OSSERVAZIONI SUL S.I.A. RELATIVO ALL`IMPIANTO DI
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OSSERVAZIONI SUL S.I.A. RELATIVO ALL`IMPIANTO DI
OSSERVAZIONI SUL S.I.A. RELATIVO ALL'IMPIANTO DI RIGASSIFICAZIONE DE,L cAS NATURALE LIQUIDO PRESENTATODALLA BrindisilNG PREMESSA Legambientenon ritiene che siano stateofferte riposteformalmentee giuidicamente correttein atti e procedure,allo scopo di scongiuraregli effetti del procedimentoper infrazione- nell'arnbito dell'iter autorizzativodi un terminaldi rigassificazione nel porto di Brindisi - delle Direttive della Comunità Europea 85l337lCEEe sue successivemodificazioni,e 96l82lCE. Non può infatti risultareesaustivauna valutazionedi impattoambientaleche restaendoprocedimentale in un iter amministrativopalesemente viziato da gravi violazioni di leggi di riferimentofra cui la stessaL 340/2000purepostaalla basedel procedimento. Come rilevato da Legambientenelle memorieprecedentemente inviate, senzaalcun riscontro,ai Ministeri competenti,lo stessoiter è statoviziato da comportamenti ed atti configtrabili comereati penali che sonostati oggettodi prowedimenti dellaProcuradellaRepubblicadi Brindisi. La V.LA postumae giustificativa - peraltro - attestala negazionedei principi stessidi una valutazioneche, tecnicamentee giuridicamente,dowebbe- non ex-post- rappresentare diversi scenaried ipotesi possibili. Peraltro va sottolineatoche una seria valutazionedi impatto ambientalenon può che essere complessiva,sull'impiantoe su tutte le opereed attivita connesse,e non parcnllírzata,come la si vorrebbedai Ministeri interessati.A confermadi ciò ci si richiamaallo stessopronunciamento della CommissioneEuropea,e si ricorda che la Corte Europeadi Giustizia con sentenza nel procedirnento C-81/96del 18/06/1998 ha sancitocheancheopereprevistein strumentiurbanistici precedenti,se realizzatedopo la promulgazionedella Direttiva 851337,vanno sottopostea valutazionedi impatto ambientale.Ciò vale anche per la colmata dello specchiodi mare di Capobianco,che e comunqueda considerarerealizzatain violazionedi legge,prima del sequesfto giudiziario.Anche il nuovo molo, realizzatoin varianteal piano regolatorema con caratteristiche risultatepoi bendiverse,non è statoapprovatonel pienorispettodelleleggivigenti. Perquelcheattienealla violazionedellaDirettiva96l82lcE,l'unicomodoperevitareI'infrazionee lo svolgimentodellaconsultazione popolareprescrittanellaDirettivastessa.LaL.334 del 1999* nel recepirela Direttiva - ha demandatoad un'appositaregolamentazione le caratteristichee lo svolgimentodella consultazione (art. 23); a tutt'oggi manca- però- la normativache disciplina questo essenzialestrumentodi partecipazionedemocratica,necessarío"afrnché Ia popolazigne possr esprimereil suoparere" cosìcomedispostodall'art. l3 delladirettiva96182CE. Per la verità la popolazionee le Istituzioni Brindisine hanno manifestatochiaramentela propria contrarietà all'impianto prospettato,anchecon atti formali dei consigli Comunalee Provinciale.Saràbene ricordare che in precedenzanessunmandatoera stato formalmenteconferito al Sindacoed al Presidentedella Provinciaad esprimereun parerepositivo sullabasedi un progettopreliminare.Il progettodefinitivo non fu mai presentato ed approvato.Il tutto in violazionedi legge. E' del tutto evidentequindi chetrovandocidi frontea: o Assenzadi unaconsultazione popolaredisciplinatada appositanormativa o Assenzadellaregolamentazione dellaconsultaeione stessa o Rilievi procedurali sullaValutazione di ImpattoAmbientale o Rilievi penalisul comportamento di soggettipubblicie privati esistono ostacoli insormontabili nelle procedure atte ad evitare le infrazioni citate dalla CommissioneEuropeae per evitare che danni e reati posti in essereo in corso possanoessere portatia ulteriori conseguenze. Legambienterappresenterà tutto ciò in tutte le sedi nazionalied intemazionalia cui si rendesse necessario adire. OSSERVAZIONI Prima di fbrnire osservazionispecifichesulle singole fasi di attività propostee sulle lacune progettualiriscontratee necessario ricordarele incongruenze più evidentinel quadrodi riferimento normativoed operativopresentinello Studiodi Impatto Amùientalepresentatodalla Società. Cio anchealla luce di un'atteniainterpretazione delle considerazionipoù alh basedell'annunciod.i invio della proceduradi infrazioneda partedellacommissioneE*óp.u. La DirettivaS5l33TICEE,nel definireprogettie proceduresu cui formarela Valutazionedi Impatto Ambientale,precisaall'art. 3 chevannovalutati"gli effetti diretti ed indirettidi un progetto"suì o L'uomo,la faunae la flora o ll suolo,l'acqua,l'aria,il climae il paesaggio . I benimaterialied il patrimonioculturale e L'interazionefra i fattori di cui al primo, secondoe terzopunto Negli allegati vengonoindividuatele opereda soffoponea V.I.A e le caratteristichedei progetti, con particolareriferimento(all. ilI) a tipologiae dimensionedell'intervento,alle interazioni-con altre opere,all'uso ed all'impattosu risorseiaturali,alla produzionedi rifiuti, danniambientali, inquinamentoed al rischio di incidenterilevante. Nella iocalizzazionedell'opera vanno tenute prioritariamentein considerazione sensibilitàe criticità ambientalidell'areageograficainteressata, tenendoconto dei livelli e degli standarddi uso,di qualita,di capacitadi diósai di rigenerazione del territorio,comprese le areecostiere. Nella valutazionedegli impatti ambientali(punti 1 e 2 dell'all. IID gli effetti potenzialmente significativi debbonoconcernereI'incidenzadell'impatto sul tenitoriJ e sulla popolazione di riferimento,I'eventualenaturatransfrontaliera, l'ordinè Oi grandezza e complessita,probabilitàdi evenienza,durata,frequenzae reversibilitrdell'impatto.Lo S.LA. presentatodalla societàed anche I'intero procedimentoautorizzativopalesemente nòn rispecchianoquantoprescrittonella Direttiva poiche: l. nel procedimentoe statanegatala possibilitàdi diniego,di partecipazione, e I'elaborazione di un progettodefinitivo ai fini dell'eventualeautori""azioné. 2. mancaI'organicitàdel progetto,dato che colmatae molo non sono oggettodi puntuale elaborazionee di V.I.A., mentrela movimentazionedi GNL su navi eG parti essenziali dellafasisuccessive sonodescrittemoltoschematicamente 3' vienepresentatauna documentazione genericasu beni ambientalie culturali, dati statistici su salutee malattie,mentrenulla vienedettosulleinterazionicon altri impianii, sugli effetti combinatie sinergicicon essi,sul potenzialeeffettodomino,sugtiimpatti chetutte'leopere che fannopartedi un rigassificatorepossonoaveresul territorio,sull'iomo e sugli equiiibri fragili e complessinell'areaadelevatorischiodi crisi ambientale. La Normativa italiana,e in particolareI'art. 6 della L.817/1986no 34g definiscela V.I.A. obbligatoriaper alcuniprogettie precisala tipologiadelleopereda sottoponea V.I.A;.in essosono ben individuabili le operee le attività portualidel terminal.in piu I'afi. f deilaL. 28/2/lgg2no 220 fa riferimento "alla costruzionedi terminaliper il carico e lo scaricodi idrocarburi e di sostanze pericolose", mentreil D.P.R.121411996 puntualizzaI'obbligodi V.I.A regionaleper ,,il recupero " di suoli dal mare occupanti20 ettari,chediventano10in ciso di verifica íegativa La Direttiva Europeain materiadi incidentirilevanti (Direttiva g6lS2lCE)dlsciplinagli strumenti (rapportidi sicurezza)attraversocui regolamentare, per stabilimentie gruópidi èssi,ló valutazioni e le determinazioniconcernentirischi di incidentiriievanti e di effettJaóàino. Ben precisato è il concettodi "naturaed entità del pericologlobale" in funzionedelle "politiche di prevenzionc di incidentirilevanti"dei "sistemidi gestionedellasicurezz:.-,deírapportidisicurezza e dei ..pianidi emergenztinterna" (art. 8). Per quantoriguardail rapportodi-iicurezza, I'art. 9 al comma C stabilisceche il gestoredello stabilimentodeve dimostrareche la progettazione,la costuzione, I'esercizio e la manutenzionedi qualsiasi impianto, deposito, aftrézzatureed inftastrutture connessecon il funzionamentodello stabilimento,e che hanno un rapporto con i pericoli di incidentcrilevantcdello stcsso,sonosufficientemente sicuried affrdabili.Al commaD è dettoche devealtresì"dimostrareI'awenutadisposizione piani di di emergenza internie fornireeli elementi che consentanoI'elaborazionedel pianoesterno.al fine di prenderele misurenecessarie in casodi incidenterilevante"ed inflrnedeve"fornire alle autoritacompetentile informazionichepermettano loro di prenderele decisioni in merito all'insediamentodi nuove attività o alla costruzionedi stabilimentiattornoa stabilimentigià esistenti". L'art. 13 stabitiscefra I'altro, che "gli stati membri prowedono affrnchela popolazionepossaesprimereil suo parereanchesu elaborazione dei progetti relativi a nuovi insediamentidi cui all'art. 9" e su "creazionedi nuovi insediamenti attornoagli stabilimentiesistenti".A questopropositosi ricordache I'art. 23 del D.L.vo del 7/811999 n" 334 al comma2 sancisceche"il pareredi cui al commaI è espresso nell'ambitodel procedimentodi formazionedello strumentourbanisticoo di valutazionedi impattoambientale", cosa che non c awenuta nell'ambito del procedimentoautorizzativodel rigassificatore, che ha portatoall'awio della proceduradi infrazioneda partedella C.E., e che non può essereridotto ad unosbiaditosuccedaneo dellastessaconsultazione. Per completareil riferimentoal quadronormativovannovalutati gli effetti delle leggi precedenti, alla luce del D.P.R. 231411998 che recail piano di disinquinamento dell'areaad elevatorischio dr crisiambientale di Brindisi. RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE E N.O.F Comesi sa,le tipologiedi incidenticlassificate sonol'incendio,I'esplosione, il rilasciodi sostanze tossiche. Tali eventivannorapportatiall'eserciziodi stabilimentiindustriali,ma è incontrovertibilechefra le attivita ad alto rischio di incidenterilevanterientrinoanchela movimentaeione su strada"su linea ferroviaria, e via mare, lo scaricoed il carico di sostanzepericolose.Nel porto di Brindisi si movimentanoogni annoquasi3 milioni di tonnellatedi sostanzeinfiammabilie 65 mila tonnellate di sostanzepericolose;ancor più pericolosese si considerache ciò awiene in presenzae con interferenzacon navi passeggerio recantimerci varie o materialiper I'indushia. La sifuazione riportatanel pianodi disinquinamento dell'A.R.I.Se oggi peggiorata per il vertiginosoaumentodel trafftcodi carbone,giuntoa 1l milioni di tonnellate,e del GPL destinatoall'impiantodi Costiero Adriatico. Il piano disponevache lo scalo del GPL fosse delocalizzatoproprio nel sito di Capobianco,utilizzandoil molo (ma senzala colmata)cheoggi si vorrebbeconsegriare a BG-LNG Il D.L.vo no 334 del7l8ll999 attribuisce,nell'ambitodelleistruttorieper gli stabilimentisoggetti alla presentazione dei rapportidi sicurez"a,le funzioni tecnicheal ComitatoTecnicoRegionale, con sedepressoil ComandoRegionaledei Vigili del Fuoco.Sulledeterminazioni del Comitatosi fondano anche le decisioni in merito alla fattibilità di nuovi stabilimenti, di modifiche ed ampliamentidi quelli esistenti,di piani di emergenzainterni ed esterni.Sul rapportodi sicurezza preliminareil Comitato- espletatal'istruttoria- rilasciail Nulla Ostadi Fattibilita eventualmente condizionato,qualora I'esamedi tale rapportopreliminareabbia mostratogravi carenzeper la sicurezzail Comitato formula la propostadi divieto di costruzione(art. 2l) e indica tempi conseguenti. Nel casodel rigassifrcatore in oggettoil Comitatoin data 16/1012002 ha emessoil NOF provvisorio. ln seguito non sono stati presentatiné progetto né rapporto di sicurezoa definitivi tali da poter acquisireun pareretecnico conclusivo.In merito vi sono due aspettida sottolineareper dimostrarneulteriormentel'inattendibilità.Da un lato lo stessoComitato,in una nota inviataal "forum ambiente,salutee sviluppo"del 18/212003 precisavadi non aver potuto esprimereil pareresui rapportidi sicurezzasugli impianti esistentia rischiodi incidenterilevante, a causa della loro incompletezza.Dall'altro e preoccupanteleggerequanto scrive lo stesso Comitato nella relazionetecnicaemessanell'ambito dell'istruttoria.Il Comitatoawebbedovuto esprimereil "diniego" all'autorizzazionenon solo per l'assenzadei rapportidi sicruezza,e di dati attendibili sul "rischio globale" e sulle possibili interazioni,rna ancor di più per le gravissime carenzedella documentazione consegnata da BG-LNG, tanto da dover emettere35 osservazioni- Nel 2002il Comitatotecnicoregionaleprecisoche"non è statoeffettuatouno studio o all'individuazi q.uindi alla definizione di eventuali conseguentiipotesi incidentali". Nello SIA presentatodatla LNG-Brindisinon si facevaalcunriferimento: . ai depositidi carburante dellaMarinaMilitare(osservazione no2) . alla compatibilitadellegasierecon i fondalidel porto(osservazione no3) o alle metodicheper I'individuazione delleareecritiche(osservazione no 1óe 17) . alle interazionidellegasiereconaltrenavi(osservazione no l8) o all'analisisistemica (osservazione no 19) o all'effettodominosualtri impiantiesistenti (osservazione no25) o alle previsioniincidentalidi esplosione dowta a perditadi gas(osservazione no26) o alle previsionidi incidenteconnessoal cedimentodei serbatoidi etilenedel Petrolchimico (osservazione n" 27) o allatipologiadellatorcia(osservazione no34) e inoltre o a eventuali collisioniconaltrenavi o alla presenza del conodi atterraggio dell'aeroporto o alla presenardel poligonodi tiro ed esercitazione dell'Aeronauticamiliare . all'eventualita di attacchiterroristici Le integrazioniche recentementeha fornito BG-LNG non mutanosostanzialmente la qualitàdella documentazioneda sottoporrealla commissioneMA, in quanto nulla viene aggiuntoa quanto inviato nel 2002 (osservazioniprecedenti)in merito all'individuazione,all'attualizzazionee alla contestualizzazione degli scenarisu cui I'attività del terminalepossaesercitareun impatto critico, "effettodomino". sul rischioglobale,sui rischiconnessiadanomalieimpiantistiche e sull'eventuale La BG-LNG non ha fatto alcuno sforzo per presentarelo "studio specifico"richiesto dalla commissione tecnica nel2002su eventiincidentaliinternied esterni.Cio e dimostrato: a ) dalla riproposizione pura e semplicedelle unita logichesu cui vengonofondatele analisidi rischiodi cui il Comitatocontestava l'unilateralesovrapposizione di processi, tipologiedi impianto, condizionioperative, con I'owio effettodr gtungerea conclusioninonattendibili; b) dalla mancataraccoltae trasmissionedei dati su eventiincidentaliverificatisinell'areae sugli indici, parametri, effeni su cui si fondanole mappedi rischio. Nello specificodelleunitàlogichedescritteda BG-LNG,il ricorsoad unamiscellanea di riferimenti legislativi,a "fattori compensativied indici compensati"arditamenteutilizzati,non rendonooggi come nel 2002 - attendibilile conclusioni.La stessaclassificazione dell'arealimitrofa come appartenentealla categoria"F" apparenon corrispondentealla realta per ciò che attiene alla "ordinaria presenzadi gruppi di persone". In realtàal di là delle palazzineinterneall'area,tuttora abitate,esistonoattività limitrofe, come il presidiodella Marina Militare, la movimentazione portualedi merci e soprattuttodi passeggeriall'intemo di un raggiodi potenzialirischi ed effetto dominoconnessi all'eventoincidentale Brevemente sonoriportateconsiderazioni in meritoalle singoleattività. ÙTOVIMENTODELLE GASTERENEL PORTO Cio che apparesorprendente nella descrizione della movimentazione del GNL versoil terminalè l"'elasticità"del numerodellenavie dellaquantitadi gastrasferito,non soltantonellediversefasio nei diversi scenariipotizzati(esercizioe possibileespansione), ma ancheall'interno della stessa fasedi esercizio,il chedenotala "voluta" relativitàdi cifre, previsioni,analisie autorizzazioni,see vero - comeè vero - che il decretodi autorizzazioneconsenteun'espansione del GNL da 6 a 12 milioni di tonnellate,il numerodi navi (per6 milioni di tonnellate)passada 50 a 100per annoe la loro capacitàda 70.000a 140.000metri cubi. Cosìcomeè vero che il nullaostadel Ministeroper sche venganoautorizati l'Ambientcdel l4lll12002, prot. 12688prescriveva espressamente esclusivamente i soli traffici previsti nella prima fase,in ragionedi 50 navilanno,. Cio sulla basedell'istruttoria della CommissioneVIA, rinnegatapoi con una sempliceletteraintegrativae senzaalcun riferimentoa nuovaistruttoria,in una nota successiva alla conferenza dei servizidel 15/11t2002 Oggi si quantitìcain 100gasiere/anno da 140.000mc le navi occorrentiper trasportare i 6 milioni di tonnellatedi GNL; BG-LNG indicain 24 ore il temponecessario mediamente ad ogni gasiera per svolgeretutte le operazionidi movimentazione, ossia 1l ore per lo scarico,45 minuti per - 12 ore per la movimentazione I'accostoe - di conseguenza della navein ingressoed uscita,al traino di 4 rirnorchiatori.Le operazionida eseguire,descritteda BG-LNG, comportanola sosta delle navi, in attesache salgail pilota, ad 1 miglio dnll'ingressodel porto con tempi di attesa dipendentidallapresenza di altreimbarcazioni e/o di altri intralci,nondefiniti.La societàriconosce che all'entrata della gasiera nel porto debba corrisponderenecessariamente il divieto di movimentazione di altreimbarcazioni e chela velocitàdellagasieradebbaesseredi 2 nodi.Trainata da 4 rimorchiatorila navedovràspostarsiversodestrae quindi compiereun'evoluzionedi 90oper poter esseretrainataad un ormeggiodi poppa.E' assolutamente evidenteche in questafase la velocitàsaràminoredei 2 nodi dichiaratie che I'allineamento in paralleloal pontilee I'ormeggio vero e proprio sono operazionitutt'altro che semplici,ed anchein questefasi saraproibita la presenza di altre imbarcazioninel raggiodi 0,5 miglia dal pontileed anchead estdel pontileEnei Ovviamentetutto cio si dovràripeterenellafasedi disormeggio ed uscitadellegasieredal porto.E' quindi assurdoipotizzareche in 45 minuti la gasierapossaesserepilotatanel porto, ammesse condizioni di mare calmo ed assenzrdi altre imbarcazioni.Considerandoche al miglio corrispondente alla distanzadel puntodi attesaoccorîeaggiungere1,2miglia lineari fino all'areadi Capobianco,alla velocità di 2 nodi occorrono75-80 minuti per giungereal terminal. A questi bisognaaggiungere il tempooccorrente per I'evoluzioneed il traino(lentamente, riconoscela BGLNG) fino all'ormeggio.In considerazione di tutto ciò, più il fatto che i venti dominantispiranoda Nord-Ovest,esattamentein contrastocon i movimenti della gasiera,che occorre lavorarecon lentezza,che possonoawenire interferenzesull'interaoperazione, appareassurdoil tempoind.icato dalla societàmentrepiù ragionevoleè stimarlo in 48 ore, e l'incidenzasul trafEco normaledel porto, indicatocome l4o/oda BG-LNG, puo salirefino al 50-55o/o. Tuffo ciò riguardale gasiereda 70 000 t mentreperquelleda 140.000 sorgeil problemadellaprofonditàdei fondali,per i quali la società fa riferimentoa dati del 1999(osservazione 3 del comitato)e pertantopoco attendibilinel 2008. La stessaBG-LNG sostienela necessitadi sottoporre"ad un adeguatodragaggiola zona immediatamente prossimaall'area dilocalizz,azione del pontile", confermandocosl il problematico pescaggioe pertantola estremasuperficialitadellavalutazionedi compatibilitacon il porto. Il Rapportodi Sicurezzadevecontemplareanchela presenzadi situazionedi rischio più graveanchese poco probabile- e deveesserecorrelato(direttiva CE82196e D.L.vo 334199)ai rapporti su stabilimentiesistentie ad attivita portualia rischio,e al pianointegratodi emergenza portuale. Saràbenericordare- infine - lo studiocondottoin Californiasu un eventoincidentaleawenuto nel golfo del Messicoelaboratonel 2004 e che sta alla basedi analisisu terminali progettatiin Italia, come a Taranto,in cui si esaminaI'effetto dello sversamento di gas liquido in mare a seguitodi perforazione dello scafodi unagasiera,di solo l/10 del contenutototale(14 mila mc).L'effetto più grave ipotizzato- a parte I'incendio e/o I'esplosione- era la produzionedi una nube di gas ellittica,lunga4400 metri e larga2850metri,altamenteinfiammabile.Nel contestodi Brindisi le dimensionidellanubecorrispondono all'incircaa quelledel porto.[n essovengonomovimentate o 10.787.753 tla di mercivarie r 60.513Uadi prodottichimici o 709.971Vadi GPL o 7.638.000 Vadi rinfusesolide o 217.545Vadi prodottialimentari o I 1 milioni Vadi carbone . 412.204passeggeri oltre ad allocaremediamente15 navi/giornofra ormeggiatee in rada ed occasionalmente grandi (dati2007AutoritàPortuale navicrocieristichc di Brindisi) A cio occorreaggiungere un numeroelevatodi pescherecci, barchedi piccoli pescatori, barcheda diporto e navi militari che debbonocaricarecarburantedai depositiin costruzionevicinissimi al terminal.Alla distanzadi 3,2 chilometrivi e lo scalopasseggeri e quindi la città. Tutto cio nel SIA dellaBG-LNG vienetrattatoconestremasuperficialita. MOLO Il PianoRegolatore del portodi Brindisiprevedeva unacolmatadi uno specchiodi marein localita Capobianco,ed un molo da destinare- comedispostonel documentodi recepimentodel piano dr risanamentodell'areaa rischio di crisi ambientale- allo scaricodel GPL, sottraend-olo alla pericolosissima zonadi CostaMorena.Oggiquelmolo e la colmatasonostati"regalati"alla BG. Dalla semplicevisionedi quantoprevistonel pianoregolatore del portoe dallacartografiaallegata al progettoBG del 2002 risulta chiaro che il molo che oggi viene propostoè assolutamènte difforme, avendodovuto accoglierenel novembre2002Ie richiestedel Òonsigliosuperioreper le operepubbliche,del Genio Civile per le operemarittimee dei Comanditerritoriali della Marin* Militare, con una sollecitudinepiù unica che rara, tanto da interessare - oggl - ta Magistratura. Altrettanto velocementefu accolta dalla Giunta Comunalela richiesta dell'Autorità Portuale. L'intervento in oggetto era stato indicato come "adeguamentotecnico-funzionaledel molo in località Capobianco"e nel motivarlo si fece esplicitoriferimentoad esigenzedi sicurena pr la movimentazionedi prodotti petroliferi verso I'attiguo molo Enichem,e di navi militari verso il programmatovicino depositodi carburantidellaMarina. Il dirigentedell'areatecnicadell'Autorita portualedefiniva la variazionedi progetto'ononsostanziale"e tramutavain atto dell'Autorità una dichiarazionedella BG di non assoggettabilità a MA delle opereprevistenel progettopreliminare (cosaper cui non ricoprepiu il suo incaricoed è indagatodall'Autorita Giudiziaria).Il funzionario responsabile della frettolosaistruttoriatecnicadel Comunedi Brindisi asserlche era statarichiesta "una lieve modifica sia per orientamentosia per disposizionedella radicee sia per estensione". Entrambele relazioni sostengonoin modo artificioso la tesi di non assoggettabittaa VIA delle operee le sottraggono alle proceduredi rito: o Istruttoriatecnico-urbanistica o Valutazionedei rischi di incidenterilevante o Valutazione dellacompatibilitàambientale articolata o Atto d'intesadefinito in ConsiglioComunale . Recepimento di osservazionisullavariante o Atti accessoria seguitodi iter trasparente e pubblico Il molo e significativamente diversoda quelloprevistonel pianoregolatoredel porto,e per questo motivo, per la sentenzadella CorteEuropeadi giustizia,per le esigenzedi sicurezzaessoandavae va sottopostoad ordinariaproceduradi V.I.A. e di rischiodi incidenterilevante. In casodi accidentale emissionedi gas,di emissionedi nubetossica,di esplosione o incendio,le distanzeaccertate sono: l. dal rnoloEnichemconle sostanze pericolose ed infiammabili: 400 m. 2. dai serbatoi e I'impiantodi rigassificazione 150m. 3. dallenaviin transito 400m. 4. dal castelloAragonese 1500m. 5. dal programmato scalodellenavicrocieristiche 1800m. 6. dal depositodellaMarinaMilitare 500m. 7. dai serbatoidi etileneall'internodel petrolchimnico 1600m. [.o studiocalifbrnianoriportato,o le mappedi rischiopredisposte peril portoe I'areaindustriale, e le valutazionidi BG-LNG- fondateperaltrosu dati parzialie datati- divergonovistosamente nel classifìcare gli scenariincidentalipossibilie da cio derivanel SIA e nelleraccomandazioni citate da BG-LNG la sottovalutazione delle distanzedi sicurezzariferite alle rotte di navi contenenti (o peggiodi materiali pericolosi), alla distanzadal molo Enichem, alla merci e/o passeggeri distanzadal depositodi carburanti.Nel SIA vengonominimizzatigli scenaridi incidentiderivanti da esplosione, sversamenti, accensione e rilasciogenericodi sostanze tossichee combustibili. Non vengonopresi in considerazione i rischi derivantidal passaggio di aereicivili e militari e I'attivitàdel vicinissimo poligonodi tiro. lnfine si richiamaI'attenzione sull'allegato1.C.4,sullaconformazione ed estensione del molo,non conformea quello che sarà realizzato,e sulla non ipoteticapresenzacontemporanea di due navi attraccate agli sporgentidel molo. COLMATA Il Pianoregolatoredel porto del 1975prevedeva la possibilitadi colmarelo specchiodi marein località Capobianco.Una relazioneredattada BG ed acriticamentefatta propria dall'Autorita Portualee dal Ministerodelle Attività Produttive e da quello per I'Ambienteasserivache l'opera non dovesseesseresottopostaa proceduraMA perché inserita nello strumentourbanistico antecedente all'emanazionedella Direttiva 851337CEE. Viceversa- come ormai conclamato giuridicamente- la sentenzadella Corte europeadi Giustizia sancisceche le operericadentifra quelle oggettodelle disposizionidella Direttiva Europea,realizzatedopo I'emanazioneanchese previstein pianificazioniprecedenti, debbonoesseresottoposte a VIA. E' sconcertante che un'operadi tale significativo impatto ambientalenon sia - oggl - oggetto dello studiodi impattoambientalepresentatodalla BG-LNG, e tanto più alla luce dei rilievi e dei provvedimenti assuntio in fasi di assunzione dell'AutoritàGiudiziaria.E' superfluoricordareche I'ineludibilita di tale procedura è sancito datle stesse leggr italiane, che disciplinano I'assoggettabilità ed esecuzione dellaVIA. A confermadi ciò si cita laL.202/92all'art. l, comma "costruzionedi terminaliper lo scaricodi idrocarburie sostanze Q in cui si prescrivela VIA per la pericolose". Nel piano regolatoredel porto del 1975era previstoche I'eventualecolmatadovesseessere realizzatacon il depositodi circa 1.800.000mc di materialee di altri 1.400.000mc per I'approfondimentodei fondali. Nel procedimentodel 2002 il Min Ambiente con nota del 14.11.2002. prot. 12385,ordinoche la carattenzzazione e l'eventualebonificadel sito dovessero awenire prima dell'awio di qualsivoglialavoro e che I'utilizzo dei sedimentieventualmente dragati awenisse solo a valle delle attivita previstenel piano di caratterizrazione.E' quind.r assolutamente inaccettabiletecnicamente e giuridicamenteil rinvio delle prescrizionial progetto definitivo(in violazionedel D.L.vo 34012000 e dellaL.241190).Lo stessoServizioRisanamento e Bonifiche(RIBO)del Min. Ambienteavevapostogià nellaConferenza dei Servizidel 15/1112002 I'esigenza ineludibile rispetto a qualsiasi decisionesulla fattibilità dell'opera - della carattenzzazione e dellabonificadel sito. Inoltre nessunparerefu chiestoal Ministeroper i beni e le attivitàculturalicircala presenza di repertisommersi,e I'intervento- effettuatoa posteriorisu denunciadi ltalia Nostra mise in luce il deterioramento dei fondatidovutoai tanti sversamenti industriali,depositidi naturavaria e presenzadi detriti metallici.Inoltre tale prospezionefu realizzatain tutta fretta, con maglie di 100 m anzichedi 50, fatto motivato con il risparmiodi 310.000euro. ln più, nell'unico campionamento sui fondali effettuatoin contaddittoriocon I'ARPA, fu riscontrataunapresenzadi Arsenicoe di policlorobisfenolisuperioreai limiti di legge. Pertantosulla colmata,sia pur completata,va eseguitala V.I.A, accertandoI'influenzacheessàha sullo statodei fondali, sul ricambiodelleacque, sul loro inquinamento,sullebiocenosivegetalie animali presenti,sul moto ondosoe sulle correntimarine.It SIA presentato dalla BG-LNG è foftemente carentesotto questo aspetto,è superficialesulla stima del salto termico dowto all'imnrissionedelleacquefredde,e estremamente contraddittorio sulladirezionedel flussodelle acqucdi scarico,stantela posizionedel terminaledi scarico,nulla dice sull'effettodel cloro presentein esse,ne sull'accumulodei metallidel materialedi protezione anodica. SERBATOI Nel progettosonoprevisti2 serbatoidella capacitàdi 160.000metri cubi. In realtàla capacità, secondole descrizioni,variada 148.000a 200.000mc.Preoccupante è I'altezzacheraggrunge i 55 m, e addirittura58 fuori tutto. Il D P R 111211998 ha puntualizzato l'obbligodi assoggettazione a V.I.A per i serbatoidi capacita superiorea 80.000mc e pertantoi serbatoinon possonoesserecompresiin una VIA glòbale, lnoltre non e stato compiuto uno studio specificatamente mirato all'individuazionedeì rischi connessiad eventuali anomalieimpiantistiche,stantela temperaturae la pressione(ancorche modesta)del liquido in essiracchiuso,cosìcomeraccomandato dal ComitatoTecnicoRegionale. Inoltre nel SIA non risultachiaramente prevista se è una doppiaparete(a partequellaestemain cemento)ne se esiste il canale di raccolta di eventuali sversamenti.Nulla viene detto sulla presenzadellatorciadel petrolchimicoa distanzadi menodi 100m, la cui fiamma- a contattocon eventuali perdite di gas in atrnosfera- puo dar luogo all'accensionedello stesso,né della ubicazionedei serbatoisu un lato del perimetrodi esercitazione dell'AeronauticaMititare e lungo il conod'atterraggio sul vicinoaeroporto. Infine - comegià detto in altra partedel presentedocumento* non esistenel SIA alcunoscenario che prevedacondizioni limite tali da portare all'occasionedi incidente,né delle procedureda - in taleeventualità. seguire- per lavoratorie popolazione Pertanto,alla lueedi tuuo quantoesposto,Legambienteesprimeun giudizio nettamentenegativo sullo Studiodi ImpattoAmbientalepresentatodallaBG-LNG e conseguentemente sutlafattibitita del rigassificatore. Brindisi. Maggio2008