Compendio - Rubimed AG

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Compendio - Rubimed AG
Compendio
Farmaci dell’energetica psicosomatica
Emvita®, Chavita®, Chavita® Plus,
Anxiovita®, Neurovita®, Simvita®, Paravita®, Geovita®
® Marchi commerciali registrati
un resoconto di esperienze acquisite in campo medico dal
Dr. med. Reimar Banis (CH) e dal Dr. med. Birgitt Holschuh-Lorang (D)
Medici Specialisti di Medicina Generale, Naturopatia
© Rubimed AG
Rubimed AG
Grossmatt 3, CH 6052 Hergiswil, Svizzera
Tel: +41 (0)41 - 630 08 88, Fax: +41 (0)41 - 630 08 87
e-Mail: [email protected], Internet: www.rubimed.com
Il presente opuscolo è destinato esclusivamente alla diffusione a esperti del settore.
Indice
Pagina
Nota
L’energetica psicosomatica
Strumenti di analisi e terapia
I 28 conflitti individuati dall’energetica psicosomatica
3
4-5
5
6-20
1° chakra:
1
2
3
4
Indipendenza
Mancanza di concentrazione
Sensazione di essere in balia degli altri, impotenza
Estremo autocontrollo
6
6
7
7
2° chakra:
5
6
7
Frenesia, nervosismo
Resilienza
Presunta forza, ostinazione
8
8
9
3° chakra:
8
9
10
11
Isolamento
Esplosività
Volere avere di più
Fame di emozioni positive
9
10
10
11
4° chakra:
12
13
14
15
16
Stress psichico
Profonda riservatezza, ferite profonde
Ripiegamento interiore, costrizione
Paura
Panico
12
12
12
13
13
5° chakra:
17
18
Rigidità emozionale
Frettolosità
14
14
6° chakra:
19
20
21
22
23
24
Indecisione, mancanza di coraggio
Autosufficienza
Stress fisico
Inquietudine, logorio mentale
Tensione
Disagio, sensibilità distorta
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15
16
16
17
17
7° chakra:
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26
27
28
Diffidenza
Anteporre l’avere all’essere
Non volere vedere la realtà
Pensare in modo sbagliato
18
19
19
20
2
Pagina
Composizione e breve riepilogo dei 28 preparati emozionali - Emvita®
Preparazione dei complessi, denominazione EU e CH
Composizione dei 7 rimedi per i chakra Chavita®
Preparazione dei complessi, denominazione EU e CH
Composizione dello speciale mix dei 7 rimedi per i chakra Chavita® Plus
Denominazione EU e CH
Composizione e indicazioni dei quattro rimedi acuti, denominazione
EU e CH Anxiovita®, Neurovita®, Simvita®, Paravita® e Geovita®
Dosaggio
Indicazioni generali
Ordini per terapeuti
Bibliografia
Schema dei sette centri energetici e dei conflitti corrispondenti
21-27
28-29
30-31
32-33
34
34
34
35
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Nota: I prodotti farmaceutici presentati di seguito, che formano parte
dell’orientamento terapeutico dell’energetica psicosomatica, non sono
riconosciuti a livello scientifico secondo la cosiddetta medicina tradizionale. La medicina classica a impronta naturalistica contesta in particolare l’esistenza dell’energia sottile, i cosiddetti livelli energetici e i disturbi
che ne possono derivare, ad esempio le alterazioni dei chakra o gli stress
geopatici. Le seguenti indicazioni corrispondono al quadro farmacologico dei rimedi omeopatici. Tutte le dichiarazioni qui riportate, in particolare in relazione alle indicazioni, si basano esclusivamente sulle teorie del
metodo terapeutico dell’energetica psicosomatica.
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L’energetica psicosomatica
L’energetica psicosomatica (PSE: Psiche = anima, Soma = corpo, Energetica
= energia) è una metodologia sviluppata dal medico tedesco in medicina
generale Dr. med. Reimar Banis.
La PSE deriva dal riconoscimento che numerosi disturbi e malattie gravi hanno alla base conflitti psichici inconsci che si manifestano nel corpo e nel campo energetico sottile. Dopo anni di osservazione e ricerca, il metodo è stato
presentato per la prima volta nel 1997. Al giorno d’oggi la PSE viene utilizzata
in oltre venti paesi in tutto il mondo ed è considerata uno dei principali metodi
della medicina complementare. Tale metodologia viene insegnata secondo
sistemi standardizzati complementari alla professione rispondenti ad un sistema di gestione della qualità. Il percorso di formazione termina con il rilascio
del titolo di “terapeuta energetico certificato” (per informazioni più dettagliate contattare Rubimed AG).
Secondo la PSE, il fluire armonico e sufficientemente vigoroso dell’energia vitale è essenziale per mantenersi in salute e per un generale benessere. Traumi
psichici rimossi (conflitti) sottraggono un’enorme quantità di energia vitale,
limitandone quindi il normale fluire.
L’apparecchio Reba® sviluppato dal Dr. Banis ed il test energetico con esso
eseguito consentono di misurare e rendere quindi visibile l’energia generale
(vitale), emozionale, mentale e intuitiva (causale). Obiettivo dell’applicazione
di questo metodo è la normalizzazione dei livelli energetici del paziente mediante la risoluzione dei blocchi energetici, causati in massima parte da conflitti
emotivi.
Nella PSE i disturbi psichici vengono suddivisi in 28 temi e definiti come “conflitti”. Ognuno di noi ha subito nel corso della sua storia personale ferite emotive,
di cui conserva o meno la memoria. Alcuni traumi vengono in parte elaborati,
in parte continuano ad esistere nel nostro subconscio. Ci influenzano nel nostro comportamento, frenano la nostra crescita e/o pesano sulla nostra salute.
Per la diagnosi e la terapia dei conflitti vengono impiegati complessi omeopatici. I complessi sono formati da sostanze minerali e vegetali, oltre che da
estratti di organi animali in forma omeopatizzata. In base all’esperienza della
PSE, i rimedi sono in grado di liberare dal subconscio l’energia non più accessibile, bloccata dai conflitti psichici irrisolti, cancellandola a livello energetico
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nell’arco di alcune settimane o alcuni mesi. In tal modo, l’energia prima vincolata torna a disposizione del paziente.
I complessi dei farmaci PSE vengono completamente assorbiti dal conflitto
in base alle vibrazioni, pertanto non vi sono quadri farmacologici di rimedi
omeopatici. Si tratta infatti di una forma particolare di omeopatia che risponde a leggi diverse da quelle comunemente note. Le potenze particolarmente elevate dei complessi PSE sono necessarie per trattare energeticamente i
diversi livelli di conflitti e risolverli mediante risonanza.
Strumenti di analisi e terapia dell’energetica
psicosomatica
Chavita® a 1 a 7
= rimedi per i chakra
Chavita® Plus da 1 a 7 = speciali rimedi per i chakra da utilizzare in caso
di resistenza alla terapia e/o disturbi residui
Emvita® da 1 a 28
= rimedi emozionali
Rimedi acuti
= Anxiovita®, Neurovita®, Simvita®, Paravita®
Rimedi geopatici
= Geovita®
L’energia generale (vitale) corrisponde alla forza fisica e rigenerativa di una
persona. I pazienti con uno scarso potere vitale sono per lo più sempre stanchi
e col sonno non riescono a riprendersi a sufficienza dal lavoro e dell’affanno
quotidiano.
L’energia emozionale corrisponde allo stato d’animo e alla resistenza psichica di una persona. I pazienti con un basso valore emozionale si sentono tristi,
irritabili, privi di iniziativa ed emotivamente esauriti. Un valore emozionale del
30% o inferiore è spesso collegato ad un umore depresso.
L’energia mentale corrisponde alla presenza psichica di una persona che le
permette di mantenere una buona concentrazione e svolgere le proprie attività quotidiane con efficienza, tenacia e successo. I pazienti con un ridotto
valore mentale si stancano e faticano a concentrarsi, si lasciano facilmente
distrarre e sono poco centrati. Un valore mentale estremamente basso, ad
esempio inferiore al 30%, può indicare alterazioni sostanziali a livello mentale.
L’energia intuitiva estremamente oscillante (causale) corrisponde alla capacità intuitiva e alla sensibilità interiore di una persona. Quanto maggiore è il
valore causale di una persona, tanto maggiori saranno la sua sensibilità e
capacità intuitiva e il suo legame con il mondo e il prossimo.
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I 28 conflitti individuati dall’energetica psicosomatica
Conflitti del primo chakra
Il primo centro energetico si trova alla base della spina dorsale e attraverso
le gambe collega la persona al suolo, e a livello emozionale rappresenta
il radicamento e l’autonomia. Un’alterazione del primo chakra determina
uno scarso collegamento con la terra, scarsa fiducia in sé, problemi di identità e una scarsa fiducia di base.
Conflitto n. 1 - Indipendenza
Sensazione di “non essere abbastanza bravi”, sentimenti di inferiorità,
fiducia di base distorta, spesso conflitti puberali
Non ci si sente abbastanza bravi, si hanno problemi con la propria identità.
A queste persone manca l’orientamento psichico primario nel senso di una
sufficiente fiducia in se stessi. La fiducia di base è andata perduta o non
c’è mai stata. Spesso c’è tendenza alla malinconia. Il mondo viene vissuto
come cattivo. Spesso è il caso di bambini con shock subiti nella prima infanzia, come il divorzio dei genitori, la morte di un genitore, che hanno vissuto
stati di trascuratezza o si sono sentiti figli indesiderati. Nel caso di un’infanzia
infelice, ad esempio a seguito della nascita di una bambina mentre i genitori desideravano un erede maschio.
L’individuo non trova la forza per tener testa agli stress che gli vengono
accollati. È incapace di percepire la propria forza. Sensazione di essere più
piccoli di quel che si è, tendenza a chiudersi davanti al prossimo e a non
farsi coinvolgere in alcun legame autentico.
Conflitto n. 2 - Mancanza di concentrazione
Distratto, assente, nostalgico, non radicato
La persona in questione vorrebbe trovarsi altrove. Non è davvero presente
e non conosce affatto la propria vocazione. Il conflitto emerge anche in
caso di rifiuto interiore a dover stare in questo mondo. L’individuo vive la vita
solo tiepidamente e non con piena convinzione. Non si fida a manifestare le
proprie capacità. Nelle situazioni di stress e in quelle in cui deve mettere alla
prova la propria forza, tende a battere in ritirata. Tendenza a rimandare le
cose o a farle malvolentieri.
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Nei contatti umani questi individui danno spesso l’impressione di essere inavvicinabili o privi di consistenza. Non sono consapevoli della propria forza. Viene realizzata solo una minima parte delle potenzialità insite nella persona.
Nel profondo si è ostinati, nel senso di una resistenza passiva.
Conflitto n. 3 - Sensazione di essere in balia degli altri, impotenza
Scarsa volontà, impotenza al pari di un bambino, enuresi notturna,
encopresi, incontinenza
Ci si sente impotenti e paralizzati in tutti i modi. Quanto più le richieste diventano forti, tanto più ci si sente incapaci di qualsiasi soluzione. La vita viene
sentita come una lotta senza fine. In passato, soprattutto nell’infanzia, non
ci si è mai potuti permettere di essere se stessi e ci si è sempre sentiti completamente dipendenti da altri. Non si è mai stati visti per quello che realmente
si è. Ci si sente accettati nel proprio ambiente sociale solo soddisfacendo le
aspettative inerenti al proprio ruolo.
Si tende a vivere come marionette e come strumenti di soddisfazione per
gli altri. Per esperienza si è imparato che il vivere pienamente i propri talenti,
energie e bisogni viene punito, per cui non si ha più il coraggio di farlo.
Si tende alla pigrizia e all’immobilismo, a barcamenarsi, essere indecisi, temporeggiare, lasciare tutto nel vago, rimandare tutto all’ultimo minuto, o nei
casi estremi perfino a rinunciare.
Conflitto n. 4 - Estremo autocontrollo
Mancanza di sensibilità, gioia di vivere repressa, eccessivo senso del dovere e senso di responsabilità. Nei casi estremi, aggressività distruttiva, perversioni, manifestazioni psicopatiche (forma estrema)
Non ci si permette di crescere e di vivere la propria vita. Si viene frenati nella normale gioia infantile di espansione, probabilmente in quanto si è stati
eccessivamente ammaestrati. Spesso ci sono problemi di identità sessuale.
Mostrandosi ubbidienti si vorrebbe salvare un ambiente familiare devastato. Sottoposti a un rigido addestramento, eccessivamente precoce, già da
piccoli si ha l’aria di adulti. Si tende a reprimere le emozioni e gli impulsi
vitali. Si reprimono le emozioni e gli impulsi vitali.
La priorità assoluta è costituita da costrizione, ragione e ubbidienza. Si pretende che anche gli altri abbiano la stessa visione rigida della vita. Paura
di cedere alla propria spontaneità, libertà e gioia di vivere in quanto le si
associa ad un grande pericolo per se stessi e per gli altri.
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Conflitti del secondo chakra
Il secondo chakra ha a che fare con la realizzazione dei propri interessi nel
contesto sociale. Meglio lottare o cedere, impiegare più o meno energia
per raggiungere i propri obiettivi? Quanti non sanno decidersi, cadono in
preda ad agitazione e disorientamento, lottano spasmodicamente fino
all’ultimo o compensano la propria debolezza con una presunta forza.
Conflitto n. 5 - Frenesia, nervosismo
Frenesia, sintomi ipercinetici, eccitazione, nervosismo, inquietudine e
irrequietezza
Nervosismo e inquietudine, eccitazione e irrequietezza. Forte tensione fisica con tendenza a reagire allo stress interiore con sintomi fisici (somatizzazione). Prestazioni nettamente al di sopra della media, massima ambizione e iperattività. Tendenza al perfezionismo.
Deprimente sensazione di non arrivare mai a concludere niente di buono.
Aspirazione a ottenere riconoscimento da parte degli altri perché si nutrono aspirazioni molto alte. Ci si sente responsabili della vita degli altri. Si
crede di avere il diritto di esistere solo imponendosi di raggiungere il massimo rendimento. Se non si trotta e non si sta all’erta, si crede di perdere il
controllo. Incapacità di rilassarsi e calmarsi. Si vorrebbe essere dappertutto per non perdersi niente e ottenere il massimo dalla propria vita.
Conflitto n. 6 - Resilienza
Volontà di autocontrollo senza mostrare debolezze, nonostante la sensazione di impotenza; tendenza a esprimere le paure con disturbi fisici
Tendenza a mascherare la paura con disturbi fisici (somatizzazione). Esteriormente si sembra perfettamente calmi e controllati, ma nel profondo
si è terrorizzati. Si teme per la propria incolumità interiore e per la propria
vita, ma non lo si ammette neppure a se stessi. Si deve apparire forti e
coraggiosi di fronte a se stessi e agli altri. Sensazione di costante sovraffaticamento, in quanto ci si sente sempre molto più deboli e si ha la costante
impressione di superare i propri limiti.
Incapacità di dire no a nuove richieste, per cui si continua ad accollarsi
sempre più compiti di quanti se ne riesca a gestire. L’eccessiva debolezza
impedisce di sottrarsi al sovraccarico di impegni e godersi la necessaria
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tranquillità. Si crede di potere essere amati e apprezzati solo se si adempie
ai propri doveri. Si crede che solo le persone forti ed efficienti abbiano il
diritto di vivere. Manifestare debolezza e mancanza di coraggio significa
non avere nessun diritto di esistere.
Conflitto n. 7 - Presunta forza, ostinazione
Superamento dei propri limiti, sfoggio di forza nonostante il segreto senso
di inferiorità, ostinazione, arroganza, impertinenza
L’essere effettivo non coincide con l’immagine di sé. Nel segreto ci si sente
insicuri e inferiori, ma si nasconde questa sensazione dietro l’ostentazione
di una falsa sicurezza di sé. All’esterno non si lascia trapelare quanto si
prova davvero interiormente.
Gli effettivi sintomi e problemi restano nascosti, confondendo e ingannando l’interlocutore. Ci si lascia coinvolgere nelle contraddizioni. Ci si sente
alternatamente deboli e forti, pertanto si dà l’impressione di essere imprevedibili e impenetrabili. Un’altra variante di comportamento può consistere nello sminuire gli altri per risultare grandi. I grandi stress esteriori e
l’effettiva forza interiore sono in netto contrasto.
Conflitti del terzo chakra
Il terzo chakra ha a che fare con la soddisfazione raggiungibile mediante la consapevolezza della propria collocazione nell’ambiente, facendosi nutrire e soddisfare dall’esterno, sul piano materiale ed emozionale. Si
prende ciò che serve, si impone la propria volontà per realizzare i propri
desideri. Se il terzo chakra è alterato, si genera inibizione dell’aggressività
e frustrazione. Ci si ritrae dall’ambiente pretendendo sempre più di quanto si riceve.
Conflitto n. 8 - Isolamento
Assenza di gioia, sensazione di essere lasciati soli, infelicità, autocommiserazione
A livello psichico si ha l’impressione di vivere su un’isola in mezzo a sconosciuti. Si vorrebbe entrare in contatto, ma non si riesce ad avvicinarsi agli
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altri. Sensazione di solitudine ed emarginazione pur essendo circondati da
molte persone. Non si dispone delle possibilità per comunicare con gli altri
in maniera soddisfacente. Ne risulta un senso di isolamento che porta alla
paralisi interiore e alla letargia.
Per questo non si cerca neppure di opporsi a tale condizione insopportabile, diventando psichicamente silenziosi e inerti.
Conflitto n. 9 - Esplosività
Estrema repressione, mania di distruzione, disponibilità ad adeguarsi e
sacrificarsi, in casi estremi irascibilità, attacchi di furore
Con un atteggiamento particolarmente affabile e arrendevole, si cerca
di conquistare la simpatia e le attenzioni degli altri. Ci si orienta costantemente alle esigenze altrui, cercando di soddisfarle. Allo stesso tempo si
mettono da parte i propri obiettivi, atteggiamento che porta a un rancore
subliminale e nel tempo ad una infinità di desideri non realizzati.
Il giudizio degli altri è estremamente importante. Tale atteggiamento servile attira magicamente gli sfruttatori. Inconsciamente si inducono gli altri a
mettere in atto comportamenti egoisti e di sfruttamento. Si tende a oltrepassare i propri limiti e a sottoporsi a stress eccessivi. Si fantastica di ricevere prima o poi una ricompensa per tutto ciò, ricompensa che in realtà non
giunge mai, alimentando sempre maggiore delusione. Si è in preda a un
logorante senso di insoddisfazione e a un’enorme collera. Estrema facilità
alla collera, ridotta tolleranza alla frustrazione. L’individuo resta spesso impantanato nella propria rabbia invece di osare un tentativo.
Conflitto n. 10 - Volere avere di più
Insaziabilità alimentata da un logorante senso di insoddisfazione e avidità,
costante insoddisfazione, vulnerabilità, in casi estremi ossessione per la forza, atteggiamenti dittatoriali e irriguardosi, impulsività, aggressività
prendere sempre di più. La convinzione che dietro ogni curva si nasconda la vera felicità genera costante irrequietezza.
L’immagine che si ha di sé cerca di nascondere il senso di fame a se stessi
e agli altri, mostrando all’esterno l’atteggiamento contrario. La fame di
una maggiore quantità di vita può consistere nell’accumulo di beni materiali, immateriali ed energie. Spesso vi è anche il desiderio di una vita maggiormente profonda e intensa, che tuttavia non si rivela mai abbastanza
soddisfacente.
Conflitto n. 11 - Fame di emozioni positive
Nel profondo sentimenti di insoddisfazione, frustrazione, grande infelicità,
in casi estremi manie, anoressia, bulimia
Ci si sente profondamente insoddisfatti e come svuotati. Dall’infelicità del
sentirsi frustrati nasce facilmente una controreazione che consiste nel rifiuto di percepire la propria frustrazione e nel comportarsi liberamente. Dalla
sensazione di costante fame psichica si sviluppano fantasie irreali e un
logorante senso di inquietudine. In modo inconscio si tende a provocare
situazioni che creano nuova frustrazione, ad esempio subendo il rifiuto da
parte degli altri.
Spesso si finisce nel ruolo dello schiavo per ottenere una qualche soddisfazione indiretta attraverso la soddisfazione altrui, senza trarre tuttavia alcun
appagamento, così da divenire ancora più infelici. Tendenza a manie e
dipendenze di ogni tipo.
Conflitti del quarto chakra
Per un logorante senso di insoddisfazione e l’incapacità di percepire la
felicità, si vuole avere sempre di più dalla vita. In fondo al proprio cuore
ci si sente poveri in canna e bisognosi. Si sperimenta che tutto nel mondo
va preso con la forza, per ottenere soddisfazione nella vita e che nulla
ci viene regalato. Ma quello che già si possiede non basta mai, bisogna
A livello energetico il cuore rappresenta il centro del “Sé”, del nucleo
spirituale della percezione individuale e dello sviluppo della personalità,
che determina fiducia affettuosa, forza mentale e autorealizzazione
giocosa e spontanea. Se il centro del cuore è bloccato, prevalgono
sensazioni di fuga e prigionia e un senso di disorientamento paralizzante
e, nel tempo, pesante. Questo nasconde la grande paura di venire feriti
o del tutto annientati.
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Conflitto n. 12 - Stress psichico
Una fiducia distorta genera costanti pensieri di preoccupazione e
fallimento, difficoltà nel raccogliere le idee
Si crede di potere controllare con la propria volontà tutte le emozioni. Si
attribuisce maggiore valore al bisogno di controllo che alla spontanea
manifestazione delle emozioni. Dato che però l’80% della comunicazione
umana avviene senza parlare, cioè a livello inconscio, ci si sottopone a un
continuo stress e non si riesce a tenere sotto controllo la molteplicità dei
propri impulsi.
Ci si stanca quindi facilmente e si crede di non riuscire più a concentrarsi.
Si ha la sensazione di essersi prefissi un “compito insolubile” e si tende alla
fuga interiore. Questa tendenza permanente alla fuga genera incapacità
di restare concentrati su un argomento. Prevalgono pensieri di preoccupazione o fallimento, manca la fiducia in se stessi e negli altri.
Conflitto n. 13 - Profonda riservatezza, ferite profonde
Ferita interiore, profondo senso di ferimento, riservatezza, disinteressamento,
concentrazione su se stessi, nei casi estremi egocentrismo autistico,
regressioni sgradevoli.
Ci si sente profondamente offesi e si crede di non potere più superare una
ferita cosi grave. Rifiuto da parte di una persona particolarmente vicina,
non disposta ad una corrispondenza di sentimenti. Ci si sente non solo feriti, ma anche umiliati e ridicoli. Ci si allontana timorosamente dagli altri non
aspettandosi più nulla di buono. Si comincia a erigere mura attorno alla
propria anima delicata, come una lumaca che si ritira nel guscio.
Conflitto n. 14 - Ripiegamento interiore, costrizione
Ci si sente oppressi e tesi, si teme di impazzire, si è incapaci di respirare
profondamente, feriti e soli, sensazione di isolamento dietro le mura della
mancanza di speranza.
Ci si è completamente isolati dal mondo e ci si sente prigionieri dietro le
mura, privi di ogni speranza. Si continua a girare in tondo con i propri pensieri e ci si sente sempre peggio. L’isolamento non viene sentito come pro-
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tettivo, al contrario, ci si sente costretti con la violenza e costantemente
sotto pressione. La propria libertà di movimento interiore è estremamente
limitata, per cui si diventa diffidenti e timorosi. L’angoscia può diventare
percepibile a livello fisico, psichico o intellettuale. Spesso il motivo del ripiegamento interiore è un forte shock psichico che al momento viene ritenuto insuperabile e troppo terribile. Ci si mura allora nella propria fortezza
psichica; una scelta che a lungo andare viene vissuta non come protezione, ma come costrizione.
Conflitto n. 15 - Paura
Spaventoso terrore, senso di solitudine, estrema paura, preoccupazione e
afflizione, fobie, paura di essere abbandonati, timore
Ci si sente soli in un mondo vissuto come minaccioso. Nel profondo ci
si sente timorosi e più di tutto ci si vorrebbe rintanare in un nascondiglio
qualsiasi. La minaccia può consistere in una grande preoccupazione per
qualcosa che si ha molto a cuore e le cui conseguenze ora paralizzano
l’iniziativa personale. Si pensa che a causa della propria debolezza il cuore possa cessare di battere. Ci si sente costantemente tesi e contratti.
Persiste una sostanziale paura che può dirigersi su oggetti reali o anche
essere vissuta come sensazione diffusa e generale. Certe persone sviluppano una paura della paura, che può essere considerata una specie di
“eco” emozionale.
Conflitto n. 16 - Panico
Sensazione che il proprio cuore stia per spezzarsi, come investito da
un’ondata gigantesca, attacchi di panico, paura della morte
Ci si sente sopraffatti da un’irresistibile paura della morte, come se si trattasse di un’ondata gigantesca. A questa immensa paura non è possibile
opporre alcuna resistenza, ci si sente invece completamente paralizzati. Si
crede che sia giunta l’ultima ora e che tutto sia finito per sempre, al punto
da non potere più formulare pensieri lucidi. Si crede di non potersi sottrarre
all’inevitabile catastrofe. Nella propria immaginazione la paura assume
proporzioni mostruose.
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Conflitti del quinto chakra
La gola come centro del controllo nella contrapposizione fra ragione e
sentimento, razionale e irrazionale, dovere e piacere, ha come centro di
energia due conflitti di contenuto estremamente opposto. Se la contrapposizione tende più al versante razionale, si genera un conflitto caratterizzato da un’eccitata e frettolosa operosità, mentre se la questione tende
al versante emozionale, il conflitto è caratterizzato da grande vuoto e rigidità interiori.
ne sente letteralmente travolto. Nello stesso momento sono attivi troppi
impulsi e desideri contrastanti, così che la persona appare frettolosa, sovreccitata e nel complesso poco strutturata.
Alcune persone compensano le paure interiori attraverso l’impegno, la
perfezione e il controllo sotto forma di costrizioni. L’interessato soffre molto
per il fatto di non riuscire a farsi capire. Si sforza e parla ancora più frettolosamente, affinché quanti lo ascoltano capiscano finalmente come
si sente veramente. Spesso c’è un’inquietudine interiore che all’esterno
non viene percepita. Le persone con il tema “frettolosità” si mostrano
all’esterno molto tranquille e rilassate, in quanto sanno abilmente ignorare
tale irrequietezza interiore.
Conflitto n. 17 - Blocco emotivo
Mancanza di vitalità intellettiva ed emozionale, assenza di iniziativa,
indifferenza, vuoto emotivo, insensibilità, emozioni congelate
La gola come “portale emozionale” può soffocare le emozioni emergenti in modo tale da produrre uno stato di completa rigidità emozionale.
L’individuo è allora completamente controllato, guidato dalla mente,
come se non ci fosse più niente che lo tocca davvero, quasi come un
robot. Tuttavia le emozioni represse sono semplicemente “congelate”, ma
non sono realmente scomparse. Spesso le emozioni che affiorano sono in
stretta relazione con shock psichici e con un grande terrore interiore, per
cui la tanatosi psichica garantisce una sopravvivenza istintiva.
Una persona con un tale blocco emozionale può disporre in maniera molto limitata delle proprie emozioni, mentre la sua parte razionale sembra
continuare a funzionare indisturbata. Questo può far sì che l’individuo in
questione riferisca avvenimenti terribili in modo assolutamente distaccato
e che quanti lo ascoltano pensino che non gliene importi niente. La persona tuttavia si trova in uno stato di shock emotivo che separa le emozioni
dalla ragione, creando di sé un’impressione sbagliata. Alcuni pazienti affetti da tale conflitto avvertono un grande vuoto interiore che può durare
a lungo ed essere caratterizzato da estrema depressione.
Conflitto n. 18 - Frettolosità
Impulsività, ipereccitazione, balbuzie, sensazione di vivere una vita in fondo sbagliata, il pensiero è più veloce dell’azione, con conseguenti incomprensioni a livello comunicativo
Nella zona della gola, in quanto portale emozionale, possono serrarsi in
modo torrenziale così tanti impulsi e istinti, che l’individuo si spaventa e se
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Conflitti del sesto chakra
Nel sesto centro energetico le esigenze individuali del singolo vengono
conciliate con l’ambiente circostante. Come nel secondo chakra, si tratta
di un equilibrio complesso e quindi, in ultima analisi, di fuggire o resistere.
Laddove tale accordo non viene raggiunto armonicamente, nascono i
conflitti tipici del sesto chakra quali inquietudine, tensione, disagio, estrema esitazione, egoismo, oppure, come compensazione, sottomissione.
Conflitto n. 19 - Indecisione, mancanza di coraggio
Rifiuto di guardare chiaramente la realtà delle cose, diplomazia, indecisione, debolezza decisionale, paura di sbagliare
Le cause effettive dell’indecisione sono da un lato la paura di commettere errori e dall’altro la speranza che ci possa essere un’opzione migliore. Il
temporeggiare e l’indecisione derivano dall’incapacità di valutare chiaramente i vantaggi delle varie possibilità. In preda all’indecisione si tenta
di accontentare tutti e di evitare qualsiasi scontro. Ci si sforza di assumere un comportamento diplomatico, senza rendersi conto che in questo
modo si reprimono i propri impulsi e i propri desideri. Si ruota attorno a se
stessi senza fare veri progressi.
Conflitto n. 20 - Autosufficienza
I pensieri ruotano tutti esclusivamente attorno a se stessi, modestia, sottomissione, falso orgoglio, smodato egoismo, insicurezza nei propri mezzi,
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sbalzi di umore con scarso autocontrollo, nei casi estremi altezzosità e superbia, esclusiva concentrazione su se stessi, narcisismo
Il mondo viene vissuto puramente come un ampliamento di se stessi, in cui
tutto gira attorno ai propri temi e interessi. Si è convinti di potere fare tutto
da soli e meglio degli altri. La propria autosufficienza può degenerare in
narcisismo, ma anche nascondersi dietro un’ostentata timidezza.
Nel profondo dilaga l’insicurezza e non ci si sente amati da nessuno, compensando tutto ciò con uno smoderato egoismo. Alcune delle persone
che vivono questo conflitto sono suscettibili e soggette a forti sbalzi di umore, in quanto sottoposte a grandi tensioni interiori.
Conflitto n. 21 - Stress fisico
Irrequietezza e tensione, onicofagia, stress simpaticotonico, suscettibilità,
incapacità di rilassarsi, irrequietezza motoria, spossatezza costante
Ci si sente stressati e spossati perché costantemente subissati da richieste
eccessive. Si continua a superare i propri limiti finendo per danneggiare se
stessi. Sensazione di essere sempre sul punto di dover fare qualcosa senza
potersi mai concedere nulla. Si reprimono le proprie esigenze sforzandosi
di essere sempre il migliore.
Nel profondo ci si sente non amati e inutili, così che si pensa di doversi
impegnare per compiacere gli altri. Tendenza ad essere fisicamente irrequieti e tesi, giungendo in casi estremi a comportamenti dislocati autolesionisti. A volte si rilevano anche condizioni di dolore costante, come pure
altri segnali d’allarme quali somatizzazioni o alterazioni del comportamento, che indicano una situazione di stress psichico permanente.
Conflitto n. 22 - Inquietudine, logorio mentale
Incessante stato di apprensione, incapacità di rilassamento, nervosismo,
infaticabilità e costante irrequietezza, apprensione e insicurezza che
generano continua tensione.
Investiti da una sorta di tempesta interiore, i pensieri non si placano mai,
ma frullano senza posa nella mente, portando a uno stato di inquietudine
e irrequietezza interiori, alimentato da preoccupazioni e timori. L’inquieto
vorrebbe più di tutto poter fare mille cose nello stesso tempo. Ha paura di perdersi qualcosa di decisivo. Costante senso di insicurezza, grande
preoccupazione, irritabilità e inquietudine.
16
Conflitto n. 23 - Tensione
Senso di totale contrazione, disperazione, impulsività, pensiero più rapido
dell’azione, tic, tensione interiore alimentata da richieste autoimposte,
paura inconscia di sbagliare
L’individuo teso si sente sempre contratto e completamente incapace
di rilassarsi. Questo stato d’animo può manifestarsi con contrazioni involontarie (tic), crampo dello scrivano o tensioni muscolari, per esempio nel
rachide cervicale, ma anche con un modo di parlare contratto, bruxismo
e crampi intestinali. A volte la tensione si esprime anche con un’eccessiva
disciplina e uno zelo spropositato.
Esteriormente queste persone danno spesso l’impressione di essere particolarmente gentili e conformiste. I retroscena psichici della tensione sono
dovuti a un Super-Io troppo rigido. Spesso fin dall’infanzia da queste persone si sono pretese una correttezza e un’autodisciplina non adeguate
all’età. Come negli altri simili conflitti del chakra della fronte, alla base
della tensione c’è la paura di commettere errori. In pratica si è inesorabili
e severi con se stessi ancor prima di avere sbagliato.
Conflitto n. 24 - Disagio, sensibilità distorta
Sensazioni sgradevoli a livello fisico, disperazione, tendenza alla
depressione
Non ci si sente a proprio agio nel proprio corpo, come quando si indossa
un vestito sbagliato, scomodo e fastidioso che stringe e pizzica dappertutto. Il corpo diventa fonte di malessere, nei casi estremi addirittura di dolore
e sofferenza. Possono sorgere tutte le sensazioni sgradevoli possibili, per
esempio la sensazione che la testa o le mani siano troppo grandi, i muscoli
della nuca troppo pesanti o la colonna vertebrale deformata. Tale situazione di disperazione silenziosa e nascosta oscilla fra la disperazione e la
vera e propria depressione. Si ha la sensazione di avere completamente
perso il proprio equilibrio, che tutto sia sgradevole e che la maggior parte
del corpo arrechi dolore.
La predominanza di sintomi fisici porta spesso a non riconoscere la celata disposizione alla depressione. Tuttavia è proprio il malessere psichico
a generare i sintomi fisici. Alla base del disagio c’è un profondo senso di
frustrazione psichica. Si è insoddisfatti o addirittura disperati. Nel profondo
ci si sente non amati o non degni di esserlo.
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Conflitti del settimo chakra
Il settimo chakra rappresenta un’immagine veramente fedele del mondo,
che riproduce razionalmente in scala la propria posizione nel mondo. Attraverso questo centro di energia emozioni e atteggiamenti vengono correttamente equilibrati nei contenuti, così da produrre una rappresentazione fedele della realtà. Alterazioni del settimo chakra producono visioni
distorte della realtà sotto forma di ideali ambiziosi e irreali e il dolore non
confessato che il mondo è molto peggio di quanto si pensi. Brama di possesso e diffidenza sono le emozioni tipiche del settimo chakra: Si erige la
facciata del possesso sulla realtà e si fiuta il male in chiunque si avvicini.
Conflitto n. 25 - Diffidenza
Riservatezza, autorepressione, difficoltà a rivelare qualcosa di sé, assenza
di fiducia di base, riservatezza, tutto viene messo in discussione, talvolta
tendenza ad atteggiamenti di ingenuità e massima fiducia
A causa di un’esperienza deludente, l’individuo crede che gli altri abbiano cattive intenzioni nei suoi riguardi. Si crede circondato da un ambiente
ostile, che ha solo intenzione di procurargli danni. In questo tende spesso
a ignorare la propria parte di responsabilità e a proiettare tutto il negativo
all’esterno. Le persone con il conflitto “diffidenza” appaiono ingenue e
non sufficientemente caute, così da venire quindi facilmente deluse dal
prossimo per finire col rafforzare ulteriormente la propria diffidenza.
L’effettivo dilemma del diffidente si manifesta nella massima del miliardario americano Paul Getty: “Quando ci si può fidare di una persona, non
c’è bisogno di un contratto. Quando non ci si può fidare, il contratto è
inutile. ”
Quando si è eccessivamente diffidenti, nel profondo del proprio cuore si è
veramente disperati e delusi, come nel caso di un contratto inutile. Spesso
nelle persone con profonda diffidenza si riscontra anche una scarsa fiducia di base; tutto viene messo in discussione (anche l’esistenza dello stesso
conflitto!), sviscerato con intelligenza critica e scomposto nelle sue singole
parti. Interiormente ci si rifiuta di aprirsi a livello psichico e lo si vive come
se si trattasse di capitolare, di abbandonandosi alla mercé di qualcuno o
di qualcosa.
18
Conflitto n. 26 - Anteporre l’avere all’essere
Bramosia di tenere tutto per sé, arrivismo, avidità, avarizia, ipocondria,
paura della povertà, brama di possesso, egoismo, la vita viene vissuta
come una continua lotta per la sopravvivenza
Le persone che vivono questo conflitto nutrono spesso un’enorme paura
dei cambiamenti. Risulta terribilmente difficile mollare le cose e i comportamenti e lasciare andare qualcosa. La brama di possesso può anche
consistere nel nutrire delle convinzioni, per esempio credere di fare parte
dei pochi che “sanno come fare”. È anche possibile accumulare sia conoscenza o valori spirituali, che buone azioni, in quanto a livello profondo
persiste un logorante senso di frustrazione.
L’individuo vive in un atteggiamento di costante ricerca, nel profondo mai
adeguatamente soddisfatto. C’è una tendenza spropositata ad anteporre comportamenti esteriori, come il possesso e il mantenimento di una facciata, ai valori interiori. Ciò può portare sia a pensare di diventare poveri
che a brama di possesso, avarizia e a una mentalità senza scrupoli.
Conflitto n. 27 - Non volere vedere la realtà
Suggestioni di tipo visivo, acustico, olfattivo, alterata percezione sensoriale, droghe, allucinazioni, fuga in mondi immaginari, la realtà viene
avvertita come insopportabile
Non si sopporta la realtà e ci si allontana dalla sua percezione. Ci si comporta come un bravo attore che trascina gli spettatori in un mondo estraneo e meraviglioso, facendogli dimenticare così la propria infelicità. La
differenza è che in questo caso attore e spettatore sono la stessa persona.
Si parla di fantasticheria. La visione sfuocata della realtà può essere parziale, così che per esempio si sottovaluta o si sopravvaluta l’importanza
di determinate persone. Ma è anche possibile avere una percezione talmente sgradevole della propria realtà con le sue zone d’ombra, da iniziare una fuga in mondi immaginari.
Certe persone eliminano anche parti della loro realtà interiore o esteriore,
oppure si rifugiano in mondi fittizi o di ripiego. Dietro a tutto questo si nascondono miserie interiori e frustrazioni insopportabili che a livello psichico
producono una disposizione d’animo cupa e sgradevole da cui si cerca
di scappare per pura volontà di sopravvivenza. In questo modo però non
si cambia il problema di fondo, ma solo il proprio punto di vista, agendo
come se in parte ci si trovasse in altre realtà. Quando ci si vuole sottrarre al
19
dolore inscindibilmente legato al fatto di vivere, si strangola la propria vitalità. Bisognerebbe rendersi conto che il dolore costituisce solo una realtà
limitata, poiché la vita è molto più grande della sofferenza.
Conflitto n. 28 - Pensare in modo sbagliato
Smisurate suggestioni di natura mentale, psicosi, falsi dogmi e principi
eccessivamente rigidi, gravi problemi di autovalutazione
Il pensiero corretto porta a una coscienza in sintonia sia con la realtà esteriore, che con quella interiore. Se al contrario si nutrono pensieri sbagliati,
che vengono condannati dalla voce interiore (la coscienza del vero Sé),
si finisce necessariamente per ingannarsi. Lo stesso accade quando neghiamo la realtà esteriore. Il problema fondamentale del pensare in modo
sbagliato deriva dal rifiuto di riconoscere la realtà come tale per ricavarne
leggi della coscienza ragionevoli e conformi alla verità. Si tende al pensiero dogmatico e si è come ossessionati da determinate convinzioni. Non
si è disposti a deviare dalla propria opinione, anche se questo comporta
l’assunzione di restrizioni e svantaggi.
20
Composizione dei 28 preparati emozionali Emvita®
Denominazione dei conflitti e preparazione dei complessi
Denominazione CH di gocce e globuli
1° chakra
Emvita® 1:
Denominazione CH:
Indipendenza
Naja tripudians plus (gocce e globuli)
Composizione
Naja naja (Naja tripudians) D21
Kalium carbonicum C800
Pulsatilla pratensis D21
Testes D21
Ovarium D21
Calcium carbonicum Hahnemanni LM16
Lachesis muta LM18
Emvita® 2:
Denominazione CH:
Mancanza di concentrazione
Vipera plus (gocce e globuli)
Composizione
Vipera berus D21
Calcium phosphoricum C800
Ovarium D21
Testes D21
Cuprum metallicum LM18
Veratrum album LM16
Emvita® 3:
Denominazione CH:
Sensazione di essere in balia degli altri, impotenza
Bovista plus (gocce e globuli)
Composizione
Calvatia gigantea D21
Testes D21
Ovarium D21
Conium maculatum LM18
Apis mellifica C800
Hepar sulfuris LM16
21
Emvita® 4:
Denominazione CH:
Estremo autocontrollo
Apis plus (gocce e globuli)
3° chakra
Composizione
Apis mellifica D21
Platinum metallicum C800
Testes D21
Datura stramonium LM18
Petroleum rectificatum LM16
Ovarium D21
Emvita® 8:
Denominazione CH:
Isolamento
Opium plus (gocce e globuli)
Composizione
Opium D21
Graphites LM16
Ammonium carbonicum C800
Chininum arsenicosum LM18
Pancreas D21
Calcium carbonicum Hahnemanni D21
Emvita® 5:
Denominazione CH:
Frenesia, nervosismo
Bufo plus (gocce e globuli)
Emvita® 9:
Denominazione CH:
Esplosività
Tarantula hispanica plus (gocce e globuli)
Composizione
Bufo bufo C800
Phosphorus D21
Zincum metallicum D21
Cuprum metallicum LM18
Pulsatilla pratensis LM16
Glandulae suprarenalis D21
Composizione
Lycosa (Tarantula hispanica) LM16
Sulfur LM18
Pancreas D21
Hepar sulfuris D21
Lycopodium clavatum C800
Emvita® 10:
Denominazione CH:
Volere avere di più
Petroleum rectificatum plus (gocce e globuli)
Composizione
Petroleum rectificatum D21
Hepar sulfuris C800
Arisaema triphyllum LM18
Vitex agnus-castus D21
Pancreas D21
Lachesis muta LM16
Emvita® 11:
Denominazione CH:
Fame di emozioni positive
Secale cornutum plus (gocce e globuli)
Composizione
Secale cornutum D21
Ferrum metallicum C800
Pancreas D21
Cuprum metallicum D21
Strychnos ignatii LM18
2° chakra
Emvita® 6:
Denominazione CH:
Resilienza
Lachesis plus (gocce e globuli)
Composizione
Lachesis muta D21
Phosphorus C800
Acidum arsenicosum LM19
Secale cornutum LM16
Glandulae suprarenalis D21
Emvita® 7:
Presunta forza, ostinazione
Denominazione CH:
Anacardium plus (gocce e globuli)
Composizione
Semecarpus anacardium LM18
Lachesis muta C800
Glandualae suprarenales D21
Phosphorus D21
Lycopodium clavatum LM16
22
23
4° chakra
Emvita® 12:
Denominazione CH:
Stress psichico
Graphites plus (gocce e globuli)
Composizione
Graphites D21
Opium D21
Strychnos ignatii LM16
Glandulae thymi D21
Apis mellifica C800
Naja naja C800
Barium carbonicum LM18
Emvita® 16:
Denominazione CH:
Panico
Ambra plus (gocce e globuli)
Composizione
Ambra grisea LM18
Zincum metallicum D21
Opium LM16
Aconitum napellus C800
Glandulae thymi D21
5° chakra
Emvita® 17:
Denominazione CH:
Rigidità emozionale
Pulsatilla plus (gocce e globuli)
Composizione
Pulsatilla pratensis D21
Chininum arsenicosum C800
Graphites LM18
Thyreoidinum D21
Barium carbonicum D21
Emvita® 13:
Denominazione CH:
Profonda riservatezza, ferite profonde
Bothrops jararaca plus (gocce e globuli)
Composizione
Bothrops jararaca C800
Glandulae thymi D21
Calcium carbonicum Hahnemanni LM16
Semecarpus anacardium D21
Graphites LM18
Emvita® 14:
Ripiegamento interiore, costrizione
Emvita® 18:
Denominazione CH:
Frettolosità
Agaricus plus (gocce e globuli)
Denominazione CH:
Stramonium plus (gocce e globuli)
Composizione
Composizione
Datura stramonium C800
Sulfur LM18
Calcium carbonicum Hahnemanni D21
Plumbum metallicum D21
Glandulae thymi D21
Hyoscyamus niger D21
Moschus moschiferus LM16
Agaricus muscarius C800
Bufo bufo D21
Cuprum metallicum LM18
Jodum D21
Thyreoidinum D21
6° chakra
Emvita® 15:
Denominazione CH:
Paura
Zincum metallicum plus (gocce e globuli)
Emvita® 19:
Denominazione CH:
Indecisione, mancanza di coraggio
Magnesium carbonicum plus (gocce e globuli)
Composizione
Zincum metallicum LM16
Phosphorus D21
Glandulae thymi D21
Lachesis muta LM18
Apis mellifica C800
Composizione
Magnesium carbonicum C800
Calcium carbonicum Hahnemanni D21
Zincum metallicum LM18
Hypophysis cerebri D21
Emvita® 20:
Denominazione CH:
Autosufficienza
Cantharis plus (gocce e globuli)
24
25
Composizione
Emvita® 21:
Denominazione CH:
Composizione
Emvita® 22:
Denominazione CH:
Composizione
Lytta vesicatoria D21
Phosphorus D21
Atropa belladonna C800
Pulsatilla pratensis D21
Apis mellifica LM18
Strychnos ignatii LM16
Magnesium carbonicum D21
Hypophysis cerebri D21
Affaticamento fisico
Hypophysis cerebri plus (gocce e globuli)
Hypophysis cerebri D21
Magnesium carbonicum D21
Lachesis muta C800
Chamomilla recutita LM18
Acidum arsenicosum D21
Inquietudine, logorio mentale
Jodum plus (gocce e globuli)
Jodum LM16
Chamomilla recutita C800
Crotalus horridus D21
Phosphorus D21
Ambra griesa D21
Hypophysis cerebri D21
Semecarpus anacardium LM18
Emvita® 23:
Denominazione CH:
Tensione
Cuprum metallicum plus (gocce e globuli)
Composizione
Cuprum metallicum C800
Toxicodendron quercifolium LM18
Hypophysis cerebri D21
Amanita muscraia D21
Emvita® 24:
Denominazione CH:
Disagio, sensibilità distorta
Phosphorus plus (gocce e globuli)
Composizione
Phosphorus LM16
Strychnos ignatii D21
Crotalus horridus C800
Chamomilla recutita LM18
Hypophysis cerebri D21
26
7° chakra
Emvita® 25:
Denominazione CH:
Sfiducia
Apomorphinum hydrochloricum plus
(gocce e globuli)
Composizione
Apomorphinum hydrochloricum LM18
Magnesium carbonicum LM16
Lycopodium clavatum D21
Conium maculatum C800
Cerebellum D21
Plumbum metallicum D21
Emvita® 26:
Denominazione CH:
Anteporre l’avere all’essere
Arsenicum album plus (gocce e globuli)
Composizione
Acidum arsenicosum C800
Plumbum metallicum LM18
Achillea millefolium D21
Cerebellum D21
Lycopodium clavatum LM16
Emvita® 27:
Denominazione CH:
Non volere vedere la realtà
Anhalonium lewinii plus (gocce e globuli)
Composizione
Lophophora williamsii (Anhalonium lewinii) D21
Cerebellum D21
Mandragora LM16
Helleborus niger C800
Semecarpus anacardium LM18
Emvita® 28:
Denominazione CH:
Pensare in modo sbagliato
Mandragora plus (gocce e globuli)
Composizione
Mandragora C800
Cerebellum D21
Helleborus niger LM18
Hyoscyamus niger D21
27
Composizione dei sette rimedi
per i chakra Chavita®
Denominazione CH di gocce e globuli
Chavita® 4
Denominazione CH:
Crataegus comp. (gocce e globuli)
Composizione
Crataegus D21
Aurum metallicum D21
Zincum valerianicum C200
Glandulae thymi D21
Ferrum metallicum C50
Eucalyptus globulus D21
Cetraria islandica D21
Chavita® 1
Denominazione CH:
Urtica comp. (gocce e globuli)
Composizione
Urtica Urens D21
Testes D21
Acidum silicicum D21
Carbo vegetabilis C50
Olibanum D21
Ovarium D21
Chavita® 5
Denominazione CH:
Viola tricolor comp. (gocce e globuli)
Composizione
Viola tricolor ex herba recens D21
Thyreoidinum D21
Phosphorus D21
Thuja occidentalis C50
Chavita® 2
Denominazione CH:
Juniperus communis comp. (gocce e globuli)
Composizione
Juniperus communis D21
Glandulae suprarenales D21
Thuja occidentalis D21
Causticum Hahnemanni C200
Argentum metallicum D21
Lavandula angustifolia D21
Platinum metallicum C50
Chavita® 3
Chavita® 6
Denominazione CH:
Staphisagria comp. (gocce e globuli)
Composizione
Delphinium staphisagria C50
Plumbum metallicummet. D21
Viscum album D21
Cerebellum D21
Chavita® 7
Denominazione CH:
Chelidonium comp. (gocce e globuli)
Denominazione CH:
Millefolium comp. (gocce e globuli)
Composizione
Chelidonium majus D21
Chamomilla recutita D21
Argentum metallicum D21
Pankreas D21
Lycopodium clavatum C200
Strychnos nux-vomica C50
Zingiber officinale D21
Composizione
Calcium sulfuricum C200
Aurum metallicum C200
Lachesis muta D21
Valeriana officinalis D21
Hypericum perforatum D21
Achillea millefolium D21
Cerebellum D21
28
29
Composizione dello speciale mix dei 7 preparati
Chavita® Plus
Denominazione CH dei globuli
Impiego in caso di resistenza alla terapia e/o disturbi residui
I cosiddetti conflitti a livello miasmatico si ritiene possano svolgere un ruolo
importante nella resistenza alla terapia e in caso di disturbi residui in pazienti
che hanno portato a termine la terapia. Alcuni conflitti del subconscio sono
per lo più passivi e pertanto in genere non rilevabili. Talvolta un ulteriore problema è costituito da conflitti non ancora completamente risolti. Con una miscela di particolari potenze elevate, specificamente dedicate ai sette chakra
e contenenti nosodi dei miasmi, è possibile rilevare e trattare questi conflitti.
Numerosi terapeuti riferiscono di sorprendenti successi di guarigione anche in
pazienti che per decine di anni si erano dimostrati resistenti alle terapie.
Per il test viene utilizzata una speciale cassetta per test Chavita® plus (contiene 7 Chavita® plus e 1 fiala Miasma BB (miscela di tutti i 7 rimedi Chavita®plus). La descrizione esatta della procedura di applicazione è disponibile nella sezione Workshop all’indirizzo www.rubimed.com.
Per la terapia viene consigliata l’assunzione quotidiana di 5 globuli e di 2 x 12
gocce del relativo prodotto Emvita®. La durata del trattamento varia come
sempre in base al valore causale del conflitto (nel 20% dei casi circa 4-5 settimane). I rimedi Chavita® plus possono scatenare talvolta forti reazioni iniziali. Si
consiglia pertanto di diluire l’intera dose quotidiana in una bottiglietta di acqua
da bere a piccoli sorsi durante il giorno, per potere meglio tollerare i rimedi.
Chavita® 3 Plus
Denominazione CH:
Lycopodium comp.
Composizione
Lycopodium clavatum LM18
Asa foetida C800
Psorinum D200
Veratrum album D21
Chavita® 4 Plus
Denominazione CH:
Aurum metallicum comp.
Composizione
Aurum metallicum LM18
Ferrum metallicum C800
Tuberculinum Koch D200
Lachesis muta D21
Chavita® 5 Plus
Denominazione CH:
Fucus comp.
Composizione
Fucus vesiculosus LM18
Lycopus virginicus C800
Psorinum D200
Thuja occidentalis D21
Chavita® 6 Plus
Denominazione CH:
Aloe comp.
Composizione
Aloe LM18
Helleborus niger C800
Syphilinum (Luesinum) D200
Juniperus sabina D21
Chavita® 1 Plus
Denominazione CH:
Cyclamen comp.
Composizione
Cyclamen europaeum LM18
Acidum hydrochloricum C800
Medorrhinum D200
Hepar sulfuris D21
Chavita® 2 Plus
Denominazione CH:
Berberis comp.
Composizione
Berberis vulgaris LM18
Mercurius solubilis Hahnemanni C800
Medorrhinum D200
Solidago virgaurea D21
30
Chavita® 7 Plus
Denominazione CH:
Glonoinum comp.
Composizione
Nitroglycerinum (Glonoinum) LM18
Carbo vegetabilis C800
Syphilinum (Luesinum) D200
Graphites D21
31
Composizione e indicazioni dei quattro rimedi
acuti e Geovita®
Denominazione CH dei globuli
Nell’ambito dell’energetica psicosomatica quattro complessi omeopatici
vengono definiti “rimedi acuti”. Come già espresso dal termine “acuto”, si
tratta di farmaci da utilizzare in casi acuti, indicati sia per il semplice trattamento sintomatico, sia a complemento di una terapia PSE, per meglio superare la fase iniziale in caso, ad esempio, di aggravamento degli stati ansiosi. È
inoltre disponibile uno speciale mix per stati di esaurimento generati da radiazioni terrestri e altre cause.
EU: Simvita®
Denominazione CH:
Adrenalin comp.
Composizione
Secale cornutum D12
Cerebellum D21
Epinephrinum hydrochloricum
(Adrenalinum hydrochloricum) D30
Tuberkulinum Koch C200 aa ad 50.0
Indicazioni in senso omeopatico: stati simpaticotonici, infiammazioni acute;
manifestazioni fisiopatologiche sono midriasi, irrequietezza e inquietudine, arrossamento cutaneo e sudorazione. Simvita per l’armonizzazione degli stati
simpaticotonici (quali diarrea, alterazioni del ritmo cardiaco, ipertonia, irrequietezza, sudorazione).
EU: Anxiovita®
Denominazione CH:
Kava-Kava comp.
EU: Paravita®
Composizione
Piper methysticum (Kava-Kava) D12
Hypericum perforatum D21
Cerebellum C200
Aconitum napellus LM18 aa ad 50.0
Denominazione CH:
Acetylcholinchlorid comp.
Composizione
Formica rufa D12
Cerebellum D21
Acetylcholinchlorid D30
Psorinum C200 aa ad 50.0
Indicazioni in senso omeopatico: per gli stati d’ansia e lo scioglimento delle
tensioni. Per tutti i disturbi d’ansia, in particolare come rimedio acuto in caso
di panico e fobie.
EU: Neurovita®
Denominazione CH:
Melissa comp.
Composizione
Melissa officinalis D4
Cerebellum D21
Ambra grisea D21,
Cinchona succirubra C50
Cuprum aceticum C200
Phosphorus LM12 aa ad 50.0
Indicazioni in senso omeopatico: stati parasimpaticotonici, infiammazioni
croniche; manifestazioni fisiopatologiche sono miosi, crampi, stanchezza ed
esaurimento, secchezza cutanea e pallore. Paravita per vagotonia (come
per costipazione, crampi, ipotonia, disturbi dell’addome superiore e brividi).
EU: Geovita®
Denominazione CH:
Acidum formicum comp.
Composizione
Ferrum metallicum D6
Acidum silicicum D12
Cuprum metallicum D21
Acidum formicicum D21
Cerebellum D21
Indicazioni in senso omeopatico: per la sedazione e lo scioglimento delle tensioni. In gravi stati di tensione nervosa serve anche come “neurolettico omeopatico” ed è inoltre indicato per stati dolorosi la cui causa è riconducibile al
piano energetico.
Indicazioni in senso omeopatico: esaurimento cronico, in particolare in caso
di geopatia per evitare reazioni ai cambiamenti del luogo, elettrosmog.
32
33
Dosaggio
Bibliografia
Tutti i farmaci sono disponibili in forma di gocce, in flaconi contagocce da 50 ml
in vetro violetto, acquistabili solo in farmacia. In Svizzera e nell’UE sono inoltre disponibili globuli (nota: Chavita® plus è disponibile solo in globuli).
Se non diversamente prescritto: 12 gocce 2 volte al giorno direttamente sulla lingua; per pazienti particolarmente sensibili diluire la dose giornaliera in una bottiglietta di acqua e bere a piccoli sorsi durante il giorno.
Per i bambini il regolare dosaggio è di 6 gocce 2 volte al giorno, per bambini piccoli calcolare 1 goccia per ogni anno di età.
Per i globuli utilizzare lo stesso quantitativo indicato per le gocce.
Rimedi acuti e Geovita®: 12 gocce 2 volte al giorno, per dolori acuti 5 gocce più
volte al giorno, in caso di necessità aumentare il dosaggio.
Chavita® plus: 5 globuli al giorno, la mattina
Indicazioni generali
Si sconsiglia assolutamente di tentare la somministrazione di farmaci senza criterio. In base alle indicazioni fornite dall’energetica psicosomatica l’individuo giunge a un’armonizzazione di tutti i livelli dell’energia sottile: vitale, emozionale,
mentale e causale.
Finora non sono stati resi noti effetti secondari. Nei casi di malattie psichiche i
rimedi emozionali non sostituiscono terapie mediche e/o psicoterapeutiche e in
particolare in gravi malattie psichiatriche non sostituiscono in alcun modo una
terapia adeguata.
Manuale di Medicina Energetica Psicosomatica Conflitti e malattie
Dott. Reimar Banis Macro Edizioni (Januar 2005) ISBN-10:
8875076839
Heilung durch Energiemedizin
Verborgene Konflikte erkennen und heilen
Dr. med. Reimar Banis, Via Nova Verlag, 1a edizione 2012, ca. 330 pagine,
a colori in tricromia, copertina rigida
(edizioni in inglese, italiano)
Praxis der Psychosomatischen Energetik
Handbuch für Therapeuten und interessierte Laien
Dr. med. Ulrike Banis, CoMed Verlag, 4° edizione, ca. 290 pagine, a colori,
copertina rigida, 2011
Wie wirkt Psychosomatische Energetik?
Alles Wissenswerte zum Energie-Check und zur Therapie
Dr. med. Ulrike Güdel Banis, VAK Verlag 2010
Lesebuch der Psychosomatischen Energetik Volume 1 – 4
Editore Dr. med. Reimar Banis, a colori, copertina rigida: Co’med Verlag,
2004-2008
Ordini per terapeuti
Apparecchio Reba®, in valigia rigida di trasporto,
per la misurazione di disturbi psicosomatici su base energetica.
Set per test base (40 fiale)
Set per test Reba® (50 fiale)
Set per test organi (35 fiale)
Cassetta per test supplementare (contiene 3 Brunler-Bovis, 3 Geovita, 1 fiala Phos. D12)
Set per test ChavitaPlus (8 fiale con globuli)
Set per test dei tipi di caratteri (5 fiale per test)
Cassetta vuota per test per 40 o 75 fiale
Informazioni per i pazienti (da consegnare ai pazienti)
Opuscolo PSE (da consegnare ai pazienti)
Opuscolo per i pazienti con DVD mini
Moduli gratuiti per ordini via fax
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Psychosomatische Energetik
Lehrbuch für Therapeuten, Standardwerk zum Erlernen der Methode
Dr. med. Reimar Banis, ca. 250 pagine, nuova edizione in preparazione.
Durch Energieheilung zu neuem Leben
Atlas der psychosomatischen Energetik, Grundlagenwerk, Volume 1
Dr. med. Reimar Banis, Via Nova Verlag, ca. 400 pagine, numerose illustr.
a colori, copertina rigida, 4° edizione
Petersberg: Via Nova Verlag, 2002 (edizioni in inglese, italiano, russo
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I sette centri energetici e i conflitti corrispondenti
Sfiducia
Vita avvertita come una lotta senza fine
Non volere vedere la realtà
Pensare in modo sbagliato
Indecisione
Autosufficienza
Stress fisico
Irrequietezza, Tensione
Disagio
Rigidità emozionale, Shock
Frettolosità, sentirsi vittima
delle circostanze
Stress psichico
Profonda riservatezza
Ripiegamento interiore,
mancanza di coraggio
Paura, Panico
Isolamento, Esplosività
Volere avere di più
Fame di emozioni positive
Frenesia
Paure somatizzate
Presunta forza
Senso di inadeguatezza
Mancanza di concentrazione
Sensazione di essere in balia
degli altri, senso di impotenza
Estremo autocontrollo
Copyright: Bildmaterial „Chakramann blau“ Michael Dripke, „Chakra-Dame“ Rückseite Fiore Tartaglia
Editore: Rubimed AG
Grossmatt 3, CH 6052 Hergiswil
Tel: +41 (0)41 - 630 08 88, Fax: +41 (0)41 - 630 08 87
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