elettroforesi: Test di laboratorio nel quale il siero del
paziente (sangue) o le molecole presenti nell’urina
vengono separate secondo la loro taglia e la carica
elettrica. Per pazienti affetti da mieloma, l’elettroforesi
del siero o delle urine permette sia di quantificare le
proteine del mieloma (Proteina-M) , sia di caratterizzare il tipico picco monoclonale caratteristico di ogni
paziente. L’elettroforesi è usata come mezzo sia per la
diagnosi che per il monitoraggio.
Ematocrito (Hct): Percentuale di globuli rossi nel
sangue. Un basso livello di ematocrito indica anemia.
Ematologico: Originato nel sangue o disseminato
nella circolazione o attraverso il flusso sanguigno.
Ematologo: Medico specializzato nei problemi del
sangue e del midollo osseo.
Enzima: Sostanza che influenza la velocità con cui
avvengono le reazioni chimiche nel corpo.
Eritrociti: Globuli rossi (RBC). Essi portano ossigeno
alle cellule del corpo e rimuovono il diossido di carbonio prodotto dalle cellule.
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Eritropoietina: Ormone prodotto dai reni. I pazienti
affetti da mieloma con i reni danneggiati non producono abbastanza eritropoietina e possono diventare
anemici. Iniezioni di eritropoietina sintetica possono
essere utili. Le trasfusioni di sangue possono essere
un’alternativa, specialmente in situazioni di emergenza. L’eritropoietina sintetica è usata come profilassi
prima della chemioterapia e come terapia di supporto
dopo la chemioterapia per evitare l’anemia.
Esame dello scheletro (Esame metastatico): Serie
di raggi X per l’esame del cranio, della colonna vertebrale, delle costole, del bacino, delle ossa lunghe che
mostrano eventuali lesioni litiche e/o osteoporosi.
Frattura patologica: Rottura dell’osso solitamente
causata da alcune condizioni della malattia. Esse si
manifestano in pazienti con ossa fragili e affetti da
mieloma che non possono sopportare pesi normali.
Fuoco di S. Antonio: Vedi “Herpes zoster.”
Gene: Specifica sequenza di DNA o RNA; l’unità biologica di eredità situata in una specifica area di un
cromosoma che si trova in tutte le cellule del corpo.
Quando i geni sono mancanti o danneggiati, potrebbe
manifestarsi il tumore.
Genetico: Ereditario, che ha a che fare con informazioni che sono passate dai genitori al figlio attraverso
il DNA.
Globuli bianchi (WBC): Termine generale per indicare
la varietà di cellule che combattono germi, infezioni e
agenti che causano allergie. Queste cellule si sviluppano nel midollo osseo e si espandono in tutte le altre
parti del corpo. I globuli bianchi includono i neutrofili (i
granulociti), i linfociti, i monociti, gli eosinofili e i basofili.
Globuli rossi (Eritrociti): Cellule del sangue che contengono emoglobina e liberano ossigeno nei tessuti
del corpo. La produzione dei globuli rossi è stimolata da un ormone (eritropoietina) prodotta da reni.
I pazienti affetti da mieloma con danno renale non
producono abbastanza eritropoietina e possono divenire anemici. Iniezioni di eritropoietina sintetica possono essere utili. Le trasfusioni di sangue sono un’altra
alternativa, soprattutto in condizioni di emergenza.
L’eritropoietina sintetica è utilizzata come profilassi
prima della chemioterapia e come terapia di supporto
dopo chemioterapia per evitare anemia.
Graft-versus-host disease (GVHD): Reazione del
midollo osseo del donatore verso il tessuto del paziente.
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Granulocita: Tipo di globulo bianco che uccide il batterio. Neutrofili, eosinofoli e basofili sono granulociti..
Herpes simplex: Uno dei virus più comuni; causa infiammazione spesso visibile intorno alla bocca, comunemente chiamata “febbre”.
Herpes zoster: Virus che si stabilisce intorno ai nervi
del paziente precedentemente colpito da varicella.
Caratterizzato da comparsa di bolle, gonfiore e dolore.
IgD, IgE: Due tipi di mieloma che si manifestano meno
frequentemente.
IgG, IgA: I due tipi di mieloma più comuni. La G e
la A si riferiscono al tipo di proteina prodotta dalle
cellule di mieloma. La proteina del mieloma, che è
un’immunoglobulina, è composta da due catene
pesanti (per esempio di tipo G) associato a due catene
leggere, entrambe di tipo kappa o lambda. Tuttavia,
i due sottotipi più comuni di mieloma hanno catene
pesanti identiche (per es. IgG kappa e IgG lambda). I
termini pesante e leggero si riferiscono alla taglia e al
peso molecolare della proteina; le catene pesanti sono
più grosse di quelle leggere. Poiché le catene leggere
sono più piccole, riescono ad attraversare il filtro renale
passando nelle urine come proteina di Bence Jones.
IgM: Solitamente associato alla macroglobulinemia di Waldestrom. In rari casi può risultare un tipo
di mieloma.
Immunodeficienza: Riduzione della
dell’organismo di combattere le infezioni.
capacità
Immunofissazione: Test immunologico del siero o
delle urine eseguito per identificare le proteine. Per i
pazienti affetti da mieloma multiplo, il medico deve
avere la capacità di identificare il tipo di proteina-M
(IgG, IgA, kappa, o lambda). La tecnica di routine di
immunostadiazione più sensibile identifica il peso e
la leggerezza esatta del tipo di catene di proteina-M.
Immunoglobulina (Ig): Proteina prodotta dalle plasmacellule; parte essenziale del sistema immunitario
dell’organismo. Le immunoglobuline si legano alle
sostanze esterne (antigeni) e collaborano alla loro distruzione. Le classi di immunoglobuline sono IgA, IgG,
IgM, IgD, e IgE.
Immunosoppressione: Indebolimento del sistema
immunitario che causa una riduzione della capacità
di combattere le infezioni e le malattie. L’immu­
nosoppressione può essere farmacologica, come ad
20
esempio nella preparazione al trapianto di midollo
osseo per prevenire il rigetto dei tessuti del ricevente,
o un effetto collaterale della chemioterapia per il trattamento contro il cancro.
Immunoterapia: Trattamento che stimola la naturale
difesa del corpo nel combattere il cancro. Viene anche
definita terapia biologica.
Incidenza: Numero di nuovi casi di diagnosi effettuati
ogni anno.
Infusione: Somministrazione di fluidi o medicazioni
nel flusso sanguigno.
Inibire: Fermare qualcosa o mantenere sottocontrollo.
Inibitore dell’angiogenesi: Composto che tenta di
ridurre l’apporto di sangue al tumore.
LDH: Lattico deidrogenasi; enzima che può essere
utilizzato per il monitoraggio dell’attività del mieloma.
tumori solidi (es., seno, prostata) e non nel mieloma
che è un cancro delle cellule del sangue.
Lesione: Cambiamento anomalo dell’area tessutale;
protuberanza o ascesso che può essere causato da una
malattia, come il cancro. Nel mieloma, la “lesione” può
essere attribuita al plasmocitoma o a un buco nell’osso.
MGUS (Gammopatia Monoclonale di Incerto Significato): Condizione benigna in cui la proteina M è
presente ma non c’è ancora sintomo di malattia.
Lesioni litiche: Zona danneggiata di un osso
mostrata alla radiografia come punto scuro. È come
se parte dell’osso venisse mangiato. Le lesioni litiche
assomigliano a fori nell’osso e sono conseguenza
dell’indebolimento dell’osso.
Leucociti: Cellule che aiutano il corpo a combattere
le infezioni e altre malattie. Anche chiamati globuli
bianchi (WBC).
Leucopenia: Basso numero di globuli bianchi.
Iniezione: Pratica con cui si instilla una medicazione
all’interno del corpo utilizzando una siringa e un ago.
Linfociti: Globuli bianchi che combattono le infezioni
e le malattie.
Interferone: Ormone naturale (citochina) rilasciata
dal corpo per combattere le infezioni o la malattia;
stimola la crescita di alcune cellule che combattano la
malattia. Esso può essere prodotto artificialmente ed
essere utilizzato come una forma di immunoterapia
per bloccare la crescita del mieloma.
Macroglobulinemia di Waldenstrom: Raro tipo di
linfoma indolente che colpisce le plasmacellule. Viene
prodotto un eccessivo livello di proteine IgM. Non è
un mieloma.
Interleuchina: Sostanza prodotta naturalmente dal
corpo o sostanza utilizzata nella terapia biologica. Le
Interleuchine stimolano la crescita è l’attività di alcune
specie di globuli bianchi. L’Interleuchina-2 (IL-2) è una
sostanza che modifica e stimola la crescita di alcune
cellule del sangue nel sistema immunitario che possono combattere alcuni tipi di cancro. L’Interleuchina-6
(IL-6) è una citochina che stimola molto l’attività degli
osteoblasti e delle plasmacellule.
Ipercalcemia: Livello di calcio nel sangue più alto
del normale. Questa condizione può causare diversi
sintomi, inclusi perdita di appetito, nausea, secchezza delle fauci, stanchezza, affaticamento muscolare,
agitazione e confusione. Comunemente nei pazienti
affetti da mieloma i sintomi sono causati dalla distruzione ossea con rilascio di calcio nel flusso sanguigno.
Fenomeno spesso associato alla riduzione della funzionalità renale dal momento che il calcio può essere
tossico per i reni. Per questa ragione, l’ipercalcemia
èsolitamente trattata in caso di emergenza con
farmaci endovena per ridurre la distruzione ossea
durante il trattamento diretto contro il mieloma.
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Malattia in progressione: Malattia che sta peggiorando
Maligno: Cancerogeno; capace di invadere il tessuto
vicino e espandersi ad altre parti del corpo.
Marker tumorale: Sostanza nel sangue o in altri liquidi del corpo che può suggerire la diagnosi di cancro
in una persona.
MDR (Resistenza a diversi farmaci): Resistenza al
trattamento standard, tipicamente associato con
resistenza ad adriamicina e vincristina, entrambi
farmaci chemioterapici. La resistenza è causata
dal legame della p-glicoproteina sulla membrana
esterna della cellula del mieloma. Questo determina
una repulsione del farmaco daparte delle cellule del
mieloma, senza possibilità di aggressione.
Melanoma: Cancro che forma pigmenti nelle cellule
della pelle o nella retina dell’occhio. Non associato al
mieloma nonostante la similitudine del nome.
Metastasi: Diffusione del tumore da una parte del
corpo ad altre. Quando le cellule cancerogene metastatizzano e formano un secondo tumore, le cellule
del secondo tumore sono simili a quelle del tumore
originario (primario). Questo termine è comunemente
utilizzato per descrivere il processo della malattia dei
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Midollo osseo: Tessuto soffice e spugnoso situato
all’interno delle ossa che produce globuli bianchi,
globuli rossi e piastrine.
Mieloide: Riferito ai mielociti, un tipo di globuli bianchi. Il mieloma multiplo non è un cancro mieloide.
Mieloma asintomatico: Mieloma che non presenta
segni o sintomi di malattia. Anche chiamato indolente,
smoldering o MGUS in fase iniziale.
Mielosoppressione: Diminuzione nella produzione di globuli rossi, piastrine, e globuli bianchi del
midollo osseo.
Molecola: Più piccola particella di una sostanza che
possiede tutte le proprietà di una sostanza ed è composta da uno o più atomi.
Monociti: Particolare tipo di globuli bianchi.
Monoclonale: Clone o duplicato di una singola cellula. Il mieloma deriva dallo sviluppo di una singola
plasmacellula maligna (monoclone). Il tipo di proteina
prodotta dal mieloma è detta monoclonale; importante aspetto pratico della proteina monoclonale è il
tipico picco che mostra all’elettroforesi sierica.
MRI (Risonanza Magnetica): Test diagnostico che
utilizza energia magnetica, per produrre immagini
a due o tre dimensioni degli organi e della struttura
interna del corpo. Questo esame da una buona risoluzione del tessuto molle, specialmente delle alterazioni
nella colonna vertebrale, ma è meno accurata nelle
lesioni dell’osso.
MTD (Dose massima tollerata): Dose più alta di trattamento che può essere sopportata dalla maggior
parte dei pazienti.
Neoplasia: Crescita anormale di cellule.
Neoplasma: Nuova crescita del tessuto o di cellule;
tumore che può essere benigno o maligno.
Neutrofili: Globuli bianchi necessari per combattere
infezioni batteriche.
Neutropenia: Livello ridotti di neutrofili. La chemioterapia citotossica tende a dare neutropenia.
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Al contrario, i linfociti che svolgono un ruolo molto
importante nelle infezioni, tendono a non essere influenzati dal trattamento citotossico. La neutropenia può
essere prevenuta o ridotta utilizzando un fattore di
crescita sintetico chiamato G-CSF (es. Neupogen®).
PET (Tomografia ad emissione di positromi): Test
diagnostico che utilizza una sofisticata telecamera
e un computer per riprodurre immagini del corpo.
L’esame della PET analizza la differenza tra tessuto
sano e malato.
Oncogene: Gene che normalmente regola la crescita
delle cellule, ma che, se mutato per esposizione a carcinogeni ambientali o se danneggiata o mancante a
causa di un difetto genetico, può anche promuovere
o permettere un’incontrollata crescita del cancro. Ha
la capacità di trasformare una cellula normale in una
cellula cancerogena.
Piastrine: Una delle tre principali cellule del sangue,
insieme ai globuli rossi e ai globuli bianchi. Le piastrine partecipano direttamente al processo di formazione del coagulo di sangue. Le piastrine sono le
maggiori difese contro i sanguinamenti. Sono anche
chiamate trombociti.
Oncologo: Medico specializzato nel trattamento del
cancro. Alcuni oncologi sono specializzati in un particolare tipo di cancro.
Ormoni: Sostanze chimiche prodotte da varie ghiandole del corpo che regolano le azioni di alcune cellule
o organi.
Osteoblasti: Cellule che producono steroidi, che
si mineralizzano con il calcio per formare nuovo
tessuto osseo.
Osteocalcina Sierica: Proteina prodotta e secreta
dagli osteoblasti quando essi producono sostanza
osteoide. Un basso livello è sintomo di mieloma
attivo. Un livello più alto del normale è sintomo di
mieloma stabile.
Osteoclasti: Cellule che distruggono l’osso vecchio.
Nel mieloma, gli osteoclasti sono sovrastimolati mentre l’attività degli osteoblasti è bloccata. La combinazione accelera l’assorbimento dell’osso e blocca la
formazione di nuovo tessuto osseo: si formano, come
conseguenza, lesioni litiche.
Osteoide: Proteina che si mineralizza con il calcio per
formare delle ossa resistenti.
Osteonecrosi della mandibola: Condizione nella
quale le ossa della mandibola non guariscono correttamente, causando dolore continuo o saltuario.
Osteoporosi: Riduzione della densità dell’osso associata tipicamente all’età avanzata. Nel mieloma, il diffuso
coinvolgimento delle ossa produce quello che viene
definito osteoporosi ai Raggi-X e alla densitometria.
Patologia: Studio della malattia attraverso esami su
tessuti e fluidi del corpo analizzati al microscopio. Un
medico che si specializza in una determinata patologia è denominato patologo.
22
Placebo: Sostanza inerte (inattiva) spesso utilizzata negli studi clinici per la comparazione con un
farmaco sperimentale.
Plasma: Parte liquida del sangue in cui i globuli rossi, i
globuli bianchi e le piastrine sono sospesi.
Plasmacellule: Pparticolari globuli bianchi che producono anticorpi. Le plasmacellule sane producono
anticorpi per combattere le infezioni. Nel mieloma, le
plasmacellule maligne producono un largo numero
di anticorpi anomali che non sono in grado di combattere le infezioni. Gli anticorpi anormali sono le
proteine monoclonali o proteina M. Le plasmacellule
producono anche altri prodotti chimici che possono
causare danno d’organo o di tessuto (anemia, danno
renale, e danneggiamento del nervo).
Plasmaferesi: Processo di eliminazione di alcune proteine dal sangue. La plasmaferesi è utilizzata per eliminare l’eccesso di anticorpi nel sangue dei pazienti con
mieloma multiplo
Prognosi: Risultato o corso di una malattia; probabilità di recupero; speranza di vita.
Ricorrenza: Ricomparsa della malattia dopo un periodo di remissione.
Proliferazione cellulare: Crescita nel numero di cellule
come conseguenza di sviluppo o divisione cellulare.
Rimodellamento osseo: Normale coordinamento tra
osteoclasti e osteoblasti per mantenere bilanciata la
produzione e la distruzione delle ossa.
Proteina M (picco M): Anticorpi o parte di anticorpi
che si trovano in gran numero nel sangue o nelle urine
in pazienti con mieloma multiplo. Il picco M si riferisce
al tipico tracciato elettroforetico che si ottiene quando
è presente una proteina monoclonale. Sinonimo di
proteina monoclonale e di proteina del mieloma.
Protocollo: Dettagliato piano di trattamento che include
la dose e la programmazione dei farmaci utilizzati.
Scheletro assiale: Cranio, spina e regioni del bacino
dello scheletro.
Radiologo: Medico specializzato nella creazione e
nell’interpretazione di immagini delle aree interne del
corpo. Le immagini sono prodotte con raggi X, onde
sonore, campi magnetici, o altri tipi di energia.
Sindrome mielodisplastica: Condizione in cui il
midollo osseo non funziona normalmente e non produce sufficienti cellule del sangue. Questa condizione
può progredire e divenire leucemia.
Radioterapia: Trattamento con raggi X, raggi gamma, o
elettroni per danneggiare o uccidere le cellule maligne.
Le radiazioni possono giungere dall’esterno del corpo
(radiazioni esterne) o da materiale radioattive posizionato direttamente nel tumore (radiazioni impiantate).
Sistema immunitario: Gruppo complesso di organi
e cellule che producono anticorpi per difendere
l’organismo contro le sostanze esterne come batteri,
virus, tossine e tumori.
Raggi-X: Radiazioni elettromagnetiche ad alta energia usate a basse dosi per diagnosticare le malattie e
in alte dosi per trattare il cancro.
Recidiva: Ricomparsa di segni e sintomi della malattia
dopo un periodo di miglioramento.
Refrattaria: Malattia che non risponde ai trattamenti
standard.
Regressione: Remissione del cancro.
Plasmocitoma: Gruppo di plasmacellule localizzate
in una singola area piuttosto che diffuse nel midollo
osseo, nel tessuto molle e nell’osso.
Remissione o Risposta: Completa o parziale scomparsa dei segni o sintomi del cancro. Remissione e
risposta sono utilizzate indistintamente.
Pompa di infusione: Congegno che stabilisce la
quantità di liquido o di medicazioni infuse nel flusso
sanguigno per un periodo di tempo.
• Remissione Completa (CR) – Assenza della proteina
dal sangue e/o urine negli esami standard; l’assenza
delle cellule del mieloma nel midollo osseo e/o in
altre aree coinvolte dal mieloma ; la remissione clinica e normalizzazione di altri parametri di laboratorio
non sono sinonimi di cura.
Port-a-Cath: Catetere connesso con un disco che
viene chirurgicamente inserito sotto cute nel torace o
nell’addome. Il catetere viene inserito in grosse vene
o in un’arteria direttamente nel flusso sanguigno.
Liquidi, farmaci, o cellule del sangue possono essere
infusi, e il sangue può essere prelevato attraverso un
ago che viene inserito nel disco.
Precancro: Termine utilizzato per descrivere una condizione che può, o sta per diventare un cancro.
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RNA (acido ribodesossinucleico): Uno dei due acidi
nucleici che si trovano in tutte le cellule. L’altro acido
nucleico è il DNA (acido deoxyribonucleico). L’RNA
trasferisce informazioni genetiche dal DNA alle proteine prodotte dalle cellule.
• Remissione Parziale (PR) – Livello di risposta inferiore
rispetto a quello della CR. Negli studi SWOG, PR significa risposta >50% e <75% risposta. In altri studi
significa >50% risposta.
Resistenza al farmaco: Deriva dall’abilità cellulare nel
resistere agli effetti di uno specifico farmaco.
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Sopravvivenza libera da malattia: Periodo durante
il quale i pazienti sopravvivono senza progressione di
malattia. L’aumento della sopravvivenza del paziente
può essere direttamente attribuita al trattamento
somministrato per il mieloma. Questo termine identifica quei pazienti che sono in remissione completa
rispetto coloro che hanno avuto una recidiva o
una progressione.
Stadiazione: Esecuzione di esami e test per individuare l’estensione del tumore nel corpo.
Stadio: Diffusione del cancro nel corpo.
Steroidi: Particolare tipo di ormoni. Gli steroidi sono
speso somministrati a pazienti insieme a farmaci antitumorali e sembra che aiutino a controllare gli effetti
della malattia nel corpo.
TAC (Tomografia Assiale Computerizzata): Test che
utilizza i Raggi-X computerizzati per creare immagini
tridimensionali di organi e strutture all’interno del
corpo, usato per individuare piccole aree di ossa danneggiate o l’implicazione dei tessuti molli.
Terapia genica: Trattamento che modifica i geni. In
studi di terapia del gene per tumori, i ricercatori hanno
tentato di migliorare l’abilità naturale del corpo nel
combattere la malattia sensibilizzando il tumore ad
23
altri tipi di terapia. Il trattamento si basa sul rimpiazzo
di geni danneggiati o mancanti con copie sane.
Terapia di Induzione: Trattamento iniziale utilizzato
con lo scopo di migliorare la remissione in pazienti con
nuova diagnosi di mieloma.
Terapia di Mantenimento: Farmaci somministrati ai
pazienti in remissione per ritardare o prevenire la recidiva.
Terapia di supporto: Trattamento somministrato
per prevenire, controllare o alleviare complicazioni e
effetti collaterali e per migliorare la qualità della vita.
Terapia sistemica: Trattamento che utilizza sostanze
che, attraverso il flusso sanguigno, raggiungono ed
aggrediscono le cellule cancerogene in tutto il corpo.
Test di antigene leucocitario umano (HLA): Test sanguigno utilizzato per trovare un siero o midollo osseo
compatibile per trasfusioni o trapianti.
TNF: Agente modificatore della risposta biologica
che può migliorare la naturale risposta del fisico
alla malattia.
Tossine: Veleni prodotti da alcuni animali, piante,
o batteri.
Trapianto: Cellule staminali utilizzate per il recupero
dell’ematopoiesi dei pazienti in seguito alla chemioterapia ad alte dosi o radioterapia. Il trapianto non
è un trattamento ma un metodo di supporto per
poter somministrare la dose maggiore possibile
di chemioterapico.
• Allogenico – L’infusione di midollo osseo o di cellule
staminali da un individuo (donatore) a un altro (ricevente). Un paziente può riceve midollo osseo o cellule
staminali da un donatore compatibile, sebbene non
geneticamente identico.
• Autologo – Una procedura con cui le cellule staminali vengono prelevate dal sangue del paziente e reinfuse nel paziente stesso in seguito a
trattamento intensivo.
• Singenico – L’infusione di midollo osseo o cellule staminali da gemelli.
• Trapianti da donatore non consanguigno (MUD) – Fa
riferimento alle procedure di trapianto di cellule staminali in cui le cellule staminali del paziente e del
donatore sono geneticamente identiche ma il donatore non è familiare del ricevente. Questa procedura
non è consigliata per pazienti con mieloma perché
comporta un’inaccettabile tasso di mortalità.
24
• Trapianto del midollo osseo – Questo termine si riferisce al processo di raccolta delle cellule staminali
dal midollo osseo e all’infusione delle stesse nei
pazienti. Questo termine è utilizzato oggi meno frequentemente nel mieloma poiché le cellule staminali
vengono ora raccolte dal sangue periferico.
• Trapianto di cellule staminali da sangue periferico –
I medici prelevano le cellule staminali sane dal
sistema sanguigno del paziente (non dal midollo
osseo) e le conservano sino a quando i pazienti ricevono chemioterapia ad alte dosi al fine di distruggere
le cellule tumorali.
Trasfusione: Trasferimento di sangue o prodotti
del sangue.
Trattamento palliativo: Trattamento mirato a
migliorare la qualità della vita alleviando il dolore
ed i sintomi della malattia ma senza alterare il corso
di quest’ultima.
Trial clinico: Studio di ricerca di un nuovo trattamento che coinvolge i pazienti. Ogni studio è designato per trovare vie migliori per prevenire, scoprire,
diagnosticare, o trattare il cancro e per rispondere a
questioni scientifiche.
• Gruppo di controllo – Il braccio di un trial clinico randomizzato che riceve il trattamento standard.
• Gruppo sperimentale – Il braccio di un trial randomizzato che riceve un nuovo trattamento.
• Obiettivo finale – Ciò che un trial clinico cerca di misurare o scoprire; l’obiettivo dello studio. Un tipico obiettivo finale include la valutazione delle tossicità, dei
tassi di risposta e della sopravvivenza.
• Studio clinico randomizzato – Uno studio di ricerca nel
quale i soggetti sono assegnati, tramite randomizzazione, a ricevere un particolare trattamento.
• Studio di Fase I – Un trial designato per determinare
la MTD (massima dose tollerata) di un nuovo farmaco
o una nuova combinazione di farmaci che non sono
mai stati provati negli umani. È solitamente il primo
test umano di un nuovo trattamento. I pazienti in trial
di fase I devono avere un tumore avanzato refrattario
ad ogni trattamento standard. In un tipico trial di
fase I, gruppi successivi (coorti) di 3–6 pazienti vengono sottoposti al trattamento. Tutti i pazienti in
una coorte ricevono la stessa dose. La prima coorte
solitamente riceve una bassa dose, e la dose viene
818-487-7455 • 800-452-CURE (2873) Stati Uniti e Canada
aumentata in ogni successiva coorte fino ad ottenere
la DLT (dose minima di tossicità). La dose utilizzata
per la precedente coorte è considerata come la Massima Dose Tollerata. Questa dose è allora usata in un
trial di fase II.
• Studio di Fase II – Un trial designato per determinare il
tasso di risposta di una nuova terapia che è già stata
testata in un trial di fase I. Tipicamente vengono trattati dai 14 a 50 pazienti con un certo tipo di tumore,
per vedere la risposta. I pazienti solitamente, devono
avere un tumore avanzato refrattario ad ogni trattamento standard, e in più, devono avere una malattia
quantificabile. Se i risultati di un trial di Fase II sono
abbastanza promettenti, il trattamento può allora
essere testato in un trial di Fase III. Se i risultati sono
obiettivamente migliori di un trattamento standard,
allora non possono essere testati in un trial di Fase III,
e il trattamento può diventare standard sulla base dei
risultati nel trial di fase II.
Vaccino: Preparato di micro organismi uccisi o organismi virulenti vivi che viene somministrato per produrre o incrementare artificialmente l’immunità verso
una particolare malattia.
Virus: Piccola particella vivente che può infettare le
cellule e cambiare la funzionalità della cellula stessa.
L’infezione con un virus può indurre sintomi in una
persona. La malattia ed i sintomi dipendono dal tipo
di virus e dal tipo di cellule infettate.
• Studio di Fase III – Un trial designato per comparare
due o più trattamenti per un tipo o stadio di tumore.
L’obiettivo finale in un trial di fase III è di solito la
Sopravvivenza o la Sopravvivenza libera da malattia.
I trial di fase III sono solitamente randomizzati, così i
pazienti non scelgono quale trattamento ricevere. Un
tipico trial di fase III ha da 50 a 1000 pazienti. Alcuni
trial di fase III comparano un nuovo trattamento che
ha dato dei buoni risultati nel trial di fase II con uno
più vecchio, ben conosciuto, trattamento standard.
Altri trial di fase III comparano trattamenti che sono
già usati comunemente. Alcuni trattamenti nei trial
di fase III possono essere disponibili all’esterno della
regolazione del trial clinico.
Trombociti: Vedi “Piastrine.”
Trombocitopenia: Basso numero di piastrine nel
sangue. Il livello normale è di 150.000-250.000. Se le
piastrine sono meno di 50.000, potrebbero verificarsi
problemi emorragici. La maggior parte delle emorragie sono solitamente associate ad un livello di piastrine inferiore a 10.000.
Tumore: Massa anormale di tessuto; risultato di
un’eccessiva divisione delle cellule. I tumori non svolgono una funzione utile all’interno del corpo. Essi possono essere sia benigni sia maligni.
myeloma.org
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Note
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10 Steps to Better Care®
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A Unique Tool for Diagnostic
and Treatment Information
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myeloma (MM) is learning about – and understanding – an unfamiliar
disease that is quite complicated. From diagnosis to long-term survival, the
10 Steps to Better Care® will guide you through the MM journey:
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1. Know what you’re dealing with. Get the correct diagnosis.
2. Tests you really need.
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3. Initial treatment options.
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4. Supportive care and how to get it.
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5. Transplant: Do you need one?
6. Response Assessment: Is treatment working?
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7. Consolidation and/or maintenance.
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8. Keeping Track of the Myeloma: Monitoring without mystery.
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9. Relapse: Do you need a change in treatment?
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818-487-7455 • 800-452-CURE (2873) Stati Uniti e Canada
10. New Trials: How to find them.
Visit 10steps.myeloma.org to gain a better understanding of the disease
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As always, the International Myeloma Foundation (IMF) urges you to discuss
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IMF website myeloma.org or call the IMF Hotline at 800-452-CURE (2873),
which is staffed by trained information specialists, with your questions or
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