Allegato alla scheda 17 Trama narrativa…

Transcript

Allegato alla scheda 17 Trama narrativa…
Allegato alla scheda 17
Trama narrativa…
Non molto lontano dalla vostra scuola, lassù nel bosco, vive Gnoffino. Eh, già…Gnoffino è un piccolo
esserino: uno gnomo.
Sapete bambini cos’è uno gnomo?
Gnoffino ha la sua casa nel tronco di un vecchio albero. Vicino al suo albero ce ne sono tanti altri perché,
sapete, un bosco è fatto di molti alberi, di forme e grandezze diverse: alti, meno alti, più bassi, grossi e sottili,
lisci e meno lisci, con poche o tante fronde e ci sono pure cespugli e cespuglietti.
Ebbene…accanto alla casa di Gnoffino, che come vi ho detto si trova in un vecchio albero ci sono le case di
tanti suoi amici, anche loro gnomi, ognuna in un tronco d’albero.
In queste case tutto è piccino perché gli gnomi sono veramente piccoli, alti quanto questa gomma.
Gnoffino, durante il giorno dorme, mentre di la notte si diverte a girovagare nel bosco e attorno alla vostra
scuola.
Una notte, avvicinandosi al vostro parco giochi, fa la conoscenza di Lino, un simpatica nottola che ha il suo
nido proprio sulla cima del grande abete presso la cassa della sabbia.
Gnoffino, lo gnomo, grazie ai suoi piedi, piccoli ma speciali, quasi magici, , riesce a spostarsi rapidamente e
così si diverte a raccogliere, qua e là, nel bosco materiali che i suoi amici spesso buttano via.
Coi suoi occhi un po’ magici, riesce a vedere bene ogni materiale, anche al buio.
Oh, quanto vorrebbe che il suo villaggio diventasse bello come quello degli uomini, come la città di
Bellinzona. Dove lui abita esistono solo alberi e cespugli e dentro le case degli gnomi un solo piccolo tavolo
e un solo piccolo letto.
Nella città di Bellinzona ci sono invece vasi e vasetti con terra e fiori di molti colori. Ogni dimora ha finestre,
terrazze, tende variopinte. Su ogni letto c’è un bel cuscino, un piumone e, sulla tavola, non una semplice
scodella, come nel villaggio degli gnomi, ma piatti, tazze, bicchieri…colorati.
La gente poi può spostarsi con il bus, con le auto. –“ Oh, che bello se anche noi gnomi avessimo una
qualche automobilina o un piccolo bus per spostarci tutti assieme quando organizziamo una passeggiata –
pensa Gnoffino- . Per i feriti, a Bellinzona, c’è anche l’autoambulanza o, per i più gravi, l’elicottero. Noi
gnomi non abbiamo tutto questo! “Gnoffino vorrebbe trasformare il suo paese rendendolo più completo, più colorato, più ricco di cose, di
oggetti, di mezzi di trasporto, di giochi, proprio come esistono nella città di Bellinzona.
Nella sua mente, nasce un’idea: perché non adoperare tutto quel materiale raccolto e custodito nella sua
casa fino a quel momento?
Vi ricordate bambini?…tutto quel materiale che i suoi amici gettavano via e che lui invece andava a cercare
nel bosco, nelle case dei suoi compari raccogliendolo e collezionandolo?
Le scatolette potrebbero essere trasformate in automobiline, i foglietti colorati in piccoli piatti e bicchieri.
Tutto per rendere più bello il loro villaggio, lassù nel bosco.
Eh sì, perché non ve l’ho ancora detto: quel bosco di cui si parla è proprio quello che si trova vicino al
castello di Unterwalden , il terzo castello, qua sopra, sulla montagna, non molto lontano dalla vostra
scuola…
Gnoffino decide così di informare i suoi amici gnomi e di sentire cosa pensano di tale idea.
Appena scesa la notte tutti gli gnomi si riuniscono sotto l’albero più grande del bosco.
Gnoffino comincia allora a spiegare, a raccontare la propria opinione. Poco dopo tutti sorridono. Sono
veramente d’accordo. Proprio una bellissima idea. Battono le mani. Sono proprio felici di avere come amico
uno gnomo così ricco di idee e decidono che, da quel giorno, ogni gnomo si darà da fare nel cercare ogni
tipo di materiale che potrebbe servire per costruire questo e quello, per abbellire le loro case, il loro villaggio.
Ogni materiale sarà raccolto e portato nella casa di Gnoffino dove sarà creato uno speciale spazio in cui tutti
potranno collaborare nell’inventare qualsiasi cosa che permetta di costruire oggetti nuovi abbellendo così il
loro paese.
Si comincia a creare ma…
ecco che succede qualcosa di particolare, qualcosa di molto triste.
Gnoffino, carico di materiale, carta, rotoli, tappi e andando di fretta, cioè correndo invece di camminare e far
bene attenzione dove mettere i piedi…inciampa e, ohim…, si frattura l’ulna. Eh sì bambini, ora ha una mano
che non può adoperare. Che problema trasportarlo all’ospedale: non un’autoambulanza, non un elicottero.
Nel paese degli gnomi, non esistono ancora. Oh, se almeno avessero fatto in tempo a costruirli!
Gnoffino viene così adagiato su una barella costruita con legnetti e foglie. Ma che fatica e quant’è
traballante. Visitato da uno gnomo dottore, a Gnoffino viene poi fasciata la mano rotta e…brutta notizia:
per due mesi dovrà tenerla a riposo. Tanto, ma proprio tanto tempo! Quindi niente lavoro…niente
costruzioni!
La comunità degli gnomi diventa triste, molto triste. Gnoffino è il più bravo inventore del loro villaggio.
Come faranno senza il loro aiuto? Come fare?