citazioni Lonzi

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Carla Lonzi e Rivolta Femminile “L'invito all'amore è una formula pericolosamente affascinante perché a<ribuisce nuovo valore, candore, alone taumaturgico al modello sessuale maschile, rafforzando così il mito della bontà arcaica della coppia e dei relaCvi ruoli” “La donna non va definita in rapporto all'uomo. Su questa coscienza si fondano tanto la nostra lo<a quanto la nostra libertà. L'uomo non è il modello a cui adeguare il processo della scoperta di sé da parte della donna. La donna è l'altro rispe<o all'uomo. L'uomo è l'altro rispe<o alla donna. L’uguaglianza è un tentaCvo ideologico per asservire la donna a più alC livelli.” “IdenCficare la donna all'uomo significa annullare l'ulCma via di liberazione. Liberarsi per la donna non vuol dire acce<are la stessa vita dell'uomo perché è invivibile, ma esprimere il suo senso dell'esistenza” “I gruppi di autocoscienza sono nuclei che trasformano la spiritualità dell'epoca patriarcale: essi operano per lo sca<o a sogge<o delle donne che l’una con l’altra si ri-­‐conoscono come esseri umani compleC, non più bisognosi di approvazione da parte dell’uomo.” “Per uguaglianza della donna si intende il suo diri<o a partecipare alla gesCone del potere nella società mediante il riconoscimento che essa possiede capacità uguali a quelle dell'uomo. Ma il chiarimento che l'esperienza femminile più genuina di quesC anni ha portato sta in un processo di svalutazione globale del mondo maschile. Ci siamo accorte che, sul piano della gesCone del potere, non occorrono delle capacità, ma una parCcolare forma di alienazione molto efficace. Il porsi della donna non implica una partecipazione al potere maschile, ma una messa in quesCone del conce<o di potere.” “La civiltà ci ha definite inferiori, la Chiesa ci ha chiamate sesso, la psicanalisi ci ha tradite, il marxismo ci ha vendute alla rivoluzione ipoteCca. Chiediamo referenze di millenni di pensiero filosofico che ha teorizzato l’inferiorità della donna. (…) I sistemaCci del pensiero (…) hanno giusCficato nella metafisica ciò che era ingiusto e atroce nella vita della donna.” “la donna non oltrepassa lo stadio della soggeVvità: riconoscendosi nei congiunC e consanguinei essa resta immediatamente universale, le mancano le premesse per scindersi dall'ethos della famiglia e r a g g i u n g e r e l ' a u t o c o s c i e n t e f o r z a dell'universalità per cui l'uomo diventa ci<adino” Hegel indica “quella condizione femminile che è il fru<o dell'oppressione […] come il movente dell'oppressione stessa: la differenza dei sessi viene a cosCtuire la base naturale metafisica tanto della loro opposizione quanto della loro riunificazione. Nel principio femminile Hegel ripone l'a-­‐
priori di una passività nella quale si annullano le prove del dominio maschile “La donna è oppressa in quanto donna, a tuV i livelli sociali: non al livello di classe, ma di sesso”. “Il proletariato rivoluzionario nei confronC del capitalismo, ma riformista nei confronC del sistema patriarcale”. “il vero eroCsmo non è la fusione con l'altro o la perdita di coscienza legata a emozioni psichiche a loro volta collegate al sogno adolescenziale di innamoramento, ma gioco e esaltazione in cui le possibilità di dilatazione di sé si sentono scaturire dire<amente dalle vicendevoli risposte del corpo dell'una e dell'altro. L'eroCsmo puro, provenendo dallo stato di coscienza, libera nell'essere umano la capacità di diventare individuo, mentre alla donna, lasciata alla sensazione e all'estasi dell'unisono, è stato so<ra<o il polo carnale che, insieme a quello eCco, le avrebbe dato il senso della completezza che porta allo sca<o creaCvo.