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Sommario
Prefazione
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Introduzione
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1. Prestiti personali e prestiti finalizzati
Il prestito personale
Il prestito finalizzato
I punti di contatto tra i due finanziamenti
La valutazione della richiesta
Gli elementi del contratto
Quanto costa un prestito personale
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2. Cessione del quinto per dipendenti e pensionati
Chi la può ottenere
Tutti i vantaggi
Il meccanismo di rimborso
Come calcolare l’importo finanziabile
Tutta la documentazione
Per fare la scelta giusta
Coperture assicurative e TFR
Estinzione anticipata
Ritardato pagamento e risoluzione del contratto
Il prestito con delega di pagamento o “doppio quinto”
Il rinnovo della cessione del quinto o della delega di pagamento
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Guida alla ricerca di un prestito
3. Carta di credito. Come e perché
Modalità d’uso
Come valutare l’offerta
Gli elementi essenziali del contratto
Le clausole del contratto revolving
Come funziona la carta di credito
Pericolo frodi!
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4. Il consolidamento dei debiti. Un’opzione in più
Pesa di meno, ma dura di più
Tutte le modalità e le soluzioni alternative
Gli altri finanziamenti disponibili
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5. Prestito vitalizio ipotecario. Dedicato agli over 65
Le buone ragioni per ricorrere a un prestito vitalizio ipotecario
Quanto mi danno?
Requisiti, costi e disposizioni contrattuali
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6. L’alternativa del mutuo. Quando conviene
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7. Rimborso interrotto. Regole e sanzioni
Attenti ai SIC
Individuare l’interlocutore
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Glossario
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Prefazione
Il credito al consumo è costituito da tutti quei finanziamenti, di varia tipologia, che ancora oggi vengono definiti per comodità con il
più generico concetto di “prestiti”.
Il prestito, una volta, era quasi automaticamente associato a una
situazione di disagio economico o a una soluzione onerosa e quasi
vergognosa alla quale ricorrere solo come ultima spiaggia per far
fronte a una posizione finanziaria insostenibile.
Tale concetto era però originato da un mercato dei consumi e della finanza familiare ancora poco sviluppato, in cui sia le occasioni
d’acquisto sia la disponibilità di strumenti alternativi di pagamento
erano ancora limitate e poco diversificate.
I moderni operatori del credito e del commercio hanno, via via,
innovato questo mercato, arricchendolo di una sempre più vasta
gamma di prodotti e soluzioni di finanziamento per rispondere in
modo personalizzato alle esigenze delle famiglie per le proprie spese, dalle più impegnative fino a quelle di tutti i giorni.
Questo sviluppo ha facilitato l’espansione di questo mercato, l’entrata in scena di un crescente numero di operatori e un conseguente
incremento della concorrenza, che ha permesso ai consumatori di
avere a disposizione modalità di finanziamento sempre più flessibili
e a buon mercato, accessibili alle più varie fasce di popolazione, dai
giovani ai più anziani.
Il credito al consumo è così diventato una soluzione conveniente
per supportare le esigenze di spesa delle famiglie, che possono farvi
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Guida alla ricerca di un prestito
ricorso per pianificare al meglio impegni finanziari imprevisti o comunque rilevanti, quali l’acquisto di una nuova auto, la ristrutturazione di una casa o il suo arredamento, oppure un corso di studi,
delle spese mediche o anche una vacanza.
Il tutto senza necessità di sconvolgere i propri bilanci familiari e
di rimandare o di rinunciare a determinate scelte, dato che il credito
al consumo consente di trasformare in un momentaneo e contenuto
pagamento periodico delle spese di ammontare molto rilevante se
sostenute in un’unica soluzione.
Le più recenti tecniche di comunicazione, come per esempio internet, hanno aggiunto ulteriore competizione e varietà a questo
mercato, rendendolo più comodo, trasparente e conveniente.
Siamo, insomma, passati dai finanziamenti per necessità al credito per comodità.
Allo stesso tempo, occorre comunque porre grande attenzione
nello scegliere se e come sfruttare le opportunità del credito al consumo, evitando l’indebitamento facile e le spese fuori controllo.
E va anche tenuto presente che, comunque, non tutte le soluzioni
e le offerte di finanziamento sono uguali e vanno sempre bene: sul
mercato si trovano operatori e offerte di massima convenienza, ma
anche interlocutori e finanziamenti più che mai onerosi che tentano
di sfruttare la conoscenza e la preparazione spesso ancora troppo limitata delle famiglie su questi temi per proporre soluzioni di credito ben poco vantaggiose.
Ecco, allora, che nella realtà di oggi diventa di fondamentale importanza imparare a conoscere bene il credito al consumo, a distinguerne i diversi prodotti, a valutarne e confrontarne le diverse caratteristiche e condizioni, in modo da poter sempre effettuare una scelta consapevole e informata tra le offerte proposte e trovare la soluzione adeguata alle proprie esigenze.
In tal modo, ogni consumatore potrà liberarsi dall’eventuale diffidenza per il credito legata alla sua scarsa conoscenza, proteggendosi
da chi vorrebbe approfittarne per il proprio tornaconto e, allo stesso
tempo, identificando invece le effettive opportunità e vantaggi che il
settore propone.
Roberto Anedda
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Introduzione
Con il termine “credito al consumo” ci si riferisce all’insieme dei finanziamenti rateali a favore di una persona fisica finalizzati all’acquisto di beni o di servizi.
La definizione dell’articolo 121, 1° comma del Testo Unico Bancario
(D.Lgs. 385/1993) è la seguente: “Per credito al consumo si intende la
concessione, nell’esercizio di un’attività commerciale o professionale,
di credito sotto forma di dilazione di pagamento, di finanziamento o
di altra analoga facilitazione finanziaria a favore di una persona fisica
che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta (consumatore)”.
Stiamo quindi parlando di operazioni di prestito personale, apertura di credito cosiddetto rotativo (o revolving) con o senza carta, di
cessione del quinto dello stipendio.
In base alla normativa sul credito al consumo, il prestito personale è riservato ai consumatori. In tutti i casi, quindi, il finanziamento
deve essere indirizzato a una finalità che sia estranea all’attività imprenditoriale o professionale svolta dal beneficiario del finanziamento. Dunque, non può essere concesso a imprese o a persone che
intendono finanziare la propria attività.
I finanziamenti di credito al consumo possono essere concessi
dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti all’albo presso
l’Ufficio Italiano dei Cambi.
In pratica, colui che è interessato all’acquisto di un bene o un servizio (un’auto, una vacanza, dei mobili o i lavori di ristrutturazione
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X Guida alla ricerca di un prestito
del proprio appartamento) richiede un finanziamento a una banca o
a una società finanziaria, la quale pagherà l’intero importo del finanziamento al venditore, e quest’ultimo consegnerà al cliente il bene o
il servizio acquistato.
Il cliente restituirà poi alla banca l’importo del finanziamento
maggiorato degli eventuali interessi e costi pattuiti, pagando con rate periodiche.
Il credito al consumo può realizzarsi in diverse forme.
Con il finanziamento finalizzato l’erogazione della somma viene
effettuata direttamente dal venditore dei beni o servizi che il cliente
intende acquistare. Il venditore applica le condizioni della società finanziaria con la quale è convenzionato e offre direttamente al cliente la possibilità del pagamento rateale. Il finanziamento viene sempre approvato dalla società finanziaria, che versa l’intera somma direttamente al venditore del bene o servizio. Il cliente rimborserà poi
alla banca il finanziamento ottenuto con pagamenti rateali.
Il finanziamento personale (o diretto) è invece un finanziamento
erogato direttamente al consumatore, cioè non formalmente collegato all’acquisto di un determinato bene o servizio e senza il tramite del
venditore. In questo caso il contratto di credito viene concluso senza
intermediari tra il finanziatore e il consumatore e l’importo richiesto
viene erogato direttamente al cliente e non a un terzo soggetto.
L’apertura di una linea di credito è costituita invece da una riserva
di denaro che la banca o la società finanziaria mettono a disposizioCOSA DICE LA LEGGE
Il credito al consumo è disciplinato da una serie di norme e regolamenti volti anche alla tutela del consumatore. I principali riferimenti normativi sono:
1. Legge 142/92 “Credito al consumo”
2. Legge 154/92 “Trasparenza”
3. Decreto legislativo 385/93 “Legge bancaria”
4. Legge 52/96 “Clausole vessatorie”
5. Legge 108/96 “Usura”
6. Legge 675/96 “Privacy”
7. Codice deontologia sistemi informativi (Gennaio 2005)
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Introduzione
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ne del cliente che la richiede e che dovrà restituirla secondo i termini e le condizioni previste. Questa linea di credito può essere utilizzata anche tramite una carta di credito.
Il credito può essere “rotativo” (o revolving), nel senso che ogni somma utilizzata va a ridurre l’importo totale reso disponibile inizialmente. Il cliente rimborsa le spese effettuate con pagamenti periodici
che, al netto degli interessi e delle spese, vanno a ricostituire la somma iniziale, che è così nuovamente disponibile per ulteriori utilizzi.