AMBIENTE PERCEZIONE AZIONE - Dipartimento di Scienze Sociali
Transcript
AMBIENTE PERCEZIONE AZIONE - Dipartimento di Scienze Sociali
La Sapienza Università degli Studi di Roma PROGETTO “AMBIENTE, TURISMO E PERCEZIONE” SEMINARIO ACQUISIZIONE DI STRUMENTI PRATICI DI RILEVAMENTO (METODO QUANTITATIVO) Dott.ssa Eva Rossi Dipartimento di Sociologia e Comunicazione PER ARRIVARE ALLA STESURA FINALE: • Studio pilota: combinare i vantaggi della ricerca qualitativa con le tecniche standardizzate (Lazarsfeld, 1944); limitiamoci ad ascoltare ciò che gli individui hanno da dire prima di chiedere. Congruo numero di interviste aperte prima di iniziare la stesura (McKennell, 1974). • Pre-testing: controllare il funzionamento della definizione operativa dei concetti. • Ricerca Campione: procedere con un rilevamento sul campo che comprenda il campionamento scelto. IL QUESTIONARIO strumento di comunicazione e di misura • Il questionario è uno strumento di lavoro; • È il ponte, la fonte di intermediazione tra l’organizzatore della ricerca e l’intervistato; tra chi desidera sapere qualcosa e chi è in grado di fornire questa risposta; • E’ un imprescindibile strumento di comunicazione avente la funzione di trasmettere all’intervistato l’esatto significato dell’informazione che si cerca, nonché di ritornare a chi organizza la ricerca l’informazione desiderata; • E’ un fondamentale strumento di misura che consente di ottenere una dimensione quantitativa del fenomeno indagato; CARATTERISTICHE • Il più possibile standardizzato; da umanizzare da parte di intervistatori esperti ma anche dal ricercatore con la possibilità di comprendere le motivazioni della scelta fatta es. danno ambientale; • Le domande sono rivolte a tutti nella stessa forma e dovrebbero avere lo stesso significato per tutti gli intervistati (congruenza semantica); • Monito operativo e professionale: non dare mai nulla per ovvio o scontato. E’ fortemente auspicabile che di un questionario si facciano più e più prove, in condizioni diverse, sotto ipotesi diverse di formulazione delle domande, fino a trovare il giusto compromesso fra esigenze diverse che comunque salvaguardino la comprensibilità da parte di tutti i soggetti all’inchiesta (PRE-TESTING); • Occorre in primo luogo sapere a chi è indirizzato e la modalità di somministrazione scelta: contesto socio-culturale dei rispondenti; • Vi è una parte introduttiva per presentare la ricerca agli intervistati e le istruzione per gli intervistatori; • E’ composto da un nucleo centrale con i concetti che si ritengono più rilevanti per la conoscenza dell’oggetto di studio; • Le domande poste dovrebbero risultare rilevanti anche per l’intervistato; non devono essergli del tutto estranee. • Strumento tendenzialmente rigido con tre obiettivi: 9Traduzione interessi cognitivi in domande; 9Assistenza all’intervistatore per indurre l’intervistato a dare l’informazione richiesta; 9Generalizzazione. EVITARE: • Distorsioni comunicative: inserire domande complesse o che richiedono troppo sforzo di memoria all’inizio del questionario; • Usare termini che non sono di uso comune; • Fare troppe domande; chiedersi prima di inserire ogni domanda con quali tecniche statistiche si procederà, come verrà utilizzata la variabile e inserita nei risultati; • Fare domande troppo personali. Ad esclusione di quelle socio-anagrafiche per le altre ricorrere ai tests proiettivi, facendolo parlare di altri, di cosa pensa di chi asserisce una data cosa; • Mettere una modalità complicata o poco chiara di risposta. Differenza tra auto somministrazione ed ausilio intervistatore; •Attenzione al code book. Il suo inserimento nel questionario può portare a confusione nell’autosomministrazione; Tipologia delle domande-risposte Si parla di domande aperte e domande chiuse avendo ben chiaro non già la formulazione della domanda, che è unica, quanto la tipologia delle risposte, che varia a seconda della strada prescelta: • Domande aperte: risposta libera; • Domande strutturate o domande chiuse: a risposta fissa predeterminata; • Domande miste: risposta predeterminata ed aperta ‘altro’ ﺤ domande a risposta libera o domande aperte: lasciano all’intervistato la possibilità di rispondere liberamente alla domanda fatta, nella forma che preferisce, con le parole che ritiene più opportune. Presentano vantaggi ed inconvenienti di cui è bene essere consapevoli, soprattutto quando si deve redarre un questionario e tenendo conto degli obiettivi della ricerca. Codificarle in sede di elaborazione. Pregi: a) Sono le uniche domande possibili che è consigliabile (o addirittura obbligatorio) fare quando il fenomeno oggetto di indagine è poco conosciuto o interamente sconosciuto; b) Sono utili quando si deve trattare un argomento delicato perché lasciano al rispondente la possibilità di esprimersi con proprie parole, motivando o meno i propri atteggiamenti o pensieri; c) Possono essere adottate in qualsiasi tipo di indagine; d) E’ ridotto il condizionamento della risposta, rimanendo in piedi solo quello dipendente dal linguaggio e dalla formulazione della domanda. Svantaggi: a) b) c) Si appesantiscono notevolmente i tempi dell’indagine e dell’elaborazione seguente; Maggior impegno da parte dell’intervistato. Non tutti hanno abilità linguistiche tali da esprimere concretamente il proprio pensiero in maniera sufficientemente sintetica; la qualità delle risposte è legata al livello socio-culturale di chi risponde; Componente interpretativa del rilevatore: vi è il rischio che il rilevatore riesca a sintetizzare correttamente i concetti espressi dall’intervistato spesso in maniera contorta. La tecnica adottata da parte del rilevatore è quella di rileggere all’intervistato quanto ha sintetizzato, chiedendo conferma. Es.: dom. 18a-20a-25a. ﺤ domande a risposta fissa predeterminata o domande strutturate o domande chiuse: varie alternative di risposta. a) domande chiuse: varie alternative di risposta e solo quelle perché solamente quelle esauriscono tutte le varie possibilità. Es.: sesso o allo stato civile; domande strutturate: hanno una serie più o meno lunga di alternative di risposta che, tuttavia, almeno potenzialmente, possono coprire tutte le modalità riscontrabili. Le alternative di risposta non sono univoche nel senso che un secondo estensore dello stesso questionario potrebbe identificarne delle altre. Non si tratta, cioè, di voci univocamente identificabili, ma soggette alla discrezionalità e all’interpretazione di chi prepara il questionario es. dom.3a ecc. b) Vantaggi: a) b) c) d) Riduzione dei tempi di somministrazione ed elaborazione; Riduzione di errori di trascrizione degli intervistatori; Le risposte già predisposte possono facilitare la memoria; Limita gli sforzi interpretativi da parte dell’intervistato. Inconvenienti: a) b) Effetto gabbia: il rispondente si sente chiuso dalle alternative proposte nelle quali non si riconosce. Per uscire da questa situazione limitante, l’intervistato può reagire con un rifiuto della domanda o dell’intervista;Usare ‘non so’ ‘non ricordo’ o ‘altro’; Effetto code: presente nelle interviste face to face ed in quelle telefoniche. Concentrazione dell’attenzione sulle prime alternative proposte ovvero sulle ultime, soprattutto quando la lista di queste è piuttosto lunga. Nelle interviste personali l’inconveniente può essere controllato facendo ricorso ai cartellini su cui vengono segnate le alternative di risposta (cartellino 1 dom. 20, cartellino 2 dom. 20b danno ambientale); tali cartellini vengono sottoposti agli intervistati che hanno così modo di fissare meglio la propria attenzione. ﺤdomande miste: non sempre si riesce in poche alternative a prevedere tutte le risposte possibili. Per evitare questi inconvenienti e per non perdere preziosi elementi informativi si fa ricorso alla voce ‘altro’ seguita da idoneo spazio bianco in cui riportare la propria risposta. Con la modalità ‘altro’ si realizza il vantaggio di raccogliere i casi rari e codificarli in seguito. Utile nella fase di pre-testing e per la riduzione dell’effetto gabbia. Es. la possibilità ‘altro’ è quasi sempre presente. Sempre presente anche ‘Non so’ ‘Non Ricordo’ da non elencare se non si rivela necessario. Tipologia di domande • Domande filtro: selezionano una determinata categoria di rispondenti indirizzandoli verso date domande (attenzione ai rimandi accanto alla domanda es: se si risponde ‘Si’ passa a dom. 3a ecc.); es.: dom. 3 dom. 3c dom. 4 ecc. • Domande a batteria: sono costituite da blocchi di quesiti omogenei rispetto ad un certo argomento e sono intese a successivi approfondimenti del tema affrontato Le domande a batteria fanno parte integrante del questionario e riguardano tutti gli intervistati. Ma una batteria di domande potrebbe essere rivolta solamente ad alcuni rispondenti, ad altri no. Possono essere un connubio tra domande filtro e domande a batteria in quanto attraverso il filtro di una domanda si possono somministrare blocchi di domande specificamente indirizzate ad una certa tipologia di rispondenti. Es. azione ambientale; danno ambientale. • Domande ad imbuto ed ad imbuto rovesciato: riguardano una batteria di domande in cui un certo argomento viene progressivamente sviscerato. Si parte da una domanda molto generica, di carattere generale e si arriva progressivamente ad una situazione di dettaglio. 9 Le domande ad imbuto rovesciato sono fatte con intento contrario: si parte dal particolare per arrivare al generale. Si comincia con riferimenti personali o comunque specifici per giungere ad una situazione complessiva (es. rapporti con i colleghi in un ambiente lavorativo; propensione ad agire per la tutela dell’ambiente fino ad arrivare ad un caso concreto di azione ambientale: Bracciano) • Domande di controllo: introdotte per verificare l’attendibilità di una risposta; è una verifica alle risposte date; 9 non si ripeterà la stessa domanda con la stessa formulazione, la formulazione sarà diversa ma comunque riconducibile alla prima; 9 non seguirà immediatamente la domanda da controllare diverrebbe troppo evidente lo scopo e si potrebbe pregiudicare il livello di fiducia instaurato con il soggetto; Es.: dom 8 scala Likert item G ; item A dom. 22 CONTENUTO DELLE DOMANDE •Sulle caratteristiche dell’individuo, attributi fondamentali (back-graund questions): dati socioanagrafici non vanno mai trascurati (oltre alla residenza attuale si può chiedere il luogo di nascita per comprendere la formazione); • Sull’esperienza di vita: cambio di professione, residenza, religione; •Su sentimenti e credenze: motivazioni e reazioni di natura emotiva utili per spiegare i comportamenti. Uso tests proiettivi (Freud, 1920: un individuo si protegge dalla consapevolezza dei propri tratti indesiderabili attribuendoli ad altri, non ne ha consapevolezza); • Su opinioni e valori: si chiede di esprimere giudizi valutare fatti persone, norme sociali. Si rilevano le loro opinioni; • Sugli standards di azione: opinione sul comportamento più adeguato per l’intervistato su una data situazione; adeguato perché fattibile o perché riferito a criteri etici? • Sul comportamento futuro: le previsioni hanno valore se ci si è trovati in situazioni analoghe in passato ma non è detto che si avrà la stessa reazione; si hanno comunque indicazioni sul carattere del soggetto; • Sulle motivazioni: su un comportamento, un opinione, un giudizio; lasciano emergere le dimensioni più salienti per l’intervistato. POSSIBILITA’ DI RISPOSTA: • Unica: si può chiedere una graduatoria; si costringe a prendere una scelta; • Multiresponse: si hanno più dati disponibili ma l’intervistato può approfittarne. Si può chiedere una graduatoria 1° e 2° posto o di scegliere ciò che è più rilevante per lui. Ad esclusione della dom.10, 16 (fonti di informazione) e 20b con 2 possibilità di scelta TUTTE LE DOMANDE DEL QUESTIONARIO CONSENTONO UNA SOLA RISPOSTA L’INTERVISTA Livelli logici della comunicazione • L’esecuzione di interviste va affidata ad intervistatori esperti, abili e addestrati; • Questo deve avvenire non solo in caso di intervista non strutturata; gli intervistatori sono una parte essenziale dell’equipe di ricerca a) Informazione: (presentazione) dare informazioni sulla committenza; sulle finalità dell’indagine, sulle motivazioni che hanno portato alla scelta del soggetto non vi serve un esperto ma un individuo che frequenta il luogo e vi dia la sua opinione in piena sincerità; sulla privacy e anonimato; assicurateli che ne all’inizio ne alla fine del questionario qualcuno gli chiederà né del denaro né di acquistare qualcosa; a) Opinione: non palesare la propria opinione sugli argomenti trattati, cercare di adattarsi alla sua per acquisire fiducia; non giudicare; non farlo sentire una cavia; utilizzare il suo gergo se lo conoscete molto bene altrimenti evitate; sorridenti ed innocui; a) Azione: leggere le domande in modo chiaro, lentamente e con un tono adatto; ripetere una seconda volta la domanda e le possibilità di risposta così come sono scritte senza interpretarle per richiamare una risposta il più possibile meditata e veritiera; in caso di mancata comprensione ripeterla nuovamente dicendo che anche altri l’hanno trovata complessa e spiegarla. Es. scala Likert affermazioni. • Quando si daranno dei cartellini in mano assistere l’intervistato con discrezione ed assicurarsi che abbia compreso le modalità di risposta es. cart. 1 e cart. 2. (i cartellini non devono essere segnati le risposte vanno riportate sul questionario) • In caso di domande aperte cercare di approfondire es. dom. 18a. Ma non perdere troppo tempo prezioso utile per un’altra intervista. La capacità di sintetizzare è essenziale. La sintesi non è re-interpretazione occorre lasciar trapelare la loro terminologia es. dom. 25a. Se si perde troppo tempo passare oltre soprattutto nella dom. 25a; SCRIVERE CON CARATTERE STAMPATELLO CHIARO • Non influenzare il rispondente, voi volete il suo sincero punto di vista; • Sto guidando o mi sta guidando; • In alcune domande troverete delle parti in grassetto e delle parti con carattere stampatello (-) •Influenze negative da parte dell’ambiente esterno. Non si può trascurare il fatto che ben difficilmente ci si trova in una situazione ottimale nello svolgimento del colloquio sia dal punto di vista “scenografico” sia da quello temporale. E’ proprio lo stato in cui si svolge l’intervista a condizionare pesantemente i livelli relazionali. Arginare compagni, amici, figli. Non consentire che il tuo intervistato sia disturbato. Non fare interviste di gruppo. Riassumendo i possibili problemi • Domande orientate: quando RE pone la domanda con un tono ed una cadenza che sembrano già conoscere la risposta in maniera da condizionare; • Domande accavallate. Questa situazione si verifica spesso sotto la pressione delle condizioni ambientali in cui si svolge l’intervista e RE pone due o più domande prima ancora che TO abbia compiutamente espresso la sua opinione sulle precedenti. • Interruzione: quando l’intervistatore interrompe bruscamente TO per pilotarlo o per anticipare la sua risposta. . • Supposizioni: quando RE deduce qualcosa che ancora non è stato asserito da TO. Errori • Non avere esaurito i preliminari di presentazione che consentivano di instaurare un clima di fiducia; • Non aver controllato in modo primario che il rispondente abbia le caratteristiche richieste dal campionamento; • Mostrare o far esaminare il questionario all’intervistato (domande di controllo; riferimenti solo per l’intervistatore ecc.); • Lasciare il questionario nelle sue mani per compilarlo in seguito, con calma; • Non dare il giusto tempo per riflettere o darne troppo; • Scrivere in modo illeggibile o non chiaro in caso di domanda aperta; • Segnare la risposta in modo non chiaro e non rispettare la possibilità di scelta date; • Somministrare al rispondente domande che non erano a lui indirizzate. Bibliografia essenziale • Mauceri S., 2003, Per la qualità del dato nella ricerca sociale, Franco Angeli, Milano. • Statera G., 1997, La ricerca sociale. Logica, strategie, tecniche, SEAM, Roma. • Corbetta P. G., 1999, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna. • Todisco E., Appunti di statistica sociale, • Pitrone M. C., 2002, Il Sondaggio, Franco Angeli, Milano.