Approvazione bilancio di previsione 2005

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Approvazione bilancio di previsione 2005
CITTÀ DI MORBEGNO
PROVINCIA DI SONDRIO
N°
6
N°
1779
prot.
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
OGGETTO: APPROVAZIONE RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
2005/2007, BILANCIO DI PREVISIONE 2005 E BILANCIO PLURIENNALE 2005-2007.
Oggi ventuno del mese di gennaio dell’anno duemilacinque, alle ore 19:00, su invito del
Sindaco contenente l’ordine del giorno dell’argomento da trattare in adunanza ordinaria,
come previsto dall’art.11 dello Statuto comunale, si è riunito il Consiglio comunale nelle
persone dei seguenti Consiglieri:
CIAPPONI GIACOMO
RAPELLA ALBA
MONTI MAURO
BONGIO FRANCESCO
SUTTI LUCA
PANIGA FLAVIO
DEL BARBA MAURO
ANGELINI GIULIO
GAVAZZI ALBERTO
CIAPPONI STEFANO
BERTOLA MAURO
PEYRONEL GIANFRANCO
CAVALLI DANIELA
ORSINGHER ENZO
CAROI GIULIANO
PAROLINI TIZIANA
ROVEDATTI ANGELO
CAMPANELLA EMILIO
LEALI STEFANO
MARCHESINI ENRICO
RUGGERI ANDREA
TOTALI
PRESENTE
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
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Sì
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Sì
Sì
Sì
Sì
19
ASSENTE
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Sì
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Sì
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2
E’ presente l’Assessore non facente parte del Consiglio Comunale Cristina Pinciroli, ai
sensi dell’art.11, 4° comma, dello Statuto.
Partecipa il Segretario comunale DOTT. MARTINO DELLA TORRE
Il Sig. Sindaco Presidente, constatata la legalità dell’adunanza per aver adempiuto a tutte le
formalità previste dallo Statuto (art. 11), riconosciuto legale il numero degli intervenuti, dichiara
aperta la seduta ed invita il Consiglio comunale a trattare la pratica segnata all’ordine del giorno.
Si dà atto che è presente anche il Collegio dei Revisori, ai sensi dell’art.14 del Regolamento di
contabilità, nelle persone dei Sigg.: Della Mano Antonio, Pozzi Andrea.
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO che ai sensi del combinato disposto degli artt. 151 e 162 del D.Lgs. n. 267/18.08.2000
(T.U.E.L.) gli Enti Locali deliberano annualmente entro il 31 dicembre il bilancio di previsione per
l’anno finanziario successivo redatto in termini di competenza ed osservando i medesimi principi
parimenti enunciati dal 1° comma di entrambi gli articoli stessi;
PRESO ATTO che il termine per l’adozione della delibera di bilancio previsionale fissato in via
ordinaria al 31 dicembre proprio in virtù della clausola derogatoria prevista dal 2° periodo, 1°
comma, dell’anzi citato art.151 con D.L. n°314/30.12.2004 è stato differito al 28.2.2005
relativamente all’esercizio finanziario 2005;
CONSIDERATO che ai sensi del combinato disposto dell’art. 151, comma 2 e dell’art. 171 del
T.U.E.L. gli Enti Locali allegano al bilancio annuale di previsione un bilancio pluriennale di
competenza di durata pari a quello della Regione di appartenenza e comunque non inferiore a tre
anni con l’osservanza dei principi recati dall’art. 162 eccezion fatta per il principio dell’annualità;
CONSIDERATO altresì che ai sensi del combinato disposto dell’art. 151, 2° comma e dell’art. 170
del T.U.E.L. gli Enti Locali allegano al bilancio annuale di previsione una relazione previsionale e
programmatica che copra un periodo pari a quello del bilancio pluriennale;
DATO ATTO che ai sensi dell’art. 151 commi 2 e 3 del T.U.E.L. il bilancio di previsione deve
essere corredato dagli allegati documenti elencati all’art. 172 o prescritti da altre specifiche norme
di legge;
ATTESO con riferimento all’art. 27 comma 8 della legge n. 448/2001 che in forza del potere
residuale derivante dell’art. 42 del T.U.E.L. in combinazione con l’art. 14 comma 3 dello Statuto
Comunale l’Organo esecutivo dell’Ente con propri appositi e separati atti ha già provveduto alle
necessarie conferme o determinazioni delle aliquote e tariffe da applicare sui tributi e sui servizi
locali per l’anno 2005;
VISTA la legge n°311/30.12.2004 “Finanziaria 2005”;
RILEVATO che in materia di c.d. “Patto di stabilità interno” l’art. 29 della legge n. 289/27.12.2002
è stato abrogato e sostituito dalle nuove regole dettate dall’art.1, commi da 23 a 52, della
Finanziaria 2005;
VISTO in proposito l’elaborato predisposto dal competente Servizio Finanziario con particolare
riguardo al quadro nel quale viene verificato in via preliminare il rispetto del contenimento della
spesa a livello di previsioni di bilancio per l’esercizio 2005;
RICORDATO in punto che già l’art. 53 della legge n. 388/2000 aveva imposto ai Comuni di
approvare con le stesse procedure di approvazione del bilancio di previsione i prospetti dimostrativi
del computo del disavanzo, per il triennio 2005/2007 sostituiti dal limite agli impegni di spesa ed ai
pagamenti;
RICHIAMATA la deliberazione n. 407 in data 16.12.2004 con la quale la Giunta Comunale in base
agli artt. 48 e 174 del T.U.E.L. ripresi dall’art. 14 comma 3 dello Statuto ha approvato la relazione
previsionale e programmatica 2005/2007 lo schema di bilancio di previsione 2005 e lo schema di
bilancio pluriennale 2005/2007;
RICHIAMATA la deliberazione n°414 in data 16.12.2004 con la quale la Giunta Comunale ha
rettificato il programma triennale dei lavori pubblici 2005-2007 e l’elenco annuale 2005, già
adottato con deliberazione n°332/13.10.2004;
CONSTATATO che alla presentazione all’Organo Consiliare prevista dall’art. 174 T.U.E.L. e
dall’art. 77 del Regolamento di contabilità sulla scorta di specifico chiarimento fornito dal
Ministero dell’Interno si è provveduto mediante la formale trasmissione degli atti e documenti al
recapito di ciascun Consigliere Comunale una volta avvenuto il loro deposito in Segreteria dal ché
può ritenersi assolto e soddisfatto tale adempimento di natura conoscitiva;
VERIFICATO che è stato regolarmente svolto tutto l’iter procedurale tracciato dalle norme
legislative e regolamentari vigenti in materia con particolare attenzione alla salvezza di tempi e
termini per la proposizione di eventuali emendamenti da parte di Consiglieri Comunali così come
previsto dall’art. 78 del Regolamento di contabilità;
VISTE le proprie deliberazioni assunte in data odierna aventi ad oggetto:
a) - “Verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività
produttive e terziarie e determinazione del relativo prezzo di cessione”;
b) - “Determinazione tasso di copertura dei servizi a domanda individuale”;
c) - “Verifica aliquote dei tributi, tariffe e canoni - Atto ricognitivo e confermativo”;
APPURATO che l’impianto previsionale è stato redatto in conformità alle vigenti disposizioni in
materia nella perfetta osservanza del criterio di pareggio finanziario complessivo e nel rispetto dei
principi di veridicità ed attendibilità enunciati dall’art. 162 del T.U.E.L. fondati e sostenuti da
analisi di “trend” riferite ad un adeguato arco di tempo e da altri idonei parametri di riferimento
oltrechè da ogni fatto ed elemento di valutazione attualmente conosciuto ed a disposizione;
TENUTO CONTO che la preparazione del progetto di bilancio nelle sue varie fasi è avvenuta in un
periodo di “incertezza normativa” non essendo ancora approvata definitivamente la Legge
Finanziaria 2005;
ACCERTATO in via indicativa e non esaustiva che per quanto attiene ai momenti topici delle
previsioni effettuate con lo strumento di bilancio al vaglio:
a) - in ordine alle entrate più rilevanti:
- nell’indisponibilità di notizie ufficiali in via prudenziale e correlativa sono stati iscritti i
trasferimenti erariali assumendo a base gli importi assegnati per l’anno 2004;
- in assenza di indicazioni precise è stata iscritta apposita posta per “Compartecipazione al gettito
IRPEF” stabilita nella misura del 6,5% e comunque determinata su base 2004;
- Sono stati iscritti tutti i gettiti derivanti dal regime di fiscalità locale in ammontare che appaiono
realizzabili considerato il livello generale di tariffe ed aliquote e la consistenza della base
imponibile anche dei cespiti più cospicui;
- Sono stati iscritti tutti i gettiti derivanti da diverse tipologie di canoni relativi anche all’erogazione
di servizi collettivi valutati su base tariffaria e quantitativa;
- Sono stati iscritti i proventi dei servizi a domanda individuali anche questi valutati con criterio
oggettivo;
- Sono stati iscritti i concorsi regionali per funzioni socio-assistenziali e diritto allo studio.
Quale metodologia generalizzata sostanzialmente si sono assunte a base di stima le poste previste,
assestate ed accertate nel bilancio precedente con modificazioni dimensionali degli appostamenti in
relazione agli indici tendenziali ed alla luce delle norme legislative vigenti nonché di ogni utile
elemento di valutazione;
b) - per quanto concerne le spese correnti sono stati previsti stanziamenti a copertura di oneri
obbligatori derivanti da disposizioni di legge e da impegni già assunti nonché per l’applicazione
definitiva del contratto di lavoro del personale dipendente per il biennio 2004/2005.
Seppur nella sofferenza delle ristrettezze imposte sono stati previsti stanziamenti per assicurare
l’esercizio delle funzioni istituzionali e l’erogazione dei servizi attribuiti secondo l’importanza
dimensionale dell’Ente, con il precipuo scopo di conseguire il miglior standard qualitativo possibile
in termini di efficienza ed efficacia;
c) - per quanto concerne il finanziamento degli investimenti è stato previsto il ricorso al credito in
misura ritenuta sopportabile e comunque il livello dell’indebitamento risulta contenuto nel nuovo
limite percentuale fissato dal comma 46, lett.a), del citato art.1 della Finanziaria 2005; inoltre si è
fatto conto su contributi a specifica destinazione nonché su risorse proprie dell’Ente;
d) - entrate con vincolo di destinazione:
- per quanto riguarda gli OO.UU. è stato rispettato il disposto di cui all’art. 15 della L. R. n.
06/20.02.89 che prevede l’obbligo di destinare una quota non inferiore al 10 % del totale dei
proventi incassati all’abbattimento delle barriere architettoniche; è stato altresì rispettato il disposto
di cui all’art. 4 della L. R. n. 20/09.05.92 che prevede l’accantonamento in apposito fondo per gli
edifici di culto di almeno l’8 % delle somme riscosse per oneri di urbanizzazione secondaria; La
quota destinata al finanziamento di spese correnti è contenuta nel limite del 75% fissato dall’art.1,
comma 45, della Finanziaria 2005;
- i proventi delle sanzioni per violazione delle norme del C.d.S. sono stati ripartiti con delibera G.C.
n.395 in data 2.12.2004 ai sensi dell’art. 208 comma 4 del D.Lgs. n. 285/92 come sostituito dall’art.
53 comma 20 della legge n. 388/2000;
- il corrispettivo dei servizi di depurazione e fognatura è destinato in via prioritaria e per la totalità
alla gestione e manutenzione degli impianti;
e) - non sono state iscritte le quote finanziarie di ammortamento beni previste dagli artt. 167 e 229
del T.U.E.L. in quanto l’art. 27, comma 7, lett. b) della legge n. 448/2001 ne ha sancito la
facoltatività;
f) - l’ammontare del fondo di riserva è ricompreso nei valori 0,30 % ÷ 2 % del totale delle spese
correnti previste;
g) - non essendo ancora stato accertato il risultato contabile di amministrazione relativo all’esercizio
2004 con le modalità di cui all’art. 186 T.U.E.L. al bilancio annuale non viene applicato nessun
avanzo di amministrazione presunto in termini di fondi non vincolanti.
RILEVATO che questo Ente non si trova in situazione strutturalmente deficitaria così come definita
dall’art. 45 comma 1 del D.Lgs. n. 504/30.12.1992 sostituito dall’art. 19 del D.Lgs. n.
342/15.09.1997 secondo l’apposita certificazione dei parametri obiettivi di riscontro, sottoscritta dal
Responsabile Finanziario (All. F);
RICORDATO che con deliberazione consiliare n. 22/28.04.2004 è stato approvato il rendiconto
della gestione economico/finanziaria relativo all’esercizio 2003 il quale ai sensi dell’art. 172
comma 1 del T.U.E.L. diviene corredo simbolico e non più documento necessario essendo cessata
l’attività di controllo da parte dell’Organo Regionale;
RAVVISATO che ai sensi dell’art. 171 del T.U.E.L. gli stanziamenti previsti nel bilancio
pluriennale hanno carattere autorizzatorio costituendo nel contempo limite agli impegni di spesa;
VISTI gli allegati quadri:
B) Destinazione proventi concessioni edilizie
C) Destinazione proventi C. d. S.
D) Investimenti coperti da finanziamenti statali, regionali, provinciali e altri
E) Investimenti finanziati con mutui e prestiti;
VISTO il parere del Collegio dei Revisori reso a termini dell’art. 239 comma 1 lett. b) del T.U.E.L.;
VISTA l’attestazione del Responsabile dell’Area Economico/Finanziaria redatta ai sensi dell’art.
153 comma 4 del T.U.E.L. e l’allegato quadro A di verifica equilibrio della gestione corrente;
SENTITA la competente Commissione Consiliare nella seduta del 14.1.2005;
VISTI:
• il D.Lgs. n. 267/18.08.2000;
• il D.Lgs. n. 77/25.02.1995 per la parte tutt’ora in vigore;
• lo Statuto Comunale;
• il Regolamento di Contabilità;
• la legge n°311/30.12.2004 “Finanziaria 2005”;
UDITI i seguenti interventi:
Sindaco:
Colgo l’occasione, non l’ho fatto fino adesso e me ne scuso, di salutare ma soprattutto ringraziare i
Revisori dei conti che questa sera sono presenti, il Dott. Della Mano Antonio, il Dott. Pozzi Andrea,
mentre è assente giustificato il rag. Romeri Maurizio. Li ringraziamo oltre che per il lavoro fatto,
anche per la disponibilità e credo che i Consiglieri, se vorranno, potranno usufruire anche della loro
professionalità.
Abbiamo scelto questa sera di dedicare l’intero Consiglio Comunale, oltre alla fase delle
interpellanze, per la discussione del Bilancio di previsione, vero momento programmatico dove le
scelte dichiarate diventano atti amministrativi, diventano cifre e progetti.
La Giunta comunale, dopo averlo predisposto, con il fondamentale lavoro degli uffici comunali,
questa sera chiede al C.C., organismo di controllo, di verifica e di indirizzo, secondo quanto
previsto dalla normativa, non solo una dichiarazione finale che si esprime attraverso il voto, ma
anche una franca discussione per un approfondimento delle tematiche espresse al fine di dare alla
Giunta stessa ulteriori elementi di analisi e di lettura.
Spero e me lo auguro che la discussione generale non si soffermi unicamente sull’analisi delle cifre,
cifre che di per sé possono assumere significati anche diversi a secondo dei punti di partenza o del
metro di lettura utilizzato, ma entri nel merito anche dei contenuti politici al fine di aprire una
discussione completa. Il bilancio che presentiamo questa sera non può che essere figlio diretto della
relazione programmatica presentata e discussa durante il C.C. del luglio scorso, le linee
programmatiche di insediamento dell’Amministrazione. Si tratta di una prima traduzione operativa
delle linee politiche programmatiche dove le idee e le intenzioni proclamate diventano iniziativa,
azione concreta e diretta.
Il progetto globale di città che abbiamo in mente, che vorremmo realizzare, passa necessariamente
attraverso un’analisi e una verifica della situazione esistente per giungere alla definizione delle
scelte concrete, da quelle più piccole ma non per questo meno significative a quelle strutturali,
complesse, che richiedono un maggiore utilizzo di risorse umane e finanziarie. Saranno però gli
Assessori a presentare, seppure in maniera sintetica, i singoli programmi, i progetti, le iniziative che
si vogliono realizzare durante questo anno di lavoro. A loro, prima di passare la parola, va il mio
personale ringraziamento per il lavoro svolto, per la serietà e professionalità dimostrate e per la
condivisione dell’idea generale sulla città e la condivisione del metodo di lavoro adottato, un lavoro
il loro spesso nell’ombra e non sempre riconosciuto come in realtà dovrebbe essere. Alla fine degli
interventi degli Assessori concluderò la presentazione del bilancio soffermandomi su alcune
questioni più generali che coinvolgono la vita amministrativa.
Detto questo, lascio subito la parola all’Assessore al bilancio Mauro Del Barba, uno dei nuovi
Assessori. Il suo non era certo un compito agevole, in pochi mesi di conoscenza della macchina
amministrativa, entrare nei meccanismi del bilancio di un ente locale, prendere conoscenza dei
diversi aspetti che lo regolano e avere in mano i conti del Comune. All’Assessore lascio il compito
di presentare quelle che sono le linee, in questo caso soprattutto le cifre, che compongono il
bilancio, seguiranno poi gli interventi degli Assessori.
Del Barba:
Cercherò invece di cogliere soprattutto il primo invito, quello di non portare troppe cifre, anche se
evidentemente il ragionamento si snoderà attraverso le cifre.
Questa sera ci apprestiamo a varare il bilancio 2005 all’insegna della prudenza, principalmente
individuabile nel contenimento della spesa, dei tagli ai trasferimenti e dei contenimenti agli
investimenti imposti dall’ultima finanziaria.
Infatti, sebbene i lavori di preparazione del bilancio siano stati svolti prima dell’approvazione della
finanziaria, in periodo di incertezza normativa, tutte le misure legate al nuovo patto di stabilità sono
già contenute nel nostro bilancio di previsione.
Premettiamo fin d’ora che gli obiettivi che il bilancio quest’anno traduce in cifre e quindi in
autorizzazioni di spesa possono essere sovrapposti a quelli del 2004, soprattutto per quanto riguarda
la spesa corrente: in altre parole vengono mantenuti gli stessi servizi, pur sapendo che questo
risultato è stato frutto di qualche rinuncia ed ulteriori limature ad alcuni capitoli di spesa, che se da
una parte sono ormai un’abitudine per l’amministrazione e gli uffici comunali, dall’altra certo non
aiutano a far fronte ai numerosi compiti assegnati al comune con la serenità e la flessibilità che
sarebbero necessarie.
In conclusione di premessa, se da una parte è bene marcare con soddisfazione il mantenimento dei
servizi fin qui erogati, compito che come ha anticipato il Sindaco viene affidato soprattutto ai
colleghi della giunta, non si deve mancare di sottolineare con rammarico e con preoccupazione che i
contenimenti della spesa imposti dal patto di stabilità in prima battuta e dai tagli nei trasferimenti in
seconda, impediscono allo stato dell’arte di pensare con determinazione ai nuovi servizi che i
comuni vorrebbero e dovrebbero erogare, a partire dal settore della famiglia, ai servizi sociali, alle
imprese, all’ambiente e alle necessarie ed improrogabili misure di modernizzazione ed
informatizzazione dei servizi medesimi.
Preoccupa, più per il significato che per la reale entità per quanto riguarda il comune di Morbegno,
il limite alla spesa anche sugli investimenti, che se confermato nei prossimi anni potrebbe impedire
all’amministrazione di compiere alcuni degli investimenti per cui contiamo di ottenere nuove
risorse proprio a partire dalla metà del 2006.
Inoltre vale la pensa sottolineare anche in queste note di commento, come è già stato fatto
nell’allegato al patto di stabilità interno, che l’introduzione improvvisa del limite agli investimenti
non solo per la parte di competenza, ma da subito anche per la cassa, appare oltremodo difficile da
rispettare in quanto nel 2005 si andranno ad onorare gran parte degli investimenti di competenza
2004, che ovviamente hanno avuto una programmazione non vincolata dall’attuale patto di stabilità,
allora inesistente per il titolo II. Cosa significa questo: che come tutti sapete il patto di stabilità
impone un limite alla spesa per quanto riguarda la spesa di competenza dell’esercizio, quella che
qui stiamo approvando con il nostro bilancio di previsione, ma anche alla spesa di cassa cioè quello
che effettivamente uscirà dalle casse del comune, del nostro tesoriere. L’aver imposto questo limite
alla spesa di cassa estendendolo agli investimenti crea un difetto nella nostra possibilità di
programmazione in quanto molti dei pagamenti che verranno effettuati nel 2005 relativi alle spese
di investimento, quando dico molti dico la maggior parte, quasi l’80%, si riferiscono a spese di
investimento programmate l’anno prima in un momento in cui non si conosceva, perché non
esisteva, questo patto di stabilità sulla carta. Questo semplicemente renderà un po’ più difficile il
compito dei nostri uffici nel controllare i movimenti di cassa, non solo dei nostri uffici ma vedo i
Revisori davanti a noi e anche loro quest’anno saranno coinvolti maggiormente nell’arduo compito
di tenere monitorato l’andamento del patto.
Come ho già avuto modo di dire in commissione bilancio, le limitazioni imposte al titolo II della
spesa, gli investimenti, non impediscono, e qui bisogna dirlo con chiarezza, sostanzialmente
all’amministrazione di realizzare i propri obiettivi nel breve periodo: piuttosto comportano per forza
di cose una scelta iniziale misurata, piuttosto inconsueta nella prassi finora adottata, che
verosimilmente dovrà giovarsi di variazioni del piano opere e di bilancio per approfittare di
congiunture favorevoli come il reperimento di nuovi finanziamenti. Laddove invece si dovesse
verificare la necessità di anticipare qualche opera nel piano, sempre per motivi di opportunità non
preventivabili, si dovrà ricorrere alla alienazione di beni immobili o mobili in quanto la finanziaria
consente di eccedere i limiti di spesa in investimento se coperti appunto da alienazioni, oltre che da
contributi a titolo gratuito e liberalità. Quindi, pur non essendo nelle previsioni del 2005
l’alienazione di beni patrimoniali, l’abbiamo appena visto con la delibera al punto tre dell’o.d.g., ciò
si potrà rendere necessario nel corso d’esercizio.
Tutto quanto premesso dovrebbe ora consentire una piu’ corretta lettura del titolo secondo della
spesa comparata con il 2004, e qui cominciamo con i numeri, dove troviamo una previsione per
l’anno corrente, e stiamo parlando degli investimenti, di 5.924.430 contro i 10.525.355 che sono
stanziati sul bilancio 2004. Anche qui con molta franchezza e chiarezza non si tratta di un
dimezzamento reale degli investimenti, ovviamente, quanto dell’effetto combinato del limite agli
investimenti e della diminuzione dell’indice di indebitamento, portato, sempre dalla finanziaria, dal
25% previsto dal TUEL al nuovo limite del 12% degli oneri finanziari sulle entrate correnti. Per
inciso gli interessi sul debito per il 2005 per il nostro comune saranno di 767.665 pari al 9,21%,
ricompreso nel nuovo limite del 12%. Il fatto di non poter sfruttare tutta la capacità di
indebitamento residua in questo momento non rappresenta per noi un limite reale nella
programmazione ed anzi saranno sicuramente ulteriormente contenuti i 3.322.000 previsti in
nuovi mutui allo scopo di non gravare eccessivamente sulla spesa corrente degli anni successivi,
alla luce della continua diminuzione dei trasferimenti statali.
Passando dagli investimenti alla parte corrente del bilancio vale la pena citare un nuovo vincolo
introdotto dalla finanziaria, anche in questo caso ancora sopportabile per quanto ci riguarda, ovvero
il limite del 75% del finanziamento alle spese correnti per i proventi dalle concessioni edilizie
(OO.UU). Significa che dei 680.000 previsti nel bilancio 2005 in OO.UU. destineremo 500.000 in
copertura delle spese correnti, 10.000 meno del nuovo limite imposto, quindi per il 2005 non
abbiamo il problema del rispetto del 75% della destinazione degli OO.UU., ma già desta
preoccupazione per il 2006 il fatto che tale copertura sarà ulteriormente abbassata al 50%. Anche
questa misura nel breve periodo ci coglie preparati, se pur già con qualche affanno, ma lascia
decisamente sullo sfondo nubi dense per il futuro.
Ci è di fatto impedita la strada dell’aumento tributario che comunque per il 2005 avremmo
comunque ritenuto in ogni caso non perseguibile per via della contestuale applicazione della tariffa
sui rifiuti.
Venendo alla parte corrente del bilancio, una lettura analitica delle singole voci di spesa e di entrata
non può che confermare la reale sovrapponibilità del bilancio 2005 al bilancio 2004. Restano ferme
le entrate, la verifica è piuttosto immediata, ed altrettanto avviene per le spese. Vi sono variazioni
percentualmente veramente minime. Se si considera che l’inflazione incide sui beni di consumo e
sui servizi e che recepiamo l’adeguamento contrattuale dei dipendenti comunali, interamente a
carico del nostro bilancio, si capisce che i conti tornano solo grazie a nuove economie.
Abbiamo già spiegato nella commissione competente che questa sostanziale sovrapponibilità è solo
apparentemente smentita dalla lettura dei totali delle entrate a titolo I, entrate tributarie, e a titolo
III, entrate extra-tributarie. La lettura di questi totali, comparata con il bilancio 2004 farebbe
pensare ad una non sovrapponibilità del bilancio. Si tratta di una semplice ristrutturazione del nostro
bilancio a seguito della soppressione della Tassa sui rifiuti e della istituzione della Tariffa di Igiene
Ambientale, come previsto dal decreto Ronchi e già illustrato nella delibera precedente.
Si noti per inciso come le risorse che vengono liberate dal passaggio a tariffa sono completamente
riassorbite dai tagli dei trasferimenti statali.
Per quanto riguarda il comune di Morbegno è da segnalare che tra i servizi in esame ne compaiono
alcuni sicuramente a valenza mandamentale quando non almeno provinciale; si pensi alla biblioteca
ed al museo, ma anche agli uffici giudiziari, alle attrezzature ed iniziative sportive e culturali e tanti
altri servizi di minore entità economica. E’ evidente che essendo quella appena descritta la
situazione di bilancio anche per gli altri comuni del mandamento non sarà semplice per loro
contribuire a queste spese, ma per gli stessi motivi è altrettanto chiaro che il comune di Morbegno
non puo’ continuare a sostenere da solo l’onere di questi servizi, che ci onoriamo di mantenere.
In tale situazione è sicuramente auspicabile l’intervento della Comunità Montana e della Provincia,
anche considerando che i contributi erogati da parte loro non concorrono alla determinazione del
loro limite alla spesa, come è auspicabile, oltre a questo intervento, che a livello comunale si
prosegua con accordi tesi all’unione dei servizi.
A garanzia di una maggiore flessibilità dell’azione amministrativa qui descritta è da segnalare con
una certa soddisfazione la presenza in bilancio di un fondo di riserva di 40.000, peraltro previsto
obbligatoriamente dal TUEL nella misura compresa tra a lo 0,30 e il 2% delle spese correnti. Nel
nostro caso andiamo a poco più dello 0,6%.
Il TUEL prevede che tale fondo sia utilizzato “nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di
bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti”. Quindi è
sicuramente una riserva non risicata al minimo previsto dalla legge che è utile avere in bilancio.
In tema di “riserve”, anche se è una riserva decisamente impropria, che al momento non è nemmeno
presente in bilancio, anticipo fin d’ora che l’operazione di ulteriori tagli e limitazione degli
investimenti per quanto ci riguarda è cominciata dallo scorso mese di ottobre con la sospensione
delle richieste di mutuo previste a bilancio e con la soppressione o limitazione di alcune spese.
Questo, aggiunto ad alcuni finanziamenti ottenuti sul filo di lana e non previsti in bilancio, è di
questa settimana la comunicazione del finanziamento di 33.202 per il diritto allo studio a cura
della regione, largamente superiore alle previsioni di bilancio, ci consentiranno di contare su un
avanzo di amministrazione significativo e mai come ora utile ed atteso.
Per quanto riguarda l’ultima sezione del bilancio, il cosiddetto bilancio dei servizi per conto terzi, a
cui concorrono il titolo VI delle entrate ed il titolo IV della spesa, rimane invariato rispetto allo
scorso anno, pareggiando a 1.120.000 .
Come dicevo in apertura, ho cercato di citare il minor numero di cifre possibili, anche in
considerazione del fatto che tutti voi consiglieri avete ricevuto con anticipo tutta l’imponente
documentazione relativa al bilancio di previsione che è stato oggetto di una recente commissione
consiliare.
Peraltro le cifre trovano un conforto autorevole e determinante nel parere di coerenza, congruità ed
attendibilità contabile fornito dal collegio dei Revisori dei Conti, che questa sera è nostro ospite e
che saluto cordialmente e con gratitudine, per il prezioso lavoro che svolgono e la precisa e
puntuale collaborazione che hanno mostrato, oltre, permettetemi di dirlo sinceramente, che per la
velocità con cui adempiono al proprio compito, aspetto che quando si affronta un bilancio di
previsione è sempre molto apprezzato.
I ringraziamenti vanno doverosamente estesi agli uffici che hanno compiuto lo sforzo maggiore
nella realizzazione del bilancio di previsione 2005, l’area finanza e tributi, in particolar modo al
responsabile, sia per la serietà e puntualità del lavoro che per la professionalità mostrata nel recepire
in maniera pressoché immediata le indicazioni contenute nella finanziaria. Trattandosi di un lavoro
che ha comportato tra le altre cose l’individuazione precisa di tagli, operati in maniera non
arbitraria, ma mirata, capite benissimo che questo risultato è stato possibile grazie al prezioso
coinvolgimento dei responsabili dei servizi, che in prima persona vedranno ricadere sulle loro spalle
alcune delle conseguenze negative dei tagli, talvolta dovendovi sopperire con una operatività meno
agevole e meno assistita. A ciascuno di loro, a chi li coordina, come ai colleghi della giunta, il mio
personale ringraziamento ed i complimenti per la preparazione che hanno dimostrato ogni qualvolta
è stato richiesto il loro contributo.
Sindaco:
Grazie Assessore per questo intervento globale. Continuo con i nuovi Assessori, diritto di ospitalità,
lascio la parola all’Assessore ai LL.PP. Francesco Bongio. Credo che si è trovato dal lavoro alla
pensione è immediatamente rientrato con un incarico importante ma devo dire ben apprezzato
sicuramente da parte della Giunta, degli uffici ma anche della cittadinanza. All’Assessore il compito
di presentare il quadro di riferimento dei LL.PP.
Bongio:
L’intervento che mi appresto a fare vuole essere una sintetica illustrazione del programma triennale
delle opere pubbliche 2005-2007 ed in particolare all’elenco annuale 2005 in quanto ritengo lo
strumento qualificante dell’azione amministrativa per l’anno in corso. Nell’esposizione non mi
soffermerò sugli aspetti puntuali di ogni singola scheda, che troverete allegate alla proposta di
deliberazione, ma cercherò di focalizzare gli aspetti salienti dei diversi settori di intervento. Mi
permetto innanzi tutto di ringraziare in questa sede il Responsabile dell’Area Tecnica Ing. Pietro
Ricciardini per il ruolo decisivo nella stesura del piano dimostrando particolari doti professionali e
di competenza amministrativa.
Alcuni interventi che elencherò sono riconducibili a decisioni sia programmatiche che tecniche già
avviate negli anni precedenti.
Per la Viabilità:
Oltre agli interventi di normale manutenzione per il rifacimento degli asfalti in alcune strade, che
eseguiremo nella prossima primavera, abbiamo considerato le lavorazioni di ripristino della
pavimentazione in porfido risultante alquanto ammalorata nel centro storico. Sono previsti
interventi sulla viabilità pedonale, vedasi il potenziamento di tratti di marciapiede, di eliminazione
delle barriere architettoniche, in collaborazione con l’Ufficio disabili del Mandamento, e la messa
in sicurezza degli attraversamenti pedonali.
Con la Polizia Locale provvederemo alla stesura di una rilevazione generale della segnaletica
verticale ed orizzontale presente sul territorio e conseguentemente pianificare l’adeguamento e
rifacimento della stessa. Verranno valutati interventi afferenti sempre alla sicurezza stradale, nuove
installazioni di impianti semaforici; per esempio sono in fase di studio sulla via Forestale e sulla
Strada Valeriana.
Rimanendo sempre nel settore, a preponderante peso viabilistico, particolare considerazione è posta
al proseguimento degli interventi d’urbanizzazione dei Piani Attuativi, denominati “Forestale”,
“Bona Lombarda” e “Rivolta”.
Per quanto riguarda gli interventi sulle strade di montagna nel corso dell’anno sono previsti dei
lavori di sistemazione straordinaria della viabilità in località Categno e S.Carlo.
Acquedotti, fognature e sottoservizi:
Oltre la normale manutenzione ordinaria e straordinaria e l’eventuale ripristino dei guasti nei servizi
sono stati considerati:
• il collegamento tra l’acquedotto di Cosio (Sacco-Piazzolaro) con la nostra rete idrica in
prossimità del Vicolo Nani;
• un intervento sul ripartitore in frazione Serone, nel Comune di Civo, necessario per il
miglioramento dell’approvvigionamento dell’acqua potabile nelle frazioni retiche
Campovico, Paniga e Desco;
• prosegue poi il programma di separazione delle acque nere e bianche in particolare lungo la
Via Merizzi nel tratto tra le vie Martinelli e V°Alpini;
• verrà poi realizzato il collettore fognario in via Barai, zona che attualmente è sprovvista di
tale servizio;
• partecipiamo, in collaborazione con altri Comuni del Mandamento, al miglioramento del
sistema di smaltimento fanghi e disinfezione delle acque in uscita dai depuratori di
Morbegno e Rogolo; miglioramento, è bene sottolinearlo, resosi necessario grazie ai fondi
derivanti dal servizio idrico integrato provinciale (ATO), in ottemperanza a quanto previsto
dalla legge quadro nazionale, denominata Legge Galli;
• in tema di interventi che vedono il Comune di Morbegno agire in sinergia con altre
amministrazioni, ricordo che in questi giorni si è aperto un tavolo di discussione tra
Provincia, Comunità Montana, Comuni di Civo e Dazio nonché il Consorzio per l’Area
Industriale Morbegno-Talamona per la valutazione degli interventi mirati alla realizzazione
del sistema di collettamento della costiera retica orientale con l’obiettivo di migliorare la
qualità del convogliamento delle acque nere e dello smaltimento delle acque bianche
superficiali di tale versante;
• prosegue, come ogni anno, la revisione dell’impianto di illuminazione pubblica sul
territorio;
• sarà presa in considerazione la possibilità di sfruttamento a scopi idroelettrici del salto
sull’acquedotto del Ledino; a questo proposito sono in corso le valutazioni di carattere
amministrativo circa le modalità di realizzazione dell’opera in particolare riferimento alla
possibilità di esperimento di un intervento di finanza di progetto secondo quanto previsto
dalla Legge Merloni.
Difesa del suolo:
In attesa di conoscere le risultanze delle richieste di finanziamento a suo tempo inoltrate per il
ripristino dei danni degli eventi calamitosi, con particolare riferimento alle domande sulla Legge
185/92, procederemo con il 2° lotto per la realizzazione delle opere di sistemazione idrogeologica
del versante orobico nelle località Ferlenda, Grop e Murada.
Un intervento di regimazione idraulica è programmato sulla strada Priula ed incrocio per Bema con
la realizzazione di un collettore verso il torrente Bitto.
Si appalteranno i lavori di riassetto idrogeologico del versante orobico in località Seriole, del
versante retico e di regimazione idraulica del tratto terminale del torrente Bitto con la realizzazione
di nuove briglie e la sistemazione dell’argine.
Verde pubblico:
Sono previsti vari interventi di riqualificazione delle aree verdi comunali, per la definizione dei
quali faccio rinvio alla relazione dell’assessore all’ambiente.
Edilizia pubblica e manutenzione patrimonio:
Riqualificazione della scuola materna Arcobaleno, 2° lotto, con la realizzazione di due nuove aule e
la sistemazione dell’area esterna.
La messa a norma di legge degli impianti elettrici e antincendio al Museo civico.
Stesura dei progetti per la sostituzione del tetto alla scuola Damiani in Via Prati Grassi e la
ristrutturazione dell’edificio scolastico a Campovico.
Nell’ambito dell’appalto calore prosegue l’adeguamento a norma di legge degli impianti di
riscaldamento negli edifici comunali; ricordo che tale contratto vede il suo termine nell’anno in
corso, si procederà successivamente alla valutazione tecnico-amministrativa circa la nuova gestione
degli impianti calore comunali, valutando l’opportunità di convertire gli stessi per l’utilizzo di
forme di energia ambientalmente più compatibili quali il gas metano od il teleriscaldamento.
Una perizia statica sulle strutture murarie del Palazzo Malacrida ci permetterà di programmare i
futuri interventi sul recupero dell’edificio di rilevanza storica ed artistica.
Nel programma delle opere 2005 viene indicata la riqualificazione della piscina comunale Mattei
anche se sono in corso iniziative con la Comunità Montana per una nuova localizzazione.
E’ prevista sull’ex capannone del Foro Boario la realizzazione delle sedi logistiche delle
associazioni presenti in Morbegno.
Questo è il completamento del Piano opere 2005, adesso passo agli interventi degli anni 2006-2007
segnalando quelli ritenuti strategici:
• sistemazione della viabilità in Via S.Martino;
• dismissione della linea elettrica 66 kV delle FF.SS.;
• continuità del riassetto idrogeologico delle costiere retica e versante orobico;
• verifica del sistema di approvvigionamento idropotabile e della sua automazione;
• riqualificazione delle vie centrali, via Vanoni e Viale Ambrosetti;
• metanizzazione delle frazioni retiche di fondovalle;
• restauro dell’ex convento di S.Antonio e del Palazzo Malacrida;
• realizzazione di nuovi parcheggi o di ampliamento degli esistenti come quello ubicato in via
Ghislanzoni, di quello di pertinenza del municipio o quello previsto nel sottosuolo
nell’ambito della riqualificazione del campo sportivo di S.Antonio;
• proseguimento dell’arteria che dal polo fieristico raggiungerà la via Forestale;
• realizzazione della strada tagliafuoco sopra la frazione di Valle;
• sistemazione dell’incrocio S.S.38 Via Forestale e via Valgerola;
• separazione delle acque bianche e miglioramento del sistema dei reflui delle frazioni Desco,
Paniga e Campovico.
Per il Piano opere anni 2006 e 2007, mi permetto ricordare che le iniziative saranno ripresentate
nell’anno prossimo e per la loro revisione si chiede sin d’ora la collaborazione di tutti voi esimi
colleghi per quanto riguarda in sede opportuna le eventuali osservazioni ed integrazioni al fine di
migliorarne costantemente e rappresentarne sempre più compiutamente l’esigenza della
cittadinanza. A tale proposito piena collaborazione a recepire e discutere le osservazioni mentre i
nostri uffici competenti sono a vostra disposizione per delucidazioni tecniche e chiarimenti in
merito.
Termino l’intervento sottolineando il fatto che alle opere programmate nel Piano per l’anno 2005
vanno ad aggiungersi le iniziative finanziate nei programmi triennali scorsi, e quelle recenti del
Piano integrato del Commercio che impegneranno notevolmente l’Area Tecnica nei prossimi mesi.
Rimarco questa situazione per evidenziare l’opportunità di una indispensabile ristrutturazione
dell’ufficio operativo nel settore Lavori Pubblici. Alla finalità di mettere in atto una corretta
gestione delle opere valuto l’attuale organico insufficiente. Numerosi e troppi sono gli incarichi di
progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza che vengono assegnati a dei
professionisti esterni, mentre ritengo auspicabile, per l’immediato futuro, l’incremento delle attività
progettuali e tecniche delle nostre risorse interne, in ottemperanza tra l’altro a quanto prescritto
dalla vigente normativa sui lavori pubblici.
Spero che si possa realizzare all’interno dell’Amministrazione comunale una nuova struttura che
garantisca maggiore profusione di energie capace di progettare, verificare la corretta esecuzione dei
lavori ed il rispetto delle prescrizioni contrattuali e soprattutto delle tempistiche realizzative.
Mi permetto inoltre di dare particolarmente risalto alla basilare importanza che rivestono le
lavorazioni dei piccoli e quotidiani interventi di manutenzione ordinaria. E’ sotto gli occhi di tutti
che la nostra città ha raggiunto in questi anni dei buoni livelli manutentivi ma ci sono ancora molti
spazi per migliorare e rendere sempre di più Morbegno una città ordinata, pulita e vivibile.
Un’intensa attività di monitoraggio sul territorio e le attente e puntuali segnalazioni dei cittadini,
nonché la collaborazione dei futuri Comitati di zona e di frazione, possono contribuire in maniera
sostanziale nell’affrontare anomalie e disservizi.
Trascorsi questi mesi di attività, mi sono reso conto delle molteplici difficoltà che caratterizzano il
mondo dei lavori pubblici nella realtà comunale, ma sono però consapevole che la condivisione da
parte del Sindaco e dei colleghi della Giunta e soprattutto anche il coinvolgimento diretto di tutto il
personale tecnico, impegnato a vario titolo e responsabilità nel settore, porteranno al
raggiungimento di obiettivi per gli interessi della collettività ed il miglioramento della città.
Sindaco:
Grazie Assessore. Lascio la parola all’Assessore all’ambiente, Cristina Pinciroli. Qui il battesimo
questa sera è già stato ricevuto, abbiamo già iniziato a discutere sulle questioni dell’ambiente, credo
che il suo è il compito più difficile perché in pochi giorni, neanche in poche settimane, le è stato
chiesto di iniziare a disegnare un Assessorato completamente nuovo nella storia amministrativa di
Morbegno che tocca diverse aree, diverse competenze e quindi non è facile dentro questo scenario
muoversi.
Pinciroli:
Ho anche l’aggravante di essere a capo di un Assessorato di nuova istituzione e quindi in una
condizione di maggior difficoltà perché non ho alle spalle una programmazione già avviata, quindi
una definizione di competenze specifiche di questo Assessorato. Ciò non di meno ritengo di essere
fortunata perché questa Amministrazione si pone comunque in continuità con quella precedente che
in campo ambientale aveva già dimostrato la sua sensibilità e il suo interesse.
Quindi azioni che prima erano lasciate un po’ non dico alla casualità ma comunque all’iniziativa di
vari assessorati, e che quindi mancavano forse di un coordinamento ma che erano state ugualmente
attivate e seguite, spero che con l’istituzione del nuovo Assessorato possano entrare più a sistema,
essere seguite in maniera più approfondita, coordinate e anche potenziate.
Sono temi che comunque saranno affrontati necessariamente in collaborazione con altri assessorati
perché l’ambito di competenza dell’ambiente è e resterà sempre di difficile definizione, quindi
l’assessorato opererà spesso in collaborazione soprattutto con l’assessorato all’Urbanistica e ai
Lavori Pubblici dove gli ambiti di competenza più facilmente si sovrappongono e diventano
complementari, ma non escludo importanti collaborazioni anche con gli altri assessorati.
Esistono comunque delle competenze più propriamente delimitabili e quindi più mirate del nuovo
assessorato, come quelle dell’inquinamento nelle sue molteplici manifestazioni. Alcuni temi sono
già stati anticipati, quindi non ritengo, se non su richiesta esplicita, ritornare su quelli che sono gli
orientamenti di questo assessorato in termini di inquinamento. Sicuramente la presenza di un nuovo
assessorato garantirà una maggiore sensibilità e controllo di tutte le tematiche attinenti.
Altra iniziativa propria di questo Assessorato è completamente nuova, è quella della attivazione dei
processi di Agenda 21, un campo dove si sperimenterà questo assessorato e chi collaborerà con esso
e riteniamo che l’operazione possa essere facilitata dal bando che è stato appena istituito dalla
Regione Lombardia che prevede dei finanziamenti proprio in questa direzione. L’assessorato con
gli uffici si sta attivando per poter attingere a tali finanziamenti, ciò non di meno se anche non
riusciremo ad averli questo impegno faceva parte delle linee della campagna elettorale e quindi
sicuramente sarà ugualmente perseguito.
Più nel merito invece degli interventi puntuali che si pongono in continuità con azioni già attivate
dalla precedente amministrazione, soprattutto nel campo del verde, nell’anno in corso sicuramente
decollerà il progetto del Parco della Bosca, un parco che il Comune probabilmente non ha ancora
adeguatamente valorizzato per la mancanza di adeguate risorse. Finalmente per fortunate
circostanze, grazie anche però all’impegno che c’è stato negli anni precedenti nella definizione del
programma pluriennale degli interventi, il Comune ha potuto accaparrarsi un’importante
finanziamento regionale attivato dall’Assessorato all’agricoltura con il tramite della Provincia di
Sondrio. La disponibilità del documento già predisposto molto apprezzato dalla Provincia ha
permesso di garantire al Comune di Morbegno e alla Comunità Montana che è l’altro ente istitutore
del parco, di poter fruire di ingenti finanziamenti la cui definizione precisa non è ancora stata data
ma sarà di prossima definizione, che permetterà l’attuazione di una parte consistente di quanto è già
stato programmato e contemplato da questo documento.
Apro una parentesi: la prossima seduta della Commissione Territorio sarà chiamata proprio su
questo tema ad un approfondimento e quindi ad una presentazione e conoscenza del programma
pluriennale degli interventi del Parco e quindi sarà un’altra sede in cui troverà adeguato spazio il
Parco della Bosca.
Gli interventi che si concretizzeranno in questa annualità e in quelle immediatamente successive
sono di riforestazione del Parco e quindi in parte interventi specifici sul verde e in parte interventi di
infrastrutturazione. Verranno realizzati percorsi pedonali, le piste ciclabili, verrà separata la strada
ad uso agricolo da tutti gli altri sistemi di percorsi e quindi finalmente si potrà definire il sistema di
percorrenza e di fruizione del parco con un grosso potenziamento della sua riforestazione e la
rinaturalizzazione anche del fosso esistente.
Interventi invece più contenuti in termini di costi ma non meno importanti saranno più sporadici sul
territorio comunale con una corretta ripartizione sullo stesso. Forse il primo a decollare
probabilmente sarà quello di via Cortivacci, un progetto già in fase avanzata di definizione che
porterà alla attrezzatura dell’area dell’ex macello e dell’area a ridosso del Museo con una
specializzazione per la fruizione dei bimbi e quindi con adeguate attrezzature, mentre la parte
rimanente del giardino verrà recuperata più in termini proprio di giardino e quindi a verde.
Inoltre verrà associata alla struttura della Biblioteca la parte più retrostante, più marginale del
giardino attraverso la realizzazione di un cancello che verrà realizzato dallo stesso progettista della
Biblioteca e quindi anche in continuità dal punto di vista dell’esito formale dell’intervento, di modo
che la Biblioteca potrà anche godere a progetto realizzato di uno spazio all’aperto.
Altri interventi che verranno realizzati sono quello dell’area del monumento Vanoni che è stato
oggetto forse anche di qualche polemica, di qualche critica per il taglio delle piante. Se questo è
stato giustificato da motivi oggettivi di malattie delle piante per cui non potevano più essere
mantenute in vita, l’intervento che intendiamo attivare nell’anno è quello di una ripiantumazione
con essenze più adatte e compatibili con l’area e con l’arricchimento con attrezzature leggere di
modo che quest’area si specializzi come complementare di quella sull’altro lato della Forestale che
ha una connotazione più per il gioco dei bambini.
Altro intervento quello in via Ghisa, il giardino già esistente che verrà sostanzialmente riqualificato.
Un intervento significativo anche sulle frazioni che verrà attivato è quello dei giardini delle scuole:
l’intervento comporterà una riqualificazione complessiva di questo giardino con la possibilità di
renderlo anche maggiormente fruibile da parte dell’intera popolazione della frazione.
Mi ricollego poi al discorso già anticipato in apertura dal Sindaco sull’orto botanico: sono state già
condotte alcune verifiche sulle potenzialità dell’orto botanico. Un obiettivo è quello di dare a
brevissimo termine un incarico ad un tecnico competente che ci sappia dare adeguati elementi per
capire quella che è la vera vocazione di quest’area. La definizione di orto botanico non è pertinente
molto probabilmente con quest’area perché per sua definizione comporta dei tipi di attrezzature e di
azioni che non sono proprie del giardino. Più facilmente e credibilmente si può parlare di arboreto
cioè di un’area dove potrebbero essere impiantate essenze tipiche del versante orobico e quindi in
questi termini mantenere quella sua vocazione didattica che doveva essere l’elemento
caratterizzante dell’area e che comunque sarà più confacente con la natura dei luoghi.
Su un altro campo cioè il versante della viabilità anche qui ho avuto modo di anticipare quelli che
sono gli obiettivi dell’assessorato, li ribadisco, li specifico: il potenziamento del sistema della
fruibilità in senso pedonale e ciclabile della città è un obiettivo prioritario. Si concretizzerà con
interventi a volte anche di carattere micro, a volte invece più consistenti. L’obiettivo è quello di
arrivare ad abbattere le barriere architettoniche e a rendere fruibile in termini ciclabili non solo le
aree verdi ma anche il tessuto urbano, perché l’obiettivo a lungo termine è quello di ribaltare o
quanto meno di riequilibrare il rapporto tra l’auto e l’uomo, rendere Morbegno una città a misura
d’uomo, molto più vivibile, dove spontaneamente il cittadino si senta con il desiderio di lasciare la
macchina a casa e di spostarsi in altra maniera, con ricadute positive automaticamente sul problema
dell’inquinamento e anche su quello dei parcheggi che verrebbero usati da chi ne ha realmente
bisogno.
Tema ancora molto vasto che l’assessorato affronterà in stretta collaborazione con quello ai LL.PP.
è quello dell’approvvigionamento idrico e dello smaltimento delle acque, quindi su tutto il sistema
dei sottoservizi. Puntualmente gli interventi saranno seguiti dell’assessorato di competenza, però
quello all’ambiente eserciterà in questo campo un’azione di programmazione e di coordinamento,
perché i legami tra queste azioni di opere pubbliche e le implicazioni ambientali sono molto elevati.
Importante è il progetto del monitoraggio complessivo sulle sorgenti con il sistema del telecontrollo
che permetterà di avere una conoscenza in tempo reale dello stato delle sorgenti comunali e quindi
di anticipare tutti i problemi che potrebbero verificarsi in condizioni critiche, ed analogamente tutte
le forme dello smaltimento delle acque legate ad azioni già elencate precedentemente
dall’assessore.
Altro grosso tema, e dopo concludo, è quello dell’uso delle risorse energetiche. In questo campo
l’assessorato sarà chiamato a coordinare due importanti iniziative: una è quella della creazione della
centrale idroelettrica sull’acquedotto del Ledino, l’altra quella del teleriscaldamento.
Per quanto riguarda la prima si tratta un po’ di un ritorno alle origini in quanto la centrale del
Ledino già era tale, è una sorgente comunale che necessita allo stato attuale di una manutenzione
abbastanza pesante. Contestualmente si è pensato ad un progetto importante di ripristino della
centrale che consentirebbe attraverso lo sfruttamento del salto naturale dell’acqua di mantenere la
funzione di acquedotto e senza contaminazione delle acque produrre anche energia. Questa azione
potrebbe essere sia coordinata e realizzata direttamente dall’ente, sia affidata ad un intervento di
project financing, è ancora una valutazione che deve essere approfondita, sicuramente comporterà
comunque un ritorno economico per l’ente.
L’altro tema, quello del teleriscaldamento, è già stato in parte anticipato dal Sindaco, è
un’importante novità per il Comune di Morbegno, ritengo che sia importante perseguire questa
iniziativa che in territorio valtellinese ha pochi precedenti, cito quello di Tirano. Le caratteristiche
sono diverse perché comunque diversi sono gli operatori e le forme di energia che vengono
utilizzate, sta di fatto che in questo caso non è stato il Comune il soggetto proponente ma è stato un
soggetto privato, è stata la SEM e quindi il Comune l’ha esaminato con le caratteristiche con cui è
stato sottoposto. Quello che ha cercato di fare era di garantire, pur essendo un intervento di carattere
privato, che la contropartita fosse di interesse pubblico e queste garanzie verranno controllate
attraverso uno strumento che è una convenzione tra la parte pubblica e la parte privata e le ricadute
saranno significative sia in termini economici per l’ente e per l’utente, e quindi i cittadini nella loro
totalità, sia in termini di inquinamento, perché il teleriscaldamento consentirà l’eliminazione di tutta
una serie di vetuste caldaie a gasolio o altre sostanza altamente inquinanti che finalmente verranno
dismesse a vantaggio delle emissioni e dei problemi quindi di carattere ambientale.
Sindaco:
Grazie assessore. Solo una precisazione per i Consiglieri sul discorso della Bosca: in bilancio
trovate una cifra molto bassa rispetto a quanto correttamente l’assessore ha raccontato in quanto
quella cifra riguarda i trasferimenti che la Provincia fa sui fondi dei parchi ogni anno e che viene
utilizzato per la gestione ordinaria del Parco, mentre tutto quel grosso intervento che permetterà la
realizzazione di gran parte del Piano decennale delle opere sarà finanziato dalla Provincia che
gestirà direttamente i fondi, quindi non entreranno sul bilancio del Comune in quanto rimarranno in
capo all’ente Provincia. Chiaramente il Comune è chiamato alla massima collaborazione, come
stiamo facendo.
La parola all’Assessore all’Urbanistica, con i restanti assessori non mi soffermo sulla presentazione,
ormai ci conosciamo già.
Gavazzi:
Io avevo preparato un’introduzione relativamente a una questione che è stata oggetto di dibattito
abbastanza consistente questa sera cioè legata alla questione dell’antenna, del traliccio. Questo per
il fatto che se è stata una questione di carattere generale che è stata affrontata molto dalla Giunta,
dal Sindaco, sicuramente ha riguardato soprattutto nella passata Amministrazione senz’altro anche
il mio ruolo come assessore all’urbanistica, che ha valutato in termini anche di Commissione
Edilizia il progetto stesso, che poi è stato approvato, indipendentemente dal fatto che vi fosse
un’approvazione fondamentale da parte della competenza specifica affidata agli esperti ambientali.
Vorrei solamente dire poche cose: innanzi tutto scindere la questione che, secondo me, è stata più
volte messa insieme tra la questione delle emissioni dovute all’antenna e la questione invece di
carattere ambientale cioè legata al traliccio e all’inserimento del traliccio in quel luogo. Sono
ovviamente due questioni differenti, entrambe hanno la stessa importanza, una delle quali quella
delle emissioni ha avuto comunque un suo esito, una sua riconosciuta rispondenza delle normative a
cui eravamo sottoposti in quanto ente pubblico, normative che sono di carattere nazionale. Rimane
aperta ovviamente la questione invece ambientale rispetto alla quale è stata presa una decisione, è
stata fatta una scelta, sono state fatte delle critiche, delle disquisizioni. Penso che ciascuno di noi,
cittadini di Morbegno, abbia avuto modo di confrontarsi, di discutere sotto diverse forme rispetto a
quell’aspetto particolare. Voglio solo dire due cose: che non ritengo né ho mai ritenuto che sia
l’unicità nella definizione della disposizione di qualcosa, di un oggetto edilizio più o meno
importante che sia, sicuramente esistono sempre delle alternative. Quello che voglio affermare è che
non ritengo che sia stato casuale definire quella posizione lì in cui è stata collocata ma, lo
sottolineo, non ritengo ci sia mai unicità nella scelta della collocazione, semplicemente perché
quella è stata, secondo tutta una serie di considerazioni, la scelta che è venuta fuori. Ma la cosa che
voglio sottolineare è che mi è sembrato che nei confronti del traliccio vi sia stata la trasformazione
di un qualcosa che è diventato quasi un mostro, l’ho sentito dire anche questa sera, io non ho mai
ritenuto né li ritengo né i tralicci dell’alta tensione né i tralicci in sé un elemento che di per sé è
brutto. E’ un oggetto edilizio che esprime sicuramente la modernità, dopo di chè rimane aperto il
problema che dicevo, quello della collocazione, della sua compatibilità o meno con altre presenze e
rimane aperto ovviamente le motivazioni con cui sono state scelte le modalità in cui dovesse essere
posto in quel luogo. Però la cosa che ritengo è che i mostri che sono appartenuti alla società
soprattutto della seconda metà del ‘900, che ci appartengono ancora, siano sostanzialmente altri dal
punto di vista della presenza nel paesaggio. Penso ai capannoni lungo le strade, penso
all’urbanizzazione spesso selvaggia, penso all’espansione residenziale che generalmente dove sono
avvenute sono fondamentalmente dei dormitori senza riuscire a contribuire a definire delle forti
identità di luogo, penso al kit diffuso ormai da un secolo con finte colonne, finti archi in cemento
armato, finti tetti, penso che dal punto di vista della riuscita estetica e degli argomenti da affrontare
da questo punto di vista, non del problema emissioni e quindi dell’inquinamento di qualsiasi tipo,
sia un argomento che se lo si vuole affrontare ritrova personalmente il mio particolare interesse ma
che possa essere affrontato in modo molto più complessivo, seppur ritengo sia un argomento
particolarmente interessante.
Passo alla elencazione più puntuale, con un breve commento, dei temi che ritengo di maggior
rilievo per quanto compete a questo Assessorato. Per inciso voglio fare un ringraziamento agli uffici
che hanno fatto riferimento al mio assessorato sia l’urbanistica che l’edilizia privata, facendo anche
riferimento alla particolare attività che ha avuto anche in quest’anno soprattutto l’ufficio edilizia
privata per la forte attività non solo delle vecchie concessioni edilizie che oggi si chiamano
permessi di costruire, ma anche delle pratiche di dichiarazione di inizio attività.
Il primo punto di cui voglio parlare è relativo all’ex Convento e chiesa di S.Antonio. Ho sempre
fermamente creduto nella assoluta priorità da dare ai lavori di restauro e rifunzionalizzazione
dell’intero complesso conventuale. I lavori di rifacimento dell’intera struttura di copertura della
parte conventuale, i lavori in corso per il restauro dei cicli di affreschi nella chiesa e la realizzazione
dell’auditorium prossima all’apertura del cantiere, sono dimostrazione di un obiettivo tenacemente e
costantemente perseguito e che vogliamo continuare a perseguire. Il positivo rapporto con
Provincia e Comunità Montana in merito a questo progetto ci fa ben sperare su un prossimo lotto
già nel 2005 incentrato sul 1° chiostro, che necessita urgentemente di lavori di consolidamento degli
intonaci di facciata, ma anche di un completamento almeno della sala riunioni al 2° piano che, in un
primo tempo, potrebbe ospitare anche delle mostre, che sappiamo sono in qualche modo abbastanza
escluse dalla destinazione che avrà la Chiesa.
Palazzo Malacrida:
Con quest’anno vorremmo cominciare ad affrontare i diversi problemi legati all’altro “gioiello di
famiglia”: il palazzo Malacrida; esso necessita di risoluzioni in termini di verifica e consolidamento
statico in alcune delle sue parti, oltre che a considerazioni complessive in merito alle destinazioni
possibili da definire per l’intero immobile.
Area Martinelli: La impossibilità di procedere alla collocazione della grande distribuzione per le
sopravvenute disposizioni legislative regionali, comporta una rettifica della proposta progettuale da
parte della proprietà, che è in corso di predisposizione, con la riduzione da “grande” a “media”
distribuzione della parte commerciale. L’eventuale accordo tra le parti, cioè Comune e proprietà
privata, potrà in questo modo essere risolto con una procedura di variante urbanistica più snella,
cioè di sola competenza comunale, in seguito alle rettifiche fatte alla L.R. 9/99 sui Programmi
Integrati di Intervento. Riteniamo comunque che debbano rimanere invariati gli obiettivi urbanistici
contenuti nel Documento di Inquadramento, in merito alla dislocazione dei volumi e delle relative
funzioni, agli spazi pubblici (piazza, strada pedonale, parcheggi), alla viabilità e agli standard
qualitativi; questo anche nel caso che il progetto, così come riferitoci dalla proprietà, intenda
ridefinire ad altra destinazione i 2500 mq di superficie commerciale che vengono meno, passando
alla risoluzione di una media superficie di vendita.
Viabilità: E’ tema particolarmente sotto i riflettori quello della nuova SS 38. E’ stata resa nota dallo
stesso Presidente della Provincia la difficoltà o addirittura impossibilità di reperimento dei
finanziamenti per la realizzazione del primo lotto Fuentes-Tartano come da progetto esecutivo
approvato. Per questo sono in corso delle valutazioni su ipotesi alternative che possano ridurne i
costi. Ho già avuto modo di affermare che la riduzione dei costi di realizzazione dell’infrastruttura
può corrispondere ad una soluzione a minor impatto ambientale, oltre che ad una sua maggior
probabilità di esecuzione in tempi più rapidi dell’intero lotto Trivio-Tartano, nonché a lasciare
aperte maggiori speranze di risoluzione in tempi brevi per le restanti situazioni problematiche sul
resto del fondovalle valtellinese dopo il Tartano cioè andando verso Sondrio e poi verso Tirano.
Stiamo inoltre procedendo all’acquisizione delle aree per la realizzazione della bretellina di
S.Marco che passerà ad est del convento di S.Antonio.
Ci auguriamo di perseguire in tempi brevi, di concerto con gli enti sovracomunali, C.M. ma anche
Provincia, la prosecuzione della nuova strada area industriale - polo fieristico, affinché possa
connettersi al più presto con la via Forestale, così come la realizzazione del nuovo ponte per
Campovico che possa realmente dare una svolta non solo in termini di comunicazione con le
frazioni ma anche di risoluzione rispetto ad un uso più pertinente del Ponte di Ganda.
Variante Generale di PRG: Siamo in attesa dell’approvazione della riforma urbanistica annunciata
per i prossimi giorni dalla Regione Lombardia, dallo stesso Ing. Bordoni, ce l’aspettiamo addirittura
probabilmente per la settimana prossima, così come è probabile nel senso che mi pare che può
essere legiferato da parte della Regione fino a 45 giorni prima della data elettorale quindi dovrebbe
essere prossima, se così è come è stato annunciato. Quindi compatibilmente con le implicazioni che
questa riforma urbanistica comporterà, e potrebbero essere implicazioni anche rilevanti, avremmo
previsto entro febbraio la presentazione a tutti i consiglieri da parte dei progettisti, degli indirizzi
progettuali che si intendono proporre con la Variante Generale. Entro la fine del mese di febbraio
sono previste anche due assemblee pubbliche di incontro con la popolazione, una per Morbegno ed
una per le frazioni, dove verranno presentate le proposte in merito ai sistemi della viabilità, del
verde, dei servizi pubblici. Questo perché a primavera si intenderebbe arrivare alla 1^ adozione
della Variante generale.
Sindaco:
Prima di passare la parola a Mauro Monti per il commercio e turismo, anche qui due precisazioni
importanti: la prima è anche il riconoscimento dell’Amministrazione comunale ai nostri
rappresentanti in sede di Parlamento in quanto è ufficiale il finanziamento previsto sulla legge
finanziaria per il S.Antonio, un finanziamento che dovrebbe portare nelle casse del Comune una
prima tranche di 300.000,00 nel 2005, di 100.000,00 nel 2006 e di 400.000,00 nel 2007.
Siamo in attesa della pubblicazione della legge dove dovrebbe essere confermato questo, ma stante
le precisazioni che sono venute dai nostri parlamentari diamo per acquisito questo e quindi il
ringraziamento per il lavoro fatto e la possibilità di poter utilizzare anche questi fondi per andare
oltre sul progetto del S.Antonio.
L’altra è solo un’informazione: proprio in questi giorni anche l’Amministrazione Comunale ha
aderito a quel Comitato per le strade 36 e 38 promosso dalla Provincia e proprio oggi abbiamo fatto
una prima seduta del Comitato ristretto, non ha ancora un nome preciso, per studiare le possibili
forme alla ricerca del maggior consenso possibile che possa portare in Valtellina il maggior numero
di finanziamenti possibili e vedere poi come saranno utilizzati, questo è l’obiettivo del Comitato al
quale hanno aderito 68 Sindaci su 78, quindi quasi la totalità. Lascio la parola all’Assessore Monti.
Monti:
Il momento che stanno attraversando il commercio e le attività produttive in genere risentono in
maniera sempre più sensibile della concorrenza dei paesi emergenti, del caro euro e del suo
conseguente minore potere d’acquisto.
Il sostegno che quindi questa Amministrazione si prefigge di dare a queste attività non sarà solo
quello di rendere viva Morbegno con manifestazioni di vario genere ma anche di fornire loro un
nuovo tipo di servizio. Esso consisterà nel tenere costantemente informati imprese, associazioni ed
anche famiglie su bandi o misure regionali che siano in grado di erogare contributi o finanziamenti.
Come abbiamo fatto nel 2004 con il P.I.C., un intervento che ha portato sul territorio di Morbegno
1.250.000,00 a fondo perso, provvederemo poi a dare assistenza e consulenza ai soggetti interessati,
direttamente o tramite uffici competenti a noi collegati.
Sarà il nostro modo per sostenere chi vuole intraprendere, sviluppare o migliorare la propria attività
in un momento di contrazione del commercio.
Sempre a sostegno del commercio, collaborando con il Consorzio Turistico Porte di Valtellina e con
l’Unione Commercianti, stiamo portando avanti un progetto di fidelizzazione dell’utenza grazie ad
un finanziamento regionale che ci permetterà di coprire il 50% dei costi.
Si chiamerà “Fidelity Card” e permetterà agli esercenti che vorranno aderire di distribuire ai loro
clienti una carta elettronica che offrirà opportunità superiori a quelle offerte da carte attualmente
distribuite dalla grande distribuzione. Sarà un modo per offrire anche al piccolo dettaglio la
possibilità di essere inserito in progetti di promozione che con le sue sole forze non potrebbe mai
fare. Abbiamo sottoposto la nostra iniziativa all’esame anche delle banche locali e dell’Unione
Commercianti, ottenendo la loro approvazione e partecipazione, quello che ci importava di più.
Quest’anno inizierà la propria attività anche la nuova società “Eventi Valtellinesi”, costituita dalla
Comunità Montana e dal Comune di Morbegno per la gestione del Polo Fieristico. L’intenzione,
almeno nel programma, è quella di arrivare a stilare un programma di 4/5 manifestazioni all’anno
gestite direttamente da “Eventi Valtellinesi” per poi affittare per i rimanenti periodi la struttura a chi
ne farà richiesta. Al fine di poter raggiungere questo scopo, credo sia importante chiedere ai soci
uscenti di Ente Fiera, che è stata definitivamente chiusa con la fine del 2004, cioè Provincia e
Camera di Commercio, di riconoscere nel Polo di Morbegno un centro di valenza provinciale e
quindi di sostenerne l’attività, sia politicamente che economicamente. La gestione degli ultimi tre
anni insegna che si può arrivare a mantenere attiva la struttura senza registrare perdite d’esercizio.
Dal Polo parto poi per parlare di sport ed in particolare di impianti sportivi. Abbiamo iniziato l’iter
che ci dovrebbe portare a costruire la nuova piscina nell’area esistente tra il Centro Zootecnico ed il
Polo. In questo progetto sono coinvolte oltre a noi anche la Comunità Montana e la società che
gestisce attualmente il Palasport. Prendiamo atto che la Comunità Montana ha deciso di partecipare
alla costruzione di una struttura sul territorio di Morbegno ma di interesse mandamentale e questo
non può che farci piacere, vogliamo considerarla un’inversione di tendenza rispetto a quello che era
stato fino ad oggi. Si porrà poi il problema di come andare a trasformare l’attuale piscina quando
verrà dismessa e per trovare una soluzione abbiamo scelto come interlocutore la Provincia sapendo
la necessità di spazi che ha l’Istituto Professionale, sia ad uso scolastico che sportivo.
50.000,00 per impianti sportivi che molto
Nel bilancio dei lavori pubblici ci sono poi
probabilmente verranno utilizzati per costruire un nuovo campo sportivo, anche se di dimensioni
più piccole ed a fianco di quello esistente nel Parco della Bosca, per far fronte alle crescenti
esigenze della scuola di calcio. Provvederemo anche alla messa a norma degli spogliatoi e ad una
adeguata illuminazione dell’area.
Sempre nel progetto potrebbe rientrare anche lo spostamento del piccolo campetto di Campovico,
che attualmente necessita di un intervento di manutenzione piuttosto importante, affiancandolo a
quello che verrà realizzato e riunendo così le strutture sportive presenti nel Parco in un’unica area.
In questi giorni andremo poi a rinnovare la convenzione con la Morbegnese circa la gestione dei
campi sportivi, abbiamo preso due mesi di tempo rispetto alla scadenza che era quella del 31
dicembre in quanto la Morbegnese stessa ci ha richiesto di poter andare a chiudere il bilancio 2004
prima di decidere sul da farsi.
Non mi sono soffermato a parlare di turismo in quanto questo tipo di attività la stiamo portando
avanti in accordo con il Consorzio Turistico e con risultati che ritengo più che soddisfacenti.
Le somme che abbiamo a disposizione comunque per questi assessorati sono pressochè invariate e
questo ci permetterà di programmare e di sostenere iniziative turistiche e sportive che ricalcheranno
a grandi linee quelle degli anni passati, quindi non sto ad elencarle sono quelle iniziative che come
assessorato portiamo avanti ormai da parecchi anni, partendo dal Carnevale tra qualche giorno per
andare poi a finire con “Brilla il Mandamento di Morbegno” dove collaboriamo con l’Unione
Commercianti. Devo dire che sotto un punto di vista turistico è auspicabile un rapido intervento sul
Parco della Bosca, sicuramente turisticamente parlando sarà un notevole valore aggiunto a quanto
già può offrire Morbegno. Lo stesso si può dire, anche se in misura minore, del Doss de la lumaga,
ma sicuramente il Parco della Bosca, se dovesse venire completato con le piste ciclabili che
andranno a completare l’anello, con una sentieristica e magari anche con un punto di ristoro
all’interno del Parco, può sicuramente diventare un’attrattiva turistica di notevole interesse per il
nostro Mandamento.
Sindaco:
Grazie Assessore, anche per la buona notizia che ci ha dato sul “Carnevalissimo”, visto che
avevamo qualche paura, quest’anno lo sforzo è stato ancora più forte ed è l’occasione anche per
ringraziare i carristi che, nonostante i tempi molto ristretti per il Carnevale alle porte, riusciamo a
mantenere questa tradizione e credo ad essere ancora l’unica città in grado di offrire una
manifestazione come questa con i carri.
La parola all’Assessore alla Cultura e Istruzione Peyronel.
Peyronel:
Chiedo scusa se ci sarà qualche ripetizione di cose già dette, però succede agli ultimi di solito di
ripetere. Questa Amministrazione, avendo ben presenti i propri impegni elettorali e proseguendo
una lunga tradizione di attenzione e interesse per il mondo della scuola e per la promozione
culturale della città, conferma anche in questa proposta di bilancio la volontà di lavorare
attivamente per favorire le migliori opportunità di crescita in questi settori.
La scuola italiana sta attraversando un difficile momento di riforma degli ordinamenti complessivi,
con grave rischio, a mio avviso, di un graduale e strisciante disimpegno, anche economico, dello
Stato. E’ importante, in questa situazione, che le Istituzioni scolastiche e gli Enti locali accrescano i
momenti di confronto e di programmazione condivisa delle scelte che mirano invece al
rafforzamento e alla qualificazione di strutture e servizi scolastici.
Per quello che riguarda le più strette competenze comunali, questa Amministrazione conferma in
primo luogo un impegno sulle strutture. Sono attualmente in corso i lavori di ampliamento della
Scuola dell’Infanzia “Arcobaleno” e, con gli impegni previsti dal piano opere per il 2005, sarà dato
completamento all’intervento per tutte e sette le nuove aule e per la sistemazione degli spazi esterni,
il giardino, compresa la risistemazione dell’area a sud della scuola elementare “Damiani”, dove sarà
ricavato uno spazio aperto per il gioco e l’attività motoria o sportiva. Anche l’area esterna della
Scuola elementare di Campovico sarà meglio attrezzata come area di gioco e svago per i bambini
della scuola e della frazione, mentre la Scuola dell’Infanzia di Paniga sarà oggetto di un importante
intervento di adeguamento dell’edificio e degli impianti alle norme di sicurezza. Ancora, lo voglio
credere, questo sarà finalmente l’anno in cui cominceranno i lavori di costruzione della palestra di
via Faedo - mi spiace che non ci sia il Cons. Rovedatti che su questo tema però ha già detto la sua
anche questa sera - a servizio della Scuola Media “Vanoni”.
Tutto questo, in termini di opere, nel 2005, ma quest’anno sarà anche il tempo per progettare e
individuare possibilità di finanziamento per ulteriori interventi di ammodernamento che dovranno
trovare attuazione nei prossimi anni, quali il secondo lotto della Scuola “Arcobaleno”, il rifacimento
del tetto della scuola elementare “Damiani” e l’adeguamento della Scuola elementare di
Campovico.
Oltre all’impegno sulle strutture, proseguirà in quest’anno scolastico la piena collaborazione con le
scuole materne, elementari e media del nostro Comune, una collaborazione che ha trovato sempre
disponibilità di investimenti nei servizi e nel finanziamento di progetti e proposte innovative di
offerta formativa, voci di spesa che trovano conferma, in funzione del Piano per il Diritto allo
Studio, anche in questo bilancio.
L’impegno per la promozione della cultura nella nostra città trova nella Biblioteca “Vanoni” e nel
Museo di Storia naturale due istituzioni di estrema importanza.
La Biblioteca, in modo particolare, prosegue la sua fondamentale opera di promozione della lettura
e di offerta qualificata di altri servizi culturali.
Alcuni dati riportati nella relazione annuale sull’attività svolta nell’anno appena concluso sono
sintomatici dell’importanza del servizio svolto: 1717 libri nuovi, oltre 36.500 prestiti a domicilio
per più di 3100 utenti attivi, senza citare l’offerta di opere di consultazione, di quotidiani e
periodici, di materiali multimediali. Il bilancio comunale risponde alle esigenze dei servizi della
biblioteca con un impegno economico notevolissimo: i costi per le spese di personale e per il
funzionamento del servizio si aggirano attorno ai 165.000 euro, mentre gli investimenti specifici per
l’incremento librario, documentario e per gli abbonamenti del 2005 saranno pari a 22.300 euro,
oltre a 5.000 euro per uno specifico progetto di catalogazione.
C’è un dato ancora, sempre nella relazione sull’attività svolta dalla Biblioteca nel 2004, che val la
pena di esaminare, ed è quello che si riferisce agli utenti del servizio prestito: il 48% dei cittadini
che hanno fruito del prestito a domicilio risiedono nel comune di Morbegno, mentre il 52%
proviene da altri paesi, quasi tutti, come è ovvio, del Mandamento della Bassa Valle. Non è perciò
fuori luogo rinnovare anche in questa occasione alla Comunità Montana Bassa Valtellina la
richiesta di un impegno economico forte e significativo a sostegno della Biblioteca di Morbegno,
così come avviene da parte di altre Comunità Montane per altre biblioteche centro mandamento
della Provincia di Sondrio, per i servizi offerti, anche perché il potenziamento dei servizi o i nuovi
servizi che si possono prevedere nell’ottica di un unico Sistema bibliotecario provinciale
favoriranno ulteriormente l’integrazione delle biblioteche mandamentali tra loro e con i punti di
prestito dislocati nei comuni più piccoli, ma richiederanno inevitabilmente l’impiego di maggiori
risorse che, necessariamente, non potranno essere reperite nei soli bilanci dei Comuni che già tanto
investono per questo tipo di servizio.
Il Museo di storia naturale ha festeggiato da poco più di un mese il suo trentesimo anno di vita, e lo
ha fatto inaugurando la nuova sala di entomologia. Prosegue ora l’impegno dell’Amministrazione a
sostegno di questa importante istituzione.
Se il finanziamento della gestione ordinaria del servizio comporta uno stanziamento di bilancio di
circa 120.000 euro, il programma specifico per il 2005 prevede un investimento di 16.000 euro per
progetti di promozione della cultura scientifica, soprattutto attraverso attività divulgative e
didattiche. Anche in questo caso va sottolineata l’ampia valenza dei servizi offerti, giacchè il Museo
si rivolge ai cittadini e alle scolaresche non solo di tutto il mandamento ma, essendo unico nel suo
genere, quantomeno di tutta la Provincia.
L’Amministrazione comunale continuerà infine, anche nel 2005, a promuovere e sostenere attività
culturali, anche in collaborazione con diversi gruppi e Associazioni presenti sul territorio. Tra le
attività promosse direttamente, e che saranno finanziate con 18.000 euro circa, val la pena di
ricordare le visite guidate alla città e ai suoi monumenti storici e artistici, grazie alla qualificata e
appassionata collaborazione del gruppo “Le nevi di un tempo”, le conferenze di cultura locale, i
cineforum, la stagione teatrale per le scuole, le gite culturali a città d’arte o a mostre significative, e
altre attività estive di carattere musicale e di animazione.
Il capitolo “contributi” per attività culturali promosse da enti e Associazioni vede infine uno
stanziamento di 20.600 euro a favore di ulteriori iniziative per la città, soprattutto nel campo del
teatro, della musica e del cinema di qualità.
Maggiori ragguagli, anche su queste attività e sulle relative previsioni di bilancio, sono stati dati nel
corso della competente Commissione consiliare riunitasi il 10 dicembre scorso, ma in questa stessa
sede, se richiesto, potremo entrare maggiormente nel dettaglio.
Sindaco:
Viste le tante materie, ne aggiungiamo anche un’altra perché durante questo anno proprio
sull’Assessorato competerà anche la valutazione, lo studio su come gestire la prossima apertura
dell’auditorium
di
S.Antonio.
All’Assessore ai Servizi Sociali, nonchè Vice Sindaco, la parte conclusiva di questo giro.
Rapella:
Anzitutto vorrei esprimere il mio ringraziamento ai Consiglieri comunali e anche agli uffici
economici per aver condiviso con me la scelta di mantenere i servizi finora garantiti ai nostri
cittadini, quindi di non portare tagli alle spese sui servizi, nonostante le difficoltà finanziarie che
l’Assessore Del Barba ha prima presentato.
Infatti anche quest’anno il bilancio complessivo relativo ai Servizi sociali che riguarda il Comune di
Morbegno ammonta a 679.000,00, distribuiti ovviamente in diversi servizi, a fronte di entrate pari
a 246.000,00, entrate in parte dovute alle rette e ai contributi degli utenti, in parte invece per
contributi regionali o statali.
Secondo le normative vigenti il Comune è preposto a promuovere il benessere e a rispondere ai
bisogni sociali di ogni cittadino mediante appunto l’organizzazione e l’erogazione di reti di servizi,
servizi che possono essere gestiti in parte in forma diretta, in parte delegati o affidati ad altri
soggetti pubblici e privati, secondo quanto previsto dal Piano di zona per la gestione integrata dei
Servizi socio-assistenziali. Il Piano di zona deriva dall’applicazione della Legge 328/2000 che ha
portato all’avvio di una gestione associata dei servizi attraverso lo strumento dell’Ufficio di Piano.
Il Comune di Morbegno mantiene all’interno di questo ufficio una presenza costante e propositiva,
partecipando regolarmente con contributi costruttivi volti al potenziamento del servizio e al
chiarimento dei compiti e dei ruoli. Questa nuova impostazione dei servizi implica però da parte
degli Uffici Servizi Sociali del Comune di Morbegno una riflessione e una ridistribuzione delle
competenze e degli oneri, in particolare per quanto riguarda la problematica sulla tutela ed i servizi
rivolti ai minori. Approfitto per ringraziare in questo momento gli operatori dell’Ufficio Servizi
sociali che stanno continuando a garantire il servizio anche con una presenza in meno di
un’Assistente sociale a tempo parziale che verrà sostituita nel prossimo mese.
Entrando invece nel merito dei singoli servizi, oltre a precisare che il Comune partecipa al Fondo
sociale di Distretto con le quote mantenute pari agli anni scorsi, grazie alla buona gestione fatta
dall’Ufficio di Piano, quindi per un importo di 126.500,00 attraverso i quali si riescono a gestire i
servizi che riguardano prevalentemente il settore dell’handicap, in parte il servizio sociale di base e
alcuni servizi riguardanti gli anziani. Più nel dettaglio, direttamente il Comune nei confronti degli
anziani continua a mantenere un servizio notevole che è in continua crescita. Infatti si continua a
svolgere la consulenza di attività di segretariato sociale, ad erogare l’Assistenza domiciliare, ne
abbiamo anche discusso il mese scorso, ad integrare le rette nelle Case di Riposo. In particolare per
ottimizzare i servizi si è dato l’avvio alla gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare,
il bando verrà pubblicato nei prossimi giorni, servizio associato con i Comuni di Cosio e Talamona,
mentre si è cominciato uno studio sui costi e le contribuzioni degli utenti per il servizio di assistenza
domiciliare in tutto il distretto. L’obiettivo è quello di giungere ad una progressiva omogeneità dei
costi da parte dei cittadini dell’intero distretto. Per quanto riguarda gli anziani il Comune di
Morbegno prevede di erogare
84.000,00 per il servizio di assistenza domiciliare diretta,
10.000,00 in forma indiretta e 40.000,00 per l’integrazione delle rette di anziani inseriti in Case di
Riposo, a fronte di entrate di 50.000,00. Il problema comunque dell’anziano a domicilio, che
fortunatamente riesce a continuare a vivere a casa e continua anche ad invecchiare e quindi a
prolungare la propria aspettativa di vita, porta comunque anche ad una riflessione sulla necessità di
organizzare una rete di servizi a domicilio che sostengano la rete parentale e in questo anche
coadiuvati non solo dai servizi ma anche da una rete di volontariato.
Per quanto riguarda i minori, l’attività del Centro Ricreativo Diurno estivo ha avuto un leggero calo
nelle frequenze nel corso del 2004 ma il numero delle presenze continua ad essere significativo. Si
rende necessario studiare quindi una serie di iniziative differenziate per le attività diverse dei
ragazzi in particolare per i pre-adolescenti dai 12 ai 14 anni.
L’Asilo Nido è un servizio rivolto alla primissima infanzia che continua a registrare il pieno
funzionamento e la presenza di domande superiori alla possibilità di accoglimento. Viene
apprezzato dai genitori e valutato generalmente come servizio di buona qualità, questo anche alla
luce dell’indagine di fine anno svolta nel giugno del 2004. I costi vengono continuamente
monitorati, il funzionamento viene mantenuto al massimo della capienza, ogni volta che c’è un
ritiro e si apre un posto, si cerca di dare immediatamente la possibilità di iscrizione e di inserimento
di un nuovo bimbo, ma nonostante ciò il costo complessivo della gestione, abbiamo visto nei punti
precedenti, si mantiene molto alto. Tra l’altro è proprio recente la notizia da parte dell’Azienda
Ospedaliera, che finora aveva garantito gratuitamente la consulenza pediatrica, ora è disposta a
continuare tale prestazione solo su rimborso da parte del Comune, quindi questo porta un ulteriore
aggravio di spesa.
Per quanto riguarda il settore dei giovani, continuano i progetti finanziati attraverso la legge 285,
quella riguardo l’infanzia e l’adolescenza, con alcune modifiche, al di là del titolo del progetto che
adesso si chiama “Raccordi”, vediamo che il Comune di Morbegno non è più ente capo-fila ma è
partner all’interno di un progetto più ampio che mira a coinvolgere il maggior numero possibile di
Comuni del distretto. Rimane comunque l’Ufficio dell’Informagiovani, mentre a proposito
dell’impegno che il Comune si era preso nei confronti dei giovani di costruire uno spazio musicale
abbiamo avuto dei ritardi. E’ previsto nel 2005 all’interno del Foro Boario, così come ha indicato
precedentemente l’Assessore Bongio, la ristrutturazione per fare spazio a sedi associative ma anche
per lo spazio musicale dei giovani.
Si ritiene opportuno stimolare la crescita di una comunità adulta che sappia assumere con coerenza
il proprio compito educativo e sappia dialogare con i giovani e quindi si vorrebbe costituire una
Consulta delle associazioni educative come strumento per monitorare e verificare l’evoluzione
costante delle richieste dei ragazzi.
Ricordo inoltre che anche l’attività di gemellaggio che è decollata in questi mesi è essenzialmente
comunque rivolta al mondo giovanile. Il primo progetto di cui si sta chiedendo il finanziamento alla
Regione e alla Comunità Europea sarà proprio centrato sullo scambio musicale dei giovani.
Un ultimo appuntamento che si vorrebbe introdurre rivolto ai giovani per favorirne il
coinvolgimento civile, la riflessione sulla cittadinanza responsabile, si vorrebbe istituire un
momento, una cerimonia, magari il 2 giugno, per i giovani che diventano maggiorenni e che
compiono quindi il 18° anno di età nel corso del 2005, proprio per dare il senso di appartenenza alla
propria cittadinanza.
Ultima riflessione per quanto riguarda gli inserimenti lavorativi: a sostegno dei soggetti fragili
l’Amministrazione comunale ha generalmente attivato due forme di intervento, l’una diretta
mediante lo stanziamento di fondi e l’attivazione di borse lavoro, l’altra invece indiretta attraverso
l’affidamento della gestione di servizi a cooperative di tipo B che si occupano dell’inserimento
lavorativo. In questo contesto sono da vedersi i servizi di pulizia degli edifici, i servizio mensa,
alcuni interventi sul verde e la convenzione che è in atto fino a quest’ultimo mese per la gestione
dei parcheggi in Piazza S.Antonio. Qui apro una parentesi per chiarire qual è la posizione e
l’intenzione dell’Amministrazione su questo spazio, spazio che per un certo numero di anni è stato
affidato alla Coop. La Bottega la quale gestiva i proventi derivanti dal pagamento del parcheggio
per stipendiare e inserire nel lavoro alcuni soggetti fragili che si occupavano del servizio di
parcheggio e di controllo delle autovetture. In un contesto più generale di riorganizzazione delle
finanze locali, ci rendiamo conto come i proventi derivanti dal servizio di parcheggio possono
essere dei proventi anche interessanti per l’Amministrazione comunale. Si è allora valutato a
decorrere dal 1° marzo di quest’anno di introdurre un sistema di pagamento dei parcheggi attraverso
parcometri e quindi non dare più in gestione questo spazio alla Cooperativa. E’ però in corso con la
Cooperativa uno studio di riconversione del loro servizio in un servizio di manutenzione del verde
che vada quindi a intervenire su alcune aree di Morbegno garantendo l’inserimento lavorativo per
pari ore dei soggetti attualmente inseriti nel servizio di parcheggio. Quando la situazione sarà più
definita poi sarà oggetto anche di riflessione in Commissione.
In conclusione di questa presentazione, ritengo però doveroso segnalare un problema sempre più
emergente, quasi quotidiano: la difficoltà a sostenere il costo della vita da parte di famiglie monoreddito o di pensionati. Si fa sempre più fatica a far quadrare il bilancio, queste sono le segnalazioni
che vengono più frequentemente al mio ufficio. Le richieste di contributi, di agevolazioni, di aiuto a
trovare lavori a tempo parziale, di affitti accessibili sono all’ordine del giorno. L’Amministrazione
sta cercando di contenere i costi dei servizi a domanda individuale, non ci sono stati aumenti
quest’anno proprio per aiutare questi soggetti. All’interno della revisione delle tariffe rifiuti di cui
abbiamo discusso prima, che porteranno degli oneri significativi sulle utenze domestiche, è stato
comunque previsto un fondo di solidarietà per sostenere le situazioni fragili. L’Amministrazione
comunale inoltre continua a garantire il servizio di Sportello Affitti attraverso il quale è possibile
richiedere i contributi regionali a sostegno dell’affitto. Altro obiettivo invece dell’Amministrazione
è quello di rivedere le modalità di erogazione dei contributi a persone indigenti e a persone con
disagio sociale per garantire una migliore equità di accesso.
Tutte queste tematiche sono state condivise e dibattute anche in un incontro che ho tenuto con le
Rappresentanze Sindacali dei Pensionati. In questo contesto mi sento di condividere alcune
posizioni assunte dal Sindacato in particolare ribadire la necessità di trovare forme per recuperare il
potere di acquisto da parte delle pensioni, che è falcidiato dai continui aumenti dei prezzi, e la
necessità che a livello nazionale si riesca a costituire un fondo per la non auto-sufficienza.
Sindaco:
Non abuserò oltre della pazienza dei Consiglieri, credo che è stato dato un quadro dettagliato di
quelli che sono i programmi dei singoli Assessorati, ma credo anche che sia facile comprendere che
questi Assessorati agiscono secondo un unico filo comune che ci spinge a queste iniziative. L’idea è
molto semplice, ce lo siamo già detti: riuscire a far mantenere alla città di Morbegno quel ruolo che
storicamente ha avuto nel Mandamento e nella Provincia, ruolo importantissimo dal punto di vista
del mondo economico. Sappiamo che qui c’è l’Area Industriale più forte, sappiamo che il circuito
del commercio nasce in Morbegno, città culturalmente molto attiva, è facile il riconoscimento da
parte anche degli altri Comuni, degli altri cittadini anche al di fuori del Mandamento, a Morbegno
questo ruolo è sempre stato riconosciuto e di città dal punto di vista sociale attenta ai bisogni e alla
ricerca anche di nuovi servizi. Questo è il collante, per far questo siamo convinti che però abbiamo
bisogno non solo del lavoro del C.C., dell’Amministrazione, ma assolutamente di una
collaborazione forte tra gli altri Enti locali che ci circondano, tra gli Enti sovracomunali, la
Comunità Montana in primis e la Provincia.
Le conclusioni, prima di aprire il dibattito, volevano proprio vertere su questo concetto. Credo che è
fondamentale il lavorare per una riscoperta dei rapporti tra le istituzioni. Noi veniamo da un
passato, da cinque anni assolutamente difficili dove per una serie di motivi a prevalere sono state le
logiche dell’appartenenza sulle logiche dei progetti e della condivisione delle idee. Prima viene
l’appartenenza allo schieramento e poi viene la condivisione delle idee. Mi sembra che con lo
sforzo di tutti questa parte nuova, recente di vita amministrativa è nata sotto qualche auspicio
diverso. E’ per questo che mi fa piacere il rapporto che stiamo cercando di costruire con la
Comunità Montana, con la Provincia di Sondrio e con gli altri Comuni. Stiamo dialogando sulle
idee, stiamo dialogando sui progetti, questo facilita la convergenza laddove sono condivisi.
Chiaramente sappiamo anche che poi abbiamo delle visioni diverse, delle idee diverse, dei
programmi diversi, e su questi rimangono le differenze, ma credo che è fondamentale questo e
anche da alcuni interventi che sono stati fatti dagli Assessori, sui quali non voglio assolutamente
ritornare, però ci sono dei segnali importanti. Si può dialogare tra Enti, e questo è lo sforzo che
dobbiamo fare.
L’altra conclusione, l’altra osservazione nasce dal fatto che il Mandamento ha bisogno di
Morbegno, non può pensare il Mandamento di lavorare con Morbegno al di fuori, come Morbegno
ha bisogno del Mandamento. A me piace molto ricordare la recente esperienza di “Brilla il
Mandamento”, credo che, al di là di tante osservazioni, nasce una conclusione che abbiamo cercato
di condividere: che insieme Enti locali, soggetti privati si possono far nascere delle iniziative e delle
sinergie importanti e l’abbiamo riscoperto anche se stiamo parlando semplicemente di una
manifestazione che ha un carattere di tipo commerciale. Abbiamo visto che quelle difficoltà e anche
quelle giuste lamentele riguardo ad una situazione particolare del mondo economico e commerciale
che si sta vivendo possono essere insieme affrontate e forse anche superate.
L’altro auspicio è quello dei rapporti all’interno del C.C., non abbiamo avuto una facile partenza,
non sono mancati i momenti di incomprensione e di tensione, spesso succede così anche quando si è
reduci da una campagna elettorale, quando si incomincia a lavorare, ma proprio per un segno di
ottimismo preferisco ricordare quanto fatto sul tema della sanità, laddove abbiamo visto che è
possibile confluire su un’idea e portare avanti insieme delle iniziative senza perdere di attenzione a
quelli che sono i reciproci ruoli, i reciproci compiti che abbiamo, ma tutti insieme mirando alla
visione di Morbegno.
L’ultimo aspetto è che mi auguro che in questo mandato possano continuare quelle sinergie anche
con le Fondazioni Promor e Mattei che stanno investendo tantissimo fuori dalla Provincia, è un
investimento importante che condividiamo, perché getta le basi per il futuro, auspichiamo anche
una continua attenzione, non è mai mancata, alla città, proprio perché da queste Fondazioni
possiamo trarre non solo linfa economica per iniziative, ma anche idee per il rilancio di Morbegno.
L’aspetto finale è il ringraziamento ai dipendenti, al Segretario, ai Responsabili. Abbiamo un’idea
che è quella che dobbiamo continuare sulla strada della separazione dei compiti, a noi il compito di
indirizzo, di controllo, ai dipendenti il compito di attuazione dei programmi anche nell’autonomia
che è giusto dare proprio per un riconoscimento delle professionalità. Concluderemo quest’anno
tutta una nuova valutazione sull’organizzazione, sulla Pianta organica. Abbiamo proprio in questi
giorni ridefinito quello che è uno dei servizi centrali per la sua complessità, per la sua importanza,
qual è l’Ufficio Tecnico, per cercare anche alcuni correttivi che sono necessari per sostenere
quell’importante ruolo che tra le altre cose hanno.
Con questo credo che è giusto tralasciare altri aspetti, eventualmente ci entriamo nel merito nel
corso della discussione, e apriamo la discussione su questo tema.
Ruggeri:
Sig. Sindaco e Signori Consiglieri, permettetemi delle considerazioni a margine della proposta di
approvazione del preventivo di bilancio pluriennale per il prossimo triennio. Non starò qui a
dilungarmi sui dati tecnici del bilancio preventivo per il triennio di cui si sta parlando, anche il
gruppo “Per Morbegno”, come l’Amministrazione e come già ricordato dall’Assessore Del Barba in
sede di Commissione e anche questa sera, si associa nell’esprimere i propri complimenti e la propria
gratitudine nei confronti degli uffici comunali, in particolare dell’Area Economica, per il lavoro
difficile svolto nell’addivenire alla parificazione del bilancio. Sarebbe inutile quanto sterile
discutere o ingerire nell’attività già ostica in sé di sciorinare dati su dati prettamente tecnici.
Parlando a nome del mio gruppo non mi esimerò però, come già anticipato durante l’ultima
Commissione Bilancio, dal criticare le scelte nei metodi di attuazione degli investimenti e nella
realizzazione di opere attuate negli ultimi anni che ultimamente, e sto parlando dei giorni nostri,
vanno ad incidere sulla catastrofica, direi, situazione di cassa del Comune che ha portato
l’Assessore Del Barba a parlare, e qui lo cito testualmente, di ridurre tutte le previsioni di spesa al
fine di contingentarle dentro le disponibilità esigue del 2005.
Se non ve ne foste accorti, forse per la sbornia post-elettorale o forse forti della possibilità di
continuare l’attuazione dei vostri programmi, i tempi di LegoLand sono finiti, i mattoncini che in
passato, copiosi, vi hanno permesso di fare e disfare a piacimento l’impianto urbanistico e il corredo
urbano della nostra città ad oggi scarseggiano e per essere reperiti costano e tanto. Sulla scorta della
mia breve esperienza politica, nell’ambito anche del mio ruolo di commissario della Commissione
Affari generali e Bilancio non ho che visto affannose ricerche di reperimento di fondi per il
finanziamento delle attività amministrative quali in particolar modo l’accensione di mutui.
L’accensione di un mutuo, per i pochi che non lo sapessero, comporta debiti nei confronti di istituti
di credito, più mutui si accendono più debiti si fanno, più debiti si hanno più gli interessi maturano
e ove non vengano onorati restano sulle spalle, e scusatemi il termine, delle future Amministrazioni
nonché dei cittadini tutti presenti e futuri. Nell’ultima variazione di bilancio si era verificata una
situazione anomala dove dei proventi sono casualmente piovuti come gocce nel mare dei debiti in
cui si trovano le nostre casse. Meglio così diciamo, purtroppo, mi ripeto, è stata una situazione
anomala.
Ritengo che un’Amministrazione oculata e previdente quale voi vorreste far credere di attuare
richiederebbe un’attenta disamina della situazione concreta, mi riferisco in particolare alla politica
intrapresa dall’attuale Governo tesa al taglio sistematico degli sprechi amministrativi. Più volte vi
ho sentito piangere miseria, ad esempio sul condono, lamentandovi per mancati finanziamenti e
sovvenzioni che connaturati e radicati nella vostra ideologia politica di fondo speravate
ulteriormente dovuti. Per la prima volta forse e finalmente siamo di fronte al tramonto
dell’assistenzialismo e ci troviamo di fronte ad una sempre più piena attuazione di quel
decentramento amministrativo tanto auspicato. Ad oggi sono sempre più ampi i margini
discrezionali per il reperimento di fondi, nessuno può dubitare che voi sfruttiate al massimo questi
canali, ma il problema di fondo resta che se da un lato il cittadino paga, dall’altro è anche corretto
che i propri soldi vengano reinvestiti in maniera efficace. Tutti noi sappiamo che le attività
amministrative ad ogni livello costano e tutti noi d’altra parte sappiamo che le tasse vanno versate e
nessuna macchina amministrativa potrebbe funzionare senza il reperimento di pecunia. Il cittadino
contribuente non dico che sia felice di pagare, ma vedrebbe una soddisfazione maggiore nel suo
sacrificio ove l’Amministrazione investisse i contributi nel modo più proficuo possibile. Esistono
categorie di servizi che possono essere considerate primarie e categorie che si possono definire
strumentali alle prime. Questa graduatoria non deve essere considerata in maniera sterile o
cristallizzata, in quanto le contingenze sociali ed economiche comportano un mutamento a volte
lento a volte repentino della stessa. Non credo che siano necessarie Commissioni ad hoc per
stabilire ciò che vada razionalizzato e quindi tutelato e migliorato, basterebbe semplicemente
ascoltare maggiormente le esortazioni e i consigli dei nostri concittadini che da anni vivono sulla
propria pelle i disagi contingenti quali la viabilità, la tutela della qualità della vita, che nel corso
degli ultimi anni sono state accantonate, tralasciate nel concreto, essendovi riservati la possibilità
sola di raffazzonare, specialmente in periodo elettorale, oppure di istituire ad hoc Assessorati che
alla luce delle vostre scelte appaiono quanto meno superflui. Viabilità: comporta la necessità di
trovare una soluzione efficace, rapida e concreta. E’ di questi giorni la notizia che, passatemi il
termine, era già nell’aria, le polveri fini sono alle stelle. Non crediamo che sia una novità, il traffico
ci passa in mezzo alla città, sporcando i polmoni e le facciate delle nostre abitazioni. Quali soluzioni
sono state ad oggi approntate e soprattutto quali saranno poi le risolutive?
Qualità della vita: tralasciando la lenta morte a cui è destinato il nostro ospedale, si intende, oltre a
quanto detto sull’inquinamento veicolare, sicurezza dei cittadini, maggiore ponderazione nella
repressione delle infrazioni al Codice della Strada. Posiamo lo sguardo sul reperimento selvaggio
che va ad incidere direttamente sul singolo cittadino contribuente riferendomi appunto alla
situazione del Codice della Strada. Questa situazione grava da un lato direttamente sul
contravventore, dall’altro sul portafoglio complessivo del cittadino il quale non avrà lo stesso
volume di denaro da reinvestire sullo stesso territorio.
Nessuno dubita sulla meritorietà del sostentamento delle problematiche sociali, ma altrettanto
importante è la tutela di tutti quei cittadini che, pur non accedendo ai servizi sociali, necessitano di
attenzione. E’ superfluo considerare la giungla che è proliferata sulle nostre strada fatta prima da
lavori in corso perenni in fase elettorale e ora infarcita da cartelli e spartitraffico invisibili e non
segnalati in mezzo alle arterie principali, birilli modello bowling, rialzi a 45 gradi, piste ciclabili che
impediscono le uscite dalle private abitazioni con i propri veicoli e tanto vale chiudere, e non lo
dico provocatoriamente, tutta la città al traffico veicolare, ma di questo si dirà dopo. Si sta attuando,
a mio modo di vedere, una politica di allontanamento dalla città: in merito belle piazze, a seconda
del gusto estetico, e rotonde a dir poco macchiavelliane, ricordo che è ben difficile trovare rotonde
in Italia senza svincoli verso destra e decentrate, non compensano, se non per immagine, la lenta
narcolessia che sta portando la città, un tempo cuore del commercio valtellinese, a diventare un
grosso dormitorio.
Queste riflessioni, ad onore della chiarezza, sono tutte incentrate ad esortarvi a reperire fondi in
maniera più oculata ma soprattutto a non rendere vano il sacrificio a cui i contribuenti sono tenuti
mediante una maggiore, per non dire assoluta, proficuità del loro utilizzo.
Inizierei nello specifico ad elencarvi alcuni, e sottolineo alcuni, di quelli che noi riteniamo essere
veri e propri sperperi che se fossero stati evitati o quanto meno contingentati, avrebbero ad oggi
facilitato il reperimento di quei famosi mattoncini che fuori di metafora sono soldi.
Il primo punto è la rotonda di Piazza Mattei: in merito all’argomento specifico che mi riferisco alla
sistemazione architettonica e viaria escludendo quindi i sottoservizi. Chiedo, a nome del gruppo, il
costo complessivo ad oggi della sistemazione macchiavelliana della piazza, tralasciando ogni
ulteriore commento sulla sua inadeguatezza, sulla sua difficile interpretazione da parte dell’utenza,
specialmente nel primo periodo, sulla sua sostanziale irrazionalità e quant’altro. Chiedo inoltre a
quanto ammontino gli ulteriori investimenti previsti per l’attuazione del suo assetto definitivo,
ricordando che a fronte della spesa progettuale la Fondazione Promor aveva garantito e offerto il
progetto gratuito, firmato dall’illustre Architetto Caccia Dominioni, con contestuale deposito del
progetto con modello plastico già a partire dai tempi dell’amministrazione Tirloni, con Vice
l’attuale Sindaco Ciapponi, per poi restare nella casa comunale anche durante la prima
Amministrazione Ciapponi.
Secondo punto è l’arredo urbano di Via Pretorio, che io ho definito “Benvenuti al bowling di via
Pretorio”. Raccogliamo dalla loro messa in opera esortazioni, inviti e a volte minacce volti al fine di
eliminare i famosi birilli o pilastri che delimitano negli snodi la via Pretorio impedendo la fluida
circolazione e il traffico pedonale e veicolare. Ove l’Amministrazione non se ne sia ancora resa
conto, gli utenti specialmente i cittadini non sfruttano l’intenzione di corridoio delimitato dai birilli
e si spostano spesso verso il lato opposto, per intenderci verso il negozio dei Fratelli Ciapponi,
creando un ulteriore ostacolo per i veicoli che proseguono verso la Pretura. Dato che l’Assessore
Bongio, in un precedente Consiglio Comunale, aveva parlato di sperimentazione e vista la loro
dubbia utilità, nonchè ricordando che di fronte alla Pretura un paio di questi paletti sono già stati
rimossi, ci chiediamo prima che vengano eliminati quanto sia costato complessivamente questo
ennesimo esperimento. A noi paiono altri soldi pubblici sprecati o quanto meno usati malamente.
Lo scalino di Via S.Rocco: chiediamo su questo punto solo quanto sia costato lo scalino di rialzo
all’imbocco della via S.Rocco, tralasciando la mattanza dei veicoli che ne hanno subito le
conseguenze e se non sia il caso di rimuoverlo insieme al semaforo che qualche soldino sarà costato
escludendo l’energia che serve a mantenerlo in funzione.
Il Lokalino sito in Via Merizzi: permettetemi una considerazione sulla situazione relativa al centro
Il Lokalino sito in via Merizzi nella palazzina adiacente il deposito comunale. Prima,
meritoriamente o meno non è in questione, favorite e finanziate la ristrutturazione del locale e poi a
pochi mesi dalla sua inaugurazione decidete di abbatterlo per poi concedere a prezzo di favore con
il consenso, data la sua destinazione, di tutti noi, il fabbricato stesso all’ALER. Quanto è costata la
ristrutturazione in questione?
Sulla palestra del palazzo scolastico Ambrosetti passo poi la parola ai miei colleghi Consiglieri che
sono sicuramente più esperti di me nell’ambito e finisco parlando della pista ciclabile di Via Prati
Grassi. Mi riferisco alla bizzarra quanto assurda pista ciclabile che è stata approntata a partire dalla
Via V°Alpini di fronte alla Chiesa di S.Giuseppe per arrivare per intenderci all’incrocio del Bar
Bersaglio. Questa ha stravolto la viabilità del quartiere, reso difficile la circolazione, chiuso o
quanto meno limitato l’accesso a determinate abitazioni per il transito dei veicoli. L’utilità non si
vede dove sia, ove mi sarà risposto che si intendeva controllare la velocità delle macchine a ridosso
dell’entrata delle scuole, mi chiedo perché non approntare dei rialzi come in via Damiani, perché
magari non far intervenire le mamme oppure un ausiliario del Comune, un obiettore di coscienza
nel tempo concomitante all’entrata e all’uscita dei bambini, e quanto è costato questo ennesimo
esperimento.
Chiuso l’argomento sul bilancio, volevo dire una piccola cosa anch’io sull’antenna. Posso?
Sindaco:
Prego.
Ruggeri:
Indicare la stessa antenna un’espressione di modernità e tecnologia è sicuramente un modo di
definirla, mi conceda però l’Assessore di poter definire la stessa come un vero e proprio mostro di
tecnologia. Non è paragonandola certamente con altri obbrobri architettonici che corredano la
nostra stessa città che l’Assessore convincerà la gran parte dei nostri concittadini e forse il Sig.
Sindaco stesso, che l’antenna non è poi così male.
Non credo che si debba andare a citare esimi professori di estetica per asserire con tranquillità che
l’antenna nel contesto in cui è inserita è terrificante. Mi piace, e chiedo il permesso ai promotori del
Comitato, poter citare lo slogan che accompagna la foto che meglio rappresenta, sicuramente più
delle mie stesse parole, la famosa questione: non esiste una sola scusa capace di giustificare un
simile scempio.
Sindaco:
Credo che per l’organizzazione del lavoro non ci sarà in questa fase una risposta immediata da parte
degli Assessori, ma ritengo che in questo momento lo spazio è dei Consiglieri, dopo di chè
interverremo in un secondo tempo.
Marchesini:
Prima di tutto volevo fare un appunto per quanto riguarda i documenti che ci avete consegnato, che
sono addirittura indecifrabili perché non ci sono le correlazioni tra le schede e quanto previsto nelle
prime pagine. Perciò chiedo che questo documento, specialmente la delibera della Giunta comunale
n°414, venga rettificata perché prima di tutto ci sono delle cose tralasciate a fine pagina, non si
riesce a capire effettivamente dove viene fatta l’opera.
Sindaco:
Posso chiedere il titolo della delibera?
Marchesini:
E’ la n°414 del 16 dicembre 2004.
Sindaco:
Quella del Piano opere, per intenderci.
Marchesini:
Alla fine troviamo tutte le schede numerate però non coincidono con la numerazione iniziale.
Chiedo che questa cosa venga rettificata. Visto che sto parlando di questioni formali, per quanto
riguarda anche il parere dell’Organo di Revisione alla proposta di Bilancio di previsione 2005,
naturalmente anch’io ringrazio tutti quelli che hanno collaborato a costruire questa documentazione,
ma anche qui c’è un errore di fondo alla pag. 32/33 alla fine viene citata ancora la delibera di Giunta
332 del 13.10.2004 che invece è stata sostituita dalla successiva che è quella che ho citato prima.
Quindi chiedo che venga rettificato anche questo documento perché non è veritiera questa
dichiarazione.
Poi riguardo al Bilancio volevo fare due o tre considerazioni. E’ inutile che andiamo ancora a
rivedere tutte le cifre, le opere e via dicendo, però ci tengo a precisare che nel bilancio di
previsione, per quanto riguarda le spese sul sociale, abbiamo notato che, nonostante tutti i tagli da
tutte le parti, le spese sul sociale praticamente è rimasta invariata. Questa è un po’ una
controtendenza nei confronti di tutto quello che è stato predisposto, perché credo che l’importanza
dei Servizi sociali sia da mettere sullo stesso piatto dei lavori pubblici o altro.
Per quanto riguarda la strada oppure tangenziale oppure circonvallazione, chiamatela come volete,
di collegamento con la Zona Industriale fino alla Via Forestale, è stata prevista nel Piano di
finanziamento del 2007. Io dico che questa è una priorità, visto tutte le problematiche che sta
creando il traffico che divide Morbegno in due e per tutti gli altri motivi, pertanto noi facciamo la
proposta di finanziare quest’opera nel 2005, i fondi si possono trovare, poi daremo anche
l’indicazione di come si possono trovare, e fare una rettifica di bilancio riguardo a questo progetto e
a questa indicazione che diamo. Se non sappiamo dove andare a prendere i finanziamenti sono
sicuro che si può finanziare con i proventi delle concessioni edilizie che adesso si chiamano
permessi a costruire, oppure anche con gli introiti delle sanzioni al Codice stradale. Noi chiediamo,
questa per noi è una priorità, che venga inserita già nei lavori del 2005. Il nostro gruppo di fronte a
questa problematica si attiverà, naturalmente adesso vedremo la risposta che darà il gruppo di
maggioranza, la Giunta, diversamente il gruppo si attiverà per una raccolta di firme riguardante
questo problema.
Un’altra richiesta che volevo fare è per quanto riguarda la palestra prevista in via Faedo. Abbiamo
visto che c’è una delibera di Giunta, la 424, che praticamente limita l’intervento che era stato
previsto con una delibera precedente. Volevo chiedere per quanto riguarda il primo progetto se è
vero che sono già stati pagati 250 milioni delle vecchie lire, 129.000,00 circa, a quelli che hanno
redatto il primo progetto. Adesso si va a fare le varianti, quindi sicuramente bisognerà ancora
spendere dei soldi, quindi anche qui è una situazione abbastanza equivoca.
Per quanto riguarda invece la questione dei parcheggi, anche qui nel Piano delle opere 2005-2007
alla pag.22 sono previsti, anche qui non si sa dove sono previsti perché non lo cita, 600.000,00 per
la creazione di nuovi parcheggi. Domanda: non pensate che a questa data saremo sommersi dalle
necessità di spazi a parcheggio pubblico? Anche perché, se non ve ne siete accorti, già lo siamo ora.
Propongo di rivedere tali finanziamenti.
Per quanto riguarda la riqualificazione degli acquedotti, ho colto con piacere che il programma delle
opere è più cospicuo e quindi tiene conto di questo problema. Penso che era ora che si facesse
qualche cosa, sappiamo tutti che con la minima siccità bisogna comprare l’acqua minerale. Ricordo
che siamo in mezzo alle montagne, quindi sia le sorgenti sia gli impianti di distribuzione, se sono
costantemente monitorati, non si arriva alla situazione di oggi.
Pertanto, fino ad oggi la problematica qui esposta è stata semplicemente trascurata, spero che nel
futuro si mantengano i propositi fatti questa sera.
Per quanto riguarda invece il discorso degli obbrobri citati prima dall’Assessore Gavazzi, sappiamo
benissimo che anche l’assessore è un progettista, quindi penso che la cosa sia praticamente affine.
Parolini:
Una cosa che non ho capito e che ho letto sui giornali è che in un primo momento il progetto della
palestra era stato dato ad uno studio di Milano, gli stessi che hanno fatto la Scuola Ambrosetti, poi
ho letto che il progetto è stato dato ad uno studio di Morbegno e poi rileggo che il progetto è stato
dato ad uno studio di Milano o ho capito male io?
Cavalli:
Mi sembra importante parlare di temi di politica sociale che possono fare da sfondo ad alcuni degli
argomenti trattati fino ad ora come le scelte amministrative, gli sprechi, equiparare il settore sociali
agli altri settori. E’ importante comprendere concezioni e modalità organizzative che hanno sino ad
oggi in Italia e non solo fatto da presupposto al sistema di protezione sociale, quello che
comunemente viene chiamato welfare state. In Italia si è condiviso che lo Stato accompagnasse il
cittadino dalla culla alla vecchiaia avvalendosi di tutti i suoi organismi centrali e decentrati, quindi
per ribadire il welfare state è stato prodotto dalla modernità e nello specifico di una modernità che
ha affidato allo Stato e ai suoi organismi il compito di produrre il benessere sociale. In questi anni
sotto il peso dei deficit dei bilanci nazionali, prima ancora che per gli attacchi ideologici, il sistema
pubblico di interventi nel settore sociale ha abbisognato e abbisogna di essere rivisto e riformato.
Sta avanzando in modo sempre più forte l’idea che il benessere debba essere espressione della
società piuttosto che dello Stato, e che i destinatari dei programmi, quindi i comuni cittadini,
devono giocare un ruolo sempre più attivo e perfino più imprenditoriale. La protezione sociale
sempre più non coincide con le istituzioni dello Stato, di questo ce ne accorgiamo un po’ tutti
penso, quindi l’accompagnamento dello Stato e dei suoi enti deve essere rivisto con metodologie ed
azioni riformate.
In Europa è già in atto un’innovazione nei servizi erogati, sono apparse molteplici agenzie
pubbliche, il famoso terzo settore, mondo del volontariato e della cooperazione e in questi ultimi
anni si parla anche di quarto settore rappresentato dall’associazionismo familiare e del mutuo aiuto.
Pertanto il modello a cui si tende è quello di un welfare mix dove più enti, più agenzie ecc.
concorrono al benessere sociale. Tale modello non deve avere però come unico dettame il
contenimento della spesa pubblica, grosso errore potrebbe essere il tentativo di compensare la
minore copertura pubblica ad esempio dei bilanci comunali o sopprimendo dei servizi attualmente
unici e significativi per la popolazione o dare libero spazio agli interventi promossi da soggetti che
agendo secondo la logica del profitto, non forniscono poi azioni globali ed integrate per i singoli
bisogni. Pertanto, pur riconoscendo l’importanza e la necessità di adottare un welfare mix, quindi
un sistema di protezione sociale a cui concorrono più enti e servizi, il ruolo centrale dell’ente
comunale, soprattutto in realtà piccole e periferiche come la nostra, può garantire il pervenire ad un
nuovo modello con gradualità e con le verifiche necessarie. Alcune strategie su alcuni servizi è stato
possibile attuarle come ad esempio l’associazionismo, il SAD che si citava prima, su altri si potrà
procedere con il mutuo aiuto tra enti, la Biblioteca, cosa che dicevamo prima, su altri ancora
bisognerà investire o reinvestire o sollecitate enti, vedi la Regione, perché ad esempio per il settore
della sanità, lo facciano. L’importante è che il tutto non sia dato al caso o a logiche clientelari o di
mero risparmio, ma che prendendo in considerazione i cambiamenti sociali, si agisca con progetti
precisi di intervento considerando prioritario il benessere psicofisico del cittadino.
Paniga:
Ciò che traspare maggiormente da questo bilancio revisionale è la diminuzione dei trasferimenti da
parte dello Stato che tende a limitare la volontà di investimenti da parte delle Amministrazioni
comunali. Nell’ultima fase dello scorso anno questa Amministrazione ha saputo qualificare una
serie di interventi sulla città al fine di migliorarne ulteriormente la vivibilità. Proseguire in questo
sforzo è un dovere nei confronti dei cittadini. Gli ulteriori passaggi all’o.d.g. delle Commissioni
Ambiente e Territorio, se da una parte hanno determinato una maggiore equità nello stabilire il
valore del nostro territorio, dall’altra ci consentiranno di predisporre possibili progetti di
investimento. Come ha già anticipato l’assessore Pinciroli, sarà argomento della prossima
Commissione Ambiente e Territorio la presentazione del Piano decennale del Parco sovracomunale
della Bosca, al fine di rendere operativo un progetto di valenza ambientale, ecologica e sociale che
ben identifica la nostra volontà di valorizzare ulteriormente il verde pubblico. Da queste e da altre
scelte è nata la stesura delle future opere miranti a salvaguardare il territorio come bene comune, a
realizzare interventi conservativi e migliorativi del patrimonio collettivo, a progettare le future
opere destinate a rispondere alle esigenze e alle necessità comuni.
Leali:
Farò l’intervento su alcuni punti che ritengo qualificanti, data la vastità dell’argomento e
l’impossibilità di toccare tutte le varie voci, che fra l’altro non ritengo necessario. Comincio
partendo dalla palestra: la nuova palestra prevista dietro alle nuove Scuole, l’Alcatraz di Morbegno,
con continui problemi di manutenzione, di malfunzionamenti di cui siamo tutti a conoscenza, ha
subito un iter a dir poco travagliato. Siamo partiti anni fa da un progetto faraonico che prevedeva un
palazzetto facendo sparire i cento posti auto presenti senza alcuna contropartita, non era previsto
alcun interrato sotto questa nuova opera. Siamo arrivati, dopo una battaglia con un Comitato
spontaneo e due Consiglieri di minoranza, a rivedere il progetto, con un impegno della Promor a
finanziare una buona parte dell’opera e alla scelta quindi di procedere su questa strada, con un
parcheggio interrato realizzato sotto la nuova palestra per cento posti circa, che sarebbe andato
incontro a tutte le richieste della cittadinanza. Da qua a cavallo della campagna elettorale ci siamo
trovati, leggendo sui giornali e da brevi flash degli amministratori, ad un nuovo progetto più ridotto
e senza parcheggi, cioè una nuova palestra molto più piccola della precedente e i parcheggi sono
spariti. Il progettista, manco a dirlo, è sempre lo stesso che ha progettato la già citata Scuola, ha
fatto i vari progetti e sta redigendo quest’ultimo progetto della palestrina di cui non sappiamo
niente. Pare, come già detto dal mio amico Consigliere che mi ha preceduto, che siano già stati spesi
250 milioni in soldi per la progettazione a questo architetto e non abbiamo ancora un progetto
definitivo del quale noi come minoranza non sappiamo ancora niente salvo quello che si legge sui
giornali.
Sono inaccettabili costi di questo tipo per la città dovuti a progetti fatti, rifatti, modificati, per errori
di questa maggioranza che ci amministra, per indecisioni, che ricadono poi su tutta la cittadinanza.
Non accettiamo poi che vengano annullati, cassati questi parcheggi così importanti per la nostra
cittadina data la vicinanza al centro storico e la possibilità di permettere l’accesso immediato alla
città.
Sempre nell’ambito dei parcheggi che sono assolutamente indispensabili per il nostro Comune che
come la gran parte delle città ne ha carenza, anche nell’ambito di una sempre più diffusa
pedonalizzazione che questa Amministrazione sta portando avanti, servono parcheggi di cintura che
permettano ai visitatori esterni di parcheggiare nelle vicinanze del centro per accedere con facilità
pedonalmente ad esso. L’Amministrazione ne propone un paio interrati in località campo sportivo
S.Antonio e in via Ghislanzoni, purtroppo sono entrambi programmati per il 2007 con priorità
bassa, quindi questa non è assolutamente una priorità dell’Amministrazione a realizzare i parcheggi.
Per non parlare poi del famoso parcheggio già citato di Via Faedo che viene completamente cassato
in quanto nella nuova Palestra non si prevede più la necessità di farlo.
Insomma a Morbegno per questa Amministrazione i parcheggi non servono o per lo meno non sono
una priorità, continuiamo a penalizzare la città e i cittadini ne pagano le conseguenze.
Passiamo ad un altro argomento, la piscina. Si può capire cosa avete in mente di fare? Monti dice
che bisognerà vedere cosa fare con l’attuale piscina quando verrà dimessa, l’ha detto un attimo fa, al
punto 31 dei lavori pubblici si parla nei programmi in previsione per il 2005 di “Rifacimento
piscina comunale: i lavori consistono nella realizzazione di una nuova piscina comunale. Tale
intervento prevede anche l’ampliamento del servizio offerto grazie alla realizzazione di una nuova
vasca e di attività collaterali a quella natatoria.” Sembra che sia un ampliamento della piscina
attuale. Sto solamente leggendo la vostra scheda al punto 31.
Sui giornali si legge di una nuova Piscina in zona Polo Fieristico, volete quindi ampliare la piscina e
poi smantellarla? Allora qual è la vostra scelta in merito o come spesso accade si tratta solo di tanto
fumo e niente arrosto?
Passiamo al punto che ritengo personalmente il più importante per la città di Morbegno, è già stato
toccato, per me è di importanza epocale: nuova tangenziale di Morbegno. Leggiamo che fra le varie
opere è prevista anche la realizzazione della tangenzialina di Morbegno, scheda 91 delle opere,
450.000,00 programmati nel 2007, sempre programmi che vanno molto lontani, fra l’altro si parla
solo del 1° lotto di questa tangenziale. Questa importante arteria che verrà a collegare l’Area
Industriale con la strada Forestale passando per il Polo Fieristico e dovrà poi proseguire fino al Bitto
seppur con dimensioni inferiori, voluta dalla Provincia, ex Giunta Tarabini, e dall’Amministrazione
con un preciso ruolo di bretella di collegamento fino alla Valeriana nei momenti di coda. Siamo in
tema di circolazione a targhe alterne a Sondrio, di polemiche sulle polveri fini, con danni alla salute
di entità di valutare, di continue uscite del Sig. Sindaco sulla grave problematica del traffico
veicolare in Morbegno con punte sempre più alte di auto soprattutto nei vari week-end ma anche
durante la settimana lavorativa. Cosa fa la nostra Amministrazione e il suo Sindaco in merito ?
Decide di procrastinare a tempi lontanissimi la realizzazione dell’opera, previsione di realizzazione
del 1° lotto, come già detto, per il 2007, priorità bassa nella tabella, cioè verso metà o fine del
mandato. Apprendiamo dai giornali che il nuovissimo assessore all’ambiente, sicuramente un
ulteriore costo in più per la cittadinanza la cui incidenza non ci è ancora stata comunicata, comunica
“sono per l’uso della bicicletta o delle gambe, non uso la macchina”, si parla di interventi sul
riscaldamento, ma non si parla per niente di nuova viabilità. Si trovano o si prevedono fondi per le
seguenti opere nel bilancio che abbiamo: intervento di completamento verde in Arzo 215.000,00
scheda 23 anno 2005-2007, Parco della Bosca
400.000,00 scheda 12 anno 2005-2006,
ristrutturazione Foro Boario per le associazioni: ma quanti ragazzi ci vanno? Scheda 32
560.000,00, Scuola Arcobaleno 2° lotto: ma quando finirà? 300.000,00 scheda 4 anno 2005. Sono
tutte opere veramente indispensabili?
Vi è poi il restauro del convento di S.Antonio per una previsione per il 2007 di 3.000.000,00.
Cosa ci si vuole fare? Non l’abbiamo ancora capito. E anche questa è una priorità molto più priorità
della viabilità ? Questo non va assolutamente bene, è inaccettabile per il bene dei cittadini di
Morbegno e a seguire di tutta la nostra Valle. Questa nuova arteria è troppo importante per
Morbegno, non ci si può assolutamente permettere di trascurarla. Anzi, e qui vado oltre, in
prospettiva a breve del finanziamento del 1° stralcio del 1° lotto della nuova S.S. 38 dal Trivio di
Fuentes allo svincolo di Cosio, il massimo che si può fare per ora con le risorse disponibili, urge
che si studino soluzioni alternative al convogliamento del traffico dallo svincolo di Cosio fino al
Comune di Talamona, se non vogliamo che una volta superato il tappo di Delebio aumenti a
dismisura l’ingolfamento del nostro Comune ed in quello vicino di Cosio.
A questo punto l’unica soluzione razionale che si può portare avanti ed è agli occhi è quella del
proseguimento della superstrada con un tracciato che porti dal Comune di Cosio fino a Morbegno
lungo il percorso della futura strada statale 38 per poi attraversato il Bitto andare a raccordarsi alla
tangenzialina di Morbegno che porterà fino alla strada di Talamona. Questo è l’impegno che
chiediamo a questa Amministrazione cioè un reperimento di fondi, come già detto sempre dal mio
collega, per il 2005 per quest’opera basilare, mettendo da parte opere che possono essere rinviate o
con il reperimento di altri fondi, per una partenza immediata di progettazione e realizzazione di
questa nuova tangenziale. Un forte impegno per la realizzazione dell’opera di concerto, con il
Comune di Cosio direttamente interessato, e con l’Amministrazione Provinciale che non potrà far
mancare, e non lo farà, il proprio contributo per l’opera. Attendiamo una risposta in tempi brevi su
questo grande impegno e siamo sin d’ora pronti qualora l’Amministrazione non lo recepisse, a
promuovere Comitati e raccolte di firme perché quest’opera è troppo importante per il benessere, la
salute e una cita civile di tutti noi.
Ruggeri:
Volevo semplicemente puntualizzare ciò che ho detto precedentemente, e qui parlo la titolo
personale: la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato centrale io ritengo che non debba
essere strumentalizzata al fine di imputare semplicemente a tale fenomeno le ingessature che
subiscono i bilanci degli enti minori. Sicuramente può essere un indice e sicuramente di una certa
rilevanza. Io esorto semplicemente l’Amministrazione ad impegnare al meglio la pecunia di propria
disponibilità, evitando ripensamenti, rifacimenti e permettendosi di realizzare opere sperimentali
poco proficue e a volte inutili. Questo è un periodo che richiede concretezza di intenti e di
interventi. Una volta che vedrò realizzate opere con criteri più efficaci e più proficue per la
cittadinanza di Morbegno avrete certamente anche il mio personale sostegno nel battere cassa nei
confronti degli enti superiori e competenti.
Sindaco:
Lascio la parola all’Assessore al Bilancio per un breve intervento rispetto ad alcune tematiche, lo
faccio precedere da questo dato. Condivido quanto appena detto dal Cons. Ruggeri di non utilizzare
in maniera strumentale la situazione legata alla legge finanziaria perché sarebbe un utilizzo
improprio e sbagliato, però un elemento lo dò al dibattito quando si fanno queste lamentele: da una
recente inchiesta fatta attraverso l’ANCI, che è l’organismo che racchiude tutti i Comuni italiani,
l’84% delle Amministrazioni, dei Sindaci non approva i contenuti e i legacci dentro la finanziaria, il
60% dei Sindaci che appartengono politicamente al centro-destra, l’80% di quelli che appartengono
al centro-sinistra, il 77% di quelli eletti nelle liste civiche. Questo è un elemento al dibattito.
Recentemente con il Presidente della Provincia, in sede di Assemblea dei Sindaci, quando lui ha
proposto, ha portato avanti la necessità della richiesta del cambio di quelli che sono i cosiddetti
legacci europei ai bilanci, quindi Patti di stabilità, si è proprio anche riproposto, su una richiesta tra
le altre cose da parte del sottoscritto, che gli stessi legacci ai quali si va chiedere cambiamenti in
Europa non possono poi essere imposti sui Comuni, di fatto ci deve essere anche qualche
cambiamento. Credo che siamo in una situazione di una normativa diversa che pone qualche
difficoltà in più alle Amministrazioni comunali, a tutte le Amministrazioni comunali, tanto è vero la
fatica di qualcuno di fare i bilanci e di chiuderli quest’anno, e i patti di stabilità comunque da dover
rispettare dentro alcune, come diceva l’assessore, novità introdotte dalla finanziaria all’ultimo
momento che hanno ulteriormente ingessato una situazione già globalmente non facile.
Del Barba:
Siccome il Sindaco mi ha stimolato con la sua inchiesta, mi è venuto in mente che avevo nella
cartella la stessa inchiesta completa, allora completo. I Sindaci dicono che in particolare non
apprezzano della finanziaria per il 47% l’imposizione del tetto di spesa, per il 39% i vincoli del
patto di stabilità interno, per il 19% i tagli ai Comuni e il blocco agli investimenti.
Questo anche per ribadire quello che mi sembra fosse contenuto nella mia introduzione al bilancio
che non era certo incentrata sui tagli, tant’è che l’unico passaggio che avevo inerente i tagli l’ho
pure saltato, quanto sui vincoli del patto di stabilità, su quella che adesso ha chiamato più
giustamente, più correttamente ingessatura del bilancio che viene imposta così come a livello
superiore sentiamo tutti i giorni lo Stato lamentarsi per le ingessature che a sua volta riceve
dall’Unione Europea. Quindi con questo non credo di aver usato in maniera pretestuosa alcunché
sui tagli, la ricerca è una ricerca S.V.G.
A questo riguardo, già che parlavo al Cons. Ruggeri, preciso che io non vedo catastrofismi nel
nostro bilancio, assolutamente, anzi sono ben lieto di ripetere quanto annunciato nell’introduzione
che vengono mantenuti, e a mio avviso in maniera efficiente ed efficace, tutti i servizi che erano
previsti nel 2004 e questo, stante la situazione esterna al Comune che abbiamo descritto, credo che
sia tutt’altro che catastrofico, è qualcosa di cui rallegrarsi, è segno anche probabilmente che in un
momento di congiuntura sfavorevole, chiamiamolo così se me lo passa, il Comune di Morbegno
tutto sommato è bene attrezzato. Poi siccome lei ha il gusto della battuta, lo si evince dalla sua
relazione, mi sembra di aver capito che ha parlato di Legolandia, a me sembra che ascoltando la
descrizione che lei fa del paese in questo momento ci si trovi di colpo a Fantasylandia, per ripetere
colpo su colpo.
Credo anche di dovere delle spiegazioni al Cons. Marchesini che probabilmente ho indotto in errore
riguardo ai tagli che sarebbero distribuiti su tutto il bilancio. Non intendevo dire che rispetto al 2004
le voci di spesa sono state diminuite, e qui mi riferisco all’osservazione corretta che lei ha fatto
quando dice che sul sociale non è stato tagliato, diminuzioni non ne sono state applicate nemmeno
negli altri settori. Questo perché il patto di stabilità, come dicevamo prima, ovviamente non arriva
addirittura a imporci di diminuire le spese, limita la crescita, in particolare viene preso a riferimento
il periodo del triennio 2001-2002-2003, la media di spesa del triennio aumentata per il momento del
10%, è il tetto alla crescita che noi abbiamo. Dietro questo tetto che rispettiamo fino quasi
all’ultimo euro, dobbiamo accettare dei limiti alla crescita. Ho parlato di tagli e mi scuso se in
questo magari posso avere indotto quanto meno della confusione, rispetto a quella che sarebbe la
crescita fisiologica di un servizio per l’aumento dei costi ad esso correlati che ci ha dovuti vedere
impegnati nel contrarre questi costi tagliandoli, riportandoli dentro i parametri del patto.
Sugli altri punti, a dire la verità, non credo di dover dire molto perché riguardano le opere,
prevalentemente le osservazioni di bilancio erano incentrate alla spesa corrente, sulle opere cedo la
parola al Sindaco.
Sindaco:
Per entrare nel merito dei contenuti, ringrazio gli interventi fatti perché mi sembra che abbiano
posto l’attenzione su alcuni elementi di criticità da voi sollevati, ma soprattutto perché hanno anche
presentato delle proposte di cambiamento, di alternative, proposte diverse da quanto fatto e credo
questo rientri perfettamente, e mi fa anche piacere del lavoro fatto da parte della minoranza, per
portare un contributo al dibattito. La prima la chiudiamo subito perché giustamente il Cons.
Marchesini faceva notare per quanto riguarda la relazione dei Revisori dei conti. Nel frattempo il
Segretario ha verificato, se il Dott. Della Mano vuole intervenire.
Della Mano:
Posso cogliere l’occasione per ringraziare i Consiglieri dell’attenzione prestata alla lettura della
nostra relazione in particolar modo il Consigliere di minoranza che in effetti ci ha così consentito di
integrare la nostra relazione con il dato relativo all’esatta data ed esatto numero della delibera cui
faceva riferimento poc’anzi. In sostanza, fermo restando quanto già esposto, abbiamo integrato la
data e il numero della delibera come richiesto, fermo il resto.
Sindaco:
Quindi metteremo agli atti di questo Consiglio la relazione integrata con questa osservazione circa
la delibera. Per quanto riguarda la seconda osservazione sugli allegati faremo una verifica lunedì
mattina con gli uffici per capire questo aspetto di una non congruenza tra il numero riportato nella
prima parte del Piano opere rispetto poi al numero sulla scheda.
Per quanto riguarda gli interventi, alcune precisazioni credo che siano corrette.
La Piscina: quella scheda così come è stata letta dal Cons. Leali dice e non dice sulla esatta
localizzazione della piscina, perché esattamente parla di rifacimento della piscina comunale, i lavori
consistono nella realizzazione di una nuova piscina comunale. Perché? Qual è la situazione? La
situazione è quella che è stata un po’ presentata dagli Assessori: davanti ad una prima ipotesi
progettuale elaborata dall’Associazione Futura, l’attuale gestore della piscina, dove si era ipotizzato
l’ampliamento della piscina comunale così come, tra le altre cose, il Cons. Leali conosce bene
perché era stata vista nella passata Amministrazione, la Futura che era anche disponibile a caricarsi
una quota parte dei costi dell’intervento di ampliamento in cambio di un ampliamento della durata
della gestione della piscina stessa, sono stati presentati i conti, è stata fatta una valutazione per
quella vasca in più che era grosso modo la metà di quella esistente, e per rifacimento arredi,
sistemazioni, messa in sicurezza e q uant’altro, era uscito un preventivo di spesa molto alto che si
aggirava intorno ai due milioni e seicentomila euro, questa era la cifra del progetto preliminare.
Fatte queste valutazioni nel frattempo con ulteriori cambiamenti anche a livello dell’ipotesi di
ristrutturazione del Polo Fieristico che nel frattempo si stava facendo con la Comunità Montana e
con la Provincia di Sondrio che prevedeva un mantenimento della struttura del Polo Fieristico come
struttura anche per eventi fieristici ma una sua riconversione anche per eventi sportivi, quindi un
nuovo palazzetto dello sport nella parte più bassa, con la Comunità Montana si era aperta una
prospettiva di realizzare in quella sede un polo anche sportivo importante, quindi poteva venire
anche una confluenza, una sinergia molto importante tra una piscina aperta con un gestore e anche
la possibilità di dare allo stesso gestore una parte di gestione, scusate il gioco di parole, del Polo
Fieristico inteso come nuova struttura polivalente.
Fatto questo, la Comunità Montana su questo progetto si è detta disponibile a sedersi attorno ad un
tavolo e su questo si era chiusa la tornata amministrativa. Dopo le elezioni i contatti con la
Comunità Montana sono diventati molto stretti tanto è vero che sul progetto di poter arrivare alla
realizzazione della nuova piscina comunale dentro lo spazio del Polo Fieristico oggi c’è un accordo
pieno con la Comunità Montana, ne è prova che all’interno del Piano Integrato di Sviluppo locale,
quello che è stato approvato dai Sindaci Mandamentali e dall’Assemblea della Comunità Montana
recentemente, è stata inserita una scheda per la realizzazione della nuova piscina a carattere
mandamentale e la Comunità Montana ha inserito la richiesta di un finanziamento di un milione di
euro. Da qui si stanno susseguendo gli incontri tra Comunità Montana, Comune di Morbegno e
Futura per verificare, perché a questo punto siamo a questo livello, le condizioni reali per poter
costruire la nuova piscina. Tanto più che è stata fatta anche una valutazione da un ingegnere
strutturista sulla situazione del Palazzetto di Morbegno e quindi anche una valutazione sugli
ulteriori interventi sulla struttura di Morbegno. Questa è la situazione. Ad oggi la definitiva
localizzazione della Piscina, da parte nostra, se queste condizioni che la Comunità Montana ha
dichiarato, ha messo in programma, si realizzano, siamo assolutamente favorevoli alla dislocazione
della nuova piscina presso l’Area del Polo Fieristico. Questo andrebbe anche a completare un
intervento relativo ad una localizzazione in quelle aree di una serie di strutture del tempo libero, ci
sono già i campi di calcio, il tennis, si può pensare anche a questa riconversione del Polo Fieristico,
sulla quale il Presidente uscente Tarabini aveva speso parole di investire dei finanziamenti della
Legge Valtellina. Adesso è stato fatto un primo incontro anche con la Provincia per capire se quella
che era una dichiarazione politica di intenti di Tarabini diventa poi un atto di determina economica
da parte della nuova Provincia, perché il Presidente Tarabini non aveva deliberato nulla di
finanziario ma semplicemente una dichiarazione di intenti, che è agli atti nei verbali di Ente Fiera.
Stiamo spingendo su questo, questo permetterebbe di liberare l’attuale piscina, in futuro
chiaramente, per poter prevedere una sua ristrutturazione, e da qui quanto Monti diceva, con una
nuova palestra che potrebbe essere a utilizzo più per le scuole superiori. E’ già stato fatto un
incontro con l’Assessore Pirondini che è venuto in Comune di Morbegno assieme ai funzionari
della Provincia per verificare questa disponibilità. E’ questo il progetto sulla piscina e dove si vuole
cercare di arrivare. Ci sono ancora delle variabili che sono la disponibilità della Futura a poter
prevedere ancora quella possibilità di un intervento diretto da un punto di vista economico che
permetterebbe di poter realizzare questa nuova piscina, anche perché il costo probabilmente sarà tra
i due milioni e 500 mila e i tre milioni di euro, ma questa è un’ipotesi perché non c’è allo stato
attuale ancora nessun progetto preliminare a livello della nuova piscina presso il Polo Fieristico.
Questa è la situazione sulla piscina, per chiarire quello che è l’iter.
Leali:
Quindi la scheda 31 è una scheda fasulla, è una scheda con un gran punto di domanda che non si sa
cosa fare?
Sindaco:
No, è profondamente sbagliato definirla fasulla, non è una scheda fasulla nel senso che si ritiene
importante lasciarla dentro nel piano opere per poterla andare a realizzare, il problema è che in
questo momento l’iter progettuale e l’ultima e precisa scelta non è ancora stata compiuta, ma credo
che è fondamentale per poter arrivare eventualmente all’incarico progettuale avere nel piano
l’opera. Tra le altre cose vi annuncio anche che non è ancora neanche definito se il progetto sarà
gestito direttamente dal Comune di Morbegno, dalla Comunità Montana, sarà dato alla società
privata o meno, è tutto materia in itinere. E’ fondamentale però lasciare una destinazione di costi su
questo intervento perché l’obiettivo è di portare avanti questa che riteniamo una priorità perché la
vecchia piscina oggi ha bisogno assolutamente di una sua ristrutturazione.
Tangenziale: io non credo che l’abbia disegnata Tarabini, anche perché non sono andate proprio
così le cose, che se ne sia discusso con il Presidente Tarabini è verissimo, siamo arrivati anche a dei
momenti di criticità su questo problema. Perché è messa nel 2007 e non nel 2005? Qual è la
situazione attuale? La situazione attuale è che la strada oramai è abbastanza a buon punto il suo
completamento, l’apertura del sottopasso e in un secondo tempo, perché invece le opere sono
ancora un po’ indietro secondo quanto dettoci dal Consorzio, la strada arriverà fino al Polo
Fieristico. Con il Consorzio dell’Area Industriale e la Comunità Montana è stata presentata la
richiesta in Regione di un finanziamento per proseguire quel pezzo di strada, non mi ricordo su
quale legge, per poter avere un’ulteriore quota di finanziamento esattamente come siamo riusciti a
farci finanziare il 50% del costo della strada di collegamento dal sottopasso fino al Polo Fieristico,
perché il 50% è spese sul bilancio comunale e il 50% sul Consorzio grazie a questo finanziamento
regionale. Credo che però qui forse non è la sede adesso, ma possiamo trovare il momento adatto
per fare questo confronto perché quanto sostenuto dal Cons. Leali non ci trova assolutamente
d’accordo sulla tipologia di progetto e idea che il Cons. Leali ha, nel senso che questa
Amministrazione ha sempre dichiarato di rifiutare che questa strada possa essere considerata
l’alternativa della Statale, possa essere considerata la tangenziale futura di Morbegno, che possa
essere considerata la soluzione alternativa alle gallerie. E tanto è vero che anche al Presidente
Provera e all’Ass. Pirondini, che abbiamo incontrato anche su questa tematica, abbiamo già detto
che non esiste una disponibilità da parte dell’Amministrazione di prevedere che dallo svincolo di
Cosio la strada giunga fino ai prati del Bitto, non competenza nostra territorialmente, passi con un
nuovo ponte sul Bitto, entri nel contesto fragile dell’agglomerato urbano di Via Fumagalli e di via
Serta per poi proseguire verso il Polo Fieristico, via Merizzi, Via Bottà, Polo Fieristico. Riteniamo
che un disegno che preveda questa come tangenziale, e qui dobbiamo essere chiari sul termine
perché se tangenziale è strada a largo scorrimento, senza nessun incrocio rispetto alla viabilità
locale, cioè quello di trasferire tutto il traffico oggi occupato sulla Statale su quella bretella, non ci
vede assolutamente favorevoli. Una scelta di questo tipo non può essere condivisa da questa
Amministrazione. Altro è lavorare per una strada che ha un carattere urbano e sovracomunale che
possa prevedere, com’era nel disegno di questa Amministrazione da sempre dichiarato, la
realizzazione di una strada di collegamento della via Forestale fino al Polo Fieristico e che poi
prosegue, che di fatto sappiamo che diventerà in questo caso comunque sempre utilizzata da un
traffico di passaggio ma è diversa la sua connotazione rispetto ad una vera e propria tangenziale. Da
qui però credo che è necessario provare anche a sedersi attorno ad un tavolo e confrontarci rispetto
a questo progetto. Ricordo anche che sul tratto di strada dalla Via Forestale al Bitto è già stata fatta
una raccolta di firme con 800 firme, se non ricordo male, da parte di cittadini che erano
profondamente contrari a qualsiasi utilizzo di quel tratto di strada. Non parlavamo nemmeno di
tangenziale, ma si parlava addirittura di una strada comunale che collegava la via Forestale con la
Via Serta, proprio perché quella parte secondo noi ha un contesto urbano.
Il problema del perché i soldi sono lì e non da un’altra parte: credo che da sola l’Amministrazione
comunale non riesce in questo momento a pensare di realizzare un tratto di strada come l’abbiamo
prevista che dal Polo Fieristico va alla Forestale. I costi sono molto più alti di 450.000 perché
basta solo pensare all’attraversamento dell’incrocio con via Merizzi e quello che può comportare in
termini di costi, è una questione che va dentro l’assetto di viabilità provinciale. Facciamo parte di
questo Comitato per la Statale, attualmente ci sono 145 milioni di a disposizione per il primo
lotto, il primo lotto costa 650 milioni da Fuentes fino al Tartano. Se non ricordo male il tratto
Fuentes –Cosio costa 250 milioni quindi mancano ancora un centinaio di milioni di euro per
arrivare fino a Cosio, secondo quanto dichiarato anche recentemente. E credo che sia giusta la
mobilitazione dei Comuni per cercare dentro la legge obiettivo di ottenere il massimo
finanziamento possibile. E’ per questo che, tra le altre cose, sabato prossimo avverrà una
manifestazione promossa da questo Comitato per la strada, decisione freschissima di oggi
pomeriggio, con un obiettivo che è quello di sensibilizzare il governo e gli organismi centrali di
poter inserire concretamente, non solo come intenzione, con finanziamenti la viabilità. Credo che
alla luce dei soldi che verranno portati in Valtellina, c’è poco ottimismo però, anche da parte del
Presidente Provera, di riuscire a portare a casa nel breve questi soldi, bisognerà sedersi ad un tavolo
e trovare le soluzioni. E’ chiaro che la soluzione migliore credo che sia il completamento del primo
lotto che veramente allora toglie il traffico da Morbegno, non lo sposta dalla Statale a questa nuova
bretella, ma lo sposta definitivamente fuori Morbegno. Purtroppo l’ottimismo non è di casa su
questa storia e siamo altrettanto preoccupati anche noi sul fatto, come diceva il Cons. Leali, che
un’ipotesi di portare il lotto fino a Cosio porterà qualche problema in più per Morbegno, con
Morbegno che si troverà probabilmente circondato da due flussi di traffico quello sulla Statale e
quello sulla Valeriana se nel progetto finale dello svincolo di Cosio è previsto anche il nuovo ponte
sull’Adda e che quindi collegherà direttamente la nuova strada con la doppia possibilità per l’utente
che arriva o di tornare sulla vecchia statale all’altezza di Cosio Stazione o entrare sulla Valeriana.
Quindi sicuramente la situazione futura, per cui comunque tutti ci rendiamo conto che qualche cosa
va fatto, ci pone a dover discutere di quale miglior soluzione per Morbegno. Su questo credo, e
l’Assessore lo sa perché abbiamo già iniziato informalmente a discutere, a lavorare anche con la
Provincia stessa, possiamo dedicare un ampio dibattito in una Commissione Territorio per
confrontarci e trovare quelle che possono essere delle ipotesi progettuali, magari se possibile
condivise o comunque cominciare a entrare nel merito di quella che è una diversa posizione nostra
rispetto a quanto sostenuto dal Cons. Leali. Sul fatto che l’opera è nel 2007 è perchè riteniamo che
nelle condizioni attuali non ci sia oggi una capacità economica del Comune di Morbegno di
sostenere questa spesa totalmente a carico suo. Anche qui inserita nel Piano opere triennale è
comunque importante perché permette la ricerca di finanziamenti ed eventualmente di incarichi, con
la possibilità di anticipare attraverso una variante durante l’anno del Piano opere. Vediamo anche se
va in porto questo finanziamento che la Comunità Montana insieme al Consorzio e al Comune ha
presentato.
Sui parcheggi: perché non ce ne sono finanziati? Di quelli sostanziali, non tanto piccoli parcheggi,
perché credo che l’intervento del Cons. Leali si riferiva più ai grossi parcheggi. Perchè fino ad oggi
tutti gli studi di fattibilità dei parcheggi interrati hanno dei costi di realizzo che sono molto alti e che
da solo il Comune di Morbegno non è in grado di sostenere, costi che vanno intorno ai 3-4 miliardi,
un posto auto circa 15.000, sia quello sotto S.Antonio che quello studiato al palazzetto dello sport
che quello studiato presso Via Faedo, che quello studiato nella piazza S.Antonio, perché sono tutte
delle ipotesi progettuali che sono state fatte. Sul bisogno io credo che condividiamo il fatto che più
parcheggi a cintura ci possono permettere di poter fare anche altre scelte di carattere urbanistico e
ambientale dentro la città. Il parcheggio di Via Ghislanzoni è purtroppo uno abbastanza facile, se
vogliamo, da raddoppiare, ma fin quando le Ferrovie non sbloccano l’annoso problema della
vendita dell’area siamo molto bloccati perché in questo momento le Ferrovie ancora non danno il
via libera all’acquisizione da parte del Comune, nonostante che gli sia stato richiesto da quattro anni
non danno la disponibilità all’alienazione dell’area. Questa è la situazione con le Ferrovie, diversa è
quella del campo sportivo delle suore.
Allora come intendiamo muoverci ? Stiamo raccogliendo, tra le altre cose, proprio in questi giorni
quanto fatto dal Comune di Sondrio, quanto fatto dal Comune di Chiavenna circa la possibilità di
provare a portare anche a Morbegno un intervento pubblico-privato che possa permettere un
contenimento dei costi da parte dell’Amministrazione comunale e quindi una valutazione di una
effettiva volontà. Finora ci siamo mossi, magari sbagliando, contattando e parlando con impresari
locali e ci sono stati anche dei privati che sono venuti a chiedere al Comune la disponibilità
dell’area per costruire dei parcheggi sotterranei, mi riferisco alla piazza del Palasport dove c’è un
progetto in questo caso fatto da un privato perché aveva chiesto all’Amministrazione
semplicemente la disponibilità di scavare due piani sotterranei, chiedendo all’Amministrazione di
farsi carico del ripristino della piazza sopra lasciandola a parcheggio, ma poi davanti ai costi fatti da
lui, valutati dal privato, si è ritirato dall’operazione. Così come le ipotesi fatte con alcuni privati
sull’area di S.Antonio del campo sportivo ha finora fatto ritirare poi il soggetto impresario locale.
Può darsi che possiamo provare fuori.
Vengo sul discorso della palestra. Credo che sono state espresse delle critiche rispetto al
comportamento dell’Amministrazione circa alcuni cambi di idee che sono avvenuti durante la
passata Amministrazione. Sono critiche comunque giustificabili anche se da parte nostra credo che
possiamo motivare il perché del cambiamento. Siamo partiti per realizzare quella palestra, tanto è
vero che in seguito al concorso di idee che era stato fatto dall’Amministrazione Tirloni è stato dato
l’incarico, fatto il progetto della nuova Palestra di Via Faedo. Dopo di chè è subentrata una prima
grossa riflessione fatta, stimolata, come diceva il Cons. Leali, da interventi durante il Consiglio
comunale, da alcune richieste di cittadini, dalla Promor stessa, perché ci ricordiamo che la Promor
aveva contribuito al fatto che il Comune acquistasse l’area perché in parte è stata pagata dal
Comune e in parte pagata con soldi della Promor, e d’accordo con la Promor, siamo partiti con uno
studio sincero, reale per realizzare il famoso parcheggio sotterraneo sotto via Faedo. Per cui sono
stati fatti degli incontri con il Presidente Bordoni, c’è una lettera agli atti dove dice che la Promor è
disposta a finanziare 500.000 sul parcheggio sotterraneo di Via Faedo in cambio della possibilità
di avere il 50% dei posti auto che la Promor avrebbe provveduto ad alienare a privati, quindi la
Promor faceva da cassa, per il Comune era una sorta di assicurazione, se li vendo ai privati ti dò
500.000, se non li vendo ti dò lo stesso 500.000. Questa era stata la prima valutazione, positiva,
del rapporto con la Promor, che è diventata però una risposta negativa della Promor quando è stato
fatto lo studio di fattibilità, quindi un progetto preliminare dei costi per realizzare il parcheggio,
sono state fatte due ipotesi, una su due piani e una su un piano solo, per posti auto grosso modo
similari, e il costo finale è diventato, se non vado errato, di 1.800.000 solo per la realizzazione del
parcheggio sotterraneo, quindi non per la palestra sopra. Davanti a queste ipotesi, che oramai erano
ipotesi concrete in termini economici, la Promor, dopo una sua valutazione che ha fatto, ha detto
che non è in grado, non intendeva più partecipare alla iniziativa perché riteneva troppo lontano
l’impegno. Noi avevamo chiesto alla Promor, tanto per essere chiari, il mantenimento della
percentuale del 50%, quindi 900.000. La riflessione che è stata fatta, che ha frenato la Promor e ha
frenato anche l’Amministrazione comunale era sui costi del posto-auto perché stavamo parlando di
un parcheggio, non di garage ma di posti auto che avremmo potuto non vendere, perché in questo
caso l’Amministrazione comunale non può vendere il posto auto ma dare il diritto di superficie
anche se per 99 anni, e il costo di un posto auto era intorno ai 18.000/20.000. Da qui con la
Promor ci siamo fermati. Tenete presente che c’è un’altra variabile non di poco conto che era la
vicenda dell’Area Martinelli, perché sui tavoli sui quali si stava lavorando era la conclusione di un
accordo con la proprietà Martinelli che prevedeva la realizzazione dall’altra parte della strada di 700
posti auto di cui 150 sarebbero stati dati a gestione completa da parte dell’Amministrazione
comunale, che doveva tenerli aperti durante le attività commerciali dell’Area Martinelli ma poi
rimanevano a disposizione dell’Amministrazione comunale anche per la notte, mentre gli altri 550
posti auto erano aperti alla cittadinanza, utilizzati per tutti, ma solo durante l’orario dell’attività
commerciale della grande distribuzione. Questo era l’accordo. Quindi, davanti ad una non più
disponibilità della Promor e all’accordo sui parcheggi, accordo che è stato tra le altre cose portato in
C.C., si è ritenuto di soprassedere, poi purtroppo la vicenda dell’Area Martinelli dovrà essere
ridiscussa e vedremo come va. A questo punto l’Amministrazione comunale, mettendo insieme il
puzzle che stava uscendo della piscina che poteva diventare la nuova piscina mandamentale, poteva
quindi liberare da un punto di vista degli spazi per attività sportive, poteva liberare la vecchia
piscina che poteva diventare una nuova piccola palestra, alla luce dell’accordo tra la Provincia e la
Comunità Montana della ridefinizione dell’utilizzo sportivo del Polo Fieristico, la riflessione che
abbiamo fatto è stata quella non di un nuovo progetto ma di una variante del progetto attuale sulla
palestra che lo ridimensionasse nei termini sia dei costi ma soprattutto degli spazi. Questo permette
nello studio che ha fatto il nostro Ufficio Tecnico con una consulenza di un progettista locale, così
rispondo anche a quanto richiestomi dal capo-gruppo Parolini, per la palestra è stato realizzato il
primo progetto ed è stato anche pagato, non ricordo la cifra però è vero che il progetto definitivo ed
esecutivo è stato pagato ai progettisti, questo è vero e c’è una delibera che avete in mano, è stato
dato allo studio di Milano. Per quanto riguarda lo studio di fattibilità di una nuova utilizzazione
dell’area è stato fatto dall’Ufficio Tecnico comunale con la consulenza di uno studio architettonico
locale. Evidenziata la possibilità di ottenere una riduzione della palestra, degli spazi e dei costi, si è
risentito lo stesso studio progettista di Milano, lo studio Crotti per intenderci, per una variante al
progetto della palestra di Via Faedo che preveda una riduzione per quanto riguarda gli spazi e
questo permetterà il mantenimento, quando ci sarà il progetto poi lo vedremo, dai 45 ai 50 posti
auto in superficie con la possibilità in un futuro di poter anche scavare sotto questa superficie.
Quindi il ridimensionamento della palestra di Via Faedo che sarà portata più piccola, più bassa e più
vicina al complesso scolastico, l’ipotesi progettuale è di fare il piano palestra sul piano della
palestrina della scuola, quindi di incassarla, con la previsione anche di poter prevedere le
fondamenta in modo tale da non impedire nel futuro la realizzazione di un eventuale parcheggio
sotterraneo, lascia uno spazio di terreno che sarà situato tra la palestra e la Statale e che prevede un
utilizzo giornaliero diurno per circa 50 posti auto. Questo è l’indirizzo fatto dall’Ufficio Tecnico da
cui l’incontro con il progettista Crotti per una variante del progetto, non si tratta di un nuovo
incarico, sul quale è stata presa una delibera che giustamente veniva ricordata.
Non entro su altre cose, richiesta di costi, perché non ho il dettaglio, credo che il messaggio non era
solo quello di dire quanto è costato il paletto davanti alla Pretura, ma è un messaggio più del tipo
che alcuni interventi dovrebbero essere verificati in maniera diversa per evitare di fare e disfare,
come è stato fatto ammettendo da parte dell’ufficio che ha progettato uno sbaglio, quel rialzo in Via
S.Rocco di cui accennava, tanto è vero che è stato rifatto qualche giorno dopo, è stato abbassato e
addolcito rispetto ad una pendenza eccessiva con la quale era stato realizzato.
Un chiarimento glielo devo perché è una non precisione troppo importante: rispetto all’area Merizzi
e l’area del Lokalino. Se non ho capito male, il Lokalino non è mai stato localizzato dentro quella
struttura oggi esistente dove ci sono le associazioni perché dentro lì ci sono le associazioni secondo
un intervento di ristrutturazione fatto circa 7-8 anni fa. Il Lokalino è previsto nel progetto
preliminare, che forse avete già visto in Commissione, non ricordo, dentro il magazzino comunale
cioè in quella parte di magazzino comunale che fino a poco tempo fa era stata data in gestione
all’A.P.A. che si trasferisce da un’altra parte. Forse la confusione è nata dal secondo intervento che
abbiamo discusso in questa sede in quanto l’ALER avendo a disposizione quei famosi soldi per
realizzare degli alloggi ad edilizia sociale, ha chiesto al Comune una immediata segnalazione di
un’area a disposizione dell’Amministrazione comunale. L’unica area, fatte le nostre valutazioni, che
avevamo a disposizione era quella dove oggi c’è quella struttura sede delle Associazioni, pertanto
quella struttura è vero che verrà abbattuta per lasciare lo spazio a questi appartamenti, non ricordo
quanti sono, e una parte dei nuovi alloggi delle associazioni dovrebbe trovare spazio dentro quella
porzione di ex magazzino comunale. Per questo c’è un accordo con l’ALER tanto è vero che quella
spesa di 590.000 prevede una parte di contribuzione, forse di 180.000 circa che è il contributo
che l’ALER dà riconoscendo il fatto che l’Amministrazione abbatte quello stabile che c’è e deve
costruirne uno nuovo.
Questa era solo una precisazione rispetto all’intervento.
Sulla pista ciclabile: è verissimo, c’è stato un problema. La questione è: è stata mandata lettera ai
residenti, con qualcuno si è discusso, altri erano favorevoli, qualcuno ha fatto delle richieste che non
sono state accettate dall’Amministrazione. In effetti mi diceva l’assessore, non ne ero neanche al
corrente, che c’è stato un problema rispetto ad una proprietà che con la sistemazione dei cordoli
diventava difficile l’uscita, è stato sistemato. Credo che l’esperienza del cordolo noi la
consideriamo positiva, non negativa, non aveva il bisogno di mettere delle barriere per la velocità,
aveva la funzione di segnare un percorso preferenziale per le biciclette, completamente diverso,
perché per la velocità abbiamo fatto altri interventi di altro tipo. Riteniamo che quella
sperimentazione fatta sia positiva, dà dei risultati, il costo, questo me lo ricordo perché grazie alle
buone conoscenze dell’assessore, abbiamo ottenuto che la ditta che produce quei cordoli, che sono
molto costosi tra le altre cose, è venuta a Morbegno a sistemarli all’interno di un progetto
sperimentale per la ditta stessa, cioè la ditta aveva bisogno di verificare su un territorio come
Morbegno con determinate temperature invernali queste strutture, ha praticamente dato al Comune
questi cordoli gratuiti, noi abbiamo solamente pagato il costo del trasporto e della posa. Sugli altri
costi poi ve li diciamo, probabilmente ho saltato anche delle cose, me lo direte voi.
C’era una precisazione che volevo fare: credo che la Scuola Arcobaleno 2° lotto, 300.000, è opera
indispensabile, qui ci possiamo dividere, riteniamo che è priorità. Il 1° lotto è a buon punto, occorre
fare subito il 2° lotto, rinviando a tempi migliori il 3° lotto che è altrettanto costoso perchè è
praticamente la sistemazione della scuola vecchia. Abbiamo scelto di mettere questo 2° lotto di
300.000 per arrivare al completamento delle aule, questo permetterà, tra le altre cose, l’utilizzo per
qualche mese da parte dei bambini di Paniga che dovremo spostare l’anno prossimo da Paniga fino
qua durante i lavori. Riteniamo che sulla scuola per noi è priorità, questa scelta è dichiarata.
Sul Parco della Bosca quei 400.000 sono stati inseriti a bilancio perché sono la richiesta di un
finanziamento che è stato fatto alla CARIPLO lo scorso anno, è stata riportata la scheda, quando
abbiamo fatto questa apposizione nel bilancio non c’erano ancora assolutamente tutte quelle buone
notizie sul Parco della Bosca legate all’intervento della Provincia. E’ chiaro che adesso aspettiamo
cosa dirà la Fondazione CARIPLO, perché non ha ancora dato nessuna risposta a questo
finanziamento, è altrettanto chiaro che se non arriveranno i soldi CARIPLO non partirà
sicuramente quell’intervento di 400.000 nel momento in cui ci sarà un intervento molto più
pesante da parte della Provincia. Dopo di chè è il solito problema, è un po’ una battuta, però chi
amministra lo sa, quando abbiamo incontrato l’Assessore all’agricoltura in Provincia e i funzionari
e ci è stato detto che il Piano opere decennale del Parco della Bosca potrebbe essere realizzato per
gran parte, quindi un intervento di parecchie centinaia di migliaia di euro, è chiaro che anche noi
abbiamo pensato magari a priorità che riteniamo maggiori rispetto a quello, ma il Consigliere lo sa,
che quando i soldi arrivano su un progetto perché sono stanziati nel capitolo delle forestazioni o li si
spendono lì o i soldi non arrivano. Comunque riteniamo soldi spesi bene perché il progetto della
Bosca può davvero qualificare ambientalmente la città.
Sulle altre proposte credo che c’è spazio veramente per riflettere, sul discorso viabilità, sul discorso
parcheggi, anche perché dobbiamo lavorare di fantasia per cercare i finanziamenti, questo oggi è
sicuramente un dato di fatto. Ultimamente qualche iniezione di fiducia è arrivata, il contributo della
finanziaria sul S.Antonio, il Parco della Bosca, piccolo contributo sullo studio geologico e qualche
altra cosa, speriamo di riuscire. Sicuramente stiamo cercando di seguire tutti i finanziamenti
possibili soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture viabilità e parcheggi, in questo momento
però non ne siamo a conoscenza.
Chiedo scusa se ho saltato qualche punto.
Leali:
Prima di tutto la tangenziale: su questo sono e resto fermamente contrario, e penso che tutto il
nostro gruppo sia compatto, perché sta venendo avanti, l’ha detto prima il Sig. Sindaco, perché i
soldi sono pochi, non ce ne sono, se andrà tutto bene, si spera di sì, la possibilità di fare questo
stralcio del 1° lotto. Lo stralcio del 1° lotto, checchè si dica, arriva grosso modo fino allo svincolo
di Cosio, quindi io vorrei capire questa Amministrazione come intende, una volta che questo primo
stralcio verrà realizzato, dirottare le macchine da Cosio fino a Talamona se non tramite le strade
attuali esistenti. Cioè si ripassa sulla statale attuale che divide Morbegno in due, che l’attraversa nel
suo cuore, che è un ostacolo che ormai da decenni ci troviamo davanti, si passa sulla Valeriana con
dei percorsi tortuosi per poi ritornare ancora a Morbegno o peggio ancora passare da Campovico, o
si studia una soluzione alternativa sulla quale possiamo mettere le mani perché dobbiamo
realizzarla nuova, che potrebbe prevedere anche già dei sovrappassi, dei sottopassi, delle possibilità
di non avere intersezioni che blocchino il traffico completamente, potrebbe essere studiata in un
modo moderno, si potrebbe chiedere la partecipazione il più possibile della Provincia, perché è
un’opera sulla quale deve pesantemente intervenire la Provincia perché non possono portare tutto il
traffico da Delebio a Morbegno spostando il nocciolo del problema qua. Questa è l’osservazione
che facciamo, questa che noi vediamo è l’unica possibilità attuale di vedere in alcuni anni risolto
non completamente ma in buona parte il problema viabilità. Siamo tutti d’accordo che se si riuscisse
a trovare i soldi per fare la superstrada così come prevista in galleria fino allo svincolo del Tartano
saremmo tutti felici, e tutti noi diremmo sì immediatamente. Purtroppo la possibilità forse, si spera,
è quella di arrivare fino a Cosio, con già qualche punto di domanda, ci si sta impegnando al
massimo in Provincia, abbiamo appena fatto una delibera per recuperare dalla Legge Valtellina 20
milioni di euro per cominciare a mettere assieme, 20 più 20 più 30 più 50, per arrivare a questi 250
famosi che permetterebbero di fare questo primo stralcio. Però nei miei interventi in Provincia, nelle
nostre riunioni di maggioranza, ho subito posto questo problema, noi siamo d’accordissimo di fare
questa strada, è fondamentale per la nostra Provincia, però noi stessi della maggioranza riteniamo
che la Provincia debba contestualmente risolvere anche il problema da Cosio a Talamona. Questa è
la grossa problematica e penso che l’unico modo che vedo, mi sembra il più naturale, sia questo,
anche se capisco che si spera non sarà per sempre, però è quello che si vede adesso come più
proponibile e come più logico. Questo per quanto riguarda la viabilità. Quindi noi andiamo avanti
con la nostra idea, vedremo se è il caso faremo quello che dovremo fare per procedere, ne ho già
parlato prima.
Per quanto riguarda invece i parcheggi capisco il discorso dei costi, è un discorso importante anche
perché costruire nell’interrato fa lievitare notevolmente i costi di queste costruzioni. Mi viene in
mente che si potrebbe pensare, se qualcuno di voi è andato a Lugano o in altre città, si fanno questi
parcheggi fuori terra, dei fabbricati fuori terra, magari con caratteristiche non di bruttezza, cioè che
hanno delle caratteristiche architettoniche che permettono l’inserimento nell’ambiente circostante in
modo idoneo, con dei costi sicuramente molto più ridotti, basta localizzare le zone e fare questi
benedetti parcheggi di cintura, magari in questo modo spendendo molto meno però risolvendo un
po’ alla volta questo problema che sicuramente con gli anni a venire non potrà che peggiorare.
Questa è una prima idea che mi viene. La seconda cosa, mi sembra un peccato perdere questo
contributo che la Promor praticamente aveva già garantito. Secondo me con altre soluzioni, con
studi, con buona volontà, si poteva riuscire a fare qualcosa, invece si è scelto di lasciar perdere il
tutto e di fare solo la palestra. Perciò anche su questo non sono affatto d’accordo.
Per quanto poi riguarda la piscina ne ho già parlato. Una cosa di cui non si è parlato, ne hanno
accennato i miei colleghi, i possibili risparmi che si potevano fare nel bilancio. Cioè il bilancio si
può impostare in tanti modi, è tutto un discorso di priorità, che noi abbiamo dato ad altre priorità,
voi ne avete altre. Chiaramente infatti voi amministrate e noi siamo all’opposizione apposta perché
abbiamo dei punti diversi di vedere le cose.
Per esempio nel bilancio, il Sig. Sindaco non ha detto niente, sono previsti tre milioni di euro per il
Convento. Certo, è una previsione che va al 2007, una previsione quindi praticamente senza soldi,
penso, però è una previsione di fare, fra l’altro ancora non capendo cosa si vorrebbe fare perché
almeno un progetto di massima io non l’ho mai visto, a parte alcuni interventi dell’Assessore
Gavazzi che ha detto qualche suo punto di vista, ma almeno un progetto preliminare, una vaga
ipotesi di cosa si vorrebbe fare dentro lì non l’ho mai visto. Quindi senza neanche una vaga ipotesi
presentata si ipotizza 3 milioni di euro, che sono sei miliardi di vecchie lire, e non vedo appunto
assolutamente l’impegno di questa Amministrazione, questo è il punto cruciale, per la viabilità, per
trovare delle nuove soluzioni, salvo delle ipotesi un po’ campate in aria che ho sentito prima dal
nostro Assessore Gavazzi.
Quindi direi che a questo punto posso chiudere perché ho detto qualcosa di nuovo e in parte ho
ribadito cose già dette.
Sindaco:
Io credo che un’eventuale soluzione del traffico debba essere a carico non solo della Provincia, ma
anche della Regione e dell’ANAS. Credo che Morbegno non possa accettare assolutamente una
soluzione che lo metta in situazione di fortissima crisi, perché il mio ottimismo si ferma se si arriva
a Cosio credo che poi ci scordiamo veramente il finanziamento di 400 milioni per arrivare alle
gallerie. Questo purtroppo è un dato oggi di realtà che viene detto anche da chi ci amministra ed ha
collegamenti diretti con il Governo. Allora, insieme possiamo fare la battaglia perché Morbegno
non può accettare una situazione di sofferenza peggiore, perché lo scenario per me è peggiore nel
momento in cui arriva a Cosio. Noi abbiamo fatto anche alcune ipotesi, che dovrebbero arrivare
attraverso varie conoscenze sul nostro tavolo tra poco, è stato un esercizio, non è stato un incarico,
perché credo che si faccia anche questo. Con la Provincia teniamo aperto assolutamente il tavolo,
l’Amministrazione non ha chiuso, dice che le soluzioni comunque devono essere compatibili con la
vita della città. Non credo che spostando gli assi di strada risolviamo i problemi, a meno che non si
facciano delle scelte radicali che hanno il carattere della temporaneità ma che richiedono
investimenti consistenti e forse si possono trovare delle alternative. Su questo possiamo anche
provare a discutere.
Stefano Ciapponi:
Nella dichiarazione di voto di questo punto all’o.d.g. di importanza fondamentale per la vita della
città non ci si può solo riferire alle cifre che compongono e sono parte determinante di un bilancio
di previsione. Il richiamo al programma elettorale che “Impegno per la città” presentò a suo tempo
alla cittadinanza, che abbiamo confermato con la definizione delle linee programmatiche, trovano
basamento anche nella stesura di questa relazione previsionale. Il risultato è una somma di passaggi
talvolta obbligati, quali le continue riduzioni dei conferimenti dello Stato ai Comuni, a fronte di un
desiderio e di un impegno da parte di questa Amministrazione di rispondere sempre al meglio alle
esigenze della città. Le spese non possono essere ridotte all’infinito a discapito degli investimenti
per la crescita sociale e culturale della collettività, se non addirittura arrivando a comprometterne la
qualità della vita, né si vuole penalizzare ulteriormente la maggioranza dei cittadini per sopperire ad
un indebolimento del ruolo ridistribuivo del sistema fiscale voluto dalla manovra finanziaria
governativa.
Nello sviluppo dei tre temi fondamentali, ambiente, cultura e società, si sono indirizzati gli sforzi
della stesura della relazione programmatica. Il mantenimento della qualità dei servizi alla persona,
sempre maggiore attenzione alle fasce più deboli e alle famiglie trova riscontro nella politica degli
investimenti economici, nelle convenzioni con i Comuni limitrofi, nel credito verso il terzo settore.
L’importanza che questa Amministrazione individua con un forte impegno economico a favore del
diritto allo studio, degli eventi culturali, sportivi e ricreativi ci induce inevitabilmente a riflettere
sull’importanza mandamentale che la città assume a fronte dei benefici che sa offrire tramite
l’utilizzo delle proprie strutture e che auspichiamo vengano riconosciuti grazie ad una maggiore
attenzione che non quella ricevuta in passato da parte degli organi sovracomunali. Valenza e
opportunità che verrà ulteriormente potenziata con l’approssimarsi dell’inaugurazione
dell’auditorium di S.Antonio. Gli impegni presi in materia ambientale trovano riscontro nel nuovo e
necessario Assessorato all’ambiente, nella sua attuazione non solo con la riqualificazione delle aree
verdi e con il piano decennale del Parco della Bosca, ma anche con un attento monitoraggio dello
stato di salute della città, grazie anche allo studio di fattibilità di Agenda 21. A fronte di questi e di
tutti gli altri investimenti economici e della linea politica che li ha determinati, nei limiti imposti dal
Patto di stabilità, siamo convinti che questa Amministrazione sia stata in grado di predisporre un
bilancio programmatico efficiente ed efficace che condividiamo e si identifica totalmente nello
spirito delle linee di intento e potrà rispondere alle esigenze della voglia di crescita della città.
Sindaco:
Il Segretario comunale mi ha chiesto di poter intervenire relativo alla vicenda delibera sul Piano
opere per un chiarimento.
Segretario:
Mi permetto di fare un chiarimento di tipo tecnico perché è molto importante capire come è
costruito il Piano opere, per evitare poi di pensare di andare ad approvare un atto che in realtà se va
rettificato non è giusto. Si compone di due schede, la scheda n°2 ed è l’elenco triennale e fa
riferimento alla articolazione della copertura finanziaria, la scheda n°3 è l’elenco annuale. Poi c’è
un allegato B che attribuisce ai centri di responsabilità il programma per la gestione della singola
opera. Il collegamento tra le schede precedenti e l’allegato B non deve essere letto con questo
numero, lavoro pubblico 13 che effettivamente è un po’ fuorviante, perché il programma è
svincolato, sono programmi distinti e non sono collegati tra loro. Ma quello che fa il tratto d’unione
è codice opera e se per prova noi andiamo a prendere una qualsiasi opera, per esempio il lavoro
pubblico 12 che vediamo il codice opera è lunghissimo, guardiamo gli ultimi due numeri, 11, noi
andiamo nell’elenco annuale e prendiamo questo codice lunghissimo con le due ultime cifre 11 e
vedete che coincide “Intervento nel Parco della Bosca”, a pag.32 dell’elenco annuale e guardate
l’intervento 12 dell’allegato B. Se con pazienza si provano a vedere queste corrispondenze,le
corrispondenze ci sono, quindi sostanzialmente è corretto. Prendete per esempio a pag. 11
dell’elenco annuale e prendete il lavoro pubblico n°12, poi c’è il codice opera, che saranno 30
numeri, ma guardate gli ultimi due, 11. Analogamente andate a prendere l’11 codice unico
dell’intervento e c’è coincidenza, quindi penso che il problema sia rientrato.
Sindaco:
Sicuramente non è né l’impaginazione migliore, visto che tra le altre cose non ce ne eravamo
nemmeno accorti e quindi giustamente c’è un tipo di impaginazione dovuto ai programmi usati che
crea la confusione che è stata segnalata. E’ importante il discorso del Segretario perché comunque
denota, al di là di un impianto un po’ caotico, però c’è la corrispondenza delle schede che è quello
fondamentale. Però chiaramente vediamo se si può fare qualcosa perché diventa sicuramente di non
facile lettura.
Segretario:
Sì, però sostanzialmente c’è questa corrispondenza.
Marchesini:
Per la dichiarazione di voto. Il nostro gruppo voterà contrario sia al bilancio di previsione 2005 che
al bilancio pluriennale 2005/2007 e vado avanti anche al Programma triennale delle opere così
come proposti, perché non sono niente rispondenti alle nostre aspettative e crediamo anche alle
esigenze dei cittadini del Comune di Morbegno.
VISTO il parere di regolarità tecnica e contabile espresso ai sensi dell’art. 49, comma 1 del D.Lgs.
n. 267/2000;
Con voti favorevoli n°14, contrari n°5 (Parolini, Leali, Marchesini, Campanella, Ruggeri), astenuti
n°0, espressi per alzata di mano dai n°19 Consiglieri presenti e votanti, mentre l’Assessore non
facente parte del Consiglio Comunale Cristina Pinciroli non partecipa alla votazione ai sensi
dell’art.11, 4° comma, del vigente Statuto comunale:
DELIBERA
1) di approvare la relazione previsionale e programmatica 2005/2007, il bilancio di previsione
esercizio 2005 ed il bilancio pluriennale 2005-2006-2007 nelle rispettive stesure documentali qui
allegate dando atto che il riepilogo delle entrate e delle spese relative al bilancio annuale 2005
conclude nelle risultanze di cui al seguente prospetto:
ENTRATA
Avanzo di Amministrazione
TITOLO I
Entrate Tributarie
TITOLO II
Entrate derivanti da contrib. e trasf. Correnti dello Stato e altri Enti
TITOLO III
Entrate extra tributarie
TITOLO IV
Entrate per alienazioni e ammortamenti di beni patrimoniali
TITOLO V
Entrate derivanti da accensione di prestiti
TITOLO VI
Entrate per partite di Giro
TOTALE GENERALE ENTRATA
SPESA
TITOLO I
Spese Correnti
TITOLO II
Spese di Conto Capitale
TITOLO III
Spese di rimborso prestiti
TITOLO IV
Spese per partite di Giro
TOTALE GENERALE SPESA
COMPETENZA
0,00
4.167.000,00
933.212,00
3.237.815,00
2.806.500,00
3.842.000,00
1.120.000,00
16.106.527,00
COMPETENZA
7.615.672,00
5.924.430,00
1.446.425,00
1.120.000,00
16.106.527,00
2) di dare atto della coerenza interna degli strumenti e della corrispondenza dei dati contabili con
quelli delle deliberazioni nonché con i documenti giustificativi allegati ai sensi dell’art. 172 del
D.Lgs. n. 267/2000;
3) di approvare i quadri allegati A e C all’elaborato documentale riguardante il c.d. “Patto di
stabilità interno” redatto ai sensi della legge finanziaria 2005 dando atto che gli obiettivi
programmatici per l’anno 2005 risultano essere così prefissati:
A) per la gestione di cassa: limite ai pagamenti in Tit. I° e Tit. II° pari ad 7.620.775,80;
B) per la gestione di competenza: limite agli impegni di spesa in Tit. I° e in Tit. II° pari ad
9.100.590,79 e che le voci di spesa previste nel bilancio 2005 sono contenute nel limite
ammesso;
4) di dare atto che:
A) la destinazione dei proventi per concessioni edilizie (OO.UU.) è rappresentata nell’allegato
quadro B per un totale di 680.000,00;
B) la destinazione dei proventi del Codice della Strada è rappresentata nell’allegato quadro C
per un totale di 240.000,00;
C) le spese di investimento interamente o parzialmente coperte da finanziamenti statali,
regionali e da altre entrate con vincolo di destinazione sono rappresentate nell’allegato
quadro D per un totale di 2.296.430,00;
D) le spese di investimento interamente o parzialmente finanziate con mutui e prestiti da
assumere sono rappresentate nell’allegato quadro E per un totale di 3.322.000,00.
5) Di dare atto che il gettone di presenza spettante ai Consiglieri comunali per la partecipazione ai
Consigli ed alle Commissioni consiliari di cui all’art.12 dello Statuto rimane confermato nella
misura lorda di 22,21 così come determinato con deliberazione C.C. n°65/30.12.2003.
Deliberazione C.C. n°6 del 21.1.2005
Letto, confermato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE
f.to Giacomo Ciapponi
IL CONSIGLIERE ANZIANO
IL SEGRETARIO COMUNALE
f.to Alba Rapella
f.to Martino Della Torre
Si dichiara che copia della presente deliberazione verrà pubblicata all’albo pretorio del
Comune il giorno 3.2.2005 per rimanervi affissa 15 gg. consecutivi.
Morbegno, lì 3.2.2005
IL SEGRETARIO COMUNALE
f.to Martino Della Torre
CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’
La presente deliberazione è divenuta esecutiva:
per intervenuta dichiarazione di immediata eseguibilità.
per la scadenza del termine di 10 giorni dalla pubblicazione (art.134, comma 3, del
D. Lgs. n°267/2000).
Morbegno, …………..
IL SEGRETARIO COMUNALE
…………………………………..
---------------------------------------------------------------------------------------------------------Copia conforme all’originale, in carta libera, ad uso amministrativo.
Lì 3.2.2005
IL SEGRETARIO COMUNALE
................................................
------------------------------------------------------------------------------------------------------------Pubblicata all’Albo Pretorio il 3.2.2005 Reg. N° ..............
IL MESSO COMUNALE
_________________________